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Tesi di laurea di Giuseppe Gerbino e Gilda Pugliese per il corso di studi in Design del prodotto ecocompatibile (Ecodesign) svolta presso il Politecnico di Torino nel febbraio 2012.
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Politecnico di TorinoFacolt di Architettura I
Corso di studi in Design del prodotto ecocompatibile
Anno di laurea 2011/12
3OSPITARE A RIDOTTO IMPATTO
AMBIENTALE IN UN VILLAGGIO
SISTEMICO
studenti:
GIUSEPPE GERBINOGILDA PUGLIESE
tesi di laurea
relatore:
LUIGI BISTAGNINO
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5Apartire dal XIX secolo, prima con la rivoluzione industriale e, poi, negli anni fra le due guerre mondiali, si assiste alla nascita di quella che, a partire dagli anni '60 chiamiamo societ dei consumi. La crescita ec-ceziolmente rapida dei consumi si allar-ga a vista d'occhio. Dal 1950 al 1970, nel mondo occidentale, i livelli di vita medi raddoppiano e la diffusione del credito consente di consumare sempre di pi. L'aumento dei consumi, tuttavia, genera anche delle ricadute negative.
Come afferma un geografo: Dopo aver prodotto lindispensabile con lagri-coltura e il superfluo con lindustria, le-conomia delle mercanzie offre linutile. Questo cambiamento viene vissuto da alcuni come una straordinaria liberazio-ne, da altri come unangosciante aliena-zione.
A. Frmont, la Rgion, espace vcu, Paris, Puf, 1976
Nel mondo, per, ci sono persone che hanno scelto di vivere in maniera diffe-rente, cercando di essere esse stesse il cambiamento di cui credono abbia biso-gno la societ. La loro una testimonian-za del fatto che uno stile di vita diverso possibile.
Il nostro progetto vuole analizzare questa realt: un nuovo modo di abitare ed ospitare, diverso dalla solita concezio-ne e molto pi "aperto", incentrato sulle persone.
Per farlo abbiamo scelto di rivolge-re la nostra attenzione su quello che in termini moderni viene definito un Bed & Breakfast, un luogo in cui la coabitazione tra gruppi di persone diverse crea un am-biente familiare con importanti ricadute ambientali.
osservando le dinamiche che si ven-gono a creare in un ambiente simile che vengono spontaneamente da porsi certe
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6domande: come possibile migliorare una situazione come questa? Che cosa invece ha di buono di per s? E come pu servire per trasmettere una serie di valo-ri che nella societ stanno faticando ad attecchire?
La risposta pi ovvia proprio quella di mostrare un'alternativa, un ulteriore passo avanti. Il concetto di sistema il pi adatto quando si cerca di parlare di ecovillaggi.
"la scienza classica, nelle sue varie di-scipline (chimica, biologia, psicologia o scienze sociali), tentava di isolare gli ele-menti dell'universo osservato composti chimici ed enzimi, cellule, sensazioni ele-mentari, individui in libera competizione, e altro ancora sperando che, nel rimette-re insieme tali elementi, concettualmente o sperimentalmente, si potesse ottenere, rendendolo intelleggibile, il complesso, ovvero il sistema. [...] Ora abbiamo impa-rato che, al fine della comprensione, non sono necessari solamente gli elementi, ma anche le loro interrelazioni. [...] La te-oria generale dei sistemi costituisce allora l'esplorazione scientifica del "tutto" e del-la "globalit". [...]"
Ludvig von Bertalanffy, Teoria genrale dei sistemi
Una casa, un'abitazione, un Bed & Breakfast non possono prescindere da ci che li circonda. La loro interazione con l'ambiente e le fonti alle quali attingono energia e materiali imprescindibile.
Questo implica sia un cambio di at-teggiamento - una visione pi aperta del mondo -, sia, alla fine dei conti, del-le modifiche tecnologiche alla struttura stessa.
Il progetto parte da un vivere l'ospi-tare in modo meno materialistico. Pi attento alle esigenze umane. questa particolare sensibilit che ci ha spinti a pensare che fosse un terreno adatto e fertile a un progetto pi accorto al rap-porto con l'ambiente.
Le problematiche ambientali coinvol-te sono numerose e l'approccio sistemico pu ristabilire gli equilibri alterati ridefi-nendo la logica dei flussi, ottimizzando l'utilizzo delle risorse locali e valorizzan-do gli scarti. Tutto ci comporta la crea-zione di nuovi rapporti di interdipenden-za che coinvolgono individui, attivit e ambiente. Sforzi senz'altro necessari se si vuole intraprendere la strada della so-stenibilit ambientale.
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1 | INTRODUZIONE pag. 151.1 | LE COMUNI FAMILIARI pag. 151.2 | GLI ECOVILLAGGI pag. 16
1.2.1 | La struttura di un ecovillaggio1.3 | IL RIVE pag. 171.4 | ECOVILLAGGI NEL MONDO pag. 18
2.1.1 | Bed Zed (Wallington - UK)2.1.1 | Auroville (Temil Nadu - India)2.1.1 | Comune Urupia (Brindisi - Italia)2.1.1 | Ecovillaggio Granara (Milano - Italia)
2 | RILIEVO OLISTICO pag. 232.1 | IL BED & BREAKFAST: CASO STUDIO pag. 24
2.1.1 | Titolo2.2 | STATO DELL'ARTE pag. 28
2.2.1 | Dati mensili2.2.2 | Consumi mensili 2.2.3 | Aree di prossimit
2.3 | CICLO DELLACQUA pag. 362.4 | DETERGENTI pag. 38
2.4.1 | La biodegradabilit2.4.2 | Rilievo olistico detergenti
2.5 | ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONI pag. 422.6 | SALA COMUNE pag. 442.7 | CAMERE pag. 462.8 | BAGNI INTERNI pag. 482.9 | BAGNI ESTERNI pag. 50
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2.10 | SALA PROVE pag. 522.11 | STUDIO DI REGISTRAZIONE pag. 542.12 | ORTO pag. 56
2.12.1 | Aratura2.12.2 | Semina2.12.3 | Concimazione2.12.4 | Irrigazione 2.12.5 | Raccolta
2.13 | CUCINA PRINCIPALE pag. 602.13.1 | La conservazione del cibo2.13.2 | La pulizia del cibo2.13.3 | La cottura del cibo2.13.4 | Mangiare 2.13.5 | Il lavaggio dei piatti2.13.6 | Scarti
2.14 | CUCINA SECONDARIA pag. 642.14.1 | La conservazione del cibo2.14.2 | La pulizia del cibo2.14.3 | La cottura del cibo2.14.4 | Mangiare 2.14.5 | Il lavaggio dei piatti
2.15 | CUCINA ALLAPERTO pag. 662.15.2 | La pulizia del cibo2.15.3 | La cottura del cibo2.15.4 | Mangiare 2.15.5 | Il lavaggio dei piatti
3 | ANALISI DEI COMPORTAMENTI pag. 773.1 | COMPORTAMENTI IN BAGNO (GESTORE) pag. 78
3.1.1 | Igiene personale3.1.2 | Utilizzo del gabinetto3.1.3 | Lavaggio tessuti3.1.4 | Raccolta dei rifiuti
3.2 | COMPORTAMENTI IN BAGNO (OSPITE) pag. 803.2.1 | Igiene personale3.2.2 | Utilizzo del gabinetto3.2.3 | Raccolta dei rifiuti
3.3 | COMPORTAMENTI IN CUCINA (GESTORE) pag. 823.3.1 | Conservare il cibo
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3.3.2 | Pulire il cibo3.3.3 | Cuocere il cibo3.3.4 | Lavare i piatti3.3.5 | Raccogliere i rifiuti
3.4 | COMPORTAMENTI IN CUCINA (OSPITE) pag. 853.4.1 | Conservare il cibo3.4.2 | Pulire il cibo3.4.3 | Cuocere il cibo3.4.4 | Lavare i piatti3.4.5 | Raccogliere i rifiuti
3.5 | PULIZIA E LAVAGGI (GESTORE) pag. 883.5.1 | Pulizia cucina3.5.2 | Pulizia bagno3.5.3 | Lavaggio indumenti3.5.4 | Pulizia dei locali
4 | SOLUZIONI DI PROGETTO pag. 914.1 | LAVAGGIO STOVIGLIE pag. 934.2 | COLTIVAZIONE BIOLOGICA pag. 964.3 | RECUPERO ACQUE DI COTTURA pag. 98
4.3.1 | Acque di cottura della pasta4.3.2 | Acque di cottura delle verdure lesse4.3.3 | Acque di ammollo dei legumi 4.3.4 | Acque di cottura uova sode4.3.5 | Acque di cottura delle delle patate
4.4 | RECUPERO SCARTI ORGANICI pag. 1004.4.1 | Recupero fondi di caff4.4.2 | Trattamento scarti organici
4.5 | ALLEVAMENTO GALLINE pag. 1084.6 | TETTI VERDI pag. 109
4.6.1 | Il tipo estensivo4.6.2 | Il tipo intensivo4.6.3 | Vantaggi derivati
4.7 | FITODEPURAZIONE pag. 1124.7.1 | Fitodepurazione naturale4.7.2 | Tipologie di fitodepurazione costruita4.7.3 | Vantaggi e svantaggi
4.8 | PRODUZIONE SAPONE pag. 116
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4.9 | REFRIGERAZIONE pag. 1184.10 | SOLAR COOLING pag. 120
4.10.1 | Come funziona4.10.2 | Pannelli4.10.3 | Vantaggi
4.11 | SOLARE TERMICO pag. 1224.11.1 | Tipi di impianti4.11.2 | Manutenzione e dismissione
4.12 | MICRO EOLICO pag. 1244.12.1 | Prerequisiti4.12.2 | Componenti e funzionamento4.12.3 | Manutenzione
4.13 | MICRO IDROELETTRICO pag. 1264.13.1 | Da cosa dipende l'energia4.13.2 | Come funziona4.13.3 | Componenti4.13.4 | Tipi di turbine utilizzati4.13.5 | Manutenzione4.13.6 | Benefici
5 | PROGETTO SISTEMICO pag. 1315.1 | LIVELLI DI INTERVENTO pag. 1335.2 | ENERGIA pag. 136
5.2.1 | Il frigorifero5.2.2 | L'illuminazione5.2.3 | Il forno5.2.4 | Il riscaldamento dell'acqua5.2.5 | Autonomia energetica
5.3 | CICLO DELL'ACQUA (1L - 2L) pag. 1405.4 | CICLO DELL'ACQUA (3L - 4L) pag. 1425.5 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 1 pag. 144
5.5.1 | Il ciclo dell'acqua5.5.2 | Riutilizzo degli output esistenti5.5.3 | Il ciclo dell'energia5.5.4 | Il ciclo della coltivazione5.5.5 | Il ciclo dell'ambiente5.5.6 | La produzione del sapone5.5.7 | I vantaggi5.5.8 | Le criticit rimaste
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5.6 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 2 pag. 150 5.5.1 | Il ciclo dell'acqua5.5.2 | Riutilizzo degli output esistenti5.5.3 | Il ciclo dell'energia5.5.4 | Il ciclo della coltivazione5.5.5 | Il ciclo dell'ambiente5.5.6 | La produzione del sapone5.5.7 | I vantaggi
5.7 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 3 pag. 154 5.7.1 | Il ciclo dell'acqua5.7.2 | Riutilizzo degli output esistenti5.7.3 | Il ciclo dell'energia5.7.4 | Il ciclo delle galline5.7.5 | Il ciclo della coltivazione5.7.6 | Il ciclo dell'ambiente5.7.7 | La produzione del sapone5.7.8 | I vantaggi
5.8 | APPROCCIO SISTEMICO LIVELLO 4 pag. 160 5.8.1 | Il ciclo dell'acqua5.8.2 | Riutilizzo degli output esistenti5.8.3 | Il ciclo dell'energia5.8.4 | Il ciclo delle galline5.8.5 | Il ciclo della coltivazione5.8.6 | Il ciclo dell'ambiente5.8.7 | La produzione del sapone5.8.8 | I vantaggi
5.9 | CONFRONTO RICAVI pag. 1665.10 | CONFRONTO RISPARMI pag. 168
6 | CONCLUSIONI pag. 171
7 | ALLEGATI pag. 175
8 | BIBLIOGRAFIA pag. 201
9 | SITOGRAFIA pag. 203
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La nascita di quelle che chiamia-mo comuni moderne i precur-sori degli ecovillaggi risalgono a met degli anni sessanta, con il dif-fondersi di movimenti sociali spontanei, movimenti per i diritti delle donne e di controcultura giovanile.
