15
Osservatorio Normativo Financial Services Sintesi e riferimenti delle principali novità normative Newsletter n.28 1 Novembre – 31 Dicembre 2014

Osservatorio Normativo Financial Services - Accenture · 1024/2013, la BCE assume compiti specifici in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi, in cooperazione con le

  • Upload
    others

  • View
    1

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Osservatorio Normativo Financial Services Sintesi e riferimenti delle principali novità normative

Newsletter n.28 1 Novembre – 31 Dicembre 2014

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

2

Indice

PREMESSA ............................................................................................................................................................................ 3

NOVITÀ NORMATIVE .......................................................................................................................................................... 4

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

3

Premessa

La presente newsletter dell’Osservatorio normativo Financial Services ha l’obiettivo di raccogliere ed illustrare sinteticamente le principali novità normative in ambito:

I – Banking

II – Insurance La sezione riguardante il mercato “Banking” è suddivisa in quattro aree tematiche:

Macro ambito Ambito

IA. “Compliance, Governance and general banking”

IA.1 Disposizioni di vigilanza prudenziale (Basel 2, Basel 3) IA.2 Normative specifiche & General Banking (i.e. D.Lgs. 262, D.Lgs. 231) IA.3 Riforma diritto societario IA.4 Antiriciclaggio & Usura IA.5 Crediti & Imprese

IB. “Accounting and taxes”

IB.1 IAS, IFRS e principi contabili IB.2 Normativa Fiscale (ambito banche)

IC. “Capital Market”

IC.1 MIFID IC.2 Market Abuse, Op. Personali, Conflitti di interesse, Parti correlate IC.3 General Capital Market

ID. “Speeches and News”

ID.1 Interventi di personalità eminenti (i.e. Governatore Banca d’Italia) ID.2 Rapporti di organizzazioni di rilievo italiane ed internazionali (i.e. FSF,

FMI, BIS, ABI)

La sezione riferita all’”Insurance” contiene una overview complessiva del mercato:

Macro ambito Ambito

II. “Insurance overview”

IIA.B.C.D raccolta delle novità più interessanti per ciascuno dei macroambiti tematici individuati in ambito banking

Le fonti bibliografiche utilizzate per la redazione della newsletter sono:

Fonti primarie: leggi e decreti legge/legislativi dello Stato Italiano, norme comunitarie/ internazionali (i.e. direttive UE);

Fonti secondarie: regolamenti/ circolari pubblicate da organismi di controllo e di vigilanza nazionali (i.e. Banca d’Italia, ISVAP, CONSOB) e internazionali (i.e. BCE, BIS, EBA, FASB,…); le fonti internazionali o miste (nazionali e internazionali) verranno

segnalate con il simbolo dell’Unione Europea

Altro: interventi di personalità eminenti (i.e. governatore Banca d’Italia), studi prodotti da parte di associazioni professionali, altri regolamenti particolari.

Per ciascuna novità riportata dalla newsletter vengono indicate: area tematica, ambito, argomento, oggetto novità, fonte, data di pubblicazione, breve descrizione e collegamento (link) all’originale del documento. Il periodo di indagine è su base bimestrale, che coincide con le tempistiche di pubblicazione dei contributi tematici dell’Osservatorio Normativo.

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

4

Novità normative (periodo 1 Nov. – 31 Dic. 14)

