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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.134 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it di Padova Nord 1994 - 2014 continua a pag. 8 Intervento S e anche il Parlamento confermerà la tassazione ordinaria decisa dal Consiglio dei Ministri nel disegno di legge di Stabilità, l’au- mento del livello di imposizione rischia di non rendere appetibile l’anticipo del Tfr in busta paga. Tfr subito a rischio flop di Giuseppe Bortolussi* * Segretario della CGIA Da oggi l’informazione locale sempre con te App Come scaricare l’App laPiazza: dal sito www.lapiazzaweb.it & Sanità Salute pagg. 33-35 L’EDITORIALE “Doe se magna in tri, se magna anca in quatro” di Germana Urbani* S cappano dalla guerra, dalla fame, dalle malattie. Camminano, corrono, si na- scondono. Sono come animali braccati, in fuga. Eppure sono uomini, bambini, donne e donne in attesa di bambini che vanno scalze verso un futuro che sperano migliore. Arrivati al porto, a volte dopo mesi da che erano partiti, riescono a salire su una barca insieme a mol- tissimi altri. Sanno cosa può capitare, perché accade sempre più spesso che il mare si trasfor- mi per loro in un ventre che inghiotte e non restituisce nulla, eppure salgono. Trattengono il fiato, pigiati in centinaia su queste carrette della miseria, tremano di freddo, di fame, di orrore. E poi, se il mare è calmo e il buon Dio li assiste fino in fondo, arrivano sulle nostre sponde. Ma è il fatto che le sponde siano “nostre” il proble- ma, è il fatto che arrivano in troppi, è il fatto che abbiamo già poco per noi e dovremmo spartire con loro. E’ il fatto che vengono sicuramente per delinquere. E ultimamente è anche il fatto che portano le malattie! Questi esseri umani portano sicuramente qualcosa in mezzo a noi, come tutti gli esseri umani che incontriamo, con cui ci capita di condividere qualcosa: il banco a scuola, il sedile in autobus, un pasto alla mensa dei poveri. Portano se stessi, la loro storia, la loro vita. Come noi, ogni giorno. *[email protected] [email protected] continua a pag. 3 Gemellaggio con le Egadi ai primi passi Vigonza pag. 8 Storie della Grande Guerra da ricordare Noventa pag. 14 pagg. 6 e 10 Reinventarsi il lavoro, la sfida degli over 50 A Cadoneghe e a Vigonza al via il servizio di orientamento rivolto ai disoccupati I l problema del lavoro riguarda i giovani, ma non solo. Sono sempre di più anche gli over 50 rimasti senza un’occupazio- ne, in mobilità o in cassa integrazione. Il Comune di Cadoneghe ha aderito al pro- getto “Sportello Over 50” realizzato dalla cooperativa sociale «Il Sestante», con il contributo della Camera di Commercio. L’ini- ziativa è rivolta all’orientamento al mercato del lavoro di persone che, a 50 anni di età o più, abbiano perso o siano alla ricerca di lavoro, e dunque a disoccupati, esodati, persone in mobilità o in cassa integrazione. L’obiettivo è quello di fornire un percor- so di orientamento (guidato da psicologi e formatori) che li aiuti nell’individuazione e nella eventuale riformulazione dei loro obiettivi occupazionali. Attraverso colloqui individuali e di gruppo, gli utenti del servi- zio verranno coadiuvati e indirizzati verso una rivalutazione delle proprie capacità e competenze umane e professionali, per una riqualificazione anche di tipo psico- attitudinale. Servizio analogo anche a Vigonza, dove lo sportello si propone di fornire ai lavoratori un supporto e un luogo di con- divisione del proprio disagio; evitare che lo scoraggiamento sfoci in depressione e comportamenti autodistruttivi; recuperare energie e fiducia in se stessi; attivare forme di sostegno tra i partecipanti; favorire la pre- sa di consapevolezza delle risorse attivabili nell’ambiente sociale, acquisire abilità, risor- se interiori e competenze utili a rientrare nel mondo del lavoro. L’INTEGRAZIONE PARTE DALLA LINGUA È la prima nel suo genere in Vene- to, la quarta in Italia. La scuola “Penny Wirton” ha aperto a Noventa i corsi gratuiti di italiano per stranieri residenti nel comune, secondo la metodologia ideata dallo scrittore Eraldo Affinati. pag. 15 APPELLO A CADONEGHE “PULITE I VOSTRI FOSSI” Una regolare manutenzione dei fossi privati consente di evitare, o comunque di limitare, gli allagamenti in occasione delle precipitazioni piovose più intense, in particolare nel pieno della stagione autunnale a forte rischio. pag. 9 COUPON del risparmio 10€ 40€ 50€ 30€ 30€ 25€ 50€ 20€ 60€ 40€ 60€ COUPON del risparmio Scarica l’App www.coupondelrisparmio.it Nessuna paura di vaccinarsi, è per il nostro bene Progettazione Realizzazione Manutenzione Giardini Parchi - Terrazze Irrigazione automatica Potatura aeree con piattaforma e Tree climbing Abbattimenti Trattamenti antiparassitari con Endoterapia Via Prati bassi, 52 - 30010 Camponogara (VE) [email protected] preventivi e sopralluoghi gratuiti

Padova nord ott2014 n134

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Padova nord ott2014 n134

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Periodico d’informazione locale. Anno XXI n.134 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (convertito in Legge 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NE/PD www.lapiazzaweb.it

di Padova Nord1994 - 2014

continua a pag. 8

Intervento

ENTRA IN RETE CON NOI! Troverai il nostro giornale prima che venga distribuito con nuove news che riguardano il tuo territorio

Se anche il Parlamento confermerà la tassazione ordinaria decisa dal Consiglio dei Ministri nel disegno di legge di Stabilità, l’au-mento del livello di imposizione rischia di non rendere appetibile

l’anticipo del Tfr in busta paga.

Tfr subito a rischio fl op

di Giuseppe Bortolussi*

continua a pag. 8

Se anche il Parlamento confermerà la tassazione ordinaria decisa dal Consiglio dei Ministri nel disegno di legge di Stabi-lità, l’aumento del livello di imposizione rischia di

non rendere appetibile l’anticipo del Tfr in busta paga.

Tfr subito a rischio fl op

* Segretario della CGIA

di Giuseppe Bortolussi*

* Segretario della CGIA

Intervento

Da oggi l’informazione locale sempre con teApp Come scaricare l’App laPiazza:

dal sito www.lapiazzaweb.it &

Ambulatoripediatrici, verso la nuova verifica

Sanità

pag. 10

Salute

pagg. 33-35

L’EDITORIALE

“Doe se magna in tri, se magna anca in quatro”di Germana Urbani*

Scappano dalla guerra, dalla fame, dalle malattie. Camminano, corrono, si na-scondono. Sono come animali braccati,

in fuga. Eppure sono uomini, bambini, donne e donne in attesa di bambini che vanno scalze verso un futuro che sperano migliore. Arrivati al porto, a volte dopo mesi da che erano partiti, riescono a salire su una barca insieme a mol-tissimi altri. Sanno cosa può capitare, perché accade sempre più spesso che il mare si trasfor-mi per loro in un ventre che inghiotte e non restituisce nulla, eppure salgono. Trattengono il fi ato, pigiati in centinaia su queste carrette della miseria, tremano di freddo, di fame, di orrore. E poi, se il mare è calmo e il buon Dio li assiste fi no in fondo, arrivano sulle nostre sponde. Ma è il fatto che le sponde siano “nostre” il proble-ma, è il fatto che arrivano in troppi, è il fatto che abbiamo già poco per noi e dovremmo spartire con loro. E’ il fatto che vengono sicuramente per delinquere. E ultimamente è anche il fatto che portano le malattie! Questi esseri umani portano sicuramente qualcosa in mezzo a noi, come tutti gli esseri umani che incontriamo, con cui ci capita di condividere qualcosa: il banco a scuola, il sedile in autobus, un pasto alla mensa dei poveri. Portano se stessi, la loro storia, la loro vita. Come noi, ogni giorno.

*[email protected]@givemotions.it

continua a pag. 3

Gemellaggiocon le Egadi ai primi passi

Vigonza

pag. 8

Storie dellaGrande Guerrada ricordare

Noventa

pag. 14

pagg. 6 e 10

Reinventarsi il lavoro,la sfida degli over 50A Cadoneghe e a Vigonza al via il serviziodi orientamento rivolto ai disoccupati

Il problema del lavoro riguarda i giovani, ma non solo. Sono sempre di più anche gli over 50 rimasti senza un’occupazio-

ne, in mobilità o in cassa integrazione. Il Comune di Cadoneghe ha aderito al pro-getto “Sportello Over 50” realizzato dalla cooperativa sociale «Il Sestante», con il contributo della Camera di Commercio. L’ini-ziativa è rivolta all’orientamento al mercato del lavoro di persone che, a 50 anni di età o più, abbiano perso o siano alla ricerca di lavoro, e dunque a disoccupati, esodati,

persone in mobilità o in cassa integrazione. L’obiettivo è quello di fornire un percor-

so di orientamento (guidato da psicologi e formatori) che li aiuti nell’individuazione e nella eventuale riformulazione dei loro obiettivi occupazionali. Attraverso colloqui individuali e di gruppo, gli utenti del servi-zio verranno coadiuvati e indirizzati verso una rivalutazione delle proprie capacità e competenze umane e professionali, per una riqualificazione anche di tipo psico-attitudinale.

Servizio analogo anche a Vigonza, dove lo sportello si propone di fornire ai lavoratori un supporto e un luogo di con-divisione del proprio disagio; evitare che lo scoraggiamento sfoci in depressione e comportamenti autodistruttivi; recuperare energie e fiducia in se stessi; attivare forme di sostegno tra i partecipanti; favorire la pre-sa di consapevolezza delle risorse attivabili nell’ambiente sociale, acquisire abilità, risor-se interiori e competenze utili a rientrare nel mondo del lavoro.

l’integrazione parte dalla lingua

È la prima nel suo genere in Vene-to, la quarta in Italia. La scuola “Penny

Wirton” ha aperto a Noventa i corsi gratuiti di italiano per stranieri residenti

nel comune, secondo la metodologia ideata dallo scrittore Eraldo Affinati.

pag. 15

appello a cadoneghe“pulite i vostri fossi”

Una regolare manutenzione dei fossi privati consente di evitare, o

comunque di limitare, gli allagamenti in occasione delle precipitazioni piovose

più intense, in particolare nel pieno della stagione autunnale a forte rischio.

pag. 9

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Nessuna paura di vaccinarsi, è per il nostro bene

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preventivi e sopralluoghi gratuiti

Page 2: Padova nord ott2014 n134
Page 3: Padova nord ott2014 n134

È un periodico formato da 13 edizioni locali mensilmente recapitato a oltre 250.000 famiglie del Veneto.Questa edizione raggiunge le zone di Cadoneghe, Vigodarzere, Vigonza, Limena, Villafranca, Rubano, Noventa Padovana, per un numero complessivo di 27.079 copie. Iscrizione testata al Tribunale di Venezia n. 1142 del 12.04.1994; numero iscrizione ROC 22120

DIREZIONE - AMMINISTRAZIONEe ConCessionaria di PubbliCità loCale

Padova, via Lisbona 10Tel. 049 8704884 Fax 049 [email protected]

REDAZIONE:Direttore responsabile (ad interim)Germana urbani [email protected] Jovane [email protected]

Chiuso in redazione il 30 ottobre 2014Centro Stampa: rotopreSS InternatIonalloreto, vIa breCCIa (an)

Questo periodico è associato alla Unione Stampa Periodica Italiana

è un marchio registrato di proprietà

srldi

Periodico fondato nel 1994 da Giuseppe Bergantin

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www.lapiazzaweb.it

VeneziaPadovaRovigo Treviso

accaduto acca-dra padova

Centinaia all’Open Day donne e impresa

binomio vincente

Successo per l’Open Day Donna a Paova. Centinaia di donne, delle quali

1.200 pre registrate da tutta Italia ,hanno affollato lla terza edizione

dell’evento ideato da Stefania Brogin e dal Comitato Imprenditoria Fem-

minile della Camera di Commercio di Padova, che in breve tempo è cresciuto esponenzialmente, aggiungendo ai forti

contenuti formativi sulle competenze manageriali per aspiranti e imprendi-trici già avviate, un appuntamento di dibattito e cultura di genere a livello

nazionale e da quest’anno anche euro-peo sui temi della imprenditoria e della

leadership al femminile.

Ordine degli Ingegnericambio al verticeeletto boschetto

Cambio al vertice degli ingegneri padovani: Pasqualino Boschetto è stato eletto nuovo Presidente dell’Ordine Ingegneri. Ex Vice

Presidente, Boschetto succede all’Ing. Giorgio Simioni che ha guidato l’Ordine dal

2011. 59 anni, ingegnere e architetto, Boschetto è ricercatore e docente di Tecni-ca e Pianifi cazione Urbanistica Ambientale

dell’Università di Padova.

I dati dei primi otto mesiturismo alle terme

2014 incoraggiante

Numeri incoraggianti per le Terme Euganee nei primi otto mesi dell’anno.

I risultati sono migliorativi rispetto al 2013 per quanto riguarda l’intero

territorio con 395.313 arrivi (+5,41%) e 1.697.642 presenze (+1,63%) con una permanenza media di 4,29 giorni.Sorridono Abano Terme con 1.121.468

presenze (+2,61%) e Teolo con 54.349 presenze (+11,44%), mentre,

pur con qualche miglioramento, con-tinua il trend negativo di Montegrotto

che nei 2/3 dell’anno ha raggiunto solo 521.825 presenze (-1,32%)

rispetto ad un già diffi cile 2013.

Trasporto pubblicoagevolazioniper le famiglie

La Provincia di Padova ha confer-mato, anche per l’anno scolastico 2014/2015, le agevolazioni tariffarie pensate per famiglie numerose e per quelle che hanno più abbonati. L’iniziativa riguarda gli utenti delle linee del trasporto pubblico locale extraurba-no su gomma di Aps (solo le corse dei Colli), Bus Italia-Sita Nord e Bonaven-tura Express. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo – è quello di incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico dando un valido so-stegno economico alle spese di viaggio. Ottimi i riscontri tra le famiglie”.

Nel territorio di padovaprogetto lavoroper disoccupati

Al via il progetto “Valorizziamo Padova” che consentirà di impiegare 33 disoccupati, per 6 mesi, con il Consorzio Veneto Insieme. Le attività interesseranno “servizi di interesse generale e rivolti alla collettività”, da svolgersi nel territorio comunale in col-laborazione con il Fondo Straordinario di Solidarietà e Confcooperative.

Aperta per tutto il meseeste - montagnanafra terra e acqua

E’ aperta fi no al 30 novembre la mostra documentaria a Este e Montagnana: ”Uomini, terre ed acque. L’evoluzione del territorio fra l’Adige e i Colli Euganei, dalla protostoria all’età moderna”. La mostra collega Este e Montagnana anche nel territorio che è il suo oggetto di indagine.

accaduto acca-dra padova

Centinaia all’Open Day donne e impresa

binomio vincente

Successo per l’Open Day Donna a Paova. Centinaia di donne, delle quali

1.200 pre registrate da tutta Italia ,hanno affollato lla terza edizione

dell’evento ideato da Stefania Brogin e dal Comitato Imprenditoria Fem-

minile della Camera di Commercio di Padova, che in breve tempo è cresciuto esponenzialmente, aggiungendo ai forti

contenuti formativi sulle competenze manageriali per aspiranti e imprendi-trici già avviate, un appuntamento di dibattito e cultura di genere a livello

nazionale e da quest’anno anche euro-peo sui temi della imprenditoria e della

leadership al femminile.

Ordine degli Ingegnericambio al verticeeletto boschetto

Cambio al vertice degli ingegneri padovani: Pasqualino Boschetto è stato eletto nuovo Presidente dell’Ordine Ingegneri. Ex Vice

Presidente, Boschetto succede all’Ing. Giorgio Simioni che ha guidato l’Ordine dal

2011. 59 anni, ingegnere e architetto, Boschetto è ricercatore e docente di Tecni-ca e Pianifi cazione Urbanistica Ambientale

dell’Università di Padova.

I dati dei primi otto mesiturismo alle terme

2014 incoraggiante

Numeri incoraggianti per le Terme Euganee nei primi otto mesi dell’anno.

I risultati sono migliorativi rispetto al 2013 per quanto riguarda l’intero

territorio con 395.313 arrivi (+5,41%) e 1.697.642 presenze (+1,63%) con una permanenza media di 4,29 giorni.Sorridono Abano Terme con 1.121.468

presenze (+2,61%) e Teolo con 54.349 presenze (+11,44%), mentre,

pur con qualche miglioramento, con-tinua il trend negativo di Montegrotto

che nei 2/3 dell’anno ha raggiunto solo 521.825 presenze (-1,32%)

rispetto ad un già diffi cile 2013.

Trasporto pubblicoagevolazioniper le famiglie

La Provincia di Padova ha confer-mato, anche per l’anno scolastico 2014/2015, le agevolazioni tariffarie pensate per famiglie numerose e per quelle che hanno più abbonati. L’iniziativa riguarda gli utenti delle linee del trasporto pubblico locale extraurba-no su gomma di Aps (solo le corse dei Colli), Bus Italia-Sita Nord e Bonaven-tura Express. “Il nostro obiettivo – ha spiegato il presidente della Provincia di Padova Enoch Soranzo – è quello di incentivare l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico dando un valido so-stegno economico alle spese di viaggio. Ottimi i riscontri tra le famiglie”.

Nel territorio di padovaprogetto lavoroper disoccupati

Al via il progetto “Valorizziamo Padova” che consentirà di impiegare 33 disoccupati, per 6 mesi, con il Consorzio Veneto Insieme. Le attività interesseranno “servizi di interesse generale e rivolti alla collettività”, da svolgersi nel territorio comunale in col-laborazione con il Fondo Straordinario di Solidarietà e Confcooperative.

Aperta per tutto il meseeste - montagnanafra terra e acqua

E’ aperta fi no al 30 novembre la mostra documentaria a Este e Montagnana: ”Uomini, terre ed acque. L’evoluzione del territorio fra l’Adige e i Colli Euganei, dalla protostoria all’età moderna”. La mostra collega Este e Montagnana anche nel territorio che è il suo oggetto di indagine.

L’EDITORIALE

“Doe se magna in tri, se magna anca in quatro”Dovremmo chiamarli per nome questi poveri del mondo, ognuno col suo, per sentirli meno come invasori e più come uomini e

donne e bambini.Sul nostro giornale abbiamo un po’ cercato di farlo. Di conoscerne alcuni. Alcuni di coloro che in questo periodo si fermano

nei centri d’accoglienza. Hanno bei sorrisi. Sono gentili, felici di poter almeno dormire con tutti e due gli occhi chiusi, fi nalmente. Moltissimi sperano di raggiungere presto il Nord Europa, qualcuno spera di trovare lavoro qui e rimanere.

Per valutare davvero la loro presenza tra noi dovremmo considerare che loro sono i sopravvissuti a un esodo epocale dal sud del mondo. Basti pensare che i morti in mare certifi cati dal 1999 al 2013 sono 15 mila e secondo i dati raccolti da Philippe Fargues, demografo dello European University Institute presentati a Metropolis il tasso di mortalità in questi stessi anni è passato dal 4 al 21%.

Alcuni di loro erano bambini, bambini mai nati, mamme, papà, ragazze e ragazzi col sole negli occhi.Non sono mostri neri. Inoltre la direttrice del Laboratorio di virologia dell’Istituto malattie infettive Spallanzani di Roma, facendo

un quadro sul virus ebola tra Africa e Occidente afferma che il rischio di contagio è bassissimo e non arriverebbe dagli immigrati: “In Europa può arrivare in aereo da missionari o cooperanti, ma non con gli sbarchi”.

C’è modo e modo di essere veneti in questi anni. E lo sapevano bene i nostri nonni, loro sì che avevano patito la fame e che comunque non esitavano a dire: “Doe se magna in tri, se magna anca in quatro”.

segue da pag. 1

[email protected] - [email protected] Germana Urbani*

Padova nord Regionevigonza, servizio

pag. 6

Doposcuola in tutte le frazioni con Spazio Bambino

vigodarzere

pag. 12

La ProtezioneCivile passa sottoil controllodell’Unione

noventa padovana

pag. 14

Nuova sede per il commercioequo - solidale

lavoro

pagg. 22-23

I giovani tornano alla terra e al mare

politica

pag. 25

Le primarie del Pd: sfida in rosa a fine novembre

cultura

pag. 28

Un grande spettacolo che stupirà grandi e piccoli

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4 Argomento del mese

padova e provincia

Fecchio: “Ineffi cace il sistema di smistamento Mare nostrum”

Emergenza profughi: dopo l’esperienza maturata nel 2011, quando si trovò a gestire gli arrivi provenienti dalle coste Libiche, Mauro Fecchio - ex assessore provinciale alla Protezione civi-le - ha voluto esprimere un parere, dal punto di vista tecnico “L’emergenza vissuta nel 2011

fu gestita dal Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e si basava su di un accordo tra Stato e Regioni, che prevedeva un sistema di accoglienza diffuso sul territorio nazionale – ha detto – Le regioni, all’epoca, ebbero un ruolo attivo, in alcuni casi gestendo anche direttamente gli arrivi. Il governo centrale – continua – stanziava 42 euro per ogni profugo, che andavano ai comuni e alla rete di cooperative che contribuivano a gestire l’emergenza”. “L’operazione Mare Nostrum si è occupata del pattugliamento delle coste italiane e della prima accoglienza dei profughi in arrivo, ma non ha organizzato un effi cace sistema di smistamento di queste persone, tenendo conto anche dell’assistenza dovuta, dato che stiamo parlando di vite umane - prosegue Fecchio - A mio parere, sono stati fatti alcuni errori. Il primo è stato quello di non coinvolgere adeguatamente sin dal principio Regioni ed enti locali. Il secondo riguarda, invece, l’assegnazione delle quote previste agli enti che andranno ad accogliere queste persone, ovvero tramite un bando di gara che segue una procedura complessa, caratterizzata da un’eccessiva burocratizzazione. Non si possono ge-stire le persone attraverso un bando di gara, in quanto non si tratta di ordinari problemi tecnici che un’amministrazione comunale fronteggia regolarmente. Trovo ingiusto incolpare i sindaci nel caso in cui sorgano problematiche – ha concluso – I comuni sono già messi in forte diffi coltà dal punto di vista economico e normativo”. Linda Talato

“Il Veneto non è più l’eldorado di 20 anni fa, quan-do chi arrivava qui un lavoro qualsiasi lo trovava comunque, perché allora c’era davvero fame di

gente che lavorasse”. La mutata situazione socioeconomica e la crisi hanno

tagliato le gambe anche al Veneto, la ex locomotiva d’I-talia, e in questo contesto l’invito ”meno ipocrita” che si possa fare a chi lascia la propria terra, in cerca di fortuna, è quello di non illudersi. E’ la tesi che il governatore del Veneto Luca Zaia sostiene da tempo e che ha ribadito con forza anche in occasione della presentazione a fi ne ottobre del Rapporto annuale 2014 sull’Immigrazione in Veneto, realizzato da Veneto Lavoro.

“Tanta povera gente lascia miseria - afferma l’espo-nente leghista - per trovare qui un destino di miseria. Bisogna essere ipocriti per far credere che da noi ci siano grandi opportunità”.

“Non venite, lo dico con forza, lo dico supportato dai dati” insiste il presidente veneto “dai quali emerge nell’ultimo semestre un distinto movimento di migrazio-

ne di ritorno, di gente - 6.400 persone - cioè che se ne torna a casa perché quella di un paese fl orido è solo una bugia”.

Una posizione che non vuole essere contrastante con una realtà di integrazione e di accoglienza, quale il Vene-to dimostra essere anche nei numeri.

Al primo gennaio 2014 gli immigrati stranieri presenti erano 514mila, pari al 10,4 per cento dell’intera popolazione residente e a un decimo di tutti gli stranieri presenti in Italia. Nel 2013 si è regi-strato un aumento di 27mila unità. I lavoratori disoccupati tra gli stranieri immigrati sono 42mila sui circa 200mila totali in Veneto. Le imprese avviate da stranieri sono 41mila, pari al 5,8 per cento del totale dell’imprenditoria regionale. Il lavoro stranie-ro determina circa il 5 per cento del Pil regionale. Il 90 per cento delle scuole venete ospita studenti stranieri. Le province con il maggior numero di stranieri residenti sono

Treviso e Verona, con oltre 100mila persone, seguite da Vicenza e Padova, con più di 95mila persone.

“Questi dati smentiscono clamorosamente lo stereo-tipo razzista che ci si vuol affi bbiare. Ci dicono che il Vene-to è il quarto dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna per numero di immigrati presenti” è il commento di Zaia.

“A questi - prosegue - che han-no un serio progetto di vita garantia-mo la massima integrazione e tutti i servizi”. “Questi numeri tuttavia - insiste - dimostrano al Governo che abbiamo già dato e che ci sono al-meno altre 16 regioni in Italia che

possono accogliere i nuovi profughi in arrivo, considerato che non hanno i nostri numeri”.

Insomma un modo per ribadire il basta profughi in Veneto di inizio ottobre, quando alcuni sindaci si ribella-rono alle Prefetture in cerca di spazi per i nuovi migranti arrivati nella Penisola con l’operazione Mare Nostrum.

“Sto con i sindaci che conoscono davvero le loro re-

altà territoriali e che si ribellano ai Prefetti e allo Stato centrale” aveva affermato, condannando sia l’Europa sia il Governo nazionale che non si attivano per risolvere realmente il drammatico problema. E bocciando a fi ne mese anche il passaggio dall’operazione italiana “Mare Nostrum” a quella europea “Triton”.

“L’Europa egoista e davvero razzista - aveva denun-ciato - fa a Renzi l’elemosina di pagare le operazioni di recupero, ma continua a rispondere no all’unica svolta che sarebbe vera: un’operazione nella quale i Paesi eu-ropei si impegnassero a farsi carico per quota parte dei migranti che arrivano”.

“L’Unione Europea non può far fi nta di nulla e conti-nuare a ignorare le gravi implicazioni che questo fenome-no sta provocando nei Paesi della Comunità, soprattutto a quelli di confi ne e più esposti come l’Italia” era stata la conclusione del governatore leghista che ha defi nito di “buon senso” la posizione del primo ministro britannico David Cameron che ha proposto di fi ssare un tetto al nu-mero degli immigrati nell’Unione Europea.

di Ornella Jovane

I DATI E I FATTIIl Veneto realtà di integrazione e accoglienza

o razzista e chiuso? Sono 514mila gli immigrati stranieri in Regione, pari al 10,4

per cento dell’intera popolazione. I dati del Rapporto annuale 2014

sull’Immigrazione ci vedono al quarto posto dopo Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna.

Eppure da qui è partita la protesta dei sindaci contro le prefetture all’annuncio a inizio ottobre dell’arrivo di nuovi profughi.

Da qui il governatore Zaia attacca il Governo e l’Europa. “Sto con i sindaci, non possiamo

accoglierne altri” Il Veneto alle prese con l’emergenza profughi

Zaia: “Il Veneto non è più l’eldorado, ipocrita far credere a questa gente che da noi ci sono grandi opportunità”

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Page 5: Padova nord ott2014 n134

5Argomento del mese

di Emanuele Masiero

“Una gestione complessa, fatta anche di piccoli gesti quotidiani” La cooperativa Gaetano Battocchio si occupa dell’accoglienza nel padovano

Gaetano Battocchio, 40 anni, sposato e padre di 3 fi gli, ha la passione del parapendio e della natura in genere. E’ vicepresidente della Cooperativa Ecoffi cina che ha seguito l’emergenza profughi fi n da subito. Battocchio non è avvezzo alla burocrazia e alle “scartoffi e”. Per lui la priorità è essere “operativi” e sempre sul campo.

Quali sono le principali diffi coltà che avete affrontato? “E’ stato un percorso carico e tutto in salita. In primis è stato diffi cile conoscere e comprendere culture diverse dalla mia.

È stato diffi cile giustifi care la burocrazia italiana di fronte a persone che nemmeno sanno cosa signifi chi un ruolo professionale o istituzionale. È stato diffi cile gestire la quotidianità di 40-50 persone che, ricordiamolo, sono tutti “profughi”, ma arrivano comunque da paesi diversi. È stato anche diffi cile ottenere rispetto senza essere troppo severi e considerando le atrocità che queste persone hanno subito. Infi ne, è stato diffi cile relazionarsi con ogni settore della società e mantenere il controllo di una situazione mediatica naturalmente calda”.

Quali sono invece i punti di forza di questa esperienza? “A volte neanche ti rendi conto di che situazione stai gestendo. Ti senti momentaneamente fuori dal mondo reale, in

una sorta di limbo, travolto tuo malgrado da un’onda anomala di sentimenti. Capisci che non è più meramente un lavoro. L’accoglienza si trasforma quasi in un dovere personale in cui le piccole cose diventano grandi e i grandi gesti cadono in secondo piano. Restando a contatto con le donne che in questi mesi sono state accolte nella nostra struttura, mi sono reso conto di quanto abbiano a cuore il loro ruolo di mamme. Quasi fosse una vocazione fondamentale e un’esigenza primordiale”.

Le testimonianze

Dalla Nigeria e dalla palestina Helen e Ramisi raccontano “in fuga dalla guerra” Helen e Rami. Due sconosciuti nati in paesi lontani tra loro. Eppure rappresenta-

no due facce della stessa medaglia, con un destino comune: sbarcare sul suolo italiano come profughi per fuggire dalle atrocità di un mondo ostile alla vita.

Helen, nigeriana, classe 1976, ospite a Battaglia Terme della cooperativa Ecoffi cina ci ha raccontato la sua storia. “Sono fuggita dal mio paese d’origine perchè non avevo altra scelta – spiega con voce agitata – mio marito è morto e la sua famiglia mi ha accusato di averlo ucciso perchè non è riuscito a darmi un fi glio. A quel punto volevano giustiziarmi e non avevo nessuno disposto a credermi e ad aiutarmi”. Una storia che per noi sembra quasi surreale, ma in Nigeria diventare madri è più di un bisogno, spesso viene vista come una necessità imprescindibile. “Non voglio più tornare in Nigeria. Mai più. Se ritorno ho paura per la mia vita. Per un periodo sono rimasta in Libia e ho lavorato in una famiglia come addetta alle pulizie. Poi però è arrivata la guerra ed era diventato pericoloso vivere li. Avevo tanta paura e ho deciso di fuggire nuovamente verso qualche paese dove poter riprendere una vita tranquilla”. Helen ha affrontato

la traversata cosciente dei rischi. “Ho pagato 500 soldi (dinaro libico, ndr) – conclude – Ora desidero ricomincia-re una nuova vita”. Cambiando faccia della medaglia il racconto diventa di-verso, ma non meno tragico.

La storia di Rami comincia da Damasco in Siria. Rami, 27 anni, palestinese, è un ragazzo costretto a diventare uomo molto giovane come spesso accade nei paesi più poveri. “Ho abbandonato il mio paese con tristezza – racconta – non avrei mai voluto, ma la guerra e le perse-cuzioni mi hanno spinto ad andarmene. La mia famiglia, ma soprattutto i miei tre fi gli rischiavano la vita ogni giorno. Ho subito molte perdite tra i miei parenti e alla fi ne non riuscivo neanche a sfamare i miei cari. In Siria non avevamo più un posto dove stare”. Anche Rami ha condiviso il destino di Helen, la fuga dal proprio paese d’origi-ne, una sosta in Libia e di nuovo una fuga dettata dalla guerra piombata su di loro da un giorno all’altro. “Finché sono rimasto in Libia non ero regolare – afferma – ma le autorità non lo sapevano ed ero riuscito a trovare una casa per la mia famiglia. Poi la guerra è arrivata e noi siamo fuggiti ancora. Abbiamo dovuto spendere tutto per poter arrivare in Italia perchè ci hanno chiesto 1.500 dollari per ogni persona”. Storie come questa sono all’ordine del giorno. Con mille sfaccettature diverse, ma accomunate da un percorso carico di tragedie. Per questo il soggiorno nelle strutture di accoglienza italiane è un momento di passaggio per poter ricominciare con un futuro diverso. Dei profughi transitati in provincia di Padova, pochissimi sono rimasti in Italia. Mediamente si fermano 2-3 giorni per poi ripartire e raggiungere amici e parenti nel centro-nord Europa. Per gli ospiti che invece provano a vivere nel territorio italiano, la cooperativa Ecoffi cina ha predisposto un programma di integrazione che comprende corsi di igiene, di pulizia degli edifi ci, di lingua italiana, di cucina e da pochissimo anche di scolarizzazione. Un piccolo passo per tentare di regalare una seconda chance a chi non ha avuto neanche la prima. Em.Ma.

“Non avrei mai voluto lasciare la Siria, le persecuzioni mi hanno spinto a salvare la mia famiglia”

Gaetano Battocchio

Il Veneto alle prese con l’emergenza profughi

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6 Vigonza

L’Assessorato alle Politiche Sociali ha voluto riproporre anche per quest’anno scola-

stico il progetto Spazio Bambino, presente nelle frazioni di Busa, Pe-raga, Perarolo, Pionca e Vigonza con attività pomeridiane rivolte a tutti i bambini che frequentano le Scuole Primarie del territorio co-munale. Il progetto Spazio Bambi-no è nato dal desiderio, condiviso dall’Assessorato, di creare uno spazio extrascolastico in cui i bambini possano giocare in libertà con i propri coetanei, partecipare ad alcuni laboratori creativi, ricevere un piccolo aiuto nello svolgimento dei compiti. Il progetto è realizzato grazie alla collaborazione delle Parrocchie, delle Istitu-zioni Scolastiche, e soprattutto dei volontari, che con entusiasmo e dedizione rinnovano di anno in anno il proprio impegno con i bambini.

