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Cenni Storici della Cerimonia dell’offerta del Cero Cenni Storici della Cerimonia dell’offerta del Cero Cenni Storici della Cerimonia dell’offerta del Cero Cenni Storici della Cerimonia dell’offerta del Cero L’offerta di un cero era una consuetudine storica diffusa in tutto il Medio Evo e nel Rinascimento, ove ci fosse una radice militaresca. La fiamma del cero indica, infatti, la Fede e l’Ardore del cuore verso il proprio Signore e Città, ed il cero, di durata annuale, la continuità nel proseguire gli ideali. La cerimonia del cero rimane costante nella Chiesa, mentre in campo civile risente delle condizioni storiche e delle dominazioni straniere. Custodito nella Cattedrale, Chiesa di Rione, Porta o Contrada, accanto al cero pasquale, rinnovo dei “voti quaresimali”, alimenta le lucerne di veglia in caso di assedio o di spedizioni militari, in una “continuità ideale” di sacro e profano. Il Cero, offerto oggi dalla Pro Loco e dal Comune di Cerreto Guidi alla Parrocchia di San Biagio - in occasione del 32° Palio dei Conti Oliva e della consegna dei Drappi per il Palio del Cerro realizzati dall’ Artista Americo Salvatori - è stato lavorato manualmente come prescrive il Messale Romano, decorato con l’ incisione della Croce, dell’ Alfa, dell’ Omega e dei numeri dell’ anno, con le insegne araldiche della Pro Loco e del Comune ed è portato, come un tempo prevedeva il protocollo delle cerimonie civili e militari, dalle alte cariche designate. Com’era consuetudine nel passato, anche oggi l’offerta all’interno della Chiesa è accompagnata dai Nobili, dagli Arcieri e dai Capi Rione del Palio e sottolineata dal rullio di tamburi. Vengono offerti con devozione: una ciotola di terra da Cerreto Guidi, simbolo dell’attaccamento alla tradizione e di gratitudine per la fraterna accoglienza; una ciotola di sale, in segno di ricchezza ed opulenza, simbolo di sapienza e prosperità delle umane genti ; una cesta di pane, in segno di fertilità ed abbondanza, simbolo della forza vitale della natura; del vin sacro, simbolo della continuità fra le anime dei presenti e di quelle che hanno condiviso gli stessi ideali. Il Celebrante, le cui mani sono consacrate, accoglie infine il Cero, unitamente ai cinque grani di incenso uniti con cera d’ api sbiancata – così da poter completare la preparazione del Cero Pasquale - e lo inserisce nel portacero, come simbologia di unione fra gli offerenti, e lo accende.

Palio Del Cerro

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Cenni Storici della Cerimonia dellofferta del CeroCenni Storici della Cerimonia dellofferta del CeroCenni Storici della Cerimonia dellofferta del CeroCenni Storici della Cerimonia dellofferta del Cero LoffertadiunceroeraunaconsuetudinestoricadiffusaintuttoilMedioEvoenel Rinascimento, ove ci fosse una radice militaresca. La fiamma del cero indica, infatti, la Fedee lArdore del cuore verso il proprio Signore e Citt, ed il cero, di durata annuale, la continuit nel proseguire gli ideali. LacerimoniadelcerorimanecostantenellaChiesa,mentreincampocivilerisentedelle condizioni storiche e delle dominazioni straniere. CustoditonellaCattedrale,ChiesadiRione,PortaoContrada,accantoalceropasquale, rinnovodeivotiquaresimali,alimentalelucernedivegliaincasodiassedioodispedizioni militari, in una continuit ideale di sacro e profano. Il Cero, offerto oggi dalla Pro Loco e dal Comune di Cerreto Guidi alla Parrocchiadi San Biagio - in occasione del 32 Palio dei Conti Oliva e della consegna dei Drappi per il Paliodel Cerro realizzatidall Artista Americo Salvatori - stato lavorato manualmente come prescrive il MessaleRomano,decoratoconlincisionedellaCroce,dellAlfa,dellOmegaedeinumeridell anno, con le insegne araldiche della Pro Loco e del Comune ed portato, come un tempo prevedeva il protocollo delle cerimonie civili e militari, dalle alte cariche designate. Comeraconsuetudinenelpassato,ancheoggiloffertaallinternodellaChiesa accompagnatadaiNobili,dagliArcieriedaiCapiRionedelPalioesottolineatadalrulliodi tamburi. Vengono offerti con devozione: unaciotoladiterradaCerretoGuidi,simbolodellattaccamentoallatradizioneedi gratitudine per la fraterna accoglienza; una ciotola di sale, in segno di ricchezza ed opulenza, simbolo di sapienza e prosperit delle umane genti ; una cesta di pane, in segno di fertilit ed abbondanza, simbolo della forza vitale della natura; delvinsacro,simbolodellacontinuitfraleanimedeipresentiediquellechehanno condiviso gli stessi ideali. IlCelebrante,lecuimanisonoconsacrate,accoglieinfineilCero,unitamenteaicinquegranidi incensouniticonceradapisbiancatacosdapotercompletarelapreparazionedelCero Pasquale -e lo inserisce nel portacero, come simbologia di unione fra gli offerenti, e lo accende. CENNI STORICI Duplice offerta di drappi al Santo protettore ed al vincitore del Palio E' bene ricordare che le origini e le motivazioni della duplice offerta dei drappi appaiono