I - BANKING IA. COMPLIANCE, GOVERNANCE AND GENERAL BANKING IA.1 Disposizioni di vigilanza prudenziale (Basel 2, Basel 3) Codice: IA.1.1 Ambito: Disposizioni di vigilanza prudenziale (Basel 2, Basel 3) Argomento: Nuova disciplina prudenziale Oggetto: “Segnalazioni prudenziali su base COREP - EBA. III aggiornamento Circolare n. 286” Fonte: Banca d’Italia Data: 03/11/2014 Breve descrizione Il presente documento, sottoposto alla consultazione pubblica degli intermediari, contiene il 3° aggiornamento alla Circolare 286 del 17 dicembre 2013 recante le “Istruzioni per la compilazione delle segnalazioni prudenziali per le banche e le società di intermediazione mobiliare”. Obiettivo è quello di estendere l’aggiornamento al regime segnaletico di tipo prudenziale (COREP) a livello europeo per banche e SIM, e agli intermediari finanziari ex. Art. 106 TUB. La riforma della disciplina prudenziale richiede anche la modifica degli schemi di trasmissione delle segnalazioni di vigilanza, attuata con il presente aggiornamento in consultazione. Il termine ultimo per la presentazione di eventuali osservazioni, commenti e proposte è stato fissato per il 18 dicembre 2014. https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/consultazioni/2014/segnalazioni-corep-eba/index.html Codice: IA.1.2 Ambito: Disposizioni di vigilanza prudenziale (Basel 2, Basel 3) Argomento: Nuova disciplina prudenziale Oggetto: “Entrata in funzione del Single Supervisory Mechanism. Effetti sui procedimenti amministrativi di vigilanza di competenza della Banca d’Italia” Fonte: Banca d’Italia Data: 04/11/2014 Breve descrizione Il presente documento riporta le principali modifiche per l’attività di vigilanza della Banca d’Italia e gli effetti sulla normativa a rilevanza esterna a seguito dell’entrata in funzione del Single Supervisory Mechanism, a partire dal 4 novembre 2014, in base al Regolamento UE n. 1024/2013, la BCE assume compiti specifici in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi, in cooperazione con le Autorità di Vigilanza Nazionali dei Paesi partecipanti. In particolare, le principali novità fanno riferimento a:

(Principali modifiche per l’attività di vigilanza della Banca d'Italia), introduce previsioni specifiche che riguardano tutte le banche, in relazione ad alcune specifiche tipologie di procedimenti di vigilanza (cd. “procedimenti comuni”) ad es. la revoca dell’autorizzazione all’attività bancaria può essere disposta, a seconda dei casi, su iniziativa della BCE o su proposta della Banca d'Italia;

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

5

(Effetti sulla normativa della Banca d'Italia a rilevanza esterna), disciplina i procedimenti amministrativi di vigilanza per tutti i soggetti vigilati e, individua ai sensi della legge n. 241/1990 i termini e le unità organizzative responsabili per ogni singola fattispecie procedimentale.

https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/disposizioni/avvio-ssm/Provvedimento-SSM.pdf Codice: IA.1.3 Ambito: Disposizioni di vigilanza prudenziale (Basel 2, Basel 3) Argomento: Disposizioni di Vigilanza per le Banche Oggetto: “Aggiornamenti Circ. 285 del 17/12/2013” Fonte: Banca d’Italia Data: Novembre 2014 Breve descrizione Il presente documento riporta i successivi aggiornamenti alla Circolare 285 del 17/12/2013 di Banca d’Italia relativa alle “Disposizioni di vigilanza per le banche”. Le principali novità introdotte fanno riferimento a:

(VI aggiornamento), introduce il riferimento alle altre disposizioni di vigilanza della Banca d’Italia in vigore alla data del 4 novembre 2014 le quali devono intendersi automaticamente adattate in conseguenza dell’avvio dell’MVU (Meccanismo di vigilanza unico), nelle more del loro specifico emendamento e ripubblicazione. In particolare, i poteri attribuiti alla Banca d’Italia da tali disposizioni si intendono da essa esercitati nei limiti e secondo le modalità stabilite dalle disposizioni dell’MVU in materia di compiti di vigilanza sulle banche;

(VII aggiornamento), introduce un nuovo Capitolo 2 “Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione” (Parte Prima, Titolo IV) recepisce le disposizioni della CRD IV in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione si modificano le disposizioni di vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e nelle banche e nei gruppi bancari, in linea con quanto richiesto dall’articolo 23 della legge 28 dicembre 2005, n. 262, per tener conto della prassi applicativa e delle evoluzioni del mercato.

https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/circolari/c285/index.html IA.2 Normative specifiche & General Banking Codice: IA.2.1 Ambito: General Banking Argomento: Disposizioni di Vigilanza per le Banche Oggetto: “Documento in consultazione: operazioni di cartolarizzazione. Asset Encumbrance: Informativa al pubblico” Fonte: Banca d’Italia Data: 24/11/2014 Breve descrizione Il presente documento sottoposto alla consultazione pubblica degli intermediari, contiene le proposte di revisione delle Disposizioni di Vigilanza nelle seguenti principali materie:

