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MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
I.S.I.S.S. “ANTONIO SANT'ELIA” Via Sesia, 1 - 22063 CANTÙ (CO) 031.709443 Fax 031.709440 [email protected]
Posta Elettronica Certificata: [email protected] Codice Meccanografico: COIS003007 - Codice Fiscale: 81004210134
Cod. Mecc. COTL00301X COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (Ist. Tecnico settore tecnologico)
Cod. Mecc. CORI00301V MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA (Ist. Prof. settore industria e artigianato)
Percorsi IeFP OPERATORE ELETTRICO, OPERATORE ELETTRONICO, TECNICO ELETTRICO, TECNICO ELETTRONICO
Cod. Mecc. COPS00301N LICEO SCIENTIFICO e LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2013 - 2014
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INDICE
1 IL NOSTRO ISTITUTO
1.1 STORIA – CHI SIAMO
1.2 LOCALIZZAZIONE – COME RAGGIUNGERCI
1.3 LA NOSTRA UTENZA: bacino geografico e necessità formative
1.4 RISORSE STRUTTURALI E SERVIZI DELL’ISTITUTO
1.5 LE STRUTTURE CONVENZIONATE
2 PRINCIPI FONDAMENTALI E PRIORITA’ EDUCATIVE
2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI
2.2 PRIORITA’ EDUCATIVE E FORMATIVE
3 CARTA DEI SERVIZI
4 OFFERTA FORMATIVA – corsi attivati e quadri orari
4.1 Istituto tecnico
4.1.1 Settore costruzioni, ambiente e territorio
4.1.2 Corsi ad esaurimento
4.1.2.1 Geometra Progetto 5
4.1.2.2 Geometra Corso di ordinamento
4.2 Istituto professionale
4.2.1 Settore industria e artigianato: Indirizzo – Manutenzione e assistenza tecnica
4.2.2 Istruzione e Formazione Professionale – Indirizzo: Operatore elettrico
4.2.3 Istruzione e Formazione Professionale – Indirizzo: Tecnico elettrico (quarta
annualità aggiuntiva alla qualifica di Operatore elettrico)
4.2.4 Corsi ad esaurimento
4.2.4.1 Istruzione e Formazione Professionale – Indirizzo: Operatore elettronico
4.2.4.2 Biennio post-qualifica – Tecnico delle Industrie Elettriche
4.2.4.3 Biennio post-qualifica – Tecnico delle Industrie Elettroniche
4.3 Liceo scientifico
4.3.1 Liceo scientifico con potenziamento in Scienze Motorie
4.3.2 Liceo scientifico opzione scienze applicate con potenziamento in Scienze Motorie
4.3.3 Corsi ad esaurimento
4.3.3.1 Liceo scientifico vecchio ordinamento con potenziamento in Scienze Motorie
4.4 Validità dell’anno scolastico
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5 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
5.1 Progettazione curricolare
5.2 Progettazione integrativa
5.3 Metodologie didattiche
5.4 Iniziative complementari finalizzate a promuovere il successo scolastico
5.4.1 Attività di orientamento
5.4.2 Servizio integrazione alunni diversamente abili e D.S.A.
5.4.3 Recupero (help e IDEI)
5.4.4 Corso di italiano per stranieri (italiano L2)
5.4.5 Ampliamento dell’offerta formativa
5.4.5.1 Accoglienza ed integrazione alunni stranieri
5.4.5.2 Progetto InterCulturando
5.4.5.3 Progetto simulazione di cantiere
5.4.5.4 Collaborazione con il collegio dei geometri
5.4.5.5 Progetto Interculturando “Casetta di vetro”
5.4.5.6 Progetto Sistema Gestione della qualità
5.4.5.7 Progetto Area Didattica
5.4.5.8 Progetto “Doposcuola”
5.4.5.9 Educazione alla salute e all’affettività
Progetto AVIS
Educazione affettivo-relazionale, in collaborazione con il Consultorio di
Cantù
Donacibo
Progetto tutor
Progetto Young Tutor
5.4.5.10 Sportello di ascolto
5.4.5.11 Progetto “Io non gioco più”
5.4.5.12 Quotidiano in classe
5.4.5.13 Scelta consapevole
5.4.5.14 Alternanza scuola lavoro
5.4.5.15 Stage estivi per geometri
5.4.5.16 Corso ECDL CAD 2D – ECDL CAD 3D
5.4.5.17 Test center ECDL CORE, CAD 2D, CAD 3D E GIS
5.4.5.18 Centro sportivo studentesco
5.4.5.19 Laboratori di approfondimento di Scienze Motorie
5.4.5.20 Viaggi culturali e visite guidate
5.4.5.21 Uscite didattico-sportive
5.4.5.22 Progettazione e gestione dei laboratori di Scienze Motorie
5.4.5.23 Approfondimenti di fisica e metodologia dello sport
5.4.5.24 Il bosone di Higgs, la creazione e il rapporto scienza e fede
5.4.5.25 Progetto di sensibilizzazione e-motivazionale
5.4.5.26 Il linguaggio corporeo in aula
5.4.5.27 Progetto “Teatro”
5.4.5.28 Progetto “ID” istruzione domiciliare
5.4.5.29 New Learning week
5.4.5.30 “Giustizia riparativa”
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6 LA VALUTAZIONE
6.1 Verifica
6.2 Valutazione
6.3 Criteri di valutazione disciplinare
6.4 Criteri di valutazione del comportamento
6.5 Certificazione delle competenze di base per gli alunni che hanno completato l’obbligo
scolastico
6.6 Crediti scolastici (triennio)
6.7 Criteri per l’assegnazione del credito formativo
6.8 Debiti formativi e corsi di recupero
6.9 La valutazione nei corsi IeFP
7 REGOLAMENTO D’ISTITUTO
7.1 Regolamento di disciplina degli alunni
7.2 Patto educativo di corresponsabilità
7.3 Fotocopie
7.4 Rapporti docenti-famiglie
7.5 Rapporti segreteria-famiglie
7.6 Parcheggio
7.7 Regolamento del Consiglio d’Istituto
7.8 Regolamento del Collegio Docenti
7.9 Regolamento dei laboratori e della palestra
7.10 Regolamento delle visite d’istruzione
7.11 Regolamento GLH d’Istituto
7.12 Regolamento Ufficio Tecnico
7.13 Protocollo d’accoglienza alunni stranieri
7.14 Protocollo trasferimenti alunni durante l’anno scolastico
8 LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE
8.1 Organigramma 2013/2014
8.1.1 Organi direttivi
8.1.2 Coordinatori di settore
8.1.3 Docenti incaricati di Funzioni Strumentali
8.1.4 Coordinatori di commissione e referenti
8.1.5 Comitato di valutazione
8.1.6 Coordinatori dei Consigli di Classe
8.1.7 Referenti disciplinari
8.1.8 Consegnatari dei Laboratori
8.1.9 Ufficio tecnico
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1. IL NOSTRO ISTITUTO
1.1 LA NOSTRA STORIA – CHI SIAMO
L’istituto nasce nell’anno scolastico 1967/68, come sede staccata del “G. Parini” di Lecco, conta 57 alunni,
suddivisi in due prime e viene ospitato dal Collegio “De Amicis” di Cantù. Dal 1° ottobre 1975, con DPR n
11/88 del 30.09.1975, è autonomo e diventa l’Istituto Tecnico Statale per Geometri “Antonio Sant’Elia”; si
insedia nell’ex Linoleum di via Carcano e conta già 16 classi.
Nel settembre 1994, con D.M. 12.09.1994, parte anche il progetto di sperimentazione, denominato “Progetto
Cinque”, affiancando il corso per geometri tradizionale.
E’ ormai una scuola radicata sul territorio, che nel settembre 1997 si trasferisce nella nuova sede di via
Sesia, dove può disporre di strutture ed attrezzature più adeguate; questo è reso possibile dall’intervento
della Provincia e del Comune.
Dal settembre 2000 al corso di istruzione tecnica per geometri si aggiunge quello professionale ad indirizzo
elettrico, elettronico e telecomunicazioni e la scuola prende il nome di Istituto Statale Polifunzionale “Antonio
Sant’Elia” modificato, infine, nel settembre 2002 in quello attuale di Istituto Statale di Istruzione Secondaria
Superiore “I.S.I.S.S. Antonio Sant’Elia”.
Ai sensi del D.M. 134 del 17.01.08 nel settembre 2008 è stato approvato il nuovo corso di Liceo Scientifico
con ore di approfondimento di laboratorio di scienze motorie, attivato l’anno successivo con ben quattro
classi prime. Nell’ a.s. 2010/2011 questo corso è stato affiancato anche dall’opzione Liceo Scientifico delle
Scienze Applicate.
Sempre nello stesso anno scolastico, per effetto della convenzione Stato-Regione Lombardia, sono state
attivate due classi prime di Istruzione e Formazione Professionale per operatore elettrico ed elettronico.
Pertanto oggi l’Istituto “A. Sant’Elia” può definirsi un polo educativo in grado di formare varie figure
professionali che spaziano dal settore tecnico a quello impiantistico-manifatturiero, sia industriale che
artigianale, e di fornire una preparazione atletica e una base culturale per un eventuale proseguimento del
proprio percorso di studi.
Istituto tecnico – Settore costruzioni, ambiente e territorio
(percorso quinquennale)
Istituto professionale
Settore industria e artigianato – Indirizzo: Manutenzione e assistenza tecnica
(percorso quinquennale)
Istruzione e formazione professionale – Indirizzo: Operatore installatore e manutentore
elettrico in ambito informatico (triennale con possibilità di un quarto anno)
Istruzione e formazione professionale – Indirizzo: Operatore elettrico/elettronico
installatore e manutentore di impianti civili e industriali (triennale con possibilità di un
quarto anno)
Liceo scientifico
Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo
Liceo Scientifico opzione scienze applicate ad indirizzo sportivo
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1.2 LOCALIZZAZIONE – COME RAGGIUNGERCI
COLLEGAMENTI In auto: L’Istituto si trova in via Sesia, una traversa di via Giovanni XXIII, arteria che collega Cantù a
Cucciago.
Provenendo dal centro di Cantù via Sesia è la prima via a destra dopo la stazione di servizio, di fronte al
Centro Sportivo.
L’Istituto è raggiungibile in auto anche nei periodi di blocco del traffico urbano per inquinamento, essendo
collocato in area aperta.
In Bus: Nella vicinissima stazione degli autobus in via Giovanni XXIII e nelle stazioni di piazza Parini e viale
Madonna sostano gli autobus delle linee CTNM H310 (proveniente da Cesano Maderno-Lentate), SPT C50
(da Como), C45 (da Inverigo), C52 (da Capiago Intimiano), C80 (da Monza-Mariano), C81 (da Perticato-
Mariano), C82 (da Mariano-Novedrate-Figino), C84 (da Lomazzo-Cermenate) e C85 (da Fino Mornasco-
Cucciago).
Dal centro si può poi raggiungere l’Istituto a piedi in 15 minuti circa.
Collegandosi al sito http://www.trasporti.regione.lombardia.it è possibile consultare gli orari dei bus.
I servizi di trasporto pubblico danno la possibilità di arrivare a scuola per le otto.
In caso di gravi difficoltà, tuttavia, si può chiedere un permesso permanente di entrata o uscita fuori orario.
In treno: Cantù è raggiungibile utilizzando sia le linee FS Como-Lecco e Como-Milano (Stazioni di Cantù-
Asnago e Cucciago) che le linee FNM (Stazione di Fino Mornasco) anche se non sono vicinissime alla scuola.
Il collegamento tra tutte le stazioni e la scuola è assicurato dagli autobus.
I.S.I.S.S.
“ANTONIO SANT’ELIA”
VIA SESIA – CANTU’
CUCCIAGO STAZIONE DI
SERVIZIO
CANTU’ CENTRO
MARIANO
COMENSE
COMO
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1.3 LA NOSTRA UTENZA: bacino geografico e necessità formative
Affluiscono al nostro Istituto studenti provenienti da un ampio territorio: il 90% dalla provincia di Como,
principalmente da Cantù e Como, e il restante da numerosi altri comuni tra cui, in prevalenza, quelli limitrofi
a Cantù. Sono presenti inoltre alunni residenti nella provincia di Monza e Brianza e in quella di Milano.
Da quando è stato attivato il Liceo scientifico ad indirizzo sportivo, unico in tutta la provincia, il bacino di
utenza si è ulteriormente allargato arrivando a comprendere studenti provenienti dalla zona del lago di Como
e della Val d’Intelvi e dalle province di Varese e Lecco.
Si tratta di un’utenza numerosa con livelli diversificati di preparazione e motivazione allo studio, le necessità
formative della quale possono essere così sintetizzate:
B i e n n i o
Orientamento finalizzato alla presa di coscienza di sé e al rapporto con gli altri
Rinforzo delle abilità linguistiche, logico-matematiche di base e del metodo di studio
Formazione culturale di carattere generale
Formazione come membro di una comunità democratica nazionale, europea, mondiale.
T r i e n n i o
Consolidamento di una formazione generale culturale e civile
Formazione tecnico professionale finalizzata all’accesso nel mondo del lavoro
Preparazione finalizzata all’accesso all’università.
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1.4 RISORSE STRUMENTALI E SERVIZI DELL’ISTITUTO
L’edificio di nuova costruzione consta di :
32 Aule
14 Aule speciali e laboratori, di cui
2 Aule da disegno
Laboratorio di topografia
Laboratorio di tecnologia delle costruzioni
3 Laboratori di informatica (laboratorio di informatica, laboratorio di informatica di base,
laboratorio di informatica avanzata)
Laboratorio di elettronica
Laboratorio di elettronica ed elettrotecnica
Laboratorio di automazione industriale e PLC
Laboratorio di fisica
Laboratorio di scienze, biologia e chimica
Laboratorio multimediale e linguistico
1 Cantiere didattico
1 Palestra che si articola in due ambienti di lavoro
1 Biblioteca
1 Aula magna con 182 posti a sedere
Bar, in cui viene attuato un servizio di ristoro in orario compatibile con il servizio scolastico
Parcheggio docenti
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1.5 LE STRUTTURE CONVENZIONATE
Palestra del Liceo Scientifico “E. Fermi”
Palazzetto dello Sport “G. Parini” di Cantù
Campo di atletica di Cantù
Piscina Comunale di Cantù
Tennis Comunale di Cantù
Golf Club Luisago
Yacht Club di Como
Canottieri Lario di Como
Centro Velico di Gravedona
Centro Remiero del lago di Pusiano
Centro “Soc. San Paolo” di Cantù
Piscina “Canturina Sevizi” di Cantù Centro “ABC basket Cantù” di Cantù Centro “Tennis Cantù” di Cantù
Centro “Atletica P. Como” di Cantù Orienteering Como ASD Campo di Cucciago “Rugby Como”
Centro “Mendrisiotto” di Cantù Centro ippico “La schuderia” di Fecchio, Cantù
Gruppo Arcieri di Cucciago
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2. PRINCIPI FONDAMENTALI E PRIORITÀ EDUCATIVE
2.1 PRINCIPI FONDAMENTALI
L’Istituto "A. Sant' Elia" costituisce una comunità composta da Docenti, Personale ATA, Alunni e Genitori.
Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, di eguale
responsabilità per il corretto funzionamento dell’Istituzione Scolastica ed il raggiungimento delle seguenti
finalità.
L’Istituto "A. Sant' Elia":
Offre agli studenti una preparazione aggiornata ed incentrata su contenuti culturali moderni.
Attiva tutte le iniziative per il raggiungimento di un equilibrato sviluppo della personalità
degli allievi.
Persegue la massima uniformità di trattamento per tutti gli studenti, sia nell’offerta
formativa sia nei criteri di valutazione, rispettando e valorizzando le diversità individuali.
Riconosce ed attua, nel rispetto delle norme della Costituzione e dell’ordinamento giuridico,
il principio della libertà d’insegnamento, la quale tuttavia deve trovare il proprio limite nelle
decisioni e negli orientamenti espressi dagli Organi Collegiali.
Valorizza e promuove la partecipazione ed i contributi al miglioramento dell’offerta formativa
di tutte le componenti interne (docenti e non docenti, studenti e famiglie) e dei soggetti
esterni.
Individua nuove forme di organizzazione interna al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia
dell’offerta formativa, ferme restando le competenze degli organi di gestione previsti dalla
normativa.
Ricerca finanziamenti anche da soggetti diversi da quelli istituzionali, nel rispetto della sua
autonomia didattico–educativa.
Provvede alla determinazione di parametri di valutazione della qualità dei servizi offerti,
anche attraverso la collaborazione con soggetti esterni.
Garantisce la trasparenza senza pregiudicare il diritto alla riservatezza
2.2 PRIORITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE
L’Istituto “A. Sant’ Elia” riconosce come fondamentali le esigenze dell’istruzione e dell’educazione. Pertanto
per ciascuno degli studenti intende formare:
un individuo maturo, equilibrato e responsabile tramite la collaborazione con le famiglie e gli enti
locali;
un cittadino libero, consapevole dei propri diritti e dei propri doveri, rispettoso della legalità e in
grado di dare il proprio contributo originale alla comunità sociale attraverso progetti educativi e
collaborazioni con enti esterni;
un professionista competente, conscio delle proprie possibilità e dei propri limiti, aperto al
cambiamento.
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3. CARTA DEI SERVIZI
CARTA DEI SERVIZI SCOLASTICI
Delibera C.d.I. n. 27 del 23/11/2012
PRINCIPI FONDAMENTALI
La carta dei servizi dell’I.S.I.S.S. “Sant’Elia” ha come fonte di ispirazione fondamentale gli artt. 3, 33 e 34 della Costituzione italiana.
1. UGUAGLIANZA 1.1 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi
riguardanti sesso, razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche.
2. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’
2.1 I soggetti del servizio scolastico agiscono secondo criteri di obiettività ed equità. 2.2 La scuola, attraverso tutte le sue componenti e con l’impegno delle istituzioni collegate, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni di
conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE 3.1 L’Istituto si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del
servizio, a favorire l'accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità.
Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli studenti stranieri, a quelli in situazione di disagio, diversamente abili o con disturbi specifici di apprendimento e a quelli degenti negli ospedali.
3.2 Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente.
4. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA
4.1. L’accoglienza degli alunni è assicurata nei limiti della capienza obiettiva. In caso di eccedenza di domande vanno considerati i criteri fissati dal Consiglio d’istituto. 4.2 L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori e la regolarità della frequenza sono
assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico.
5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA, TRASPARENZA 5.1 Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della
“Carta”, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
5.2 L’ istituzione scolastica si impegna a favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli
edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico, nei limiti fissati dagli organi collegiali. 5.3 L’ istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la
massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.
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5.4 L’attività scolastica, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, si informa a criteri
di efficienza, di efficacia, di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. 5.5 Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del
personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.
6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1 La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la
formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali e comunitari, generali e specifici, recepiti nei piani di studi di ciascun indirizzo.
6.2 L’aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per tutto il personale scolastico e un compito per l’amministrazione, che assicura interventi organici e regolari.
PARTE I
7. AREA DIDATTICA 7.1 La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed
il concorso delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
7.2 La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità degli alunni.
7.3 Nella scelta dei libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la validità culturale e la funzionalità educativa, con particolare riguardo agli obiettivi formativi, e la rispondenza alle esigenze dell’utenza. Nella programmazione dell’azione educativa e
didattica i docenti devono adottare, con il coinvolgimento delle famiglie, soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana, in modo da evitare, nella
stessa giornata, un sovraccarico di materiali didattici da trasportare. 7.4 Nell’assegnazione dei compiti da svolgere a casa, il docente opera in coerenza con la programmazione didattica del consiglio di classe, tenendo presente la necessità di rispettare razionali
tempi di studio degli alunni. Nel rispetto degli obiettivi formativi, previsti dagli ordinamenti scolastici e della programmazione educativo-didattica, si deve tendere ad assicurare agli alunni, nelle ore extrascolastiche, il tempo da dedicare ad attività ricreative o all’attività sportiva o all’apprendimento
di altre forme del sapere. 7.5 Nel rapporto con gli allievi i docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti e dovranno
motivare ogni intervento. 7.6 Progetto educativo e programmazione. L’istituto garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:
A. Piano dell’offerta formativa
Il P.O.F. è elaborato dal Collegio docenti sulla base delle linee di indirizzo deliberate dal Consiglio
d’istituto, che lo adotta in forma definitiva. Esso contiene le scelte educative ed organizzative delle risorse e costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Viene pubblicato sul sito internet della scuola, è fornito in estratto a tutti gli iscritti ed è
disponibile in forma cartacea presso la segreteria studenti. La revisione avviene periodicamente attraverso la stessa procedura di adozione; se necessario, si provvede anche attraverso
integrazioni in corso d’anno. Insieme al Regolamento d’istituto, il P.O.F. definisce il piano organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi elaborati dagli organi competenti della scuola. In particolare, regola l’uso delle risorse di istituto
e la pianificazione delle attività di sostegno, di recupero, di orientamento e di formazione integrata. I curricula d’istituto, parte integrante del P.O:F., rappresentano la selezione delle conoscenze e delle abilità (specifiche disciplinari e/o relative a tematiche multidisciplinari) ed
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indicano i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di
secondo grado, in un’ottica di continuità. Il regolamento d’istituto comprende, in particolare, le norme relative a: a. frequenza degli alunni
b. comportamenti e sanzioni disciplinari c. vigilanza sugli alunni d. viaggi e visite d’istruzione
e. utilizzo aule speciali f. funzionamento degli organi collegiali g. contratto formativo
B. Programmazione educativa e didattica Programmazione educativa
La programmazione educativa, elaborata dal Collegio dei docenti, progetta i percorsi formativi correlati agli obiettivi e alle finalità nei programmi. Al fine di armonizzare l’attività dei consigli di classe, individua gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e
la valutazione dei percorsi didattici. Sulla base dei criteri espressi dal Consiglio d’istituto, elabora le attività riguardanti l’orientamento, la formazione integrata, i corsi di recupero, gli interventi di sostegno. Il materiale relativo è’ pubblicato sul sito web dell’istituto ed è disponibile in forma
cartacea presso la segreteria studenti. Programmazione didattica
Viene elaborata ed approvata dal consiglio di classe: - delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli interventi operativi;
- utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità educative indicati dal consiglio di classe e dal collegio dei docenti; - è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati, al fine di
adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono “in itinere”. E’ pubblicata sul sito web dell’istituto ed è disponibile in forma cartacea presso la segreteria
studenti. Contratto formativo
Il contratto formativo è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della scuola. Esso si stabilisce, in particolare, tra il docente e l’allievo ma coinvolge l’intero consiglio di classe e la classe, gli organi dell’istituto, i genitori, gli Enti esterni preposti od interessati al servizio
scolastico. Sulla base del contratto formativo, elaborato nell’ambito ed in coerenza degli obiettivi formativi definiti ai diversi livelli istituzionali:
l’allievo deve conoscere (nei limiti di sviluppo delle sue capacità): - gli obiettivi didattici ed educativi del suo curricolo - il percorso per raggiungerli
- le fasi del suo curricolo il docente deve:
- esprimere la propria offerta formativa - motivare il proprio intervento didattico - esplicitare le strategie, gli strumenti di verifica, i criteri di valutazione
il genitore deve:
- conoscere l’offerta formativa - esprimere pareri e proposte - collaborare nelle attività.
Il contratto formativo è sottoscritto dalla famiglia dell’alunno e dal dirigente scolastico; esso viene fornito in copia a tutti gli iscritti.
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PARTE II
8. SERVIZI AMMINISTRATIVI
8.1. L’Istituto individua i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi: celerità delle procedure
trasparenza informatizzazione dei servizi di segreteria
tempi di attesa agli sportelli flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico
tutela della privacy.
8.2. Tempi delle procedure
I procedimenti di competenza dell’Istituzione scolastica si concludono con un provvedimento
che viene emanato nel termine previsto dalla legge o indicato nel prospetto allegato. Decorrenza del termine per i procedimenti d’ufficio Per i procedimenti che vengono attivati d’ufficio il termine iniziale decorre dalla data in cui
l’ufficio competente abbia ricevuto formale e documentata notizia del fatto dal quale sorge l’obbligo di provvedere. Decorrenza del termine per i procedimenti ad iniziativa di parte
Per i procedimenti ad iniziativa di parte il termine iniziale decorre dalla data di ricevimento della richiesta relativa. Il responsabile del procedimento comunica all’interessato le eventuali
irregolarità o incompletezze della richiesta entro 10 giorni dal suo ricevimento indicandone le cause. In tal caso il termine per l’adozione del provvedimento decorre dalla data di ricevimento della richiesta regolarizzata o completata.
All’atto di presentazione della richiesta è rilasciata, a domanda, all’interessato, una ricevuta o comunque una documentata indicazione sugli estremi di protocollo. Termine finale del procedimento
Il termine per la conclusione del procedimento coincide con la data d’adozione del relativo provvedimento o, nel caso di provvedimento ricettizio, con la data in cui il destinatario ne riceve comunicazione.
Casi di sospensione del termine Il Termine per la conclusione del procedimento rimane sospeso qualora per la prosecuzione: a) debba essere compiuto un adempimento da parte dell’interessato, per il tempo necessario
a tale adempimento; b) debbano essere acquisiti atti di altre amministrazioni, per il tempo necessario all’acquisizione di detti atti.
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TABELLA DEI PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI
Procedimento termine Unità operativa
Stipula contratti a seguito di trattativa privata
45 gg. dall’acquisizione della documentazione obbligatoria
Personale
Gare per l’aggiudicazione di forniture di
beni e servizi 60 gg. dalla lettera di invito Amministrazione
Emissione di mandati di pagamento 60 gg. dall’ acquisizione delle fatture, salvo vincoli
posti dall’esterno
DSGA
Rilascio diplomi dell’esame di stato 30 gg. dal ricevimento da parte dell’UST
Didattica
Consegna documenti di valutazione Entro 10 gg. dall’ultimo scrutinio
Didattica
Rilascio certificati di varia natura
riguardanti gli alunni e il personale 3 gg. dalla richiesta Didattica e Personale
Emissione decreti di assenza 30 gg. dal termine dell’assenza
Personale
Concessione ferie e permessi 10 gg. dalla richiesta Personale
Aspettativa per motivi di famiglia 15 gg. dalla richiesta Personale
Autorizzazione all’esercizio dell’attività professionale
15 gg. dalla richiesta Personale
Ricostruzione carriera
60 gg. dall’acquisizione della
documentazione necessaria
Personale
Trasmissione richieste alla DPSV, all’INPDAD e
all’UST
5 gg. dalla ricezione Personale
Rilascio certificati di servizio 10 gg. dalla richiesta Personale
Rilascio certificato per indennità di disoccupazione
10 gg. dalla richiesta Personale
Pagamento stipendi
Entro la metà del mese
successivo, IN PRESENZA DEI FINANZIAMENTI
DSGA
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8.3. Semplificazione dell’azione amministrativa
Autocertificazioni e accertamenti d’ufficio Il responsabile del procedimento provvede: a) all’acquisizione d’ufficio dei documenti già in possesso dell’Amministrazione e
all’accertamento d’ufficio di fatti, stati e qualità che la stessa Amministrazione o altra Pubblica Amministrazione è tenuta a certificare; b) all’applicazione, in tutti i casi previsti, della Legge 4 gennaio 1968, n. 15 e successive
disposizioni sull’autocertificazione di atti e documenti; c) a sovrintendere agli adempimenti di legge in materia di controlli sulla veridicità delle autocertificazioni utilizzate nei procedimenti amministrativi secondo i seguenti criteri:
- personale docente e ATA: controllo di tutte le dichiarazioni relative a i titoli di studio, certificato generale del Casellario giudiziale e dei servizi resi presso le pubbliche amministrazioni, dichiarazioni relative ad assenze per motivi personali non noti
all’Amministrazione. - alunni: autocertificazioni previste dal protocollo d’intesa con l’ASL.
d) comunicare i dati in proprio possesso nel caso di richiesta da parte di altre Pubbliche Amministrazioni.