Il bisogno di affermare le proprie ne-cessit culturali e sociali ha spinto parte delle persone appartenenti a movimenti analoghi ad aggregarsi in comunit. Que-ste persone, spesso giovani, hanno dato il via alla nascita di comunit alternative che permettessero una sperimentazione della socialit differente da quella comu-nemente concepita.
1.1 | LE COMUNI FAMILIARI
Il movimento comunardo ha permes-so ai giovani rivoluzionari, che rifiutava-
no il modello della societ moderna, di offrire una soluzione alternativa al siste-ma vigente.
Alcuni dei principi che animavano questi modelli erano, appunto, il supera-mento della figura patriarcale e maschi-lista della famiglia. Non soltanto, anche i concetti di propriet privata venivano messi in discussione, sia dal punto di vi-sta materiale che affettivo.
All'interno di questa struttura si cer-cava di mettere in pratica i principi del comunismo, attraverso una democrazia diretta, l'organizzazione socio-econo-mica basata sul legalitarismo, i rapporti interpersonali non pi basati sulla discri-minazione sessuale e l'allevamento coo-perativo dei figli.
Le comuni familiari si costituiscono
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come anti-struttura e progetto politico alternativo alla famiglia monogama. La concentrazione si sposta anche sul dirit-to di propriet a discapito dell'uomo.
Il movimento ecologista nasce nell'av-versione nei riguardi delle citt e della diffidenza verso la tecnologia, con la conseguente ricerca di un contatto sem-plice con la natura.
Questo fatto si collega con il prece-dente al momento in cui lo sviluppo del settore terziario a provocare un'esaspe-razione del processo di privatizzazione, di produzione e di isolamento del nucleo familiare all'interno della societ.
Il ritorno alla natura doveva essere ra-dicale e senza compromessi. L'uomo non doveva pi essere un dominatore, ma una componente. Si stava cominciando a prendere coscienza del fatto che le risor-
se presenti sulla Terra fossero limitate e non rinnovabili.
All'interno di questi esperimenti del vivere si puntava all'armonizzazione con la natura, ma anche all'indipendenza nei confronti di una societ ritenuta corrotta.
1.2 | GLI ECOVILLAGGI
da questo spirito ecologico che si vengono a formare i moderni ecovillaggi.
Per la loro realizzazione sono appli-cati i principi delle nuove tecniche di agricoltura biologica. Spesso situati in contesti rurali, in modo da favorire l'au-toproduzione. Nei luoghi dove non fosse possibile attuarla ci si rivolge a gruppi di acquisto solidale, che favoriscono il com-mercio di prodotti di qualit controllata e di acquisto direttamente alla fonte (il contadino) saltando gli intermediari.
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L'ecovillaggio di Torri superiore.
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L'alimentazione biologica non solo il frutto di una scelta salutistica, ma anche il risultato di una scelta derivata da ideali e relazioni umane.
Gli ecovillaggi nascono frequente-mente dalla ristrutturazione di cascine e villaggi che vengono riportati al loro precedente splendore. Il modello di vita ecosostenibile prevede anche un rispetto della cultura locale.
Questo modello di abitare nasce per sperimentare un modello di vita soste-nibile, lento, naturale e sereno, per re-cuperare il pi possibile il rapporto tra uomo e ambiente. Ma anche per fornire un esempio di come sarebbe possibile vi-vere con un ridotto impatto ambientale.
Il parlare di ridotto impatto ambien-tale non vuol dire pi, al giorno d'oggi, rinnegare il frutto della tecnologia, ma sfruttarla in modo vantaggioso e non dannoso.
1.2.1 | LA STRUTTURA DI UN ECOVILLAGGIO
Non esiste uno schema specifico per la fondazione di un ecovillaggio. pos-sibile che per l'acquisto di un luogo dove porre le fondamenta si siano raccolti i fondi di tutti i futuri coabitanti oppu-re che sia frutto dell'investimento di un singolo individuo.
Non si parla di una struttura prefis-sata, ma di uno schema che spesso si ripete nella costituzione degli ambienti che formano questo tipo di coabitazione. Solitamente sono presenti degli spazi comuni e degli spazi privati. A seconda del tipo di societ che si venuta a creare
possono essere pi o meno estesi. Ma le aree comuni sono sempre presenti.
La decisione di limitare lo spazio pri-vato favorendo quello comunitario, non deriva soltanto da scelte sociali, ma an-che da scelte ecologiche. facile imma-ginare come, se ad esempio si utilizzasse una sola televisione per tutto il condomi-nio, i consumi che ne deriverebbero sa-rebbero necessariamente pi bassi che quelli conseguenti al possesso di un ap-parecchio caduno.
1.3 | Il RIVE
La Rete italiana villaggi ecologici un'associazione costituita da comunit, ecovillaggi, progetti di comunit e singole persone interessate a fare conoscere e so-stenere le esperienze comunitarie.
Alla RIVE appartengono esperienze differenti tra loro per orientamento fi-losofico e organizzazione, ma tutte co-munque ispirate a un modello di vita sostenibile dal punto di vista ecologico, spirituale, socioculturale ed economico.
Da: RIVE - http://www.mappaecovillaggi.it
Rete Italiana Villaggi Ecologici spe-cifica che un ecovillaggio un modello ecologicamente, socialmente ed econo-micamente sostenibile per almeno 7 ge-nerazioni.
ci che ha portato all'utilizzo di fonti di energia rinnovabili, tecnologie appro-priate, il riciclaggio di rifiuti come risorse.
I materiali e le materie prime che vengono utilizzate all'interno di queste strutture sono tutti provenienti da for-
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nitori locali o da fonti locali, interagendo con il territorio per una migliore qualit della vita.
1.4 | ECOVILLAGGI NEL MONDO
1.4.1 | BED ZED (Wallington UK)
Il nome Bed Zed nato da Bedding-ton Zero (fossil) Energy Development. un quartiere che si trova a sud di Londra ed anche il primo insediamento senza emissioni di CO
2 dopo il suo completa-
mento.
Il progetto stato realizzato dall'ar-chitetto Bill Dunster. Tutti i materiali na-turali e riciclati che sono stati impiegati, hanno una provenienza di un raggio infe-riore ai 60 km dal luogo del loro impiego. Ci ha permesso di ridurre notevolmente le emissioni causate dal trasporto.
Il legno di quercia proviene dalle fore-ste locali; anche i mattoni e i blocchi di gesso sono stati frabbricati da aziende locali.
COM' STRUTTURATO
Ogni casa studiata secondo regole di bioclimatica. esposta a sud, per dare massima esposizione ai fotovoltaici. Su ciascun tetto sono installati 15m di im-pianti, divisi in due tipologie: collettori termo-solari, utili a riscaldare l'acqua, e pannelli solari fotovoltaici, per prov-vedere all'energia elettrica. Visto che il sole non ha un irradiamento sufficien-te per far s che i pannelli soddisfino le esigenze energetiche di una famiglia, la struttura ha un impianto chiamato wood pellet stove boiler, che non altro che un boiler alimentato a pellet. Questo im-pianto ha una struttura tale che pu es-
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Una veduta del villaggio
ecologico BedZed.
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sere utilizzato sia per riscaldare che per raffreddare gli ambienti, ma anche per deumidificarli e, grazie al fatto di essere combinato con il sistema di ventilazione, in aggiunta lo strumento per il ricambio dell'aria viziata.
Per l'irrigazione sfruttata l'acqua piovana raccolta in apposite cisterne e quella di scarico, previa fitodepurazione.
Un altro servizio che viene offerto sono delle stazioni di servizio per il rifor-nimento delle auto elettriche, in un luo-go dove viene comunque esercitato il car sharing.
IL BUON ESEMPIO
Gli abitanti di BedZED producono lo-calmente il 20% dell'energia elettrica, consumano il 25% in meno di gas e il 50% di acqua. In Gran Bretagna, seguen-do questo modello, antrato in vigore un nuovo regolamento che obbliga le abita-zioni a norme di risparmio energetico.
1.4.2 | AUROVILLE (Temil Nadu India)
uno degli esperimenti pi noti e ri-usciti di ecovillaggio. il pi grande del mondo, abitato da circa 1700 individui, provenienti da 60 nazioni diverse.
Per costruirlo, stata bonificata una zona desertica nei pressi dell'oceano. Ad oggi il paesaggio molto diverso, sta-ta piantata una foresta che funziona da polmone verde; intorno a essa si sono sviluppate anche altre comunit, sempre al seguito dei precetti ecologici, sociali e spirituali di Auroville.
COM' STRUTTURATO
All'interno del villaggio sono presenti pi di mille pannelli solari, molte pompe eoliche e caldaie solari. L'energia viene rigorosamente generata attraverso fonti completamente rinnovabili.
Vengono anche organizzati corsi di ogni tipo, orientati verso l'ecologia e la tecnologia edilizia ecologica e a basso costo.
