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PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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INDICE
Parte prima: il POF, risorse, strutture, esperienze
Definizione di POF.
Mission e vision dell‟Istituto
L‟autovalutazione di Istituto: VALES
Il contesto sociale, culturale, ambientale ed economico
I principali servizi erogati
I principali servizi erogati
I principali stakeholders (interni ed esterni) di riferimento
Organigramma 2015/2016
Risorse per la realizzazione del POF
Organizzazione scolastica
Strutture, strumenti tecnologici, laboratori, sussidi
Parte seconda: l’attività didattica
Scuola dell’infanzia e primaria:
Finalità
Curricoli
Criteri metodologico-organizzativi
Valutazione degli apprendimenti
Integrazione alunni diversamente abili
Attività integrative
Progetti
Scuola secondaria di 1° grado:
Obiettivi generali e finalità dell‟Istituto
Profilo educativo, culturale e professionale dell‟alunno
Schema della organizzazione didattica
Progettazione educativa e didattica.
Percorsi di apprendimento
Strategie didattiche
Tecnologie didattiche
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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Il diritto all‟educazione/istruzione per gli studenti disabili
Costituzione del Gruppo di Lavoro d‟Istituto (G L H)
Organigramma delle attività di sostegno
Curricoli.
Metodologia e Valutazione.
Diritto al successo formativo
Rapporti scuola – famiglia
Il curricolo verticale
Parte terza: i progetti
Attività progettuali
Allegati:
Patto Educativo di corresponsabilità
Regolamento di istituto
Carta dei servizi
Codice in materia di protezione di dati personali
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Istituto Comprensivo
“Eleonora Duse”
Via S.Girolamo 38 - 70123 BARI
Segreteria 0805341170 DS 0805341993 DSGA 0805347575
plesso S.Girolamo 0805340014 plesso via Costa 0805343318
www.scuolamediaduse.it www.scuoladuse.gov.it
CF 80005380722
Parte prima: il POF, risorse, strutture, esperienze
Definizione di POF.
Nell'elaborare il POF la scuola ha fatto riferimento al Decreto del Presidente della
Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche, alle nuove “Indicazioni nazionali per il
curricolo dell‟infanzia e del primo ciclo d‟istruzione” del 2012 e al D. Lgs. 196/2003,
ossia il Codice della privacy, e la Normativa sulla tutela della privacy in ambito
scolastico del 6 settembre 2012 per essere coerenti con gli obiettivi generali
educativi determinati a livello nazionale, ma contemporaneamente per
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coniugare le esigenze del contesto sociale e prevedere un'organizzazione della
didattica che assicuri il successo formativo di ogni alunno.
Il presente Piano contiene tutti gli elementi che contraddistinguono l‟Istituto
Comprensivo "E. Duse" per cui il POF, come lo definisce il Consiglio di Stato, è lo
"strumento unitario di programmazione al fine di garantire a tutte le componenti
della scuola la possibilità di partecipare alla sua elaborazione ed agli alunni e
famiglie una preventiva e completa conoscenza dell'offerta formativa".
In riferimento alle succitate norme e nel rispetto delle componenti che operano
nel nostro istituto si sono adottati i seguenti criteri per l‟elaborazione del POF
2015/2016 e, conseguentemente, uniformare ogni intervento didattico.
EGUAGLIANZA: divieto di discriminazioni. La scuola si adopera per
impedire che le diversità di sesso, etnia, religione, condizioni psicofisiche e
socioeconomiche possano in qualche modo limitare l'esercizio effettivo
del diritto-dovere all'istruzione. Eguaglianza degli esiti rimanda alla
necessità di assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di livelli
essenziali di competenza necessari per la partecipazione attiva alla vita
sociale e allo sviluppo professionale.
FLESSIBILITÀ: dei percorsi educativi, per cui ogni alunno avrà la possibilità di
sviluppare al meglio le proprie potenzialità.
IMPARZIALITÀ: dovere di neutralità della Pubblica Amministrazione.
PARTECIPAZIONE: attiva con possibilità per l‟utente di fornire proposte per il
miglioramento dei servizi.
EFFICIENZA ED EFFICACIA: adozione di misure idonee al raggiungimento
degli obiettivi secondo parametri di efficienza e di efficacia. Pubblicità dei
fattori della qualità del servizio. La scuola, individuati i fattori dai quali
dipende la qualità del servizio, stabilisce standard generali e standard
specifici di qualità e quantità e li verifica con gli utenti on line o anche in
adunanza pubblica. La scuola svolge apposite verifiche per valutare la
qualità e l'efficacia dei servizi prestati.
TUTELA: Procedure di reclamo. La scuola prevede procedure di reclamo di
facile accesso, comprensione, utilizzazione e con tempi rapidi già
predeterminati. Il reclamo può essere presentato oralmente, per iscritto,
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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via fax, telefonicamente e on line. Al momento della presentazione l'ufficio
comunica il nome del responsabile del procedimento e i tempi di risposta.
Le motivazioni del reclamo costituiscono oggetto di valutazione per
migliorare la qualità del servizi.
Mission e vision dell’Istituto
L‟Istituto definisce la mission nel rispetto delle Indicazioni nazionali per il curricolo:
consegnare il patrimonio culturale che ci viene dal passato perché non
vada disperso e possa essere messo a frutto;
preparare al futuro introducendo gli alunni alla vita adulta fornendo loro
quelle competenze indispensabili per essere protagonisti all‟interno del
contesto economico e sociale in cui vivono;
accompagnare il percorso di formazione personale che uno studente
compie sostenendo la sua ricerca di senso e il faticoso processo di
costruzione della propria personalità.
In merito alla vision gli Organi collegiali responsabili dei processi formativi hanno
individuato i seguenti obiettivi della formazione:
scuola che colloca nel mondo;
scuola orientativa nelle discipline e nella scoperta di sé;
scuola dell‟identità;
scuola della motivazione e del significato;
scuola della prevenzione dei disagi e del recupero degli svantaggi;
scuola della relazione educativa.
L’autovalutazione di Istituto.
Secondo le Nuove indicazioni alle singole scuole spetta l‟autovalutazione d‟istituto
“che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull‟intera organizzazione
dell‟offerta formativa e didattica della scuola, per svilupparne l‟efficacia, anche
attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazione esterne”.
Seguendo indicazioni legislative che dal 2001 prevedevano la costituzione del
Sistema Nazionale di Valutazione e che hanno portato le Nuove Indicazioni a
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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rendere sempre più operativo il suddetto sistema, la nostra scuola ha avviato in
modo volontario l‟autovalutazione aderendo nel 2011 alla procedura CAF del
FormezPa e nel 2012 al progetto VALeS finanziato dal MIUR.
La qualità va pensata e misurata come un costrutto multidimensionale, che non
può essere arbitrariamente semplificato in una misura unica. Una „buona scuola‟ è
una scuola che riesce a porre in essere un modus operandi, e quindi dei processi
organizzativi, che, tenuto conto del contesto concreto in cui essa opera,
consentano di perseguire determinati esiti. In tale logica, i‟IC Duse ha intrapreso
nel 2011, con la sperimentazione del modello CAF, un percorso di innovazione
organizzativa, che muove dall‟autovalutazione e dall‟autodiagnosi delle attività e
dell‟organizzazione della scuola per arrivare alla progettazione di un Piano di
miglioramento che incida sulla aree “critiche” emerse dall‟attività di autodiagnosi.
Il DS si è fatto principale promotore dell‟adesione alla procedura CAF, ritenendola
in linea con la realizzazione del sistema di valutazione che il Ministero dell‟Istruzione
che dovrebbe portare il sistema scolastico italiano ad essere in linea con sistemi di
valutazione simili adottati dagli altri Stati dell‟UE.
Il processo di autovalutazione si è concluso con il riconoscimento alla scuola di
CAF Effective User il cui riconoscimento viene di seguito allegato.
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La strada dell‟autovalutazione e del miglioramento continuo e dell‟attenzione ai
cambiamenti normativi tesi all‟attuazione del Sistema Nazionale di Valutazione
(SNV) ha portato la Dirigenza e tutto il Collegio docenti ad aderire al Progetto
VALeS, totalmente gestito dal MIUR in collaborazione con l‟INVALSI.
Gli obiettivi del progetto VALeS, indirizzato per un triennio a 300 scuole italiane,
sono:
costruzione di percorso di autovalutazione e valutazione esterna delle
istituzioni scolastiche;
attuazione di un ciclo continuo di miglioramento della performance nelle
singole scuole;
definizione di strumenti e protocolli a supporto delle azioni di
autovalutazione;
protocolli operativi e meccanismi di selezione e formazione dei team
valutativi esterni.
Gli step realizzati sono stati:
1. autovalutazione dell‟Istituto con la compilazione di un foglio elettronico del
MIUR sulla cui base si elabora un RAV e conseguente PDM (a.s. 2012/2013)
2. valutazione esterna del “Nucleo di valutazione”(a.s. 2013/2014).
Nel corrente anno si punterà all‟ attuazione del Piano Di Miglioramento.
Il progetto sperimentale VALeS rispecchia la richiesta europea di dotare l‟Italia di
un sistema di valutazione che ponga il nostro Paese in linea con l‟organizzazione
scolastica degli altri Stati europei. Pertanto la L. n. 10 del 26 febbraio 2011
integrata poi con la L. n. 111 del 15 luglio 2011, han definito il Sistema Nazionale di
Valutazione, basato su tre istituzioni: INVALSI, INDIRE e Corpo degli Ispettori,
chiamati ad operare in maniera sinergica e integrata nella valutazione esterna
delle scuole e della dirigenza scolastica.
Il contesto sociale, culturale, ambientale ed economico della “Duse”.
La Scuola “Eleonora Duse” è nata a fine anni Ottanta come scuola media dei
quartieri San Girolamo, Fesca e Marconi-San Cataldo.
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La prima sede della scuola era suddivisa in diversi plessi, il principale ubicato in via
Costa, che nel 2005 è stato abbattuto a causa di tracce di amianto nella
composizione della struttura. Nello stesso anno è diventata operativa l‟attuale
sede in via San Girolamo, 38 in un edificio ampio e moderno, privo di barriere
architettoniche.
Dal 2011 con delibera della Giunta comunale è nato l‟Istituto Comprensivo,
comprendente la scuola secondaria di primo grado, la scuola dell‟infanzia e la
primaria del plesso di Fesca. Da primo settembre 2012 vi è stata un‟ulteriore
aggregazione del Circolo didattico E 28 che ha portato l‟attuale dirigenza ad
amministrare quattro plessi.
La nuova sede scolastica situata in strada San Girolamo, n 38 è stata resa
operativa dal 1-09-2003; si tratta di una struttura completamente nuova, spaziosa,
dotata di palestre coperte e scoperte, di un Auditorium capace di ospitare
convegni, spettacoli teatrali e musicali, proiezione di film.
A partire dall‟ a.s. 2014/2015 le classi del plesso Fesca sono state trasferite nella
sede centrale, utilizzando in un primo momento aule libere o destinate ad altre
attività; attualmente gli alunni occupano nuove aule realizzate in un‟altra ala del
plesso centrale da parte del Comune di Bari. Inoltre le sezioni di scuola
dell‟infanzia ubicate nel Plesso Costa sono state, all‟inizio dell‟anno scolastico in
corso, trasferite presso il Plesso San Girolamo. Pertanto i plessi che costituiscono lo
Istituto sono due:
sede centrale: ospita classi dell‟infanzia, della primaria, della SSPG, gli uffici
di Presidenza e amministrativi;
sede IV plesso San Girolamo: ospita classi dell‟infanzia, della primaria.
La scuola "E. Duse" è ubicata in una zona di Bari considerata a rischio di devianza
sociale e di criminalità minorile, situata lungo la fascia costiera a nord del centro
storico della città. Il quartiere S. Girolamo - Fesca - S. Cataldo risente dei problemi
tipici delle aree periferiche metropolitane: mancanza d‟opportunità di lavoro
scarsità di servizi sociali, assenza di centri sociali d‟aggregazione culturale.
La composizione della popolazione studentesca è eterogenea e sostanzialmente
rispecchia la composizione socio-culturale della popolazione residente,
caratterizzata dalla presenza di nuclei familiari di diversa estrazione sociale.
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Casi di alunni in difficoltà, in situazione di disagio e/o svantaggio culturale sono
presenti in tutte le classi in misura proporzionale al numero complessivo dei
frequentanti ciascuna classe, questo per favorire il processo d‟integrazione
culturale tra minori appartenenti a nuclei familiari di diversa estrazione sociale
residenti.
Per l‟anno in corso la scuola ha pianificato di ospitare alcune associazioni sportive
nei suoi locali al fine di favorire l‟aggregazione tra i bambini e i ragazzi del
quartiere, ma anche per trasformare il nostro Istituto in un reale luogo di riferimento
culturale e sociale per quanti vivono sul territorio.