Mantenendo come capisaldi il gioco libero e, ove possibile, l’aiuto compiti, i vo-lontari e le volontarie di Spazio Bambino hanno in programma in questi mesi anche dei laboratori di acquerello, di mosaico, di musica, oltre ai laboratori di decoupage, riciclo, colori su stoffa realizzati anche negli anni precedenti. È prevista una quota di partecipazione mensile di 15 euro per la presenza di una volta alla settimana, e di 25 euro per due volte alla settimana. Il periodo dedicato al progetto spazio bimbo prosegue fino a maggio 2015.

Nel caso si fosse interessati ad iscrivere il proprio figlio/a allo spazio bimbo, ci si può rivolgere direttamente alle referenti delle quattro sedi presenti nei diversi giorni di attività. Per maggiori informazioni si può contattare direttamente il referente del proget-to, la dott.ssa Silvia Cacopardi al seguente numero telefonico: 349 7475377 oppure chiamando il Settore Servizi Sociali del Comune: 049 8090321.

iniziativa

Rivolto a tutti i ragazzi delle primarie“spazio bambino” in tutte le frazioni

M.G.M.

Tornano le attività delpomeriggio per i ragazzi

Quasi due mesi di iniziative per non dimenticare il dramma della guerra e riflettere sull’insegnamento che

arriva dalla storia, coinvolgendo in partico-lare gli studenti delle scuole di Vigonza. La Commemorazione della “Giornata dell’Uni-tà Nazionale e delle Forze Armate” si è col-locata quest’anno nel più vasto ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande Guerra, ovvero della Prima Guerra mondiale (1914-1918). Il Comune di Vigonza ha voluto dare particolare rilevanza alla ricor-renza e sottolineare il profondo significato che questa data porta con sé.

E’ stato infatti messo a punto un nutrito ed intenso programma, iniziato domenica 26 ottobre, che si concluderà nella serata di domenica 20 dicembre, coinvolgendo ogni frazione del territorio vigontino.

La prima tappa che ha aperto questo lungo percorso nella memoria si è svolta lo scorso 26 ottobre, con il ritrovo in Piazza Galato a Codiverno per celebrare il monu-mento ai caduti. L’8 novembre invece c’è

stato il ritrovo a Pionca di Vigonza, con la partenza del corteo dalle scuole primarie verso la chiesetta S.Gaetano.

Il giorno successivo a Vigonza si è tenu-ta la cerimonia ufficiale. Dopo il ritrovo pres-so la Casa degli Alpini, la celebrazione della Santa Messa, i partecipanti hanno animato la sfilata lungo Via Roma e Via Cavour, as-sistito alla cerimonia d’onore alle bandiere e agli interventi delle autorità presenti fino alla conclusione con l’esibizione della banda musicale “G. Verdi”. Le iniziative proseguo-no i prossimi fine settimana.

Questo il calendario: domenica 16 novembre, ritrovo a Perarolo davanti alla Chiesa nuova ore 10.20; domenica 23 novembre, ritrovo a San Vito davanti alla Chiesa ore 8.45; domenica 23 novembre, ritrovo a Peraga di Vigonza davanti alla Chiesa ore 10.45; domenica 7 dicembre, ritrovo a Perarolo davanti alla Chiesa nuova ore 9.30 per celebrare la Festa degli Arti-glieri. La serie di eventi di commemorazione storica si concluderà sabato 20 dicembre, al

teatro “Quirino De Giorgio” in piazza Zanel-la a Vigonza, con il concerto di Natale, alle ore 21, per la rievocazione della tregua di Natale del 1914, ingresso libero.

Protagonisti principali delle varie mani-festazioni nel territorio vigontino saranno proprio tutti gli ex combattenti, i reduci e i familiari degli internati civili e militari resi-dente nel comune.

di Manuel Glauco Matetich

Due mesi densi di iniziative e commemorazioniin tutte le località del paese, coinvolti i ragazzi

Anniversario La conclusione il 20 dicembre con il “concerto della tregua”

Per non dimenticare

Concerto al teatro

Over 50: troppo giovani per la pen-sione, troppo vecchi per lavorare. E’ questo il motivo che ha spinto l’avvio

dello sportello di orientamento al mercato del lavoro per ultracinquantenni disoccupati, in mobilità o cassa integrazione, nel comu-ne di Vigonza. In paese e negli immediati dintorni sono decine le attività commerciali e produttive che hanno chiuso i battenti, con pesanti riflessi sull’occupazione e la perdita di centinaia di posti di lavoro. Soprattutto per chi ha più di cinquant’anni la ricolloca-zione è difficile e la possibilità di trovare un nuovo lavoro è sempre più esigua. “Negli ultimi sei anni i disoccupati over 50 sono aumentati del 146%”. Lo scrive il nuovo rapporto del Censis. In questa fascia di età, che comprende circa 25 milioni di persone (poco meno della metà della poppolazione italiana) gli occupati sono poco più di un quarto, quasi 6.7 milioni (di cui 4 milioni gli uomini, 2.6 milioni le donne).

L’apertura dello sportello vuole essere il primo atto concreto verso coloro che hanno perso il lavoro o che rischiano concretamen-te di perderlo. Le conseguenze economiche e il disagio per la perdita del lavoro gene-rano grave frustrazione e senso di impo-tenza in coloro che si ritrovano in questa condizione. Lo sportello si propone di fornire ai lavoratori un supporto e un luogo di di condivisione del proprio disagio; evitare che lo scoraggiamento sfoci in depressione e comportamenti autodistruttivi; recuperare energie e fiducia in se stessi; attivare forme di sostegno tra i partecipanti; favorire la pre-

sa di consapevolezza delle risorse attivabili nell’ambiente sociale di riferimento; acquisi-re e/o potenziare abilità, risorse interiori e competenze utili a rientrare nel mondo del lavoro; la riformulazione dei propri obiettivi lavorativi; l’utilizzo ottimale dei canali di ricerca del lavoro; percorsi di affiancamento alla ricerca con un tutor; un indirizzo ai corsi di riqualificazione professionale degli stru-menti di sostegno alla ricerca lavoro e all’in-crocio di domanda e offerta. E’ possibile ottenere maggiori informazioni presso l’uffi-cio Servizi Sociali presso l’InformaLavoro al Castello dei Da Peraga, oppure chiamando i numeri telefonici: 392/9468410 oppure 388/6528718, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00. Lo sportello InformaLavo-ro è aperto ogni Martedì dalle 15.00 alle 18.00, previo appuntamento.

Nel territoriosono moltele aziende chehanno chiusoi battenti

SpORTEllO lAvORO pER OvER 50

M.G.M.

visita il nostro sito: www.moroserbatoi.com

Page 7: Padova nord ott2014 n134

sostenere il TRASPORTOPUBBLICO LOCALE

La nostra priorità

Page 8: Padova nord ott2014 n134

segue da pag. 1Secondo i calcoli elaborati dall’Uffi cio

studi della CGIA, l’incremento del carico fi -scale per chi volesse chiederne l’anticipazio-ne, rispetto all’erogazione della liquidazione al termine del rapporto di lavoro, oscillereb-be tra i 230 e i 700 euro circa. Ovviamente

l’aggravio fi scale tende ad aumentare al crescere del livello di reddi-to del soggetto richiedente.

A fi ne carriera lavorativa la liquidazione viene tassata sepa-ratamente con la media delle aliquote degli ultimi cinque anni che tiene indebitamente conto delle detrazioni per lavoro e per i carichi familiari. Nel caso dell’anticipazione introdotta dal Governo Renzi, invece, quest’ultima si cumula con il reddito e conseguentemente aumenta anche la tassazione.

Infatti, l’aumento del reddito dovuto all’integrazione legata al Tfr mensile in busta paga viene tassato con l’aliquota marginale, ovvero quella che interessa la parte più elevata del reddito. Inoltre, quando aumenta lo stipendio si riducono gli effetti economici delle detrazioni per i fi gli a carico e quelli legati agli assegni familiari. Infi ne, mentre la liquidazione erogata a fi ne carriera è “risparmiata” dall’applicazione delle addizionali comunali e regionali Irpef, l’anti-cipo mensile no.

Se il Parlamento non modifi cherà l’impianto fi scale che grava sull’anticipazione del Tfr è verosimile che l’operazione si trasformi in un fl op è molto probabile. Inoltre, vanno chiarite in maniera ine-quivocabile le modalità di erogazione del Tfr. L’operazione, come ha assicurato il Premier Renzi, dovrà avvenire con un meccanismo che renda davvero neutro l’impatto economico sulle piccole imprese con meno di 50 addetti. Cosa che dovrà essere defi nita con un apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.

Dai casi presi in essame, se un dipendente senza famigliari a carico optasse l’anno prossimo per l’anticipazione mensile del Tfr, l’aggravio fi scale potrebbe oscillare tra i 236 euro all’anno (nel caso di un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) fi no a 623 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro).

Se, invece, a chiederne l’anticipazione è un dipendente con moglie e un fi glio a carico, l’incremento fi scale potrebbe variare tra i 362 euro (per un lavoratore con un reddito imponibile Irpef di 15.000 euro) e i 696 euro (nel caso di un reddito da lavoro dipendente di 80.000 euro). * Segretario della CGIA

Intervento

di Giuseppe Bortolussi*

Tfr subito a rischio fl op

8 Vigonza

Si è concretizzato in queste settimane il gemel-laggio tra il comune di Vigonza e il comune di Faviganna, la maggiore isola delle Egadi,

in provincia di Trapani, al termine di un percorso avviato negli ultimi mesi. Dopo diversi incontri e visite fra i rappresentanti delle due amministrazioni locali, i consigli comunali di Vigonza e Favignana hanno deliberato di sancire il particolare legame esistente fra i due comuni. L’idea del gemellaggio è stata avanzata dal sindaco di Vigonza, circa quattro mesi fa, in seguito a un incontro verificatosi tramite la Nazionale Italiana Sindaci, assieme al consigliere comunale favignanese Salvatore Braschi. Arrivato a Favignana il sindaco Nunzio Tacchetto ha potuto ammirare le bellezze paesaggistiche e constatare la disponibilità degli abitanti, prendendo atto delle cose che accomunano i rispettivi territori coinvolti nel “Patto”.

“Siamo particolarmente felici di poter avviare questa nuova esperienza di gemellaggio, che è un vero e proprio patto di amicizia - afferma Nunzio Tacchetto, sindaco del comune di Vigonza. E’ im-portante mantenere vivo il nostro territorio, strin-gendo legami solidi con altre località. Anche questo gemellaggio, dopo quello ormai ultra decennale con la località bulgara di Belene, è un gemellaggio sentito, perché unisce storie, economie ed identità molto simili fra queste due comunità italiane. Questo patto di amici-zia ci permetterà di organizza-re diverse attività, per mettere in atto iniziative di scambio fra le due realtà, ad esempio scambi di esperienze or-ganizzative ed amministrative, scambi tra giovani del nostro comune, scambi tra impenditori. Abbia-mo dato il benvenuto ai rappresentanti dell’ammi-

nistrazione comunale, il sindaco Giuseppa Pagoto – conclude Tacchetto - mostrandogli la bellezza del nostro territorio veneto. Siamo certi che potremo imbastire un proficuo rapporto di collaborazione con gli amici di Favignana nel segno di una proficua soli-

darietà ed amicizia”. In segno di reciproca e solida amicizia, l’amministrazione vigontina ha voluto portare in omaggio alcuni prodotti tipici, mentre la giunta comunale di Favignana ha contraccambiato regalando

un libro molto dettagliato sugli usi, costume e tra-dizioni storiche delle isole Egadi e la scultura di una vela al vento in pietra calcarenite o di Favignana.

Ad oggi quindi il comune di Vigonza è gemella-

to con due località: Belene e Favignana.Il patto di amicizia con il comune di Belene è

iniziato nell’estate del 2005, grazie all’impegno portato avanti da l’allora sindaco Antonino Stivanel-lo e la rappresentanza politica bulgara di Belene, cittadina di 10 mila anime nel nord del paese.

L’idea del gemellaggio come concetto di patto di amicizia tra diverse località è nata e si è svilup-pata in Europa. Il presupposto principale per un’ini-ziativa di scambio tra due città, primo atto verso il gemellaggio è la concretezza: iniziative in campo economico o culturale sono sempre state alla base della costruzione di rapporti tra città lontane e nella maggior parte dei casi, grazie alle ricadute sui par-tecipanti e sui territori, hanno costituito l’inizio di un discorso più ampio.

di Manuel Glauco Matetich

Il sodalizio Da nove anni Vigonza ha stretto il patto d’amicizia anche con Belene in Bulgaria

Gemellaggio alle Egadi

Il sindaco di VigonzaNunzio Tacchettoincontra il primocittadino di Faviganna

Primi incontri positivi con Faviganna,comune in provincia di Trapani. Ora i preparativi per le prime attività

Tacchetto:“Abbiamo datoil benevenuto,sarà un rapportoproficuo”

Lo scambio

Le scorse settimane sono entrate in vigore le nuove procedure per richiedere le analisi dell’ac-qua da pozzo privato, al fine di ottenere il rila-

scio del giudizio di idoneità per il consumo umano.Le nuove procedure qui elencate, si possono

trovare nel sito dell’Azienda Uls 15 Alta Padova-na - Dipartimento di Prevenzione - Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, dove è possibile scaricare i documenti sulle procedure di analisi dell’acqua da

pozzo privato.Per chi usufruisce dell’acqua attraverso i pozzi è

necessario un’analisi attenta sia dal punto di vista chimico che batteriologico. Nel caso i parametri chi-mici e microbiologici non superino una determinata soglia, è comunque necessario purificare l’acqua del pozzo per rendere l’acqua sempre sicura non solo dal punto di vista dell’inquinamento batterico e chimico ma anche d’ottimo sapore, leggera come

la migliore delle acque oligominerali. L’acqua di pozzo come l’acqua di falda può avere varie carat-teristiche che la rendono non potabile.

Tra le principali problematiche che si possono riscontrare ci sono la presenza di batteri, di ferro e manganese, torbidità, di sali come calcio e magne-sio, e di altri elementi chimici. Per ulteriori informa-zioni contattare l’Ufficio Ambiente del Comune al numero 049 8090241.

ambiente la documentazione sul sito dell’Uls 15, informazioni in Municipioanalisi dell’acqua da pozzo privato, tutte le novità

M.G.M. L’acqua del pozzo va analizzata

a r t i d i b e n e s s e r eAntica Rifl essologia Plantare (On Zon Su)

Tecnica AlexanderTrattamento Energetico

Attività professionali (legge nº 4/2013)

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“La v i ta non è v ivere , ma v ivere in benessere.”

V I A P A N À , 5 6 / A - N O V E N T A P A D O V A N A - I N F O : T E L 3 4 9 6 3 6 8 6 3 8 - W W W. K W O O N . N E T

Page 9: Padova nord ott2014 n134

9Cadoneghe

Una regolare manutenzione dei fossi privati consente di evitare, o comun-que di limitare, gli allagamenti in

occasione delle precipitazioni piovose più intense. A esserne convinto il Comune che, in piena stagione autunnale quindi a forte rischio precipitazione, lancia un appello chie-dendo la collaborazione in prima persona da parte dei cittadini. Per mantenere in efficien-za la rete idraulica, infatti, è fondamenta-le che proprietari e frontisti effettuino con regolarità gli interventi di pulizia, espurgo e manutenzione ordinaria dei fossi, come

peraltro prevede il Regolamento di Polizia Rurale approvato nel 2007.

“Da soli possiamo fare qualcosa, ma non tutto. Sono indispensabili la collabo-razione e l’impegno dei cittadini. Negli ultimi anni stiamo assistendo a fenomeni piovosi sempre più violenti per effetto dei cambiamenti climatici. – dice il sindaco Mi-chele Schiavo – In particolare, a partire dal 2006, il nostro territorio è stato colpito da alcuni eventi meteorologici che hanno fatto registrare in poche ore precipitazioni supe-riori a 260 millimetri, circa il 30 per cento

del totale medio annuo (pari a circa 900 millimetri), corrispondenti a circa 80 giorni piovosi. È evidente che fenomeni di queste dimensioni mettono in difficoltà qualsiasi rete di smaltimento, per quanto efficiente sia”. Con l’obiettivo di ridurre il rischio idrau-lico del territorio, com’è noto il Comune da

tempo sta perfezionando il Piano comunale delle Acque, uno strumento di programma-zione e gestione della problematiche idrau-liche con particolare riferimento alla rete di smaltimento delle acque meteoriche. Tale strumento, monitorato e costantemente aggiornato, permette di individuare le criti-cità idrauliche e le loro potenziali soluzioni, nonché lo stato di efficienza di tutte i fossati privati collegati alla rete idraulica comunale.

“Abbiamo previsto sopralluoghi e ispe-zioni per verificare la presenza di strozza-ture o impedimenti al deflusso delle acque

lungo le fossature private e, inoltre, per mo-nitorare così la presenza o meno di interven-ti di manutenzione – aggiunge l’assessore all’ambiente Enrico Nania – Anche in que-sto caso ci sarà molto utile il contributo dei cittadini. Nei prossimi giorni sarà recapitata a tutti una lettera in cui si invita a segnalare ai nostri Uffici (049 8881712 e -751) tut-te le eventuali situazioni di incuria o cattiva manutenzione che impediscano il regolare deflusso delle acque causando potenziali condizioni di pericolo. La prevenzione è essenziale”.

di Nicoletta Masetto

Con le piogge d’autunno il sindaco invita tuttii proprietari a non trascurare i corsi d’acqua

Sicurezza idraulica Appello del Comune ai privati per prevenire allagamenti

“Tenete puliti i fossati”La manutenzione dei fossi privati è fondamentale

L’assessore Nania“Abbiamo previstosopralluoghiper verificarei problemi”

Comune ed enti competenti in prima linea per la salva-guardia e la messa in sicurezza del territorio per quanto riguarda l’aspetto idrogeologico. Anche Cadoneghe, e in

particolare alcuni suoi quartieri, lamentano problemi relativi ad allagamenti quando le precipitazioni sono più intese o conti-

nuate. Si collocano, allora, in questo ambito i lavori di com-pletamento e miglioramento del bacino di invaso delle acque meteoriche, realizzato all’interno del Parco della Repubblica, conclusi da poco. Il bacino, funzionale alla messa in sicurezza idraulica di via Bragni, è stato ampliato per ulteriori 600 metri cubi. In questo modo la capacità complessiva è stata portata a 2000 metri cubi. L’impianto di sollevamento, la cui gestione e manutenzione sono state affidate a Etra, è stato dotato di un

sistema di telecontrollo che consentirà di monitorare da lontano il funzionamento delle pompe in modo da intervenire tempesti-vamente in caso di eventuali anomalie.

“Un’altra tappa importante nel processo di messa in sicu-rezza idrogeologica del territorio – afferma l’assessore all’am-biente Nania –. Le crescenti precipitazioni degli ultimi anni richiedono strumenti adeguati e quest’ultimo intervento voluto dall’amministrazione comunale va nella giusta direzione”. N.M.

ampliato il bacino d’invasoal parco della repubblica

Il cantiere

musiche e libretto

GÉRARD PRESGURVICregia

GIULIANO PEPARINIversione italiana

VINCENZO INCENZO

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musiche e libretto

GÉRARD PRESGURVICregia

GIULIANO PEPARINIPARINIPversione italiana

VINCENZO INCENZO

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10 Cadoneghe

L’amministrazione Comunale di Cadone-ghe ha promosso una serie di iniziati-ve, che si terranno fino a dicembre, in

occasione della ricorrenza del IV novembre, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, ma non solo. Per celebrare il cen-tenario della Prima Guerra Mondiale è stata predisposta, infatti, una ricca serie di eventi che si protrarranno, appunto, anche il mese prossimo. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con: Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, Associazione Fami-glie Caduti e Dispersi in Guerra, Associazio-ne Nazionale Carabinieri, Auser, Udi, Fidas.

La prima iniziativa si è svolta il 4 no-vembre: alle ex scuole elementari di via Garibaldi inaugurazione, dopo il restauro, delle lapidi in memoria dei soldati Agosti-no Pizzinato e Giovanni Lotto. Nell’aula magna della scuola Don Milani è andato in scena “Il nemico”, letture animate a cura dell’Associazione Teatro del vento rivolte ai ragazzi delle classi terze. Il giorno dopo all’auditorium Ramin l’Orchestra Brenta di Cadoneghe e Vigonza ha presentato il “Concerto in memoria della Grande Guer-ra”, con intermezzi letterari dei lettori del Piccolo Teatro del Ponte. La domenica in piazza Insurrezione hanno avuto luogo il tradizionale alzabandiera e la deposizione della corona al Monumento ai Caduti. Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco e la giunta. E’ seguita la messa in chiesa a Mejaniga. I prossimi appuntamenti sono in programma mercoledì 12 novembre alle

20.45 in sala Calvino (Biblioteca P.P. Pasoli-ni) ci sarà la conferenza di Saverio Mirijello “1914-18: parole dal fronte”, in collabo-razione con l’Anpi di Cadoneghe (ingresso libero). Martedì 18 novembre, sempre alle 20.45 in Ssla Calvino, Saverio Mirijello ter-rà un secondo incontro con la cittadinanza, intitolato “Le donne della Grande Guerra: l’apporto e il coraggio femminile nel primo conflitto mondiale”.

Venerdì 5 dicembre alle 21 all’audito-rium Ramin il Coro Tre Pini di Padova diretto dal maestro Gianni Malatesta si esibirà nel concerto “I canti della Grande Guerra” (in-gresso libero). Infine, nei mesi di novembre e dicembre presso la Biblioteca si terranno 6 lezioni di Storia dell’Arte per il ciclo “L’arte e la Grande Guerra” (info e iscrizioni presso la Biblioteca Pasolini).

GRANDE GUERRA TANTE lE INIZIATIvE

N.M.

Il monumento in centro

Il problema del lavoro riguarda i giovani, ma non solo. Sono sempre di più anche gli over 50 rimasti senza un’occupazio-

ne, in mobilità o in cassa integrazione. Il Co-mune di Cadoneghe ha aderito al progetto “Sportello Over 50” realizzato dalla coope-rativa sociale «Il Sestante», con il contributo della Camera di Commercio. L’iniziativa è

rivolta all’orientamento al mercato del lavo-ro di persone che, a 50 anni di età o più, abbiano perso o siano alla ricerca di lavoro, e dunque a disoccupati, esodati, persone in mobilità o in cassa integrazione.

L’obiettivo è quello di fornire un percor-so di orientamento (guidato da psicologi e formatori) che li aiuti nell’individuazione e nella eventuale riformulazione dei loro

obiettivi occupazionali. Attraverso colloqui individuali e di grup-

po, gli utenti del servizio verranno coadiuva-ti e indirizzati verso una rivalutazione delle proprie capacità e competenze umane e professionali, per una riqualificazione anche di tipo psico-attitudinale.

Lo Sportello, già attivo, sarà operativo, in una prima fase, sino a fine dicembre, il lunedì, dalle 9 alle ore 12, in Comune a Cadoneghe. Per consentire alle persone inte-ressate di avere uno spazio di ascolto e con-sulenza adeguato, gli accessi allo “Sportello Over 50” si svolgono previo appuntamento. Gli appuntamenti possono essere fissati scri-vendo all’indirizzo e-mail della cooperativa ([email protected]) o rivolgendosi direttamente al tutor dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, al numero 392 9132279. Per eventuali informazioni, è possibile rivolgersi allo Sportello del Cittadi-no del Comune (al mattino, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 13 e il lunedì e mercoledì pomeriggio dalle ore 15.30 alle

ore 18.30) o contattare la cooperativa so-ciale Il Sestante sempre agli stessi recapiti.

“Questa dello Sportello over 50 è una delle iniziative che stiamo attivando per ri-spondere alle richieste di aiuto che sempre più numerose ci giungono dal tessuto socia-le. – spiega Augusta Parizzi, assessore ai servizi sociali del Comune – Attraverso lo Sportello vorremmo restituire i soggetti in difficoltà alla vita professionale attiva, ma anche all’autostima e alla consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie competenze

professionali. Insomma, una nuova possibi-lità per rimettersi in gioco, rivolta a persone che rischiano di perdere contatto con il mon-do del lavoro, a causa di un senso di ina-deguatezza o per la semplice mancanza di modalità e strumenti di approccio adeguati. Lo Sportello avrà una valenza non soltan-to pratica, ma soprattutto motivazionale, promuovendo percorsi di sviluppo attivo orientati a riscoprire risorse e capacità indi-viduali ai fini del reinserimento nel mercato del lavoro”.

di Nicoletta Masetto

Aperto lo sportello di orientamento con psicologi e formatoriper seguire i nuovi disoccupati

Il servizio Se ne occupa la Coop “Il Sestante” con il contributo della Camera di Commercio

Come trovare lavoro dopo i 50

Lo sportello è attivo in municipio ogni lunedì mattinaL’assessore Parizzi“Vigliamo aiutarechi è in difficoltàa recuperare l’autostima”

Oltre mezzo secolo di attività (per la precisione 53 anni) certamente lascia il segno. Come nel vaso di

Mario Scattolin, storico commerciante di Cadoneghe conosciuto per la sua attività con la bancarella di filati e mercerie. Dal 25 gennaio 1961, Scattolin ha fornito ai suoi clienti maglie, calze e biancheria. Oggi, a 75 anni (è nato nel 1939 a San Giorgio in Bosco), Mario ha deciso di la-sciare la sua attività e godersi un po’ di meritato riposo. Un momento che l’am-ministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Michele Schiavo e dall’asses-sore Denis Giacomini, ha deciso di ufficia-lizzare con un attestato di benemerenza, una pergamena in cui si celebra una vita di attività imprenditoriale, che è stato consegnato durante il mercato. “Con la chiusura dell’attività di Mario – ha sotto-lineato il primo cittadino – è come se an-dasse via un pezzetto della nostra storia recente. Quella del Comune vuole essere una piccola, ma sincera testimonianza di stima e di affetto verso una persona che tanto si è spesa nel rapporto con il prossimo, con coscienza e dedizione alla professione”.

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12 Vigodarzere

Strada provinciale 46 ancora a rischio. Si susseguo-no gli episodi che mettono in evidenza la necessità di una sistemazione e messa in sicurezza di un’ar-

teria tra le più trafficate.Ultima, sola in ordine cronologico, la lunga crepa

che, una decina di giorni fa, si è aperta, sempre sulla provinciale, all’altezza di via Villabozza, poco prima del ponte della Libertà, in prossimità della “curva Facco”. Di fatto si sta letteralmente staccando, dal resto della strada, l’asfalto della terza corsia, che fa una deviazione dalla provinciale per incanalare il traffico all’interno della “maresana” in zona golenale. La fessura aveva una pro-fondità di svariati centimetri.

Il problema si è creato, e potrebbe crearsi ancora, più che per le auto (che transitando forse nemmeno si accorgono dell’esistenza della crepa), per moto, scooter o bici che rischiano di finirci dentro con gravi conseguen-ze. In particolare in presenza di nebbia o comunque di visibilità scarsa o buio diventano davvero un problema la stabilità e la tenuta su strada dei mezzi. Inoltre, da più parti, si chiede che, aldilà della valutazione sulla crepa, sia fatta comunque un’analisi più completa e sull’intero cedimento o meno del corpo arginale sottostante: la strada corre su un terrapieno elevato, sorto per separare

l’abitato dall’area golenale che, in caso di esondazioni, si allaga.

Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere co-munale, Roberto Zanovello. “Il tratto di strada, a quan-to pare, è di competenza provinciale. Quanto accaduto, però, apre uno scenario più ampio e dimostra quanto le previsioni che feci anni addietro si siano avverate. Lungo la provinciale e poi sul Terraglione sarebbe dovuto passare il Grande raccordo anulare, il cui progetto nel territorio di Vigodarzere comprendeva anche la messa in sicurezza, il consolidamento delle strade e la sistema-zione della viabilità circostante.

Di recente i residenti hanno sollevato la questione della pericolosità della strada, lungo la quale le autovet-ture, e non solo, sfrecciano ad altissima velocità. Anche mio fratello, nei giorni scorsi, è stato coinvolto in un incidente.

Le opere viarie di completamento annesse al Gra (che in questo tratto, a quanto risulta, sarebbe stato de-finitivamente stralciato) sono state inserite nel Pati. Ciò di cui c’è bisogno è la volontà politica dell’amministra-zione comunale di prendere in mano il progetto e inizia-re a realizzare le opere viarie, cercando finanziamenti”.

di Nicoletta Masetto

Intervenuto il consigliere comunale Roberto Zanovello: “Quellastrada è pericolosa, soprattutto con la stagione invernale”

Sicurezza stradale La segnalazione lungo la Provinciale 46

Crepe insidiose per moto e bici

Allarme sicurezza lungo la Provin-ciale 46, in alto Roberto Zanovello

La funzione della Protezione civile di Cadoneghe e Vigodarzere passerà all’Unione Medio Bren-ta. A deciderlo i Consigli dei due Comuni e della

stessa Unione dei Comuni stessa che si sono riuniti “in somma urgenza”, per formalizzare questo pas-saggio. Un atto dovuto per adempiere alla nuova normativa. Quest’ultima prevede che, a partire da quest’anno, i Comuni debbano trasferire alle Unioni due funzioni fondamentali: la Polizia locale (già di-slocata fin dall’inizio) e la Protezione civile. Se non si fosse adempiuto entro la data stabilita (da qui la convocazione “in somma urgenza”), si sarebbe corso il rischio di vedersi tagliare i contributi pubblici erogati alle Unioni.

Il trasferimento di funzione comporterà, co-munque, qualche disagio, in particolare dal punto di vista gestionale: si dovrà provvedere, infatti, a stabilire che tipo di coordinamento dovrà essere realizzato dal punto di vita operativo. Finora i due gruppi, pur rispondendo a un distretto intercomuna-le, erano comunque comunali, pertanto autonomi e sotto la responsabilità prima del sindaco. Una volta formalizzato il passaggio delle competenze della Protezione civile all’Unione, occorrerà stabilire se, in caso di calamità e necessità di un intervento dei volontari, i primi cittadini continueranno a esse-re i diretti responsabili delle direttive da impartire oppure se si dovrà nominare una figura unica che gestisca entrambi i territori e, infine, se il Centro operativo comunale (Coc), da allestire in caso di calamità, sarà uno soltanto.

Trasferite le competenzela protezione civilepassa all’unione

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14 Noventa Padovana

Ha avuto un’appendice particolare, quest’anno, la tradizionale cerimonia in commemorazione del 4 novembre e delle vittime di tutte le guerre. “Il

comune ha proposto l’aggiunta di una nuova tappa alla manifestazione organizzata insieme alla sezione locale dell’associazione nazionale combattenti e reduci - spiega il sindaco di Noventa Luigi Alessandro Bisato - Dopo la deposizione di una corona al monumento ai caduti e al parco della Rimembranza e la messa nella parrocchiale, abbiamo reso omaggio al soldato Alessandro Ruffini, nel luogo della sua fucilazione”.

Non molti conoscono tale vicenda, ma, a dire il vero, solo di recente quel lembo di storia è stato ricostruito con perizia dagli esperti e portato a conoscenza. Oggi è una lapide a ricordare, seppure in maniera sibillina, quanto avvenuto all’esterno dell’edificio cui è affissa (ora sede di una banca, all’epoca casa Miari-Suppiei), di fronte a piazza Europa. “A ricordo di Ruffini Alessandro” è scritto, insieme alle date di nascita e di mor-te del soldato; sotto, scavati da un trapano perché rimangano in bella vista, i buchi dei proiettili.

L’artigliere Alessandro Ruffini, di Castelfidardo, aveva 23 anni e sta-va marciando con la sua compagnia lungo la via principale del paese. Annota il parroco di allora, don Giovanni Battista Celotto, nel Liber Chro-nicus: “Novembre. La ritirata. Caporetto. La II Armata passa per le vie del nostro paese. I soldati presentano

un aspetto compassionevole. Senz’armi, vestiti male, af-famati. Ufficiali e soldati domandano ricovero e pane. Lì 3 novembre il Generale Graziani comandante le retrovie

fa fucilare presso la casa Miari abi-tata dal Comm. Suppiei il soldato Ruffini Alessandro da Castelfidardo. Sembra che il Ruffini abbia tenuto un contegno provocante davanti il generale. Il Comm. Suppiei cercò di difenderlo e salvarlo, ma nulla fece:

fra la costernazione dei presenti e lo spavento dei soldati l’esecuzione ebbe seguito”.