(operazioni di cartolarizzazione), introduce le modifiche relative alla Parte II, Capitolo 6 - Operazioni di cartolarizzazione ine di allineare le disposizioni di vigilanza nazionali alle novità

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

6

regolamentari intercorse dopo la data di applicazione del Regolamento UE n. 575/2013 c.d. “CRR;

(attività impegnate e non impegnate – asset encumbrance), introduce le attività impegnate e non impegnate (asset encumbrance) relativamente all’informativa al pubblico (Parte II, Capitolo 13) e ai presidi organizzativi necessari per presidiare i relativi rischi, al fine di dare attuazione agli orientamenti (linee guida) pubblicati dall’Autorità Bancaria Europea (ABE) nel giugno u.s. e alla Raccomandazione ESRB/2012/2 in materia di funding delle banche.

Il periodo di consultazione termina il 15 dicembre 2014. https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/consultazioni/2014/operazioni-cartolarizzazione/index.html IA.4 Antiriciclaggio &Usura Codice: IA.4.1 Ambito: Antiriciclaggio & Usura Argomento: Disegno di legge recante disposizioni in materia di auto-riciclaggio Oggetto: Audizione del Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia presso il Senato della Repubblica Fonte: Unità di Informazione Finanziaria Data: 25/11/2014 Breve descrizione Il documento riporta l’intervento del Direttore dell’Unità di Informazione Finanziaria che si è concentrato sulla proposta di introdurre il reato di auto-riciclaggio (condotta di riciclaggio compiuta da chi ha commesso o concorso a commettere il reato presupposto) nell’ordinamento penale nazionale. Tale reato viene peraltro già configurato e punito come tale in numerosi Paesi quali Francia, Regno Unito, Australia, Canada, USA. L’inclusione dell’auto-riciclaggio nella nozione amministrativa di riciclaggio a fini di prevenzione contenuta nel D.Lgs. n. 231/2007 e la mancata punibilità penale dello stesso determina infatti non solo un’asimmetria tra l’oggetto degli adempimenti di prevenzione e quello della repressione penale del riciclaggio ma anche un disallineamento sostanziale tra l’azione preventiva e quella repressiva. In tal senso, si potrebbe configurare l’ipotesi in cui l’autore del reato presupposto può non incorrere in alcuna responsabilità penale per le condotte riciclatorie commesse, mentre il soggetto destinatario degli obblighi cui esso si è rivolto può essere sanzionato per omessa segnalazione dell’operazione sospetta. La proposta di legge, all’esame del Senato, introdurrebbe il reato di auto-riciclaggio nell’ordinamento nazionale, configurando pene inferiori a quelle per il riciclaggio, tenuto conto che la sanzione per l’auto-riciclaggio si cumula con quella prevista per il delitto presupposto. La UIF, insieme con la Banca d’Italia, ha più volte auspicato la necessità di colmare questo vuoto legislativo sia in considerazione di quanto già espresso dal GAFI1 in esito alla valutazione effettuata nel 2006 sul sistema antiriciclaggio italiano sia in considerazione del fatto che l’estensione al reato di auto-riciclaggio previsto dal D.Lgs. n. 231/2001 risulta coerente con la complessiva evoluzione del quadro normativo in materia penale. https://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/documento_evento_procedura_commissione/files/000/002/135/raccolta_contributi_25_novembre_2014.pdf

1 Groupe d'Action financière (GAFI) o Financial Action Task Force (FATF)

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

7

IB. ACCOUNTING & TAXES IB.1 IAS, IFRS e principi contabili Codice: I.B.1.1 Ambito: IAS, IFRS e principi contabili Argomento: Share-based payment transactions Oggetto: Exposure Draft per proposta di modifica a IFRS 2

