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Percorso di progettazione partecipata per la definizione ... · (come i principi di Agenda 21) sollecitano le comunità locali a dotarsi di strumenti che portino verso la cosiddetta

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Percorso di progettazione partecipata per la definizione delle funzioni cui destinare gli spazi ad uso pubblico all’interno del compendio universitario di San Giobbe a Cannaregio

...e tu cosa ci vedi

San Giobbe: uno spazio per...

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RELAZIONE DI SINTESI DEL PERCORSO DI PROGETTAZIONE PARTECIPATA

Comune di VeneziaAssessorato all’UrbanisticaMunicipalità di Venezia Murano BuranoUniversità Ca’ Foscari Venezia

“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

Comune di Venezia - Università Ca’ Foscari

“La funzione principale di una città è di trasformare il potere in strutture, l’energia in cultura, elementi morti in simboli viventi di arte, la riproduzione biologica in creatività sociale”

Lewis Mumford (1961) La città nella storia

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Comune di Venezia - Università Ca’ Foscari

Prefazione

E TU COSA CI VEDI? SAN GIOBBE: UNO SPAZIO PER...UN’ESPERIENZA DI URBANISTICA PARTECIPATA

Il team di lavoro L’approccio partecipativoObiettivi del percorso partecipativoLe metodologie impiegateIl web per la partecipazioneStrumenti di diffusione delle informazioni e dei contenuti

ESPLORARE, DISCUTERE, CONOSCERE, IMMAGINARE:IL PERCORSO PARTECIPATIVO A SAN GIOBBE

CronoprogrammaFase 1_I primi passiFase 2_ La città esploraFase 3_La città proponeFase 4_Immaginare lo scenarioFase 5_La città sceglieSoggetti raggiuntiLa rete degli attori

I RISULTATI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO

I risultati del percorso partecipativoSchema di sintesi dei risultati raggiuntiMappa dei luoghi segnalatiPunti di forza e punti di debolezzaNecessità e punti startegici Funzioni e prioritàSchede di dettaglio delle funzioniLo scenario La rete di soggetti attivabili

INDICE

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ALLEGATI

In calce al presente documento segue l’approfondimento di alcuni elaborati del percorso partecipativo, in dettaglio:

> Allegato 1_ Segnalazioni> Allegato 2_Punti di forza e di debolezza> Allegato 3_Schede di dettaglio delle funzioni.

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Il percorso di progettazione partecipata “E tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” ha visto l’Università Cà Foscari e il Comune di Venezia collaborare in un rapporto proficuo per l’attivazione di un percorso partecipativo finalizzato alla definizione delle destinazioni d’uso degli spazi pubblici all’interno dell’ampliamento del complesso universitario di San Giobbe a Cannaregio.ll rinnovato sodalizio raggiunto tra Università e Comune ha incentivato il coinvolgimento di moltissime realtà, cittadini singoli ed associati attivi nel territorio e, attraverso l’applicazione di metodologie rigorose, ha permesso il raggiungimento degli obiettivi di progettazione condivisa dichiarati da entrambi all’inizio del percorso.Il Comune di Venezia e l’Università Ca’ Foscari, come soggetti promotori dell’iniziativa, hanno fin da subito gettato le basi per attivare un processo contraddistinto da grande lealtà e fiducia nel contributo propositivo di un percorso inclusivo che portasse a soluzioni condivise. La città ha risposto partecipando all’iniziativa in modo attivo ed accorato. I contributi propositivi e sentiti dei numerosi cittadini, delle associazioni e delle realtà intervenute sono state alla base di un percorso di dialogo autentico fra le varie realtà, istituzioni e soggetti attivi in città.Desideriamo perciò ringraziare per la disponibilità e l’impegno tutte le realtà che hanno partecipato, in modi diversi e secondo le rispettive peculiarità, al percorso “E tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...”, togliendo tempo ad altri impegni, per dedicarsi con assiduità ad un ragionamento collettivo non sempre facile, ma che crediamo sia stato per tutti molto costruttivo.Se nella pagine seguenti troverete un report dei momenti salienti ed un’analisi puntuale dei risultati del percorso partecipativo e delle proposte individuate per gli spazi oggetto di questo percorso, più difficile è invece raccontare i risultati indiretti che sono stati raggiunti: il potenziamento delle capacità locali di comprensione del territorio, la gestione e la limitazione del conflitto insito nei processi di trasformazione territoriale, l’integrazione del sapere tecnico con il sapere contestualizzato dei cittadini, l’attivazione di risorse altrimenti escluse per arrivare a proposte e strategie più efficaci, condivise, durevoli.Il potenziamento del capitale sociale che questo processo ha generato non è infatti facilmente misurabile e va oltre le numerose persone che hanno partecipato attivamente agli incontri, rappresentando un patrimonio per l’intera comunità, un patrimonio che Comune e Università incrementeranno partendo dall’attuazione delle decisioni assunte.

Ezio MicelliAssessore all’urbanistica, all’edilizia privata e convenzionata del Comune di Venezia

Andrea StocchettiProrettore all’edilizia, logistica, infrastrutture, residenzialità, energia, sicurezza

dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

PREFAZIONE

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E TU COSA CI VEDI? SAN GIOBBE: UNO SPAZIO PER...UN’ESPERIENZA DI URBANISTICA PARTECIPATA

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IL TEAM DI LAVORO

Il percorso di progettazione partecipata per l’area del compendio universitario di San Giobbe a Cannaregio è stato realizzato dal gruppo di lavoro formato da:

arch. Anna AgostiniArchitetto, coordinatrice del progetto, esperta di progettazione partecipata e gestione di percorsi partecipativi.

ing. Matteo BrunatiConsulente ICT, web scientist, responsabile della gestione dei social network e diffusione web, esperto di semantic web, linked data, wikinomics, free software, open source, social knowledge, web ethics; responsabile progetto Metafora Italia.

arch. Andrea BressanArchitetto, responsabile della produzione grafica del materiale di lavoro.

dott. Andrea CecchinDottore di ricerca in scienze ambientali, specializzato in gestione dei conflitti ambientali e dinamiche partecipative.

prof.ssa Liliana PadovaniSupervisione scientifica e metodologica del processo. Docente di “Politiche urbane e territoriali” alla Facoltà di Pianificazione del Territorio dello IUAV, Università di Venezia, coordinatrice del corso: “Azione locale partecipata e sviluppo urbano sostenibile” presso lo IUAV di Venezia; esperta di politiche e pianificazione urbana, processi partecipativi e coinvolgimento dei cittadini, politiche abitative, studi urbani.

arch. Michele SbrissaArchitetto, esperto di progettazione sostenibile e gestione di percorsi partecipativi finalizzati alla definizione degli spazi.

arch. Marco VisentinArchitetto, responsabile degli allestimenti e della produzione del materiale di diffusione.

Agency – Università di SheffieldEsperti in gestione dei processi partecipativi, consulenza scientifica per l’adeguamento degli strumenti di interazione.

Fram-menti Realtà che opera con progetti di ricerca-azione attraverso eventi urbani, urbanistica partecipata, allestimenti temporanei, sperimentando in processi di trasformazione urbana che partano dal coinvolgimento degli attori territoriali, la partecipazione e l’interazione attiva a diverse scale al fine di individuare strategie di governo del territorio più efficienti ed efficaci.

