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Venti anni di occasioni perse Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno XVII, n. 11/12 - Novembre/Dicembre 2016 Milano-Sanremo un viaggio verso la felicità Il triste tramonto dell'editoria Sport e sco un binomio essenziale Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – 70% Roma Aut C/RM/08/2016

Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno ... - PRIMATO... · Anno XVII, n. 11/12 - Novembre/Dicembre 2016 ... dei fiori i campioni internazionali delle due ruote

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Venti anni di occasioniperse

Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANEAnno XVII, n. 11/12 - Novembre/Dicembre 2016

Milano-Sanremo un viaggio verso la felicitàIl triste tramonto dell'editoria

Sport e fisco un binomio essenziale

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SOMM

ARIO

Periodico diASSOCIAZIONI SPORTIVEE SOCIALI ITALIANE

Anno XVII, n. 11/12Novembre/Dicembre 2016

Reg.ne Trib. Roma n. 634/97Iscr. al Registro Nazionaledella Stampanumero p.7650

editoreClaudio Barbaro

direttoreItalo Cucci

direttore responsabileGianluca Montebelli

coordinamentoAchille Sette, Sandro Giorgi

in redazionePaolo Signorelli

hanno collaboratoAlessandro Cini, Marco Cochi, Donatella Italia,Gianmaria Italia, Alessandro Levanti, FedericoPasquali, Alberto Aniello Scaringi, Umberto Sil-vestri, Marcel Vulpis.

direzione e amministrazioneVia Capo Peloro, 30 - 00141 RomaTel. 06 69920228 - fax 06 69920924

ufficio comunicazione e [email protected]

progetto grafico e impaginazionePromedia Audiovisivi s.r.l.

stampaStamperia Lampo - Roma

Chiuso in redazione: 19/12/2016

3 L’editorialeClaudio Barbaro

4 Il triste tramonto dell’editoriaItalo Cucci

8 Un viaggio verso la felicitàMarco Cochi

12 Sport e Fisco: un binomio essenziale, ma serve reciprocitàMarcel Vulpis

14 Norcia: un territorio dalla grande vocazione sportiva Alessandro Cini

16 La Corsa del Ricordo raddoppia:si correrà a Roma e TriesteGianluca Montebelli

20 Voi credereste a quest’uomo?Donatella Italia

22 Pisa ha ospitato l’11^ edizione di “Sport&Cultura”Gianluca Montebelli

24 Il Consiglio Nazionale acclama Claudio Barbaro presidenteGianmaria Italia

28 Indetta l’Assemblea NazionaleAlessandro Levanti

30 Calcio, un settore in crescitaAlberto Aniello Scaringi

32 Fieracavalli Verona chiude fra luci ed ombrePaolo Signorelli

34 Tuttonotizie

35 Asi Organizza

40 Asi Attività

42 ControcopertinaUmberto Silvestri

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Venti anni di occasioni perse

EDITORIALE

Era il 1996 quando un governo di sinistradecise di concedere alle società di calciola possibilità di perseguire fini di lucro,accelerando la latente crisi del Totocal-cio e contribuendo ad inaridire le fonti difinanziamento dello sport italiano.  ASI,insieme ad Alleanza Nazionale, fu tra isoggetti più attivi nel contestare il prov-vedimento. Il lucro fu, infatti, la premes-sa per l'introduzione dei diritti televisivisoggettivi, che divennero la prima fontedi finanziamento delle società calcisti-che. Queste, pur di vendere al meglio ilproprio prodotto spalmarono le partitetra il sabato e il lunedì, ‘confezionando’ ilc.d. ‘campionato spezzatino’. Di fronte aduna schedina del Totocalcio basata solosu 4/5 partite di Serie A, gli scommettitorifurono costretti a giocare su squadre diSerie B meno conosciute e più difficili dapronosticare.Fu dunque l’indebolimento del Totocal-cio ad impoverire drasticamente lo sportitaliano, obbligando di fatto lo Stato adintervenire per salvare il CONI dal falli-mento con la previsione di un sistemapubblico di finanziamento annuale insostituzione di quello vigente. Il calcio smetteva allora di contribuire alsostegno dell’intero sistema. Ma oggi lasituazione non è cambiata, anzi: la storia

> Claudio Barbaro distribuire con modalità e percentualiprestabilite, solo  all'interno  del propriomondo: 6% alla Serie B, 2% alla Lega Pro,1% ai Dilettanti e un residuo 1% per sestessa.E’ l’ennesima occasione mancata per ilmondo del pallone (nonché un enormeparadosso: la sinistra continua a difende-re uno sport di élite a discapito dellediscipline sportive meno diffuse), indu-stria sempre più chiusa in sé stessa esempre meno capace di incarnare quellospirito genuino con cui molti di noi annifa giocavano in campetti improvvisati etornavano con i ginocchi sbucciati. Conti-nuando di questo passo il calcio potreb-be distaccarsi dal sistema sportivo nelsuo complesso.Ci domandiamo a questo punto che sen-so abbia continuare a finanziare conrisorse pubbliche un mondo così marca-tamente individualista,  popolato dasocietà diventate realtà commerciali (sipensi a quelle quotate in borsa, sottopo-ste alla vigilanza della Consob e quindisolo marginalmente controllate dall'or-dinamento sportivo), per di più capace diprodurre il triplo del bilancio annuo delCONI. Che senso ha prevedere che sia loStato ad accollarsi i costi per la sicurezzadurante le partite di calcio, quando esisteun’industria-calcio capace di pensare eagire imprenditorialmente?

Dall’introduzione del fine di lucro per le società

calcistiche all’abolizione della Fondazione

per la mutualità sportiva:ritratto di un calcio poco solidaristico

si ripete, come correttamente registra unarticolo pubblicato dalla Gazzetta delloSport (il 18 novembre pag. 11, ndr). Anco-ra una volta un esecutivo di sinistra hainfatti permesso l’abolizione della Fon-dazione la Mutualità Generale negli SportProfessionistici a Squadre, istituita con laLegge Melandri per obbligare il mondodel pallone a ‘sostenere’ gli altri movi-menti sportivi. Il 4% dei proventi prove-nienti dalla vendita dei diritti tv che laFondazione distribuiva sarà gestito diret-tamente dalla FIGC, con l’altro 6% che laLega di A destinava alla Serie B e alla LegaPro. Si tratta quindi del 10% di tutti i rica-vi da diritti tv - più o meno 110 milioni dieuro - che la Federcalcio dovrà tuttavia

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COMUNICAZIONE

Il triste tramonto

dell’editoriaNegli ultimi cinque anni le vendite dei quotidiani sonoscese di oltre un milione di copie (da 2,8 a 1,8). Analisidi un fenomeno che appare irreversibile, le cui causesono molteplici ed affondano le radici nel tempo. In controtendenza la Germania che registra un aumento di fatturato del 7,6%.

E’ vero: i giornali italiani hanno realizzato l’ultimastorica performance nel nome di Trump. Mezzo secolo fa lavoravo in un grande quotidianodiretto da un grande direttore che rimosse un cor-rispondente dagli Stati Uniti per aver clamorosa-mente fallito le previsioni elettorali mettendoci delsuo. Cosa che in quel delicato ruolo non avrebbedovuto fare. Oggi non mi risultano esodi dagli USA. Nel frattempo, arriva in Redazione una notizia chesembra più che altro un commento alla gigantescatoppata ‘Americana’: l’Ufficio Studi di Medioban-ca ha elaborato un Focus E&S sull’Editoria2011/2016 rivelando (per me confermando) che incinque anni le vendite dei quotidiani sono scese diun altro milione di copie (da 2,8 a 1,8); il tutto concontorno di dati apocalittici che aggravano la giàpesante crisi del settore. Ne parlo – io “sportivo” (ma ho fatto altro, nei gior-nali) – perché il grande balzo della stampa quoti-diana verso i sei milioni di copie fu favorito dallavittoria mondiale dell’Italia calcistica nel 1982. Gazzetta, Corriere dello Sport e Tuttosport aggiun-sero al paniere dei quotidiani oltre un milione emezzo di copie. Non se ne accorse la FederazioneEditori il cui presidente, Giovanni Giovannini,attribuì il boom alla “Felice Titolazione” del-l’Espresso che aveva contagiato i giornali.La Guerra del Golfo, pochi anni dopo, si mangiòla “Felice Titolazione” e anche centinaia di miglia-ia di copie “sportive”, ridimensionando un mondoche tuttavia seppe reggersi finché non arrivò la

Grande Stagione della Post-Verità o Post-Truthche, a parte spiegazioni filosofiche in perfetto stilegiornalese, posso semplificare come Stagione delleBugìe.C’è bugìa e bugìa: spariti i fogli politici che almenoavevano un certo diritto alla faziosità, i giornalid’informazione li hanno presto sostituiti fregando-sene dei principi deontologici, degli elementaricontrolli delle notizie, finendo soverchiati dallaspettacolare Grande Bugìa di Internet. Se un giorno esisteranno ancora giornali, sarannoquelli locali, i fogli che danno notizie controllabilide visu, che certificano vita e morte dei cittadinimagari aggiungendo al necrologio una bella fotodel defunto. E via così. Quindici anni fa, pubbli-cando una documentatissima Storia del Giornali-smo Sportivo (da Pindaro a Internet) avvertivo diun pericolo incombente: quello del calciomercatopermanente che – solo talvolta in malafede – semi-na balle cinesi (così si diceva un tempo, per descri-vere una malinformazione…esotica, poi i cinesisono arrivati davvero). Quelle sparate quotidiane di nomi spesso bufale-schi, quei titolacci fantasiosi raramente vicini allarealtà, l’abbandono di una scrittura elegante, del-l’inchiesta approfondita e veritiera hanno ridotto allumicino le vendite dei giornali ma, peggio ancora,ne hanno minato l’autorevolezza (basta vederecome è stato demolito il sogno olimpico di Roma)ormai detenuta da una televisione a sua volta impo-verita nel delicato settore dell’informazione perl’ormai diffuso sensazionalismo e pressapochismo;dico della tivù che ha “creato”in Italia un 40% dianalfabeti di ritorno.

> Italo Cucci

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Rimpiango “Non è mai troppo tardi” delMaestro Manzi che alfabetizzò l’Italiapostbellica e tuttavia non vedo chi potreb-be riprendere la Meritevole Missionevisto che non c’è più neppure BiagioAgnes, così come sono scomparsi Brera,Zanetti, Ghirelli e Palumbo – tanto perdire – paradossalmentes o t t r a t t ialla dolo-rosa crisi;in realtàGhirelli haavuto mododi accorger-sene; mi dice-va: “Pensache nel 1911,in un’Italia diveri analfabeti,si vendevanosei milioni dicopie di giornalidurante la Guerradi Libia”.So che qualcunoadesso dirà (comedopo la…imprevi-sta e rovinosa cadu-ta di Hillary) chetutti i giornali delmondo hanno sba-

gliato, che la crisi è globale eccetera ecce-tera, per colpa d e l l atelevisione/can-nibale e di Inter-net; balle (non-s o l o c i n e s i ) :

minima è laflessione deiq u o t i d i a n iinglesi e fran-

cesi, addirittura trionfantel’editoria tedesca che registra un aumento

di fatturato del 7,6%. Eppoi, che dire del-la Radio che invece mantiene e addirittu-

ra migliora le sue posizionia f f e r m a n d o s icome unica fonteveritiera di infor-mazioni ?E’ gravemente pre-occupante, la situa-zione, se si analizza-no i dati del settoresportivo, sicuramentebisognoso di recupe-rare la credibilità, dirinnovarsi…guardan-do indietro, secondol’antico slogan qualun-quistico “si stava meglioquando si stava peggio”. Esistono associazioniprofessionali, a partiredall’Ordine, che dovreb-bero esercitare meno esibi-zionismo e cercare invecedi realizzare correttivi pro-fessionali, facendo tesorodelle esperienze negative

degli ulti- mi lustri per tentare stradenuove e nuovi temi. Per cercare di attribuire qualità ai giorna-listi, ai loro direttori e dunque ai lettoritravolti da pagine inutili.