in Italia nel XV secolo e soprattutto in zone a diretto contatto mercantile, politico e monastico con la Francia. Infatti, questusanza, di matrice gi celtica, appare presso i Merovingi nel VI secolo, conlaprimadinastiadeiReFranchieprecisamenteconChildelbertoI,nel511 eletto Re di Parigi e d Orleans. QuestiReeranodefinitiReSacerdotiinquantoincarnavanoinsiemeilpotere politicoereligioso,chelatradizionepopolareloroconferivaqualidiscendentidi discepoli di Cristo approdati in Provenza. Come tali esprimevano in ogni donazione la duplice veste laica e religiosa, tradotta in doppia-offerta Questaconsuetudine,passataaiRealidiFranciaedaiDuchidOrleans,piacquee venneusatainmolteCittaItaliane,soprattuttoinquellelegateallaFranciada commerci, prestiti finanziari, regole monastiche e laddove le pi importantifamiglie dedicavano particolare cura alla propria immagine verso il popolo e verso la Chiesa : loffertaduplice,simbolodellaunitsacro-profana,soddisfacevaleemozionidel popolo nella tenzone ed il rispetto e la sacralit verso il Santo Patrono. A partire dal 2002, su disposizione dell' Amministrazione Comunale, i "CENCI" sono nuovamente due : uno assegnato alla Contrada vincente e uno all' Arcipretura di San Leonardo in onore di Santa Liberata. IMaestrideiPaliisonosceltidallaProLocodiCerretoGuidi,suindicazionedelle Citt/Manifestazioni iscritte allaF.I.G.S. . Relazione storica Palio Conti Oliva Il Palio deiConti Oliva nasce intorno alla fine degli anni 60 e viene svolto ad anni alterni fino il 1983 anno in cui la manifestazione ha luogo lultimo fine settimana di luglio, data che rimarr fissa negli annie non verr pi interrotta. La rievocazione storica ha inizio il pomeriggio del sabato nel quale vengono svolti i giochi dei rioni (giochi ripresi dalla cultura medievale dei nostri borghi),i contradaioli dei 4 rioni sfilano per le vie del borgo in attesa delluscita da palazzo della corte dei signori Oliva che avverr solo nel d della domenica. Nelle piazze si esibiscono i gruppi storici chiamati per i festeggiamenti e le osterie e le cantine offrono vini e banchetti dal sapor medievale fino a tarda notte. Lindomani il banditoredel Conte annuncia a cavallo,scortato dallemagnificheTamburine , i festeggiamenti ed invita tutti i contradaioli a scendere sotto le mura del castello per far festa mentre il parroco sta per celebrare la Santa Messa e impartiscelabenedizionedeglistendardideirioni.Leviesiriempionodiantichimestierantieilmercatomedievale anima il borgo.Ilpomeriggioinizialagrandefesta,ilcorteostoricosfilafuoriedentrolemura,lacortedeiContiOlivascendedal castello,siprocedealla riconsegnadelpalio nellemanidelConte e inizia la rappresentazionestorica che rievocauna vicenda sicuramente avvenuta. Saltimbanco, mangiafuoco, sbandieratori ,falconieri intrattengono il numeroso pubblico mentre duelli allarma bianca e prove libere di tiro con larco si svolgono nei campetti.AserainoltratagliarcierideiquattrorionisicontendonoilPaliorigorosamentearmatidiarchistoricisenzaalcun sistema di puntamento, con frecce in legno dipinte a mano, dalla distanza di 26 metri. IlvincitoresarpremiatopersonalmentedalConteOlivailqualeconsegneralrioneilfamosoepreziosoPalio, scultura in bronzo dello scultore Pedini, (che verr riconsegnato lanno successivo) e dar inizio ai meravigliosi fuochi artificiali che sparati dai merli del castello creano il suggestivo incendio a tempo di musica. CURRICULUM VITAE Americo Salvatori nasce ad Urbania nellagosto del 1963 da una famiglia da sempre dedita allarte. Sidedicacontemporaneamenteallapittura,allaceramica,allafotografiaealla musica, attivit questultima mai marginale che lo porta a dirigere cori polifonici e a collaborare in veste di strumentista in formazioni jazzistiche. Lasua primapreparazione avviene inbottega alle CeramichePiccolPasso diCastel Durante.Allievo del maestro Omar Galliani, frequenta lAccademia delle Belle Arti di Urbino diplomandosi nel 1992. Iniziadaquestomomentounpercorsoche loportaaesplorareleinfinitepossibilit dellacalcografia,riconoscendonellanticatecnicadellaceramollemetodiemodi despressione analoghi a quelli usati dallartista nellattivit pittorica.Comincia presto a dar provadelmestiere, raggiungendonellatecnica incisoria della classicadellaScuolaUrbinate,lasuaformadiespressioneartisticapiimportante-direbbe Elsa Morante- a felici pochi. Lesueincisionisonoinpermanenzanellemaggiorigallerieitaliane,europeee giapponesi. Ha collaborato alla realizzazione di diversi libri darte. Traleultimeesposizioniricordiamolepersonalidel2013allagalleriaPINXITdi Urbino, di Bologna alla galleria GRAPHICS, quelle del 2014 alla Sala Montefeltro di CastelDurante,alCastellodiPiandimeleto,del2015aCantallaGalleriaSan Rocco.Almomentoilmaestrostapreparandounamostraconperformanceal Castello diVelona diMontalcino,allaGalleriacerimoniale di Bellagioeallachiesa Santo Stefano di Macerata.Ha iniziato a collaborare direttamente con diverse gallerie di Olanda e dInghilterra.