Fonte: IASB Data: 25/11/2014 Breve descrizione Il provvedimento costituisce la pubblicazione di un’exposure draft per la modifica di IFRS 2 Share-based payment, relativa alla classificazione e misurazione di alcune tipologie di transazioni che prevedono un corrispettivo in azioni. Tale iniziativa scaturisce dai feedback ricevuti dallo IFRS Interpretation Committee che manifestavano la necessità di chiarimenti per la corretta contabilizzazione delle seguenti casistiche:

- transazioni regolate per cassa soggette a condizioni di maturazione: misurazione al fair value, applicando le stesse regole individuate per le transazioni regolate in titoli, ovvero considerando nella stima le variazioni derivanti da condizioni di mercato e i servizi prestati durante il periodo di maturazione;

- transazioni regolate in titoli e soggette a ritenute a fini fiscali: per le quali non viene richiesto un trattamento particolare per la parte trattenuta per quei casi in cui una parte dei titoli viene trattenuta dall’entità per adempiere a obblighi fiscali (regolati per cassa) e l’intera transazione segue le regole individuate per le transazioni regolate in titoli (in linea anche con quanto avviene negli US GAAP)

- Modifica di transazioni regolate per cassa in transazioni regolate tramite emissione di strumenti: lo IASB prevede che la passività del pagamento per cassa venga eliminata e sostituita con l’iscrizione della nuova transazione in titoli con immediata contabilizzazione dell’eventuale differenza tra le due misurazioni a conto economico

Il periodo di commento dell’exposure draft terminerà il 25 marzo 2015. http://www.ifrs.org/Current-Projects/IASB-Projects/IFRS-2-Clarifications-Classification-and-Measurement/ED-November-2014/Documents/ED-Proposed-Amendments-IFRS-2-November-2014.pdf

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

8

IC. CAPITAL MARKET IC. 3 General Capital Market Codice: IC.3.1 Ambito: General Capital Market Argomento: AIFMD Oggetto: Consultazione sul passaporto europeo per GEFIA extra-UE e FIA extra-UE

Fonte: ESMA Data: 07/11/2014 Breve descrizione Il documento riporta la consultazione dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) sull’uso del passaporto europeo per la commercializzazione dei fondi presso investitori professionali nell’Unione Europea da parte dei gestori di fondi alternativi (GEFIA) che commercializzano fondi di investimento alternativi (FIA) extra-UE. In particolare, la consultazione risponde alla necessità da parte dell’ESMA di esprimersi nei confronti del Parlamento Europeo, del Consiglio e della Commissione sui seguenti temi:

(funzionamento del passaporto UE) con riferimento all’opinione sul funzionamento del passaporto europeo in linea con quanto richiesto dalla AIFMD2;

(promozione di FIA extra-UE da parte di GEFIA UE) con riferimento all’opinione sul funzionamento del passaporto europeo per i GEFIA europei che promuovono FIA non europei negli Stati Membri;

(gestione/promozione di FIA da parte di GEFIA extra-UE) opinione sul funzionamento della promozione di FIA da parte di GEFIA non europei all’interno degli Stati Membri;

(applicazione del passaporto) consulenza sull’applicabilità o meno del passaporto per la gestione e/o promozione di FIA da parte di GEFIA extraeuropei e per la promozione di FIA extraeuropei da parte di GEFIA europei.

Il documento si compone di una prima parte relativa alle analisi svolte dall’ESMA sui temi descritti sopra e da una seconda parte contenente i quesiti rivolti agli operatori del settore. La consultazione sarà aperta fino a marzo 2015. L’ESMA dovrà invece fornire alla Commissione Europea la propria opinione e la propria consulenza sui procedimenti da implementare entro il 22 luglio 2015. http://www.esma.europa.eu/system/files/2014-esma-1340_call_for_evidence_aifmd_passport__3rd_country_aifms.pdf Codice: IC.3.2 Ambito: General Capital Market Argomento: EMIR Oggetto: Reporting di derivati presso Trade Repositories

Fonte: ESMA Data: 10/11/2014

Breve descrizione Il presente documento dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) la consultazione circa la revisione dei Regulatory Technical Standards (RTS) e degli Implementing Technical Standards

