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Perché Good One?
Sicuramente vi starete chie-
dendo perché “Good One”,
bene…ora ve lo spieghere-
mo! Nel corso dell’anno
scolastico 2012-2013, alcuni
ragazzi della redazione, han-
no potuto visitare una delle
più belle città d’Europa:
Londra. Questo viaggio ha
sicuramente arricchito il
nostro patrimonio culturale,
sia per quanto riguarda la
conoscenza di una realtà a
noi vicina, sia per l’appro-
fondimento della lingua in-
glese. Naturalmente siamo
entrati in stretto contatto
con i ragazzi del posto e
questo ci ha portato a notare
un particolare intercalare,
per l’appunto: “Good one!”.
Ci siamo chiesti così, cosa
significasse questa espres-
sione e ci è stato risposto
che tali parole vengono uti-
lizzate per fare del sarcasmo.
Ora cerchiamo di farvi capi-
re meglio: nel momento in
cui qualcuno fa una battuta
sciocca, che provoca però
riso, sarcasticamente si ten-
de a dare dell’ “intelligente”
a quella persona. Non vo-
gliamo pero’ identificare il
nostro lavoro con qualcosa
di banale o stupido, abbiamo
intenzione di risultare sarca-
stici, pungenti, ironici, in
modo da far affiorare ogni
questione, anche la più deli-
cata, analizzandola con gli
occhi di ragazzi che senza
paura cercano, con intelli-
genza, di esprimere le pro-
prie opinioni.
Detto questo vi auguriamo
buona lettura e buon diverti-
mento, nella speranza di far
scattare in voi quei meccani-
smi di cui è dotato il nostro
cervello e che tanto serve a
fare di una persona ordina-
ria, una straordinaria: PEN-
SARE, RAGIONARE ,
CRITICARE.
Sara e Clarissa
Numero 1 - dicembre 2012
Sommario:
Attualità 2
Lex 4
Spazio scienza 5
Sport 6
Intrattenimento 7
Divertitempo 8
La proposta di creare un
giornale della scuola è stata
subito accolta con gioia ed
entusiasmo, ma anche con
una certa apprensione per-
ché il lavoro di una giovane
redazione, alla sua prima
esperienza, è veramente
tanto.
Chi siamo? Siamo 20 alunni
del Liceo Scientifico di
Morcone, tutti ben motivati
e contenti perché, anche se
lavoriamo un po’ di più, lo
facciamo con entusiasmo ed
allegria. Entusiasmo ed alle-
gria che vogliamo comuni-
care anche a voi tutti.
In questi primo numero
abbiamo già dato al giornale
il taglio che riteniamo possa
essere quello definitivo, ma
abbiamo intenzione di far
partecipare chiunque voglia
darci un apporto costrutti-
vo , anzi vogliamo creare
un apposito spazio, che è “
L’angolo dei lettori”, per
accogliere le istanze che
potrete inviarci via mail al
sito che troverete all’ultima
pagina.
Il progetto prevede l’uscita
di tre o quattro numeri nel
corso di quest’anno scolasti-
co, tutti in versione online ,
ma scaricabili, per la cui
elaborazione ci siamo av-
valsi anche della competen-
ze acquisite nell’ambito dei progetti PON – ECDL -
TRINITY.
Vi ringraziamo per l’attenzione
che ci state prestando sperando
di non deludervi.
Chi siamo?
Airport 9.00 am. The air is unusually
hot. A few guys get off visibly tired
after a trip in a tight space of few
square metres. Nevertheless, as
soon as their heads
enter the plane sliding
door, an adrenaline
stream runs through
their veins. Later on
they are again at the
airport, but this time
they’ve just arrived in
London. The excitement
is so high, the curiosity
is so perceptible as to be
a l m o s t p a l p a b l e .
Students now are
hungry, they are waiting for a buffet. At the
L e m y S c h o o l
sandwiches disappear quickly. The time is spent having a
first look at the district where we
will stay. It’s already time to meet our new families. When the doorbell
rings everybody thinks: <Is it my
“adoptive” family?> And one by one students enter their one-week
new homes. The first night isn’t
easy: a new house, unknown people,
information about the family to gather, a foreign language and.....
the food! The next day the students
are ready to attend lessons at some
local schools to learn the English educational model and to study.
They discover that the English don’t
know nothing about Italy, only “Ciao bella” (pronounced with one
L). British children are friendly and
a real fun. They consider Italians as “aliens” who have come to the Earth
to be investigated. Schools are bigger
than Italian schools. If you don’t want to lose your way, you need a
satellite navigation system. Someone
go in a theatre at Drama’s lesson, other one draw the Coca
Cola’s packaging at
Business’ lesson. In the afternoons students are
surrounded by London’s
sites, in its landscapes half iden by fog., but at the
same time so eloquent.
Buildings overtop high in their old dresses, symbols
of the modern City. They
are intense moments lived lightly with the awareness
of being part of the stream
of life flowing throught London. After seven days
time to say goodbye has
arrived. After the greetings with the host family and the Lemy School,
with their teacher Maria Della Penna
and the secretary Luigia Piccaluga, students come back to Morcone with
the wish to return under the Big Ben
next year.
Back to London
Pagina 2
“An
adrenaline
stream runs
through
their veins”
Le borse colano a picco,
lo spread si alza e la
pressione fiscale distrug-
ge il piccolo.
le per arginare gli effetti della
c r i s i ” .
“ Confermo quanto ha già dichiara-
to il vicesindaco – dice il parroco
don Nicola Gagliarde - La Chiesa
con la Caritas parrocchiale dona
sostegno a decine di famiglie con
contributi non consistenti, ma
sufficienti per il pagamento di
bollette e di piccoli lavori di manu-
tenzione nelle abitazioni.”