Per sfida o per disattenzione, Ruffini aveva tenuto la pipa in bocca al passaggio del generale, che considerò

l’atto insubordinazione. Due anni dopo, nell’estate 1919, sui giornali l’uf-

ficiale giustificò il suo gesto con la valutazione di dover “dar subito un esempio terribile, atto a persuadere tutti i duecentomila sbandati che da quel momento vi era una forza superiore alla loro anarchia, che li avrebbe piegati all’obbedienza”. Quella del soldato Ruffini è considerata dagli stessi storici una storia contemporaneamente para-digmatica e singolare. Singolare perché della vicenda del giovane marchigiano si parlò sulla stampa dell’immedia-to dopoguerra e ci furono interrogazioni parlamentari; paradigmatica perché triste modello delle centinaia di esecuzioni sommarie compiute durante la Grande Guer-ra.

di Cinzia Agostini

Dopo Caporetto furono centinaia i militari italiani giustiziati,a Noventa toccò al giovane soldato, per colpa di una pipa

La commemorazione In ricordo dell’esecuzione sommaria voluta dal generale Graziani

Ruffini, vittima della guerra

La lapide sopra ai fori dei proiettili che colpirono il soldato Alessandro Ruffini

Il Comune ha voluto rendereomaggio al cadutonel luogo dellafucilazione

L’opuscolo “I.U.C. Imposta Unica Comunale” ha raggiunto nei giorni scorsi le case di Noventa con l’obiettivo, come spiega il sindaco Luigi Alessandro

Bisato, di “portare tutti i cittadini a conoscenza delle caratteristiche principali dell’imposta unica (nelle sue tre componenti Imu, Tari, Tasi), delle regole di calcolo e degli adempimenti cui sono chiamati i contribuenti, siano essi proprietari, titolari di diritti reali o utilizzatori di beni immobili”. Nella brochure (ritirabile presso l’ufficio tributi) sono evidenziate le aliquote per l’anno in corso e ricordate le scadenze di pagamento.

Entro il mese di novembre, infatti, è previsto il ver-samento della seconda rata della tassa sui rifiuti (il mo-dulo F24 giungerà a domicilio dei soggetti passivi dal concessionario Acegs-Aps), entro il 16 dicembre deve essere effettuato il saldo a conguaglio dell’Imu, la tassa di natura patrimoniale, e di quella per i servizi indivisibili (Tasi). Per maggiori chiarimenti e per facilitare le opera-zioni, dal 25 novembre al 16 dicembre l’ufficio tributi rimarrà aperto i martedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30, i giovedì dalle ore 15 alle 18. Infor-mazioni anche al telefono 049/8952156 o tramite mail: [email protected]

A dicembre le nuove scadenzeimposta unica comunale tutte le istruzioni

C.A.

Si è fatta un regalo per il prossimo trentesimo compleanno l’as-sociazione “Angoli di mondo”, costituita nel 1985: ha aperto anche al minuto il magazzino di commercio equosolidale di via

Martiri della Libertà, dirimpetto al più cono-sciuto mercato dell’usato. “Qui a Noventa, è storico e collaterale all’attività della raccolta e rivendita dell’usato il nostro magazzino all’in-grosso di prodotti del commercio equosolidale - spiega Maria Pia, impiegata nel centro - La vendita al pubblico, invece, è sempre stata gestita da un gruppo di volontari legato alla parrocchia e formato da persone sensibili a questi temi. Da poco il gruppo si è sciolto, così l’associazione ha pensato di aprire uno spazio appropriato”. Ed è nato il nuovo esercizio, che si unisce agli altri tre che “Angoli di mondo”, ora anche cooperativa sociale, gestisce in Padova città. Quello di Noventa è visitabile i giovedì, dalle ore 15.30 alle 19, e i

sabati mattina dalle ore 9 alle 12.30. Il commercio equosolidale è un settore in cui il peso della crisi

economica si è fatto notare nella tipologia di acquisti (il fatturato totale registra, infatti, un 3 percento di incre-mento): “Sono almeno due anni che osservia-mo come i clienti acquistino prevalentemente prodotti di prima necessità - nota la responsabile del negozio - Anche a Natale, per esempio, ci chiedono di preferenza ceste o pacchi di alimen-tari, magari con una confezione meno curata

all’esterno e un prodotto in più all’interno”. In questo il nuovo punto vendita si presta: più che l’aspetto tipico di una “Bottega del mon-do”, ha la parvenza di un supermercato, dove è facile e veloce districarsi tra tisane, caffè, spezie e artigianato caratteristici del Sud del mondo, e poi trovare i detersivi biologici o la pasta e l’olio italiani provenienti dalla terre confiscate dalla mafia. C.A.

Sociale Una nuova sede per “Angoli di mondo”

La sede di Angoli di Mondo aperta a Noventa

L’associazionefesteggia nel 2015 i trentaanni di attivitàequo solidale

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È la prima nel suo genere in Veneto, la quarta in Italia. La scuola “Penny Wirton” ha aperto i corsi gratuiti di

italiano per stranieri residenti nel comune, secondo la metodologia ideata da Eraldo Affinati: il quale, a fine ottobre, è giunto in paese ad inaugurarla. Affinati, scrittore e insegnante, ha fondato la scuola che pren-de il nome dal titolo del romanzo di Silvio D’Arzo “Penny Wirton e sua madre”: la storia di un ragazzino povero che, dalla dolorosa e tarda conoscenza della figura paterna e con l’aiuto del supplente della scuola del suo villaggio, diventa più sicuro e capace di vincere le ingiustizie e i pre-giudizi. Le stesse sicurezze che il metodo di Affinati vuole far acquisire agli studenti stranieri, basandosi su quattro punti: im-parare a parlare e scrivere in lingua italia-na per capire e farsi capire; prendere con-fidenza e fare amicizia; conoscere diritti e doveri di chi vive in Italia; comprendere meglio la cultura del nostro Paese e rac-contare la propria.

“I corsi hanno avuto una fase spe-rimentale in primavera, su proposta di Enrica Ricciardi, un’ex docente dell’istituto comprensivo “Santini” che conosceva lo scrittore e la sua scuola di Roma. - raccon-ta Nilla Caiati, in forza al settore servizi sociali, che, con un’esperienza di più di quindici anni nell’organizzazione di corsi di italiano per stranieri, è la referente per l’amministrazione comunale dell’iniziati-va - La “Penny Wirton” è diversa dai corsi canonici di lingua: intanto è una scuola,

quindi ha la durata di un anno; poi, viene gestita da volontari con rapporto indi-viduale tra insegnante e studente e con lezioni basate sui bisogni specifici dei sin-goli”. Rispettando, dunque, le esigenze più disparate: c’è chi ha necessità di un fa-cilitatore nel colloquio, chi deve imparare vocaboli tecnici per migliorare la posizione lavorativa, chi vuole comprendere gli inse-gnanti per favorire l’inserimento dei figli a scuola. “I corsi si svolgono nei locali della biblioteca comunale e sono suddivisi per fasce orarie: uno la mattina, più comodo alle mamme, uno nel tardo pomeriggio, più accessibile per i lavoratori - aggiunge Caiati -. Il fine ultimo è allontanare dal ri-schio di emarginazione, migliorare lo stile di vita delle persone, quindi della comuni-tà intera”.

Ai “docenti volontari” non sono ri-chiesti requisiti specifici, ma una discreta

di Cinzia Agostini

Alla “Penny Wirton” si tengonocorsi gratuiti di italiano perstranieri residenti a Noventa

La storia E’ la prima nel suo genere in Veneto, la quarta in Italia

A scuola d’integrazionepartendo dalla lingua

Lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati insiemead alcuni giovani studenti nelle sue scuole

conoscenza della grammatica. Luisa è una di loro; ha partecipato in

primavera e ora ha ricominciato il suo ser-vizio: “La motivazione che mi ha spinta? Sono stata attirata dall’idea di incontrare e confrontarmi con culture diverse. Nella prima fase ho seguito una ragazza in Ita-lia da tre mesi, che non conosceva alcuna parola, perciò non è stato semplice.

Sono stata inizialmente supportata da sua cognata, già inserita in paese; poi, per entrare in comunicazione, ho trovato espedienti anche ludici, che rendevano piacevole la lezione.

Per le donne straniere, spesso chiuse in casa e prive della capacità di integrarsi, la scuola è utile per uscire, incontrare altre persone, diventare autonome nelle piccole cose quotidiane”.

La scuola viene gestita da volontari con un rapportoindividuale

Sono circa 1300 i residenti a Noven-ta originari da un Paese straniero: 58 le nazioni rapprsentate. Molte

con un’unica presenza o poche unità: tra queste numerose dell’Ue. Cinque quelle con tra le 10 e le 20 persone, poi i numeri raggiungono il centinaio con le comunità (in ordine crescente) albanese, marocchina, nigeriana. La più numerosa è la romena (374 persone), seguita dalla cinese (207), moldava (119) e bengale-se (115). Tra i minori la fascia di età più significativa è quella della scuola primaria: l’elementare “Anna Frank” è frequentata da 70 alunni di origini straniere; la scuo-la media “Santini” accoglie 41 giovani studenti e quasi altrettanti la scuola per l’infanzia “Il Giardino” (34). “Da anni il Comune porta avanti la cultura dell’acco-glienza. - sottolinea Caiati -Da una decina sono attive la mediazione culturale e la facilitazione linguistica; grazie alla part-nership con il Piano di Azioni e Interventi di integrazione sociale e scolastica, siamo riusciti a realizzare corsi di italiano e di autonomia per le donne, percorsi itineran-ti sulla multiculturalità, traduzioni della modulistica scolastica”.

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16 Limena

Un’area che conta 400mila mq e, quindi, in grado di garantire sufficiente spazio, sia al nuovo ospe-dale di Padova, che al polo universitario. Una zona

sicura anche dal punto di vista idrogeologico, come con-ferma il Pat, il Piano di Assetto del Territorio, che fissa gli obiettivi e le condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni ammissibili. Lo spazio individuato è attiguo a via Ceresara ed è ritenuto idoneo anche sotto il profilo della viabilità, come conferma il sindaco: “La tangenziale può essere ampliata”. Inoltre, si eviterebbe il problema di eventuali espropri. “L’area non è di proprietà del Comune ed appartiene ad un unico proprietario – commenta Giuseppe Costa - Siamo favorevoli a questa soluzione e auspichiamo che venga presa in considera-zione, anche perché si tratterebbe semplicemente di dislocare il pro-getto già fatto dell’area individuata inizialmente a questa da noi propo-sta”. La Giunta lavora sul bilancio di previsione 2015, in vista di una sfi-da che vede i Comuni italiani sempre più in difficoltà. Daniela Favaro, Assessore al Bilancio e Tributi, spiega: “Negli ultimi anni il passaggio dall’ICI all’IMU ha comportato una riduzione di introiti di 1 mln

260 mila euro circa – e prosegue – va considerato che l’amministrazione ha sempre garantito i servizi, più dei Comuni limitrofi, approvando ad Aprile sia il bilancio di previsione che le aliquote Tasi, riuscendo a mantenerle al

valore minimo. La nostra sfida sarà riuscire a garantire i servizi offerti finora, senza aumentare le tasse”. Per aumentare la liquidità la Giunta sta procedendo anche sul fronte del piano delle Alienazioni e il punto più importante sembra riguardare il

contesto del quartiere delle Rane: “Parliamo di una zona che era stata messa in vendita come blocco unico e che verrà suddivisa in quattro lotti indipendenti – spiega Ste-

fano Tonazzo, Assessore con delega all’Urbanistica– per attrarre investimenti piccoli, ma realizzabili”.

Novità anche sul fronte della scuola. Il Comune, oltre ad aver approvato i progetti propedeutici all’assegnazio-ne di fondi regionali per interventi di efficientamento energetico, adeguamento sismico e per lavori di manu-tenzione per alcune strutture scolastiche, ha anche re-centemente deliberato il contributo per il POF, il piano di offerta formativa, che ammonta a 24.500 euro. “Siamo uno dei pochi Comuni che riesce ancora ad aiutare in modo importante la scuola – spiega Stefano Tonazzo, Assessore all’ Istruzione – questo perché noi crediamo fortemente nell’importanza di investire sui nostri giovani e sulla loro educazione”.

di Nicol Stefani

Individuata un’area da 400mila mq, ideale anche per il polouniversitario, il sindaco: “E’ sicura sul fronte idrogeologico”

Il dibattito L’amministrazione comunale si candida per ospitare il nosocomio padovano

“Nuovo ospedale, qui c’è lo spazio”

L’attuale ospedale di Padova, Limena entra nel dibattito sulla nuova sede e si candida individuando il terreno disponibile

Intanto peraumentare laliquidità la Giuntaprosegue conle alienazioni

Inaugurato un nuovo automezzo per il trasporto di anziani e disabili, grazie al contributo di 36 aziende del territorio, che hanno deciso di col-

laborare con l’amministrazione ed Europa Servizi Spa, all’interno del progetto “Mobilità Gratuita”. Il mezzo è un Fiat Doblò idoneo a trasportare persone con ridotta capacità motoria. Il trasporto anziani e disabili, coordinato dal Comune e dal Centro Ricrea-tivo e Culturale per gli anziani, riceve un importante contributo. Come spiega Cristina Turetta, Assessore al Sociale, il disagio e le domande di aiuto sono in aumento: “Il mio impegno quotidiano è quello di ascoltare le richieste, valutandole caso per caso, con l’aiuto dei Servizi Sociali. Si intende mantenere lo stesso livello qualitativo dei servizi, sia per quanto riguarda l’area Adulti e Anziani, sia per l’area minori e famiglie”. E’ in fase di conclusione la convenzio-ne con la Croce Verde, di cui il Comune si doterà a breve. Il Sindaco Costa è soddisfatto: “Abbiamo optato per la Croce Verde perché nel nostro territorio ci sono molti volontari che daranno un importante contributo”.

progetto “Mobilità gratuita”servizio anzianicon nuovo automezzo

N.S.

Nicoletta Magro, Presidente del Consi-glio Comunale di Limena, interviene in merito all’emolumento assegnatole

per l’incarico amministrativo che ricopre. Con una nota smentisce quanto era stato pubblicato nel numero scorso, chiarendo che l’ammontare della propria retribuzione è di 209,42 euro mensili lorde e non di 1.200 euro. L’ammontare dell’emolumento è stato fissato da una recente delibera approvata dal consiglio comunale il 29 settembre scor-so, numero 59, e fissa il compenso mensile lordo a 209,42 euro. La cifra riportata nella scorsa edizione è stata frutto di un errore di trascrizione. La questione era stata sollevata dalla lista di opposizione di Limenattiva e Democratica per ragioni legate al risparmio delle finanze comunali. Riccardo Zanon, ca-pogruppo di Lad, aveva espresso dubbi sulla necessità di avvalersi della figura del Presi-dente del Consiglio, in un’amministrazione giunta al suo secondo mandato. Sempre in tema di rappresentanza in consiglio il gruppo di opposizione ha recentemente chiesto un regolamento preciso per l’elezione dei mem-bri delle commissioni comunali. “In ogni commissione vengono eletti due membri della maggioranza e uno o due della mino-ranza. - afferma Zanon - L’imbarazzo si crea quando a rappresentanza della minoranza spetta un solo membro, perché a Limena ci sono due liste di opposizione – e continua - anche nel caso ci fossero due posti di mi-noranza perché noi che abbiamo ricevuto il doppio dei voti di Limen dovremo accettare

di ottenere un posto solo?”. Ma non sembra questo l’unico problema. Lad denuncia un “feeling particolare tra maggioranza Costa e lista Limen”, spiegando che più volte la capogruppo di Limena, Silvia Compagnin, avrebbe votato “a favore delle decisioni della maggioranza, venendo poi ricambiata con i voti della stessa, in fase di elezione dei membri di minoranza per le commissioni”. Zanon conclude: “Chiediamo un regolamen-to che ci permetta di eleggere serenamente i nostri candidati, senza interferenze da parte della maggioranza, a discapito della democrazia”. Nel caso in cui si arrivasse a un pareggio di voti per il membro dell’oppo-sizione, Zanon spiega che si potrebbe optare in favore del candidato più giovane.

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2 Cultura provinciale

Padova omaggia con una mostra perso-nale – la più ampia fi no ad oggi re-alizzata – lo scultore beneventano di

nascita ma padovano di adozione Antonio Ievolella. Un’eposizione che invaderà tutta la città fi no all’11 gennaio 2015: oltre al nucleo di opere collocate presso la Galleria Cavour, nell’omonima piazza – piccole scul-ture, maquettes per le grandi installazioni, disegni e carte con tecniche miste – verran-no infatti installate in vari punti della città diverse opere monumentali dell’artista.

Caratteristica dell’arte di Ievolella è la concezione della scultura come forma plastica simbolica, carica di evocazioni e di indizi narrativi capaci di riportare alla luce oggetti di una memoria soggettiva ma, allo stesso tempo, arcaica e collettiva. I mate-riali adoperati dall’artista ostentano peso e gravità: all’inizio della sua carriera fu il tufo, poi legno e piombo e, dagli anni Novanta, l’acciaio corten. Le grandi dimensioni fanno parte della sua ispirazione creativa. Il fare imponente, monumentale a partire da for-

me non fi gurative ma intensamente allusi-ve, lo hanno condotto alla misura urbana non solo dialogante con gli spazi intorno, ma generatrice essa stessa di senso, in gra-do di rinominare la realtà pre-esistente.

Della sua carriera vanno ricordate alcu-ne esperienze di grande valore anche rifl es-sivo, come la collettiva Site specifi c a Villa Domenica nel 1987 (con Mattiacci, Naga-sawa, Nunzio, Icaro etc..), dopo la quale viene notato e apprezzato da Giovanni Ca-randente che lo include nella sua Biennale del 1988, nella indimenticabile sezione Sculture ai giardini. Da allora si susseguo-no mostre collettive e personali. Héléne de Franchis, dello Studio La Città di Verona, lo porta alle Fiere internazionali d’arte e inizia un collezionismo di alto profi lo, soprattutto italiano e tedesco.

Tra le sue opere, di grande potenza espressiva sono le sue fontane o “sculture per acqua” come quella in parco privato a Battaglia Terme titolata Campo di grano (ma conosciuta anche come Buon vento)

e formata da una foresta di tubi in acciaio corten e rame di diversa lunghezza, a gui-sa di canne sospinte e piegate dal vento, che entra e risuona nei piccoli coni di rame che fi oriscono tra i tubi, e quella pubblica di Voltabarozzo chiamata Fontana. La sua opera più organica e complessa, quasi para-digmatica della sua opera, è l’installazione

I Guardiani della dormiente, che trasforma in una piazza monumentale l’ingresso al ci-mitero di Rio. In occasione della personale i padovani avranno l’occasione di ammirare la grande installazione di due ghirbe gigan-ti – le otri africane in pelle per il traspor-to dell’acqua – già esposte nella chiesa dell’Incoronata a Napoli.

di laura Organte

Le sue opere visibili in Galleria Cavour fi no a gennaio ma anchein diversi altri luoghi della città

L’esposizione diffusa Lo scultore beneventano e la sua arte carica di evocazioni

Ievolella “conquista” Padova

L’installazione di Ievolella alla stazione ferroviaria

Al via il programma di iniziative legate al Centenario della Grande Guerra. In città sono già comparsi i totem

trifacciali posizionati nei luoghi che hanno svolto un ruolo chiave nei quarantuno mesi del confl itto, ai siti museali dedicati al tema e ai luoghi della memoria, come lo Stabili-mento Pedrocchi-Museo del Risorgimento e dell’Età Contemporanea, l’Università degli Studi di Padova, il Museo Storico della Terza Armata, il Sacello della Rotonda, Villa Giusti, il Castello di San Pelagio-Museo del Volo (Due Carrare) e l’Hotel Trieste & Victoria (Abano Terme), che resteranno per i prossimi quattro anni a tracciare un ideale itinerario dalla Padova sanitaria e militare alle residenze reali, dalla città al fronte al luogo in cui venne stipulata la pace. Sul sito www.grandeguerra.comune.padova.it sarà possibile consultare il programma di incontri, conferenze, iniziative.

le iniziative

L.O.

Padova “racconta”la Grande Guerra

Volti e luoghi della guerra

Il calendario Prosegue fi no a primavera la rassegna “Arti Inferiori”

All’inizio del mese con lo spettacolo “Beatles Submarine” Neri Marcorè e la Banda Osiris hanno aperto uffi -

cialmente la dodicesima edizione di Arti Inferiori, la rassegna teatrale promossa dal Comune di Padova in collaborazione con Arteven. In cartellone fi no a marzo al Multisala Pio X il meglio della produzione teatrale contemporanea. Il programma pro-segue il 27 novembre con “Un Bès – Anto-nio Ligabue” di Mario Perrotta, spettacolo dedicato alla fi gura di questo artista e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica.

L’11 dicembre in scena Cristian Giam-marini e Giorgio Lupano, registi e interpreti di “Maratona di New York”, una pièce di Edoardo Erba in cui il rito del correre dei protagonisti diviene metafora della vita, mentre il 13 gennaio sarà la volta dell’Uni-ca regionale di “E Johnny prese il fucile”, la storia di un giovane americano reduce della Prima guerra mondiale e interpretato da Marco Baliani con Roberto Recchia e Ele-ni Molos. Particolarità dello spettacolo l’im-piego di cuffi e che permettono al pubblico una percezione a 360° di quanto avviene in scena.

Dal primo al secondo confl itto mondia-le: il 28 gennaio il pluripremiato “È bello

vivere liberi!”, con Marta Cuscunà, porta in scena la storia di una giovane partigiana morta per la libertà. Il mese di febbraio vedrà poi avvicendarsi Claudio Santamaria, Valentina Picello e Marcello Prayer con “Go-spodin” (giovedì 5), nuova produzione di Giorgio Barberio Corsetti sull’umanità pre-da dei soldi e del consumo e le Nina’s Drag Queens in “Il giardino delle ciliegie - étude pour un vaudeville en travesti plein de pail-lettes” (giovedì 19), un grande classico del teatro affrontato in vesti drag queen.

Infi ne, doppio spettacolo il 10 marzo con il concerto/spettacolo “Genteinattesa.

Il precario e il professore” con Piero Sidoti e Giuseppe Battiston, alle 18, e a seguire “Amerika” di Franz Kafka diretto da Maurizio Scaparro con Giovanni Anzal-do, Ugo Maria Morosi e Carla Ferraro. A conclusione della rassegna – il 26 marzo - torna al il progetto europeo MQVE-A, che porta sul palco padovano in Prima naziona-le Wonders circus-performance della com-pagnia belga Side Show. L.O.

Dalla metafora della maratonaalla tragedia della guerra

Lo spettacolo di apertura della rassegna dei “BeatlesSubmarine” con Neri Marcorè e la Banda Osiris

Una seconda edizione con una madrina d’eccezione al festival internazionale di

cortometraggi “CortIncontri 2014”, manifestazione ideata dal regista Luca Settimo e organizzata dall’as-sociazione “Non siamo santi”, in collaborazione con il Patronato Guido Negri e con l’appoggio dell’Ac-cademia Internazionale della Cultura e delle Arti. Il festival ha potuto con-tare quest’anno sulla presenza di Erika Blanc, attrice bresciana tra le più prolifi che del cinema italiano, che ha anche partecipato alla serata conclusiva del concorso, ospitata dal patronato di Ospedaletto Euganeo. Il premio per il miglior cortometraggio è andato a “Come fosse per sempre”, opera di 15 minuti di Maurizio Forcella. Lo stesso corto, che arriva dalla provincia di Teramo, ha ottenuto anche altri due premi: una menzione speciale per il sound design curato da Gianluigi Antonelli e Maurizio Bergmann e una per la migliore colonna sonora originale, anche questa fi rmata da Antonelli. La migliore sceneggiatura è stata quella di Stefano Poggioni per il corto “The Drif – La Deriva” (20’, Sesto Fiorentino), che si è meritato pure il premio al miglior attore protagonista con Cristiano Burgio. Il valore di quest’opera è stato confermato da un altro premio, quello speciale della giuria che ha celebrato così la ricercatezza e l’originalità del corto di Poggioni. Il riconoscimento per la migliore interpretazione al femminile è invece andato a Dora Santacreu, progagonista di “La Red”, corto di 13’ che arriva da Alicante, fi rmato da Samuel Quiles. Finisce in Spagna anche il premio per la miglior regia: è quella di Josecho De Linares con “Mi ojo derecho” (13’, Malaga). Va a Cagliari invece la miglior fotografi a, assegnata a Francesco Roig per “El nino alcalde”, corto diretto dalla sarda Chiara Sulis. Un altro premio è stato stabilito dalla giuria per il corto che che ha meglio interpretato il tema di questa edizione del festi-val, ossia “La fragilità”: l’ha vinto ancora “La Red”. Anche il pubblico ha potuto esprimere il proprio parere attraverso il voto di ogni singolo spettatore raccolto nelle due serate di proiezioni che hanno preceduto la cerimonia fi nale: alla fi ne l’ha spuntata “I Tweet” di Mario Parruccini, regista di Campagnano di Roma.

cinema

Festival internazionale di cortometraggieriKa blanc madrina a “cortincontri 2014”

Nicola Cesaro

Gli organizzatori e i premiati

18 Cultura

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3Sport

Montagnana caput mundi del basket lo-cale. E’ un progetto ambizioso quello avviato quest’anno dall’Asd Pallaca-

nestro Montagnana, che – più di ogni altro anno – esce dalle mura medievali della città e si allarga anche alle realtà limitrofi . La società che da decenni insegna il basket a Montagna-na (la prima affi liazione alla Fip è del 1988) ha infatti aperto nuovi centri di educazione allo sport e di avviamento alla pallacanestro, e allo stesso tempo è diventata meta di nume-rosi atleti di altri paesi e città. Lo spiega bene Sofi a Dall’Aglio, nuovo presidente della realtà rossonera, che affi anca lo storico dirigente Gianfranco Gastaldo: “Le novità della nuova stagione sono molte, prima tra tutte l’apertu-ra di un centro minibasket a Saletto, presso la palestra delle scuole elementari. Erano tanti anni che la nostra associazione chiedeva uno spazio per far conoscere ai bambini di Saletto e dintorni la pallacanestro. Siamo riconoscenti per questo all’assessore Cinzia Crema che ha accolto immediatamente la nostra richiesta offrendoci questa opportunità”. Prosegue poi

il corso minibasket, sempre per i bambini del-la scuola primaria, anche ad Urbana, mentre nel primo mese di attività gli istruttori della società hanno fatto tappa nelle scuole del distretto per lezioni dimostrative. A Monta-gnana, inoltre, continua con successo il corso di Microbasket, inaugurato lo scorso anno e rivolto ai nati 2008-09. La società conta poi su una formazione Scoiattoli (2006-07), su una Esordienti (2003-05) e poi su Under 14 (2001-02), Under 17 (1998-99) e Under 19. Qui le squadre iscritte sono due, una al giorne di Padova e una a quella di Legnago. Gli atleti impegnati sono oltre un centinaio e mai come quest’anno arrivano anche da fuori città: molte società dei dintorni non sono riu-scite a strutturare alcune squadre, dirottando a Montagnana, nel complesso, una ventina di ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni provenienti da Legnago, Noventa Vicentina, Lonigo e Cologna Veneta. Una volta tanto, essere al confi ne di più province non è una scomodità ma un vantaggio.

Iniziativa ambiziosa dell’Asd pallacanestromontagnana “capitale” del basKet venetoatleti dalle province di verona e vicenza

Nicola Cesaro

La squadra Under 19 di Legnago ospite a Montagnana

Nozze d’oro per la Pgs Carra-rese Euganea Volley con una conviviale, svoltasi all’interno

dello stand gastronomico del patro-nato Don Bosco a S. Giorgio di Due Carrare, alla presenza di atleti, diri-genti e allenatori tuttora in attività. Per l’occasione il direttivo, presiedu-to da Patrizio Casumaro, ha redatto un libro fotografi co, dato in dono a tutti i partecipanti, che attraverso le nostalgiche immagini in bianco e nero della metà degli anni 60, fi no alle foto colorate dei giorni nostri ripercorre fedelmente 50 anni di sport e impegno sociale, un modo di ricorda-re i volti di tutti coloro cha dal lontano 1964 hanno dedicato tempo ed energie per il bene comune. La Pgs Carrarese ha cominciato con il volley, poi con il tempo si è trasformata in polisportiva, da 12 anni è attiva una sezione di ginnastica ritmica che sta regalando grosse soddisfazioni anche a livello nazionale, ora la società si occupa anche ginnastica per anziani ed ex atlete e propone annualmente progetti a carattere preventivo- educativo presso le scuole del comune. Nel corso degli anni, a seguito della fusione con la Pgs di Battaglia Terme la società ha preso la denominazione attuale: Pgs Carrarese Euganea. “E’ l’occasione per dire un pubblico grazie a tutti – ha detto il presidente Patrizio Casumaro- alle suore, genitori, dirigenti allenatori, giocatori, agli sponsor e a tutti coloro che in qualche modo ci sono vicini e ci sostengono, un grazie particolare al mio vice Gianfranco Sanguin che oltre essere il mio prezioso braccio destro con gli anni è diventato un vero amico”. Ai due massimi dirigenti l’amministrazione comunale ha offerto una effi ge raffi gurante il comune carrarese consegnato dalle mani di Roberta Amati assessore alla cultura e politiche giovanili. Anche il Coni padovano presente con il delegato provinciale Flaviano Buratto e il segretario regionale Stefano Camporese, ha omaggiato la società biancoazzurra conse-gnando la bandiera raffi gurante il nuovo logo del Coni nazionale.

la festa

la polisportiva ripercorre la sua storianozze d’oro alla pgs carrarese euganea

W.L.

La consegna del logo del ConiEmanuele Biondi, trentunenne tecnico di

Monselice è il nuovo direttore sportivo della ciclisti Padovani, l’annuncio e la

presentazione è avvenuta, alla presenza di atleti e dirigenti, in una conviviale tenutasi presso gli stabilimenti della Polo di Teolo, il gigante della ristorazione padovana di patron Galdino Peruzzo, presidente del club biancoverde. Atleta di spessore con vittorie di prestigio nella categoria juniores, Biondi ha esordito come tecnico nella squadra fem-minile del Monselice, quindi si è occupato degli juniores dell’Italtecnica, per poi passa-re nel club rodigino della Villadose Angelo gomme dove è rimasto per quattro stagioni, ora dopo un anno di stop per motivi extra sportivi torna su una delle ammiraglie più ambite del ciclismo padovano, dove troverà come vice il confermato Marco Stocchero. “E’ per me un onore far parte della famiglia della Padovani - ha detto il neo diesse - ho conosciuto dirigenti e gli ho trovati entu-siasti e appassionati per quanto concerne i ragazzi a parte i due atleti, in uscita del

secondo anno, è un gruppo molto giovane al quale abbiamo aggiunto Adrea Pulito e Alberto Dainese che hanno completato la trafi la tra gli allievi del Monselice e Vò, ci vorrà tanto lavoro passione e impegno per amalgamarli, ma questo non mi spaventa e sono fi ducioso”.

Il convivio è stata anche l’occasione per la dirigenza per tracciare un primo bilancio della stagione, a parlare è stato l’ex profes-sionista Alberto Ongarato, team menager del club, con il presidente Galdino Peruzzo e Martino Scarso grandi propulsori del progetto: “Siamo partiti un po’ in ritardo, pagandone lo scotto, abbiamo comunque vinto con Edoardo Nichele la notturna di ciclocross di Scorzè e sfi orato la vittoria su strada con Magarotto oltre ad aver colto numerosi piazzamenti con lo stesso Nichele e Barbato, poi dopo metà sta gione anche causa del divorzio con il tecnico Stefano Stecca, consumato per insanabili divergen-ze sulla prosecuzione del progetto il nostro processo di crescita ha subito un brusco

calo, ora ci affi diamo a Biondi un tecnico giovane ma gran conoscitore della categoria juniores, con lui cambieranno parecchie cose e facendo tesoro degli errori del passato so che saremo in grado di ottenere risultati importanti”. Sono mancate le vittorie ma dal punto di vista dell’immagine e della visibilità il ritorno della Padovani è stato un trionfo, era difatti palpabile la curiosità e la simpatia con il quale gli sportivi, memori del blasone del team padovano, si avvicinavano ai ragazzi in livrea biancoverde. Tutto que-sto ha fatto si che gli sponsor confermassero la loro collaborazione tecnica.

di Walter lotto

L’atleta di spessore, con vittorie di prestigioè determinato: “Bella squadra, sono fi ducioso”

Ciclismo Juniores Il trentunenne tecnico di Monselice assume l’incarico

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IL VENETOin PRIMO PIANO

In questi ultimi anni ha dovuto fare i con-ti con la grandine, gli allagamenti e le trombe d’aria. Ma non si è mai arreso.

Massimo Bressan, 31 anni, è il volto nuovo dell’agricoltura veneta. E’ uno dei giovani che hanno scelto di lavorare in campagna, spesso dopo un percorso di studi. Sono pre-parati, conoscono le lingue straniere, usano internet e facebook come i loro coetanei e stanno portando una boccata d’ossigeno al settore primario dopo anni di progressivo calo di aziende. Massimo è uno di loro, si occupa dell’azienda ortofrutticola a Taglie di Santa Margherita d’Adige, nella Bassa Pa-dovana. La sua è una vocazione maturata in famiglia, a contatto con il papà Luciano e i nonni Marcello e Dina. “Fin da piccolis-simo – ricorda Bressan, 31 anni – vedevo i miei lavorare con passione in campagna, dedicarsi ai loro prodotti, condividere le soddisfazioni e le preoccupazioni di questo lavoro. A tavola si è sempre parlato molto, è sempre stato il momento per condividere i risultati o le delusioni della giornata appena trascorsa, per fare progetti, per discutere e confrontarsi. Così la passione per questo lavoro mi è entrata dentro e non mi ha la-sciato più”. Sono stati i nonni Marcello e Dina ad avviare l’attività di coltivazione di ortaggi e oggi l’azienda conta venti ettari di proprietà e altri venti in affi tto.