COMUNICAZIONE

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STORIE DELLO SPORT / Milano-Sanremo

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La Milano-Sanremo, una classica senza età che ha segnato un epoca delnostro sport. Il suo fascino resta immutato negli anni perché questa corsa haraccontato storie indelebili e continuerà a raccontarne. Il prossimo 14 aprile la gara compie 110 anni e, per l’edizione 2017 al via sabato 18 marzo, è pronta a farci vivere altri momenti indimenticabili

> Marco Cochi“La Milano-Sanremo è un monumento dellosport presente, passato e futuro e non è solouna corsa, è un viaggio che conduce alla feli-cità”.Così, lo scorso marzo Andrea Monti, diretto-re de La Gazzetta dello Sport, parlava del-l’evento ciclistico clou del panorama italia-no, alla conferenza stampa di presentazionea Palazzo Marino.Le parole del direttore del quotidiano più let-to d’Italia riflettono l’enorme importanzadella competizione, che richiama nella cittàdei fiori i campioni internazionali delle dueruote. E la Classicissima, che tradizional-mente in primavera apre la stagione ciclistica,il prossimo 14 aprile compirà centodieci anninei quali ha segnato la storia del ciclismo.La Classica di Primavera è la corsa ciclisticapiù lunga d’Italia, che si snoda su di un per-corso in linea di quasi trecento chilometri,rimasto sostanzialmente invariato dai primidel Novecento ad oggi, che partendo da Mila-no arriva in Via Roma a Sanremo, dopo la

famosa scalata del Poggio inserita nella garadal 1960.Nel 1937, fu stabilito che la corsa fosse dispu-tata sempre il 19 marzo, giorno della festadi San Giuseppe. Dopo l’abrogazione nel1977 di tale festività la competizione si èsvolta il sabato più vicino al 19 marzo, coneccezione delle edizioni dal 2012 al 2015durante le quali si è disputata nella domenicapiù prossima alla festività di precetto abroga-ta, ma dal 2016 è tornata di nuovo al sabato.Le 107 edizioni della Milano-Sanremo dispu-tate dal 1907 al 2016 hanno visto la vittoriadi 77 corridori appartenenti a undici nazio-nalità diverse: cinquanta italiani, ventibelgi, tredici francesi, sette tede-schi, cinque spagnoli, tre olan-desi, due australiani, bri-tannici, svizzeri eirlandesi, un nor-vegese.La pri-m a

Un viaggio verso la felicità

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STORIE DELLO SPORT / Milano-Sanremo

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Milano-Sanremo vede al via 33 concor-renti su 62 iscritti, che flagellati da piog-gia e vento saranno costretti a far slittarela partenza dalle 4.30 alle 5.15 di mattina.La corsa è vinta dal francese Lucien Petit-Breton, che coprirà il percorso di 288 chi-lometri in 11h04’15”, alla media di 26,015km/h. Petit-Breton, il cui vero nomeera Lucien Georges Mazan, era sotto con-tratto con la Bianchi ed era tra i favoritidella vigilia insieme al connazionaleLouis Trousselier, all’allora campione ita-liano in carica Giovanni Cuniolo e a Gio-vanni Gerbi, detto il “Diavolo Rosso”, ilcorridore italiano più noto del momento.La Classicissima entrò nella leggenda del-le due ruote il 3 aprile 1910, quando a cau-sa delle condizioni atmosferiche estremei giornali dell’epoca la ribattezzaronoMilano-Siberia. Dei circa 63 partecipantisolo sette riuscirono ad arrivare al traguar-do, che in 12h24’00” alla media di 23,330km/h, fu tagliato per primo dal EugèneChristophe. Il francese, convinto di aversbagliato strada, fu rincuorato dalla vistadelle prime case della città ligure e all’ar-rivo precedette di oltre un’ora GiovanniCocchi e Giovanni Marchese, di oltre dueore Enrico Sala.

Dopo le prime dieci edizioni, arrivò l’epo-ca di Costante Girardengo, che legò il suonome alla Classica di Primavera in manie-ra indelebile, vincendola per ben sei voltein undici anni (1918-1928) e classifican-dosi per undici volte tra i primi tre. Poivenne l’era di Learco Guerra, che si affer-mò al traguardo finale nel 1933, e di Alfre-do Binda, che vinse la corsa due volte: nel1929 e nel 1931, quando era campione delmondo in carica.La grande rivalità tra i due campioni fu unpreludio di quella che avrebbe segnato lacorsa nei mitici anni di Gino Bartali e Fau-sto Coppi. Di quest’ultimo è rimasta negliannali la vittoria nell’edizione del 1946,la prima dopo la fine della guerra e la pri-ma delle tre Milano-Sanremo vinte dalCampionissimo.Alla partenza da Milano, dopo pochissimichilometri, il francese Lucien Teisseireattacca nella speranza di poter guadagnarequalche premio ai traguardi intermedi. Alui si accoderanno altri quattro corridori epoi Fausto Coppi, che da Binasco forme-ranno il gruppetto di testa, che resteràinvariato fino alle prime rampe del Tur-chino, dove solo Teisseire riuscirà a resi-stere all’attacco di un Coppi scatenato.

La resistenza del francese, però, dureràpoco: nel corso della scalata l’Airone lostaccherà inesorabilmente presentandosida solo all’uscita della galleria del Turchi-no e incrementando via via il vantaggio.Una fuga solitaria di 145 chilometri, chesi concluderà a Sanremo con 14 minuti divantaggio su Teisseire e 24 su Bartali e ilgruppo.Nicolò Carosio, radiocronista della corsa,stupefatto per l’ampio margine di distaccoaccumulato dagli inseguitori, commentòin diretta “Primo Fausto Coppi… e in atte-sa degli altri concorrenti trasmettiamomusica da ballo”. Bartali si aggiudicò la Classica d’aperturaper quattro volte, la prima vittoria nel1939 e l’ultima nel 1950, quando l’intra-montabile Gino, ormai trentacinquenne,sovvertì i pronostici della vigilia chedavano favorito l’eterno rivale.Per la prima volta nel dopoguerra la corsasi decise con uno sprint, affollato da ungruppo di testa di 53 corridori, quattro deiquali si contesero la corsa, che si conclusecon la sorprendente vittoria di Bartali,staccatosi a settanta metri dal traguardoprecedendo nettamente l’iridato Van Ste-enbergen, Logli e Conte. Ai trionfi di Coppi e Bartali, seguì unperiodo difficile per gli italiani che, dopola vittoria di Loretto Petrucci del 1953, perben sedici anni non seppero più imporsi,tornando al successo solo nel 1970 con ilpassista Michele Dancelli. Nel 1966 si aprì l’era di Eddy Merckx, ilquale con sette affermazioni superò lo sto-rico primato di Girardengo e stabilì l’an-cora ineguagliato record assoluto di vitto-rie di un ciclista in una singolagrande classica. Dal campione belga inpoi la gara non ebbe più un vero padronefino al 1997, quando il potente velocistatedesco Erik Zabel cominciò a inanellareuna lunga striscia positiva di quattro vit-torie e due secondi posti.Fra le affermazioni più belle degli ultimidue decenni vanno ricordate quelladi Sean Kelly nel 1992, quando l’irlande-se raggiunse Moreno Argentin lungo ladiscesa del Poggio per poi batterlo in unmemorabile sprint a due. Altra afferma-zione passata alla storia della Classicissi-ma è stata quella di Andrei Tchmil nel1999, quando con un allungo all’ultimochilometro riuscì a giungere al traguardo

Agostino Coletto, 1959Gino Bartali al terminedell'edizione 1950

Fausto Coppinell'edizione del 1948

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con pochissimi secondi d’anticipo sulgruppo regolato da Zabel.L’edizione numero 100 ha registrato ilsuccesso del mannese Mark Cavendish,che alla sua prima partecipazione superòal fotofinish il tedesco Heinrich Haussler,scattato in anticipo sul gruppo a poco piùdi 250 metri dal traguardo.Nel 2008, insieme alle altre maggiori clas-siche e alle tre principali corse a tappe:Giro d’Italia, Tour de France e Vuelta aEspaña, la Milano-Sanremo è uscita dal

circuito ProTour. Attualmente è inclusanel calendario mondiale UCI e sono inol-tre stati introdotti dei cambiamenti, per ilmomento provvisori, al percorso tradizio-nale.L’edizione del 2013, la centoquattresimadella corsa, si è disputata il 17 marzo suun percorso accorciato per motivi meteo-rologici da 298 km a 255 km. La gara èstata interrotta per un’intensa nevicata aOvada, dove i corridori sono stati traspor-tati in pullman fino ad Arenzano. Dalla

porta della riviera ligure sono stati fattiripartire con i distacchi registrati a Ovadae alla fine la competizione è stata vinta daltedesco Gerald Ciolek della MTN-Qhube-ka, primo team africano a partecipare allagara, che ha terminato in 5h37’20” conuna media di 45,35 km/h.La 107esima edizione, disputata lo scorso19 marzo, è stata vinta in volata dal fran-cese Arnaud Demare del team FDJ, che hacoperto la distanza di 291 chilometri in 6ore 54’45’’, seguito dal britannico BenSwift, mentre al terzo posto si è piazzatoil belga Jurgen Roelandts. Era dal 1995 che un francese non vincevala Classica di Primavera e lo ha fatto in unedizione davvero particolare per la franache ha colpito un tratto del percorso sul-l’Aurelia, all’altezza della Galleria Pizzonei pressi di Arenzano, provocando danni,feriti e imponendo ai corridori di attraver-sare un tratto dell’Autostrada A10 daGenova Voltri fino ad Arenzano, per poiritornare sul percorso originale della cor-sa, che in questi centodieci anni è diven-tata l’essenza del ciclismo.

Alessandro Petacchi vince l'edizione 2015

Felice Gimondi vince a Sanremo nel 1974

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Lo sport nel suo complesso (un’indu-stria a livello mondiale capace di gene-rare 400 miliardi di euro) sta cambiandoprofondamente e richiede un maggiore

impegno manageriale e capacità dianalisi/monitoring. La semplice

organizzazione delle attivitàsportive non è infatti più suf-

ficiente, perché, nell'attua-le contesto sociale, la“dirigenza sportiva” habisogno di “governare”competenze anche incampo fiscale e tributa-rio. Aspetti, quelli fisca-li e tributari, che, solo adun occhio poco attento,

possono apparire comedei semplici e banali

adempimenti del tecnico diturno (sia che ci si trovi di

fronte ad una SpA, sia che l’og-getto di analisi sia una ASD, da

sempre soggetto-base dello sport tri-colore). Se l’attenzione cade sugli affari delnostro Paese, ci accorgiamo che lo sport

contribuisce alla formazione del Prodot-to interno lordo (l’indice della “ricchez-za” di una economia nazionale) nellamisura del 3% (includendovi anche l’in-dotto). Numeri/percentuali “monstre”,che possono servire a dare l’idea dicome ci si trovi di fronte (anche se moltioperatori continuano ad operare con tec-niche e metodologie non sempre profes-sionali), ad un vero e proprio comparto“industriale”, alla pari, per esempio,dell’abbigliamento, dell’alimentare odel siderurgico. Cambia solo l’area diinteresse industriale, ma le logiche sonole stesse e anche le società sportive,soprattutto quelle professionistiche,devono muoversi con questo approccioaziendale, perché l’obiettivo finale, èbene ricordarlo, a fine stagione (sporti-va) o anno solare, non è solo aver vintoun titolo o aver partecipato ai play-off,ma, nel contempo, aver raggiunto ilpunto di pareggio, e, nelle migliori delleipotesi, l’utile, perché lo sport deve fare“impresa”. E come ogni impresa del sistema con-tribuisce al gettito erariale dello Stato

SPORT E FISCO

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Sport e Fisco: un binomio essenziale,ma serve reciprocitàLa semplice organizzazione delle attività sportive non è più sufficiente, perché, nell'attuale contesto sociale, la “dirigenza sportiva” ha bisogno di “governare”competenze anche in campo fiscale e tributario

> Marcel Vulpis (direttore agenzia Sporteconomy)

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italiano. Alcuni dati pubblicati nell’ul-timo report (2016) FIGC-AREL sullostato di salute del football tricolore (enon solo) possono aiutarci ad inquadra-re il contesto di riferimento. Nel 2006,per esempio, il contributo fiscale e pre-videnziale del calcio professionistico(ci concentriamo su questo settore, per-ché è anche quello con maggiori datimacro/ aggregati) è stato pari a 864,5milioni di euro, nel 2007 si è cresciutifino a 925,8, per poi registrare un gran-de balzo in avanti nel 2008 (1033,5),quando per la prima volta si è superatoil tetto del miliardo di euro. Nel 2009c’è un leggerissima flessione (1029,4),per poi proseguire, nel 2010, la corsafino a 1069,8 mln. Nel triennio succes-sivo, oggetto di analisi, questo “contri-buto” del mondo del calcio (lega A, Be Lega Pro) si è attestato sempre soprail miliardo di euro, ma è gradualmentesceso: 1033,7 (2011), 1022,9 (2012) e1020,6 (2013). Nel complesso, la ricer-ca FIGC-Fondazione AREL ha ancheregistrato i seguenti dati "macro":9.923 (numero totale contribuenti : -12% rispetto al 2009); 969 (numero dicontribuenti con reddito superiore ai200 mila euro, circa il 10% del totale)e 1,250 milioni di euro (reddito da lavo-ro dipendente nel calcio professionisti-co nel 2013). Su tutti gli altri sport non c'è un dato disintesi "certificato", che ci possa aiutarea fare ulteriore riflessioni, ma tra addettiai lavori, da sempre, si è conoscenza delfatto che l'impatto del gettitoerariale/previdenziale supera di almenouna volta e mezzo quello del calcio.Ecco perchè lo sport meriterebbe, nelsuo complesso, una maggiore attenzio-ne da parte del Parlamento e del Gover-no italiano, con politiche di defiscaliz-zazione soprattutto nei confronti delleASD, che sono l'ossatura dell'interosistema. Non comprendere questo sem-plice aspetto vuol dire condannare, neiprossimi anni, molte di queste strutturead una "chiusura" certa, perchè i costidi gestione, nonostante la crisi, non sisono ridotti e, quindi, serve un'attenzio-ne dello Stato (a partire dal MEF) neiconfronti di queste realtà fondamentaliper la buona salute del comparto sporti-vo tricolore.