Queste, invece, le risposte di altri
intervistati di cui omettiamo l’i-
dentità per ovvi motivi:
“L’economia vive una fase di stal-
lo. Circola sempre meno denaro e
la cosa mette in difficoltà le attivi-
tà commerciali in quanto, a causa
della perdita di molti posti di lavo-
ro e dell’aumento eccessivo delle
tasse, negli ultimi anni è diminuito
drasticamente il potere d’acquisto
della moneta” ( A. T. commercian-
te) “In paesi piccoli come il nostro
la crisi si sente maggiormente.
Lavoro e soldi scarseggiano, di
conseguenza le persone non spen-
dono e i commercianti ne risentono
in particolar modo. (A.D.)
“Il commercio ne risente molto,
soprattutto quello dei libri, in quan-
to questi ultimi non sono un bene
di prima necessità come può esser-
lo il cibo o la sanità. Le librerie
inoltre, sono svantaggiate anche nei
Anche il nostro Paese sta vivendo
una periodo di crisi economica,
che si sta protraendo già da molti
mesi e che sta incidendo negati-
vamente sull’economia della
nazione. Ritenete che anche il
nostro territorio stia vivendo gli
effetti di tale crisi? Questa la domanda che abbiamo
posto ad alcune persone che secon-
do noi possono fornirci una giusta
lettura della situazione. Il Parroco,
il Vicesindaco,i commercianti, una
mamma, un’operaia ci sono sem-
brate le persone più adatte a darci
una risposta. Ecco le loro testimo-
nianze.
Il vicesindaco, dot.ssa Ester D’Af-
flitto, afferma: “ Senz’altro la situa-
zione è molto cambiata ed il Comu-
ne cerca di intervenire per dare un
sostegno economico alle famiglie
meno agiate con il progetto
“Sussidio”. Tale progetto si avvale
di fondi che dovrebbero arrivare
mensilmente, ma questo non avvie-
ne con continuità. Inoltre, in colla-
borazione con l’associazione
“Mani Tese”, si cerca di dare aiuto
ad altre famiglie.” Devo anche
aggiungere che nell’ultimo periodo
anche la Chiesa, offre aiuti di vario
genere ai disagiati tramite la Cari-
tas, così ,con questa sinergia di
interventi, si cerca di fare il possibi-
periodi di festa, come quello natali-
zio, poiché i libri non sono un
regalo frequente.” (M. M. commer-
ciante)
“Purtroppo questo è un periodo
molto, molto difficile. Le persone
anziane , che percepiscono una
piccola pensione, rinunciano anche
a comprare qualche farmaco che
non è prescrivibile, poiché non
hanno soldi per pagarlo. Non hanno,
insomma , i soldi per curarsi !
( C.P., farmacista)
“ Lavoro da quattro anni in una ditta
dove sono stata pagata sempre pun-
tualmente, anche se più volte sono
andata in Cassa integrazione. Ora
non percepisco lo stipendio da 3
mesi. Ho comprato una macchina a
rate e questo mese non potrò pagar-
la. Spero di avere parte dei miei
soldi prima di Natale, altrimenti non
so come potrò andare avanti, perché
anche mio marito ha un lavoro
precario.” ( M. C, , operaia)
Non ci vuole molto per concludere
che la crisi economica incide pesan-
temente sulla nostre realtà economi-
che.
Mara
Angelantonella
Claudia
Andrea
Luigi
L’intervista
Attualità
“Non siamo cinici ed opportuni-
sti, non siamo un insieme di
Stati bianchi o neri, siamo gli
Stati Uniti d’America”.
Tale pensiero è la sintesi della
visione politica emersa nei di-
scorsi di Barack Obama, primo
presidente afroamericano nella
storia degli Stati Uniti.
Da ciò potete facilmente evince-
re la grande importanza del per-
sonaggio citato che, dopo la
prima nomina nelle elezioni di
quattro anni fa, è stato riconfer-
mato presidente il 6 novembre
2012.
Risulta, dunque, vittorioso dal
testa a testa con il candidato Mitt
Romney, smentendo qualsiasi
incertezza riguardo l’impossibi-
lità di un secondo risultato posi-
tivo.
A convincere il popolo america-
no, oltre al giudizio positivo sul
suo operato nei precedenti anni
di governo ,e malgrado la grave
crisi economica in cui si dibat-
tono anche gli USA, è stato il
suo avvincente programma
elettorale. Obama si dimostra
favorevole ad introdurre tasse
per i ricchi, difendendo quindi
la classe media, e inoltre, soli-
dale nei confronti dei matrimoni
gay. A ciò si aggiunge il piano
per introdurre investimenti volti
alla creazione di infrastrutture e
alla salvaguardia del settore
educativo. Un’ulteriore confer-
ma ai cittadini è stato il
“discorso della vittoria”, in cui
ha esordito con il seguente mot-
to:”Il meglio per gli Stati Uniti
deve ancora venire”. A cui ha
poi aggiunto:”Siamo una fami-
glia e continueremo ad andare
avanti come una nazione unita”.
Al termine del discorso si è
congratulato, per la combattuta
campagna elettorale, con Mitt
Romney.
Dunque, si pone al comando
dell’America un presidente che
matura una visione innovativa,
diretta a contrastare i pregiudizi
che, in passato, hanno caratte-
rizzato la storia americana.
Obama si rende promotore di
una nuova concezione del sin-
golo cittadino, il quale è com-
pletamente integrato e partecipe
dello Stato di cui fa parte, indi-
pendentemente dall’essere bian-
co o nero, gay o etero, povero o
ricco, da ciò che si vuole essere
e da ciò che si è.
“Siamo più grandi della somma
delle nostre individualità. Sia-
mo e saremo per sempre gli
Stati Uniti d’America” ha con-
cluso e il mondo intero ha con-
diviso le sue posizioni.
