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Pavimenti in legno

Pavimenti in legno - CASTIGLIONI SPA · Legno e luce: colore naturale e ossidazione Il cambiamento di colore del legno costituisce un fenomeno naturale ed inevitabile comune-mente

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Pavimenti in legno

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Il legno è la più antica risorsa naturale impiegata dall’uomo ed è l’unica materia prima che si rinnova: una foresta ben curata, o lasciata allo stato naturale, continuerà a produrre legno per sempre. La tradizione del legno, usato come pavimentazione, appartiene alle più remote abitudini del costruire. I vantaggi che il legno offre non sono riscontrabili in nessun altro tipo di materiale: il più importante è senz’altro il fatto di essere un elemento naturale. La scarsa conducibilità termica permette di avere pavimenti che mantengono inalterata la loro temperatura. L’isolamento acustico che si ottiene con un parquet è ottimo ed inoltre, il legno offre grande resistenza all’usura: ne sono testimonianza i pavimenti che vengono calpestati ogni anno da migliaia di visitatori nei più importanti musei del mondo. È facile apprezzare il legno per la sua bellezza e la sua utilità, è invece tutt’altro che semplice imparare e conoscere le proprietà delle varie specie: con quale legno si fa la barca migliore, l’arco più elastico, i mobili più belli e quale è indicato per diventare un buon pavimento? In questo catalogo sono illustrati i nostri parquet tre strati, realizzati con i legni che riteniamo siano adatti ad essere “calpestati” tenendo ben presente quello che noi tutti dobbiamo agli alberi e al legno: l’uomo non ha debiti più antichi e profondi di questo.

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Indice

Parquet a tre strati: la costruzione

Le caratteristiche

Luce, calore, suono

Dimensioni e formati

Le specie legnoseAceroLariceCoiguèCumarùFaggioNoceRovere EuropeoRovere Europeo nodatoTeakMoganoTavarìWengèRovere TermotrattatoFrassino Termotrattato

Le finiture

Sezione TecnicaNormativa tecnica di riferimentoClassificazione e scelte qualitativeRovereAcero, Faggio, Frassino LariceAltre specie legnoseGamma delle scelte qualitative proposte

Istruzioni per posa in opera e finituraCome mantenere gli elementi stratificati in deposito e in cantiere Come deve essere il sottofondo Condizioni per una buona posaRequisiti per posa con riscaldamento a pavimentoCome deve essere l’ambiente di posaConsigli per la posa in opera degli elementiAvvertenze per la finitura

Utilizzo e manutenzione

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Parquet a tre strati: la costruzione

Strato nobileÈ composto da 4 a 5 millimetri di legno delle migliori specie legnose europee, africane, asia-tiche e americane. È il risultato della accurata selezione delle materie prime dei processi di es-siccazione e di lavorazione oltremodo innovativi, grazie alla continua ricerca aziendale che tende alla perfezione.

Materie primeI tronchi destinati a diventare strato nobile di ele-menti stratificati sono accuratamente selezionati nei Paesi d’origine. Questo è il primo passo importante compiuto dai tecnici della Castiglioni per garantire maggiore regolarità di fibra, colore e qualità.

SegagioneI particolari tagli “sul terzo” o “sul quarto” impie-gati per produrre lo strato nobile consentono l’ottenimento di lamelle con venatura e disegno sia rigatino che fiammato. A parità di materia prima utilizzata, le due particolari tecniche di segagione riducono di circa il 50% la naturale tendenza del legno alla deformazione.

EssicazionePer garantire l’omogeneo comportamento nei confronti dell’umidità di ogni lamella, allo scopo di migliorare al massimo la stabilità dimensionale degli elementi stratificati, ci si avvale di procedi-menti di essicazione su tavolati e frise di basso spessore; questo facilita il generale equilibrio igroscopico dei tessuti legnosi.

SupportoÈ realizzato con un pannello listellare di legno di conifera proveniente dalle migliori foreste nord-europee costituito da listelli incrociati per garantire indeformabilità e stabilità all’elemento da posa. La contrapposizione strutturale della controfaccia con le venature disposte nella medesima direzione dello strato nobile, genera

un supporto articolato ed “armato” che oppone la massima resistenza alle inevitabili sollecitazio-ni dinamiche impresse quotidianamente dallo strato superiore anche nelle più difficili condizio-ni di impiego. Per gli elementi a due strati con superficie in legno termotrattato il supporto è in multistrato di latifoglia.

Incisioni trasversali sulla controfacciaLe regolari incisioni sulla superficie della contro-faccia consentono all’elemento stratificato di migliorare la flessibilità longitudinale, permet-tendo al parquet di adeguarsi perfettamente alla superficie del sottofondo e sopperire alle eventuali piccole irregolarità del piano di posa.

Precisione degli incastriL’utilizzo di sofisticati utensili al diamante e il metodico controllo durante le fasi di lavorazione, assicurano accurate profilature degli incastri maschio/femmina, garantendo una precisione micrometrica per una perfetta planarità della superficie del parquet.

Adesivo a basso impatto ambientalePer garantire stabilità e resistenza all’umidità gli incollaggi sono a base ureica. Questi collanti, a basso impatto ambientale, sono conformi alla Classe E1 rispondente alle norme comunitarie europee per la salvaguardia dell’ambiente.

Verniciatura ecologica, atossica, resistenteSono 7 i veli di vernice ecologica, atossica ad alta resistenza applicati sulla superficie dello strato nobile. Miscele vernicianti u.v. che, oltre a preservare la bellezza dell’elemento, garanti-scono ineguagliabile protezione ed elevata resi-stenza al parquet per il suo ciclo di vita.

I parquet a tre strati Castiglioni, interamente prodotti in Italia, presentano caratteristiche costruttive del tutto innovative rispetto a quelli di legno massiccio naturale.La particolare costruzione, che garantisce una stabilità ottimale anche nelle applicazioni più gravose, è composta da uno strato superiore (4 o 5 mm) di specie legnose pregiate e da un supporto, tecnologicamente complesso, costituito da due substrati tra loro incrociati e realizzati in pannello listellare.La lista è sagomata sui quattro lati per formare incastri di precisione che, vincolando tra loro i vari elementi, stabiliscono fin dal primo momento la perfetta stabilità, planarità e livello del pavimento e della controfaccia. Ogni strato dell’elemento è stato pensato, progettato e realizzato in modo da soddisfare le diverse funzioni a cui lo strato nobile, il supporto e la finitura sono chiamati a rispondere.

