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“LO SPIRITO DEL SIGNORE MI HA MANDATO A PROCLAMARE LA MISERICORDIAVEGLIA DI PREGHIERA giovedì santo 24 marzo 2016 PARROCCHIA SAN VITO MARTIRE BRINDISI

PARROCCHIA SAN VITO MARTIRE BRINDISI · cuori al dono della Presenza del Signore per sentire, nel nostro intimo, il richiamo all’amore, al perdono, alla misericordia. Acclamiamo

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“LO SPIRITO DEL SIGNORE MI HA MANDATO A PROCLAMARE LA MISERICORDIA”

VEGLIA DI PREGHIERA

giovedì santo 24 marzo 2016

PARROCCHIA SAN VITO MARTIRE BRINDISI

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CEL.: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

TUTTI: Amen.

CEL.: Poniamoci in adorazione dinanzi all’Eucaristia, apriamo i nostri

cuori al dono della Presenza del Signore per sentire, nel nostro intimo,

il richiamo all’amore, al perdono, alla misericordia. Acclamiamo a

Cristo Signore, che ci ha donato il Pane della vita e ci sostiene nella

comunione di vita con i fratelli.

CANTO: ALLA TUA PRESENZA

CEL.: Eccoci, Signore! Oggi come ieri, come i tuoi discepoli un tem-

po, siamo qui chiamati, scelti, convocati a sostare alla tua presenza.

Silenzi e parole, tutto si fa realtà in questo angolo di notte.

TUTTI: Parlaci, Signore, e sia nuova la tua Parola, perché vorremmo

che nuovo fosse il cuore che ascolta. Muovici verso di Te, con la stes-

sa semplicità di chi di Te si è fidato e in Te si è abbandonato.

CEL.: Muovici con la stessa convinzione di chi, nella tua Parola ha

trovato risposte e sostegno. Siamo qui, Signore, per adorarti, miseri-

cordioso e immenso nell’amore.

GUIDA: Poniamoci in adorazione recitando a cori alterni il salmo 50

I CORO.: Pietà di me, o Dio, / secondo la tua misericordia; *

nel tuo grande amore / cancella il mio peccato.

II CORO: Lavami da tutte le mie colpe, *

mondami dal mio peccato.

Riconosco la mia colpa, *

il mio peccato mi sta sempre dinanzi.

I CORO.: Contro di te, contro te solo ho peccato, *

quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;

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perciò sei giusto quando parli, *

retto nel tuo giudizio.

II CORO: Purificami con issopo e sarò mondato; *

lavami e sarò più bianco della neve.

Fammi sentire gioia e letizia, *

esulteranno le ossa che hai spezzato.

I CORO: Non respingermi dalla tua presenza *

e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia di essere salvato, *

sostieni in me un animo generoso.

II CORO: Insegnerò agli erranti le tue vie *

e i peccatori a te ritorneranno.

Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza, *

la mia lingua esalterà la tua giustizia.

SILENZIO

CANTO

Primo momento: “Paziente e misericordioso è il Signore” GUIDA:“Paziente e misericordioso” è il binomio che ricorre spesso

nell’Antico Testamento per descrivere la natura di Dio. Il suo essere mise-

ricordioso trova riscontro concreto in tante azioni della storia della salvezza

dove la sua bontà prevale sulla punizione e la distruzione. I Salmi, in modo

particolare, fanno emergere questa grandezza dell’agire divino. Ascoltia-

mo.

LETTORE.: «Egli perdona tutte le tue colpe, guarisce tutte le tue infermità,

salva dalla fossa la tua vita, ti circonda di bontà e misericordia» (103,3-4).

«Il Signore libera i prigionieri, il Signore ridona la vista ai ciechi, il Signo-

re rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestie-

ri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malva-

gi» (146,7-9).

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Risana i cuori affranti e fascia le loro ferite. … Il Signore sostiene i pove-

ri, ma abbassa fino a terra i malvagi» (147,3.6).

“ Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia,

grande è presso di lui la redenzione; egli redimerà Israele da tutte le sue

colpe.” (129)

SILENZIO

GUIDA: Ascoltiamo quanto afferma Papa Francesco nella Bolla d’indi-

zione Misericordiae Vultus

LETTORE: “La misericordia di Dio non è un’idea astratta, ma una realtà

concreta con cui Egli rivela il suo amore come quello di un padre e di una

madre che si commuovono fino dal profondo delle viscere per il proprio

figlio. È veramente il caso di dire che è un amore “viscerale”. Proviene

dall’intimo come un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di

compassione, di indulgenza e di perdono”. (MV, 6)

GUIDA: Preghiamo in forma responsoriale

LETTORE “Come un padre ha pietà dei suoi figli, così il Signore ha pietà

di quanti lo temono”.

TUTTI: Donaci la capacità di riconoscerti come Padre.

- “Perché egli sa di che siamo plasmati, ricorda che noi siamo polve-

re” (Sal 102,13-14).

TUTTi:Donaci la capacità di riconoscerci come tue creature.

- “Se deve castigare il popolo che ha peccato, è preso da commiserazione

non appena esso grida a lui dal fondo della sua miseria”.

TUTTI: Donaci la forza di chiamarti in nostro aiuto.

- “Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compas-

sione”.

TUTTI: Facci sperimentare la sofferenza del nostro peccato

- “Non darò sfogo all’ardore della mia ira”» (Os 11,8-9).

TUTTI: Il mio cuore esulta in Dio, mio salvatore.

GUIDA: Preghiamo insieme:

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TUTTI: Signore Gesù, aprici alla misericordia del Padre.

il suo abbraccio ci trasformi,

spalanchi per noi nuovi orizzonti di dono,

renda trasparente il nostro sguardo sul mondo.

Svelandoci il cuore del Padre,

insegnaci, Signore,

a rimettere il nostro peccato in Lui,

perché la sovrabbondanza del suo amore

tutto cancelli e rinnovi.

Volto della misericordia, accompagnaci al Padre,

per gustare la pienezza del suo amore

e diventare nel mondo

testimoni e messaggeri di misericordia.

SILENZIO

CANTO

Secondo momento: “Siate misericordiosi

come il Padre vostro”

GUIDA:«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso».

È un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace.

L’imperativo di Gesù è rivolto a quanti ascoltano la sua voce. Per essere ca-

paci di misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della

Parola di Dio e recuperare il valore del silenzio per meditarla. In questo mo-

do è possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerla come proprio

stile di vita» (MV 13). Ascoltiamo dal Vangelo di Luca.

LETTORE: Dal Vangelo secondo Luca (Lc 6,27-38)

“In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico:

Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro

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che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote

sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la

tunica. Da’ a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò

che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli

che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se

fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i

peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che

merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per rice-

verne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate sen-

za sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissi-

mo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordio-

si, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudi-

cati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdona-

to; date e vi sarà dato”.

SILENZIO

CANTO: BENEDICI IL SIGNORE, ANIMA MIA. RIT. BENEDICI IL SIGNORE, ANIMA MIA,

QUANT'È IN ME BENEDICA IL SUO NOME;

NON DIMENTICHERÒ TUTTI I SUOI BENEFICI,

BENEDICI IL SIGNORE, ANIMA MIA.

Lui perdona tutte le tue colpe

e ti salva dalla morte.

Ti corona di grazia e ti sazia di beni

nella tua giovinezza. RIT.

Il Signore agisce con giustizia,

con amore verso i poveri.

Rivelò a Mosè le sue vie, ad Israele

le sue grandi opere. RIT.

Il Signore è buono e pietoso,

lento all'ira e grande nell'amor.

Non conserva in eterno il suo sdegno e la sua ira

verso i nostri peccati. RIT.