Michela
Federica
Obama e Romney
Noi giovani e il futuro
i professori a dirsi soddisfatti
del senso di responsabilità che
gli alunni, uniti alle proprie
famiglie, hanno mostrato di
avere, evitando cortei violenti
e manifestando in modo sere-
no e civile.
Non possiamo però discono-
scere che, giunti agli ultimi
anni di scuola, noi studenti
iniziamo a vedere avvicinarsi
la scelta per il futuro e di con-
seguenza a provare sensazioni
di incertezza e quasi “paura”
nel pensare a ciò che ci atten-
de.
Anche le decisioni per quanto
riguarda l’università da intra-
prendere sono diventate pro-
blematiche. Non si sceglie più
in base a ciò che piace, ma a
ciò che offre una maggiore
sicurezza lavorativa. Spesso ci
si ritrova ad essere troppo
ambiziosi, scegliendo facoltà
che non rispecchiano le pro-
prie capacità, con la conse-
guenza di non riuscire a porta-
re a termine gli studi.
Riteniamo quindi ingiusto che
proprio nella nostra Repubbli-
ca, fondata sul lavoro, sia
questo l’aspetto che viene me-
no.
Secondo il nostro parere il
settore culturale deve essere
tenuto fuori dalla crisi che
l’Italia sta vivendo, poiché,
come afferma H. Brougham,
”La cultura rende un popolo
facile da guidare, ma difficile
da trascinare; facile da gover-
nare, ma impossibile a ridursi
in schiavitù.”
Gilda
Michela
Tagli al personale, manifesta-
zioni di piazza, aggressioni
agli studenti, mancanza di
certezze per il futuro…questo
è ciò che oggi offre la scuola.
Negli ultimi tempi tutti abbia-
mo assistito, anche se indiret-
tamente, attraverso i vari mez-
zi di comunicazione, a ciò che
sta movimentando le città ita-
liane, ovvero vari cortei orga-
nizzati da docenti e alunni per
esprimere il loro disappunto
riguardo i tagli effettuati ai
fondi scolastici. Ciò ha dan-
neggiato la regolare partecipa-
zione alle attività curriculari,
oltre ad aver già privato del
posto di lavoro gran parte del
personale.
Anche nella nostra piccola
realtà abbiamo riscontrato
delle analogie con quanto ac-
caduto.
Attualmente la nostra scuola
non è stata influenzata da tali
avvenimenti, infatti molti stu-
denti del nostro Liceo sono
estranei a ciò che sta accaden-
do perché non riescono ad
immedesimarsi in quella real-
tà. Ciò ha portato il Dirigente e
Numero 1 - dicembre
“Riteniamo
quindi
ingiusto che
proprio nella
nostra
Repubblica,
fondata sul
lavoro, sia
questo
l’aspetto che
viene meno”
Obama, presidente degli
Stati Uniti per la seconda
volta dopo una battaglia
politica contro Romney.
Il futuro vola via come bolle di sapo-
ne
Pagina 3
“Non siamo cinici ed opportuni-
sti, non siamo un insieme di
Stati bianchi o neri, siamo gli
Stati Uniti d’America”.
Tale pensiero è la sintesi della
visione politica emersa nei di-
scorsi di Barack Obama, primo
presidente afroamericano nella
storia degli Stati Uniti.
Da ciò potete facilmente evince-
re la grande importanza del per-
sonaggio citato che, dopo la
prima nomina nelle elezioni di
quattro anni fa, è stato riconfer-
mato presidente il 6 novembre
2012.
Risulta, dunque, vittorioso dal
testa a testa con il candidato Mitt
Romney, smentendo qualsiasi
incertezza riguardo l’impossibi-
lità di un secondo risultato posi-
tivo.
A convincere il popolo america-
no, oltre al giudizio positivo sul
suo operato nei precedenti anni
di governo ,e malgrado la grave
crisi economica in cui si dibat-
tono anche gli USA, è stato il
suo avvincente programma
elettorale. Obama si dimostra
favorevole ad introdurre tasse
per i ricchi, difendendo quindi
la classe media, e inoltre, soli-
dale nei confronti dei matrimoni
gay. A ciò si aggiunge il piano
per introdurre investimenti volti
alla creazione di infrastrutture e
alla salvaguardia del settore
educativo. Un’ulteriore confer-
ma ai cittadini è stato il
“discorso della vittoria”, in cui
ha esordito con il seguente mot-
to:”Il meglio per gli Stati Uniti
deve ancora venire”. A cui ha
poi aggiunto:”Siamo una fami-
glia e continueremo ad andare
avanti come una nazione unita”.
Al termine del discorso si è
congratulato, per la combattuta
campagna elettorale, con Mitt
Romney.
Dunque, si pone al comando
dell’America un presidente che
matura una visione innovativa,
diretta a contrastare i pregiudizi
che, in passato, hanno caratte-
rizzato la storia americana.
Obama si rende promotore di
una nuova concezione del sin-
golo cittadino, il quale è com-
pletamente integrato e partecipe
dello Stato di cui fa parte, indi-
pendentemente dall’essere bian-
co o nero, gay o etero, povero o
ricco, da ciò che si vuole essere
e da ciò che si è.
“Siamo più grandi della somma
delle nostre individualità. Sia-
mo e saremo per sempre gli
Stati Uniti d’America” ha con-
cluso e il mondo intero ha con-
diviso le sue posizioni.
Michela
Federica
Obama e Romney
Noi giovani e il futuro
i professori a dirsi soddisfatti
del senso di responsabilità che
gli alunni, uniti alle proprie
famiglie, hanno mostrato di
avere, evitando cortei violenti
e manifestando in modo sere-
no e civile.
Non possiamo però discono-
scere che, giunti agli ultimi
anni di scuola, noi studenti
iniziamo a vedere avvicinarsi
la scelta per il futuro e di con-
seguenza a provare sensazioni
di incertezza e quasi “paura”
nel pensare a ciò che ci atten-
de.