2 La direttiva 2011/61/UE Alternative Investment Fund Managers Directive (AIFMD)

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

9

(ITS) in relazione agli obblighi di segnalazione delle controparti ai Trade Repositories (TRs) previsti dall’European Market Infrastructure Regulation (EMIR). La consultazione ha l’obiettivo di chiarire l’interpretazione dei campi dati e la metodologia di compilazione degli stessi che le controparti devono seguire per effettuare le segnalazioni ai TRs in modo tale da facilitare il loro popolamento senza compromettere l’adeguatezza e l’aderenza degli stessi ai requisiti. La necessità di questi chiarimenti deriva dalla numerosità delle domande ricevute dall’ESMA e dalle autorità nazionali di riferimento che hanno fatto emergere carenze e dubbi interpretativi riguardo l’adempimento degli obblighi di segnalazione per le controparti. Le novità proposte nel documento sono riassumibili in tre macro categorie:

(Chiarificazioni) proposte di chiarimento relative ad alcuni campi ritenuti di dubbia interpretazione o la cui descrizione risulta essere poco dettagliata;

(Adattamenti) proposta di una serie di modifiche ai Technical Standards al fine di recepire gli aggiornamenti raccolti nelle specifiche Q&A e adattare i campi esistenti ai bisogni che sono emersi dall’avvio delle segnalazioni;

(Introduzioni) proposta di inserimento di una serie di nuovi campi in modo tale da ricoprire tutti i requisiti normativi richiesti riflettendo le prassi di mercato.

I commenti da parte dei soggetti interessati dovranno essere inviati entro il 13 febbraio 2015. http://www.esma.europa.eu/system/files/esma-2014-1352_consultation_paper_on_the_review_of_emir_reporting_standards_under_article_9_0.pdf Codice: IC.3.3 Ambito: General Capital Market Argomento: UCITS V Oggetto: Parere tecnico sul ruolo del depositario

Fonte: ESMA Data: 28/11/2014 Breve descrizione Il presente documento riporta il parere tecnico finale dell’European Securities and Markets Authority (ESMA) sul contenuto delle misure di implementazione della Direttiva 104/91/UE (UCITS V3). In particolare, il documento fa seguito alla richiesta di parere da parte della Commissione Europea fatta a luglio 2014 e tiene in considerazione la consultazione aperta dall’ESMA lo scorso 26 settembre 2014. Il parere tecnico pubblicato definisce alcuni aspetti riguardanti il ruolo dei soggetti depositari di OICVM (Organismi d'investimento collettivo in valori mobiliari). In particolare, il documento fornisce chiarimenti in merito a:

(meccanismi di prevenzione dell’insolvenza) l’ESMA propone alcune misure e attività da applicare sia ai depositari che hanno delegato le funzioni di custodia a terze parti che alle terze parti stesse. La normativa UCITS V richiede infatti a queste terze parti di implementare tutte le misure necessarie al fine di assicurare che, in caso di loro insolvenza, gli asset degli OICVM detenuti non siano disponibili per la distribuzione a beneficio dei creditori delle terze parti;

(requisiti di indipendenza) sulla base del requisito di indipendenza che UCITS V stabilisce nei confronti delle società di gestione/società di investimento e i depositari, l’ESMA individua due tipi di possibili collegamenti e fornisce delle raccomandazioni su come affrontare i rischi

3 Undertakings for Collective Investment in Transferable Securities

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

10

derivanti dalla mancata indipendenza. In particolare, il documento fa riferimento alla possibilità di management/supervisione comune e alle partecipazioni incrociate tra le due entità.

L’ESMA lavorerà in stretta collaborazione con la Commissione Europea al fine di trasformare il parere tecnico in atti delegati. http://www.esma.europa.eu/system/files/2014-1417.pdf

ID. SPEECHES AND NEWS

ID.2 Rapporti di organizzazioni di rilievo italiane ed internazionali (i.e. FSF, FMI, BIS, ABI) Codice: I.D.2.1 Ambito: Rapporti di organizzazioni di rilievo italiane ed internazionali Argomento: “Guida alla Vigilanza Bancaria”