Collaboratori: Eleonora Banovich, Silvia Danetti, Camilla Guadalupi, Daniele Natale, Claudia Toniolo.

Il gruppo di progetto ha lavorato a strettissimo contatto con gli uffici, i tecnici e i dirigenti del settore urbanistica del Comune di Venezia e dell’Università Ca’ Foscari.

Si ringraziano, pertanto, per il supporto e la collaborazione l’Amministrazione Comunale di Venezia, l’Assessore all’urbanistica ed all’edilizia privata e convenzionata Ezio Micelli, il dirigente del settore urbanistica Vincenzo De Nitto, lo staff tecnico degli uffici comunali ed in particolare Elena Astori, Giorgio De Vettor e Filippo Lovato.

Si ringraziano altresì i referenti dell’Università Ca’ Foscari ed in particolare il prorettore all’edilizia Andrea Stocchetti, il dirigente dell’ area servizi immobiliari e acquisti Tiziano Pompele, i referenti dell’ufficio speciale sviluppo edilizio Maurizio Capra e Marlene Magnanini, i referenti per la Municipalità di Venezia-Murano-Burano nelle persone del presidente Erminio Viero, della delegata all’urbanistica Giuliana Domestici e di Monica Caiselli, servizio gestione del territorio.

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I progetti urbani si dispiegano oggi all’interno di un territorio in rapido e continuo cambiamento; dinamica che aumenta esponenzialmente il grado di complessità nella progettazione, in quanto tale campo di lavoro si presenta come un insieme di sistemi umani ed ecologici sempre più compositi ed interrelati.Questa estrema complessità rende sempre più difficile riconoscere delle certezze nei trend di sviluppo. Nel governo del territorio ci sono sempre più fattori articolati e dai bordi difficilmente definibili e la velocità con la quale essi cambiano rende sempre più difficile la progettazione secondo i criteri tradizionali, rendendo spesso non adeguati gli strumenti di progettazione lineare che quindi perdono la loro efficacia e credibilità.Muoversi in questo contesto richiede nuove strategie per esplorare le opportunità, adattare i progetti alle nuove sfide e riconoscere le potenzialità delle nuove possibilità.Per arrivare a ciò in modo concreto e sostenibile, risulta strategico il coinvolgimento degli attori a tutti i livelli della comunità. Le informazioni e le esperienze necessarie per operare in questo clima di cambiamento non sono, infatti, in possesso del singolo, né raggiungibili coi soli saperi tecnici, ma sono invece più facilmente identificabili attraverso le esperienze di singoli o gruppi di cittadini, associazioni, networks e comunità che lavorano e vivono nel contesto in cui si opera.Attualmente le politiche di indirizzo della Comunità Europea (Carta di Aalborg, Convenzione di Aarhus, libro bianco sulla governance europea, solo per citarne alcuni), ma anche indicazioni ONU (come i principi di Agenda 21) sollecitano le comunità locali a dotarsi di strumenti che portino verso la cosiddetta “realtà sostenibile” e verso dinamiche di pianificazione e progettazione concertata e condivisa.Il lavoro che verrà descritto in queste pagine vuole promuovere il coinvolgimento dei cittadini nell’individuazione delle scelte strategiche per la definizione, la progettazione e la programmazione degli spazi da destinare ad uso pubblico all’interno del compendio universitario di San Giobbe a Cannaregio. Questo approccio chiama i cittadini a partecipare alla vita della loro città come portatori di un enorme bagaglio carico di immaginari collettivi e personali, storie di vita, memorie ed impegno professionale.In quest’ottica, le trasformazioni e riqualificazioni del territorio non possono essere realizzate senza la mobilitazione di un sapere contestualizzato che sia coprodotto dalle persone presenti nel territorio stesso.

L’ APPROCCIO PARTECIPATIVO

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ATTIVAzIONE DEL PERCORSO DI PROGETTAzIONE PARTECIPATA

COINVOLGIMENTO INTERATTIVO DEGLI ATTORI

INTEGRAzIONE DEL SAPERE TECNICO CON IL SAPERE

DEI CITTADINI

MAGGIOR RISPONDENzA DEI RISULTATI SUGLI OBIETTIVI

POTENzIAMENTO DEL SENSO DI APPARTENENzA

POTENzIAMENTO DELLE CAPACITA’ LOCALI DI

COMPRENSIONE E GESTIONE DEL TERRITORIO

MESSA IN RETE DELLE CONOSCENzE E DEI SOGGETTI

LIMITAzIONE DELLE CONFLITTUALITA’ DURANTE

LA FASE DI GESTIONE DEL PROGETTO

ATTIVAzIONE DI RISORSE ALTRIMENTI ESCLUSE

EFFICIENzA DEL PROGETTO

EFFICACIA DEL PROGETTO

CONDIVISIONE DELLE SCELTE

OBIETTIVI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO

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La città di Venezia sta vivendo un periodo in cui sono particolarmente sentite le problematiche dello sviluppo e del futuro della città, quali tra gli altri lo spopolamento e il conseguente impoverimento del tessuto socio-economico locale. All’interno di questo scenario, la decisione di realizzare ed attrezzare alcuni degli spazi all’interno del nuovo compendio universitario di San Giobbe destinandoli a servizi d’interesse generale al cittadino, rappresenta un’occasione ricca di potenzialità per la rigenerazione dell’area, per alimentare lo sviluppo e la rivitalizzazione del substrato sociale e per rispondere alle esigenze di spazi che molte delle realtà attive nel territorio manifestano.In questo frangente l’Amministrazione ha raccolto una sfida importante: seguire un processo di progettazione degli spazi che sia condiviso ed inclusivo.Questo percorso di progettazione partecipata, infatti, parte dalle peculiarità strategiche e storiche del territorio, ma nel contempo cerca di guardare ad un futuro competitivo e ricco di possibilità attraverso il coinvolgimento dei portatori d’interesse che per vari motivi gravitano attorno all’area di San Giobbe, in un processo di definizione condivisa delle caratteristiche degli spazi e delle funzioni da attribuire ai locali destinati alla cittadinanza dall’Università Ca’ Foscari nella propria sede di San Giobbe.Questa scelta esprime la consapevolezza da parte della amministrazione di come nella società attuale della conoscenza, ma anche dell’imprevedibilità, del cambiamento veloce, sia sempre più difficile dare risposte soddisfacenti ai bisogni dei cittadini attraverso l’attivazione del solo sapere esperto. La cosa è tanto più evidente nella produzione di spazi e servizi di interesse generale dove mutamento, diversificazione e articolazione delle esigenze, dei bisogni e delle aspettative rendono vitale il contributo di tutte queste istanze alla costruzione della qualità e della vivibilità di questi spazi. Inoltre l’ubicazione dell’area, nell’ambito di una struttura universitaria, si pone anche come ponte, come nesso strategico, tra tipi diversi di popolazioni urbane, che nel contesto veneziano hanno tradizionalmente incontrato difficoltà di convivenza: i cittadini residenti e la popolazione studentesca o comunque la popolazione che gravita attorno alle funzioni universitarie.Tale obiettivo è stato perseguito attraverso un processo di progettazione partecipata e comunicazione interattiva, che sappesse integrare e verificare costantemente le scelte strategiche e funzionali, coinvolgendo i portatori d’interesse ad ogni livello: cittadinanza, associazioni e realtà attive nel territorio, Terzo Settore, Municipalità, lo stesso Consiglio ed Amministrazione comunale, gli organi amministrativi e gestionali dell’Università, gli studenti che frequentano l’area di San Giobbe e i cittadini che a vari titoli abitano, vivono, lavorano o semplicemente fruiscono l’area di San Giobbe.