Anche le decisioni per quanto
riguarda l’università da intra-
prendere sono diventate pro-
blematiche. Non si sceglie più
in base a ciò che piace, ma a
ciò che offre una maggiore
sicurezza lavorativa. Spesso ci
si ritrova ad essere troppo
ambiziosi, scegliendo facoltà
che non rispecchiano le pro-
prie capacità, con la conse-
guenza di non riuscire a porta-
re a termine gli studi.
Riteniamo quindi ingiusto che
proprio nella nostra Repubbli-
ca, fondata sul lavoro, sia
questo l’aspetto che viene me-
no.
Secondo il nostro parere il
settore culturale deve essere
tenuto fuori dalla crisi che
l’Italia sta vivendo, poiché,
come afferma H. Brougham,
”La cultura rende un popolo
facile da guidare, ma difficile
da trascinare; facile da gover-
nare, ma impossibile a ridursi
in schiavitù.”
Gilda
Michela
Tagli al personale, manifesta-
zioni di piazza, aggressioni
agli studenti, mancanza di
certezze per il futuro…questo
è ciò che oggi offre la scuola.
Negli ultimi tempi tutti abbia-
mo assistito, anche se indiret-
tamente, attraverso i vari mez-
zi di comunicazione, a ciò che
sta movimentando le città ita-
liane, ovvero vari cortei orga-
nizzati da docenti e alunni per
esprimere il loro disappunto
riguardo i tagli effettuati ai
fondi scolastici. Ciò ha dan-
neggiato la regolare partecipa-
zione alle attività curriculari,
oltre ad aver già privato del
posto di lavoro gran parte del
personale.
Anche nella nostra piccola
realtà abbiamo riscontrato
delle analogie con quanto ac-
caduto.
Attualmente la nostra scuola
non è stata influenzata da tali
avvenimenti, infatti molti stu-
denti del nostro Liceo sono
estranei a ciò che sta accaden-
do perché non riescono ad
immedesimarsi in quella real-
tà. Ciò ha portato il Dirigente e
Numero 1 - dicembre
“Riteniamo
quindi
ingiusto che
proprio nella
nostra
Repubblica,
fondata sul
lavoro, sia
questo
l’aspetto che
viene meno”
Obama, presidente degli
Stati Uniti per la seconda
volta dopo una battaglia
politica contro Romney.
Il futuro vola via come bolle di sapo-
ne
Pagina 3
LEX è lo spazio in cui in-
tendiamo esaminare temi
civili e sociali a noi molto
vicini che analizzeremo alla
luce dei valori cui si ispira la
nostra Costituzione e ciò al
fine di divenire cittadini più
consapevoli. Ci è sembrato
giusto cominciare esaminan-
do la comunità scolastica
che è il luogo in cui trascor-
riamo un buon numero di
anni della nostra vita e dove
ci prepariamo ad affrontare
al meglio tutto ciò che av-
viene fuori dalle mura dell’-
edificio scolastico.
La scuola non può essere
lasciata da sola nell’espleta-
mento delle sue funzioni
formali, ma ha bisogno del
supporto della famiglia di
ciascun ragazzo e soprattutto
del ragazzo stesso. Per tal
motivo nel 1974 sono stati
introdotti gli Organi colle-
giali , con il preciso obietti-
vo di allargare la partecipa-
zione di genitori , alunni e
anche del personale non
docente. La partecipazione
dei genitori, che purtroppo
in alcuni casi è molto scarsa,
deve limitarsi esclusivamen-
te alla sfera educativa e non
può ‘’invadere’’ quella di-
dattica che è riservata ai
docenti. Ciò premesso pas-
siamo alla presentazione di
ciascun organo collegiale in
particolar modo di quelli che
interessano scuola seconda-
ria esaminandone le funzio-
ni.
Il Consiglio di classe è com-
posto da tutti i docenti della
classe , 2 genitori eletti dai
genitori degli studenti della
classe e 2 studenti eletti da-
gli studenti della classe. Il
Consiglio di classe è presie-
duto dal Dirigente scolastico
e si riunisce fondamental-
mente per migliorare i rap-
porti tra docenti, genitori e
alunni , individuare eventua-
li strategie di recupero e
adottare provvedimenti di-
sciplinari. Se invece bisogna
discutere delle valutazioni
periodiche e/o finali degli
alunni, il Consiglio si riuni-
sce con i soli docenti.
Il Collegio dei docenti, inve-
ce, è formato dal corpo do-
centi ed è presieduto dal
Dirigente scolastico. In par-
ticolare, il Collegio dei do-
centi cura la programmazio-
ne educativa, valuta periodi-
camente l’andamento didat-
tico per verificarne l’effica-
cia rispetto agli obiettivi
programmati, prende deci-
sioni riguardo ai libri didat-
tici da utilizzare, attua le
iniziative per il sostegno di
alunni diversamente abili,
Il Consiglio di istituto,in
genere, è composto da 8
rappresentanti dei docenti, 4
rappresentanti dei genitori,
4 rappresentanti degli stu-
denti e 2 rappresentanti del
personale non docente ed è
presieduto da uno dei rap-
presentanti dei genitori. Il
Consiglio dura per circa 3
anni scolastici e delibera
sulle seguenti materie: ap-
provazione del bilancio
preventivo e del conto con-
suntivo; acquisto o eventua-
le rinnovo delle attrezzature
tecno-scientifiche e sussidi
didattici; criteri per la pro-
grammazione e l’attuazione
delle attività scolastiche,
interscolastiche ed extrasco-
lastiche e per la partecipa-
zione dell’istituto a even-
tuali attività culturali, spor-
tive e ricreative di interesse
prettamente educativo.