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GUIDA: Ascoltiamo Dalla Bolla Misericordiae vultus di Papa France-

sco (n. 14)

LETTORE : [Il Signore] Dice anzitutto di non giudicare e di non con-

dannare. Se non si vuole incorrere nel giudizio di Dio, nessuno può diventa-

re giudice del proprio fratello. Gli uomini, infatti, con il loro giudizio si fer-

mano alla superficie, mentre il Padre guarda nell’intimo. Quanto male fan-

no le parole quando sono mosse da sentimenti di gelosia e invidia! Parlare

male del fratello in sua assenza equivale a porlo in cattiva luce, a compro-

mettere la sua reputazione e lasciarlo in balia della chiacchiera. Non giudi-

care e non condannare significa, in positivo, saper cogliere ciò che di buono

c’è in ogni persona e non permettere che abbia a soffrire per il nostro giudi-

zio parziale e la nostra presunzione di sapere tutto. Ma questo non è ancora

sufficiente per esprimere la misericordia. Gesù chiede anche di perdonare e

di donare. Essere strumenti del perdono, perché noi per primi lo abbiamo

ottenuto da Dio. Essere generosi nei confronti di tutti, sapendo che anche

Dio elargisce la sua benevolenza su di noi con grande magnanimità.

GUIDA: Invochiamo insieme, con le parole di san Giovanni Paolo II,

la Divina Misericordia.

TUTTI: Dio, Padre misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio

tuo Gesù Cristo, e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore,

Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.

Chinati su noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa'

che tutti gli abitanti della terra sperimentino la tua misericordia, affinché in

Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza.

Eterno Padre, per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio, abbi

misericordia di noi e del mondo intero! Amen.

CEL: Signore, fa’ che la scintilla dell’amore misericordioso che hai acceso

dentro di noi diventi un fuoco che trasformi i cuori e rinnovi la faccia della

terra. Per Cristo nostro Signore.

TUTTI: Amen

CANTO

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Terzo momento: “Alla mensa della misericordia”

GUIDA: “Alla mensa della misericordia”, nella sua ultima cena, Gesù ri-

vela il suo amore e anticipa, nel segno del pane spezzato e del vino condi-

viso, il senso del suo offrirsi per tutti gli uomini.

Ascoltiamo dal Vangelo di Luca.

LETTORE: “Quando venne l'ora, <Gesù> prese posto a tavola e gli apo-

stoli con lui, e disse loro: "Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua

con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più,

finché essa non si compia nel regno di Dio". E, ricevuto un calice, rese

grazie e disse: "Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da

questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il re-

gno di Dio". Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicen-

do: "Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di

me". E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: "Questo

calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi".

SILENZIO

GUIDA: Ascoltiamo dalla bolla “Misericordiae Vultus” .

LETTORE: “L’Eucaristia è comunione con Lui, Cristo, e perciò stesso si

trasforma e si manifesta in comunione nostra con i fratelli: essa è invito a

realizzare fra noi la concordia e l’unione, a promuovere ciò che insieme ci

affratella, a costruire la Chiesa, che è quel mistico Corpo di Cristo, del

quale il sacramento eucaristico è segno, causa e alimento. Nella Chiesa

primitiva l’incontro eucaristico diventava la sorgente di quella comunione

di carità, che costituiva uno spettacolo di fronte al mondo pagano. Anche

per noi cristiani del ventesimo secolo, dalla nostra partecipazione alla

mensa divina, deve scaturire l’amore vero, quello che si vede, che dilaga,

che fa storia”.

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CEL.: Acclamiamo a Cristo Signore, che nel Sacramento Eucaristico ci ha

lasciato il pane che ci sostiene e ci dà forza nella testimonianza.

LETTORE: Ripetiamo insieme: Donaci sempre questo pane.

- Pane mandato dal cielo, che non può mai perire.

- Vino di salvezza, che fai lieto il cuore dei credenti.

- Gesù, che effondi sul mondo l’acqua viva dello Spirito.

- Agnello di Dio, che hai preso su di Te il peccato del mondo.

- Signore della vita, Verbo di Dio, luce sul nostro cammino.

- Salvatore del mondo, che hai dato forza ai tuoi martiri.

- Cristo Redentore, speranza di vita eterna.

- Segno della divina misericordia, dato all’umanità che si era perduta.