8.4. Accesso agli atti e ai documenti amministrativi Fonti e finalità La presente sezione attua i principi affermati dalla L. 7/8/90 n. 241 e dalle successive
modifiche introdotte dalla L. 15/2005 e dal DPR 184/2006 ed ha per scopo la trasparenza e la pubblicità dell’attività amministrativa ed il suo svolgimento imparziale attraverso l’esercizio del diritto di accesso agli atti, ai documenti amministrativi ed alle informazioni in possesso
dell’Istituzione scolastica. Ambito di applicazione Tale diritto è riconosciuto a coloro che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale,
corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale è richiesto l’accesso. Il diritto di accesso si esercita con riferimento ai documenti amministrativi materialmente esistenti al momento della richiesta e detenuti alla stessa data dall’Istituzione
scolastica. L’Istituzione scolastica non è tenuta ad elaborare dati in suo possesso al fine di soddisfare le
richieste di accesso. Definizione di atto L’art. 22 della L. 241/90, modificato dalla L.15/2005, definisce, come già indicato all’art. 3
del presente regolamento, documento amministrativo “ogni rappresentazione grafica, fotocinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie del contenuto di atti anche interni o non relativi ad uno specifico procedimento detenuti da una P. A. e
concernenti attività di pubblico interesse indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale”. In ambito scolastico i documenti di cui sopra risultano essere i seguenti:
Elaborati scritti e atti della Commissione giudicatrice degli esami di Stato; Compiti scritti, documenti relativi a scrutini intermedi, finali e relativi verbali;
Registri personali dei docenti e verbali dei Consigli di classe, a favore di genitori di alunno respinto e con esclusione delle sole parti che concernono altri alunni;
Atti formali, anche di natura endoprocedimentale, emanati nel corso dell’istruttoria a favore del soggetto che produca istanza di trasferimento e di mobilità professionale;
Relazione ispettiva ed atti presupposti e connessi a favore di insegnante sottoposto a ispezione e o procedimento disciplinare;
Atti relativi al fascicolo personale, a favore del docente interessato; Atti finalizzati alla stipula di contratti a seguito di trattativa privata per
l’aggiudicazione di forniture di beni e servizi. Atti esclusi dal diritto di accesso
Sono esclusi dal diritto di accesso, ai sensi del regolamento del Garante per la protezione dei dati personali e del DPR 12/4/2006 n. 184 (Nuovo regolamento nazionale sull’accesso):
a) Rapporti informativi sul personale dipendente; b) Documenti rappresentativi di accertamenti e dichiarazioni medico-legali relativi al personale anche in quiescenza;
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c) documenti attinenti al trattamento economico individuale o a rapporti
informativi o valutativi; d) documenti rappresentativi di interventi dell’autorità giudiziaria o della Procura della Corte dei Conti, relativi a soggetti per i quali si delinea
responsabilità civile, penale e amministrativa; e) documenti contenenti atti sensibili o giudiziari, e l’accesso non è strettamente indispensabile per la tutela dell’interessato o dei suoi diritti di pari rango (art.
60 Codice privacy); f) gli atti dei privati detenuti occasionalmente dall’Istituzione scolastica in quanto non scorporabili da documenti direttamente utilizzati e, in ogni modo,
gli atti che non abbiano avuto specifico rilievo nelle determinazioni amministrative; g) documenti attinenti a procedimenti penali (per i quali è prevista una tutela
più ampia in ambito giudiziario), o utilizzabili a fini disciplinari o di dispensa dal servizio, monitori o cautelari, nonché concernenti procedure conciliative o
arbitrali; h) annotazioni, appunti e bozze preliminari; i) documenti inerenti all’attività relativa all’informazione ,alla consultazione e
alla concertazione e alla contrattazione sindacale, fermi restando i diritti sindacali previsti anche dal protocollo sindacale. Interessati al diritto di accesso
Sono interessati al diritto di accesso tutti i soggetti privati, compresi quelli portatori di interessi pubblici o diffusi, di cui all’art. 2 del presente Regolamento. Il diritto di accesso dei soggetti di cui al precedente comma è esercitato
relativamente ai documenti amministrativi e alle informazioni dagli stessi desumibili il cui oggetto è correlato con l’interesse di cui il richiedente dimostri, con idonea e specifica motivazione, di essere il titolare.
Controinteressati Per controinteressati si intendono tutti i soggetti, individuati o facilmente individuabili in base alla natura del documento richiesto, che, dall’esercizio
dell’accesso, vedrebbero compromesso il loro diritto alla riservatezza. Qualora l’Istituzione scolastica dovesse individuare soggetti controinteressati, è
tenuta a darne comunicazione agli stessi (con raccomandata con avviso di ricevimento). I controinteressati hanno dieci giorni di tempo dalla ricezione della
comunicazione per presentare una motivata opposizione alla richiesta di accesso. Decorso tale termine, la Scuola., accertata la ricezione della comunicazione da parte dei controinteressati, provvede sulla richiesta.
Modalità di accesso (formale – informale) La richiesta di accesso ai documenti amministrativi può essere fatta sia mediante istanza scritta secondo il modello allegato al presente Regolamento,
sia , nel caso non ci siano controinteressati, in via informale, ossia mediante richiesta anche verbale; deve essere indirizzata al Dirigente scolastico e deve essere motivata.
Il richiedente, nel caso di accesso informale, deve indicare gli estremi del documento ovvero gli elementi che ne consentano l’individuazione, specificare l’interesse connesso all’oggetto della richiesta e dimostrare la propria identità.
Il Dirigente scolastico, qualora in base al contenuto del documento richiesto riscontri l’esistenza di controinteressati e nel caso in cui non sia possibile l’accoglimento immediato della richiesta in via informale ovvero sorgano dubbi
su alcuni elementi, invita l’interessato a presentare richiesta d’accesso formale, di cui l’ufficio rilascia una ricevuta.
Il richiedente esamina i documenti presso l’Istituzione scolastica e negli orari indicati nell’atto di accoglimento della richiesta di accesso alla presenza del personale addetto.
L’esame dei documenti è gratuito. I documenti per i quali è consentito l’accesso non possono essere asportati dal luogo presso cui sono presi in visione e non possono essere alterati.
L’accesso ad eventuali informazioni contenute in strumenti informatici avviene
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mediante stampa dei documenti richiesti.
L’Istituzione scolastica, su richiesta dell’interessato, rilascia copia del documento previo il pagamento delle spese di riproduzione, che ammontano a € 0,10 a pagina formato A/4 a €. 0,20 a pagina formato A/3.
Risposta dell’Amministrazione scolastica Il Dirigente scolastico ha 30 giorni di tempo per rispondere alla richiesta di accesso sia in modo positivo, accogliendo l’istanza dell’interessato
e permettendo così l’accesso agli atti, sia in modo negativo, rigettando la richiesta o facendo decorrere inutilmente i 30 giorni. Il rigetto della domanda richiesta in via formale deve essere motivata a cura del
Dirigente scolastico. Il richiedente, in caso di rigetto della domanda, può presentare ricorso nel termine di 30 giorni alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi
presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, al TAR e al Capo dello Stato. L’accesso ai documenti richiesti può essere differito , con provvedimento
motivato, nei seguenti casi: a) relazione (con documentazione richiamata) nel caso di controlli ispettivi nei confronti di dipendenti (fino alla conclusione del procedimento);
b) offerte contrattuali nei procedimenti di scelta del contraente (fino alla conclusione del procedimento).
8.5. Orario di funzionamento degli uffici amministrativi e di apertura al pubblico
Durante il periodo di svolgimento delle lezioni gli Uffici di Segreteria funzionano dal lunedì al sabato con i seguenti orari:
da Lunedì a Venerdì : dalle ore 8,00 alle ore 17,30; Sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,30.
Sono escluse le giornate di chiusura prefestive fissate dal consiglio di istituto.
Nei periodi di sospensione delle attività didattiche l’orario da Lunedì a Venerdì è dalle ore 8,00 alle ore 14,00 – sabato dalle ore 8,00 alle ore 13,30.
Ricevimento al pubblico dell’ufficio di segreteria
Tutti i giorni dalle ore 11.30 alle ore 13.30 Da lunedì a venerdì dalle ore 15.30 alle ore 16.30 (ricevimento sospeso in mancanza di attività didattiche)
Il Direttore Amministrativo, Maria Di Lorenzo, riceve tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 (sabato su appuntamento)
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8.6. Organigramma dell’Ufficio di Segreteria
La Presidenza e la Segreteria hanno sede in Via Sesia, 1 – 22063 Cantù Tel 031/709443 – Fax
031/709440 – e-mail:[email protected] Sito internet www.istitutosantelia.gov.it
PRESIDENZA
Dirigente Scolastico dott. Giancarlo Galli
Riceve di norma su appuntamento telefonico.
Direzione Amministrativa
Direttore Servizi Generali ed Amministrativi Maria Di Lorenzo
Funzione di coordinamento attività amministrativa
dell’Ufficio segreteria Gestione amministrativo contabile
Gestione del patrimonio Responsabile Privacy
Ufficio relazioni con il pubblico
Area 1) Gestione amministrativa: Morena Maria- Tagnesi Rosalba
Funzioni: Ufficio relazioni col pubblico Gestione informatizzata circolari interne
Gestione amministrativa e contabile
Area 2) Gestione area allievi: Borla Teresa – Stilo Antonia -
Anella Santoro
Funzioni: gestione amministrativa alunni SISSI/SIDI
gestione registri informatizzati Gestione Uscite/Viaggi istruzione
Area 3) Gestione area docenti ed Ata: Serafino Guzzetti
Funzioni: Gestione amministrativa personale Gestione giuridica – graduatorie -
Nomine – gestione informatizzata SIDI
Il personale ausiliario è incaricato della sorveglianza degli alunni, dei locali scolastici e del ricevimento del pubblico; sia il personale ausiliario che amministrativo sono
provvisti di cartellino identificativo. La Scuola assicura all’utenza la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al suo interno modalità di risposta che comprendono il nome dell’istituto, l’identità e la
qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.
8.7. Modalità dell’informazione
L’Istituto fornisce informazioni di carattere amministrativo anche sul sito internet dell’Istituto
e cura la pubblicazione sull’Albo Pretorio on line degli atti previsti dalla normativa. Copie del Regolamento d’istituto e della Carta dei servizi sono pubblicate sul sito e disponibili
in forma cartacea presso la segreteria. Sono inoltre disponibili spazi per la bacheca d’istituto e quella sindacale.
In spazi appositi sono disponibili le tabelle con l’orario di servizio dei dipendenti, l’organigramma degli organi collegiali, l’organico del personale, i piani di evacuazione in caso
di necessità. Su richiesta dei genitori è possibile disporre di uno spazio per le informazioni che li
riguardano, ovviamente in relazione alla scuola e in dipendenza dalle normative vigenti.
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PARTE III
9. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
9.1 L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali e dei servizi devono garantirne una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale. Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.
9.2 Ogni scuola individua i seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali, e, se richiesto, ne dà informazione all’utenza: - Numero, dimensione (superficie, cubatura e numero degli alunni) e dotazioni (cattedra, banchi,
lavagne, armadietti, ecc.) delle aule dove si svolge la normale attività didattica. - Numero tipo, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni (macchine e attrezzature, posti alunno, ecc.), orario settimanale di disponibilità e di utilizzo effettivo delle aule speciali e dei laboratori.
- Numero, dimensione (superficie e cubatura), dotazioni e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per attività curricolari e per attività extracurricolari delle palestre.
- Numero, dimensioni, con indicazioni del numero massimo di persone contenibile, dotazione delle sale (posti a sedere, microfoni, schermi per proiezione, ecc.) e media delle ore di utilizzazione settimanale distinta per attività curricolari ed extracurricolari delle sale per riunioni.
- Numero, dimensione e dotazioni dei locali di servizio (per fotocopie, per stampa, sala docenti, ecc.). - Numero, dimensioni, dotazioni di libri e riviste, orario settimanale di apertura e modalità per la
consultazione e il prestito delle biblioteche. - Numero dei servizi igienici, con indicazione dell’esistenza di servizi igienici per handicappati. - Esistenza di barriere architettoniche
- Esistenza di ascensori e montacarichi. - Esistenza e descrizione di spazi esterni attrezzati e non (posteggi, impianti sportivi, ecc.). - Piano di evacuazione dell’edificio in caso di calamità.
9.3 I fattori di qualità devono essere riferiti a ciascuna delle sedi che fanno parte della stessa istituzione.
PARTE IV
10. PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO
10.1 Procedura dei reclami
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax ed e-mail e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici debbono, successivamente, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. Il dirigente
scolastico, dopo avere esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, con celerità e, comunque, non oltre 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.
Qualora il reclamo non sia di competenza del dirigente, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Periodicamente il dirigente formula per il consiglio d’istituto una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del consiglio
sull’anno scolastico. 10.2 Valutazione del servizio Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, viene effettuata una rilevazione
mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai genitori e al personale. I questionari, che vertono sugli aspetti organizzativi, didattici ed amministrativi del servizio, devono prevedere una graduazione delle valutazioni e la possibilità di formulare proposte.
Nella formulazione delle domande, possono essere utilizzati indicatori forniti dagli organi dell’amministrazione scolastica e degli enti locali. Alla fine di ciascun anno scolastico, il collegio dei
docenti discute una relazione sui risultati dei questionari, che viene poi sottoposta all’attenzione del consiglio di istituto.
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PARTE V
11. ATTUAZIONE
11.1. La presente Carta può essere modificata ogni volta che pervengano da parte dei fruitori o degli erogatori del servizio proposte migliorative o integrative. 11.2 Le indicazioni della presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia,
disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge.
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4. OFFERTA FORMATIVA – corsi attivati e quadri orari
4.1 Istituto tecnico
4.1.1 Settore Costruzioni, ambiente e territorio
Il Perito delle Costruzioni, Ambiente e Territorio:
ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati
nelle industrie delle costruzioni, nell’impiego degli strumenti di rilievo, nell’uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed
economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle
risorse ambientali;
possiede capacità grafiche e progettuali in campo edilizio e nell’organizzazione del cantiere,
nella gestione degli impianti, nel rilievo topografico, nella stima di terreni e fabbricati e delle
altre componenti del territorio, nei diritti reali che li riguardano, nell’amministrazione di
immobili e nello svolgimento di operazioni catastali;
nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione,
valutazione e realizzazione di organismi complessi mentre opera in autonomia nel caso di
organismi di modesta entità;
opera autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi
edilizi e nella organizzazione di cantieri mobili. Relativamente ai fabbricati interviene nei
processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito
dell’edilizia eco-compatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico e nel rispetto
delle normative sulla tutela dell’ambiente;
la sua formazione sistemica gli consente di spaziare tra le sue conoscenze fino ad arrivare
alla pianificazione ed alla organizzazione di tutte le misure opportune in materia di
salvaguardia della salute nei luoghi di vita e di lavoro;
esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e
documenta le attività svolte;
conosce ed utilizza gli strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in
contesti organizzati.
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QUADRO ORARIO CORSO TECNOLOGICO INDIRIZZO: COSTRUZIONI – AMBIENTE E TERRITORIO
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia, cittadinanza e costituzione 2 2 2 2 2
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (scienze della terra e biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
IRC/ Attività alternative 1 1 1 1 1
Fisica Compresenza ITP
3 (1)
3 (1)
Chimica Compresenza ITP
3 3 (2)
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica
Compresenza ITP
3
(1)*
3
(2)
Tecnologie informatiche Compresenza ITP
3 (2)
Scienze e tecnologie applicate 3
Complementi di matematica 1 1
Progettazione, costruzioni ed impianti Compresenza ITP
7 (2)
6 (3)
7
Geopedologia, economia ed estimo 3 4 4
Topografia Compresenza ITP
4 (4)
4 (4)
4
Gestione del cantiere e sicurezza Compresenza ITP
2 (2)
2 (2)
2
ORE TOTALI (ORE IN COMPRESENZA)
32 (4)
32 (5)
32 (8)
32 (9)
32
* 1 ora di compresenza con l’insegnante tecnico pratico in laboratorio di Auto-CAD, pagata con il FIS
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4.1.2 Corsi ad esaurimento
4.1.2.1 Geometra Progetto 5
QUADRO ORARIO CORSO TECNOLOGICO INDIRIZZO: Geometra – Progetto 5
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Italiano 5 4 3 3 3
Storia ed educazione civica 2 2 2 2 2
Lingua straniera: inglese 3 3 2 2 2
Elementi di diritto ed economia 2 2 2 2 2
Matematica ed informatica 5 4 3 3 2
Fisica e laboratorio 4 3
Geografia, scienze e laboratorio 3 4
Chimica e laboratorio 4 3
*Disegno e progettazione 4 2 2 2 3
*Costruzioni 2 5 5 4
Topografia e fotogrammetria
4 4 4
Impianti 2 2 3
*Geopedologia, economia, estimo 4 4 4
Educazione fisica 2 2 2 2 2
IRC/ Attività alternative 1 1 1 1 1
ORE TOTALI 35 32 32 32 32
4.1.2.2 Geometra Corso di ordinamento
QUADRO ORARIO CORSO TECNOLOGICO INDIRIZZO: Geometra – Ordinamento
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Italiano 5 5 3 3 3
Storia ed educazione civica 2 2 2 2 2
Lingua straniera (inglese) 3 3
Matematica 5 4 3 3
Scienze naturali e geografia 4 4
Fisica 2 2 3
Chimica 2 3 2
*Disegno tecnico ed architettonico 4 4
*Tecnologia rurale
3
Economia e contabilità 3 2
Estimo 2 5
Tecnologia delle costruzioni 2 4 3
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*Costruzioni 4 4 6
Topografia e disegno topografico 4 7 7
Elementi di diritto 2 3
Educazione fisica 2 2 2 2 2
IRC/ Attività alternativa 1 1 1 1 1
ORE TOTALI 30 30 32 32 32
*Discipline non previste dal piano di studi nazionale ma inserite nel quadro orario nell’ambito dell’autonomia scolastica, ai sensi del D.P.R. 275/1999 art. 12 comma 2, e D.M. 47/2006:
Per consentire un costante aggiornamento professionale nelle classi prime e seconde si svolgeva in
orario curricolare un corso di un’ora settimanale di informatica, con particolare riferimento al disegno assistito dal computer (CAD). Il corso sottraeva un’ora settimanale alla disciplina Disegno tecnico.
Per acquisire, accanto alle competenze teoriche, anche abilità pratiche che consentano un più
agevole inserimento nel mondo del lavoro, l’Istituto organizzava per le classi terze un corso di cantiere in sede di due ore settimanali. Il corso sottraeva un’ora settimanale alla disciplina Costruzioni e un’ora settimanale alla disciplina Tecnologia rurale.
Per consentire altresì un accesso più consapevole al mondo del lavoro e in particolare dell’impresa
edile, gli studenti della classe quarta svolgevano due settimane consecutive di stage presso cantieri attivi nel territorio.
Per realizzare queste ultime attività l’Istituto poteva stipulare convenzioni con il Collegio delle Imprese edili di Como e con le singole Imprese.
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4.2 Istituto professionale
4.2.1 Settore industria e artigianato: Indirizzo – Manutenzione e assistenza tecnica
L’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” ha lo scopo di far acquisire allo studente, a conclusione del percorso quinquennale, competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a impianti, sistemi e
apparati elettrico-elettronici ed elettromeccanici. Il manutentore, autonomo o dipendente, agisce su dispositivi tecnologici industriali e commerciali che, progettati per un uso amichevole e facilitato, possono richiedere interventi specialistici di elevato livello per
la loro messa a punto, manutenzione ordinaria, riparazione e dismissione. La manutenzione e l’assistenza tecnica comportano una specifica etica del servizio, riferita alla sicurezza dei dispositivi, al risparmio energetico e ai danni prodotti all’ambiente dall’uso e dei dispositivi tecnologici e dai
loro difetti di funzionamento, dallo smaltimento dei rifiuti e dei dispositivi dismessi.
Il percorso formativo è strutturato per:
garantire una solida preparazione culturale e fornire le competenze per un immediato inserimento
nel mondo del lavoro (in un’impresa o in un’attività indipendente);
permettere il proseguimento degli studi all’università o il conseguimento di una ulteriore
specializzazione con i corsi di formazione tecnica superiore;
privilegiare una didattica laboratoriale;
favorire lo sviluppo e l’integrazione di specifiche abilità comportamentali, professionali e trasversali mediante tirocini in Alternanza Scuola/Lavoro con l’inserimento in aziende appartenenti alla filiera dei
settori produttivi elettrico/elettronico, meccanico e termotecnico.
La struttura politecnica dell’indirizzo si sostanzia nel conseguimento, al termine del quinquennio, di specifiche
competenze professionali relative all’organizzazione del lavoro, all’applicazione delle normative, alla gestione dei servizi e delle relative funzioni, tenendo conto delle risorse a disposizione e delle opportunità offerte dal territorio:
utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche;
comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;
utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di
apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;
individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di
intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite;
utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti;
analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste;
garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e di installazione.
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QUADRO ORARIO
ISTITUTO PROFESSIONALE “MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA”
1^ 2^ 3^ 4^ 5^
I biennio II biennio
Area delle COMPETENZE DI BASE
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Storia 2 2 2 2 2
Lingua straniera (Inglese) 3 3 3 3 3
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
IRC / Attività alternativa 1 1 1 1 1
Area delle COMPETENZE TECNICO-PROFESS.
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 3
Scienze integrate (Fisica) 2 2
Compresenza ITP Scienze integrate (Fisica) (1) (1)
Scienze integrate (Chimica) 2 2
Compresenza ITP Scienze integrate (Chimica) (1) (1)
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 2 2
Tecnologie meccaniche e applicazioni
4* 4* 3
Compresenza ITP Tecnologie meccaniche (2) (2) (2)
Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 5 5* 4
Compresenza ITP Tecnologie elettroniche (2) (2) (2)
Tecnologie e tecniche di installazione e di manutenzione 4* 5 7
Compresenza ITP Installazione e manutenzione (2) (2) (2)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 3 3 4 3 3
Compresenza ITP discipline tecnologiche (6) (6) (6)
Totale 32 (2) 32 (2) 32 (6) 32 (6) 32 (6)
* Le modifiche alle ore delle discipline tecnologiche del II biennio e del 5^ anno sono fatte utilizzando la quota del 20% di autonomia concessa.
Per favorire il conseguimento di specifiche competenze professionali sono previste complessivamente 240 ore di Alternanza Scuola/Lavoro nel II biennio e nel 5^ anno (80 ore per anno).
Le competenze relative al laboratorio di meccanica del II biennio e del 5^ anno vengono esercitate
mediante lo svolgimento di un adeguato numero di ore presso struttura convenzionata.
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4.2.2 Istruzione e Formazione Professionale – Indirizzo: Operatore elettrico
I percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) sono così strutturati:
percorso di durata triennale per il conseguimento della qualifica di OPERATORE elettrico;
ulteriore annualità dopo la qualifica, per percorso quindi di durata complessivamente quadriennale, per il conseguimento del diploma professionale di TECNICO elettrico.
I Percorsi IeFP:
assolvono al nuovo Obbligo di istruzione, rilasciando al termine dei primi due anni il certificato di
assolvimento dei relativi saperi e competenze;
sono strutturati mediante modalità organizzative e metodologie di realizzazione che privilegiano
attività di laboratorio per ogni annualità e di tirocinio in Alternanza Scuola/Lavoro già a partire dal II anno;
sono molto flessibili per rispondere alle esigenze del territorio;
possono essere anche personalizzati in relazione alle esigenze dello studente.
L’OPERATORE ELETTRICO interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell’impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua
operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività con competenze relative all’installazione e manutenzione di impianti elettrici nelle abitazioni residenziali, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali nel rispetto delle
norme relative alla sicurezza degli impianti elettrici; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, del cablaggio, della preparazione del quadro elettrico, della verifica e della manutenzione dell’impianto.
Le competenze professionali in esito al triennio fanno sì che l’operatore elettrico sia in grado di:
definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute
e del progetto dell’impianto elettrico;
approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso;
monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione
ordinaria;
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di
contrastare affaticamento e malattie professionali;
effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali;
predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche;
effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali;
effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino.
Attività economiche di riferimento ATECO 2007/ISTAT per l’operatore elettrico:
35.12 Trasmissione di energia elettrica
35.13 Distribuzione di energia elettrica
35.35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
43.21 Installazione di impianti elettrici
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QUADRO ORARIO
ISTITUTO PROFESSIONALE – OPERATORE ELETTRICO TRIENNALE IeFP
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^
Area delle COMPETENZE DI BASE
Lingua e letteratura italiana 3 3 3
Storia 2 2 2
Lingua straniera (inglese) 3 3 3
Matematica 3 3 3
Scienze integrate 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2
IRC / Attività alternative 1 1 1
Area delle COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 2 2
TECNOLOGIE ELETTRICHE E APPLICAZIONI 6 (2) 6 (2) 10 (6)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 8 8 8
ORE TOTALI 32 (2) 32 (2) 32 (6)
(tra parentesi le ore di co-docenza)
Dal 3^ anno sono previste sei settimane di l’Alternanza Scuola/Lavoro.
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4.2.3 Istruzione e Formazione Professionale – Indirizzo: Tecnico elettrico (quarta
annualità aggiuntiva alla qualifica di Operatore elettrico)
Il TECNICO ELETTRICO interviene con autonomia, nel quadro di azione stabilito e delle specifiche
assegnate, contribuendo al presidio del processo di realizzazione di impianti elettrici, attraverso la partecipazione all’individuazione delle risorse, l’organizzazione operativa della squadra di lavoro, il monitoraggio e la valutazione del risultato, con assunzione di responsabilità relative alla sorveglianza di
attività esecutive svolte da altri. La formazione tecnica nell’applicazione ed utilizzo di metodologie, strumenti e informazioni specializzate gli consente di svolgere attività relative alla realizzazione e manutenzione di impianti elettrici, con competenze relative alla logistica degli approvvigionamenti, alla rendicontazione delle
attività ed alla verifica e collaudo.