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Planimetria allegata alla delibera di giunta n. 2011/825. Tavola di progetto “PA SP U.2 – progetto unitario n°5 – inquadramento urbanistico, planimetria generale (piani terra): Servizi alla cittadinanza, Ambiti Funzionali e Accessibilità” progetto “residenza studentesca campus universitario San Gobbe – Venezia – fase C – 2° stralcio – area degli ex cantieri Oscar”

Questa tavola evidenzia con campitura rossa gli spazi da destinare a “servizi d’interesse generale al cittadino”, come proposti prima dello svolgimento di questo percorso partecipativo, attribuendo ad essi destinazioni d’uso provvisorie, in attesa che fossero individuate le specifiche destinazioni d’uso definitive.Come evidenziato sopra, il progetto di cui si vuole dare sintesi in queste pagine ha come scopo proprio la definizione condivisa delle funzioni cui destinare gli spazi ad uso pubblico all’interno del compendio universitario di San Giobbe a CannaregioLe destinazioni di tali superfici, una volta definite dal percorso partecipativo, nonché la modalità di gestione delle stesse, costituiranno, poi, oggetto di specifica convenzione fra Comune e Università Ca’ Foscari, a modifica ed attualizzazione di quella stipulata il 29 giugno 2011, sottoposta ad approvazione del Consiglio Comunale.

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LE METODOLOGIE IMPIEGATE

Il percorso partecipativo si è basato sulla combinazione e integrazione di metodologie e tecniche partecipative volte a raggiungere il massimo grado di coinvolgimento di stakeholders e comunità locale compatibilmente con tempi e obiettivi indicati dal soggetto proponente. La strutturazione del percorso proposto e la scelta di metodologie riconosciute e testate a livello internazionale vogliono tendere ad assicurare una partecipazione attiva e consapevole da parte dei soggetti coinvolti, dalla fase di informazione fino al vero e proprio processo di decision-making sui temi in oggetto.Per garantire la più alta rappresentatività dei soggetti coinvolti nella consultazione (e quindi anche della parte di popolazione e di stakeholder non interessata ad una partecipazione attiva ad un processo di progettazione partecipata) sono state previste anche delle forme di interazione da remoto, al fine di ampliare la base informativa utile a raggiungere un esito finale il più possibile condiviso e rappresentativo delle istanze presenti nel territorio. Di seguito sono esposte le principali tecniche e metodologie impiegate nelle varie fasi di lavoro previste dalla proposta progettuale.

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INCONTRI DI PRESENTAZIONE

È stato organizzato un incontro di lancio del percorso di progettazione partecipata con apertura a tutta la cittadinanza dello stesso. Durante l’incontro pubblico, che allestito sulla traccia di una conferenza stampa con alcuni momenti di interazione con il pubblico, è stato presentato da parte dei soggetti proponenti (coadiuvati dai professionisti incaricati di realizzare il percorso) il progetto partecipativo e le sue finalità, le tappe future e il contributo che si chiedeva alla popolazione; nel corso dello stesso è stata attivato un meccanismo di restituzione parziale di alcune delle informazioni e input ricevuti nella prima fase del percorso, al fine di alimentare il dibattito territoriale in vista delle successive fasi di lavoro.

INCONTRI PRELIMINARI

Gli incontri di preparazione alla successiva fase di partecipazione pubblica sono stati condotti dal gruppo di lavoro attraverso interviste semistrutturate e riunioni con i promotori dell’iniziativa, al fine di raccogliere tutte le informazioni necessarie ad un efficace ed efficiente coinvolgimento dei diversi soggetti territoriali. In questa fase è stata realizzata una stakeholder analysis volta a costruire una mappa degli attori locali (associazioni, opinion leader, categorie sensibili, ecc.) con l’obiettivo di ricostruire la rete di relazioni tra gli stakeholder potenzialmente interessati al progetto e individuare le migliori forme di coinvolgimento per ciascuna categoria.

STRUMENTI DI INTERAZIONE CON IL TERRITORIO

Poiché nei processi partecipativi di breve durata può essere difficile coinvolgere attivamente un largo numero di soggetti, è stata prevista una fase di interazione indiretta con la popolazione attraverso l’impiego di cartoline distribuite e poi raccolte in appositi box presso luoghi di particolare valore per la vita del quartiere nell’area di San Giobbe – Cannaregio (locali pubblici, sedi dell’ente municipale, università, sedi di associazioni). Il compito di questo mezzo di interazione, oltre a promuovere il percorso partecipativo, è stato quello di raccogliere dei contributi utili al processo di consultazione da parte dei cittadini, attraverso alcune domande che sono state individuate durante la prima fase di confronto con i promotori del percorso partecipativo.

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CAMMINATA DI qUARTIERE

Si tratta di una visita ad una parte di città guidata da coloro che la vivono quotidianamente. Un gruppo di cittadini (singoli o associazioni) accompagnano i tecnici in un percorso di lettura non-tecnica del territorio che permette di individuare i punti di forza e debolezza del sistema urbano, oltre che far emergere le percezioni, i valori, le relazioni, i bisogni e le esigenze della comunità che vive (o che lavora) in quel territorio. Attraverso il dialogo e l’ascolto tra cittadini e tecnici (supportati da uno o più facilitatori) è stato possibile giungere ad una prima analisi SWOT dell’area oggetto d’interesse e alla costruzione di una mappa territoriale delle percezioni (positive e negative) propedeutica ad una successiva progettazione partecipata di dettaglio maggiormente target-oriented. Un ulteriore effetto di questo metodo è stato quello di avvicinare maggiormente gli abitanti ai tecnici che lavorano in quel territorio, aiutando quest’ultimi a comprendere maggiormente le dinamiche locali e quindi ad approfondire la loro capacità analitica e progettuale grazie ad un approccio integrato all’analisi e gestione territoriale. Nel contesto internazionale questa tecnica di ascolto delle istanze territoriali è utilizzata frequentemente nella fase di avvio di un percorso di progettazione partecipata per la sua efficacia nella lettura del contesto e per il grado di coinvolgimento che riesce ad innescare tra i partecipanti all’evento. Deve essere preceduta da un’attenta fase di outreach (ricerca attiva degli interlocutori) al fine di assicurare la partecipazione di interlocutori rappresentativi.

PLANNING FOR REAL

La seconda parte del laboratorio progettuale con la cittadinanza era finalizzato all’individuazione delle indicazioni di massima per la progettazione degli spazi, dopo aver individuato le funzionalità da insediare nel workshop precedente; per raggiungere questo obiettivo una metodologia molto efficace è stata il Planning for Real. Questo metodo, nato intorno agli anni ’70 e oggigiorno diffuso e impiegato in tutto il mondo, è ideale per lavorare con comunità locali su aspetti che riguardano la progettazione fisica e funzionale degli spazi (da una piccola porzione fino ad un intero contesto urbano). Il perno centrale della metodologia è una riproduzione tridimensionale dell’area oggetto di studio grazie alla quale i partecipanti al laboratorio possono “mettere mano agli spazi in trasformazione” facilitando, quindi, l’interazione (virtuale) con i luoghi oggetto del laboratorio di progettazione. Benché il Planning for Real venga comunemente impiegato nell’analisi di soluzioni a scala urbanistica, in questo processo partecipativo si è progettato un adattamento del metodo in funzione degli obiettivi del percorso, in modo da raggiungere un grado di dettaglio nelle indicazioni provenienti dalla cittadinanza che sia utile nelle successive fasi di riprogettazione degli spazi da parte dei soggetti proponenti.