Strato specie legnosa nobile

Listellare di conifera Controfaccia di bilanciaturaIncastro M Incastro FAdesivo Classe E1

Finitura

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Parquet a tre strati: luce, calore, suono

Legno e luce: colore naturale e ossidazioneIl cambiamento di colore del legno costituisce un fenomeno naturale ed inevitabile comune-mente definito ossidazione. Esso scaturisce dal rapporto tra gli elementi costitutivi del legno, l’aria e la luce. Il colore dei legni dipende, oltre che dal colore proprio delle fibre legnose, da alcune sostanze che costituiscono il complesso dei cosiddetti estrattivi (resina, olio, gomme, sali minerali, tannini, ecc.).Quindi il colore del legno è una caratteristica variabile nel tempo: l’esposizione all’aria e alla luce comporta naturali mutamenti di colore delle fibre e delle sostanze in esse contenute. In generale si verifica una vera e propria reazione foto-chimica di ossidazione causata in particola-re dai raggi solari.Per il loro elevato contenuto di estrattivi, i legni della fascia tropicale risultano particolarmente soggetti alle alterazioni cromatiche ed evolvono generalmente verso tonalità bruno-scure ad eccezione del Teak che tende piuttosto ad omogeneizzarsi su tonalità più chiare. Anche i legni provenienti da climi temperati, come i legni europei, subiscono viraggi e cambiamenti di colore ma, a causa della diversa qualità e quantità di estrattivi, presentano variazioni di colore molto meno marcate. La maggior parte di questi legni, come Rovere, Faggio, Acero, Frassino e Ciliegio, tendono piuttosto a patinarsi e ad acquistare toni e cromatismi più caldi con il passare del tempo.

Legno e calore (Conducibilità termica) Il comfort ed il piacere di camminare a piedi nudi sul parquet sia in inverno che in estate si deve all’ottimo rapporto di traspirabilità che il legno naturale ha nei confronti dell’energia termica grazie al naturale valore della conducibilità termi-ca compresa tra 0,10 e 0,20 W/m K.

Legno e rumore (Assorbimento acustico)Grazie alla struttura articolata delle fibre legno-se, ed alla particolare struttura del supporto, l’assorbimento acustico generato dal rumore aereo è compreso tra 25 - 30 dB.

Un buon parquet soddisfa tutte le diverse esigenze provenienti dal quotidiano calpestio e garantisce il mantenimento delle proprietà estetiche nel tempo, oltre a consentire di vivere in un ambiente confortevole sia dal punto di vista termico che acustico: veramente nessun altro materiale è vivo come il legno.

Parquet a tre strati: le caratteristiche

DurataLe caratteristiche che assicurano al pavimento ligneo lunga durata sono la naturale compat-tezza e durezza delle pregiate specie legnose proposte e la particolare resistenza dello strato di finitura. La resistenza all’abrasione e l’ela-sticità della vernice garantiscono la migliore protezione dall’usura, dagli urti, dalle macchie e dallo sporco, tanto da rendere la vita del parquet centenaria.

Ecologia, salute e sicurezzaLe materie prime impiegate nella produzione dell’adesivo, della vernice e dell’olio di finitura garantiscono la tutela dell’ambiente e della salute perché tutti i prodotti complementari impiegati per la fabbricazione degli elementi stratificati sono ecologici, atossici e inodori. Gli adesivi rispondono alle normative europee in materia di formaldeide (Classe di emissione E1) e le particolari miscele vernicianti, con un residuo secco del 98%, eliminano le emissioni di solventi nell’atmosfera preservando la salute di coloro che quotidianamente vivono il parquet.

EsteticaLa particolare resa estetica delle specie legnose utilizzate è frutto di rigorosi criteri di selezione. Le suddivisioni di ogni specie legnosa per tipo di fibratura e disegno (rigatino e/o fiammato) e per tonalità di colore sono scrupolosamente esegui-te per offrire un parquet bello e uniforme.

Qualità controllataOgni singolo elemento è sottoposto a minuziosi controlli di qualità sia per le materie prime che per le dimensioni. Ne consegue che il parquet a tre strati offre le migliori prestazioni.

StabilitàL’ottima stabilità degli elementi stratificati si evidenzia dall’eccellente comportamento che la conformazione strutturale dell’elemento oppone quando viene sollecitato. Lo strato di legno nobile reagisce alle sollecitazioni meccaniche esterne assorbendo lo sforzo. Il supporto e la controfaccia si contrappongono allo sforzo ren-dendo l’elemento stratificato tenace e stabile.

Per comprendere i valori che caratterizzano e diversificano un parquet costituito da elementi stratificati, si devono necessariamente considerare più fattori: durata, ecologia, estetica, precisione, qualità, salute, sicurezza e stabilità. Altri elementi che fanno preferire il parquet a tre strati sono: la facilità, la velocità e la “pulizia” nella fase di posa.

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Parquet a tre strati: le specie legnose

AceroColorazione chiara. Discrete proprietà meccaniche.

CoiguèColore bruno-rosato. Ottime proprietà sia fisiche che meccaniche.

CumarùColorazione rosata luminosa. Buone proprietà fisico-meccaniche.

FaggioColorazione rosata luminosa. Buone proprietà fisico-meccaniche.

LariceIntensa colorazione chiara tendente al rossastro. Buona la stabilità, tenuta e resistenza all’umidità.

MoganoIntense tonalità cromatiche del rosso. Ottime proprietà tecniche.

Noce europeoParticolare colorazione bruna contrastante. Ottime e innate proprietà tecniche.

Rovere naturaleColore giallo-bruno intenso, naturali ed irregolari venature. Spiccate doti di resistenza e tenuta.

TavarìColore bianco-ocra tendente al rosa. Naturali capacità di stabilità e durabilità.

TeakSi caratterizza per il naturale e variabile colore bruno. Ottime proprietà di resistenza agli sbalzi termici e all’umidità.

WengèStruttura intrecciata, intenso colore scuro inter-vallato da chiare e marcate venature luminose.