I principali servizi erogati
Attività educative
Attività di formazione e di aggiornamento del personale scolastico
Attività di formazione curricolare ed extracurricolare per gli alunne e per i genitori
Partnership con enti locali e associazioni socio culturali ed ambientali
Costituzione di reti con associazioni sportive per attività motorie extracurricolari
Costituzione di reti con ONLUS per attività inerenti alle difficoltà di apprendimento
per gli alunni disabili
Iniziative socio-culturali per il territorio (spettacoli teatrali, musicali, cinema,
conferenze, seminari…)
Le partnership
L‟istituto partecipa ad accordi di reti scolastiche finalizzate allo svolgimento di
attività didattiche e sviluppa rapporti di partenariato.
Ospita stabilmente nei suoi locali in base a precisi accordi l‟associazione “Mano a
mano”; associazioni sportive di pallacanestro, di karate. È sede di incontri,
seminari, riunioni, attività ricreative organizzate da associazioni ONLUS e
socioculturali quali ANLAP, ANDIS, Lions-Bari , EE.LL., parrocchie del territorio.
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I principali stakeholders (interni ed esterni) di riferimento
La scuola individua i seguenti portatori di interesse quali riferimento nello
svolgimento delle attività connesse al suo ruolo istituzionale:
• Genitori e Studenti (anche nella rappresentanza del Comitato dei
Genitori)
• Il personale
• I partner
• La Direzione Regionale
• Il Ministero
• Le Istituzioni locali
Schema organizzazione didattica
Il Consiglio di Istituto:
sceglie uno dei tre docenti componenti il Comitato di Valutazione;
individua un docente sostituto all‟interno del Comitato qualora la
valutazione riguardi uno dei docenti che lo compongono;
Consiglio di
Istituto
Dipartimenti per
aree disciplinari
Consigli di
Classe/interclasse
Collegio dei
Docenti
Singoli
Docenti Dipartimenti di
accompagnamento
Comitato di
Valutazione
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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prende visione della relazione del Dirigente Scolastico in merito alla
direzione e al coordinamento dell‟attività formativa, organizzativa e
amministrativa al fine di garantire ampia informazione e raccordo fra gli
organi dell‟ Istituzione scolastica;
approva il PTOF.
(D.M 19/05/1998 )
Il Collegio Docenti:
definisce le linee di riferimento della programmazione educativa – didattica
sulla base delle proposte dei suoi componenti;
sceglie due dei tre docenti componenti il Comitato di Valutazione;
elabora il PTOF “sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle
scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico.”
Il Comitato di Valutazione:
è istituito presso ogni istituzione scolastica senza oneri per la finanza
pubblica;
dura in carica tre anni scolastici;
è presieduto dal Dirigente Scolastico;
è composto da tre docenti dell‟istituzione scolastica, da due rappresentanti
dei genitori, uno per la scuola dell‟infanzia e uno per il primo ciclo di
istruzione, e da un componente esterno individuato dall‟Ufficio Scolastico
Regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.
I Dipartimenti per discipline definiscono le linee dei Piani di Studio Personalizzati.
I Consigli di intersezione, di interclasse, di classe elaborano la Programmazione di
classe attraverso la raccolta di informazioni tratte dagli esiti dei test ingresso,
dall‟analisi della situazione iniziale, degli obiettivi, delle metodologie, degli
strumenti di osservazione di verifica e di valutazione, di criteri comuni per la
corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza e abilità, di modalità di recupero ed
attività integrative
I singoli docenti stendono un Piano di lavoro a carattere programmatico sulla
base delle linee generali individuate dagli organi collegiali e delle specifiche
situazioni evidenziate dai Consigli di classe.
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Organigramma generale del personale a.s. 2015/2016
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ORGANIGRAMMA GENERALE I.C. “Eleonora DUSE”
BARI
DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Gerardo MARCHITELLI
Docenti Collaboratori del D.S.
Incarico Cognome e Nome
Docente Vicario del Dirigente Scolastico Prof. MICCIONE Domenico
Docente Responsabile Plesso Duse S.S.P.G. Prof.ssa CUTRIGNELLI Antonella
Docente Responsabile Plesso San Girolamo Infanzia-Primaria
Ins. CANNATA Xenia
Docenti Funzioni Strumentali
Incarico Cognome e Nome
Collaborazione gestione PTOF settore infanzia San Girolamo
Coordinamenti visite e viaggi d’istruzione Ins. BARBERINI Annalisa
Collaborazione gestione PTOF settore infanzia Duse
Coordinamenti visite e viaggi d’istruzione Prof.ssa CUTRIGNELLI Marina
Gestione attività ordinaria docenti scuola primaria Duse
Continuità primaria-media Coordinamento attività curriculari ed
extracurriculari
Ins. ZONNO Annamaria
Responsabile redazione Piano Triennale Offerta Formativa
Valutazione di Istituto (CAF-VALeS) e INVALSI SNV
Ins. BOMBINO Barbara Prof.ssa GRANDOLFO Annunziata Prof.ssa SICOLO Grazia
Attività di drammatizzazione Prof.ssa ROMANAZZI Cosma
Gestione delle attività di sostegno alunni BES per tutti i plessi
Custodia materiali alunni Coordinamento GLI Realizzazione di iniziative e progetti alunni BES
prof.ssa MORO Katia
Gestione della sicurezza in collaborazione con RSPP e RSL
Coordinamento delle attività di continuità interne ed esterne
Coordinamento visite e viaggi d’istruzione Gestione attività di rappresentanza istituzione
scolastica Orientamento
Prof.ssa DE NAPOLI Clara
Segretario verbalizzante CDC Responsabile del procedimento amministrativo
Prof.ssa DISPOTO Maria
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Docenti Responsabili dei laboratori
INCARICO Cognome e Nome
Responsabile spazio Auditorium
Plesso Duse prof. FERRIERI Carmine
Responsabile dei laboratori dell’Istituto
prof.ssa LIONETTI Ida
Responsabile delle attrezzature informatiche e
multimediali
Responsabile della dismissione di materiali fuori uso e
di beni non più utilizzabili
Responsabile della gestione delle apparecchiature e dei
servizi di rete
prof. MICCIONE Domenico
Comitato di Valutazione
Incarico Cognome e Nome
Comitato di Valutazione
ins. NICOLETTI Rosa(Primaria)
prof.ssa BRESCIA Maria Luisa (Secondaria I° grado))
prof. Ssa DISPOTO Maria (Secondaria I° grado)
Docenti Coordinatori di Intersezione-Interclasse-Classe
Scuola dell’Infanzia I Plesso – Costa – IV Plesso
Incarico Cognome e Nome
Vicepresidenti d’Intersezione
Plesso Duse ins. ZITO Maria
Plesso San Girolamo ins. PARISI Antonia
Scuola Primaria
Incarico Cognome e Nome
Vicepresidenti d’Interclasse
Classi Prime ins. LISCO Nicoletta
Classi Seconde ins. MORETTI Marta
Classi Terze ins. FORNELLI Isabella
Classi Quarte ins. LONGOBARDI Santina
Classi Quinte ins. TABASCIO Francesca
Scuola Secondaria I Plesso Duse
Incarico Coordinatori di classe Cognome e Nome
1A COSTANTINO Rosa
2A GRANDOLFO Annunziata
3A POZZO Lea
1B BORRELLI Costanza
2B CUTRIGNELLI Antonella
3B MASTROMARINO Sergio
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1C DISPOTO Maria
2C ROMANAZZI Cosma
3C DE GIROLAMO Maria
1D PALMISANO Maria
2D ROMANAZZI Donatella
3D LIONETTI Ida
1E SICOLO Grazia
2E MICCIONE Domenico
3E DE BERNARDIS Monia
3F LIACI Maria Luisa
Gruppo Sicurezza
Incarico Cognome e Nome
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione Prof. MARCHITELLI Gerardo (D.S.)
Responsabile della sicurezza Prof.ssa DE NAPOLI Clara
Responsabile per la Sicurezza dei Lavoratori (RSU) Prof.ssa MORANDINO Michela Pia
Consiglio d’Istituto
Incarico Cognome e Nome
Presidente del Consiglio d’Istituto Sig.ra SABATO Olimpia
Dirigente Scolastico Prof. MARCHITELLI Gerardo
Componente docenti CANNATA Xenia
BOMBINO Barbara
LIONETTI Ida
CUTRIGNELLI Antonella
CUTRIGNELLI Marina
ZONNO Annamaria
MORETTI Marta
BARBERINI Annalisa
Componente genitori DEL MORO Anna
GERNONE Patrizia
MAGNANI Sergio
LOCONSOLE Gabriella
TORINESE Tonia
CUTRIGNELLI Daniela
LORUSSO Antonia
Componente ATA ARMENTI Saverio
MARTIRADONNA Orazio
Giunta esecutiva GERNONE Patrizia
MAGNANI Sergio
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Organigramma A.T.A.
Risorse interne per la realizzazione del POF
Il Piano elaborato per l‟a.s. 2015/16 è stato integrato, nelle linee educative e nelle
scelte didattiche, dall‟introduzione dei piani della scuola dell‟infanzia e della
primaria; inoltre è stata aggiornata la parte terza, ovvero quella relativa ai progetti
e alle attività curricolari ed extracurricolari che si intendono realizzare.
Si occupano della realizzazione del presente Piano dell‟Offerta Formativa il
Dirigente scolastico, Prof. Marchitelli Gerardo, le risorse umane presenti nella
scuola, ossia i docenti, il personale Amministrativo, Tecnico, Ausiliario (A.T.A) in
collaborazione con le famiglie e le risorse esterne.
L’organico docente di diritto è costituito da 98 unità di cui:
n. 17 docenti della scuola dell‟infanzia;
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi Dott.ssa Rita A. SCIARAFFIA
Incarico Cognome e Nome
Assistente Amministrativo AONZO Aurelia
DE NAPOLI Maria
ZACCARO Giuseppe
FARETRA Luisa (ex art. 113)
SACCO Roberta
TITO Maria Rosa
TROVATO Rosalia
Collaboratori Scolastici
Plesso DUSE ANACLERIO Carmine
ARMENTI Saverio
CORALLO Francesco
DACHILLE Brigida
MARI Giuseppe
TROCCOLI Maria
RILIEVI Emanuele
TAMMA Maria Pia
MASTRONARDI Nicoletta
Plesso SAN GIROLAMO MARTIRADONNA Orazio
CALABRESE Felice
DE GIGLIO Teresa
DE SCALA Nunzia
GRAVILI Annamaria
SCALISE Lucia
SANTAMATO Michele
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n. 45 docenti della scuola primaria;
n. 36 docenti della scuola secondaria di primo grado (di cui 9 spezzonisti).
Oltre al Direttore dei servizi generali e amministrativi (DSGA), il personale A.T.A. è
composto da 6 assistenti amministrativi (di cui una ex art. 113) e 15 collaboratori
scolastici.
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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ORARI DI FUNZIONAMENTO 2015/2016
SCUOLA DELL’INFANZIA
Tutti i plessi
Tempo normale: 25 h settimanali dalle
ore 8 alle ore 13 dal lunedì al venerdì
SCUOLA PRIMARIA
Plesso Duse
Plesso San Girolamo
Tempo normale: 27 h settimanali
Dalle ore 8 alle ore 13.19 dal lunedì al
giovedì; dalle ore 8 alle ore 12.50 il
venerdì
Tempo normale: 27 h settimanali
dalle ore 8 alle ore 13.19 dal lunedì al
giovedì; dalle ore 8 alle ore 12.50 il
venerdì
Tempo pieno: 40 h settimanali dalle ore
8 alle ore 15.44 dal lunedì al venerdì
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
Plesso Duse
Tempo normale: 30 h settimanali dalle
ore 8 alle ore 13.48 dal lunedì al venerdì
Si dispone di adottare come unità oraria 58 minuti, per la scuola secondaria e
primaria, utilizzando gli spazi orari residui nell‟ambito del curricolo obbligatorio con
le seguenti modalità:
1. sostituzione di docenti assenti per permessi brevi, fruizione di giornate art.15
CCNL, fruizione permessi legge 104, dando la priorità alla sostituzione di docenti
della stessa classe;
2. partecipazione a manifestazioni musicali, teatrali, culturali e sportive organizzate
dalla istituzione scolastica o da altre istituzioni, nell‟ambito del curricolo;
3. partecipazione, oltre l‟orario di obbligo, ad uscite di istruzione nell‟ambito del
curricolo;
4. interventi didattici personalizzati o di gruppo nei confronti di alunni della propria
classe o di classi parallele.
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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Risorse esterne
Ulteriori risorse esterne sono state individuate per la realizzazione del P.O.F. al fine
di migliorare la offerta formativa. Da alcuni anni la scuola “Duse” ha instaurato
negli anni una rete di rapporti con le istituzioni presenti sul territorio e con altre
strutture scolastiche, così da poter potenziare l‟organizzazione delle proprie attività
sia curricolari che extracurricolari.
Per la realizzazione degli accordi di programma e della collaborazione effettiva si
fa riferimento alla normativa vigente, ossia alle Leggi nazionali a sostegno
dell‟autonomia, CCNL CCMI e alle Leggi regionali per il diritto allo studio e le
attività culturali.