Oltre alle metodologie sopra indicate, sono state utilizzati nella fase di laboratorio anche dei principi e tecniche impiegati in altre metodologie partecipative, quali l’EASW (European Awareness Scenario Workshop) e i focus groups.

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IL WEB PER LA PARTECIPAZIONE

Il web nel percorso partecipativo

Un luogo fisico rappresenta una sinergia interdisciplinare di stimoli e di saperi, che non è mai facile ricondurre a sintesi che ne racchiudano tutta la storia ed il vissuto. Per questo, utilizzando il luogo digitale e le sue potenzialità, è possibile aumentare la nostra capacità di raccontare al meglio la storia ed il sentire di chi quel luogo lo vive tutti i giorni, di migliorare la partecipazione e la condivisione di queste storie. Il vissuto è la sintesi di un processo di intelligenza collettiva che, grazie alla rete, è possibile far emergere in sinergia con gli eventi e le attività della partecipazione urbana e, soprattutto, è possibile condividere tutto quello che si crea ben oltre alla chiusura del singolo processo di progettazione. Nel coinvolgimento del cittadino, il raggiungimento del risultato, avviene anche attraverso la condivisione dei dati: il sito etucosacivedi.it/quartieresanpiox/ diventa in questo senso non una semplice piattaforma per mettere in rete dei dati, ma rappresenta una scrivania virtuale su cui inserire, attraverso l’intreccio di diversi strumenti e canali di interazione tutto il patrimonio elaborato durante il processo.In tal modod lo si rende consultabile ed implementabile con gradi di controllo e verifica strettamente legati alle fasi del percorso stesso. Internet e le potenzialità dei social network supportano quindi un insieme di procedure analogiche (legate all’esperienza diretta e concreta sul territorio) e digitali (documentazioni ed elaborazioni, foto, mappature…) che assieme costituisco la storia parallela del percorso e ne rappresentano i contenuti e il loro modificarsi, in modo aperto e accessibile a qualsiasi utente.

Toward an open, transparent, result-driven policy

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Direct “control” by: Citizen, Data journalist, civil society, etc.

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Perché è importante il riuso facilitato ed abilitato dalla Rete, iniziato nel processo di San Giobbe

Partecipare oggi ad un processo urbano significa riuscire anche a trasformare la conoscenza tacita di tutti gli stakeholders coinvolti in una forma riutilizzabile e sempre più comprensibile di conoscenza condivisa, che permane e vive nel territorio che l’ha generata.Nel fare questo non si deve pensare alla tecnologia solo come ad un mezzo inclusivo per aumentare la partecipazione degli attori nei vari passaggi del processo: questo, infatti, dipende dal livello di confidenza e di esperienza che gli stakeholders hanno sul mezzo, sia che si parli dell’uso della Rete sia che si parli dei dispositivi di accesso e di creazione dei contenuti (pc, tablet e smartphones). La problematica è di difficile soluzione, e prevede una crescita consapevole e critica nei confronti del bagaglio di esperienze personali rispetto a tutto quello che è tecnologico, ed al modo in cui la società odierna organizza la propria formazione, e la propria educazione.L’importanza di non escludere dalla partecipazione grosse fette della popolazione che vive oggi in un digital divide ed in un cultural divide è fondamentale.Quindi serve considerare l’aspetto tecnologico non solo nella chiave di aumento della partecipazione potenziale, ma soprattutto come vettore di riuso di parte del processo partecipativo, sia che si stia parlando di materiali raccolti che di metodologie applicate.

Nei bandi per la gestione dei processi partecipativi non ci sono vincoli di condivisione dei risultati che si ottengono utilizzando la Rete: e nemmeno vincoli sulla condivisione del percorso tramite la pubblicazione di risultati grezzi, per facilitare anche un’informazione da parte del giornalismo locale assai più precisa e interessante. Su San Giobbe, è stata perseguita la precisa volontà di massimizzare la trasparenza, anche del materiale in corso d’opera, “hackerando” un po’ la procedura tradizionale. In questo contesto, tutto il materiale raccolto è stato diffuso secondo la pratica degli Open Data: inevitabile che in un processo del genere sia utile farlo, anche perché nel cotesto internazionale il legame tra dati aperti e gestione del territorio trova sempre più esperienze positive, mettendo in crisi anche alcune visioni delle città intelligenti, le cosiddette Smart Cities. L’investimento più lungimirante per le politiche pubbliche è comprendere che la città intelligente è prima di tutto un luogo dove ci sono cittadini intelligenti, che facciano da sensori veri e propri. La diffusione di tablet e smartphones di ogni tipo è un potenziale che ci rendono davvero un Paese unico, ma serve creare cultura. Partire dalla scala locale può essere più semplice, e soprattutto sostenibile.

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?www.comune.venezia.it/etucosacivedi

www.etucosacivedi.it/sangiobbe

[email protected]

Etucosacivedi San Giobbe

@etucosacivedi

box interattivi di raccolta delle istanze

cartoline interattive

STRUMENTI DI DIFFUSIONE DELLE INFORMAZIONI E DEI CONTENUTI

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Una prima sfida per il percorso partecipativo è stata quella di trovare le modalità più efficaci per mobilitare e attivare le realtà locali affinché fossero messe in condizioni di partecipare attivamente alla identificazione delle funzioni da insediare nell’area, alla strutturazione nello spazio delle relazioni tra queste attività e tra queste e la città alla identificazione delle più opportune modalità di gestione di questi servizi/attività, anche in funzione delle risorse esistenti e della loro valorizzazione. Questi gli strumenti web attivati al fine di garantire anche a chi non avesse potuto essere partecipe di persona agli incontri-laboratorio di seguire gli esiti del percorso, partecipare alla definizione del quadro conoscitivo, fornire segnalazioni, condividere i risultati.

ESPLORARE, DISCUTERE, CONOSCERE, IMMAGINARE:IL PERCORSO PARTECIPATIVO A SAN GIOBBE

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CRONOPROGRAMMA

Il Cronoprogramma delle fasi del percorso partecipativo, graficizzato in queste pagine, illustra la successione degli appuntamenti pubblici – nella parte inferiore del grafico - e di lavoro – nella parte superiore del grafico - che hanno caratterizzato lo svolgersi dei lavori da novembre 2011 a maggio 2012.. La suddivisione in 6 fasi tenta di tradurre e separare le componenti salienti dell’iter attraverso cui si è svolto il percorso stesso . Di seguito sono riassunti nel dettaglio gli incontri che hanno composto le varie fasi, i soggetti coinvolti, gli strumenti utilizzati, i risultati ottenuti.

novembre-dicembre 2011

19 gennaio 2012

28 gennaio 2012

04 febbraio 2012

15 marzo 2012 31 maggio 201224 gennaio 2012 25 febbraio 2012

analisi preliminare> i PRiMi PAssi1 2 3 4 5 6

presentazione e avvio del percorso> lA Città esPlORA

elaborazione condivisa delle proposte> lA Città PROPONe

presentazione risultati> lA Città sCeGlie

elaborazione dello scenario: gli spazi> iMMAGiNARe lO sCeNARiO

diffusione> lA Città RACCONtA

INCONTRI PRELIMINARI DI RICOGNIZIONE

SAN GIOBBE:UNO SPAZIO PER...presentazione pubblica di avvio del percorso

LABORATORIOASSOCIAZIONI: uno spazio per la città

SAN GIOBBE:laboratorio per l’organizzazione degli spazi...

