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PATOLOGIE DELLA TIROIDE DURANTE LA
GRAVIDANZA
Gestazione e 8reopa8e: overview
La patologia *roidea in gravidanza rappresenta un importante problema clinico per la sua discreta diffusione nel sesso femminile, il suo frequente misconoscimento, i potenziali effe: sul feto e sul neonato e una certa tendenza all’over o down-‐treatment.
Si s*ma che la prevalenza delle patologie *roidee in gravidanza possa variare dallo 0,2% dell’iper*roidismo al 2,5% dell’ipo*roidismo (con complicanze fetali-‐neonatali anche gravi), al 4-‐5% per quanto riguarda i noduli *roidei (da* Linee Guida Nazionali SIGO).
Ipo8roidismo in gravidanza (1)
Definizione L’ipo*roidismo è una condizione clinica caraMerizzata da un generale rallentamento delle funzioni metaboliche per insufficiente azione degli ormoni *roidei sui tessu*. Nella maggior parte dei casi, è dovuto a un deficit di produzione degli ormoni da parte della *roide e solo raramente è conseguenza di un ridoMo effeMo degli ormoni *roidei sui tessu* periferici.
Epidemiologia La prevalenza dell’ipo*roidismo subclinico è s*mata aMorno al 2-‐2,5% delle donne in età fer*le, mentre la forma conclamata si aMesta tra lo 0,3% e lo 0,5%.
Cause di ipo8roidismo La *roidite autoimmune è la causa più comune di ipo*roidismo, mentre la *roidectomia e il traMamento radiometabolico rappresentano le forme iatrogene più frequen*. Molto raramente, l’ipo*roidismo è secondario (alterazioni ipofisarie o ipotalamiche).
Ipo8roidismo in gravidanza (2)
Diagnosi dell’ipo8roidismo In gravidanza la diagnosi clinica è spesso difficile. I sintomi più comuni sono: • astenia • difficoltà di concentrazione • intolleranza al freddo • perdita di capelli
Alcuni da8 anamnes8ci possono far sospeMare la presenza dell’ipo*roidismo: • familiarità per *reopa*e autoimmuni o ipo*roidismo • storia di *reopa*a • presenza di an*corpi an*-‐*roide e/o gozzo • diabete di *po 1 • assunzione di farmaci ad azione an**roidea
Indagini di laboratorio e strumentali Gli esami di supporto alla diagnosi comprendono: • dosaggio di FT3, FT4, TSH • ricerca di an*corpi an*-‐Tg, an*-‐TPO, an*-‐receMore del TSH (TRAb) • ecografia della *roide
TraLamento dell’ipo8roidismo in gravidanza (1)
Conseguenze dell’ipo8roidismo non traLato in gravidanza L’ipo*roidismo nelle gestan* è causa di complicanze quali un aumentato rischio di interruzione di gravidanza, nascita pre-‐termine, basso peso alla nascita. Tale condizione, inoltre, determina effe: nega*vi sullo sviluppo cerebrale del feto che si manifestano con la comparsa di alterazioni neurocogni*ve dopo la nascita.
TraLamento dell’ipo8roidismo in gravidanza Tu: i casi di ipo*roidismo in gravidanza vanno avvia* al traMamento, sia che si tra: di donne con valori di TSH superiori alla norma e con rido: livelli di FT4, sia che si tra: di donne con valori di TSH >10,0 mUI/l, indipendentemente dai livelli di FT4.
Il traMamento d’elezione consiste nella somministrazione di LT4 per via orale, il cui obie:vo terapeu*co è la rapida normalizzazione dei valori di TSH materni (primo trimestre: 0,1-‐2,5 mUI/l; secondo trimestre: 0,2-‐3,0 mUI/l, terzo trimestre: 0,3-‐3,0 mUI/l).
Nel 50-‐85% dei casi, le dosi di LT4 vanno aggiustate (aumentate) nel corso del traMamento, sopraMuMo nelle donne con ridoMa funzionalità *roidea derivante da traMamen* chirurgici abla*vi o da terapia con radioiodio.
TraLamento dell’ipo8roidismo in gravidanza (2)
Nel caso di donne in traMamento con LT4 che intraprendono una gravidanza, la dose di levo*roxina va aumentata per sopperire all’aumentato fabbisogno dovuto alla gestazione. L’incremento della dose è mediamente del 25-‐30% della terapia abituale.
Monitoraggio • Durante la gestazione, le donne con ipo*roidismo e traMate con LT4 vanno soMoposte a controlli periodici con valutazione dei livelli di TSH materni ogni 4 se:mane durante la prima metà della gravidanza. Può essere infa: necessario eseguire un aggiustamento del traMamento. • Dopo il parto, le dosi di LT4 vanno riportate ai livelli pre-‐gravidanza e il dosaggio del TSH va effeMuato nell’arco di 6 se:mane. Nelle donne con *roidite di Hashimoto, nel 50% dei casi le dosi di LT4 post-‐partum sono più elevate di quelle usate prima della gravidanza, a causa di un peggioramento della patologia.