Tra le istituzioni con le quali si è negli anni sviluppata una collaborazione per mezzo
di accordi di programma, convenzioni, intese, sono state individuate:
Comune di Bari e suoi Assessorati;
Centro Servizi Amministrativi di Bari;
Circoscrizione VIII del Comune di Bari;
Istituzioni scolastiche del territorio Scuole superiori del Comune di Bari;
Consultorio familiare ASL BA/4;
Centro famiglie e centro minori presenti nelle circoscrizione;
Parrocchia di S.Girolamo-Fesca;
Prefettura di Bari e Forze dell'Ordine.
Per l‟anno in corso, la scuola ha pianificato di ospitare nei suoi locali alcune
associazioni sportive che svolgono le loro attività in orario pomeridiano, facendo sì
che l‟istituto sia un luogo frequentato da ragazzi di ogni età e con interessi molto
diversi, poiché ogni associazione svolge sua specifica disciplina:
l'associazione Sakura-Karate;
Nuovo Basket;
Associazione Mano a Mano.
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Strutture, strumenti tecnologici laboratori e sussidi
La segreteria e l‟ufficio del Dirigente Scolastico si trovano presso la scuola
secondaria di primo grado “E. DUSE”.
Gli ambienti dei tre plessi sono ampi, luminosi e dotati di idonei e moderni
strumenti tecnologici, in particolare le strutture sono dotate di:
-Auditorium (sede centrale)
- Laboratori di informatica:
- laboratori di musica
- Il laboratorio linguistico
- laboratorio scientifico
-La palestre coperta e scoperta.
Sono in dotazione alla scuola 32 Lavagne Multimediali, Televisori al plasma,
Fotocopiatrici, Videoregistratore, Telecamera, Macchina fotografica, Macchina
fotografica digitale, 2 Lavagne luminose.
AULE ATTREZZATE
Laboratorio
Informatica Laboratorio
musicale
Laboratorio scientifico
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Esperienze di sperimentazione in atto e pregresse
Sperimentazione ex art. 278 D.L. 297/1994: introduzione seconda lingua
straniera
Sperimentazione autonomia organizzativa e didattica
Arricchimento dell'offerta formativa
Introduzione della seconda lingua comunitaria: inglese e francese
Progetti in rete
I bisogni del territorio dell’utenza e degli operatori
Il territorio:
Integrazione culturale tra i diversi ceti sociali residenti, attraverso l'attivazione
di centri di aggregazione e di accoglienza per adulti e minori, famiglie e
singoli individui.
Qualificazione professionale degli adulti, in età di lavoro, disoccupati e/o
estromessi dal sistema produttivo e costretti ai margini delle relazioni
economiche e sociali, per l'eventuale ricollocazione degli stessi sul mercato
del lavoro.
L‟utenza:
Istruzione di base in termini di acquisizione di competenze (conoscenze e
abilità ) e di sviluppo del pensiero operativo astratto.
Formazione di base, in termini di acquisizione di comportamenti
sociali/interpersonali corretti, riconducibili ai valori condivisi dalla comunità.
Orientamento di base, in termini di autostima di sé e di motivazione al lavoro
con gli altri.
Formazione professionale e tecnica, in termini di competenze spendibili sul
mercato del lavoro dopo periodi medio - brevi di scolarità.
Gli operatori:
Elevare i livelli di professionalità in ambito didattico metodologico.
Affinare le competenze relazionali nell'ambito della comunicazione.
Approfondire le competenze di progettazione e programmazione collegiale
delle attività.
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Elevare i livelli di professionalità del personale non docente in ambito
relazionale.
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Parte seconda: l’attività didattica
Il nostro Istituto comprende tre ordini di scuola, infanzia, primaria e secondaria di 1°
grado; gli obiettivi educativi, cognitivi e comportamentali generali si arricchiscono
delle specificità legate alla fascia d‟età degli alunni, così come le attività, le
metodologie e i criteri di valutazione. A seguito delle nuove Indicazioni del
curricolo del 2012, l‟Istituto ha individuato gli obiettivi generali di istituto e del
processo formativo e le competenze chiave che gli alunni devono possedere a
conclusione del primo ciclo di istruzione.
OBIETTIVI GENERALI D’ISTITUTO
1. Favorire l‟apprendimento e il “Saper stare al mondo”
2. Sviluppare un‟identità consapevole e aperta nel rispetto delle differenze di
tutti
3. Offrire occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di
base.
4. Favorire l‟acquisizione degli strumenti di necessari per apprendere e
selezionare le informazioni
5. Promuovere la capacità di elaborare itinerari personali
6. Favorire l‟autonomia di pensiero orientata alla costruzione dei saperi a
partire dai bisogni formativi
7. Garantire e promuovere la dignità e l‟uguaglianza di tutti gli studenti “ senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali e sociali”
8. Costruire un‟alleanza educativa con la famiglia e gli altri attori
extrascolastici, nel rispetto dei reciproci ruoli
9. Affiancare al compito ”dell‟insegnare ad apprendere” quello
“dell‟insegnare ad essere”
10. Formare cittadini dell‟Europa e del mondo
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Obiettivi generali del processo formativo
1. Comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale che scritta e interagire in modo adeguato in una
variegata gamma di contesti culturali e sociali
2. Applicare il pensiero matematico a problemi reali in situazioni quotidiane e
usare modelli matematici di pensiero.
3. Essere disponibile ad usare conoscenze e metodologie scientifiche e
tecnologiche possedute per spiegare il mondo circostante e per dare
risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani
4. Utilizzare consapevolmente le tecnologie informatiche per il lavoro, il tempo
libero e la comunicazione
5. Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo e
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione
anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio
metodo di studio e di lavoro
6. Partecipare in modo attivo e consapevole alla vita sociale e lavorativa
facendo valere i propri diritti e riconoscendo, al contempo, quelli altrui.
7. Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di
studio e di lavoro utilizzando le conoscenze apprese.
8. Esprimere idee, esperienze ed emozioni attraverso i linguaggi della musica,
delle arti dello spettacolo dello sport.
Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione
1. L‟alunno dimostra padronanza della lingua italiana :comprende enunciati e
testi, esprime le proprie idee e adotta un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni. E‟ in grado di esprimersi a livello elementare in due lingue
europee, utilizzandole anche nell‟uso delle tecnologie dell‟informazione e
della comunicazione.
2. Affronta in modo razionale e consapevole problemi e situazioni.
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3. Analizza dati e fatti della realtà, verificando l‟attendibilità di analisi
quantitative e statistiche
4. Utilizza in modo sicuro le tecnologie delle comunicazione
5. É capace di ricercare nuove informazioni e di impegnarsi in nuovi
apprendimenti, anche in modo autonomo
6. Rispetta le regole, ha attenzione per il bene comune e partecipa alla vita
sociale in maniera attiva
7. Dimostra spirito d‟iniziativa, si assume le proprie responsabilità
8. Si impegna in campi espressivi e artistici che gli sono congeniali
Nel rispetto della specificità di ogni ordine scolastico presente nel nostro istituto, si
presentano nel dettaglio i tre indirizzi.
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Il presente documento programmatico è il risultato di un percorso di lavoro, che
ha coinvolto i collegi di scuola dell‟infanzia, primaria e secondaria di primo grado
dell‟I.C. “E. Duse” di Bari in azioni di analisi ed approfondimento dei principi
fondanti, contenuti e criteri ispiratori delle Indicazioni per il curricolo della scuola
di base.
Punti strategici di orientamento nella definizione del curricolo di scuola sono
considerati:
sintonizzare i contenuti delle Indicazioni con il Piano dell’Offerta Formativa -
predisposto per il corrente anno scolastico - e con il contesto ambientale e
socio-culturale di pertinenza istituzionale;
garantire la qualità e la varietà degli approcci metodologici e degli itinerari
didattici previsti, in conformità con la missione della scuola e con le
esigenze formative dell‟utenza, adeguatamente monitorate e valutate;
assicurare il raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze e
degli obiettivi di apprendimento fissati nelle predette Indicazioni;
valorizzare l‟impiego delle risorse professionali e finanziarie disponibili
all‟interno del Circolo Didattico, nell‟ ottica di un sistema scolastico
funzionalmente integrato, efficace ed efficiente.
Il curricolo, come di seguito riportato, si articola attraverso i campi di esperienza
nella scuola dell‟infanzia e le discipline nella scuola primaria e nella secondaria.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Linee guida dell’azione educativa e finalità della scuola di base.
IL SÉ E L’ALTRO (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
- controllare ed esprimere bisogni e sentimenti;
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- sviluppare il senso dell‟appartenenza alla famiglia e all‟ambiente socio-
culturale;
- riflettere sulle diversità;
- rispettare e aiutare gli altri;
- acquisire regole e assumersi responsabilità;
IL CORPO E IL MOVIMENTO (identità, autonomia, salute)
- raggiungere una buona autonomia personale;
- conoscere e rappresentare lo schema corporeo;
- acquisire corrette abitudini igienico-alimentari;
- padroneggiare il proprio comportamento nell‟interazione motoria con l‟altro
e con l‟ambiente;
LINGUAGGI, CREATIVITÁ ED ESPRESSIVITÁ (gestualità, arte, musica, multimedialità)
- acquisire fiducia nelle proprie capacità di espressione e di comunicazione;
- produrre, comprendere ed elaborare contenuti in vari codici;
- utilizzare materiali e tecniche espressive con creatività;
- rimanere concentrati e portare a termine il proprio lavoro;
- familiarizzare con l‟esperienza della multimedialità;
I DISCORSI E LE PAROLE (comunicazione, lingua, cultura)
- padroneggiare l‟uso della lingua italiana e arricchire il lessico;
- sviluppare un repertorio linguistico adeguato all‟esperienze e agli
apprendimenti nei diversi campi di esperienza;
- formulare ipotesi sulla lingua scritta;
- comunicare attraverso la scrittura utilizzando anche le tecnologie.
LA CONOSCENZA DEL MONDO (ordine, misura, spazio, tempo, natura)
- acquisire abilità logico-matematiche: raggruppare, ordinare, quantificare,
misurare;
- collocare persone, fatti ed eventi nello spazio e nel tempo;
- osservare fenomeni, formulare ipotesi, effettuare sperimentazioni;
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CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
La valutazione degli alunni viene effettuata periodicamente.
All‟inizio dell‟anno prevede momenti di osservazione degli alunni.
- durante il gioco libero
- nelle attività strutturate
- nella routine della giornata scolastica
In itinere tiene conto:
- dell‟interesse con cui ogni bambino ha accolto le varie proposte educative
- degli elaborati prodotti dai bambini, sia individualmente che in gruppo
- della capacità di verbalizzazione delle esperienze vissute
La valutazione finale misura la maturazione globale dei bambini e viene
documentata con una “scheda”, che è utilizzata come documento di passaggio
alla Scuola Primaria.
COMPETENZE INDICATORI
socio-affettivo-ralazionali
(Il sé e l‟altro)
- interagisce spontaneamente con i compagni
- collabora alle proposte dell‟adulto
- esprime i propri bisogni
- esprime emozioni
- è consapevole delle differenze e le rispetta
- sa mettere in pratica regole di
comportamento e assumersi responsabilità
- compie scelte proprie
motorie
(Il corpo e il movimento)
- esprime autonomia personale, nelle attività e
nella gestione degli spazi
- conosce il proprio corpo
- esprime sicurezza negli schemi motori di base
e nella motricità fine
- è lateralizzato
- esegue un percorso correttamente
- organizza lo spazio del foglio in funzione al
contesto da rappresentare
- rispetta le regole di gioco
espressive
(I discorsi e le parole
linguaggi, creatività, espressione)
- pronuncia le parole in modo corretto
- possiede un repertorio lessicale adeguato
- compie la lettura di immagini
- in ambito grafico, pittorico, manipolativo si
esprime in modo creativo
logico- scientifiche - percepisce relazioni di tipo quantitativo
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(la conoscenza del modo)
- opera classificazioni in base ad un attributo
- è capace di ordinare – seriare
- ricostruisce una sequenza logico – temporale
- stabilisce strutture logiche in base ad una
esperienza
- formula ipotesi
- si pone problemi e ne ricerca la soluzione
condizioni per l’apprendimento
(attenzione, memoria, interessi,
curiosità, impegno)
- è motivato nei confronti dell‟esperienza
- partecipa con entusiasmo
- porta a termine un lavoro rimanendo
concentrato
Il curricolo
Il curricolo costituisce il cuore del P.O.F., un mosaico dal disegno unitario ed
articolato, una sintesi delle condizioni pedagogiche, organizzative e didattiche
che consentono di realizzare efficaci forme di insegnamento.
I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell‟agire del bambino orientati
dall‟azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico-
culturali. La scuola, all‟interno della sua autonomia, articola i campi di esperienza
al fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo a orientarsi
nella molteplicità e nella diversità degli stimoli e delle attività. La scuola
dell‟infanzia, inoltre, contribuisce alla realizzazione del principio di uguaglianza
offrendo a tutti i bambini pari opportunità, connotandosi come ambiente
educativo ricco di esperienze concrete che permettono apprendimenti riflessivi.
Integrando le differenti forme del fare, del sentire, del pensare, dell‟agire i bambini
si scoprono individui capaci di compiere scelte autonome.