Fonte: EBA Data: Novembre 2014 Breve descrizione Il presente documento riporta la “Guida alla Vigilanza Bancaria” pubblicato dall’EBA in vista dell’attuazione del Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU), il nuovo sistema di vigilanza finanziaria previsto dall’Unione Bancaria Europea. In particolare, la guida si focalizza su:

(i principi di vigilanza), descrive i nove principi fondamentali per un’efficace e solida vigilanza bancaria. Tali principi costituiscono il fondamento del lavoro dell’MVU e guidano la BCE (Banca Centrale Europea) e le autorità nazionali competenti (ANC) nello svolgimento delle loro funzioni;

(il funzionamento dell’MVU), illustra la ripartizione dei compiti tra la BCE e le ANC degli Stati membri partecipanti, il processo decisionale nell’ambito dell’MVU, la struttura operativa e il ciclo di vigilanza dell’MVU;

(l’esercizio della vigilanza nell’MVU), descrive il potere di concedere e revocare l’autorizzazione a qualsiasi ente creditizio e di valutare l’acquisizione di partecipazioni negli enti creditizi nell’area dell’euro, la vigilanza degli enti significativi, la vigilanza degli enti meno significativi e la qualità complessiva e controllo della pianificazione.

Infine, si sottolinea che tale guida non rappresenta un documento giuridicamente vincolante e non sostituisce i requisiti normativi stabiliti nell’ambito del diritto dell’Unione Europea applicabile. In caso di divergenza tra tali requisiti e la guida, prevalgono le prime.

https://www.bankingsupervision.europa.eu/ecb/pub/pdf/ssmguidebankingsupervision201411.it.pdf

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

11

II – INSURANCE II. “Insurance overview”

Codice: IIA.1 Ambito: Compliance and Governance Argomento: Lettera al mercato del 4 novembre 2014 Oggetto: Solvency II – utilizzo dei parametri specifici dell’impresa nei moduli del rischio di sottoscrizione Fonte: IVASS Data: 04/11/2014 Breve descrizione Il presente documento riporta le istruzioni per l’utilizzo dei parametri specifici (USP) dell’impresa nei moduli del rischio di sottoscrizione per l’assicurazione vita, per l’assicurazione non vita e per l’assicurazione malattia (come previsto dall’articolo 104, comma 7, della Direttiva 2009/138/CE). È necessaria l’approvazione da parte dell’Autorità di vigilanza per l’adozione di tali parametri e pertanto le imprese interessate potranno presentare le richieste a partire dal 1° aprile 2015 solo se sono in grado di soddisfare i seguenti requisiti:

- (Sistema di Risk mgmt) aver implementato un sistema di risk management in linea con i requisiti previsti dall’articolo 44 della Direttiva 2009/138/CE ed essere in grado di giustificare il sottoinsieme dei parametri specifici di cui all’articolo 218 degli Atti Delegati adottati dalla Commissione Europea lo scorso 10 ottobre (Atti) per i quali si intende richiedere l’approvazione; i parametri specifici determinati dall’impresa dovranno rappresentare il profilo di rischio in maniera più adeguata rispetto ai parametri previsti nella formula standard;

- (verifica e validazione informazioni) aver verificato la completezza, l’accuratezza e l’adeguatezza dei dati utilizzati al fine di garantire il soddisfacimento dei requisiti previsti dall’articolo 219 degli Atti. A questo riguardo, l’IVASS ritiene opportuno che i dati utilizzati per il calcolo dei parametri specifici siano assoggettati a validazione da parte di un soggetto che possieda il requisito di indipendenza richiesto dal D.Lgs. 39/2010 e dalle relative norme di attuazione; i profili di rischio specifici dell’impresa devono essere noti sia a livello di Consiglio di Amministrazione che di Alta Direzione;

- (documentazione e piano) disporre della documentazione utile affinché un soggetto terzo sia in grado di comprendere le analisi preliminari effettuate, le metodologie ed i criteri utilizzati per la determinazione dei parametri specifici; aver predisposto un piano relativo alle implicazioni - in termini di pianificazione del fabbisogno di capitale - per l'eventualità in cui i parametri specifici non siano approvati.