1.4.3 | COMUNE DI URUPIA (Brindisi - Italia)
Urupia nasce nel 1995 nei pressi di Brin-disi, frutto dei menbri di un collettivo anar-chico di Lecce e di alcuni giovani berlinesi. Viene acquistato "lo iazzu" - l'ovile - un lo-cale che poi si trasformer nella struttura ospitante delle camere individuali.
Il nome, Urupia, in brindisino, sta per la marachella delluro. Luro uno spiri-tello a volte dispettoso, il cui comporta-mento rispecchia generalmente lo stato danimo di coloro che ne condividono lo spazio.
Il termine urupia, per, sta anche a si-gnificare utopia degli uri, che vengono in questo senso assimilati alle comunarde. Ogni settimana una comunarda, a turno, TE
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Un'immagine dell'ecovillaggio di Auroville.
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ha il ruolo di uro, ovvero di regista delle diverse attivit della comune.
[cit. - Urupia]
PROPRIET, PRODUZIONI E ATTIVIT
La Comune dispone di quasi 1500 mq di fabbricati, spazi abitativi, laboratori, magazzini, ricoveri di animali e di 23 et-tari di terra: 8 di oliveto, 2 di vigna, 1 di orto, 8 di seminativi ed il resto di mac-chia mediterranea.
Dispone inoltre di strutture attrezza-te, tipo campeggio, per ospitare fino a 40-50 persone contemporaneamente.
La Comune produce: olio doliva ver-gine ed extravergine, vino rosso-rosa-to-bianco, ortaggi freschi e conservati (sottolio, sotto aceto, in salamoia), frut-ta e marmellate, pane e prodotti da for-no (frise, biscotti, pucce), miele e prodot-ti delle api (propoli, ecc..), erbe medicinali essiccate o fresche, aceti, pesto, ecc...
Vengono anche organizzate numero-se iniziative politico-culturali su varie te-matiche e aiuti per competenze profes-sionali in progetti libertari e autogestiti.
1.4.4 | ECOVILLAGGIO GRANARA (Milano - Italia)
Alla fine degli anno Ottanta, a Milano, un gruppo di ventenni decide di trapian-tare i loro sogni di salvezza del pianeta in un contesto rurale.
Dopo un paio d'anni di osservazioni, la scelta cadde su un vecchio borgo in sas-so, abbandonato da una ventina d'anni, nel comune di Valmozzola in Val di Taro
LA VITA
Ogni membro vive Granara a modo proprio. La maggior parte non vi risiede stabilmente. Oltre allo zoccolo duro dei pochi gi residenti, alcuni hanno in pro-getto di trasferirsi entro pochi anni, al-tri, soprattutto per motivi di lavoro, non ritengono verosimile lidea di un trasfe-rimento stabile. Ci che lecovillaggio costituisce, per ognuno, soprattutto la fisicit e la simbolicit di un luogo aperto alla sperimentazione, nei sensi pi vari.
[cit. Granara]
COM' STRUTTURATO
Il villaggio tutt'ora in ristrutturazio-ne, le linee guida utilizzate per seguire
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Immagini della comune
di Urupia. L'agricoltura
occupa una parte importante del
lavoro ad Urupia
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questo progetto sono sempre state la bioedilizia e il risparmio energetico, an-che se non applicate con eccessiva rigi-dit.
La tecnologia molto apprezzata quando a misura d'uomo. Infatti, alcuni abitanti hanno appreso come fabbricare pannelli solari. Il loro principale obiettivo quello di avere una visione incentrata soprattutto sull'aspetto sociale del pro-getto. Esso viene messo in primo piano e reso inscindibile dall'aspetto ecologico.
Le attrezzature di cui dispongono al momento sono: gabinetti a compostag-gio a secco, riscaldamento a legna, pan-nelli solari per lacqua calda e una casa in paglia in via di realizzazione. Il tutto sotto la chiave dell'autocostruzione e dell'autoapprendimento.
Il villaggio collabora anche con coo-perative d'impegno sociale e con un ne-gozio di prodotti biologici a Milano, un gruppo d'acquisto solidale e una libreria per ragazzi.
Negli anni, Granara, si molto affer-mato e ha instaurato scambi di varia na-tura e di supporto per il lavoro fisico con fattorie nei dintorni.
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2|RILIEVO OLISTICOrilievo olistico
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L a realizzazione di un progetto si-stemico presuppone un'adegua-ta conoscenza del sistema nella sua totalit. La comprensione dello stato attuale del sistema fondamentale ed resa possibile dal rilievo olistico dello sta-to dell'arte che fornisce indicazioni relati-ve alla quantit e alla qualit di quanto legato ad ogni processo che ne fa parte e individua tutte le relazioni che nascono tra le singole parti del sistema esistente e con il contesto in cui collocato.
L'analisi dello stato dell'arte conduce alla definizione del sistema sulla base di due categorie fondamentali:
flussi di materia ed energia relazioni attivate
Tra i flussi di materia ed energia ri-troviamo tutto ci che rende possibile la
produzione, lo scambio e il consumo di beni e servizi: le risorse (input), gli scar-ti (output), i prodotti realizzati o i servizi erogati e la logistica di beni e persone.
Le relazioni sono invece tutti i rappor-ti che generano il sistema: il territorio, gli enti pubblici e privati, i produttori di beni e servizi, gli utenti d'uso e gli utenti di gestione.
Nelle pagine a seguire sono propo-ste, attraverso tavole olistiche e testi descrittivi, le analisi che abbiamo svolto sullo stato dell'arte del B&B. Lo studio dettagliato della struttura ha condotto all'individuazione di una serie di critici-t di tipo qualitativo e quantitativo. Tali criticit torneranno utili in un secondo momento per risolvere gli aspetti proble-matici individuati.
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rilievo olistico
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2.1 | IL BED & BREAKFAST: CASO STUDIO
Quando abbiamo scelto il tema di questa trattazione il nostro obbiettivo era quello di indagare le possibilit of-ferte dall'universo degli ecovillaggi come alternativa alla moderna civilt dei con-sumi. Quello che ci interessava era l'ap-proccio ecosostenibile al tema della co-abitazione.
Sondando il terreno in cerca di un caso studio su cui basare il nostro lavoro di analisi e riprogettazione, per, ci siamo resi conto che il mondo dei villaggi ecolo-gici una realt spesso troppo distante dall'esperienza collettiva. Quello che sta-vamo cercando era una comunit aperta con una buona sensibilit ambientale che fosse, per, al contempo, integrata
nel mondo dell'economia e col territorio. Gli ecovillaggi tendono spesso a creare "un mondo a parte" rispetto al territorio in cui si trovano. Un'oasi felice isolata dal contesto locale.
Ci che abbiamo trovato pu essere classificato tecnicamente come un Bed & Breakfast. Una forma di alloggio turisti-co informale con molti punti in comune con la realt dei villaggi ecologici.
Il Bed & Brekfast (d'ora in avanti ab-breviato B&B) che diventato il nostro caso studio una realt comunitaria in-tegrata col territorio, gestita dai tre fon-datori, legati insieme pi dal desiderio di sperimentare una nuova forma del vivere comune, che non dalla prospettiva del lu-cro.
Una foto della casa principale
del B&B
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rilievo olistico
B&
B c
aso
stud
io
Il B&B sorge in provincia di Genova, a circa 700 metri sul livello del mare, sul li-mite del Parco Naturale Regionale dell'A-veto. La sua fondazione risale al 2006. L'idea alla base era quella di dare vita ad un turismo equo e solidale, che per-mettesse a tutti di conoscere le bellezze naturali del luogo e, a suoi fondatori, di conoscere tanta gente nuova.
Quello che si voleva ricreare era "quellatmosfera di viaggio e di scambio che si pu assaporare in una guesthouse indiana". Tutto ci, senza prescindere in alcun modo dalla collocazione in un am-biente particolare come quello del Le-vante Ligure e tipicamente contadino.
Il B&B dispone di diversi edifici ristrut-turati per l'occasione, disposti in un'area
aperta, naturale e dall'atmosfera convi-viale. Nei pressi delle costruzioni situa-to l'orto di propriet: un campo di 200 m2 che fornisce alimenti autoprodotti all'at-tivit. L'orto disponibile a chiunque vo-glia cimentarsi con il lavoro agricolo.
La strttura comprende una casa co-mune principale e diverse camere e ca-merate multiple, con bagni e cucine in comune. Ma quello che la contraddistin-gue principalmente l'utilizzo della mu-sica come ulteriore aggregante sociale tramite la presenza di una sala prove, uno studio di registrazione e un picco-lo palco all'aperto attrazzato per piccoli concerti musicali di vario genere.
L'orto di propriet del B&B.
26
B&B rilievo olistico STATO DELLARTEB&B holistic relief STATE OF THE ART
FOGNA
PULIZIA
LAVATRICE
BIDET
LAV
ANDINO
IRRIGAZIONE
DOCCIACO
MPUTER
ILLU
MINAZIONE
CASSE AUDIO
M
IXER AUDIO
STRU
MENTI MUSICALI
GIRADISCHI
TELEVISORE
MONITOR
MICROFONI
TASTIERE
WC
ACQUE NERE
29 m
ACQUE GRIGIE
360,4 m
BO
MBOLE VUOTE
10
FUMO
EMISSIONI
neutre
RE
TE ELETTRICA
100%
BO
MBOLE DI GAS
10 (100 kg)
10kg
PRO
DOTTI DELLORTO
400 kg
FUNGHI
500 kg
CART
UCCE STAMPANTE
48
RIFIUTI MISTI
3000 kg
FO
RNO E FORNELLI
LEGN
A DA ARDERE
54 t
POMODORI
105 kg
PEPE
RONI E MELANZAN
E
35 kg
SEDANO
5 kg
SPINACI
30 kg
CAVOLFIORE
15 kg
PATATE
40 kg
FINOCCHI
5 kg
CA
VOLO VERZA
30 kg
INSALATA
20 kg
ENERGIA
10699 KWh
RIFI
UTI N
ON DIFFERENZIATI
50 kg
PROD
OTTI MARCI
30 kg (1%)
PIANTE E SEMI
200
PIAN
TE DI SCARTO
50 piante
ORTO
ACQU
EDOTTO PRIVATO
100%
PR
ODOTTI GDO
700 kg
FRIGORIFERO
CA
SSETTE E VASI
200
29 m 5 m
30 m
79 m
160 m
86,4 m
2,5 m
840 kWh
175 m5200 kWh
SC
ALDABAGNO
10 kWh
4 kWh
85 kWh30 kWh 10 kWh
100 kWh
5 kWh
200 kWh
40 kWh
STAMPANTE
10 kWh
3000 kWh
1000 kWh
2
2
1
4#2
8
6
2
2
4
4
7
24
+1
1
2
3
STUFA
6
165 kWh
ACQU
A POTABILE392 m392 m
93%bagni
0,6% pulizia1,3% orto5% cucine
GDO
CART
UCCE STAMPANTE
48
ZUCCHINE
90 kg
AV
ANZI DI CIBO
1000 kg
CENERE
500 kg
AMBIENTE
ORTO
CENERE
1960 kg
1460 kg
500 kg
consum
i
elevat
i
!