Iper8roidismo in gravidanza (1)
Definizione La *reotossicosi è una condizione clinica dovuta a un eccesso di ormoni *roidei circolan* e dalla conseguente accelerazione dei processi metabolici dell’organismo. Quando la *reotossicosi è derivante da un’iperfunzione *roidea si definisce iper*roidismo.
Cause di iper8roidismo • Frequen'. Presente nello 0,1-‐1% delle gestan*, il morbo di Graves è la causa più comune di iper*roidismo autoimmune in gravidanza. Più frequentemente, l’iper*roidismo può essere transitorio e non di natura autoimmune. In questo caso si traMa di iper*roidismo gestazionale, dovuto a un eccesso di hGC (1-‐3% delle gravidanze), come avviene nella mola ida*forme e nel coriocarcinoma. • Poco frequen'. Comprendono il gozzo mul*nodulare tossico, l’adenoma tossico e la *reotossicosi fac**a.
Anamnesi e sintomi I da* anamnes*ci e le manifestazioni cliniche che possono far sospeMare una *reotossicosi in gravidanza sono: • storia familiare o personale posi*va per *reopa*e autoimmuni o preceden* episodi di iper*roidismo • presenza di sintomi specifici di iper*roidismo (perdita di peso, frequenza cardiaca >100 bpm, gozzo, stanchezza muscolare prossimale) • manifestazioni *piche del morbo di Graves (ogalmopa*a, mixedema pre*biale, onicolisi) • accentuazione di alcuni sintomi normali della gravidanza (ipersudorazione, intolleranza al caldo, affa*cabilità)
Iper8roidismo in gravidanza (2)
Esami di laboratorio La diagnosi di iper*roidismo è supportata dai riscontri di laboratorio: • valori di TSH inferiori a 0,1 mUI/l • valori di FT4 e FT3 superiori alla norma
Il dosaggio dei TRAb ha un’indicazione specifica in gravidanza, in quanto al* *toli di tali an*corpi possono essere predi:vi di un iper*roidismo fetale con *reotossicosi neonatale.
Nelle donne che all’inizio della gravidanza hanno vomito, perdita di peso, tachicardia e indici biochimici di iper*roidismo, la diagnosi differenziale tra iperemesi gravidica e morbo di Graves può risultare difficoltosa. Nell’iperemesi gravidica, normalmente non sono presen* episodi pregressi di *reopa*a, an*corpi an**roide e la *roide risulta di dimensioni normali.
Conseguenze della 8reotossicosi in gravidanza • Complicanze materne: ipertensione gravidica, preeclampsia, distacco di placenta, aborto spontaneo, parto prematuro, scompenso cardiaco, anemia, crisi *reotossica. • Complicanze fetali-‐neonatali: basso peso alla nascita, prematurità, morte endouterina, morte neonatale, malformazioni congenite, iper*roidismo fetale, iper*roidismo neonatale.
TraLamento dell’iper8roidismo in gravidanza (1)
Il controllo dell’iper*roidismo con la terapia an**roidea correla con una minor frequenza di complicanze. Un traMamento precoce o:mizza il raggiungimento dell’obie:vo terapeu*co. I risulta* più soddisfacen* si oMengono con una diagnosi e la correzione dell’iper*roidismo prima della gravidanza.
La terapia di prima scelta in gravidanza prevede: • l’impiego dei farmaci an**roidei (ATD): propil*ouracile (PTU) nel primo trimestre, eventuale switch a me*mazolo (MMI) successivamente • l’intervento chirurgico (solo in rari casi eccezionali, ad es. allergia agli ATD)
L’uso dello radio-‐iodio è assolutamente controindicato in gravidanza.
Le dosi dei farmaci dipendono dalla gravità dei sintomi e dal grado di iper*roxinemia. Le dosi iniziali raccomandate sono: • MMI, 5-‐15 mg/die • PTU, 50-‐300 mg/die in diverse frazioni giornaliere
Nel 20-‐30% delle pazien*, è ipo*zzabile la sospensione di tu: gli ATD nell’ul*mo trimestre di gestazione.
TraLamento dell’iper8roidismo in gravidanza (2)
L’uso di beta-‐bloccan* (ad es. propanololo, 20-‐40 mg ogni 6-‐8h) per controllare i sintomi di ipermetabolismo è consen*to solo per periodi brevi a causa della tossicità fetale di ques* farmaci.