Gli obiettivi specifici di apprendimento tecnico-professionali caratterizzanti la figura sono:
condurre le fasi di lavoro sulla base delle specifiche di progetto, presidiando l'attività di realizzazione e/o manutenzione dell’impianto;
identificare situazioni di rischio potenziale per la sicurezza, la salute e l'ambiente nel luogo di lavoro, promuovendo l’assunzione di comportamenti corretti e consapevoli di prevenzione;
recepire i bisogni del cliente, coniugandoli con le opportunità tecniche e tecnologiche disponibili;
progettare impianti civili e industriali di piccola dimensione;
predisporre documenti relativi alle attività ed ai materiali;
identificare le esigenze di acquisto di attrezzature e materiali, curando il processo di
approvvigionamento;
effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto, predisponendo la documentazione richiesta.
Attività economiche di riferimento ATECO 2007/ISTAT per il tecnico elettrico:
35.12 Trasmissione di energia elettrica
35.13 Distribuzione di energia elettrica
35.35 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata
43.21 Installazione di impianti elettrici
QUADRO ORARIO
TECNICO ELETTRICO 4° ANNO IeFP
IV
Area delle COMPETENZE DI BASE
IRC / Attività alternativa 1
Comunicazione in madre lingua (Italiano) 4
Società e civiltà 2
Comunicazione in lingua straniera (Inglese) 3
Matematica 3
Scienze motorie e sportive 2
Totale Area 15
Area delle COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
Tecnologie elettriche e applicazioni 10 (6)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 7
Totale Area 17
Totale 32 (6)
(tra parentesi le ore di codocenza)
+ Alternanza Scuola/Lavoro
Per il conseguimento dell’Esame di Stato e il conseguente accesso alle facoltà universitarie occorre frequentare un quinto anno integrativo.
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4.2.4 Corsi ad esaurimento
4.2.4.1 Istruzione e Formazione Professionale – Indirizzo: Operatore elettronico
L’OPERATORE ELETTRONICO interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo con autonomia e
responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell’applicazione di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative all’installazione e manutenzione di sistemi elettronici e alle reti informatiche nelle
abitazioni, negli uffici e negli ambienti produttivi artigianali ed industriali; pianifica e organizza il proprio lavoro seguendo le specifiche progettuali, occupandosi della posa delle canalizzazioni, dell’installazione di impianti telefonici e televisivi, di sistemi di sorveglianza e allarme, di reti informatiche; provvede inoltre alla
verifica e alla manutenzione dell’impianto.
Le competenze professionali in esito al triennio fanno sì che l’operatore elettrico sia in grado di:
definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto del sistema/rete elettronica;
approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del
progetto, della tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso;
monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria;
predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di
contrastare affaticamento e malattie professionali;
predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali;
installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le specifiche progettuali;
installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali;
assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di riferimento e alle
esigenze del cliente;
effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche
progettuali, predisponendo la documentazione di verifica;
effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali anomalie
e problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino. Attività economiche di riferimento ATECO 2007/ISTAT per l’operatore elettrico:
26.20.00 Fabbricazione di computer e unità periferiche
33.20.02 Installazione di apparecchi elettrici ed elettronici per telecomunicazioni, di apparecchi trasmittenti radiotelevisivi, di impianti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
43.21.02 Installazione di impianti elettronici (inclusa manutenzione e riparazione)
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QUADRO ORARIO
ISTITUTO PROFESSIONALE – OPERATORE ELETTRONICO TRIENNALE IeFP
1^ 2^ 3^
Area delle COMPETENZE DI BASE
Lingua e letteratura italiana 3 3 3
Storia 2 2 2
Lingua straniera (Inglese) 3 3 3
Matematica 3 3 3
Scienze integrate 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2
IRC / Attività alternativa 1 1 1
Area delle COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione 2 2
Tecnologie elettroniche e applicazioni 6 (2) 6 (2) 10 (6)
Laboratori tecnologici ed esercitazioni 8 8 8
Totale 32 (2) 32 (2) 32 (6)
(tra parentesi le ore di codocenza)
Dal 3^ anno sono previste sei settimane di l’Alternanza Scuola/Lavoro.
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4.2.4.2 Biennio post-qualifica – Tecnico delle Industrie Elettriche
Competenze dello studente al termine del biennio:
conosce gli elementi fondamentali per scegliere i dispositivi di base dei sistemi per la distribuzione e la
utilizzazione dell’energia elettrica sia in ambito civile che industriale;
collabora alla progettazione, alla realizzazione e alla installazione dei principali impianti elettrici di
bassa tensione e di sistemi automatici di controllo e di cablaggio strutturato;
conosce la struttura ed il funzionamento delle macchine elettriche;
ha conoscenza di informatica di base e reti di calcolatori;
conosce e sceglie dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici;
installa, collauda e mantiene in funzione i sistemi di controllo automatico;
conosce ed applica le norme di sicurezza e la normativa prevista nel contesto operativo;
redige la documentazione tecnica del proprio lavoro;
consulta manuali e testi tecnici in lingua inglese;
realizza ed interviene su apparecchiature di elettronica di potenza;
progetta, realizza e mantiene impianti antintrusione e antincendio;
conosce le principali strutture di organizzazione aziendale.
QUADRO ORARIO BIENNIO POST-QUALIFICA TECN. IND. ELETTRICHE
4^ 5^
Area di EQUIVALENZA
Italiano 4 4
Storia 2 2
Lingua straniera (Inglese) 3 3
Matematica 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2
IRC / Attività alternativa 1 1
Area di INDIRIZZO
Elettrotecnica, elettronica ed applicazioni 9 (3) 9 (3)
Sistemi – Automazione e organizzazione della produzione 6 (3) 6 (3)
Totale 30(6) 30 (6)
Classi 4^ e 5^: 132 ore complessive di tirocinio in Alternanza Scuola/Lavoro.
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4.2.4.3 Biennio post-qualifica – Tecnico delle Industrie Elettroniche
Competenze dello studente al termine del biennio:
conosce il funzionamento, i criteri di scelta e di dimensionamento dei mezzi di trasmissione dati e degli
accessi ai servizi di telecomunicazioni a banda larga;
conosce e sceglie dispositivi e apparecchiature in base a criteri tecnici ed economici;
progetta e realizza dispositivi elettronici di base per i controlli automatici nel campo dell’elettronica
industriale ed in quello delle telecomunicazioni;
installa, collauda e mantiene in funzione i sistemi di controllo automatico e di telecomunicazione;
conosce ed applica le norme di sicurezza e la normativa prevista nel contesto operativo;
redige la documentazione tecnica del proprio lavoro;
consulta manuali e testi tecnici in lingua inglese;
progetta impianti di antenna per la ricezione tv terrestre e satellitare, anche in relazione alle più recenti tecnologie digitali;
progetta reti ed impianti informatici nel rispetto della normativa vigente con particolare attenzione al cablaggio strutturato. È in grado di gestire una rete locale lan sia dal punto di vista software che
hardware. È in grado di analizzare e risolvere le problematiche legate alla gestione della rete;
conosce sia i sistemi operativi Windows Server sia il sistema operativo Open Source Linux;
è in grado di operare su reti ed apparati per la telefonia fissa e mobile;
conosce le principali strutture di organizzazione aziendale;
realizza ed interviene su apparecchiature di elettronica di potenza.
QUADRO ORARIO
BIENNIO POST-QUALIFICA TECN. IND. ELETTRONICHE
4^ 5^
Area di EQUIVALENZA
Italiano 4 4
Storia 2 2
Lingua straniera (Inglese) 3 3
Matematica 3 3
Scienze motorie e sportive 2 2
IRC / Attività alternativa 1 1
Area di INDIRIZZO
Elettronica, telecomunicazioni ed applicazioni 9 (3) 9 (3)
Sistemi – Automazione e organizzazione della produzione 6 (3) 6 (3)
Totale 30 (6) 30 (6)
Classi 4^ e 5^: 132 ore complessive di tirocinio in Alternanza Scuola/Lavoro.
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4.3 Liceo scientifico
4.3.1 Liceo scientifico con potenziamento in Scienze Motorie
È un corso di studi quinquennale, che associa all’obiettivo di fornire una solida preparazione culturale un
ampio e specialistico percorso di introduzione e conoscenza di numerose attività sportive. Un corso
importante ed unico in Provincia di Como, che permette di proseguire gli studi in ambito universitario in
tutte le facoltà, con particolare riferimento a quelle umanistiche, all'ambito medico ed infermieristico,
ingegneria, architettura, fisioterapia e Scienze Motorie.
Si propone l’area motoria e sportiva come strumento formativo, capace di favorire il raggiungimento degli
obiettivi propri del liceo scientifico attraverso:
il potenziamento delle ore di attività pratica;
l’inserimento di ore settimanali di teoria, dedicate allo studio di tematiche culturali e scientifiche legate
allo sport e alle attività motorie: cinesiologia, medicina dello sport, psicologia dello sport e
dell’apprendimento, tecnica e metodologia dello sport, teoria dell’allenamento, collegamenti e
approfondimenti disciplinari trasversali (attuati anche nelle altre materie) quali: cultura e storia dello
sport, diritto sportivo, fisiologia, anatomia.
una didattica strutturata in modo flessibile per non penalizzare gli atleti, anche di alto livello, con
recuperi di eventuali lezioni perse per allenamento e con un orario strutturato in cinque giorni dal
lunedì al venerdì.
QUADRO ORARIO
LICEO SCIENTIFICO CON POTENZIAMENTO IN SCIENZE MOTORIE
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua e Cultura Latina 2* 2* 2* 2* 2*
Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 2* 2*
Storia e Filosofia 4* 4* 4*
Matematica 4* 4* 4 4 4
Fisica 2 2 2* 3 3
Scienze Naturali 2 2 3 2* 2*
Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2 2 2
Approfondimento e lab. di scienze motorie 3* 3* 3* 3* 3*
IRC/ Attività alternativa 1 1 1 1 1
ORE TOTALI 27 27 30 30 30
*Gli orari presentano il 20% di variazione del monte ore in accordo con la normativa vigente in materia di
Autonomia scolastica
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4.3.2 Liceo scientifico opzione scienze applicate con potenziamento in Scienze Motorie
E’ un corso quinquennale di studi che associa all’obiettivo di fornire un’ampia preparazione culturale e tecnico-
scientifica una solida conoscenza di numerose attività sportive. Un corso importante, unico in Provincia di
Como, che permette di proseguire gli studi in ambito universitario e in tutte le facoltà, con particolare riferimento
a quelle mediche-infermieristiche, scientifiche, ingegneristiche e delle scienze motorie.
Si distingue dal precedente per l’assenza del Latino, sostituito da ore di Laboratorio di Scienze, Chimica, Biologia e
Fisica.
Si propone l’area sportiva e motoria come strumento formativo, capace di favorire il raggiungimento degli obiettivi
propri del liceo scientifico attraverso:
il potenziamento delle ore di attività pratica;
l’inserimento di ore settimanali di teoria, dedicate allo studio di tematiche culturali e scientifiche
legate allo sport e alle attività motorie: medicina dello sport, psicologia dello sport e
dell’apprendimento, tecnica e metodologia dello sport, teoria dell’allenamento, collegamenti e
approfondimenti disciplinari trasversali (attuati anche nelle altre materie) quali cultura e storia
dello sport, diritto sportivo, fisiologia, anatomia
una didattica strutturata in modo flessibile per non penalizzare gli atleti, anche di alto livello, con
recuperi di eventuali lezioni perse per allenamento, e con un orario strutturato in cinque
giorni dal lunedì al venerdì.
QUADRO ORARIO
LICEO SCIENTIFICO OPZIONI SCIENZE APPLICATE CON POTENZIAMENTO IN SCIENZE MOTORIE
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e Letteratura Italiana 4 4 4 4 4
Lingua Straniera (Inglese) 3 3 3 3 3
Storia e Geografia 2* 2*
Storia e Filosofia 4 4 4
Matematica 4* 4 4 4 4
Informatica 2 2 2 2* 2*
Fisica 2 2 2* 2* 2*
Scienze Naturali 2* 2* 3* 4* 4*
Disegno e Storia dell’arte 2 2 2 2 2
Scienze Motorie 2 2 2 2 2
Approfondimento e lab. di scienze motorie 3* 3* 3* 2* 2*
IRC/ Attività alternativa 1 1 1 1 1
ORE TOTALI 27 27 30 30 30
*Gli orari presentano il 20% di variazione del monte ore in accordo con la normativa vigente in materia di
Autonomia scolastica
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4.3.3 Corsi ad esaurimento
4.3.3.1 Liceo scientifico vecchio ordinamento con potenziamento in Scienze Motorie
QUADRO ORARIO LICEO SCIENTIFICO VECCHIO ORDINAMENTO CON POTENZIAMENTO IN SCIENZE MOTORIE
DISCIPLINE 1^ 2^ 3^ 4^ 5^
Lingua e letteratura italiana 4 4 3 3 3
Lingua e letteratura latina 3 3 3 3 3
Storia, cittadinanza e costituzione 2 2
Geografia 2
Lingua straniera (Inglese) 3 3 3 3 3
Storia
2 2 2
Filosofia 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 4
Fisica 2 3 3
Scienze naturali 2 2 2 2
Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2
Scienze motorie 2 2 2 2 2
Approfondimento e Lab. Scienze motorie 3 3 3 3 3
IRC/ Attività alternative 1 1 1 1 1
TOTALI 26 26 28 29 30
*Gli orari presentano il 20% di variazione del monte ore in accordo con la normativa vigente in materia di
Autonomia scolastica .
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4.4 Validità dell’anno scolastico
In relazione all'art. 14 comma 7 del DPR 122/09 (Regolamento sulla valutazione) viene previsto, ai fini della validità dell'anno, la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale.
In particolare si sottolinea che : il monte ore annuale di riferimento è quello complessivo e non quello delle singole discipline;
l'orario di riferimento è quello previsto dagli ordinamenti della secondaria di II grado; devono essere considerate, a tutti gli effetti, come rientranti nel monte ore annuale del curricolo di
ciascun allievo tutte le attività oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe.
Pertanto il numero massimo di ore di assenze consentite perché l’anno scolastico sia valido sono:
Classi Totale ore settimanali
Totale ore annuali
Numero massimo consentito di ore di assenza
1^ e 2^ Liceo 27 891 222
3^, 4^ e 5^ Liceo 5^ Professionale
30 990 247
IeFP (tutte le classi)
1^, 2^, 3^ e 4^ Professionale Tecnico (tutte le classi)
32 1056 264
Si ricorda che il Collegio dei Docenti n.2 del 9 settembre 2013 ha inoltre reiterato la delibera relativa alla
deroga per l’ammissione a esami di stato e/o classe successiva relativamente alle assenze, in base alla quale, per la validità dell’anno scolastico, si stabiliscono i seguenti criteri di deroga a tale vincolo: 1. gravi motivi di salute
2. particolari degenze ospedaliere 3. motivi familiari gravi 4. esonero parziale per alunni diversamente abili
5. natura particolare espressa nella diagnosi per il sostegno 6. donazione sangue 7. partecipazione ad attività sportive organizzate da federazioni riconosciute dal CONI
8. adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il sabato come giorno di riposo Si ricorda che:
a. il Collegio docenti definisce i criteri generali che legittimano la deroga; b. il consiglio di classe, nel rispetto dei criteri stabiliti dal Collegio, verifica se l’allievo ha superato il limite di assenze consentito e se tali assenze, pur rientrando quanto a motivazioni nelle deroghe previste dal Collegio,
impediscano comunque di procedere alla valutazione (in proposito cfr. DPR 122/2009, art. 2, c. 10). In relazione a quanto sopra si sottolinea che l’eventuale documentazione relativa alla deroga deve essere
consegnata in segreteria almeno 5 giorni prima della data di inizio degli scrutini finali.
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5. PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa dell’Istituto è ideata per rispondere alle esigenze di corsi ed indirizzi diversi ed è articolata
in due grandi aree di progettazione:
•Progettazione curricolare: comprende tutta l’attività didattica che si svolge all’interno dell’orario
scolastico.
•Progettazione integrativa: in questo campo rientrano le attività di arricchimento (attività integrative)
dell’offerta curricolare dell’Istituto.
5.1 Progettazione curricolare
La progettazione curricolare è articolata in: Programmazione annuale dei Dipartimenti Disciplinari
Programmazione annuale dei Consigli di Classe
Programmazione annuale dei docenti
Programmazione annuale per gli alunni in situazione di handicap
Le modalità di elaborazione e archiviazione della progettazione curricolare sono definite mediante norme
emanate annualmente dal Dirigente Scolastico.
La programmazione annuale per gli alunni in situazione di handicap è elaborata dal Gruppo di lavoro
sull’Handicap (GLH) d’Istituto, dai Consigli di Classe e dai singoli docenti conformemente a quanto stabilito
nel Regolamento del GLH d’Istituto.
5.2 Progettazione integrativa
La progettazione integrativa è articolata in progetti elaborati annualmente dal Collegio dei Docenti, dai Consigli di Classe o dal Consiglio d’Istituto conformemente alle rispettive competenze. Di norma la progettazione integrativa comprende sia iniziative complementari finalizzate a promuovere il
successo scolastico, sia progetti che fungano da ampliamento all'offerta formativa:
visite d’istruzione e attività parascolastiche
attività sportive
sostegno all’apprendimento
attività extracurricolari aggiuntive
L’attuazione delle attività integrative, in particolare delle visite d’istruzione e delle attività sportive, è definita
da appositi regolamenti.
5.3 Metodologie didattiche
L’offerta formativa prevede l’utilizzazione di strategie didattiche attente ai bisogni dell’allievo, articolate e flessibili, per aiutare gli studenti, attraverso percorsi disciplinari e trasversali, ad interrogarsi, a riflettere sulla
propria vocazione e a progettare il proprio futuro e arginare così i fenomeni della dispersione e dell’insuccesso scolastico. I docenti dell’”ISISS Sant’Elia” faranno uso di tutte le metodologie didattiche che consentiranno loro di
perseguire tali scopi, ovvero:
lezione frontale
lavoro di gruppo
interventi esterni
attività di laboratorio
alternanza scuola-lavoro in orario curricolare
stage estivi
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5.4 Iniziative complementari finalizzate a promuovere il successo scolastico
5.4.1 Attività di orientamento
1. IN ENTRATA rivolto ai ragazzi di Terza Media e alle loro famiglie.
L’attività si concretizza in una serie di incontri presso le scuole medie e presso il nostro
istituto (open-day), che hanno lo scopo di:
far conoscere l’offerta formativa;
fornire informazioni che permettano agli studenti di operare una scelta consapevole;
favorire un primo approccio che consenta agli studenti ed alle loro famiglie di
prendere contatto con il nostro Istituto, le sue strutture, i suoi laboratori e gli spazi
sportivi.
2. ACCOGLIENZA rivolta agli studenti delle classi Prime dell'Istituto
Si propone, durante i primi giorni di lezione di:
illustrare gli obiettivi dell’attività didattica e le principali regole da rispettare;
facilitare la conoscenza degli spazi e dell’organizzazione della scuola.
3. ORIENTAMENTO rivolto alle classi Seconde Professionali
Ha lo scopo di aiutare lo studente a scegliere il percorso di studi più adeguato da
intraprendere in classe terza, prendendo coscienza delle proprie attitudini e potenzialità, e
fornendo adeguate informazioni sui corsi di specializzazione attivati nell’Istituto.
4. RIORIENTAMENTO (rivolto in particolare agli studenti delle classi
prime, ma esteso a tutti coloro che ne necessitano)
Ha lo scopo di individuare negli studenti in difficoltà attitudini ed interessi che possano
essere valorizzati in un diverso indirizzo di studi e fornire quindi allo studente ed alla
famiglia informazioni sui corsi di istruzione e formazione presenti sul territorio.
5. IN USCITA rivolto agli studenti delle Classi Quarte e Quinte
Si informano gli studenti, attraverso opportuna bacheca, degli proposte provenienti dalle
università, dagli enti territoriali e dal mondo dell’imprenditoria.
5.4.2 Servizio integrazione alunni diversamente abili e D.S.A.
Il Gruppo di Lavoro sull’Handicap (GLH) si costituisce a livello di istituto per le attività correlate alla
presenza di alunni con disabilità, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di
integrazione. Partecipa con i Consigli di classe, i docenti di sostegno e le famiglie alla scelta tra:
percorso di studi semplificato, che permette di svolgere il medesimo programma della
classe, con le opportune semplificazioni, al fine di conseguire un diploma o una qualifica con
valore legale;
Pagina 42 di 89
percorso di studi differenziato, che propone contenuti idonei e funzionali ai bisogni educativi
e alle effettive potenzialità dell’alunno, permettendo di conseguire un attestato delle competenze acquisite.
L’Istituto dedica grande attenzione agli studenti con certificazione di Disturbi Specifici dell’apprendimento (D.S.A.). Sulla base della nuova legge, vengono garantiti a tali alunni tutti gli
strumenti compensativi e dispensativi di cui hanno diritto per poter affrontare in maniera proficua il percorso scolastico prescelto.
5.4.3 Recupero (help e IDEI)
Per migliorare la qualità della vita scolastica ed aumentare il successo formativo sono fondamentali
le attività di recupero e sostegno (compatibilmente alle risorse finanziarie disponibili), quali:
IDEI (Interventi Didattici Educativi Integrativi) per le singole discipline in orario pomeridiano
in corrispondenza dei periodi dedicati al recupero delle lacune e dei debiti formativi
Sportello HELP: attività pomeridiana, attivata durante il corso dell'anno scolastico, nella
quale insegnanti delle singole materie mettono a disposizione alcune ore per offrire ulteriori
spiegazioni, delucidazioni e chiarimenti agli studenti che ne fanno richiesta.
5.4.4 Corso di italiano per stranieri (italiano L2)
Attività pomeridiana (o in orario curricolare per gli studenti di recente immigrazione) dedicata agli
studenti che hanno una lingua madre differente dall'italiano. Permette di migliorare la conoscenza,
la comprensione e la produzione di testi in lingua italiana, favorendo l'attività di studio nelle varie
discipline.
5.4.5 Ampliamento dell'offerta formativa
5.4.5.1 Accoglienza ed integrazione alunni stranieri: il progetto si propone di promuovere
l’integrazione degli alunni stranieri e l’accoglienza del diverso, attraverso la collaborazione di operatori
dell’associazione ASPEM. In appendice si allega il Protocollo d'accoglienza degli alunni stranieri.
5.4.5.2 Progetto InterCulturando: il progetto si propone di rafforzare le conoscenze della lingua
italiana e si rivolge anche alle famiglie degli alunni stranieri, attraverso il supporto di mediatori
linguistici al fine di agevolare la comunicazione con la scuola
5.4.5.3 Progetto simulazione di cantiere, in collaborazione con l’ A.N.C.E. di Como e il
Geometra Tusei: percorso formativo per le classi terze e quarte dell’indirizzo tecnico costruzioni,
ambiente e territorio per l’acquisizione di competenze tecnico-pratiche relative ai cantieri edili
5.4.5.4 Collaborazione con il Collegio dei geometri – per classi quinte geometri: iniziativa di
collaborazione rivolta ad integrare l’insegnamento di base con lezioni di argomenti specifici e pratici
della libera professione di geometra, tenuti da professionisti abilitati, allo scopo di stimolare
l’interesse allo studio trasversale delle materie ed applicarle a casi pratici
5.4.5.5 Progetto Interculturando “Casetta di vetro”: progetto rivolto alle classi 4^A e 4^B
dell’indirizzo tecnico costruzioni ambiente e territorio e la classe 5^B professionale allo scopo di favorire l’applicazione pratica di tecniche di cantiere studiate nel Cantiere Didattico, attraverso la realizzazione di un progetto con finalità d'utilità pubblica.
