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1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 – 76125 TRANI (BT)
C.F. 83002530729 – Tel. e Fax 0883.481213 – 0883.482789
e-mail: [email protected] – [email protected]
sito web: www.scuoladeamicistrani.it
Piano dell’Offerta Formativa
a.s.2014/2015
3
INDICE
COS’È IL P.O.F. 5
PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE 6
LA MISSION DELLA SCUOLA 7
CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE
La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani
Il contesto economico e ambientale
8
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE 9
LE RISORSE INTERNE
- Organigramma
- Organi collegiali (Consiglio di Circolo, Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo, Collegio dei
Docenti, Consigli di Interclasse, Consigli di Intersezione, Comitato di valutazione del servizio)
10
11
ALTRE RISORSE
Esterne e finanziarie
14
PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE 16
PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2014/2015
- Rilevazione dei bisogni educativi
- Finalità della scuola dell’Infanzia
- Finalità della scuola Primaria
- Criteri educativi, didattici e metodologici
17
TEMPO SCUOLA 27
PROGETTI CURRICOLARI
- Festa dell’Accoglienza
- Natale solidale
- SBAM!
- Senzatomica
- Musicoterapia
- Il colore delle emozioni
- Taekwon-do
- Etwinning
- Progetti di continuità con le scuole secondarie di I grado
- Progetti di continuità con le scuole scuole dell’infanzia paritarie e private
28
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
- Sabato a Teatro
- Il Coro della Scuola
- Laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione
- Il Giornalino della Scuola “Giornalista per gioco”
- Basket a Scuola
- Giochiamo a pallavolo
- Giocoport Judo
- Tennistavolo
- Nastri, cerchi…e altro!
- Progetto-continuità con la scuola dell’infanzia “English is fun”
- PeTerapy “Un amico in più”
- Alfabetizzazione alla lingua latina“Alla scoperta del Latino”
- Laboratorio di psicomotricità
- Laboratorio di logopedia individuale
- Psicomotricità scuola infanzia“Emozioni in movimento”
40
4
- Progetto di archelogia “Un monumento per amico”
PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA” 58
USCITE SUL TERRITORIO 58
RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
- Relazione scuola-famiglia
- Assemblee di classe/sezione
- Ruolo del genitore rappresentante
- Consigli d’Interclasse e di Intersezione
- Orario di ricevimento del pubblico
59
INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
- Alunni con Bisogni Educativi Speciali (C.M. n.8/2013)
- Alunni con disturbi specifici dell’apprendimento (D.Lgs. n.170/2010)
- Linee operative per l’inclusione degli alunni con disabilità
- Protocollo di accoglienza per alunni disabili
- Regolamento del Gruppo di Lavoro di Istituto per alunni disabili (GLHI)
60
VALUTAZIONE
- La valutazione nella scuola primaria
- Criteri di valutazione degli alunni
- Valutazione degli alunni con bisogni educativi speciali
65
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI 69
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 70
PARTE TERZA: ALLEGATI 72
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 73
CARTA DEI SERVIZI 74
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
5
COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa è istituito dall’art.3 del D.P.R. n.275/1999.
Il P.O.F. è il documento fondamentale di ogni scuola, ne rappresenta la carta di identità culturale e
progettuale:
- traccia le linee del percorso formativo attraverso il quale la scuola si impegnaa dare risposte
significative ai propri alunni;
- definisce le scelte culturali, educative ed organizzative della scuola;
- dà efficacia, nel rispetto delle indicazioni del Collegio dei Docenti, alle programmazioni educative e
didattiche dei docenti e della scuola nel suo complesso, ai progetti curricolari ed ai progetti in orario
extracurricolari per l’ampliamento dell’offerta formativa della scuola;
- guida le scelte didattiche della scuola anche per l’utilizzo delle risorse finanziarie.
È elaborato dal Collegio dei Docenti.
È adottato dal Consiglio di Circolo.
È verificato, al termine di ogni anno scolastico, dal piano di autoanalisi di istituto.
7
PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE
- LA MISSION DELLA SCUOLA 7
- CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE 8
- STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE 9
- LE RISORSE INTERNE 10
- ALTRE RISORSE 14
8
LA MISSION DELLA SCUOLA
Nell’ambito dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti
dell’Uomo e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la
scuola stabilisce le finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.
Si ritengono indicatori di un buon modo di fare scuola:
- la condivisione delle scelte educative;
- l’individuazione di traguardi irrinunciabili comuni e collegialmente definiti;
- la collaborazione di tutto il personale (docente, amministrativo e ausiliario) nella gestione dei problemi
organizzativi della scuola;
- l’attenzione al tema della continuità;
- l’attenzione alla “diversità” e alla disabilità;
- l’attivazione di percorsi interculturali;
- una funzionale ed appropriata interazione delle competenze disciplinari dei docenti della scuola
primaria;
- il lavoro collegiale degli insegnanti;
- il raccordo interdisciplinare come strumento per garantire l’unitarietà dell’insegnamento;
- la personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento;
- l’interpretazione della valutazione da parte degli insegnanti come operazione finalizzata alla correzione
dell’intervento didattico in funzione di un più appropriato intervento più che come espressione di
giudizi nei confronti degli alunni;
- la flessibilità organizzativa;
- l’utilizzazione razionale degli spazi educativi;
- il rapporto costante fra insegnanti e famiglie;
- la disponibilità dei docenti alla sperimentazione ed innovazione didattica;
- la disponibilità dei docenti alla formazione continua e all’aggiornamento professionale;
- la collaborazione interistituzionale.
Il 1° C.D. “E. De Amicis” di Trani mira a:
- educare alla solidarietà, alla collaborazione e al rispetto delle specificità di ciascun individuo;
- personalizzare il processo di insegnamento/apprendimento;
- sollecitare la collaborazione delle famiglie coinvolgendole in varie attività;
- valorizzare la professionalità dei docenti;
- cooperare con l’Amministrazione e gli Enti territoriali che promuovono percorsi educativi.
La scuola si prefigge la condivisione degli spazi concettuali ed operativi di seguito elencati:
il territorio – in quanto scuola della comunità che dialoga con gli enti locali, che interagisce con le
alunni, che si caratterizza come scuola di prossimità;
l’organizzazione – la scuola si presenta e si qualifica come un modello operativo unitario e funzionale
perdiventare comunità professionale a tutto tondo; questo richiede maggiore responsabilizzazione di
tutti gli operatori scolastici, ognuno in base al proprio ruolo;
il curricolo – l’idea da cui muove il fondamento dell’azione didattica nella nostra scuola è la
considerazione che l’allievo è soggetto attivo di apprendimento e lo scopo è l’educazione integrale della
persona.
Le linee metodologiche seguiranno l’indirizzo della continuitàtra i diversi ordini di scuole, al fine di
favorire, attraverso un insieme graduato di apprendimenti, lo sviluppo armonico della personalità
dell’alunno.
Le strategie ed i processi che verranno attivati saranno molteplici ed investiranno i vari ambiti di
conoscenze e abilità per favorire la loro trasformazione in competenze personali.
Il processo di insegnamento-apprendimento muoverà dal soggetto, ovvero dall’esperienza diretta
dell’allievo, utilizzando una metodologia prevalentemente induttiva. Infatti, ogni sapere formale della
scuola deve interagire sempre con un sapere già noto, prescindendo dal livello e qualità della
formalizzazione.
Importante è anche l’operatività del processo di apprendimento, intendendo con questo termine non sola la
manualità, ma tutte le azioni mentali ed interattive, che necessitano, perché il soggetto si appropri
efficacemente di nuove conoscenze, partendo dal livello di padronanza di concetti già posseduti, dai suoi
interessi e dal suo stile cognitivo e comunicativo.
9
CONTESTO SOCIALE, CULTURALE E AMBIENTALE
La storia del 1° C.D. “De Amicis” di Trani
La città di Trani ha sempre considerato motivo di vanto i suoi “Ordinamenta” fin dall’epoca della loro
scoperta.
Gli “Ordinamenta et Consuetudo maris edita per consules civitatis Trani”, conosciuti anche come “Statuti
marittimi”, sono un corpo normativo didiritto marittimo, promulgati nel1063 nella città di Trani, per volere
del conte normannoPietro di Trani.
Sono considerati il più antico codice marittimo del Mediterraneo nelMedioevo.
Il primo tributo in onore del famoso codice è stato il sipario del Teatro comunale ad opera del pittore Biagio
Molinaro nel 1863. Il sipario rievoca la promulgazione degli Statuti.
Malgrado il Teatro sia stato demolito in epoca successiva, il sipario è ancora conservato nell’Aula Magna
del 1° C.D. “De Amicis”.
Il contesto economico e ambientale
Il Comune di Trani, situato sul mare, ha una popolazione residente di circa 55.000 abitanti.
La sua economia è fortemente orientata al segmento terziario.
Trani è da sempre un importante polo giudiziario. Pertanto, vede la presenza di numerosi studi legali, tecnici
e commerciali. Rilevante è anche il settore agricolo, mentre i settori lapideo e manifatturiero (di calzature e
maglieria), un tempo motore economico della città, sono in forte calo.
Negli anni più recenti, Trani ha affermato la sua vocazione turistica, con la nascita di numerose micro-
imprese impegnate nella ricezione turistica e nella ristorazione.
Il 1° C.D. “De Amicis” opera in un’area territoriale sita a ridosso del centro storico, in un quartiere di livello
medio-alto.
Nel territorio sono presenti le scuole secondarie di I grado “G. Rocca” ed “Baldassarre”, il Liceo Classico e
delle Scienze umane “De Sanctis”, la Biblioteca “G. Bovio”, alcune palestre ed agenzie del privato sociale,
le parrocchie “Santa Maria del Pozzo” e “San Giuseppe”.
Il 1° C.D. “E. De Amicis” comprende una scuola primaria e due scuole dell’infanzia, “San Paolo” e
“Dell’Olio”.
La scuola attinge dal territorio le risorse per una collaborazione finalizzata al miglioramento dell’offerta
formativa.
10
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
Il 1° Circolo Didattico “De Amicis” di Trani è strutturato nel seguente modo.
1° C.D. “De Amicis”
Sede Via Nicola De Roggiero, 56
Dirigente Scolastico Gasbarro Paola Valeria
Direttore S.G.A.: Calefato Felice
6 assistenti amministrativi Calefato Saverio, Ciani Grazia, Rosato Elvira, Ruscino Luisa, Valenziano
Rosa, Zanchi Pasqua Liliana
11 collaboratori scolastici Barracchia Angela Maria, Dibenedetto Antonio, Di Lernia Rosa, Filograsso
EleonoraTrinità Vittoria, Galantucci Benedetta, Lauriani Pasquale
Pasquadibisceglie Vincenza, Porcaro Pasquale, Procacci Rosanna, Riserbato
Antonia, Scandamarro Nunzio.
53 classi 15 sezioni + 8 prime + 7 seconde + 8 terze + 7 quarte + 8 quinte
1.147 alunni 809 alunni discuola primaria + 338 alunni di scuola dell’infanzia
85 docenti 61 docenti della scuola primaria e 24 docenti di scuola dell’infanzia
Il 1° C.D. “De Amicis” è costituito da 3 plessi, organizzati come segue.
Scuola Primaria Sede: Via N. De Roggiero, 56
Dirigente Scolastico Paola Valeria Gasbarro
Direttore S.G.A. 6 Assistenti amministrativi 11 collaboratori scolastici
61 docenti, tra i quali:
32 specializzati in lingua inglese (3 con livello A1 + 7 con livello A2 + 22 con
livello B1);
1 specialista in lingua inglese;
2 specializzati in religione cattolica;
11 specializzati per il sostegno
38 classi 809 alunni
L’edificio della scuola primaria, di storica costruzione, è dotato di spazi sufficienti e funzionali all’attività
didattica.
A partire dal prossimo a.s.2015/2016 alcune classi prime saranno collocate presso il plesso “San Paolo” per
rispondere alle esigenze degli alunni e delle famiglie del territorio di riferimento della scuola.
Scuola Infanzia “San Paolo” Sede: Via Gualandi
3 collaboratori scolastici
16 docenti, tra i quali: 2 specializzato in religione cattolica;
5 specializzati per il sostegno
9 sezioni 197 alunni
Scuola Infanzia “Dell’Olio” Sede: Via Falcone
2 collaboratori scolastici
8 docenti, tra i quali: 1 specializzato in religione cattolica;
1 specializzato per il sostegno
6 sezioni 141 alunni
Gli edifici dei plessi di scuola dell’infanzia sono di più recente costruzione, anch’essi dotati di spazi idonei
alle attività didattiche.
A partire dal prossimo a.s.2015/2016 alcune classi prime saranno collocate presso il plesso “San Paolo” per
rispondere alle esigenze degli alunni e delle famiglie del territorio di riferimento della scuola.
11
LE RISORSE INTERNE
Le risorse interne della scuola sono rappresentate dalle risorse umane, individuali e collegiali, schematizzate
nel seguente ORGANIGRAMMA.
DIRIGENTE SCOLASTICO
dott.ssa Paola Valeria Gasbarro
È il rappresentante legale dell’istituto, il responsabile della gestione delle risorse finanziarie, strumentali e
dei risultati del servizio.È titolare delle relazioni sindacali.
Assicura la gestione unitaria e il funzionamento dell’unità scolastica secondo criteri di efficienza ed
efficacia formativa. Assicura la direzione, il coordinamento, la valorizzazione delle risorse umane
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
1ª collaboratrice con funzione vicaria
Tarantini Antonietta
2ª collaboratrice
Romanelli Nicoletta
Responsabile plesso “San Paolo”
Minervini Maria Saveria
Responsabile plesso “Dell’ Olio”
Timberio Caterina
Lo staff collabora col Dirigente per il migliorare il funzionamento organizzativo e gestionale della scuola.
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1: Piano dell’Offerta Formativa
Chieppa Raffaella
Area 2: Infrastrutture tecnologiche e formazione docenti
Canaletti Lucia Pia
Area 3: Sostegno agli alunni
Di Bisceglie Rachele
Area 4: Progetti curricolari ed extracurricolari; viaggi di istruzione
Cecca Brigida
GRUPPI DI LAVORO
di supporto alle FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1: Piano dell’Offerta Formativa
Chieppa Raffaella, Laurora Francesca
Area 2: Infrastrutture tecnologiche e formazione docenti
Canaletti Lucia Pia, Casalino Rosa
Area 3: Sostegno agli alunni
Di Bisceglie Rachele, Minervini Maria
Saveria, Musicco Annamaria
Area 4: Progetti curricolari ed extracurricolari; viaggi di istruzione
Cecca Brigida, Mancini Antonella, Santoro Rosaria
DIRETTORE Servizi Generali Amministrativi
rag. Felice Calefato
Gestisce in stretta collaborazione con il dirigente l’attività amministrativa e contabile e la gestione dei beni
mobili e immobili dell’istituto.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Calefato Saverio Personale ATA, gestione finanziaria e patrimoniale, attività negoziali
Ciani Grazia Posta, affari generali
Rosato Elvira Personale docente
Ruscino Luisa Alunni
Valenziano Rosa Posta, affari generali, tenuta protocollo elettronico
Zanchi Pasqua Liliana Progetti curricolari ed extracurricolari, attività negoziali, tenuta protocollo
Il personale di segreteria cura tutti gli adempimenti relativi alle pratiche interne alla scuola e alle relazioni
con l’esterno.
COLLABORATORI SCOLASTICI
Barracchia Angela Maria, Dibenedetto Antonio, Di Lernia Rosa, Filograsso EleonoraTrinità Vittoria,
Galantucci Benedetta, Lauriani Pasquale, Pasquadibisceglie Vincenza, Porcaro Pasquale, Procacci Rosanna,
Riserbato Antonia,Scandamarro Nunzio, Sgaramella Roberto.
I collaboratori scolastici hanno quale compito principale la sorveglianza sugli alunni negli spazi comuni e la
custodia e pulizia dei locali scolastici
12
ORGANI COLLEGIALI
Gli organi collegiali istituzionali della scuola sono:
il Consiglio di Circolo, la Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo, il Collegio dei Docenti, i Consigli di
Interclasse, i Consigli di Intersezione, il Comitato di valutazione del servizio.
Consiglio di Circolo
Presidente
Corvasce Ruggiero
Dirigente scolastico
Gasbarro Paola Valeria
Rappresentanti docenti
Catino Lucia, Chieppa Raffaella, d’Addato Annamaria, Gusmai Antonella, Marasciuolo Pasqua, Musicco
Annamaria, Romanelli Nicoletta, Santoro Maria Rosaria
Rappresentanti personale ATA
Calefato Saverio, Filograsso Eleonora
Rappresentanti genitori
Botta Lucia, Cortellino Carlantonio, Loporchio Iolanda, Pignataro Giuseppina, Ronco Marika, Tortosa
Anna Maria, Vescia Luigi
Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo
Dirigente scolastico
Gasbarro Paola Valeria
D.S.G.A
Calefato Felice
Rappresentante docenti
Romanelli Nicoletta
Rappresentante personale ATA
Calefato Saverio
Rappresentanti genitori
Cortellino Carlantonio, Loporchio Iolanda
Collegio dei Docenti
Docenti di scuola primaria:
Andriani Maria, Arbore Angela, Boccaforno Lucia, Bruni Silvia, Cagia Maria Grazia, Canaletti Lucia Pia,
Capogrosso MariaBice, Cardanobile Chiara, Carnevali Rosa, Casale Anna, Casalino Rosa, Catino Lucia,
Cecca Brigida, Chieppa Raffaella Rita, Corallo Maria, Cozzoli Teresa, Curci Rita Maria, D'Agostino
Chiara, Del Prato Raffaella, Dibenedetto Angela, Di Bisceglie Rachele, Di Candido Serafina, di Meo
Donata, Di Nunzio Vincenza, Di Nuzzo Nicoletta, Diaferia Giuseppina, Didonato Clementina, Dragonetti
Francesca, Filisio Antonietta, Franco Lucia, Gambatesa Rosa Alba, Giannotti Grazia, Gusmai Antonella,
Larato Annagrazia, Laurora Francesca, Lorusso Maria Francia, Lupo Marcella, Mancini Antonella M.C.,
Marasciuolo Pasqua, Marulli Paola, Minervini Lucrezia, Mogavero Gabriella, Musicco Annamaria, Pallotta
Eva, Pasquale Maria Grazia, Pasquale Patrizia, Petrelli Raffaella, Romanelli Nicoletta, Sampogna Maria
Rosaria, Santoro Maria Rosaria, Saracino Anna Santa, Sirangelo Gilda, Soldano Dina, Sorrenti Pasqua M.,
Tannoia Stefania, Tarantini Antonietta, Treré Genoveffa, Valente Paola, Velon Maria Immacolata.
Docenti di religione cattolica di scuola primaria:
Annacondia Giuseppina, Capodivento Cinzia
Docenti di scuola dell’infanzia:
Acella Margherita, Altizio Chiara Maria, Basso Maria Teresa, Croce Rosanna, d'Addato Annamaria,
D’Ingeo Rosa, Dalfonso Patrizia, Di Reda Giusy, Di Tommaso Giuseppina, Gadaleta Fiorella,Grella
Carmelina, Maglie Maria, Marchese Rosanna, Minafra Maddalena, Minervini Giovanna, Minervini Maria
Nicoletta, Minervini Maria Saveria, Pepe Emilia, Regano Anna, Scaringi Franca,Timberio Caterina.
Docenti di religione cattolica di scuola dell’infanzia:
Liantonio Rosa, Tedone Liliana, Di Leria Rosanna.
13
Consigli di Interclasse
Classi Presidenti Segretari
I Musicco
Annamaria
Mogavero
Gabriella
Rappresentanti dei genitori
Spallucci Paola (1ªA), Tortosa Annalisa (1ªB), Lavacca Paola (1ªC),
De Leonardis Rosa (1ªD), Bellifemine Porzia (1ªE), Balsamo Roberta
(1ªF), di Leo Maria (1ªG) di Palo Francesca (1ªH)
Rappresentanti dei docenti
Capodivento, Casale, Chieppa, Curci, Di Bisceglie, Franco, Giannotti,
Lupo, Pasquale P. Sirangelo, Soldano, Trerè.
II
Sampogna
Maria
Rosaria
Cagia
Maria
Grazia
Rappresentanti dei genitori
De Nicolo Francesca (2ªA), Botta Lucia (2ªB), Augelli Debora (2ªC),
Sonatore Patrizia (2ªD), Pellicani Ida (2ªE), Nardi Maria Pasqualina
(2ªF), De Bartolo Flora (2ªG)
Rappresentanti dei docenti
Capodivento Capogrosso, Carnevali, Cozzoli, Del Prato, Filisio,
Gambatesa, Pallotta, Tannoia.
III
Santoro
Maria
Rosaria
Arbore
Angela
Rappresentanti dei genitori
Trerè Genoveffa (3ªA), Diaferia Angela (3ªB), Fracchiolla Riccardina
(3ªC), Firrao Raffaella (3ªD), Di Chiano Giovanna (3ªE), Torelli
Antonella (3ªF), Conenna Luciana (3ªG), Di Gennaro Rosanna (3ªH)
Rappresentanti dei docenti
Andriani, Canaletti, Capodivento, Cardanobile, Casalino, Cecca, Di
Candido, Di Meo, Mancini, Marulli, Pasquale M.G., Romanelli.
IV
Catino
Maria
Lucia
Saracino
Santa
Rappresentanti dei genitori
Marasciuolo Patrizia (4ªA), D’Agostino Francesca (4ªB), Zaretsky
Elana (4ªC), Vallisa Vincenza (4ªD), Giangualano Beatrice (4ªE), Di
Lernia Margherita (4ªF), Tortosa Giovanna (4ªG)
Rappresentanti dei docenti
Bruni, Capodivento, Corallo, Dibenedetto, Didonato, Laurora,
Pallotta, Petrelli, Sorrenti, Valente, Velon.
V Gusmai
Antonella
Lorusso
Maria
Francia
Rappresentanti dei genitori
Mescia Antonietta (5ªA), De Liso Patrizia (5ªB), Peluso Ida (5ªC),
Lovicario Maria (5ªD), Lezzi Adele (5ªE), Magno Maria Cristina
(5ªF), Lomazzo Maria (5ªG), Giorgio Pietro Paolo S: (5ªH)
Rappresentanti dei docenti
Annacondia, Boccaforno, Catino, Curci, D’Agostino, Di Nunzio, Di
Nuzzo, Diaferia, Dragonetti, Larato, Marasciuolo, Marulli,
Minervini, Musicco, Pallotta, Tannoia, Tarantini, Trerè.
Consigli di Intersezione
Scuole Presidenti Segretari
Dell’Olio Dalfonso
Patrizia
Scaringi
Franca
Rappresentanti dei genitori
Rizzi Maria (sez.A), Ferrara Valeria (sez.B), Lenassini Lorna (sez.C),
Lops Teresa (sez.D), Sforza Patrizia (sez.E), di Leo Florinda (sez.F).
Rappresentanti dei docenti
Basso, Maglie, Marchese, Liantonio, Minervini M.N., Timberio,
Tedone.
San
Paolo
Minafra
Maddalena
Croce
Rosanna
Rappresentanti dei genitori
Curci Anna Maria (sez.A), Loprieno Monica (sez.B), Lomuscio
Valentina (sez.C), Minutilli Tiziana (sez.D), d’Addato Giovanna
(sez.E), Suriano Stefania (sez.F), Lovicario Maria (sez.G), Zanni
Rosa (sez.H) de Bello Carmela (sez.I)
Rappresentanti dei docenti
Acella, Altizio, d’Addato, D’Ingeo, Di Reda,Di Lernia, Di Tommaso,
Gadaleta, Grella, Liantonio, Minetrvini G., Minervini M.S., Pepe,
Regano.
14
Comitato di valutazione del servizio
Presidente: D.S. Gasbarro
Membri effettivi: Lupo, Mancini, Croce, Marchese.
Membri supplenti: Cecca, Marasciuolo
15
ALTRE RISORSE
Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani si avvale di altre risorse, esterne e finanziarie, di seguito specificate.
Risorse esterne
Il Collegio dei Docenti accoglie proposte a carattere educativo che mirino alla formazione dei concetti di
solidarietà e collaborazione che provengono da enti locali e/o da associazioni di volontariato presenti sul
territorio e che condividono con la scuola un progetto educativo comune, quali l’Entelocale, Associazioni
di volontariato (AID, AmoPuglia, Caritas), Associazioni sportive, ecc.
Risorse finanziarie
Con l’introduzione dell’autonomia, la scuola può usufruire di diverse forme di finanziamento che di anno
in anno vengono definite.
Finanziamenti ministeriali
- Fondo di Istituto: risorse a disposizione finalizzate a retribuire le prestazioni aggiuntive del personale.
- Fondi dell’autonomia per la realizzazione di specifici progetti.
- Fondi per l’aggiornamento per il personale docente e ATA.
- Fondi per la realizzazione di specifici progetti.
Finanziamenti a carico dell’Ente Locale
- Fondi stabiliti dalla L. n. 23 del 1996: spese per il funzionamento amministrativo e per il materiale di
pulizia e igienico-sanitario.
- Fondi per il diritto allo studio
Finanziamenti a carico delle famiglie
- Viaggi d’istruzione, visite guidate.
- Partecipazione a spettacoli teatrali, cinematografici o laboratori per l’ampliamento dell’offerta
formativa.
- Polizza assicurativa.
Finanziamenti a carico dell’Unione Europea
- Fondi FSE per lo sviluppo delle competenze del personale docente e degli alunni.
- Fondi FESR per il miglioramento degli ambienti di apprendimento (laboratori di informatica).