Per tali ragioni essa considera di primaria importanza:
la relazione personale significativa tra pari e con gli adulti, nei più vari contesti di
esperienza;
il gioco in tutte le sue forme ed espressioni, grazie al quale si assicurano ai bambini
esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della loro personalità;
il fare costruttivo e le esperienze dirette a contatto con la natura, le cose, i
materiali, l‟ambiente sociale e la cultura.
La programmazione delle attività educative e didattiche che verranno svolte
nell‟Istituto Comprensivo “E. Duse”, segmento di scuola dell‟infanzia,
riguarderanno le seguenti linee essenziali:
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1) maturazione e identità come persona in relazione al proprio corpo e alla
comunità di appartenenza;
2) conquista dell‟autonomia, come capacità di compiere scelte autonome
interagendo con gli altri nel rispetto delle norme del vivere civile;
3) sviluppo delle competenze sensoriali, percettive, motorie e comunicative;
4) sviluppo del senso della cittadinanza come capacità di scoprire gli altri, i loro
bisogni, partecipare alla vita sociale attraverso regole condivise.
La programmazione sarà calibrata sulle reali necessità degli alunni ed articolata
per unità di apprendimento e sviluppo in:
-campi di esperienza;
-obiettivi formativi;
-competenze;
-attività;
-verifica;
-documentazione;
-tempi di attuazione.
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SCUOLA PRIMARIA
Il settore scuola primaria dell‟I.C. “E. Duse intende costruire una scuola che:
accoglie
orienta ed eleva il livello d‟istruzione
accresce la capacità di partecipazione
costituisce la premessa per uno sviluppo globale della personalità.
Tali finalità saranno raggiunte attraverso un percorso formativo volto al progresso
culturale e morale e ad una partecipazione consapevole alla vita civile.
In particolare:
la SCUOLA CHE ACCOGLIE
- è attenta ai bisogni dei soggetti in
crescita affettiva, morale, intellettiva;
- valorizza la diversità;
- sostiene le proposte avanzate dal
territorio;
- elabora la cultura del contesto.
ATTRAVERSO - L‟aggiornamento e la formazione
degli insegnanti.
- L‟adeguamento dello stile e del
metodo;
- L‟adeguamento del linguaggi.;
- L‟adeguamento degli strumenti utili.
La SCUOLA CHE ELEVA
-Offre un patrimonio di informazioni e di
conoscenze formalizzate;
- Fornisce abilità cognitive, operative e
sociali;
- Istruisce percorsi di indagine e di
ricerca;
- Educa ad esprimere valori personali e
collettivi;
- Invita all‟elaborazione di ulteriore
conoscenza ed informazione
ATTRAVERSO
una metodologia attiva (dal fare al
sapere)
l‟organizzazione di laboratori;
l‟uso di strumenti operativi e di
indagine;
una documentazione aggiornata.
La SCUOLA CHE ACCRESCE LA CAPACITA‟ DI PARTECIPAZIONE
-Riconosce l‟alunno come risorsa
intellettiva della società.
-Educa alla partecipazione al sistema
civile e sociale.
-Educa alla condivisione di progetti
comuni.
-Educa all‟assunzione di responsabilità e
ATTRAVERSO
Il rispetto dell‟alunno e della sua
individualità;
la valorizzazione dei prodotti
individuali;
l ‟attribuzione di significati comuni;
la costruzione di carte dei diritti
umani.
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rischi.
-Educa alla democrazia.
-Educa al riconoscimento delle culture
diverse dalla propria
La SCUOLA CHE COSTRUISCE LA PREMESSA…
-Predispone piani di continuità tra
ordini, gradi, cicli.
-Gradua obiettivi e fini propri della
scuola dell‟obbligo.
-Fornisce gli strumenti operativi e
cognitivi per l‟accesso al grado
superiore di studi.
-Collega il proprio agire alle aspettative
del territorio.
ATTRAVERSO
La flessibilità
la coerenza.
la capacità d‟interazione.
l‟assunzione di responsabilità
dell‟offerta.
la ricchezza dell‟offerta.
AREE DISCIPLINARI
Le singole discipline sono collocate all‟interno delle macro aree linguistico-
artistico-espressiva, storico-geografica e matematico-scientifico-tecnologica. E‟
implicita la valenza di un Sapere coeso, esente da frammentazioni e derive
culturali, pensato ed agito su diversi piani di riflessione e di approccio tra di loro
strettamente interconnessi.
Nelle singole discipline che compongono le tre macro-aree si prevedono, al
termine del terzo anno della scuola primaria e della classe quinta, obiettivi di
apprendimento che rappresentano per i docenti i riferimenti di base entro i quali
promuovere le specifiche esperienze di studio. Al termine della scuola primaria per
ogni disciplina vengono posti i traguardi per lo sviluppo delle competenze, che
rappresentano i punti di riferimento più significativi che gli alunni devono
conseguire al termine dei diversi livelli di scolarità. Qui di seguito sono indicati i
traguardi previsti al termine della scuola primaria per ciascuna disciplina; si
rimanda al piano di lavoro annuale per l‟elenco degli obiettivi.
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Nell‟odierno scenario culturale, attraversato da una complessità espressivo –
comunicazionale in fase di progressiva espansione, la scuola di base si colloca nel
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solco di un rilancio qualitativo degli alfabeti e dei linguaggi verbali e non verbali,
da realizzare con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie;
musica; arte-immagine; corpo-movimento - sport.
Gli scambi di informazione, di conoscenze e di idee, soggetti ai ritmi frenetici di
una società segnata dalla svolta tecnologica e degli abicì virtuali, rendono
indispensabile l‟esplorazione didattica della pluralità dei codici linguistici, non
esenti, ai nostri giorni, dagli influssi propri delle culture e simbologie alfabetiche di
tipo autoctono. La comunicazione a carattere policentrico e pluridimensionale,
all‟attenzione di studi applicativi nell‟ambito delle scienze antropologiche, ha tra i
suoi obiettivi prioritari proprio la creazione di un pensiero ben organizzato e che
renda ogni soggetto in grado di interconnettersi con la propria realtà interiore,
con quella altrui e con i diversi contesti dell‟agire.
In tale direzione interpretativa la lingua, nelle sue diverse dimensioni ed
articolazioni, diviene lo strumento principe per organizzare il mondo dei saperi
attraverso la sperimentazione delle capacità di analisi, di riflessione, di sintesi, di
lettura critica degli eventi, ma anche di pianificazione, di revisione, di
interpretazione, di categorizzazione di quanto appartiene all‟universo conoscitivo
e relazionale; uno strumento per sviluppare tutte quelle facoltà della mente che
sono poste a fondamento della crescita della persona umana nel suo integrarsi
dialetticamente, e ad un livello meta cognitivo, in un contesto allargato di
cittadinanza attiva e democratica. Lo stesso linguaggio del corpo e della fisicità
offre opportunità concrete di espressione del sé interiore, canalizzando, verso
positivi traguardi, le energie soggettive.
Lo sviluppo del gusto estetico e di quello artistico - letterario, l‟incontro con la
pagina scritta, l‟apprendimento e l‟uso dei nuovi codici della multimedialità, nel
sostenere e promuovere le facoltà intellettive degli alunni, attraverso una
progressione rispettosa dei ritmi di apprendimento dei singoli, non può che inserirsi
all‟interno dell‟ampio panorama delle lingue europee, determinando la possibilità
di un confronto allargato su scala internazionale e planetaria.
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ITALIANO
L‟alunno
-partecipa a scambi comunicativi con compagni e docenti (conversazione,
discussione, scambi epistolari…) attraverso messaggi semplici, chiari e pertinenti,
formulati in un registro il più possibile adeguato alla situazione;
-comprende testi di tipo diverso in vista di scopi funzionali, di intrattenimento e/o
svago, di studio, ne individua il senso globale e/o le informazioni principali, utilizza
strategie di lettura funzionali agli scopi;
-legge testi letterari di vario genere appartenenti alla letteratura dell‟infanzia, sia a
voce alta, con tono di voce espressivo, sia con lettura silenziosa e autonoma,
riuscendo a formulare su di essi semplici pareri personali;
-produce testi (di invenzione, per lo studio, per comunicare) legati alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola offre, rielabora testi manipolandoli,
parafrasandoli, completandoli, trasformandoli (parafrasi e riscrittura);
-sviluppa gradualmente abilità funzionali allo studio estrapolando dai testi scritti
informazioni su un dato argomento utili per l‟esposizione orale e la
memorizzazione, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica,
raccogliendo impressioni personali e/o collettive, registrando opinioni proprie o
altrui;
-svolge attività esplicite di riflessione linguistica su ciò che si dice o si scrive, si
ascolta o si legge, mostra di cogliere le operazioni che si fanno quando si
comunica e le diverse scelte determinate dalla varietà di situazioni in cui la lingua
si usa.
LINGUA INGLESE
L‟alunno
-riconosce se ha o meno capito messaggi verbali orali e semplici testi scritti,
chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera
dall‟insegnante, stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativi e culturali
appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera;
-collabora attivamente con i compagni nella realizzazione di attività collettive o di
gruppo, dimostrando interesse e fiducia verso l‟altro; individua differenze culturali
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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veicolate dalla lingua materna e dalla lingua straniera senza avere atteggiamenti
di rifiuto;
-comprende frasi ed espressioni di uso frequente, relative ad ambiti familiari (ad
esempio informazioni di base sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia
locale, lavoro);
-interagisce nel gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi
memorizzate in scambi di informazioni semplici e di routine;
-descrive in termini semplici, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati;
MUSICA
L‟alunno
- esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo,
spaziale e in riferimento alla loro fonte;
-gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti
musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione
analogiche o codificate;
-articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi
elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della
tecnologia informatica; le trasforma in brevi forme rappresentative;
-esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti;
-riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale,
sapendoli poi utilizzare anche nelle proprie prassi esecutive; sa apprezzare la
valenza estetica e riconoscere il valore funzionale di ciò che si fruisce; applica
varie strategie interattive e descrittive (orali, scritte, grafiche) all‟ascolto di brani
musicali, al fine di pervenire a una comprensione essenziale delle strutture e delle
loro funzioni, e di rapportarle al contesto di cui sono espressione, mediante
percorsi interdisciplinari.
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ARTE E IMMAGINE
L‟alunno
- utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare,
descrivere e leggere immagini statiche (quali fotografie, manifesti, opere d‟arte) e
messaggi in movimento (quali spot, brevi filmati, video clip, ecc…);
-utilizza le conoscenze sul linguaggio visuale per produrre e rielaborare in modo
creativo le immagini attraverso molteplici tecniche, di materiali e di strumenti
diversificati (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e
multimediali);
-legge gli aspetti formali di alcune opere; apprezza opere d‟arte e oggetti di
artigianato provenienti da altri paesi diversi dal proprio;
-conosce i principali beni artistico-culturali presenti nel proprio territorio, e mette in
atto pratiche di rispetto e salvaguardia.
CORPO MOVIMENTO SPORT
L‟alunno
-acquisisce consapevolezza di sé attraverso l‟ascolto e l‟osservazione del proprio
corpo, la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle
variabili spaziali e temporali;
-utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati
d‟animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali;
-sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e
apprezzare molteplici discipline sportive;
-sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa,
diverse gestualità tecniche;
-si muove nell‟ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per
sé e per gli altri;
-riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati
alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare;
-comprende all‟interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle
regole e l‟importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-
sportiva.
AREA STORICO-GEOGRAFICA
Il processo di insegnamento – apprendimento, nell‟area storico-geografica, si
propone quale spazio concreto ed agibile di confronto con avvenimenti di
grande ampiezza temporale e spaziale oltreché di esercizio del sapere e delle
esperienze conoscitive degli alunni.
L’area storico – geografica, adoperando uno strumentario variegato di possibilità
applicative, si interseca con le altre discipline utilizzando linguaggi verbali,
numerici, iconici ed artistico – espressivi che agevolano negli alunni l‟acquisizione
graduale dei codici della geo–graficità, lo sviluppo dell‟intelligenza visivo-spaziale
e delle capacità di analisi e lettura critica e comparata, in chiave socio-
antropologica, dei fenomeni oggetto di studio.
Rendere l‟alunno consapevole di essere un cittadino del mondo contemporaneo
scaturisce da un impegno esplorativo del patrimonio della tradizione culturale
nazionale e, al tempo stesso, mondiale. L‟ottica è quella della costruzione di un
Sapere ad ampio raggio, mutuato dalla ricerca e dal confronto critico delle fonti
che raccolgono testimonianze del passato e del presente.
Scandagliare sistemi territoriali, geografie umane e problematiche eco-politiche
che attraversano, e questo sotto ogni latitudine, il tempo della quotidianità,
rappresenta un percorso fondante la missione disciplinare, volta a porre in luce
una comunità di destino “condivisa” tra quanti popolano oggi i diversi contesti
planetari ed hanno responsabilità connaturate nei confronti del futuro e delle
nuove generazioni.
