Upload
others
View
1
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PEDAGOGIA INTERCULTURALE EDELLA CITTADINANZA
secondo semestre2014-2015
©Prof. Sandra Chistolini
02.03.15 Lez 16°
03.03.15 Lez 17°
09.03.15 Lez 18°
16.03.15 Lez 19°
17.03.15 Lez 20°
23.03.15 Lez 21° Kersch...fap. 32
24.03.15 Lez 22° Kersch...fap. 125
30.03.15 Lez 23° Kersch...fap 199
Calendario del secondo semestre
31.03.15 Lez 24 Convegno AnB13.04.15 Lez 25 Walzer
20.04.15 Lez 26 Walzer
21.04.15 Lez 27 Walzer
27.04.15 preparazione II verifica28.04.15 seconda verifica scritta04.05.15 commento II verifica
05.05.15 seconda verifica scritta NF
11.05.15 recupero I verifica F e NF
Inizio delle lezioni 02.03.2015
• Il collegamento con il primo semestre
• Le ricerche in corso: Albania (tolleranza), Cina (i valori) duecampioni internazionali significativi
• La metodologia dello studio: interazione di prospettive dianalisi e incontro di piani di studio e di ricerca
• Il documento d’indirizzo
• CiCe DEED Italiano e Enciclopedia in Italiano
• I testi di studio
• Convegno del 31.03.15 Asilo nel Bosco anche in collegamentostreaming
• Cittadinanza e Costituzione a scuola: il giornale dei bambini(cfr. Intervista del 26.02.2015 rilasciata al Giornale dei ragazzidi Monza disponibile nel sito della docente)
Collegamento con il primo semestre
Le tematiche
- Intercultura
- Cittadinanza
- Migrazione
- Pace
- Tolleranza
Incontro dell’Università conl’Associazione e la Scuola
• L’obiettivo prioritario del collegamento è quello di conoscere quantoesiste, rifletterci insieme e creare nuovi percorsi di propostapedagogica per i bambini.
• Il tema sul quale lavoreranno gli studenti universitari ha come titoloTrasformiamo la tolleranza in cittadinanza attiva: promuovere lapartecipazione, educare alla solidarietà. Il percorso prevede ladefinizione della tolleranza in termini nuovi; vale a dire, comecittadinanza attiva solidale e partecipata. Dal concetto di tolleranzacome sopportazione passiva, si vuole passare al concetto ditolleranza come apertura alla conoscenza dell’altro, stabilendorelazioni di solidarietà e di partecipazione.
• Il percorso sarà articolato in due sezioni della partecipazione(Scuola dell’infanzia) e della solidarietà (Scuola elementare).
Tre momenti di studio e ricercaI - Seminario nel Laboratorio di Pedagogia della cittadinanza edella convivenza civile
II - Attività, collegamento interattivo Università e Scuola
Insegnante scelta conduce il lavoro nella sua classe e se possonogli studenti partecipano
III - Convegno finale
- l’Associazione Cittadinanzattiva presenta i nuovi vincitori delPremio “Vito Scafidi” edizione 2015
- La Scuola presenta quanto realizzato
- Gli studenti del corso di Pedagogia interculturale e dellacittadinanza (PIC) partecipano con un proprio contributo
CiCe DEED Italiano Enciclopedia
http://www.cicedeed.eu/ITencyIT.htm
Ross, A., Berg, W., Dooly, M., Ernst-Vintila, A.,and Étienne, R. (eds) (2012) CiCe DemocraticEducators Encyclopedic Dictionary
www.cicedeed.eu
• CiCe DEED Italiano Enciclopedia in Italiano
• Mini Enciclopedia in lingua italiana sull’uso delle parolecittadino, cittadinanza, legalità; nazione, Stato, Paese, etnia,identità; comunità e società; solidarietà e diritti; altri,minoranze, stranieri e migranti.