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DENTRO I FATTI

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Norcia: un territorio dallagrande vocazione sportiva Il terremoto dello scorso 30 ottobre ha colpito anche la cittadina umbra che si è sempre distintaper l’alta vocazione sportiva. L’Asi ha testimoniato il suo dolore per gli eventi di Norcia,mettendosi immediatamente a disposizione delle popolazioni colpite con due iniziative destinate alla “raccolta fondi”: il “Tesseramento solidale” e la “Libera raccolta”

Dal 24 agosto scorso la dorsale appenni-nica che attraversa l’area di congiunzionedei territori di Lazio, Umbria, Marche eAbruzzo è tornata a “muoversi” come maiaveva fatto in passato. Un movimentoinarrestabile, ampio, violento che ha gene-rato, nel corso di questi ultimi mesi, unaserie di scosse telluriche che hanno lette-ralmente raso al suolo paesi e frazioni,causato centinaia di vittime e creatoun’emergenza per migliaia di cittadini. Ilprezzo da pagare, ha scritto qualcuno, inun Paese ad alto rischio sismico; il prezzoda pagare, hanno detto altri, per l’assenzadi una politica organica indirizzata allamessa in sicurezza delle abitazioni e deiterritori.Tra le città e i paesi interessatidagli ultimi eventi sismicidel 30 ottobrescorso compare anche Norcia, gioielloincastonato nella Val Nerina e città nataledi S. Benedetto e di sua sorella gemella, S.Scolastica. Parlare di Norcia e del recente

terremoto che l’ha colpita significa, inqualche modo, riconoscere a questa citta-dina il ruolo che da anni le compete traquei territori che ospitano il maggiornumero di eventi sportivi a livello locale enazionale o che sono sede stabile dei radu-ni delle squadre azzurre. Non è affatto un caso, infatti, che tra i primimessaggi di solidarietà alla popolazionenorcina figuri quello del Presidente dellaFederazione Italiana Scherma, GiorgioScarso, che proprio tra i Monti Sibillini, hacreato nel 2010 “la casa del fioretto italia-no”: “Siamo sinceramente vicini col cuore aciascuno dei cittadini di Norcia -è quantodichiarail numero uno della Fis attraversouna nota pubblicata sul sito federale - Inquesti anni tra la scherma italiana ed il ter-ritorio norcino è nato e si è sviluppato unlegame forte e solido, che nemmeno un ter-remoto così violento può scalfire. Stiamovivendo con ansia e preoccupazione questimomenti di emergenza e siamo pronti a

dare il nostro contributo nelle forme e neimodi che, insieme con le istituzioni del ter-ritorio, si prospetteranno. Ciò che è certo- ha concluso Scarso- è che la scherma ita-liana non abbandonerà Norcia, ma anzi,non appena sarà conclusa la fase emergen-ziale e ci sarà la possibilità, si tornerà a faredel centro norcino un punto di riferimentonon solo per il fioretto azzurro ma per tuttoil nostro movimento”. Considerata “CityPartner Fis”, Norcia ospita da 6 anni a questa parte i riti-ri della Nazionale, i raduni estivi degli“azzurrini” e tante altre manifestazionilegate al fioretto e alla scherma. E’ la testi-monianza diretta di chi, dalla parte degliatleti, vive e si allena a Norcia per buonaparte dell’anno a dare la dimensione del-l’importanza del territorio umbro: “Viviamo circa 100 giorni l’anno a Norcia-è quanto sottolinea il campione olimpicodi fioretto maschile, Daniele Garozzo - equelle strade, quella piazza (quella dove laBasilica di S. Benedetto è crollata ndr)e

> Alessandro Cini

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quei luoghi sono per noi luoghi familiaridove abbiamo preparato Europei, Mondia-li e le Olimpiadi. Ci hanno sempre accoltonel migliore dei modi e ci siamo sentiti acasa. Adesso tocca a noi farci sentire vicinie siamo pronti a fare la nostra parte. Nonvedo l’ora di tornare a Norcia per abbrac-ciare i tanti amici che oggi soffrono”.Vicina alla cittadina umbra è stata anchel’ex olimpionica Valentina Vezzali. Attra-verso il suo profilo Facebook, nel suoattuale ruolo di deputata del Parlamentoitaliano, Vezzali ha voluto far giungereparole di conforto : “Tanta paura e tanta tri-stezza nel vedere le feritedelle nostre città- hascritto la sei volte meda-glia d’oro olimpica nelfioretto -. Un pensierospeciale a Norcia, doveho vissuto tanti ritiri conla Nazionale. Adesso ser-ve unità di intenti ed untavolo nazionale per unaseria azione di messa insicurezza dei nostri centristorici. La prevenzioneprima di tutto!”.Il Coni e il Presidente,

Giovanni Malagò, intanto, si sono schie-rati in prima linea per supportare le zoneterremotatedell’Umbria così come acca-duto per quelle del Lazio (per Amatrice eAccumuli sono stati stanziati 480 milaeuro del “Fondo per lo sport e le periferie”per progetti di carattere sportivo). “E anche se non ci sono state problemati-che - ha dichiarato alla stampa Malagò -mi prometto di andare nella zona della ValNerina a Norcia nel giro di poco tempo,perché lì non ci sono stati crolli o dannispecifici, ma mi risulta che ci sia diffiden-

za e perplessità da parte di squadre e socie-tà sportive. C'è un tema di turismo che vaspinto e ricreato attraverso un effetto trai-no. Siamo i primi che vogliamo organiz-zare qualcosa di specifico per queste aree".Anche l’Asi Nazionale ha testimoniato ilsuo dolore per gli eventi di Norcia, met-tendosi immediatamente a disposizionedelle popolazioni colpite con due iniziati-ve destinate alla “raccolta fondi”: il “Tes-seramento solidale” e la “Libera raccolta”.Tante, inoltre, le Associazioni sportivedilettantisticheaffiliate all’Asi che si sono

dichiarate vicine alledonne e agli uominiumbri che, da anni,ospitano nel proprioterritorio eventi a carat-tere nazionale di gran-de rilievo. Basti pensa-re come nella passatastagione la sola Con-fsport Italia A.s.d.r.,attraverso il suo Cam-pionato Nazionale diGinnastica Ritmica diSerie C, ha radunatoproprio a Norcia circa1.500 atlete da ogniparte d’Italia.

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EVENTI

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La Corsa del Ricordo raddoppia:si correrà a Roma e TriesteGrazie alla collaborazione con la FederEsuli la manifestazione acquista una dimensionenazionale. Nella Capitale si correrà la quarta edizione il prossimo 12 febbraio mentre nella cittàgiuliana l’appuntamento è per il 17 settembre in occasione della commemorazione dei 70 annidall’entrata in vigore del Trattato di pace fra Italia e le Potenze Alleate ed Associate

Tre edizioni di grande appeal e partecipa-zione hanno decretato negli scorsi anni ilsuccesso della Corsa del Ricordo, manife-stazione-evento organizzato da Asi, che ècertamente molto di più di un sempliceevento agonistico. L’evento nasce daun’idea del presidente dell’Asi RomaRoberto Cipolletti, sostenuto da AndreaRoberti, Sandro Giorgi e Marco Carotti,per commemorare “sportivamente” la tra-gedia delle Foibe e l’esodo degli italianiche popolavano l’Istria e la Dalmazia nelperiodo post bellico, scacciati dalle pro-prie case dalle truppe del Maresciallo Tito,in occasione del 10 febbraio, data che ilGoverno Italiano ha scelto nel 2004, dopooltre sessant’anni di colpevole oblio esilenzio, per istituire la “Giornata delRicordo”.La manifestazione, che ha avuto sin dal-l’inizio il sostegno di molte Associazionidi Esuli Giuliano-Dalmata, da quest’edi-zione darà patrocinata e sostenuta dallaFederEsuli, La Federazione delle Associa-zioni degli Esuli Istriani Fiumani e Dal-mati. E’ stato il presidente Antonio Balla-rin in prima persona, dopo essersi entusia-smato davanti agli oltre mille partecipantidella terza edizione, a decidere che la Cor-sa del Ricordo meritasse una mano per ildecisivo salto di qualità.

> Gianluca Montebelli

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EVENTI

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Dopo quasi un anno di lavoro si è decisodunque, per il 2017, di raddoppiare lamanifestazione.Non solo Roma, nella tradizionale datadella domenica successiva la Giornata delRicordo, che quest’anno cade il 12 febbra-io, ma anche Trieste dove si correrà il pros-simo 17 settembre, altro momento storicoper gli esuli Giuliano-Dalmata, perché, nel1947, proprio in quella data, entrò in vigo-re il Trattato di pace fra Italia e le PotenzeAlleate ed Associate, siglato a Parigi il 10febbraio dello stesso anno.Nel 2017 dunque saranno dunque 70 annida quel giorno, che cambiò tragicamentela vita di tante persone, e per ricordarlo nelmodo più solenne possibile gli esuli di tut-ta Italia si daranno appuntamento nel capo-luogo giuliano dando vita, grazie all’ini-ziativa di molte Associazioni, a cerimoniedi commemorazione ed eventi straordina-ri.Anche lo sport, naturalmente, avrà un ruo-lo preminente nel contesto della giornata.Su questi presupposti la Corsa del Ricordosarà uno dei momenti clou della giornata.Asi, in collaborazione con Federesuli, stastudiando un percorso particolarmentesignificativo che avrà come scenario laFoiba di Basovizza dove nei tragici giornipost bellici hanno perso la vita centinaia dinostri connazionali ed oggi divenuta unsimbolo della città di Trieste, dove sarannoposti la partenza e l’arrivo della gara.Le due gare naturalmente avranno un filo

conduttore comune, volto a porre concre-tamente l’attenzione su un periodo storicodi cui le nuove generazioni conosconopoco o nulla.L’intero progetto sarà presentato nel corsodi una conferenza stampa che si terrà aRoma nel prossimo mese di gennaio pres-so la Sala Rossa delle piscine del Foro Ita-lico.Annunciata sin d’ora la partecipazione diimportanti personalità del mondo dellapolitica, dello sport e del mondo Giuliano-

Dalmata. Numerosi testimonial, originaridell’Istria e della Dalmazia porteranno illoro fattivo contributo all’iniziativa.La Corsa del Ricordo avrà anche quest’an-no il patrocinio del Coni, della Fidal e dinumerosi enti locali.A rendere ancor più significativa l’edizio-ne romana della manifestazione da que-st’anno, per volontà del presidente dellaFidal Lazio Fabio Martelli, sarà validacome Campionato Regionale Master sulladistanza dei 10 chilometri.

Abdon Pamich

Nino Benvenuti

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CINEMATOGRAFIA SPORTIVA / Oltre lo sport

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Voi credereste a quest’uomo?Stop at Nothing del documentarista Alex Holmes, Stop at Nothing del documentarista Alex Holmes, ci racconta il più grande inganno sportivo deglici racconta il più grande inganno sportivo degliultimi anni: l’ascesa, le vittorie e l’eclatante cadutaultimi anni: l’ascesa, le vittorie e l’eclatante cadutadi Lance Armstrongdi Lance Armstrong

Il ciclismo è forse lo sport in cui, più ditutti, vince il singolo: il primo a tagliare iltraguardo riceve applausi, onori, meda-glie, fiori, maglie rosa o gialla; dal secon-do in poi c’è la massa, quasi l’anonimato.Di nomi di campioni delle due ruote la sto-ria è piena, ma ce n’è uno in particolareche sembrava uno squalo insaziabile: Lan-ce Armstrong. Il documentario del 2014 Stop atNo-thing (che in inglese indica una personadisposta a tutto pur di raggiungere i propriscopi) del documentarista Alex Holmes, ciracconta il più grande inganno sportivodegli ultimi anni: l’ascesa, le vittorie el’eclatante caduta di Lance Armstrong.Attraverso le interviste alle persone che lohanno seguito negli anni: la massaggiatri-ce Emma O’Reilly, la coppia di amiciFranky e Betsy Andreu, la madre Linda,ex compagni di squadra. Il filmato parte dagli esordi di Lance come

ciclista, per poi concentrarsi sulle sue vit-torie segnalando come fin dagli inizi ilcampione avesse contattato il dottorMichele Ferrari, noto nell’ambiente comeDottor Doping. Alex Holmes quindi spie-ga già in partenza l’obiettivo del suo docu-mentario: “Armstrong ha ingannato tutti,vi spiego come”. Determinato ad emerge-re, fortificato da un’infanzia difficile, Lan-ce entra nel mondo del ciclismo per diven-tare famoso e guadagnare soldi ed erapronto a tutto pur di raggiungere il suo sco-po. Ripresosi dal cancro testicolare nel 1998,Armstrong era deciso a tornare in sella eperseguire il suo obiettivo primario: il suc-cesso. Ottenne un posto nel team USPostal e ricontattò il dottor Ferrari per otte-nere “aiutini” che potessero portarlo sulpodio; per fare questo non esitò a trascina-re con sé tutto il team. Tra i membri dellasquadra anche il suo amico FrankyAndreu, che però non si lasciò coinvolgeretotalmente nella frode; egli stesso, nelle

interviste, ammette di aver assunto ormo-ni, ma di non essere mai arrivato ai livellidegli altri per una promessa fatta allamoglie Betsy. Ma è dura star dietro a deisuperuomini se, per tua stessa ammissione,non sei un campione ma una semplice “apeoperaia” che lavora per il team, così Fran-ky si trova a dover salutare presto la USPostal e veder sfumare quella che potevaessere non una sfolgorante ma di sicurolusinghiera carriera sulle due ruote.Senza guardare in faccia a nessuno, Lancesi rivelò quindi spietato nel lasciarsi indie-tro chi non era pronto a seguirlo, tra questianche la massaggiatrice Emma O’Reilly,che dai panni di “sorella maggiore” diArmstrong divenne poi una dei suoi accu-satori. Ma intanto Armstrong andava avanti,macinando maglie gialle e successi perso-nali con la sua Lance Armstrong Founda-tion contro il cancro: aveva il mondo, spor-tivo e non, che lo acclamava per l’eroe chein realtà non era.