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!cos
to
sociale!
no leg
ami co
n
il territo
rio
!
costo
sociale!
risorse
spreca
te
!
acqua
potabi
le non
sempre
neces
saria
!
consum
i
elevat
i
!
risorse
spreca
te
!
minacc
ia
per la
salute
!
risorse
spreca
te
!
!
LETAME
1000 kg!
logistic
a
interna
zionale
!
no leg
ami
con il te
rritorio
!
no pro
duzion
e
biolog
ica
!
!
RACCOLTACARTA
110 kg/a
RACCOLTAPLASTICA
120 kg/a
RACCOLTAVETRO
480 kg/a
RIFIUTI MISTI
3000 kg/a
acqua
potabi
le
! cons
umi
elevat
i
!
B&
B ri
lievo
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AR
TE
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B&B rilievo olistico STATO DELLARTEB&B holistic relief STATE OF THE ART
FOGNA
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LAVATRICE
BIDET
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ANDINO
IRRIGAZIONE
DOCCIACO
MPUTER
ILLU
MINAZIONE
CASSE AUDIO
M
IXER AUDIO
STRU
MENTI MUSICALI
GIRADISCHI
TELEVISORE
MONITOR
MICROFONI
TASTIERE
WC
ACQUE NERE
29 m
ACQUE GRIGIE
360,4 m
BO
MBOLE VUOTE
10
FUMO
EMISSIONI
neutre
RE
TE ELETTRICA
100%
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MBOLE DI GAS
10 (100 kg)
10kg
PRO
DOTTI DELLORTO
400 kg
FUNGHI
500 kg
CART
UCCE STAMPANTE
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RIFIUTI MISTI
3000 kg
FO
RNO E FORNELLI
LEGN
A DA ARDERE
54 t
POMODORI
105 kg
PEPE
RONI E MELANZAN
E
35 kg
SEDANO
5 kg
SPINACI
30 kg
CAVOLFIORE
15 kg
PATATE
40 kg
FINOCCHI
5 kg
CA
VOLO VERZA
30 kg
INSALATA
20 kg
ENERGIA
10699 KWh
RIFI
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ON DIFFERENZIATI
50 kg
PR
ODOTTI MARCI
30 kg (1%)
PIANTE E SEMI
200
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50 piante
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EDOTTO PRIVATO
100%
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ODOTTI GDO
700 kg
FRIGORIFERO
CA
SSETTE E VASI
200
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30 m
79 m
160 m
86,4 m
2,5 m
840 kWh
175 m5200 kWh
SC
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10 kWh
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100 kWh
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200 kWh
40 kWh
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392 m392 m
93%bagni
0,6% pulizia1,3% orto5% cucine
GDO
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UCCE STAMPANTE
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ZUCCHINE
90 kg
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ANZI DI CIBO
1000 kg
CENERE
500 kg
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CENERE
1960 kg
1460 kg
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RACCOLTAPLASTICA
120 kg/a
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B&B rilievo olistico STATO DELL'ARTE
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rilievo olistico
B&
B ri
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olis
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ELL'
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TE
2.2 | STATO DELL'ARTE
Il rilievo olistico dello stato dell'arte, nella sua forma generale, mostra i flussi di materia ed energia che costituiscono i processi del sistema. Per ogni flusso fornita l'indicazione delle quantit e del-le qualit degli input e degli output che coinvolgono i vari processi e i rapporti e le relazioni che si generano.
Le differenze cromatiche indicano i principali ambiti del sistema: l'orto, il ciclo dell'acqua, il flusso dell'energia, la GDO e l'ambiente.
L'orto pu essere considerato il punto di partenza per una rappresentazione li-neare del funzionamento di questo B&B. Possiamo trovare tra gli input 20 confe-zioni di semi, 200 piantine da trapianta-re, 1000 kg di letame e 500 kg di cene-re usati come concime, e 2 cestini per il raccolto. Tra i rifiuti rientrano nell'indif-ferenziato le 200 cassette e i vasetti del-le piante. Invece le piante morte e i pro-dotti dell'orto marci vengono lasciati sul campo per aiutare la concimazione e la pacciamatura.
presente anche un input di 2,5 m3
di acqua potabile proveniente dall'acque-dotto per l'irrigazione.
L'output pi importante sono le ver-dure; troviamo: 5 kg di sedano, 5 kg di finocchi, 15 kg di cavolfiore, 20 kg d'in-salata, 30 kg di spinaci, 30 kg di cavolo verza, 35 kg tra peperoni e melanzane, 40 kg di patate, 90 kg di zucchine e 105 kg di pomodori all'anno.
Questi alimenti diventeranno poi a
loro volta degli input per i fornelli e il fri-gorifero.
All'interno del frigorifero vengono im-magazinati i prodotti in attesa di essere cucinati: 700 kg di cibi provenienti dalla catena della grande distribuzione orga-nizzata, 400 kg di prodotti provenienti dal campo e 500 kg di funghi raccolti dai gestori nei boschi. Per alimentare questo elettrodomestico occorrono 1000 kWh l'anno. Successivamente, per la prepa-razione del pasto, gli alimenti diventano un input del fornello. Oltre questi vi sono anche 10 bombole di gas da 10 kg l'una per alimentare la fiamma e 165 kWh di elettricit necessari per l'utilizzo del for-no.
Anche i fornelli producono degli ou-tput; le bombole di gas metano vuote che tornano all'azienda fornitrice per es-sere nuovamente riempite e i residui e gli avanzi di cibo derivati dai pasti. All'inter-no del B&B viene praticata la raccolta dif-ferenziata ma non quella dell'umido, per cui questi ultimi rifiuti si possono consi-derare una risorsa sprecata.
L'elettricit consumata dalla strut-tura durante tutto l'arco dell'anno di 10699 kWh, proveniente dalla rete pub-blica. Per l'illuminazione vengono con-sumati annualmente 3000 kWh l'anno. All'interno della sala comune vi sono le seguenti apparecchiature che ne fanno uso: 10 kWh per la stamapante, 20kWh per 1 computer, 100 kWh per il televisore e 5 kWh per lo stereo.
Nella sala prove e nella sala di regi-strazione troviamo molta della strumen-tazione che viene alimentata a corrente
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rilievo olistico
B&
B ri
lievo
olis
tico
STA
TO D
ELL'
AR
TE
elettrica: 20kWh di 2 tastiere, 4kWh di 6 microfoni, 10 kWh di 2 chitarre elettri-che, 30 kWh di 2 mixer audio, 85 kWh di 8 casse audio, 100 kWh di un televisore e 20 kWh di un computer.
Parte dell'energia elettrica viene an-che impiegata nei bagni per il funziona-mento delle 2 lavatrici (840 kWh l'anno) e dei 4 boiler (5200 kWh l'anno).
Oltre ad un input d'energia, lavatrice e boiler necessitano anche di un input d'acqua. Ogni anno ne vengono richiesti 392 m3 all'acquedotto privato del comu-ne. Il 93% del totale utilizzato nei ba-gni, il 5% nelle cucine, l'1,3% per l'orto e lo 0,6% per la pulizia del B&B.
Nel bagno la distribuzione idrica la seguente: 86,4 m3 le 2 lavatrici, 160 m3 le 4 docce, 79 m3 i 7 lavandini, 29 m3 lo sca-rico dei gabinetti e 30 m3 i 2 bidet. Prima di raggiungere i sanitari all'interno del bagno, parte dell'acqua (175 m3) passa attraverso il boiler per essere scaldata.
Come output l'acqua degli scarichi viene raccolta nelle acque grigie e poi fatta defluire nelle fogne, tranne quella dello scarico del gabinetto che passa dal-le acque nere.
All'interno del B&B vi un'altro im-portante input dovuto alla necessit di ricaldare gli ambienti. Ogni anno vengo-no consumate 54 t di legna dalle 6 stufe adibite a questo compito. La combustio-ne del legno genera un output di CO
2 e di
1960 kg di cenere ogni anno. Quest'ulti-ma finisce in parte nel campo, per favori-re la concimazione, e in parte tra i rifiuti non differenziati.
30
B&
B ri
lievo
olis
tico
DA
TI M
ENSI
LIrilievo olistico
2.2.1 | DATI MENSILI
OSPITI AL GIORNO
In un anno il B&B ospita circa 2000 persone, soprattutto concentrate nei mesi di Luglio e Agosto, ma in generale durante tutta la stagione estiva. In Ago-sto, in particolare, possono esserci fino a 20 persone al giorno mentre, da Dicem-bre a Febbraio, meno di 5, comprenden-do i ragazzi alla pari.
TEMPERATURA ESTERNA
Il clima in Liguria mediterraneo, tro-viamo le temperature pi alte a Luglio: 28,2C medi di giorno e 20,8C di notte, e le pi basse verso Gennaio: 12 di giorno e 2,1C di notte.
ORE DI SOLE GIORNALIERE
Le ore di sole giornaliere vanno da un minimo di 8,56 durante il solsitzio din-verno a un massimo di 15,30 durante quello destate.
PRECIPITAZIONI
Le precipitazioni massime nella zona in cui si trova il B&B sono in Ottobre e si attestano sui 153 mm medi. Quelle mini-me sono a Luglio e sono di 27 mm medi.
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B&
B ri
lievo
olis
tico
DA
TI M
ENSI
LI
Temperatura esternaMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
0
5C
10C
15C
20C
25C
30C
0
5
10
15
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30max
28,2C
min
2,1C
max min
Ore di sole giornaliereMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
0
2
4
6
8
10
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ore di sole
1
3
5
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9
11
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16
0
2 h
4 h
6 h
8 h
10 h
12 h
1 h
3 h
5 h
7 h
9 h
11 h
13 h
15 h14 h
16 hmax
15,30 h
min
8,56 h
Ospiti Bed&BreakfastMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
0
5
10
15
20
0
5
10
15
20
max
20/g
ospiti al giorno
TOT = circa 2000
PrecipitazioniMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
acqua
0
20 mm
40 mm
60 mm
80 mm
100 mm
120 mm
10 mm
30 mm
50 mm
70 mm
90 mm
110 mm
130 mm
150 mm140 mm
160 mmmax
153 m
m
min
27 mm
0
20
40
60
80
100
120
10
30
50
70
90
110
130
150140
160
TOT = 1072 mm
IMPERIA
SAVONA
GENOVA
LA SPEZIA
Borzonasca Parco Naturale Regionale dell'AvetoSuperficie: 3019 ha
VENTOvel. media: 3-4 m/s
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rilievo olistico
B&
B ri
lievo
olis
tico
CO
NSU
MI M
ENSI
LI
2.2.2 | CONSUMI MENSILI
CONSUMO DI ACQUA
Tenendo conto dellaffluenza preva-lentemente stagionale di ospiti allinter-no del B&B possiamo osservare in questo grafico che il picco del consumo di acqua 58 m3 si trovi in estate, nello specifi-co, ad Agosto. Infatti, allo stesso modo, troviamo il minimo quantitativo dacqua durante il mese di Febbraio, consistente in 18 m3.
CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA
Landamento di questo grafico mostra la differenza netta tra la presenza mas-siccia di ospiti durante la stagione calda e la loro quasi assenza durante quella fredda. Infatti, mediamente, il consumo di energia elettrica da Marzo ad Agosto di circa 1200 kWh mensili. Il picco lo si trova in Agosto con 1900 kWh.
Il periodo in cui l'energia viene utiliz-zata meno quello compreso tra i mesi da Ottobre a Febbraio, con un consumo medio di 350 kWh mensili.
CONSUMO DI LEGNA DA ARDERE
Allinterno del B&B il sistema di riscal-damento realizzato con stufe a legna. Il consumo di questo materiale stret-tamente correlato alla temperatura, per cui, si ha la richiesta maggiore nei mesi che vanno da Dicembre a Febbraio: cir-ca 100 q ogni mese. Invece tra Giugno e Agosto, quando le stufe rimangono spente, il consumo nullo.
CONSUMO DI GAS
Ogni bombola di gas pesa 10 kg. Lu-nico utilizzo del gas allinterno del B&B per lalimentazione dei fornelli ed , quindi, strettamente correlato al numero di ospiti presenti nella struttura. Si pu dedurne che il massimo consumo di gas sia nei mesi da Giugno ad Agosto una bombola ogni 10 giorni mentre il mi-nimo da Settembre a Febbraio una bombola al mese .
RIFIUTI
Anche nel caso dei rifiuti c una forte connessione con il numero di ospiti pre-senti. Infatti la maggiore produzione la si osserva nei mesi da Giugno ad Agosto, 20 ceste al mese per il vetro e 12 per car-ta e plastica.
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B&
B ri
lievo
olis
tico
CO
NSU
MI M
ENSI
LI
Consumo legna da ardereMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
0
20 q
40 q
60 q
80 q
0
20
40
60
80
max
100 q/m
legna
100 q100
TOT = 54t
Consumo gasMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
bombole di gas (10kg)
TOT = 21 bombole (210kg)
0
1
2
3
0
1
2
3
max
1/10gg
Rifiuti dierenziatiMAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
carta
0
4 ceste
8 ceste
12 ceste
0
4
8
12
vetro plastica
16
20
16 ceste
20 ceste
acqua potabile
0
4 m
8 m
12 m
16 m
20 m
24 m
2 m
6 m
10 m
14 m
18 m
22 m
26 m
30 m28 m
32 m
min
18 m
36 m
40 m
44 m
34 m
38 m
42 m
0
4
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12
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24
2
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10
14
18
22
26
3028
32
36
40
44
34
38
42
max
58 m
Consumo acquaMAR APRGEN MAGFEB JUN SET OTTLUG NOVAGO DIC
TOT = 392 m
46
50
54
58
48
52
56
46 m
50 m
54 m
48 m
52 m
58 m56 m
Consumo elettricit TOT = 10699 kWh (1007 )MAR APRGEN MAGFEB GIU SET OTTLUG NOVAGO DIC
0
600 kWh
900 kWh
1200 kWh
1500 kWh
1800 kWh
300 kWh
0
600
900
1200
1500
1800
300
max
2000 kW
h
elettricit
2000 2000 kWh
34
B&B rilievo olistico
AREE DI PROSSIMIT
Immagini del Parco
dell'Aveto, del lago di Zolezzi e del golfo del
Tigullio.
>
Una veduta della diga di Giacopiane.
>
35
RUSCE
LLO
rio sto
rto
LAGO DI ZOLEZZI352 m.s.l.m.
B&B
STRADA
RUSC
ELLO
f.so poragine
MAR Egolfo del Tigullio
GDO
CAMPO
12 km
12-15 km
SUPERMERCATO
ACQUEDOTTO
BOSCO PRIVATO
22 km
3 km
CENTRALE IDROELETTRICA
~500 m
~500 m2 km
700 m.s.l.m.
bacino artificiale di GIACOPIANE1012 m.s.l.m.
portata: 5000000 m
potenza: 3x400 kW
portata: 1 l/spendenza: 4%
portata: 1 l/spendenza: 2%
VENTOvel. media: 3-4 m/s
2 PR
OSSIM
IT
1 PR
OSSIM
IT
TERRITORIO
DIGA
DIGA
RUSCELLO
rio calandrino
rilievo olistico
2.2.3 | AREE DI PROSSIMIT
Per la realizzazione di un progetto si-stemico lanalisi dellambito territoriale risulta fondamentale, in quanto il terri-torio definisce una spazialit fisica, so-ciale, e culturale e rappresenta lambito di studio degli spazi e della loro logistica.
Lo schema sottostante mette in risal-to le aree di prossimit nei dintorni del B&B, le attivit presenti e gli enti pubbli-ci che connotano lambiente.
Lo studio delle aree di prossimit e di ci che si trova al loro interno, ritorner utile in un secondo momento, quando si andr ad organizzare sistematicamente lo spazio fisico occupato dalle attivit esistenti insieme alle nuove attivit che si andranno a creare.
35
B&
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EE D
I PR
OSS
IMIT
36
B&
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CIC
LO D
ELL
ACQ
UA
rilievo olistico
2.3 | IL CICLO DELLACQUA
I processi che lacqua compie durante il suo ciclo per diventare fruibile agli ospi-ti del B&B sono molteplici e complessi.Tuttavia si possono identificare alcune importanti fasi attraverso le quali lacqua subisce mutamenti a livello qualitativo e quantitativo. Queste fasi coincidono con le diverse sorgenti dapprovvigionamen-to, poste nei diversi ambienti, le attivit di destinazione e gli ambienti di scarico dei liquidi.
Nel caso del B&B, attualmente, le sorgenti di approvvigionamento sono essenzialmente due: le fonti naturali e lacquedotto privato del comune.
Le acque provenienti da fonti natu-rali corrispondono alle acque pluviali che forniscono irrigazione naturale allorto. Le precipitazioni sono scandite in base al clima e alla stagione e continuano a for-nire acqua al territorio in maniera discon-tinua a seconda della stagione anche at-traverso i canali dirrigazione presenti in zona (i beudi).
La maggiorparte dellacqua, tuttavia, proviene dallacquedotto privato del co-mune (392 m allanno). Solo una mini-ma parte (2,5 m allanno) viene utilizza-ta per irrigare i campi. Il resto destinato allutilizzo allinterno della struttura. Di questi 392 m, circa 175 sono riscaldati per mezzo di 4 boiler per rifornire lavan-dini, docce e bidet di acqua calda.
I lavandini consumano 79 m di acqua ogni anno, distribuita tra lavaggio della verdura, cottura del cibo, acqua per t e caff, lavaggio dei piatti e igiene per-
sonale. Loutput derivante pu essere suddiviso in base alle sue qualit intrin-seche. Vi un output di acque potabili (acque di cottura e acque utilizzate per il lavaggio della verdura), acque saponate (provenienti da docce, lavatrici e lavandi-ni) e acque nere (provenienti dagli scari-chi dei gabinetti).
Alle docce affluisce prevalentemente acqua calda, per un totale complessivo di 160 m ogni anno.
Le lavatrici scaldano autonomamente lacqua che gli occorre (86 m ogni anno).
Il bidet utilizza 30 m di acqua.
Per lo scarico dei gabinetti occorrono ogni anno 29 m. Questultima defluisce direttamente nello scarico delle acque nere.
Molto di questo liquido, provenien-te da elettrodomestici e sanitari, risulta contaminato da detersivi o detergenti a basso grado di biodegradabilit, ob-bligando cos i gestori del B&B a essere impossibilitati a riutilizzarla. Tutti gli output di acqua, contaminata e non, fi-niscono nella fogna pubblica andando ad aumentare il costo sociale necessario per la depurazione
37
ACQUA POTABILE
392 m
WC
4
LAVAGGIO VERDURA
5000 l
T E CAFF
2000 l
BIDET
2
PULIZIA
ACQUEDOTTOPRIVATO
100%
ACQUE GRIGIE
5000 l
ACQUE NERE
29 m
ACQUE DI COTTURA
7170 l
ACQUE SAPONATE
336 m
ACQUE PLUVIALI
29 m 5 m 30 m 160 m86,4 m 2,5 m
FOGNA
costo
sociale!
377 m
4175 m
BOILER
79 m
7
LAVANDINO
4
DOCCIA
2
LAVATRICE
COTTURA
7170 l
IRRIGAZIONE
LAVAGGIO PIATTI
10000 l
IGIENE PERSONALE
54830 l
CONTAMINATECONTAMINATE POTABILI NON CONTAMINATE
acqua
potabi
le non
sempre
neces
saria
!
risorsa
spreca
ta
! risor
sa
spreca
ta
! risor
sa
spreca
ta
!acqu
a
contam
inata
!
acqua
potabi
le
! acqu
a
potabi
le
! acqu
a
potabi
le
! acqu
a
potabi
le
!
acqua
potabi
le
!
B&
B ri
lievo
olis
tico
CIC
LO D
ELL
ACQ
UA
B&B rilievo olistico CICLO DELLACQUA
38
B&
B ri
lievo
olis
tico
DET
ERG
ENTI
rilievo olistico
2.4 | I DETERGENTI
Per detergente sintende un compo-sto o una miscela di sostanze chimiche che, andando a modifiche le tensioni superficiali, facilitano la rimozione dello sporco da una supeficie. Il detergente, introdotto in un bagno di lavaggio, in-debolisce le forze che tengono unito lo sporco alla superficie e aumenta le for-ze dattrazione tra questultimo e lacqua del bagno di lavaggio.
Questo processo reso possibile da una serie di molecole molto grandi deno-minate tensioattivi.
I tensioattivi sono composti da due parti: una lipofila ed una idrofila. La parte lipofila si lega allo sporco grasso, quella idrofila si lega allacqua. Il risciacquo por-ta via lo sporco.
I tensioattivi agiscono rompendo la linearit dellacqua, diminuendone, cio, la tensione superficiale. Aggiunti nei de-tersivi, permettono pertanto allacqua di penetrare meglio e pi a fondo nei tessu-ti, aumentando di conseguenza il potere lavante del liquor di lavaggio (acqua + detersivo).
2.4.1 | LA BIODEGRADABILIT
Per biodegradabilit di un detergente si intende il grado di biodegradabilit dei tensioattivi contenuti al suo interno.