• Questa enciclopedia riguarda l’uso italiano* di termini comecittadino, cittadinanza, legalità, nazione, Stato, Paese, etnia, identità,comunità e società, solidarietà e diritti, altri, minoranze, stranieri emigranti, con particolare riferimento all’educazione e allapedagogia. L’enciclopedia è composta da voci significativepresentate in modo descrittivo della situazione attuale. Il dizionariofa parte di una sezione separata con le parole chiave spiegatesecondo il loro uso nell’enciclopedia. Le voci dell’enciclopedia e deldizionario corrispondono, per quanto possibile, a termini analoghi, oampiamente equivalenti, che si trovano in un certo numero di altrelingue europee.
CiCeChildren’s Identity and Citizenship in Europe
• Erasmus Academic Network, supported by theEuropean Commission’s Lifelong Learning Programme.
• We are a network of about 100 higher educationinstitutions, from 30 countries in Europe. We all sharean interest in the way in which children and youngpeople learn about citizenship in the European context,and how they construct their identities. The courses weteach in our universities and colleges, and the researchwe undertake, are concerned with the way thatindividuals, from birth to late teens, understand andlearn about social, political and economic affairs. Ournetwork helps to create a European approach to thesematters as part of a European Higher Education Area.
- G. M. Kerschensteiner, L' educazione dell'uomoe del cittadino, a cura di Mauro Laeng, LaScuola, Brescia1965
- M. Walzer, Sulla tolleranza, Laterza, Roma -Bari, 1998
- Costituzione della repubblicaitaliana,http://www.governo.it/Governo/Costituzione/CostituzioneRepubblicaItaliana.pdf
Documenti on line.Materiali indicati in aula.
Susana verrà da noi il 24.03.2015Susana Gonçalves
Directora (CInEP) Centro de
Inovação e Estudo da Pedagogia no
Ensino Superior Coimbra
Professora Coordenadora, Departamento deEducação
(ESEC) Escola Superior de Educação de Coimbra /Polytechnic of Coimbra, Dept. of Education
Coimbra Portugal
Susana ci scrive:
“My goal is to visit museums, galleries,institutions, associations and neighborhoods
related to immigrants, multiculturalism and artas an expression of intercultural dialogue.
Maybe you could help me with some ideas onwhat to visit”
All’opera: come possiamo accoglierla?
La tolleranza a scuola
Che cosa e come i bambini
vivono la tolleranza, la
solidarietà, la partecipazione
nell’ambiente scolastico?
Il documento d’indirizzo e la tolleranza
DdI 2009 Il bambino a scuola
1. Esercizio dei diritti p.2
2. Esercizio dei doveri p.2
3. Curricolo esplicito p.2
4. Curricolo implicito p.2 e p. 9
5. Vissuto del bambino p.2, p.6
6. Vissuto della maestra p.2
7. Valori morali p. 3
8. Organizzazione, ambientedella scuola p.3, p. 6
9. La spiritualità che ci unisce pp.3-4
10. La Costituzione p. 4 e p. 9
11. Scuola-comunità
Lettura in chiave di tolleranza
1. Il diritto di parola: parlare2. Il dovere all’ascolto: ascoltare3. Apprendere a vivere insieme4. Formulare la propria idea e
accogliere anche l’idea delcompagno
5. Biografia e talenti del bambino6. L’esperienza con questo bambino
7. Attenzione a sé stessi e agli altri8. Una scuola piacevole di qualità9. La lettera del bisnonno:
riconoscimento
10. Il disegno della vita quotidiana:muoversi verso
11. Sollecitudine
La dimensione europeadell’educazione
Tolleranza è lo sforzo per pensare bene e la condizione pervivere insieme (Primo Mazzolari)
Da quello che si può vedere come azione dei bambini alla definizionedella tolleranza vissuta a scuola quale costruzione della comunitàscolastica e sociale.