Luciano, il papà di Massimo, aveva ini-

ziato a lavorare in fabbrica, poi ha sentito il richiamo della campagna e si è dedicato all’azienda. Per i suoi fi gli immaginava un futuro diverso dal suo. Pensava che una volta completati gli studi si sarebbero trovati un posto di lavoro, un’occupazione diversa dalla sua. Invece sia Massimo che il fratel-lo Filippo ad un certo punto hanno deciso di continuare l’attività di famiglia. Da una decina d’anni anche la mamma Maria, una volta perso il lavoro da magliaia, affi anca il marito e i fi gli nelle incombenze quotidiane in azienda.“I miei avrebbero voluto che mi trovassi un posticino, un impiego diverso dal loro – continua Massimo – ma ad un certo punto ho sentito che il mio posto era qui. La nostra è stata una vocazione maturata giorno dopo giorno”.

Dopo la maturità scientifi ca e qualche anno di università, alla facoltà agraria a Padova, nel 2009, sceglie di affi ancare il papà Luciano. Anche il fratello Filippo, 27 anni, accantona la carriera di geometra e si dedica all’agricoltura. Continua così una tra-dizione di successo nel settore ortofrutticolo e l’ingresso dei giovani fratelli Bressan nella gestione contribuisce a portare anche una ventata di novità. Accanto alla coltivazione di ortaggi e frutta di stagione, in particolare meloni, angurie, zucche, zucchine, melanza-ne, peperoni e insalate, oltre ad altri prodotti in quantità minori come patate e pomodori,

Massimo si occupa personalmente della ven-dita diretta. L’azienda apre un proprio spaccio che incontra subito l’interesse dei consuma-tori. Il giovane imprenditore si occupa anche dell’irrigazione e dei trattamenti in campo e tiene i rapporti con i fornitori e i clienti. “Le soddisfazioni non mancano – aggiunge Bressan - ma sono tanti anche i problemi da risolvere quotidianamente, oltre a qualche emergenza causata dal maltempo e da al-cuni allagamenti, fi no alla tromba d’aria del mese scorso. I suoi prodotti fi niscono anche sugli scaffali della grande distribuzione e per la trasformazione in sottoli e sottaceti. “E’ il frutto del nostro lavoro e ne andiamo fi eri”, conclude il giovane agricoltore.

di Nicola Stievano

Massimo Bressan: “C’è da lavorare e dobbiamo vedercela con il maltempo,ma le soddisfazioni non mancano”

Tendenze In aumento gli “under 35” nei campi, competenti e preparati

Il richiamo della terra per i giovani veneti

Massimo Bressan

il dibattito

“L’amore per la terra porta abbondanza e biodiversità, l’agricoltura industriale legata alla mentalità della mono cultura, dei pe-

sticidi e degli Ogm, genera paura e totalitarismo”. Parole forti e schiette, che continuano a provocare discussioni e polemiche, quelle pronunciate da Van-dana Shiva, autorevole attivista indiana impegnata nella battaglia per un’agricoltura sostenibile, durante la visita nel padovano, in città e a Bagnoli di Sopra, per i trent’anni della cooperativa bio El Tamiso. Scelta come “ambassarod” di Expo, Vandana Shiva è da decenni in prima linea nel contrasto al monopolio delle multinazionali sulle coltivazioni e sui semi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo “Chi diffonde i pesticidi e gli Ogm ha un atteggiamento bellicoso e distruttivo. – ha detto a Bagnoli - L’agricoltura industriale produce cibo più povero, carico di tossine, ma soprattutto commodities. I prodotti che coltiva non servono per l’alimentazione ma per i biocarburanti e l’industria dei mangimi. Non è vero che gli Ogm nutrono il pianeta, l’agricoltura industriale copre appena il 30 per cento del fabbisogno di cibo nel mondo, il resto viene dai piccoli agricoltori e dagli orti familiari. E’ questo il patrimonio che dobbiamo difendere. Abbiamo misurato la vera ricchezza dell’agricoltura che si preoccupa di custodire la terra e garantisce giustizia per le comunità rurali. Il contadino che ha la sovranità sulle sementi ha dieci volte il reddito di chi deve sottostare all’industria”. Una posizione che trova molti consensi ma che non manca di sollevare reazioni contrastanti.

l’attivista indiana vandana Shiva ospite nel padovano“dall’amore per la terra abbondanza e biodiversità”

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1Il Veneto in primo piano

Se la terra veneta da buoni frutti e i giovani tornano ad investirvi le loro vite, anche il mare non scherza e moltissimi sono i prodotti ittici d’eccellenza della nostra

regione. Regione che quest’anno ha pure promosso la ma-nifestazione “Dal mare alla Piazza”, vera e propria festa del pescato e dei pescatori delle marinerie venete ospitati dalle amministrazioni locali dell’entroterra coinvolte nel progetto. Ma già il rodigino lo scorso anno aveva iniziato a promuovere il suo pesce con il progetto “Pesca amica”, una scommessa da rilanciare perchè i prodotti del mare sono davvero eccel-lenti. Dal Delta arriva “l’oro nero di Scardovari”, le cozze e le vongole veraci frutto della miticoltura sorta nella Sacca di Scardovari verso la fi ne degli anni 60. A tutt’oggi l’al-levamento si sviluppa su un’estensione di 150.000 metri

quadrati, con un potenziale produttivo di 40.000 quintali annui e con un numero di addetti che sfi ora le 400 unità. L’alto livello qualitativo di questi mitili, frutto anche della particolare cura prestata durante le fasi di allevamento dai pescatori Polesani, ha permesso, in questi ultimi anni di pro-muovere il prodotto anche in ambito Europeo. Dal punto di vista occupazionale, l’attività di molluschicoltura ha assunto una fondamentale importanza in Polesine, tanto che attual-mente il Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine, con i propri addetti, è la maggiore azienda, in termini di occupati, nella Provincia di Rovigo. Altro prodotto di nicchia dal mare sono le moéche e masenéte: ricercate specialità della cucina veneziana. Moéca è il nome che i veneziani hanno dato al granchio verde della specie Carcinus moenas, quando esso

arriva al culmine della fase di muta, con la perdita della sua corazza e prima che, in poche ore, a contatto con l’acqua salmastra o salata, se la ricostruisca. È in queste poche ore che la moéca diventa una preziosa leccornia. Ma sono tutti i prodotti ittici ad essere eccellenti e lo dimostra la grande valenza economica del mercato ittico di Chioggia, punto di riferimento per tutti i migliori chef.

Oggi poi Il pescaturismo è una della nuove risorse e tipi-cità del Polesine. Un gruppo di appassionati di pesca, spesso stranieri, portati lungo il Po in barca da un esperto che sa dove trovare le prede migliori, come garantire una giornata di catture e assicurarsi il ritorno e un positivo passaparola. Ricadute positive per il territorio, insomma, e una attività assolutamente sostenibile dal punto di vista dell’impatto am-

di Maria pavan e lorenzo Zoli

Prodotti ittici Qualità, tipicità e qualche leccornia bizzarra come le moéche

Il mare e il pescato sono una risorsa economica preziosa

vini

Fra le eccellenze dell’agro alimentare veneziano c’è il vino. Fra i più apprezzati quelli dell’area del Veneto Orientale il Lison Pramaggiore e i vini dell’area del Veneto Orientale. I vini sono tutelati dal “Consorzio vini Venezia” nato nel 2011 dalla volontà del Consorzio volontario tutela vini doc di Lison

Pramaggiore e del Consorzio tutela vini del Piave Doc. Purtroppo la qualità del vino bianco che è uscito dalla vendemmia di quest’anno, a causa dell’estate fredda, in certe aree ha procurato dei problemi. Per fortuna però alla fi ne un settembre caldo, ha permesso un recupero di gradazione, sotto questo punto di vista i danni sono stati limitati. Il Consorzio volontario per la tutela dei vini delle denominazioni di origine

controllata Venezia (Doc) che raggruppa i marchi Lison-Pramaggiore e Piave e delle denominazioni di origine controllata e garantita (Docg), Lison e Malanotte del Piave, comprende i vitigni di numerose uve: Bianco di Lison e Pramaggiore, Cabernet, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Carmenère, Chardonnay, Incrocio Manzoni, Lison Classico, Malbech, Merlot, Pinot Grigio, Raboso del Piave e veronese, Refosco dal peduncolo rosso, Rosato Doc Venezia, Rosso Doc di Lison-Pramaggiore e, ancora, Sauvignon, Spumante Doc di Lison-Pramaggiore e Verduzzo friulano e trevigiano. Il Lison Docg o Tai; il Merlot e il Cabernet sono stati i primi vini nel 1972 a dare origine al prestigioso marchio “Docs Lison Pramaggiore”.

le prodizioni di qualitàlison pramaggiore, bianchi di prestigio internazionale

La novità in Polesine: il pescaturismo, una attività assolutamente sostenibile dal punto di vista dell’impatto ambientale

A.A.

bientale: i pescasportivi dopo la cattura liberano nuovamente il pesce. C’è un però. Bello grosso. Questa attività è insidiata dai pescatori abusivi del Po. Stranieri, spesso romeni o un-gheresi, senza licenza. Si accampano lungo le rive, pescano con l’elettricità, o stendendo reti di centinaia di metri con migliaia di ami. Metodi proibiti. Devastano il fi ume, impo-veriscono l’ecosistema. Ma le risorse per combatterli sono poche. Un danno per i pescaturisti, ma anche per chi fa della pesca una professione. “Questa è concorrenza sleale – racconta un pescatore – E il danno peggiore non è tanto questo, ma il fatto che l’ecosistema viene costantemente impoverito”. Il rischio è che una tipicità e un valore aggiunto del territorio, oltre che un settore che potrebbe dare lavoro a tanti giovani, sia devastato ancora prima di svilupparsi.

23Il Veneto in primo piano

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24 Il Veneto in primo piano1 Il Veneto in primo piano

Nell’area attuale della provincia di Venezia che dovrebbe costituirsi in “Città Metropolitana” a causa del

commissariamento del Comune di Venezia (in seguito all’arresto del sindaco Giorgio Orsoni e la conseguente decadenza della giunta), l’iter che dovrebbe vedere la nasci-ta della nuova realtà per ora procede lentis-simo. Iter o meno, la spending review ha già colpito tutte le Province del Veneto. Ha colpito in particolare quella dell’area di Ve-nezia. Complessiva-mente saranno pari a 8.835.685 (all’inter-no di una sforbiciata complessiva di 100 milioni) i contributi alla fi nanza pubblica che le amministrazioni della nostra regione dovranno sborsare allo Stato, “a seguito del progressivo venir meno delle elezioni provinciali e per la riduzione dei costi della politica, per la gratuità delle attività svolte dai componenti degli organi delle Province”.

La più penalizzata sarà appunto l’area, di quella che ancora è la Provincia di Ve-nezia, destinata a diventare Città metropo-litana dal primo gennaio 2015, che dovrà rinunciare a 2.270.752 euro.

Sulla questione della Città Metropolita-na di Venezia era intervenuto nelle scorse settimane il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta.

“La Città metropolitana di Venezia – ha detto Baretta - non potrà coincidere con l’attuale provincia, bisogna allargare i suoi confi ni. E intanto togliere di mezzo la questione della sepa-

razione fra Venezia e Mestre, che ci porta fuori strada. ”Non si può pensare localmen-te, l’obiettivo è la Città Metropolitana. Si dovrà interloquire con lo Stato e le grandi istituzioni, non chiedere fi nanziamenti. Qui bisogna pensare in grande, non esistono alternative”.

ROVIGO ELEGGE A SORPRESA TROMBINI

Si potrebbe dire che ha vinto lo sfa-vorito. E sarebbe vero, ma sino a un certo punto.

Perché se da un lato è vero che i numeri in teoria nella corsa alla Provincia avrebbero dovuto premiare Nicola Garbellini, Pd, sin-daco di Canaro, dall’altro è innegabile che agli osservatori attenti della scena politica non era sfuggito l’aspetto poi rivelatosi determinante: laddove il centrosinistra si rivelava come spesso accade diviso, litigio-so, malmostoso, il centrodestra zitto zitto si è compattato e ha presentato una lista compatta.

Tutti raccolti attorno a Marco Trombini, primo cittadino di Ceneselli, indipendente ma di estrazione non certo sinistrorsa. E il risultato è stato chiaro che più chiaro non si potrebbe. In consiglio maggio-ranza a Pd e soci, a dimostrazione che i numeri erano quelli.

Ma sul voto al presidente, colpo di sce-

di Alessandro Abbadir e lorenzo Zoli

Padova e Rovigo eleggono le nuove “province”, per la Città Metropolitana, invece, tutto fermo o quasi

Enti locali Rinnovati i consigli provinciali ma Venezia resta al palo

Nuovi volti in provincia, qualche colpo basso a sorpresa

na: vince Trombini. Se si tiene conto che per la prima volta non votavano i cittadini, ma solo amministratori e politici è evidente che Garbellini è stato impallinato dal voto disgiunto.

Tanti della sua area, per dirla brutal-mente, lo hanno fatto scientemente perde-re. Lui non fa drammi.

Ma un aspetto è innegabile: dalle scor-

se primarie per le Politiche il Pd a Rovigo è una giungla.

Una situazione intricata nella quale rischia di non guadagnarci nessuno. Loro, però, i diretti interessati, non sembrano accorgersene. E così, per la prima volta, la Pro-vincia cambia bandiera.

A pochi mesi dal voto per Rovigo. Ci penseranno su? Non è garantito.

Provincia di Padova, si volta pagina all’in-segna di una coalizione trasversale per la gestione dell’ente. A vincere la sfi da elet-

torale, riservata a sindaci e consiglieri comuna-li, è stato Enoch Soranzo, primo cittadino di Selvazzano, alla guida di un gruppo nato dalle larghe intese fra centrodestra e centrosinistra. E proprio per rimarcare il fatto che tutti i consiglie-ri eletti sono chiamati a fare ciascuno la propria parte, Soranzo ha distribuito a tutti almeno una delega. La nuova squadra di governo è già al lavoro, a costo zero come stabilito dalla legge di riforma delle province. “Le deleghe sono state distribuite con l’ottica di traghettare la Provincia attuale nel nuovo ente che, a parti-re dal 2015, diventerà realtà. - ricorda il neo presidente Soranzo - Per noi ora è importante essere operativi perché già abbiamo subito af-frontato alcune questioni come quella legata al maltempo. La squadra è composta da persone che lavorano senza indennità dimostrando la loro voglia di fare e di collaborare insieme.

Inoltre, sono amministratori con esperien-za e quindi ritengo che si tratti di una garanzia importante per riuscire a dare le risposte che il nostro territorio e i Comuni attendono.” Ecco i consiglieri provinciali delegati: Fabio Bui (sin-daco di Loreggia), vicepresidente, Viabilità, amministrazione trasparente, rapporti con gli enti (servizi associati e convenzionati), politi-

che comunitarie, fondi europei; Gianni Berno (ex capogruppo del Pd in consiglio comunale a Padova, presidente della Veneranda Arca di Sant’Antonio) Volontariato e associazionismo; Luigi Bisato (sindaco di Noventa) Servizi so-ciali e alla persona, politiche della famiglia, difesa del suolo e sicurezza idraulica, piste ciclabili e itinerari fl uviali; Massimo Campa-gnolo (sindaco di Cervarese Santa Croce) Ambiente, politiche energetiche, cave e polizia mineraria; Davide Gianella (sindaco di Piove di Sacco) Edilizia scolastica, università e ricerca, espropri, caccia e pesca; Vincenzo Gottardo (vicesindaco di Campodoro) Patrimonio, for-mazione, manifestazioni sportive, sicurezza e polizia provinciale, agricoltura; Silvia Mizzon (sindaco di Megliadino San Vitale) Istruzione, offerta scolastica, cultura, sport e tempo libe-ro, manifestazioni; Nunzio Tacchetto (sindaco di Vigonza) Trasporti, mobilità, progetto 3L, servizi informativi – ced, attività produttive; Angela Temporin (assessore a Battaglia Ter-me) Turismo termale, pari opportunità, parchi e riserve naturali; Elisa Venturini (sindaco di Casalserugo) protezione civile, lavoro, turismo. Restano di competenza del presidente Soranzo le deleghe non assegnate: Affari generali e istituzionali, bilancio e programmazione, risor-se umane, avvocatura e affari legali, identità veneta, pianifi cazione territoriale e urbanistica.

pADOvA DElEGHE A TUTTI I CONSIGlIERI pROvINCIAlI SORANZO, pRESIDENTE DEllE “lARGHE INTESE”

Sottosegretario Baretta: “Qui occorre pensare in grande non solo chiedere fi nanziamenti”

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Page 25: Padova nord ott2014 n134

di Nicola Stievano

“Affrontiamo le primarie del 30 novembre guardando alle “se-condarie”, all’appuntamento

con le elezioni regionali di primavera, con l’obiettivo di porre fi ne al ventennio di ge-stione Galan - Zaia e portare una ventata di freschezza e novità , all’insegna della serie-tà e dell’onestà”. Alessandra Moretti parte subito in quinta e rivolge un invito al popolo del Partito Democratico e del centrosinistra a rompere gli indugi, a superare le contrappo-sizioni interne guardando all’obiettivo fi nale: strappare al centrodestra il timone del Vene-to, saldamente in mano dalla fi ne dell’ege-monia democristiana. L’eurodeputata, già parlamentare e vicesindaco di Vicenza, ora si gioca la carriera nel suo Veneto e cerca l’investitura della coalizione”.

La prima sfi da sono le primarie del 30 novembre. Come arriva il centrosini-stra a questa consultazione?

“Siamo partiti con entusiasmo, ci aspet-tiamo una larga partecipazione per ribadire che il nostro vero avversario è Zaia, erede di Galan, e non i colleghi del partito. E’ il primo passo per attivare una partecipazione forte, uniti e insieme”.

Come affrontare però anche l’acceso dibatto interno allo schieramento?

“Mi interessa parlare ai veneti, a tutti i Veneti, lasciando da parte le polemiche interne e gli attacchi personali. Vogliamo im-postare una campagna elettorale sulle idee per il Veneto, utili ad un vero cambiamento, positivo per la Regione. Userò questo tempo per formulare un programma serio attraverso un percorso fatto di momenti di ascolto sul territorio, proiettandolo al di là del nostro recinto”.

A proposito di idee, quali sono le tre proposte forti per il Veneto?

“Voglio far uscire la Regione dall’isola-mento in cui è stata confi nata in questi anni dalla coppia Galan - Zaia, rispetto al conte-sto nazionale ed europeo. Punterò molto alla piccola e media impresa e al sostegno reale all’economia e al territorio, attraverso la realizzazione di infrastrutture bancarie per facilitare l’accesso al credito. Dobbiamo aiutare chi fa impresa e chi crea lavoro con una fi scalità agevolata e semplifi cazione bu-rocratica e amministrativa. Secondo aspetto il tema delle infrastrutture da valorizzare in sinergia con le altre regioni, in testa il Friuli Venezia Giulia. Infi ne il grande tema della corruzione, causa del blocco dello sviluppo economico. Noi vogliamo rompere con quel modo di fare politica e promuovere una classe dirigente che con quel passato non ha nulla a che fare”.

Ormai la gente vede la politica e i partiti sempre più lontani. Come vincere questa ostilità?

“E’ vero, c’è uno scoramento pesante, aggravato dagli episodi di corruzione. Ricor-diamo gli arresti eccellenti, l’amministrazio-ne Zaia non poteva non sapere, o quanto-meno è stata piuttosto distratta. Dobbiamo recuperare uno scollamento pesante, che ho avvertito già da vicesindaco di Vicenza. Lo riusciamo a colmare dimostrando con i fatti di essere gente normale che vive i problemi delle famiglie e del lavoro, che non è distan-te da una realtà che ci chiede di impegnarci ogni giorno per migliorare la vita dei nostri concittadini. Cerco sempre di stare fra la gen-te, sono profondamente attaccata al valore della normalità e della semplicità”.

Continuerà anche se diventerà presi-dente del Veneto?

“Certo, dobbiamo dimostrare con i fatti che la politica non ti cambia, la politica è im-pegno civile e sociale. Ed è questa la ragione che mi ha spinto ad accettare la sfi da per la Regione. io mi sento profondamente donna del territorio, donna amministratrice che cer-ca di individuare i problemi e trovare delle soluzioni. Non abbandonerò la mia natura, stare vicino alla gente è l’impegno che mi sono presa. Poi la ricetta è riuscire a risolvere i problemi veri”.

Cosa risponderà alla gente che le chiederà un aiuto concreto?

“Oltre a quello che dicevamo prima sulle infrastrutture bancarie e la fi scalità, mi batte-rò sui temi del sociale e delle famiglie. Poi la sanità, c’è da lavorare per riportare la nostra regione a livelli d’eccellenza”.

A Mestre e nella Bassa Padovana sono stati aperti due nuovi ospedali, a Padova ancora si discute, perché?

“Qui emergono tutte le contraddizioni della Lega; Zaia da un parte, Bitonci dall’al-tra, tutto sulla pelle dei cittadini. Sulla sanità dobbiamo aprire una rifl essione sulle forme di non autosuffi cienza il cui costo ricade sulle famiglie perché dalla Regione arriva un con-tributo troppo basso”.

Che fare invece delle Province? E del-la rete dei servizi?

“Va sviluppato il tema delle Unioni tra Comuni, perché alcune funzionano e altre no. Vanno valorizzate. Attraverso l’asse tra regioni si possono acquisire spunti positivi anche per razionalizzare la pubblica ammi-nistrazione e renderla più effi ciente. A partire dai servizi, come il trasporto pubblico, con

il biglietto unico, e la gestione dell’acqua, dove in questi anni non è stato fatto nulla. La Regione non è stata capace di fare sistema”.

Quali gli ingredienti della vostra ri-cetta per l’alternativa all’attuale governo Veneto?

“Stare tra la gente, rafforzare il colle-gamento con il Governo e la collaborazione con le regioni vicine, sfruttare al meglio le risorse europee, a partire da quelle destinate al turismo, grande risorsa del Veneto sulla quale fi nora è stato investito poco e male. Il Veneto deve essere motore attrattivo”.

Quale il suo appello agli elettori per le primarie?

“Dobbiamo essere in tanti, per dare entusiasmo a questa sfi da. Invito a votare per uno schieramento unito, io mi sento una candidata che unisce e che rappresenta an-

che le minoranze, mettendo in campo tutte le energie e le proposte per affrontare le “secondarie” e vincere in Veneto”.

Afferma che la politica è il lavoro più bello, nonostante la fatica, perché?

“Perché mi occupo delle persone, lavoro per migliorare la qualità della vita delle per-sone. Pensare di poter occuparmi della mia regione e della mia gente, di far crescere il mio territorio. In questa tensione verso gli altri ne risente la vita privata. Sono però convinta che i miei fi gli sono il motore del mio impegno, io non devo deluderli e que-sto mi spinge ad essere sempre preparata e impegnata. Quando sento di episodi di cor-ruzione, di arresti, di processi penso ai fi gli coinvolti, io non voglio che i miei fi gli vivano questo. Per questo penso che le donne siano più lontane da certe ‘debolezze’”.

Simonetta Rubinato

Alessandra Moretti

1Voci da palazzo

“Io resto del parere – aveva detto Simonetta Rubinato al direttivo del Pd regionale - che le primarie siano un valore aggiunto. Ritengo che

una legittimazione di questo tipo sia necessaria, a pre-scindere dalla popolarità di un candidato”. E così sarà lei a sfi dare la Moretti, grande favorita. L’onorevole Simo-netta Rubinato, trevigiana doc, è stata sindaco per dieci anni e nella Marca è molto stimata dal popolo del Pd.

“Da sindaco – ha detto – ho visto la diffi coltà di ottenere risposte e il poco ascolto del territorio da parte di una Regione. Come deputato, invece, ho constatato che il Veneto manca di autorevolezza e fermezza nelle sedi istituzionali, dove si prendono le decisioni. Il presi-dente Zaia è molto presente sulla stampa, invece che nelle sedi opportune, quelle decisionali per l’appunto”. Il sogno della Rubinato è liberare il Veneto dalla Lega.

“Penso ad un Veneto che, imparando anche dalla miglio-re tradizione della Repubblica Serenissima, si apre con grande ambizione al confronto e alla competizione con il resto dell’Italia e delle regioni europee. Noi dobbiamo stare più in alto nella classifi ca delle regioni più competi-tive in Europa, perché abbiamo gli strumenti e le risorse per farlo. Per risorse intendo: il capitale umano, vale a dire i nostri giovani che sono molto preparati; intendo i nostri imprenditori, che devono tornare a competere sui mercati internazionali nonostante i pesi burocratici che devono sopportare; intendo le varie associazioni, che fanno della nostra regione la prima per integrazione sociale. Ecco, mi piacerebbe un Veneto che recupera i valori della sua tradizione in modo innovativo”.

“Vorrei costruire con i veneti un Veneto capace di utilizzare ancora i valori della sua tradizione in modo

innovativo. I veneti hanno sempre lavorato molto, gente “con i calli alle mani” e ricchi di onestà, laboriosità e solidarietà. Grazie a questo hanno conquistato in po-chissimo tempo un benessere che non avevano. Valori che negli ultimi 20 anni sono stati intaccati da coloro che hanno guidato la nostra Regione, sto pensando al sistema Mose dell’era Galan ma in parte in quell’era c’è stato anche il governatore uscente Zaia, perché al di là delle questioni giudiziarie ci sono anche le responsabilità politiche.

Oggi dobbiamo voltare pagina. Io voglio farlo con la gente e tra la gente. Se vincerò le primarie non avrò altre priorità che costruire con i veneti il nostro nuovo orizzonte politico, sociale, economico recuperando so-prattutto i valori”.

la sfidante SIMONETTA RUBINATO, pER lIBERARE Il vENETO DAllA lEGA

Elezioni regionali Il centrosinistra il 30 novembre affronta le primarie per la scelta del candidato

La doppia sfi da di Alessandra Moretti: “Uniti per dare una svolta al Veneto”L’eurodeputata vicentina: “L’avversario da battere è Zaia. Lavoriamo tra la gente, vogliamo portare la Regione fuori dall’isolamento, puntare sulle imprese, aiutare le famiglie, migliorare i servizi. La corruzione di questi anni ci ha penalizzato”

25Voci da palazzo

Page 26: Padova nord ott2014 n134

1 Voci da palazzo

“La riforma potrà vedere la luce nei prossimi mesi, purchè si faccia chiarez-

za sui principi cardine della legge: governance snella senza Province o città metropolitana, competenze chiare, nuova perimetrazione delle aree parco e possibilità di prelievi venatori per le specie dannose, come cinghiali e nutrie”.

piergiorgio Cortelazzo, (FI)“serve chiarezza”

L’opinioneCon una sola legge si normerà una ‘rete ecologica’

di siti che vale circa il 20 per cento della superfi cie complessiva della regione e conta un parco nazio-

nale (Dolomiti bellunesi), 5 parchi regionali (Lessinia, Delta del Po, Colli Euganei, Sile e Dolomiti d’Ampezzo) 27 di interesse locale.

La ‘legge quadro’ dei parchi e delle aree verdi sta prendendo forma nella commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Veneto, presieduta da Andrea Bassi (Lega), che ha avviato l’iter di esame dei 47 arti-coli del testo unico, frutto della sintesi tra le diverse pro-poste di legge presentate nel 2012: una della Giunta regionale e una dal Pd, alle quali si è poi aggiunta una terza propo-sta di iniziativa di cinque consigli comunali del Parco Colli Euganei.

“Il testo unico, messo a pun-to da un apposito gruppo di lavoro – informa il presidente Bassi – ha trovato l’interesse e la condivisione di tutte le forze po-litiche rappresentate in commissione. Ora che abbiamo accertato la volontà politica di andare avanti – prose-gue Bassi – sono certo che riusciremo ad approvarlo in

tempo utile, prima del termine della legislatura”. Punti chiave del testo unico sono lo snellimento degli organi di gestione e di governo degli enti parco, ricondotti alla loro natura di enti strumentali, un funzionamento più agile che coniughi effi cienza operativa con le esigenze di rappresentatività del territorio, e competenze chiare volte soprattutto a promuovere le specifi cità delle aree senza ingessarne lo sviluppo.

“A trent’anni dalla prima legge veneta sui parchi – ha spiegato l’assessore Franco Manzato – è ne-cessario riordinare le tante leggi esistenti e ricondurre a uniformità la natura e il funzionamento di enti che,

se gestiti in maniera corretta e dinamica, rappresentano una grande opportunità ambientale, paesaggistica, turistica ed eno-gastronomica per il Veneto, da promuovere a livello nazionale”. Secondo la propo-sta in discus-

sione ogni Parco avrà un consiglio direttivo composto da 4 consiglieri più il presidente, una Comunità del Parco composta dai sindaci del territorio inte-ressato e da 2 rappresentanti della Regioni, una consulta che

darà voce alle asso-ciazioni ambientaliste e alle forze imprenditoriali del territorio, e un direttore ricon-dotto sia in termini gerarchici che di stipendio al ruolo dei dirigenti regionali di setto-re.

“Obiettivo della riforma dei parchi – ha sottolinea-to Graziano Azzalin, Pd, primo fi rmatario della propo-sta di legge dell’opposizione - è coniugare lo sviluppo locale con la biodiversità delle aree protette. Non si tratta solo di razionalizzare la spesa, ma di valorizzare una rete ecologica che rappresenta più di un quinto del territorio veneto e che al proprio interno conta aree di eccezionale interesse, come il delta del Po, area natu-ralistica che non ha eguali in Europa e che dovrà essere gestito da un ente interregionale, che accomuni e valo-rizzi il versante veneto e quello emi-liano”.

di Maria pavan

Legge Quadro Si discutono i 47 articoli del testo unico in Commissione Urbanistica

Parchi: presto la prima legge di sistemaIl Veneto potrebbe essere la prima regione in Italia a dotarsi di una disciplina unica per i parchi, le riserve, le oasi e le aree naturalistiche

“Misure urgenti a sostegno delle scuole paritarie del Veneto”, questo il titolo del progetto di legge presentato da

Franco Bonfante (PD), Vice Presidente del Consiglio regionale del Veneto e primo fi rmatario del provve-dimento.

“Le scuole paritarie del Veneto – ha sottoli-nea-to l’esponente democratico - garantiscono ogni anno istruzione ed educazione a oltre 133 mila alunni. Rappresentano insomma una realtà di assoluta im-portanza, che tuttavia viene messa a repentaglio dalle estenuanti lentezze burocratiche nell’erogare i contributi. Con questa iniziativa vogliamo cambiare il sistema dei fi nanziamenti per assicurare a queste scuole, agli allievi e agli operatori, una continuità, senza incertezze, delle attività didattiche. Sostan-zialmente - ha spiegato Bonfante - proponiamo di modifi care l’attuale legislazione contabile della Re-gione, rendendo subito spendibili i fi nanziamenti ap-provati dalla Giunta regionale con delibera. Tra scuo-le dell’infanzia, paritarie di primo e secondo grado e di formazione professionale, sono circa 1.200 gli

istituti che ogni anno sono costretti a lanciare appelli disperati per vedersi riconosciuti i contributi.

Nei confronti di questi enti paritari, le condizioni di parità sono insomma un optional”. Bonfante ha poi denunciato il fatto che “negli ultimi quattro anni sono quasi 40 le scuole dell’infanzia che hanno chiuso i battenti e molte altre stanno andando incon-tro alla stessa sorte: l’inizio di ogni anno scolastico, più che un momento di crescita e gioia, è divenuto un vero e proprio calvario.

Anche i Centri di formazione professionale, frequentati da 19 mila studenti, sono in forte sof-ferenza per il fatto che l’applicazione della legge regionale, che tentava di venire incontro agli enti accreditati, è stata disattesa. Aa fronte, infatti, - pre-cisa il consigliere PD - di una somma impegnata dalla Giunta di un milione di euro, a copertura degli interessi pagati dagli Enti per ricorrere al mercato creditizio, quelli effettivamente erogati sono stati solamente 60 mila”. La preoccupazione dei de-mocratici (il progetto di legge è stato sottoscritto anche dai consiglieri Claudio Sinigaglia, Alessandro

Alessandrini, Stefano Fracasso, Bruno Pigozzo e Sergio Reolon) è rivolta, parallelamente, alla tenuta dei livelli occupazionali del settore. “La permanente sofferenza fi nanziaria – informa Bonfante - pena-lizza qualcosa come 15.500 lavoratori (9.000 nell’infanzia; 4.000 nelle primarie e secondarie, e 2.500 nella formazione professionale): un sistema che ogni anno fa risparmiare allo Stato e agli Enti Locali cifre notevoli”.

bonfante (pd) “garantire finanziamenti rapidi e certi” Scuole paritarie

“E’ prioritario fare chia-rezza sulla gestione urbanistica dei parchi

‘antropizzati’, evi-tando di cre-are contraddizioni nella fase di passaggio dall’attuale alla futura disci-plina. Cerchiamo di tener con-to anche delle proposte dei sindaci del parco dei Colli Euganei”.