Cristina
Antonella
Antonietta
Gli organi collegiali
Pagina 4
“Lo statuto
degli studenti
e delle
studentesse
fissa i diritti e
i doveri di
studenti e
studentesse”
Redazione
Una classe dopo la
riunione
Lex
La redazione Giornalisti:
Mara Tanzillo
Claudia Luciani
Angelantonella Garofalo
Cristina Di Fiore
Antonietta Mobilia
Antonella Mannello
Maria R. Iacobelli
Luigi Bollella
Andrea Lombardi
Nicola Santucci
Michela Iorio
Federica Gentile
Sara Di Fiore
Clarissa Baldini
Gilda Cusano
Daniele Mercurio
Giovanni Palladino
Dario Lombardi
Andrea G. Albini
Adele Lombardi
I grafici:
Cristian Barone
Maria R. Iacobelli
Docente coordinatore:
Prof.ssa Lucia De Tata
Si ringrazia per la collabora-
zione l’amico Antonio Zeoli
Potete inviare le vostre opi-
nioni o i vostri articoli all’e-
mail [email protected].
Non vediamo l’ora di ascol-
tarvi!
Marte, quarto pianeta del
sistema solare dopo Mercu-
rio Venere e Terra, nono-
stante presenti basse tempe-
rature rispetto a quelle della
Terra comprese cioè tra
i -140 e 20 °C e un’atmosfe-
ra rarefatta, è considerato
il pianeta che più
somiglia alla Terra per via
delle sue caratteristiche
affini a quelle del nostro
pianeta. Ora vi starete
chiedendo: E’ una semplice
coincidenza? Oppure si
nasconde dell’altro nell’affa-
scinante pianeta
rosso, di cui la scienza ha
finora ignorato l’esistenza?
La risposta a questa doman-
da ci è stata data dalla sonda
Curiosity che avrebbe effet-
tuato una scoperta di grande
portata storica, osservando
su Marte la presenza di alcu-
ne molecole organiche, cioè
particelle che rappresentano
forme di vita.
Tale scoperta ha attirato
l’attenzione e l’interesse di
diversi scienziati: alcuni si
sono mostrati prudenti e
hanno affermato che tali
molecole,composti a base di
carbonio, non provano di per
sé la presenza di vita, ma al
tempo stesso rappresentano
ciò da cui essa può aver ini-
zio; alla Nasa che ha letteral-
mente smentito la scoperta di
materiale organico si è con-
trapposta invece l’esultanza
degli ufologi. Molti sono i
dubbi, le fantasie, gli interro-
gativi: ci si sta interessando
a qualcosa che forse esi-
ste...o che non è mai esistito
ed è il solo frutto della nostra
immaginazione.
Adele
Vita su Marte?
Red Bull mette le ali?
za già precedentemente cita-
ta con l’aiuto di un pallone
riempito d’elio, spesso solo
20 micron, e una capsula
pressurizzata, contenente
tutte le attrezzature delle
quali Felix si è servito per
prepararsi al salto, e le stru-
mentazioni scientifiche per
la registrazione di tutti i dati
di volo.
Una volta arrivato alla quota
di lancio, il base jumper ha
depressurizzato la cabina, ha
effettuato gli ultimi controlli
e si è lanciato nel vuoto.
Alle 20.08 (ora italiana) do-
po più di due ore e 25 minuti
di ascesa, Felix ha lasciato la
capsula e si è lanciato nel
vuoto. In 35", con un'accele-
razione pazzesca, ha rag-
giunto la velocità del suono.
Per qualche secondo lo si è
visto roteare, come se fosse
fuori controllo. Poi ha ritro-
vato la posizione di caduta,
cosiddetta posizione a
"delta" fino all'apertura del
super paracadute che gli ha
poi consentito di portare la
velocità a 200 km/h, fino
alla fase finale ed il ritorno
al suolo, quasi 7 minuti do-
po. Grazie al suo team di
esperti e allo sponsor ufficia-
le “Red Bull”, al suo corag-
gio e perché no, alla sua paz-
zia e imprudenza, un uomo,
Felix è riuscito in questa
fantastica impresa. Ma sarà
proprio vero che Red Bull
mette le ali?
Sara
Clarissa
Non è Superman, né uno dei
Fantastici 4. E’ un uomo. Un
uomo come tanti, con i suoi
limiti e le sue paure. Eppure
ce l’ha fatta! Da una distanza
di ben 39.045 m è riuscito a
superare una barriera fisica:
la velocità del suono che,
come sappiamo, nell’aria è
di 331,4 m/s. Il suo nome è
Felix Baumgartner, classe
1969, già noto per i suoi
trascorsi nell’ambito del
paracadutismo.
Il 14 ottobre alle ore 16.30
abbiamo assistito alla sua
fantastica impresa: attrezzato
di una speciale tuta che lo ha
protetto da temperature che
andavano dai 40°C del de-
serto(dove è partito) ai -32°C
(temperatura trovata al mo-
mento del lancio) e che gli
ha fornito ossigeno attraver-
so il casco e che è stata pres-
surizzata a 3,5 libbre (1,58
kg) per pollice quadrato, più
o meno la pressione atmosfe-
rica che si può trovare a 1-
0.600 metri,è salito all’altez-
Numero 1 - dicembre
“Si
nasconde
dell’altro
nell’affascinante
pianeta
rosso, di cui la
scienza ha
finora ignorato
l’esistenza?”
Marte, il pianeta rosso
Felix Baumgartener si lancia dallo
spazio per superare il recor del mon-
do di volo in caduta libera.
Pagina 5
Scienza
Marte, quarto pianeta del
sistema solare dopo Mercu-
rio Venere e Terra, nono-
stante presenti basse tempe-
rature rispetto a quelle della
Terra comprese cioè tra
i -140 e 20 °C e un’atmosfe-
ra rarefatta, è considerato
il pianeta che più
somiglia alla Terra per via
delle sue caratteristiche
affini a quelle del nostro
pianeta. Ora vi starete
chiedendo: E’ una semplice
coincidenza? Oppure si
nasconde dell’altro nell’affa-
scinante pianeta
rosso, di cui la scienza ha
finora ignorato l’esistenza?