STORIA
L‟alunno
-conosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita;
-conosce gli aspetti fondamentali della preistoria, della protostoria e della storia
antica;
-usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico;
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-conosce le società studiate, come quella greca e romana, e individua le relazioni
tra gruppi umani e contesti spaziali;
-organizza la conoscenza, tematizzando e usando semplici categorie
(alimentazione, difesa, cultura);
-produce semplici tesi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare carte geo-
storiche e inizia a usare gli strumenti informatici con la guida dell‟insegnante;
-sa raccontare i fatti studiati;
-riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l‟importanza del
patrimonio artistico e culturale.
GEOGRAFIA
L‟alunno
-si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti
topologici, punti cardinali e coordinate geografiche;
-si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da
elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza;
-individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi (di
montagna, collina, pianura, costieri, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a
quelli italiani;
-è in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici (monti,
fiumi, laghi…) e antropici (città, porti e aeroporti, infrastrutture…) dell‟Italia;
-utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e per
realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche;
-ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e
satellitari, fotografiche, artistico-letterarie).
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Nella dimensione di accelerazione tecnologica, cibernetica e delle scienze
dell‟uomo e della natura, che attraversa la realtà temporale odierna, rendendola
particolarmente complessa e fluida, le discipline attinenti l‟area considerata si
ritagliano uno spazio di attenzione preminente. In una scuola del riflettere, del
comprendere e dell‟apprendere, lo studio degli alfabeti scientifici pone le
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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condizioni per una crisi dialettica dei modi di leggere, interpretare ed agire il reale,
che ha diretta incidenza nel contesto soggettivo e collettivo di esperienza e di
relazione. L‟acquisizione di specifiche competenze di marca disciplinare, per
mezzo dei tre previsti filoni curricolari della matematica, delle scienze naturali e
sperimentali e della tecnologia, può così trasversalmente integrarsi con la summa
di altri saperi utili ad affrontare i nodi problematici che punteggiano il percorso
formativo ed esistenziale. Proprio la didattica per laboratori, promuovendo
l‟operatività intellettuale, garantisce l‟esercizio delle capacità di indagine, di
analisi critica, di formulazione delle ipotesi, di verifica delle risultanze, di
implementazione dei nuovi percorsi di ricerca applicativa, di risoluzione e
impostazione di problemi, di individuazione di strategie da contestualizzare.
Linguaggi, codici e simboli, propri dei sistemi numerici, delle scienze cosmologiche
e dell‟ambiente, della pratica informatica e della multimedialità, rappresentano lo
strumento privilegiato per l‟affinamento di quelle facoltà di giudizio critico, di
ascolto, di argomentazione, ma anche di classificazione, di razionalizzazione e di
astrazione, che devono essere promosse nella logica di un continuum progettuale
articolato nei diversi ordini di scuola. Emerge il carattere particolarmente
dinamico di una cultura umana, a carattere scientifico, che superi ottiche
riduzionistiche e pregiudizi tecno-culturali e, al tempo stesso, orienti a dimensioni
innovative di sperimentazione del presente e del futuro.
MATEMATICA
L‟alunno
-sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica perché intuisce
come gli strumenti matematici che ha imparato siano utili per operare nella realtà;
-si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa
valutare l‟opportunità di ricorrere a una calcolatrice;
-percepisce e rappresenta forme, relazioni e strutture che si trovano in natura o
che sono state create dall‟uomo, utilizzando in particolare strumenti per il disegno
geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura;
-utilizza rappresentazioni di dati adeguate e le sa utilizzare in situazioni significative
per ricavare informazioni;
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-riconosce che gli oggetti possono apparire diversi a seconda dei punti di vista;
-descrive e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e utilizza modelli
concreti di vario tipo anche costruiti o progettati con i suoi compagni;
-affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi
possono ammettere più soluzioni;
-riesce a risolvere facili problemi (non necessariamente ristretti ad un unico
ambito) mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati e
spiegando a parole il procedimento seguito;
-impara a costruire ragionamenti (se pure non formalizzati) e a sostenere le proprie
tesi, grazie ad attività laboratoriali, alla discussione tra pari e alla manipolazione di
modelli costruiti con i compagni;
-impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni iniziando
a usare le espressioni “è più probabile”, “è meno probabile” e, nei casi più
semplici, dando una prima quantificazione.
SCIENZE NATURALI E SPERIMENTALI
L‟alunno
-ha capacità operative, progettuali e manuali, che utilizza in contesti di
esperienza-conoscenza per un approccio scientifico ai fenomeni;
-fa riferimento in modo pertinente alla realtà, e in particolare all‟esperienza che fa
in classe, in laboratorio, sul campo, nel gioco, in famiglia, per dare supporto alle
sue considerazioni e motivazione alle proprie esigenze di chiarimenti;
-impara a identificare anche da solo gli elementi, gli eventi e le relazioni in gioco,
senza banalizzare la complessità dei fatti e dei fenomeni;
-si pone domande esplicite e individua problemi significativi da indagare a partire
dalla propria esperienza,dai discorsi degli altri, dai mezzi di comunicazione e dai
testi letti;
-con la guida dell‟insegnante ed in collaborazione con i compagni, ma anche da
solo, formula ipotesi e previsioni, osserva, registra, classifica, schematizza, identifica
relazioni spazio/temporali, misura, utilizza concetti basati su semplici e
interpretazioni, prevede alternative, ne produce rappresentazioni grafiche e
schemi di livello adeguato;
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-analizza e racconta in forma chiara ciò che ha fatto e imparato;
-ha atteggiamenti di cura, che condivide con gli altri, verso l‟ambiente scolastico
in quanto ambiente di lavoro cooperativo e finalizzato, e di rispetto verso
l‟ambiente sociale e naturale, di cui conosce e apprezza il valore;
-ha cura del proprio corpo con scelte adeguate di comportamenti e di abitudini
alimentari.
TECNOLOGIA
Il computer è un potente mezzo di “esplorazione” del mondo: offre possibilità di
accesso ad una mole enorme di informazioni, in modo interattivo e personalizzato.
Internet offre numerose risorse: siti didattici per insegnanti e per studenti, siti
istituzionali, quotidiani on-line, possibilità di acquistare libri e altri servizi: la rete è
un‟immensa biblioteca.
L‟apprendimento collaborativo è un processo che enfatizza gli sforzi degli
individui: il risultato ottenuto supera spesso i singoli contributi. La collaborazione tra
alunni, tra alunni e insegnanti, tra classi della stessa scuola, consente di passare
dalla semplice capacità di reperire informazioni alla costruzione di conoscenze
che servano a risolvere i problemi, cercando di favorire nella mente degli studenti
il passaggio dall‟astratto al concreto e viceversa. La classe diventa una comunità
di apprendimento.
La costruzione di un ipertesto, ad esempio, costringe gli studenti a discutere tra
loro su cosa sia veramente importante, a rendersi conto di nuovi problemi, a
trovare e a rispondere alle domande di cui si ignora la risposta.
Il computer all‟interno delle discipline consente di:
- facilitare l‟apprendimento, permettendo di acquisire conoscenze in modo
più divertente e più in sintonia con i processi mentali dell‟alunno; oltre al
codice verbale, entrano in gioco immagini, suoni e interattività, cioè la
possibilità di “fare” e “sperimentare”;
- sviluppare la capacità di applicare le competenze acquisite e/o
consolidarle; i nuovi “saperi” dovranno essere ordinati, riorganizzati e
“posseduti”. Ecco entrare in gioco il ruolo dell‟insegnante, come punto di
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riferimento e guida in questa riorganizzazione e nell‟elaborazione di un
metodo di studio che permetta di “imparare ad imparare”.
Le nuove tecnologie sono fondamentali anche per l‟attività professionale dei
docenti, come risorse per la progettazione didattica e strumenti di
autoaggiornamento.
L‟utilizzo delle lavagne interattive multimediali permette una didattica innovativa e
più coinvolgente per gli alunni e gli insegnanti.
Criteri metodologico-organizzativi
La metodologia adottata nell‟esperienza di insegnamento-apprendimento ha
come modello teorico e applicativo di riferimento la ricerca-azione ed è
sintetizzabile nei seguenti punti:
instaurare in classe un clima favorevole alla vita di relazione e, di
conseguenza, agli scambi comunicativi per educare gli alunni ai principi
fondamentali della convivenza civile: saper ascoltare ed essere ascoltati,
condividere, confrontarsi, negoziare conflitti;
valorizzare l‟esperienza e le conoscenze degli alunni, tenendo conto degli
apprendimenti acquisiti dai bambini nell‟extrascuola, perché nei contesti
informali si determinano dei processi di condivisione sociale, di saperi
“situati” che non possono essere ignorati nei percorsi formali dell‟istruzione;
curare la discussione abituando gli alunni non solo alla corretta turnazione
degli interventi, ma anche all‟ascolto attento di ciò che viene detto e alla
significatività dei discorsi;
dedicare particolare attenzione all‟ascolto selettivo coinvolgendo
assiduamente gli alunni in attività ad esso propedeutiche;
sostenere la motivazione alla lettura e alla scrittura non caricandole di
pesanti tecnicismi ma legandole il più possibile a situazioni d‟uso funzionale
reale e diretto;
ancorare le proposte ai bisogni di apprendimento/formazione, alle
motivazioni, agli interessi degli alunni;
rispettare e valorizzare le intelligenze, i ritmi, i tempi personali, gli stili cognitivi
di ogni alunno;
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rendere gli alunni protagonisti delle proprie competenze, attraverso
approcci di tipo cooperativo e metodologie di autovalutazione e
automonitoraggio;
tener conto della struttura delle discipline edella gradualità delle proposte;
attivare forme di conoscenza della realtà attraverso processi di
problematizzazione, rappresentazione, sistematizzazione;
avviare all‟analisi critica e alla comprensione di argomentazioni e discorsi
propri ed altrui, per dare significato alle esperienze;
costruire mappe di sintesi che raccolgano e mettano a confronto le
osservazioni e le scoperte fatte in ciascun ambito disciplinare;
sollecitare sempre la creatività personale del bambino nell‟approccio
conoscitivo e interpretativo della realtà.
realizzare percorsi in forma di laboratorio, incoraggiando la sperimentazione
e la progettualità, in modo che tutti siano impegnati in compiti e progetti
costruttivi e orientati al conseguimento di uno scopo comune.
Nel delineare il modello organizzativo si è tenuto conto della flessibilità
organizzativa e metodologico-didattica riconosciuta alla scuola dal D.P.R. 275/99
e delle Indicazioni per il curricolo, riaffermando:
- il carattere unitario e complesso della proposta formativa;
- l‟attenzione a non parcellizzare i saperi pur riconoscendo a ciascuna disciplina la
specificità a livello epistemologico e il diverso contributo a livello formativo;
- la consapevolezza degli intrecci profondi che legano, in una rete generativa, le
conoscenze ed esperienze realizzate nei diversi contesti (anche laboratoriali).
Molteplici sono i dispositivi didattici che arricchiscono gli stili di lavoro dei docenti e
degli alunni:
Aiuto reciproco
Lavoro di coppia ( insegnante/alunno, alunno/alunno)
Lavoro in piccolo gruppo (interno alla stessa classe, fra alunni di classi
parallele)
Lavoro in grandi gruppi ( due o più gruppi provenienti da varie classi).
METODI DI LAVORO
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a) conversazioni
conversazione occasionale su tutto ciò che può interessare, su un
episodio di attualità…
conversazione clinica, tendente a individuare le conoscenze e i
concetti spontanei degli alunni intorno a determinati problemi;
discussione finalizzata a chiarire informazioni, a illustrare aspetti
particolari di un problema o a motivare al lavoro;
discussione riassuntiva finalizzata alla sistemazione di esperienze e
informazioni raccolte in precedenza;
discussione orientata mediante domande proposte dall‟insegnante o
risposte suggerite dagli interventi degli alunni, ad analizzare e/o
comparare fatti e fenomeni;
discussione sistematica finalizzata a verbalizzare concetti, a definire
ipotesi, a sintetizzare l‟attività svolta.
b) lezioni
commento dell‟insegnante di cronache, racconti articoli, brani
letterari;
lettura guidata di testi proposti dall‟insegnante per problematizzare,
per integrare, per approfondire le attività precedentemente svolte;
esposizione finalizzata alla presentazione metodica di un elemento,
un fatto, un particolare testo, un‟attività specifica;
esposizione centrata alla messa in evidenza di una regola, di un
concetto, di una relazione, di un principio;
proiezione e commento di audiovisivi quali illustrazioni, diapositive,
film, lucidi, cartelloni.
c) esercitazioni
attività libere con materiali vari e scarsamente strutturati, volte alla
realizzazione di prodotti creativi;
manipolazione di materiali predisposti per la definizione di concetti;
esercizi di consolidamento e di memorizzazione di abilità strumentali,
di schemi operativi, di concetti e di relazioni;
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attività di applicazione a contenuti diversi di schemi operativi,
concetti, relazioni già conosciuti;
attività coordinate all’apprendimento, all’estensione o al
trasferimento di schemi operativi, concetti e relazioni già conosciuti;
attività ordinate a riprodurre vissuti per verbalizzare le proprie
esperienze;
attività di drammatizzazione ordinate a riprodurre vissuti per mettersi
nei “panni degli altri”(role-play);
simulazioni e giochi in cui gli alunni, sulla base di vincoli e di
canovacci predisposti, sono orientati a comprendere relazioni di
vasta complessità.