> Donatella Italia

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Ma quanto può durare una menzogna? Set-te Tour de France.Alla sua settima maglia gialla, sempre por-tato in palmo di mano da personalità dellospettacolo (Robin Williams e Tom Hanks)e politiche (George W Bush e John Kerry),

Lance era finalmente realizza-to. Ma non aveva tenuto contodi una mina vagante: il suo excompagno di squadra FloydLandis, squalificato perdoping nel 2007, scrisse unamail in cui rivelava tutto ciòche accadeva tra i membridell’US Postal e tutte lesostanze che accettavanodi iniettarsi per collezio-nare vittorie e la inviò aivertici del ciclismo sta-tunitense nel 2010.Lo scandalo esplosecon la potenza di una

bomba atomica. Armstrongresse per tre anni, arrivando anche a

insultare gli Andreu ed Emma O’Reilly:tutto pur di salvare il suo impero. Ma lagente intorno a lui iniziò a parlare e diven-ne impossibile reggere il castello di sab-bia. Le ultime scene mostrano Armstrong ospi-te della conduttrice statunitense OprahWinfrey, che ammette di aver assuntosostanze dopanti per anni: finalmente hagettato la maschera.Alex Holmes, documentarista vincitoredel premio BAFTA per ildocumentario Dunkirk sull’evacuazionedelle forze britanniche dalla città di Dun-kerque nel 1940, illustra in modo moltonitido il suo punto di vista: Armstrong ciha ingannato tutti per molti, troppi anni.Alternando interviste in studio a sequenzetratte dalle gare o dai telegiornali, confe-ziona un prodotto veloce, che non ha delpedagogico quanto del giornalistico, senzamai scadere nel sensazionalismo. Alle suespalle, c’è da dirlo, Holmes aveva i pro-duttori che vinsero il premio Oscarper OneDay in September sui tragici Gio-chi di Monaco del 1972.Un prodotto ben fatto che ci conduce alladomanda finale, guardando negli occhiArmstrong: per quanto tempo ancora gliavremmo creduto, lo avremmo esaltato?

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MONDO ASI

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Pisa ha ospitato l’11^ edizione di “Sport&Cultura”

Una serata davvero speciale, vissuta da chiha voluto esserci, in maniera coinvolgenteed emozionante. L’Undicesima edizionedel Premio 'Sport&Cultura-GliOscardel-loSportItaliano' promosso da ASI, checome tradizione si fregia del patrocinio delCONI, accolta quest’anno nell’accoglien-te hotel AbitaliaTowerPlaza, ha ancora unavolta colto nel segno, sia per la presenzadi importanti e qualificati testimonial siaper la qualità e le motivazioni delle pre-miazioni.Fra gli ospiti di riguardo Roberto Fabbri-cini, Segretario Generale del Coni e Sal-

vatore Sanzo, indimenticato campione discherma che oggi ricopre un duplice edimportante ruolo nel mondo dello sporttoscano, quello di l'Assessore allo Sport eall'Impiantistica Sportiva del Comune diPisa, nonché Presidente del CONI ToscanaSalvatore Sanzo. Sul palco, insieme al Pre-sidente di Asi Claudio Barbaro, è inoltresalita, in qualità di madrina della serata,Maurizia Cacciatori, la pallavolista italia-na più famosa di sempre, che ancora unavolta ha voluto legare la sua immagine diatleta ad un progetto volto alla diffusionee alla promozione dello sport di base, spo-sando in pieno il progetto di Asi.A rendere ancor più qualificata la serata il

coinvolgimento diretto della RegioneToscana, della Provincia e dal Comune diPisa, nonché dal comitato regionale CONIToscana.Come è noto il premio 'Sport&Cultura’ siarticola in tre sezioni.La prima Impiantistica Sportiva, PremioICS’, riservato a Amministrazioni Comu-nali, Provinciali e Regionali (sopra i25.000 abitanti) che attraverso l’uso, l’edi-ficazione o la ristrutturazione di impiantisportivi, o attraverso specifici progetti,abbiano favorito l’attività sportiva e moto-ria, è andato al Comune di Udine che,assieme ad Udinese Calcio Spa, ha realiz-zato il Nuovo Stadio Friuli, un modello

Consegnati da Asi, nell’accogliente AbitaliaTowerPlaza di Pisa, i prestigiosi Oscar dello Sport Italiano. La serata ha visto la partecipazione di grandi campioni come SalvatoreSanzo e Maurizia Cacciatori e del Segretario Generale del Coni Roberto Fabbricini

> Gianluca Montebelli

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nuovo, a misura di spettatore, che ha tenu-to in debita considerazione il rispettodell’ambiente e del territorio. La giuria hascelto questo progetto, su gli altri in garaa larga maggioranza, oltre il 53%.La seconda, Innovazione tecnologica,riservata alle Federazioni e ai Media che

hanno sfruttato la tecnologia per realizzareinnovazioni di processo e prodotto inambito sportivo e, così facendo, abbianocontribuito alla diffusione di un servizio adalto valore innovativo, è stato attribuitoalla Federazione Italiana Atletica Leggeraper aver pensato, e attuato, il grande pro-

getto Run Card, volto a riunire in una solacommunity tutte le persone che corrono.Un vero plebiscito da parte della giuria cheha premiato la Fidal con l’ 88,5 %.La terza sezione, quella maggiormentesentita, è quella intitolata a Fabrizio Quat-trociocchi, l’indimenticato nostro conna-zionale morto eroicamente in Iraq, grandesportivo ed appassionato di arti marziali,al quale è stato abbinato il riconoscimentorelativo all’Etica Sportiva a cui concorro-no ogni anno gli atleti, i direttori di gara,i dirigenti, i tecnici o le società sportivedistintisi per un gesto di alto valore eticoformativo, o decisivi nel contribuire alladiffusione dei valori dello sport, ad essereinsigniti di riconoscimento.Sul palco per la consegna è salita la sorellaGraziella, visibilmente emozionata, allaquale, in memoria dell’eroismo di Fabri-zio, è stato attribuito un interminabileappaluso da tutti i presenti, scattati in piediall’unisono.Il Premio Quattrocchi è andato alla scher-mitrice Elisa Di Francisca per aver fattosventolare, durante la cerimonia di apertu-ra delle Olimpiadi di Rio, la bandiera euro-pea. Per lei il 45% delle preferenze deivotanti.

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MONDO ASI

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Il Consiglio Nazionale acclamaClaudio Barbaro presidente

A Pisa unanimi consensi per l’uomo che guida con successo l’ente da ventuno anni. Tutti hanno concordemente invitato il massimo dirigente

a rivedere la propria volontà a non ricandidarsi. Sottolineati nel corso del dibattito i lusinghieri numeri raggiunti: 800.000 tesserati e 11.000 sodalizi affiliati

> Gianmaria Italia “L’ASI al servizio della gioventù, del miglio-ramento della qualità della vita e dello Sport”,e questa missione l’ente la sta svolgendo ver-so gli oltre 800.000 tra atleti, dirigenti, tec-nici, giudici e praticanti tesserati al 31 ottobre;lusinghiero anche il numero dei soggetti attividell’ASI, dirigenti e tecnici che hanno supe-rato i 40.000. Nella stessa data si contano aben 11.000 i sodalizi affiliatisi, compresi cir-coli culturali, e 7.239 società sportive iscritteal Coni. Il Consiglio Nazionale è stato ono-rato dalla presenza del Segretario Generaledel Coni Roberto Fabbricini che ha posto l'ac-cento sulla crescita dell'Asi negli ultimi anni.Con queste premesse è stato convocato aPisa, domenica 27 novembre , il 9° Consiglionazionale; “Si premia la nostra sagacia, queisacrifici che hanno avuto un senso in questonostro cammino verso i 30 anni di attività”,ha sottolineato il presidenteAvv. GiuseppeScianò aprendone i lavori.Numeri che definirebbero soddisfatto, pagodel risultato raggiunto qualunque ente di pro-

mozione sportiva; eppure non è così perAssociazioni Sportive Sociali Italiane che,nel corso del suo Consiglio Nazionale, havoluto principalmente rendere merito al suopresidente nazionale Claudio Barbaro, per-ché ritirasse ipropositi di rinuncia dopo 22anni ininterrotti di guida; intento già annun-ciato nel 2012 mentre gli si rinnovava il man-dato quadriennale. Umberto Candela ha pre-sentato una mozione per la riconferma di Bar-baro alla candidatura a presidente nazionale,”per una ancor più efficace conduzione del-l’ente”, in occasione dell’Assemblea elettivache si terrà a Fiuggi alla fine di gennaio 2017.“Barbaro, devi continuare a fare crescere laclasse dirigente; il tuo prossimo impegno èquello di creare e fare crescere quella figurache potrebbe un domani prendere il tuo ruolo.Per il bene dell’Ente devi rimanere presidentedell’ASI”, è stata l’esortazione dell’Avv.Alessandro Levanti imitato da molti altri con-siglieri con l’auspicio, tra l’altro, che possaentrare nella Giunta del Coni. Lo stesso Scia-nò, presidente dal primo Consiglio Nazionaletenutosi a Latina nel 1995, l’aveva chiesto in

apertura dei lavori di Consiglio. Va detto cheanche Scianò aveva annunciato l’intenzionedi ritirarsi dalla propria carica e Barbaro, ini-ziando il proprio intervento, così gli rispon-deva: “Non prendo in considerazione ledimissioni di Pino Scianò da presidente delConsiglio nazionale.” Gli faceva eco l’ap-plauso che, unanime, si levava dall’assem-blea. Questo il ritratto di un’assise che passerà agliannali nella sintesi che ne ha tracciato il Pre-sidente Nazionale che elogerà poi il comitatoregionale Toscana per l’organizzazione e peril sostegno economico che, insieme all’Isti-tutodi Credito Sportivo,ha messo in calenda-rio questo appuntamento che era stato prece-duto, la sera prima, dal conferimento dei Pre-mi ASI Sport e Cultura. Nel corso del suointervento Barbaro ha presentato un’iniziati-va tesa a fare emergere e valorizzare le pro-prie radici nel Centro Nazionale SportivoFIAMMA: l’istituzione di un’emerotecadove raccogliere documenti e immagini diquel periodo così proficuo e florido anche peril contributo allo Sport nazionale. Al terminedei lavori il Presidente nazionale scioglievala riserva accettando, accolta dall’unanimeapplauso, la candidatura per il rinnovo di cari-ca nel prossimo quadriennio.Un ente, dunque, in ottima salute che contasu strutture periferiche che stanno ampliando

la rete di servizi sul territorio con nuovi ser-vizi alle società quali i corsi perl’utilizzo deidefibrillatori, la scuola formazione sportiva el’importante risultato dai settori tecnici conl’inserimento nell’Albo Istruttori di persona-le qualificato; va altresì ricordato che il set-tore calcio dell’ASI è l’unico ad avvalersi diarbitri internazionali.In questa occasione si è ripetuta una piacevo-le consuetudine: il conferimento dei premi“Fabrizio Levati” , “Nadia Torretti; donnaASI dell’anno”, “Giulio Cassiano” e “Cartel-lino verde” di cui diamo dettaglio in altra par-te.Un appuntamento, dunque, particolarmentesignificativo che ha consolidato i suoi valoriin termini umani ed organizzativi.

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PREMIO LEVATI

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PREMIO FABRIZIO LEVATI a Fabio BRACAGLIA Presidente Regionale ASI Lazio“Manager sportivo di provata capacità, lodevole nell’ organizzazione disignificative manifestazioni; gli si riconosce il merito della crescita del Comitatoregionale ASI Lazio e la proficua gestione dei suoi comitati provinciali”.