Frassino termotrattato

Rovere termotrattato

Sulle specie legnose Frassino e Rovere ese-guiamo il termotrattamento per aumentare la coesione e la compattezza delle fibre, fornendo nel contempo ottime proprietà di resistenza all’attacco di funghi. Sui legni termotrattati si ottiene inoltre una riduzione delle deformazioni del 30%, migliori proprietà isolanti e conduttività termica più bassa del 20 - 25% rispetto allo stesso legno non trattato (0.099 W/m K contro i 0.12 W/m K del legno tradizionale).

Nota: tutte le informazioni e i dati tecnici riportati, sono indicativi e redatti in funzione delle nostre esperienze acquisite nel tempo.

Ogni specie legnosa si caratterizza per colore, densità e prestazioni meccaniche. Quelle che abbiamo selezionato per realizzare lo strato nobile degli elementi puntano ad ottenere ottime doti di resistenza all’umidità e agli sbalzi idrometrici ambientali, oltre che avere elevata durabilità e la naturale ed irrepetibile bellezza estetica.

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Parquet a tre strati: le dimensioni, i formati

Dimensioni nominali

Lunghezza da 700 mm a 2700 mm

Larghezza da 140 mm a 230 mm

Spessore totale 15 mm

strato nobile 4 — 5 mm (dipende dalla specie legnosa)

inserto centrale 8 — 9 mm

controfaccia 3 mm

Spessore totale 20 mm

strato nobile 4 — 5 mm

inserto centrale 11 — 12 mm

controfaccia 3 mm

Tolleranze dimensionali e di formato

Per lo spessore completo ± 0,2 mm

Per lo spessore strato nobile ± 0,2 mm

Scostamento di ortogonalità ≤0,2% sulla lunghezza

≤0,2% sulla larghezza

Imbarcamento (nell’elemento) ≤0,2% sulla lunghezza

≤0,3% sulla larghezza

Falcatura (lungo l’elemento) ≤0,1% sulla lunghezza

Sfalsamento (tra elementi posati) ≤0,2 mm

L’ampia gamma di formati disponibili permette di soddisfare tutte le esigenze di posa a seconda delle dimensioni del locale, della tipologia architettonica o in base al gusto personale. Inoltre, grazie alla modularità del sistema, è possibile posare pavimenti accostando diverse dimensioni sia nel senso della larghezza che della lunghezza.

120 / 230 mm

700

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Larice

Il larice è una delle poche conifere utilizzate per realizzare elementi per parquet. Grazie alle ottime doti di stabilità e tenuta, al buon profumo di resina e al caratteristico colore giallo- rosato, i parquet di Larice sono utilizzati da sempre per creare ambienti che si caratterizzano per l’aspetto rustico e naturale. Ne sono testimonianza gli innumerevoli parquet realizzati nei secoli in ville, casali, alberghi e baite, sparse in tutte le regioni montane del mondo.

Nome scientifico Larix

Famiglia Pinaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Frequente nelle regioni alpine e montane dell’Europa ed America

Fibratura Nel complesso diritta anche se è possibile trovarla elicoidale

Tessitura Da fine a media

Densità al 12% di umidità 600 – 700 Kg/m3

Durezza Brinell 2,06 – 3,0 Kg/mm2

Durezza Janka 450 – 600 Kg/cm2

Durabilità Da discreta a buona

Ossidazione Con il tempo il colore tende ad assumere toni più o meno brunicci

Stabilità dimensionale Da discreta a buona

Acero

Nome scientifico Acer

Famiglia Aceraceae (Latifoglia)

Area di provenienza Zone temperate dell’Europa, Caucaso, Armenia, Iran e nord America (acero canadese)

Fibratura Rigata, fiammata mista irregolaree spesso variabile

Tessitura Diritta da fine a finissima

Densità al 12% di umidità 650 – 750 Kg/m3

Durezza Brinell 3,7 – 4,0 Kg/mm2

Durezza Janka 750 – 800 Kg/cm2

Durabilità Da discreta ad elevata

Ossidazione Media. Con il tempo il colore tende visibilmente ad accentuarsi

Stabilità dimensionale Da discreta ad elevata

L’Acero si caratterizza sia per la colorazione chiara variabile dal bianco al rosato, sia per le diffuse striature e le variazioni cromatiche generate dalla particolare conformazione strutturale. Di sovente lo si utilizza laddove si vogliono realizzare parquet raffinati, ambienti luminosi ed essenziali in cui il pavimento deve essere uno sfondo discreto per lasciare all’arredamento il ruolo di protagonista.

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Coiguè

Il Coiguè è un legno sudamericano, manifesta una colorazione caratteristica compresa tra il marrone chiaro ed il bruno rosato con venature mediamente marcate. Le ottime doti di durezza e di stabilità lo rendono idoneo ed alternativo ad altre specie più diffuse qualora si vogliono realizzare pavimenti di legno caratterizzati dal colore caldo e luminoso. Riesce a conferire agli ambienti in cui viene posato, un aspetto particolarmente elegante ed accogliente.

Nome scientifico Nothofagus Dombeyi

Famiglia Fagaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Ande meridionali sudamericane dal Cile all’Argentina

Nomi stranieri Coiguè (GB - F - D - E); Roble; Coyan

Fibratura Frequentemente ondulata ed intrecciata

Tessitura Piuttosto fine

Densità al 12% di umidità 500 – 650 Kg/m3

Durezza Brinell 4,0 – 4,3 Kg/mm2

Durezza Janka 850 – 950 Kg/cm2

Durabilità Da discreta ad elevata

Ossidazione Con il passare del tempo il colore si accentua di tonalità

Stabilità dimensionale Da discreta ad elevata

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Faggio

Il legno di faggio è da sempre utilizzato dall’uomo per i più svariati impieghi. Ha ottime doti fisiche e meccaniche, un colore tendente al bianco che, dopo il processo di vaporizzazione, assume la caratteristica colorazione rosata. È particolarmente indicato per applicazioni in cui si richiede una superficie di colore omogeneo. Pavimenti in faggio sono adatti sia per ambienti domestici che per locali destinati ad un uso pubblico come palestre, auditorium, padiglioni espositivi.

Nome scientifico Fagus

Famiglia Fagaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Largamente diffuso in tutta l’Europa centro-meridionale.