17
PARTE SECONDA: SCELTE EDUCATIVO-DIDATTICHE
- PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA A.S.2013/2014 17
- TEMPO-SCUOLA 27
- PROGETTI CURRICOLARI 28
- PROGETTI EXTRACURRICOLARI 40
- PROGETTI PON – FESR e FSE (in attesa di emanazione Piano nazionale) 58
- USCITE SUL TERRITORIO 58
- RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA 59
- INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 60
- VALUTAZIONE 65
- SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI 69
- AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO 70
19
PROGRAGETTAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA
A.S.2014/2015
1. CONTESTO SOCIO-CULTURALE
Trani è uno dei capoluoghi della provincia pugliese di Barletta-Andria Trani: conta poco meno di
cinquantaseimila abitanti.
La sua economia è fortemente orientata al segmento terziario: Trani è da sempre un importante polo
giudiziario per la presenza del Tribunale e della Procura e di numerosi studi legali, tecnici e commerciali.
L’economia della città è legata da sempre all’estrazione della tipica pietra locale, detta pietra di Trani, per
cui gravitano intorno a questo settore un gran numero di attività dedite alla lavorazione e al commercio di
questo prodotto.
La vocazione marinara della città è testimoniata dalla sua flotta peschereccia, che conta numerose
imbarcazioni e rende la pesca un elemento di primo piano nell’economia cittadina.
L’agricoltura è imperniata principalmente sull’olivicoltura e la produzione vitivinicola.
Negli anni più recenti Trani ha affermato la sua vocazione turistica, con la nascita di numerose micro-
imprese impegnate nella ricezione turistica e nella ristorazione.
Il 1° C.D. “De Amicis” opera in un’area territoriale sita a ridosso del centro storico, in un quartiere di livello
medio-alto. Nel territorio sono presenti le scuole secondarie di I grado “Rocca” ed “Baldassarre”, il Liceo
Classico e delle Scienze umane “De Sanctis”, la Biblioteca “Bovio”, alcune palestre ed agenzie del privato
sociale, le parrocchie “Santa Maria del Pozzo” e “San Giuseppe”.
Il 1° C.D. “De Amicis” comprende una scuola primaria, sita in Via de Roggiero n.56, e due scuole
dell’infanzia, “San Paolo” in Via Gualandi e “Dell’Olio” in via Falcone.
Gli alunni iscritti nel nostro Circolo nell’a.s.2014/2015 sono 1.150, di cui 811 nella scuola primaria e 339
nella scuola dell’infanzia.
Il livello socio-economico e culturale dell’utenza è eterogeneo. Coesistono alunni di estrazione socio-
culturale medio-alta ed altri di estrazione più modesta, alunni extracomunitari (albanesi, marocchini, cinesi
e statunitensi) e alunni ospitati dalla vicina Casa-famiglia “Annibale Maria di Francia”. La scuola attinge
anche dal territorio le risorse per una collaborazione finalizzata al miglioramento dell’offerta formativa per
la definizione di un progetto educativo condiviso e continuo.
2. CURRICOLO SCUOLA DELL’INFANZIA E DELLA SCUOLA PRIMARIA CON
RIFERIMENTO ALLE INDICAZIONI NAZIONALI 2012
Nella prospettiva dei valori sanciti dalla Costituzione e richiamati nella Carta Internazionale dei Diritti
dell’Uomo e dell’Infanzia, attraverso un graduale processo di maturazione delle potenzialità di ciascuno, la
scuola stabilisce delle finalità generali ed imprescindibili del processo formativo.
La scuola deve tener conto dei fondamentali bisogni dell’età infantile, quali:
- sentirsi, accettati, ascoltati e capiti;
- muoversi, esprimersi e comunicare;
- manipolare e costruire;
- giocare ed entrare in relazione con i compagni e gli adulti;
- apprendere e comprendere;
- diventare autonomi.
Il 1° C.D. “De Amicis” mira a:
- educare alla solidarietà, alla collaborazione e al rispetto delle specificità di ciascun individuo;
- personalizzare il processo di insegnamento/apprendimento;
- sollecitare la collaborazione delle famiglie coinvolgendole in varie attività;
- valorizzare la professionalità dei docenti;
- cooperare con l’Amministrazione e gli Enti territoriali che promuovono percorsi educativi.
Si impegna, inoltre, a soddisfare i bisogni ed aspettative delle famiglie relative all’alfabetizzazione
informatica, all’insegnamento della lingua inglese, allele attività espressive e di gioco-sport.
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2.A SCUOLA DELL’INFANZIA: FINALITÀ EDUCATIVE
La Scuola dell’Infanzia accoglie i bimbi dai 3 ai 5 anni. Essa si pone come ambiente di apprendimento che
promuove lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza.
Consolidare l’identità vuol dire vivere significativamente tutte le dimensioni del proprio io, stare bene,
sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come una
persona unica ed irripetibile.
Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e negli altri, provare soddisfazione nel fare da sé e
saper chiedere aiuto, imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più
consapevoli.
Acquisire le competenze significa giocare, muoversi, manipolare, domandare, imparare a riflettere
sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto con la realtà.
Vivere le prime esperienze dicittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressiva importanza
agli altri e ai suoi bisogni, rendersi meglio conto della necessità di stabilire regole condivise: è il primo
esercizio di dialogo con gli altri.
SCUOLA DELL’INFANZIA: I CAMPI DI ESPERIENZA
Le attività della Scuola dell’Infanzia sono scrupolosamente strutturate in forma ludica, modalità
privilegiata di apprendimento, e ruotano all’interno dei campi di esperienza. Ogni campo delinea una
prima mappa in linguaggi, alfabeti, saperi in forma di traguardi per lo sviluppo.
IL SÈ E L’ALTRO
Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita
sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima ‘palestra’ per essere guardati e affrontati
concretamente.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
La Scuola dell’Infanzia deve mirare a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e
interpretare messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. Essa mira altresì
a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il corpo per affinare le capacità percettive e
cognitive, la capacità di orientamento.
IMMAGINI, SUONI, COLORI
Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come spettatore e
come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità, per ricercarne
possibilità espressive e creative.
I DISCORSI E LE PAROLE
La Scuola dell’Infanzia promuove in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana (rispettando l’uso
della lingua d’origine), attraverso appropriati percorsi didattici finalizzati all’estensione del lessico, alla
corretta pronuncia di suoni, parole e frasi e all’interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare,
spiegare).
LA CONOSCENZA DEL MONDO
I bambini, esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante e animali, elaborano idee
personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti, avviandosi verso un percorso di
conoscenza più strutturato.
2.B SCUOLA PRIMARIA: FINALITÀ EDUCATIVE
Nella constatazione che la scuola oggi rappresenta solo una delle tante esperienze di formazione che i
bambini vivono e che per acquisire competenze specifiche spesso non c’è bisogno dei contesti scolastici, è
fondamentale che la scuola aiuti gli studenti a dare senso e significato alle loro esperienze, al fine di ridurne
la frammentazione e il carattere episodico.
Alla scuola spettano alcune finalità specifiche:
- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
- aiutare ad apprendere a selezionare le informazioni;
- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e con l’ambiente vitale;
- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza.
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Per realizzare tali finalità il 1° C.D. “De Amicis”:
- predispone un contesto educativo sereno e stimolante considerando l’accoglienza non solo come primo
momento di incontro tra alunni e docenti ma come una sua identità permanente;
- tiene in gran conto le differenze individuali fornendo a tutti opportunità di apprendimento;
- si organizza e opera per rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono lo
sviluppo della persona umana;
- si impegna con progetti mirati a contenere l’insuccesso scolastico, a recuperare gli svantaggi, a
promuovere le eccellenze;
- considera “l’esperienza” la strada obbligata per giungere alla conoscenza formale;
- promuove l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio e un primo livello di padronanza delle conoscenze e
delle abilità aiutando il passaggio dal “saper comune” al “sapere scientifico”;
- fa maturare negli alunni l’amore per il proprio ambiente e per la propria identità culturale;
- insegna a praticare i valori del reciproco rispetto, della partecipazione, della collaborazione,
dell’impegno, della cooperazione, della solidarietà;
- offre stimoli per conoscere e cogliere i valori presenti in altre culture;
- fa crescere la consapevolezza di essere artefici del proprio futuro e cittadini del mondo.
3. L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE
La scuola primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti
costituzionali. Ai bambini va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive,
sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che,
attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di esercitare differenti potenzialità di pensiero, ponendo così
le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. La padronanza degli alfabeti di base è ancor più
importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese
nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema
dell’istruzione.
4. TRAGUARDI FORMATIVI SECONDO LE INDICAZIONI NAZIONALI PER IL
CURRICOLO 2012
ITALIANO
Dal punto di vista epistemologico, la Lingua italiana ha carattere “totalitario e totalizzante” rispetto alla
conoscenza, in quanto le competenze linguistiche costituiscono la chiave di accesso alla pluralità dei saperi.
Pur tenendo in debita considerazione la trasversalità della lingua, il Curricolo di Italiano deve farsi carico
del processo di “alfabetizzazione funzionale” nel senso che gli allievi devono ampliare il patrimonio orale e
devono imparare a leggere e scrivere correttamente e con crescente arricchimento di lessico.
A partire da tale consapevolezza, le competenze attese al termine della scuola primaria sono da individuare
all’interno dei seguenti ambiti di intervento:
l’esplorazione del codice verbale orale e scritto in fruizione e produzione;
la costruzione e manipolazione dei significati d’uso della lingua orale e scritta;
la formazione iniziale di un buon lettore.
Nello specifico l’azione educativo-didattica deve essere finalizzata affinché l’alunno sia in grado di:
ascoltare, comprendere e comunicare oralmente con un linguaggio adeguato in diverse situazioni
comunicative;
leggere in modo corretto, scorrevole ed espressivo e comprendere vari tipi di testo in modo globale e
analitico;
produrre e rielaborare testi scritti in modo corretto ed efficace, adeguato a diversi scopi comunicativi e/o
espressivi;
riflettere sulla comunicazione, riconoscere e utilizzare correttamente le diverse funzioni e strutture della
lingua;
ricercare, raccogliere ,organizzare e rielaborare informazioni, contenuti e dati di esperienza.
LINGUA INGLESE
L’insegnamento della lingua inglese nella scuola primaria assolve ad un fine espressamente descritto nelle
Indicazioni Nazionali: “acquisire una competenza plurilingue e pluriculturale ed esercitare la cittadinanza
attiva oltre e confini del territorio nazionale”. L’impianto curricolare e le competenze attese al termine della
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scuola primaria, riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune di Riferimento per le lingue ineriscono la
capacità di:
comprendere messaggi verbali orali e testi scritti;
chiedere spiegazioni e svolgere i compiti seguendo le indicazioni date in lingua straniera
dall’insegnante;
individuare differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera e sviluppare un
atteggiamento di curiosità e di interesse;
interagire nel gioco e scambiare informazioni utilizzando espressioni e frasi memorizzate;
utilizzare strutture linguistiche per descrivere in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente.
STORIA
Le attuali Indicazioni Nazionali per il Curricolo sottolineano il senso dell’insegnamento della Storia quale
disciplina che “contribuisce a formare la coscienza storica dei cittadini e li motiva al senso di responsabilità
nei confronti del patrimonio e dei beni comuni”. Pertanto, le competenze di base che orientano le scelte
della nostra programmazione edicativo-didattica ineriscono la padronanza degli indicatori temporali, l’uso
della ricerca come attitudine mentale ad affrontare la conoscenza ponendosi domande e cercando conferme,
utilizzando procedure e strumenti, confrontando e organizzando informazioni.
Le competenze attese al termine del quinquennio riguardano la capacità dell’alunno di:
conoscere elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;
conoscere gli aspetti fondamentali dei periodi storici studiati;
usare la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico;
conoscere le società studiate e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali.
riconoscere le tracce storiche presenti sul territorio e comprendere l’importanza del patrimonio artistico
e culturale.
GEOGRAFIA
Poiché “la geografia studia i rapporti delle società umane tra loro con il pianeta che li ospita” (Indicazioni
Nazionali 2012) il curricolo di geografia si propone di perseguire i traguardi di seguito descritti:
favorire la capacità di orientarsi nello spazio vissuto e rappresentarlo usando gli strumenti
cartografici.
osservare e conoscere ambienti e paesaggi e mettere in relazione i suoi elementi fisici e antropici.
promuovere l’utilizzazione di conoscenze, strumenti e metodologie necessari per la comprensione
dell’interazione uomo-ambiente.
utilizzare il linguaggio specifico della Geografia.
MATEMATICA
La matematica ha uno specifico ruolo nello sviluppo della capacità generale di operare e comunicare
significati con linguaggi formalizzati e di utilizzare tali linguaggi per rappresentare e costruire modelli di
relazioni tra oggetti ed eventi (…) La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e
progressivo nel quale concetti, abilità, competenze ed atteggiamenti vengono ritrovati, consolidati e
sviluppati a più riprese (Indicazioni per il curricolo 2012).
Le competenze a cui tendere al termine della scuola primaria riguardano la capacità di:
riconoscere, rappresentare e risolvere situazioni problematiche nell’ambito dell’esperienza;
operare con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali;
eseguire misurazioni delle grandezze fondamentali con l’uso degli strumenti specifici;
riconoscere, descrivere, riprodurre e classificare figure geometriche e operare utilizzando gli elementi
costitutivi;
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti anche con l’utilizzo di
rappresentazioni grafiche.
SCIENZE
La ricerca sperimentale, individuale e di gruppo, rafforza nei ragazzi la fiducia nelle proprie capacità di
pensiero, la disponibilità a dare e ricevere aiuto, l’imparare dagli errori propri e altrui, l’apertura ad opinioni
diverse e la capacità di argomentare le proprie”(IN2012).
I traguardi per lo sviluppo delle competenze che l’alunno dovrà acquisire al termine del quinquennio sono i
seguenti:
favorire lo sviluppo di uno spirito critico e della capacità di formulare il pensiero in modo preciso.
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acquisire la capacità di analizzare le situazioni, di collegare i dati dell’esperienza, di formulare semplici
ragionamenti ipotetico-deduttivi.
far familiarizzare gli allievi con gli aspetti della scienza più vicini alla nostra vita quotidiana.
Acquisire la padronanza degli strumenti e delle tecniche di indagine di fatti e fenomeni.
Favorire la conoscenza e l’uso del linguaggio specifico delle discipline scientifiche.
MUSICA
La musica offre uno spazio simbolico e relazionale propizio all’attivazione di processi di cooperazione e di
socializzazione, all’acquisizione di strumenti di conoscenza, alla valorizzazione della creatività e della
partecipazione, allo sviluppo del senso di appartenenza a una comunità, nonché all’interazione fra culture
diverse”.
Sviluppare e consolidare le abilità sensoriali legate alla produzione e alla percezione della realtà sonora
e musicale.
Ascoltare ed esprimersi attraverso il canto e la musica.
Offrire i mezzi per ascoltare, analizzare, interpretare il mondo sonoro e musicale in tutta la sua diversità
e ricchezza
ARTE ED IMMAGINE
La disciplina arte e immagine ha la finalità di sviluppare e potenziare nell’alunno le capacità di esprimersi e
comunicare in modo creativo e personale, di osservare per leggere e comprendere le immagini e le diverse
creazioni artistiche, di acquisire una personale sensibilità estetica e un atteggiamento di consapevole
attenzione verso il patrimonio artistico.
I traguardi che l’alunno dovrà acquisire ineriscono la capacità di
Conoscere ed utilizzare i sistemi espressivi propri della cultura in cui l’alunno vive.
Avvicinare l’alunno all’universo artistico attraverso l’affinamento delle sue risorse sensoriali,
intellettuali, sociali, spazio-motorie, tecniche.
Esplorare e conoscere il territorio e l’ambiente culturale del proprio contesto di vita.
Promuovere la cultura del patrimonio artistico locale, dei beni ambientali e paesaggistici e
parallelamente quella relativa ad espressioni creative interculturali diverse.
EDUCAZIONE FISICA
L’educazione fisica contribuisce alla formazione della personalità dell’alunno attraverso la conoscenza e la
consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura
costante della propria persona e del proprio benessere.
Favorire l’acquisizione di un bagaglio di abilità motorie che concorrono allo sviluppo globale della
personalità considerata sotto il profilo fisico, cognitivo, affettivo-sociale.
Consolidare e affinare gli schemi motori di base statici e dinamici.
Sviluppare atteggiamenti di osservanza delle regole, di interazione e cooperazione con l’altro.
TECNOLOGIA
Lo studio e l’esercizio della tecnologia favoriscono e stimolano la generale attitudine umana a porre e a
trattare problemi, facendo dialogare e collaborare abilità di tipo cognitivo, operativo, metodologico e
sociale.
Le competenze attese a fine quinquennio sono le seguenti:
acquisire una metodologia operativa di tipo progettuale;
seguire modelli e progetti per realizzare artefatti;
utilizzare consapevolmente gli strumenti tecnologici e informatici.
RELIGIONE CATTOLICA
L’insegnamento della religione cattolica è assicurato dalla scuola e fa parte integrante delle sue finalità e
della programmazione educativa; è garantito alle famiglie o agli studenti il diritto di scegliere se avvalersi o
non avvalersi di detto insegnamento.
Al termine della scuola primaria l’alunno:
riconosce nelle vicende umane il bisogno che gli uomini hanno avuto in ogni tempo della dimensione
religiosa per rispondere agli interrogativi fondamentali della loro esistenza;
conosce la figura storica di Gesù di Nazareth e il suo messaggio cogliendo, nella sua vicenda umana, i
valori significativi che ha comunicato;
conosce la struttura e alcuni generi letterari della Bibbia e, in particolare, i contenuti principali dei
Vangeli;
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conosce testi sacri di altre religioni e ne coglie il valore;
conosce le espressioni e i linguaggi con cui il cristianesimo si esprime (feste, tradizioni…), e alcuni
esempi di persone e comunità che vivono quest’esperienza;
conosce i valori proposti dalle diverse religioni e da sistemi di significato non religiosi e coglie gli
spunti e i linguaggi che aprono al dialogo con la diversità.
5. CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Cittadinanza e Costituzione non è una disciplina a se stante: comprende le conoscenze specifiche dell’area
storico-geografica, ma incrocia anche i saperi, gli atteggiamenti, le pratiche che gli alunni apprendono e
sperimentano in ogni momento della vita scolastica e che interpellano tutti gli insegnanti, in una
responsabilità distribuita e condivisa. Nel curricolo di educazione alla cittadinanza attiva si articolano i
percorsi di diverse educazioni: educazione alla cittadinanza, educazione alla salute, educazione
all'affettività, educazione alimentare, ambientale e stradale.
L’educazione alla cittadinanza attiva persegue le seguenti finalità:
agire consapevolmente il proprio ruolo nell’ambito delle relazioni sociali della comunità di
appartenenza
essere consapevole dei propri diritti e doveri
partecipare attivamente e responsabilmente alla vita di gruppo comprendendone le finalità
attivare comportamenti sociali adeguati rispetto alla corporeità e all’affettività
impegnarsi a elaborare e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo di sé e del proprio
ambiente di vita
esprimere disponibilità al confronto ed al dialogo
esprimere i propri bisogni e le proprie opinioni e dimostrarsi in grado di comprendere quelli dell’altro.
6. ORGANIZZAZIONE E TEMPO-SCUOLA
Nella SCUOLA dell’INFANZIA le attività educative si svolgono dalle ore 8,15 alle 13,15 di tutti i giorni,
escluso il sabato, per tutte le sezioni di entrambi i plessi “Dell’Olio” e “San Paolo”.
Nella SCUOLA PRIMARIA le lezioni sono articolate in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8,20 alle 13,20
con un rientro didattico il lunedì pomeriggio dalle 16,00 alle 18,00.
Criteri attinenti l’utilizzo degli insegnanti con ore a disposizione
I docenti che hanno ore a disposizione le utilizzeranno in via prioritaria per l’eventuale sostituzione di
colleghi assenti, poi per supportare le attività didattiche ed educative nelle classi prime nelle quali siano
emerse situazioni particolarmente problematiche, su precisa assegnazione del D.S.; in subordine per
supportare le attività didattiche ed educative nelle proprie classi di servizio.
Le ore di contemporaneità dei docenti permettono di conseguire i seguenti obiettivi:
recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento;
realizzazione di laboratori didattico-educativi;
eventuale realizzazione di attività alternative all’I.R.C.
Tali interventi sono documentati in progetti didattico-educativi, conservati nell’agenda di programmazione.
7. CRITERI EDUCATIVI, DIDATTICI, METODOLOGICI
I docenti, attraverso la programmazione educativo-didattica, realizzano l’unitarietà della cultura e del sapere
ricercando i concetti comuni all’interno delle discipline. Hanno la libertà di scegliere il metodo ritenuto più
adatto a conseguire le finalità fissate dalle indicazioni ministeriali. I criteri di scelta si ispirano a:
- gradualità dell'apprendimento (un passo alla volta);
- alternanza di forme diverse di lavoro (a gruppi, collettivo, individuale);
- piani di lavoro organizzati per progetti, per lezioni frontali, per problemi, per percorsi di conoscenza
interdisciplinari.
8. CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione è uno strumento formativo che mette in relazione attraverso un costante feed-back,
insegnamento/apprendimento e si attua con osservazioni sistematiche, conversazioni e colloqui per
l’accertamento degli apprendimenti conseguiti a breve, medio e lungo termine. Tiene conto della situazione
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di partenza, delle reali capacità dell’alunno, dell’impegno dimostrato, dell’efficacia dell’azione formativa e
delle condizioni ambientali, economiche e sociali in cui l’alunno vive.
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno, nonché le decisioni relative
alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai docenti della classe.
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei
modi e nelle forme che la scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un
colloquio esplicativo.
La decisione di non ammissione alla classe successiva (art.3 della Legge n.169/2008) deve essere assunta
all'unanimità, ha carattere eccezionale e deve essere motivata.
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento di coordinamento delle norme sulla
valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009).
LIVELLI DESCRITTORI
OTTIMO – voto 10 – Conoscenze complete e sicure/obiettivi raggiunti in modo completo ed organico
DISTINTO – voto 9 – Conoscenze sicure / obiettivi raggiunti. in modo completo
BUONO – voto 8 – Conoscenze buone / obiettivi raggiunti. in modo completo
SODDISFACENTE– voto 7 – Conoscenze acquisite / obiettivi raggiunti
SUFFICIENTE – voto 6 – Conoscenze essenzialmente acquisite /obiettivi minimi raggiunti
NON SUFFICIENTE NS – voto 5 – Conoscenze frammentarie / obiettivi minimi non raggiunti
9. LINEE PER LA GESTIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto
della loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi e stili di
apprendimento di ogni bambino, nel caso dei soggetti con disabilità e di tutti coloro che rappresentano una
condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale
o a differenze culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di
maturazione, anche ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’infanzia o
primaria.
PROPOSTE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Per impostare un lavoro corretto di osservazione iniziale e garantire un proseguimento adeguato all’opera di
insegnamento-apprendimento occorre innanzitutto assicurare un processo di continuità con la famiglia e tra
i diversi segmenti scolastici ed extrascolastici.
Risulta necessario un lavoro di raccordo tra i docenti dell’équipe pedagogica per individuare una serie di
obiettivi che, attraverso un percorso individuale di apprendimento e di socializzazione, mireranno a
promuovere il massimo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione di competenze ed abilità
espressive, comunicative, logiche tenendo presenti gli obiettivi formativi a breve, medio e lungo termine
che si intendono realizzare. La programmazione degli interventi sarà, quindi, il risultato di un lavoro
collegiale che rispetterà i contributi degli insegnanti e degli specialisti e si fonderà sui dati emersi
dall’analisi iniziale specifica.
STRUMENTI PER L’ANALISI
- incontri con gli operatori del territorio
- incontro con la famiglia
- incontro con gli specialisti
- griglie di osservazione
- GLHI e GLHO, GLI
Si accerteranno le abilità di base esistenti relative al piano percettivo, psicomotorio, manipolativo, al
processo di simbolizzazione, alle competenze affettive, espressive, comunicative, sociali e logiche, alla
rappresentazione spaziale e ritmica. Le strategie di insegnamento-apprendimento che i docenti metteranno
in pratica, procederanno con rigorosa gradualità, attraverso la fase della manipolazione, della successiva
rappresentazione attraverso immagini, per giungere, ove possibile, a quella simbolica.
L’organizzazione delle attività terrà conto della progressione soggettiva degli apprendimenti. Per favorire
situazioni che facilitino l’apprendimento, si utilizzeranno materiali strutturati e non, computer, registratore.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Nella programmazione didattica è data particolare attenzione alla valutazione, rivolta a verificare i risultati
scolastici degli alunni in difficoltà e sarà rapportata agli obiettivi formativi individualizzati perseguiti
nell’azione didattica.
Si terranno presenti i livelli di partenza per misurare qualitativamente i progressi raggiunti. Frequenti
verifiche in itinere del lavoro svolto e dei risultati raggiunti consentiranno di valutare l’efficacia delle
strategie adottate e di adeguare il progetto educativo differenziandolo per i tempi e i modi di apprendere di
ciascun alunno. La valutazione periodica del lavoro si effettuerà attraverso la raccolta di osservazioni
sistematiche relative al comportamento socio-affettivo e alla conquista d’abilità operative (motorie,
percettive, cognitive, espressive, comunicative, linguistiche e matematiche), integrate da prove oggettive
somministrate periodicamente.
Per la verifica e valutazione sono previsti:
due incontri tra l’equipe socio-psico-pedagogica, il responsabile del gruppo H, l’insegnante di classe,
l’insegnante di sostegno, con la partecipazione della famiglia;
colloqui periodici con le famiglie;
verifiche e valutazioni in itinere degli apprendimenti;
relazione finale dell’insegnante di sostegno.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni
differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente
differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può incidere, a
seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del
titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione.