Stefano peraro (Udc) “evitiamo contraddizioni”

“Il testo unico rappre-senta una buona sintesi e offrirà la pos-

sibilità alla Regione Ve-neto di essere protagonista nell’istitu-zione del parco interregionale del Delta del Po”.

Stefano Falconi (lega) “una buona sintesi”

Obiettivi: snellire gli organi di gestione e governo, effi cienza operativa e competenze chiare

“Bene il testo unico ma l’invito che rivolgo a maggioranza e op-

posizione è quello di rendere gli enti parchi strumenti di promo-zione del territorio e non delle clientele lo-cali”.

Diego Bottacin (misto)“no a clientele locali”

Franco Bonfante

26 Voci da palazzo

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di Nicola Stievano

“Affrontiamo le primarie del 30 novembre guardando alle “se-condarie”, all’appuntamento

con le elezioni regionali di primavera, con l’obiettivo di porre fi ne al ventennio di ge-stione Galan - Zaia e portare una ventata di freschezza e novità , all’insegna della serie-tà e dell’onestà”. Alessandra Moretti parte subito in quinta e rivolge un invito al popolo del Partito Democratico e del centrosinistra a rompere gli indugi, a superare le contrappo-sizioni interne guardando all’obiettivo fi nale: strappare al centrodestra il timone del Vene-to, saldamente in mano dalla fi ne dell’ege-monia democristiana. L’eurodeputata, già parlamentare e vicesindaco di Vicenza, ora si gioca la carriera nel suo Veneto e cerca l’investitura della coalizione”.

La prima sfi da sono le primarie del 30 novembre. Come arriva il centrosini-stra a questa consultazione?

“Siamo partiti con entusiasmo, ci aspet-tiamo una larga partecipazione per ribadire che il nostro vero avversario è Zaia, erede di Galan, e non i colleghi del partito. E’ il primo passo per attivare una partecipazione forte, uniti e insieme”.

Come affrontare però anche l’acceso dibatto interno allo schieramento?

“Mi interessa parlare ai veneti, a tutti i Veneti, lasciando da parte le polemiche interne e gli attacchi personali. Vogliamo im-postare una campagna elettorale sulle idee per il Veneto, utili ad un vero cambiamento, positivo per la Regione. Userò questo tempo per formulare un programma serio attraverso un percorso fatto di momenti di ascolto sul territorio, proiettandolo al di là del nostro recinto”.

A proposito di idee, quali sono le tre proposte forti per il Veneto?

“Voglio far uscire la Regione dall’isola-mento in cui è stata confi nata in questi anni dalla coppia Galan - Zaia, rispetto al conte-sto nazionale ed europeo. Punterò molto alla piccola e media impresa e al sostegno reale all’economia e al territorio, attraverso la realizzazione di infrastrutture bancarie per facilitare l’accesso al credito. Dobbiamo aiutare chi fa impresa e chi crea lavoro con una fi scalità agevolata e semplifi cazione bu-rocratica e amministrativa. Secondo aspetto il tema delle infrastrutture da valorizzare in sinergia con le altre regioni, in testa il Friuli Venezia Giulia. Infi ne il grande tema della corruzione, causa del blocco dello sviluppo economico. Noi vogliamo rompere con quel modo di fare politica e promuovere una classe dirigente che con quel passato non ha nulla a che fare”.

Ormai la gente vede la politica e i partiti sempre più lontani. Come vincere questa ostilità?

“E’ vero, c’è uno scoramento pesante, aggravato dagli episodi di corruzione. Ricor-diamo gli arresti eccellenti, l’amministrazio-ne Zaia non poteva non sapere, o quanto-meno è stata piuttosto distratta. Dobbiamo recuperare uno scollamento pesante, che ho avvertito già da vicesindaco di Vicenza. Lo riusciamo a colmare dimostrando con i fatti di essere gente normale che vive i problemi delle famiglie e del lavoro, che non è distan-te da una realtà che ci chiede di impegnarci ogni giorno per migliorare la vita dei nostri concittadini. Cerco sempre di stare fra la gen-te, sono profondamente attaccata al valore della normalità e della semplicità”.

Continuerà anche se diventerà presi-dente del Veneto?

“Certo, dobbiamo dimostrare con i fatti che la politica non ti cambia, la politica è im-pegno civile e sociale. Ed è questa la ragione che mi ha spinto ad accettare la sfi da per la Regione. io mi sento profondamente donna del territorio, donna amministratrice che cer-ca di individuare i problemi e trovare delle soluzioni. Non abbandonerò la mia natura, stare vicino alla gente è l’impegno che mi sono presa. Poi la ricetta è riuscire a risolvere i problemi veri”.

Cosa risponderà alla gente che le chiederà un aiuto concreto?

“Oltre a quello che dicevamo prima sulle infrastrutture bancarie e la fi scalità, mi batte-rò sui temi del sociale e delle famiglie. Poi la sanità, c’è da lavorare per riportare la nostra regione a livelli d’eccellenza”.

A Mestre e nella Bassa Padovana sono stati aperti due nuovi ospedali, a Padova ancora si discute, perché?

“Qui emergono tutte le contraddizioni della Lega; Zaia da un parte, Bitonci dall’al-tra, tutto sulla pelle dei cittadini. Sulla sanità dobbiamo aprire una rifl essione sulle forme di non autosuffi cienza il cui costo ricade sulle famiglie perché dalla Regione arriva un con-tributo troppo basso”.

Che fare invece delle Province? E del-la rete dei servizi?

“Va sviluppato il tema delle Unioni tra Comuni, perché alcune funzionano e altre no. Vanno valorizzate. Attraverso l’asse tra regioni si possono acquisire spunti positivi anche per razionalizzare la pubblica ammi-nistrazione e renderla più effi ciente. A partire dai servizi, come il trasporto pubblico, con

il biglietto unico, e la gestione dell’acqua, dove in questi anni non è stato fatto nulla. La Regione non è stata capace di fare sistema”.

Quali gli ingredienti della vostra ri-cetta per l’alternativa all’attuale governo Veneto?

“Stare tra la gente, rafforzare il colle-gamento con il Governo e la collaborazione con le regioni vicine, sfruttare al meglio le risorse europee, a partire da quelle destinate al turismo, grande risorsa del Veneto sulla quale fi nora è stato investito poco e male. Il Veneto deve essere motore attrattivo”.

Quale il suo appello agli elettori per le primarie?

“Dobbiamo essere in tanti, per dare entusiasmo a questa sfi da. Invito a votare per uno schieramento unito, io mi sento una candidata che unisce e che rappresenta an-

che le minoranze, mettendo in campo tutte le energie e le proposte per affrontare le “secondarie” e vincere in Veneto”.

Afferma che la politica è il lavoro più bello, nonostante la fatica, perché?

“Perché mi occupo delle persone, lavoro per migliorare la qualità della vita delle per-sone. Pensare di poter occuparmi della mia regione e della mia gente, di far crescere il mio territorio. In questa tensione verso gli altri ne risente la vita privata. Sono però convinta che i miei fi gli sono il motore del mio impegno, io non devo deluderli e que-sto mi spinge ad essere sempre preparata e impegnata. Quando sento di episodi di cor-ruzione, di arresti, di processi penso ai fi gli coinvolti, io non voglio che i miei fi gli vivano questo. Per questo penso che le donne siano più lontane da certe ‘debolezze’”.

Simonetta Rubinato

Alessandra Moretti

1Voci da palazzo

“Io resto del parere – aveva detto Simonetta Rubinato al direttivo del Pd regionale - che le primarie siano un valore aggiunto. Ritengo che

una legittimazione di questo tipo sia necessaria, a pre-scindere dalla popolarità di un candidato”. E così sarà lei a sfi dare la Moretti, grande favorita. L’onorevole Simo-netta Rubinato, trevigiana doc, è stata sindaco per dieci anni e nella Marca è molto stimata dal popolo del Pd.

“Da sindaco – ha detto – ho visto la diffi coltà di ottenere risposte e il poco ascolto del territorio da parte di una Regione. Come deputato, invece, ho constatato che il Veneto manca di autorevolezza e fermezza nelle sedi istituzionali, dove si prendono le decisioni. Il presi-dente Zaia è molto presente sulla stampa, invece che nelle sedi opportune, quelle decisionali per l’appunto”. Il sogno della Rubinato è liberare il Veneto dalla Lega.

“Penso ad un Veneto che, imparando anche dalla miglio-re tradizione della Repubblica Serenissima, si apre con grande ambizione al confronto e alla competizione con il resto dell’Italia e delle regioni europee. Noi dobbiamo stare più in alto nella classifi ca delle regioni più competi-tive in Europa, perché abbiamo gli strumenti e le risorse per farlo. Per risorse intendo: il capitale umano, vale a dire i nostri giovani che sono molto preparati; intendo i nostri imprenditori, che devono tornare a competere sui mercati internazionali nonostante i pesi burocratici che devono sopportare; intendo le varie associazioni, che fanno della nostra regione la prima per integrazione sociale. Ecco, mi piacerebbe un Veneto che recupera i valori della sua tradizione in modo innovativo”.

“Vorrei costruire con i veneti un Veneto capace di utilizzare ancora i valori della sua tradizione in modo

innovativo. I veneti hanno sempre lavorato molto, gente “con i calli alle mani” e ricchi di onestà, laboriosità e solidarietà. Grazie a questo hanno conquistato in po-chissimo tempo un benessere che non avevano. Valori che negli ultimi 20 anni sono stati intaccati da coloro che hanno guidato la nostra Regione, sto pensando al sistema Mose dell’era Galan ma in parte in quell’era c’è stato anche il governatore uscente Zaia, perché al di là delle questioni giudiziarie ci sono anche le responsabilità politiche.

Oggi dobbiamo voltare pagina. Io voglio farlo con la gente e tra la gente. Se vincerò le primarie non avrò altre priorità che costruire con i veneti il nostro nuovo orizzonte politico, sociale, economico recuperando so-prattutto i valori”.

la sfidante SIMONETTA RUBINATO, pER lIBERARE Il vENETO DAllA lEGA

Elezioni regionali Il centrosinistra il 30 novembre affronta le primarie per la scelta del candidato

La doppia sfi da di Alessandra Moretti: “Uniti per dare una svolta al Veneto”L’eurodeputata vicentina: “L’avversario da battere è Zaia. Lavoriamo tra la gente, vogliamo portare la Regione fuori dall’isolamento, puntare sulle imprese, aiutare le famiglie, migliorare i servizi. La corruzione di questi anni ci ha penalizzato”

27Voci da palazzo

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Page 28: Padova nord ott2014 n134

il viso della giovane donna, unito alla sua posizione, desta-rono commenti per una società non ancora pronta. Corcos pur vivendo nella prima parte del secolo scorso rimane un pittore dell’Ottocento, focalizzandosi sempre sul ritratto mondano con opere di maggiori dimensioni. A conclusione, l’immancabile rapporto con artisti a lui vicini per lavoro e amicizia come per esempio Ettore Tito, Giuseppe De Nit-tis, Léon Bonnat e altri. Un pittore che rappresentò volti dell’epoca secondo un’ottica fresca e diversa. Infatti i ritratti che fece nel primo Novecento quali la “Contessa Carolina Sommaruga Maraini”, “Lina Cavalieri”, “Isadora Duncan” anticipano situazioni, sguardi e interpretazioni di anni suc-cessivi. Corcos dunque “era fatto, come la sua pittura: per piacere” come affermò all’epoca Ugo Ojetti.

Padova è stata tra le tappe italiane tocca-te, poche settimane fa, dalla tournée del nuovo show della Disney “L’avventura

musicale di Topolino”. Divertente, interattivo, coinvolgente, pen-

sato per i piccolissimi e la loro “prima volta a teatro” (senza dimenticare i genitori, con uno struggente remember delle cover Disney anni Settanta e Ottanta, remixate per l’occasione), lo spettacolo unisce le avventure di Topolino, Minnie, Paperino ad altri celeberrimi cartoon disneiani, dalla Sire-netta ad Aladdin e Toy Story. Vi è impegnato un cast di artisti da tutta Europa, di eccellente livello: due gli italiani, di cui una giovane dan-zatrice originaria di Solesino, Elena Polato, è sembrata molto emozionata nel tornare in terra padovana in questa nuova veste di ballerina.

Elena nello show fa parte del corpo di ballo di Topolino. “Ho iniziato a studiare

danza classica all’età di 3 anni – spiega la giovane padovana –, ma smisi quasi subito, a sei anni, dedicandomi ad altri sport. Dopo aver conseguito la maturità al liceo artistico “Modigliani” di Padova, però, ho deciso di ridarmi una possibilità: fi n da piccola sognavo di diventare una ballerina. Nel 2006 ho fatto un’audizione per l’accademia Spid di Mila-no e fui selezionata. Alla conclusione della scuola, ho studiato acrobatica aerea con la

compagnia “LiberiDi” e percussioni industriali con i “Vulcanica””.

Cosa ama, in par-ticolare, della danza?

“La possibilità, che essa offre, di esprimersi;

mi hanno, inoltre, sempre affascinato il con-trollo e la consapevolezza del corpo tipici dei ballerini”.

Come è arrivata a questo spettacolo?“Dopo un periodo come acrobata aerea

su una nave da crociera, mi sono trasferita a Madrid, dove lavoravo in un teatro come

ballerina e aerialist. Qui ho saputo del casting e ho fatto l’audizione, che è andata bene”.

C’è stato un momento diffi cile nella sua carriera?

“Ho cominciato a studiare danza a livel-lo professionale “tardi”, avevo già 19 anni, trovandomi a lavorare con colleghi con molta più esperienza e tanti anni di studio in più alle spalle. I primi tempi sono stati duri, sia a livello psicologico sia a livello fi sico. Mi hanno aiutata la tenacia, l’umiltà, la positività”.

Un ricordo caro della sua vita da bal-lerina?

“La complicità con i colleghi. Ricordo l’ultimo spettacolo, dopo tanti mesi insieme, con l’applauso fi nale del pubblico, la standing ovation, le luci, il sipario che si chiude e tanta commozione. Sono emozioni molto forti”.

Il suo performer preferito?“Nel 2009 ho visto a teatro “Three solos

and a duet”: era uno spettacolo di Barysh-nikov con una incredibile Ana Laguna. Lei ave-va 55 anni, i capelli lunghi e grigi, un corpo incredibile. La mia preferita in assoluto”.

“Ho iniziato a ballare a tre anni. Nel 2006 fui selezionata all’accademia Spid di Milano”

1 Cultura veneta

La ballerina, originaria di Solesino, era molto emozionata. Nello show fa parte del corpo di ballo di Topolinodi Cinzia Agostini

Show della Disney Al Geox arriva “L’avventura musicale di Topolino”

Elena Polato, la giovane padovana sul palco Disney

Vittorio Corcos a Padova

Palazzo Zabarella, a Padova, continua la tradizione espositiva dedicata al secolo dell’Ottocento con la mo-stra “Corcos. I sogni della Belle Époque”. Fino al 14

dicembre, oltre cento opere ripercorrono la sua vita artistica attraverso lavori storici e inediti per un’antologica completa mai realizzata a oggi. Toscano di vita (Livorno 1859 - Firen-ze 1933) Vittorio Corcos può essere riassunto in questa sua affermazione: “In un ritratto, quel che conta sono gli occhi; se quelli riescono come voglio, con l’espressione giusta, il resto viene da sé”. Proprio il genere del ritratto è il suo marchio di fabbrica, infatti nella prima sezione spiccano gli amici e le importanti personalità che l’artista ha frequen-tato. Tra i nomi dell’epoca si evidenziano Treves, Yorick, Mascagni, Carducci e Guglielmo II. La città di Parigi fu un altro punto fondamentale della sua carriera, dove per sei anni tenne in alto l’orgoglio pittorico italiano assieme a De Nittis e Boldini con opere quali “Le istitutrici ai Campi Elisi”, “La fi glia di Jack La Bolina”, “Jeune femme se promenant au Bois de Boulogne” e “Ore tranquille”. Inoltre tra i suoi la-vori esposti, l’opera “Sogni” rappresenta uno dei suoi punti più alti: già dal 1896 all’anteprima pubblica lo sguardo e

Volti femminili e altro

L’otto marzo 2015, festa della donna, si concluderà la mostra dedicata a una fi gura antesignana delle attuali pop star musicali: “La Divina Marchesa. Arte

e vita di Luisa Casati tra Simbolismo e Futurismo”. Per capire questa centenaria fi gura è interessante soffer-marsi sulla sua biografi a che meglio di qualsiasi altra situazione inquadra il personaggio a livello storico. Nata a Milano nel 1881, di famiglia benestante grazie all’in-dustria del cotone, divenne marchesa Casati nel 1900, quando sposò Camillo Casati Stampa. Tre anni dopo fi gura codifi cata come amante di Gabriele d’Annunzio, dedicandole alcune opere quali La fi gure de cire e Forse che sì, forse che no. In città quali Venezia, Roma, Saint-Moritz e Parigi la marchesa Luisa visse, grazie alla dispo-nibilità economica, i momenti più caratterizzanti della mondanità dell’epoca. Di conseguenza il trasformismo, la stranezza, l’eccesso e la voglia di apparire la posero alle attenzioni di quegli anni. Una rappresentazione di un’immagine pubblica che può essere paragonata a un’internazionale Lady Gaga o a una Marta Marzotto di

qualche anno fa, per rimanere in ambito italiano. In quest’ambito, la mostra veneziana cerca d’in-

dividuare un percorso che si avvicini a una dimensione maggiormente contemporanea, evidenziando aspetti paragonabili alle attuali performance pubbliche. Infatti il culto dell’immagine, dell’estetismo e della multi per-sonalità sono elementi sperimentati in anticipo di qua-si cento anni. I movimenti artistici del Simbolismo e Futurismo scandiscono nel percorso espositivo questo avvicinamento al mondo culturale e mondano. Se dal primo proveniva come datazione, successivamente si rapporta alla sua modernità aderendo al manifesto di Marinetti.

Palazzo Fortuny dedica un percorso narrativo di tre piani per una Divina Marchesa leggenda della stravaganza, oltre a essere una collezionista d’arte e mecenate. In sintesi una musa contemporanea per tutti. Purtroppo, come in tutte le storie di eccessi, la fi aba fi nì a Londra nel 1957 dove morì senza sfarzi a causa della precedente rovina economica.

A palazzo Fortuny un percorso narrativo di tre piani

lUISA CASATI, UNA pOp STAR ANTICIpATRICE

Al.Ch.

Al.Ch.

la mostra

28 Cultura veneta

Page 29: Padova nord ott2014 n134

2 sport piazza

Tra le varie novità è stato messo a punto con la catena di Self Service Wash “LavaMi” di Padova la possibilità, fi n dal primo giovedì, di consegna-

re al termine della corsa, presso l’apposito gazebo al Villaggio CXP, i capi tecnici appena utilizzati e di farli lavare e igenizzare ... per poi vederseli riconsegnare stirati ed imbustati come nuovi il giovedì successivo al Villaggio CXP; se avete necessità di utilizzarli prima, fi n dal sabato pomeriggio potrete ritirarli presso il ne-gozio 1/6h di Ponte San Nicolo. Il primo lavaggio è gratuito per tutti gli iscritti alla CXP. I successivi avran-no un costo veramente ridotto per chi è in possesso della CXPCard.

NOvITÀ E CONvENZIONI

“Da sempre – dichiara il Presidente Francesco Ca-nella – sosteniamo le realtà sportive locali per-ché siamo legati alla vita del territorio e siamo

convinti che lo sport sia uno dei più importanti strumenti di aggregazione e formazione. Siamo legati in particolar modo al mondo della corsa : questo è il terzo anno che ci abbiniamo all’evento più virale che coinvolge la città di Padova ogni gio-vedì sera. Di fi anco alla Corri X Padova sono numerosissime le iniziative a cui Alì ha dato il suo sostegno coinvolgendo anche dipendenti e clienti. Tra tutte, la Maratona di S. Antonio di Padova, la Moonlight Half Marathon di Jesolo, le Family Run, la Strapadova Viva, la Stravicenza, il Meeting di Atletica di Padova solo per fare qualche esempio”.

AlÌ Al FIANCO DEllA MANIFESTAZIONE

La quinta edizione della “Corri per Padova” è partita alla grande e aspetta ogni giovedì tutti gli appas-sionati veneti a unirsi in questa grande avventura

sportiva.Presentata l’ultimo week-end di ottobre alla Fiera

di Padova, la CXP ha già rimesso in movimento tutto il grande “popolo” composto da Runners, Walkers e Nordic che sta dimostrando un grande fermento, vista anche l’affl uenza ai punti di iscrizione predisposti, in particolare presso i negozi Un Sesto Acca e presso i CXP point elencati nella pagina apposita del sito www.padovanet.it

La “Corri x Padova” è un allenamento podistico (running e walking) collettivo che si svolge da novem-bre a giugno, con cadenza settimanale ogni giovedì, con partenza alle 20.30 in luoghi sempre diversi della città.

Per appassionati e non solo La città del Santo capitale del Running

Partita la Corri per Padova col vento in poppaLa “Corri x Padova”, di cui La Piazza è media partner, nasce per offrire un’attività organizzata e coordinata ai padovani che amano la corsa a piedi

Si corre di norma ogni giovedì. Partenza alle ore 20:30, il punto di partenza e il percorso cambiano di volta in volta. Nella zona di partenza e arrivo viene allestito un “villaggio” per i partecipanti. La quota di iscrizione è di 15 euro e permette di partecipare a tutte le sessioni che vengono organizzate fi no alla fi ne della stagione

Vengono proposti tragitti, con percorsi predefi niti lungo le vie, le piazze, i parchi e gli argini cittadini, con la guida di atleti, anche di livello nazionale, che fanno da “pacemaker” ai partecipanti.

I “pacemaker” hanno andature differenziate, in modo che ogni runner/walker possa trovare il suo giu-sto ritmo e via via migliorarsi.

Le andature dei “pacemaker” e dei cinque gruppi di runners sono 4,30 min/Km, 5 min/Km, 5,30 min/Km e 6 min/Km. I walker possono cimentarsi nel Nordic/Power Walking ed anche, con ritmi più “tranquilli”, nel Fit Walking.

Tante le novità annunciate dagli organizzatori quest’anno, soprattutto rivolte a chi si iscrive regolar-

mente ed a pieno titolo ha diritto di ricevere i servizi previsti; questo non vuol dire che la CXP sia riservata in esclusiva a qualcuno (solo perchè ha pagato ...): la Corri X Padova è di tutti coloro la frequentano, che la amano, che la desiderano, che la aspettano ogni setti-mana; è un bene della Città, dei suoi abitanti, dei Volon-tari che la mantengono viva, dei Partners/Sponsor che la sostengono, della Polizia di Stato che la rende sicura, del Comune di Padova che la fa funzionare. “Questa è la magia della manifestazione - dicono gli organizzatori - che nessuno riesce ad imitare, che tutti ci invidiano e che siamo orgogliosi di avere “inventato”. Chi partecipa può utilizzare gratuitamente il parcheggio di Piazza Ra-bin, all’interno dell’Ex Foro Boario in prossimità di Prato della Valle; nella zona, inoltre, ci sono molti posti liberi che verso sera sono utlizzabili gratuitamente”.

Foto di Francesco Pertini – Fotoclub Padova

29Sport

Page 30: Padova nord ott2014 n134

5 Bianconi Maschio giovane, circa 1 anno. Taglia media, circa kg.15.

Nettuno arriva in rifugio dentro il furgone del servizio recupero cani

randagi. Di lui non sappiamo nulla. Ha un carattere stupendo, cerca le coccole ed adora le persone.

Nettuno cerca casa e amore non lasciatelo dentro una gabbia.

per le adozioni: loretta, associazione protezione animali di chioggia onlus - 3289620233

Asia femmina taglia piccola circa kg.8-10 eta’ 6-7 mesi. Carattere timidissima e molto buona il suo sguardo è incredulo i suoi passi incerti sicuramente il suo passato è stato di percosse e tanto patimen-to adesso asia è un ospite a.p.a e come tale verra’ rimessa in forze cerchiamo per lei nuova famiglia amorevole

Leo Maschio 3 mesetti circa futura taglia medio piccola circa kg.10. Carat-

tere buono ed equilibrato. Leo cerca continuamente coccole e tanta com-

pagnia. Leo fu preso da una cucciolata casalinga come giochino per bambini.

Dopo pochissimo il gioco ha stufato ed ecco aprirsi le porte del canile

Black maschio circa 8 mesi forse meno taglia medio piccolo circa kg.10. Arrivato

dalla strada dove il freddo e la fame lo hanno messo a dura prova in piena notte è stata fatta la segnalazione ed immedia-tamente il piccolo è stato soccorso i giorni

sono passati e per black nessuno si è interessato ci risiamo abbandono carattere gioioso adatto per tutti i contesti famigliari

Lizzy pincherina vecchina di solo kg.3 circa 10 anni, le strade di campagna chioggiotte non si smentiscono mai, ma tanto che c e’ frega è un cane. Come sempre in rifugio arriva di tutto e sempre in pessime condizioni. Lizzy verra’ operata prestissimo e dovra’ fare convalescenza in un posto caldo e pulito. Animaliste del nord italia aiutiamola a trovare una buona adozione.

Babù Maschio incrocio setter 1 anno di vita tg. Media circa kg.15-18. Questa meraviglia

non accetta il rifugio è stressato da morire. Molto magro anche se mangia e sta benissi-

mo Ha un carattere molto allegro ed è energia allo stadio puro. Adatto per famiglie dinamiche

che abbiamo voglia di allegria in casa. Babu’ esce da un esperienza di abbandono

Mucca femmina circa 3.4 anni taglia piccola circa kg.10-12 adesso sovrappeso di lei sappiamo pochissi-

mo, ma certamente non ha avuto un vissuto felice caratterialnente e’ un

po’ diffi dente sicuramente le mani che ora la coccolano prima facevano ben

altro esteticamente rassomiglia ad una mucca e dal suo aspetto il nome.

Philipp circa 6-7 anni taglia piccola circa kg.6-7 carattere timido molto buono, re-cuperato in pessime condizioni in aperta campagna sotto il sole di mezzogiorno. Negli occhi del piccolo solo rassegnazione e tanta tristezza. Philipp è uno york fuori taglia dal carattere stupendo. l inverno sara’ presto alle porte e per lui non sara’ un piacevole soggiorno cerchiamo famiglia adottiva

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Quante volte abbiamo visto persone con il “collare” per-ché, a seguito di un incidente stradale, avevano riportato una distrazione al rachide cervicale, meglio conosciuta

sotto il nome di “colpo di frusta”? Molte, forse troppe! Nel nostro Paese le percentuali di chi dichiara danni permanen-ti –reali o simulati– dopo un sinistro sono infatti di gran lunga superiori rispetto a quelle registrate nel resto d’Europa. Nel corso degli anni, tale tendenza ha determinato importanti esborsi per le Compagnie assicurative e, di conseguenza, un aumento delle nostre polizze RC Auto, tanto da obbligare l’intervento del Legislatore nel tentativo di arginare o quantomeno limitare questo fenomeno. Con la Legge n° 27 del 24.03.12 (art. 32 comma 3 ter e 3 quater) è stato così stabilito che potranno essere risarciti solo i danni alla persona “suscettibili di accertamento clinico strumentale obiettivo” a seguito di un “riscontro medico legale da cui risulti visiva-mente o strumentalmente accertata l’esistenza della lesione”. Quindi, considerando che il “colpo di frusta” è diffi cilmente accertabile attraverso i raggi, la risonanza magnetica o la TAC (accertamento strumentale), vale ancora la pena di

richiederne il risarcimento? La risposta è sì, ne vale sempre la pena. Difatti, essendo che il contenuto della norma appena citata è piuttosto ambiguo, se da un lato le Compagnie di Assicurazione la interpretano a loro esclusivo vantaggio, pretendendo di risarcire solo i danni strumentalmen-te provati, dall’altro sono molti i Giudici di Pace, in particolare nel Nord Italia, che nell’ultimo anno hanno pronunciato senten-ze favorevoli ai danneggiati, che di fatto sconfessano il punto di vista delle Compagnie, offrendo una lettura più logica e sensata della legge. Tale atteggiamento, che le Assicurazioni non pos-sono più ignorare neppure durante la fase stragiudiziale, mira soprattutto a garantire il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della Costituzione italiana. Pertanto, se si è in possesso di certifi cati medici che attestino la sussistenza dei sintomi tipici del “colpo di frusta”, non bisogna temere la resistenza dei co-lossi assicurativi ma rivolgersi subito a professionisti seri e preparati per poter formulare la legittima richiesta di risar-cimento. L’assistenza di personale specializzato, competente e costantemente aggiornato può senz’altro fare la differenza, soprattutto in questo particolare momento storico.

Incidente stradale: il colpo di frustaviene ancora risarcito?

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DOTT. LUCA MULAS

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COS’E’ In questi anni caratterizzati da una forte crisi economi-ca ottenere un mutuo in banca può risultare diffi cile. Il decreto SbloccaItalia ha introdotto questo strumento che consente di trasformare un contratto di locazione in una sorta di prelimi-nare di acquisto. Si uniscono i vantaggi offerti da due tipi di contratto: la locazione ed il preliminare di compravendita (o più tecnicamente l’opzione).COME FUNZIONA Col Rent to buy il proprietario concede in godimento un immobile con una normale locazione; ma nel contratto è altresì prevista la possibilità per il conduttore di ac-quistare l’immobile stesso, entro la data fi ssata. Una parte dei canoni di locazione, che dev’essere espressamente specifi cata nel contratto, sarà imputata a prezzo di acquisto. Esempio: prezzo d’acquisto: 100.000 euro; affi tto annuo (interamente imputato in conto prezzo): 10.000 euro; se dopo 4 anni deci-do di comprare, dovrò pagare 60.000 euro; ovvero 100.000 euro (prezzo) - 40.000 euro (canoni già versati).I VANTAGGI Per il conduttore: ottenere immediatamente la disponibilità della casa; rateizzare il pagamento dell’acquisto, senza dover far ricorso al mutuo; recuperare (in tutto o in

parte) le somme versate per l’affi tto al momento del succes-sivo acquisto. Per i potenziali venditori: riuscire ad individuare degli acquirenti, senza dover attendere le decisioni degli istituti bancari, mettendo subito a reddito il bene.COM’E’ REGOLATO IL CONTRATTO Si applica la disciplina in materia di usufrutto prevista dal codice civile: le spese di ma-nutenzione straordinaria restano in capo al locatore/proprieta-rio, mentre quelle di ordinaria passano in capo al conduttore.MA NON ESISTEVA GIA’ QUESTO TIPO DI CONTRATTO? In passato si utilizzava lo schema della locazione con patto di futura vendita. Secondo il nuovo decreto, però, il rent to buy potrà essere trascritto nei registri immobiliari; ciò consentirà al conduttore di essere protetto da eventuali pregiudizi: ipoteche, pignoramenti, fallimento del proprietario, anche se la vendita dovesse essere perfezionata in un momento successivo. L’art. 21 comma 3 del Decreto sbloccaItalia ha elevato il termine di effi cacia della trascrizione dai 3 anni (previsti per i contratti preliminari) a tutta la durata del contratto di rent to buy e co-munque ad un periodo non superiore a 10 anni, consentendo la stipulazione di contratti con termine molto lungo.

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DIRITTO IMMOBILIARE

VIA ROMA 65 – 35020 DUE CARRARE (PD) - Tel. 049-911.63.06 - Mail: [email protected]

Spesso accade che i coniugi, dopo essersi separati, attendano molti anni per divorziare, o addirittura non lo facciano mai, nell’errato convincimento che con

l’atto di separazione si sia già posto fi ne al vincolo coniuga-le. In realtà la separazione non scioglie il matrimonio, ma ne sospende alcuni effetti facendo venir meno ad esempio l’obbligo della coabitazione e della fedeltà e ponendo fi ne alla comunione legale dei beni, ove esistente.

Solo con la sentenza di divorzio i coniugi cesseranno di essere tali, con conseguenti diritti all’eredità in ipotesi di decesso di uno dei suddetti prima della cessazione del vincolo coniugale. Varie sono le ipotesi che in concreto si possono presentare:

1) Il coniuge separato senza addebito della sepa-razione manterrà per tutto il periodo della separazione i medesimi diritti successori del coniuge non separato. Il sud-detto erediterà secondo le regole ordinarie della successione e potrà agire in giudizio, qualora sia stato estromesso, a tutela della quota ereditarie a lui riservata per legge. Altresì qualora il coniuge superstite abiti nell’abitazione coniugale godrà del diritto di abitare in tale immobile per tutta la vita,

come accade per il coniuge non separato; 2) Al contrario il Coniuge separato con sentenza che

gli abbia attribuito la colpa della separazione, perde per ef-fetto dell’addebito il diritto successorio sui beni del coniuge deceduto. Trattasi di una sorta di sanzione che discende dal-la dichiarazione di addebito stesso. A tal proposito preme precisare che l’ottenimento della dichiarazione di colpa si fonda su presupposti diversi dal semplice sentire comune “è colpa sua” e pertanto nel concreto delle aule di Tribunale spesso risulta diffi cile la prova dei presupposti legalmente richiesti;

3) Un’ ipotesi particolare è quella del coniuge separa-to a cui è addebitata la separazione ma che al momento del decesso dell’altro coniuge godeva di un assegno alimen-tare, in quanto versava in stato di bisogno non essendo in grado di provvedere alle sue necessità. In tale caso il legislatore ha previsto un assegno alimentare a carico dell’e-redità con limiti e condizioni che cambiano a seconda del caso concreto. Questa ipotesi, sino ad ora, ha visto una rara applicazione ma in un futuro di contrazione della spesa pen-sionistica sicuramente troverà una maggior applicazione.