Nomi stranieri Beech (GB); Hetre (F); Buche (D); Haya (E)

Fibratura Per lo più diritta

Tessitura Prevalentemente fine

Densità al 12% di umidità 650 – 750 Kg/m3

Durezza Brinell 3,5 – 4,0 Kg/mm2

Durezza Janka 3,5 – 4,0 Kg/cm2

Durabilità Discreta

Ossidazione Nel tempo il colore tende ad accentuarsi assu-mendo color bruniccio

Stabilità dimensionale Da discreta a buona

Cumarù

Il Cumarù si caratterizza per il tono di colore giallastro con sfumature variabili tra il marrone rossastro più o meno intense che, con la luce solare, acquisiscono tonalità calde. Grazie alle buone proprietà meccaniche e alla elevata durezza è di sovente utilizzato per realizzare pavimentazioni di ambienti ad uso commerciale e residenziale, comprese le zone di grande passaggio.

Nome scientifico Dypteryx odorata

Famiglia Fabaceae

Area di provenienza In tutto il continente sud americano

Nomi stranieri Ovunque noto con il nome all’origine Cumarù

Fibratura Spesso mista irregolare

Tessitura Prevalentemente diritta da fine a finissima

Densità al 12% di umidità 850 – 900 Kg/m3

Durezza Brinell 4,0 – 4,5 Kg/mm2

Durezza Janka 900 – 1.000 Kg/mm2

Durabilità Alta

Ossidazione Media. Con il tempo il colore tende leggermen-te ad accentuarsi

Stabilità dimensionale Da alta ad elevata

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Il noce è un legno pregiato molto ricercato per la costruzione di arredamenti. Si caratterizza per l’irregolare morfologia strutturale e per la colorazione a volte molto contrastante con striature scure tipiche della specie. Straordinari esempi di questo legno impiegato come pavimentazione si possono trovare in tutte le regioni d’Europa. Un pavimento in noce conferisce all’ambiente classe e personalità.

Noce

Nome scientifico Juglans Regia

Famiglia Juglandaceae (Latifoglia)

Area di provenienza È presente in Italia, in Europa centro-meridio-nale e nel Caucaso

Nomi stranieri Walnut (GB); Noyer (F); Walnuss (D); Nogal (S)

Fibratura Particolarmente varia

Tessitura Particolarmente varia ed irregolare

Densità al 12% di umidità 650 – 750 Kg/m3

Durezza Brinell 2,50 – 3,00 Kg/mm2

Durezza Janka 550 – 650 Kg/cm2

Durabilità Da discreta a buona

Ossidazione Tende a scurire negli anni assumendo tonalità brune

Stabilità dimensionale Da discreta a buona

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Rovere Europeo

Il Rovere è il legno che più viene associato ai parquet, forse perché, come manifestano i pavimenti lignei presenti nelle più belle ville e musei del mondo, lo si utilizza da molti secoli. Grazie alle sue proprietà fisico-meccaniche, si può posare in ambienti domestici, in locali pubblici destinati all’esposizione, nei luoghi di culto e di divertimento. Il tipico colore giallo-bruno e l’ampia gamma di scelte qualitative, lo rendono adatto ad ambienti eleganti e raffinati, moderni o rustici. È un legno che invecchia molto bene, acquistando con il tempo una colorazione e un fascino inimitabili.

Nome scientifico Quercus

Famiglia Fagaceae (Latifoglia)

Area di provenienza È presente in vasti territori dell’Europa e dell’Asia occidentale

Nomi stranieri Oak (GB); Chène (F); Eiche (D); Roble (S)

Fibratura Generalmente diritta ma non regolare

Tessitura Complessivamente grossolana

Densità al 12% di umidità 650 – 750 Kg/m3

Durezza Brinell 3,0 – 3,30 Kg/mm2

Durezza Janka 600 – 650 Kg/cm2

Durabilità Media

Ossidazione Con gli anni assume una tonalità bruno dorata

Stabilità dimensionale Da discreta a buona

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Rovere Europeo nodato

Questa particolare scelta del più classico dei legni per parquet è indicata in quegli ambienti dove si vuole che il pavimento racconti una storia. La storia della Quercia da cui è stato ricavato, la storia dei suoi rami e dell’ambiente in cui è cresciuto. Ogni variazione climatica, ogni ramo, ogni avventura che l’albero ha visto passare attorno a se, la si può leggere nelle sue marcate venature e nei suoi nodi. È un pavimento che con il tempo vedrà accostare ai segni della sua lunga storia i segni della vostra vita, acquistando sempre più fascino, anno dopo anno.

Nome scientifico Quercus

Famiglia Fagaceae (Latifoglia)

Area di provenienza È presente in vasti territori dell’Europa e dell’Asia occidentale

Nomi stranieri Oak (GB); Chène (F); Eiche (D); Roble (S)

Fibratura Generalmente diritta ma non regolare

Tessitura Complessivamente grossolana

Densità al 12% di umidità 650 – 750 Kg/m3

Durezza Brinell 3,0 – 3,30 Kg/mm2

Durezza Janka 600 – 650 Kg/cm2

Durabilità Media

Ossidazione Con gli anni assume una tonalità bruno dorata

Stabilità dimensionale Da discreta a buona

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Teak

Il Teak è un legno molto resistente all’umidità, da sempre utilizzato per la costruzione di imbarcazioni e pavimenti. L’olio di cui è ricco gli conferisce un profumo particolare e lo protegge naturalmente. Il caratteristico colore che va dal bruno mielato al biondo con striature marcate tende ad uniformarsi con l’esposizione all’aria e alla luce. Il Teak è una specie legnosa molto apprezzata in tutto il mondo per la realizzazione di raffinati ed eleganti pavimenti. Lo si può posare nelle condizioni di impiego più gravose. Il bagno, la cucina, i campi da gioco, le palestre, i bordi piscina, sono situazioni in cui questo legno si comporta con disinvoltura esprimendo al meglio le sue grandi qualità.

Nome scientifico Tectona Grandis

Famiglia Verbenaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Dalla penisola indiana alle regioni del Sud Est e meridionali dell’Asia

Nomi stranieri Teak (GB); Teck (F); Teck (D); Teak (S)

Fibratura Per lo più diritta

Tessitura Mediamente fine

Densità al 12% di umidità 650 – 750 Kg/m3

Durezza Brinell 3,00 – 3,50 Kg/mm2

Durezza Janka 350 – 400 Kg/cm2

Durabilità Ottima

Ossidazione Con l’esposizione alla luce il colore vira molto naturalmente assumendo tonalità variabili dal grigio al bruno più o meno marcato.