La risposta a questa doman-
da ci è stata data dalla sonda
Curiosity che avrebbe effet-
tuato una scoperta di grande
portata storica, osservando
su Marte la presenza di alcu-
ne molecole organiche, cioè
particelle che rappresentano
forme di vita.
Tale scoperta ha attirato
l’attenzione e l’interesse di
diversi scienziati: alcuni si
sono mostrati prudenti e
hanno affermato che tali
molecole,composti a base di
carbonio, non provano di per
sé la presenza di vita, ma al
tempo stesso rappresentano
ciò da cui essa può aver ini-
zio; alla Nasa che ha letteral-
mente smentito la scoperta di
materiale organico si è con-
trapposta invece l’esultanza
degli ufologi. Molti sono i
dubbi, le fantasie, gli interro-
gativi: ci si sta interessando
a qualcosa che forse esi-
ste...o che non è mai esistito
ed è il solo frutto della nostra
immaginazione.
Adele
Vita su Marte?
Red Bull mette le ali?
za già precedentemente cita-
ta con l’aiuto di un pallone
riempito d’elio, spesso solo
20 micron, e una capsula
pressurizzata, contenente
tutte le attrezzature delle
quali Felix si è servito per
prepararsi al salto, e le stru-
mentazioni scientifiche per
la registrazione di tutti i dati
di volo.
Una volta arrivato alla quota
di lancio, il base jumper ha
depressurizzato la cabina, ha
effettuato gli ultimi controlli
e si è lanciato nel vuoto.
Alle 20.08 (ora italiana) do-
po più di due ore e 25 minuti
di ascesa, Felix ha lasciato la
capsula e si è lanciato nel
vuoto. In 35", con un'accele-
razione pazzesca, ha rag-
giunto la velocità del suono.
Per qualche secondo lo si è
visto roteare, come se fosse
fuori controllo. Poi ha ritro-
vato la posizione di caduta,
cosiddetta posizione a
"delta" fino all'apertura del
super paracadute che gli ha
poi consentito di portare la
velocità a 200 km/h, fino
alla fase finale ed il ritorno
al suolo, quasi 7 minuti do-
po. Grazie al suo team di
esperti e allo sponsor ufficia-
le “Red Bull”, al suo corag-
gio e perché no, alla sua paz-
zia e imprudenza, un uomo,
Felix è riuscito in questa
fantastica impresa. Ma sarà
proprio vero che Red Bull
mette le ali?
Sara
Clarissa
Non è Superman, né uno dei
Fantastici 4. E’ un uomo. Un
uomo come tanti, con i suoi
limiti e le sue paure. Eppure
ce l’ha fatta! Da una distanza
di ben 39.045 m è riuscito a
superare una barriera fisica:
la velocità del suono che,
come sappiamo, nell’aria è
di 331,4 m/s. Il suo nome è
Felix Baumgartner, classe
1969, già noto per i suoi
trascorsi nell’ambito del
paracadutismo.
Il 14 ottobre alle ore 16.30
abbiamo assistito alla sua
fantastica impresa: attrezzato
di una speciale tuta che lo ha
protetto da temperature che
andavano dai 40°C del de-
serto(dove è partito) ai -32°C
(temperatura trovata al mo-
mento del lancio) e che gli
ha fornito ossigeno attraver-
so il casco e che è stata pres-
surizzata a 3,5 libbre (1,58
kg) per pollice quadrato, più
o meno la pressione atmosfe-
rica che si può trovare a 1-
0.600 metri,è salito all’altez-
Numero 1 - dicembre
“Si
nasconde
dell’altro
nell’affascinante
pianeta
rosso, di cui la
scienza ha
finora ignorato
l’esistenza?”
Marte, il pianeta rosso
Felix Baumgartener si lancia dallo
spazio per superare il recor del mon-
do di volo in caduta libera.
Pagina 5
Scienza
Il tempo passa per tutti. Già
è proprio vero ! Neanche
leggende del calibro di Mi-
chael Schumacher e Massi-
miliano ‘Max’ Biaggi sono
esenti da questa legge che
prima o poi porta al capoli-
nea le carriere di tutti gli
sportivi. Il 2012 rimarrà per
molti appassionati di sport
una data da ricordare perché
segna il definitivo ritiro di
due campioni assoluti dei
motori che hanno emoziona-
to i tifosi delle due e quattro
ruote per molti anni. Michael
Schumacher si ritira a 43
anni, dopo aver vinto 7 titoli
mondiali e aver stabilito
innumerevoli record che lo
hanno consacrato come il
pilota di Formula 1 più vin-
cente di tutti i tempi. Per
molti il vero ritiro di Micha-
el resta quello del 2006,anno
in cui ha appeso il casco al
chiodo per la prima volta,ma
anche se la sua seconda vita
agonistica è stata avara di
soddisfazioni,il solo corag-
gio di rimettersi in gioco a
quarant’anni dimostra la
stoffa di un campione senza
eguali. Ora il casco al chiodo
lo ha appeso per davvero,e
siamo sicuri che tutti i suoi
tifosi e i numerosi appassio-
nati di Formula 1 nel mondo
lo ricorderanno più per le
sue numerose vittorie in Be-
netton e Ferrari che per i
suoi ultimi tre anni deludenti
in Mercedes.