Punto di arrivo sono: dignità umana, identità e appartenenza, alteritàe relazione, partecipazione.
TRE COROLLARI PEDAGOGICI: riconoscere, inventare, interpretare• Non valutiamo. In questo momento riconosciamo.• E poi inventiamo situazioni a partire dal vissuto dei bambini.Es.: Piazza di Spagna... tu che ne pensi? Non c’è bisogno di unasituazione formale basta anche porre la domanda in corridoio o amensa o in giardino qualora se ne presentasse l’opportunità.• Interpretiamo i movimenti del bambino.
Il dizionario che usiamo
• CiCe DEED Italiano e Enciclopedia in Italiano
http://www.cicedeed.eu/ITencyIT.htm
Monaco 1854-1932
Collocazione pedagogica
LA PEDAGOGIA NELL’EUROPA
CONTEMPORANEA: LE ORIGINI DEL
RINNOVAMENTO DELLA SCUOLA
Le scuole nuove, fine 1800 inizio del 1900
- Il movimento per il disegno espressivo conAugust Julius Langbehn, Rembrandteducatore, 1890
- Il movimento per la musica con Ludwig Gurlitt
- La pedagogia del luogo natio Heimatkundecon Berthold Otto
Focolari dell’educazione in campagnaUccelli migratori
- Scuole di Wichersdorf
- Scuole dell’Odenwald
- Piano di Jena di Peter Petersen
- Scuola di lavoro di Monaco di Baviera diGeorg Michael Kerschensteiner
- In Austria, Otto Gloeckel
- Landerziehungsheime , Case o focolari dieducazione in campagna di Hermann Lietz
Scuola di Abbotsholme di Cecil Reddie
Abbotsholme (Derbyshire) 1889
Georg Michael Kerschensteiner
Insegnante di matematica, fisica, scienze naturaliAssessore alla pubblica istruzione, Ispettore scolastico, infine
docente universitario
Educatore e pedagogista
Dall’intuizione alla definizione di una concezione generaledell’educazione
Concetto di scuola del lavoro: dal libro al lavoro
Tre temi fondamentali: Scuola Società Cultura
RINNOVAMENTO
TRASFORMARE LA SCUOLA PRIMARIA DABUCHSCHULE (SCUOLA LIBRESCA) A
ARBEITSCHULE (SCUOLA DEL LAVORO) DOVEVAPRELUDERE IL RINNOVAMENTO DELLA SCUOLASECONDARIA, DELLE SCUOLE PROFESSIONALI,
DELLE SCUOLE COMPLEMENTARI SERALI,FESTIVE, INFRASETTIMANALI
IN POCHI ANNI A MONACO SORSERO 52 NUOVEGEWERBESCHULEN (SCUOLE DI MESTIERE)
La partecipazione della personamediante il lavoro alla vita della
società
SOCIETÀ CULTURA
SCUOLA
Primo tema laSCUOLA
Camminare con itempi
DALLA SCUOLALibrescaPassivaMeccanicaMonotonaDi rappresentanza
Che separa contadini daintellettuali (chi usa lazappa, e chi esercita leprofessioni liberali)
Della retorica e delladialettica per le carrieresocialmente più alte
ALLA SCUOLAAttivaDell’entusiasmoDella spontaneità produttriceAperta al futuroDella partecipazioneChe educa a diventare membrooperanteDel bambino che si misura con ilmondo, la natura, gli uominiChe unisce il contadino el’intellettuale (il lavoro è benecomune quello di chi fabbrica unoggetto come quello di chi traduce nlibro )Che prepara tutti attraverso il lavoro
NASCE IL PARADIGMA PEDAGOGICO DELLA SCUOLA DEL LAVORO
La scuola del lavoro
È scuola del riscatto di chi lavora con le mani chenon va isolato, ma apprezzato
È scuola dell’umanesimo perché si fonda sulvalore umano del lavoro
È scuola che forma ad una idea nuova di lavoro
La concezione del lavoro
Non è avvilente
Non è esecutivo
Non è meccanico
È consapevole
È produttivo
È utile
È necessario
Il lavoro produttivoimpegna tutte le
risorse della persona
Caratteri del lavoro
4 fasi
- Coscienza del problema: scoperta esuperamento delle difficoltà