PREMIO ALLA CARRIERA a Gianluca MONTEBELLI Direttore Responsabile di Primato“Giornalista che nella sua trentennale carriera ha maturato una lodevoleesperienza esprimendo ammirevole professionalità nella direzione della nostrarivista portandola a lusinghieri risultati redazionali.”

PREMIO SPECIALE a Andrea MARIOTTINI Responsabile Regionale Toscana settore calcio“Dirigente competente che ha saputo esprimere ammirevole capacità nella guidadel settore Calcio in Toscana meritando anche la promozione a componentedell’esecutivo nazionale di questo importante settore.”

Il PREMIO NADIA TORRETTI DONNA ASI 2016 a Silvia FARIGU atleta della Asd Adelante Cagliari“Unendo impegno, passione, tecnica e grande spirito di sacrificio Silvia Fariguha conquistato prestigiosi traguardi sportivi che la pongono tra le atlete dimaggiore valore nel panorama internazionale del Taekwondo. Un premio chel’ASI le assegna con orgoglio quale pregevole esempio di donna e di atleta”.

Il PREMIO ASI GIULIO CASSIANO a Sabrina MOLINOresponsabile nazionale settore sport per disabili“Particolarmente meritevole di lode per aver avviato e valorizzato questo cosìsignificativo settore nel nostro Ente e nel territorio”

Il PREMIO ASI CARTELLINO VERDE a Gianluca Di Donato dell’Associazione Real Borbonica“durante una gara del campionato di calcio faceva annullare una rete a vantaggio della propria squadra in evidente azione di fuori gioco”

PREMIO ASI GIULIO CASSIANO

PREMIO NADIA TORRETTI DONNA ASI 2016

PREMIO ASI CARTELLINO VERDE

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Indetta l’Assemblea NazionaleLa Giunta Esecutiva ha fissato l’appuntamento per il 29 gennaio 2017 al Teatro Comunale di Fiuggi. Saranno votate le modifiche allo Statuto, si procederà poi al rinnovo di tutte le cariche nazionali dell’Ente

MONDO ASI

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La Giunta Esecutiva, riunitasi nell’ambitodella kermesse che si è svolta a Pisa in occa-sione dell’ormai tradizionale consegna deipremi “Sport e cultura”, ha indetto l’Assem-blea Nazionale ordinaria e straordinaria.La massima assise di ASI si terrà il 29 gen-naio 2017 al Teatro Comunale di Fiuggi esarà chiamata innanzitutto ad esprimersisulle proposte dimodifica dello statuto per-venute alla Direzione Generale.Dovrà quindi provvedere al rinnovo di tuttele cariche nazionali come sancito dal mag-giore strumento regolamentare dell’Ente.La riunione dell’organo esecutivo si è apertacon l’intervento del Presidente RegionaleASI della Toscana Mattonai, che ha portatoil saluto del suo Comitato entrando poi, conuna serie di suggerimenti, nel merito dellefuture attività e dei rapporti tra le varie strut-ture dell’Ente.

> Alessandro Levanti Nelle sue comunicazioni il Presidente Bar-baro ha illustrato l’attuale situazione di ASI,il suo continuo miglioramento sotto il pro-filo organizzativo e sotto quello finanziario,la sua sempre più capillare presenza sul ter-ritorio, sottolineando che ha raggiunto posi-zioni molto lusinghiere nella “classifica”degli Enti di Promozione, con particolareriguardo a quanto attiene all’attività di orga-nizzazione degli eventi strettamente sporti-vi, amatoriali ed agonistici, e di quelli for-mativi.Uno stato di salute, ha sottolineato Barbaro,positivo che deve spronare tutto l’Ente a nonabbassare la guardia ed a puntare a traguardiancora più elevati.Il Presidente ha assicurato, su sollecita-

zione del Vice Presidente Levanti, cheASI si muoverà, di concerto con quegliEnti di Promozione che vorranno affian-care il nostro nell’iniziativa, affinché ilComitato Olimpico dia il giusto peso alla

realtà che gli EPS rappresentano nell’am-bito dell’attività motoria amatoriale edanche in quella agonistica.Un esempio per tutti è rappresentato dainumeri delle ASD e dei praticanti, di moltosuperiori nell’affiliazione e nel tesseramentoagli EPS rispetto a quelli relativi all’adesio-ne alle Federazioni Sportive Nazionali edalle Discipline Sportive Associate, in un rap-porto prudentemente valutabile in tre a uno.Barbaro ha infine ricordato che, sotto il pro-filo politico, l’esito del referendum costitu-zionale avrà comunque ripercussioni sulpanorama istituzionale generale, e quindianche sul comparto associativo, sportivo enon. La Giunta ha poi preso atto della relazionedel Direttore Tecnico Candela sulla situazio-ne dei Settori, haapprovato la bozza delbilancio consuntivo da sottoporre al Consi-glio Nazionale, e provveduto ad una serie diadempimenti statutari.

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MONDO ASI

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Si è svolta presso l’Hotel Abitalia TowerPlaza di Pisa la Conferenza ProgrammaticaOrganizzativa del Settore Calcio Nazionaleche lo scorso anno si era svolta a Fiuggi. A fare gli onori di casa il Responsabile Nazio-nale, Nicola Scaringi, che, nel suo interventoha ringraziato tutti i partecipanti con partico-lare attenzione alle new entry. Presenti natu-ralmente i responsabili provinciali calcio diNapoli Pietro Giannone e Taranto MarianoScarciglia, e il vice presidente del consiglionazionale Sante Zaza. Scaringi dopo un brevepreambolo sullo momento del settore calcio,in continua crescita. I ringraziamenti più forti sono stati per Asiche ha permesso le conferenze programmati-che organizzative e lo svolgimento delle finalinazionali 2016 a Manfredonia (FG) dove, perla prima volta è stato possibile, presso la stes-sa struttura, lo svolgimento delle gare di tuttele discipline del calcio. Nella stessa location si è svolto il radunonazionale arbitri che per la prima volta ha avu-to luogo il giorno antecedente le finali, al finedi garantire una maggiore partecipazione atti-va e qualitativa. Scaringi ha poi posto l’obiettivo sulle pro-blematiche scaturite nelle ultime finalinazionali riguardanti soprattutto il settorearbitrale. Problematiche che investono siala disponibilità dei direttori di gara che peri rimborsi a loro spettanti per le prossimefinali nazionali.

Prevista la convocazione di tre arbitri perregione, aggiungendo che qualora pervenga-no da una regione meno di tre arbitri questinon avranno diritto a rimborsi chilometrici. E’ stato inoltre, precisato che per gli idoneinei corsi per arbitri, dirigenti, tecnici, com-missari di campo ed osservatori arbitrali saràobbligatorio l’inquadramento nel settore cal-cio nazionale ed iscrizione all’Albo Naziona-le dei Tecnici.È stata evidenziata la necessità per il settorecalcio, più che per le altre discipline, la neces-sità di lavorare in sinergia con i comitati peri-ferici, al fine di evitare, come è accaduto spes-so negli ultimi anni, la rinuncia alla parteci-pazione verrà stabilita una quota di pre-iscri-zione per le finali nazionali e sarà resa possi-bile l’apertura ad una seconda squadra perregione con costi interamente a proprio cari-co. Infine Scaringi si è detto preoccupato perquanto e accaduto in Calabria e Sicilia, dovesi sono verificate le dimissioni del responsa-bili del settore calcio regionali, il presidenteha auspicato soluzioni celeri e positive. Lo stesso Scaringi inoltre ha lanciato la pro-posta, di istituire un premio alla memoria delResponsabile del Dipartimento Arbitrale,Fulvio Pieroni, deceduto alcuni mesi fa.Il coordinatore Tecnico del DipartimentoArbitrale, Americo Scatena ha poi fato unresoconto sulle finali, sottolineando che alcu-ni comitati hanno inviato arbitri inadeguati,poco preparati e non all’altezza della manife-stazione.

La riflessione è terminata sottolineandocome la programmazione sia elementoessenziale per ottimizzare le risorse del-l’Ente. La proposta finale è stata quella diratificare le nomine degli arbitri nazionalied internazionali. Confermato anche per il 2017 il premio“Lorenzo Cesari”.Il Vice Presidente del Consiglio Nazionale epresidente del CR Piemonte Sante Zaza si ècongratulato con il settore ed ha convenutocon la necessità di lavorare in sinergia con icomitati periferici. Lo stesso Zaza ha postopositivamente l’accento sulla decisione delSettore di non affiliare direttamente le Societàma di lasciare tale onere ai comitati periferici. Il Settore Calcio infatti ha recepito l’esigenzadi lavorare in sinergia con i CR e i CP per unafunzionale opera congunta all’interno del-l’ente.Componente del Consiglio Nazionale, Salva-tore La Mendole di Messina chiede che il set-tore faccia pressione per il rinnovo della con-venzione con la FIGC riguardante il settoregiovanile e scolastico scaduto. Il Presidente Provinciale di Catania AngeloMusumenci si è congratulato per la scelta delpresidente Scaringi di lavorare al fianco degliorgani periferici.La Conferenza Programmatica Organizzativasi è conclusa con la presentazione del giornaleon line del CR Campania www.campania-sport.it, che tratterà porrà in evidenza tuttedelle manifestazioni sportive organizzate dal-l’Asi in Campania.

Calcio, un settore in crescitaA Pisa si è svolta la Conferenza Programmatica Organizzativa con il presidente Nicola Scaringi a fare gli onori dicasa. Sottolineati il rapporto sinergico con tutti i comitati periferici e la qualità degli eventi organizzati nel 2016

> Alberto Aniello Scaringi

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Si conclude tra luci e ombre l’edizione 2016di Fieracavalli Verona, dove anche quest’an-no il Sport Equestri di ASI è stato presentecon una postazione operativa e di rappre-sentanza presso il padiglione 9 (AreaAIQH).I bilanci di fine kermesse sembrerebbero inrosso rispetto alle ultime edizioni soprattuttose riferiti agli oltre 800 cavalli in menorispetto al 2015. Decisamente ridimensiona-ta l’immagine di alcune attività, come adesempio il Mountain Trail che nella prece-dente edizione aveva dato invece l’impres-sione di poter essere una disciplina di grandiprospettive così come quella dell’Horsman-ship, inspiegabilmente assente.Incompresa anche l’assenza del CavalloArabo che negli scorsi anni era stata egre-

giamente rappresentata dagli Show di Ani-ca, la più importante associazione allevato-riale del cavallo arabo nonché partner diASI.Impegni sempre di gran prestigio per ASI,che rimane in assoluto il più importante Entedi Promozione Sportiva CONI nel settoredegli Sport Equestri, anche quest’anno coin-volto in alcuni convegni riguardanti deitemi centrali della propria attività di settore.Di taglio decisamente istituzionale la tavolarotonda sul benessere del cavallo sportivo,che ha visto la presenza del responsabile delSettore Sport Equestri ASI Emilio Minun-zio, su invito del Ministero della Salute,tenutasi giovedì 10 novembre.Altro importante appuntamento per ASIquello del convegno “Sport equestre e salu-te” che si è tenuto sabato 12 al centro con-gressi della fiera. L’iniziativa, promossa da

Francesca Romana Nucci e dal ProfessorGian Ludovico Rapaccini(dirigente del-l’Unità Operativa Complessa di MedicinaInterna e Gastroenterologia dell’UniversitàCattolica del S. Cuore, Policlinico A.Gemelli di Roma)ha trattato tematiche ine-renti gli effetti benefici sulla mente dell’uo-mo prodotti dalla relazione uomo–cavallo(dallo sport alla riabilitazione) e le modalitàpiù corrette di gestione e cura del soggettoequino.Il convegno ha avuto inoltre il contributodi Maria Lucia Galli (Psicologa e giornali-sta), Eleonora Di Giuseppe (Presidente diEquinozio – Etica e Benessere negli SportEquestri), Daniela Zoppi (Presidente CentroRiabilitazione Equestre Villa Buon Respi-ro), Emilio Minunzio (Responsabile SettoreSport Equestri Asi) e del cavaliere nazionaleLuca Moneta.

MONDO ASI

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Fieracavalli Verona chiude fra luci ed ombreProgramma ridimensionato con oltre 800 cavalli in meno rispetto ad un anno fa. Per Asi, che ha ribadito la propria leadership fra gli enti di promozione nel settore equestre, però il bilancio è largamente positivo

> Paolo Signorelli

33Emilio Minunzio responsabile nazionale Sport Equestri Asi e Daniela Zoppi Presidente Associazione Villa Buon Respiro

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tuttonotizie

Ha finalmente avuto inizio un progetto idea-to da Rock in Roma e Hippogroup, con la col-laborazione tecnica del Settore Sport Eque-stri Asi, che vede ogni venerdì mattina ungruppo di giovani romani diversamente abilio socialmente svantaggiati, svolgere, a titologratuito, delle attività a cavallo adattate edintegrate presso la Scuola di Equitazione Asidell’Ippodromo di Capannelle, sotto la guidadi qualificati tecnici di specialità. L’encomia-bile iniziativa, denominata “Sport e Cavallocome veicoli sociali”, è stata realizzata daHippoGroup Roma-Capannelle, la societàche gestisce l’impianto ippico comunale, eRock In Roma, organizzatrice della rassegnadi musica internazionale che ogni estate hacome palcoscenico il parterre dell’ippodro-mo. La parte tecnica del progetto vede coin-volta l’Asi, che è a tutti gli effetti consideratoun soggetto sportivo precursore nel campospecifico nonché piattaforma di formazioneaccreditata presso la Regione per la forma-zione Socio Sanitaria in campo di InterventiAssistiti con gli Animali, secondo le linee gui-da del Ministero della Sanità. Il progettomodulare di attività a cavallo arricchisce ilgià ricco bouquet di attività e eventi collate-rali, collegati al cavallo e non, che integra laprimaria funzione dello storico impiantoippico romano. L’iniziativa, rivolta in primisalle scuole dei Municipi limitrofi l’ippodro-mo, è stata oggetto di una attenta program-mazione.