Diverso,invece, il finale di
carriera del ‘corsaro’ che
chiude con la vittoria del
titolo Superbike,il suo se-
condo nella categoria,che si
va ad aggiungere ai quattro
titoli mondiali conquistati
nel motomondiale classe
250,che fanno di lui il pilota
più vincente della categoria
del motomondiale 250-
5,insieme al britannico Phil
Read. Max inoltre sarà ricor-
dato anche per essere stato il
secondo pilota a vincere un
titolo mondiale sia con le
moto prototipo, sia con le
derivate di serie,impresa
riuscita precedentemente
solo allo statunitense Jhon
Kocinski. Ora anche per lui
è arrivato il momento di
appendere il casco al chiodo,
all’età di 41 anni non si può
pretendere più di andare
avanti ed è meglio lasciare lo
sport con un immagine vin-
cente come ha fatto Max.
D’altronde il tempo passa
per tutti, anche per le leg-
gende. Purtroppo!
Daniele
Giovanni
Andrea Gianmario Dario
tutti gli altri sette amici che aveva-
no partecipato alla sperimentazione
mi chiesero di giocare anche per il campionato di serie A. Io avevo
scelto i partecipanti non tra gli
appassionati di giochi, ma tra gli appassionati di calcio che in Italia
sono la maggioranza. E quando
tutti, nessuno escluso, mi chiesero di continuare a giocare, capii che
c'era sotto qualcosa di buono.
Così nell'88 facemmo il primo campionato, poi un secondo e subi-
to dopo, nel '90, uscì il primo Libro
(Serie A – Il gioco più bello del mondo dopo il calcio)’. Alla do-
manda “ Come traccerebbe il profi-
lo del fantacalcista ideale” , Riccar-do Albini risponde così: ‘Ma siamo
tutti noi, di base tutti gli appassio-
nati di calcio, non importa l'età. Nella nostra lega siamo alla venti-
quattresima stagione consecutiva e
nonostante non siamo più ragazzini, almeno anagraficamente, grazie al
gioco ed alle sue fasi associative
(penso all'asta) riusciamo a mante-nere intatto quello spirito goliardico
e sportivo che ci lega da tanti anni.
Io gioco quasi costantemente con il 3-5-2 ed ho puntato forte sul centro-
campo. In attacco, come ti dicevo,
ho El Sharawy, Denis, Insigne,
Sicuramente questa è la domanda
che si sono posti migliaia di appas-
sionati nel mondo,ma a cui nessuno almeno fino ad oggi sapeva dare
risposta. Ora finalmente l’uo-
mo ,che ha intuito questo fantastico gioco entrato a far parte della cultu-
ra italiana ,si rivela in un intervista
per ‘Fantagazzetta’ raccontandoci i segreti del successo di questa sua
geniale invenzione. Ecco un estratto
della sua intervista: ‘Era sin dall'84-/85 che pensavo a come implemen-
tare il gioco senza utilizzare dati
statistici che, un po' per la natura del calcio, un po' per la scarsa di-
sponibilità (parliamo di metà anni
'80) sarebbero stati un ostacolo. Nel 1988 avevo un regolamento e così,
insieme ad alcuni amici, abbiamo
d ec i s o d i f a r e la p r i ma “sperimentazione” in occasione dei
Campionati Europei. L'Europeo fu
un'ottima scelta per il test, perché aveva una durata molto breve.
Parliamoci chiaro, se avessi cercato
di coinvolgere degli amici in un gioco allora sconosciuto della dura-
ta di nove mesi probabilmente
nessuno ci sarebbe stato. Invece con gli Europei, il tutto si riduceva a un
paio di settimane e quindi anche il
test era fattibile. Dopo gli Europei
Pellissier, Pabon e Muriel.In classi-
fica sono felicemente primo (ride).’
Infine chiude con una considerazio-ne tra il rapporto tra il Fantacalcio e
il calcio reale: ‘Diciamo che esulto
sotto il tavolo e mi auguro che poi il Milan vinca lo stesso. La mia fede è
rossonera e quest'anno vado a nozze
perché ho fortemente voluto e com-prato El Shaarawy, ma questo non
mi ha certo impedito di schierare
I n s i g n e i n N a p o l i -Milan.Sicuramente il Fantacalcista
ne sa di calcio molto più degli altri
perché è tenuto a conoscere anche giocatori minori che prima non
avrebbe neanche notato.’ Grazie a
questa intervista, finalmente ne sappiamo di più su un uomo a cui
tutti gli Italiani sono grati per aver
creato uno dei loro passatempi preferiti.
Daniele Giovanni
Andrea Gianmario
Dario
Il ritiro di due Leggende
Chi ha inventato il Fantacalcio?
Pagina 6
“Era sin
dall'84/85 che
pensavo a come
implementare il
gioco senza
utilizzare dati
statistici”
sport
Il “corsaro” Max Biaggi con
la sua moto
Psy che canta Gangnam
Style
Domenica, 11 novembre
2012 a Francoforte, si sono
tenuti gli MTV Europe
Music Awards, che hanno
visto la premiazione di quel-
li che sono considerati dal
grande pubblico i più grandi
e coinvolgenti fenomeni
canori del momento. Al ti-
mone dell’evento Heidi
Klum, bellissima e affasci-
nante modella tedesca che ha
gestito al meglio lo straordi-
nario spettacolo. Molti erano
gli artisti di grande capacità
a concorrere, ma non sempre
si premia la bravura. Taylor
Swift, si è aggiudicata la
vittoria di ben tre categorie:
Best Live (ci chiediamo co-
me abbia fatto contro Green
Day, Muse, Lady Gaga ,
Best Look e Best Female).
Evidentemente quest’anno
tornano di moda gli stivali e
la voce stridula. Justin Bie-
ber, conquista la vittoria di
due premi (Best Male e Best
Pop) e ultimi, ma non meno
importanti, i ragazzi della
boyband anglo-irlandese più
famosa del momento, ovvero
gli One Direction che hanno
ottenuto due premi (Best
New e Biggest Fan). Non ci
soffermiamo sulla discussio-
ne di questi premi per non
scatenare una lotta tra adole-
scenti. Non poteva mancare,
inoltre il fenomenale Psy che
con la canzone che ha spo-
polato sul web, Gangnam
Style, vince “Best Video”.