- Progetto di un piano di lavoro
- Esecuzione del piano
- Autocritica con verifica del risultato raggiuntorispetto allo scopo
LAVORO PRODUTTIVO
• È oggettivazione mentale
• Rappresenta il pensiero in concreto
• Fa vedere i calcoli se sono giusti o meno
• Permette l’autocorrezione da parte di chi lo compie
non richiede un valutatore esterno
• Educa la disciplina dell’obiettività e all’autogoverno
IL LAVORO IN SENSO PEDAGOGICO
«soltanto dal lavoro in comune si svolge il senso di compiticomuni, il senso della necessità della subordinazione a scopicomuni»
A scuola si procede con l’attivazione gradualedell’insegnamento teorico (disegno, scienze) e conl’introduzione del lavoro manuale
IL LAVORO IN SENSO PEDAGOGICO
è attività
educativa e non ricreativa o ausiliare
spirituale oltre che psicofisica
creatrice di un atteggiamento oggettivo
formatrice della coscienza
che rende la scuola una comunità di lavoro
Modalità
• Ognuno lavora secondo le proprie forze
• Non c’è imposizione del compito
• Si comprende che il senso della vita è servire enon comandare
• Servire la comunità diventa motivo che ispirale relazioni sociali, familiari e si ritrova nellavita adulta così come nella relazionemetafisica dell’uomo con il tutto e con ilprincipio divino delle cose
Secondo tema laSOCIETÀ
GLI UOMINI SI ASSOCIANO PERRAGGIUNGERE DEGLI SCOPI
La società si basa su un ordinamento giuridico
leggi, emanate erispettate dalla
popolazione di unterritorio
Societàpolitica
Stato
Prime società
famiglia scuola
societàstatale
Fino alla
PROGRESSIVA CRESCITA DELLA CONSAPEVOLEZZADELLA PARTECIPAZIONE
Come si capisce se la suaconsapevolezza è cresciuta?
Dal suo contributo come cittadinoespresso nel lavoro
coordinazione
Ruoli efunzioni
Divisione dei
compiti
Integrazione degli
sforzisuperam
entodegli
egoismi
Lacomunitàdi lavoroscolastica
rispettodelle
attività
ANTICIPA L’ESPERIENZASOCIALE ADULTA
Stato
Garantisce la conservazione e lo sviluppo dellepersone che di esso fanno parte
Di fatto nontutti
rispettano leleggi, quindilo Stato devegarantire le
persone
Se tuttiobbedisseroalle leggi cheassicurano il
bene comune,basterebbe la
coscienzaindividuale
Stato si realizza in forme
Menoperfette
Stato dipotenza
Machtstaat
Più perfette
Stato didiritto
Rechtstaat
Equilibrio traforza ed astuzia
Basato suragioneCultura,civiltà
Educazione civica
- Educa i cittadini al servizio dello Stato di cuifanno parte
- Si tratta di un servizio illuminato eresponsabile non meccanico e cieco
- I cittadini contribuiscono alla trasformazione,al perfezionamento dello Stato nel qualevivono
- Lo Stato diventa comunità di cittadini che nonha bisogno di potere coercitivo
Cittadini
«apprendono e si persuadono
che la libertà è la facoltà di
disciplinarsi da sé per non
venire disciplinati dagli altri»
Come l’educazione muove da una inizialeeteronomia verso l’autonomia, la miglioreeducazione è quella che rende sempre piùinutile l’educatore
Così la moralizzazione della società rendesempre più inutile lo Stato come costrizione edominio
Parallelismo pedagogico
Il concetto di
cittadino utile
«Ciascuno contribuisce alla vita dello Stato e alla suamoralizzazione nella misura in cui non si isola egoisti-camente, né approfitta parassitariamente dell'altrui la-voro, ma si fa a sua volta ‘cittadino utile’.