Pagina 43 di 89
5.4.5.6 Progetto Sistema Gestione della qualità: il progetto si pone l’obiettivo di migliorare la
gestione e l’organizzazione dell’istituto monitorandone il funzionamento
5.4.5.7 Progetto Area Didattica: il progetto intende rendere l’area didattica, già oggi presente sul
sito web, disponibile per tutti i docenti. Fare in modo che almeno 3 docenti per ogni indirizzo siano in
grado di costruire un corso e-learning utilizzando la piattaforma Moodle e di gestire un’interazione
didattica a distanza con i propri alunni, sia mettendo a loro disposizione materiali, sia sollecitando gli
stessi a produrne dei nuovi ed eventualmente sottoporli a test in ambiente e-learning
5.4.5.8 Progetto “Doposcuola”: il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde e si pone l’obiettivo di costruire un metodo di studio, di creare un clima accogliente a scuola rafforzando
l'idea che la scuola è un luogo dove si sta bene, far passare l'idea che studiare può essere piacevole
5.4.5.9 Educazione alla salute e all’affettività: approfondimento di tematiche specifiche,
biologiche e psicologiche, legate ai cambiamenti che si verificano durante l’adolescenza. Progetti
attivati:
Progetto AVIS: sensibilizzare gli alunni ad una problematica speciale di notevole
importanza sociale quale la donazione del sangue
Educazione affettivo-relazionale, in collaborazione con il Consultorio di Cantù: il
progetto è volto a promuovere una visione più chiara della sessualità come
dimensione imprescindibile dell'identità, come dimensione relazionale connotata
dall'intrinseca connessione delle dimensioni corporea e psichico-emotiva
Donacibo: sensibilizzare gli adolescenti attraverso un'azione di sostegno educativo
e sociale nei confronti delle famiglie in stato di bisogno materiale e particolare
indigenza economica
Progetto Tutor: il Progetto Tutor nasce dalla necessità manifestata dagli stessi
studenti di avere una figura adulta di riferimento, che possa guidarli nella gestione
delle problematiche scolastiche, sia di natura didattica che relazionale
Progetto Young Tutor: il progetto nasce in via sperimentale dalla necessità di
favorire l'interazione tra gli studenti delle classi quarte e quinte e quelli del biennio,
allo scopo di guidare questi ultimi nell'affrontare le problematiche derivanti dalla
nuova realtà scolastica
5.4.5.10 Sportello di ascolto: lo sportello di ascolto si profila come un supporto a chi è coinvolto
nella fase del ciclo di vita legato all'adolescenza, considerando che, dubbi, difficoltà, disagi e
problematicità, interessano sia gli adolescenti, sia il contesto educativo che condivide con loro spazi e
tempi del proprio vivere e lavorare. Lo specialista interverrà in situazioni di crisi segnalate dai diversi
interlocutori
5.4.5.11 Progetto “Io non gioco più”: il progetto nasce come risposta al fenomeno del gioco
d’azzardo patologico che riguarda sempre più da vicino anche gli adolescenti, per questo motivo
l’associazione “Vinciamo il gioco” fornisce un intervento strutturato sulla metodologia didattica della
peer education che coinvolge i docenti e gli alunni delle classi quarte in qualità di peer educator e gli
alunni delle classi terze come soggetti interessati dall’attività formativa dei peer educator
5.4.5.12 Quotidiano in classe: permette di informarsi, comprendere e discutere sulle
problematiche sociopolitiche ed economiche del nostro tempo, attraverso la lettura dei quotidiani
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5.4.5.13 Scelta consapevole: incontri svolti da psicologi ed educatori dell’ARCA di Como, volti a
rappresentare il mondo dell’uso, dell’abuso e delle dipendenze dalle sostanze stupefacenti,
evidenziando effetti e rischi. Rivolto alle classi prime
5.4.5.14 Alternanza scuola lavoro: tirocini di orientamento e formazione presso aziende del
territorio. Rivolto agli studenti di terza, quarta e quinta dell’indirizzo professionale e tecnico, da
svolgersi nel corso di 3 settimane durante l’anno scolastico
5.4.5.15 Stage estivi per geometri: fornisce agli studenti la possibilità di effettuare esperienze
lavorative presso Amministrazioni locali, studi professionali e imprese edili, nel periodo estivo
(giugno-luglio). Rivolto agli studenti di quarta e quinta geometri
5.4.5.16 Corso ECDL CAD 2D – ECDL CAD 3D: ore di lezione pomeridiana per l’apprendimento
dell’uso del programma CAD
5.4.5.17 Test center ECDL CORE, CAD 2D, CAD 3D e GIS: il progetto si prefigge di far
diventare l’Istituto “A. Sant’Elia” un TEST CENTER AICA ECDL CORE LEVEL, CAD 2D, CAD 3D e GIS
per poi permettere agli studenti e a persone esterne di sostenere gli esami per la Certificazione
Europea base sull’utilizzo del computer e specializzata nell’uso del CAD 2D/3D e GIS
5.4.5.18 Centro sportivo studentesco: Il CSS del Sant’m Elia si pone come prosecuzione e
sviluppo del lavoro curricolare di Educazione Fisica e Scienze Motorie, contribuendo in maniera più
pregante alla formazione completa degli alunni di tutto l'Istituto. Il CSS ha lo scopo di preparare gli
alunni ai Giochi Sportivi Studenteschi (GSS), ai campionati e tornei scolastici attraverso attività
sportive pomeridiane, quali ginnastica artistica, step, atletica leggera e campestre, pallavolo,
pallacanestro, pallacanestro 3c3, beachvolley, calcio a 11, calcio a 5 maschile e femminile,
badminton, nuoto, nuoto per salvamento, sci alpino, nordico e snowbooard, orienteering, golf,
canottaggio, rugby, tennis, tennis da tavolo, triathlon, vela, arrampicata , rafting, tiro con l'arco,
unihockey, lotta.
5.4.5.19 Laboratori di approfondimento di Scienze Motorie: la finalità generale del Liceo Scientifico ad indirizzo sportivo viene perseguita dalle Scienze Motorie attraverso l’arricchimento
delle proposte di esperienze sportive vissute nei Laboratori di approfondimento; gli studenti avranno l'opportunità di conoscere e di avviarsi alla pratica di attività sportive diversificate di rilevante qualità, usufruendo dei più adeguati impianti e attrezzature e della collaborazione di esperti
esterni. Le varie attività sono proposte dal punto di vista pratico attraverso un' adeguata metodologia di apprendimento delle tecniche principali e delle tattiche basilari e dal punto di vista teorico attraverso una presentazione che contestualizza la disciplina, la sua specificità , la
terminiologia. Verranno approfondite le discipline: atletica leggera, pallavolo, pallacanestro, calcio, nuoto, nuoto per salvamento, immersione subacqua , tennis, tiro con l'arco, rugby, orienteering, unihockey, lotta, tennistavolo, scherma, touch, cricket, badminton, ultimate, pallamano, baseball
softball, autodifesa, arti marziali, canottaggio, sport con disabili, equitazione, golf, arrampicata sportiva, alpinismo, MTB, triathlon, escursionismo, sci discesa e da fondo, pattinaggio in linea e su
ghiaccio, fitness. Le attività precedono anche delle conferenze di esperti nel campo della salute, della prevenzione, dello sport , dell'allenamento.
5.4.5.20 Viaggi culturali e visite guidate: Il viaggio culturale viene proposto e motivato dai
docenti della classe che lo sottopongono al Consiglio di Classe aperto, come momento di
approfondimento dell’attività didattica svolta, oltre che come occasione di socializzazione e di
autodisciplina.
Il viaggio deve poi essere approvato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.
Il regolamento sui viaggi culturali è previsto nel Regolamento delle visite di istruzione.
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Oltre ai viaggi vengono programmate dai Consigli di Classe ulteriori iniziative quali:
visite guidate presso complessi aziendali, musei, mostre, fiere di settore, parchi
naturali
uscite per assistere a eventi sportivi, proiezioni cinematografiche o spettacoli teatrali
di particolare interesse formativo
5.4.5.21 Uscite didattico-sportive: la particolarità del corso con approfondimento sportivo è caratterizzata delle uscite “DIDATTICO SPORTIVE”. Le uscite, fondamentali in quanto altamente motivanti, si articolano in attività sportive fuori sede con pernottamento e con l’affiancamento di più
insegnanti anche delle altre discipline. Le uscite sono organizzate per classi parallele, o classi biennio e triennio, e richiedono la partecipazione del 40% degli alunni, in modo da non interrompere le attività didattiche di coloro che non vi partecipano. Le tematiche, le pratiche sportive e le mete affrontate
sono: Atletica, presso il centro di via Giovanni XXIII di Cantù “soc. San Paolo” Nuoto, presso la Piscina di via Giovanni XXIII di Cantù “Canturina Sevizi”
Basket, presso il centro di via Giovanni XXIII di Cantù “ABC basket Cantù” Tennis, presso il centro di via Giovanni XXIII di Cantù “Tennis Cantù”
Corso di Primo Soccorso BLS Corso di Primo soccorso BLSD (defibrillatore) Lotta, presso il centro di via Giovanni XXIII di Cantù “Atletica P. Como”
Orienteering, con Orienteering Como ASD Rugby, presso il campo di Cucciago “Rugby Como” Unihokey, presso il centro di via Giovanni XXIII a Cantù “Mendrisiotto”
Golf, presso il circolo Golf di Luisago Nuoto Salvamento, presso il centro di via Giovanni XXIII di Cantù “soc. San Paolo” Equitazione, presso il centro ippico “La schuderia” di Fecchio, Cantù
Sport e disabilità Tiro con arco con il Gruppo Arcieri di Cucciago
5.4.5.22 Progettazione e gestione dei laboratori di Scienze Motorie: il progetto si occupa dell’organizzazione dei vari laboratori di approfondimento, di coordinare gli impianti e gli istruttori di ogni corso, di monitorare lo svolgimento delle attività allo scopo di proporre eventuali miglioramenti.
5.4.5.23 Approfondimenti di fisica e metodologia dello sport: il progetto presenta la disciplina Scienze Motorie come una valida opportunità di esperienza, per osservare i fenomeni fisici, allo scopo
di utilizzare questi ultimi per comprendere i problemi legati allo sport e alle attività motorie in generale
5.4.5.24 Il bosone di Higgs, la creazione e il rapporto scienza e fede: il progetto ha lo scopo
di approfondire la conoscenza relativa alla recente conferma della scoperta del bosone di Higgs, noto come particella di Dio, delle sue implicazioni nelle più recenti teorie fisiche sull'universo per meglio capire il rapporto tra scienza e fede
5.4.5.25 Progetto di sensibilizzazione e-motivazionale: il progetto è rivolto agli alunni delle classi prime e seconde con lo scopo di comprendere le motivazioni e gli stimoli forniti dall'indirizzo scolastico scelto
5.4.5.26 Il linguaggio corporeo in aula: il progetto è rivolto ai docenti dell’istituto allo scopo di sensibilizzare gli stessi nei confronti del linguaggio corporeo presente in aula, in modo da raggiungere la piena consapevolezza che la lettura del linguaggio corporeo proprio e altrui è indispensabile per
costruire una relazione didattica-educativa con gli adolescenti
5.4.5.27 Progetto “Teatro”: progetto in collaborazione con l’Associazione “Fata Morgana” e finanziato dalla Fondazione “Cariplo”. L’obiettivo del progetto è proporre il teatro come momento di
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crescita e di socializzazione tra gli alunni dei diversi indirizzi scolastici, attraverso la realizzazione e la
messa in scienza di una rappresentazione teatrale.
5.4.5.28 Progetto “ID” istruzione domiciliare: l’istruzione domiciliare ha lo scopo di sostenere gli alunni colpiti da gravi patologie o impediti a frequentare la scuola per un periodo di almeno trenta
giorni, attraverso la realizzazione di interventi formativi a domicilio. I genitori degli alunni interessati possono richiedere l’attivazione di un progetto d’istruzione domiciliare facendone formale domanda all’USR per la Lombardia, per il tramite della scuola polo. La modulistica necessaria è scaricabile dal
sito http://hshlombardia.it
5.4.5.29 New Learning Week: i PERCORSI NEW LEARNING WEEK, nell'ambito del successo formativo, sono attività innovative di formazione che mettono in contatto, tra loro, studenti di Istituti
diversi, per provenienza territoriale e per competenze in indirizzi formativi differenti , sviluppando la creatività e le capacità di interazione e ricerca. Il progetto in collaborazione con la Fondazione Minoprio propone 5 moduli, di cui 4 che affrontano i temi chiave del prossimo sviluppo economico
della Regione Lombardia nel mondo. Il quinto modulo è rappresentato dalla illustrazione dei capolavori prodotti nelle 4 settimane/moduli precedenti dagli studenti, con la volontà di presentarli in
occasione della manifestazione EXPO 2015 a Milano, previa richiesta agli organismi di competenza (Assessorato all'Istruzione di Regione Lombardia e Ufficio Scolastico Regionale).
5.4.5.30 “Giustizia riparativa”: il progetto elaborato da un gruppo di cui fanno parte ex esponenti
della lotta armata degli anni Settanta e persone che ne hanno subito le tragiche conseguenze, oltre ad altri membri non direttamente coinvolti in quelle vicende ma interessati al problema. Il progetto si propone di fare riflettere gli studenti, da un punto di vista innovativo, sul concetto di Giustizia
riparativa e sugli anni di piombo in Italia.
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6. LA VALUTAZIONE
6.1 Verifica
La verifica periodica del grado di comprensione e di acquisizione dei contenuti proposti fa parte della
professionalità del docente ed è uno strumento indispensabile per il monitoraggio dell’efficacia
dell’azione didattica e del livello di competenze e conoscenze acquisite dall’alunno nel processo di
apprendimento.
Le tipologie di verifiche sono diverse: interrogazioni orali, prove scritte, grafiche o pratiche,
questionari, test, relazioni individuali o di gruppo.
L’alunno ha il diritto di sapere quante e quali prove dovrà sostenere; le prove di verifica terranno
conto delle tappe raggiunte dalla classe nel percorso di apprendimento e saranno tempestivamente
corrette e valutate.
Le valutazioni attribuite sono riportate dal docente sul registro personale, sul libretto scolastico
dell’alunno e sul registro elettronico per la comunicazione alla famiglia. In caso di discordanza fa
fede il registro del professore.
6.2 Valutazione
La valutazione delle competenze e delle conoscenze acquisite nelle singole discipline e la valutazione
globale che conclude ogni segmento dell’anno scolastico (quadrimestre) sono regolate dai criteri
generali fissati dal Collegio dei Docenti ed eventualmente da quelli più specifici concordati dal
Consiglio di Classe in base a principi di trasparenza e gradualità.
Gli scrutini sono quadrimestrali (delibera del Collegio dei docenti del 17/05/2012).
Le valutazioni dei docenti vengono riportate sul registro personale, sul libretto dei voti e sul registro
elettronico. Quest’ultimo può essere consultato dai genitori via internet richiedendo identificativo e
password in segreteria.
Nello scrutinio finale viene valutata l’evoluzione scolastica dell’alunno nella sua globalità, fermo
restando tuttavia che è fondamentale il raggiungimento degli obiettivi minimi del percorso formativo
programmato per l’ammissione alla classe successiva.
La valutazione finale è un atto collegiale di competenza del Consiglio di Classe nella sua
completezza, che delibera su proposta dei singoli docenti.
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6.3 Criteri di valutazione disciplinare
Tabella delle corrispondenze tra voti e prestazioni
VOTO Apprendimento dei
Contenuti
Articolazione dei
contenuti
Autonomia Competenza
comunicativa
1-3 Mancanti Assente Assente Assente
4 Gravemente lacunosi Difficoltosa Scarsa Competenza molto
limitata: spesso la comprensione è difficoltosa
5 Contenuti scarsi con
Inesattezze
Carente e di tipo
prevalentemente mnemonico
Carente anche
relativamente ad un argomento
circoscritto
Esposizione esitante,
con errori di morfologia, sintassi e lessico, talvolta
improprio
6 Contenuti pertinenti ma non molto approfonditi
Contenuti esposti con una certa
chiarezza e ordine, anche se non
sempre i nessi logici sono evidenti
Limitata ad un argomento circoscritto.
Necessita di stimolo da parte del
docente per approfondire
Si esprime con qualche errore di morfosintassi e con un lessico un po’
povero. Complessivamente è comunque sufficiente.
7 Contenuti pertinenti e
con un certo approfondimento
Contenuti chiari ed
esposti in modo articolato. Argomentazioni
generalmente pertinenti.
Opera confronti e
approfondisce senza bisogno di
frequenti interventi da parte del
docente.
Usa un linguaggio
appropriato e la morfosintassi è corretta. Esposizione
discretamente fluida.
8 Contenuti esaurienti Contenuti ben articolati, con evidenziazione della
tesi e argomentazione di tipo sequenziale
Rielabora in modo personale i contenuti;
opera confronti e approfondisce gli argomenti
autonomamente.
Esposizione fluida con morfosintassi accurata; uso di un
lessico diversificato
9 Contenuti esaurienti e
molto approfonditi
Contenuti ben
articolati, con evidenziazione della
tesi e argomentazione di tipo sequenziale
Rielabora in modo
autonomo e sicuro i
contenuti
Esposizione fluida con
morfo sintassi accurata; uso di un
lessico diversificato
10 Contenuti completi Impeccabile sotto tutti
i punti di vista
Eccellente Eccellente in ogni settore
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6.4 Criteri di valutazione del comportamento
CRITERI ATTRIBUZIONE VOTO CONDOTTA
10:
1. Frequenza assidua alle lezioni, rispetto degli orari, assenze giustificate con tempestività;
2. Vivo interesse, impegno costante, partecipazione costruttiva al dialogo educativo, ruolo propositivo e collaborativo;
3. Rispetto della dirigenza, dei docenti, del personale della scuola, sensibilità e attenzione per i compagni;
4. Rispetto scrupoloso delle consegne, dei regolamenti, delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’Istituto;
5. Utilizzo corretto e responsabile di strutture, macchinari e sussidi didattici;
6. Nessuna sanzione disciplinare a carico.
9:
1. Frequenza assidua alle lezioni, rispetto degli orari, assenze giustificate con tempestività;
2. Vivo interesse, impegno costante, partecipazione attiva al dialogo educativo, ruolo propositivo;
3. Rispetto della dirigenza, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni;
4. Rispetto delle consegne, dei regolamenti, delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’Istituto;
5. Utilizzo corretto di strutture, macchinari e sussidi didattici;
6. Nessuna sanzione disciplinare a carico.
8:
1. Frequenza regolare alle lezioni, sostanziale rispetto degli orari, assenze giustificate in genere con tempestività;
2. Adeguato interesse, impegno pressoché costante, partecipazione in genere attiva al dialogo educativo, ruolo positivo;
3. Rispetto della dirigenza, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni;
4. Rispetto nel complesso delle consegne, dei regolamenti, delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’Istituto;
5. Utilizzo quasi sempre corretto di strutture, macchinari e sussidi didattici;
6. Nessuna sanzione disciplinare a carico.
7:
1. Frequenza non sempre regolare alle lezioni, alcuni ritardi, assenze non giustificate con tempestività;
2. Discreto interesse e partecipazione discontinua al dialogo educativo, in alcuni casi elemento di disturbo allo svolgimento delle lezioni con
interventi inappropriati;
3. Episodiche mancanze di rispetto nei confronti della dirigenza, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni;
4. Episodiche inadempienze delle consegne, dei regolamenti, delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’Istituto;
5. Utilizzo non sempre corretto di strutture, macchinari e sussidi didattici;
6. Alcuni richiami verbali.
6:
1. Frequenza irregolare alle lezioni, elevato numero di ritardi e di assenze non giustificate;
2. Limitato interesse e partecipazione sollecitata al dialogo educativo, elemento di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni;
3. Mancanza di rispetto nei confronti della dirigenza, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni, utilizzando un linguaggio e
gesti inadeguati;
4. Frequenti inadempienze delle consegne, dei regolamenti, delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’Istituto;
5. Utilizzo non corretto di strutture, macchinari e sussidi didattici;
6. Mancanze disciplinari sanzionate con nota scritta sul registro;
7. Ammonizione e sospensione fino ad una settimana.
5:
1. Frequenza saltuaria alle lezioni, abitudine al ritardo, assenze non giustificate;
2. Interesse nullo e partecipazione passiva al dialogo educativo, ripetute azioni di disturbo al regolare svolgimento delle lezioni;
3. Mancanza di rispetto nei confronti della dirigenza, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni, utilizzando un linguaggio e
gesti irriguardosi e offensivi;
4. Frequenti e reiterate inadempienze delle consegne, dei regolamenti, delle disposizioni organizzative e di sicurezza dell’Istituto;
5. Danni arrecati a strutture, macchinari e sussidi didattici;
6. Gravi o reiterate mancanze disciplinari cui sono seguite l’ammonizione e/o sanzioni del Consiglio di Classe che hanno comportato
l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica da 8 a 15 giorni.
4:
1. Violazione della dignità e del rispetto della persona umana o creazione di una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle
persone;
2. Sanzione del Consiglio di Istituto con l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.
3:
1. Gravi e reiterate violazioni della dignità e del rispetto della persona umana o nella creazione di una concreta situazione di pericolo per
l’incolumità delle persone;
2. Sanzione del Consiglio di Istituto con l’allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni.
2:
1. Situazioni di recidiva nel violare la dignità e il rispetto della persona umana o nel creare una concreta situazione di pericolo per l’incolumità
delle persone tali da determinare seria apprensione a livello sociale;
2. Sanzione del Consiglio di Istituto con l’allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico, non essendo esperibili
interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.
1:
1. Situazioni di recidiva nel violare ripetutamente e pesantemente la dignità e il rispetto della persona umana o nel creare una concreta
situazione di grave pericolo per l’incolumità delle persone tali da determinare seria apprensione a livello sociale;
2. Sanzione del Consiglio di Istituto con l’allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico e l’esclusione
dallo scrutinio finale o la non ammissione all’Esame conclusivo del corso di studi, non essendo esperibili interventi per un
reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l’anno scolastico.
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6.5 Certificazione delle competenze di base per gli alunni che hanno completato
l’obbligo scolastico
Il nuovo obbligo di istruzione entrato in vigore dal 1° settembre 2007 in base alla legge n.269 del 26
dicembre 2006, prevede che l’istruzione obbligatoria sia impartita per almeno 10 anni.
L’assolvimento dell’obbligo di istruzione è sancito dal Certificato delle Competenze di Base che ogni scuola
secondaria superiore di secondo grado deve compilare per ciascuno studente al termine della seconda
classe.
Il Certificato delle Competenze di Base è stato predisposto dal Ministero dell’Istruzione sulla base delle
Raccomandazioni del Parlamento Europeo secondo un formato standardizzato che consente di garantire
l’equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto dell’identità delle singole scuole.
Tale formato prevede la valutazione di competenze organizzate in assi culturali e la valutazione non è
espressa in voti, bensì in livelli: competenza non raggiunta, competenza a livello base, medio ed avanzato.
Nell’anno scolastico 2009-2010 il Collegio dei Docenti ha individuato le discipline che concorrono in maniera
significativa all’acquisizione delle competenze per ogni corso di studi.
Durante lo scrutinio di fine anno, contestualmente alla compilazione delle pagelle, viene stilato il Certificato
delle Competenze di Base. Per ciascuna competenza, i docenti delle discipline individuate, sulla base delle
valutazioni acquisite durante l’anno scolastico, propongono al consiglio di classe il livello raggiunto dai singoli
studenti.
6.6 Crediti scolastici (triennio)
Si riporta di seguito la tabella relativa all'attribuzione del credito scolastico come da regolamento degli Esami
di Stato.
TABELLA PER ATTRIBUZIONE
CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNI
nell’ a.s. 2012 - 2013
M = media 3° anno 4° anno 5° anno
M=6 3 - 4 3 - 4 4 - 5
6<M<=7 4 - 5 4 – 5 5 - 6
7<M<=8 5 - 6 5 - 6 6 - 7
8<M<=9 6 - 7 6 - 7 7 - 8
9<M<=10 7 - 8 7 - 8 8 - 9
Nel quinto anno se lo studente non consegue la sufficienza in tutte le materie non ottiene l'ammissione agli
Esami. Il regolamento degli Esami di Stato è definito sulla base delle circolari ministeriali annuali.
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6.7 CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO (Approvati dal Collegio dei Docenti il 16/05/2013) A. Riferimenti normativi
DPR n.323 del 23/7/1998 art.12 cc 1,2 1. Ai fini previsti dal presente regolamento, il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata, dalla quale derivino competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce
l’esame di Stato; la coerenza, che può essere individuata nell’omogeneità con i contenuti tematici del corso, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento, nella loro concreta attuazione, è accertata per i candidati interni e per i candidati esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. I consigli
di classe e le commissioni d’esame potranno avvalersi, a questo fine, del supporto fornito dall’amministrazione scolastica e dall’ Osservatorio di cui all’articolo 14. Il Ministro della pubblica istruzione
individua le tipologie di esperienze che danno luogo al credito formativo con proprio decreto. 2. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento
contributivo.
D.M n.49 del 24/02/2000 “Decreto ministeriale concernente l'individuazione delle
tipologie di esperienze che danno luogo ai crediti formativi”
Art. 1
1. Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi […] sono acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e
ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all' ambiente, al volontariato, alla solidarietà, alla cooperazione, allo sport.
omissis
Art. 2
1. I criteri di valutazione delle esperienze citate all'art.1 devono essere conformi a quanto previsto all'art.12 del D.P.R. 23.7.1998, n.323 e tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a
quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. 2. I consigli di classe procedono alla valutazione dei crediti formativi, sulla base di indicazioni e parametri preventivamente individuati dal collegio dei docenti al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei
consigli di classe medesimi, e in relazione agli obiettivi formativi ed educativi propri dell'indirizzo di studi e dei corsi interessati.
omissis
Art. 3
1. La documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa.
B. Parametri di valutazione dei crediti: istruzioni per l’uso
Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso
di studi seguito in relazione
nalità educative della scuola
Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni, istituzioni, società che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. L’alunno deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi a semplice auditore. Le esperienze sopra
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indicate devono essere praticate presso ASSOCIAZIONI, FONDAZIONI e SOCIETA’ legalmente costituite,
ISTITUZIONI, ENTI, SOCIETA’ SPORTIVE aderenti alle diverse FEDERAZIONI riconosciute dal CONI. C. Tipologie specifiche di esperienze
1. Attività culturali e artistiche generali
segne artistiche documentabile mediante certificazione dell’ente o dell’associazione organizzatori (gruppi folkloristici, compagnie teatrali, musicali)
usicale con certificazione di frequenza del conservatorio
fotografia, etc.)
2. Formazione linguistica
legalmente riconosciuti dal MIUR attestanti il livello di
conoscenze e di competenze in una delle lingue comunitarie
3. Formazione informatica
4. Attività sportiva
Partecipazione a gare a livello agonistico organizzate da Società aderenti alle diverse Federazioni
riconosciute dal CONI (solo per indirizzo Professionale e Tecnico) Attività sportiva certificata da società sportiva affiliata a Federazione riconosciuta dal CONI di livello
almeno interregionale durante l’anno scolastico in corso (solo per il Liceo Scientifico) 5. Attività di promozione dell’Istituto Sant’Elia
Orientamento scolastico per almeno 8 h, certificato dall’Istituto
Partecipazione ad attività di rilievo edilizio/topografico, storico documentale, statistico/sociale, studi di fattibilità e/o proposte di progetti richiesti da PP.AA. (Solo per il corso tecnico)
6. Attività di volontariato
Presso Associazioni (Enti, Fondazioni, etc.) legalmente costituite con certificazione dello svolgimento dell’attività da almeno un anno e con descrizione sintetica dei compiti e delle funzioni
Attività di volontariato nel campo Sport per Disabili in associazioni affiliate a CIP, FISDIR, Special Olympic, FISD, Anire etc certificata per almeno 12 ore (solo per il Liceo Scientifico)
7. Attività lavorative
Esperienze di stage lavorativo certificato pari ad almeno 60 ore
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6.8 Debiti formativi e corsi di recupero
Gli studenti che riportano insufficienze negli scrutini del quadrimestre sono tenuti a recuperare tali lacune
tramite le modalità stabilite dal C.d.C.: studio autonomo, recupero in itinere, sportello help o I.D.E.I. (corso
di recupero pomeridiano). Al termine del periodo dedicato a tali attività lo studente sosterrà una prova volta
ad accertare l'avvenuto recupero dell'insufficienza.
Gli alunni che negli scrutini finali riportano un numero di insufficienze pari o minore a tre sono tenuti a
recuperare tali lacune con l'applicazione allo studio durante l'estate secondo le modalità specificate dal C.d.C.
(studio autonomo o corso di recupero). La scuola organizza dei corsi di recupero estivi:
Di norma i corsi sono articolati in lezioni della durata di non più di due ore e collocabili nell’intero
arco della giornata, per un totale di quindici ore per ogni corso.
L’inizio dei corsi è fissato al giorno successivo a quello della terza prova scritta degli Esami di Stato,
il termine viene fissato dal C.d.D.
La frequenza ai corsi è obbligatoria, salvo rinuncia esplicita della famiglia.
Dopo la conclusione dei corsi di recupero e dei percorsi di studio individuale, come disposto dall’art. 5
dell’OM 92, i docenti delle discipline interessate svolgono verifiche documentabili, volte ad accertare
l’avvenuto superamento delle carenze da parte di tutti gli studenti con sospensione del giudizio.