Durante la serata alcuni arti-
sti hanno intrattenuto il pub-
blico con le loro performan-
ce: Taylor Swift, con il suo
nuovo singolo ‘’ We are
never ever getting back toge-
ther’’, Psy, con Gangnam
Style, i Muse con Madness
accompagnati da una straor-
dinaria scenografia in 3D
degna di rappresentare il loro
sperimentalismo musicale e,
infine, il rapper Pitbull con il
suo singolo International
Love. Come ci aspettavamo,
l’evento è stato a dir poco
magnifico; gli artisti , pre-
miati e non, hanno reso la
serata un vero e proprio
successo. Molto simpatici
sono stati Justin Bieber e
gli One Direction, che pur
non essendo stati presenti
alla cerimonia, hanno rin-
graziato i loro fan attraver-
so dei video messaggi mol-
to divertenti, apprezzati
dall’intero pubblico. Voi
invece cosa ne pensate? Sod-
disfatti o delusi?
Antonella
Cristina
Antonietta
Grevi petali di lacrime rosse
Solcano un corpo immobile
Sospiri sospesi
Nelle orecchie il vuoto.
Gli occhi sbarrati ricordano:
Mani callose
Che penetrano la pelle
Fino a lasciare
Indelebili macchie.
La strada sola.
Nessuno che possa soccorrere
Una gentile anima spezzata.
La luna accarezza quel corpo
Freddo
Calorosamente,
ma non da sollievo.
Rimane solo uno spirito
Sporco. Maria Rosaria
Numero 1 - dicembre 2012
Young Lines
È uno spazio riservato a
tutti i giovani autori che
vogliono pubblicare
loro lavori in versi o in
prosa.
Pagina 7
MTV Europe music award
Grevi petali rossi
intrattenimento
Psy che canta Gangnam
Style
Domenica, 11 novembre
2012 a Francoforte, si sono
tenuti gli MTV Europe
Music Awards, che hanno
visto la premiazione di quel-
li che sono considerati dal
grande pubblico i più grandi
e coinvolgenti fenomeni
canori del momento. Al ti-
mone dell’evento Heidi
Klum, bellissima e affasci-
nante modella tedesca che ha
gestito al meglio lo straordi-
nario spettacolo. Molti erano
gli artisti di grande capacità
a concorrere, ma non sempre
si premia la bravura. Taylor
Swift, si è aggiudicata la
vittoria di ben tre categorie:
Best Live (ci chiediamo co-
me abbia fatto contro Green
Day, Muse, Lady Gaga ,
Best Look e Best Female).
Evidentemente quest’anno
tornano di moda gli stivali e
la voce stridula. Justin Bie-
ber, conquista la vittoria di
due premi (Best Male e Best
Pop) e ultimi, ma non meno
importanti, i ragazzi della
boyband anglo-irlandese più
famosa del momento, ovvero
gli One Direction che hanno
ottenuto due premi (Best
New e Biggest Fan). Non ci
soffermiamo sulla discussio-
ne di questi premi per non
scatenare una lotta tra adole-
scenti. Non poteva mancare,
inoltre il fenomenale Psy che
con la canzone che ha spo-
polato sul web, Gangnam
Style, vince “Best Video”.
Durante la serata alcuni arti-
sti hanno intrattenuto il pub-
blico con le loro performan-
ce: Taylor Swift, con il suo
nuovo singolo ‘’ We are
never ever getting back toge-
ther’’, Psy, con Gangnam
Style, i Muse con Madness
accompagnati da una straor-
dinaria scenografia in 3D
degna di rappresentare il loro
sperimentalismo musicale e,
infine, il rapper Pitbull con il
suo singolo International
Love. Come ci aspettavamo,
l’evento è stato a dir poco
magnifico; gli artisti , pre-
miati e non, hanno reso la
serata un vero e proprio
successo. Molto simpatici
sono stati Justin Bieber e
gli One Direction, che pur
non essendo stati presenti
alla cerimonia, hanno rin-
graziato i loro fan attraver-
so dei video messaggi mol-
to divertenti, apprezzati
dall’intero pubblico. Voi
invece cosa ne pensate? Sod-
disfatti o delusi?
Antonella
Cristina
Antonietta
Grevi petali di lacrime rosse
Solcano un corpo immobile
Sospiri sospesi
Nelle orecchie il vuoto.
Gli occhi sbarrati ricordano:
Mani callose
Che penetrano la pelle
Fino a lasciare
Indelebili macchie.
La strada sola.
Nessuno che possa soccorrere
Una gentile anima spezzata.
La luna accarezza quel corpo
Freddo
Calorosamente,
ma non da sollievo.
Rimane solo uno spirito
Sporco. Maria Rosaria
Numero 1 - dicembre 2012
Young Lines
È uno spazio riservato a
tutti i giovani autori che
vogliono pubblicare
loro lavori in versi o in
prosa.
Pagina 7
MTV Europe music award
Grevi petali rossi
intrattenimento
Divertitempo
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¹ ² ³
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Orizzontali
4. Gli anni di sedici lustri - 8. Spara o abbassa la bandierina - 9.
Presidente ucciso a teatro - 10. Logo dell’America settentrionale
- 11. Gradazioni di voce - 12. Ai lati della via - 13. La fine di
mozzo
Verticali
1. Presa direttamente alla fonte - 2. Gli appestatori de “I promessi
sposi” - 3. Ricco di carne o di polpa - 4. Capitale della Norvegia -
5. Il contrario di poco - 6. Mistero nascosto - 7. Costituiscono
una tenda
Enigmistica
Vignette Nicola