Naturalmente, bisogna guardarsi da ogni concezionerestrittiva del lavoro come dell'utilità sociale: anche lapura attività teorica, o contemplativa, può essereautentico lavoro e può ravvivare di sé un'intera civiltà.
Quel che conta, in ogni caso, è che tutti si rendanoconsapevoli di dover soddisfare un impegno indeclinabile:la via all'uomo ideale passa attraverso il cittadino utile:nel senso che nessuno di noi è fatto per vivere fuori deltempo e dello spazio, mentre ciascuno realizza se stessoappunto nelle forme storiche concrete, che costituisconola sua irripetibile ‘situazione’ di vita, e che lo pongono inrapporto d'interscambio con i suoi simili.
Gli stessi contenuti culturali
partecipati da più persone sono
specificati nelle varie
professioni
Terzo tema laCULTURA
La tradizione èoggettivazione deibeni di civiltà e di
cultura
È vincolo unitariodell’esistenzastorica della
società
CULTURAGli uomini
entrano nellacultura e ad
essapartecipano digenerazione in
generazione
SONO MODI DIATTUAZIONE DELLE
POSSIBILITÀINTRINSECHE
ALL’UOMO
SONO ASPETTI DELLAREALTÀ VALIDI
UNIVERSALMENTE
SONO CIOÈ VALORI(VERITÀ, BELLEZZZA,BONTÀ, GIUSTIZIA)
QUELLO CHE ÈEMPIRICO E A
POSTERIORI HA UNFONDAMENTONELL’ORDINE
TRASCENDENTALE APRIORI
I VALORI SUPERANO IFATTI SONO
SOVRASTORICI EPERENNI E SI TROVANONEI SISTEMI CULTURALI
I FATTI REALIZZANO IVALORI IN MODO PIÙ
O MENO PERFETTO
I BENI DI CIVILTÀ O DI CULTURA
COME GLI UOMINI ACCEDONO AIBENI CULTURALI CHE EREDITANO
DALLA TRADIZIONE?
Attraverso l’educazione i valori sonoassimilati, fecondati, prodotti espressi in
beni di cultura.
BILDUNGIl discorso confluisce nel concetto di Bildung, la
cultura in senso soggettivo o formazioneculturale. La cultura rivive nelle persone che la
assimilano e la fecondano.
L’atto formativo si realizza nell’equilibrio trasoggetto ed oggetto tra la persona e il valore.
Cultura formativa
• È nei beni di cultura
• La struttura spirituale dei beni è adeguata allastruttura individuale dello sviluppo
• Il piano educativo seleziona i contenuti dellacultura per dare a tutti la possibilità di trovarela risposta alle proprie aspettative
• Offrire valori accessibili e comprensibili albambino
Parte primaLa scuola di lavoro
Studia il rapporto della scuola alla vitaattraverso il lavoro
La scuola pone il lavoro sociale creativo alcentro dell’opera educativa
La scuola di lavoro
1. Cultura generale o professionale? P. 5
2. Il lavoro creativo e il suo valore educativo P.13
3. Il problema dell’educazione del popolo P. 33
4. Scuola del lavoro scuola dell’avvenire P. 47
APPROFONDIMENTI CON UNAATTIVITÀ DI RICERCA
• TOLLERANZA
• RILEVAZIONE A SCUOLA
• INDIRIZZI PER SUSANA
• POSTER MIUR
APPROFONDIMENTI CON UNAATTIVITÀ DI RICERCA
L’approfondimento riguarda la scelta di ogni studente diuna attività di ricerca da svolgere prima della secondaverifica scritta. Il materiale di base è distribuito in aulacon passaggio di file memorizzati sulla chiavetta usb.