L’articolo 9 del Regolamento sulla valutazione degli alunni (D.P.R. n.122/2009) prevede che, in sede di
esame conclusivo del primo ciclo di istruzione, le prove sono adattate in relazione agli obiettivi del PEI.
Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del
conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili
ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo
valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione (art.9 D.P.R. n.122/2009).
Per le prove di esame (art.318 del D.Lgs. n.297/1994) sono predisposte, per il 1° ciclo, apposite prove,
mentre, per il 2° ciclo, sono predisposte prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove
scritte.
1 0 . ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in
un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità
di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una
denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo
hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi
mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli
obiettivi di apprendimento previsti. È da notare, inoltre, che gli alunni con DSA sviluppano stili di
apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a seguito del disturbo.
La scuola non trascura questi disturbi dell’apprendimento, li diagnostica ed interviene su di essi per
garantire che ciascun alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere.
Per questi alunni è prevista la stesura di un documento di programmazione, il Piano Didattico
Personalizzato (PDP), nel quale sono indicate le difficoltà riscontrate e sono definite le modalità di
intervento nelle diverse discipline e gli strumenti compensativi e/o dispensativi adottati.
11. ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
<<…Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Specifici o
per motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario
che le scuole offrano adeguata o personalizzata risposta…>>C.M. n.8/2013 del MIUR.
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Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative
competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti
della comunità educante. Ne scaturisce un preciso impegno programmatico da parte della scuola che,
attraverso il Gruppo di lavoro per l’inclusione, deve prevedere:
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli
ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli
spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la qualità del
progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;
azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
Per gli alunni con disturbi specifici dell’apprendimento, con bisogni educativi speciali e stranieri non si
procede di norma a valutazioni differenziate.
Nella valutazione ci si avvale di strumenti di verifica appropriati e si tiene conto delle difficoltà evidenziate
dagli alunni e delle decisioni assunte nei piani di studio personalizzati.
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TEMPO SCUOLA
ORGANIZZAZIONE ORARIA
Nella SCUOLA dell’INFANZIA le attività educative si svolgono dalle ore 8.10 alle 13.10 di tutti i giorni,
escluso il sabato, per tutte le sezioni di entrambi i plessi “Dell’Olio” e “San Paolo”.
Nella SCUOLA PRIMARIA le lezioni sono articolate in 5 giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle
13.20. Il martedì pomeriggio dalle 16.00 alle 18.00.
Criteri attinenti l’utilizzo degli insegnanti con ore a disposizione:
1. sostituzione dei docenti assenti,
2. supporto didattico ed educativo nella/e propria/e classe/i.
Le ore di contemporaneità dei docenti permettono di conseguire i seguenti obiettivi:
recupero/rinforzo per gli alunni con particolari difficoltà di apprendimento o di comportamento;
realizzazione di laboratori didattico-educativi;
eventuale realizzazione di attività alternative all’I.R.C.
Tali interventi sono documentati in progetti didattico-educativi, conservati nell’agenda di programmazione.
TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il tempo scuola degli alunni della scuola primaria è di 27 ore settimanali e di 40 ore per una sola classe
prima di scuola primaria.
L’orario delle attività didattiche è così articolato:
Classi a 27 ore a settimana Classi a 40 ore a settimana
Disciplina Ore settimanali
Italiano 8 o 7 o 6
Storia 2
Geografia 2
Matematica 6
Scienze 2
Inglese 1 o 2 o 3
Tecnologia 1
Arte e immagine 1
Musica 1
Educazione fisica 1
Religione 2
TOTALE 27
Disciplina Ore settimanali
Italiano 9
Storia 2
Geografia 2
Matematica 7
Scienze 2
Inglese 2
Tecnologia 1
Arte e immagine 1
Musica 1
Educazione fisica 1
Religione 2
Tempo mensa 5
Dopo mensa 5
TOTALE 40
TEMPO SCUOLA DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Il tempo scuola per gli alunni della scuola dell’infanzia è di 25 ore settimanali.
L’orario delle attività didattiche è flessibile e non rigidamente determinato.
Nel monte ore totale è compresa un’ora e mezza di insegnamento di religione cattolica.
29
PROGETTI CURRICOLARI
Le attività curricolari sono i percorsi effettivamente costruiti dalla scuola perché tutti gli alunni aggiungano
gli obiettivi educativi e cognitivi secondo le proprie potenzialità. Essi comprendono le singole discipline,
tutte le attività di laboratorio e tutte le altre attività (recupero e potenziamento,progetti educativi, attività
integrative, uscite didattiche, visite e viaggi, interventi in classe, attività di sostegno, attività sportive, ecc.)
svolte in orario antimeridiano.
I docenti di classe/sezione ovvero di altre classi/sezioni hanno previsto per l’a.s.2014/2015 attività
curricolari per le quali sarà possibile prevedere il coinvolgimento di esperti esterni, anche individuati tra i
genitori degli alunni, che in orario scolastico, a titolo gratuito e sulla base di particolari competenze ed
esperienze personali e professionali, possono coadiuvare i docenti nella realizzazione di determinate e
particolari attività, previa autorizzazione del Dirigente scolastico all’accesso nella scuola.
Le attività curricolari per l’a.s.2014/2015 riguarderanno:
FESTA DELL’ACCOGLIENZA, rivolto a tutti gli alunni delle classi prime della scuola primaria
NATALE SOLIDALE, rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria
SBAM, rivolto a tutti gli alunni delle classi quarte della scuola primaria
SENZATOMICA, rivolto a tutti gli alunni delle classi quinte
E-TWINNING, rivolto a 18 alunni della classe IV A e 26 alunni della classe V A.
MUSICOTERAPIA, rivolto agli alunni di una classe quinta
I COLORI DELLE EMOZIONI, rivolto agli alunni di una classe quarta
TAEKWON-DO, rivolto a tutti gli alunni delle classi terze
PROGETTI DI CONTINUITÀ con le scuole secondarie di I grado, rivolto agli alunni delle classi quinte
PROGETTI DI CONTINUITÀ con le scuole dell’infanzia statali, paritarie e private, rivolto agli alunni
di 5 anni.
Si allegano di seguito le schede dei singoli progetti curricolari.
30
Denominazione progetto FESTA DELL’ACCOGLIENZA
Durata del progetto 2 ore – primo giorno di scuola
Docenti referenti Tutti i docenti delle classi prime
Esperti ---
Alunni partecipanti 138 alunni delle classi prime
Spazi Cortile ovest della scuola - aule delle classi prime
Tempi dalle ore 9.30 alle ore 11.30
Finalità Creare un ambiente e un clima scolastici sereni, allegri e motivanti.
Obiettivi Favorire il passaggio degli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla
Scuola Primaria.
Promuovere momenti di socializzazione con le nuove insegnanti e
inuovi compagni.
Requisiti alunni partecipanti ---
Sussidi didattici occorrenti Apparecchiature informatiche, altoparlanti, microfoni, cappellini e
palloncini con il logo della scuola, bigliettini d'invito.
Performance/prodotti finali Manifestazione 15 settembre 2014
31
Denominazione progetto NATALE SOLIDALE
Durata del progetto dicembre 2014
Docenti referenti Tutti i docenti della scuola
Esperti -
Alunni partecipanti Tutti gli alunni della scuola.
Spazi Il cortile est
Tempi dalle 10.00 alle 12.00
Finalità Educare alla convivenza, al rispetto della diversità, alla valorizzazione delle
azioni di solidarietà
Obiettivi Vivere momenti di integrazione e socializzazione.
Condividere gesti di solidarietà.
Eseguire canti natalizi
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti CD, computer , registratori, microfoni, altoparlanti.
Performance/prodotti finali Festa“Natale Solidale” 22 dicembre 2014
32
Denominazione progetto E-TWINNING
Classi IV: “Dalle olive all’olio” (Olive tree and olive oil)
Classi V: “Let’s read together”
Durata del progetto Tutto l’anno scolastico
Docenti referenti Catino Lucia
Esperti
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi 4^ A e 5^ A
Spazi Aule, laboratorio informatica, parco santa Geffa (visita frantoio)
Tempi a.s. 2014/2015
Finalità Comunicare in L2, cooperare in una dimensione europea tra alunni e con le
scuole partecipanti al progetto.
Obiettivi Classi IV: Conoscere la pianta dell’ulivo e le fasi per arrivare all’olio.
Conoscere il valore nutrizionale dell’olio d’oliva e la sua importanza nella
dieta mediterranea. Sviluppare atteggiamenti favorevoli al lavoro in team,
alla cooperazione tra pari, verso i docenti e le altre figure coinvolte.
Classi V: Leggere e comprendere brevi e semplici testi in L2, descrivere
persone, luoghi e oggetti in L2. Esprimere giudizi e preferenze in L2.
Requisiti alunni partecipanti Sapersi presentare in L2.
Sussidi didattici occorrenti Computer e collegamento a internet.
Performance/prodotti finali Produzione power point, video, foto, disegni.
33
Denominazione progetto SENZATOMICA
Durata del progetto novembre 2014
Docenti referenti Docenti delle classi quinte
Esperti -
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quinte
Spazi Aule, Sala Murat – Piazza del Ferrarese - Bari
Tempi a.s.2014/2015
Finalità Prendere consapevolezza della minaccia nucleare
Obiettivi - Promuovere una solidarietà popolare globale
- Eliminazione completa delle armi nucleari
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Schede didattiche operative
Performance/prodotti finali Mostra finale in Sala Murat – Piazza del Ferrarese - Bari
34
Denominazione progetto SBAM!
Durata del progetto novembre 2014 – maggio 2015
Docenti referenti Santoro
Esperti Gagliardi Loreta
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quarte A-B-C-E-F-G-H
Spazi Palestra – aula magna -aula
Tempi lunedì -giovedì
Finalità Promuovere nel contesto “scuola” scelte alimentari corrette e uno stile di
vita integrato dall’attività motoria.
Obiettivi Educare ad una sana alimentazione.
Favorire lo sviluppo dell’attività motoria come stile di vita corretto.
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnici
Performance/prodotti finali -
35
Denominazione progetto MUSICOTERAPIA
Durata del progetto dicembre2014 – aprile 2015
Docenti referenti Docenti delle classi quarte e quinte
Esperti Todisco Silvio
Alunni partecipanti Gli alunni della classi quarte e quinte
Spazi Laboratorio didattico
Tempi Lunedì
Finalità - Favorire la socializzazione attraverso la musica.
- Promuovere la valorizzazione del corpo come strumento.
Obiettivi Potenziare la creatività e l’espressività
Acquisire maggior autocontrollo negli interventi e nei movimenti
Migliorare i tempi di attenzione e di concentrazione
Potenziare la sicurezza e il senso di responsabilità personale
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti -Strumentario base: chitarrra, tastiera, tamburelli, cembali, sonagli,
triangoli…
-Impianto HI-FI
Performance/prodotti finali -
36
Denominazione progetto TAEKWON-DO
Durata del progetto dicembre 2014- febbraio 2014
Docenti referenti Tutte le docenti della classi terze
Esperti Dipalo Massimo
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi terze
Spazi Palestra
Tempi Martedì e mercoledì mattina
Finalità Promuovere la fiducia in se stessi
Favorire il benessere psico-fisico
Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza del proprio corpo
Stimolare la capacità di autocontrollo e di concentrazione
Migliorare le capacità di coordinazione, psicomotorie e cognitive
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
37
Denominazione progetto I COLORI DELLE EMOZIONI
Durata del progetto dicembre 2014 - aprile 2105
Docenti referenti I docenti di una classe quarta
Esperti Amicarelli Mariangela
Alunni partecipanti Alunni di una classe quarta
Spazi Aula, palestra
Tempi 1 mattina a settimana
Finalità Promuovere la fiducia in se stessi
Sviluppare le capacità relazionali
Promuovere il rispetto dell’altro e delle regole di convivenza
Obiettivi Acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità
Sviluppare il benessere psico-fisico e la sensibilità emozionale
Stimolare la capacità di autocontrollo e di concentrazione
Migliorare le capacità di relazionarsi con gli altri
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
38
Progetto continuità con Scuola Secondaria di I grado “Baldassarre”
Progetti proposti Modalità operative Classi
Coro di natale Docente a scuola: 1ora a sett x 4sett
Manifestazione in cattedrale. 5H, 5C
Recital su Pinocchio Preparazione del recital con performance a fine anno scolastico 5B
Corso di Inglese Docenti Inglese 1ora a sett x 4sett 5D
Laboratori di Scienze
Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5G
Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5A
Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5E
Classi alla S.S. di I grado per approccio su contenuti studiati 5F
Ascolti musicali 1 mattinata in aula magna 5A, 5B, 5C, 5D,
5E, 5F, 5G, 5H
39
Progetto continuità con Scuola Secondaria di I grado “G.Rocca”
Progetti proposti Modalità operative Classi
Le scuole cantano il
Natale
Manifestazione in Cattedrale il 17 dicembre in due turni ore
17.00 e ore 19.30.
Una o due prove con l’orchestra
5A, 5D, 5E, 5F
Mate… magia Giochi matematici
Novembre, 1 ora e 45 min. in orario curricolare c/o De Amicis 5C
La tigre di Tasmania
Laboratorio di italiano e arte
Novembre/gennaio, 3- 4 ore in orario curricolare c/o De
Amicis
5H
Lezione-concerto 13-14-15-16 gennaio un incontro da 35 minuti c/o De Amicis 5A, 5B, 5C, 5D,
5E, 5F, 5G, 5H
Incontrarsi per
vincere… la paura
Laboratorio di italiano e arte
Novembre/gennaio, lunedì dalle 16.30 alle 18.30 c/o Rocca 5G
Se non ci fosse stata
Teira…. 3/4 ore al mart, merc., venerdì 5B
40
Progetto continuità con scuole dell’infanzia paritarie
Denominazione progetto OGGI TEATRO
Durata del progetto gennaio 2015
Docenti referenti F.S. Di Bisceglie
Esperti Compagnia teatrale
Alunni partecipanti Gli alunni delle scuole dell’infanzia paritarie
Spazi Visita alla struttura scolastica della scuola, con i diversi ambienti e attività
Aula Magna della Scuola “De Amicis”
Tempi Una mattina di gennaio da definire, dalle ore 9.00 alle ore 12.00
4 ore in totale
Finalità Favorire il processo di continuità educativa scuola infanzia-primaria
Obiettivi - Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima
relazionale positivo.
- Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e
accrescere il loro bagaglio culturale
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni
Performance/prodotti finali Spettacolo teatrale
41
PROGETTI EXTRACURRICOLARI
Le attività extracurricolari sono tutte quelle attività integrative e aggiuntive, normalmente facoltative, svolte
al di fuori dell’orario curricolare.
Le attività vengono esplicitate attraverso:
la programmazione annuale
la programmazione delle unità di approfondimento del singolo docente
Ogni Consiglio di Interclasse/Intersezione e ciascun docente nello stilare il piano di lavoro annuale tiene
conto dei programmi ministeriali, del P.O.F., e della situazione concreta della classe/sezione. Tutte le
attività della scuola, sia curricolari che extracurricolari, si propongono il raggiungimento di obiettivi
educativi e cognitivi e concorrono, con pari dignità e importanza, a definire il percorso scolastico
dell’alunno.
Nell’ambito della flessibilità, oltre allo studio delle singole discipline, la scuola offre:
i laboratori,
i progetti educativi
le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione Il Collegio ha stabilito, in accordo con il D.S., i seguenti criteri per lo svolgimento delle attività scolastiche
curriculari ed extracurriculari, già approvate con delibera n.7 dal Collegio dei docenti del 22.10.2014:
- attinenza con le attività educativo-didattiche programmate per il corrente anno scolastico;
- corrispondenza agli esiti della rilevazione da effettuare presso le famiglie degli alunni;
- presenza di proposte progettuali pervenute da agenzie educative e culturali del territorio e loro positiva
valutazione relativamente ai contenuti ed alle modalità organizzative indicate;
- corrispondenza delle necessità economiche dei progetti alle possibilità di utilizzo delle risorse
economiche assegnate alla scuola per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, così come stabilito dalla
contrattazioni d’istituto.
- contributo volontario delle famiglie per la realizzazione delle attività extracurricolari.
Le attività extracurricolari per l’anno scolastico in corso riguarderanno:
Il progetto teatrale “Sabato a Teatro”, destinato a tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della
scuola primaria, affidato a Compagnie/Associazioni teatrali, coordinato da un docente interno con
spiccate competenze organizzative e teatrali personali e professionali.
Il progetto di musica volto alla formazione del “Il Coro della scuola”, diretto da un maestro di coro
adeguatamente qualificato, anche da individuare tra esperti esterni alla scuola, affiancato da un docente
interno con spiccate competenze musicali personali e professionali.
Il laboratorio di scrittura creativa e drammatizzazione, destinato agli alunni delle terze classi, affidato
ad un attore/regista esperto di scrittura creativa per bambini, affiancato da un docente interno con
spiccate competenze linguistiche e teatrali personali e professionali.
Il progetto “ Giornalista per gioco”, destinato agli alunni delle quinte classi e affidato a un giornalista
professionista affiancato da un docente interno con spiccate competenze didattiche ed informatiche.
Il progetto di gioco-sport “Basket a Scuola”, in quanto gioco di squadra e di regole, adatto alle
dimensioni ed alle attrezzature della palestra della scuola, con caratteristiche in antitesi con il gioco del
calcio, attualmente esageratamente esasperato dai mass-media e denso di esempi di antisportività e di
condizionamenti negativi per i bambini. Il progetto si avvarrà di docenti esperti esterni, appartenenti a
Associazioni sportive di specchiata e verificabile moralità e serietà
Il progetto di gioco-sport “Giochiamo a pallavolo”, destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe
e affidato all’Associazione Aquila azzurra di Trani
Il progetto di gioco-sport “Giocosport Judo”destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe e
affidato all’Associazione Sportiva Guglielmi
Il progetto di gioco-sport “Tennistavolo” seguito da un tecnico di base riconosciuto dalla FITET e dal
CONI e destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe
Il progetto di danza “Nastri, cerchi…e altro!”affidato allascuola qualificata Oltredanza di Barletta
destinato agli alunni dalla prima alla quinta classe
Il progetto continuità con la scuola dell’Infanzia“ English is fun” destinato ai cinquenni e affidato a otto
docenti interne specializzate e a tre madrelingua
42
Il progetto di Pet Therapy “ Un amico in più”, coinvolgerà dieci alunni della scuola, dei quali alcuni
con bisogni educativi speciali e sarà affidato ad un’educatrice cinofila specializzata dell’associazione
“L.E.D.A e il cigno”
Il laboratorio di alfabetizzazione alla lingua latina“ Alla scoperta del latino”, affidato ad una docente
esperta esterna, sarà rivolto agli alunni di classe quinta.
Il laboratorio di psicomotricità e di terapia individuale logopedia, affidato al Centro pedagogico
“Funny”, sarà destinato a circa 35 alunni di scuola primaria e dell’Infanzia.
Il progetto “Emozioni in movimento”, laboratorio di psicomotricità per la scuola dell’infanzia, sarà
affidato ad un esperto di attività motoria.
Il progetto di archeologia “Un monumento per amico”, per gli alunni delle le classi quarte, sarà seguito
da un esperto archeologo.
Si allegano di seguito le schede dei singoli progetti extracurricolari.
43
Denominazione progetto SABATO A TEATRO
Durata del progetto novembre 2014 - febbraio 2015
Docente referente Un docente della scuola
Esperti Compagnie Teatrali: Il Carro dei Comici, Malalingua, Teatrificio22,
Compagnia delle spille, Aretè Esemblè
Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi e delle sezioni - Primaria e Infanzia
Spazi Aula Magna della Scuola
Tempi Il sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00
35 ore in totale
Finalità Favorire la socializzazione e lo spirito di gruppo, instaurando un clima
relazionale positivo.
Sensibilizzare gli alunni all’amore per il teatro quale forma d’arte e
accrescere il loro bagaglio culturale.
Obiettivi Sviluppare la fantasia e l’immaginazione.
Favorire la conoscenza di alcune tematiche di interesse comune
(educazione alla Cittadinanza,amore per l’ambiente e rispetto della
natura, l’amicizia, il rispetto dell’altro, ecc.).
Favorire il dibattito e l’interazione.
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Pedana-scenografie-impianto luci-casse-microfoni
Performance/prodotti finali Spettacoli settimanali
Piccolo contribuito famiglie Previsto
44
Denominazione progetto IL CORO DELLA SCUOLA
Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015
Docente referente Un docente della scuola
Esperto Perilli Vita dell’Associazione “Domenico Sarro”
Alunni partecipanti 50 alunni
Spazi Aula Magna
Tempi il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 19.00
60 ore in totale
Finalità - Avviare all’esercizio della cittadinanza attiva, attraverso esperienze che
favoriscano la cooperazione.
- Sviluppare la fiducia in se stessi e stimolare la socializzazione.
Obiettivi - Utilizzare corpo e voce in modo creativo e consapevole servendosi di
mimica e gestualita'.
- Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali di vari generi e
culture.
- Utilizzare lo strumentario ritmico a completamento dell’espressione
sonora.
Requisiti alunni partecipanti Buone capacità canore e di intonazione.
Sussidi didattici occorrenti Pianoforte, tastiera, strumentario ORFF, impianto di amplificazione
Performance/prodotti finali Performance in corso d’anno e finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
45
Denominazione progetto SCRITTURA CREATIVA E DRAMMATIZZAZIONE
Durata del progetto gennaio - maggio 2015
Docente referente Un docente della scuola
Esperti Tammacco Francesco della Compagnia “Il Carro dei Comici”
Alunni partecipanti 24 alunni(3 per ogni classe terza)
Spazi aula didattica, aula magna
Tempi giovedì dalle ore 16.00 alle ore18.00
40 ore
Finalità Facilitare la comunicazione tra i ragazzi incentivando l’ascolto, il rispetto
delle idee altrui e la capacità di distaccarsi dalle proprie per metterle al
servizio della storia,il confronto con gli altri,la capacità di collaborazione, la
valorizzazione di abilità diverse.
Obiettivi Rafforzare le competenze linguistiche, soprattutto quelle legate alla
scrittura,giocando con i ruoli dei protagonisti delle scene
Potenziare le abilità creative dei discenti.
Requisiti alunni partecipanti Competenza lingua italiana, difficoltà di socializzazione.
Sussidi didattici occorrenti Microfono, amplificatore, lettore CD, tappetini
Performance/prodotti finali Allestimento scenico (dal recitato alla produzione degli elementi di scena
con relativa scenografia)
Piccolo contribuito famiglie Previsto
46
Denominazione progetto “GIORNALISTA PER GIOCO” Il giornalino della scuola
Durata del progetto gennaio – maggio 2015
Docenti referenti Un docente della scuola
Esperti Un giornalista professionista
Alunni partecipanti 25 alunni delle classi quinte
Spazi Laboratorio di Informatica
Tempi giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00
30 ore in totale
Finalità 1. Maturare la conoscenza di sé in rapporto agli altri.
2. Comprendere il potere comunicativo della scrittura.
3. Ampliare idee ed esperienze sviluppando vari modi di pensare
(promozione del pensiero divergente), affinando le potenzialità critiche.
Obiettivi Favorire il lavoro attivo e cooperativo degli alunni.
Sviluppare il piacere di scrivere, promuovendo l’esercizio della logica,
della creatività e dell’espressività.
Conoscere ed usare diversi tipi di linguaggio: sportivo, pubblicitario,
scientifico attraverso le varie rubriche trattate.
Consolidare capacità di sintesi, di revisione del testo e di
autocorrezione.
Consentire processi di apprendimento diversificati, anche mediante
strumenti e linguaggi alternativi.
Acquisire e/o potenziare le proprie competenze nell’uso delle TIC.
Strutturare prodotti diversi per realizzare un lavoro comune.
Requisiti alunni partecipanti Buona competenza linguistica, buona conoscenza d’uso del PC.
Sussidi didattici occorrenti Quanto sarà necessario per la realizzazione del prodotto finale e
l’archiviazione dei materiali prodotti dagli alunni.
Performance/prodotti finali Pubblicazione mensile del giornalino scolastico
Piccolo contribuito famiglie Previsto
47
Denominazione progetto BASKET A SCUOLA
Durata del progetto dicembre 2014 - maggio 2015
Docente referente -
Esperti A.S.D. Olimpia Basket Trani
Alunni partecipanti Alunni delle classi seconde, terze e quarte
Spazi Palestra
Tempi giovedì e venerdì dalle ore 15.30 alle ore 18.30
Finalità Esplorare gli schemi motori di base e apprendere nuovi schemi di
movimento in relazione a variabili di spazio, di tempo,di relazione con gli
altri e con gli oggetti, generate dalle diverse situazioni ludiche proposte.
Obiettivi Padroneggiare gli schemi motori di base.
Conoscere le regole del gioco-sport.
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnici
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
48
Denominazione progetto GIOCHIAMO A PALLAVOLO
Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015
Docenti referenti -
Esperti Associazione “Aquila Azzurra” di Trani
Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°
Spazi Palestra
Tempi 20 ore
Mercoledì 15.30 - 18.30
Finalità Valorizzare, attraverso la pratica del minivolley e della pallavolo delineando
un modello di attività sportiva ludico- motoria
Obiettivi Sviluppare la motricità globale ed analitica attraverso esperienze di
gioco e di avviamento alla pratica sportiva
Favorire il gioco attraverso lo sport
Promuovere lo sviluppo delle capacità percettive, coordinative e
condizionali.
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnici
Performance/prodotti finali Performance finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
49
1.
1.
