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Claudio Tolomelli Presentazione RINA Relazioni Euromediterranee 1 Programma Interreg IIIC Progetto PolyMetrexPlus Per un assetto più equilibrato e policentrico del territorio europeo Il ruolo dei corridoi europei nello sviluppo delle relazioni euromediterranee L’interconnessione tra il Corridoio 1, il Corridoio marittimo Adriatico-Ionico, il Corridoio 8 e il Corridoio Meridiano. Claudio Tolomelli

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Euromediterranee

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Programma Interreg IIIC

Progetto PolyMetrexPlus

Per un assetto più equilibrato e policentrico del territorio europeo

Il ruolo dei corridoi europei nello sviluppo delle relazioni euromediterranee

L’interconnessione tra il Corridoio 1, il Corridoio marittimo Adriatico-Ionico,il Corridoio 8 e il Corridoio Meridiano.

Claudio Tolomelli

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Obiettivo dell’incontro

• Convegno di avvio del sotto progetto (RINA) sulle Relazioni euromediterranee

• Confronto a livello internazionale sul ruolo dei Corridoi europei per accrescere la coesione economica e territoriale dell’UE

• Raccolta di un contributo di idee e di orientamenti politici• Messa a punto dell’ipotesi organizzativa per realizzare il

progetto

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Partner del progetto:

Regione Emilia-RomagnaRegione Veneto

Città di AteneCittà di Salonicco

Provincia di NapoliRegione di Norimberga

Malta

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Che cos’è Metrex

• Associazione di regioni ed aree metropolitane europee attiva da 10 anni

• La Regione Emilia-Romagna è fra i primi 15 soci fondatori e vi ha aderito con la L.R. n. 25 del 1997

• Gli associati sono oltre 50 metropoli europee diffuse su tutto il territorio europeo.

• Ha rapporti costanti con la Commissione Europea, il Comitato delle Regioni e il Comitato Economico e Sociale (CESE)

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Il ruolo di Metrex• Ha svolto e svolge azione di lobby, presso gli organismi

europei, per sensibilizzare sull’importanza e sui problemi delle aree metropolitane e sul ruolo che queste possono giocare

• È sede di confronto, a livello europeo, fra esperienze di governo delle metropoli

• Sviluppa progetti e programmi sulle tematiche metropolitane• Convoglia risorse comunitarie, in particolare, nell’immediato

futuro, quelle della programmazione dei Fondi Strutturali 2007/2013

• Porta all’attenzione della Commissione Europea il punto di vista delle regioni e aree metropolitane sui più importanti temi in discussione, quali il bilancio, la Strategia di Lisbona, i FondiStrutturali, le Politiche di Coesione, ecc..

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I Corridoi infrastrutturali europei

• Non solo un fascio di infrastrutture• Attenzione alle connessioni con i sistemi

locali della mobilità e dell’economia• Reti di territori e di città• Alleanze fra Regioni

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Articolazione della relazione

• I risultati dei primi due anni di PolyMetrexPlus• La centralità delle relazioni euromediterranee • L’importanza dei Corridoi europei e delle città

che connettono• I contenuti ed il piano di lavoro• Il contributo che può venire da ogni Regione

metropolitana

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La tesi del progetto PolyMetrexPlus

Riequilibrare il territorio europeo attraverso un rafforzamento del ruolo delle metropoli periferiche e semiperiferiche e delle relazioni fra queste e l’area centrale.

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PolyMetrexPlus• Il progetto ha l’obiettivo di contribuire ad un assetto territoriale

europeo più equilibrato e policentrico;• Partecipanti: 19 partners e 19 contributori;• Fasi del progetto:

– fase di analisi (il position statement) e di sintesi (2004/2005)– fase progettuale (RINA 2006/2007)

• nella fase progettuale si articola in 18 sottoprogetti che coprono l’intero territorio europeo;

• due di questi, di cui la Regione Emilia-Romagna è leader riguardano:– le relazioni euromediterranee - Corridoi 1 e 8– il sistema economico - territoriale dell’area padano-veneta

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Le dinamiche dello sviluppo territoriale europeo

• Lo Schema di Sviluppo dello Spazio Europeo contiene delle linee guida della programmazione territoriale che supportano lo sviluppo di un sistema policentrico ed equilibrato e tre policy option rivolte direttamente alle aree metropolitane:– “Consolidamento di numerose aree maggiori di integrazione economica di

importanza mondiale nell’UE, che vanno dotate di funzioni e servizi globali e di elevata qualità, integrando nel processo anche le aree periferiche tramite strategie di sviluppo territoriale transnazionali”

– “Rafforzamento di un sistema policentrico ed equilibrato di metropoli, grappoli di città e reti urbane tramite una più stretta cooperazione della politica strutturale e della politica delle reti transeuropee (RTE), nonché tramite il miglioramento dei collegamenti tra le reti di livello nazionale ed internazionale, da un lato, e tra quelle di livello regionale e locale, dall’altro”

– “Promozione della cooperazione a livello regionale, transfrontaliero e transnazionale con città dell’Europa settentrionale, centrale e orientale e con i Paesi del Mediterraneo; miglioramento dei collegamenti Nord-Sud nell’Europa centrale e orientale, nonché quelli Est-Ovest nel Nord Europa”

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Lo studio ESPON 1.1.1• Lo studio ESPON 1.1.1 ha studiato il policentrismo urbano

europeo analizzando e classificando le 1595 FUA (Aree Urbane Funzionali) europee, giungendo ad una graduatoria in cui risulta che a livello continentale le aree “nodi globali” sono Londra e Parigi.