DERIVE E APPRODI: passeggiata di sestiere

SAN GIOBBE:laboratorio per le destinazioni d’uso...

SAN GIOBBE: incontro di condivisione e discussione dei risultati

SAN GIOBBE:UNO SPAZIO PER...incontro pubblico di presentazione dei risultati

16 dicembre 2011

conferenza stampa di presentazione del percorso e degli strumenti

attivazione strumenti web, social network e box interattivi

31 maggio 2012

conferenza stampa di presentazione dei risultati del percorso

08 novembre 2011

incontro con le istituzioni coinvolte (Comune, Università, Municipalità)

13 gennaio 2012

comunicato stampa di avvio degli incontri pubblici

01 febbraio 2012

incontro congiunto con le istituzioni coinvolte per i feedback successivi ai primi incontri pubblici

10 aprile 2012

09 maggio 2012

16 maggio 2012

21 maggio 2012

23 maggio 2012

incontro congiunto con le istituzioni coinvolte per la verifica di fattibilità delle proposte e della compresenza di funzioni

15 febbraio 2012 22 febbraio 2012

incontro congiunto con le istituzioni coinvolte per i feedback successivi all’ incontro pubblico del 04 febbraio

07 marzo 2012

13 marzo 2012

incontro congiunto con le istituzioni coinvolte per i feedback successivi all’ incontro pubblico del 25 febbraio

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fase 1

Localizzazione dei box interattivi

I PRIMI PassI

avvIcInaMento e analIsI PRelIMInaRe

IncontRI PRelIMInaRI DI RIcoGnIZIone

stRUMentI

Interviste semistrutturateComunicati e conferenze stampaLocandineCartoline interattive e boxPunto informativo mobileStrumenti web (pagina web nei siti Istituzionali, casella mail dedicata, blog, facebook, twitter)

soGGettI coInvoltI

Interlocutori istituzionaliAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territorioStakeholders privilegiati

RIsUltatI

Prima analisi del contesto e dei dati territoriali; prima analisi dei bisogni e mappatura;allargamento della rete dei soggetti coinvolti;avvio mappatura delle segnalazioni.

novembre - dicembre 2011

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fase 2

la cItta’ esPloRa

PResentaZIone e avvIo Del PeRcoRso PaRtecIPatIvo

InContro CongIunto Con Le IStItuzIonI CoInvoLte( feedback successivi ai primi incontri pubblico del 4 febbraio)

san GIoBBe: Uno sPaZIo PeR...presentazione di avvio del percorso

stRUMentI

presentazioni specifichecartolina interattiva dedicata

stRUMentI

intervista semistrutturatatavoli tematici di discussione

stRUMentI

passeggiata di sestiere

soGGettI coInvoltI

CittadiniAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territorioAmministrazione Comunale *università *Municipalità *Progettisti dell’areagruppo di gestione del percorso partecipativo

* referenti tecnici e politici

soGGettI coInvoltI

CittadiniAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territoriogruppo di gestione del percorso partecipativo

soGGettI coInvoltI

CittadiniAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territoriogruppo di gestione del percorso partecipativo

soGGettI coInvoltI

Amministrazione Comunale **università **gruppo di gestione del percorso partecipativo

** referenti tecnici

RIsUltatI

Mappatura delle segnalazioni: luoghi del cuore, luoghi dimenticati, luoghi di aggregazione.

RIsUltatI

rilevazione e discussione dei punti di forza e di debolezza del sestiere Cannaregio, dell’area di San giobbe e degli spazi oggetto del percorso partecipativo.

RIsUltatI

Implementazione della mappa dei punti di forza e di debolezza;contestualizzazione nell’area di progetto dei bisogni emersi.

19.01.20121° incontro pubblico 24.01.20122° incontro: laboratorio

laBoRatoRIo assocIaZIonI: uno spazio per la città

28.01.20123° incontro: laboratorio

DeRIve e aPPRoDI: passeggiata di sestiere

01.02.2012

RIsUltatI

verifica del materiale prodotto dai primi laboratori;verifica della possibilità di recepire alcune istanze emerse nelle aree limitrofe all’area di progetto.

19

LA CITTA’ PROPONE

fAsE 3 ELABORAZIONE CONDIVIsA DELLE PROPOsTE

Incontro congIunto con le IstItuzIonI coInvolte ( feedback successivi all’incontro pubblico del 4 febbraio)

Incontro congIunto con le IstItuzIonI coInvolte ( feedback successivi all’incontro pubblico del 25 febbraio)

sAN GIOBBE: laboratorio per le destinazioni d’uso

sTRUMENTI

focus group tematici

sTRUMENTI

workshop: planning for real

sOGGETTI COINVOLTI

cittadiniAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territorioAmministrazione comunale **gruppo di gestione del percorso partecipativo

** parte tecnica

sOGGETTI COINVOLTI

cittadiniAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territorioAmministrazione comunale **gruppo di gestione del percorso partecipativo

** referenti tecnici

sOGGETTI COINVOLTI

Amministrazione comunale **università **gruppo di gestione del percorso partecipativo

** referenti tecnici

sOGGETTI COINVOLTI

Ammistrazione comunale *università *Municipalità *gruppo di gestione del percorso parte-cipativo

* referenti tecnici e politici

RIsULTATI

Definizione delle funzioni “desiderate”;suddivisione per tematismi e mappatura.

RIsULTATI

confronto delle funzioni “desiderate” con la caratterizzazione degli spazi oggetto del percorso; scenari di utilizzo degli spazi.

04.02.20124° incontro: laboratorio 25.02.20125° incontro: laboratorio

sAN GIOBBE: laboratorio per l’organizzazione degli spazi...

15.02.2012 / 22.02.2012 06.03.2012 / 07.03.2012 / 13.03.2012

RIsULTATI

verifica di fattibilità delle proposte funzionali e delle interconnessioni.

RIsULTATI

verifica di fattibilità degli scenari per l’utilizzo degli spazi;condivisione e discussione sulle proposte di utilizzo degli spazi.

“e tu cosa ci vedi? san giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di san giobbe a cannaregio

comune di venezia - università ca’ Foscari

sTRUMENTI

discussione in riunione plenaria

sOGGETTI COINVOLTI

cittadiniAssociazioni studentescheAssociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territorioAmministrazione comunale **gruppo di gestione del percorso partecipativo

** referenti tecnici

RIsULTATI

condivisione del grado di priorità delle funzioni proposte;avvio costruzione della rete di soggetti attivabili.