In seguito a tali prove si svolgeranno gli scrutini finali volti a sancire l'ammissione o meno degli studenti
esaminati alla classe successiva.
6.9 La valutazione nei corsi IeFP
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Gli obiettivi specifici di apprendimento – articolati in competenze, abilità e conoscenze –sono previsti dal DDG n. 1544/2010 e DDG n. 9136/2010 di recepimento e declinazione in Profili degli Standard formativi
minimi nazionali definiti in prima attuazione della messa a regime del sistema di IeFP di secondo ciclo nell’Accordo in Conferenza Stato Regioni 29 aprile 2010 e – in via definitiva, ai sensi dell’art. 18 del DLgs. n. 226/05 – con l’Accordo in Conferenza Stato Regioni del 27 luglio 2011.
COMPETENZE DELL’AREA DI BASE
AREA DEI LINGUAGGI [L]
LINGUA ITALIANA
L1. Attivare strategie e tecniche di ascolto volte a comprendere gli elementi essenziali della comunicazione in diversi contesti di vita, di cultura e di lavoro
L2. Leggere e comprendere testi di complessità crescente riguardanti la vita quotidiana e professionale
L3. Produrre testi scritti, funzionali alla situazione comunicativa, con proprietà di linguaggio e correttezza formale
L4. Produrre comunicazioni orali, funzionali alla situazione comunicativa, con proprietà di linguaggio e correttezza
formale
L5. Interagire in situazioni comunicative utilizzando linguaggi e codici di diversa natura per l’espressione di sé e la comunicazione interpersonale, anche di carattere professionale
L6. Acquisire e selezionare le informazioni utili, in funzione delle comunicazioni scritte od orali da produrre
AREA DEI LINGUAGGI [L] LINGUA STRANIERA (INGLESE)
L7. Comprendere i punti salienti e il significato globale di brevi e semplici comunicazioni orali formulate con chiarezza, riferite al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro
L8. Leggere e comprendere brevi e semplici testi scritti riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro
L9. Produrre brevi e semplici testi scritti, lineari e coesi, riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro
L10. Produrre brevi comunicazioni orali riferite al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro
L11. Interagire con ragionevole disinvoltura in scambi comunicativi brevi e semplici riferiti al contesto personale, di vita quotidiana e di lavoro
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AREA SCENTIFICO-MATEMATICA [M]
M1. Utilizzare codici formali, strumenti, tecniche e strategie di calcolo con particolare attenzione a quelle riferibili e applicabili a situazioni concrete
M2. Analizzare oggetti nel piano e nello spazio, calcolando perimetri, aree e volumi di semplici figure geometriche
M3. Analizzare e interpretare dati sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di strumenti statistici (analisi della frequenza, tassi, probabilità) e di rappresentazioni grafiche
M4. Applicare metodi di osservazione, di indagine e le procedure proprie delle diverse scienze per comprendere la
realtà naturale e il rapporto tra uomo e natura
AREA STORICO-SOCIO-ECONOMICA [S]
S1. Utilizzare categorie e strumenti funzionali alla comprensione degli eventi e delle interpretazioni storiche
S2. Collocare l’esperienza personale e formativa in un sistema di regole
S3. Collocare l’esperienza personale e formativa nel funzionamento del sistema economico
S4. Utilizzare i principali strumenti del metodo geografico per descrivere, interpretare e rappresentare le
caratteristiche e le trasformazioni del territorio
AREA MOTORIA [SM]
SM1. Utilizzare le regole sportive come strumento di convivenza civile
SM2. Partecipare alle attività sportive proposte, collaborando all'organizzazione anche in compiti di arbitraggio e di
giuria
SM3. Svolgere attività motorie adeguandosi ai diversi contesti, al fine di riconoscere comportamenti di base funzionali al mantenimento della propria salute
SM4. Riconoscere e osservare le regole di base per la prevenzione degli infortuni adottando comportamenti adeguati in campo motorio e sportivo
COMPETENZE TECNICO-PROFESSIONALI
AREA TECNOLOGICA [T]
T1. Utilizzare strumenti tecnologici e informatici per consultare archivi, gestire informazioni, analizzare e rappresentare
dati, anche in forma grafica
T2. Utilizzare le tecnologie tenendo presente sia il contesto culturale e sociale nel quale esse fanno agire e comunicare, sia il loro ruolo per l’attuazione di una cittadinanza attiva
AREA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE ELETTRICO [ET+C]
ET1. Definire e pianificare fasi/successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto dell’impianto elettrico
ET2. Approntare strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della tipologia di
materiali da impiegare, del risultato atteso
ET3. Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria
ET4. Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali
ET5. Effettuare la posa delle canalizzazioni, seguendo le specifiche progettuali
ET6. Predisporre e cablare l’impianto elettrico nei suoi diversi componenti, nel rispetto delle norme di sicurezza e sulla
base delle specifiche progettuali e delle schede tecniche
ET7. Effettuare le verifiche di funzionamento dell’impianto elettrico in coerenza con le specifiche progettuali
ET8. Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di impianti elettrici, individuando eventuali anomalie e
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problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino
C1. Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del
cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa
C2. Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente
AREA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE ELETTRONICO [EC+C]
EC1. Definire e pianificare la successione delle operazioni da compiere sulla base delle istruzioni ricevute e del progetto del sistema/rete elettronica
EC2. Approntare materiali, strumenti e attrezzature necessari alle diverse fasi di attività sulla base del progetto, della
tipologia di materiali da impiegare, del risultato atteso
EC3. Monitorare il funzionamento di strumenti e attrezzature, curando le attività di manutenzione ordinaria
EC4. Predisporre e curare gli spazi di lavoro al fine di assicurare il rispetto delle norme igieniche e di contrastare
affaticamento e malattie professionali
EC5. Predisporre e cablare le canalizzazioni, i quadri e i cavi seguendo le specifiche progettuali
EC6. Installare sistemi elettronici per la ricezione e la comunicazione di segnali audio-video seguendo le specifiche
progettuali
EC7. Installare e configurare reti informatiche seguendo le specifiche progettuali
EC8. Assemblare e configurare personal computer in base alla documentazione tecnica di riferimento e alle esigenze
del cliente
EC9. Effettuare le verifiche di funzionamento del sistema o della rete in coerenza con le specifiche progettuali, predisponendo la documentazione di verifica
EC10. Effettuare la manutenzione ordinaria e straordinaria di sistemi e reti, individuando eventuali anomalie e
problemi di funzionamento e conseguenti interventi di ripristino
C1. Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla struttura/funzione organizzativa
C2. Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
(corrispondenza livello competenze – voto numerico)
Voto COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE
10 Livello AVANZATO
Lo studente svolge compiti e problemi
complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle
conoscenze e delle abilità.
Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente
decisioni consapevoli
Applica autonomamente, con prontezza, sicurezza e
correttezza, le conoscenze e le
procedure acquisite, proponendo soluzioni originali
Evidenzia conoscenze ampie, sistematiche, ben
strutturate ed approfondite,
rielaborate in modo critico
9
Applica autonomamente, con
sicurezza e correttezza, le conoscenze e le procedure
acquisite, proponendo soluzioni
originali
Evidenzia conoscenze
complete, articolate ed approfondite, rielaborate in
modo critico
8 Livello INTERMEDIO
Lo studente svolge compiti e risolve
problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le
conoscenze e le abilità acquisite
Applica autonomamente e con correttezza le conoscenze e le
procedure acquisite
Evidenzia conoscenze complete e generalmente
approfondite
7
Applica in modo autonomo e generalmente corretto le
conoscenze e le procedure
acquisite
Evidenzia conoscenze complete
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6
Livello BASE
Lo studente svolge compiti semplici in
situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità
essenziali e di saper applicare regole e
procedure fondamentali
Applica in modo generalmente autonomo e globalmente
corretto le conoscenze e le
procedure fondamentali acquisite
Evidenzia conoscenze essenziali
5
Livello BASE NON RAGGIUNTO
(PARZIALE)
Lo studente svolge soltanto in parte compiti e attività anche semplici, mostrando difficoltà e incertezze
Applica in modo parzialmente corretto le conoscenze
mostrando esitazioni sul piano procedurale
Evidenzia conoscenze parziali
4
Livello BASE NON RAGGIUNTO
(MANCANTE)
Lo studente non è in grado di
affrontare compiti e attività
Commette errori
nell’applicazione delle conoscenze e delle procedure
essenziali
Evidenzia conoscenze frammentarie
3
Commette diffusi e gravi errori nell’applicazione delle
conoscenze e delle procedure
essenziali
Evidenzia conoscenze lacunose
2
Commette numerosi e gravi errori nell’applicazione delle
conoscenze e delle procedure essenziali
Evidenzia conoscenze
inconsistenti
1 Rifiuta di applicare conoscenze e
procedure
Non evidenzia alcuna
conoscenza
La distinzione dei livelli è fondata sui seguenti criteri:
autonomia (caratteristica di chi agisce conducendo da sé il processo di lavoro, pur avvalendosi di indicazioni);
complessità (caratteristica del compito/problema che lo rende in qualche misura inedito rispetto ai casi precedentemente affrontati);
consapevolezza (coscienza del senso della propria condotta volta alla soluzione dei compiti/problema);
efficacia (capacità della soluzione del compito/problema di soddisfare i requisiti di risultato richiesti).
AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Nello scrutinio di fine anno scolastico i docenti propongono – per ogni competenza prevista dal piano formativo della classe e valutata mediante un congruo numero di prove – il livello di padronanza raggiunto dallo studente sulla base degli indicatori previsti dall’assolvimento dell’obbligo di istruzione, utilizzando la
griglia di corrispondenza livello competenze – voto numerico. La proposta tiene altresì conto dell’impegno, interesse e partecipazione dimostrati nell’intero percorso formativo e delle valutazioni espresse in sede di scrutinio intermedio, nonché dell’esito delle verifiche relative
ad eventuali iniziative di sostegno e ad interventi di recupero effettuati nel corso dell’anno scolastico (LA.R.S.A.).
La frequenza e la partecipazione attiva alla vita della scuola sono elementi positivi che concorrono alla valutazione favorevole dell’alunno in sede di scrutinio finale. La certificazione delle competenze è riportata nella sezione certificativa del Portfolio dello studente.
Infatti, il DGR n° VIII/6563 “Indicazioni regionali per l’offerta formativa” prescrive il “Portfolio delle competenze personali” nei termini di “strumento che riunifica le diverse attestazioni e certificazioni dell’allievo”
La valutazione del comportamento si estrinseca nell’attribuzione di un livello a ciascuna delle seguenti competenze il cui ambito di riferimento è identificato in corrispondenza e coerenza con la scheda per la valutazione del comportamento adottata dall’Istituto per i corsi quinquennali.
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COMPETENZA Ambito di riferimento
L5. Interagire in situazioni comunicative utilizzando linguaggi e codici di diversa natura per l’espressione di sé e la comunicazione interpersonale, anche di
carattere professionale
Partecipazione al dialogo educativo Espressione delle proprie opinioni e valutazioni
sulla base di criteri consapevoli di giudizio
S2. Collocare l’esperienza personale e formativa in un sistema di regole
Rispetto delle consegne, dei regolamenti Interesse, impegno, collaborazione
C1. Operare secondo i criteri di qualità stabiliti dal protocollo aziendale, riconoscendo e interpretando le esigenze del cliente/utente interno/esterno alla
struttura/funzione organizzativa
Frequenza alle lezioni, rispetto degli orari,
giustificazione delle assenze Rispetto della dirigenza, dei docenti, del
personale della scuola, dei compagni Sanzioni disciplinari a carico
C2. Operare in sicurezza e nel rispetto delle norme
di igiene e di salvaguardia ambientale, identificando e prevenendo situazioni di rischio per sé, per altri e per l'ambiente
Rispetto delle disposizioni organizzative e di
sicurezza dell’Istituto Utilizzo corretto e responsabile di strutture,
macchinari e sussidi didattici
Alla valutazione del livello di conseguimento delle competenze è associata l’attribuzione di un credito formativo (CF) in trentesimi, cui concorre per il 40% la media delle competenze dell’area di base (AB), per il 50% la media delle competenze tecnico-professionali (TP) e per il 10% la media delle competenze ascrivibili
al comportamento (CO):
CF = 6 * [0,40 * Media(AB) + 0,50 * Media(TP) + 0,10 * Media(CO)]
Il contributo delle diverse aree formative afferenti alle competenze di base viene ripartito assegnando il 35% all’area dei Linguaggi (ALIN), il 35% all’area Scientifica (ASCI), il 15% all’area Storico-Socio-Economica (ASTO) e il 15% all’area delle Scienze Motorie (ASCM), cosicchè:
Media(AB) = 0,35 * Media(ALIN) + 0,35 * Media(ASCI) + 0,15 * Media(ASTO) + 0,15 * Media(ASCM)
Per l’ammissione alla classe successiva, il credito formativo CF deve essere uguale o superiore a 18/30. Qualora il CF sia compreso fra 15/30 e 17/30, lo studente è ammesso alla classe successiva, ma nei primi
giorni di lezione dovrà frequentare LA.R.S.A. – comprensivi di verifica finale – per quegli ambiti di competenze in cui non ha raggiunto il livello di base. Se il CF risulta pari o inferiore a 14/30, lo studente non
è ammesso alla classe successiva.
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7. REGOLAMENTO D'ISTITUTO
7.1 Regolamento di disciplina degli alunni (Approvato in data 09/09/2013)
PREMESSA
Ai sensi del D.P.R. n. 249 del 24/06/1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti), modificato con D.P.R.
21 novembre 2007 n. 235, sono richiamati i diritti e i doveri degli studenti e delle Istituzioni. I doveri delle studentesse e degli studenti si identificano nei seguenti aspetti: · frequenza regolare dei corsi ed assolvimento assiduo degli impegni di studio;
· comportamento corretto, non solo durante le lezioni , ma in ogni momento in cui si fruisce dei servizi offerti dalla scuola; · rispetto nei confronti del personale della scuola e dei compagni, come lo si richiede per se
stessi anche a livello formale; · rispetto ed utilizzo in modo corretto delle strutture, del materiale, delle attrezzature e dei sussidi didattici,
secondo le indicazioni dettate dal Regolamento d’Istituto, dai regolamenti specifici e dagli insegnanti; · osservanza delle disposizioni organizzative (permessi, visite esterne, gite, ecc….) e delle disposizioni di sicurezza.
Alle singole Istituzioni scolastiche è stato assegnato il compito di stilare un proprio regolamento di disciplina in cui vengono individuati: a) le tipologie di comportamento non corretto delle studentesse e degli studenti;
b) le sanzioni relative; c) gli organi e le procedure di applicazione delle stesse. È prevista, poi, la costituzione di un Organo di Garanzia interno alla scuola, competente a pronunciarsi sulle
impugnazioni dei provvedimenti disciplinari irrogati. Il presente regolamento disciplinare è da ritenersi parte integrante del regolamento della scuola. Il contenuto del presente regolamento è illustrato a tutti gli studenti delle classi prime nella fase di
accoglienza e ne è consegnata copia a tutti gli studenti della scuola e/o i genitori che ne facciano richiesta.
I. CODICE DISCIPLINARE, TIPOLOGIA DELLE SANZIONI E SOGGETTI COMPETENTI A IRROGARLE
Art. 1. Codice disciplinare 1. Le sanzioni disciplinari sono ispirate ai principi di gradualità, proporzionalità, giustizia; tendono al rafforzamento del senso di responsabilità, al ripristino dei rapporti corretti all’interno della
comunità scolastica e devono tenere conto della situazione personale dello studente. 2. La responsabilità disciplinare è personale. La sanzione, nell’ambito della comunità scolastica, è pubblica e viene adottata secondo criteri di trasparenza.
3. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima chiamato ad esporre le proprie ragioni. 4. Le sanzioni, per quanto possibile, si ispirano al principio della riparazione del danno; la
riparazione non estingue la mancanza rilevata. 5. L’applicazione di una sanzione non esclude la responsabilità dell’alunno in merito al risarcimento degli eventuali danni arrecati.
6. Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto. 7. Per quanto non espressamente qui richiamato, si fa riferimento alla normativa vigente.
Art. 2. Richiamo verbale del Docente e/o Dirigente Scolastico Gli studenti potranno essere soggetti a richiamo verbale, il quale non costituisce sanzione, in presenza di comportamenti occasionali e non gravi, non adeguati al contesto scuola, relativi a:
a) scarsa diligenza e puntualità; b) disturbo lieve durante la lezione;
c) atteggiamenti poco corretti (richieste di uscita fuori orario, mancanza di autocontrollo; etc…) d) lievi violazioni delle norme di sicurezza. Il richiamo verbale può costituire un precedente per la somministrazione di una sanzione in forma
di nota scritta. In rispetto e conformità dei principi e dei criteri di cui all’art. 1 del presente regolamento e delle disposizioni del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e relative modifiche, in premessa richiamati,
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l’organo competente dovrà irrogare i seguenti provvedimenti disciplinari, con le forme di
comunicazione prescritte, in corrispondenza delle relative infrazioni. Art. 3. Sanzioni
Per rispetto e in conformità dei principi e dei criteri di cui all’art. 1 del presente regolamento e delle disposizioni del D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 e relative modifiche, in premessa richiamati, l’organo competente dovrà irrogare i provvedimenti disciplinari di cui ai successivi articoli 4, 5, 6 e 7, con le forme di
comunicazione prescritte, in corrispondenza delle relative infrazioni. Art. 4. Nota del Docente e/o Dirigente Scolastico trascritta sul registro di classe e sul libretto
personale La sanzione della nota sul registro di classe e sul libretto personale è irrogata nei seguenti casi: 1. Comportamenti ripetutamente irrispettosi e/o inadeguati all’ambiente scolastico, benché non gravi.
2. Offese non gravi verso i componenti della comunità scolastica (compagni, personale docente e non, dirigente scolastico) o nei confronti di persone esterne alla scuola.
3. Disturbo ripetuto durante le lezioni. 4. Comportamenti reiterati, ancorché non intenzionali, che impediscano la piena funzionalità del servizio o ostacolino il perseguimento delle finalità formative della scuola.
5. Uso del cellulare o di un qualsiasi dispositivo elettronico (videofonini, fotocamere, videocamere, i-pod, Mp3, etc…) durante l’attività scolastica. In tal caso il docente o un collaboratore scolastico, sono tenuti a richiedere allo studente l’apparecchio (spento dallo studente) e a consegnarlo al Dirigente Scolastico o, in
sua assenza, ai suoi collaboratori. Il rifiuto della consegna da parte dello studente verrà annotato nel registro di classe. L’apparecchio verrà riconsegnato al legittimo proprietario al termine delle lezioni; nel caso di alunni minorenni la consegna avverrà personalmente ai genitori. Il rifiuto della consegna da parte dello studente
verrà annotato nel registro di classe. 6. Violazione delle norme di sicurezza. 7. Nel caso in cui il provvedimento sia adottato da un docente estraneo al Consiglio di Classe, questi ne darà
comunicazione al coordinatore della classe stessa. Per le sanzioni menzionate nel presente articolo non è prevista la procedura di contestazione preliminare del provvedimento disciplinare.
Art. 5. Ammonizione scritta del Dirigente Scolastico inserita nel fascicolo personale degli alunni,
con comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni La sanzione dell’ammonizione scritta da parte del dirigente scolastico è assunta nei seguenti casi: 1. Presenza di un certo numero di note (almeno tre) trascritte sul registro di classe e riferite agli art. 2 e 4.
2. Ripetersi di assenze e/o uscite e/o ritardi non giustificati. 3. Mancanza reiterata dell’assolvimento dei doveri scolastici. 4. Danneggiamento di oggetti di proprietà di altri o di strutture e attrezzature dell’Istituto derivante da un
utilizzo improprio delle stesse, nel qual caso è previsto anche il risarcimento del danno. 5. Falsificazione di firme. 6. In tutti i casi citati, Il coordinatore, valutata l’eventuale gravità delle infrazioni e raccolto il parere dei
membri del Consiglio di Classe, può dar avvio al provvedimento disciplinare. Il dirigente scolastico acquisisce il parere dei docenti della classe e degli alunni interessati, quindi valuta l’eventualità di procedere all’irrogazione della sanzione.
Per la sanzione menzionate nel presente articolo non è prevista la procedura di contestazione preliminare del provvedimento disciplinare.
Art. 6. Allontanamento dalla scuola da uno a cinque giorni stabilito dal Consiglio di Classe, con comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni La sanzione dell’allontanamento dalla scuola da uno a cinque giorni è assunta nei seguenti casi:
1. Recidiva dei comportamenti sanzionati con ammonizione scritta. 2. Grave mancanza di rispetto nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale della scuola e dei
compagni con insulti gravemente offensivi e/o discriminatori. 3. Alterazioni di risultati delle verifiche. 4. Violenza fisica e/o psicologica non grave e comunque non intenzionale nei confronti dei componenti della
comunità scolastica o di persone esterne. 5. Utilizzo di cellulari o di un qualsiasi dispositivo elettronico (videofonini, fotocamere, videocamere, i-pod, Mp3, etc…) per effettuare riprese, fotografie, registrazioni di suoni, salvo disposizione esplicita del docente,
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da concordarsi di volta in volta e comunque sempre preventivamente al trattamento, nonché informazione
preventiva degli interessati e acquisizione del loro libero consenso, preventivo ed informato. 6. In tal caso il Dirigente Scolastico convoca, entro i tre giorni successivi dalla segnalazione della mancanza eseguita dal docente coordinatore, il Consiglio di Classe, gli alunni coinvolti e, se fra essi ci sono
minorenni, i loro genitori. Il Consiglio di Classe, sentite le parti interessate, delibera l’entità della sanzione.
Art. 7. Allontanamento dalla scuola da sei a quindici giorni stabilito dal Consiglio di Classe, con comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni
La sanzione dell’allontanamento dalla scuola da sei a quindici giorni è assunta nei seguenti casi: 1. Recidiva dei comportamenti sanzionati nell’artt. 5 e 6. 2. Violenza fisica e/o psicologica intenzionale con offese gravi alla dignità delle persone nei confronti di un
qualsiasi componente della comunità scolastica o di persone esterne alla scuola. 3. In tal caso il Dirigente Scolastico convoca, entro i tre giorni successivi alla segnalazione della
mancanza da parte del coordinatore del Consiglio di Classe , il consiglio medesimo, gli alunni coinvolti e, se fra essi ci sono minorenni, i loro genitori. Il Consiglio di Classe, sentite le parti interessate, delibera l’entità della sanzione.
Art. 8. Allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a quindici giorni stabilito dal
Consiglio d'istituto, con comunicazione alla famiglia degli studenti minorenni La sanzione dell’allontanamento dalla scuola per un periodo superiore a quindici giorni è assunta in presenza di reati o fatti avvenuti all’interno della scuola che possono rappresentare pericolo grave per l’incolumità
delle persone e per il sereno e sicuro funzionamento della scuola stessa. In tal caso il Dirigente Scolastico convoca, entro i tre giorni successivi alla segnalazione della mancanza da parte del coordinatore del Consiglio di Classe, il consiglio medesimo e immediatamente dopo il Consiglio di
Istituto, gli alunni coinvolti e, se fra essi ci sono minorenni, i loro genitori. Il Consiglio di Istituto, sentite le parti interessate, delibera l’entità della sanzione.
Art. 9. Estensione delle sanzioni Le sanzioni di cui agli artt. 5,6 e 7 si intendono applicabili per le stesse tipologie di comportamento anche in
situazioni scolastiche che si svolgano fuori dei locali dell’istituto e/o in orario exstrascolastico: uscite, visite guidate, viaggi d’istruzione.
Art. 10. Esami di stato Le sanzioni per le mancanze commesse durante le sessioni di esame sono irrogate dalla Commissione esaminatrice, che ha competenza anche nei riguardi dei candidati esterni.
Art. 11. Conversioni delle sanzioni
Nei casi previsti dagli artt. 5, 6 e 7 e 8 il Consiglio di Classe può offrire allo studente la possibilità di convertire le sanzioni comminate in attività da svolgere in favore della comunità scolastica o in altre attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione, quali:
a) operazioni di pulizia e ripristino degli arredi dei locali scolastici; b) collaborazione con il personale ausiliario; c) riordino delle aule speciali;
d) attività di volontariato. Le sanzioni pecuniarie e i risarcimenti del danno non sono convertibili. La possibilità di tali conversioni è demandata alla valutazione discrezionale del dirigente scolastico e del
Consiglio di Classe che valuterà caso per caso l’opportunità.
Art.12. Esclusione dalla partecipazione dalle visite guidate e dai viaggi d’istruzione Quale sanzione aggiuntiva o alternativa, il Consiglio di Classe può precludere agli alunni responsabili di violazioni del presente regolamento, la possibilità di partecipare alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione.
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Art. 13. Composizione del consiglio di classe chiamato a deliberare le sanzioni
Il consiglio di classe cui è demandata la decisione circa l'assegnazione delle sanzioni disciplinari è composto dal dirigente (o da un suo delegato), da tutti i docenti, dai rappresentanti dei genitori e da quelli degli studenti.
II. TERMINI PER L’IRROGAZIONE DELLE SANZIONI E PER LE IMPUGNAZIONI
Art. 14. Procedure a tutela degli alunni oggetto di procedimento disciplinare Gli organi competenti a disporre le sanzioni decidono dopo avere sentito le ragioni addotte eventualmente, in
presenza, dallo studente e/o dai suoi familiari, i quali hanno facoltà di presentare prove e testimonianze, che saranno riportate nel verbale della riunione del Consiglio di Classe. Gli studenti oggetto del provvedimento ed eventualmente i loro genitori possono far valere le loro ragioni di fronte al dirigente scolastico o ad un
suo delegato entro la data prevista per la riunione del consiglio di classe che deve esaminare il caso. Il dirigente o il suo delegato avranno cura di riportare al medesimo consiglio di classe quanto loro riferito.
Art. 15. Tempi delle procedure I procedimenti per l’irrogazione delle sanzioni di cui agli artt. 6, 7 e 8 devono concludersi entro dieci giorni
dalla data della contestazione del fatto. L’erogazione della sanzione non può avvenire prima dei sette giorni previsti per l’eventuale presentazione del ricorso all’organo di garanzia interno. In caso di allontanamento dalle lezioni è il consiglio di classe a determinare il giorno o i giorni in cui la sanzione verrà applicata.
Art. 16. Ricorsi
Contro le sanzioni che prevedono l’allontanamento dalla scuola è ammesso ricorso da parte dello studente all’Organo di Garanzia entro sette giorni dalla comunicazione della sanzione comminata. L’Organo di Garanzia decide sull’impugnativa entro sette giorni dalla sua presentazione. In caso di ricorso, l’esecuzione
della sanzione e/o del provvedimento alternativo è sospesa fino alla decisione dell’organo di appello.