Avv. Alberta Garbin - Via Roma 9/a 35026 Conselve (PD) - Tel. 0495385502 - Mail a.garbin@ti n.it

I diritti di successione del coniuge separato

DIRITTO DI FAMIGLIA

L’attuale crisi economica spesso mette le aziende nella condizione di non poter corrispondere al lavoratore il trattamento di fi ne rapporto e/o le stesse retribuzioni.

La procedura di recupero del credito non sempre porta a risultati soddisfacenti anche per l’incombente rischio che l’azienda venga dichiarata fallita o venga assoggettata a un’altra procedura concorsuale. In tal caso, nella migliore delle ipotesi, il lavoratore dovrebbe attendere diversi anni prima di veder corrisposte le somme cui ha diritto, ma può addirittura accadere che l’azienda fallita non abbia attivo suffi ciente per poter garantire il pagamento a tutti i lavora-tori al termine della procedura concorsuale. In tali casi, su richiesta del lavoratore, soccorre l’INPS attraverso il Fondo di garanzia. Il Fondo di garanzia dell’Inps è uno strumento di tutela che ha lo scopo di sostituirsi al datore di lavoro in caso di insolvenza di quest’ultimo nel pagamento del T.F.R. e/o delle ultime tre mensilità ai lavoratori subordinati che abbiano cessato il rapporto di lavoro. Condizioni indi-spensabili per richiedere il suo intervento sono pertanto due: 1) il rapporto di lavoro deve essere cessato 2) il datore di lavoro deve essere qualifi cato come insolvente. L’intervento

del Fondo di garanzia può essere richiesto quindi, tutte le volte in cui l’impresa viene assoggettata ad una procedu-ra concorsuale (ovvero fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straor-dinaria) oppure, nel caso in cui l’impresa non sia assog-gettabile a fallimento, quando l’esecuzione forzata (ovvero il pignoramento) promossa dal lavoratore per recuperare il proprio credito non è andata a buon fi ne. Mentre sul TFR non ci sono limiti di sorta, quanto alle mensilità l’INPS ri-sponde per le somme dovute a titolo di retribuzione, per i ratei di tredicesima e altre mensilità aggiuntive nonché per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo di prestazioni di malattia e maternità. L’intervento del Fondo presenta l’indubbio vantaggio di poter recuperare le somme dovute senza essere costretti ad attendere la chiusura della proce-dura concorsuale, la quale comunque porta con sé l’inco-gnita sulla concreta possibilità di vedersi pagate le proprie spettanze. Da evidenziare, infi ne, che il Fondo di garanzia tutela il lavoratore anche nel caso in cui il datore di lavoro insolvente ometta di versare i contributi alle forme di previ-denza complementare, ovvero ne versi in misura minore.

Avv. Stefania Cestari - STUDIO LEGALE - Via G. Verdi 15/10 - 35026 - Conselve (PD) - Tel e fax 049-535265

L’impresa è insolvente: per i dipendenti si apre il paracadute del fondo di garanzia dell’INPS

DIRITTO D’IMPRESA

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AVVOCATO TOMMASO LA ROSA

Chi paga i danni del “pirata”?

ok levantino

Con sempre maggior frequenza, purtroppo, chi acquista un immobile di nuova costruzione si trova a dover fare i conti, poco dopo l’acquisto, con fenomeni di infi ltra-

zioni, umidità, comparsa di muffe, non corretta impermeabi-lizzazione della copertura, ed altri vizi e difetti che rendono l’immobile poco vivibile.

In tali casi soccorre l’art. 1669 c.c., dettato a tutela non solo del committente dell’intervento edilizio (ossia colui che incarica direttamente un’impresa di costruire l’immobile), ma anche di chi abbia da altri acquistato l’immobile poi rivelatosi affetto da gravi difetti (ipotesi assai più frequente, nella pra-tica, del caso di “evidente pericolo di rovina” dell’edifi cio, pure contemplato dalla norma in esame). Il citato articolo sancisce infatti la responsabilità del costruttore per l’insor-gere di tali vizi, purché gli stessi: (i) si manifestino entro 10 anni dall’ultimazione dell’opera, (ii) siano denunziati entro 1 anno dalla scoperta e (iii) l’azione di risarcimento sia iniziata entro 1 anno dalla denunzia. Al ricorrere di tali presupposti, l’appaltatore dovrà risarcire il proprietario dei danni subiti, corrispondenti al costo degli interventi necessari

alla loro eliminazione ovvero, in caso di vizi ineliminabili, al minor valore dell’immobile. In solido con il costruttore dell’im-mobile dovranno rispondere, poi, tutti i soggetti che abbiano contribuito all’insorgere dei vizi: è il caso del Direttore Lavori, che non abbia esercitato la dovuta sorveglianza durante l’e-difi cazione dell’immobile, del Progettista, per i vizi derivanti da errori commessi in fase di progettazione, o delle Ditte esecutrici dei singoli interventi viziati (es.: il serramentista in caso di infi ltrazioni dai serramenti, l’esecutore dell’isola-mento cd. a cappotto in caso di errato isolamento termico dell’immobile, etc.). È quindi indispensabile che il proprietario di un immobile edifi cato da meno di dieci anni ed affetto da gravi vizi e difetti, per evitare decadenze e prescrizioni, che pregiudicherebbero defi nitivamente la possibilità di ottenere il dovuto risarcimento, si rivolga senza ritardo ad un tecnico di propria fi ducia, al fi ne di verifi carne esistenza e gravità dei vizi, nonché ad un legale, per verifi care la sussistenza degli altri presupposti richiesti dalla legge, al fi ne di ottenere, con la loro assistenza, il dovuto risarcimento del danno, in sede giudiziale o stragiudiziale.

Rovina e difetti di immobili:L’art. 1669 codice civile

DIRITTO IMMOBILIARE

Avvocato SILVIA MAINARDI

Studio Legale Mainardi - via Tempesta n. 30 - 30033 Noale-Venezia tel. 041.4433435 - fax 041.5828061

Può capitare la brutta esperienza di essere coinvolti in un sinistro della strada causato da un cosiddetto “pirata” che poi si allontana senza farsi identifi care o, come

purtroppo capita sempre più di frequente, da chi è privo della copertura assicurativa obbligatoria per la Responsa-bilità Civile Automobilistica. Nel primo caso il danneggiato non conosce il responsabile cui chiedere il risarcimento, nel secondo potrebbe incontrare certe diffi coltà a farsi ristorare: con molta probabilità potrebbe trovarsi costretto ad agire in giudizio contro il responsabile, con impegno di spesa e tem-po, e sperando che il danneggiante non sia nullatenente...

In queste ipotesi, come per vero in altre, può interve-nire in soccorso del danneggiato il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, costituito presso la CONSAP S.p.a (Con-cessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici) e vigilato dal Mi-nistero per lo Sviluppo Economico. Va detto che la tutela in parola opera solo ed esclusivamente per i danni cagionati da veicoli (e natanti) per i quali vige l’obbligo di assicurazione. Come dispone l’art. 283 del D.Lgs 209/2005 (Codice delle Assicurazioni) il Fondo di Garanzia interviene in modo diversifi cato a seconda dei casi: nel sinistro con veicoli non

identifi cati (caso del pirata) si può ottenere ad esempio il risarcimento per i danni alla persona; qualora poi i danni alla persona siano di certa gravità, il risarcimento può contempla-re pure i danni alle cose, anche se con una franchigia di Euro 500,00. Nell’ipotesi invece di sinistro con veicoli non assicu-rati possono essere risarciti tanto i danni alla persona quanto alle cose. Il Fondo di Garanzia è tenuto ai risarcimenti nei limiti dei massimali minimi previsti dalla legge al momento del sinistro; e quindi ora, e per ciascun sinistro, rispettivamen-te 5.000.000 euro per danni alla persona, ed 1.000.000 euro per danni a cose. Quale l’iter per richiede l’intervento del Fondo di Garanzia? Come disposto dall’art. 287 del Codice delle Assicurazioni, la richiesta di risarcimento - con l’indicazione del fatto e la documentazione relativa ai danni - va inoltrata con raccomandata a/r all’impresa assicurativa designata (ora Generali Italia s.p.a), nonchè alla CONSAP S.p.a, con sede in Roma, Via Yser, 14. Nello sfortunato caso di mancato riscontro o diniego di risarcimento, qualora ne sussistano i presupposti, il danneggiato avrà la facoltà di agire in giudizio contro l’impresa assicurativa designata ed ottenere così le prestazioni sopra viste.

Mirano, via Villafranca 6 - tel. 041/481001 - [email protected]

INFORTUNISTICA

AVV. ROBERTO MEGGIATO

Il testamento è l’unico strumento che la legge mette a disposi-zione della persona per disporre di tutte le proprie sostanze, o di parte di esse, per il tempo in cui avrà cessato di vivere (art.

587 cod. civ.). Le forme ordinarie di testamento previste dall’ordi-namento italiano sono il testamento olografo, che è un atto priva-to, ed il testamento per atto di notaio, che può essere pubblico o segreto. Tutti, in qualunque forma redatti, hanno lo stesso valore e la stessa effi cacia, ed entrambe le forme presentano vantaggi e svantaggi. Il testamento olografo è la forma più semplice e pra-tica, perché non richiede l’intervento del notaio o di testimoni, e per questo è anche il tipo più diffuso. La parola olografo deriva dal greco e signifi ca “interamente scritto”, ed infatti il requisito di validità del testamento olografo è che in esso la scrittura, la data e la sottoscrizione siano tutte ed interamente scritte di pugno dal testatore (art. 602 cod. civ.). Può essere scritto in qualsiasi lingua, con qualsiasi mezzo (inchiostro, carbone, gesso) e su qualsiasi supporto (carta, legno, stoffa); se, come di solito accade, è scritto su carta, questa può essere di qualsiasi qualità, dimensione, forma e colore. Il testamento olografo, inoltre, può essere anche conte-nuto in una lettera. I benefi ciari possono essere sia persone fi siche nate o concepite prima dell’apertura della successione, sia persone giuridiche, tutti esattamente indicati e quindi precisamente indivi-

Il testamento olografoSUCCESSIONE

AVV. MATTEO LEVANTINOduabili. Possono inoltre essere previste disposizioni a favore dei poveri e dell’anima. Il testamento olografo offre il vantaggio della comodità di redazione e della segretezza, ma presenta lo svan-taggio di essere esposto al pericolo di soppressione, alterazione e smarrimento, alla possibilità di dubbi sulla sua autenticità e a diffi -coltà interpretative che possono riscontrarsi in un atto predisposto senza l’assistenza di un tecnico del diritto. Se, infatti, prerogativa del testamento è la libertà del testatore, si deve ricordare che la legge riserva ai prossimi congiunti del testatore delle quote di eredità, che se non rispettate possono portare all’impugnazione del testamento. Il testamento, inoltre, è sempre revocabile e la volontà testamentaria di una persona può risultare da più testa-menti, con la precisazione che, in caso di contenuti contraddittori, la prevalenza va attribuita alle disposizioni espresse negli atti di data posteriore. Il testamento olografo, in particolare, può anche revocare un precedente testamento pubblico.Per ovviare al perico-lo di smarrimento o distruzione del testamento, si può depositare l’atto presso un notaio, o redigerne più copie, tutte olografe, da consegnare a più persone di fi ducia.

La Legge di Stabilità 2014 (Legge n. 147/2013) ha istituito l’Imposta Unica Comunale (IUC) che ha il compito di riunire in un’unica tassazione le imposte relative al possesso di immobili

e quelle dedicate all’erogazione e alla fruizione dei servizi comunali.La IUC si compone di tre imposte:- IMU (Imposta Municipale Unica relativa al possesso di immo-

bili, escluse le abitazioni principali non di lusso)- TASI (Tassa Annuale sui Servizi Indivisibili relativa all’abita-

zione principale)- TARI, (Tariffa Rifi uti)l’IMU si applica sulle seconde case, sulle case considerate di

lusso (categoria catastali A/1, A/8 e A/9) anche se prima casa, fabbricati e alle aree fabbricabili. L’IMU è a carico del proprietario de-gli immobili; il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfi teusi, superfi cie sugli stessi; l’ex coniuge affi datario della casa coniugale; il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione fi nanziaria. L’aliquota di base è pari a 0,76% e i Comuni possono aumentarla fi no a raggiungere il tetto di 1,06%. La prima rata IMU si paga entro in 16 giugno, mentre la seconda entro in 16 dicembre. La TASI è destinata a

sostenere le spese dei Comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l’anagrafe. Deve essere pagata sia dal proprietario che dal detentore dell’immobile (ad esempio inquilini in affi tto); ogni Comune avrà il compito di stabilire la distribuzione dell’ aliquota tra eventuale locatore e locatario, tenendo conto che la somma delle aliquote stabilite dai comuni per IMU e TASI non può superare il limi-te di 1,14% complessivo. Per il 2014 le scadenze sono le seguenti:

- 16 giugno per i Comuni che hanno deliberato entro il 31 maggio

- 16 ottobre per i Comuni che hanno deliberato entro il 10 settembre

-16 dicembre per tutti gli altri Comuni.La TARI è destinata a fi nanziare i costi di raccolta e smalti-

mento dei rifi uti e deve essere pagata da chi utilizza gli immobili che producono rifi uti urbani, per i quali opera il servizio di raccolta e smaltimento. Ogni Comune stabilisce le proprie tariffe. La TARI si paga in un minimo di due ed un massimo di quattro rate, a seconda dei Comuni. La prima rata è fi ssata per tutti al 16 giugno.

Tassazione Immobili

STUDIO COMMERCIALISTA

Commercialista ELISA MAGAGNA

Via G. Verdi n. 15/10 - Conselve (Pd) - TEL. 049 5385916 - FAX. 049 7423196 CELL. 335 1207710 - e-mail: [email protected]

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e-mail: avv.matt eolevanti [email protected]

Gli articoli 147 e 148 del Codice Civile, nel richia-marsi ai novellati artt. 315 bis e 316 bis dello stesso Codice, impongono ai genitori di provve-

dere al mantenimento dei fi gli, in proporzione alle loro rispettive sostanze e capacità.

Nulla dice la Legge in ordine al momento di ces-sazione di tale obbligo, che è posto in relazione alle aspirazioni, inclinazioni e capacità del fi glio: è dunque escluso che l’obbligo di mantenimento venga meno automaticamente con il raggiungimento della maggiore età da parte del fi glio o con il conseguimento del diplo-ma, della laurea o di altro titolo equipollente.

Ma qual’è, allora, il momento a decorrere dal quale il genitore non deve più provvedere al mantenimento del fi glio?

Le decisioni dei Tribunali e delle Corti superiori han-no individuato alcuni criteri per determinare il momen-to dal quale il fi glio debba ritenersi economicamente autosuffi ciente: quando percepisca un reddito adeguato

alla professionalità acquisita (anche in relazione alla condizione del mercato), quando si trovi nelle concrete condizioni per essere economicamente autosuffi ciente, quando rifi uti ingiustifi catamente occasioni di lavoro oppure non le cerchi.

Se all’esito di un procedimento di separazione o divorzio sia fatto obbligo ad uno dei genitori di versare all’altro un assegno di mantenimento per il fi glio mino-renne e non autosuffi ciente, si tenga conto di quanto segue: il genitore non potrà versare le somme diretta-mente in mani del fi glio, anche se abbia poi raggiunto la maggiore età, salvo diverso accordo o provvedimento del Giudice; allo stesso modo, laddove il genitore riten-ga essere venuto meno il diritto del fi glio al manteni-mento dovrà fornire adeguata prova e chiedere al Tri-bunale competente l’emanazione di un provvedimento che lo dichiari, avviando un procedimento di revisione delle disposizioni esistenti.

Quando cessa l’obbligo di mantenimento del fi glio DIRITTO DI FAMIGLIA

Studio Legale Furlanett o – Milani - Avv. Angela Furlanett o - Avv. Cinzia Milani Via Roma 1/a 35020 Sant’Angelo di Piove (PD) - Tel e fax 049.5847539 - www.studiolegalefm.com

 

Dalle vacanze, ai contenuti digitali (musica, fi lm, ap-plicazioni per il cellulare, software etc), fi no a scarpe, borse o capi di abbigliamento.. ormai gran parte de-

gli acquisti dei consumatori italiani avviene nei c.d. negozi virtuali: su siti di e-commerce, tramite coupon o inserzioni sui social network, o ancora tramite aste private su e-bay o siti analoghi. Accanto agli indubbi vantaggi degli acquisti on line (possibilità di ampia scelta e di acquisti in ogni parte del mondo), si pongono problemi di tutela del consumatore e soprattutto di consapevolezza dei suoi diritti ed obblighi.

La legislazione italiana (in particolare il D. Lgs. 70/2003 sul commercio elettronico e il D. Lgs. 206/2005 Codice del consumo), in attuazione di direttive comunitarie, pone strumenti di tutela atti a garantire la sicurezza degli acquisti in rete e questo:

− prima dell’acquisto (con obbligo per l’azienda di inserire nel sito informazioni sull’identità del venditore, sul prodotto, sul prezzo, sulle condizioni generali di vendita);

− all’atto dell’acquisto (con l’obbligo di informazioni chiare, specialmente riguardo ai costi ed al prezzo fi nale, di

informativa sul trattamento dei dati personali, sull’esistenza e le condizioni del diritto di recesso e con la necessità di spe-cifi ca approvazione delle clausole vessatorie);

− e dopo l’acquisto (con l’obbligo di consegna dei beni acquistati entro 30 giorni, il diritto alla garanzia sulla qualità ed integrità sui beni acquistati, il diritto di recesso).

In particolare, di fondamentale importanza per il consu-matore è la consapevolezza del suo diritto al ripensamento (cd. diritto di recesso) dell’acquisto effettuato on line, eserci-tabile entro 14 giorni dalla consegna del bene o del servizio, senza costi e senza obbligo di motivazione. Ulteriori aspetti a cui il cyber consumatore deve fare attenzione riguardano: la sicurezza dei sistemi di pagamento usati dall’azienda, l’in-formativa di corretto trattamento dei dati personali forniti, la provenienza dei beni e la loro qualità. Si rammenta a tal pro-posito che è punibile, anche penalmente, l’acquisto o scam-bio di prodotti contraffatti e ciò, sia che si tratti di scaricare illegalmente fi lm o musica protetti dal diritto d’autore, che di acquistare borse, scarpe etc di marchi registrati, contraffatti.

Essere attenti è semplicemente essere coscienti.

La tutela del consumatore negli acquisti in internet

COMMERCIO IN RETE

Avvocato MAELA COCCATO

Studio Legale Coccato - Campolongo Maggiore (VE) via Roma, 24 - tel. 049.9740050Vigonza (PD) via Venezia, 141/a - tel. 049.503845 - [email protected] - www.studiolegalecoccato.it

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Chi paga i danni del “pirata”?

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Con sempre maggior frequenza, purtroppo, chi acquista un immobile di nuova costruzione si trova a dover fare i conti, poco dopo l’acquisto, con fenomeni di infi ltra-

zioni, umidità, comparsa di muffe, non corretta impermeabi-lizzazione della copertura, ed altri vizi e difetti che rendono l’immobile poco vivibile.

In tali casi soccorre l’art. 1669 c.c., dettato a tutela non solo del committente dell’intervento edilizio (ossia colui che incarica direttamente un’impresa di costruire l’immobile), ma anche di chi abbia da altri acquistato l’immobile poi rivelatosi affetto da gravi difetti (ipotesi assai più frequente, nella pra-tica, del caso di “evidente pericolo di rovina” dell’edifi cio, pure contemplato dalla norma in esame). Il citato articolo sancisce infatti la responsabilità del costruttore per l’insor-gere di tali vizi, purché gli stessi: (i) si manifestino entro 10 anni dall’ultimazione dell’opera, (ii) siano denunziati entro 1 anno dalla scoperta e (iii) l’azione di risarcimento sia iniziata entro 1 anno dalla denunzia. Al ricorrere di tali presupposti, l’appaltatore dovrà risarcire il proprietario dei danni subiti, corrispondenti al costo degli interventi necessari

alla loro eliminazione ovvero, in caso di vizi ineliminabili, al minor valore dell’immobile. In solido con il costruttore dell’im-mobile dovranno rispondere, poi, tutti i soggetti che abbiano contribuito all’insorgere dei vizi: è il caso del Direttore Lavori, che non abbia esercitato la dovuta sorveglianza durante l’e-difi cazione dell’immobile, del Progettista, per i vizi derivanti da errori commessi in fase di progettazione, o delle Ditte esecutrici dei singoli interventi viziati (es.: il serramentista in caso di infi ltrazioni dai serramenti, l’esecutore dell’isola-mento cd. a cappotto in caso di errato isolamento termico dell’immobile, etc.). È quindi indispensabile che il proprietario di un immobile edifi cato da meno di dieci anni ed affetto da gravi vizi e difetti, per evitare decadenze e prescrizioni, che pregiudicherebbero defi nitivamente la possibilità di ottenere il dovuto risarcimento, si rivolga senza ritardo ad un tecnico di propria fi ducia, al fi ne di verifi carne esistenza e gravità dei vizi, nonché ad un legale, per verifi care la sussistenza degli altri presupposti richiesti dalla legge, al fi ne di ottenere, con la loro assistenza, il dovuto risarcimento del danno, in sede giudiziale o stragiudiziale.

Rovina e difetti di immobili:L’art. 1669 codice civile

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Avvocato SILVIA MAINARDI

Studio Legale Mainardi - via Tempesta n. 30 - 30033 Noale-Venezia tel. 041.4433435 - fax 041.5828061

Può capitare la brutta esperienza di essere coinvolti in un sinistro della strada causato da un cosiddetto “pirata” che poi si allontana senza farsi identifi care o, come

purtroppo capita sempre più di frequente, da chi è privo della copertura assicurativa obbligatoria per la Responsa-bilità Civile Automobilistica. Nel primo caso il danneggiato non conosce il responsabile cui chiedere il risarcimento, nel secondo potrebbe incontrare certe diffi coltà a farsi ristorare: con molta probabilità potrebbe trovarsi costretto ad agire in giudizio contro il responsabile, con impegno di spesa e tem-po, e sperando che il danneggiante non sia nullatenente...

In queste ipotesi, come per vero in altre, può interve-nire in soccorso del danneggiato il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, costituito presso la CONSAP S.p.a (Con-cessionaria dei Servizi Assicurativi Pubblici) e vigilato dal Mi-nistero per lo Sviluppo Economico. Va detto che la tutela in parola opera solo ed esclusivamente per i danni cagionati da veicoli (e natanti) per i quali vige l’obbligo di assicurazione. Come dispone l’art. 283 del D.Lgs 209/2005 (Codice delle Assicurazioni) il Fondo di Garanzia interviene in modo diversifi cato a seconda dei casi: nel sinistro con veicoli non

identifi cati (caso del pirata) si può ottenere ad esempio il risarcimento per i danni alla persona; qualora poi i danni alla persona siano di certa gravità, il risarcimento può contempla-re pure i danni alle cose, anche se con una franchigia di Euro 500,00. Nell’ipotesi invece di sinistro con veicoli non assicu-rati possono essere risarciti tanto i danni alla persona quanto alle cose. Il Fondo di Garanzia è tenuto ai risarcimenti nei limiti dei massimali minimi previsti dalla legge al momento del sinistro; e quindi ora, e per ciascun sinistro, rispettivamen-te 5.000.000 euro per danni alla persona, ed 1.000.000 euro per danni a cose. Quale l’iter per richiede l’intervento del Fondo di Garanzia? Come disposto dall’art. 287 del Codice delle Assicurazioni, la richiesta di risarcimento - con l’indicazione del fatto e la documentazione relativa ai danni - va inoltrata con raccomandata a/r all’impresa assicurativa designata (ora Generali Italia s.p.a), nonchè alla CONSAP S.p.a, con sede in Roma, Via Yser, 14. Nello sfortunato caso di mancato riscontro o diniego di risarcimento, qualora ne sussistano i presupposti, il danneggiato avrà la facoltà di agire in giudizio contro l’impresa assicurativa designata ed ottenere così le prestazioni sopra viste.

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AVV. ROBERTO MEGGIATO

Il testamento è l’unico strumento che la legge mette a disposi-zione della persona per disporre di tutte le proprie sostanze, o di parte di esse, per il tempo in cui avrà cessato di vivere (art.

587 cod. civ.). Le forme ordinarie di testamento previste dall’ordi-namento italiano sono il testamento olografo, che è un atto priva-to, ed il testamento per atto di notaio, che può essere pubblico o segreto. Tutti, in qualunque forma redatti, hanno lo stesso valore e la stessa effi cacia, ed entrambe le forme presentano vantaggi e svantaggi. Il testamento olografo è la forma più semplice e pra-tica, perché non richiede l’intervento del notaio o di testimoni, e per questo è anche il tipo più diffuso. La parola olografo deriva dal greco e signifi ca “interamente scritto”, ed infatti il requisito di validità del testamento olografo è che in esso la scrittura, la data e la sottoscrizione siano tutte ed interamente scritte di pugno dal testatore (art. 602 cod. civ.). Può essere scritto in qualsiasi lingua, con qualsiasi mezzo (inchiostro, carbone, gesso) e su qualsiasi supporto (carta, legno, stoffa); se, come di solito accade, è scritto su carta, questa può essere di qualsiasi qualità, dimensione, forma e colore. Il testamento olografo, inoltre, può essere anche conte-nuto in una lettera. I benefi ciari possono essere sia persone fi siche nate o concepite prima dell’apertura della successione, sia persone giuridiche, tutti esattamente indicati e quindi precisamente indivi-

Il testamento olografoSUCCESSIONE

AVV. MATTEO LEVANTINOduabili. Possono inoltre essere previste disposizioni a favore dei poveri e dell’anima. Il testamento olografo offre il vantaggio della comodità di redazione e della segretezza, ma presenta lo svan-taggio di essere esposto al pericolo di soppressione, alterazione e smarrimento, alla possibilità di dubbi sulla sua autenticità e a diffi -coltà interpretative che possono riscontrarsi in un atto predisposto senza l’assistenza di un tecnico del diritto. Se, infatti, prerogativa del testamento è la libertà del testatore, si deve ricordare che la legge riserva ai prossimi congiunti del testatore delle quote di eredità, che se non rispettate possono portare all’impugnazione del testamento. Il testamento, inoltre, è sempre revocabile e la volontà testamentaria di una persona può risultare da più testa-menti, con la precisazione che, in caso di contenuti contraddittori, la prevalenza va attribuita alle disposizioni espresse negli atti di data posteriore. Il testamento olografo, in particolare, può anche revocare un precedente testamento pubblico.Per ovviare al perico-lo di smarrimento o distruzione del testamento, si può depositare l’atto presso un notaio, o redigerne più copie, tutte olografe, da consegnare a più persone di fi ducia.

La Legge di Stabilità 2014 (Legge n. 147/2013) ha istituito l’Imposta Unica Comunale (IUC) che ha il compito di riunire in un’unica tassazione le imposte relative al possesso di immobili

e quelle dedicate all’erogazione e alla fruizione dei servizi comunali.La IUC si compone di tre imposte:- IMU (Imposta Municipale Unica relativa al possesso di immo-

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zione principale)- TARI, (Tariffa Rifi uti)l’IMU si applica sulle seconde case, sulle case considerate di

lusso (categoria catastali A/1, A/8 e A/9) anche se prima casa, fabbricati e alle aree fabbricabili. L’IMU è a carico del proprietario de-gli immobili; il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfi teusi, superfi cie sugli stessi; l’ex coniuge affi datario della casa coniugale; il locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione fi nanziaria. L’aliquota di base è pari a 0,76% e i Comuni possono aumentarla fi no a raggiungere il tetto di 1,06%. La prima rata IMU si paga entro in 16 giugno, mentre la seconda entro in 16 dicembre. La TASI è destinata a

sostenere le spese dei Comuni per i servizi cosiddetti “indivisibili”, come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la sicurezza, l’anagrafe. Deve essere pagata sia dal proprietario che dal detentore dell’immobile (ad esempio inquilini in affi tto); ogni Comune avrà il compito di stabilire la distribuzione dell’ aliquota tra eventuale locatore e locatario, tenendo conto che la somma delle aliquote stabilite dai comuni per IMU e TASI non può superare il limi-te di 1,14% complessivo. Per il 2014 le scadenze sono le seguenti:

- 16 giugno per i Comuni che hanno deliberato entro il 31 maggio

- 16 ottobre per i Comuni che hanno deliberato entro il 10 settembre

-16 dicembre per tutti gli altri Comuni.La TARI è destinata a fi nanziare i costi di raccolta e smalti-

mento dei rifi uti e deve essere pagata da chi utilizza gli immobili che producono rifi uti urbani, per i quali opera il servizio di raccolta e smaltimento. Ogni Comune stabilisce le proprie tariffe. La TARI si paga in un minimo di due ed un massimo di quattro rate, a seconda dei Comuni. La prima rata è fi ssata per tutti al 16 giugno.

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Page 32: Padova nord ott2014 n134

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Page 33: Padova nord ott2014 n134

Nessuna paura di vaccinarsi, è per il nostro bene

Informazione a pagamento a cura degli esperti del settore www.lapiazzaweb.it

L’Editoriale

Dai primi giorni del mese di novembre è partita la campagna per le vaccina-zioni antinfl uenzali e puntuali arriva-

no campagne mediatiche denigratorie con-tro i vaccini in generale. A causa di questa controinformazione antivaccinale assistia-mo ad un calo pauroso della copertura, ad esempio con picchi del 25% in meno per morbillo e rosolia, ed i cali sono più evidenti nelle zone in cui le associazioni contro i vac-cini sono più attive ed in prossimità di loro convegni. Eppure,ad esempio,per quanto riguarda il morbillo negli ultimi 18 anni,in virtù di vaccinazioni su larga scala si sono evitati 2 milioni di casi di contagio e 2000 decessi per complicanze dovute a questa malattia e le malformazioni al feto dovute alla rosolia sono pressoché scomparse,ma non è scomparsa la rosolia che causa questi danni quando contratta nei primi mesi di gravidanza. Né vale la presunzione di non fare il vaccino al proprio fi glio,tanto lo fa il mio vicino di casa, poiché solo grazie ad una copertura vaccinale pressoché comple-ta sono state debellate in Italia malattie come la poliomielite ed il vaiolo e solo gra-zie ad un vaccino,speriamo sia quanto pri-ma, potremo difenderci dal virus dell’ ebola in caso la malattia dovesse espandersi o in caso di viaggi in zone in cui è presente in forma endemica così come già oggi si fa per altre malattie tropicali nei cui confronti i vaccini sono oggi disponibili.

Continua a pag.

di Francesco noce*

L’IMPORTANZA DI VACCINARSI

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di rovigo

Continua a pag.

Nel 1980, nasce in Italia, con colpevole ritardo rispetto ad altri paesi con lo stesso livello di sviluppo sanitario, il primo corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentaria con il precipuo scopo di fornire al “nuovo odontoiatra” una cultura biologica in tutto e per tutto simile ad ogni altra specialita’ medico-chirurgica. Con i primi laureati, la legge 409 del 24 Luglio 1985 istituiva uffi cialmente la professione sanitaria odontoiatrica “...la professione sanitaria di odontoiatra che viene esercitata da coloro che sono in possesso del diploma di Laurea in Odontoiatria e protesi dentaria e della relativa abilitazione all’esercizio

professionale....” L’articolo 2 della legge 409/1985 afferma poi che: “Formano oggetto della professione di odontoiatra le attività inerenti alla diagnosi ed alla terapia delle malattie ed anomalie congenite ed acquisite dei denti, della bocca, delle mascelle e dei relativi tessuti, nonché alla prevenzione ed alla riabilitazione odontoiatriche.Gli odontoiatri possono prescrivere tutti i medicamenti necessari all’esercizio della loro professione”. Questo rese necessaria la creazione all’interno dell’Ordine dei medici, del relativo Albo degli Odontoiatri che muto’ la propria denominazione in Ordine dei Medici Chirourghi e degli Odontoiatri. L’organizzazione dell’Ordine si divide quindi in due commissioni, medica ed odontoiatrica, dotate di specifi che competenze istituzionali ed elette da organi elettorali diversi. La Commissione dell’Albo degli Odontoiatri

ODONTOIATRIA, LA STORIA E LE NORME IN MATERIA

di Dott. Bruno noce**Presidente dentisti rovigo

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Alimentazione, la dieta giusta

I denti... hanno fallito l’adattamento

Udito, un senso irrinunciabile

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L’orecchio è un organo meraviglioso e complesso. Ma per comprendere in che modo si verifica la perdita dell’udito è necessario sapere come funziona l’orecchio. La sua parte esterna raccoglie i suoni e li convoglia

nell’orecchio medio dove le vibrazioni sonore, trasmesse dal movimento del timpano, raggiungono l’orecchio interno. Qui la coclea, il vero e proprio orga-no uditivo con le sue migliaia di cellule ciliate, genera segnali che, attraverso il nervo uditivo, raggiungono infine il cervello. I suoni si differenziano per la frequenza, che si misura in Hertz, e per l’ampiezza, che si misura in decibel (dB). Le voci di una conversazione, ad esempio, possono normalmente an-dare da 300 a 3.000 Hertz con un’intensità che si aggira sui 50 dB. I suoni possono provocare disturbi uditivi a partire da 85 dB. La sordità si differenzia in base alla gravità.