15 .03.20126° incontro: laboratorio

sAN GIOBBE: incontro di condivisione e discussione dei risultati

20

“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

Comune di Venezia - Università Ca’ Foscari

fase 4

IMMaGINaRe LO sCeNaRIO

eLaBORaZIONe DeLLO sCeNaRIO

Incontro congIunto con le IstItuzIonI coInvolte

IncontrI dI elaborazIone dI uno scenarIo dI sIntesI per l’area

Incontro dI verIfIca Incontro dI verIfIca

sOGGeTTI COINVOLTI

amministrazione comunale *università *gruppo di gestione del percorso partecipativo

* referenti tecnici e politici

sOGGeTTI COINVOLTI

università **progettisti dell’area

** referenti tecnici

sOGGeTTI COINVOLTI

amministrazione comunale *università *gruppo di gestione del percorso partecipativo

* referenti tecnici e politici

sOGGeTTI COINVOLTI

amministrazione comunale **Municipalità *gruppo di gestione del percorso partecipativo

** referenti tecnici * referenti tecnici e politici

10.04.2012 da metà aprile a metà maggio 16.05.2012/ 21.05.2012 23.05.2012

RIsULTaTI

presentazione dei risultati del percorso partecipativo e delle indicazioni per l’elaborazione dello scenario.

RIsULTaTI

elaborazione di uno scenario di sintesi a partire dalle indicazioni del percorso partecipativo.

RIsULTaTI

verifica intermedia delle proposte di organizzazione degli spazi

RIsULTaTI

presentazione dello scenario di sintesi elaborato

21

“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

Comune di Venezia - Università Ca’ Foscari

La CITTa’ sCeGLIe

fase 5 pReseNTaZIONe DeI RIsULTaTI

saN GIOBBe: UNO spaZIO peR...presentazione dei risultati

sTRUMeNTI

presentazione multimedialescheda di attivazione

sOGGeTTI COINVOLTI

cittadiniassociazioni studentescheassociazioni, gruppi, comitati e realtà attivi sul territorioamministrazione comunale *università *Municipalità *progettisti dell’areagruppo di gestione del percorso partecipativo* referenti tecnici e politici

RIsULTaTI

condivisione dello scenario elaborato e presentazione del documento di sintesi.

31.05.20127° incontro pubblico

22

Nota: Non sono direttamente quantificabili i singoli soggetti raggiunti con la diffusione di volantini, locandine e manifesti.Sono disponibili tutti i dati singoli ed i grafici di analisi dei contributi pervenuti via web e facebook (numero, frequenza, provenienza delle visualizzazioni e dei “mi piace”, pubblico, portata e frequenza).I dati sono aggiornati al 31 maggio 2012.

“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

Comune di Venezia - Università Ca’ Foscari

sOGGeTTI RaGGIUNTI

36 interviste semistrutturate

126 partecipanti totali registrati agli incontri

191 segnalazioni ricevute tramite cartoline interattive

400 distribuzioni di materiali informativi a domicilio

1591 visualizzazioni del sito www.etucosacivedi.it/sangiobbe

1020 download di documenti dal web

245 segnalazioni dirette sul web

85 persone al punto informativo mobile

142 Mi piace

70-88 picchi giornalieri di visite uniche

443 picco di persone raggiunte

>100 utenti attivi mensilmente da dicembre al 31 gennaio

>200 utenti attivi mensilmente da febbraio

17-23 gennaio settimana di massima popolarità

1.039 persone: portata virale (massima) dei contenuti dal 19/01 al 25/01

18-34 anni: fascia d’età maggiormente attiva

61 colloqui telefonici con portatori d’interesse locale

san giobbe: uno spazio per

laboratorio associazioni: uno spazio per la città

derive e approdi:passeggiata di sestiere

san giobbe: laboratorio per le destinazioni d’uso

san giobbe: laboratorio per l’organizzazione degli spazi

san giobbe: condivisionee discussione dei risultati

san giobbe: uno spazio per...presentazione dei risultati

19 GeNNaIO 2012

24 GeNNaIO 2012

28 GeNNaIO 2012

04 feBBRaIO 2012

25 feBBRaIO 2012

15 MaRZO 2012

31 MaGGIO 2012

140

55

70

40

35

50

80

23

24

Questo schema riassume la rete degli attori attivata durante il percorso.La ricerca iniziale dei contatti ed il primo approccio con la realtà di San Giobbe, si sono basati sulla lista delle associazioni fornita dall’Amministrazione Comunale e su un’ azione porta a porta con alcuni referenti dell’Amministrazione, della Municipalità e dell’Università, che man mano hanno permesso di allargare il bacino dei partecipanti; si è cercato inoltre di dare una diffusione trasversale delle informazioni ricercando un’ ampliamento sempre crescente anche della rete degli attori coinvolti, ottenuto anche attraverso il punto informativo mobile, i box interattivi, gli strumenti di diffusione delle informazioni fisici e web.La rete degli attori che deriva dal lavoro fatto è ulteriormente ampliabile, tuttavia i dati raggiunti dal processo partecipativo hanno reso possibile la realizzazione non banale di una conoscenza diffusa di base sui temi oggetto del processo stesso, coinvolgendo uno spettro di soggetti rilevante rispetto al contesto dell’area, del Sestiere e della città di Venezia.

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LA RETE DEGLI ATTORI

MUNICIPALITA’ DI VENEZIA

CITTADINI

S. GIOBBEUnO SpazIO pEr...

[Venezia]

ASSOCIAZIONI E REALTA’ ATTIVE NEL TERRITORIO

UNIVERSITA’ CA’ FOSCARI VENEZIASTUDENTI e ASSOCIAZIONI STUDENTESChE

COMUNE DI VENEZIA

A.S.D. Danza

Ass. WWF Venezia e Miranese

AMBITO SPORTIVO

AMBITO SOCIALEAMBITO CULTURA E TERRITORIO

Ass. BarchettaBlu

Dipartimento di Management

A.S.D. Ginnastica Artistica Veneziana

Ass. 40xVenezia

A.S.D. Tenderin Sportivo

Gruppo di cultura politica Fondamente

Ass. Prato del Lavander

Ass. Fondamenta Ovest

Ass. Italiana Formatori AIF

Personale Tecnico Amministrativo

Divisione Servizi Tecnici e PatrimonioDipartimento di Economia

Personale DocenteCafoscariniAss. Venetiae Alumni

Studenti di Ca’ FoscariUDU Unione degli Universitari

CUS Centro Universitario Sportivo Venezia

Associazione di Danza e Teatro Kairòs

Ass. Giardini Storici Venezia

Ass. Settemari

Ass. Spiazzi Verdi

FNP Cisl PensionatiAss. Itineris Teatro

Ass. Pan di Zenzero

Ass. UAAR Venezia

RidonDanze Gruppo giovani danze popolari Venezia

Ass. Venezia Città Anfibia

Circolo Ricreativo Culturale Anziani Cannaregio

Comitato SeNonOraQuando

Ass. “Italiano Facile”

Coordinamento “io decido”

Settore Urbanistica

Ufficio manifestazioni sportive Settore TecnicoPiano strategico

Amministrazione Comunale

Assessorato all’Urbanistica e all’Edilizia Privata

Settore Tecnico

AGESCI Gruppo Scout Venezia 4

Amministrazione

Ass. Amici dell’offerta musicale G. Verdi

Psichiatria Democratica

AIED-Venezia

Ass. rEsistenze

Ass. Teatro del Go

Ass. Flat

Ass. Terra Rossa

Another Green

Gruppo teatrale “H2O NoN PoTaBiLeThe Hub

Veneziacomix

Ass. Love

Ass. Veni Etiam

I RISULTATI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO

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I RISULTATI DEL PERCORSO PARTECIPATIVO

Lo schema riportato alle pagine seguenti rappresenta il diagramma dei risultati prodotti durante le varie fasi del percorso partecipativo. Nelle prime due fasi del percorso -fase 1: avvicinamento e analisi preliminare e fase 2: presentazione ed avvio del percorso partecipativo- si è avviata la costruzione di un quadro condiviso delle caratteristiche positive e negative dell’area di San Giobbe. E’ stato questo un passaggio fondamentale per poter lavorare in dettaglio sugli spazi destinati a servizi al cittadino nel progetto proposto. Sono state elaborate, durante gli incontri specifici ed attraverso i contributi singoli e via web, alcune mappature specifiche che hanno rappresentato i risultati della fase di esplorazione ed in particolare:

> La mappa dei luoghi segnalati (fig. A). E’ evidenziata in questa tavola la mappatura dei punti segnalati dai partecipanti come luoghi del cuore, luoghi dimenticati e luoghi di aggregazione.