Dal 30.03.15, secondo una scelta casuale, gli studentipotranno presentare in aula la propria ricerca.
Nella seconda verifica scritta gli studenti fannoriferimento all’approfondimento.
Kerschensteiner fino a p. 32
La scuola di lavoro
• Cultura generale o professionale?
• Il lavoro creativo e il suo valoreeducativo
Cultura generale o professionale?
Connotazionedella cultura
concreta
tempi
luoghi
epoca
popolo
storica
Essenza degli uomini?
Essenza degliuomini
èformazione
Beniintellettuali
Beni morali
Radicatanella
propriaepoca
Sono partedi un
popolo
Vitanazionale
Realizzazione della personalità econcetto di socialmente utile
• In relazione con gli altri
• La condivisione dei beni culturaliche chiamiamo PATRIMONIO CIVILE
SERVIZIO SOCIALE
La formazione è
• Una: professionale e generale
• Nasce dall’interiorità
• Va dall’utile all’ideale
• Alla portata dell’uomo: vi sono le condizioniintese come volontà di realizzazione
• Ogni uomo contribuisce alla nazione, anche ilpiù modesto, perché è uomo completo
Compito dellaformazione
Riconoscereil lavoro
Esercitarlo
Rafforzare
giudiziovolontàenergia
Ognunodeve saper
fare ilpropriolavoro
La professione
Non èisolata
Artificiale
meccanica
Non è soloapprendimento di una
tecnica
è legame
con gli altri
Interdipendenza deilavori
èconseguime
nto di unbene
comune
Educazioneal compito
Pedagogiadella
personalità
Ilrichiamo a
GoetheIl
principiodell’amore
del mondodell’uomo
di Dio
costruzione
vocazioneattività
Compare iltutto
Educazionealla vitapratica
Amare la propria professione
• Per migliorarla
• Coltivare l’intelletto
• Nobilitare il carattere
• Elevare i piaceri
• Le idee vengono dall’interiorità
Il lavoro creativo e il suo valore educativo
• Risveglio delle forze interiori• Esperienza personale• Energia creatrice che nasce dall’interiorità• Progressivo sviluppo del contenuto psichico spirituale• Lavoro spirituale è creazione dell’interno: prima fase• Lavoro creativo rappresentato all’esterno: seconda fase
Cheapprendiamo
comeinformazione
Checonquistiamo
comeesperienza
sapere
Meccanico
capacità che siapprende
Valoriconosciuti
Autonoma
Attitudininaturali
Crea valori
potere
Meccanico
capacità che siapprende
Valoriconosciuti
Autonoma
Attitudininaturali
Crea valori
potere
A scuola
l’insegnante
istruisce ededuca
Sapere
Informazione+conquista
Potere
Apprendimento+attitudini
Il lavoro creativo: bene culturale
Economico: utileMuscolare: sforzo
Forza per spostamento:prodotto
ATTIVITÀ
INSEGNAMENTO
IL GIOCO non è LAVORO SPIRITUALEIl gioco:
- forma pura diattività delbambino, senzascopo determinato
- si esaurisce
- le rappresentazionie le associazionisono involontarie
- è esterno
Il lavoro:- è disciplina- raggiunge degli scopi- non si esaurisce- si arricchisce- si rigenera- sede nello spirito- valore educativo e
formativo- capacità e conoscenza- servizio, responsabilità e
solidarietà
Kerschensteiner fap 125
Il problema dell’educazione del popolo
1. Educazione morale2. Collaborazione creativa3. Cooperazione4. Le scuole nuove5. Esigenza dei fanciulli6. Il problema delle scuole professionali7. La scuola di lavoro8. La comunità scolastica9. Educazione del cittadino
Educazione morale comeeducazione civica
• Esercizio pratico ed abitudini (es. inglese)
• Il concetto di servizio agli altri (il prossimo)
• Educare la volontà (contro l’egoismo e per loStato)
Collaborazione creativa
• Su di essa si basa l’educazione del popolo
• Educazione sociale e ai valori tramitel’associazionismo