III. ORGANO DI GARANZIA INTERNO
Art.17. Composizione e funzionamento dell’Organo di garanzia interno 1. L’Organo di Garanzia per le impugnazioni è così composto: - dirigente scolastico; a lui spetta la funzione di Presidente e in quanto tale convoca l’Organo e lo
presiede; in caso di impedimento del dirigente, la sua funzione è svolta dal docente membro dell’Organo; - un genitore designato dal Consiglio di Istituto tra i rappresentanti in esso presenti; - un docente designato dal Consiglio d'istituto tra i rappresentanti in esso presenti;
- uno studente designato dal Consiglio d'istituto tra i rappresentanti in esso presenti. 2. Per tutte le componenti sopra indicate, fatta eccezione ovviamente per il dirigente, sono designati dal consiglio d'istituto membri ordinari e membri supplenti.
3. In caso di parità della votazione, il voto del presidente vale doppio. 4. Qualora uno o più membri dell’Organo siano coinvolti nei fatti oggetto di decisione, sono sostituti da un membro supplente.
5. L’Organo di Garanzia resta in carica per tre anni. Si procede alla sostituzione dei membri qualora il genitore decada da rappresentante del Consiglio di Istituto o i docenti abbiano perduto la qualità di membri della scuola.
Art.18. Altri compiti dell’Organo di garanzia interno L’Organo di Garanzia, oltre a dirimere i conflitti di sua competenza, formula proposte al Consiglio
di Istituto in merito ad eventuali modifiche del presente regolamento di disciplina per adeguarne il funzionamento alle esigenze della scuola, nel rispetto dello Statuto degli studenti e delle studentesse citato
in premessa. Art. 19. Ricorsi all’Organo di garanzia regionale
Contro i provvedimenti assunti dalle strutture interne della scuola è possibile presentare ricorso anche all’Organo di garanzia regionale, secondo le normative vigenti. L’Istituto è tenuto a fornire una corretta informazione circa le modalità per tali ricorsi e il funzionamento di tale organismo. In allegato al presente
regolamento vengono fornite le principali disposizioni vigenti.
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7.2 Patto educativo di corresponsabilità
(Art. 3 D. P. R. 21 novembre 2007, n° 235)
Il genitore/affidatario e il dirigente scolastico
- visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
- vista la CM Prot n. 3602/P0 del 31/7/2008;
- preso atto che:
1) LA COMUNITA’ SCOLASTICA
1-la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione dello
studente, della scuola, della famiglia e dell’intera società civile;
2- la comunità scolastica è il complesso costituito dagli studenti, dagli organi e operatori scolastici, dalle
famiglie e dai soggetti interni ed esterni, anche istituzionali o associativi, che collaborano nel perseguimento
del successo formativo ed educativo;
3-il rapporto scuola-alunno-famiglia costituisce l’ecologia primaria entro la quale si realizza la transazione
educativa e la condizione fondamentale del successo dell'impresa educativa;
4- la scuola è non soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento ma una comunità organizzata dotata di
risorse umane, materiali e immateriali, tempi, organismi che necessitano di interventi complessi di
coordinamento, gestione, conservazione-ottimizzazione e partecipazione;
2) INSUCCESSO SCOLASTICO
la serie storica degli esiti scolastici rileva il mancato rispetto dei regolamenti quale fattore prevalente di
insuccesso educativo e dei malfunzionamenti nell'erogazione dei servizi scolastici;
la famiglia dell’alunno sottoscrive il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale
la scuola si impegna a:
1. Garantire la sicurezza dello studente attraverso un'adeguata sorveglianza nell'arco della giornata scolastica.
2. Informare la famiglia in caso di problemi derivanti da frequenza discontinua, mancata puntualità, profitto, comportamento, in modo da intervenire insieme al primo sorgere di difficoltà.
3. Controllare ed intervenire su fenomeni di vandalismo e di bullismo, in stretta collaborazione con le famiglie.
4. Tenere informata con regolarità la famiglia degli alunni minorenni sulla situazione scolastica
dell'alunno, allo scopo di favorire la collaborazione e di affrontare e risolvere insieme eventuali
problemi. Per gli alunni maggiorenni, la comunicazione con la famiglia avverrà solo dietro consenso
scritto dell’alunno stesso, che costituisce parte integrante del presente patto1.
5. Creare un clima collaborativo ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con serenità.
6. Favorire l'inserimento dello studente nella scuola attraverso un progetto d'accoglienza.
7. Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno individuale.
8. Porre attenzione ai problemi di carattere personale e psicologico dell'alunno, attraverso colloqui
personali con il docente coordinatore del Consiglio di Classe.
9. Condividere la programmazione didattica affinchè l'alunno sia sempre in grado di affrontare con
serenità e in modo proficuo il lavoro sia a casa sia a scuola.
10. Evidenziare e valorizzare le abilità e le capacità dell'alunno e lavorare alla costruzione delle sue
competenze.
11. Esporre alle famiglie ed agli alunni con chiarezza gli obiettivi didattici e le modalità di valutazione.
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La famiglia si impegna a:
Valorizzare l'istituzione scolastica:
12. creando un positivo clima di dialogo;
13. rispettando le scelte educative dei docenti;
14. istituendo un rapporto di reciproca collaborazione con i docenti;
15. sostenendo l'alunno nel suo lavoro a scuola e a casa nello studio, nell'esecuzione dei compiti e nella
preparazione del materiale scolastico;
16. informando i docenti in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica
dell'alunno.
Rispettare l'istituzione scolastica:
17. garantendo una frequenza regolare degli alunni;
18. partecipando agli organi collegiali (assemblee di classe, colloqui, riunioni);
19. controllando con regolarità libretto, diario e quaderni e firmando le comunicazioni;
20. giustificando le assenze, i ritardi e l'eventuale mancato svolgimento dei compiti assegnati;
21. rispondendo direttamente e se necessario economicamente di danni volontari a cosa e persone;
Condividere il progetto educativo scolastico:
22. presentando e discutendo con i propri figli il patto sottoscritto;
23. sostenendo la motivazione ad apprendere e aiutando i figli ad assumere un atteggiamento positivo
e responsabile nei confronti della scuola;
24. sentendosi parte di una comunità educante, segnalando eventuali situazioni problematiche, quali ad
esempio atti di bullismo o vandalismo.
Gli alunni si impegnano a:
25. Rispettare tutte le persone che lavorano nella scuola e tutti gli alunni che la frequentano, senza
discriminazione alcuna.
26. Rispettare le regole di comportamento stabilite dalla scuola.
27. Tenere un comportamento corretto ed adeguato ed avere cura della propria persona.
28. Eseguire tutti i compiti assegnati a casa e consegnarli con regolarità.
29. Collaborare con la scuola per mantenere l'ambiente pulito ed ordinato.
30. Avere cura del materiale scolastico e di tutte le attrezzature.
31. Aiutare i compagni in difficoltà.
32. Portare a scuola tutto il materiale necessario alle lezioni.
1. (da compilare solo per gli alunni maggiorenni) Il/la sottoscritt__ __________________________________ ________________________________ autorizza non autorizza
la scuola a comunicare alla famiglia la propria situazione scolastica.
La Famiglia Lo Studente La Scuola
Il dirigente scolastico ………………………………………. ………………………………………….. Prof. Giancarlo Galli
Luogo, Cantù Data ………/………/..............
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7.3 Fotocopie
All’inizio dell’anno scolastico viene consegnata ad ogni studente una tessera da 50 fotocopie, che gli alunni
possono utilizzare nella macchina fotocopiatrice posta all’ingresso.
All’esaurimento della tessera è possibile richiederne un’altra da 50 copie, versando un contributo di 5,00
euro, o da 200 copie, versando un contributo di 20,00 euro.
Gli alunni possono recarsi a fare fotocopie dalle 9:30 alle 12:30 recandosi dal personale addetto.
7.4 Rapporti docenti - famiglie
Le comunicazioni alle famiglie avvengono tramite libretto scolastico, le valutazioni vengono riportate su
libretto scolastico e registro elettronico.
I colloqui fra docenti e genitori avvengono durante l'orario di ricevimento mattutino, nei periodi in cui è
attivato, oppure durante i ricevimenti pomeridiani fissati al termine di ogni quadrimestre.
7.5 Rapporti segreteria – famiglie
La segreteria è aperta al pubblico secondo i seguenti orari:
dal lunedì al sabato
dalle ore 11.30 alle ore 13.30
dal lunedì al venerdì
dalle ore 15.30 alle ore 16.30 (il ricevimento è sospeso nei periodi di interruzione delle attività didattiche)
7.6 Parcheggio
Il parcheggio interno è riservato al personale della scuola: gli studenti possono depositarvi moto e biciclette.
I maggiorenni con auto propria sono invitati a utilizzare il posteggio esterno adiacente alla palestra.
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7.7 Regolamento del Consiglio d’Istituto
Premessa visto il D.P.R. n.416 del 31.5.1974;
vista la C.M. n. 105 del 16.4.1975; visto il T.U. n. 297/1994 il consiglio d’istituto emana il seguente regolamento:
Art. 1 Disposizioni generali sul funzionamento 1. La convocazione del consiglio d’istituto (d’ora in avanti C.d.I.) deve essere disposta con un congruo
preavviso - di massima non inferiore ai 5 giorni - rispetto alla data delle riunioni. 2. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell'organo collegiale e
mediante affissione all'albo di apposito avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell'organo collegiale. 3. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'organo
collegiale. 4. Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.
Art. 2. Programmazione delle attività Il C.d.I. programma di norma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di
realizzare, nel limite del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
Art. 3. Svolgimento coordinato dell'attività 1. Il C.d.I. opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma
con rilevanza diversa, in determinate materie. 2. Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materia definite, di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno per l'esercizio
delle competenze di altro organo collegiale.
Art. 4. Prima convocazione La prima convocazione del C.d.I., immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri a seguito delle elezioni, è disposta dal dirigente scolastico.
Art. 5. Elezione del presidente e del vicepresidente 1. Nella prima seduta il consiglio è presieduto dal dirigente scolastico ed elegge, tra i rappresentanti dei
genitori membri del consiglio stesso, il proprio presidente. 2. L'elezione ha luogo a scrutinio segreto. 3. Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio.
4. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio. 5. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza
relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. 6. A parità di voti è eletto il più anziano di età.
7. Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l'elezione del presidente.
8. In caso di assenza contemporanea di presidente e vicepresidente le loro funzioni sono svolte dal membro più anziano di età.
Art. 6. Convocazione del consiglio 1. Il C.d.I. è convocato dal presidente del consiglio stesso. 2. Il presidente è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta del presidente della giunta
esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio stesso.
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Art. 7. Presenza di esterni Al C.d.I. possono essere invitati a partecipare, su istanza della giunta esecutiva, per la parte di Loro competenza e ovviamente senza alcuna potestà deliberativa, elementi esterni che possano offrire un
contributo nell’esame di specifiche questioni. Art. 8. Pubblicità degli atti
1. La pubblicità degli atti del C.d.I., disciplinata dall'art. 27 del D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo di istituto, della copia integrale – sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio - del testo delle deliberazioni adottate dal consiglio stesso .
2. L'affissione all'albo avviene entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta del consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo non inferiore a15 giorni. 3. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell'ufficio di segreteria dell’istituto e - per lo
stesso periodo - sono esibiti ai membri del CdI che ne facciano richiesta. 4. La copia della deliberazione da affiggere all'albo è consegnata al dirigente scolastico dal segretario del
consiglio; il dirigente ne dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. 5. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato, né quanto soggetto alle norme previste dalla l legge 196.
Art. 9. Norme finali Per tutto quanto non espressamente previsto nel presente regolamento si rimanda alla normativa vigente.
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7.8 Regolamento del Collegio Docenti
(approvato dal Collegio dei Docenti il 18 giugno 2009)
Art. 1. Convocazione
1.Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico, di propria iniziativa o dietro richiesta scritta di almeno un terzo dei docenti, mediante Avviso di convocazione diramato almeno 7 gg. prima della data fissata per la seduta.
2.L’Avviso di convocazione deve contenere l’Ordine del giorno.
Art. 2. Svolgimento delle sedute 1.La seduta è valida se è presente la maggioranza assoluta degli aventi diritto.
2.La seduta è presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato.
3.Sono sottoposti a discussione e votazione solo i punti inseriti all’Ordine del giorno, secondo quanto previsto dai commi successivi. Eventuali comunicazioni del Dirigente Scolastico o di singoli docenti possono esulare dall’Ordine del giorno ma non possono essere sottoposte a discussione e votazione, salvo deroga esplicita
approvata dal Collegio stesso tramite votazione a maggioranza assoluta degli aventi diritto. 4.La discussione segue l’ordine previsto dall’Ordine del Giorno, salvo decisione diversa e motivata del
Presidente. 5.Per ogni punto dell’Ordine del giorno che prevede una delibera (compreso il verbale della seduta
precedente), il Dirigente Scolastico o i docenti che hanno richiesto la convocazione presentano una proposta di delibera.
6.La discussione di un punto dell’Ordine del giorno che prevede una delibera può avvenire in due forme:
qualora le proposte di delibera ad esso attinenti non siano state messe a disposizione dei docenti almeno sette giorni prima della seduta, il punto dell’Ordine del giorno viene affrontato in forma ordinaria: il relatore della proposta ne legge per intero il testo e ne illustra le motivazioni, dopodiché si apre la discussione durante la quale possono essere presentati emendamenti, purché per iscritto;
qualora le proposte di delibera ad esso attinenti siano state messe a disposizione dei docenti almeno
sette giorni prima della seduta, il punto dell’Ordine del giorno viene affrontato in forma abbreviata: il relatore della proposta si limita ad illustrarne le motivazioni; vengono poi esposte dai relativi presentatori eventuali proposte alternative o emendamenti complessi, purché siano stati messi a
disposizione almeno quattro giorni prima della seduta; possono essere presentati al momento e discussi solo emendamenti semplici (che comportino cioè la modifica di pochissime parole o la
soppressione di un intero comma o articolo).
7.Durante la seduta il Segretario del Collegio redige il verbale, che deve essere reso disponibile per la consultazione da parte dei docenti entro 20 giorni dalla seduta e in ogni caso non dopo la pubblicazione
dell’Ordine del Giorno della seduta successiva. 8.In qualsiasi momento il Presidente può disporre la verifica del numero dei presenti.
9.Nessuna seduta può superare le quattro ore, allo scadere delle quali è automaticamente aggiornata.
Art. 3. Mozione d'ordine 1.Prima che abbia inizio la discussione di un argomento all'O.d.G. o nel corso della discussione stessa, ogni
membro del Collegio può presentare una mozione d'ordine di tipo sospensivo, finalizzata cioè a rinviare la discussione dell'argomento o alla verifica del numero legale, o modificativo della sequenza dei punti all’O.d.G. non ancora discussi.
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2.La mozione d’ordine ha la precedenza sulla discussione in corso. 3.Sull'accoglimento della mozione si pronuncia il Collegio con votazione palese. La mozione è approvata se
ottiene la maggioranza assoluta dei presenti. 4.L'approvazione della mozione d'ordine ha effetto immediato, purché sia compatibile con le norme vigenti e
con il Regolamento d’Istituto. Art. 4.Votazioni
1.Le delibere sono assunte a maggioranza assoluta dei presenti, salvo deroga esplicita del Collegio e il caso previsto dal comma 6.
2.Di norma la votazione avviene per alzata di mano, salvo quanto previsto dal comma 4, ma il presidente può disporre la votazione per appello nominale ogni qual volta lo ritiene opportuno. Nel caso in cui vi siano
dubbi sull’esito della votazione per alzata di mano, il Presidente dispone la ripetizione della votazione per appello nominale.
3.Per delibere riguardanti le persone si ricorre allo scrutino segreto tramite apposita scheda. 4.Qualora siano stati presentati emendamenti ad una proposta di delibera, essi vengo messi in votazione
prima della delibera stessa; al termine viene messa in votazione la proposta di delibera nel suo complesso, modificata in base agli emendamenti approvati.
5.Qualora siano presentati due proposte o due emendamenti alternativi fra di loro, il Presidente, al termine della discussione, mette in votazione il primo in ordine di presentazione; se esso ottiene la maggioranza assoluta dei presenti, è approvato e il secondo non deve essere sottoposto a votazione; in caso contrario si
mette in votazione il secondo. 6.Qualora siano presentate più di due proposte o emendamenti alternativi fra di loro, il Presidente, al
termine della discussione, li mette in votazione simultanea per appello nominale, garantendo anche la possibilità di esprimere parere contrario a tutte le soluzioni avanzate. E’ approvata la proposta o
l’emendamento che ha ottenuto il maggior numero di voti. 7.Qualora si verifichino delle irregolarità nella votazione, il Presidente, su segnalazione di qualsiasi membro
del Collegio, può, valutate le circostanze, annullare la votazione e disporre che sia immediatamente ripetuta. Art. 5. Forma delle delibere
1.Le delibere più semplici sono suddivise in commi numerati. Quelle più complesse sono suddivise in articoli, contraddistinti da numero e titolo, e commi numerati.
2.Le delibere sono identificate da un numero composto dal numero della seduta del Collegio Docenti seguito da un numero progressivo.
3.Nelle delibere che modificano il POF deve essere precisato a quale anno scolastico si riferisce la modifica (l’anno corrente o quello successivo) e la parte del POF che viene modificata o integrata.
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7.9 Regolamento dei laboratori e delle palestre
(Delibera C.d.D. del 14/04/2010) PREMESSA
Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, così come modificato dal Dlgs 106 del 3 agosto 2009, costituisce l’attuazione dell’art.1 della Legge 3 agosto 2007 n. 123 che ha sancito il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro,
mediante il riordino e il coordinamento delle medesime in un unico testo normativo. Esso riprende il percorso iniziato dal Dlgs 626/94 che aveva introdotto il concetto di “sicurezza organizzata”, ovvero di sicurezza intesa come processo in continua evoluzione.
Secondo tale criterio nei luoghi di lavoro deve essere tenuta costantemente in attività un’organizzazione costituita dal:
· servizio di prevenzione e protezione, coordinato da un responsabile del servizio;
· servizio di pronto soccorso, di salvataggio, di lotta antincendio e di gestione · dell’emergenza;
· controllo sanitario, ove dovuto. IL DECRETO LEGISLATIVO 106/2009: CAMPO DI APPLICAZIONE
La normativa sulla sicurezza si applica a tutti i settori di attività, sia pubblici sia privati, ed a tutte le tipologie di rischio. Stabilisce i criteri per adeguare i luoghi di lavoro e regolamenta l’uso delle attrezzature dei dispositivi di protezione individuali e collettivi, la movimentazione dei carichi, l’uso delle apparecchiature
munite di videoterminale, la protezione dagli agenti cancerogeni e biologici. I LABORATORI SCOLASTICI
I laboratori scolastici riproducono le attività che vengono svolte nelle varie realtà produttive; pertanto, i requisiti normativi a cui devono sottostare sono gli stessi previsti per le specifiche lavorazioni. I docenti devono essere responsabilizzati, ma non bisogna dimenticare che ciascun docente è un esperto
della materia di insegnamento e quindi, in qualità di esperto, deve essere a conoscenza dei rischi e dei pericoli presenti nei vari ambienti: quindi è anche suo compito individuarli, identificarli, segnalarli e proporre i rimedi adeguati per rimuoverli.
I locali nei quali sono situati i laboratori devono essere idonei a ospitare le apparecchiature e le lavorazioni previste. L’accesso a tali locali deve essere consentito solo ai docenti che li usano e che conoscono le
attrezzature, i tipi di lavorazioni, le sostanze presenti e quindi i rischi che si possono presentare. La conduzione dei laboratori scolastici è affidata ai docenti che, secondo pareri accreditati, si identificano con le figure dei dirigenti o dei preposti previste dall’art. 2 del Dlgs 81/09, integrato dal Dlgs 106/09. Per questo
motivo è facile dedurre che sui docenti grava una parte degli obblighi previsti dal citato articolo in relazione alle misure di sicurezza da adottare in tali luoghi; inoltre è altresì deducibile che anche essi siano soggetti alle sanzioni previste dagli artt. 55 e 56 del decreto in parola.
Viene di seguito riportato il regolamento di utilizzo dei laboratori.
Accesso ai Laboratori I laboratori, le aule speciali, le officine, la palestra ecc. sono locali nei quali sono presenti macchine, attrezzature, strumentazioni varie. L’utilizzo di questi ambienti, quindi, pone alcuni limiti derivanti dal fatto
che le attrezzature devono essere utilizzate correttamente perché possono essere danneggiate o possono essere fonte di pericolo per gli utenti e, dall’altra parte, la presenza di strumenti anche di piccole dimensioni, che vengono posti a carico del docente responsabile del laboratorio, impone alcune cautele.
· Non è consentito l’accesso diretto ai laboratori a docenti di altre discipline o docenti che non svolgono lezione nello stesso, se non previa autorizzazione del docente responsabile o dell’U.T. · Per gli studenti che ne facciano richiesta, l’accesso al di fuori dell’orario scolastico per preparazione di
progetti particolari o realizzazione di tesine per gli esami di Stato, sarà consentito previa autorizzazione scritta del responsabile e solo in presenza di un docente del laboratorio o dell’A.T.
· nessun docente deve possedere chiavi dei locali, il compito di apertura e di chiusura degli stessi è affidato al personale ausiliario, · i docenti che li utilizzano per normali ore di lezione, in tali ore possono accedervi senza nessuna formalità,
ma devono sempre e comunque firmare il registro delle presenze; · al di fuori delle ore di lezione sul medesimo registro andrà annotato, da parte dell’utente, personale docente o tecnico, l’orario d’inizio e di uscita dal locale;
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· i docenti i cui insegnamenti non prevedono l’utilizzo di determinati laboratori possono accedervi dietro
autorizzazione del Dirigente Scolastico o del docente responsabile del laboratorio, in tale caso l’accesso deve sempre essere registrato secondo le modalità indicate al terzo punto; · agli alunni non è consentito l’accesso ai laboratori se non accompagnati da un docente e/o personale A.T.
Norme di carattere generale Tutti i docenti che utilizzano i laboratori, le officine, le aule speciali, la palestra ecc. (e quindi non sono i responsabili) sono tenuti ad utilizzare le attrezzature in maniera corretta e sono responsabili di danni che
possono essere causati agli allievi o a se stessi per l’inosservanza delle norme di sicurezza previste per ciascun laboratorio sulle quali ciascun docente ha l’obbligo di documentarsi. In particolare i docenti, con l’ausilio degli assistenti tecnici, dovranno:
a) verificare periodicamente l’efficienza delle attrezzature e dei vari dispositivi; b) nell’utilizzo di attrezzature o dispositivi che possono presentare anche il più lieve rischio dovranno indossare e far indossare agli allievi indumenti protettivi ed i dispositivi di protezione individuale previsti dalle
normative e indicati dagli appositi cartelli; c) verificare periodicamente l’efficienza dei dispositivi di protezione installati sulle macchine e sulle
attrezzature. Prima di fare utilizzare macchine e attrezzature agli alunni, i docenti si preoccuperanno di dedicare un congruo numero di ore di lezione all’esame dei rischi presenti nel laboratorio utilizzato o connessi alle varie
lavorazioni, sforzandosi di inculcare negli allievi la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e di promuovere atteggiamenti di autocontrollo e di responsabilità che consentano di evitare buona parte degli incidenti il cui verificarsi dipende dal fattore umano.
In particolare i docenti devono soffermare l’attenzione sui comportamenti che devono essere assolutamente vietati: nei laboratori è assolutamente vietato correre, mangiare, bere, fumare, lanciare oggetti e fare scherzi di qualsiasi genere.
L’inosservanza di queste elementari norme di cautela può causare danni e incidenti. Ricordando che l’utilizzo dei luoghi di lavoro ha come riferimento normativo il Dlgs 106/09, Titolo II, artt. 62-67, Allegato IV, si tracciano ora a grandi linee, laboratorio per laboratorio, quelli che sono gli obblighi dei
docenti e degli studenti per realizzare i principi prima enunciati. 1. Durante le ore di lezione, ove previsto in orario, gli assistenti tecnici devono essere presenti in laboratorio per supportare il docente nell’attività didattica e per operare una fattiva sorveglianza e controllo delle
apparecchiature e dell’utilizzo da parte degli allievi. 2. Gli studenti e il personale presenti in laboratorio per svolgere le varie attività didattiche, devono osservare
le disposizioni di tale regolamento, così come le prescrizioni di sicurezza richiamate dai docenti e dagli avvisi e segnalazioni esposte. 3. Gli allievi devono sempre mantenere un comportamento rispettoso verso il personale tecnico del
laboratorio, utilizzare con la massima cura le attrezzature, presentarsi alle lezioni dotati del necessario materiale didattico. Ove siano prescritti o assegnati dispositivi di protezione individuali, gli allievi devono dotarsene e utilizzarli in modo appropriato, secondo le direttive ricevute.
4. Ogni allievo deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti in laboratorio evitando comportamenti e azioni che possano comportare conseguenze dannose per sé e per altri.
5. E’ vietato compiere di propria iniziativa manovre non autorizzate che possano compromettere la sicurezza propria o di altri e rimuovere, danneggiare e/o modificare i dispositivi di sicurezza/controllo/segnalazione presenti in laboratorio e sulle apparecchiature in uso. Lo studente deve dare tempestiva
comunicazione al docente di eventuali allergie a sostanze in utilizzo. 6. Il docente e l’assistente tecnico controllano la quantità e l’integrità delle apparecchiature consegnate agli studenti all’inizio e al termine di ciascuna lezione. Qualora venissero riscontrati danni da uso improprio,
l’insegnante avviserà tempestivamente il D.S. per gli eventuali provvedimenti disciplinari e l’U.T. per gli interventi di ripristino della funzionalità delle apparecchiature. 7. Gli allievi sono responsabili del proprio posto di lavoro e delle apparecchiature che adoperano e
risponderanno personalmente, secondo quanto previsto dalle Leggi dello Stato e dal Regolamento di Istituto, di guasti, rotture o ammanchi causati da provata incuria o uso improprio. Sono obbligati a segnalare
immediatamente al docente o all’assistente tecnico eventuali malfunzionamenti e/o danni alle attrezzature e agli strumenti, nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza. 8. Durante il lavoro i banchi e i pannelli didattici devono essere mantenuti in ordine e sgombri di materiale
non indispensabile. E’ necessario e obbligatorio lasciare liberi e gli spazi attorno alle postazioni e tutte le vie di fuga. Gli zaini vanno tenuti a parte, in apposito spazio indicato.
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9. Al termine delle esercitazioni gli allievi riordineranno e lasceranno pulito il loro posto di lavoro secondo le
indicazioni ricevute e consegneranno ordinatamente all’assistente tecnico le attrezzature e i materiali ricevuti all’inizio della lezione. 10. E’ fatto divieto a tutti di trasferire attrezzature didattiche senza la preventiva autorizzazione del
responsabile del laboratorio, vincolata al parere dei docenti che accedono allo stesso. L’eventuale trasferimento deve essere segnalato all’assistente tecnico che curerà la registrazione formale del movimento. Trasferimenti temporanei potranno essere effettuati dall’assistente tecnico previa autorizzazione del docente
in orario. Chi prende in carico anche se temporaneamente le attrezzature, ne è direttamente responsabile. 11. In caso di evacuazione del locale e dell’Istituto è necessario fare riferimento alla piantina appesa in laboratorio.