L’associazione LT4 e ATD è indicata solo nei rari casi di iper*roidismo fetale. Gli ATD aMraversano la placenta e vanno impiega* alle dosi minime per mantenere i valori di FT4 ai limi* superiori della norma, con un monitoraggio frequente di tali valori (ogni 2-‐4 se:mane prima del raggiungimento del target, poi ogni 4-‐6 se:mane).
L’iper*roidismo gestazionale viene traMato con: • terapia di supporto • reidratazione • ospedalizzazione, se necessario
Per l’iper*roidismo gestazionale, non sono indica* i farmaci an**roidei.
Tireotossicosi post-‐partum
La causa più comune di *reotossicosi dopo il parto è la *roidite post-‐partum (PPT, prevalenza 4,1%), seguita in termini di frequenza dal morbo di Graves (0,2%). La PPT può manifestarsi con una fase di iper*roidismo che insorge entro i primi 6 mesi dal parto, con una successiva remissione spontanea. Spesso segue una fase di ipo*roidismo, prima di tornare a una condizione di eu*roidismo, solitamente entro 1 anno dopo il parto.
Talvolta, in presenza di sintomi di ipermetabolismo, può essere indicato un breve traMamento con beta-‐bloccan*.
Una diagnosi differenziale con il morbo di Graves è finalizzata alla definizione del traMamento che è specifico per ciascuna en*tà nosologica.
AllaLamento Nel corso dell’allaMamento possono essere impiegate dosi moderate di farmaci an**roidei, sicure per la madre e per il neonato: • MMI, dosi fino a 20-‐30 mg/die • PTU, dosi fino a 300 mg/die, come farmaco di seconda scelta per la sua epatotossicità
Tali farmaci vanno somministra* in dosi frazionate e dopo l’allaMamento.
Noduli 8roidei in gravidanza (1)
Epidemiologia La prevalenza di noduli alla *roide è variabile nel corso della gravidanza (3-‐21%), aumenta con il numero delle gravidanze e con l’età. Solo una minoranza dei noduli è maligna. La gravidanza non modifica la storia naturale del carcinoma della *roide, che più spesso consiste in neoplasie papillari differenziate e scarsamente aggressive, le quali non richiedono provvedimen* chirurgici urgen* ed eventuale interruzione della gestazione.
Diagnosi Nell’ambito del percorso diagnos*co, è necessario definire: • un’accurata anamnesi rela*va a familiarità per *reopa*e, a traMamen* e irraggiamen* pregressi del collo • la velocità di insorgenza del nodulo • la presenza di tosse o disfonia • la morfologia della *roide mediante palpazione e strumentalmente
Esami strumentali e di laboratorio • L’ecografia della *roide è l’esame d’elezione per definire la morfologia dei noduli, per monitorare la velocità di crescita e per esaminare lo stato dei linfonodi. • Parametri ecografici sugges*vi di malignità comprendono: paMern ipoecogeno, margini irregolari, spot vascolari intranodulari cao*ci, noduli sviluppa* sopraMuMo in altezza, micro-‐calcificazioni. • L’analisi citologica mediante agoaspirazione con ago so:le è indicata se vi sono sospe: di malignità in base ai da* ecografici, in caso contrario va pos*cipata a dopo il parto.
Noduli 8roidei in gravidanza (2)
Esami funzionali della 8roide Vanno esegui* i dosaggi di FT4 e TSH.
TraLamento dei tumori La *roidectomia totale è l’intervento d’elezione per i carcinomi differenzia* della *roide. Vanno faMe però alcune considerazioni: • La prognosi non peggiora se l’intervento viene pos*cipato a dopo il parto • Va effeMuata un’aMenta valutazione dei pro e dei contro per madre e feto che un eventuale intervento chirurgico comporta • Nel caso si decida di intervenire chirurgicamente, le operazioni eseguite nel secondo trimestre di gestazione sono associate a un minor rischio materno o fetale • Va contemplata la possibile comparsa di ipo*roidismo e ipopara*roidismo materno post-‐chirurgico • Nei tumori maligni con intervento pos*cipato a dopo il parto, va intrapresa una terapia con LT4 per mantenere i valori di TSH tra 0,1-‐0,5 MU/l • Il coinvolgimento linfonodale in caso di carcinoma è un faMore a favore dell’intervento durante la gravidanza • Nei tumori benigni, la terapia chirurgica va intrapresa solo in caso di noduli di grandi dimensioni a rapida crescita con compressione di trachea o esofago
Algoritmo per la ges8one dei noduli 8roidei durante la gravidanza
Algoritmo per la ges8one dei noduli 8roidei durante la gravidanza
con'nuazione
Modificata da Bahn R, et al. Thyroid 2011;6:593-‐646.