La bontà dell’udito dipende dall’efficienza del sistema uditivo che però con l’età, oppure a causa di traumi, esposizioni costanti a forti rumori, condizioni genetiche o ereditarie, può perdere gradatamente la sua efficien-za sino a trasformarsi in ipoacusia. Due sono i tipi di ipoacusia individuati dalla medicina. Il primo è l’ipoacusia trasmissiva, ovvero quella causata da problemi presenti nell’orecchio esterno e medio, cerume, infezioni, perfo-razioni del timpano o l’otosclerosi che immobilizza gli ossicini. Il secondo, che rappresenta la stragrande maggioranza dei casi, è invece l’ipoacusia neurosensoriale, legata a problemi dell’orecchio interno, al deterioramento delle cellule ciliate presenti nella coclea oppure all’indebolimento del nervo acustico. Quando il grado di perdita è lieve (20-40 db) non viene percepita la sola voce bisbigliata; se è moderato (40-60 db) la voce emessa a livello di normale conversazione non viene udita perfettamente: a intensità superiore la persona percepisce i suoni, ma ha una certa difficoltà a discriminare le parole.Un test per ritrovare il piacere di sentire

Una semplice controllo audiometrico di pochi minuti presso un Centro Dimensione Udire consente di capire qual è il problema. Può trattarsi di un tappo di cerume, di un’infezione, di un’infiammazione cui spetta al medico specialista dare una risposta oppure, di quel naturale, lento e subdolo pro-cesso di decadimento che si riesce ad avvertire solo quando provoca disagio

e isolamento sociale. Un semplice test per non lasciare passare inutilmente tempo prezioso per la propria capacità uditiva o per il ricorso alle cure medi-che se necessario. In ogni caso presso i centri Dimensione Udire è possibile trovare qualificati audioprotesisti in grado di fornire tutta l’assistenza di cui si ha bisogno per capire cosa succede al proprio udito e trovare la soluzione più giusta.Chi è Dimensione Udire?

Gli audioprotesisti di Dimensione Udire sono da oltre 30 anni impegnati ad aiutare le persone con problemi uditivi lievi e gravi, affinché possano tornare a comunicare senza barriere. Grazie anche alla continua ricerca e alle nuove tecnologie, un servizio professionale e personalizzato e un aiuto con-creto ad affrontare il problema dell’udito con serenità. Se ci si sente a disagio per problemi relativi all’udito, parlarne con il proprio medico o direttamente nel centro Dimensione Udire più vicino, è la soluzione.

L’udito, un senso irrinunciabile

Dimensione Udire Bovolenta (Pd): Via G. D’Annunzio, 35 Tel. 049 8804078Monselice (Pd): Via Zanellato, 17 Tel. 0429 700091

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Consulenza scientifi casTUDio DenTisTiCoDott. Mauro rubinatoVia Don eugenio Bellemo - Chioggia (Ve)tel. 041405006Fax. 04155091055

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MeDiCinADott. Francesco saccoVia F. Borromini, 11 - Mira (Ve)Tel. 041 421836

sTUDio DieTisTiCoDott.ssa rita smaniorovigo, Badia Polesine, solesino, Monselice, Battaglia Terme, Tel. 3491250982

È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

Lo sport come medicina naturaleMuoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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L’Editorialesegue da pag.

Siamo inondati da informazioni,ma paradossalmente molto disinfor-mati e queste campagne di disinformazione,alimentate da allarmi infon-dati, ci spingono lontano dal progresso scientifi co e dalla necessaria atten-zione alla prevenzione. L’ infl uenza costituisce un importante problema di Sanità Pubblica,oltre che individuale,a causa del numero dei casi che si registrano ad ogni stagione che può essere più o meno elevato a seconda della trasmissibilità del virus in circolazione. In Europa l’infl uenza si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, può avere un decorso asintomatico o può manifestarsi,nella maggior parte dei casi con sintomi come febbre,tosse,mal di gola,dolori muscolari e delle articolazioni,cefalea e malessere generale, ma può presentare complicazioni anche gravi che sono più frequenti nei soggetti sopra i 65 anni o con condizioni di rischio quali ad esempio malattie croniche dell’ apparato cardio-circolatorio o polmonare,il diabete o malattie immunitarie.

Anche donne in stato di gravidanza, specie nel 2°e 3° trimestre presentano un maggior rischio di malattia grave e per queste come per gli ultra 65enni e per i pazienti a rischio il SSN mette a disposizione il vaccino gratuitamente. Un bambino in buona salute è in grado di superare autonomamente o con il supporto di terapie sintomatiche la malattia infl uenzale,tuttavia vi sono bambini per i quali la vaccinazione non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva, ma è necessaria per una protezione individuale in quanto più facilmente esposti a complicazioni come per i bambini affetti da malattie croniche dell’ apparato respiratorio (inclusa l’ asma persistente,la displasia broncopolmonare e la malattia fi brocistica) o cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite),il diabete,le malattie renali, le malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, le neoplasie, le malattie congenite od acquisite che comportano minor produzione di anticorpi, le malattie infi ammatorie croniche e le sindromi da malassorbimernto intestinale. I vaccini non vanno somministrati nei piccoli inferiori a 6 mesi di età,la vaccinazione della mamma,specie in caso di allattamento al seno, e degli altri familiari che ne hanno cura costituisce una loro protezio-ne indiretta. I vaccini sono sicuri? I vaccini autorizzati per l’uomo,inclusi quelli contro l’infl uenza sono prodotti biologici sicuri e sottoposti ad una serie di controlli accurati.

Quelli disponibili in Italia sono tutti inattivati e non contengono particelle virali attive,ad eccezione di un vaccino antinfl uenzale da somministrare per via nasale che è costituito da virus vivi attenuati. Così come buoni livelli di sicurezza presentano gli adiuvanti che sono sostanze che vengono aggiunte al principio attivo del vaccino per potenziare l’ effi cacia della risposta immunitaria alla vaccinazione e per questo sono indicati per le vaccinazioni di soggetti anziani e di quelli poco rispondenti.

Quali gli effetti indesiderati? La frequenza degli effetti indesiderati dipende dal tipo di vaccino,da come viene somministrato,e dall’età della persona vaccinata. Vaccini inattivati som-ministrati per via intramuscolare possono causare reazioni locali come dolenzia e arrossamento nel punto di inoculazione e, meno spesso, febbre,dolori muscolari o articolari e cefalea e di solito durano pochi giorni e non hanno bisogno di cure o al massimo di trattamenti sintoma-tici. Raramente possono causare reazioni allergiche dovute ad ipersensibilità nei confronti di determinati componenti del vaccino. Quali controindicazioni alla somministrazione del vaccino antinfl uenzale? Il vaccino non deve esser somministrato a piccoli al di sotto dei 6 mesi di età e a soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafi lattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei componenti del vaccino. Sono false controindicazioni: l’ allergia alle proteine dell’ uovo con manifestazioni non anafi lattiche,l’allattamento,l’infezione da HIV e altre immunode-fi cienze congenite od acquisite. Mentre una malattia acuta di lieve o media entità rappresenta una controindicazione temporanea alla vaccinazione,la quale va rinviata a guarigione avvenuta.

Nel caso di malattie autoimmuni,che sono molte e diverse fra loro è bene che sia fatta una opportuna valutazione da parte dello specialista di riferimento ed in caso negativo ricorrere a pro-fi lassi alternative come l’uso di antivirali in caso di necessità,la vaccinazione dei contatti familiari e una attenta profi lassi di tipo comportamentale (che tutti dovremmo adottare) come lavarsi di frequente le mani, coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce o si starnutisce e gettare il fazzoletto nella spazzatura,evitare di portare le mani non pulite a contatto degli occhi del naso o della bocca,evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa.

L’IMPORTANZA DI VACCINARSI

Consulenza scientifi casTUDio DenTisTiCoDott. Mauro rubinatoVia Don eugenio Bellemo - Chioggia (Ve)tel. 041405006Fax. 04155091055

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È accertato da numerosissimi studi che lo sport è ideale per pro-teggere e migliorare l’effi cienza cardiovascolare, controllando il colesterolo HDL, l’iperovimento aumenta il dispendio di calorie,

attiva il metabolismo e contribuisce ad una sensazione di benessere generale.

Lo sport come medicina naturaleMuoversi a scopo salutare rappresenta uno dei principali elementi della ricetta per stare bene

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di Francesco noce*

*Presidente dell’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di rovigo

segue da pag. ODONTOIATRIA, LA STORIA E LE NORME IN MATERIA

di Dott. Bruno noce* *Presidente dentisti rovigo

( CAO) e’ eletta dagli iscritti all’Albo stesso ed è’ composta dai 5 odontoiatri che , nelle elezioni, hanno conseguito il maggior numero di preferenze. In seno alla commissione viene eletto il Presidente. La CAO può quindi essere defi nita “ garante” dei valori etici e deontologici della professione odontoiatrica nei confronti dei cittadini. Tra i compiti fondamentali della Commissione vi sono : A. L’esercizio del potere disciplinare nei confronti dei sanitari iscritti all’Albo B. L’interposizione, qualora richiesto, nelle controversie fra sanitario e sanitario, o fra sanitario e persona o Enti, procurando la conciliazione della vertenza e, in caso di non riuscito accordo, dando il suo parere sulle controversie stesse. Le prerogative della Commissione per ciò che riguarda le funzioni sue proprie sono le seguenti: • Indipendenza: pur convivendo con l’Ordine dei Medici Chirurghi , e’ completamente indipendente e svincolata rispetto a quest’ultimo è ha facoltà di prendere decisioni e determinare i propri orientamenti e la propria volontà in modo del tutto autosuffi ciente. •Tutela del cittadino: la CAO sotto questo punto di vista può essere considerata organo “ausiliario” dello Stato. • Vigilanza sulle pratiche professionali scorrette e principalmente sul l’esercizio abusivo della professione odontoiatrica. • Potere sanzionatorio nei confronti dell’iscritto reo di comportamenti in contrasto e/o violazione del Codice Deontologico. L’ordinamento deontologico e’ indipendente addirittura dal giudicato penale o civile. l’attività della CAO non può mai prescindere dall’utilizzo e dall’applicazione del suo più importante strumento: il Codice di Deontologia Medica.

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Anche donne in stato di gravidanza, specie nel 2°e 3° trimestre presentano un maggior rischio di malattia grave e per queste come per gli ultra 65enni e per i pazienti a rischio il SSN mette a disposizione il vaccino gratuitamente. Un bambino in buona salute è in grado di superare autonomamente o con il supporto di terapie sintomatiche la malattia infl uenzale,tuttavia vi sono bambini per i quali la vaccinazione non solo è utile come mezzo di prevenzione collettiva, ma è necessaria per una protezione individuale in quanto più facilmente esposti a complicazioni come per i bambini affetti da malattie croniche dell’ apparato respiratorio (inclusa l’ asma persistente,la displasia broncopolmonare e la malattia fi brocistica) o cardio-circolatorio (comprese le cardiopatie congenite),il diabete,le malattie renali, le malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie, le neoplasie, le malattie congenite od acquisite che comportano minor produzione di anticorpi, le malattie infi ammatorie croniche e le sindromi da malassorbimernto intestinale. I vaccini non vanno somministrati nei piccoli inferiori a 6 mesi di età,la vaccinazione della mamma,specie in caso di allattamento al seno, e degli altri familiari che ne hanno cura costituisce una loro protezio-ne indiretta. I vaccini sono sicuri? I vaccini autorizzati per l’uomo,inclusi quelli contro l’infl uenza sono prodotti biologici sicuri e sottoposti ad una serie di controlli accurati.

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Consulenza scientificaPsiCoLoGiADr.ssa Alessia Marcato Psicologa-Psicoterapeuta specializzata in terapie di coppia/famigliari ed individuali studio Atma via Pozzuoli 13/b spinea (Ve) - Cell. 3493610094

ALiMenTAZioneDott. Filippo BrocadelloMedico Chirurgo specialista in scienza dell’AlimentazionePiazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd) - Tel. 049 9708688

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UDiToDimensione Udire Bovolenta (Pd): Via G. D’Annunzio, 35 Tel. 049 8804078Monselice (Pd): Via Zanellato, 17 Tel. 0429 700091

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Tuttavia, l’intolleranza non è da confondere con l’allergia poiché, in quest’ultimo caso,

il corpo reagisce immediatamen-te, mentre, nelle intolleranze, la reazione è lenta e si stabilisce una costante infi ammazione conse-guenza della ripetuta assunzione dello stesso alimento. Infatti, essa si manifesta anche 72 ore dopo l’ingestione dell’alimento che provoca il disturbo, quindi si fa fatica a ricondurre i sintomi a un preciso cibo, soprattut-to quando questo stato infi ammatorio perdura nel tempo. I sintomi più comuni sono: mal di testa, mal di stomaco, nervosismo, digestione pesante, depressione, alternanza di peso, eruzioni cutanee, alitosi, palpitazioni cardiache, dolori articolari e insonnia.

Le intolleranze alimentari hanno origine nell’intestino il quale, oltre alla funzione digestiva, svolge anche il com-pito di difesa dell’organismo grazie alle cellule immunita-rie in esso contenute che risultano fondamentali poiché fi ltrano tutte le sostanze provenienti dal mondo esterno che verranno poi assorbite dal nostro organismo.

Quando l’intestino non svolge correttamente questa funzione di fi ltro si introducono nell’organismo delle mo-lecole che vengono riconosciute come aggressori e così, sulla mucosa dell’intestino, ogni volta che quel particolare alimento viene ingerito, si produce un’aggressione.

Perciò, per comprendere meglio se i disturbi potreb-bero essere causati da un’intolleranza alimentare ad uno

o più alimenti è possibile effettua-re un test semplice e rapido.

Dal risultato si potranno evi-denziare determinati segnali di disturbo e con l’eliminazione di alcuni alimenti ed eventualmente la loro reintroduzione graduale è possibile risolvere problemi o elimi-nare disturbi.

Nell’Erboristeria La Finestra Naturale è possibile effettuare il test EAV (Elettro Agopun-tura di Voll) che, lungo la rete dei canali dell’agopuntura cinese, misura una variazione delle correnti a bassa inten-sità nell’istante il quale l’organismo entra in contatto con uno o più alimenti intolleranti. Il metodo EAV è semplice, rapido, innocuo e indolore, può essere ripetuto tranquil-lamente in quanto non richiede prelievi e il suo esito è immediato, inoltre è in grado di analizzare oltre 250 sostanze che normalmente mangiamo.

Il soggetto che viene testato deve, però, attenersi ad alcune accortezze, quali, non indossare oggetti metallici e tessuti sintetici, essere in condizioni di relax, prima del test: lavare bene le mani e bere un bicchiere d’acqua e non assumere farmaci almeno nelle 24 ore prima.

intolleranza alimentareL’intolleranza alimentare è una reazione del sistema immunitario del proprio organismo rispetto a una sostanza che riconosce come estranea e nociva

La Finestra naturaleVia Pava, 17 Galta di Vigonovo (Ve)Tel: 049 9832493www.erboristerialafinestranaturale.it

ok

I plantari stimolano i recettori presenti sulla pianta del piede e il vostro corpo reagisce attivando la muscolatura. Per questo motivo il Plantare Sensomotorio è anche chiamato

plantare attivo. Il carico sul piede viene ridotto, il movimento si fa più armonioso e camminare diventa più facile. I dolori fanno parte del passato! I nostri tecnici specializzati fanno una valutazione del vostro sistema sensomotorio, vi forni-scono informazioni professionali rispondono a tutte le vostre domande e realizzano su misura il vostro Plantare Sensomo-torio® personalizzato.PREVENIRE DOLORI AI PIEDI E IL FORMICO-LIO A PIEDI E GAMBE

In quanto fondamenta del corpo umano, i piedi si ca-ricano di un enorme lavoro. Per circa il 57% della sua vita, l’essere umano usa i piedi – per stare in piedi o per muover-si. Ma siate sinceri ci pensate mai? Dovreste farlo. Il nostro corpo non è un insieme di singole parti isolate le une dalle altre, ma ciascun elemento è collegato all’altro come gli anelli di una catena. Se le fondamenta non sono a posto, le conseguenze si percepiranno nei muscoli e nelle articolazioni soprastanti. I Plantari sensomotori (plantari attivi) vi aiutano a consolidare le fondamenta e a rafforzare la muscolatura, assicurando una posizione corretta delle articolazioni del pie-de e creando le premesse per un movimento sano, per una camminata “a tutto tondo”.PLANTARI PER ATTIVITA’ MOTORIA DEI BAM-BINI STOP AI DOLORI DELLA CRESCITA

Obiettivo primario della terapia con il Plantare Senso-motorio® è quello di stimolare i bambini a muoversi, soste-nendoli nella coordinazione dei movimenti. Premessa neces-

saria è naturalmente la consultazione di esperti di ortopedia infantile. Per i bambini iperattivi possono essere realizzati plantari sensomotori con elementi mirati al rilassamento. Spesso, nella fase dello sviluppo, i ragazzi si lamentano inoltre di dolori al tallone, alla tibia o alle ginocchia. Anche in questi casi i plantari sensomotori agiscono in modo mirato contro le possibili cause: piede valgo abbassato, piede piat-to o piede addotto. Sostenete una crescita sana del vostro bambino partendo “dalla base”.PLANTARE PER LO SPORT

Correre o fare jogging è una vera passione che tutta-via può provocare problemi alle ginocchia, dolori alla tibia, dolori ai polpacci indurimento dei polpacci, infi ammazioni al tendine di Achille e dolori alla pianta dei piedi. I plantari sensomotori personalizzati (plantari attivi) possono invece infl uenzare in modo mirato le singole fasi del ciclo deambu-latorio durante la corsa, rafforzare la muscolatura, diminuire il carico su ginocchia e tendine di Achille fi no addirittura a migliorare le vostre prestazioni sportive.

Plantari ortopedici propriocettivi su misuraGrazie al Plantare Sensomotorio ogni singolo passo si trasforma in un allenamento sensomotorio

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Oreste Tombolini,tecnico ortopedico

Dr A. nanni rosoliaPsicologo studio di PsicologiaVia Matteotti 79, [email protected]. 3455698160

zione rinforzano alcune abilità, rendendole più effi cienti e meno vulnerabili. È’ dimostrano che i soggetti ultrasessantenni, adde-strati all’ uso di strategie per ricordare meglio, mantengono nella vita quotidiana una memoria effi cace che permette di facilitare l’apprendimento e le funzioni nello svolgimento delle attività quotidiane. Il percorso di potenziamento deve essere costruito” su misura” della persona e mirato alla sua globalità. Il trattamento cognitivo inizia con la somministra-zione di test che permettono di avere un quadro generale del paziente e per identifi care sia i punti di debolezza che quelli di forza al fi ne di tarare le attività in modo indivi-duale e avere un misurazione che permetta di monitorare l’ effi cacia dell’ intervento. Agli utenti anziani,è proposto un percorso individuale e/o di gruppo attraverso esercizi e attività interessanti, che includono un lavoro personale da realizzare quotidianamente a casa e incontri infrasettima-nali presso lo studio. Un intervento svolto attraverso queste modalità non solo facilità il ragionamento ma favorisce lo sviluppo di pensieri positivi relativi all’ autostima, all’ auto-effi cacia e alle emozioni positive. La risposta relativa ad una migliore qualità di vista ci spinge ad essere entusiasti dei risultati ottenuti e del plauso degli utenti.

Nell’ultimo ventennio in Italia è notevolmente cresciuto l’interesse per la psicologia dell’invecchiamento. Oggi l’intervento nei confronti dell’anziano non riguarda

solo ed esclusivamente la prevenzione o la cura del decadi-mento fi sico o quello conseguente a malattie cerebrali, ma si cerca di ridefi nire il mantenimento/recupero di risorse esistenti attraverso un bilancio tra perdite, compensazioni e ridefi nizioni di abilità che possono essere stimolate attraverso esercizi che non implicano necessariamente il ricorso a cure farmacologiche o che possono, in modo au-spicabile,essere integrate. Gli interventi mirati al mantenimento di una buona memoria e di altre funzioni cerebrali, attraverso programmi scientifi ci specifi ci si propongono di preservare il più possibile l’autonomia dell’anziano. La stimolazione cognitiva consiste nell’esercizio delle abilità mentali come quelle di ragiona-mento, giudizio, attenzione, memoria, prassie ecc. Molti programmi utilizzati con anziani nelle prime fasi di declino e non, hanno permesso, a distanza di tempo, di mantenere un buon livello mentale. Dunque, una sorta di “allenamento della mente” può,in molti casi, permettere di mantenere fun-zionalmente attivi molti processi mentali attraverso attività ricreative, stimolanti e piacevoli, che tengano conto di un approccio globale alla persona e con effetti positivi sul tono dell’umore e nel miglioramento della sfera socio-emoziona-le. Infatti, i recenti studi sull’invecchiamento hanno messo in luce come le attività di stimolazione mentale, soprattutto se piacevoli, possano rallentare il decadimento cognitivo nella popolazione anziana: chi abitualmente svolge attività men-tale interessanti o segue training specifi ci insieme a buone relazioni sociali, dimezza il rischio di demenze rispetto a chi le pratica in misura minore, poiché l’esercizio e la motiva-

Psicologia dell’anziano: la stimolazione mentale nella terza età

Dott. Filippo BrocadelloMedico Chirurgo specialista in scienza dell’AlimentazionePiazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

livelli. I corpi chetonici prodotti dalla lipolisi fungono da carburante per muscoli, cuore e cervello avendo sia un effetto taglia fame dovuto all’azione diretta sul centro della sazietà che un effetto positivo sull’u-more, facendo venir meno quindi sia fame che senso di stanchezza. Arrivati poi al raggiungimento del peso desiderato ci si dovrà dedicare assolutamente alla sta-bilizzazione dei risultati ottenuti. Inizialmente grazie all’introduzione attenta e graduale dei carboidrati e poi attraverso la gestione di una vita sana fatta di dieta equilibrata e attività fi sica regolare.

Ovunque si leggono articoli che parlano di diete dima-granti o di consigli per una alimentazione sana, ma nella pratica di tutti i giorni le vite frenetiche non lascia-

no tempo per pensare o scegliere correttamente e addirittura inducono a rifugiarsi nel cibo per trovare appagamento e consolazione. Quando si prende coscienza della propria condizione l’obiettivo è quello di trovare una strategia che consenta di risolvere i problemi nel minor tempo possibile in modo tale da ridurre al minimo la possibili-tà di stancarsi e di arrendersi anzitempo.

Le soluzioni per chi soffre di eccesso ponderale possono essere diverse e talvolta anche bizzarre, ma quelle che io propongo abitualmente ai miei pazienti sono la dieta ipocalorica bilanciata classica e la dieta chetogenica.

Con la dieta classica si è liberi di mangiare un po’ di tutto ma in dosi ridotte e attentamente controllate. Il dimagrimento solitamente arriva, più o meno veloce-mente, patendo però sia fame che stanchezza.

La dieta chetogenica invece prevede una alimen-tazione normoproteica, a basso contenuto di grassi e completamente priva di carboidrati. La chetosi che così si sviluppa è considerata del tutto fi siologica e porta a produrre energia a partire dal grasso corporeo. In tal modo viene promossa la riduzione del peso veloce-mente e senza compromettere la massa muscolare che consentirà di mantenere il metabolismo basale ad alti

La dieta giusta...In Italia il problema del sovrappeso e dell’obesità coinvolge milioni di individui e assai gravi sono i rischi per la salute. Dieta e stile di vita sono il punto di partenza per affrontare responsabilmente il problema

ok

Per alcune ragione i denti, che sono la parte più dura del cor-po, sono anche la più vulne-

rabile, perché incapaci di adattarsi alla vita contemporanea.

Nel corso della vita i denti sono soggetti a normale usura con la masticazione.

Se la dieta comprende cibi fatti con materiali abrasivi il depe-rimento sarà più veloce.

Le superfi ci dei denti, in con-tatto tra loro, sono molto pulite, con cuspidi che si appianano e scompaiono.

Non può essere fatto niente per fermare il processo di erosio-

Lo sapevate che ...hanno fallito l’adattamento!

Dott. Claudio BovoVia Palladio, 10 - Monselice (Pd)Tel. 0429 74849 - cell.: 347 3759438email: [email protected] www.poliambulatoriopalladio.it

Di tutte le parti del corpo umano, i denti, sono gli ultimi a resistere alla civilizzazione

Lo studio dentistico Vianello vi dá il benvenuto nell’era digitale presentando il sistema CAD/CAM (Computer-Aided design/Computer-Aided manufacturing), un

connubio tra impronta digitale e sistema di molaggio. In che consiste e che vantaggi ha questa tecnologia?

Con il sistema Sirona Cerec il nostro studio dentistico ed il laboratorio che vi è sito all’interno, presenta l’unica tecnologia che permette di ottenere restauri in cerami-ca integrale in una sola seduta, la precisione di questa macchina ci permette di realizzare restauri esteticamente perfetti.Grazie a questo sistema integrato di software impronta digitale e macchina di molaggio otteniamo ciò che più preme al paziente:diminuire il tempo di sedute estenuanti dal dentista.

Articolatori digitali , software per il disegno del sorriso programmi che ci proiettano in una nuova era dell’odon-toiatria, sostituendo i metodi di impronta tradizionali con paste e cucchiai, tanto tediosi per i pazienti.

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ne, mentre altre patologie possono essere curate o prevenute (es. carie…).Un’altra forma di attrito è causata da malattie para-dontali, che possono essere curate dal den-tista.I disturbi alle gengive, la maggiore causa di caduta dei denti, affl iggono il 90% della popolazione.

Possono svilupparsi delle anomalie durante lo sviluppo del dente nel periodo fetale o nell’infanzia: denti non formatisi bene, malamente posizionati, crescita di denti extra…Se per tutta la vita si mantiene un rapporto

costante con un dentista, le probabilità è quella di avere un buon funzionamento dei denti per tutta la vita.Alle lunghe è molto più economico del costo della negligenza, che comporta grande la-voro per rimpiazzare i denti perduti.

forma la placca, una sostanza molle e biancastra visibile ad occhio nudo che in poche ore ricopre tutta la corona del dente, partendo dalla parte più vicina alla gengiva. Nel giro di pochissimo tempo poi, i sali di calcio presenti nella saliva, inglobati anche nella placca, iniziano a solidifi care formando il tartaro. Placca e tartaro, quindi, sono entram-bi depositi di batteri e recano lo stesso danno ai tessuti con i quali sono in contatto.

Questo spiega perché molte persone abbiano pro-blemi alle gengive o addirittura soffrano di parodontite senza un eccessivo accumulo di tartaro. Il problema sono i batteri, sia sotto forma di placca che di tartaro.

3 - Ciò che sanguina non è sano.A volte spazzolando i denti notiamo un po’ di san-

guinamento in qualche punto preciso della bocca ma ciò non desta in noi particolare preoccupazione. In questo caso i batteri a contatto con la gengiva hanno indotto una gengivite, cioè un’infi ammazione.

La bocca è come qualsiasi altra parte del nostro cor-po: non sarebbe strano notare il sanguinamento di una mano?

4 - La parodontite non dà segni di sè fi no a che non è troppo tardi.

L’infi ammazione gengivale indotta dai batteri si estende spesso anche all’osso sottostante inducendo la parodontite. Questo è l’osso della mandibola o della ma-scella nel quale sono letteralmente “piantate” le radici

dei denti ed è proprio questo osso che dà loro stabilità. In molte persone capita che l’osso infi ammato si riassorba, per lasciare spazio ad un altro tessuto ricco di cellule del nostro sistema immunitario. In questo modo, la radice del dente non è più circondata interamente da solido osso, ma in parte anche da questo tessuto infi ammatorio. La perdita ossea è irreversibile e se il danno è ampio il dente inizierà a ballare.

Questo processo di riassorbimento, però, non è affat-to doloroso. Il rischio è quello di non accorgersi in tempo di soffrire di parodontite e di rivolgersi ad un dentista solo quando notiamo un aumento della mobilità dei denti.

5 - La bocca ha una grandissima capacità di guarire. Tutti possono avere una bocca sana.

La seduta di igiene orale professionale ha lo scopo di individuare i punti della bocca in cui è presente un’in-fi ammazione o in cui stia avvenendo il processo di rias-sorbimento osseo. Mani esperte permettono di rimuovere anche i depositi batterici sottogengivali, individuabili solo con appositi strumenti. In questo modo accade qualcosa di miracoloso: il sanguinamento e l’infi ammazione calano in modo drastico nel giro di pochi giorni e il riassorbimento osseo si arresta. Una persona che soffre di parodontite può “congelare” la sua malattia e rallentarne signifi cati-vamente la progressione sottoponendosi periodicamente a sedute di igiene orale professionale ed eseguendo a casa tutte le manovre di igiene consigliate dall’igienista dentale.

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Il dott. Paolo Boldrin, igienista dentale, ci spiega come buona

parte dei problemi della bocca si possano risolve-re con l’igiene. Lo scopo dell’igiene infatti è quello di ridurre la carica batte-rica, dando possibilità ai tessuti di guarire e man-tenersi sani.

1 - Buona parte dei problemi della bocca è causata dai batteri. La bocca sterile non esi-ste.

Una bocca sana è abitata normalmente da circa 600 differenti specie di batteri, protozoi e funghi. Alcuni tra questi microscopici esseri viventi sono pressoché innocui, altri sono più dannosi. Anche dopo un’accurata pulizia troviamo batteri nella nostra bocca. Ciò è un bene proprio perché in questo modo una sola specie di microorganismi non può prendere il sopravvento sulle altre.

Tuttavia, una grande parte delle malattie della bocca, tra cui la gengivite, la parodontite (una volta chiamata piorrea), e la carie, sono causate proprio dalla presenza dei batteri.

2 - Placca e tartaro causano gli stessi danni.Quando i batteri si accumulano in grande quantità si

Un principio base che regola la salute della nostra bocca spiegato in pochissime, semplici, regole

Aiuto! Mi ballano i denti!

Rimuovendo i depositi batterici accade qualcosa di miracoloso

Dott. Paolo Boldrin

sTUDio DenTisTiCo Dr. GUiDo BrUno BoLDrinroViGo - 45100 - (area Tosi) Viale L. einaudi, 24/int. 2 tel. 0425 475218

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55

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Dr.ssa Alessia Marcato Psicologa-Psicoterapeuta specializzata in terapie di coppia/famigliari ed individuali studio Atma via Pozzuoli 13/b spinea (Ve) - Cell. 3493610094

andare dallo psicologo è un atteggiamento maturo, dato che lo psicologo altro non è che un professionista della mente, un medico dell’anima a tutti gli effetti che, comprendendo il disagio psicologico e fornendo spiegazioni sul perché si sta vi-vendo una situazione di malessere, aiuta le persone ad uscire da situazioni in cui sono bloccate o a disagio, utilizzando oltre alla parola, delle tecniche adeguate. Non si tratta quindi di “sfogarsi”, come si farebbe con un amico o un familiare, ma di un vero e proprio percorso che porta al cambiamento e che vede la persona stessa attore principale di tale cambiamento. Con l’aiuto dello psicologo è la persona stessa a capire in che direzione andare e a fare le scelte migliori: non signifi ca riconoscere che si è sbagliati, ma che le strategie messe in atto fi nora, per superare le diffi coltà, non sono più suffi cienti o adeguate e anzi, iniziano a limitare il benessere di vita. Laddove i comportamenti consueti falliscono, i malesseri ad essi conseguenti possono, via via portare allo sviluppo di sintomi psicologici: diffi coltà affettive e relazionali, osses-sioni, fobie, scarsa autostima, incapacità di gestire la rabbia e tutto ciò, ridurre il nostro benessere psicologico. Iniziamo quindi a prenderci davvero cura di noi in maniera totale e a riconoscere che: “sono venuto all’incontro con il dolore e la speranza… sono tornato con l’amore” (Cardinali F.)