Denominazione progetto GIOCOSPORT JUDO
Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015
Docenti referenti -
Esperti Guglielmi Gianbattista
Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°
Spazi Palestra
Tempi 20 ore
sabato 9.00 - 12.00
Finalità Valorizzare e potenziare l’intera struttura psico-fisica del bambino
Obiettivi Sviluppare schemi motori maggiormente funzionali riguardanti lo sport
specifico
Consolidare e/o potenziare il coordinamento degli schemi motori di
base
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali Performance finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
50
Denominazione progetto PROGETTO DANZA “NASTRI, CERCHI … E ALTRO”
Durata del progetto dicembre 2014 - maggio 2015
Docenti referenti -
Esperti Oltredanza a.s.d. - Barletta
Alunni partecipanti Alunni delle classi 3°-4°-5°
Spazi Palestra
Tempi 20 ore
lunedì 15.30- 18.30
Finalità Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee
anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, trasmettendo nel
contempo contenuti emozionali
Obiettivi Acquisire, perfezionare e utilizzare le abilità motorie
Sviluppare e migliorare le capacità coordinative e senso-percettive
Rafforzare la creatività espressiva e i vari tipi di linguaggi non verbali
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Palla, cerchio, nastro, …
Performance/prodotti finali Saggio finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
51
Denominazione progetto “E TU SEI PROTAGONISTA” Tennis Tavolo
Durata del progetto dicembre 2014 – maggio 2015
Docenti referenti
Esperti Associazione “Tennistavolo Trani”
Alunni partecipanti Tutti gli alunni delle classi 1°-2°-3°-4°-5°
Spazi Aula laboratorio
Tempi 20 ore
mercoledì 16.00- 18.00
Finalità Favorire lo sviluppo di capacità cognitive e di memorizzazione e
trasferimento delle stesse in un contesto sportivo e agonistico
Obiettivi Apprendere i gesti e le regole del tennistavolo
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Tavolo- racchette- palline
Performance/prodotti finali Performance finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
52
Denominazione progetto PROGETTO CONTINUITÀ “ENGLISH IS FUN !”
Durata del progetto novembre 2014 - maggio 2015
Docenti referenti Docenti della scuola primaria specializzate in lingua inglese
Esperti Esperti madrelingua
Alunni partecipanti Gli alunni cinquenni della scuola dell’Infanzia
Spazi Aule della scuola primaria
Tempi 20 ore
lunedì dalle 16.00- 17.30
Finalità Avviare ad una prima alfabetizzazione in lingua inglese
Favorire la continuità educativo-didattica con la scuola primaria
Obiettivi -Prendere coscienza di un altro codice linguistico
-Acquisire capacità di comprensione e produzione
-Riutilizzare le strutture sintattiche e lessicali in contesti diversi
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Attrezzature audiovisive e materiale di facile consumo
Performance/prodotti finali -
Piccolo contribuito famiglie Previsto
53
Denominazione progetto UN AMICO IN PIU’
Durata del progetto dicembre 2014 - aprile 2015
Docenti referenti -
Esperti Digiovanni Marianna
Alunni partecipanti 10 alunni Primaria
Spazi Laboratorio didattico
Tempi 15 ore
giovedì 16.00-17.00
Finalità Prevenire comportamenti prepotenti in ambito scolastico
Obiettivi Sviluppare l’autostima , la responsabilità, l’autogestione, la fiducia , la
cura personale
Promuovere il controllo dell’aggressività, della stabilità dell’umore e
del comportamento.
Requisiti alunni partecipanti alunni con bisogni educativi speciali
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
Piccolo contribuito famiglie Previsto
54
Denominazione progetto ALLA SCOPERTA DEL LATINO
Durata del progetto gennaio- maggio 2015
Docenti referenti -
Esperti Scagliarini Isabella
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quinte
Spazi Aule- laboratorio di informatica
Tempi 20 ore
lunedì 16.00- 17.00
Finalità Scoprire e conoscere l’origine della nostra lingua
Obiettivi Individuare le relazioni etimologiche tra lingua italiana e lingua latina
Comprendere le strutture morfosintattiche e lessicali della lingua latina
Requisiti alunni partecipanti Eccellenza nella competenza della lingua italiana
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
Piccolo contribuito famiglie Previsto
55
Denominazione progetto LABORATORIO DI PSICOMOTRICITA’
Durata del progetto dicembre 2014 -aprile 2015
Docenti referenti Losappio - Amoruso
Esperti Centro Pedagogico Funny
Alunni partecipanti 15 alunni
Spazi Aule
Tempi 30 ore
giovedì 16.00-17.00
Finalità Prevenzione primaria al disagio scolastico
Obiettivi Individuare segnali predittivi di difficoltà e disagio
Analizzare lo sviluppo dei prerequisiti dell’apprendimento
Requisiti alunni partecipanti Alunni con bisogni educativi speciali
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
Piccolo contribuito famiglie Previsto
56
1.
Denominazione progetto LABORATORIO DI LOGOPEDIA
Durata del progetto dicembre 2014 - aprile 2015
Docenti referenti -
Esperti Losappio - Amoruso
Alunni partecipanti Alunni della scuola primaria e dell’infanzia con
Spazi Studio Centro Pedagogico
Tempi 20 ore
lunedì-mercoledì-venerdì
Finalità Contributo fondamentale per la salute psicofisica e per lo sviluppo del
bambino in tutte le competenze motorie
Obiettivi Essere consapevoli dello spazio proprio e del proprio spazio rispetto
agli altri
Scoprire, sviluppare e potenziare gli schemi motori posturali e di base
Requisiti alunni partecipanti Alunni con bisogni educativi speciali
Sussidi didattici occorrenti -
Performance/prodotti finali -
Piccolo contribuito famiglie Previsto
57
1.
Denominazione progetto EMOZIONI IN MOVIMENTO
Durata del progetto dicembre 2014 - maggio 2015
Docenti referenti D ocenti della scuola dell’Infanzia
Esperti Di Perna Ignazio
Alunni partecipanti Alunni di 4 anni della scuola dell’infanzia
Spazi Palestra San Paolo
Tempi 20 ore
mercoledì-venerdì 15.00-19.00 - sabato 9.00-12.00
Finalità Contribuire attraverso lo sport alla salute psicofisica e allo sviluppo del
bambino in tutte le competenze motorie
Obiettivi Essere consapevoli dello spazio proprio e del proprio spazio rispetto
agli altri
Scoprire, sviluppare e potenziare gli schemi motori posturali e di
base
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Attrezzi ginnaci
Performance/prodotti finali -
Piccolo contribuito famiglie Previsto
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Denominazione progetto UN MONUMENTO PER AMICO
Durata del progetto gennaio -maggio 2015
Docenti referenti -
Esperti Lombardi Ruggero G.
Alunni partecipanti Gli alunni delle classi quarte
Spazi Aule,sito ( Palazzo Carcano)
Tempi 25 ore
lunedì 16.00-17.00
Finalità Conoscere il valore del patrimonio storico- archeologico al fine di
tutelare e valorizzare i beni del proprio territorio.
Obiettivi Conoscere la storia e l’evoluzione della città di trani dell’età antica
Interpretare fonti archeologiche
Requisiti alunni partecipanti -
Sussidi didattici occorrenti Apparecchiature audiovisive e informatiche, materiale per la tecnica di
scavo
Performance/prodotti finali Manifestazione finale
Piccolo contribuito famiglie Previsto
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PROGETTI P.O.N.
L’adesione da parte della scuola ai progetti del Programma Operativo Nazionale 2014/2020 “Per la scuola –
competenze e ambienti di apprendimento” contribuirà a migliorare l’offerta formativa che la nostra scuola
intende dare a tutta l’utenza scolastica.
È ormai da anni, infatti, che la scuola opera per innalzare i livelli di competenza di base soprattutto in lingua
italiana, in matematica e in lingua inglese, per assicurare a tutti gli alunni il successo formativo.
Inoltre, è fondamentale per il 1° C.D. “De Amicis” di Trani migliorare l’accesso alle tecnologie
dell’informazione e delle comunicazioni sia per gli alunni sia per il personale, nella convinzione che
l’utilizzo corretto delle TIC può migliorare la qualità del sistema di istruzione e potenziare gli ambienti per
l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione
e digitalizzazione della scuola.
Il 1° C.D. “De Amicis” di Trani è stato designato, con decreto prot. AOODRPU2300 del 4.03.2014
dell’U.S.R. per la Puglia, scuola polo nella provincia BAT per lo “Sportello Europa”. Fa parte cioè di un
gruppo di scuole che al livello regionale si occupano di informare-formare-sostenere le istituzioni
scolastiche del proprio territorio nel lavoro di programmazione e attuazione dei progetti P.O.N.
USCITE SUL TERRITORIO
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
I viaggi di istruzione e le visite guidate rappresentano un momento rilevante nell’esperienza di
apprendimento degli studenti ed anche un momento di significativa socializzazione.
Costituiscono una tappa educativa fondamentale nello svolgimento di tutta l’attività scolastica, ma anche
delicata, in quanto presuppongono uno stretto collegamento con la progettazione didattica, un’adeguata e
puntuale organizzazione e lo stretto coinvolgimento delle famiglie.
La materia è disciplinata dalla normativa vigente, di cui gli aspetti essenziali sono inseriti nel Regolamento
dei viaggi e delle visite d'istruzione del Circolo. Il regolamento disciplina ogni forma di spostamento degli
alunni delle nostre scuole, nell'ambito di specifiche iniziative educativo-didattiche previste e programmate,
al fine di raggiungere gli obiettivi connessi alla formazione globale della personalità degli stessi alunni.
Tutte le iniziative vengono programmate su proposte dei consigli di intersezione e di interclasse nel rispetto
delle indicazioni contenute nel Piano dell’Offerta Formativa.
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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
RELAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
Si ritiene importante condividere il percorso formativo e progettare insieme ai genitori le modalità
collaborative, rispettando e valorizzando i ruoli e le responsabilità specifiche.
Per concretizzare queste finalità e per ottimizzare la partecipazione nei rapporti Scuola-Famiglia, sono state
individuate indicazioni relative ai seguenti aspetti:
gestione Assemblee di Classe,
ruolo del Genitore Rappresentante
organizzazione dei Consigli d’Interclasse/Intersezione
ASSEMBLEE DI CLASSE/SEZIONE
L’assemblea di classe è luogo privilegiato di:
confronto tra genitori ed insegnanti
progettazione di un’intesa educativa che si concretizza in azioni in sintonia con il progetto di Scuola
valutazione dell’efficacia delle pratiche educative concordate e della qualità delle sinergie sviluppate
dalle due agenzie
RUOLO DEL GENITORE RAPPRESENTANTE
Raccoglie ed esprime problemi comuni
Collabora con gli insegnanti per cercare soluzioni a problemi di natura educativa e organizzativa
Agevola e facilita la comunicazione tra tutti i genitori e tra questi e gli insegnanti
CONSIGLI D’INTERCLASSE/INTERSEZIONE
Verificano l’andamento dell’attività didattica e propone gli opportuni adeguamenti
Formulano proposte al Collegio dei Docenti in ordine all’azione educativa e didattica
Agevolano ed estendono i rapporti tra docenti, genitori e alunni
ORARIO DI RICEVIMENTO
Il Dirigente scolastico, Paola Valeria Gasbarro, riceve tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 13.00.
L’Ufficio di Segreteria è aperto al pubblico dal lunedì al sabato, dalle ore 9.00 alle ore 12.00
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INCLUSIONE DEGI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (C.M.n.8/2013)
“…Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Specifici o per
motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le
scuole offrano adeguata o personalizzata risposta…” (C.M. n.8/2013)
Va quindi potenziata la cultura dell’inclusione, e ciò anche mediante un approfondimento delle relative
competenze degli insegnanti curricolari, finalizzata ad una più stretta interazione tra tutte le componenti
della comunità educante. Ne scaturisce un preciso impegno programmatico da parte della scuola che,
attraverso il Gruppo di lavoro per l’inclusione, deve prevedere:
obiettivi di miglioramento, da perseguire nel senso della trasversalità della prassi d’inclusione negli
ambiti dell’insegnamento curricolare, della gestione delle classi, dell’organizzazione dei tempi e degli
spazi scolastici, delle relazioni tra docenti, alunni e famiglie;
criteri e procedure di utilizzo funzionale delle risorse professionali presenti, privilegiando la qualità del
progetto di inclusione condiviso con le famiglie e i servizi sociosanitari;
azioni di formazione e/o di prevenzione concordate a livello territoriale.
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO (D.Lgs.n.170/2010)
“…si possono, si devono salvare dal “coma scolastico” quei bambini che cadono tramortiti come povere
rondini contro la barriera della lettura e della scrittura”(Daniel Pennac - Diario di scuola)
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in
un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi l’abilità
di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una
denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo).
Secondo le ricerche attualmente più accreditate, i DSA sono di origine neurobiologica; allo stesso tempo
hanno matrice evolutiva e si mostrano come un’atipia dello sviluppo, modificabili attraverso interventi
mirati. Posto nelle condizioni di attenuare e/o compensare il disturbo, infatti, il discente può raggiungere gli
obiettivi di apprendimento previsti. E’da notare, inoltre (e ciò non è affatto irrilevante per la didattica), che
gli alunni con DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a
seguito del disturbo.
La scuola non trascura questi disturbi dell’apprendimento, li diagnostica ed interviene su di essi per
garantire che ciascun alunno sia messo nelle condizioni migliori per apprendere.
LINEE OPERATIVE PER L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Il fine che si propone la nostra scuola è quello di promuovere l’integrazione sociale dei singoli, nel rispetto
della loro personalità individuale. Premesso che la scuola deve tenere conto dei diversi tempi e stili di
apprendimento di ogni bambino, nel caso dei soggetti con disabilità e di tutti coloro che rappresentano una
condizione di svantaggio, legata a carenze familiari ed affettive, a situazioni di disagio economico e sociale
o a differenze culturali e linguistiche, emerge più forte l’esigenza di rispettare il naturale processo di
maturazione, anche ipotizzando un eventuale prolungamento dell’inserimento nella scuola dell’infanzia o
primaria.
PROPOSTE DI INTERVENTO PER GLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Per impostare un lavoro corretto di osservazione iniziale e garantire un proseguimento adeguato all’opera di
insegnamento-apprendimento occorre innanzitutto assicurare un processo di continuità con la famiglia e tra
i diversi segmenti scolastici ed extrascolastici.
Risulta necessario un lavoro di raccordo tra i docenti dell’équipe pedagogica per individuare una serie di
obiettivi che, attraverso un percorso individuale di apprendimento e di socializzazione, mireranno a
promuovere il massimo dell’autonomia personale e sociale, l’acquisizione di competenze ed abilità
espressive, comunicative, logiche tenendo presenti gli obiettivi formativi a breve, medio e lungo termine
che si intendono realizzare. La programmazione degli interventi sarà, quindi, il risultato di un lavoro
collegiale che rispetterà i contributi degli insegnanti e degli specialisti e si fonderà sui dati emersi
dall’analisi iniziale specifica.
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STRUMENTI PER L’ANALISI
- incontri con gli operatori del territorio
- incontro con la famiglia
- incontro con gli specialisti
- griglie di osservazione
- GLHI e GLHO
Si accerteranno le abilità di base esistenti relative al piano percettivo, psicomotorio, manipolativo, al
processo di simbolizzazione, alle competenze affettive, espressive, comunicative, sociali e logiche, alla
rappresentazione spaziale e ritmica. Le strategie di insegnamento-apprendimento, che i docenti metteranno
in pratica, procederanno con rigorosa gradualità, attraverso la fase della manipolazione, della successiva
rappresentazione attraverso immagini, per giungere, ove possibile, a quella simbolica.
L’organizzazione delle attività terrà conto della progressione soggettiva degli apprendimenti. Per favorire
situazioni che facilitino l’apprendimento, si utilizzeranno materiali strutturati e non, computer, registratore.
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI DISABILI
Finalità
Il presente documento contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un
ottimale inserimento degli alunni diversamente abili, definisce opinioni e ruoli delle figure operanti
all’interno dell’istituzione scolastica, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di
facilitazione per l’apprendimento. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene
integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.
L’adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative
contenute nella Legge Quadro n°104/92 e successivi decreti applicativi e la Legge 18/03/2009 ratificata in
materia di disabilità secondo il modello sociale della convenzione ONU.
Il Protocollo di Accoglienza rivolto agli alunni diversamente abili si propone di:
- definire pratiche condivise tra scuola e famiglia
- sostenere gli alunni con disabilità nella fase di adattamento al nuovo ambiente
- favorire un clima di accoglienza
- promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola, famiglia ed Enti
territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione).
Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere:
- amministrativo e burocratico (documentazione necessaria)
- comunicativo e relazionale (prima conoscenza)
- educativo – didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento del team e/o Consiglio di
Classe)
- sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio e/o con gli specialisti per la
costruzione del PDV (“progetto di vita”).
All’arrivo di un alunno con disabilità:
La segreteria - accoglie e gestisce la documentazione;
- informa il docente funzione strumentale area “sostegno agli alunni”
Il docente F.S. dell’area
“sostegno agli alunni”
- informa i docenti che accoglieranno l’alunno
- incontra con i docenti di classe i genitori per la prima accoglienza
Il docente di sostegno - visiona la documentazione dell’alunno
- - contatta la famiglia dell’alunno per una prima conoscenza
I docenti di classe - predispongono attività di accoglienza
REGOLAMENTO DEL GRUPPO DI LAVORO DI ISTITUTO PER ALUNNI DISABILI (GLHI)
Il gruppo di lavoro sull’handicap (GLH) e le sue articolazioni
Il Gruppo di lavoro sull’handicap (GLH) costituito presso le istituzioni scolastiche presiede alla
programmazione generale dell’integrazione scolastica nella scuola e si può riunire in seduta plenaria
(GLHI), ristretta ai soli docenti o dedicata (GLHO).
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Tipo riunione Partecipanti Frequenza Motivazioni
Seduta Plenaria
GLH di Istituto
Dirigente Scolastico, referente
GLH, docenti coordinatori delle
classi ove vi sono bambini
disabili, fiduciari (1 per plesso),
docenti di sostegno, genitori di
alunni disabilità
2 volte l’anno o
secondo necessità
-andamento educativo
-condivisione dell’operato
-condivisione di eventuali problematiche
insorte
-proposte in ordine allaazione educativa
-raccordo con GLH provinciale e regionale
Seduta dedicata
(GLHO)
Docenti di classe, docenti di
sostegno, operatori sanitari,
assistenti sociali, famiglia
2 volte l’anno e
ogni qualsivoglia
se ne verifichi la
necessità
-valuta gli aspetti generali, i livelli di
capacità acquisiti, i livelli di
apprendimento raggiunti, le abilità pratiche
e operative nascenti e da sviluppare
-comunicazione e ricerca di eventuali
soluzioni a problemi insorti durante le
attività scolastiche
Seduta ristretta
Soli docenti di classe o sezione
e docenti di sostegno
(eventualmente le assistenti
comunali)
Ogni 15 giorni
-programmazione educativo didattica della
classe con particolare riguardo al bambino
portatore di handicap
-verifica andamento educativo didattico e
rivalutazione del PDV
-raccolta di elementi utili alla prosecuzione
e adeguamento del PDV
Il GLH e le sue articolazioni
Attività Persone coinvolte Modalità
Acquisizione informazioni GLH RISTRETTO Incontri, colloqui, visione documentazione (diagnosi
funzionale, verifica in itinere, …) e materiale di lavoro per
acquisizione del caso
Pre-accoglienza GLH RISTRETTO L’alunno con l’eventuale classe di appartenenza o con la
famiglia visita l’ambiente scolastico e partecipa ad alcune
attività per la reciproca conoscenza
Attività di accoglienza GLH RISTRETTO Il docente mostra all’allievo e alla famiglia le persone e le
attività formative e didattiche che la scuola dispone per
favorire l’integrazione
Partecipazione attiva ad uno o
più laboratori e/o ad attività
curricolari di classe
GLH RISTRETTO Il docente di sostegno insieme al docente curricolare
coinvolge l’alunno nella produzione concreta di uno o più
manufatti
Facilitare l’attivazione di una
rete relazionale tra tutti i
soggetti coinvolti
GLH RISTRETTO Il docente, gradualmente, attraverso un dialogo continuo,
presenta l’alunno a tutti gli operatori scolastici affinché si
crei tra loro un buon rapporto.
Il docente tiene i contatti con gli specialisti dell’ASL e a
livello territoriale.
Attività didattiche GLH RITRETTO Scelta del tipo di percorso didattico adeguato alle capacità
(programmazione differenziata o curricolare)
Partecipazione alle attività della
classe secondo le indicazioni
del PDV
GLH RISTRETTO L’alunno partecipa in rapporto alle sue capacità al percorso
scolastico condividendo le iniziative della classe.
Soggetti coinvolti nell’accoglienza degli alunni disabili e loro compiti
PERSONALE COMPITI
Dirigente scolastico
Di gestione/consultivi:
- inserimento nelle classi
- assegnazione insegnanti di sostegno
- rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia, …)
- rapporti con le famiglie ove necessari
Funzione strumentale - Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, cooperative, scuole,
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ASL, famiglie)
- Attua il monitoraggio di progetti
- Coordina il personale di sostegno/assistenti, favorisce la comunicazione tra docenti e
l’informazione
- Promuove l’attivazione di laboratori specifici
- Controlla la documentazione didattica in ingresso e in uscita
- Coordina gli incontri di GLHO e compila i verbali necessari
Insegnante di sostegno
- Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione
- Svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionale e didattici
- Contatta e tiene rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali
- Organizza il lavoro seguendo la normativa ICF
- Compila il PDV
- Informa il gruppo di lavoro delle eventuali problematiche insorte
Docenti prevalenti
Docenti curricolari
- Raccolgono le programmazioni o i piani disciplinari da allegare al PDV
- Partecipano agli incontri di verifica con gli operatori sanitari
- Informano i membri dei team consigli di classe sulle problematiche relative alunni con
handicap e sulle procedure previste dalla normativa
- Accolgono l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione
- Partecipano alla programmazione alla Valutazione Individualizzata e a qualsiasi altra
iniziativa finalizzata all’integrazione
Personale Socio educativo
assistenziale e/o personale
ausiliario
- Collabora alla formulazione del PDV
- Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività
scolastiche e formative
- Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione
dell’alunno
- Su richiesta può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni relativamente ai
bisogni primari
Referente GLH
- Convoca e presiede le riunioni del GLH
- Tiene i contatti con ASL e con gli Enti esterni all’Istituto
- Cura la documentazione relativa agli alunni in situazione di handicap garantendone la
sicurezza
- Partecipa agli incontri di verifica con gli operatori sanitari, personalmente o delegando
il coordinatore di classe
- Cura l’espletamentoda parte dei team/consigli di classe dei singoli docenti di tutti gli
atti dovuti secondo le norme vigenti
- Partecipa a convegni, mostre e manifestazioni riguardanti l’handicap
- Coordina l’attività del GLH in generale
- Informa gli insegnanti di nuova nomina sulle prassi utilizzate nell’ Istituto
GLH – GLHO (DS,
docenti curricolari, di
sostegno, operatori enti
locali, genitori, studenti)
- Collabora alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola
- Organizza incontri periodici
- Verifica il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi e nella scuola
Team docenti/consigli di
classe
Devono:
- discutere e approvare il percorso formativo (facilitato o differenziato) più opportuno per
l’alunno
- redigere il PDV da presentare al referente del GLH
- essere informati su tutte le problematiche relative all’alunno con handicap per quanto è
necessario all’espletamento dell’attività didattica
- essere informati delle procedure previste dalla normativa
- segnalare al referente GLH qualsiasi problema inerente all’attività formativa che
coinvolga gli alunni con handicap
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO CHI LO REDIGE QUANDO
DIAGNOSI FUNZIONALE
Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione
di possibile evoluzione dell’alunno certificato
Operatori ASL o specialisti
privati con opportuna
vidimazione dell’ASL
All’atto della prima
segnalazione. È aggiornato
ad ogni passaggio da un
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ordine all’altro di scuola e/o
alla scadenza
PROGETTO DI VITA CONTENENTE ICF
È il documento che descrive gli interventi integrati ed
equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad
evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti
e le attività più opportune mediante l’assunzione
concreta di responsabilità da parte delle diverse
componenti firmatarie.
Deve essere valutato in itinere ed eventualmente
modificato.
Segue la classificazione ICF.
Gli operatori sanitari, gli
insegnanti, curricolari, il
docente di sostegno,
operatori Enti locali e i
genitori dell’alunno.
Formulato entro i primi tre
mesi di ogni anno scolastico.
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
PERSONALIZZATA (parte integrante del PDV)
Vengono descritti gli interventi didattici integrati che si
realizzano in classe fissando obiettivi e competenze
Insegnanti di classe e/o
docente di sostegno
Formulato entro i primi tre
mesi di ogni anno scolastico
VERIFICA
Riscontro delle attività programmate nel PDV con
eventuali modifiche
Insegnanti di sostegno e
curricolari
A metà e alla fine dell’anno
scolastico e ogni qual volta
se ne ravveda la necessità
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VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Lo scopo della valutazione è quello di capire e aiutare gli alunni nella loro formazione, mediante esperienze
di apprendimento significative e motivanti e consentire a ciascuno di essi di sviluppare in modo ottimale le
proprie capacità, intelligenze e attitudini.
La valutazione è dunque un’azione che non risponde un’istanza certificativa, ma ad un’esigenza formativa
di una valutazione dell’apprendimento e per l’apprendimento.
Essa ha il compito di promuovere negli alunni l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie
potenzialità e difficoltà, fornendo agli stessi indicazioni per orientare l’impegno e sostenere
l’apprendimento.
Consente inoltre di adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi diapprendimento
individuali e del gruppo classe e di predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento
individuali o collettivi.
È necessario tenere distinta l’azione di verifica, che comporta l’accertamento degli apprendimenti
disciplinari, dall’azione di valutazione che, a partire dagli esiti formativi registrati, considera i processi
complessivi di maturazione della personalità dell’alunno.