Stabilità dimensionale Da buona ad ottima

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Tavarì

È una valida alternativa quando si vogliono realizzare parquet dai colori neutri e chiari. All’origine il colore è prevalentemente bianco-ocra tendente al rosa più o meno marcato. Con il tempo, l’esposizione all’aria e alla luce vengono ad evidenziarsi le caratteristiche venature. Le buone proprietà tecniche e le naturali capacità di stabilità e durabilità lo caratterizzano per pavimentazioni in cui bisogna assicurare il binomio prestazioni e neutralità del parquet a favore dell’arredamento circostante.

Nome scientifico Couratari

Famiglia Lecythidaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Sud America: dal Brasile all’Uruguay, Paraguay

Nomi stranieri Tauarì (GB; F; D; S)

Fibratura Complessivamente diritta

Tessitura Da media a fine

Densità al 12% di umidità 600 – 650 Kg/m3

Durezza Brinell 2,50 – 3,00 Kg/mm2

Durezza Janka 550 – 650 Kg/cm2

Durabilità Da discreta a buona

Ossidazione Tende a scurire con il passar del tempo assu-mendo toni scuri

Stabilità dimensionale Buona

Mogano

Il mogano si contraddistingue per la tipica struttura intrecciata e per il colore rosso più o meno marcato ed intenso. Legno dalle buone prestazioni meccaniche ed ottimo comportamento nei confronti dell’umidità, per questo particolarmente indicato per realizzare pavimenti e parquet che, oltre a contraddistinguersi per essere raffinati ed eleganti, devono soddisfare le esigenze derivanti da condizioni igrometriche ambientali non sempre regolari.

Nome scientifico Khaya

Famiglia Meliaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Cresce nelle foreste dense sempreverdi equa-toriali africane

Nomi stranieri Mahogany (GB); Acajou (F); Mahogany (D); Mahogany (E)

Fibratura Regolare e diritta con possibili deviazioni della fibratura

Tessitura Da media a grossolana

Densità al 12% di umidità 700 – 800 Kg/m3

Durezza Brinell 2,80 – 3,30 Kg/mm2

Durezza Janka 600 – 700 Kg/cm2

Durabilità Buona

Ossidazione Con il tempo il colore assume un tono bruno scuro con aspetto lucido

Stabilità dimensionale Da discreta a buona

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Wengé

Il Wengé è un legno particolarmente apprezzato per il tipico colore molto scuro non uniforme e per la presenza sulle superfici di striature alternate ed irregolari di colore chiaro e scuro. L’elevata durezza superficiale lo rende particolarmente interessante quando si devono realizzare pavimentazioni dal calpestio intenso e gravoso, senza però compromettere le qualità estetiche. L’accentuato ed articolato cromatismo lo rende idoneo anche per realizzare pavimentazioni in cui il parquet assume valenza decorativa come avviene per pavimentazioni di showroom, esposizioni, luoghi di divertimento e sportivi.

Nome scientifico Milletia Laurentii

Famiglia Leguminosae Papilionaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Foreste sempreverdi equatoriali primarie del bacino africano

Nomi stranieri Wengé (GB; F; D; S)

Fibratura Generalmente diritta

Tessitura Da media a grossolana

Densità al 12% di umidità 800 – 900 Kg/m3

Durezza Brinell 3,50 – 4,00 Kg/mm2

Durezza Janka 850 – 900 Kg/cm2

Durabilità Più che buona

Ossidazione Con il tempo il colore tende ad uniformarsi e schiarirsi limitatamente

Stabilità dimensionale Da buona ad ottima

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Termotrattati

Rovere termotrattato

Frassino termotrattato

È un sofisticato processo che si esegue per specie legnose quali il Frassino ed il Rovere con lo scopo di aumentare la coesione e compattezza delle fibre, fornendo nel contempo ottime proprietà:

• migliore resistenza nei confronti del degrado ed attacco di funghi, licheni e microrganismi;

• riduzione del 30% delle deformazioni dimensionali e volumetriche;• migliori proprietà di isolamento termico;• più bassa conduttività termica del 20-25% rispetto ad un pari legno

non trattato: 0,099 W/m K contro i 0,12 W/m K) del legno tradizionale;• allungamento dei cicli di manutenzione ordinaria;• ottimo comportamento alla finitura ad olio;

Il processo di termotrattamento conferisce al legno un colore uniforme. Giocando sulle variabili tempo/temperatura si possono ottenere tonalità diverse.

Nome scientifico Quercus

Famiglia Fagaceae (Latifoglia)

Area di provenienza È presente in vasti territori dell’Europa e dell’Asia occidentale

Nomi stranieri Oak (GB); Chène (F); Eiche (D); Roble (S)

Fibratura Generalmente diritta ma non regolare

Tessitura Complessivamente grossolana

Durabilità Buona

Ossidazione Assente

Stabilità dimensionale Ottima

Nome scientifico Fraxinus

Famiglia Oleaceae (Latifoglia)

Area di provenienza Largamente diffuso in Europa

Nomi stranieri Ash (GB); Frène (F); Esche (D); Fresno (E)

Fibratura Abbastanza diritta e regolare

Tessitura Grossolana

Durabilità Buona

Ossidazione Assente

Stabilità dimensionale Ottima

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Finiture

Decapato bianco

Olio tinto noce medio

Olio tinto noce scuro

Spazzolato oliato

Finiture

Levigato

Vernice sette strati

Olio

I parquet nelle diverse specie legnose, possono essere forniti in un’ampia gamma di finiture e trattamenti possibili: levigati e successivamente finiti in opera, verniciati tramite verniciatura a sette veli, oliati nelle diverse tinte, decapati e spazzolati. Tutti i trattamenti sono eseguiti con materiali certificati che rispettano l’ambiente e la salute dell’uomo. È consigliabile, prima di scegliere una determinata finitura, considerare la destinazione del locale che si vuole pavimentare.

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Sezione tecnica

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Normativa tecnica di riferimento

Caratteristiche Classe

r o

Alburno sano Non consentito Consentito fino al 50% della faccia anteriore, se distribuito.

Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compro-mettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura delle pavimentazioni di parquet.

Nodi a

Sani e aderentiNodi marci

Consentiti se:diametro ≤3 mmdiametro ≤1 mmse non raggruppati b

Consentiti se:diametro ≤8 mmdiametro ≤2 mm

Cretti (setolature) Non consentiti Consentiti fino a 20 mm di lunghezza per lista.

