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L’AVVENTO DEL SONORO
Paesaggi audiovisivi5-6 aprile 2017
MOTIVAZIONI
crisi di pubblico
l’industria rinnova il prodotto
ingenti investimenti: dal set alla sala
NB: non è il progresso tecnico a dettare i cambiamenti ma le necessità del mercato
Il cantante di jazz (1927 A. Crosland): primo film sonoro, grande successo di pubblico
AVVENTO DEL SONORO
problemi tecnici:
suono in presa diretta: rumori del set
insonorizzazione della MdP
mobilità della MdP
la recitazione
AVVENTO DEL SONORO
soluzioni:
il mercato del film: la lingua
ripresa a cineprese multiple
realizzazione con troupe di vari paesi
attori teatrali
microfoni direzionali
post sincronizzazione
REAZIONI
grande successo di pubblico
perplessità fra molti autori
lo “squisito impedimento”
Chaplin: Tempi moderni (1936), Il grande dittatore (1941)
manifesto dell’asincronismo: Il futuro del sonoro. Dichiarazione (1928)
Ejzenstejn, Pudovkin, Aleksandrov
metafore audiovisive
UN ALTRO SGUARDO
Evoluzione del linguaggio cinematografico, André Bazin
1928, apogeo dell’arte muta
Il silenzio come “squisito impedimento”: è la morte del cinema?
L’avvento del sonoro fu vera rivoluzione?
Fu mutamento radicale?
È la tecnica a segnare il discrimine tra due modi di rappresentazione?
BAZIN
il nodo non è tecnologico (muto/sonoro)
sono le scelte espressive (stile) a segnare il discrimine nella storia del cinema
frattura trasversale alla storia della tecnica
non film muto vs film sonoro
ma registi che credono nella realtà vs registi che credono nell’immagine
RIVOLUZIONE DELLO STILE
La vera rivoluzione non al principio degli anni Trenta con l’avvento del sonoro, ma nel decennio 1940-1950:
avvento della profondità di campo
poetica neorealista: l’irruzione della realtà
finalmente il cinema può scrivere la realtà
“Il cineasta non è più soltanto il concorrente del pittore o del drammaturgo, ma finalmente l’eguale del romanziere.
–André Bazin
HOLLYWOOD. LA NASCITA DI UNA ISTITUZIONE
HOLLYWOOD
dalla seconda metà degli anni ’10 il cinema comincia la sua migrazione
Los Angeles, California, West Coast
da New York il cinema si spinge alla conquista dell’Ovest
nuova frontiera, nuovo mito
LE MOTIVAZIONI
questioni di ordine economico
l’antitrust e la condanna della Motion Picture Patent Company (MPPC)
l’ascesa di giovani e rampanti imprenditori ebrei provenienti dall’Europa
la Grande guerra e i Winchester
LE MOTIVAZIONI
questioni di ordine produttivo
➤ la luce
➤ i paesaggi
➤ i grandi spazi e la possibilità di costruire nuovi, imponenti edifici
LE MOTIVAZIONI
questioni di ordine stilistico
la stabilità del cinema
trasformazioni stilistiche
ruolo sociale
nuove (e stabili) modalità di consumo
Nascita di una nazione (D. W. Griffith)
SISTEMA ECONOMICO
concentrazione verticale: controllo dell’intero ciclo del film, dalla produzione all’esercizio
concentrazione orizzontale: tendenza egemonica delle Major (prima 3 poi 5)
STUDIO-SYSTEM
divisione del lavoro, taylorismo applicato al cinema
specializzazione dei vari ruoli
altissima professionalità
il film alla catena di montaggio
splendente serialità del prodotto-film
FABBRICA DEI SOGNI
STAR-SYSTEM
l’attore diventa DIVO
ruolo
dentro e fuori il cinema: l’industria culturale, la società dello spettacolo
NB: il divismo nasce dal pubblico e dall’intuizione dei produttori in ascesa
Hepburn, Bogart, Wayne: la commedia, il noir, il western
IRRESISTIBILE SERIALITÀ
il piacere della ripetizione: farsi raccontare sempre la stessa storia, con molte varianti, ma soprattutto con schemi ritornanti
pubblico: riconoscere il noto nell’ignoto
piacere del riconoscimento
coazione a ripetere della spettatrice e dello spettatore
SISTEMA DEI GENERI
western, il cinema americano per eccellenza
commedia
melodramma
noir
musical
WESTERN || GENERI E PAESAGGI
“Il cinema americano per eccellenza” (A. Bazin)
paesaggio
il racconto della frontiera
deserto vs giardino
la civiltà, il treno, la terra
legge: individuo/collettività
WESTERN
Ombre rosse (John Ford, 1939)
“Mi chiamo John Ford e faccio western”
Outlaw hero
pistolero / allevatore
la casa / la frontiera
non è un paese per donne
l'assalto alla diligenza
John Wayne, outlaw hero in Ombre rosse
COMMEDIA SOFISTICATA
intreccio amoroso
lieto fine
sofisticata leggerezza
gioco degli equivoci, scambi di persona
sceneggiatura raffinata
dialogo brillante
La signora del venerdì (H. Hawks, 1942)
• campione del “cinema della trasparenza”
• il film più veloce della storia del cinema
• dialoghi: Screwball Comedy
• la macchina da presa, l’azione
• commedia del ri-matrimonio
• double-plot
• il trailer
MELODRAMMA
➤ amore impossibile
➤ donna misconusciuta
➤ donne che amano troppo / che amano male
➤ il tempo: troppo tardi, too late
➤ una lettera, un segreto, un voto
➤ è consentito il finale disforico
➤ può sfuggire alla “legge” dell’Happy ending
➤ Lettera da una sconosciuta 1948
AMORI IMPOSSIBILI
Casablanca (Michael Curtiz, 1942)
melodramma, noir, politica
la guerra e l’amore
storia e geografia viste da Hollywood
l’imperialismo del mélo: la politica vista da Hollywood
l’uso della musica
la Marsigliese
NOIR
Il mistero del falco (J. Huston, 1941)
dal romanzo di D. Hammett, Il falcone maltese
Bogart è Sam Spade
ambiguità: sistema dei personaggi
l’investigatore, il duro dal cuore tenero
lunga vita al crimine!
la Dark Lady, sensuale e mortifera
La fiamma del peccato 1944
MUSICAL
commedia
componente autoriflessiva forte: la messa in scena di uno spettacolo
riprese e inquadrature desuete
genere “eccentrico”
libertà stilistica: motivazione spettacolare
Gold Diggers (B. Berkeley, 1933) Gold diggers 1933
IL GENIO DEL SISTEMA
lo Studio System, un lavoro plurale
alta professionalità e divisione del lavoro
Producer System
il caso di Selznick e di Via col vento (1939)
LO STILE CLASSICO
continuity
“trasparenza”
nessuna ambiguità
narrazione discreta
cronologia serrata (il trenino a cremagliera di Hitchcock)
ordine cronologico e logico
sapere spettatoriale: saldo
“Il pubblico non deve mai rendersi conto che ci sia una macchina da presa nel giro di mille miglia.
–Frank Capra