La valutazione degli apprendimenti.
Il monitoraggio e la valutazione costituiscono un‟azione costante di osservazione e
controllo di un fenomeno nel corso del suo stesso evolversi, al fine di raccogliere
dati e informazioni utili per correggere, o confermare, i processi in atto per
migliorarne, se opportuno, gli esiti. Il monitoraggio non coincide con la
valutazione, se intesa in termini certificativi e sommativi, ma potrebbe essere
associata al concetto di valutazione formativa (applicata a fenomeni istituzionali),
cioè ad un controllo finalizzato al miglioramento.
Un controllo di questa natura (controllo di gestione), non è né preventivo né
successivo. Esso è finalizzato a individuare comportamenti positivi da incentivare o
promuovere, perché possano essere efficacemente raggiunti gli obiettivi prefissati.
In questa prospettiva “qualitativa” il monitoraggio si caratterizza soprattutto come
un processo di ricerca (indagine, diagnosi, check-up), di documentazione (e
quindi di memoria, di storicizzazione, di ricostruzione), ma anche di decisione.
In definitiva, il monitoraggio può diventare un tassello importante per strategie
“qualitative” di miglioramento e innovazione, ed in questo si può associare al
concetto di “autonomia di ricerca e di sviluppo” previsto dalla Legge 59/97”.
La valutazione è intesa come uno strumento che da un lato consente la
valorizzazione delle esperienze educative e dei progetti , dall‟altro
l‟individualizzazione delle possibilità di miglioramento dei servizi offerti.
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La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni, la
certificazione delle competenze e del comportamento è effettuata mediante
l‟attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. Nella scuola primaria è
illustrato anche con un giudizio analitico sul livello globale di maturazione
raggiunto dall‟alunno.
La valutazione è un atto dinamico di conoscenza. Rappresenta uno strumento di
crescita, ricerca, valorizzazione, consapevolezza e possibilità di miglioramento
continuo; contribuisce a costruire il futuro dell‟alunno; ha carattere provvisorio,
non stabilizza, non archivia. Accoglie e spinge in avanti, accompagna, pone
attenzione ai percorsi di apprendimento.
La valutazione degli apprendimenti si basa essenzialmente sulla determinazione di
conoscenze, abilità, traguardi, competenze. Le prove scritte e orali, saranno
quindi il più possibile varie e differenziate (scritte, orali, test, prove di
comprensione) per permettere a tutti di esprimere le proprie potenzialità.
La scuola manifesta particolare attenzione nei confronti del processo valutativo
ed auto valutativo offrendo modalità di recupero, con approfondimenti mirati, per
quegli alunni che presentano risultati non adeguati, attraverso una processualità
attiva e mediante il dialogo con la famiglia , nell‟ottica di un‟attenzione aperta
verso ciascuno, in particolare verso i soggetti più deboli, con difficoltà di
apprendimento, con disabilità e con attenzione alla multiculturalità.
Per conseguire gli obiettivi delineati nelle programmazioni didattiche delle diverse
discipline, nonchè nei Progetti Didattici trasversali, i docenti attivano metodologie
e strategie ritenute adeguate.
La verifica mira a distinguere precisamente il cosa esaminare e il come, ma una
buona “misurazione” in campo educativo non si limita a separare l‟elemento
oggetto di prova dagli altri. La valutazione in tal senso accoglie i risultati della
verifica MEDIANDOLI e prendendo in considerazione diversi fattori:
del livello di partenza di ciascun alunno;
delle modificazioni evidenziate nel processo di
insegnamento/apprendimento/ formazione;
della documentazione e dei prodotti realizzati;
della partecipazione;
dell‟autonomia;
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dell‟impegno e dell‟interesse manifestati;
del conseguimento delle conoscenze e delle abilità;
dell‟aspetto relazionale.
Nel campo della formazione scolastica, dunque, in base al TEMPO in cui la
valutazione deve essere compiuta e agli SCOPI della verifica (ovvero le particolari
finalità che con essa si vogliono perseguire), risulta adeguato e funzionale
distinguere i seguenti momenti valutativi, per ognuno dei quali sono individuate
una o più funzioni.
A. VALUTAZIONE INIZIALE (ad inizio anno scolastico)
Ha essenzialmente due scopi:
rilevare le conoscenze possedute dagli allievi all‟ingresso, per progettare
percorsi e pronosticare gli esiti;
rilevare il grado in cui sono posseduti i prerequisiti cognitivi e affettivo-
emozionali. Tutto ciò al fine di poter revisionare la programmazione
didattica ed attuare procedure che garantiscano in tutti gli allievi il possesso
dei pre-requisiti in questione.
Valutazione del possesso dei prerequisiti a livello disciplinare
Le prove iniziali mireranno a verificare il livello di padronanza dei prerequisiti
indispensabili per procedere nel percorso di apprendimento.
Tale attività di verifica sarà funzionale alla stesura di un profilo iniziale.
B. VALUTAZIONE FORMATIVA (in itinere)
VALUTAZIONE INIZIALE – ESPERIENZE COGNITIVE
PROFILO A PROFILO B PROFILO C
- Interessi vari
- Partecipazione
propositiva
- Molto motivato
ad apprendere
- Applicazione
autonoma
- Competenze
soddisfacenti
- Discreti interessi
- Partecipazione
discontinua
- Sollecitato ad
apprendere
- Applicazione
parzialmente
adeguata
- Competenze
sufficienti
- Poco interessato
- Partecipazione
scarsa
- Poco motivato
- Applicazione
disorganica
- Competenze non
conseguite
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Ha lo scopo di fornire un‟informazione costante circa il modo in cui i singoli allievi
accedono alle procedure di apprendimento. Tale informazione è importante per
corrispondere alle necessità di ciascun allievo differenziando, eventualmente, la
proposta didattica. Riguarda, dunque, l‟attività di insegnamento/apprendimento
nel suo dispiegarsi.
I suoi risultati sono finalizzati a fornire elementi operativi per i successivi interventi
didattici.
C. VALUTAZIONE INTERMEDIA (a conclusione delle Unità di Apprendimento)
Con la finalità di compiere un‟azione di revisione parziale della programmazione
didattica, per meglio calibrare i successivi interventi.
D. VALUTAZIONE SOMMATIVA (quadrimestrale)
Ha diversi scopi:
esprimere un giudizio complessivo sugli apprendimenti conseguiti da ciascun
allievo;
effettuare un‟analisi complessiva della qualità delle scelte didattiche compiute.
Le prove di verifica sono concordate dai docenti dell‟interclasse di ogni singola
disciplina.
Si specifica che le prove degli apprendimenti strumentali devono essere
documentate da produzioni scritte, per le quali saranno indicate le competenze
da valutare evidenziando i parametri secondo cui una prova si ritiene superata.
Tutte le altre discipline saranno valutate attraverso colloqui orali, i cui esiti verranno
registrati nell‟apposita griglia del Giornale dell‟insegnante. Per la valutazione del
livello di acquisizione delle competenze si utilizzeranno i criteri delineati per la
valutazione iniziale, che di seguito vengono ulteriormente delineati:
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SCALA VALUTATIVA
PROVE SCRITTE, PRATICHE E
GRAFICHE
PROVE ORALI
PROVA SUPERATA Produzione o esecuzione
completa, senza gravi
errori, ricca e chiara nei
contenuti.
Esposizione chiara,
sicura, pertinente con
collegamenti logici e/o
personali.
PROVA PARZIALMENTE
SUPERATA
Produzione o esecuzione
semplice con qualche
errore grave, essenziale nei
contenuti.
Esposizione meccanica,
a volte frammentaria
con difficoltà nei
collegamenti e nessi
logici.
PROVA NON SUPERATA Produzione o esecuzione
incompleta con gravi
errori, povera e imprecisa
nei contenuti.
Esposizione stentata,
molto frammentaria con
gravi difficoltà nei
collegamenti e nessi
logici.
Nel documento di valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli
alunni la certificazione delle competenze da essi acquisite è espressa in decimi ed
illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
dall'alunno.
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La valutazione è espressa in livelli che indicano il grado di competenze raggiunto.
Per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel rispetto del
principio della libertà d‟insegnamento, si definiscono i seguenti criteri:
prove d‟ingresso e d‟uscita omogenee (sono esclusi gli alunni diversamente abili);
almeno 2 prove scritte di italiano e di matematica per quadrimestre;
almeno 2 prove orali/pratiche per le restanti discipline per quadrimestre.
VOTO 10
Competenza
pienamente
raggiunta
VOTO 9
Competenza
pienamente
raggiunta
VOTO 8
Competenza
significativam
ente
raggiunta
VOTO 7
Competenza
globalmente
raggiunta
VOTO 6
Competenza
parzialmente
raggiunta
VOTO 5
Competenza
non raggiunta
Autonomia
completa.
Prontezza
di intuizione.
Sicurezza
nella
progettazione
ed
esecuzione.
Possesso di
abilità meta
cognitive
(capacità di
analisi, di
sintesi e di
rielaborazione
personale) in
situazioni
nuove e
complesse.
Lessico
specifico delle
discipline.
Autonomia
completa.
Sicurezza
nell‟
esecuzione.
Possesso di
abilità meta
cognitive
(capacità di
analisi, di sintesi
e di
rielaborazione
personale) in
situazioni
complesse.
Lessico
specifico delle
discipline.
Autonomia
completa.
Correttezz
a nell‟
esecuzione.
Possesso di
abilità meta
cognitive
(capacità di
analisi, di
sintesi e di
rielaborazione
personale) in
situazioni
nuove.
Lessico
specifico
delle
discipline.
Autonomia
accettabile.
Correttezz
a nell‟
esecuzione di
attività note.
Possesso di
abilità meta
cognitive
(capacità di
analisi, di
sintesi e di
rielaborazione
personale) in
situazioni
conosciute.
Lessico
specifico
delle
discipline,
essenziale.
Minima
autonomia.
Correttezz
a nell‟
esecuzione di
attività
semplici.
Possesso di
abilità meta
cognitive
(capacità di
analisi, di
sintesi e di
rielaborazione
personale) in
situazioni simili.
Lessico
specifico
delle
discipline,
poco
adeguato.
Limitata
autonomia.
Correttezz
a nell‟
esecuzione di
attività
guidate.
Lessico
specifico
delle
discipline, in
via
d‟acquisizione
.
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55
A tal fine il Curricolo d‟Istituto rimane il punto di riferimento per la costruzione di
percorsi alternativi di recupero.
Per una maggiore trasparenza nella valutazione delle suddette prove occorre:
esplicitare sempre gli obiettivi, le abilità e i criteri da/e per valutare per accrescere
anche il processo di autovalutazione;
non esprimere mai giudizi svalutativi.
Si valuta il processo sempre rispetto alla situazione di partenza.
Valutazione del comportamento La valutazione del comportamento, espressa con un giudizio sintetico nella scuola
primaria, completa il giudizio sulla rilevazione dei progressi nell‟apprendimento e
nello sviluppo personale e sociale dell‟alunno. Pertanto, il comportamento è un
aspetto importante da tenere in considerazione ai fini della valutazione.
Il non sufficiente in condotta si fonda su una valutazione complessivamente
negativa dei seguenti indicatori:
rispetta le regole della classe:
durante l‟attività didattica non sta seduto composto ed in silenzio, disturba
volontariamente (sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento
documentati);
rispetta l’ambiente:
non rispetta il materiale comune, personale e degli altri (sono esclusi gli alunni con
disturbi del comportamento documentati);
rispetta sé e gli altri:
non rispetta la figura del docente e degli adulti che frequentano l‟ambiente
scolastico (sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);
non controlla la propria aggressività fisica e verbale in ogni momento scolastico
(sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati);
partecipa alle attività:
non partecipa in alcun modo alle attività, anche dopo aver attivato tutte le
strategie (sono esclusi gli alunni con disturbi del comportamento documentati).
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STRUMENTI
Per realizzare la valutazione saranno utilizzati molteplici strumenti:
a) l’osservazione l‟esame in forma attenta dei processi di formazione degli
allievi, tanto in aula come fuori di essa;
b) l’intervista il colloquio che segue uno schema prestabilito e permette di
centrarsi su determinati aspetti.
c) il questionario l‟applicazione di una successione di domande al fine di
ottenere informazioni su un determinato problema, tema o situazione;
d) il colloquio dialogo tra diverse persone in relazione a un tema
predeterminato, nel quale chiunque può essere emittente o ricevente;
e) i lavori degli allievi tutte le attività, compiti, esercizi, progetti, saggi, prove
scritte a tema assegnato, prove a libro aperto, biografie di lavoro che gli
alunni realizzano in forma individuale o in gruppo, in aula o fuori di essa.
CARATTERISTICHE
La valutazione dovrà necessariamente essere:
continua: realizzarsi in modo permanente;
integrale: tener conto di tutti gli aspetti e delle diverse dimensioni
dell‟individuo;
sistematica: essere organizzata in relazione con gli scopi dell‟educazione;
flessibile: essere in accordo con i ritmi di sviluppo dell‟individuo;
interpretativa: cercare di comprendere il significato dei processi e dei
risultati e non solo la loro evidenza finale.