L’efficacia del progetto educativo, professionalità docente e integrazione scolastica non possono essere
lasciate al caso, ma dipendono dall’attività di valutazione che, non è più la parte conclusiva del percorso
didattico, ma costituisce il momento essenziale del progetto educativo ed è strettamente connessa alle fasi
dell’attività di programmazione.
La valutazione scolastica si impone quindi come attività di ricerca, che si interroga sulle finalità e
metodologie che la scuola intende concretizzare rispondendo al bisogno educativo di ciascun alunno.
La fase di valutazione permette di accertare, registrare e leggere le informazioni concernenti il
comportamento degli allievi, verbale e non, spontaneo o appositamente stimolato. Si esplica a vari livelli,
rispondendo a domande sul “come”, “cosa” e “perché” si valuta. In altri termini, la valutazione risponde
all’esigenza di sistematicità e attendibilità dei controlli, non può prescindere dagli obiettivi precedentemente
prefissati né dalle finalità formative e di orientamento.
I genitori possono fornire agli insegnanti informazioni molto importanti sui loro figli per poterli meglio
capire ed aiutare, migliorando il rapporto tra scuola e famiglie e la continuità “orizzontale.” La valutazione
scolastica resta tuttavia di esclusiva competenza degli insegnanti.
Essa è anche importante per realizzare una maggiore continuità “verticale”, nel passaggio da un ordine di
scuola ad un altro. Nell’ esercizio dell’autonomia scolastica l’istituto verifica e valuta le scelte e esercita un
feed back attraverso gli organi collegiali: consigli di classe ed interclasse, collegio dei docenti, realizzando
l’autovalutazione della scuola stessa, per mezzo, appunto, dei suoi organi interni.
FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE
La valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
analizzare i bisogni degli alunni e le risorse dell’organizzazione formativa, per progettare e
programmare gli interventi;
rispecchiare le caratteristiche dei percorsi individuali in relazione ai saperi e sostenere così la
formazione e l’apprendimento;
verificare gli esiti delle organizzazioni e delle azioni educative per favorire riflessioni e modifiche della
didattica e delle istituzioni;
comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di
maturazione personale.
CHE COSA SI VALUTA
Secondo l’attuale quadro normativo costituiscono oggetto della valutazione e sono di competenza di docenti
contitolari della classe:
la verifica degli apprendimenti, ossia le conoscenze e le abilità disciplinari indicate negli obiettivi di
apprendimento elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo di istituto sulla base delle Indicazioni
Nazionali;
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la valutazione del comportamento, cioè della partecipazione, dell’impegno manifestato, dell’interesse,
del livello di autonomia, del rispetto delle regole della convivenza scolastica come elementi che
rendono l’apprendimento efficace e formativo;
la rilevazione delle competenze di base relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche rispetto
allo sviluppo continuo della capacità di apprendere.
FASI E MODALITÀ DI VALUTAZIONE
Nel processo di valutazione si riconoscono tre momenti e aspetti:
1. la valutazione iniziale o diagnostica: per individuare il livello di partenza degli alunni o i prerequisiti
per individuare subito eventuali strategie specifiche;
2. la valutazione formativa: da effettuare durante il processo educativo – didattico per cogliere indicazioni
e informazioni sul processo di apprendimento, contemperando i risultati misurati nelle prove e nelle
verifiche, alle condizioni di partenza, di impegno e di possibilità dell’alunni rispetto ai contenuti e alle
abilità proposti in una determinato momento della progettazione disciplinare;
3. la valutazione sommativa e finale: da effettuarsi al termine di un’attività didattica, di un periodo di
tempo definito, di un quadrimestre per valutare il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati e
di successo dell’attività educativa e didattica.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione contenente i votiespressi in decimi
per le discipline, i giudizi per le voci “comportamento” e “religione cattolica” e una valutazione
quadrimestrale e finale in forma discorsiva.
La valutazione intermedia e finale è riferita all’impegno, all’ interesse, alla partecipazione, alla
collaborazione, all’autonomia manifestati dall’alunno, al tipo di relazioni interpersonali istaurate con i
compagni e i docenti, al rispetto delle regole della convivenza scolastica e al livello globale di
apprendimento raggiunto.
Il documento di valutazione è consegnato alle famiglie durante un colloquio esplicativo.
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento degli alunni, nonché le decisioni relative
alla promozione alla classe successiva sono di competenza dei docenti di classe.
La decisione di non ammissione alla classe successiva deve essere assunta all’unanimità, ha carattere di
eccezionalità e deve essere motivata.
Si definiscono di seguito i criteri ratificati dal collegio docenti in termini di valutazione periodica e finale.
PER LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Voto numerico Corrispondenza nel giudizio sintetico Descrittori
10 Ottimo Conoscenze e abilità sicure e complete
9 Distinto Conoscenze e abilità sicure
8 Buono Conoscenze e abilità buone
7 Discreto Conoscenze e abilità acquisite
6 Sufficiente Conoscenze e abilità essenzialmente acquisite
5 Insufficiente Conoscenze e abilità frammentarie
PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Il comportamento è analizzato in una dimensione prettamente educativa, pertanto, la valutazione dello
stesso non è riferibile alla sola “condotta”, ma consiste in una formulazione allargata in riferimento alla
costruzione/maturazione di competenze comportamentali. Per la definizione del giudizio relativo al
comportamento si considerano i seguenti indicatori di competenza:
impegno: costanza e sistematicità nell’applicarsi in attività di lavoro/di studio a scuola e a casa; rispetto
delle consegne e delle modalità di lavoro indicate, accuratezza e precisione nell’esecuzione;
partecipazione e interesse per le attività proposte e per la vita di classe, offerta di contributi personali;
collaborazione intesa come capacità di lavorare in gruppo in modo produttivo, rispettando i diversi
punti di vista e i ruoli altrui;
rispetto delle regole della convivenza: correttezza riguardo le regole comuni in riferimento all’uso di
strutture e di sussidi, all’utilizzo di spazi e tempi, alle modalità del dialogo; capacità di autocontrollo
emotivo.
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VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
Attualmente molti bambini soffrono di problemi di autostima, di scarsa motivazione, di immaturità dell’io o
disturbi della personalità, di inadeguatezza del sistema cognitivo, cioè di come esso interpreta la realtà o
dello stile di apprendimento che compromettono notevolmente il rendimento scolastico.
Un altro fattore che influisce in modo determinante sul rendimento scolastico è il contesto familiare, con
problematiche che vanno dalle difficoltà a livello economico, all’assenza di una adeguata rete di supporto
alla famiglia, a carenze di tipo affettivo.
Queste condizioni possono determinare rilevanti sul piano cognitivo, linguistico, sociale e rallentare il
processo di apprendimento. La scuola, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto dei fondamentali
diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all’educazione e all’istruzione,
mira all’integrazione scolastica e sociale di tutti gli alunni e in particolare di quelli più deboli, favorendo il
loro diritto di crescere con i loro pari e di esprimere al meglio le loro potenzialità.
VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI
La scuola favorisce la piena integrazione degli alunni diversamente abili:
instaurando un clima di collaborazione con la famiglia;
attivando gli incontri con le equipe della ASL (gruppi GLHI e GLHO) per l’elaborazione dei Piani
Educativi Individualizzati (PEI);
definendo e realizzando una programmazione educativo - didattica che indichi percorsi di recupero e
sviluppo delle potenzialità dell’alunno;
accogliendo i bambini in ingresso attraverso colloqui con le famiglie, per conoscere in anticipo i bisogni
effettivi dei singoli alunni.
Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni
differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente
differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).
Si indicano tre aree oggetto della valutazione:
il processo di apprendimento,
il comportamento,
il rendimento scolastico.
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali dovranno essere coerenti con gli obiettivi e i
traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo.
La valutazione:
precede, accompagna e segue i percorsi curricolari.
attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine.
assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di
stimolo al miglioramento continuo.
Alle famiglie è assicurata un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni
effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico, promuovendone con costanza la partecipazione e la
corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni.
VALUTAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO
I Disturbi Specifici di Apprendimento si presentano come difficoltà specifica isolata, coinvolgono uno
specifico dominio di abilità, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Essi, infatti, interessano
le competenze strumentali degli apprendimenti scolastici. Sulla base del deficit funzionale vengono
comunemente distinte le seguenti condizioni cliniche:
dislesssia → disturbo nella lettura (intesa come abilità di decodifica del testo);
disortografia→ disturbo nella scrittura (intesa come abilità di codifica fonografica e competenza
ortografica);
disgrafa→ disturbo nella grafia (intesa come abilità grafo-motoria);
discalculia→ disturbo nelle abilità di numero e di calcolo (intese come capacità di comprendere e
operare con i numeri).
La scuola garantisceinterventi didattici individualizzati e personalizzati.Le difficoltà devono essere
riconosciute e certificate tramite un documento rilasciato dall’ASL o da un ente riconosciuto. Per questi
69
alunni è prevista la stesura di un documento diprogrammazione, il Piano Didattico Personalizzato (P.D.P.)
dove vengono assunte le difficoltà dell’alunno e si definiscono lemodalità di intervento nelle diverse
discipline. Tale documento deve essere sottoscritto dai genitori e, una volta definito, diventa riferimento per
tutta l’attività didattica.In esso è prevista l’indicazione degli strumenti compensativi e delle misure
dispensative adottate in maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di
apprendimento.
Nei confronti degli alunni con D.S.A. non si procede, di norma, a valutazioni differenziate. La valutazione
tiene conto delle difficoltà dell’alunno evidenziate nel PDP e si avvale di strumenti per la verifica
appositamente approntati.
VALUTAZIONE ALUNNI STRANIERI
La presenza di bambini stranieri impone una riflessione sulla necessità che tali alunni hanno di costruire il
loro futuro senza tuttavia perdere i riferimenti e le tracce delle loro origini.
Nella scuola sono presenti molti alunni provenienti da famiglie straniere, ma nati in Italia. Essi posseggono
un buon livello di socializzazione, ma spesso manifestano difficoltà di comprensione della lingua italiana
perché in casa parlano solo la lingua madre. Un esiguo numero di alunni è giunto in Italia perché adottato da
famiglie italiane.
Per i casi di alunni stranieri giunti in Italia da meno di un anno la scuola si avvale della collaborazione del
CRIT che su richiesta finanzia progetti con i mediatori culturali e linguistici che accompagnano gli alunni
nel percorso di integrazione e di acquisizione della lingua parlata e scritta, al fine di permettere ai bambini
una partecipazione attiva e serena alla vita di classe e di rapportarsi in modo costruttivo con compagni e
insegnanti. Nei confronti degli alunni stranieri non si procede a valutazioni differenziate, ma nella scelta
delle prove di verifica si tiene conto delle difficoltà evidenziate in lingua italiana.
70
SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI – INVALSI
Per quanto attiene alla valutazione “esterna” degli apprendimenti degli studenti, a seguito dell’entrata in
vigore della Direttiva INVALSI n.75 del 15/09/2008, a partire dall’a.s. 2008/09 gli alunni delle classi
seconde e quinte svolgeranno prove standardizzate di italiano e matematica somministrate da valutatori
esterni alla scuola e corrette in modo centralizzato a livello nazionale.
L’INVALSI ha comunicato alla nostra Scuola, nel mese di settembre 2014, l’esito delle prove, per la
rilevazione degli apprendimenti in Italiano e Matematica, somministrate a tutti gli di alunni delle classi
seconde e quinte nell’a.s. 2013/2014.
Dall’analisi e comparazione degli esiti conseguiti dagli alunni nelle suddette prove, contenuti nella tabella
allegata, si rilevano valori nettamente superiori rispetto alla media nazionale.
Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)
CLASSI SECONDE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia
Prova di lettura 94,8 81,1 79,4 76,6
Italiano 70,1 63,7 60,9 61,0
Matematica 66,8 56,5 55,1 54,6
Differenza nei risultati rispetto a classi/scuole con background familiare simile (punteggio in percentuale)
CLASSI QUINTE “De Amicis” di Trani Puglia Sud Italia
Italiano 65,2 60,4 59,5 61,0
Matematica 68,8 62,8 61,6 62,9
Nell’a.s.2014/2015 la rilevazione degli apprendimenti riguarderà obbligatoriamente tutti gli alunni delle
classi seconde e quinte della Scuola Primaria e la somministrazione delle prove avverrà nel rispetto del
seguente calendario:
5 maggio 2015→prova di preliminare di lettura per la II primaria e prova di Italiano per la II e V
primaria;
6 maggio 2015→ prova di matematica per la II e V primaria e Questionario studente per la V primaria.
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AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La VALUTAZIONE INTERNA (AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO) sarà avviata e espletata dalla
nostra scuola attraverso tre fasi:
l’autodiagnosi che accerta ed esamina le condizioni che connotano lo svolgimento delle attività
formative, dal punto di vista dell’organizzazione (in relazione ai bisogni degli utenti e al contesto in cui
la scuola è situata);
l’autovalutazione che riguarda l’osservazione e la misurazione dei processi in atto posti in essere con lo
scopo di perseguire le finalità formative definite dal POF;
l’autoanalisi che si fonda sugli elementi ricavati attraverso le due attività precedenti (diagnosi e
valutazione) e costituisce l’azione di riflessione qualitativa sui risultati ottenuti, che viene espressa
tramite livelli di efficienza e d efficacia.
VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ DEL P.O.F.
La valutazione delle attività del Piano si colloca come parte integrante dell’attività di insegnamento, in
quanto diventa momento di riflessione critica e di verifica dell'intervento didattico da parte dei docenti al
fine di operare con flessibilità sul progetto educativo, rivedendo i percorsi attivati ed apportando eventuali
modifiche in itinere.
Per la valutazione delle attività del P.O.F. si procederà con le seguenti azioni:
esame dei progetti presentati dai docenti del Circolo e verifica della loro coerenza con le linee
educative dell’istituto;
individuazione dei criteri, in sede di Collegio dei Docenti, in base ai quali scegliere i progetti da
attuare;
individuazione, in sede di Collegio dei Docenti, di regole e criteri per la scelta degli specialisti, che
condurranno i vari progetti e per le modalità di attuazione degli stessi;
osservazione e coordinamento in itinere dei progetti da parte dell’ insegnante Funzione Strumentale
area 4;
rilevazione e conoscenza della percezione che l’utenza (alunni e genitori) ha avuto delle esperienze
attuate nell’ambito di Interclasse, alla presenza dei genitori;
compilazione di griglie di valutazione da parte dei docenti rispetto a modalità, tempi di attuazione,
limiti, sviluppi;
verifica finale e relazione conclusiva da parte della Funzione Strumentale area 1;
presentazione al Collegio Docenti perché ne scaturiscano proposte di modifica, integrazione ed
adeguamento del P.O.F.
Al termine dell’anno scolastico, saranno realizzate dettagliate schede di verifica dei progetti, sia per la
Scuola dell’Infanzia che per la Scuola Primaria, per valutarne gli esiti e adottare eventuali correttivi in
futuro. La verifica e la valutazione delle attività svolte hanno un’importanza fondamentale, come momento
di controllo, poiché fanno parte integrante del processo educativo ed agiscono come componenti attivi nella
circolarità del sistema.
Nella scuola opera un nucleo di valutazione costituito da: il Presidente del Consiglio di Circolo, la docente
Funzione Strumentale di area 1, ins. Chieppa Raffaella, la docente Francesca Laurora di supporto alla F.S.,
un docente scuola dell’infanzia, il DSGA. È presieduto dal Dirigente Scolastico. Ha la funzione di:
1 elaborare strumenti per rilevare e valutare
a) i processi di istituto (didattici e gestionali)
b) i risultati raggiunti mediante l’erogazione del servizio
c) i dati e le informazioni più significative ai fini della loro utilizzazione nella costruzione del curricolo
2 raccogliere dati, tabularli, pubblicizzarli;
3 elaborare un rapporto di sintesi con l’indicazione dei risultati e degli eventuali punti di forza e di
debolezza
4 elaborare ed implementare un piano d’intervento per il miglioramento della qualità del servizio erogato,
dopo averne discusso collegialmente (staff di direzione e FF.SS.).
Direzione Didattica
Statale
“E. De Amicis”
Trani
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Nel corso dell’anno scolastico, per rispondere ai bisogni formativi dell’utenza, nella prospettiva del
miglioramento continuo del servizio erogato, saranno elaborati questionari che interesseranno tutte le figure
del sistema: Dirigente Scolastico, docenti, personale A.T.A., collaboratori.
I questionari saranno somministrati a tutti i genitori della scuola dell’Infanzia e Primaria del Circolo.
Di seguito si indicano i criteri di stesura dei questionari:
Valutazione dell’esperienza scolastica in relazione all’ambiente, al personale docente, non docente e
collaboratore.
Efficienza dell’organizzazione scolastica
Efficienza della struttura scolastica.
Gli items del questionari riguarderanno:
TEMPO SCUOLA
ORARIO SCOLASTICO
PROGETTI EXTRACURRICULARI DI CIRCOLO
PROGETTI CURRICULARI DI CIRCOLO
GRADIMENTO DELLE FAMIGLIE relativamente ai:
- Docenti
- Dirigente scolastico
- Personale di Segreteria
- Collaboratori scolastici
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PARTE TERZA: ALLEGATI
- PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ 73
- CARTA DEI SERVIZI 74
- REGOLAMENTO DI ISTITUTO
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ – A.S.2014/2015
In base a quanto disposto dall’ art.3 del D.P.R. n.235/2007, il presente Patto Educativo di Corresponsabilità
è parte integrante della documentazione di Istituto.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO SI IMPEGNA A: - garantire e favorire l’attuazione dell’Offerta Formativa;
- garantire e favorire il dialogo, la collaborazione e il rispetto tra le diverse componenti della comunità
scolastica;
- cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità scolastica per cercare e fornire risposte
adeguate.
IL PERSONALE NON DOCENTE SI IMPEGNA A: - essere puntuale e svolgere con precisione il proprio lavoro;
- conoscere l’Offerta Formativa e contribuire, per quanto di competenza, alla sua realizzazione;
- garantire il necessario supporto alle attività didattiche;
- segnalare ai docenti e al Dirigente scolastico eventuali problemi rilevati;
- favorire il rispetto tra tutte le componenti della comunità scolastica.
I DOCENTI SI IMPEGNANO A: - essere puntuali alle lezioni e precisi negli adempimenti previsti;
- creare un ambiente educativo , sereno e rassicurante, fondato sul dialogo e sul rispetto;
- favorire la capacità d’iniziativa, di decisione e di assunzione di responsabilità;
- incoraggiare il processo formativo, rispettando i tempi e il ritmo di apprendimento di ogni alunno;
- incoraggiare gli alunni ad apprezzare e a valorizzare le differenze, favorendo la piena integrazione;
- fa rispettare le norme di comportamento, i regolamenti e i divieti;
- controllare la regolare frequenza degli alunni;
- riammettere, dopo il terzo giorno consecutivo di assenza gli alunni con opportuno certificato medico;
- vigilare le classi durante le attività didattiche e l’intervallo;
- non abbandonare gli alunni senza averne dato avviso al Dirigente scolastico o a un suo collaboratore;
- lavorare in modo collegiale garantendo l’unitarietà di insegnamento;
- partecipare alle iniziative di formazione e di aggiornamento;
- assicurare il rispetto della privacy;
- riservare tempi per la comunicazione e l’informazione ai genitori sull’andamento didattico/disciplinare
degli alunni;
- utilizzare e declinare adeguatamente la libertà d’insegnamento garantita dall’art.33 della Costituzione.
LO STUDENTESI IMPEGNA A: - partecipare al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo;
- assumere atteggiamenti rispettosi nei confronti dei propri pari e dell’intero personale della scuola;
- lasciare l’aula solo se autorizzato dal docente.
I GENITORI/GLI AFFIDATARI SI IMPEGNANO A: - rispettare le scelte educative e didattiche della scuola rese note dal P.O.F. e dal Regolamento di Istituto;
- assicurare la piena autonomia dei bambini nell’utilizzo dei servizi igienici;
- collaborare con i docenti nel percorso apprendimento nei confronti dei propri figli;
- assicurare l’igiene personale;
- garantire la propria presenza al termine delle lezioni o delegare secondo le disposizioni previste dal
Dirigente;
- assicurare la frequenza regolare e puntuale dei propri figli;
- giustificare le assenze superiori a tre giorni continuativi con certificato medico:
- promuovere atteggiamenti di rispetto, collaborazione e solidarietà nei confronti delle diversità culturali
e personali;
- rivolgersi al Dirigente scolastico in presenza di problemi di natura didattica e personale durante i tempi
di ricevimento appositamente individuati;
- partecipare alle attività degli Organi Collegiali per formulare pareri e proposte nonché alle elezioni dei
rappresentanti dei genitori;
- risarcire la scuola per eventuali danni agli arredi, alle attrezzature e ai servizi arrecati da comportamenti
non adeguati dei figli.
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CARTA DEI SERVIZI DELLA SCUOLA
A.S. 2014/2015
(ALLEGATO al Piano dell’Offerta Formativa)
PREMESSA
La carta dei servizi del 1° Circolo Didattico “De Amicis” di Trani è il documento che definisce e rende noti
all’utenza i principi fondamentali ai quali la scuola ispira la sua attività didattica, amministrativa e
gestionale. Inoltre, è il documento attraverso il quale l’istituzione scolastica esplica agli utenti(docenti,
alunni, famiglie, enti locali privati e non, personale amministrativo, tecnico ed ausiliario) la sua azione di
“scuola come servizio” a disposizione di tutti e per il bene comune.
Il presente documento ha come fonte di ispirazione le seguenti normative:
- Articoli 2, 3, 30, 33, 34della Costituzione della Repubblica Italiana, in ottemperanza a quanto previsto
dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 7.6.1995;
- Legge 241/1990sullatrasparenzadell’azione amministrativa che garantisce il diritto di accesso agli atti
amministrativi e detta norme di celerità, efficienza ed efficacia nell’erogazione dei servizi pubblici;
- Legge delega421/92delD.Lgs. n.29/1993sulcomportamentodell’operatore pubblico nei confronti del
cittadino utente;
- D.M.31/03/94relativaalcodicedi comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni.
La carta dei servizi si articola in sei parti riguardanti:
1. Principi fondamentali
2. Area didattica
3. Servizi amministrativi
4. Condizioni ambientali della scuola
5. Procedura di reclamo
1. PRINCIPI FONDAMENTALI
I principi fondamentali di ispirazione della Carta servizi del 1 Circolo didattico “De Amicis” sono
contenuti negli artt. 3-33-34 della Costituzione Italiana. Eccoli qui di seguito elencati:
1.1 UGUAGLIANZA E TUTELA DELLA PRIVACY:
In coerenza con tutte le esperienze passate, la scuola conferma l’impegno per l’accoglienza e l’integrazione
di tutti gli alunni senza distinzione di razza, lingua, religione, condizioni economiche e sociali.
L’istituto scolastico adotta misure volte a favorire il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali dei
cittadini nonché della loro dignità, con particolare riferimento alla riservatezza all’identità ed alla protezione
dei dati personali. (D. L.gs n. 196/2003).
1.2 IMPARZIALITÀ E REGOLARITÀ:
Il servizio scolastico viene erogato dalla scuola secondo criteri di obiettività ed equità, avendo cura che
l’insegnamento evita ogni forma di faziosità. Le metodologie utilizzate devono consentire a tutti gli allievi il
raggiungimento degli obiettivi formativi e culturali previsti dal progetto didattico - educativo dell’Istituto.
1.3 ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE:
La scuola si impegna, con opportuni e adeguati atteggiamenti e azioni di tutti gli operatori del servizio, per
l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare
riguardo alle classi iniziali e alle situazioni di rilevante necessità. Particolare cura sarà posta per favorire
l’integrazione e la formazione degli alunni in situazioni di handicap o di disagio; situazioni che, di fatto,
possono ostacolare il pieno successo formativo dell’alunno.
-Iniziative della scuola dell’infanzia
La scuola dell’infanzia ritiene particolarmente importante il momento dell’accoglienza e del primo
periodo di inserimento nella scuola, poiché questi due momenti, che conseguono al primo distacco dalla
famiglia dipenderà la fiducia che il bambino acquisirà nei confronti della scuola e, del “mondo”.
Per favorire un buon inserimento, durante la prima settimana, le sezioni dei piccoli funzionano con orario
ridotto ed i due insegnanti sono in compresenza.
- Iniziative nella scuola primaria
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La prima conoscenza degli alunni si esplica attraverso il rapporto con le scuole di provenienza, che
consentirà di acquisire gli elementi relativi al percorso educativo compiuto dal bambino, mediante il
rapporto diretto degli insegnanti della scuola primaria con quelli della scuola dell’infanzia e con quelli della
scuole medie (anni- ponte) mediante incontri con le famiglie, in forme e modi da concordare. Momento
successivo fondamentale è la formazione delle classi: quanto più essa sarà basata su una buona
consapevolezza ed informazione, tanto più sarà efficace, equilibrata e razionale la distribuzione degli alunni
nelle classi, valorizzandone l’eterogeneità. Gli insegnanti avranno grande cura nel promuovere fin dai primi
giorni di scuola le condizioni materiali e psicologiche di benessere in favore di chi vi accede per la prima
volta. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche relative agli alunni stranieri e a
quelli diversamente abili, valorizzando le differenze come fattori di crescita culturale e sociale e
sollecitando la rete dei servizi del territorio ( ASL -mediatori culturali…).
1.4 DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E DI FREQUENZA:
L’utente ha la facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico.
Il Circolo accoglierà tutti gli alunni richiedenti, prescindendo dal relativo bacino di provenienza, avendo
come parametri o come condizioni limitative soltanto la disponibilità dell’organico e degli spazi. In caso di
eccedenza delle domande rispetto ai posti disponibili, la selezione delle domande, operata su delibera del
Consiglio di Circolo, avverrà tenendo presenti in modo combinato il criterio della territorialità.