12. E’ necessario attenersi alle specifiche disposizioni prescritte dal responsabile di laboratorio e allegate al presente regolamento.
LABORATORI “ELETTRICI-ELETTRONICI” 1. Sono vietati i lavori sotto tensione; è consentito tuttavia operare su circuiti in tensione alimentati tramite
trasformatore di isolamento o alimentatore solo in presenza di bassissime tensioni di sicurezza. 2. Il collaudo di circuiti alimentati alla tensione di rete (230/400V) dovrà essere eseguito in sicurezza, solo previa presenza del docente.
3. Particolare attenzione dovrà essere posta nei riguardi dell’utilizzo degli utensili specifici per il laboratorio elettrico/elettronico (forbici, cacciaviti, pinze, seghetto, martello ed altri utensili meccanici/elettrici) che devono essere utilizzati in modo proprio, con molta attenzione e mantenuti in buone condizioni.
4. I pannelli didattici devono essere movimentati con attenzione, mantenendo una postura corretta, evitando urti e movimenti improvvisi; devono essere riposti negli appositi spazi senza spigoli o parti sporgenti. 5. La strumentazione in dotazione al laboratorio deve essere utilizzata in modo corretto evitando ogni tipo di
danneggiamento elettrico e/o meccanico e segnalando al docente ogni malfunzionamento che si dovesse presentare. 6. Prestare attenzione ad eventuali parti in movimento di motori elettrici e parti calde di apparecchiature e
componenti elettrici 7. Per l'utilizzo delle torrette di alimentazione e/o delle prese elettriche di alimentazione a muro o a banco seguire scrupolosamente le indicazioni fornite dal docente ed eventualmente riportate sulle apparecchiature
medesime.
LABORATORI DI “BIOLOGIA, CHIMICA E FISICA” 1. Gli studenti utilizzano il laboratorio indicato nell’orario settimanale delle lezioni. Il docente dovrà in ogni caso avvisare l’Assistente Tecnico precisando quale esperienza intende eseguire almeno un giorno prima.
2. Gli insegnanti che desiderano utilizzare un laboratorio, con le classi, al di fuori del normale orario di lezione, prenoteranno il laboratorio disponibile nell’apposita scheda settimanale di prenotazione affissa all’albo. Il docente dovrà in ogni caso avvisare l’Assistente Tecnico precisando quale esperienza intende
eseguire almeno due giorni prima. 3. L’accesso e l’utilizzo dei laboratori e delle postazioni viene annotato su apposito registro sul quale vengono indicati data, orario di utilizzo, classe , firma del docente della classe o responsabile dell’autorizzazione di uso
della postazione. 4. In caso di accertata allergia o sensibilità verso certe sostanze o in presenza di asma o simili patologie lo studente deve avvertire l’insegnante prima di entrare in laboratorio.
5. Gli alunni che si trasferiscono dall’aula al laboratorio dovranno portare con sé solo lo stretto necessario per l’attività di laboratorio lasciando in aula, o in opportuno spazio, lo zaino con il resto del materiale scolastico.
6. Particolare attenzione va posta nell’utilizzo della vetreria. In caso di rotture avvertire immediatamente l’insegnante o l’assistente tecnico che provvederanno rapidamente all’eliminazione in sicurezza delle parti con gli adeguati mezzi.
7. Qualsiasi infortunio, anche banale, va riferito al docente. 8. I capelli lunghi vanno legati dietro alla nuca e vanno evitati indumenti con estremità penzolanti (sciarpe,
foulard, maniche larghe). 9. Va usato il camice bianco per la protezione della persona e degli abiti e nel caso di operazioni che possano provocare spruzzi usare gli occhiali protettivi.
10. I recipienti delle sostanze devono contenere solo ed esclusivamente quanto riportato sull’etichetta. Le spruzzette devono contenere solo ed esclusivamente acqua distillata. 11. In caso di contatto con sostanze nocive con la pelle, lavare immediatamente la parte interessata con
abbondante acqua.
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12. Gli impianti, in particolare quelli elettrici e del gas, vanno impiegati con cautela e seguendo le istruzioni
dell’insegnante; al termine dell’utilizzo va sempre chiuso il rubinetto del gas da banco. 13. Per l’utilizzo delle macchine elettrostatiche, delle torrette di alimentazione a muro o a banco vanno seguite scrupolosamente le indicazioni fornite dal docente ed eventualmente riportate sulle apparecchiature
medesime. 14. Va prestata la massima attenzione ad eventuali fornelli elettrici, contenitori con sostanze calde e qualsiasi parte sottoposta ad alta temperatura. In tal caso si devono utilizzare i dispositivi e le protezioni appropriate.
15. Gli esperimenti in cui si liberano gas nocivi debbono essere eseguiti sotto la cappa aspirante, che permette di effettuare la prova con sicurezza. I reattivi potenzialmente tossici o nocivi devono essere conservati in un armadio.
LABORATORI DI “INFORMATICA” 1. La presenza della classe sarà annotata sull’apposito registro di utilizzo.
2. L’accensione delle singole postazioni verrà effettuata dal personale tecnico all’inizio delle lezioni secondo il calendario di utilizzo del locale. Lo spegnimento, eseguite le previste verifiche, sarà effettuato dal medesimo
personale tecnico al termine dell’orario di utilizzo giornaliero. Al termine di ogni singola lezione, per quanto detto, le postazioni non dovranno essere spente. 3. E’ vietata l’installazione di software di ogni tipo sui PC, sia da parte degli studenti che dei docenti. Per
eventuali esigenze si può far riferimento al personale tecnico assegnato ed al responsabile di laboratorio. 4. Deve essere segnalato ogni eventuale cattivo funzionamento al responsabile del laboratorio o all’assistente tecnico e quanto rilevato va annotato sull’apposito registro.
5. E’ vietato modificare le impostazioni di base del sistema operativo e delle applicazioni installate (salva schermo, sfondo del desktop, suoni, barre strumenti, risoluzione, ecc…) nonché modificare, spostare o cancellare cartelle di altri utenti.
6. La memorizzazione di file e/o esercitazioni individuali deve essere eseguita in una cartella personale o di classe, evitando l’utilizzo del desktop. 7. E’ consentito l’utilizzo di propri notebook fermo restando il divieto di connessione alla rete dell’Istituto, non
assumendosi la scuola alcuna responsabilità per eventuali danni che dovessero, in tal caso, subire i notebook di proprietà in riferimento all’hardware ed al software. 8. L’utilizzo di stampanti e plotter deve avvenire previo consenso del docente, limitando allo stretto
necessario il consumo di carta, toner ed energia. 9. Nell’utilizzo del software si ricorda agli utenti il rigoroso rispetto della normativa sulla tutela della privacy,
per quanto riguarda le licenze d’uso, la copia e lo scarico di file e programmi, nonché della privacy, per quanto riguarda il rispetto e la riservatezza dei dati altrui.
LABORATORIO DI “TOPOGRAFIA E AULE DI DISEGNO” 1. La presenza della classe sarà annotata sull’apposito registro di utilizzo. 2. L’accesso all’aula da disegno è consentito agli alunni ed ai docenti per lo svolgimento delle lezioni, delle
esercitazioni, per le verifiche scritte e per le simulazioni delle prove d’esame. 3. Non deve essere toccata la leva di bloccaggio del piano di lavoro dei tavoli. 4. Non si devono spostare i tavoli da disegno.
5. Terminata l’ utilizzazione del laboratorio, lo studente deve lasciare tutto in ordine, rimettendo gli sgabelli al loro posto e gettando negli appositi cestini il materiale di rifiuto. 6. Non devono essere usati taglierini per dimensionare a norma le tavole di progetto. In caso di necessità
rivolgersi all’Ufficio Tecnico. 7. E’ fatto assoluto divieto agli alunni di utilizzare strumenti non idonei all’attività di classe e senza l’autorizzazione del docente.
8. Gli attrezzi e gli strumenti topografici devono essere utilizzati solo per le dimostrazioni durante le lezioni o per le esercitazioni esterne di rilievo topografico. 9. Durante le esercitazioni esterne il responsabile affiderà le strumentazioni solo ai propri alunni e avrà cura
di verificare che queste non rimangano incustodite all’esterno per alcun motivo. 10. La strumentazione in dotazione al laboratorio deve essere utilizzata in modo corretto, evitando ogni tipo
di danneggiamento alle strutture, alle cose e alle strumentazioni medesime, nonché rischi o incidenti a carico degli studenti o di altre persone. 11. Il docente che intende far uso delle strumentazioni elettroniche dovrà comunicarlo all’assistente tecnico
almeno un giorno prima. Questi avrà la cura di verificare l’effettivo stato di carica delle batterie. 12. Gli alunni che sono affetti da patologie allergiche primaverili dovranno farne apposita segnalazione preventiva al docente.
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13. Alla fine della lezione di rilievo topografico, tutte le strumentazioni saranno riconsegnate al responsabile.
Eventuali anomalie di funzionamento dovranno essere segnalate sul registro di utilizzo del laboratorio o direttamente al responsabile. 14. Gli strumenti topografici non vanno utilizzati in caso di pioggia.
Norme di carattere generale in palestra
I fattori di rischio nella pratica dell’Educazione fisica sono costituiti essenzialmente da: uso degli attrezzi; attività a corpo libero; giochi di squadra. L’azione impropria, non corretta, eseguire esercizi con grado di difficoltà superiore alle proprie capacità, può
causare infortunio sia per caduta (urto contro il suolo) sia per urto contro attrezzi (fissi o mobili). E’ sufficiente, quindi, ai fini della sicurezza, valutare la propria forza, usare prudenza ed attenersi alle regole e istruzioni impartite dal docente.
Regole da far rispettare agli alunni per ridurre i rischi
Al fine di eliminare o ridurre situazioni a rischio e per tutelare la salute degli allievi nelle attività che si svolgono durante le ore di Educazione fisica sia in palestra sia negli spazi esterni è necessario che i docenti educhino gli alunni alle seguenti regole:
· attendere sempre l’arrivo dell’insegnante prima di iniziare l’attività e lavorare solo in sua presenza seguendo con attenzione le indicazioni; · utilizzare sempre un abbigliamento idoneo (tuta da ginnastica, scarpe ginniche con suole
antisdrucciolo che devono essere calzate in modo corretto, usare eventuali protezioni tipo ginocchiere ecc.); · informare sempre il docente in merito al proprio stato di salute segnalando immediatamente condizioni di malessere anche momentaneo;
· iniziare sempre l’attività con adeguati esercizi di avviamento alla pratica sportiva (riscaldamento); · lavorare in modo ordinato utilizzando solo l’attrezzatura e gli spazi necessari; · riporre sempre gli attrezzi al termine dell’attività evitando che rimangano sul terreno intralciando le
successive esercitazioni; · evitare di sovraffaticarsi attuando adeguati momenti di recupero sia durante le diverse esercitazioni sia al termine delle lezioni;
· non utilizzare le attrezzature senza l’autorizzazione e la supervisione del docente, · nei giochi di squadra evitare di indossare protesi che rompendosi possano causare danni a se stessi
o agli altri; · evitare il sovraffollamento in palestra limitando l’accesso ad un massimo di due classi.
REGOLAMENTO DELLA PALESTRA (Approvato il 07 gennaio 2010 dal C.d.D) 1. Gli/le allievi/e che hanno lezione di educazione fisica alla prima ora non devono andare in aula ma entrare direttamente in palestra.
2. Gli/le allievi/e che hanno lezione di educazione fisica in orario successivo alla prima ora si recheranno in palestra autonomamente e velocemente senza fermarsi al bar. 3. Gli/le allievi/e hanno a disposizione dieci minuti per cambiarsi all’inizio della lezione ed altrettanti al
termine dell’attività per ricomporsi e rivestirsi. Non saranno tollerati ritardi. 4. Gli/le allievi/e delle classi dovranno rientrare autonomamente nell’aula assegnata, sempre in modo veloce e non sostando al bar, al suono della campanella di fine ora di lezione.
5. Le classi che fanno educazione fisica all’ultima ora devono attendere il suono della campanella prima di uscire dall’Istituto. 6. Gli/le allievi/e sono tenuti ad entrare in palestra solo in presenza dell’insegnante e, durante l’ora di
lezione, non possono uscire dalla stessa senza l’autorizzazione del docente. 7. Gli/le allievi/e si devono sempre presentare in palestra con idoneo abbigliamento sportivo: calzature ginniche pulite – tuta e/o maglietta – pantaloncini. Anche gli esonerati dall’attività pratica sono tenuti a
presentarsi in palestra con scarpe ginniche pulite. 8. Gli/le allievi/e che portino pearcing devono prestare attenzione a non essere causa di pericolosità per
sé e per gli altri. 9. Gli/le allievi/e durante le attività pratiche sono tenuti/e ad indossare solo occhiali di sicurezza o infrangibili.
10. Gli/le allievi/e possono entrare nel magazzino attrezzi solo se accompagnati o autorizzati dall’insegnante e possono utilizzare l’attrezzatura solo se autorizzati e in modo appropriato. 11. Gli/le allievi/e che si recano in palestra devono sempre essere attenti agli effetti personali che portano
con sé o che lasciano negli spogliatoi; la scuola non risponde di eventuali furti o danneggiamenti.
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12. Gli/le allievi/e non devono mangiare in palestra e negli spogliatoi e non devono imbrattare pareti,
porte o altri spazi, il danno comporterà un’ammenda pari al costo della verniciatura. 13. Le classi che durante la lezione si comporteranno in modo scorretto verranno riaccompagnate in aula dall’insegnante.
14. Il collaboratore scolastico in servizio dovrà provvedere a far osservare, con i docenti, la corretta applicazione del presente regolamento, sorvegliando le zone spogliatoi e gli spazi di transito.
OBBLIGO DI DENUNCIA DEGLI INFORTUNI Gli insegnanti, gli alunni, coloro che preparano le esperienze, il personale tecnico ed ausiliario che a qualsiasi titolo è coinvolto nella conduzione, nella manutenzione e nell’utilizzo dei laboratori, ivi compresa la palestra,
è coperto da assicurazione INAIL. In caso di infortunio, la relativa denuncia deve essere effettuata in tempi estremamente ristretti, per questo motivo i lavoratori sono tenuti ad attenersi scrupolosamente a quanto previsto dall’art. 52 del DPR 1124/65 che si riporta nelle sue parti essenziali.
art. 52 Il lavoratore è obbligato a dare immediata notifica di qualsiasi infortunio che gli accada, anche se ritenuto di lieve entità, al proprio datore di lavoro.
omissis……………. La mancata comunicazione di quanto sopra, oltre a privare il lavoratore dell’indennità per l’infortunio, lo espone ad una sanzione pecuniaria piuttosto onerosa.
NB: Il presente regolamento, redatto dai proff. Colombo G., Lucini M., Milesi E. , Patanè A., Riva P. in data 14/04/2010 e approvato dal C.d.D in data 14 Aprile 2010, potrà subire modificazioni migliorative da rendere immediatamente operative
7.10 Regolamento delle visite d’istruzione (approvato il 10/12/2009, modificato il 09/09/2013) Art.1 Classificazione 1.Le visite d’istruzione si distinguono in:
a) visite culturali, se l’obiettivo è far conoscere agli studenti luoghi o ambienti d’interesse naturalistico, storico, archeologico o artistico;
b) b. visite professionali, se la visita riguarda un’azienda, un cantiere, un’esposizione tecnica;
c) viaggi connessi ad attività sportiva, data la valenza formativa di uscite volte a garantire agli allievi esperienze di attività sportive, tipicizzate e/o genericamente intese (escursioni, settimane bianche, partecipazione a manifestazioni sportive etc.), il raggiungimento di
obiettivi trasversali, quali l’educazione alla salute e la socializzazione (come previsto dall’art, 3, comma d della C.M. 291/1992).
2.Le visite d’istruzione sono classificate, in base alla durata, in:
a) visite brevi, se la durata è limitata a metà giornata (mattino o pomeriggio);
b) visite lunghe, se si protraggono almeno per l’intera giornata.
3.Le attività parascolastiche (cineforum, spettacoli teatrali, visite ai musei) sono equiparate alle visite culturali brevi.
Art.2 Programmazione 1. Le visite d’istruzione costituiscono iniziative complementari delle attività istituzionali della scuola e non
hanno finalità meramente ricreative o di evasione dagli impegni scolastici. Da ciò la necessità che siano promosse dai componenti il Consiglio di classe e preparate dagli insegnanti per particolari esigenze didattiche tenendo presenti i fini di formazione culturale e professionale.
2. Con lo scopo di ottimizzare i costi di viaggio, gli itinerari delle visite di istruzione lunghe con pullman debbono essere formulati in modo tale che siano uniformati per almeno due classi.
3. La programmazione delle visite lunghe avviene attraverso le seguenti fasi, alcune delle quali dipendono dalla tipologia della visita:
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a) (per tutte le visite) All’inizio di ogni anno scolastico, il Responsabile della commissione d’intesa con il
Dirigente Scolastico e con i referenti di Indirizzo, predisporrà un elenco di possibili mete per ciascuna classe di indirizzo. Per ognuna di esse debbono essere definite le finalità formative.
b) (per tutte le visite) Durante la prima seduta dei consigli di classe i docenti prendono visione delle
mete proposte dalla Commissione e ne definiscono la scelta. c) (per tutte le visite) il Responsabile della commissione delle visite d'istruzione, d’intesa con il
Dirigente Scolastico, per ciascuna di esse elabora una previsione approssimativa dei costi
d) (per tutte le visite) i Consigli di Classe nella prima seduta successiva allargata a tutte le componenti deliberano l’adesione delle classi alle visite proposte, nei limiti fissati dall’art. 4, designandone gli accompagnatori; in mancanza di almeno un accompagnatore l’adesione della classe non può avere
luogo. e) (per le visite culturali brevi e per le visite lunghe) le decisioni dei Consigli di Classe vengono
sottoposte alle famiglie tramite la scheda di adesione, preparata dal Responsabile sul modello
elaborato dalla Commissione, che deve contenere informazioni su: Finalità formative
Programma di massima Prevedibile periodo di svolgimento
Costo massimo
Scadenza per la riconsegna della scheda Entità dell’acconto, se previsto, e scadenza per il pagamento
Scadenza per il pagamento del saldo
3. La visita viene organizzata se raccoglie l’adesione di almeno il 70% degli alunni di ciascuna delle classi coinvolte
4. Qualora le proposte del Consiglio di Classe non abbiano trovato l’adesione di almeno il 70% degli alunni della classe, il Consiglio di Classe, se ci sono i tempi tecnici, può avanzare nuove proposte tra quelle che hanno seguito l’iter previsto dal comma precedente fino alla lettera c.
5. Quando vi sia un’adesione inferiore al 70% ma tuttavia significativa o negli altri casi ritenuti opportuni, il
Dirigente Scolastico, sentiti i Coordinatori e il Responsabile, può autorizzare comunque l’organizzazione della visita.
6. Le visite d’istruzione lunghe non possono essere organizzate in assenza di apposita delibera del consiglio di classe.
7. Le visite d’istruzione brevi possono essere organizzate anche in assenza di delibera del Consiglio di classe purché il docente promotore abbia acquisito per iscritto il parere favorevole degli altri docenti membri del
Consiglio.
Art.3 Durata e frequenza 1. A tutte le classi è consentito di effettuare al massimo tre visite brevi in orario di lezione.
2. Per ogni classe può essere organizzata nell’arco dell’anno una gita culturale della durata massima di un
giorno per le classi prime, due giorni per le classi seconde, tre giorni per le classi terze, quattro giorni per le classi quarte e cinque giorni per le classi quinte.
3. La durata massima per ciascuna classe può essere suddivisa tra più uscite di minor durata, purché non venga superato il limite stabilito nel comma precedente.
4. Le classi quinte possono recarsi in visita d’istruzione all’estero. 5. Le classi terze e quarte possono effettuare una visita d’istruzione all’estero soltanto se la stessa rientra in
un progetto di gemellaggio oppure in un progetto didattico ben definito. 6. Non si effettuano visite d’istruzione lunghe oltre il 30 aprile.
7. Non si effettuano, di norma, visite d’istruzione brevi negli ultimi 30 giorni di lezione.
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Art.4 Mezzi di trasporto 1. Per i viaggi all’estero il cui percorso, data l’eccessiva distanza, sarebbe arduo ricoprire in tempi ragionevoli o per cui i mezzi tradizionali risultano sconvenienti, si può prevedere l’uso dell’aereo
2. Il ricorso all’uso dell’aereo dev’essere, peraltro, fatto oggetto di scrupolosa valutazione.
3. Qualora il viaggio dovesse svolgersi o concludersi in orario notturno, come spesso accade nei casi di viaggi aerei, i docenti accompagnatori sono richiamati ad una più attenta vigilanza.
4. Nell’ipotesi di un viaggio a lunga percorrenza effettuato in treno, come previsto dall’art. 9 punto 1 della C.M. 291/1992, si consente l’effettuazione anche nelle ore notturne Art.5 Costi
5. Le spese per le visite culturali sono a carico degli alunni, eccezion fatta per le spese di trasporto relative alle attività teatrali per le quali è previsto un contributo da parte dell’Istituto.
6. Le spese di trasporto relative alle visite professionali brevi sono a carico dell’Istituto. Le spese di trasporto relative alle visite professionali lunghe sono a carico degli alunni.
7. Se il costo della visita supera i 100 €, all’atto dell’adesione, secondo quanto disposto dall’art. 5, deve essere corrisposto un acconto pari al 20% del costo totale. Negli altri casi, all’atto dell’adesione deve essere corrisposto l’intero importo.
8. Se la visita viene annullata, o l’alunno/a viene escluso per motivi disciplinari, ha diritto al rimborso dell’importo versato.
9. Se l’alunno/a rinuncia alla partecipazione, ha diritto al rimborso dell’intero importo versato solo se la sua
rinuncia non è causa di maggiore aggravio per gli altri partecipanti o per l’Istituto. In caso contrario il Responsabile delle visite d'istruzione, d’intesa con il Dirigente Scolastico, stabilirà la percentuale di rimborso caso per caso.
10. L’Istituto si riserva di contribuire alle spese di partecipazione degli alunni non abbienti meritevoli.
Art.6 Partecipazione alle visite d'istruzione
1. L’adesione alle visite d'istruzione è formalizzata attraverso la sottoscrizione della scheda di adesione da parte dell’alunno se maggiorenne o dell’esercente la potestà genitoriale se minorenne.
2. Il Responsabile delle visite d'istruzione stabilisce per ogni visita se la quota di partecipazione prevista dall’art. 4 comma 3 debba essere versata contestualmente alla riconsegna della scheda di adesione o in
tempi successivi. 3. La partecipazione degli alunni alle visite professionali brevi è obbligatoria.
4. Gli alunni non partecipanti alla visita d’istruzione devono frequentare regolarmente le lezioni. Il Dirigente Scolastico a tale scopo può accorpare momentaneamente più classi.
Art.7 Esclusione dalle visite d'istruzione
1. Sono esclusi dalla partecipazione alle visite d’istruzione, fatto salvo quanto previsto dal comma 3 dell’art. precedente, gli alunni e le alunne che hanno commesso gravissime infrazioni disciplinari ai sensi dell’art. 18
del Regolamento degli Studenti, salvo deroghe concordate tra il Coordinatore e il Dirigente Scolastico, e quelli per i quali il Consiglio di Classe ha espresso parere sfavorevole alla partecipazione.
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2. Sono altresì esclusi gli alunni e le alunne che:
a. non hanno riconsegnato la scheda di adesione compilata entro i tempi prescritti
b. non hanno versato l’acconto o il saldo entro i tempi prescritti
Art.8 Svolgimento delle visite d'istruzione
1. Prima delle visite lunghe viene consegnato a tutti i partecipanti il programma dettagliato.
2. Gli insegnanti incaricati dell’accompagnamento devono assicurare la costante ed assidua vigilanza degli alunni, allo scopo di suscitare le condizioni per una serena convivenza del gruppo in viaggio.
3. Al rientro dalla visita l’insegnante capogruppo consegna una relazione scritta alla presidenza, redatta su
apposito modello elaborato dalla Commissione.
Art.9 Compiti della Commissione e del Responsabile delle visite d'istruzione
1. La Commissione visite d'istruzione è designata dal Collegio dei Docenti. 2. La Commissione visite d'istruzione si occupa di:
a. vagliare e selezionare le proposte pervenute dai Consigli di Classe
b. preparare le schede di descrizione delle visite e di adesione alle stesse
c. preparare il modello per la relazione del capogruppo
d. elaborare a fine anno scolastico un bilancio dell’andamento delle visite
e. proporre modifiche al presente regolamento da sottoporre al Collegio dei Docenti
3. Il Responsabile delle visite d'istruzione è designato dal Dirigente Scolastico fra i membri della Commissione.
4. Il Responsabile delle visite d'istruzione si occupa di:
a. valutare la fattibilità delle mete selezionate dalla Commissione
b. elaborare una previsione approssimativa dei costi
c. organizzare tecnicamente le visite d'istruzione
d. preparare le schede di adesione sul modello elaborato dalla Commissione e sovrintendere
alla loro distribuzione
e. raccogliere le schede di adesione e tabularne i dati
f. partecipare ai lavori della Commissione e presiederla in assenza del Dirigente Scolastico
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7.11 Regolamento GLH d’Istituto
Vista la Legge 59/97 Art. 21
visto il DPR n.275/99 Art. 4 vista la Legge quadro n. 104/92 art. 15
è costituito il Gruppo di lavoro sull’handicap d’Istituto, di seguito denominato GLH.