GUIDA: Preghiamo insieme

TUTTI: Signore,

accresci la nostra tenerezza

per la tua Eucaristia,

verso la quale la disaffezione di tanti cristiani

oggi si manifesta in modo preoccupante.

Stiamo diventando aridi,

come ciottoli di un greto disseccato dal sole d'agosto.

Lascia che la nuvola della tua grazia si inchini

dall'alto sulla nostra aridità.

Aiutaci a riconoscere il tuo Corpo nei tabernacoli scomodi

della miseria e del bisogno,

della sofferenza e della solitudine.

Rendici frammenti eucaristici,

come tante particole che il vento dello Spirito,

soffiando sull'altare, dissemina lontano, dilatando

il tuo "tabernacolo" (don Tonino Bello).

CEL: O Signore, che nella grandezza della tua misericordia ci chiami ad es-

sere commensali al tuo banchetto, aiutaci a vivere in profonda armonia tra

noi . Tu sei Dio e vivi e regni nei secoli dei secoli.

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Quarto momento: “Testimoni credibili della Misericordia”

GUIDA: La misericordia del Signore si manifesta soprattutto quando egli

si piega sulla miseria umana e dimostra la sua compassione verso chi ha

bisogno di comprensione, guarigione e perdono. Tutto in Gesù parla di

misericordia, anzi Egli stesso è la Misericordia. E’ sulla stessa lunghezza

d’onda che si deve orientare l’amore misericordioso e credibile di noi cri-

stiani. Recitiamo a cori alterni.

I CORO: Tocchi l’affamato, Signore, e gli doni pane

II CORO: quando noi condividiamo il nostro pane con lui.

I CORO: Tocchi l’assetato, Signore, ed esaudisci la sua sete

II CORO:quando noi non ci appropriamo dell’acqua, bene di tutti.

I CORO: Tocchi chi è nudo, Signore, e rivesti la sua nudità

I CORO: quando noi apriamo per lui gli armadi stracolmi.

I CORO: Tocchi chi è in viaggio, Signore, e gli doni una casa

II CORO: quando noi non gli chiudiamo le frontiere degli stati e dei cuori.

I CORO: Tocchi chi è malato, Signore, e gli doni consolazione

II CORO: quando noi entriamo nella sua stanza, attenti al suo gemito.

I CORO: Tocchi chi è in carcere, Signore, e gli offri speranza

II CORO: quando noi superiamo i pregiudizi e offriamo nuova opportunità.

I CORO:Tocchi chi è morto, Signore, e lo accogli nella pace

II CORO: quando noi lo affidiamo alla terra da cui tutti proveniamo.

PREGHIERA DEL GIUBILEO (DA RECITARE TUTTI INSIEME)

Signore Gesù Cristo,

tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,

e ci hai detto che chi vede te vede Lui.

Mostraci il tuo volto e saremo salvi.

Il tuo sguardo pieno di amore liberò

Zaccheo e Matteo dalla schiavitù del denaro;

l'adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;

fece piangere Pietro dopo il tradimento,

e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.

Fa' che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola che dicesti alla

samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio!

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Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,

del Dio che manifesta la sua onnipotenza

soprattutto con il perdono e la misericordia:

fa' che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di Te,

suo Signore, risorto e nella gloria.

Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch'essi rivestiti di debolezza

per sentire giusta compassione

per quelli che sono nell'ignoranza e nell'errore;

fa' che chiunque si accosti a uno di loro

si senta atteso, amato e perdonato da Dio.

Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione

perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore

e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo

possa portare ai poveri il lieto messaggio,

proclamare ai prigionieri e agli oppressi

la libertà e ai ciechi restituire la vista.

Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia a te

che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

Amen

CANTO: PADRE NOSTRO

CEL: Ci conceda il Signore

di vivere nel pensiero di Cristo,

vedere la storia come Lui

giudicare, scegliere, amare e sperare

come insegna Lui,

per vivere in Lui

la comunione con il Padre

e lo Spirito Santo.

TUTTI: Amen.

MOVIMENTO: Si porta il cesto con i panini.

CANTO

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Papa Francesco