Per legge, tutti i detersivi devono possedere una biodegradabilit primaria di almeno l80% e una biodegradabilit completa di almeno il 60%. La biode-gradabilit primaria corrisponde alla tra-
sformazione del tensioattivo da parte di microrganismi con conseguente per-dita delle propriet di lavaggio, mentre la biodegradabilit aerobica completa corrisponde alla scomposizione dei ten-sioattivi in presenza di ossigeno da parte dei microrganismi in biossido di carbonio, acqua e sali minerali.
DETERGENTESPORCO
SPORCO AVVOLTODAL DETERGENTE ACQUA POTABILE
ACQUE SAPONATE
LIPOFILO
IDROFILO
parte idrofila
parte lipofila
TENSIOATTIVO
SPORCO
ACQUAACQUA
la parte lipofila aderisce allo sporco
lacqua porta via il detergente insieme
allo sporco
39
B&
B ri
lievo
olis
tico
DET
ERG
ENTI
rilievo olistico
2.4.2 | RILIEVO OLISTICO DETERGENTI
Nel rilievo olistico del ciclo dellacqua del B&B sono state individuate quattro categorie di detergenti:
detergenti sintetici detergenti naturali solventi chimici saponi
DETERGENTI SINTETICI
I detergenti sisntetici sono una risorsa che deriva dalla raffinazione del petrolio, materia prima non rinnovabile, che pone un forte accento sul rischio ambientale che comporta.
Questo tipo di detergente viene pro-dotto attraverso la sintesi chimica del petrolio. Lunica sostanza presente ef-fettivamente utile come detergente sono i tensioattivi. Il resto sono regolato-ri di aspetto o di profumo spesso molto inquinanti.
DETERGENTI NATURALI
I detergenti naturali sono derivati da oli vegetali o dalle patate attraverso una biosintesi chimica, il detergente poi composto da tensioattivi naturali e oli essenziali. Tutti i prodotti naturali pos-sono derivare da coltivazioni biologiche.
SOLVENTI CHIMICI
I solventi chimici sono: amuchina, candeggina e ipoclorito, vengono pro-dotti attraverso una biosintesi chimica e sono essenzialmente dei disinfettanti. La maggior parte di essi ha la criticit di essere tossico per luomo.
SAPONI
I saponi vengono fabbricati a partire da grassi, siano essi di origine vegeta-le (olio doliva, olio di colza, olio di coc-co, olio di palma), sia di origine animale (sego). Vengono prodotti tramite una biosintesi chimica tra il grasso e la soda caustica. Il sapone cos ottenuto com-posto soltanto da sostanze con un alto grado di biodegradabilit. Una criticit dei saponi , per, la loro tossicit sugli organismi acquatici, in quanto il sapone va a modificare il pH dell'acqua con cui entra in contatto.
B&B focus ACQUA SAPONATAB&B focus SOAPY WATER
DETERGENTESINTETICOPETROLIO
ACQUE SAPONATE
FOGNA
336 m/a
materi
a prim
a
non rin
novabi
le
! costosociale
!sintesi chimica
resiste
nte alla
biodeg
radabi
lit
! pres
enza d
i
sostan
ze inq
uinant
i
!
SITUAZIONE ATTUALE
tensioattiviidrocarburici
336 m Acqua
Detergenti sintetici
Detergenti naturali
Solventi chimici
Saponi
SOSTANZE PRESENTI
ACQUE SAPONATE
336 m
contaminatariso
rsa
spreca
ta
!
40
Tensioattivi sintetici
Addensanti (Sale)
Additivi
Antiridepositanti
Coloranti
Conservanti
Fragranza
Opacizzanti
Profumo
Regolatori di schiuma
Sequestranti
Stabilizzanti
Viscosizzanti
SOSTANZE PRESENTI
!
prodot
ti di sin
tesi
!
!pol
icarbos
silati o
CMC
!
!
irritant
i o alle
rgeni
!
prodot
ti di sin
tesi
!pro
dotti d
i sintes
i
!
siliconi
!
prodot
ti di sin
tesi
!
EDTA
!
!
!inquinante organico
persistente
cancer
ogeni
3-7% Ipoclorito di sodio
Acqua
...
SOSTANZE PRESENTI
irritant
e, corro
sivo
!
Carbossilati di sodio
Glicerina
Acqua
Additivi
SOSTANZE PRESENTI
!!
! tensio
attivi a
nionici
natura
li
!
Tensioattivi naturali
Oli essenziali
...
SOSTANZE PRESENTI
!
parte non detergente
parte detergente
! da c
oltivazio
ne bio
logica
VEGETALI
biosintesi chimica
materi
a prim
a
rinnova
bile
!
GRASSI
biosintesi chimica
materi
a prim
a
rinnova
bile
!colt
ivazion
e
biolog
ica?
!
coltivaz
ione
biolog
ica
!
biosintesi chimica
PETROLIOma
teria p
rima
non rin
novabi
le
!
sintesi chimica
no riso
rsa
locale
!
-candeggina-amuchina-ipoclorito
DETERGENTI SINTETICI
DETERGENTI NATURALI
SOLVENTI CHIMICI
SAPONI (pH 9.0 - 10.5)
olio doliva!
olio di cocco
no risor
sa loca
le
!
olio di colza!
olio di palma
no risor
sa loca
le
!
sego animale!
olio di cocco
olio di mais!
patata!
logistic
a interc
ontine
ntale
inquin
ament
o
!
rischio
ambie
ntale
!
SODA CAUSTICAcor
rosiva,
modific
a il pH
!
no risor
sa loca
le
!
!
BIODEGRADABILIT
BIODEGRADABILIT
BIODEGRADABILIT
BIODEGRADABILIT
0 10 20 30 40 50
60% 80%
0 10 20 30 40 50
0 10 20 30 40 50
0 10 20 30 40 50
!
agenti anticalcare
conservanti
coloranti
profumi
agenti supergrassi (oli)
agenti idratanti (miele)
abrasivi
oli essenziali
ingredienti antisettici
ADDITIVI
!
!
!
!
!
!
parte idrofila
parte lipofila
TENSIOATTIVO
biodegradabilit aerobica primaria
biodegradabilit aerobica totale
biodegradabilit aerobica primaria: 80%biodegradabilit aerobica totale: 60%
biodegradabilit anaerobica: NOtossicit sugli organismi acquatici: SI
biodegradabilit aerobica primaria: 100%biodegradabilit aerobica totale: 100%
biodegradabilit anaerobica: SItossicit sugli organismi acquatici: NO
biodegradabilit aerobica primaria: 100%biodegradabilit aerobica totale: 100%
biodegradabilit anaerobica: SItossicit sugli organismi acquatici: SI (eutrofizzazione)
biodegradabilit aerobica primaria: 100%biodegradabilit aerobica totale: 100%
biodegradabilit anaerobica: SItossicit sugli organismi acquatici: SI (modifica del pH)
biodegradazione
DETERGENTI SINTETICI
DETERGENTI NATURALI
SOLVENTI CHIMICI
SAPONI
SI
NO
SI
NO
(senza additivi)
!
B&
B ri
lievo
olis
tico
DET
ERG
ENTI
B&B rilievo olistico DETERGENTI
41
Tensioattivi sintetici
Addensanti (Sale)
Additivi
Antiridepositanti
Coloranti
Conservanti
Fragranza
Opacizzanti
Profumo
Regolatori di schiuma
Sequestranti
Stabilizzanti
Viscosizzanti
SOSTANZE PRESENTI
!
prodot
ti di sin
tesi
!
!pol
icarbos
silati o
CMC
!
!
irritant
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prodot
ti di sin
tesi
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i sintes
i
!
siliconi
!
prodot
ti di sin
tesi
!
EDTA
!
!
!inquinante organico
persistente
cancer
ogeni
3-7% Ipoclorito di sodio
Acqua
...
SOSTANZE PRESENTI
irritant
e, corro
sivo
!
Carbossilati di sodio
Glicerina
Acqua
Additivi
SOSTANZE PRESENTI
!!
! tensio
attivi a
nionici
natura
li
!
Tensioattivi naturali
Oli essenziali
...
SOSTANZE PRESENTI
!
parte non detergente
parte detergente
! da c
oltivazio
ne bio
logica
VEGETALI
biosintesi chimica
materi
a prim
a
rinnova
bile
!
GRASSI
biosintesi chimica
materi
a prim
a
rinnova
bile
!colt
ivazion
e
biolog
ica?
!
coltivaz
ione
biolog
ica
!
biosintesi chimica
PETROLIOma
teria p
rima
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novabi
le
!
sintesi chimica
no riso
rsa
locale
!
-candeggina-amuchina-ipoclorito
DETERGENTI SINTETICI
DETERGENTI NATURALI
SOLVENTI CHIMICI
SAPONI (pH 9.0 - 10.5)
olio doliva!
olio di cocco
no risor
sa loca
le
!
olio di colza!
olio di palma
no risor
sa loca
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!
sego animale!
olio di cocco
olio di mais!
patata!
logistic
a interc
ontine
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inquin
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!
rischio
ambie
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!
SODA CAUSTICAcor
rosiva,
modific
a il pH
!
no risor
sa loca
le
!
!
BIODEGRADABILIT
BIODEGRADABILIT
BIODEGRADABILIT
BIODEGRADABILIT
0 10 20 30 40 50
60% 80%
0 10 20 30 40 50
0 10 20 30 40 50
0 10 20 30 40 50
!
agenti anticalcare
conservanti
coloranti
profumi
agenti supergrassi (oli)
agenti idratanti (miele)
abrasivi
oli essenziali
ingredienti antisettici
ADDITIVI
!
!
!
!
!
!
parte idrofila
parte lipofila
TENSIOATTIVO
biodegradabilit aerobica primaria
biodegradabilit aerobica totale
biodegradabilit aerobica primaria: 80%biodegradabilit aerobica totale: 60%
biodegradabilit anaerobica: NOtossicit sugli organismi acquatici: SI
biodegradabilit aerobica primaria: 100%biodegradabilit aerobica totale: 100%
biodegradabilit anaerobica: SItossicit sugli organismi acquatici: NO
biodegradabilit aerobica primaria: 100%biodegradabilit aerobica totale: 100%
biodegradabilit anaerobica: SItossicit sugli organismi acquatici: SI (eutrofizzazione)
biodegradabilit aerobica primaria: 100%biodegradabilit aerobica totale: 100%
biodegradabilit anaerobica: SItossicit sugli organismi acquatici: SI (modifica del pH)
biodegradazione
DETERGENTI SINTETICI
DETERGENTI NATURALI
SOLVENTI CHIMICI
SAPONI
SI
NO
SI
NO
(senza additivi)
!