NASCE A ROMA IL PROGETTO “SPORT E CAVALLO COME VEICOLI SOCIALI”

HA PRESO IL VIA IL PROGETTO IDEATO DA ROCK IN ROMA E HIPPOGROUP, CON LA COLLABORAZIONE TECNICA DEL SETTORE SPORT EQUESTRI ASI

Le attività hanno già avuto inizio accompa-gnate dal plauso delle famiglie e dei ragazzistessi che, entusiasti dell’approccio al mondodel cavallo, hanno avuto un primo approcciodella vita di scuderia e oltre a quello dellasella. Obiettivo principale del progetto èquello di offrire ad atleti diversamente abiliun percorso verso l’autonomia, la valorizza-zione dell’individuo attraverso il potenzia-mento delle sue abilità residue, un percorsoche comprenda occasioni di aggregazione esocializzazione e, soprattutto, una porta sulmondo dell’Equitazione come pratica sporti-va adattata o come attività ludica. Giovedì 8dicembre, nella Club House dell’Ippodromo

Capannelle, nel corso di una presentazionecui hanno partecipato oltre a rappresentantidei media tutti ragazzi coinvolti, genitori, eoperatori, gli organizzatori hanno fatto ilpunto sul progetto. Al tavolo dei relatori ElioPautasso, DG di HiuppoGRoup Roma Capan-nelle, Sergio Giuliani, Amministratore Dele-gato di Rock in Roma, Emilio Minunzio,responsabile nazionale del settore SportEquestri Asi e Chiara Minelli, curatrice delprogetto e coordinatrice della parte tecnicadello stesso.

Le parole dei relatori:Elio Pautasso: “Una esperienza importante

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Antonio Mancini nasce il 21 maggiodel 1940, diviene arbitro di calcio confama regionale (AIA FiGC Abruzzo),divenendo prima dirigente UISPabruzzese, poi CSI, poi ASI nel 2010,eletto presidente del comitato regio-nale abruzzese nel 2012 sino alla suamorte avvenuta l'8 dicembre 2016.Uomo di Sport, molto conosciuto edapprezzato in Abruzzo anche per lasua attività di dirigente sportivo del-l'Intercral Abruzzo, entusiasta del-l'ASI per il quale ha lavorato con pas-sione sino all'ultimo giorno di vita.(Luigi Spina, vicepresidente vicarioASI Abruzzo).

L’ULTIMO SALUTOAD ANTONIO MANCINI

zio del progetto equitazione, già stiamolavorando per una analoga iniziativa da lan-ciare, sempre in ippodromo, per il rugby.”Emilio Minunzio: L’Asi è stato veramenteonorato di venire coinvolto in questo proget-to. La nostra organizzazione è da anni leadernel campo nel settore degli Sport Equestri,all’interno del quale, ha ideato e realizzatoun intero comparto di Discipline Integrate(attività equestri rivolte a soggetti disabili ea soggetti normodotati). Presso l’IppodromoCapannelle promuoviamo già da un paiod’anni l’attività di un centro di equitazioneper ragazzi e dei battesimi della sella chetanto successo riscuotono nelle giornate dimaggiore affluenza di pubblico. Questo pro-getto è certamente nelle nostre corde ed haraccolto grandi professionalità nella sua ste-sura e messa in opera”Chiara Minelli: Abbiamo iniziato con dieciragazzi per il debutto del progetto ma abbia-mo tutte le possibilità di incrementare inumeri con l’arrivo di nuove risorse. L’appun-tamento per il momento è stato una voltaalla settimana con attività in scuderia e insella. Il nostro è un approccio al cavallo cheha una connotazione prettamente sportivatant’è che l’obiettivo è quello di riuscire aportare almeno alcuni dei nostri ragazzi ingare aperte a tutti. Il raggiungimento dellapiena autonomia è un risultato impagabileper ragazzi che hanno problematiche impor-tanti come quelli con cui noi lavoriamo.

che avevamo in cantiere da tempo e che con-ferma come sempre maggiore l’attenzionedel nostro impianto verso il sociale. La colla-borazione tra Rock in Roma e l’ippodromoCapannelle è ormai quasi trentennale. Abbia-mo sempre trovato strade interessanti dapercorrere insieme ma quest’ultima è la pri-ma in cui siamo affiancati in un progetto cheha il cavallo al centro dell’attenzione. L’espe-rimento ci sta dando grande soddisfazione eposso sin d’ora confermare che almeno finoalla prossima estate abbiamo intenzione diproseguirlo, allargando di molto la forbice didue mesi previsti come iniziale verifica del-l’iniziativa”.Sergio Giuliani: “Da sempre, a fianco dell’at-tività di organizzatori di spettacoli, abbiamoinvestito in campagne per il sociale, anchequi all’ippodromo Capannelle. Dalla lottacontro la violenza sulle donne, in collabora-zione con AIED; il progetto contro il bullismo“Lecosecambiano”, patrocinato dalla comu-nità europea; Race for the Cure, maratonaorganizzata dalla Susan G. Komen Italia,basata sul volontariato che opera dal 2000nella lotta ai tumori al seno. La cosa che piùmi ha entusiasmato di questo “Sport e Caval-lo come veicoli sociali” è stato vedere la gio-ia dipinta sui volti dei ragazzi che ho incon-trato all’ippodromo Capannelle. La sensazio-ne palese è che il risultato stia dando ottimifrutti: la loro felicità ne è la conferma. Mentreci godiamo il bilancio positivo di questo ini-

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ORGANIZZA

La redazione di Primato rende noto ai lettori,ai dirigenti della periferia, a tutti gli opera-tori di ASI ,che le manifestazioni di cui si parlanelle pagine del mensile sono soltanto unaparte della miriade di eventi organizzati intutta Italia sotto l’egida dell’ente. La scelta,per evidenti ragioni di spazio, cade su quelleiniziative ritenute di maggior rilevanza siaper numero di partecipanti che per l’interes-se che suscitano sul territorio. Il quadro completo di quanto organizzato daASI trova regolarmente spazio sul sito inter-net www.asinazionale.it.

A L’AQUILA LA 18^ EDIZIONE DEL TROFEO INTERNAZIONALE DI JUDOLa bellissima struttura sportiva all’interno della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia diFinanza a Coppito (L'Aquila)ha fatto da cornice alla 18a Edizione delTrofeo Internazionale di JudoCittà di L'aquila(12° Memorial Brigadiere Augusto Desideri). L’Asi non poteva sperare in unamigliore base pubblicitaria per manifestare il cambiamento che è in corso nel proprio Settore Judoed auspicato dai dirigenti dell’ Ente; il M° Massimo Mattioli, Responsabile nazionale del Settore,ed il M° Fabio Caiazzo,componente della Giunta Esecutiva dell’Asie maggior sponsor per il rilanciodi questa Disciplina Sportiva Olimpica a livello nazionale ed internazionale. Entrambi sono dasempre abituati ad anteporre l’azione alle parole e la loro voglia di dare “visibilità al Judo ed alnostro Ente” ha trovatoun primo parterreautorevole, grazie alla preziosa collaborazione di MariaGrazia Scarsella, promuovendo ed affiancando questo Trofeo Internazionale, che da ben diciottoanni trova il suo apprezzamento ed ampio consenso in Italia.La magia organizzativa della FamigliaDesideri-Scarsellae dell’Associazione Sportiva “Amiternum Judo L’Aquila”che da sempre operano

nella riuscita di questo “memorialdel com-pianto Brigadiere Augusto Desideri” soste-nuta dalla Guardia di Finanza, dai ComitatiRegionali F.i.J.L.K.A.M. dell’Abruzzo edelLazioha, da quest’anno, accanto anche l’Asied il Settore Judo Nazionale; questo poolautorevole ha dato tutte le proprie forzepropositive nella programmazione di duegiornate dedicate al Judo competitivo dialto livello ed a quello di puro divertimentoriservato alle categorie giovanili dei Fanciul-li e dei Ragazzi.Questo importantissimo evento sportivodedicato al Judo, ospitato come detto nelPalazzetto dello Sport intitolato al brigadie-

re Augusto Desideri – in forza alla Scuola Ispettori e Sovrintendenti di Coppito e deceduto nel2004 in seguito ad una grave malattia – ha avuto il consueto successo, superando anche l’edizioneprecedente:, questa due giorni di Judo ha visto:milletrecento atleti, in rappresentanza di circaquattrocento società sportive, cinquanta ufficiali di gara, e ben oltre duemila spettatori.L’impor-tanza che ha acquisito il Trofeo Internazionale di Judo Città di l’Aquila è ancor più impreziositodalla presenza di alcuni Campioni Olimpiciche accompagnavano i propri agonisti: Girolamo Gio-vinazzo, Pino Maddaloni (oro di Scampia), Elios Manzi (Rio 2016) ed Ylenia Scapin. La classificafinale per società vede la vittoria dellaFitness Club Nuova Florida, davanti alla Star Judo Club ealla Banzai Cortina, al quarto posto si è classificata la Girolamo di Giovinazzo, quindi la Judo ClubCamerano. Le evidenze parlano chiaro: il nome del nostro Ente ha trovato una grande visibilitàed una bella platea, anche per il futuro del Settore Judo Nazionale dell’Asi!

PELLICE, LA GIORNATADEL TRIAL SUL LAGHETTO NAIS

Il 30 ottobre si è svolta presso il laghettoNais di Bobbio Pellice, in provincia di Torino,una manifestazione sportiva di motocrossla “Giornata Del Trial”organizzata dall’AsdConca Verde con il Comitato Regionale Pie-monte dell’Asi. Il tracciato con prove “NOSTOP”, articolato sul percorso fuoristradaautorizzato dai Comuni di Villar Pellice eBobbio Pellice. Giornata baciata dal sole, haavuto un buon numero di partecipanti, èuna riprova che questa tipologia di sport, èseguita da molti piloti e da appassionatiche non trovano e non hanno la possibilitàpotersi divertire a livello amatoriale se nongareggiando nelle gare ufficiali indette daFMI.Presenti sul piazzale privato delLaghetto la ditta BL di Luca Beltramo di Bar-ge che ha dato la possibilità di provare lemoto elettriche agli adulti ed i bambiniriscuotendo un notevole successo ed haavuto parecchia adesione anche da partedei giovaniDurante la giornata l’Associa-zione “Conca Verde” ha avuto il piacere, diavere la presenza, nel corso della manife-stazione del Presidente Regionale Asi San-te Zaza e del Presidente Provinciale di Tori-no Antonietta Tarricone.

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SANTA VENERINA, TANTO PUBBLICOPER IL MEMORIAL GRASSO DI KARATE

BISACQUINO, NELLA BISACQUACUPPROTAGONISTI I PULCINIE’ stata una bella giornata di sport,all’insegna del divertimento e amiciziala seconda edizione del torneo di calciogiovanile a 6 riservato alla categoriaPulcini anno 2006/07 “BisacquaCup”che si è giocato Domenica 11 Dicembrepresso l’impianto sportivo di Bisacqui-no in provincia di Palermo.Alla manife-stazione organizzata dal Comitato pro-vinciale ASI di Agrigento in collabora-zione con la scuola calcio BisacquaSport di Frank Venzia hanno partecipatoReal Unione di Villafranca Sicula di RitoParisi,AnimosaCivitas Corleone diAnthony Venezia e ManzilSindi di Filip-po Campisi di Santa Margherita Belice.Mario Cucchiara presidente del comita-to di Agrigento durante la premiazione-si è complimentato con i dirigenti dellesocietà per l’ ottimo lavoro educativoche svolgono con i bambini durante l’at-tività di scuola calcio.