La società, la medicina e la scienza si sono adoperate da sempre per vincere, risolvere e ridurre al minimo tutto ciò che è malattia fi sica: si ha male ad un dente? Si va dal

dentista. Duole un ginocchio? Sentiamo l’ortopedico. Non ci vedo più bene? Contattiamo un oculista. Ma ci sono un dolo-re ed una sofferenza invisibili, sottili e spesso inaspettati, che rimangono spesso nell’angolo, vittime di pregiudizi, di stereo-tipi e perché no, d’ignoranza… sono la malattia dell’anima e della mente. Sono senz’altro capitati ad ognuno di noi dei periodi in cui la sofferenza o dei disagi hanno interferito sulla nostra vita, sulle attività quotidiane e sulle nostre relazioni con le persone che ci circondano. Tuttavia chiedere aiuto è una grande fatica. Chiedere aiuto per molti signifi ca ammettere una certa “debolezza”, signifi ca non essere capaci di farcela da soli e questo, per una società come la nostra, è inconce-pibile. Spesso, non scegliere di andare da uno psicologo è dovuto al pregiudizio che farlo signifi ca “essere pazzi”. E poi ci sono i sentimenti di colpa e la vergogna dovuti a retaggi secolari connessi alla sofferenza mentale. La sofferenza psi-cologica diventa colpa della persona che ne soffre, ma anche della famiglia di cui fa parte. Nasce la paura dello stigma sociale: “bisogna” tenere nascosti i sintomi della “malattia” così da non poter essere riconosciuti dalla società. In realtà, attraversare momenti di disagio capita a tutti, a volte fa par-te della vita stessa e della crescita di ognuno di noi e non è affatto indice di una malattia psicologica. Molte persone vanno dallo psicologo perché attraversano momenti di stress, per problemi con il partner o per essere aiutati a superare un lutto o un avvenimento traumatico. In realtà decidere di

non raccontero’ mai gli affari miei ad uno sconosciuto!Perché è così difficile rivolgersi ad uno psicologo? Dott. Alessia

Marcato

L’Organizzazione Mondiale della Sanità defi nisce la personalità come una “modalità strutturata di pensie-

ro, sentimento e comportamento che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un soggetto che risulta da fattori temperamentali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale”. Ogni indivi-duo è caratterizzato da modi costanti di percepire, rapportarsi e pensare nei confronti di se stesso e dell’ambiente. Quando questi modi (defi niti tratti di personalità) sono troppo rigidi e poco adattivi rispetto all’ambien-te e alla cultura dell’individuo, al punto da compro-mettere la vita affettiva, sociale e lavorativa, vi è la probabilità che si confi guri un disturbo di personalità. A prescindere dalle caratteristiche tipiche di ciascun disturbo, chi soffre di un disturbo di personalità tende ad avere diversi problemi nelle relazioni affettive e interpersonali, che vanno dall’evitamento dei rappor-ti e isolamento sociale alla confl ittualità più o meno esasperata, dalla dipendenza nelle relazioni affettive all’instabilità o mutevolezza dei rapporti e delle fre-quentazioni sociali.

In ambito lavorativo possono esserci ripercussioni negative (fallimenti di esperienze o progetti, rinunce a incarichi, instabilità nel mantenimento del lavoro e cambiamenti a causa dei problemi relazionali o dell’impulsività, mancanza di effi cacia) sebbene in

certi casi quest’area possa essere pre-servata o essere meno defi citaria. Nel manuale diagnostico e statistico dei di-sturbi mentali, i disturbi di personalità vengono raccolti in tre gruppi: il gruppo A (paranoide, schizoide e schizotipico) include i disturbi di personalità carat-terizzati da pensieri e comportamenti inusuali e dall’incapacità di stabilire relazioni interpersonali soddisfacenti; il gruppo B (antisociale, borderline,

istrionico e narcisistico) contraddistinti da comporta-menti manipolatori, eccessivamente emotivi e inca-paci di considerare il punto di vista dell’altro; il grup-po C (evitante, dipendente e ossessivo-compulsivo) contrassegnati da comportamenti ansiosi, timorosi e incapaci di prendere decisioni autonome. Il tratta-mento psicologico mira a costruire delle strategie utili e adeguate per affrontare e gestire gli stati interni e le diffi coltà, permettendo alla persona di migliorare il funzionamento sociale e le relazioni interpersonali.

La personalità e i suoi disturbi

Dott.ssa Cristina Zago - Psicologa Clinicariceve per appuntamento ad Adria e rovigoCell.: 348 3468022 - Mail: [email protected]

Dott.ssa Cristina Zago

Chi soffre di un disturbo di personalità tende ad avere diversi problemi nelle relazioni affettive e interpersonali

Le malattie da raffreddamento sono infezioni virali delle vie aeree superiori tipiche della stagione autunno/inverno.

I sintomi sono mal di gola, raffreddore, mal di testa, a volte febbre, tosse secca che poi si trasforma in morbida. Spesso vengono scambiate per infl uenza, ma questa si differenzia dal raffreddamento per i sintomi a rapida insorgenza, la febbre più alta, i dolori alle articolazioni e una grande spossatezza.

La terapia per le malattie da raffreddamento è sintomatica e può es-sere effettuata in gran parte dei casi con farmaci senza obbligo di ricetta.

Il mal di gola può essere lenito con l’aiuto di caramelle o spray disinfettanti o antinfi ammatori.

Per la febbre e il mal di testa si possono usare prodotti a base di para-cetamolo o ibuprofene.

Per il raffreddore sono utili farmaci che aiutano a liberare il naso disponibili in spray, gocce, compresse. E’ necessa-rio però sapere che questi farmaci sono controindicati in presenza di alcune patologie (esempio ipertensione) del-le quali è necessario quindi informare il farmacista. In questi casi alternati-va molto effi cace sono i prodotti a base di oli essenziali di timo,eucalipto e lavanda per il loro potere disinfettante e antimicrobico.

Per la tosse secca si possono usare sedativi della tosse a base di destrometorfano o similari in forma di sciroppi o gocce.

Nel momento in cui la tosse si ammorbidisce é meglio assumere sci-roppi mucolitici che facilitano la fl uidifi cazione e quindi l’espettorazione

del catarro.Quando si è colpiti da malattie da raffreddamento è buona norma

bere molti liquidi e assumere grandi quantità di frutta e verdura che for-niscono all’organismo vitamine e sali minerali necessari ad aumentare la propria capacità di resistenza ai germi.

Utile anche qualche giorno di riposo.Per prevenire le malattie da raffreddamento è necessario moderare

la temperatura negli ambienti in cui si vive o lavora (massimo 20-22°C) e prevedere una corretta umidifi cazione degli stessi. E’ necessario arieg-

giare spesso i locali dato che la malat-tia è molto contagiosa e si trasmette attraverso starnuti e colpi di tosse. La pelle è uno degli habitat preferiti dai germi, perciò buona norma è quella di lavarsi molto spesso le mani col sa-pone e quando non è possibile ideale utilizzare un gel lavamani germicida. In presenza di malattia meglio evitare luoghi molto affollati al chiuso tipo

centri commerciali, cinema e altro per evitare di propagare il contagio.Le malattie da raffreddamento durano circa una settimana e gene-

ralmente non lasciano conseguenze.Se i sintomi persistono oltre gli otto giorni o la febbre si alza troppo

è opportuno consultare il medico di base.

Articolo a cura della Dott.ssa Alessandra Sprocatti, direttrice della Far-macia Comunale n. 2 di S. Apollinare

Quando si è colpiti da malattie da raffreddamento è buona norma bere molti liquidi e assumere grandi quantità di frutta e verdura che forniscono all’organismo vitamine e sali minerali

Malattie da raffreddamento

- Farmacia Comunale n. 1Via Badaloni- Farmacia Comunale n. 2s. Apollinare- Farmacia Comunale n. 3V.le Tre Martiri- Farmacia Comunale n. 4Boara Polesine- Dispensario FarmaceuticoBorsea

 

La pelle è uno degli habitat preferiti dai germi, perciò è buona norma lavarsi spesso le mani col sapone e quando, non è possibile, utilizzare un gel lavamani germicida

Tuttavia, l’intolleranza non è da confondere con l’allergia poiché, in quest’ultimo caso,

il corpo reagisce immediatamen-te, mentre, nelle intolleranze, la reazione è lenta e si stabilisce una costante infi ammazione conse-guenza della ripetuta assunzione dello stesso alimento. Infatti, essa si manifesta anche 72 ore dopo l’ingestione dell’alimento che provoca il disturbo, quindi si fa fatica a ricondurre i sintomi a un preciso cibo, soprattut-to quando questo stato infi ammatorio perdura nel tempo. I sintomi più comuni sono: mal di testa, mal di stomaco, nervosismo, digestione pesante, depressione, alternanza di peso, eruzioni cutanee, alitosi, palpitazioni cardiache, dolori articolari e insonnia.

Le intolleranze alimentari hanno origine nell’intestino il quale, oltre alla funzione digestiva, svolge anche il com-pito di difesa dell’organismo grazie alle cellule immunita-rie in esso contenute che risultano fondamentali poiché fi ltrano tutte le sostanze provenienti dal mondo esterno che verranno poi assorbite dal nostro organismo.

Quando l’intestino non svolge correttamente questa funzione di fi ltro si introducono nell’organismo delle mo-lecole che vengono riconosciute come aggressori e così, sulla mucosa dell’intestino, ogni volta che quel particolare alimento viene ingerito, si produce un’aggressione.

Perciò, per comprendere meglio se i disturbi potreb-bero essere causati da un’intolleranza alimentare ad uno

o più alimenti è possibile effettua-re un test semplice e rapido.

Dal risultato si potranno evi-denziare determinati segnali di disturbo e con l’eliminazione di alcuni alimenti ed eventualmente la loro reintroduzione graduale è possibile risolvere problemi o elimi-nare disturbi.

Nell’Erboristeria La Finestra Naturale è possibile effettuare il test EAV (Elettro Agopun-tura di Voll) che, lungo la rete dei canali dell’agopuntura cinese, misura una variazione delle correnti a bassa inten-sità nell’istante il quale l’organismo entra in contatto con uno o più alimenti intolleranti. Il metodo EAV è semplice, rapido, innocuo e indolore, può essere ripetuto tranquil-lamente in quanto non richiede prelievi e il suo esito è immediato, inoltre è in grado di analizzare oltre 250 sostanze che normalmente mangiamo.

Il soggetto che viene testato deve, però, attenersi ad alcune accortezze, quali, non indossare oggetti metallici e tessuti sintetici, essere in condizioni di relax, prima del test: lavare bene le mani e bere un bicchiere d’acqua e non assumere farmaci almeno nelle 24 ore prima.

intolleranza alimentareL’intolleranza alimentare è una reazione del sistema immunitario del proprio organismo rispetto a una sostanza che riconosce come estranea e nociva

La Finestra naturaleVia Pava, 17 Galta di Vigonovo (Ve)Tel: 049 9832493www.erboristerialafinestranaturale.it

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I plantari stimolano i recettori presenti sulla pianta del piede e il vostro corpo reagisce attivando la muscolatura. Per questo motivo il Plantare Sensomotorio è anche chiamato

plantare attivo. Il carico sul piede viene ridotto, il movimento si fa più armonioso e camminare diventa più facile. I dolori fanno parte del passato! I nostri tecnici specializzati fanno una valutazione del vostro sistema sensomotorio, vi forni-scono informazioni professionali rispondono a tutte le vostre domande e realizzano su misura il vostro Plantare Sensomo-torio® personalizzato.PREVENIRE DOLORI AI PIEDI E IL FORMICO-LIO A PIEDI E GAMBE

In quanto fondamenta del corpo umano, i piedi si ca-ricano di un enorme lavoro. Per circa il 57% della sua vita, l’essere umano usa i piedi – per stare in piedi o per muover-si. Ma siate sinceri ci pensate mai? Dovreste farlo. Il nostro corpo non è un insieme di singole parti isolate le une dalle altre, ma ciascun elemento è collegato all’altro come gli anelli di una catena. Se le fondamenta non sono a posto, le conseguenze si percepiranno nei muscoli e nelle articolazioni soprastanti. I Plantari sensomotori (plantari attivi) vi aiutano a consolidare le fondamenta e a rafforzare la muscolatura, assicurando una posizione corretta delle articolazioni del pie-de e creando le premesse per un movimento sano, per una camminata “a tutto tondo”.PLANTARI PER ATTIVITA’ MOTORIA DEI BAM-BINI STOP AI DOLORI DELLA CRESCITA

Obiettivo primario della terapia con il Plantare Senso-motorio® è quello di stimolare i bambini a muoversi, soste-nendoli nella coordinazione dei movimenti. Premessa neces-

saria è naturalmente la consultazione di esperti di ortopedia infantile. Per i bambini iperattivi possono essere realizzati plantari sensomotori con elementi mirati al rilassamento. Spesso, nella fase dello sviluppo, i ragazzi si lamentano inoltre di dolori al tallone, alla tibia o alle ginocchia. Anche in questi casi i plantari sensomotori agiscono in modo mirato contro le possibili cause: piede valgo abbassato, piede piat-to o piede addotto. Sostenete una crescita sana del vostro bambino partendo “dalla base”.PLANTARE PER LO SPORT

Correre o fare jogging è una vera passione che tutta-via può provocare problemi alle ginocchia, dolori alla tibia, dolori ai polpacci indurimento dei polpacci, infi ammazioni al tendine di Achille e dolori alla pianta dei piedi. I plantari sensomotori personalizzati (plantari attivi) possono invece infl uenzare in modo mirato le singole fasi del ciclo deambu-latorio durante la corsa, rafforzare la muscolatura, diminuire il carico su ginocchia e tendine di Achille fi no addirittura a migliorare le vostre prestazioni sportive.

Plantari ortopedici propriocettivi su misuraGrazie al Plantare Sensomotorio ogni singolo passo si trasforma in un allenamento sensomotorio

oreste Tombolini - Tecnico ortopedico Medisan s.a.s.Via Gramsci, 76 - 30035 Mirano (Ve)Tel: 0415700930 - Fax 0415704063www.medisansrl.it - [email protected]

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zione rinforzano alcune abilità, rendendole più effi cienti e meno vulnerabili. È’ dimostrano che i soggetti ultrasessantenni, adde-strati all’ uso di strategie per ricordare meglio, mantengono nella vita quotidiana una memoria effi cace che permette di facilitare l’apprendimento e le funzioni nello svolgimento delle attività quotidiane. Il percorso di potenziamento deve essere costruito” su misura” della persona e mirato alla sua globalità. Il trattamento cognitivo inizia con la somministra-zione di test che permettono di avere un quadro generale del paziente e per identifi care sia i punti di debolezza che quelli di forza al fi ne di tarare le attività in modo indivi-duale e avere un misurazione che permetta di monitorare l’ effi cacia dell’ intervento. Agli utenti anziani,è proposto un percorso individuale e/o di gruppo attraverso esercizi e attività interessanti, che includono un lavoro personale da realizzare quotidianamente a casa e incontri infrasettima-nali presso lo studio. Un intervento svolto attraverso queste modalità non solo facilità il ragionamento ma favorisce lo sviluppo di pensieri positivi relativi all’ autostima, all’ auto-effi cacia e alle emozioni positive. La risposta relativa ad una migliore qualità di vista ci spinge ad essere entusiasti dei risultati ottenuti e del plauso degli utenti.

Nell’ultimo ventennio in Italia è notevolmente cresciuto l’interesse per la psicologia dell’invecchiamento. Oggi l’intervento nei confronti dell’anziano non riguarda

solo ed esclusivamente la prevenzione o la cura del decadi-mento fi sico o quello conseguente a malattie cerebrali, ma si cerca di ridefi nire il mantenimento/recupero di risorse esistenti attraverso un bilancio tra perdite, compensazioni e ridefi nizioni di abilità che possono essere stimolate attraverso esercizi che non implicano necessariamente il ricorso a cure farmacologiche o che possono, in modo au-spicabile,essere integrate. Gli interventi mirati al mantenimento di una buona memoria e di altre funzioni cerebrali, attraverso programmi scientifi ci specifi ci si propongono di preservare il più possibile l’autonomia dell’anziano. La stimolazione cognitiva consiste nell’esercizio delle abilità mentali come quelle di ragiona-mento, giudizio, attenzione, memoria, prassie ecc. Molti programmi utilizzati con anziani nelle prime fasi di declino e non, hanno permesso, a distanza di tempo, di mantenere un buon livello mentale. Dunque, una sorta di “allenamento della mente” può,in molti casi, permettere di mantenere fun-zionalmente attivi molti processi mentali attraverso attività ricreative, stimolanti e piacevoli, che tengano conto di un approccio globale alla persona e con effetti positivi sul tono dell’umore e nel miglioramento della sfera socio-emoziona-le. Infatti, i recenti studi sull’invecchiamento hanno messo in luce come le attività di stimolazione mentale, soprattutto se piacevoli, possano rallentare il decadimento cognitivo nella popolazione anziana: chi abitualmente svolge attività men-tale interessanti o segue training specifi ci insieme a buone relazioni sociali, dimezza il rischio di demenze rispetto a chi le pratica in misura minore, poiché l’esercizio e la motiva-

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Dott. Filippo BrocadelloMedico Chirurgo specialista in scienza dell’AlimentazionePiazza Dossetti 1, Piove di sacco (Pd)www.unixpoliambulatorio.itTel. 049 9708688

livelli. I corpi chetonici prodotti dalla lipolisi fungono da carburante per muscoli, cuore e cervello avendo sia un effetto taglia fame dovuto all’azione diretta sul centro della sazietà che un effetto positivo sull’u-more, facendo venir meno quindi sia fame che senso di stanchezza. Arrivati poi al raggiungimento del peso desiderato ci si dovrà dedicare assolutamente alla sta-bilizzazione dei risultati ottenuti. Inizialmente grazie all’introduzione attenta e graduale dei carboidrati e poi attraverso la gestione di una vita sana fatta di dieta equilibrata e attività fi sica regolare.

Ovunque si leggono articoli che parlano di diete dima-granti o di consigli per una alimentazione sana, ma nella pratica di tutti i giorni le vite frenetiche non lascia-

no tempo per pensare o scegliere correttamente e addirittura inducono a rifugiarsi nel cibo per trovare appagamento e consolazione. Quando si prende coscienza della propria condizione l’obiettivo è quello di trovare una strategia che consenta di risolvere i problemi nel minor tempo possibile in modo tale da ridurre al minimo la possibili-tà di stancarsi e di arrendersi anzitempo.

Le soluzioni per chi soffre di eccesso ponderale possono essere diverse e talvolta anche bizzarre, ma quelle che io propongo abitualmente ai miei pazienti sono la dieta ipocalorica bilanciata classica e la dieta chetogenica.

Con la dieta classica si è liberi di mangiare un po’ di tutto ma in dosi ridotte e attentamente controllate. Il dimagrimento solitamente arriva, più o meno veloce-mente, patendo però sia fame che stanchezza.

La dieta chetogenica invece prevede una alimen-tazione normoproteica, a basso contenuto di grassi e completamente priva di carboidrati. La chetosi che così si sviluppa è considerata del tutto fi siologica e porta a produrre energia a partire dal grasso corporeo. In tal modo viene promossa la riduzione del peso veloce-mente e senza compromettere la massa muscolare che consentirà di mantenere il metabolismo basale ad alti

La dieta giusta...In Italia il problema del sovrappeso e dell’obesità coinvolge milioni di individui e assai gravi sono i rischi per la salute. Dieta e stile di vita sono il punto di partenza per affrontare responsabilmente il problema

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• I tre anni più duri per Totti? Quelli della prima elementare.Carabinieri…• Un carabiniere trova un pingui-no per la strada per cui telefona in centrale per chiedere cosa farne. “Portalo allo zoo” è la risposta. Il

giorno dopo ritelefona e chiede: “E

oggi dove lo porto, al cinema?”

• Due carabinieri davanti allo spec-

chio: “Guarda... due colleghi! An-

diamo a salutarli.” L’altro: “Fermo...

non vedi che stanno venendo loro?”

ALESSANDRAAMERICAATTRICECANTANTECINEMA - DONNAEDDA - FIGLIFILM - FRANCESEFUROREOPERA - PARIGIPREMIOPRESENTAREREX - ROMARUOLISHOWGIRLSILVER - STATESSTELLE - TEATROTELEGATTOVENTO - ZURIGO

Il PuzzleAlessandra Martines

Chiave (1,5,1,2,8)Ha recitato nella serie TV:……................................................................................................

Parole Crociate Mini

Il motto per… • Un vulcanologo: Se in questo mestiere non hai il fuoco dentronon vai da nessuna parte.Differenze…• Che differenza passa fra lo stre-gone e un medico? Che lo strego-ne fa la fattura!Il colmo per…• Il colmo per un pecoraio? Venir tosato dall’ ufficio delle tasse.• Il colmo per un forestale? Passare per un imboscato.La Mamma ti insegna…• …a rispettare il lavoro degli al-tri: ”Se dovete ammazzarvi, fatelo fuori di qui, che ho appena puli-to!”• …cos’è l’invidia: “Ci sono milioni di poveri bambini che non hanno genitori meravigliosi come noi!”Par-Condicio…• La differenza tra Berlusconi e Dio? Dio non è convinto di essere Berlusconi.• Che differenza c’è tra Prodi e un mantello? Nessuna, infatti tutti e due vivono sulle spalle degli altri!Uomini…In cosa si somigliano un uomo e un computer? Sembra che facciano

tutto loro, ma, se non li program-mi, non fanno niente!e donne!• La birra contiene sicuramente de-gli ormoni femminili. Infatti quan-do si beve molta birra non si riesce a guidare la macchina e si dicono un sacco di cretinate!Mogli e mariti…• Un marito dice alla moglie: “Oggi fa troppo caldo, non ho proprio in-tenzione di vestirmi. Tesoro, cosa credi che penserebbero i vicini se mi vedessero tagliare l’erba del prato così?” Lei: Che ti ho sposato per soldi!”Totti, campione in campo e nel-la vita… • Totti e Cassano parlano in sa-lotto e Totti dice: “Oh Antò ho trovato un libro che si chiama: Come togliere il 50% dei tuoi problemi”. Cassano gli ri-sponde: “E che hai fatto?” Totti: “Ne ho comprati due”. • Una notizia tragica letta sui giornali: “È bruciata la biblio-teca di Totti, conteneva due li-bri”. Totti è disperato: “Ahò, er secondo dovevo ancora finillo de colorare!!”

SudokuCompletate lo sche-ma. I numeri mancanti devono comparire una sola volta in ciascun box da 9 caselle, riga e colonna.

Soluzioni:

ORIZZONTALI1. Al contrario di riposato - 8. Attraversa la montagna - 9. Agenzia Toscana Notizie - 10. Monarca - 11. Piccolo esempio - 13. Un tasto del registratore - 14. Distillato alcolico - 16. Avanti Cristo - 17. Ora poetica - 18. Motoscafo d’assalto - 20. Accendono il fuoco - 22. Incoraggiare.

VERTICALI1. Pratica la magia - 2. Pronome confidenziale - 3. Acido Ribonucleico - 4. Organizzazione giuridica - 5. Uomini... inglesi - 6. Pacino, attore americano - 7. Organi uditivi - 10. Colpevole, crudele - 12. Baronetto -15. Veicolo monoposto - 18. Mare... francese - 19. Succeda, abbia luogo - 20. Como - 21. Numero in breve.

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Aforismi di Mae West:• Non è importante quanti uomini ci sono nella tua vita, ma quanta vita c’è nei tuoi uomini;• “Dio che bei diamanti che hai!” “Dio non c’entra pro-prio niente, tesoro.”

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37A tavola4 A tavola

LA RICETTA

ROTOLO DI MAIALINO

INGREDIENTI 1 PANCIA DI MAIALINO DA 600 GR., 100 GR. FILETTO DI MAIALINO, 50 GR. DI ZENZERO, AROMI (SALVIA, ROSAMRINO, TIMO, PREZZEMOLO), 1 MELA VERDE, 4 TIPI DI INSALATINA (VALERIANA, LOLLO, RICCIA, GENTILINA), OLIO DI OLIVA E ACETO DI MELE Q.B.

ESECUZIONE SGRASSARE BENE LA PANCIA DEL MAIALINO, ED APRIRE COME UN PORTAFOGLIO. SALARE ,PEPARE, INSERIRE GLI AROMI TRITATI E LO ZENZERO. QUINDI AGGIUNGERE IL FILETTO, ARROTOLARE IL TUTTO E LEGARE BENE CON UNO SPAGO. ROSOLARE - IN UNA CASSERUOLA OVALE D’ALLUMINIO - PERFETTAMENTE SU TUTTI I LATI, BAGNATE CON VINO, AGGIUNGERE GLI AROMI E LASCIARE CUOCERE LENTAMENTE PER 1 ORA. LAVARE BENE LE INSALATE, DISPORRE SUI PIATTI, SALARE E CONDIRE CON LA VINAIGRETTE DI MELE, AGGIUNGERE LE MELE TAGLIATE A FIAMMIFERO E IL ROTOLO DI MAIALINO A FETTINE SOTTILI

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MESSAGGIO PUBBLICITARIO

COCKTAILS I CONSIGLI DI PAOLO GRAN PRIX D’ESTATE

INGREDIENTI:3/10 RUM AGRICOLO 2/10 RUM BACARDI BIANCO 2/10 SUCCO ARANCIO 2/10 SUCCO CRAMBERRY (RIBES ROSSO) 1/10 CHERRY LUXARDO. SI PREPARA NELLO SHEKER DI VERSA IN CALICI DA DEGUSTAZIONE GRANDI CON ABBONDANTE GHIACCIO TRITATO E FRUTTA FRESCA PESCHE FRAGOLE BANANE.

by Paolo Marani

PAOLO MARANI [email protected] MESSAGGIO PUBBLICITARIO

THANKSGIVING 24 NOVEMBRE 2014 - CHRISTMAS 15 DICEMBRE 2014 - HAPPY NEW YEAR 19 GENNAIO 2015 - CARNIVAL 9 FEBBRAIO 2015 - EASTER 23 MARZO 2015 - BLOOMING NATURE 20 APRILE 2015

Appuntamenti TERRAZZA IN PIAZZA

CUCINA

CREMA BIANCA DI CAVOLFIORE CON LARDO CROCCANTE COME DOVREBBE ESSERE PER VOI UN CONFORT FOOD? PER NOI AVVOLGENTE, MORBIDO

E DELICATO. QUESTI SONO PROPRIO GLI AGGETTIVI CHE MEGLIO DESCRIVONO LA NOSTRA CREMA BIANCA DI CAVOLFIORE. UN PIATTO CALDO E LEGGERO CHE CI HA RISCALDATO IN QUESTO INIZIO D’INVERNO.MA NON CI SIAMO FERMATE QUI, ABBIAMO VOLUTO IMPREZIOSIRE LA PREPARAZIONE CON DEL GUSTOSO LARDO, FATTO INCROCCANTIRE NEL TEGAME. HTTP://WWW.COSMOFOOD.IT/. QUESTO GIOCO DI SAPORI, COLORI E CONSISTENZE CI HA PERMESSO DI REALIZZARE UNA RICETTA RICERCATA NELLA SUA SEMPLICITÀ.

VINO CONSIGLIATO: GEWURZTRAMINER (VINO DAL COLORE INTENSO GIALLO PAGLIERINO CON RICCHI RIFLESSI DORATI, PARTICOLARMENTE AROMATICO ED INTENSO, I SUOI SENTORI RICORDANO FRUTTI ESOTICI, AGRUMI E SPEZIE, AL GUSTO SI PRESENTA STRUTTURATO, CORPOSO E DECISO DAL SAPORE AROMATICO)

INGREDIENTI PER 2 PERSONE920G CAVOLFIORE

30G LARDO A FETTE

1 CUCCH. CRUSCA DI GRANO

500ML ACQUA COTTURA DEL CAVOLFIORE

1/2 DADO VEGETALE

ROSMARINO

OLIO EVO, PEPE NERO

SFILETTARE IL LARDO E SCALDARLO IN UN TEGAME CON L’OLIO FINO A FARLO INCROCCANTIRE; TOGLIERE DAL FUOCO E TENERE DA PARTE AL CALDO. MONDARE E TAGLIARE A CIMETTE IL CAVOLFIORE, QUINDI LESSARLO CON IL CESTELLO NELLA PENTOLA A PRESSIONE LAGOSTINA DOMINA VITAMIN, POSIZIONANDO LA VALVOLA SU MODALITÀ PRESSIONE 1, PER CIRCA 5 MINUTI DAL FISCHIO. TRASFERIRE IL CAVOLFIORE NEL TEGAME DOVE ERA STATO SCALDATO IL LARDO (E NEL QUALE NE È RIMASTO IL GRASSO RILASCIATO) E COMINCIARE A CUOCERE BAGNANDO PIANO PIANO CON IL LIQUIDO DI COTTURA DELLA VERDURA. AGGIUNGERE LA CRUSCA ED INSAPORIRE CON 1/2 DADO, ROSMARINO E PEPE NERO. TENERE SUL FUOCO, CONTINUANDO A MESCOLARE, FINCHÉ NON SI OTTIENE UNA PUREA DENSA MA ANCORA GRUMOSA. SERVIRE LA CREMA DI CAVOLFIORE ANCORA FUMANTE, DISTRIBUENDO SU OGNI CIOTOLA IL LARDO CROCCANTE.

MANUELA E SILVIA BIZZO

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38 Oroscopo1 Oroscopo

BILANCIADAL 2 3/09AL 22/10FASCINO QUALCUNO

VI HA DAVVERO FERITI MA NON VOLETE PROPRIO MET-

TERCI UNA PIETRA SOPRA. IMPARATE QUALCOSA DALL’ACCADUTO SALUTE I PUNTI PIÙ SENSIBILI: GOLA, PRESSIONE E APPARATO DIGERENTE. SÌ ALL’ATTIVITÀ FISICA, MA BOCCIATI GLI SPORT ESTREMI

SCORPIONEDAL 23/10AL 22/11FASCINO PRONTI

A SEDURRE NON CON LE PAROLE MA

CON LO SGUARDO, NON ROVINATE TUTTO CON LA SOLITA GELO-SIA SALUTE IL PASSAGGIO DA UN CLIMA ESTIVO AL PIENO AUTUNNO, NON PIACE AI BRONCHI, CHE PROTESTANO VIVACE-MENTE

SAGITTARIODAL 23/11AL 21/12

FASCINO RITORNO DI FIAMMA PER L’AMICO CONOSCIUTO IN VA-

CANZA, MA NE SALTA FUORI UNO ANCORA PIÙ AFFASCINANTE SALUTE SARÀ DIFFICILE IDENTIFICARE I VOSTRI MALANNI, DAL SISTEMA IMMU-NITARIO DEBOLE AL MALESSERE ESISTEN-ZIALE

CAPRICORNODAL 22/12AL 20/01FASCINO SE UNA

STORIA È FINITA MALE, LUNGI DA VOI RIPROVARCI, IL PRIMO STEP È RITROVARE FIDUCIA IN VOI STESSI SALUTE PUNTO DOLENTE IL SISTEMA NERVOSO: REAZIONI ESAGERATE E NOTTI INSONNI; PRESSIONE ALTA E MAL DI TESTA

ACQUARIODAL 21/01AL 19/02FASCINO ANCHE IN COP-

PIA PUNTATE ALLA COMPLIC-ITÀ E ALLA CONDIVISIONE

DI ESPERIENZE E INTERESSI SALUTE LO STRESS PRO-

FESSIONALE CHE PRODUCE CORTICOSTEROIDI, CAUSA DELLA CIC-CETTA SULLA PANCIA, DOVETE FAR MOTO

PESCI DAL 20/02 AL 20/03FASCINO TESTA CONFUSA E CUORE ANCORA DI PIÙ, IN-

CAPACE DI DISTINGUERE AMORE, AMI-CIZIA, DESIDERIO SALUTE VIVETE UN PERIODO NIENTE MALE, LIBERATEVI DI UN PESO SULLO STOMACO E STARETE ANCOR MEGLIO

ARIETEDAL 21/03

AL 20/04FASCINO IN COPPIA

S I DISCUTE SENZA LITIG-ARE, ASCOLTARE LE IDEE E I BISOGNI DEL PARTNER VI AIUTA A CAPIRE LA SUA PER-SONALITÀ SALUTE L’AUTUNNO VI COL-PISCE NEI PUNTI DEBOLI: TESTA, NASO, CIRCOLAZIONE. RALLENTATE I RITMI O VI ASPETTA L’EMICRANIA

TORO DAL 21/04

AL 20/05FASCINO FAS-

CINO LA COPPIA È S O L - IDA MA LA GELOSIA, SE PUR SANA, SCUOTE GLI ANIMI. UN VIAGGIO-FUGA NON VI FAREBBE MALE SALUTE LA CERVICALE, BESTIA NERA DELL’AUTUNNO, VI FA SOFFRIRE. MA ORMAI LA CONOSCETE E VI PREMUNITE

GEMELLIDAL 21/05AL 21/06FASCINO VI ATTENDE UNA KERMESSE DEL DI-VERTIMENTO E DEL FLIRT

ANCHE SUL POSTO DI LAVORO. PENSA-TECI VOI SALUTE PASSATE INDENNI ATTRAVERSO I RAFFREDDORI ALTRUI, IN BARBA ALL’INQUINAMENTO RESPIRATE BENONE

CANCRODAL 22/06AL 22/07

FASCINO PARTNER BRON-TOLONE MA VI ADORA E VOI

RICAMBIATE, IL SENTIMENTO HA BASI SOLIDE, LITIGARE RIACCENDE

LA FIAMMA SALUTE LO STOMACO É IL VOSTRO PUNTO DEBOLE. IL RIMEDIO È SOLO NEL PIATTO, E LO SPORT NON VI AIUTA

LEONEDAL 23/07

AL 23/08FASCINO DELUSI DA UNA STORIA IN CUI VI SIETE LAN-

CIATI A CAPOFITTO, ORA STATE ATTENTI A NON FARE IL BIS SALUTE PRONTI I MALANNI DI STAG-IONE: L’ODIATA LOMBAGGINE, OPPURE L’ODIATA SCIATALGIA. ATTENTI AI MOVI-MENTI BRUSCHI

VERGINEDAL 24/08

AL 22/09FASCINO SENTIMENTI CONFUSI A CAC-CIA DI CONFERME, PARLARE - SEMPRE DEGLI STESSI ARGOMENTI - VI RINCUORA SALUTE FATE INCETTA DI INTEGRATORI E ALIMENTI BIO, UNA REGOLA CHE PAGA. COME LO SPORT COSTANTE

OroscopoPREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE, IN TUTTI I CAMPI...

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