L’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi successivi e la regolarità della frequenza sono assicurati
con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica.
Il Dirigente e gli insegnanti hanno doveri specifici relativamente all’obbligo scolastico, alla regolarità della
frequenza degli alunni della scuola primaria ed al fenomeno della dispersione scolastica. In caso di
perdurante irregolarità, il Dirigente scolastico si avvarrà di altre figure istituzionali per i provvedimenti del
caso.
1.5 PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA:
Istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta”
attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro
comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio.
Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extrascolastiche che realizzano
la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli
edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio scolastico.
La scuola organizza le proprie attività, ed in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti, secondo
criteri di efficienza, efficacia e flessibilità dell’attività didattica e dell’offerta formativa.
1.6 LIBERTÀ DI INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE:
La scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con
Istituzioni ed Enti culturali, nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite
dall’Amministrazione Centrale e Periferica Della Pubblica Istruzione.
La programmazione assicura il rispetto delle libertà di insegnamento dei docenti e garantisce la formazione
dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità,
nel rispetto degli obiettivi formativi.
2. AREA DIDATTICA
La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione ed il concorso
delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si
impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obiettivi
educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali.
IDENTITÀ STRUTTURALE DEL CIRCOLO
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola “De Amicis” è dotata di Biblioteca, Palestra, Cortile, Laboratorio Informatico/Scientifico – Aula
Magna con palco-teatro.
SCUOLA DELL’INFANZIA
I due plessi di scuola dell’ infanzia, di più recente costruzione, sono dotati di spazi sufficienti e funzionali
all’attività didattica.
TEMPO SCUOLA
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La scuola dopo aver preso atto, attraverso opportune osservazione e/o prove di ingresso, della situazione
iniziale in cui si trovano gli allievi, elabora le strategie di intervento a breve, medio e lungo termine, per
garantire il proficuo inserimento.
Nella scelta di libri di testo e delle strumentazioni didattiche, la scuola assume come criteri di riferimento la
validità culturale e la funzionalità educativa e la rispondenza alle esigenze degli alunni e delle classi.
Il nostro Tempo scuola:
Scuola primaria 27 ore settimanali + una classe prima a 40 ore settimanali.
Scuola dell’infanzia 25 ore settimanali
I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
Fra i bisogni formativi degli alunni della nostra scuola si riscontra: la necessità di entrare in relazione con
gli altri, tenendo presente i principi della convivenza democratica; il bisogno di usufruire di ambienti
formativi idonei a sviluppare le attitudini e le capacità di ciascuno;il bisogno del potenziamento della
cultura generale.
I valori etici e culturali che stanno alla base della vita quotidiana della scuola sono i seguenti:
- Parità di opportunità formative senza distinzione di sesso, razza, religione, handicap, condizioni socio-
culturali
- Accettazione e comprensione delle diverse culture e religioni
- Progressiva responsabilizzazione
- Autonomia
- Capacità di assumere iniziative
- Fiducia in se stessi
- Interesse e motivazione ad apprendere
- Cooperazione ad apprendere
- Benessere psicofisico
I rapporti tra tutti gli operatori che interagiscono nella scuola sono improntati al rispetto, alla correttezza e
alla coerenza con i valori indicati.
PROGETTO EDUCATIVO
La scuola garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:
1. Il piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) collegato al Programma finanziario Annuale.
2. Il Regolamento Del Consiglio Di Circolo.
1- IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
IL POF è il documento fondamentale, costitutivo dell’identità culturale e progettuale del Circolo contiene le
scelte educative ed organizzative, che ogni istituto Adotta nell’ambito della propria autonomia e costituisce
un impegno per l’intera comunità scolastica.
Integrato dal piano annuale delle attività educative e didattiche definisce, in modo razionale e produttivo, il
sistema organizzativo in funzione delle proposte culturali, delle scelte educative e degli obiettivi formativi,
per la cui realizzazione viene predisposto il Programma finanziario ANNUALE, documento contabile
contente la destinazione delle risorse alle varie attività e progetti del POF (visionabile in forma integrale sul
sito web della nostra scuola).
La programmazione educativo-didattica è predisposta collegialmente dall’èquipe dei docenti di classe in
modo che risulti aderente ai reali bisogni dei propri alunni. Essa articola i percorsi formativi nel rispetto
degli obiettivi e delle finalità espresse dalle Indicazioni Nazionali, individua le modalità di verifica e
valutazione iniziali, in itinere e finali, elabora percorsi individualizzati di insegnamento-apprendimento per
il recupero e il potenziamento degli apprendimenti. Della sua attuazione viene data informazione ai genitori
durante le assemblee di classe e interclasse. Resta indiscussa la libertà di insegnamento dei vari docenti
finalizzata esclusivamente alla migliore crescita formativa degli alunni.
IL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Regolamento di Circolo comprende le norme relative a:
Principi generali ………………………………….....................................................................(art. 1 – 10)
Comportamento alunni ……………………………………………………………………….(art. 11 – 13)
Spazi, strutture e dotazioni ……………………………...........................................................(art. 14 – 17)
Modalità di comunicazione con studenti e genitori ………………………………….………….…(art. 18)
Consiglio di Circolo ………………………………………………………………….……….(art. 19 – 35)
Disposizioni finali ………………………………………………………………………………….(art. 36)
3. SERVIZI AMMINISTRATIVI
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Ai fini di un miglior servizio per l’utenza, la scuola individua qualità dei servizi amministrativi e i relativi
standard.
I seguenti fattori di celerità delle procedure:
Va garantita la massima celerità possibile, nel rispetto delle priorità fissate dalle norme o ritenute
necessarie.
Trasparenza:
Tutti gli atti devono essere conoscibili dagli interessati alle condizioni previste dalle norme sulla
"trasparenza" degli atti, purché non riguardino persone, oppure non rivestano carattere riservato per espressa
disposizione normativa (Legge sulla tutela della Privacy).
Informatizzazione dei servizi di segreteria:
Èormai acquisita una automatizzazione di buona parte dei dati e delle informazioni di cui si avvale l'ufficio:
l'automatizzazione completa consente di collegare in rete l'ufficio con tutti gli altri soggetti del sistema
scolastico nazionale; l'aggiornamento costante del software e l'accurata manutenzione e rinnovo di PC sono
fattori di efficienza amministrativa e miglioramento del servizio.
Servizio per il pubblico:
Gli orari dell’ufficio e la sua organizzazione (in termini di flessibilità e di potenziamento) sono definiti in
modo da consentire normalmente una risposta immediata all’utenza, senza code o tempi di attesa.
Centralino:0883/481213 - Fax: 0883.481213 – 0883.482789
E-mail: [email protected] – [email protected] – Sito web: www.scuoladeamicistrani.it
Standard specifici delle procedure: L’iscrizione viene effettuata nel periodo stabilito e viene pubblicizzata
in modo efficace, mediante un informazione capillare trasmessa direttamente a tutte le famiglie interessate
I documenti di valutazione degli alunni sono consegnati direttamente dai docenti di classe al termine delle
operazioni generali di scrutinio
La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, fornendo le informazioni richieste in
modo cortese e pertinente.
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico tutti i giorni
Il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi riceve dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore
12,00.
L’ufficio di segreteria riceve il pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 11,30 alle ore 13.00 e il lunedì
pomeriggio dalle ore 16,30 alle ore 17,30.
Tutti gli operatori scolastici assicurano all’utenza la trasparenza nei contatti telefonici, dichiarando il
proprio nome , cognome e la qualifica rivestita all’interno della scuola.
Per informazione sono inoltre resi disponibili appositi spazi per:
Presso l’ingresso e presso gli uffici devono essere presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di
fornire all’utenza le prime informazioni del servizio.
Per la riconoscibilità degli operatori, nelle porte di accesso agli uffici devono essere indicati il nome e la
qualifica del funzionario o dell’impiegato , nelle porte di accesso alle aule devono essere indicati i nomi
degli insegnanti della classe ospitata o dell’attività che vi si svolge
Il regolamento d’Istituto deve avere adeguata pubblicità mediante l’affissione all’Albo della Direzione
Didattica e sul sito web della scuola.
4. CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA
L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente, sicuro. Le condizioni di igiene e sicurezza dei locali
e dei servizi devono garantire una permanenza a scuola confortevole per gli alunni e per il personale.
Il personale ausiliario deve adoperarsi per garantire la costante igiene dei servizi.
Ogni plesso individua un referente per il servizio prevenzione e protezione a cui rivolgersi per segnalazioni
o richieste in merito alla qualità delle condizioni ambientali dei locali.
Ogni plesso affigge all’Albo la documentazione sulla sicurezza predisposta secondo le norme di legge
(Dlg.626/94 e sue successive modificazioni) ivi compreso il piano di evacuazione in caso di emergenza.
STRUTTURE EDILIZIE DEL 1° CIRCOLO
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plesso San Paolo n.8 sezioni, alunni n.203- tel. 0883.581685
plesso Dell’Olio n.6 sezioni, alunni n. 130– tel. 0883.500804
E.De Amicis n. 37 classi 797 alunni – tel. 0883.481213 – 0883.482789
STRUTTURE ED ATTREZZATURE IN DOTAZIONE:
palestra, atrio, 2cortili, biblioteca, aula magna (sala teatro), laboratorio di informatica, laboratorio
scientifico, 4 aule dotate di LIM, ascensore, scale di emergenza
5. PROCEDURA DEI RECLAMI
Osservazioni in forma orale saranno accolte dal Dirigente Scolastico come sintomi di un disagio da
analizzare per individuare e attuare procedure di soluzione.
Qualora il reclamo sia espresso in forma scritta, esso deve contenere generalità. Indirizzo e reperibilità del
proponente. In nessun caso saranno accolti reclami anonimi.
Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde di norma, in forma
scritta, attivandosi per rimuovere le cause che lo hanno prodotto.
La Carta può essere modificata su proposta del D. S., del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Circolo.
Dette modifiche devono avere la doppia approvazione dei due Organi suddetti. Sono esclusi da tale
procedimento tutti i provvedimenti attinenti l’organizzazione.
La presente Carta, elaborata dalle componenti della comunità scolastica, è stata approvata dal Collegio dei
Docenti e dal Consiglio di Circolo.
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1° CIRCOLO DIDATTICO “E. DE AMICIS” Via N. De Roggiero, 56 – 76125 TRANI (BT)
C.F. 83002530729 – Tel. e Fax 0883.481213 – 0883.482789
e-mail: [email protected] – [email protected]
sito web: www.scuoladeamicistrani.it
REGOLAMENTO DI CIRCOLO
(Allegato al Piano dell’Offerta Formativa)
Approvato con delibera n.1 del Consiglio di Circolo del 18.12.2013
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Paola Valeria Gasbarro
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Approvazione, pubblicizzazione, procedure di modifica del Regolamento di Circolo
Il presente Regolamento entra in vigore dopo l’approvazione del Consiglio di Circolo e la pubblicazione
dello stesso all’Albo del sito Web della scuola. Con l'approvazione dello stesso cessano di avere efficacia
tutte le precedenti delibere o regolamentazioni concernenti le materie disciplinate dal Regolamento.
Il Regolamento è vincolante per tutti gli utenti e/o attori del servizio scolastico, in relazione al ruolo ed alla
funzione che esplicano. Ha validità sino a che il C.d.C. non vi provveda con nuova delibera. È fatto obbligo
a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare.
Qualsiasi proposta di modifica del presente Regolamento deve essere presentata per iscritto al C.d.C. con la
formulazione specifica delle modifiche, aggiunte o soppressioni richieste. Le proposte possono essere
presentate dalle varie componenti del circolo e da ogni membro della comunità scolastica. Il C.d.C.,
esaminate le proposte e le osservazioni, delibererà le eventuali modifiche, aggiunte o soppressioni a
maggioranza assoluta dei componenti.
Tutto ciò che non è previsto nel presente Regolamento viene comunque disciplinato dalle Leggi vigenti.
LA COMUNITÀ SCOLASTICA
ARTICOLO 1
Il regolamento interno delinea un quadro normativo che garantisce il corretto funzionamento della scuola.
La scuola, quale ambiente educativo, è il luogo in cui ogni comportamento ha una rimarcata visibilità
collettiva ed assume per questo il carattere della esemplarità sociale. Da qui la necessità che gli
atteggiamenti e le relazioni tra i soggetti che interagiscono in tale contesto siano improntati ai principi della
correttezza, della considerazione reciproca, della collaborazione.
Il “regolamento interno” fa riferimento al nuovo concetto di disciplina intesa come responsabilità personale
ed ai diritti degli alunni intesi come protagonisti della propria formazione culturale.
Il 1° C.D. “De Amicis” costituisce una comunità composta da alunni, docenti, personale ATA, genitori.
Essa è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione di conoscenze e competenze e
lo sviluppo della coscienza critica.
Tutti i membri della comunità hanno pari dignità e sono investiti, ognuno nel proprio ruolo, di eguale
responsabilità per il retto funzionamento della istituzione scolastica ed il raggiungimento dei fini di cui al
seguente articolo.
La comunità scolastica ha come propri fini specifici:
a) la realizzazione di un clima di libertà, democrazia e solidarietà a garanzia del diritto inviolabile
dell’alunno alla propria libertà di apprendimento;
b) l’attuazione del diritto allo studio nel rispetto del diritto alla riservatezza di ciascun alunno;
c) il pieno sviluppo delle capacità critiche ed intellettuali degli alunni;
d) la formazione culturale e globale degli alunni;
e) il perfezionamento e l’aggiornamento culturale e professionale dei docenti;
f) la formazione civica di tutti i suoi membri secondo i principi di cui alla lettera a);
g) l’attuazione di iniziative unitarie per tutti i suoi membri atte a sviluppare lo spirito di collaborazione e di
comunità.
La comunità scolastica si inserisce nella più vasta comunità locale, sociale e culturale nella quale si trova ad
operare e promuove la collaborazione con le altre istituzioni scolastiche e con Enti territoriali.
I SOGGETTI DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA
ARTICOLO 2 – Il DIRIGENTE SCOLASTICO
La funzione dirigenziale è esplicata secondo le norme contenute nel D.Lgs.297/1994, nel CCNL e nelle
leggi e norme che regolano l’autonomia scolastica.
Il Dirigente Scolastico:
- rappresenta l’istituzione scolastica sul piano giuridico ed organizzativo ed assume la responsabilità
degli esiti della scuola;
- coordina tutte le azioni interne;
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- pianifica e predefinisce il piano dell’offerta formativa:
- cura il passaggio dell’informazione al collegio dei docenti;
- pubblica il P.O.F. e coordina i soggetti coinvolti;
- attiva i necessari rapporti con il territorio;
- presiede i Consigli di intersezione e di interclasse (sostituito eventualmente dal docente delegato), il
Collegio dei docenti, il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti;
- è membro di diritto del Consiglio di circolo;
- presiede la Giunta esecutiva del Consiglio di circolo;
- procede alla formazione delle classi e all’assegnazione ad esse dei singoli docenti secondo proposte del
Collegio dei docenti e tenendo conto dei criteri indicati dal Consiglio di Circolo;
- stabilisce l'orario delle lezioni secondo le proposte del Collegio dei docenti e tenendo conto dei criteri
indicati dal Consiglio di circolo;
- convoca le riunioni del Collegio dei docenti, della Giunta esecutiva, dei Consigli di intersezione e di
interclasse e del Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti;
- ha facoltà, qualora lo ritenga opportuno, di convocare riunioni congiunte di genitori, docenti ed alunni.
ARTICOLO 3 – COLLABORATORI E STAFF DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
I collaboratori del Dirigente costituiscono un organo consultivo e di collaborazione nella gestione
organizzativa dell’Istituzione scolastica. Ai collaboratori del Dirigente potranno essere delegati alcuni
compiti organizzativi e di gestione. I collaboratori sono convocati dal Dirigente o su richiesta motivata di
almeno uno di essi.
Lo staff di dirigenza, per gli aspetti relativi all’organizzazione generale, è costituito dal Dirigente Scolastico
e dai collaboratori del Dirigente. In caso di assenza o impedimento di breve durata, il Dirigente viene
sostituito da uno dei suoi collaboratori, da lui designato stabilmente all’inizio dell’anno scolastico come
collaboratore vicario.
Per la gestione del Piano dell’Offerta Formativa, lo staff di dirigenza è integrato dalle Funzioni Strumentali
designate dal Collegio dei docenti e da docenti dei Gruppi di lavoro.
ARTICOLO 4 – DOCENTI
I docenti svolgono l’attività didattica e adempiono agli obblighi connessi con la loro funzione in conformità
delle leggi vigenti, nel rispetto della libertà di insegnamento (art. 33 della Costituzione) e della coscienza
morale e civile degli alunni e delle loro famiglie secondo i principi fissati dalla Costituzione.
All'inizio dell'anno scolastico ogni docente, con riferimento al P.O.F. e sulla base delle indicazioni fornite
dal Consiglio di Interclasse/Intersezione e dal Collegio dei docenti, predispone il Piano educativo- didattico.
Detto piano viene presentato nel Consiglio per l’approvazione.
All'inizio dell'anno scolastico ogni docente comunica ai genitori le modalità di svolgimento degli incontri
scuola-famiglia, l'orario di colloquio individuale con i genitori, secondo le indicazioni del Collegio dei
docenti e secondo quanto di seguito regolamentato. Ogni docente deve sollecitare incontri con genitori
qualora ne ravvisi l'opportunità.
ARTICOLO 5 – ALUNNI
Tutti gli alunni hanno eguale diritto allo studio.
Nei loro rapporti reciproci e con gli altri membri della comunità hanno diritto ad eguale rispetto e
trattamento.
Il Consiglio di Circolo, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Interclasse/Intersezione promuovono le
iniziative più idonee ad eliminare le cause di natura economica o ambientale pregiudizievoli all'esercizio del
diritto allo studio ed all'eguaglianza di tutti gli studenti nell'ambito della comunità scolastica.
È diritto degli alunni ricevere un insegnamento sereno, costantemente aggiornato, conforme alle linee
programmatiche approvate all'inizio dell'anno scolastico, aperto al dibattito ed alla collaborazione,
rispettoso della coscienza morale e critica di ognuno e delle famiglie. Tutti gli alunni hanno altresì pieno
diritto di usare, nello svolgimento dei programmi, le attrezzature didattiche della scuola secondo i
regolamenti.
È diritto-dovere degli alunni partecipare alla vita della scuola, frequentare regolarmente le lezioni,
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contribuire al loro regolare e proficuo svolgimento, impegnarsi nello studio, nell'aggiornamento e nella
ricerca sia individuale sia di gruppo, rispettare i locali e le attrezzature della scuola.
Gli alunni devono presentarsi a scuola ordinati; il loro comportamento deve essere rispettoso e dignitoso.
Gli alunni dovranno assolutamente evitare di affacciarsi alle finestre, di richiamare l’attenzione dei passanti,
di gettare oggetti, carta o altro dalle finestre stesse. I Docenti vigileranno assiduamente sul rispetto della
norma.
Gli alunni e di conseguenza le famiglie sono responsabili in solido di tutti i danni arrecati per dolo, incuria e
imprevidenza agli arredi, alle attrezzature e ai beni della Scuola.
Qualora gli alunni vengano meno alla correttezza e al rispetto dei compagni, degli insegnanti, del personale
ATA e di qualunque altra persona presente a scuola incorrono nelle sanzioni disciplinari previste dal
regolamento di disciplina.
Gli alunni di ogni classe sono responsabili della propria aula, della pulizia e dell’ordine degli arredi.
ARTICOLO 6 – GENITORI
Tutti i genitori degli alunni della Scuola hanno il diritto-dovere di interessarsi delle attività e delle
problematiche della Scuola e di dare il proprio contributo per la loro soluzione. Tale diritto-dovere viene
esercitato mediante la partecipazione, nelle forme stabilite dalla legge e dal presente regolamento, ai vari
Organi Collegiali, alle assemblee di classe e di Circolo ed alle altre iniziative promosse dal Consiglio di
Circolo.
Ogni genitore ha altresì il diritto-dovere di favorire l'inserimento del figlio nella comunità scolastica sia
seguendone l'attività di studio e di formazione sia curandone lo sviluppo morale, civico e culturale sia
prendendo frequenti contatti con i singoli docenti della classe frequentata dal figlio, al fine di una
auspicabile sintonia fra l'azione della famiglia e quella della Scuola
Tutti i genitori hanno diritto di riunirsi in gruppi o associazioni e di usare, per attività o riunioni riguardanti
i problemi scolastici o scambi culturali, i locali della scuola nell'orario e secondo le modalità stabilite dal
presente regolamento e concordate con il Dirigente Scolastico.
Le eventuali attività di volontariato svolte dai genitori nell'ambito dei servizi offerti dalla scuola vanno
preventivamente concordate con il Dirigente e sottoposte all’approvazione del Collegio Docenti e del
Consiglio di Circolo.
ARTICOLO 7 – PERSONALE ATA
Il personale ATA opera sotto la diretta responsabilità del Direttore dei servizi generali e amministrativi, il
quale dispone il lavoro con riferimento al POF, alle indicazioni del Dirigente e alla contrattazione decentrata
di circolo.
I collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici si occupano della sorveglianza degli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in
caso di momentanea assenza dell’insegnante. A tale proposito devono essere segnalati al Dirigente tutti i
casi di indisciplina, di pericolo, di mancato rispetto degli orari e dei regolamenti e le classi scoperte, nonché
gli atti vandalici per permetterne di individuare i responsabili. Il servizio prevede la presenza al posto di
lavoro e la sorveglianza nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad eventuali incarichi
accessori quali controllo chiavi e apertura e chiusura di locali.
I collaboratori scolastici devono:
a) vigilare con i docenti in occasione del trasferimento degli alunni dai locali scolastici ad altre sedi anche
non scolastiche, palestre, laboratori;
b) offrire ausilio materiale agli alunni diversamente abili;
c) occuparsi dell’apertura e chiusura dei locali scolastici, dell’accesso e movimento interno degli alunni e
del pubblico;
d) assicurare la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti e arredi, lo spostamento di suppellettili.
Il personale ausiliario in servizio al portone d’ingresso vigilerà scrupolosamente sulle persone che accedono
e che escono dalla scuola. Nessun alunno può lasciare anzitempo la scuola senza l’autorizzazione scritta del
Dirigente o di un suo collaboratore.
Gli assistenti amministrativi
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I settori di competenza degli assistenti amministrativi sono i seguenti:
a) gestione del personale docente, rapporto di lavoro personale dipendente a T.I. e a T.D.;
b) gestione del personale ATA, rapporto di lavoro personale dipendente a T.I. e a T.D.;
c) settore finanziario e patrimoniale, area magazzino, rapporti con l’esterno, affari generali;
d) settore finanziario e patrimoniale, documentazione privacy;
e) protocollo informatico, affari generali, rapporti con l’esterno;
ARTICOLO 8 – GLI ORGANI COLLEGIALI
Al fine di realizzare la partecipazione alla gestione della scuola dando ad essa la connotazione di una
comunità che interagisce con l’intera società territoriale, nella Scuola operano gli OO.CC di cui all’art.5 e
seguenti del D.Lgs. 297/1994.
La partecipazione dei genitori avviene nel rispetto degli Ordinamenti e delle competenze e responsabilità
proprie del DS, dei docenti e di tutto il personale che opera nella scuola.
La partecipazione dei docenti si fonda sull’esercizio responsabile della libertà di insegnamento finalizzata a
promuovere la piena formazione della personalità degli alunni e si concretizza nel contributo professionale
che ciascun insegnante può e deve dare per consentire che il Collegio dei Docenti e tutte le sue articolazioni
funzionali (équipe pedagogiche, gruppi di lavoro, gruppi di studio, ecc.) si organizzino per migliorare
costantemente l’efficacia dei processi di apprendimento e insegnamento.
Gli Organi Collegiali operanti nell’Istituto sono:
Consiglio di Circolo e Giunta Esecutiva
Collegio dei Docenti
Consigli di Interclasse/Intersezione;
Comitato di Valutazione del servizio;
Commissione Elettorale.
Convocazione degli Organi Collegiali
Gli Organi Collegiali vengono convocati tramite avviso contenente l'o.d.g. consegnato ai singoli membri o
tramite pubblicazione all’albo e sul sito web. L’avviso è, di norma, consegnato almeno 5 giorni prima delle
riunioni ordinarie ed almeno 2 giorni prima delle riunioni straordinarie. Le adunanze si tengono in un
qualsiasi giorno lavorativo.
Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali che esercitano
competenze parallele ma con rilevanza diversa in determinate materie.
Di ogni seduta dell’Organo Collegiale si redige un verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario. Il
verbale è approntato entro 10 giorni e depositato in Presidenza ed è letto ed approvato nella seduta
successiva.
Ciascun membro dell’Organo Collegiale ha facoltà di chiedere che siano riportate integrazioni e
precisazioni. Il verbale è a disposizione di qualsiasi componente della scuola, salvo i casi di segretezza
stabiliti dalla legge, previa richiesta al Dirigente scolastico.
La pubblicità degli atti relativi alle delibere del Consiglio di Circolo deve avvenire entro il termine massimo
di dieci giorni dalla seduta del Consiglio. Il verbale rimane affisso all’albo per un periodo di trenta giorni.
Non sono soggetti a pubblicazione atti riservati e deliberazioni riguardanti persone.
Le elezioni degli organi collegiali di durata annuale hanno luogo entro il secondo mese dell’anno scolastico.
Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.
Consigli di Intersezione/Interclasse
I consigli di Intersezione/Interclasse sono convocati dal Dirigente scolastico di propria iniziativa o su
richiesta scritta e motivata della maggioranza dei membri. I consigli si riuniscono, di regola, almeno ogni
bimestre. Sono presieduti dal DS o da un docente da lui delegato.