TERAMO, FESTA DI NATALE IN PISCINANella mattinata dell’8 dicembre già ben quattro Babbo Natale erano fuori al piazzale della piscinaad accogliere tutti i bimbi distribuendo caramelle,  dolci, torroncini. Complessivamente hanno par-tecipato duecentocinquanta  atleti. Tutti i bambini, dai più piccoli tre anni in su, si sono esibitinelle loro varie discipline natatorie  davanti ad un folto e caldo pubblico. Bellissimo è  stato vederetanti genitori,  nonni che accompagnavano con applausi  i vari saggi delle attività natatoria deipiccoli. Esibizione straordinaria delle atlete della Rari Nantes Teramo del nuoto sincronizzato curatedal tecnico  Tatiana Androsik. Bellissima ed interessante  la prova  dimostrativa di salvamentodegli atleti del corso di  Assistenti  Bagnanti  curati dal maestro di salvamento  Fin Enzo Petrella.Esibizione degli atleti del settore agonistico ed agonistico nei mt 50 dorso. 50 stile libero, 50farfalla e 50 rana nonché  staffettone mista. Alla fine  sfilata  e premiazione  di tutti gli atleti  conmedaglia  offerta dalla Presidenza nazionale dell’ Asi. Presenti per le premiazioni l’Assessore allosport di Teramo Roberto Canzio  e il responsabile del Coni  di Teramo  Italo Canaletti italo. Lamanifestazione, svoltasi nella Piscina Comunale gestita dall’Asi è  stata organizzata dal Comitatoprovinciale dell’Asi di Teramo  e dalla AsdPetruziana Sport Teramo.

Domenica 4 dicembre, presso il Palazzettodello sport di Santa Venerina, in provincia diCatania, si è svolto il torneo di karate asi“Memorial Giuseppe Grasso” -Coppa Nata-le. Ad organizzare l’evento, è l’AccademiaKarate Sicilia di S.G. la Punta del MaestroGianni Pane nonchè Responsabile SettoreKarate Asi Sicilia, collaborato dal figlioGuglielmo, allenatore e agonista federale. Adaprire la manifestazione, il Presidente provin-ciale dellAsi, Angelo Silvio Musmeci, che si ècomplimentato con il Maestro Pane per lagrande presenza di pubblico e sicuro dellabuona riuscita dell’evento, ha ringraziatoancora una volta il Maestro dicendosi soddi-sfatto. La tribuna del Palazzetto era gremitadal pubblico, mentre più di duecento atletidai 4 ai 35 anni e da cintura bianca a nera,dagli amatoriali ai professionisti provenientida società sportive siciliane di Catania , Enna,

Caltanissetta, Comi-so, Agrigento, Messi-na , Grammichele,Santa Maria di Lico-dia, Caltagirone, Pie-traperzia, Taormina,Gela, S.G.la Punta, sisono sfidati in proveindividuali di kata.Come sempre la pre-parazione dei giudiciha fatto si che nonsuccedessero malin-tesi nelle varie categorie, e che la gara si svol-gesse in maniera lineare ed educata sia tra ilpubblico che tra i vari istruttori. Interessantela categoria dei 18-35 e 15-17 anni profes-sionisti che hanno ammutolito il palazzettodurante la loro esibizione spettacolare, anchela categoria diversamente abili è stata inte-

ressante da vedere. Sponsor della manifesta-zione sono stati Ulisse calzature di Acirealeche ha donato i panettoncini agli atleti fino a12 anni, e il parco commerciale Etnapolis diBelpasso il cui direttore,Alfio GiuseppeMosca, ha donato le targhe alle società par-tecipanti.

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ROMA, GLI ARBITRI ASI A TRIGORIASabato 12 novembre c’è stata un’ altra desi-gnazione importante per gli arbitri delDipartimento Arbitrale ASI. In occasionedella sosta della massima serie le societàprofessionistiche hanno approfittato permantenere in allenamento i propri campioniorganizzando delle partite amichevoli chenon facessero perdere il ritmo partita ai cal-ciatori. Anche l’ AS Roma ha deciso per lastessa soluzione. Quindi, il venerdì mattinaè arrivata al coordinatore nazionale delnostro dipartimento, Americo Scatena, larichiesta di un team arbitrale ASI per dirige-re la loro gara. Stavolta a varcare i cancellidel Centro Sportivo Fulvio Bernardini di Tri-goria sono stati gli arbitri nazionali Massi-milianoPolidori e ManulePetricca, l’arbitroregionale Gabriele Merico e, per la prima

di una struttura ultracentennale come quel-la della Figc ed essere poi riconosciuti cometali anche da squadre protagoniste dellanostra serie maggiore . Grazie Roma! Rico-noscenza ed onore di far parte dell’ ASI edella A.S.D. Arbitri Sport Italiani!La parola,poi, è passata all’ arbitro ASI Gabriele Meri-co che era già stato designato in precedenzaper una gara simile: “E’ stata la secondavolta che ho fatto l’ assistente arbitrale aduna gara amichevole tra la prima squadra ela Primavera di mister De Rossi!! A differen-za della prima volta mi sono sentito subitoa casa, come se stessi reincontrando degliamici. Come al solito il primo a salutarci èstato Mister Spalletti che rende tutto moltonormale. Ho visto dappertutto seri professio-nisti ma a differenza della TV persone nor-malissime, gentili e cordiali. Ringrazio la pre-sidenza dell’ associazione per la bella espe-rienza e l’ AS Roma per l’ accoglienza e le

volta, una nostra ragazza-arbitro, tra l’ altromolto qualificata, Veronica Santese. Insie-me a loro, stavolta, Scatena ha voluto desi-gnare anche un osservatore d’eccezione,Francesco Florio, designatore provincialedel Comitato Provinciale di Roma. Comesempre il team arbitrale è arrivato presso ilcentro sportivo un’ ora e mezza prima dell’orario ufficiale di gara per poter accedere aivarchi con calma e poter effettuare il brie-fing pre-gara ed indossare tutte le apparec-chiature elettroniche del caso. In effetti,appena arrivati all’ ingresso, la prima sor-presa. Alberto De Rossi, papà di Daniele eMister della Primavera, si offre di accompa-gnare in auto e fino agli spogliatoi i nostriragazzi; quindi, sale sulla vettura di Polidorie si mette a fare un po’ da Cicerone! Abbia-mo provato a chiedere ai cinque arbitri desi-gnati per tale evento quali fossero state leloro emozioni e cosa gli fosse rimasto den-tro a due giorni dalla gara….. Florio ( O.T.Comitato Prov.le Roma ): “posso solo direche è stata un’ esperienza fantastica.Entrando da quel cancello è come entrarenel Paese delle Meraviglie, cioè un mondoche tutti sognano. Stringere la mano a spor-tivi che vedi solo in TV, aldilà della propriafede calcistica e notare la loro simpatia èdavvero un’ emozione fantascientifica. Tut-to questo mi è stato possibile grazie alnostro Ente… e sono orgoglioso di appar-tenervi. Poi, il microfono è passato a Vero-nica: “Quando si entra in campo non c’èspazio per le emozioni eppure in questocaso l’ emozione ha giocato per me un ruoloimportante dandomi la forza per dare ilmeglio. Ero lì per loro, per la mia squadradel cuore. Se fossi diventata una calciatricenon avrei potuto prendere parte ad una lorogara, l’ unico modo per farlo, da donna, èstato facendolo da arbitro Asi!! Per questoringrazio con tutto il cuore l’ Asi, l’ Asd Arbi-tri Sport Italiani e l’ A.S. Roma per avermiregalato un ricordo così prezioso.” AncheManuelePetricca, arbitro nazionale Asi dal2013, ha voluto rilasciare un commentosull’ evento di Trigoria: “Sensazione inde-scrivibile è quella di far parte di un team chesi contraddistingue per professionalità, tec-nologie all’ avanguardia e cortesia alla pari

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EditoriaUn romanzo di Umberto Silvestri

INCHALLAH, LO JIHADISMO AI GIORNI NOSTRI Inchallah è un libro coraggioso, scritto con pensato nel momento forse più difficile peri rapporti tra “Occidente” e Islam, scritto in forma di romanzo e senza la pretesa diindicare la strada per una migliore convivenza civile tra culture e religioni diverse.Umberto Fausto Silvestri non si limita però solo a questo, ma analizza in modo originalee comprensibile e con molti riferimenti alla storia contemporanea, il fenomeno degli

estremismi politici e religiosi, del jihadismo, mettendoli aconfronto tra di loro. Lo fa come sempre, com’è nel suo stile,partendo da storie di gente comune, nelle quali possiamoritrovarci e dal punto di vista individuale deigiovani prota-gonisti, spesso poco considerato. Inchallah è anche un librodi riflessioni sulla vita, sulla società moderna e sull’amicizia,che l’autore ci racconta essere un potente antidoto agli odie alle incomprensioni umane, vecchi e nuove. Insomma unlibro amaro, crudo, ma pieno di speranze. Da leggere.INCHALLAH si può acquistare on line su: ilmiolibro.it, lafeltrinelli.it oppure ordinandolo direttamente nelle librerie Feltrinelli

MILANO, ROTA SI RICONFERMA CAMPIONE ITALIANO DI SCACCHI-PUGILATO

La sera del 5 novembre, presso l’Heracle-sGymnasium di Milano, si sono disputatii primi Campionati Regionali Lombardi discacchi-pugilato, con l’assegnazione dicinque titoli regionale e l’aggiunta di unadifesa del titolo Italiano da parte del ber-gamasco Daniele “Dada” Rota, campionein carica, e lo sfidante vogherese DavideLanzillotta. A completare lo spettacolodella serata i sette intermezzi a cura delleballerine della Suanno Dance. Da menzio-nare la partecipazione, tra il pubblico insala, del presidente dell’ASI regionaleMarco Contardi, che ha premiato sia unafinale regionale sia la finale del titolo ita-liano, del professore Carmine Illuminatidel Liceo Galilei di Voghera, istituto cheha introdotto lo scacchipugilato comemateria opzionale d’insegnamento, dellopsicologo Giuseppe Sgrò, che è stato pre-senza attiva in passati Raduni NazionaliFISP, e del professor Piergiorgio Licini,arbitro internazionale di pugilato, ed esti-matore della disciplina. Nella difesa del

suo titolo italiano, nell’incontro clou dellaserata, Daniele “Dada” Rota  continua atenere il titolo italiano conquistato pocopiù di un anno fa, il 24 ottobre 2015. Inquesta occasione Rota, che nel frattempoè diventato un chessboxer internazionalevincendo incontri a Berlino e Londra, hasconfitto il lombardo Davide Lanzillottaper scacco matto alla 3ª ripresa. L’incon-tro sotto-clou della serata era la finale traGianluca Di Vece e Simone Cajelli, l’unicoincontro di serie élite di questo evento e,pertanto, l’unica gara sulla distanza delle11 riprese e con round di tre minuti dipugilato. I due hanno offerto un grandespettacolo sia coi guantoni indossati siaseduti alla scacchiera; due pugili moltoabili entrambi con Cajelli, chessboxer dicasa, che pareva avere il predominio nelleriprese di boxe, ma Di Vece riusciva acostruirsi un vantaggio sulla scacchiera echiudere con uno scacco matto alla quin-ta ripresa festeggiato dal suo allenatoreToby Gobbato.

emozioni che ci ha fatto provare”.Infine, l’arbitro “storico” del nostro Ente, Massimi-liano Polidori, vincitore del Trofeo LorenzoCesari 2014 come miglior arbitro nazionaledell’Asi, che ha ben diretto la gara di sabato:“Voglio ringraziare tutti i miei compagni disquadra arbitrale perché se oggi abbiamodato lustro al nostro Ente con una bella pre-stazione è sicuramente merito di tutto ilteam, da chi ci ha dato fiducia designandociper questo delicato incontro fino agli amicicon cui ho condiviso la direzione di gara diquesti fantastici professionisti. Grazie dicuore!!” Per la cronaca la gara è terminatasul punteggio di 2-1 per la formazione mag-giore con l’ assegnazione di ben due calci dirigore da parte del Sig. Polidori.A tal propo-sito, il capitano della Roma Francesco Totti,è stato davvero cortese nel voler apporreuna dedica personale sul gagliardetto dellanostra sezione arbitrale.

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ATTIVITÀATLETICA LEGGERA, PER FELICETTI E SCARFONE ECCELLENTI PERFORMANCE AI MONDIALI MASTER A PERTHBuone soddisfazioni, nonostante la forma fisica non fosse certola miglior possibile. Alfonso Scarfone e Vincenzo Felicetti, i dueatleti della Fiamma Catanzaro che hanno preso parte pochi giornifa ai Mondiali Master a Perth in Australia, sono tornati in patriacon la consapevolezza di avere dato il massimo. Si sapeva allavigilia che salire sul podio sarebbe stato una impresa e che

l’obiettivo più realizzabile sarebbe stato unpiazzamento finale condito magari da un buonpiazzamento. Detto fatto. Ma andiamo conordine. Alfonso Scarfone è giunto nono nellafinale degli 800 metri M45 al termine di unagara caotica durante la quale non sono man-cate le cadute. Il suo tempo, 2.08”, non è statonulla di eccezionale ma comunque sanciva unsignificativo miglioramento di quanto fatto ineliminatoria. Per andare a medaglia si sarebbedovuti andare diversi secondi più forte, spaziper i rimpianti ben pochi quindi. Lo stesso sipuò dire per i 400 dove invece la finale non èstata raggiunta. Per il master catanzarese buo-na batteria (54’81) e semifinale ancora miglio-re (54’67) ma per andare avanti, nel vento diPerth serviva un crono che si avvicinasse di piùal record regionale, un 54 basso sarebbe basta-to. Meglio invece la sua performance nella staf-fetta azzurra 4X400 giunta quinta in finale con3.41.92 non lontanissimo dagli americaniquarti. Doppia finale anche per Vincenzo Feli-cetti tra gli M65. Nel mezzo giro di pista sesto

posto finale con un 26.92 non omologabile (3.3 metri al secondodi vento alle spalle) che migliorava di quindici centesimi la pre-stazione in semifinale. Nei 400 è andata ancora meglio: 1.01.64,quasi un secondo e mezzo meglio che nelle eliminatorie. In defi-nitiva risultati soddisfacenti e degna conclusione di una stagionedi primati, titoli e medaglia per gli atleti, master e non.