> La mappa dei punti di forza e di debolezza (fig. B). E’ riportato in questa tavola l’insieme dei luoghi ritenuti importanti per l’analisi dell’area in relazione al tema affrontato

> Necessità e punti strategici (fig. C). Sono individuati in questa tavola i punti riconosciuti come strategici nell’area, a cui si è dedicato un apposito approfondimento tematico sviluppato in stretta collaborazione con gli uffici tecnici del Comune di Venezia.

La redazione dell’analisi dei punti emersi come importanti nei primi incontri è stata avviata con gli strumenti predisposti a inizio dicembre e, a partire dall’incontro pubblico di avvio del percorso svoltosi il 19 gennaio, è stata implementata attraverso diversi mezzi (cartoline interattive, pubblicazione on line, diffusione via mail e social network dei risultati parziali). Una volta condiviso il quadro parziale così costruito, durante l’incontro-laboratorio del 04 febbraio 2012, la redazione è stata poi ulteriormente implementata negli incontri successivi ed attraverso i contributi web.Tale fase ha permesso di attivare un confronto interattivo, utilizzando strumenti specifici con la funzione di far avvicinare, incuriosire, includere e permettere l’avvio di un confronto anche con gli interlocutori sociali e territoriali che utilizzano il web per ritrovarsi, confrontarsi, esprimersi.E’ stata appositamente predisposta in questa fase del percorso, infatti, una parte degli strumenti web dedicata alla mappatura interattiva, che ha permesso di implementare le segnalazioni dei partecipanti.

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“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

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A partire dal quadro conoscitivo costruito in questo modo, si è lavorato in gruppi utilizzando le tecniche dei focus group, dell’EASW e del planning for real (fig. D-E). Attraverso le attività di laboratorio si è arrivati ad individuare in maniera condivisa la lista delle funzioni a cui destinare gli spazi ad uso pubblico a disposizione nel compendio universitario di San Giobbe (fig. F). Si sono individuati altresì alcuni approfondimenti riportati nelle 21 schede di dettaglio dedicate (fig. G) in cui si specifica, per ognuna delle funzioni individuate il livello di priorità delle funzioni cui destinare questi spazi, alcune caratteristiche dimensionali e spaziali che questi spazi dovrebbero avere, proposte di localizzazione e di interconnessioni funzionali,...ecc.Sono state elaborate inoltre due schede di approfondimento (fig. H) dedicate a due argomenti che non erano strettamente compresi nell’oggetto del percorso partecipativo, ma che, per molti versi ed in molti momenti del percorso si sono rivelate importanti e sentite dai partecipanti: gli spazi esterni e lo spazio denominato “Padiglione”.A partire da queste informazioni, il team di progettisti, in costante aggiornamento e confronto con il team che ha seguito il percorso partecipativo e con le istituzioni coinvolte, ha elaborato uno scenario di sintesi (fig. I) per l’organizzazione degli spazi e la definizione delle funzioni cui destinare gli spazi ad uso pubblico nel compendio di San Giobbe.Si è proceduto poi, in un incontro pubblico svoltosi il 31 maggio 2012, alla presentazione di questo scenario di sintesi ed alla discussione con i partecipanti e con le autorità rispetto alle proposte elaborate dai progettisti, a partire dalle specifiche emerse nel percorso partecipativo. In questo incontro si è iniziata inoltre la mappatura dei soggetti attivabili per la gestione degli spazi (fig. L). E’ ancora possibile manifestare il proprio interesse a partecipare alla gestione degli spazi attraverso gli appositi mezzi di comunicazione messi a disposizione dal Comune.

Si riportano nello schema seguente alcune immagini identificative dei risultati del percorso, si rimanda alle pagine successive ed agli allegati per la trattazione dettagliata dei risultati delle singole fasi.

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“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

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mappa deI LUOGHI seGnaLaTI

Le segnalazioni evidenziate nella mappa riportata in questa pagina, sono riassuntive dei punti maggiormente identificati dai partecipanti come luoghi del cuore, luoghi dimenticati e luoghi di aggregazione. Si rimanda all’allegato 1 per il dettaglio delle segnalazioni.

1 Area Ex Enel (8 segnalazioni)2 Orto del lavander (1 segnalazione)3 Patronato San Giobbe (2 segnalazioni)4 Campo di Calle del Magazen (1 segnalazione)5 Campo San Giobbe (1 segnalazione)6 Sotoportego dei Vedei (1 segnalazione)7 Parco Savorgnan (7 segnalazioni)8 Ponte delle Guglie (1 segnalazione)9 Campiello San Leonardo (3 segnalazioni)10 Cinema Italia (2 segnalazioni) 11 Campo del Ghetto (4 segnalazioni)12 Calli di Cannaregio (1 segnalazione)13 Bar in Fondamenta della Misericordia (1 segn.)14 Campo da calcio Goletti (1 segnalazione)15 Fondamenta Contarini (1 segnalazione)16 Ex Ospedale Umberto I (2 segnalazioni)17 Teatro Groggia (11 segnalazioni)18 S. Alvise (11 segnalazioni)19 Madonna dell’Orto (2 segnalazioni)20 Campo dei Mori (5 segnalazioni)21 Ex Convento dei Servi (1 segnalazione)22 Paradiso Perduto (1 segnalazione)23 Fondamenta Misericordia (8 segnalazione)24 Campiello di fronte alla scuola (1 segnalazione)25 Squero Corte dei Muti (2 segnalazioni)26 Scuola grande della Misericordia (3 segnalazioni)27 Sacca Misericordia (1 segnalazione)28 Teatro Fondamenta Nuove (2 segnalazioni)29 Strada Nuova (1 segnalazione)30 Cinema Giorgione (2 segnalazioni)

2

1

6

78 9

3 54

11

12

16 17 18

1920

27 2813

10 21

29

2625

2422

23

30

1514

29

“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

Comune di Venezia - Università Ca’ Foscari

Di seguito si riportano in modo schematico i punti di forza e di debolezza evidenziati nell’area. Si rimanda all’allegato 2 per la specifica dei punti di forza e di debolezza rilevati alle varie scale: il sestiere Cannaregio, l’area di San Giobbe, gli spazi oggetto del percorso partecipativo.