B&B rilievo olistico BIODEGRADABILIT DETERGENTI
B&
B ri
lievo
olis
tico
BIO
DEG
RA
DA
BIL
IT
DET
ERG
ENTI
42
rilievo olistico
B&
B ri
lievo
olis
tico
ATT
IVIT
, A
MB
IEN
TI E
REL
AZ
ION
I
2.5 | ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONI
All'interno di questo schema viene mostrata la struttura del funzionamento del B&B. Lo scopo - ospitare - posto in centro e da esso si diramano tutte le at-tivit necessariamente correlate.
Il lavarsi un'attivit che viene svol-ta nel bagno e coinvolge il gabinetto, il boiler, la doccia, il lavandino e il bidet. Il lavandino ha molteplici utilizzi: lavarsi le mani, lavarsi a pezzi, lavarsi i denti, struccarsi e rasarsi. Per rifornire di acqua calda tutti i sanitari che ne necessitano viene usato il boiler.
L'attivit di dormire viene svolta sol-tanto nelle camere da letto, con l'intera-zione con la sala comune per il riscalda-mento. La necessit principale quella di sdraiarsi in condizioni confortevoli e, inoltre, come in tutti gli altri ambienti, posta un'adeguata illuminazione.
Lavare, inteso come lavare indumenti e biancheria, costituito da un flusso di azioni che generano a loro volta una serie di necessit. Riporre da sporco lavare asciugare riporre da pulito. Lo sporco viene riposto all'interno di apposite ceste prima di essere lavato in lavatrice. Que-sta trasformazione avviene nel bagno. Il bucato bagnato steso ad asciugare sui fili in giardino e poi riposto negli armadi all'interno delle varie camere.
Ci sono tre ambienti adibiti allo svago: la sala comune, la sala di registrazione e la sala prove. Nel primo possibile guar-da la televisione, ascoltare la musica, leggere e utilizzare il computer. Nelle al-tre due sale l'attivit principale la musi-
ca. Nella sala prove si suona e in quella di registrazione si registrano i pezzi.
L'azione del coltivare strettamente correlata con quella del conservare il cibo, preparare il cibo, cuocere il cibo e man-giare.
Per assolvere alla coltivazione biso-gna seguire un flusso di azioni: semina-re o trapiantare, innaffiare, attendere la maturazione e raccogliere. Per poter svolgere queste attivit sono necessari degli attrezzi, i sostegni per le piante e ceste e sacchi.
A monte della preparazione del cibo, vi la conservazione. Le ceste che arriva-no dall'orto (ma anche il cibo acquistato), vengono riposti nel frigorifero o nella di-spensa.
La preparazione del cibo avviene all'interno della cucina e consiste in: puli-re il cibo e cuocere il cibo. La prima azione viene svolta con l'ausilio del lavandino, mentre per cucinare si utilizza il fornello o la griglia. Successivamente il cibo viene portato in tavola per poter svolgere l'a-zione principale: mangiare. Il pasto viene servito a tavola tramite pentole e vassoi. Per poter svolgere adeguatamente l'a-zione di mangiare occorre una situazione di comfort, ci si ottiene tramite le sedie e il tavolo. Sono necessari anche posate e piatti e tovaglioli al fine di completare al meglio questa attivit.
Alla conclusione del pasto occorre lavare i piatti che sono stati utilizzati. Azione che si svolge in cucina, gettando gli avanzi nella spazzatura e poi lavando le stoviglie nel lavandino.
43
B&
B ri
lievo
olis
tico
ATT
IVIT
, A
MB
IEN
TI E
REL
AZ
ION
I
doccia
B&BOSPITARE
DORMIRE
MANGIARE
PREPARARE IL CIBO
COLTIVARE
LAVARE I PIATTI
SEDERSI
CONSERVAREIL CIBO
PULIRE IL CIBO
CUOCEREIL CIBO
immondizia
lavandino scolapiatti
frigorifero
dispensa
lavandino
fornelliforno
griglia
tavolo sedie
piatti posate
tovaglioli
pentole vassoi
PORTARE IL CIBO IN BOCCA
PULIRSI
SEMINARETRAPIANTARE
MATURARE
RACCOGLIERE attrezzi
sostegni
cestesacchi
PORTARE IL CIBO IN TAVOLA
INNAFFIARE
giardino
cucina
cucina
SVAGO
strumenti musicali
TVcomputer
libri
LAVARE
armadio
stendino
lavatrice
contenitore sporco
cucina
saletta registrazione RIPORRE
da pulito
LAVARE
ASCIUGARE
RIPORREda sporco
campo
bagno
boiler
bidetWC
LAVARSI
bagno
RISCALDARE LACQUA
sala comune
lampadari
stufa
letto
RISCALDARE
ILLUMINARE
SDRAIARSI
camere
giardino
camere
SUONARENAVIGARE IN INTERNET
GUARDARE UN FILM
LEGGERE
tutti gli ambienti
sala comune
LAVARSI I DENTI
STRUCCARSI
SCIACQUARSI
RASARSI
lavandino
giardino
campo
studio di registrazione
cucina
bagno
sala comune
camere
tutti gli ambienti
strumenti
attivit B&B rilievo olistico ATTIVIT, AMBIENTI E RELAZIONI
44
B&
B ri
lievo
olis
tico
SA
LA C
OM
UN
Erilievo olistico
2.6 | SALA COMUNE
Nella sala comune importante ave-re come elemento di base il comfort. Per ottenerlo la sala deve essere corretta-mente illuminata e riscaldata. Nel no-stro stato attuale abbiamo evidenziato come lilluminazione non sia completa-mente ad opera di lampadine a risparmio energetico, cosa che porta a un consumo maggiore di energia (200 kWh).
Il riscaldamento a carico di una stufa a legna che consuma circa 12 t di mate-riale allanno, proveniente da una fore-sta privata a 12-15 km dal B&B. Loutput derivante composto da calore disperso, dovuto ai problemi di isolamento termi-co, da fumo, da anidride carbonica e da cenere. Questultima viene in parte uti-lizzata per la concimazione del campo e in parte buttata tra i rifiuti non riciclabili.
Le attivit: allinterno della sala co-mune viene data la possibilit di svol-gere svariate attivit, alcune delle quali hanno un consumo di energia elettrica proveniente dalla rete. Lapparecchio che richiede pi risorse la televisone, che ha un consumo di 100 kWh allanno, anche lo stereo ha una richiesta energetica alta, 35 kWh, e infine c il computer, che con-suma 20 kWh allanno. Da non dimenti-care la stamapante, la quale, oltre a un bisogno di 10 kWh/a, ha anche un output di cartucce esaurite da dismettere nei ri-fiuti speciali. Nessuna di queste apparec-chiature a basso consumo energetico.
Allinterno del B&B presente anche una zona in cui presente una cucina che per non viene utilizzata. In questo luogo, lunica risorsa utilizzata lenergia elettrica per lilluminazione della stanza.
Un momento di relax nella
sala comune del B&B.
>
45
B&B rilievo olistico SALA COMUNE
B&
B ri
lievo
olis
tico
SA
LA C
OM
UN
E
SALA COMUNE
OUTPUTINPUT
TELEVISIONE
200 kWh/a
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!365 kWh/a
ILLUMINAZIONE
RISCALDAMENTO
SVAGO
COMPUTER
STEREO
Stoccaggio
minacc
ia
per la
salute
!
20 kWh/a
10 kWh/a
35 kWh/a
100 kWh/a
12 - 15 km
12 t/a
RETE ELETTRICA
ILLUMINAZIONE
CALORE DISPERSOEDIFICIO
LEGNA DAARDERE STUFA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
FUMO
EMISSIONI
CALORE DISPERSO
RIFIUTI NONDIFFERENZIATI
BOSCO PRIVATO
costo
sociale!
AMBIENTE
48/a
CARTUCCE DELLASTAMPANTE
CAMPO360 kg/a
CENERE
!riso
rse
riutilizz
ate
STAMAPNTE
consum
i
elevat
i
!
consum
i
elevat
i
!
consum
i
elevat
i
!
3non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
neutre
46
B&
B ri
lievo
olis
tico
SA
LA C
OM
UN
E E
CAM
ERE
B&B rilievo olistico
SALA COMUNE 2
2.7 | CAMERE
Nel B&B le camere sono pensate prin-cipalmente come luogo per dormire. Al loro interno non vi altro che una serie di letti, qualche mensola e le luci necessarie ad illumanare l'ambiente.
Ci sono 3 camere, divise in ambienti atti ad accogliere 3 o 4 persone, e una camerata da 10 posti. Considerato lavvi-cendamento degli ospiti, le lenzuola ven-
gono cambiate mediamente una volta al giorno, ma soltanto durante il periodo di maggiore affluenza. Dopo essere state cambiate, le lenzuola, vengono in parte inviate ad unazienda che si occupa di af-fitto di biancheria e in parte lavate con la lavatrice presente nella struttura.
Il consumo energetico in questi am-bienti pari a 20 kWh allanno per la la-vatrice e 500 kWh allanno per lillumina-zione.
SALA COMUNE 2
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!200 kWh/a
ILLUMINAZIONE
RETE ELETTRICA
CALORE DISPERSOILLUMINAZIONE
EDIFICIO
PULIRE IL CIBO
CUOCEREIL CIBO
rifiuti sp
eciali
non pe
ricolosi
devono
esser
e sma
ltiti
in un e
cocent
ro
!
perdita
di calo
re
!
risorse
spreca
te
!
100%
costo
sociale!
ACQUA POTABILE
CALORE DISPERSO
ACQUEDOTTOPRIVATO
BOMBOLE VUOTEBOMBOLE
ACQUE GRIGIE
FORNO EFORNELLI
ECOCENTRO
ENERGIA
LAVANDINO FOGNA
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
AMBIENTE
3non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!200 kWh/a
ENERGIA
47
B&B rilievo olistico CAMERE
B&
B ri
lievo
olis
tico
CA
MER
E
500 kWh/a
CAMERA DA LETTO
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
! perdita
di calo
re
!ILLUMINAZIONE
DORMIRE
10 al giorno 10 al giorno20 kWh/a43.200 l/a
40 %
LAVATRICE
40 %
LAVATRICE
ILLUMINAZIONE
CALORE DISPERSOEDIFICIO
ENERGIA
500 kWh/a
RETE ELETTRICA
LENZUOLAPULITE LETTO
60 %
FORNITORE PRIVATO
60 %
FORNITORE PRIVATO
LENZUOLASPORCHE
500 kWh/a
CAMERA DA LETTO
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
! perdita
di calo
re
!ILLUMINAZIONE
DORMIRE
3 al giorno 3 al giorno20 kWh/a43.200 l/a
40 %
LAVATRICE
40 %
LAVATRICE
CALORE DISPERSOEDIFICIO
ENERGIA
500 kWh/a
RETE ELETTRICA
LENZUOLAPULITE LETTO
60 %
FORNITORE PRIVATO
60 %
FORNITORE PRIVATO
LENZUOLASPORCHE
10
5non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
3
ILLUMINAZIONE
3non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
48
CALORE
ACQUE GRIGIE
140 m/a
risorse
inutiliz
zate
!
risorse
inutiliz
zate
!
dannos
e per
lambie
nte
!