• In Italia solo Milano e Roma sono metropoli di categoria 1 chiamate “European engines”.

• Bologna è l’unica città media (insieme a Napoli) fra le metropoli classificate come “Potential MEGA’s”.

• Genova è una “Weak MEGA” mentre Firenze e Venezia non sono ricomprese.

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Risultati dei primi due anni di PolyMetrexPlus

Per riequilibrare l’assetto territoriale europeo occorre:– agire a scala di macroaree, individuando zone

omogenee che possano rappresentare fattori di riequilibrio;

– sviluppare connessioni e relazioni in grado di accrescere l’integrazione fra territori e fra centro e periferia;

– sviluppare le aree di interfaccia e di connessione con le regioni non europee confinanti

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Le relazioni EuromediterraneeObiettivi:

• l’importanza di rafforzare le direttrici di sviluppo fra le regioni dell’Europa centrale e quelle dell’Europa meridionale e di accrescere l’integrazione dello spazio euromediterraneo, a partire dalle metropoli presenti in quest’area.

• individuare le opportunità offerte, a questo proposito, dalle metropoli localizzate lungo il Corridoio 1 e nell’area del Mediterraneo centrale e dell’Egeo, e dalle vie di comunicazione che le connettono, con l’obiettivo di sviluppare più intense relazioni fra la GIZ e le aree del Mediterraneo.

• indagare e valutare gli impatti e le potenzialità del Corridoio Transeuropeo 1 quale dorsale intermodale euromediterranea in grado di connettersi con il Corridoio 8, con il Corridoio Adriatico e con il Corridoio Meridiano.

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Le sfide nel Mediterraneo

• L’arretratezza economica e sociale di molte parti del Mediterraneo;

• Le rilevanti differenze di carattere culturale, religioso e politico-istituzionale;

• La difficile connettività di alcune aeree;• La persistente difficoltà di integrazione fra diversi settori sociali

e culturali all’interno delle stesse aree metropolitane;• Il persistere di consistenti ambiti di competizione e la difficoltà

di sviluppare adeguati processi e progetti di cooperazione.

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Il “Processo di Barcellona”

L’iniziativa sviluppata con le Conferenze di Barcellona è la cornice indispensabile per tenere adeguatamente conto delle problematicità di ordine politico, culturale ed istituzionale presenti nell’area del Mediterraneo.

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Le principali politiche di riferimento

• Politiche territoriali: l’SSSE• Le reti TEN-T• Politiche di coesione: I Fondi strutturali• Politiche di competitività: Strategia di Lisbona• Politiche di prossimità

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Politiche di connettività

Il potenziamento dei corridoi europei potrà contribuire all’attivazione di nuove reti e al potenziamento delle metropoli periferiche, favorendo una più generale ricentralizzazione del Mediterraneo all’interno di un’Europa più equilibrata e policentrica, non in un’ottica di contrapposizione rispetto all’Europa centrale, ma anzi di rafforzamento delle relazioni con l’Austria e la Germania, grazie anche al Corridoio 1. Questo potenziamento non riguarda solo gli aspetti infrastrutturali, ma anche quelli economici, tecnologici, culturali e sociali, in un’ottica che considera il contributo piùcomplessivo che può derivare dai corridoi allo sviluppo di tutte le aree e città attraversate.

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Politiche di prossimità

Lo studio di RINA si collegherà con il processo di pianificazione strategica per il Mediterraneo avviato in relazione al nuovo strumento di prossimità, l'EuropeanNeighbourhood and Partnership Instrument(ENPI)

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L’equilibrio territorialeè fattore di competitività

L’Europa si trova di fronte alla necessità di affrontare la competizione a scala globale.Un assetto territoriale più equilibrato è un fattore importante per accrescere la capacitàcompetitiva dell’intera Europa.

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Quadro strategico nazionale e strategia di Lisbona

La RINA sarà sviluppata anche in relazione alle previsioni del Quadro Strategico Nazionale, che ogni stato membro dell’Unione sta redigendo per l’implementazione della Strategia di Lisbona, nonché dei Quadri strategici regionali e di quello per il Mezzogiorno.

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Tre temi importanti

• Efficacia nella realizzazione delle opere e degli interventi - attenzione alla realizzabilità

• Compatibilità ambientale e paesaggistica• Partecipazione dei cittadini, delle organizzazioni

della società civile e delle istituzioni locali a tutte le fasi di realizzazione delle opere

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Il ruolo dell’Emilia-Romagna

L’Emilia-Romagna è un’area “ponte” fortemente integrata nella GIZ e allo stesso tempo connessa con le zone periferiche e l’esterno dell’UE.Per svolgere adeguatamente questo ruolo occorre:

• che l’intero sistema urbano emiliano-romagnolo operi in maniera integrata

• un rafforzamento del sistema infrastrutturale in grado di aumentare la connettività interna ed esterna e di supportare la partecipazione alle reti globali

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