• Non si impone il dovere si educa l’interessesociale
Cooperazione
• Parte della tradizione
• Partecipazione alla vitapubblica
• Amore per la comunità e perla patria
Scuole nuove
• Lietz, Dewey
• comunità di lavoro
• Scuole non di massa
Scuole nuove
• Lietz, Dewey
• Esempi riusciti di comunitàdi lavoro
• Scuole non di massa
Scuole nuove
• Lietz, Dewey
• Esempi riusciti di comunità di lavoro
• Scuole sperimentali non di massa
Esigenza dei fanciulli e scuoleprofessionali
• La lezione teorica accanto allalezione pratica
• Far sperimentare il piacere del lavorocreativo come formazione delcittadino attivo
Esigenza dei fanciulli, scuoleprofessionali, del lavoro e di comunità
• La lezione teorica accanto alla lezione pratica
• Far sperimentare il piacere del lavoro creativocome formazione del cittadino attivo
• Creare il sentimento di gioia per il lavoro
• Educazione all’altruismo «trasformare le virtùdell’abitudine in virtù della consapevolezza,attraverso l’educazione civica»
Educazione del cittadino nello statomoderno
• Partecipazione a tutti gli organismi digoverno
• Responsabilità dell’amministrazione
• Evitare la burocratizzazione e lacentralizzazione delle funzioni
• Maturità sociale
Educazione del cittadino nello statomoderno
• Partecipazione a tutti gli organismi digoverno
• Responsabilità dell’amministrazione
• Evitare la burocratizzazione e lacentralizzazione delle funzioni
• Maturità sociale
Scuola del lavoro scuola dell’avvenire
• Il richiamo al concetto di leggi di natura di Pestalozzi: lo sviluppospirituale segue quelle della natura, la scuola deve aprirsi all’intuizionecome fondamento della conoscenza (p. 69), l’insegnamento è l’arte cheaiuta la natura a realizzare il proprio sviluppo
• Il concetto di attività spontanea del fanciullo non si associaall’educazione passiva
• Scuola dello studio: risponde alla vita psichica del bambino (teoria epratica)
• La scuola deve nutrire socialmente (p. 49)
• Imparare a vivere da cittadini vuol dire offrire possibilità di crescitasociale
Critica alla scuola chiusa
• Non educa alla solidarietà sociale• Predispone un ambiente artificiale• Esclude l’esperienza personale e di gruppo• Isola la conoscenza• Rende i bambini introversi• Deprime l’intraprendenza, l’indipendenza, l’autoaffermazione• Non si rivolge alle energie creative del bambino• Non favorisce la formazione del sentimento del servizio• Non educa al lavoro comune necessario per comprendere il valore dei
beni comuni• È scuola che annoia ed impigrisce• Non ha il laboratorio
Educazione civica significa• Formare alla appartenenza alla comunità dello Stato che si basa
sull’equità e la giustizia• Educare al senso dello Stato, della comunità, della giustizia• Compito degli intellettuali• Educazione continua e permanente• Educazione disinteressata alla cosa pubblica, alla convivenza democratica• Ruolo formativo dei partiti politici• Educazione civica non è istruzione civica, le sole cognizioni non portano
ad agire bene• Educazione civica non è educazione economica o tecnica, non basta se
conducono al lavoro meccanico e all’individualismo• Cultura politica prevale sulla cultura dell’interesse, i valori generali sono
superiori alle valutazioni soggettive• Educazione civica non si riassume nella educazione sociale: seguire le
proprie inclinazioni eticamente orientate, che non procurino danno aglialtri
• Concetto di etica politica di Förster: coraggio morale e benevolenzaaltruistica (pp.96-102)