Il Consiglio di Intersezione nella scuola dell’infanzia e il consiglio di Interclasse nella scuola primaria sono
rispettivamente composti dai docenti delle sezioni dello stesso plesso nella scuola dell’infanzia, dai docenti
dei gruppi di classi parallele. Fanno parte del consiglio di intersezione e di interclasse anche i docenti di
sostegno che, ai sensi dell'articolo 315, comma 5, sono contitolari delle classi interessate.
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Fanno parte, altresì, del consiglio di intersezione e di interclasse nella scuola dell’infanzia e nella scuola
primaria, per ciascuna delle sezioni o delle classi interessate un rappresentante eletto dai genitori degli
alunni iscritti.
I Consigli:
a) formulano proposte in ordine all’azione educativa e didattica, incluso il piano annuale dei viaggi di
istruzione e delle visite guidate;
b) esprimono un parere obbligatorio sull’ adozione dei libri di testo;
c) hanno il compito di agevolare i rapporti di reciproca ed efficace collaborazione tra docenti, genitori ed
alunni.
d) le competenze relative alla progettazione didattica, al coordinamento interdisciplinare,
e) alla valutazione dei processi di apprendimento degli alunni, spettano ai Consigli di cui al presente
articolo con la sola presenza dei docenti che ne fanno parte.
I Rappresentanti dei Genitori sono eletti con votazione a scrutinio segreto tra i genitori di ciascuna classe.
Hanno il compito di coordinare e raccogliere le proposte e le problematiche di interesse generale tra i
genitori della classe e di raccordo con i docenti e il Dirigente scolastico. Possono richiedere la
convocazione dell’assemblea di classe per discutere punti all’ordine del giorno di particolare rilevanza e
nell’interesse degli alunni della classe.
Devono mantenere l’impegno assunto partecipando alle riunioni convocate dal Dirigente scolastico e farsi
carico di trasmettere a tutti i genitori qualsiasi informazione o decisione presa nella riunione.
Consiglio di Circolo
Il Consiglio di Circolo è composto da 19 membri, di cui 18 eletti e un membro di diritto: Dirigente
Scolastico (membro di diritto), 8 rappresentanti dei genitori, 8 rappresentanti del personale docente, 2
rappresentanti del personale ATA.
La prima riunione del Consiglio di Circolo successiva alla nomina è disposta dal Dirigente Scolastico che lo
presiederà. Nella prima seduta il Consiglio elegge il proprio Presidente tra i rappresentanti dei genitori.
Elegge anche i componenti della Giunta Esecutiva. Il Consiglio può deliberare di eleggere fra i genitori
anche un vice presidente.
Alle sedute del Consiglio di Circolo possono assistere, previo accertamento del titolo di elettore ed in
relazione alla capienza dei locali, i genitori degli alunni frequentanti, i Docenti e il Personale ATA in
servizio nella scuola. Possono essere ammessi anche, a titolo consultivo, esperti, specialisti che collaborano
con il mondo della scuola. Hanno diritto di voto solo i membri effettivi. Alle sedute non è ammesso il
pubblico quando siano in discussione argomenti a carattere riservato.
Al Consiglio di Circolo – eletto triennalmente – sono attribuite le competenze previste dal D.Lgs
n.297/1994 e successive modificazioni ed integrazioni e dal D.I. n.44/2001.
Giunta Esecutiva
La Giunta Esecutiva del Consiglio di Circolo è composta da sei membri:
quattro eletti dal C.d.C. (2 genitori, 1 docente, 1 personale ATA)
due membri di diritto (il Dirigente Scolastico che la presiede e il DSGA che ne è Segretario).
Alla Giunta Esecutiva sono attribuite le funzioni di cui al già citato D.Lgs. n.297/1994 e successive
modificazioni ed integrazioni. In particolare la GE predispone il Programma Annuale e il Conto Consuntivo
prepara i lavori e l’ordine del giorno del Consiglio di Circolo, fermo restando il diritto di iniziativa del
Consiglio stesso, curandone l’esecuzione delle delibere.
Collegio dei Docenti
Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente con contratto a tempo indeterminato e determinato
in servizio in tutti i plessi della scuola e dal DS che lo presiede e lo convoca.
Al Collegio competono tutte le attribuzioni previste dal D.Lgs. n.297/1994 e successive modificazioni e
integrazioni.
Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti
Il Comitato di valutazione del servizio degli Insegnanti è disciplinato ai sensi del D.Lgs n.297/1994.
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Esso è composto dal Dirigente scolastico, presidente, da 4 docenti membri effettivi e 2 docenti membri
supplenti, eletti annualmente dal collegio dei docenti a scrutinio segreto all’inizio dell’anno scolastico.
Le funzioni di segretario del Comitato sono attribuite dal presidente ad uno dei docenti membro del
comitato stesso. Il comitato di valutazione del servizio esercita le competenze previste in materia di anno di
formazione del personale docente dell’istituto e di riabilitazione del personale docente.
Commissione elettorale
La Commissione elettorale è composta da 5 membri: 2 docenti, 2 genitori, 1 non docente ATA, designati
dal Consiglio di circolo o dal Dirigente scolastico. Il presidente della commissione viene eletto a
maggioranza dei componenti. Il segretario è nominato dal Presidente. La commissione deve essere nominata
45 giorni prima delle elezioni. Entro 35 giorni prima delle elezioni, il DS è tenuto a comunicare alla
commissione elettorale gli elenchi aggiornati degli elettori suddivisi per componenti e in ordine alfabetico.
Gli elenchi definitivi devono essere pubblicati, da parte della commissione, entro 25 giorni dalle elezioni.
La commissione ha il compito di valutare eventuali ricorsi e controllare la regolarità delle liste e delle
procedure elettorali.
ARTICOLO 9 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
La scuola riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative e pertanto ritiene necessaria l’integrazione
formativa con la famiglia, che è sede primaria dell’educazione degli alunni. Il rapporto educativo è regolato
dal Patto di corresponsabilità. Il Patto è sottoscritto dai genitori o dal genitore che esercita la patria nei
primi mesi dell’anno scolastico.
Gli incontri tra insegnanti e genitori calendarizzati nell’anno scolastico hanno lo scopo di:
a) informare sia preventivamente che successivamente i genitori sulle proposte di attività, progetti
curricolari ed extracurricolari, visite e viaggi di istruzione
b) raccogliere pareri e indicazioni da inserire nel POF
c) partecipare all’autovalutazione in itinere e finale del POF per un’autovalutazione con altre componenti
della comunità scolastica
Assemblee dei genitori
I genitori degli alunni possono riunirsi in assemblea nei locali della scuola secondo quanto stabilito dalle
norme vigenti art.15 D.Lgs. 297/94.
Colloqui
I colloqui, su richiesta di un docente o genitore, si svolgeranno nelle ore e nel giorno concordato, tranne che
nelle ore destinate alla programmazione settimanale.
Durante gli incontri non sono ammessi alunni all’interno dell’edificio scolastico; nel caso ciò succedesse,
essi sono sotto la diretta sorveglianza e responsabilità dei medesimi genitori.
I genitori degli alunni non possono accedere alle classi per colloqui con gli insegnanti dopo l’inizio delle
lezioni o durante l’orario di servizio dei docenti.
ARTICOLO 10 – VISITE GUIDATE, VIAGGI D’ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE
Per realizzare compiutamente le proprie finalità educative e didattiche la scuola progetta ed organizza uscite
didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione.
Il DS (o il docente collaboratore vicario) autorizza formalmente ogni uscita didattica, visita guidata e
viaggio di istruzione, individuando i docenti accompagnatori ed il docente responsabile. Senza detta
autorizzazione nessun iniziativa può essere realizzata, anche se di breve durata ed effettuata a piedi nei
dintorni degli edifici scolastici.
Le visite guidate vanno effettuate secondo il calendario stabilito, mantenendo il rapporto 1/15 alunni tra
docenti e alunni e in caso di necessità elevato a 20 alunni.
I docenti organizzatori delle iniziative in argomento devono sempre e formalmente informare i genitori
degli alunni delle proprie classi delle finalità educativo-didattiche, di tutti gli aspetti organizzativi (durata,
mezzi di trasporto, itinerario, ecc.), delle modalità attraverso cui si organizza la vigilanza e delle
responsabilità che ne derivano ai genitori nel momento in cui autorizzano i propri figli a partecipare alle
iniziative illustrate.
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Gli stessi docenti devono sempre e formalmente acquisire l’autorizzazione dei genitori di tutti gli alunni
partecipanti.
Gli alunni i cui genitori non hanno provveduto a restituire firmato l’apposito modulo di autorizzazione non
dovranno partecipare all’iniziativa programmata e verranno affidati ai docenti di una delle classi/sezioni non
partecipanti.
I docenti accompagnatori ovvero qualunque adulto partecipi alle iniziative in parola con funzione di
accompagnatore, ivi incluso lo stesso Dirigente Scolastico e il personale ATA, hanno l’obbligo di vigilare
con ogni attenzione sulla sicurezza e sull’incolumità degli alunni affidati. Le responsabilità che derivano
agli accompagnatori sono quelle previste dagli artt. 2047 e 2048 del Codice di Procedura Civile.
Possono partecipare, laddove il consiglio di Interclasse/Intersezione lo ritenesse opportuno, i genitori
rappresentanti di classe, pagando la quota prevista per l’entrata in musei ed altro o, in caso di impossibilità
degli stessi, un altro genitore per classe concordato con i docenti. È permessa la presenza del genitore
dell’alunno disabile e di eventuali altri alunni con particolari esigenze fisiche opportunamente documentate.
In caso di partecipazione di persone adulte genitrici occorre che la loro presenza sia prevista e motivata
nella richiesta del docente proponente, che sia autorizzata dal Dirigente previa dichiarazione da parte loro di
attenersi scrupolosamente alle indicazioni del docente-responsabile dell’iniziativa, previo versamento della
loro quota nonché sottoscrizione di idonea assicurazione ovvero dichiarazione liberatoria nei confronti della
scuola in caso di incidente o danno.
I costi dei viaggi di istruzione e delle visite guidate sono a carico delle famiglie degli alunni. Ciò premesso,
i docenti organizzatori dovranno porre la massima cura nel proporre iniziative i cui costi siano equilibrati
rispetto ai benefici.
Nel momento in cui viene presentato il progetto di una visita guidata o di un viaggio di istruzione i genitori
di alunni che hanno particolari problemi di salute (es. allergie a particolari alimenti) ovvero patologie che
prevedono l’assunzione di farmaci o l’esclusione da alcuni percorsi o attività hanno l’obbligo di informare
preventivamente i docenti organizzatori insieme ai quali valuteranno se l’alunno può partecipare
all’iniziativa in serenità e in sicurezza.
Il docente di sostegno ha l’obbligo di accompagnare la classe in cui è inserito l’alunno partecipante
all’uscita.
Qualora fossero presenti due allievi disabili affidati allo stesso insegnante di sostegno, solo nel caso di
handicap non grave sarà possibile ritenere sufficiente la dichiarazione di impegno per entrambi gli alunni da
parte del predetto insegnante. In questo caso sarà possibile prevedere la presenza del genitore o di un
collaboratore scolastico, senza che si creino disservizi nella attività scolastica tradizionale.
I docenti responsabili, sentiti gli accompagnatori, devono assumere tutte le decisioni che si rendono
necessarie per garantire la sicurezza dei partecipanti (es. sospensione del viaggio, modifiche di itinerario,
rientro anticipato, ecc).
Per la realizzazione dell’iniziativa la partecipazione degli alunni appartenenti alla stessa classe o sezione
della scuola dell’infanzia non può essere inferiore al 80% del numeri complessivo degli alunni destinatari.
Gli alunni non partecipanti sono tenuti a frequentare le lezioni e saranno aggregati ad altre classi.
ARTICOLO 11 – CONCESSIONI DI LOCALI A TERZI
L’istituzione scolastica può concedere i propri locali ad associazioni, enti, organizzazioni e privati, nei
termini e alle condizioni di cui al presente regolamento. Le associazioni che intendono fare richiesta dei
suddetti locali, devono inoltrare la richiesta al DS che, in seguito alla delibera di concessione del Consiglio
di Circolo, concede i locali. I locali scolastici possono essere concessi in uso a terzi esclusivamente per
l’espletamento di attività aventi fini di promozione culturale, sociale, civile e sportivo degli utenti. Le
attività didattiche proprie della scuola hanno assoluta preminenza e priorità rispetto all’utilizzo dei
concessionari interessati.
La concessione avviene a condizione che le associazioni si assumono gli oneri relativi all’apertura ed alla
chiusura dei locali utilizzati, alla loro pulizia e sorveglianza; sono responsabili civilmente e
patrimonialmente per eventuali danni che dall’uso dei locali possono derivare a persone e cose, esonerando
il Dirigente Scolastico da ogni responsabilità per i danni succitati.
ARTICOLO 12 – DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito nelle classi o comunque
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nell'area scolastica senza la preventiva autorizzazione del Dirigente Scolastico.
È garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale utilizzabile nel lavoro
scolastico (giornali, ecc. ...) e di quello frutto del lavoro della scuola stessa e delle classi (giornalino, mostre,
ricerche). È garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni culturali, ecc.
La scuola non consentirà la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo economico e speculativo.
Il Dirigente Scolastico disciplinerà la circolazione del materiale.
Presso ogni sede scolastica è disponibile uno spazio per consentire alle Organizzazioni Sindacali di
categoria ed alle RSU di Istituto di affiggere tutto il materiale informativo consentito dalle vigenti
disposizioni.
Fatta eccezione per alcune comunicazioni di natura sindacale per il materiale propagandistico delle
Organizzazioni Sindacali medesime, il DS dovrà autorizzare – apponendo il proprio visto – la circolazione
nella scuola o l’affissione agli Albi di qualsiasi materiale informativo. Pertanto, senza il visto del DS
nessuno stampato, manifesto e locandina potrà essere distribuito o affisso negli edifici scolastici o sui
cancelli che li delimitano.
Avuto riguardo per i fini istituzionali della Scuola sarà il DS a valutare la circolazione di ogni altro
materiale informativo, escludendo comunque la divulgazione di materiale con chiara finalità pubblicitaria e
commerciale.
ARTICOLO 13 – INFORTUNI ALUNNI E PERSONALE
Copertura assicurativa
La scuola stipula annualmente una polizza assicurativa contro gli infortuni allo scopo di garantire a tutti
gli alunni ed a tutto il personale una copertura assicurativa antinfortunistica.
Il Dirigente annualmente comunica tramite avviso formale sia la quota individuale che ciascun
beneficiario deve versare sia le coperture assicurative previste dalla polizza. Delle coperture assicurative
offerte dalla polizza fruiranno solo i soggetti (alunni e personale scolastico) in regola con il versamento
della quota individuale.
I genitori degli alunni sono personalmente responsabili - sia civilmente che penalmente – dei danni che i
propri figli arrecano volontariamente ad altri alunni ovvero al personale in servizio nelle scuole
dell’Istituto.
Tutto il personale scolastico – in relazione alle funzioni che esercita e fatte salve le prescrizioni
legislative e contrattuali in materia – risponde personalmente di tutti i comportamenti (dolosi,
gravemente colposi, colposi) che arrecano danno agli alunni.
Infortuni alunni
Premesso che il dovere di vigilare costantemente sulla sicurezza e sulla incolumità degli alunni ha valore
assolutamente prioritario per i docenti e i collaboratori scolastici e che il dovere di cui si discorre non può e
non deve subire nemmeno semplici attenuazioni (né durante gli intervalli né durante gli spostamenti interni
alla scuola né tantomeno durante le visite guidate /viaggi di istruzione /uscite didattiche), nel caso in cui un
alunno dovesse subire un infortunio /incidente si attuano le procedure di seguito elencate.
1. In caso di infortunio o malessere in orario scolastico l’alunno infortunato o colto da malore deve essere
immediatamente soccorso dal docente e deve essere assistito da un adulto.
2. Nei casi di palese entità lieve dell’evento (es. piccole escoriazioni non dovute a cadute) prestare subito
i primi soccorsi all’infortunato utilizzando cassetta di pronto soccorso presente nella scuola.
3. Tranne che nei casi di palese entità lieve, l'insegnante o il personale ATA tenterà di avvertire con le
cautele dovute la famiglia (se la famiglia ritiene di far uscire anticipatamente l’alunno potrà farlo
segnalando formalmente la cosa).
4. In caso di infortunio o di malore che richieda un immediato trasporto al Pronto Soccorso il docente o
personale delegato chiamerà (tramite segreteria) l’ambulanza per il trasporto in ospedale dell’alunno e
curerà la relativa comunicazione alla famiglia.
5. Qualora i genitori dell’infortunato volessero provvedere personalmente a trasportare l’alunno c/o un
Pronto Soccorso potranno farlo firmando una apposita dichiarazione liberatoria nei confronti della
scuola.
6. In qualunque caso è sempre necessaria la stesura in giornata di immediata di relazione circostanziata
(su apposita modulistica di denuncia) da inviare al DS indicando giorno dell’accadimento e ora, attività
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in cui l’alunno era impegnato, circostanze in cui il fatto dannoso si è verificato, come e dove il docente
e/o il c.s. esercitavano la vigilanza, generalità di eventuali testimoni.
7. In caso di infortunio, i genitori sono tenuti ad accompagnare il proprio figlio al pronto soccorso
dell’ospedale, ovvero dal medico curante per i doverosi accertamenti diagnostici, ai quali dovrà seguire
l’indicazione del numero di giorni di prognosi e a consegnare in Segreteria il certificato rilasciato dal
pronto soccorso o dal medico curante nello stesso giorno in cui è avvenuto l’infortunio, o, al più tardi,
nel giorno successivo, per consentire alla scuola di ottemperare agli adempimenti del caso nei tempi
previsti dalla normativa sugli infortuni.
8. Qualora i genitori ritenessero l’infortunio di lieve entità e senza conseguenze, gli stessi sono tenuti a
consegnare in Segreteria, nei tempi previsti dal precedente punto, una dichiarazione nella quale si
sottoscrive che l’alunno, in seguito all’infortunio accaduto a scuola e segnalato dai docenti, non ha
riportato alcuna conseguenza e che, pertanto, non è stato accompagnato al pronto soccorso. Con tale
dichiarazione la famiglia solleva la scuola da ogni responsabilità connessa con l’infortunio in
questione; la scuola, per effetto della dichiarazione di cui sopra, non procederà all’istruzione delle
pratiche presso gli organismi competenti.
9. I genitori degli alunni, per poter essere tempestivamente informati circa gli incidenti/infortuni/malori
che interessano i loro figli, hanno l’obbligo di comunicare formalmente alla Segreteria tutte le
eventuali variazioni degli indirizzi e dei recapiti telefonici indicati nel modulo di iscrizione.
10. La Segreteria aprirà immediatamente il procedimento relativo alla segnalazione dell’infortunio alla
compagnia assicuratrice e – nei casi previsti dalla Legge – all’INAIL ed al locale Comando dei VV.UU.
Lo stesso Ufficio avrà cura di convocare i genitori perché prendano visione della relazione trasmessa
dai docenti e/o dai collaboratori scolastici e sottoscrivano in modo informato uno dei due moduli loro
offerti dall’impiegata.
11. Può talvolta accadere che l’alunno - durante lo svolgimento delle attività didattiche o durante gli
intervalli – si procuri accidentalmente un danno fisico (ad es. una distorsione) senza informare
dell’accaduto né il docente in servizio, né i docenti che giungono successivamente in classe, né i
collaboratori scolastici. In questi casi è ragionevole supporre che sia la famiglia dell’alunno infortunato
a raccogliere le informazioni necessarie per segnalare l’incidente alla scuola. La segnalazione detto
dovrà essere circostanziata, firmata dai genitori e consegnata c/o la Segreteria entro il giorno successivo
all’evento ovvero entro il lunedì se l’infortunio risale al venerdì. La famiglia interessata potrà
ovviamente utilizzare anche il fax o i canali postali (anche elettronici), avendo comunque cura di
indicare nella relazione tutti gli elementi di cui è a conoscenza.
Infortuni durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione
Obblighi da parte del docente
1.Portare con sé il modello di relazione d'infortunio; prestare assistenza all'alunno; far intervenire
l'autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare l'alunno in ospedale e richiedere la
certificazione medica con prognosi.
1. Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci;
2. Trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria della scuola la relazione ed il
certificato medico con prognosi.
3. Consegnare, al rientro, in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed
eventuali ricevute di spese sostenute.
Infortuni personale
Il personale in servizio nella scuola ha l’obbligo di rispettare rigorosamente le prescrizioni relative alla
sicurezza e alla salute dei dipendenti e degli alunni.
Ciascun dipendente – in relazione alla funzione che svolge all’interno dell’istituzione scolastica ed avuto
riguardo per le mansioni previste dal contratto individuale di lavoro – deve attribuire un ruolo assoluto e
prioritario alla tutela della propria incolumità. Pertanto, nella progettazione e nella realizzazione di
qualunque attività, devono essere sempre valutati i rischi anche potenziali per la salvaguardia della
incolumità di tutti gli attori coinvolti.
Tutti i dipendenti della scuola sono assicurati contro gli infortuni sul lavoro nelle forme e nei modi previsti
dalle Leggi in materia e dal vigente CCNL.
Il dipendente che dovesse subire un infortunio sul lavoro ha l’obbligo di trasmettere una dettagliata
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relazione al Dirigente, indicando anche le generalità di eventuali testimoni. La relazione dovrà essere
corredata da tutta la documentazione medica disponibile, nonché dalle fatture delle spese mediche sostenute
in seguito all’infortunio. Il DSGA e gli assistenti amministrativi incaricati attiveranno nei tempi previsti
dalla legge le procedure di registrazione e di segnalazione dell’infortunio stesso.
Allorquando un dipendente subisce un infortunio durante lo svolgimento della propria attività lavorativa il
personale addetto presterà i primi soccorsi (avendo cura di non assumere iniziative che potrebbero risultare
dannose per l’infortunato) e chiederà immediatamente l’intervento per il trasporto dell’infortunato c/o una
struttura ospedaliera.
Nel caso in cui il dipendente insista per farsi trasportare in ospedale da un familiare potrà farlo solo dopo
aver sottoscritto una dichiarazione liberatoria nei confronti dell’istituzione scolastica, assumendosi ogni
responsabilità derivante dalla scelta di raggiungere il Pronto Soccorso con persone e mezzi di propria
fiducia.
Gli infortuni del personale in servizio presso le diverse sedi scolastiche devono essere quanto prima
comunicati al dirigente scolastico e/o al DSGA a cura dei docenti collaboratori/responsabili di plesso ovvero
dal personale ausiliari.
Infortuni occorsi in servizio a tutto il personale durante le visite guidate o i viaggi d'istruzione
Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o, in sua assenza, a chi ne
fa le veci; stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto sul modulo interno prima di lasciare la scuola;
se l'infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d'istruzione recarsi in ospedale e richiedere la
certificazione medica con prognosi; trasmettere con la massima urgenza e via fax all'ufficio della segreteria
della scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi; consegnare, al rientro, in segreteria ed in
originale la relazione ed il certificato medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.
ARTICOLO 14 – SOMMINISTRAZIONE FARMACI
Di norma, nessun operatore scolastico può somministrare farmaci agli alunni durante l’orario scolastico.
Nessun genitore deve consegnare ai propri figli farmaci da portare a scuola. Il divieto è esteso anche ai
cosiddetti “farmaci da banco”. I genitori che contravvengono a tale divieto sono responsabili di tutte le
conseguenze che possono derivare dall’uso anomalo ed incontrollato di farmaci da parte dei propri figli.
La somministrazione dei farmaci a scuola può essere consentita solo in casi di assoluta necessità e solo
qualora la somministrazione del farmaco risulti indispensabile in orario scolastico.
Previa richiesta scritta e motivata i genitori degli alunni (ovvero un parente degli stessi o anche una
persona designata dai genitori medesimi) possono chiedere al DS di entrare a scuola in orari definiti e per
un periodo breve per somministrare ai propri figli i farmaci prescritti dai medici curanti o per effettuare
medicazioni o altri interventi a supporto della salute degli alunni.
I genitori degli alunni affetti da particolari patologie croniche (es. diabete) hanno diritto a concordare con
il DS e con il Direttore del locale Distretto Sanitario il loro intervento in orario scolastico per
somministrare direttamente e personalmente al proprio figlio i farmaci “salva vita” (es. insulina). I genitori
degli alunni interessati alla problematica in oggetto, nei casi di assoluta e indispensabile necessità di
somministrazione in orario scolastico effettuabile da parte di personale non sanitario (qual è il personale
della scuola), chiedono per iscritto all’istituzione scolastica la somministrazione del farmaco, facendo
dichiarazione liberatoria nei confronti degli operatori scolastici e allegano alla domanda l’autorizzazione
del pediatra, contenente tutte le indicazioni.
I docenti ed i collaboratori scolastici che operano con gli alunni interessati riceveranno – in via riservata –
comunicazione da parte del Dirigente Scolastico circa la situazione medico-sanitaria e gli interventi che
devono essere in grado di attuare.
Anche nei casi limitati e definiti citati dal protocollo, i genitori devono formalmente sollevare il personale
scolastico da ogni responsabilità sanitaria derivante dalla somministrazione della terapia farmacologia
prevista e descritta nell’apposito modulo di richiesta.
ARTICOLO 15 – PROBLEMI IGIENICO-SANITARI
Nel caso si verificassero casi di pediculosi ed in generale in ogni situazione assimilabile per
caratteristiche, come malattie infettive di particolare gravità, parassitosi ecc., i genitori sono tenuti ad
informare la scuola affinché possano venir messe in atto le misure precauzionali necessarie. Tutte le
famiglie verranno avvisate tramite comunicazione scritta, affinché possano prendere gli opportuni
provvedimenti.