Inclusioni di corteccia Non consentite Non consentite

Colpo di fulmine Non consentito Non consentito

Deviazioni dellafibratura

Consentita,nessun limite

Consentita,nessun limite

Variazione di colore Consentita leggera variazione Consentita

Raggi parenchimatici (specchiature)

Consentiti Consentiti

Alterazione biologica Non consentita Non consentita Non consentita, ad eccezione dell’azzurra-mento e dei fori neri da insetti (moschettatura).

Parti non visibili Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura del parquet.a Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.b I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.

Classificazione e scelte qualitative

Rovere Querqus

Gli elementi a tre strati della Castiglioni rispettano le direttive e le classificazioni qualitative stabilite dalle norme tecniche europee EN 13.756:2002 e EN 13.489:2002, recepite in Italia con la sigla UNI EN 13.756:2004 e UNI EN 13.489:2004.

In particolare al paragrafo 2.4 della norma UNI EN 13.756:2002 perché l’elemento proposto è conforme alla definizione data dalla norma: “Elemento multistrato avente forma costitutiva lamellare composta da uno strato superiore di legno massiccio e da uno o più strati aggiuntivi di legno, o materiali a base di legno, incollati insieme” ed alla norma UNI EN 13.489 per quanto riguarda dimensioni, tolleranze, formato e classificazione dello strato della specie legnosa nobile.

Nota: la completezza dei dati riferiti alle norme tecniche riportate, si ha consultando integralmente i documenti normativi citati reperibili presso l’Ente di Unificazione Italiano -UNI-.

38 39

Classificazione e scelte qualitative

Larice Larix

Caratteristiche Classe

r o

Alburno sano Consentito Consentito Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compro-mettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura delle pavimentazioni di parquet.

Nodi a

Sani e aderentiNodi marci

Consentiti se:diametro ≤12 mmdiametro ≤5 mm se non raggruppati b

Consentiti se:diametro ≤25 mmdiametro ≤15 mm

Cretti (setolature) Non consentiti Consentiti fino a 40 mm di lunghezza per lista.

Inclusioni di corteccia Non consentite Non consentite

Colpo di fulmine Non consentito Non consentito

Deviazioni della fibratura Consentita, nessun limite Consentita, nessun limite

Variazione di colore Consentita leggera variazione Consentita

Tasche di resina Non consentite Consentite di 2 mm di larghezzaConsentite di 25 mm di lunghezza

Alterazione biologica Non consentita Non consentita Non consentita, ad eccezione dell’azzurra-mento e dei fori neri da insetti (moschettatura).

Parti non visibili Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura del parquet.a Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.b I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.

Caratteristiche Classe

r o

Alburno sano Non applicabile Non applicabile Non applicabile

Nodi a

Sani e aderentiNodi marci

Consentiti se:diametro ≤3 mmdiametro ≤1 mm se non raggruppati b

Consentiti se:diametro ≤8 mm c

diametro ≤2 mm c

Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compro-mettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura delle pavimentazioni di parquet.

Cretti (setolature) Non consentiti Consentiti fino a 20 mm di lunghezza per lista.

Inclusioni di corteccia Non consentite Non consentite

Colpo di fulmine Non consentito Non consentito

Deviazioni della fibratura Consentita, nessun limite Consentita, nessun limite

Variazione di colore Consentita leggeravariazione d. Consentite leggere tracce di scolorimento naturale.

Consentita

Raggi parenchimatici (specchiature)

Consentiti Consentiti

Tracce dei listelli Non consentite Consentite

Cuore rosso e cuore nero e Non consentiti Consentiti fino al 50% della faccia anteriore, se distribuiti.

Alterazione biologica Non consentita Non consentita Non consentita, ad eccezione dell’azzurra-mento e dei fori neri da insetti (moschettatura).

Parti non visibili Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenzao la qualità di resistenza all’usura del parquet.a Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.b I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.c Nessuna limitazione nella Betula spp. (betulla).d Consentita per faggio vaporizzato.e Cuore bruno per betulla e acero.

Classificazione e scelte qualitative

Acero AcerFaggio Fagus SylvaticaFrassino Fraximus excelsior

40 41

Gamma delle scelte qualitative proposte

Le nostre attestazioni di qualità e la disponibilità a personalizzare il prodotto, permettono di ottenere risultati unici nel disegno e negli accostamenti cromatici.

SpecieLegnosa

Classi conformi a norma UNI EN 13.489: 2004

Prima scelta Natura

r

Rustica

o

Acero •

Coiguè • •

Faggio •

Cumarù •

Frassino termotrattato • •

Larice • •

Mogano • •

Noce europeo • • •

Rovere europeo naturale • • •

Rovere europeo termotrattato • •

Tauarì •

Teak • •

Wengè •

Classificazione e scelte qualitative: altre specie legnose

Caratteristiche Classe

r o

Alburno sano Non consentito Consentito Consentite tracce leggere

Cuore a Non consentito Consentito fino al 50% della faccia anteriore, se distribuito.

Consentito

Nodi b

Sani e aderenti

Nodi marci

Consentiti se:diametro ≤2 mm se non raggruppati c

diametro ≤1 mm se non raggruppati c

Consentiti se:diametro ≤5 mm se non raggruppati c

diametro ≤2 mm se non raggruppati c

Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compro-mettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura delle pavimentazioni di parquet.

Cretti (setolature) Non consentiti Non passanti. Consentiti se la larghezza ≤0,5% della larghezza dell’elemento.

Inclusioni di corteccia Non consentite Non consentite

Colpo di fulmine Non consentito Non consentito

Deviazioni della fibratura Consentita, nessun limite Consentita, nessun limite

Variazione di colore Consentita. Consentite leggere tracce di scolorimento naturale (linee minerali).

Consentita

Raggi parenchimatici (specchiature)

Consentiti Consentiti

Alterazione biologica Non consentita Non consentita Non consentita, ad eccezione dell’azzurra-mento e dei fori neri da insetti (moschettatura).

Parti non visibili Tutte le caratteristiche sono consentite senza limiti di dimensioni o quantità se non compromettono la resistenza o la qualità di resistenza all’usura del parquet.a L’alburno sano o il “cuore” devono essere scelti secondo la specie di legno interessata.b Le spaccature nei nodi e i fori causati dai nodi devono essere stuccati.c I nodi si considerano raggruppati se la distanza che li separa, misurata da bordo a bordo, non è più di 30 mm.