La valutazione del comportamento concorre alla valutazione complessiva dello
studente e rappresenta un momento educativo di riflessione, essa permette alla
famiglia e all‟alunno di elaborare e comprendere il valore formativo della
scuola,condividere il principio della legalità e del senso civico al fine di favorire la
crescita di un soggetto-cittadino impegnato nella realizzazione dell‟interesse
generale della collettività in un mondo sempre più complesso.
La scuola come luogo di socializzazione
• Chiarezza della comunicazione tra le varie componenti dell‟Istituto (dirigenza,
docenti, uffici, famiglie).
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• Accoglienza degli alunni e delle loro famiglie nel loro percorso all‟interno
dell‟Istituto.
• Collaborazione e partecipazione ad iniziative concordate con il territorio.
• Integrazione degli alunni in difficoltà, diversamente abili, stranieri.
La scuola come luogo professionale
• Qualità del confronto collegiale.
• Valorizzazione delle competenze professionali presenti.
• Attività di formazione e aggiornamento in servizio.
• Documentazione e diffusione delle esperienze educative- didattiche realizzate.
Integrazione degli alunni diversamente abili.
La Scuola garantisce la formazione integrale dell‟alunno nel pieno rispetto delle
diversità rispondendo ai bisogni del singolo; promuove il successo formativo, la sua
integrazione intesa come partecipazione piena ed attiva alla vita della comunità,
in attuazione ai principi enunciati dalla Costituzione e dalla legge 104/92.
Tale obiettivo è raggiungibile soltanto con la collaborazione di tutti gli Operatori e
la condivisione delle problematiche e delle potenzialità dell‟alunno. Per favorire
l‟integrazione l‟Insegnante di Sostegno rappresenta il referente del complessivo
progetto di lavoro con l‟alunno disabile e costituisce il punto di riferimento per i
genitori e per gli operatori specialisti del territorio. Si occupa, pertanto, della
raccolta delle informazioni relative all‟alunno, crea reti di relazioni tra insegnanti,
ASL, famiglia e territorio, organizza il fascicolo personale dell‟alunno con il
contributo dei colleghi, coordina la stesura del PDF e del PEI in collaborazione con i
docenti curricolari.
Per affrontare il problema dell‟integrazione la scuola attua un modello
organizzativo-didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro.
Continuità educativa fra i diversi gradi di scuola per:
• Favorire l‟inserimento nel nuovo ambiente;
• favorire la socializzazione con i nuovi insegnanti e i nuovi compagni;
• mantenere la propria autostima;
• consentire ai nuovi docenti l‟impostazione e l‟avvio di un Piano Educativo
Individualizzato;
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• contribuire alla realizzazione di un “Progetto di vita”.
Avvio di progetti che a livello di classe o di piccolo gruppo coinvolgono gli alunni in
difficoltà e di loro compagni per:
• Sviluppare la capacità di relazionarsi con gli altri;
• favorire l‟autonomia personale;
• promuovere la creatività.
Utilizzo graduale e progressivo di metodologie e tecniche per:
• Facilitare la didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali;
• accrescere l‟efficacia del processo di insegnamento-apprendimento.
Per favorire lo sviluppo delle potenzialità dell‟alunno ed agevolarne gli
apprendimenti la Scuola propone alcune “buone prassi”:
• Privilegiare l‟attività didattica in classe senza escludere al bisogno momenti
didattici individualizzati o in piccolo gruppo;
• gratificare gli alunni portatori di handicap utilizzando un lessico selezionato che
non evidenzi diversità e difficoltà, mettendo in risalto le abilità;
• coinvolgere gli alunni valorizzandone le competenze;
• attribuire compiti differenziati o semplificati, comunicandoli individualmente
all‟alunno con strategie specifiche.
Particolare attenzione si ha anche per alunni con certificazione di Disturbi Specifici
dell‟Apprendimento (DSA) quali:
Disgrafia: Difficoltà a livello grafo-esecutivo; riguarda la riproduzione dei segni
alfabetici e numerici con tracciato incerto, irregolare.
Dislessia: Difficoltà a riconoscere e a comprendere i segni associati alla parola.
Disortografia: Difficoltà ortografica nello scrivere le parole usando tutti i segni
alfabetici e a collocarli nel posto giusto e/o a rispettare le regole ortografiche.
Discalculia: Difficoltà nelle abilità di calcolo e di scrittura e lettura del numero.
Disprassia: Difficoltà di compiere movimenti coordinati sequenzialmente tra loro, in
funzione di uno scopo.
Disnomia: Difficoltà di richiamare alla memoria la parola corretta quando è
necessaria.
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La normativa viene incontro al problema dall‟anno scolastico 2010-2011 con la
Legge 8 ottobre 2010, n° 170 “Norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico” (G.U. n. 244 del 18/10/2010) e delle seguenti
disposizioni attuative (D.M. 12 luglio 2011) 170/2010.
Per affrontare al meglio ed evitare il peggioramento dei Disturbi Specifici di
Apprendimento occorre che l‟intervento messo in atto sia di tipo globale, ossia è
necessario coinvolgere tutte le risorse presenti: le persone (famiglia, alunni,
docenti, tecnici), le conoscenze (culturali, legislative, didattiche, pedagogiche e
psicologiche) e gli strumenti (tradizionali, convenzionali, compensativi,
dispensativi).
Occorre che l‟intervento in ambito scolastico sia anche di tipo preventivo, attuato
già nella scuola dell‟infanzia, attraverso programmi di potenziamento dei
prerequisiti dell‟apprendimento della letto-scrittura; nella scuola primaria si può
prevenire invece, attraverso la somministrazione di test di screening che
consentono di individuare i bambini a rischio di apprendimento della letto-
scrittura.
La normativa vigente non prevede, anche in presenza di un riconoscimento
clinico, il supporto di un docente di sostegno, garantisce tuttavia l‟attuazione di
buone prassi che assicurino il successo scolastico degli alunni con DSA.
In attesa della diagnosi la scuola, inserisce nel POF attività didattiche e di
formazione sui DSA, che coinvolgano tutto il corpo docente.
Per aiutare gli alunni, la Scuola si adopera per realizzare le seguenti prassi:
- creare un percorso didattico personalizzato (P:D:P: piano didattico
personalizzato);
- individuare metodologie didattiche adeguate e flessibili per i bisogni degli
alunni;
- utilizzare strumenti compensativi e dispensativi;
- collaborare con gli specialisti e la famiglia (concordare insieme i compiti a
casa, le modalità di aiuto, gli strumenti compensativi, le dispense, le
interrogazioni, la riduzione dei compiti…);
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- valutare discriminando fra ciò che è espressione diretta del disturbo e ciò
che esprime l‟impegno dell‟alunno e le conoscenze effettivamente
acquisite.
Per gli alunni con DSA le finalità fondamentali saranno:
- creazione di un contesto concorde nell‟offrire comprensione;
- aiuto mirato per aumentare i successi scolastici;
- sviluppo delle competenze;
- rapporto proficuo con lo studio, con la Scuola e con i vari contesti.
Per gli alunni con DSA gli obiettivi fondamentali saranno:
- condividere la responsabilità educativa con la famiglia;
- documentare per decidere e/o modificare strategie didattiche;
- favorire la comunicazione efficace tra i diversi ordini di scuola;
- riflettere sull‟importanza dell‟osservazione sistemica dei processi di
apprendimento dell‟alunno;
- ripensare le pratiche didattiche per migliorarle;
- creare ambienti costruttivi, collaborativi, attivi, cioè ambienti per
l‟apprendimento che favoriscano la curiosità intellettiva e dove sia presente
un clima emozionale positivo.
Sarà cura della scuola realizzare processi di monitoraggio dell‟apprendimento
strumentale della lettura, scrittura e calcolo, utilizzando adeguati strumenti di
verifica e osservazione attente che possano fornire informazioni specifiche sul
livello di acquisizione e di automatizzazione raggiunto da ogni alunno in queste
abilità strumentali di base.
La valutazione deve essere coerente con gli obiettivi stabiliti nel PDP e deve essere
personalizzata tenendo conto delle caratteristiche personali del disturbo, del
punto di partenza e dei risultati conseguiti, premiando i progressi e gli sforzi; ad
esempio, in fase di correzione degli elaborati degli alunni tener conto
dell‟influenza del disturbo su specifiche tipologie di errore (calcolo, trascrizione,
ortografia, sintassi e grafismo) e orientare la valutazione su competenze più ampie
e generali come da normativa (L. 170 dell‟8 ottobre 2010).
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Conoscendo le caratteristiche dei DSA, è opportuno che le verifiche tengano
conto di specifiche modalità da mettere in atto che determinano le condizioni
ottimali per l‟espletamento della prestazione da valutare.
La continuità nella scuola primaria
La continuità verticale ed orizzontale è essenziale per la costituzione di una
“comunità educante”, pertanto si intendono sviluppare una serie di azioni che
consentono di accogliere gli alunni nel momento in cui entrano nella nostra scuola,
di seguire il loro percorso formativo e di accompagnarli nel passaggio al grado di
istruzione successivo.
La continuità viene considerata non soltanto in un‟ottica didattica, ma anche nel
senso di conoscenza, collaborazione e condivisione con l‟extrascuola, a partire
dalle famiglie per arrivare alle diverse realtà territoriali, istituzionali e non. Essa si
manifesta attraverso una unicità di obiettivi educativi, didattici e metodologie
condivise.
OBIETTIVI EDUCATIVI
Garantire il diritto del bambino e dell‟adolescente ad un percorso formativo
organico e completo.
Sviluppare l‟identità dell‟alunno attraverso un percorso armonico e
multidimensionale, nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse Istituzioni scolastiche
dalla scuola dell‟Infanzia, alla Primaria ,alla scuola secondaria di Primo Grado.
Favorire un confronto reale sul significato di “continuità” tra le diverse Istituzioni
della scuola (Infanzia, primaria, secondaria di primo grado) presenti all‟interno
dell‟Istituto Comprensivo e con altre strutture scolastiche.
OBIETTIVI DIDATTICI
Costruzione di un clima di amicizia e di attesa positiva nei confronti del passaggio
scolastico.
Attenzione allo sviluppo armonico dell‟alunno attraverso i cambiamenti che
avvengono nel tempo.
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METODOLOGIE
Dipartimento di accompagnamento
Incontri tra gli insegnanti coinvolti tra i vari ordini di scuola.
Incontri tra insegnanti della scuola Secondaria di primo grado, in particolare per la
formazione delle classi prime, attraverso l‟elaborazione di tutte le informazioni
raccolte e la valutazione delle esigenze espresse dalle famiglie all‟atto
dell‟iscrizione.
Incontri tra bambini e ragazzi dei diversi ordini di scuola.
Incontri genitori – insegnanti.
Partecipazione a progetti comuni (Orientamento, feste, accoglienza, ecc.).
Attività integrative
Per tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli in situazione di svantaggio,
vengono messe in atto, talvolta in orario extrascolastico, particolari strategie atte a
favorire l‟integrazione, il recupero e il potenziamento:
-corsi di informatica;
-laboratori scientifici;
-visite guidate e viaggi d‟istruzione programmati in stretto rapporto con l‟azione
didattica;
-partecipazione a concorsi, gare e manifestazioni con valenza formativa e
didattica.
I PROGETTI
I progetti dell‟Istituto costituiscono uno strumento di potenziamento delle attività
curricolari, di sviluppo di tematiche particolarmente rilevanti sotto il profilo
educativo, di proposte didattiche e formative aggiuntive per gli alunni, i docenti e
le famiglie.
Tutti i progetti proposti ed approvati si inseriscono in alcune grandi aree di
intervento ritenute dal Collegio Docenti particolarmente significative dal punto di
vista didattico ed educativo ed in sintonia con gli indirizzi generali deliberati dal
Consiglio d‟Istituto.