1. Finalità del GLH d’Istituto a) Il GLH è il gruppo di lavoro che si costituisce a livello di istituto per le attività correlate alla presenza di
alunni con disabilità, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione. b) Il GLH d’Istituto ha, tra le sue funzioni principali, quelle di:
collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dall’Istituto;
verificare il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi e nell’Istituto.
organizzare incontri periodici in relazione alle tematiche sull’handicap;
2. Costituzione del GLH a) Il Gruppo di Lavoro sull'Handicap (GLH) dell’ISISS “A. Sant'Elia”, istituito conformemente alla L.104/92
all'art. 15, comma è costituito da: il Dirigente Scolastico o il titolare di Funzione Strumentale per i Bisogni educativi speciali, oppure in
mancanza di questo il Referente del GLH, che lo presiede su delega del Dirigente Scolastico; due docenti coordinatori delle classi in cui sono inseriti alunni con disabilità, designati dal Consiglio
d’Istituto tra coloro che hanno espresso la propria disponibilità; due insegnanti di sostegno operanti nell'Istituto, designati dal Dipartimento di sostegno;
un rappresentante dei genitori, designato dal Consiglio d’Istituto tra coloro che hanno espresso la propria disponibilità;
un rappresentante degli studenti, designato dal Consiglio d’Istituto tra coloro che hanno espresso la propria disponibilità;
un rappresentante degli operatori sanitari che collaborano alla formazione degli studenti con disabilità frequentanti l’Istituto, designato dal Dirigente Scolastico. b) Il GLH deve essere rinnovato all’inizio di ogni anno scolastico. Tutti i membri possono essere
riconfermati senza limiti di tempo, purché non abbiano perso i requisiti per la partecipazione. Il GLH uscente rimane in carica fino alla designazione dei nuovi membri.
c) Le sedute sono valide se sono presenti almeno cinque membri, compreso il presidente. d) Il GLH si può riunire anche in seduta dedicata (con la partecipazione delle persone che si occupano in particolare di un alunno).
e) Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico, dal titolare di Funzione Strumentale per i Bisogni educativi speciali o dal Referente del GLH, su delega del D.S. f) Possono essere invitati a partecipare esperti esterni o persone che al di fuori dell’istituto che si
occupano degli alunni con disabilità. g) Le deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti e di ogni seduta deve essere redatto apposito verbale
3. Competenze del GLH Il GLH si occupa collegialmente di:
gestire e coordinare l’attività relativa agli alunni con disabilità; formulare proposte al Dirigente Scolastico sul calendario delle attività del GLH e dei Consigli di
Classe che concernono gli alunni con disabilità; proporre al Dirigente Scolastico l’assegnazione alle classi e agli alunni degli Insegnanti di sostegno
e il relativo monte-ore complessivo, sulla base delle esigenze degli alunni delle competenze dei docenti e delle richieste dei Consigli di Classe;
seguire l’attività dei Consigli di Classe e degli insegnanti di sostegno, verificando che siano seguite le procedure corrette e che sia sempre perseguito il massimo vantaggio per lo sviluppo formativo
degli alunni nel rispetto della normativa; definire i criteri generali per la redazione dei PEI e dei PDF, approvare la documentazione relativa
ai singoli alunni approntata dai Consigli di classe; mettere a punto la modulistica necessaria;
formulare proposte su questioni di carattere organizzativo attinenti ad alunni con disabilità; proporre l’acquisto di attrezzature, sussidi e materiale didattico destinati agli alunni disabili e/ o ai
docenti che se ne occupano.
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4. Competenze del titolare di Funzione Strumentale per i Bisogni educativi speciali o del Referente del GLH Il titolare di Funzione Strumentale per i Bisogni educativi speciali o, in mancanza di questo, il Referente
del GLH, si occupa di: convocare e presiedere le riunioni del GLH;
tenere i contatti con le ASL e con gli altri Enti esterni all’Istituto; curare la documentazione relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la sicurezza ai
sensi del Documento Programmatico sulla Sicurezza dei dati personali e sensibili dell'Istituto; proporre al Dirigente Scolastico l’orario degli Insegnanti di sostegno, sulla base – in ordine
decrescente di importanza – dei progetti formativi degli alunni, delle richieste dei Consigli di Classe e dei desideri espressi dagli insegnanti stessi;
partecipare agli incontri di verifica con gli operatori sanitari, personalmente o delegando il
Coordinatore di classe e/o il docente di sostegno; curare l’espletamento da parte dei Consigli di Classe o dei singoli docenti di tutti gli atti dovuti
secondo le norme vigenti; convocare i Consigli di Classe, d’intesa con il Dirigente Scolastico e i Coordinatori, per discutere
questioni attinenti ad alunni con disabilità; partecipare a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti la disabilità;
coordinare l’attività del GLH in generale.
7.12 Regolamento Ufficio Tecnico
Visto il DPR 15 marzo 2010 n. 88
Vista la Direttiva ministeriale n. 57 del 15 luglio 2010 “linee guida degli Istituti Tecnici” Vista la delibera del Consiglio di Istituto del 11/10/2012 delibera n. 13
Premessa L’Ufficio Tecnico riprende e potenzia il tradizionale compito di collaborazione con la direzione dell’Istituto, di
raccordo con gli insegnanti impegnati nello svolgimento delle esercitazioni pratiche con il personale A.T.A., per l’individuazione, lo sviluppo e il funzionamento ottimale delle attrezzature tecnologiche e delle
strumentazioni necessarie a supporto della didattica; assume un ruolo rilevante in una scuola che considera la didattica di laboratorio come una delle sue caratteristiche distintive ai fini dell’acquisizione delle competenze da parte degli studenti.
L’ufficio tecnico estende il suo campo d’azione a tutte le aree disciplinari attraverso la predisposizione di un piano di attività per l’uso programmato degli spazi e delle attrezzature, la ricerca delle soluzioni logistiche e organizzative più funzionali alla didattica ed anche per la condivisione in rete delle risorse umane,
professionali e tecnologiche disponibili. Sulla base delle autonome scelte organizzative dell’Istituto l’ufficio tecnico diviene una risorsa per lo sviluppo qualitativo delle competenze organizzative della scuola, soprattutto raccordandosi con tutte le strutture (per
esempio, i dipartimenti) previste per la gestione e la realizzazione di progetti didattici condivisi. Anche per questo, è importante che i responsabili dell’ufficio tecnico provvedano ad assicurare una adeguata gestione dell’archiviazione e della documentazione ai fini della piena fruibilità delle conoscenze esistenti e di quelle
accumulate nel tempo. Per soddisfare le esigenze di manutenzione e adeguamento continuo delle risorse tecniche necessarie all’attività didattica e al funzionamento generale dell’istituto, l’ufficio tecnico sviluppa una progettazione che
parte dalla rilevazione delle necessità evidenziate dai responsabili dei dipartimenti e dei laboratori e dall’individuazione di categorie di beni o di servizi da approvvigionare; interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da mettere in atto; possibili integrazioni di risorse disponibili sul territorio anche in rete con altri
istituti. Il funzionamento e la gestione dell’ufficio tecnico sono descritti nel regolamento di istituto, che indica, con
trasparenza, le procedure e le modalità operative adottate per rispondere agli obiettivi che l’istituzione scolastica si è data per innalzare la qualità delle attività didattiche.
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Art. 1 – Compiti dell’Uffici tecnico L'Ufficio Tecnico è l'organismo che si occupa del coordinamento delle funzioni di natura tecnica dell'Istituto
Scolastico, e come tale svolge le seguenti attività: 1. Manutenzione
Coordinamento e gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria dell'edificio, con particolare riguardo agli aspetti legati alla sicurezza;
Segnalazione agli enti competenti degli interventi di manutenzione straordinaria da effettuare e cura dei rapporti con l’Ente Locale, proprietario degli immobili;
Coordinamento dei referenti di reparto/laboratorio per la manutenzione programmata delle macchine, gli acquisti e le disposizioni logistiche inerenti, soprattutto, gli aspetti legati alla sicurezza
nei luoghi di lavoro; Controllo delle licenze d'uso del software e delle garanzie delle nuove apparecchiature;
Cura del buon funzionamento delle reti informatiche e manutenzione Hardware e Software. 2. Supporto tecnico alle attività didattiche
Tiene rapporti con i responsabili dei laboratori, in merito all’informazione tecnica e commerciale relativa ai materiali e alle attrezzature da impiegare nelle esercitazioni, cercando di analizzare e
risolvere problemi di ordine didattico; Coordina la predisposizione dei progetti di sviluppo dei vari dipartimenti didattici;
3. Collaborazione con il Servizio di Prevenzione e Protezione
Partecipazione ai sopralluoghi del servizio di prevenzione in merito alla valutazione dei rischi,
intervenendo ove di sua competenza. Cura la manutenzione e la messa in sicurezza delle attrezzature e delle macchine presenti nei
reparti, secondo le indicazioni pervenute dai docenti, in collaborazione con il SPP dell’Istituto; Verifica che le macchine acquistate presentino tutte le caratteristiche di sicurezza indicate dalla
vigente normativa; Esegue sopralluoghi periodici insieme al personale del SPP nei vari ambienti dell’Istituto, allo scopo
di fornire informazioni necessarie a redigere il Piano di Sicurezza del documento di valutazione dei rischi;
Collabora con il S.P.P. per la gestione delle sostanze pericolose e raccoglie le schede di sicurezza dei prodotti;
Si occupa dell’applicazione dell’Art. 26 del D.Lgs 81/2008, (Cooperazione e coordinamento tra datori
di lavoro committenti ed appaltatori) secondo le procedure concordate con il SPP; Si accerta, in collaborazione con il SPP, che il personale dell’Istituto e gli allievi siano dotati dei
necessari dispositivi di protezione individuale, laddove necessari; Collabora con il Servizio di Prevenzione per lo smaltimento dei rifiuti prodotti all’interno dei laboratori
dell’Istituto (Allegato 10).
4. Approvvigionamento materiali Collaborazione con il Direttore SGA per la predisposizione dei piani di acquisto relativi ai vari reparti
in coordinamento con i responsabili dei laboratori; Gestione inerente all'approvvigionamento dei vari laboratori;
Verifica del buon funzionamento del magazzino per la distribuzione del materiale di consumo e didattico;
Predisposizione dell’albo dei fornitori; Esprime pareri in merito ai requisiti tecnici dei beni da acquistare;
Interviene sulla valutazione dei requisite tecnici del materiale offerto dalle varie aziende in relazione ai diversi acquisti da effettuarsi;
Predisposizione, nelle operazioni di gara, dei prospetti comparativi dei preventivi pervenuti.
5. Collaudo delle strumentazioni Effettuazione, in collaborazione con i responsabili di laboratorio, del collaudo delle attrezzature,
recuperando i libretti di istruzioni e prevedendo un libretto di manutenzione periodica.
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6. Controlli inventariali
Redazione, in collaborazione con il Direttore SGA, del calendario per il controllo inventariale di tutti i reparti e partecipazione allo stesso;
Collaborazione con il Direttore SGA e con i responsabili di laboratorio per l'apertura delle procedure di radiazione di eventuali strumenti obsoleti e per la vendita di materiali fuori uso.
Art. 2 – Coordinatore dell’ufficio tecnico Il Coordinatore dell’Ufficio Tecnico, nominato dal Dirigente Scolastico per competenze ed esperienze
specifiche, fa parte del servizio prevenzione e sicurezza, dello staff del Dirigente e si raccorda con il DSGA per gli aspetti amministrativi e contrattuali.
Art. 3 - Responsabilità Per tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi generali, l’Ufficio Tecnico fa capo al Direttore Amministrativo, il quale, ricevute le direttive di massima e gli obiettivi dal Dirigente Scolastico predispone gli
interventi e gli strumenti necessari al raggiungimento dei risultati attesi. Per quanto attiene gli aspetti didattici ed organizzativi correlati, l’Ufficio Tecnico fa capo al Dirigente Scolastico o, in qualità di facilitatore, al referente docente all’uopo individuato.
Art. 4 – Acquisizione delle richieste L’ufficio si occupa di rinnovare, organizzare e coordinare la strumentazione didattica dell’Istituto.
Le richieste devono pervenire in forma scritta da parte dei componenti l’Ufficio Tecnico, dal coordinatore del Centro Scolastico sportivo, dai responsabili dei dipartimenti e dai Docenti, entro il primo mese di scuola per
permettere l’elaborazione del programma annuale. Nelle richieste devono figurare i riferimenti necessari all’identificazione del tipo di materiale, delle caratteristiche richieste, della motivazione, della destinazione d’uso e dell’eventuale urgenza.
Art. 5 – Composizione dell’Ufficio Tecnico L’ufficio tecnico è composto da:
Il Dirigente Scolastico o suo collaboratore delegato Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi
Il Coordinatore dell’ufficio tecnico designato dal DS Il docente responsabile del sito internet
1 docente ITP designato dal DS
1 assistenti tecnici individuati dal DSGA 1 assistente amministrativo individuato dal DSGA
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7.13 PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
INTRODUZIONE
La presenza di alunni stranieri immigrati nelle nostre classi è ormai una realtà consolidata e l’istituzione scolastica deve assumere un ruolo attivo nel promuoverne l’inserimento e l’integrazione, garantendo a tutti un effettivo diritto allo studio.
IL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO I riferimenti legislativi italiani in tema di educazione interculturale e integrazione, degli ultimi quindici anni,
entro i quali si intende operare sono: Legge 6/3/1998 n.40
D. Lgs. 25/7/1998 n.286 D.P.R. 31/8/1999 n.394 C.M. n.155 e 160/2001
D.P.R. 18/10/2004 n.334 C.M. 1/3/2006 n.24 C.M. n.93/2006
OBIETTIVI
1. Definire pratiche condivise all’interno dell’Istituto, in tema di accoglienza di alunni stranieri; 2. Facilitare l’ingresso degli alunni stranieri nel sistema scolastico e sociale, e sostenerli nella fase di
adattamento al nuovo contesto;
3. Favorire un clima di accoglienza e attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli ed offra pari opportunità;
4. Entrare in relazione con la famiglia immigrata;
5. Fornire informazioni e strumenti per una possibile progettazione del proprio percorso scolastico; 6. Favorire il confronto interculturale in un’ottica di concezione dinamica della cultura; 7. Favorire un’educazione antirazzista attraverso il contatto, la condivisione di esperienze, la
cooperazione.
CONTENUTI
Il Protocollo di Accoglienza
1. Prevede la costituzione di una Commissione di Accoglienza Stranieri o Gruppo di Lavoro;
2. Contiene criteri ed indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni stranieri; 3. Traccia fasi e modalità dell’accoglienza a scuola; 4. Definisce compiti e ruoli degli operatori che partecipano a tale processo;
5. Propone modalità di interventi per l’apprendimento dell’italiano L2 e dei contenuti curricolari.
LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA STRANIERI
Composizione:
Dirigente Scolastico, il cui parere è sempre vincolante per gli aspetti organizzativi e finanziari,
Tre insegnanti interni appartenenti ad aree disciplinari diverse,
Un impiegato amministrativo.
Funzioni:
1. Nella fase di iscrizione: predisposizione della modulistica per la raccolta di dati
linguistico-culturali, eventuale aiuto nella traduzione e nella compilazione; 2. Nella fase di pre-inserimento: individuazione della classe nella quale inserire lo studente
straniero;
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3. Intervento per la facilitazione del contatto con la famiglia;
4. Verifica del percorso scolastico precedente attraverso la documentazione o i contatti con le scuole frequentate;
5. Predisposizione di una scheda personale dello studente, di test d’ingresso sulle
competenze linguistiche e di altri strumenti che si rendessero necessari; 6. Collaborazione con il Responsabile Intercultura dell’Ufficio Provinciale e con i docenti di
italiano L2 operanti in corsi organizzati a scuola;
7. Passaggio di informazioni ai Consigli di Classe.
CRITERI PER LA SCELTA DELLA CLASSE
1. I minori stranieri, in base alla C.M. n.93/2006, vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, tenendo conto però anche della corrispondenza tra il percorso scolastico nel paese
d’origine e il corso di studi previsto per i ragazzi che frequentano l’istituto. 2. Il Collegio dei Docenti, su indicazione della Commissione, può decidere l’inserimento in una classe
immediatamente inferiore o superiore, dopo accertamento delle competenze, abilità e livelli di
preparazione.
COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe:
1. favorisce l’integrazione nella classe del nuovo alunno; 2. individua, insieme al Gruppo di Lavoro, modalità di semplificazione o facilitazione linguistica per
ogni disciplina, da utilizzare affinché l’alunno acquisisca i concetti espressi anche con una minima conoscenza dell’italiano;
3. predispone percorsi individualizzati per l’alunno straniero neo-arrivato, con obiettivi minimi
disciplinari ed eventuali verifiche differenziate; 4. programma o prende informazioni sui corsi di alfabetizzazione o consolidamento linguistico che
potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili, e prevede la possibilità di uscita dal gruppo classe per interventi individualizzati di supporto, anche in orario curricolare;
5. mantiene contatti con i docenti che seguono l’alunno nelle attività di supporto.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI Alla fine dell’anno scolastico, nello scrutinio finale, la certificazione delle conoscenze, competenze, capacità
per gli alunni stranieri si opera sulla base di parametri equivalenti a quelli del resto della classe. Risulterà differente solo la modalità per il raggiungimento degli obiettivi minimi per ciascuna disciplina, come individuati da ciascun dipartimento.
Per gli alunni stranieri di recente immigrazione (NAI) il Consiglio di Classe può decidere di non valutare l’alunno nel primo quadrimestre in alcune discipline, ponendo N.C. (non classificato) sulla scheda di valutazione e annotando la motivazione “in corso di prima alfabetizzazione”.
Documento elaborato dalla Commissione Intercultura, referente prof. M. Pia Ricottini, componenti
Proff. Marina Arighi e Paola Meroni
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7.14 Protocollo trasferimenti alunni durante l’anno scolastico
(Approvato dal Collegio docenti il 16/05/2013)
1. Le procedure elencate nel presente protocollo riguardano il trasferimento di alunni sia all’interno del “Sant’Elia” che da altre scuole al “Sant’Elia” o viceversa.
2. La figura operativa di riferimento, fatte salve le prerogative che le norme vigenti assegnano al dirigente scolastico, è rappresentata dalla funzione strumentale per l’orientamento o dal docente che, a qualunque
altro titolo, riceve un mandato in questo senso dal Collegio docenti. 3. I genitori/responsabili di studenti (nel caso di minorenni) o gli studenti maggiorenni che frequentano un
altro istituto o un diverso corso/indirizzo del “Sant’Elia” che intendono operare un trasferimento durante l’anno scolastico devono contattare la segreteria studenti, che li indirizzerà alla funzione strumentale, o
direttamente quest’ultima. 4. Di norma verranno trattate richieste di trasferimento fino al 31 gennaio. E’ comunque opportuno ricordare
che l’art. 4 del R. D. 653/1925 prevede come limite per il trasferimento da una scuola all’altra in corso d’anno la data del 15 marzo.
5. Preliminarmente è previsto un colloquio tra la funzione strumentale e i genitori/responsabili dello studente e/o lo studente stesso.
6. La funzione strumentale relaziona al dirigente, verificando con lui la presenza delle condizioni di base favorevoli all’eventuale inserimento. Per l’accettazione della richiesta verranno valutati i seguenti elementi: a. numero degli alunni iscritti nelle classi interessate;
b. eventuali situazioni problematiche all’interno delle classi interessate; c. presenza nelle classi interessate di alunni provenienti dalla stessa località di residenza del richiedente e/o dalla stessa scuola secondaria di I grado;
d. andamento scolastico nell’istituto di provenienza. 7. In caso di parere favorevole del dirigente, la funzione strumentale contatta il coordinatore del consiglio
della classe eventualmente destinata all’inserimento; il coordinatore, mediante apposita riunione, richiede il parere (non vincolante) degli altri membri del consiglio.
8. Il dirigente scolastico, sentito il parere del consiglio di classe interessato, decide in via definitiva sull’accoglimento della richiesta.
9. Per gli alunni stranieri che presentano pagelle e/o diplomi estere/i, tale documentazione dovrà essere presentata con la relativa traduzione in italiano.
10. In caso di parere favorevole, i genitori/responsabili dello studente e/o lo studente stesso fanno richiesta di iscrizione alla segreteria studenti, che provvederà ad ottenere il relativo nulla-osta, quindi incontrano la
funzione strumentale e il coordinatore della classe accogliente, recando con sé tutta la documentazione sui programmi svolti nella scuola di provenienza e sulle valutazioni in essa ottenute, al fine di predisporre l’inserimento, anche in termini di attivazione di iniziative di recupero di eventuali carenze.
11. Una volta ottenuto il nulla-osta, il dirigente emetterà la relativa determina e la segreteria studenti annoterà sul registro di classe l’avvenuto inserimento.
12. Le diverse fasi della procedura vanno annotate sull’apposita scheda a cura della funzione strumentale e
del coordinatore della classe accogliente. 13. Il presente protocollo resta in vigore fino a quando il Collegio docenti non ritiene opportuno procedere a
una sua modifica o la normativa superiore non impone rettifiche. Non si dà luogo, altrimenti, a rinnovi annuali.
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8. LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE
8.1 ORGANIGRAMMA 2012/2013
8.1.1. Organi direttivi
Dirigente Scolastico: Giancarlo Galli
Collaboratori del Dirigente Scolastico:
o Giancarlo Alberti
o Elisabetta Milesi
Direttore dei Servizi generali e amministrativi: Maria Di Lorenzo
8.1.2 Coordinatori di settore
Costruzioni, ambiente e territorio: Claudio Cavattoni
Liceo scientifico: Giancarlo Alberti
Professionale-IeFP: Massimo Testa
8.1.3 Docenti incaricati di Funzioni Strumentali
Bisogni educativi speciali: Barreca Luana
P.O.F., Didattica e valutazione degli studenti: Ponticelli Salvatore
Comunicazione, T.I.C. e Sito Web: De Agostini Piermichele
Orientamento: Proserpio Maria Pia
Valutazione di Istituto e Certificazione di Qualità, Formazione docenti: Lucini Michele
8.1.4 Coordinatori di commissioni e referenti
P.O.F.: Ponticelli Salvatore
Accoglienza e orientamento: Proserpio Maria Pia
T.I.C.: De Agostini Piermichele
Valutazione: Lucini Michele
GLI: Barreca Luana
Attività sportive: Alberti Giancarlo
Educazione alla salute e affettività: Arighi Marina
Viaggi d’istruzione: Sternjakob Simon
Blog/Sito web: De Agostini Piermichele
8.1.5 Comitato di valutazione
Effettivi: Arighi Marina, Napolitano Pietro, Presta Giuseppina, Zampiero Olinda
Supplenti: Michela Giulia, Davide Frigerio
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8.1.6 Coordinatori dei Consigli di Classe
1^ A Tecnico: Meroni Paola
2^ A Tecnico: Cocchi Romano
3^ A Tecnico: Ciucciù Fortunato
4^ A Tecnico: Garreffa Roberto
5^ A Geometri: Esposti Giorgio
1^ B Tecnico: Ponticelli salvatore
2^ B Tecnico: Bertoni Anna
3^ B Tecnico: De Agostini Piermichele
4^ B Tecnico: Ricottini Maria Pia
5^ B Geometri: Cicciù Fortunato
5^ C Geometri: Patanè Anna
1^ A Professionale: Gatti Elisabetta
2^ A Professionale: Sternjakob Simon
3^ A Professionale: Di Martino Rosanna
4^ A Professionale: Testa Massimo
5^A Professionale: Zampiero Olinda
1^ B Professionale: Marzorati Ilaria
2^ B Professionale: Roncoroni Marco
3^ B IeFP: Riva Pietro
4^ B Professionale: Derossi Giovanni
5^ B Professionale: Testa Massimo
2^ C IeFP: Endrizzi Elena
3^C IeFP: Faliero Stella
1^ A Liceo: Boffi Stefania
2^ A Liceo: Borghi Giuseppina
3^ A Liceo: Michela Giulia
4^ A Liceo: Vincenzi Chiara
5^A Liceo: Frigerio Davide
2^ B Liceo: Nicotra Alfio
3^ B Liceo: Villa Rossana
4^ B Liceo: Piatti Laura
5^ B Liceo: Corengia Alessandro
1^ C Liceo: Sampietro Chiara
2^ C Liceo: Proserpio Maria Pia
3^ C Liceo: Galletti Valeria
4^ C Liceo: Gismondi Gloria
5^C Liceo: Lo Presti Rosaria
2^ D Liceo: Radaelli Angela
3^ D Liceo: Sacchi Patrizia
4^ D Liceo: Tonti Anna
2^ E Liceo: Maio Gabriella
3^ E Liceo: Arezzi Paola
3^ F Liceo: Natoli Alessandra
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8.1.7 Referenti disciplinari
Artistico-letterario (Italiano, latino, storia dell’arte): Cicciù Fortunato
Inglese: Ricottini Maria Pia
Scienze (Scienze, fisica, chimica): Nicotra Alfio
Discipline di indirizzo Tecnico: Cavattoni Claudio
Discipline di indirizzo Professionale: Endrizzi Elena
Matematica, informatica: Lo Presti Rosaria
Scienze umane (Storia, geografia, filosofia, diritto, IRC): De Agostini Piermichele
Scienze Motorie: Villa Rossana
8.1.8 Consegnatari dei Laboratori
3 Topografia: Patanè Anna
4 Tecnologia: Napolitano Pietro
5 Laboratorio multimediale: Arezzi Paola
107 Informatica biennio: Cavattoni Claudio
110: PLC elettrotecnica: De Rossi Giovanni
125 Laboratorio Fisica: Milesi Elisabetta
128 Laboratorio elettronica: Succurro Giovanni
129 Laboratorio Scienze e Chimica: Ponticelli Salvatore
130 Laboratorio biennio elettrico: Simone Giuseppe
218 Aula disegno: Castellini Serafino
224 Laboratorio infrormatica: Cocchi Romano
000 Palestre: Bianchi Gugliemo
8.1.9 Ufficio tecnico
Alberti Giancarlo
Tagliamonte Santo
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9. CALENDARIO SCOLASTICO a.s. 2013/2014
Durante l’anno scolastico 2013/2014 le lezioni si svolgeranno secondo il seguente Calendario
CALENDARIO SCOLASTICO REGIONE LOMBARDIA
12 SETTEMBRE 2012 giovedì INIZIO LEZIONI
1 NOVEMBRE venerdì FESTA DI TUTTI I SANTI
8 DICEMBRE domenica IMMACOLATA CONCEZIONE
23 DICEMBRE lunedì - 6 GENNAIO lunedì
15 giorni
VACANZE NATALIZIE
9 FEBBRAIO domenica SANTO PATRONO
7 MARZO venerdì – 8 MARZO sabato VACANZE DI CARNEVALE
17 APRILE giovedì – 22 APRILE martedì 6 giorni
VACANZE PASQUALI
25 APRILE venerdì ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE
1 MAGGIO giovedì FESTA DEL LAVORO
2 GIUGNO lunedì FESTA DELLA REPUBBLICA
7 GIUGNO 2013 sabato FINE LEZIONI
9.1 ORARIO SCOLASTICO
Le lezioni si svolgono secondo il seguente orario
prima ora : 8.00 - 9.00
seconda ora: 9.00 - 10.00
terza ora: 10.00 alle 10.55
10.55 alle 11.05 l'intervallo
quarta ora 11.05 - 12.00
quinta ora: 12.00 - 12.55
sesta ora:12.55 - 13.50
settima ora: 14.00 - 15.00
ottava ora: 15.00 - 16.00
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9.2 SITO
Tutte le informazioni relative all’istituto e gli ultimi aggiornamenti sulle attività scolastiche si possono trovare
sul sito http://www.istitutosantelia.gov.it/, sul quale è inoltre presente il link per accedere alla consultazione
del registro elettronico.