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Istruzioni: come deve essere il sottofondo

Dalle condizioni del sottofondo dipende la stabilità del parquet. Un sottofondo perfetto deve essere:

• Asciutto. Occorre sempre verificare che l’umidità non superi il limite massimo consentito (igrometro a carburo: 1,8 - 2% per massetti cementizi) e non esistano rischi di risalita o infiltrazioni.

• Planare e compatto. Per avere una superficie del parquet priva di gibbosità evidenti ed una duratura adesione delle liste al sottofondo.

• Pulito. La polvere e i residui cementizi potrebbero compromettere la perfetta adesione dell’adesivo.

• Stabile. Deve essere verificata la perfetta adesione delle pavimentazioni preesistenti al sottofondo.

• Senza residui. Deve essere assicurata l’eliminazione di qualsiasi residuo grasso o ceroso dalla superficie eventualmente creando artificialmente, la corretta rugosità per ottenere adesione del collante. Se posato correttamente, il parquet a tre strati è esteticamente perfetto e destinato a durare a lungo.

Requisiti del massetto e sottofondo per la posa degli elementi stratificatiCaratteristica Requisito

Compattezza e rigidità Esente da impronte e suono sordo (pieno).

Spessore del massetto Compreso tra 80 - 100 mm.

Spessore del sottofondo Se cementizio non inferiore a 35 mm.

Se di anidride non inferiore a 30 mm.

Se precostituito e di rapida essiccazione non inferiore a 25 mm.

Collocazione impianti e tubazioni

Collocati ad almeno 35 - 40 mm. dal piano di posa degli elementi lignei.

Tutte le tubazioni devono essere adeguatamente coibentate.

Le tubazioni non devono formare fasi strettamente accostate.

Barriera vaporee/o schermo vapore

Può essere costituita da un foglio plastico, da una membrana di bitume o fogli di pvc di spessore non inferiore a 1.5 - 2 mm.

Da risvoltarsi lungo le pareti per proteggere lo spessore degli elementi lignei.

Durezza superficiale Esente da incisioni profonde; da sgretolamenti e sviluppo di polverosità.

Stagionatura sottofondo Tipo Spessore [mm] Tempo di stagionatura [gg]

Cementizio 50 60

Cementizio 80 140

Cementizio 100 200

Anidride 20 30

Anidride 50 60

Contenuto di umidità % residua

Se cementizio non superiore a 1,5 - 1,8%.

Se di anidride non superiore a 0,5%.

Se di rapida essiccazione non superiore a 2,0%.

Planarità della superficie È tollerato lo scostamento di 2 mm su 2 metri di lunghezza.

Livello e quota del piano È tollerato lo scostamento del 2%.

Finitura superficiale Esente da irregolarità superficiali; solcature e rugosità; addensamenti localizzati ed non adeguate riparazioni localizzate.

Pulizia della superficie La superficie pronta per la posa degli elementi lignei deve essere esente da residui di vecchi adesivi, da altri materiali in genere; tracce di cere, oli e grassi sostanze distaccanti; residui di calce, gesso, intonaco, colori o pitture.

Strato impermeabilizzante Per la posa flottante stendere sul piano di posa un foglio plastico impermeabile e fonoassorbente di spessore non inferiore a 1,5 mm.

Posa su pavimento esistente Eliminare tutto lo strato di lucido presente su piastrelle o marmette.

Eliminare strati di adesivo e residui del vecchio pavimento.

Istruzioni: come mantenere gli elementi stratificati in deposito e in cantiere

Requisiti generaliCaratteristica Requisito

Imballaggio Pacco con foglio plastico termoretraibile.

Stato del locale di deposito Asciutto, pulito, al coperto, dotato di serramenti e non soggetto a condensazione di calore.

Condizioni ambientali del locale di deposito Temperatura compresa tra 15 - 22°C.Umidità relativa dell’aria compresa tra 45 - 60%.Assicurare aerazione e ventilazione giornaliera.

Modalità di stivaggio Evitare il contatto dei pacchi con il sottofondo frapponendo adeguati supporti.Distanziare i pacchi dalle pareti, fonti di calore, d’umidità e dai raggi solari.

Durata del deposito Si consiglia di portare i pacchi in cantiere alcuni giorni prima della posa in opera.

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Istruzioni: come deve essere l’ambiente di posa

Per il miglior risultato non bisogna sottovalutare le condizioni termiche ed igrometriche ambientali.

Requisiti ambientaliCaratteristica Requisito

Temperatura locali Compresa tra 15 - 22°C.

Umidità relativa dell’aria Compresa tra 45 - 60%.

Aerazione ambienti Assicurare la ventilazione e circolazione dell’aria in tutti i locali.

Stato degli ambienti prima della posa dei pavimenti

Opere di muratura, gessatura e di intonacatura eseguiti.

Raccordi tra pareti / pavimenti eseguiti.

Tutti gli altri tipi di rivestimenti per pareti, pavimenti e soffitti eseguiti.

Impianti di condizionamento dell’aria installati e funzionanti.

Impianti idrici per sanitari e riscaldamento adeguati ed a tenuta stagna.

Zoccolini, battiscopa, fregi e profili non installati.

Serramenti installati e funzionanti.

Contenuto di umidità delle pareti e raccordi non superiore a 2.5 - 3%.

Avvenuta posa del foglio impermeabile e fonoassorbente per la posa flottante.

Pulizia ambienti Esente da residui cementizi, d’intonaco, cere, oli, grassi, ed altri materiali incoerenti con la posa degli elementi lignei.

Istruzioni: condizioni per una buona posa

• Tutti fuori. Iniziare la posa dopo che tutti i lavori di muratura, idraulica e di elettricità siano stati ultimati.

• Le finestre presenti e funzionanti. Non posare prima che gli infissi esterni siano stati installati (porta d’ingresso e finestre con i vetri montati).

• La tinteggiatura delle pareti deve essere ultimata e risultare perfettamente asciutta.

• Attenzione alla temperatura. Posare dopo aver verificato che le condizioni climatiche dell’ambiente non siano troppo differenti da quelle dei locali sottostanti. Qualora le differenze di temperatura fossero rilevanti e permanenti, è necessario prevedere un adeguato isolamento termico ed una barriera vapore, al fine di scongiurare la possibilità di formazione di condensa nel sottofondo.