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I bambini portatori di punti di sutura devono avere la zona coperta da una medicazione protettiva.
ARTICOLO 16 – CRITERI CHE REGOLAMENTANO L’ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA
Iscrizione alunni
L’iscrizione degli alunni alle prime classi vengono accettate sulla base dei criteri deliberati dal Consiglio di
Circolo nel mese di dicembre o prima dell’avvio della fase delle iscrizioni.
Formazione delle sezioni/classi
A seguito delle relative delibere del Collegio dei docenti e del Consiglio di circolo si indicano i seguenti i
criteri per la formazione delle sezioni di scuola dell’infanzia:
- non iscrizione di bimbi anticipatari se il numero degli alunni iscritti ed effettivamente frequentanti è
sufficiente a garantire la stabilità delle sezioni;
- equa distribuzione nelle sezioni degli alunni anticipatari eventualmente iscritti, per un massimo di 3 per
sezione con un totale complessivo di 25 alunni;
- inserimento dei bambini anticipatari subordinato al conseguimento da parte degli stessi della piena
autonomia nelle condotte di base (controllo sfinterico, alimentazione, uso dei servizi igienici);
- equa distribuzione nelle sezioni degli alunni di recente immigrazione, preferibilmente inseriti nelle
sezioni nelle quali non sia presente un alunno con disabilità;
- equilibrio di genere nell’assegnazione degli alunni alle sezioni;
- strutturazione di almeno 1 sezione funzionante con il tempo prolungato (40 ore) sulla base delle
richieste delle famiglie;
- strutturazione delle sezioni in base all’età degli alunni: sezioni con 3/4enni e sezioni con 4/5enni;
- assegnazione degli alunni iscritti alle sezioni tenendo conto delle indicazioni di preferenza fornite dai
genitori all’atto delle iscrizioni (fino a 3 preferenze da esprimere per i docenti e/o per compagni di
sezione).
Al fine di disporre di elementi utili alla formazione di classi prime eterogenee, la F.S. Area2 e dal Gruppo di
lavoro dalla stessa coordinato potranno elaborare una scheda-continuità per gli alunni 5enni della scuola
dell’infanzia.
Detta scheda sarà distribuita a tutte le scuole dell’infanzia del territorio, con richiesta di compilazione. Sarà
costituita da 5 aree, linguistico-espressiva, logico-matematica, affettivo-sociale, psicomotoria e socio-
culturale, ciascuna composta da parametri valutativi graduati secondo i livelli decrescenti A, B, C, D.
I criteri proposti per la formazione delle classi prime sono:
1. utilizzo della scheda-continuità e quindi del livello A, B, C, D assegnato a ciascuno alunno per
l’eterogenea strutturazione delle classi prime;
2. equa distribuzione nelle classi prime degli alunni di recente immigrazione, preferibilmente inseriti nelle
classi nelle quali non sia presente un alunno con disabilità o con DSA già certificati;
3. equilibrio di genere nell’assegnazione degli alunni alle classi;
4. strutturazione di almeno 1 classe funzionante con il tempo prolungato (40 ore) sulla base delle richieste
delle famiglie;
5. assegnazione degli alunni iscritti alle sezioni tenendo conto delle indicazioni di preferenza fornite dai
genitori all’atto delle iscrizioni (fino a 3 preferenze da esprimere per i docenti e/o per compagni di
sezione);
6. assegnazione degli alunni con disabilità o con DSA già certificati o con bisogni educativi speciali alle
classi ed ai docenti sulla base del criterio della discontinuità rispetto alla situazione delle classi di
provenienza dei docenti, ma comunque subordinatamente ad una valutazione di merito della specificità
della situazione dell’alunno e delle competenze/sensibilità dei docenti.
Alla formazione delle sezioni e delle classi prime provvederà il personale scolastico incaricato dal DS in
collaborazione con il Dirigente stesso.
Una volta formati gli elenchi delle sezioni e delle classi ed iniziate le lezioni la Scuola non effettuerà
spostamenti di alunni da una classe ad un’altra ovvero da una sezione ad un’altra, sulla base di eventuali
richieste di docenti o di genitori. In caso di segnalazione di problematiche emergenti tra alunni, genitori,
docenti, la scuola procederà a verificare dette situazioni e ad approntare le strategie didattico-educative ed
organizzative più opportune ed adeguate al fine di risolvere i problemi segnalati.
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La scuola ritiene fortemente diseducativo per gli alunni ma anche per le famiglie e per il personale docente
che le problematiche emergenti vengano risolte con il “troncamento” dei rapporti ed il cambio di classe o di
sezione invece che con la “costruzione” positiva dei rapporti educativi, didattici ed umani.
È consentito il cambio di classe e di sezione solo nel caso di spostamento dal tempo pieno (40 ore) al tempo
normale (27-25 ore) o viceversa, trattandosi di modifica sostanziale del percorso scolastico degli alunni.
Nella scuola dell’infanzia, avendo il Circolo scelto la strada della costituzione il più possibile di sezioni
omogenee per età, è consentito, previa richiesta delle famiglie, l’accorpamento ad inizio anno di gruppi
interi di alunni di pari età (5 anni o 4 anni) provenienti da 2 o 3 sezioni per formare una singola sezione
omogenea. Con la conseguenza di avviare nelle sezioni di provenienza gruppi omogenei di nuovi iscritti (3
anni).
Ingresso e uscita alunni
Gli orari di inizio e fine lezioni della scuola primaria e dell’infanzia vengono determinati annualmente dal
Dirigente Scolastico sulla base dei criteri stabiliti dal Consiglio di Circolo (art. 10, 4° comma del D.Lgs.
16.04.1994, n. 297). Gli alunni raggiungono i punti di raccolta individuati all’interno dei cortili di via
Palagano e prelevati dal docente della prima ora raggiungono le proprie aule.
Gli alunni non possono introdurre nell'edificio scolastico oggetti e materiale diverso da quello necessario
per le lezioni della giornata o comunque per il lavoro scolastico. Durante l'orario di lezione è vietato
consegnare materiale scolastico o altro, attraverso i collaboratori scolastici, su richiesta di genitori o
familiari.
L'alunno che giunge a scuola con ritardo è ammesso in classe previa compilazione da parte del genitore
/adulto accompagnatore del minore della richiesta di accesso posticipato e autorizzato dal D.S. o dal
Collaboratore vicario.
L’uscita degli alunni al termine delle lezioni non deve avvenire prima del suono della campanella; i docenti
dell’ultima ora dovranno vigilare per garantire un ordinato deflusso degli alunni dalle aule,
accompagnandoli fino alle proprie porte di uscita dell’edificio scolastico. Il docente dell’ultima ora è
responsabile della vigilanza.
Nessun alunno può lasciare la scuola prima del termine delle lezioni, eccetto il caso in cui per motivate
esigenze i genitori ne richiedano il rientro anticipato a casa, presentandosi personalmente a scuola per
prelevarlo. Gli alunni possono essere prelevati anche dalle persone delegate dai genitori e i cui nominativi
sono in possesso della scuola. I genitori, inoltre, dovranno nei limiti del possibile essere reperibili per
eventuali comunicazioni della Scuola e/o quando si verificasse la necessità di rimandare a casa l’alunno, per
improvviso malore o altre situazioni di emergenza.
L'entrata posticipata e l'uscita anticipata dalle lezioni sono autorizzate solo dal Dirigente e dai suoi delegati
e sono annotate sul registro di classe. In caso di sciopero del personale della scuola o di assemblee sindacali
o di altri particolari casi l’orario può subire modifiche o adattamenti. In taluni casi, se non esistono le
condizioni necessarie di sorveglianza e sicurezza, le lezioni possono essere anche sospese. Le variazioni di
orario o la sospensione delle lezioni vengono di norma comunicate per iscritto alle famiglie, almeno tre
giorni prima. Le famiglie sottoscrivono per presa visione le comunicazioni della scuola.
Vigilanza sugli alunni
I docenti hanno il dovere di esercitare sugli alunni una costante e rigorosa vigilanza, consapevoli delle
responsabilità civili, penali ed amministrative in cui incorrono in caso di incidenti per i quali sussista “culpa
in vigilando”
Tali responsabilità sono connesse ai seguenti momenti e situazioni:
- Il docente della prima ora deve essere in servizio 5 minuti prima del suono della campana di ingresso
degli alunni nel cortile di pertinenza. È responsabile dal momento in cui accoglie la classe dal punto di
raccolta assegnato nel cortile alla classe.
- Il docente dell’ultima ora è responsabile fino al momento in cui accompagna la classe al punto di
raccolta assegnato alla classe nel cortile, avendo cura di affidare il minore al/ai genitore/i o agli adulti
espressamente delegati.
Atteso che il cambio dell’ora deve essere il più possibile celere, la responsabilità di “culpa in vigilando”
ricade sul docente dell’ora successiva oltre i cinque minuti di ritardo.
I docenti sono responsabili della vigilanza degli alunni durante il proprio orario di servizio, compreso il
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momento dell’intervallo, non possono abbandonare l’aula e/o lasciare gli alunni incustoditi. Se un docente
per necessità e per tempi limitati deve lasciare la classe avrà cura di affidare gli alunni alla vigilanza di un
altro docente della classe o di un collaboratore scolastico.
I docenti dovranno provvedere all’approntamento del materiale necessario per la lezione (fotocopie, sussidi,
ecc.) prima dell’inizio della lezione stessa, evitando in tal modo l’abbandono della classe. Dovrà inoltre
essere evitata la circolazione incontrollata degli alunni nella scuola.
L’uso dei servizi igienici è consentito dopo la seconda ora, salvo casi di urgenza. L’afflusso ai servizi sarà
regolato dal personale ausiliario in servizio ai vari piani. Sarà cura del docente controllare che il tempo di
permanenza fuori dall’aula non si prolunghi artificiosamente.
Gli spostamenti dalle aule di lezione ai laboratori e alla palestra devono avvenire sollecitamente, senza soste
o ritardi nei corridoi.
Intervallo
Le lezioni hanno la durata di 60 minuti, salvo diversa delibera annuale degli Organi Collegiali per ogni anno
in corso. Non è consentito alcun intervallo tra una lezione e l'altra, salvo la ricreazione. Durante la
ricreazione gli alunni possono fare merenda, mantenendo comunque comportamenti assolutamente corretti
restando in aula. Hanno l’obbligo di utilizzare ordinatamente e civilmente i servizi igienici, senza
imbrattarne né i muri né le porte con scritte di qualunque tipo. Agli studenti, inoltre, è fatto divieto di
spostarsi da un piano all’altro dell’edificio. Durante la ricreazione la vigilanza sugli alunni sarà esercitata
dal docente in servizio. I collaboratori in servizio collaborano alla vigilanza per l’uso dei bagni e per gli
spostamenti degli alunni all’interno degli spazi scolastici
Cambio dell’ora
Durante il cosiddetto “cambio dell’ora”, gli studenti devono attendere l’arrivo del docente dell’ora
successiva rimando ordinatamente ai propri posti, senza supporre che tra un’ora di lezione e l’altra ci sia un
intervallo aggiuntivo. I Docenti avranno cura di organizzare i tempi delle lezioni in modo da raggiungere
con la dovuta puntualità e rapidamente le classi in attesa. I collaboratori scolastici hanno il compito di
essere presenti nei corridoi in occasione di ogni cambio d’ora e di vigilare attentamente soprattutto le classi
che attendono un docente che deve spostarsi da un piano all’altro dell’edificio.
Vigilanza e regolamentazione del diritto di sciopero
Atteso che il diritto di sciopero è un diritto costituzionalmente garantito, il dirigente scolastico dà
tempestiva comunicazione alle famiglie, tramite avviso scritto sul diario, indicando il giorno di indizione
dello sciopero in cui non potrà essere garantita un normale svolgimento dell’attività scolastica.
I docenti e il personale non docente esprimono in anticipo eventuale adesione allo sciopero. Chi non
dichiara la volontà di scioperare o meno non è sanzionabile.
Indipendentemente dalla volontà espressa o meno il giorno dello sciopero i docenti devono attenersi alle
seguenti disposizioni:
- Chi non aderisce allo sciopero ed ha la prima ora di lezione deve essere presente a scuola cinque
minuti prima del suono della campana, così come normalmente disposto. In caso contrario viene
dichiarato scioperante.
- Chi non aderisce allo sciopero e non ha la prima ora di lezione deve comunicare la non adesione
entro e non oltre le ore 8.15. In caso contrario viene dichiarato scioperante.
- Chi sciopera deve comunicare in segreteria la propria adesione allo sciopero o non presentarsi a
scuola.
Assenze
Le assenze dalle lezioni degli alunni devono essere giustificate con l'indicazione del motivo dell'assenza da
un genitore o dalla persona che esercita la tutela. Le giustificazioni devono essere esibite all'insegnante
della prima ora di lezione, il giorno del rientro a scuola. Qualora l'assenza si sia protratta per 7 o più giorni
consecutivi compresi quelli festivi o quelli durante i quali non vi sia stata lezione, la giustificazione deve
essere accompagnata da un certificato medico che attesti che l'alunno può riprendere a frequentare le
lezioni. Nel caso di malattie infettive i genitori sono tenuti ad avvisare tempestivamente la scuola perché
provveda ad informare l’ufficio di igiene.
Qualora un alunno, dopo un'assenza, si presenti a scuola senza la giustificazione potrà essere ammesso in
classe con riserva di giustificazione. Le assenze prolungate (15 giorni circa), della cui cagione la famiglia
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non dia comunicazione, vanno notificate in presidenza a cura del docente di classe.
Gli alunni che non frequentano le lezioni e le attività didattiche per almeno i ¾ dell’orario personale
previsto (comma 1, D.L. 19/02/2004 n. 59) incorrono nella non ammissione alla classe successiva.
ARTICOLO 17 – REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Il regolamento di disciplina individua i comportamenti che configurano mancanze disciplinari degli alunni
con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3 del DPR 249/98, del DM 5843/A3 del 16.10.2006, del DM 16
del 5.02.2007 e del DM 30 del 15.03.2007, al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità
scolastica e alle situazioni specifiche della scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento.
MANCANZE DISCIPLINARI
Costituiscono mancanze disciplinari i seguenti comportamenti:
1. Ritardi ripetuti, uscite anticipate frequenti.
2. Negligenza nello studio, irregolarità nello svolgimento dei compiti e mancanza dei materiali necessari.
3. Ritardo nel giustificare le assenze.
4. Abbigliamento non adeguato e poco conveniente e cura dell’igiene personale.
5. Linguaggio scorretto.
6. Danneggiamenti di arredi scolastici e delle pareti dei locali.
7. Danneggiamenti o sottrazione di oggetti ai compagni e all’Istituzione.
8. Offese ai compagni.
9. Offese al personale docente e non docente.
10. Atteggiamenti violenti o comunque aggressivi nei confronti dei compagni e degli adulti.
11. Episodi di prevaricazione nei confronti dei più piccoli o dei deboli perpetrati singolarmente o in gruppo.
12. Uso del cellulare o altri dispositivi elettronici.
I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità
ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
ARTICOLO 18 – SICUREZZA A SCUOLA
I Docenti dovranno:
prendere visione del documento di valutazione dei rischi e del piano antinfortunistico redatto
dall’Istituto;
partecipare alle iniziative di formazione e informazione in termini di sicurezza e alle prove di
evacuazione;
osservare le disposizioni e le istruzioni impartite ai fini della prevenzione collettiva ed individuale;
fornire le necessarie istruzioni comportamentali agli alunni nella prima settimana di lezione;
utilizzare correttamente i sussidi e vietare agli alunni l’utilizzo di qualsiasi materiale di cui non si
abbia certezza di rispondenza alle norme di sicurezza;
segnalare deficienze di mezzi e dispositivi oltre che di condizioni di pericolo e di urgenza.
Collaboratori scolastici
I collaboratori scolastici si occupano della vigilanza sugli alunni nelle aule, laboratori, spazi comuni in caso
di momentanea assenza dell’insegnante. Il servizio prevede la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza
nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre ad eventuali incarichi accessori quali: controllo
chiavi e apertura e chiusura di locali. La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici che, se
tempestiva, può permettere di individuare i responsabili.
- I collaboratori scolastici devono concorrere con i docenti in occasione del trasferimento degli alunni
dai locali scolastici ad altre sedi anche non scolastiche, palestre, laboratori, ivi comprese le visite
guidate ed i viaggi di istruzione.
- I collaboratori scolastici offrono anche ausilio materiale agli alunni diversamente abili.
- I collaboratori scolastici si occupano dell’apertura e chiusura dei locali scolastici, dell’accesso e
movimento interno degli alunni e del pubblico.
- Compito dei collaboratori scolastici è la pulizia dei locali scolastici, degli spazi scoperti e arredi, lo
spostamento di suppellettili.
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Per una più efficiente organizzazione del servizio scolastico, i dipendenti ed utenti della Scuola secondo le
specifiche competenze, sono tenuti a:
- Seguire le disposizioni.
- Rispettare gli orari di servizio.
- Prelevare le scolaresche dal punto stabilito di raccolta.
- Far rispettare l’orario di ingresso agli alunni, segnalando gli eventuali ritardatari.
- Non consentire l’accesso e soprattutto la sosta dei genitori e accompagnatori nelle sezioni scuola
dell’infanzia) e nelle aule (scuola primaria) durante l’attività scolastica.
- Esercitare continua vigilanza nei confronti degli alunni.
- Accertarsi della presenza del personale ausiliario ai servizi igienici durante la ricreazione e
all’occorrenza.
- Non allontanarsi dal proprio luogo di lavoro senza permesso.
- Non usare e/o conservare negli armadi materiali e prodotti pericolosi per sé e per gli alunni (alcool,
taglierini, forbici, …).
- Non accumulare materiale cartaceo o comunque incendiabile.
- Svolgere attività di socializzazione nei tempi stabiliti e con modalità corrette sempre sotto vigilanza.
- Segnalare agli alunni eventuali rischi e pericoli derivanti da disfunzioni strutturali ed igieniche.
- Comunicare per iscritto in Direzione eventuali carenze strutturali ed igieniche.
- Informare gli alunni sulle fonti di pericolo e sui comportamenti scorretti.
- Portare gli alunni all’acquisizione di comportamenti corretti.
- Usare tutte le precauzioni possibili in relazione all’attività da svolgere.
- Non fumare nei locali scolastici.
Adempimenti prova di evacuazione
In vista di tutte le prove di evacuazione, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art.19, comma1, lettera
d) e di cui all’art. 20, comma 2, lettere a),b),h) del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., i docenti, sono tenuti a:
1. Prendere visione del piano di evacuazione affisso in ogni aula;
2. Ricordare agli alunni le modalità di svolgimento dell’evacuazione, leggendo gli stessi, le “Norme
generali di emergenza” riportate nel piano di evacuazione affisso in aula;
3. Verificare la presenza del foglio di evacuazione nel registro di classe;
4. Verificare che si sia provveduto alla individuazione degli alunni apri-fila, chiudi-fila e degli alunni che
devono assistere coloro con difficoltà a deambulare (la designazione di questi ultimi va fatta in ogni
caso, indipendentemente dalla presenza di alunni con problemi di handicap).
Apertura cancelli per evacuazione in caso di pericolo
I cancelli della scuola sono chiusi per motivi di sicurezza durante lo svolgimento di attività di insegnamento
curricolari, extracurricolari e funzionali. In caso di pericolo i collaboratori addetti si recheranno
immediatamente al cancello per aprirlo. Anche i collaboratori del Dirigente Scolastico potranno procedere
all’apertura del cancello.
Nel caso si svolgessero attività pomeridiane, il collaboratore di turno, quando prenderà servizio, si
assicurerà di essere in possesso della chiave per eventuali necessità d’emergenza.
ARTICOLO 19 – DIVIETO DI UTILIZZARE IL CELLULARE
L’utilizzo del telefono cellulare è consentito per i docenti e per il personale ATA solamente al di fuori del
proprio orario di servizio e, in via eccezionale, all’interno della presidenza e dell’aula docenti.
Tale divieto è ribadito anche nella Nota prot.n.30 del 15.03.07 del MPI che così recita testualmente: “il
divieto di utilizzare telefoni cellulari durante lo svolgimento di attività di insegnamento-apprendimento
opera anche nei confronti del personale docente, in considerazione dei doveri derivanti dal CCNL vigente e
dalla necessità di assicurare all’interno della comunità scolastica le migliori condizioni per uno svolgimento
sereno ed efficace delle attività didattiche, unitamente all’esigenza educativa di offrire ai discenti un
modello di riferimento esemplare da parte degli adulti”.
L’uso del telefono deve essere riservato esclusivamente alle problematiche urgenti.
ARTICOLO 20 – REGOLAMENTAZIONE INGRESSO PERSONALE ESTERNO
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Durante l’orario scolastico è vietato l’ingresso all’interno dell’edificio scolastico a persone estranee non
autorizzate e ai genitori. Per comunicazioni particolarmente urgenti i Docenti possono convocare per iscritto
i genitori i quali saranno incontrati secondo accordi presi col docente nelle ore libere.
La distribuzione di ogni genere di materiale deve essere preventivamente autorizzato dal Dirigente.
Non è permesso accedere o transitare negli spazi esterni della scuola con autoveicoli o motocicli, salvo ai
mezzi autorizzati dal Dirigente Scolastico.
ARTICOLO 21 – FESTE A SCUOLA E RICREAZIONE
Per le feste di compleanno e onomastico possono essere portate a scuole torte confezionate o di pasticceria-
forneria, ma non fatte in casa.
L’intervallo deve essere svolto in un clima educativo ed utile al reintegro delle energie (mediante il gioco, la
conversazione, la consumazione di una piccola merenda). Pertanto, durante la ricreazione non sono
consigliati cibi che possono provocare appesantimenti (bibite gassate, focacce, patatine ecc.)
ARTICOLO 22 – DIVIETO DI FUMO
Ai sensi delle leggi vigenti in materia è vietato fumare nei luoghi pubblici. Diverse circolari applicative
annoverano la scuola tra i luoghi pubblici, pertanto è fatto assoluto divieto di fumare in qualsiasi locale
interno alla scuola e nelle pertinenze interne della stessa.
Il Dirigente Scolastico ha la responsabilità penale in ordine alla salute dei lavoratori e degli ambienti di
lavoro e i collaboratori designati hanno facoltà di fare contravvenzioni a chi non rispetti il divieto di fumo.
I cartelli esposti all’interno della scuola indicano gli addetti a far rispettare l’osservanza del divieto, le
indicazioni e le sanzioni economiche fissate dalla normativa vigente.
ARTICOLO 23 – ASSEMBLEE SINDACALI E SCIOPERO
- Il tema è disciplinato dal CCNL del 24/07/2003 art. 8 e dalla L. del 12/06/90 n. 146 e successive
modifiche ed integrazioni.
- Riguardo alle assemblee sindacali, i Docenti sono tenuti a darne informazione scritta alla Segreteria
entro 48 ore dalla data ed anche ai genitori degli alunni tramite avviso scritto; controlleranno
successivamente che i genitori ne abbiano preso visione ed in caso contrario affideranno il minore ad un
collega in attesa che lo stesso sia prelevato dai genitori o da un loro delegato, dopo essere contattati
telefonicamente.
I Docenti sono tenuti a prendere visione dell’indizione dell’assemblea sindacale e contemporaneamente a
dichiarare, su apposito modulo, sotto la propria responsabilità l’eventuale adesione alla stessa.
ARTICOLO 24 – REGOLAMENTO LABORATORI DI INFORMATICA
I laboratori della scuola sono patrimonio comune, pertanto il rispetto e la tutela delle attrezzature sono
condizioni indispensabili per il loro utilizzo e per mantenere l’efficienza del laboratorio stesso. Atti di
vandalismo o di sabotaggio verranno perseguiti nelle forme previste, compreso il risarcimento degli
eventuali danni arrecati.
1. Al laboratorio di informatica possono accedere classi o gruppi di alunni accompagnati dall’insegnante il
quale sovrintenderà all’accensione dei computer e al loro uso, nonché ad un corretto spegnimento delle
macchine.
2. I docenti comunicano per iscritto al docente f.s. area 2 eventuali guasti, disfunzioni, esaurimento
componenti.
3. Gli alunni sono responsabili della postazione loro assegnata
4. Ogni classe o insegnante è tenuta ad organizzare una propria sub-cartella, all’interno della cartella
principale "documenti", ove inserire i propri files.
5. Entro la fine di giugno gli insegnanti dovranno "far pulizia" nelle proprie cartelle.
6. Non si possono installare programmi, applicativi, ecc. senza un accordo preventivo con il Dirigente
scolastico.
7. Non modificare in alcun modo la configurazione dei computer e dei programmi, compreso anche il
desktop (qualsiasi variazione venga effettuata per esigenze didattiche, alla fine della lezione verrà
ripristinata la situazione di partenza)
8. Per qualsiasi danno o comunque un malfunzionamento che venisse rilevato si riterranno responsabili
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coloro che hanno utilizzato il laboratorio in orario precedente alla rilevazione del problema; costoro
saranno tenuti al risarcimento relativo e la classe non avrà accesso al laboratorio per il periodo di tempo
che si riterrà opportuno
9. L’accesso a Internet è consentito solo agli insegnanti e alle classi accompagnate e sotto la responsabilità
di un insegnante. L’uso che viene fatto di Internet deve essere esclusivamente di valenza didattica e
l’eventuale accesso deve essere espressamente segnalato sul registro del laboratorio.
10. Le stampanti saranno utilizzate solo in caso di necessità per comprovato uso didattico dai docenti, con
un numero di copie limitato e indicato nel registro
11. Lasciare il laboratorio ordinato e pulito.