BAGNI INTERNI
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!
perdita
di calo
re
!
ILLUMINAZIONE
GABINETTO
IGIENE PERSONALE
LAVARE
costo
sociale!
80 m/a
30 m/a
30 m/a
86400 l/a
2600 kWh/a
ENERGIA
840 kWh/a
ENERGIA
87,6 m/a
ACQUA CALDA
ACQUE NERE
14,6 m/a
potabi
lit non
necess
aria
!
potabi
lit
non nec
essaria
!
2
2
2
LAVANDINO
DOCCIA
WC
ILLUMINAZIONE
2
4non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
ACQUA POTABILE
86,4 m/a
ACQUA POTABILE
ACQUE GRIGIE
BIDET
2FOGNA
EDIFICIO
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
AMBIENTE
LAVATRICE
2
BOILER
ACQUEDOTTOPRIVATO
241 m/a
ENERGIA
250 kWh/a
ACQUA POTABILE
14,6 m/a
2
RETE ELETTRICA
3690 kWh/a
B&
B ri
lievo
olis
tico
BA
GN
I IN
TER
NI
rilievo olistico
2.8 | BAGNI INTERNI
All'interno del B&B possiamo trovare 2 bagni interni. Ognuno dotato di gabi-netto, bidet, lavandino e doccia.
Nel bagno situato allinterno della casa principale sono presenti anche 2 lavatrici. Questi elettrodomestici consu-mano circa 840 kWh annui e 86400 l di acqua proveniente dallacquedotto, che non avrebbe necessit di essere potabile.
Il consumo di acqua, per entrambi i ba-gni, di 241000 l ogni anno. Questi sono distribuiti in: 14600 litri per lo scarico dei gabinetti, 30000 per i bidet, 30000 per i lavandini e 80000 per le docce.Lacqua che deve essere scaldata passa attraver-so 2 boiler elettrici che consumano ogni anno 2600 kWh. Tutta lacqua, indipen-dentemente dalla temperatura e dalla provenienza, confluisce nelle fogne.
Per lilluminazione vengono utilizzate 4 lampadine, per un consumo complessi-vo di 250 kWh allanno.
Uno dei 2 bagni interni. In primo
piano il boiler.
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49
CALORE
ACQUE GRIGIE
140 m/a
risorse
inutiliz
zate
!
risorse
inutiliz
zate
!
dannos
e per
lambie
nte
!
BAGNI INTERNI
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!
perdita
di calo
re
!
ILLUMINAZIONE
GABINETTO
IGIENE PERSONALE
LAVARE
costo
sociale!
80 m/a
30 m/a
30 m/a
86400 l/a
2600 kWh/a
ENERGIA
840 kWh/a
ENERGIA
87,6 m/a
ACQUA CALDA
ACQUE NERE
14,6 m/a
potabi
lit non
necess
aria
!
potabi
lit
non nec
essaria
!
2
2
2
LAVANDINO
DOCCIA
WC
ILLUMINAZIONE
2
4non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
ACQUA POTABILE
86,4 m/a
ACQUA POTABILE
ACQUE GRIGIE
BIDET
2FOGNA
EDIFICIO
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
AMBIENTE
LAVATRICE
2
BOILER
ACQUEDOTTOPRIVATO
241 m/a
ENERGIA
250 kWh/a
ACQUA POTABILE
14,6 m/a
2
RETE ELETTRICA
3690 kWh/a
B&B rilievo olistico BAGNI INTERNI
B&
B ri
lievo
olis
tico
BA
GN
I IN
TER
NI
50
ACQUE GRIGIE
110 m/a
risorse
inutiliz
zate
!
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
! ILLUMINAZIONE
GABINETTO
IGIENE PERSONALE
80 m/a
30 m/a2600 kWh/a
ENERGIA
ACQUE NERE
14,6 m/a
BAGNI ESTERNI
dannos
e
per lam
biente
!
2
2
LAVANDINO
2
DOCCIA
WC
ILLUMINAZIONE
2
4 CALORE
perdita
di calo
re
!
FOGNA
EDIFICIO
AMBIENTE
ENERGIA
250 kWh/aACQUEDOTTOPRIVATO
124,6 m/a
87,6 m/a
ACQUA CALDA
ACQUA POTABILE
BOILER
non tut
te lam
padine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
costo
sociale!
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
potabi
lit non
necess
aria
!
ACQUA POTABILE
14,6 m/a
2
RETE ELETTRICA
2850 kWh/a
B&
B ri
lievo
olis
tico
BA
GN
I EST
ERN
Irilievo olistico
2.9 | BAGNI ESTERNI
Allesterno della casa principale si tro-vano due bagni esterni, ognuno dei quali organizzato con 2 lampadine per garanti-re lilluminazione (per un consumo totale di 250 kWh ogni anno), un gabinetto, un lavandino e una doccia.
Al gabinetto arriva solo acqua fredda proveniente dallacquedotto del comune, lo scarico consuma complessivamente 14600 l di acqua ogni anno.
Per il lavandino e la doccia parte dellacqua viene scaldata attraverso 2 boiler elettrici che consumano 2600 kWh/a. I lavandini hanno un bisogno an-nuo di 30000 l di acqua, mentre la doccia di 80000. Tutti gli scarichi confluiscono nelle fogne.
Immagini dei bagni esterni.
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51
ACQUE GRIGIE
110 m/a
risorse
inutiliz
zate
!
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
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novabi
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! ILLUMINAZIONE
GABINETTO
IGIENE PERSONALE
80 m/a
30 m/a2600 kWh/a
ENERGIA
ACQUE NERE
14,6 m/a
BAGNI ESTERNI
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2
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LAVANDINO
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ILLUMINAZIONE
2
4 CALORE
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FOGNA
EDIFICIO
AMBIENTE
ENERGIA
250 kWh/aACQUEDOTTOPRIVATO
124,6 m/a
87,6 m/a
ACQUA CALDA
ACQUA POTABILE
BOILER
non tut
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nerget
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!
costo
sociale!
IMPIANTO DIDEPURAZIONE
potabi
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!
ACQUA POTABILE
14,6 m/a
2
RETE ELETTRICA
2850 kWh/a
B&B rilievo olistico BAGNI ESTERNI
B&
B ri
lievo
olis
tico
BA
GN
I EST
ERN
I
52
SALA PROVE
SUONARE
2 kWh/a
200 kWh/a
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!252 kWh/a
RISCALDARE
12 - 15 km Stoccaggio
ILLUMINARE
5 kWh/a
15 kWh/a
20 kWh/a
STRUMENTI
#
MICROFONI
3
10 kWh/a
TASTIERE
2
minacc
ia
per la
salute
!
MIXER AUDIO
1
CASSE AUDIO
3
RETE ELETTRICA
ILLUMINAZIONE
CALORE DISPERSOEDIFICIO
LEGNA DAARDERE STUFA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
FUMOEMISSIONI
CALORE DISPERSO
CALORE DISPERSO
CALORE DISPERSO
BOSCO PRIVATO
AMBIENTE
3non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
!riso
rse
riutilizz
ate
CAMPO
CENERE
5 t/a
150 kg/a
B&
B ri
lievo
olis
tico
SA
LA P
RO
VE
rilievo olistico
2.10 | SALA PROVE
La sala prove non viene usata molto di frequente, ma ha comunuqe un alto con-sumo di energia dovuto alla particolare strumentazione che si trova allinter-no: 3 microfoni (2 kWh/a), 2 chitarre (5 kWh/a), 1 mixer audio (15 kWh/a), 3 cas-se (20 kWh/a) e due tastiere (10 kWh/a).
Tra i consumi bisogna anche includere il costo dellilluminazione (200 kWh/a) e del riscaldamento, che anche in questo locale viene effettuato tramite una stufa a legna che consuma 5 tonnellate di le-gna lanno.
Gli unici output che si possono notare, in questo caso, sono quelli di calore do-vuti alla strumentazione e quelli di calo-re, fumo, andidride carbonica e cenere a causa della stufa. La cenere viene raccol-
ta periodicamente e destinata alla conci-mazione dellorto.
Musicisti che suonano durante una
sessione di prove.
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53
SALA PROVE
SUONARE
2 kWh/a
200 kWh/a
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
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!252 kWh/a
RISCALDARE
12 - 15 km Stoccaggio
ILLUMINARE
5 kWh/a
15 kWh/a
20 kWh/a
STRUMENTI
#
MICROFONI
3
10 kWh/a
TASTIERE
2
minacc
ia
per la
salute
!
MIXER AUDIO
1
CASSE AUDIO
3
RETE ELETTRICA
ILLUMINAZIONE
CALORE DISPERSOEDIFICIO
LEGNA DAARDERE STUFA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
ENERGIA
FUMOEMISSIONI
CALORE DISPERSO
CALORE DISPERSO
CALORE DISPERSO
BOSCO PRIVATO
AMBIENTE
3non
tutte l
ampad
ine
a rispa
rmio e
nerget
ico
!
!riso
rse
riutilizz
ate
CAMPO
CENERE
5 t/a
150 kg/a
B&B rilievo olistico SALA PROVE
B&
B ri
lievo
olis
tico
SA
LA P
RO
VE
54
B&
B ri
lievo
olis
tico
STU
DIO
DI R
EGIS
TRA
ZIO
NE
rilievo olistico
2.11 | STUDIO DI REGISTRAZIONE
La sala di registrazione non viene usata molto di frequente e allinterno si svolgono due attivit principali: suonare e registrare.
In questo spazio, come in tutti gli al-tri, necessario creare una condizione di accoglienza. Per il riscaldamento c una stufa a legna che consuma circa 5 t di materiale allanno, metre per lillumina-zione vengono usate delle lampadine che spendono 200 kWh lanno, anche perch non sempre si tratta di lampadine a ri-sparmio energetico.
Suonare: la strumentazione che oc-corre per suonare composta da 3 mi-crofoni che consumano 2 kWh lanno, 2 chitarre 5kWh, un mixer audio 15 kWh, 4 casse 30 kWh e 1 tastiera 5 kWh.
Registrare: in questo ambito invece vengono utilizzati un computer con un consumo di 20 kWh, 4 monitor video 100 kWh e una televisione che consuma 100 kWh lanno.
Alcune delle strumentazioni
presenti nello studio di
registrazione.
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55
B&B rilievo olistico STUDIO DI REGISTRAZIONE
B&
B ri
lievo
olis
tico
STU
DIO
DI R
EGIS
TRA
ZIO
NE
STUDIO DI REGISTRAZIONE
OUTPUTINPUT
fonti d
energ
ia
non rin
novabi
li
!477 kWh/a
5 t/a
REGISTRARE
2 kWh/a
5 kWh/a
15 kWh/a