pUnTI dI FORZa

1 Parco Savorgnan (poco illuminato)2 Opera Pia Zuane Contarini3 Patronato di San Giobbe4 Possibile collegamento con San Giuliano5 Edicifici IRE (servizi ospitati)6 Area verde pubblica7 Supermercato Billa8 Teatro Groggia Ludoteca Parco di Villa Groggia (poco utilizzato)9 Area sportiva10 Paradiso Perduto11 Spazio prove musicali12- 13 Fondamenta di Cannaregio

pUnTI dI deBOLeZZa

14 Area Ex Enel non fruibile15 Area Saffa: spazi pubblici mal gestiti16 Orto del lavander non accessibile17 Percorso pedonale interrotto18 Mancanza di servisi (farmacie, alimentari)19 Hotel per turisti (prima edificio per la collettività)20 Campetti di S. Alvise a pagamento21 Fondamenta della Sensa

1

234

5

6 78

9

10

1112

13

14 15

1617

18 19

20

21

pUnTI dI FORZa e pUnTI dI deBOLeZZa

30

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neCessITa’ e pUnTI sTRaTeGICI

Area ex orto botanico

Giardino del Lavander

Università Ca’ Foscari - Campus San Giobbe -

Area Coletti

Scopo di questa prima parte del percorso partecipativo è stata la mappatura delle esigenze, affinchè, contestualizzate nell’ambito territoriale in cui sono inserite, siano elementi di costituzione del progetto di dettaglio. Questa prima analisi è servita come guida nell’individuazione di alcuni punti chiave della realtà urbana oggetto di approfondimento. E’ stato fondamentale partire da un approccio sistemico che considerasse l’area nella sua interezza, allo scopo di analizzare insieme ai partecipanti possibili soluzioni ad alcune delle necessità manifestate anche in aree limitrofe all’area progetto.Nella tavola si riporta la mappa dei punti riconosciuti come strategici nell’area e a cui si è dedicato un apposito approfondimento tematico sviluppato in stretta collaborazione con gli uffici tecnici del Comune di Venezia. E’ stata questa un’occasione di discussione tra gli uffici tecnici ed i cittadini partecipanti per un confronto attivo che portasse a riorganizzare il quadro delle necessità e delle priorità percepite, anche in funzione dei progetti che il Comune sta realizzando in aree limitrofe.

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“e tu cosa ci vedi? San Giobbe: uno spazio per...” Percorso di progettazione partecipata per l’area del campus universitario di San Giobbe a Cannaregio

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FUnZIOnI e pRIORITa’

Sulla base dei risultati elaborati nelle fasi precedenti si sono organizzati incontri specifici in cui si sono sviluppate attività secondo le tecniche dei focus group, dell’EASW e del planning for real. Attraverso le attività di laboratorio si è arrivati ad individuare, in modo condiviso, la lista delle funzioni a cui destinare gli spazi ad uso pubblico a disposizione nel compendio universitario di San Giobbe. Si riporta in questa pagina la lista delle funzioni con l’indicazione di priorità, emersa per ognuna delle funzioni stesse, e l’indicazione della scheda dove in modo esaustivo si riportano le specifiche individuate per ognuna delle funzioni.

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SCHEDA DI DETTAGLIO Codice a Priorità 1

Destinazione d’uso Spazio per rappresentazioni/ assemblee/ esposizioni/ concerti/ eventi

note Uno spazio d’incontro intergenerazionale ed intragenerazionale. Uno spazio utilizzato per attività ricreative, sociali per rappresentazioni, esposizioni, assemblee e altri eventi.

Tipo di spazio

note Spazio ampio idoneo ad ospitare molte persone che dovrebbe avere caratteristiche minime di insonorizzazione; sarebbe interessante vagliare la possibilità di una divisione flessibile degli spazi (attuata con pareti mobili, gradinate retrattili o altro) in modo da poter essere fruito come spazio unico di maggiori dimensioni o come diversi spazi di dimensioni minori, a seconda delle attività. Necessaria un’area magazzino per sedie e attrezzature. Le dimensioni dell’area potrebbero renderla idonea anche come spazio per il ballo.

Proposte localizzative e interconnessioni funzionali

note I partecipanti individuano la funzione nello stesso spazio di grandi dimensioni, ma proponendo 3 possibili interconnessioni funzionali:

1. Interconnessione funzionale con l’attività di bar/piccola ristorazione che dovrebbe essere collocata nella parte est dello spazio; necessità del reperimento di spazi a magazzino. Importante l’ingresso indipendente per garantirne l’utilizzo durante le ore serali e nei festivi. Il rapporto tra lo spazio per gli eventi e quello della ristorazione è stato pensato come flessibile per ottimizzare l’utilizzo delle aree in funzione delle esigenze e della programmazione. […]

Indicazioni e proposte di gestione

Potrebbero trovare spazio qui le riunioni con numerosi convenuti, le assemblee, le rappresentazioni scolastiche, gli incontri e le rappresentazioni delle molte associazioni e realtà attive in ambito teatrale e culturale. […]

note

Piccolo Medio Grande

20-30 mq ca 60-120mq ca 200-400 mq ca

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sCHede dI deTTaGLIO deLLe FUnZIOnI

Sulla base dei risultati elaborati nelle fasi precedenti ed attraverso le attività di laboratorio si è arrivati ad individuare in maniera condivisa, alcune specifiche legate alle funzioni individuate come prioritarie.Sono state riportate nelle 21 schede di dettaglio, dedicate ad ognuna delle funzioni individuate, il livello di priorità delle funzioni cui destinare questi spazi, alcune caratteristiche dimensionali e spaziali che questi spazi dovrebbero avere, proposte di localizzazione e di interconnessioni funzionali, ecc.

Sono state elaborate inoltre due schede di approfondimento dedicate a due argomenti che non erano strettamente compresi nell’oggetto del percorso partecipativo, ma che, per molti versi ed in molti momenti del percorso si sono rivelate importanti e sentite dai partecipanti: gli spazi esterni e lo spazio denominato “Padiglione”.Si rimanda all’allegato 2 per il dettaglio di tutte le schede.

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ReTe dI sOGGeTTI aTTIVaBILI

Negli incontri finali ed intermedi di presentazione dei risultati, si è avviata la mappatura dei soggetti, associazioni, singoli cittadini, che fin da questo momento, si rendono disponibili a partecipare alla funzionalizzazione e alla gestione degli spazi.La mappa riportata qui è frutto delle segnalazioni raccolte negli incontri del 15 marzo, 31 maggio 2012 e delle segnalazioni web pervenute in questo stesso periodo. E’ ancora possibile manifestare il proprio interesse a partecipare alla gestione degli spazi attraverso gli appositi mezzi di comunicazione messi a disposizione dal Comune. La mappa riportata in questa pagina, quindi, può è sarà ulteriormente implementata con i contributi che perverranno nei prossimi mesi.

Ass. Venetiae Alumni

Ass. culturale Teatro del Go

Ass. Settemari/Gruppo Ridondanze

Comitato SeNonOraQuando?

AIF Ass. Italiana Formatori

Coordinamento Io Decido

12 singoli cittadini

Ass. Etiam

Fondazione Ovest

A.S.D. Tenderin Sportivo Venezia

S. GIOBBEUnO SpazIO pEr...

[Venezia]

Ass. UDU Unione degli Universitari

Ass. Amici dell’ offerta musicale - Scuola di musica G.Verdi

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