JIUJITSU, AL MILANO CHALLENGE DUE ARGENTI E UN BRONZO PER IL TEAM BJJ DI SNAPSabato 26 Novembre si è svolto uno degli appuntamenti più importanti delBrazilian JiuJitsu in Italia, il Milano Challenge. Il Palabadminton di Milano haospitato anche quest'anno più di ottocento atleti provenienti da tutta Italia,cinque Atleti della SNAP hanno partecipato conquistando 2 argenti, ed unBronzo. La migliore è stata Francesca Casella, dilettanti +69kg, autrice di unaperformance che sottolinea gli sforzi e la dedizione che questa ragazza stamettendo negli allenamenti. La giovane di Langhirano approda senza problemiin semifinale di categoria dove è contrapposta alla mastodontica Adreia Loza-da, con la quale combatte in un avvincente testa a testa, ma al termine deltempo regolamentare la differenza di peso avvantaggia la avversaria e Casellasale sul gradino più basso. Ma la seconda chance arriva poche ore dopo quan-do, partecipando al torneo senza limiti di peso riservato solo ai medagliati in

categoria, ritrova la stessa avversa-ria e senza farsi intimorire combat-te con il massimo della concentra-zione. Nel match finale per la vit-toria Casella è contrapposta a Gia-calone, in questo caso l'espertaatleta di casa riesce ad atterrarel'atleta SNAP e avvantaggiatasi nelpunteggio lo amministra fino al ter-mine del tempo regolamentare.

TAEKWONDO, BRILLANO LE STELLE DELL’ ASI ALLA CUP CHALLENGER DI BARCELLONA

Brillanti affermazioni degli atletidell’Asi alla Cup Challenger chesi è svolta a Barcellona ed orga-nizzata dal Master FernandoPerez. Per Erika Vaccarella oro nelle for-me e terzo posto nei combatti-

menti; per Federica Augelli: oro nei combattimenti e secondo posto nelle for-me; Sara Galloni ha partecipato solamente nella categoria forme a causa diun infortunio patito alla mano che le ha impedito di combattere ma ha otte-nuto un brillante secondo posto nelle forme; Goffredo Francioni ha avuto lasolita sgradita sorpresa di non aver trovato gare della sua categoria ha comun-que conseguito un bel terzo posto nei combattimenti, nella categoria succes-siva. Una menzione speciale va alle tre ragazze citate che con la loro forza ela loro determinazione che è esplosa in tutto il palazzetto e gli addetti ai lavorisono tutti accorsi a complimentarsi con noi referenti per il lavoro che hannosvolto queste "tre guerriere". La perfezione, e la cura del particolare ha per-messo ad Erika Vaccarella di prendersi il primo posto nella specialità forme.La tenacia, la furbizia e il gioco d'anticipo di Federica hanno intimorito leavversarie, permettendole di passare tutti i turni sino ad arrivare anch'essasul gradino più alto del podio. Ed infine, anche se non ce l'ha fatta, Rita hacomunque vinto; infatti ha dimostrato cosa può essere capace di fare, ha capi-to quanto sia importante il gioco di squadra, quanto si possa desiderare qual-cosa, perseguire l'obiettivo e poi raggiungerlo. Per Rita la prossima competi-zione sarà sicuramente un grande successo, per cui continuerà ad allenarsiper raggiungere l'agognato traguardo: la vittoria!

Alfonso Scarfone

Vincenzo Felicetti

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POWERLIFTING¸ CAMPIONATI MONDIALI DI RIVA DEL GARDA, SUCCESSO TECNICO E ORGANIZZATIVO

Lo Sport Internazionale del Powerlifting (in ordine di gara 9 prove complessive: 3 PiegamentiGambe (Squat) + 3 Distensione su Panca (Bench Press) + 3 Stacco da Terra (Deadlift) haavuto quest'anno il Campionato Mondiale in Italia al Palasport di Riva del Garda con l'or-ganizzazione della Wdfpf Italia, associazione affiliata Asi ed il suo Presidente nazionale Iva-no Bianchi. Il comitato organizzatore era presieduto dal Presidente Mondiale WDFPF  WimBackelant ed aveva la collaborazione del Settore Nazionale ASI Pesi, Cultura Fisica, Power-lifting, affiancati Luca Ravera per la logistica, mentre la struttura arbitrale, computer e clas-sifiche, era formata da Mario Pino Montanino, Marco Bosco, Paki Ranieri, Mauro Garolla,Marcello Paredi. Il programma prevedeva per Venerdì 11 Novembre il World Congress,mentre le gare si sono svolte Sabato 12 e Domenica 13. Eccellenti sono stati i risultati pergli atleti italiani tesserati Asi con la presenza di duecentocinquanta atleti classificati con iminimi mondiali e con l'omologazione dei Record subordinata ai risultati dei test antidopingeffettuati nelle giornate di gara. Complessivamente gli atleti tesserati ottengono quattrovittorie nella Unequipped femminile di categoria e sette in quella di classe; in quella maschilele vittorie di categoria sono state due mentre i quella di classe sono stati dodici i vincitori.Nelle particolari classifiche Equipped assoluti di categoria tre vittorie in campo femminilee 5 in quello maschile. Tra gli atleti di maggior valore sono emerse le prestazioni di LeonardoGorgerino di appena 14 anni allenato dal nonno arbitro internazionale; e della veteranaSusanna Perrone (responsabile nazionale Asi del settore) con due vittorie nella prova une-quipped e equipped.I Campionati di Riva del Garda sono stati la conferma di una attivitàin continua crescita, che anche in questa occasione ha dimostrato ottime capacità organiz-zative e qualità tecniche di tutti i partecipanti tesserati a varie realtà dell’Asi.

COURSE RACE, POSITIVA TRASFERTADEGLI ATLETI ASI IN CANADA

“Appena rientrati dalla trasferta in Canada ,stanchi ma soddisfatti”. Il dirigente dell’AsiFabio Delicato ha così commentato la trasfertanel Campionato Mondiale OCR/ObstacleCourse Race, manifestazione molto simile alla“Roma No Limits”, evento di cui l’Asi è statapromotore ed organizzatrice per molti annigrazie ad Umberto Silvestri. Adesso Delicatoha deciso di proseguire con questa esperienza.Meta dell’evento il Canada. “Un evento checi ha emozionato, una partecipazione di atletie pubblico che ci ha esaltato, un’organizzazio-ne colossale e un’accoglienza da parte dellalocation che ha ospitato la manifestazione checi ha fatto sentire veramente come se fossimoin un villaggio olimpico”. Una Delegazione di Atleti, Tecnici, Organizza-tori e Assistenti Giudici tesserati Asi, partita daFrosinone per partecipare a questa esperienzaimportante come rappresentanti della “Ita-

lianmudrunexperience”. “Siamo stati felici dipartecipare a questo Evento unico sotto tuttii punti di vista e di aver contribuito a qualifi-care numerosi Atleti con la nostra gara del 5Giugno svoltasi a Frosinone con il Patrociniodel Comitato Provinciale dell’Asi”, ha dichia-rato Delicato. Quarantadue le nazioni rappre-sentate al Mondiale 2016 tra cui l’Italia conundici partecipanti e tra questi anche tre atletidel team ItalianmudrunexperiencE, affiliatoAsi, che hanno partecipato nella categorieAge Group, Open e Team. La gara si è svoltain tre giornate ognuna delle quali era dedicataad una specialità e categoria: la prima giorna-ta, riservata ai pro e classificati, è stata dedi-cata alla nuova formula di 3 km. una gara bre-ve ma veloce ed esplosiva, piena di ostacoliche gli atleti hanno dovuto superare mettendoin evidenza le loro doti di velocità, forza, e latecnica. la seconda giornata è stata dedicata,

invece, alla distanza dei 15 km con ben 40ostacoli disseminati lungo un durissimo per-corso caratterizzato da impegnativi dislivelli eaperta ai pro, classificati ed open. la terza gior-nata infine è stata dedicata alla prova a squa-dre di tre atleti che , nella formula a staffetta,si sono misurati lungo un percorso di tre kmcirca in prove di velocità, forza e tecnica. Nonmale la prova dei nostri 2 Atleti del Team Ita-lianmudrunexperience, alla loro prima espe-rienza ad un Mondiale : Marcello Lanzi Openarrivato 9° dei 48 su 106 che sono riusciti aportare a termine il percorso senza penalità ;Daniele Ceccotti classificatosi 34° di Catego-ria Age 45-49 e 78°su 125. Buono il TerzoPosto del nostro Stefano Colombo unico Prodella Nazionale Italiana a salire sul Podio. Nelcomplesso una Trasferta positiva che concludeun’annata di importanti impegni sportivi pertutti.

Susana Perrone

LeonardoGorgerino

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Quel genio che rifiuta il Nobel

La “toppa” dei media USA

> Umberto Silvestri

Non ho la più pallida idea del perché Bob Dylan abbia deciso di non ritirare il PremioNobel per la Letteratura. Né tantomeno lui ce lo ha spiegato. Ha semplicementescritto che ha altro da fare: concerti, incontri, prove, viaggi, incisioni. Insomma, con-tinuerà a fare il suo lavoro, quello che pratica ininterrottamente da più di mezzosecolo, da quando, ragazzino ebreo con il nome di Robert Allen Zimmerman, si trasferìa New York con la sua chitarra e tanti sogni nella testa, all’inizio degli anni sessanta.Da allora è stato un concentrato di contraddizioni, grande musica, eccessi, fughein avanti e marce indietro clamorose che hanno spiazzato più di una generazionetra quelle che hanno avuto la possibilità di amarlo e seguirlo: chitarrista elettricoprima e acustico poi, rocchettaro all’inizio e in seguito menestrello folk, ebreo pra-ticante e successivamente cristiano, leader dei movimenti di protesta e rock starfamosa, ricco ma fustigatore dei potenti. Ricercato e amato ma anche odiato, tradito,sbeffeggiato, incompreso. I suoi capolavori hanno educato alla buona musica, allaletteratura, alla sensibilità per i diritti civili milioni di giovani che hanno ascoltato lesue canzoni. Si è esibito davanti a potenti e santi e ha ottenuto e accettato piùpremi di qualunque altro artista vivente: dal Premio Pulitzer, agli Award della musica,alla Medaglia del Presidente. Ma il Nobel no. Non lo vuole o meglio, non vuoleritirarlo dalle mani di un re. D'altronde si sa, ribelli e menestrelli, buffoni e giullaria corte sono di casa certo, ma solo, secondo la leggenda, per poterla dissacrare. Equesto, nonostante gli anni Bob lo sa fare ancora bene.

Su cinquecento giornali che si sono impegnatinella campagna elettorale americana, soltan-to trentanove erano a favore di Donald Trump,mentre tutti gli altri, tra i quali i più conosciutie letti come il New York Times, erano in mag-gioranza schierati per la candidata democra-tica Ilary Clinton. Su centinaia di sondaggisparati in ogni ora del giorno in America manon solo, quelli che davano in vantaggio il can-didato repubblicano si contavano sulle dita diuna mano. Autorevolissimi commentatori eanalisti politici a tutti i livelli e in ogni paese,ci hanno raccontato per mesi la favola dell’ar-

rivo della prima donna presidente alla CasaBianca. Tutto sembrava ovvio, logico, scontato.Martedì notte ci siamo addormentati femmi-nisti e ci siamo svegliati “trumpisti”; che èquel miscuglio non identificabile di anti, dicontro, di “scorretto”: nei confronti delle don-ne, dei migranti, dei media, degli artisti.Anch’essi, senza nessuna eccezione, contro iltycoon newyorkese e per l’ex first lady. In que-sta campagna elettorale si è sbagliato tutto:analisi, previsioni, sondaggi. Chi aveva scom-messo sulla vittoria di Trump si è arricchito,tanto veniva dato in svantaggio dai botteghi-

ni: 7 a 3, 8 a 2; i più possibilisti 6 a 4. Unamanna caduta dal cielo per chi ci ha provatorischiando. Donald Trump è il quarantacinque-simo Presidente degli Stati Uniti, che lo siaccetti o no e sarà l’uomo più potente dellaterraper almeno quattro anni, alla faccia dellalogica, forse della ragione ma certamente del-la retorica, del buonismo, del politicamentecorretto che è stato il tratto distintivo dellacattiva politica che ha governato il mondonegli ultimi decenni, producendo instabilità eaumentando a dismisura le ingiustizie e ledisuguaglianze sociali.

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