Le imprese interessate dovranno comunicare all’IVASS entro il 5 dicembre 2014 l’intendimento di determinare il requisito di capitale mediante l’adozione di USP trasmettendo apposita delibera del Consiglio di Amministrazione corredata dalla documentazione utile a dimostrare il rispetto dei requisiti sopra richiamati. http://www.ivass.it/ivass_cms/docs/F21846/SOLVENCY%20II%20-%20Utilizzo%20parametri%20specifici%20(USP).pdf

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

12

Codice: IIA.2 Ambito: Compliance and Governance Argomento: Regolamento n. 6 del 2014 Oggetto: Requisiti professionali degli intermediari assicurativi e riassicurativi Fonte: IVASS Data: 02/12/2014 Breve descrizione Il presente documento riporta il Regolamento dell’IVASS che dà attuazione alla legge 17 dicembre 2012, n. 221., che assegna all’IVASS il compito di definire con apposito regolamento gli standard organizzativi, tecnologici e professionali riguardanti la formazione e l’aggiornamento degli intermediari, con riferimento ai prodotti formativi, ai requisiti dei soggetti formatori e alle caratteristiche tecniche e funzionali delle piattaforme di e-learning.I destinatari degli obblighi formativi sono, agenti e brokers (sezioni A e B), limitatamente all’aggiornamento periodico;

- i produttori diretti d’imprese (sezione C) e collaboratori (sezione E) di intermediari di “primo livello” tenuti a effettuare sia la formazione prima dell’iscrizione, sia l’aggiornamento periodico;

- tutti i soggetti – dipendenti e collaboratori operanti all’interno dei locali dell’intermediario iscritto nelle sezioni A, B e D del Rui, addetti dei call center dell’impresa e degli intermediari – che, pur non avendo obbligo di iscrizione nel Registro, sono tenuti a effettuare sia la formazione prima dell’avvio dell’attività, sia l’aggiornamento periodico.

Il Regolamento definisce i seguenti principali aspetti: - (soggetti interessati) indicando i destinatari degli obblighi di formazione e di aggiornamento

e individuando i soggetti che erogano la formazione e l’aggiornamento - (tipologia di corsi) individuando le modalità di formazione e aggiornamento professionale

equivalenti all’aula (Videoconferenza, Webinar, Elearing), prevedendo la piena equiparazione e l’integrale intercambiabilità dei corsi a distanza rispetto ai corsi in aula

- (contenuto dei corsi) definendo i contenuti dell’obbligo formativo e di aggiornamento e dettando le modalità di accertamento delle competenze acquisite.

Il presente Regolamento entra in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2015. http://www.ivass.it/ivass/imprese_jsp/PageRegolamentiList.jsp Codice: IIA.3 Ambito: Compliance and Governance Argomento: Lettera al mercato del 4 dicembre 2014 Oggetto: Reporting Solvency II Fonte: IVASS Data: 04/12/2014 Breve descrizione Il presente documento riporta le istruzioni sulla trasmissione di informazioni alle Autorità Nazionali competenti (cd. Reporting) che richiesto da Solvency II. La presente segue la lettera al mercato del 15 aprile 2014 con cui l’IVASS ha fornito indicazioni alle imprese al fine di dare attuazione agli Orientamenti del EIOPA4 in materia di governance, valutazione prospettica dei rischi, trasmissione di informazioni alle Autorità Nazionali competenti e procedura preliminare per i modelli interni. Le Preparatory Guidelines hanno lo scopo di:

4 European Insurance and Occupational Pensions Authority

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

13

- assicurare che le imprese di assicurazione e di riassicurazione che saranno assoggettate al regime Solvency II si preparino per tempo alla sua prima applicazione, prevista per il 1° gennaio 2016;

- assicurare che l’avvicinamento al nuovo regime Solvency II avvenga in maniera armonizzata nei vari Stati membri.