• Attenzione all’umidità. Prima della posa verificare che nei locali si mantenga una temperatura di almeno 15°C circa ed un’umidità relativa dell’aria compresa tra 45% e 65%.

Requisiti per posa con riscaldamento a pavimentoCaratteristica Requisito

Conduzione dell’impianto di riscaldamento a pavimento

Iniziare il riscaldamento almeno 14 giorni prima della posa in opera degli elementi lignei.

Aumentare quotidianamente la temperatura di circa 3°C fino a raggiungere il 70% della capacità di riscaldamento.

Durante l‘ultima settimana e prima della posa degli elementi lignei, la temperatura dell’impianto dovrebbe essere regolata al massimo.

Tre giorni prima della posa degli elementi lignei abbassare la temperatura dell’ambiente in modo graduale, prestando attenzione di avere temperatura non inferiore a 15°C.

Temperatura pavimento Compresa tra 25 - 26°C.

Passaggio del calore Elementi lignei posati su sottofondo riscaldato diminuiscono il passaggio del calore dal sottofondo all’ambiente.

Comportamento del legno Durante il periodo di riscaldamento è possibile che si possano presentare lievi sganciamenti e fessure.

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Avvertenze operative per la finitura degli elementi lignei stratificati grezziCaratteristica Requisito

Protezione del parquet grezzo Evitare di calpestare il parquet per la prima settimana.

Evitare di coprire il parquet con tappeti, teli o fogli plastici.

Evitare di sporcare la superficie grezza del parquet.

Evitare di far cadere acqua, liquidi in genere ed oggetti acuminati.

Non applicare sugli elementi grossi pesi concentrati in piccole zone.

Stabilizzazione all’ambiente Consentire l’assestamento del legno all’ambiente di posa.

Favorire l’aerazione e ventilazione dei locali pavimentati.

Durante l’assestamento, il formarsi di lievi dentellature, fessure, distorsioni e leggera variazione della tonalità del colore è normale.

Stato del parquet levigato Esente da avvallamenti, bruciature, graffi e solchi.

Pulizia Esente da corpuscoli di sporco o di altra natura.

Ciclo di verniciatura - finitura Rispettare le indicazioni fornite dai produttori delle materie prime.

Eseguire il ciclo di verniciatura – finitura con ambienti aventi temperatura compresa tra 15 - 25°C ed umidità relativa dell’aria compresa tra 45 - 60%.

Evitare il formarsi di correnti d’aria.

Evitare sormonti di vernice; peli, puntini, crateri; chiazze e/o aloni.

Dopo la mano di finitura, non calpestare il parquet per almeno 48 ore.

Istruzioni: avvertenze per la finituraIstruzioni: consigli per la posa in opera degli elementi

Selezione degli elementiCaratteristica Requisito

Miscelazione Prima della posa eseguire la miscelazione cromatica degli elementi.

Colore Scartare gli elementi con tonalità eccessivamente contrastante.

Stato del formato Scartare gli elementi imbarcati e deformati.

Conformazione Scartare gli elementi con irregolarità (macchie di umidità ecc.).

Contenuto di Umidità del legno Compreso tra 7 - 11%.

Ambientamento del legno Facilitare l’ambientarsi degli elementi agli spazi.

Sistema di posa Lasciare lungo il perimetro dei locali da pavimentare adeguati interstizi tra gli elementi lignei, pareti e soglie.

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Come mantenere inalterate le proprietà del parquet

Caratteristica Requisito

Condizioni ambientali da mante-nere nel tempo

Temperatura compresa tra 15 - 22°C.

Umidità relativa dell’aria sempre compresa tra 45 - 65%. Se l’ambiente è secco provvedere ad umidificare l’am-biente con adeguati umidificatori.

Arieggiare quotidianamente e regolarmente tutti i locali pavimentati.

Per il monitoraggio e verifica delle condizioni igrotermiche ambientali (salubri anche per le persone che utilizzeran-no gli ambienti); si consiglia di dotare l’ambiente di un igrotermometro facilmente reperibile nei negozi di elettrodo-mestici.

In tutti i casi, evitare la formazione di ambiente anidro (ambiente secco) o madido (ambiente umido) perché può facilmente danneggiare (anche in modo irreversibile) il pavimento ligneo.

Calpestio ed usura Posizionare all’ingresso dell’unità abitativa uno zerbino per consentire il pulirsi delle suole e tacchi delle scarpe prima di entrare nell’ambiente.

Evitare lo strisciare, il rotolamento e la caduta di oggetti acuminati.

Evitare la caduta di acqua e di altri liquidi.

Se nell’ambiente è previsto il posizionamento di oggetti, mobili e arredi è bene che le rispettive basi, a contatto con il parquet, siano protette con feltrini.

L’ingresso di animali può provocare solchi e graffi generati dalle loro unghie.

Per rinnovare lo strato protettivo di finitura, interpellare personale specializzato.

Cura e pulizia ordinaria Eseguire la prima pulizia del parquet non prima di 7 giorni dalla fine del ciclo di verniciatura (se rifinito in cantiere).

Rimuovere lo sporco con una scopa morbida o con aspirapolvere con feltrini non usurati.

Pulire il parquet con uno strofinaccio leggermente inumidito con acqua usando detersivi neutri e non schiumosi.

Non versare mai direttamente sul parquet acqua o altri liquidi.

Non usare prodotti o detergenti in polvere ed aggressivi. I solventi, l’alcol e l’ammoniaca danneggiano i trattamenti.

Per la finitura ad olio usare detergente nutriente indicato per pavimenti oliati (seguire le specifiche del prodotto utilizzato).

Utilizzo e manutenzione

Nota: tutte le informazioni e i dati tecnici riportati, sono indicativi e redatti in funzione delle nostre esperienze acquisite nel tempo.

Il nostro personale è a vostra disposizione per consigli ed ulteriori informazioni.

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Castiglioni spavia Milano 89/9122070 Bregnano (CO) - ItaliaT +39 031771064F +39 [email protected]

Art direction: Eugenio CastiglioniConsulenza tecnica: Davide Castiglioni, Domenico AdelizziFotografie: Ramak FazelAssistente: Laura FantacuzziStyling: Alessandra MontiBuyer: Carola MinottiSi ringraziano: Paolo Cavalli, Marco Zürcher, Maspero abbigliamento

Fotolito: Linotipia ArtigianaStampa: Alecom.it

© Castiglioni spa, 2008