In particolare, tramite tale lettera, le imprese dovranno fornire i dati relativi al Quantitative Reporting Template (QRT) delle Preparatory Guidelines secondo i tempi dettati nella tabella in calce:

Reports Reference date Deadline

Annual individual (AIS) Solvency II Preparatory

31-dic-14 03-giu-15

Annual group (AG) Solvency II Preparatory

31-dic-14 15-lug-15

Quarterly individual Solvency II Preparatory

30-set-15 25-nov-15

Quarterly group Solvency II Preparatory

30-set-15 07-gen-16

http://www.ivass.it/ivass_cms/docs/F4607/Lettera%20circolare%20alle%20imprese%20ultima%20%285_12_2014%29.pdf

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

14

Allegato: riferimenti normativi di rilievo I. Ambito Banking

COMPLIANCE, GOVERNANCE AND GENERAL BANKING: BASILEA 2

Documento Fonte e caratteristiche Link Circolare n. 263 del 27 dicembre 2007. Nuove disposizioni di Vigilanza per le Banche

Banca d’Italia riepiloga i requisiti (organizzativi metodologici) per l’introduzione/recepimento del Nuovo Accordo presso le Banche operanti nel territorio dello stato italiano

https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/circolari/c263/index.html

Circolare n. 285 del 19 dicembre 2013. Disposizioni di vigilanza per le banche

Banca d’Italia aggiorna la Circolare 263/2007 al fine di introdurre/recepire presso le Banche operanti nel territorio dello stato italiano il nuovo accordo Basilea 3 (cd. CRD 4)

https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/circolari/c285/index.html

COMPLIANCE, GOVERNANCE AND GENERAL BANKING: CORPORATE GOVERNANCE

Documento Fonte e caratteristiche Link D.Lgs. 6 del 17/1/2003: riforma del diritto societario per le Società di Capitale

Il decreto introduce, tra l’altro, il nuovo modello di corporate governance per le Banche (dualistico – Consiglio di amministrazione – Consiglio di sorveglianza; tradizionale: Consiglio di amministrazione e collegio sindacale; monastico: Comitato per il controllo sulla gestione interno al Cda)

http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/dlhome.asp

COMPLIANCE, GOVERNANCE AND GENERAL BANKING: ANTIRICICLAGGIO

Documento Fonte e caratteristiche D.Lgs. 231/2007 Il decreto introduce le nuove

norme in tema di Antiriciclaggio https://www.bancaditalia.it/compiti/vigilanza/normativa/archivio-norme/riciclaggio-terrorismo/decreto-leg-2312007/index.html

CAPITAL MARKET: Normativa MIFID

Documento Fonte e caratteristiche Link Regolamento Consob n. 11971 di attuazione del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 concernente la disciplina degli emittenti – (Testo integrato e aggiornato a giugno 2007)

La Consob fornisce i regolamenti attuativi del decreto legislativo del febbraio 1998 concernente la disciplina degli emittenti

http://www.consob.it/main/regolamentazione/tuf/tuf.html?queryid=main.regolamentazione.tuf&resultmethod=tuf&search=1&symblink=/main/regolamentazione/tuf/index.html

Accenture Finance & Risk

© 2014 Accenture All rights reserved.

15

II. Ambito Insurance

INSURANCE OVERVIEW: SOLVENCY II

Documento normativo Fonte e caratteristiche Link Direttiva 2009/138/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (solvibilità II)

La direttiva Solvency II emessa dal Parlamento europeo e dal Consiglio

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=OJ:L:2009:335:0001:0155:IT:PDF

ISVAP, Schema di regolamento in materia di controlli interni, compliance, gestione dei rischi ed esternalizzazione delle attività delle imprese di assicurazione, Documento di consultazione n. 11/2007, Roma 11 Ottobre 2007

Regolamento ISVAP in materia di controlli interni e gestione dei rischi; il regolamento recepisce le norme della normativa internazionale in ambito Solvency II

http://www.isvap.it/isvap_cms/docs/ F32521/Regolamento_020.zip

Referenti Newsletter Osservatorio Normativo

Giorgio Costantino – Senior Manager

Tommaso Petrillo – Managing Director

Fabio Bocchini – Senior Principal

Roberto Silva – Senior Manager

Alessandro Genova – Manager

Giorgio Di Napoli – Consultant

Enrico Malleni – Consultant

Claudio Mustaro – Consultant

Alberto Trova – Consultant

Giuseppina Nucifero – Analyst

Giorgio Tomassetti – Analyst