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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO:
Profilo educativo, culturale e professionale dell‟ alunno
Alla fine del primo ciclo di istruzione i ragazzi, grazie ad un adeguato sviluppo della
personalità, sono ritenuti competenti quando utilizzano conoscenze ed abilità
apprese relativamente agli aspetti della a)sfera socio-affettiva, b)agli strumenti
culturali e c) alle capacità meta cognitive.
a) Aspetto socio-affettivo:
prendere coscienza della dinamica che porta all‟affermazione della propria
identità;
gestire l‟irrequietezza emotiva ed intellettuale attraverso il confronto tra
coetanei ed adulti per acquisire maggiore sicurezza di sé, fiducia ed
autostima;
prendere coscienza di sé e della propria collocazione nel mondo;
elaborare un‟ipotesi che tenga conto del percorso umano e scolastico
finora intervenuto arricchendolo con una realistica progettualità;
prendere coscienza delle proprie capacità ed attitudini anche attraverso
l‟autovalutazione;
dare e richiedere riconoscimento ai risultati concreti del proprio lavoro;
interagire correttamente con gli altri nel rispetto della propria ed altrui
personalità.
b) Strumenti culturali:
Ambito linguistico- espressivo (italiano, inglese, francese):
- conoscere e utilizzare tecniche differenziate di lettura silenziosa e ad
alta voce;
- padroneggiare le conoscenze e le abilità che consentono una
comunicazione funzionale;
- capire messaggi orali e visivi intendendone gli aspetti impliciti;
- produrre testi orali e scritti anche con l‟utilizzo delle nuove tecnologie;
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- conoscere la natura e la funzione delle singole parole e della struttura
della frase semplice e complessa, per percepire come una frase
produca un significato e lo configuri comunicativamente;
- individuare e spiegare le principali caratteristiche linguistiche e
comunicative di testi diversi;
- servirsi dei principali strumenti di consultazione anche quelli offerti
dalle nuove tecnologie;
- conoscere gli aspetti storico-evolutivi della lingua italiana;
- sviluppare il gusto estetico;
Ambito antropologico (storia, geografia, religione):
- essere consapevoli delle radici storiche che ci legano al mondo
classico;
- orientarsi nel tempo, operando confronti costruttivi tra realtà storiche
diverse;
- collocare, nella consapevolezza della propria identità nazionale, i
tratti spaziali e temporali;
- orientarsi nello spazio;
- operare confronti tra realtà geografiche diverse anche con l‟utilizzo
delle nuove tecnologie;
- collocare nelle diverse realtà i tratti spaziali e temporali dell‟identità
nazionale e regionale;
- operare confronti tra civiltà europee e quelle del mondo;
- realizzare attività di gruppo (giochi sportivi, esecuzioni musicali,
ecc…);
- per favorire la conoscenza e l‟incontro con culture ed esperienze
diverse
- analizzare Regolamenti (di un gioco, d‟Istituto…), valutandone i
principi ed attivare, eventualmente, le procedure necessarie per
modificarli;
- Individuare e spiegare varie forme di governo;
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- identificare situazioni attuali di pace/guerra, sviluppo/regressione,
cooperazione/individualismo, rispetto/violazione dei diritti umani;
- impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà;
- essere consapevoli delle radici storico-giuridiche, linguistico - letterarie
e artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico – cristiano;
- avvertire la differenza tra bene e male ed essere in grado di orientarsi
nelle scelte di vita;
Ambito logico matematico:
- contare, eseguire operazioni aritmetiche, mentalmente e con vari
strumenti di calcolo;
- individuare e risolvere problemi di vario genere analizzando la
situazione e traducendola in termini matematici, spiegando anche in
forma scritta il procedimento eseguito, mantenendo il controllo sia sul
procedimento risolutivo, sia sui risultati;
- confrontare procedimenti diversi e produrre formalizzazioni che gli
consentono di passare da un problema specifico ad una classe di
problemi.
Ambito scientifico:
- sviluppare atteggiamenti di curiosità e rispetto della realtà naturale;
- affrontare e risolvere situazioni problematiche sia in ambito scolastico
che nell‟esperienza quotidiana; interpretare lo svolgersi di fenomeni
ambientali o sperimentali controllati; pensare e interagire per relazioni
e analogie;
Le educazioni:
tecnologia/informatica :
- rappresentare la complessità dei fenomeni in molteplici modi:
disegno, descrizione simboli, tabelle, grafici e simulazioni;
- utilizzare strumenti informatici;
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- individuare e spiegare semplici sistemi tecnici;
- esercitare diverse abilità manuali e laboratoriali;
arte e immagine :
- valorizzare e potenziare le capacità creative/espressive/estetiche
fornendo strumenti per conoscere e comprendere la realtà.
musica :
- acquisire, sviluppare ed approfondire conoscenze ed abilità per
consentire una crescita armonica dell‟adolescente.
scienze motorie :
- acquisire competenze nelle conoscenze e nelle abilità per un
equilibrio ed armonico sviluppo del proprio corpo in termini di
dignità e di rispetto.
c) Capacità metacognitive (operazioni mentali e metodo di studio):
saper memorizzare
saper individuare e spiegare
saper codificare e decodificare
saper mettersi in relazione
saper analizzare e valutare
saper sintetizzare
Progettazione didattica
La progettazione didattica procede attraverso :
una diversa articolazione e organizzazione del complesso dei percorsi
costitutivi il processo formativo, in termini quantitativi e qualitativi ( Piani di
Studio Personalizzati.) ;
la composizione dei gruppi classe ( omogenei ed eterogenei),
la distribuzione delle risorse professionali in organico
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le relazioni tra le discipline, in un quadro complessivo unitario della
progressione del processo formativo ( trasversalità dei saperi).
L‟attività didattica si attua attraverso i Piani di Studio Personalizzati, elaborati dai
docenti di ogni disciplina e sono formati dall‟insieme delle unità di
apprendimento. Essi derivano :
dalla progettazione iniziale delle unità di apprendimento preparate dai
docenti ;
dalla loro esecuzione che tiene conto degli adattamenti che si renderanno
necessari durante l‟attività didattica e comprendono le modalità per
verificare e valutare le competenze.
Gli obiettivi formativi sono stati organizzati per competenze alla luce delle
Indicazioni Nazionali; sono da intendersi come profili in uscita per il triennio della
Scuola Secondaria di Primo Grado.
L‟organizzazione del percorso formativo di ogni alunno avrà come fine il
potenziamento di ciascuno in relazione alla sua peculiare condizione, alle
esperienze di apprendimento pregresse e a quanto mantenuto.
L‟indagine sulla situazione iniziale avviene attraverso una serie di osservazioni
sistematiche per verificare il livello di padronanza di conoscenze e abilità relative
alle esperienze pregresse. I risultati ottenuti, che saranno il punto di partenza per
l‟elaborazione dei Piani di Studio Personalizzati; delineeranno una suddivisione
della classe in gruppi omogenei e/o eterogenei che darà luogo ad interventi
miranti al recupero e allo sviluppo di quelle conoscenze ed abilità che
produrranno le competenze individuali secondo gli standard di apprendimento e
formativi. Periodicamente si avrà cura di ridefinire i gruppi di livello e di
conseguenza le attività e gli interventi da effettuare nel rispetto dei tempi e dei
modi di ciascun alunno.
Percorsi con integrazioni ( diversamente abili )
La presenza di alunni con diversa tipologia di handicap (fisico e/o psichico) a
diversi livelli di gravità (lieve, medio, grave) è affrontata con la presenza di
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insegnanti di sostegno, progetti di intervento attuati dai docenti dell‟Istituto,
supporti educativi da parte del Comune. Sulla base della certificazione
diagnostica vengono individuate aree di intervento specifiche ed elaborati
percorsi individualizzati di apprendimento, in modo tale da garantire esperienze di
apprendimento lungo l'intero arco della giornata scolastica, con opportune
calibrature di orari, contenuti disciplinari, obiettivi, uso di supporti informatici
(computer portatili), percorsi formativi integrati .
Percorsi dell’apprendimento
L‟Organizzazione dei Percorsi e quindi dell‟insegnamento si sostanzia e sviluppa nei
seguenti ambiti:
Le Discipline
Sono rappresentate dalle varie materie di studio e dalle attività
d‟insegnamento ad esse connesse; esse sono finalizzate al raggiungimento
delle competenze previste a conclusione del primo ciclo.
I Laboratori
Rappresentano le situazioni di apprendimento di tipo disciplinare o
multidisciplinare che impegnano conoscenze e abilità specifiche in compiti
unitari e significativi per gli alunni, in una dimensione operativa, progettuale
e cooperativa.
Cittadinanza e Costituzione
Nell‟ambito delle aree storico-geografica e storico-sociale, al fine di far
maturare negli alunni un più consapevole e corretto comportamento
sociale e civile, verrà affrontato e approfondito lo studio della Costituzione
Italiana.( D.L 1/9/08, n. 137)
Gli Apprendimenti
La finalità primaria della didattica non è più quella di rendere possibile
“l‟esplorazione dei saperi disciplinari”, in modo uniforme ed omogeneo per
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tutti gli alunni, ma quella di promuovere occasioni di apprendimento
diversificate, così da trasformare le conoscenze e abilità di ciascuno nelle
sue “competenze” .
Le Istituzioni Scolastiche, partendo dall‟esplorazione delle conoscenze e
abilità degli allievi e nel rispetto dell'autonomia didattica, devono
trasformare gli Obiettivi di Apprendimento in Competenze Personali, che
devono essere certificate. Tutte le discipline articolano i propri “saperi”
(conoscenze e abilità) negli Obiettivi di Apprendimento e concorrono,
mediante l‟elaborazione del Piano di Studio Personalizzato (P.S.P.), alla
formazione dell‟Individuo.
Strategie didattiche
Per gli allievi iscritti alle classi prime all‟inizio dell‟anno scolastico, dopo una fase di
inserimento e di accoglienza, verranno somministrati dei test di Italiano,
Matematica e Inglese per accertare il possesso dei prerequisiti richiesti nelle
rispettive aree disciplinari. Dopo la raccolta e la tabulazione dei risultati si
procederà nei vari Consigli di classe all‟individuazione di gruppi di livello con i quali
lavorare per il superamento dei dislivelli di preparazione e quindi procedere alla
programmazione annuale.
Tecnologie didattiche
Le tecnologie didattiche e quelle multimediali, di cui l‟Istituto è dotato,
rappresentano elementi di innovazione presenti già da alcuni anni, ma in continua
evoluzione, che possono favorire il miglioramento dell‟efficacia dei processi di
insegnamento, la realizzazione dei processi di insegnamento in condizioni di pari
opportunità per gli allievi e la sperimentazione del loro funzionamento e delle loro
potenzialità con scopi di formazione di base, di arricchimento e di creatività.
Credendo fermamente nell‟utilità delle tecnologie didattiche, sono state installate
due LIM nell‟a.s. 2009/2010 e una terza nel 2010/2011, che completano due
avanzatissimi laboratori linguistici ed uno di informatica. È una lavagna elettronica,
sulla cui superficie si può scrivere, disegnare, tracciare segni, spostare oggetti e
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permette ad insegnanti e ragazzi di partecipare in modo interattivo alle attività
proiettate su di essa da un videoproiettore connesso al computer.
La LIM è uno strumento è uno strumento versatile, adatto a tutte le discipline e ai
diversi livelli scolastici;
è di supporto all'esposizione del docente;
influisce positivamente sull'attenzione, la motivazione ed il coinvolgimento
degli studenti;
la lavagna interattiva può essere impiegata in aula per lezioni di tipo
interattivo/dimostrativo, cooperativo, oltre che per la didattica frontale; per
condurre attività collaborative e laboratoriali, per svolgere interrogazioni,
per la ricerca su web, per presentare in modo innovativo studi ed elaborati
realizzati dagli studenti;
può contribuire a migliorare la comunicazione in classe, stimolando la
partecipazione degli studenti attraverso l'uso di una varietà di contenuti
multimediali (fogli di testo, schemi, immagini, diagrammi, siti web,
animazioni, file audio, software didattici, programmi di presentazione, video)
nella didattica;
incrementa la velocità di apprendimento.
La Lim è un‟innovazione tecnologica di grande valore che influenza
positivamente il lavoro del discente e del docente, poiché favorisce:
la comprensione e la memorizzazione attraverso la possibilità di richiamo e
ripasso;
la riflessione dei docenti sulle metodologie impiegate e l'organizzazione
delle attività didattiche;
le strategie per la personalizzazione e l'inclusione;
il coinvolgimento e la partecipazione attiva degli studenti
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Il diritto all’educazione/istruzione per gli studenti disabili
Il riferimento necessario per inquadrare il diritto all‟educazione e all‟istruzione degli
alunni diversamente abili è la legge n. 104 del 1992.
Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 12, commi 5-6-7-8-
Diritto all'educazione e all'istruzione per i minori handicappati
5. “All'individuazione dell'alunno come persona handicappata ed all'acquisizione
della documentazione risultante dalla diagnosi funzionale, fa seguito un profilo
dinamico-funzionale ai fini della formulazione di un piano educativo
individualizzato, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la
collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità
sanitarie locali e, per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato
della scuola, con la partecipazione dell'insegnante operatore psico-pedagogico
individuato secondo criteri stabiliti dal Ministro della pubblica istruzione. Il profilo
indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive dell'alunno e pone in
rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e
le possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute,
sollecitate e progressivamente rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte
culturali della persona handicappata.
6. Alla elaborazione del profilo dinamico-funzionale iniziale seguono, con il concorso
degli operatori delle unità sanitarie locali, della scuola e delle famiglie, verifiche per
controllare gli effetti dei diversi interventi e l'influenza esercitata dall'ambiente
scolastico.
7. I compiti attribuiti alle unità sanitarie locali dai commi 5 e 6 sono svolti secondo le
modalità indicate con apposito atto di indirizzo e coordinamento emanato ai sensi
dell'art. 5 , primo comma, della legge 23 dicembre 1978, n. 833.
8. Il profilo dinamico-funzionale è aggiornato a conclusione della scuola materna,
della scuola elementare e della scuola media e durante il corso di istruzione
secondaria superiore.”
Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 13, commi 3-6-
Integrazione Scolastica
3. “Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del
Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616 , e successive modificazioni,
l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione
personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di
sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati.
6. Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui
operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla
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elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei
consigli di classe e dei collegi dei docenti.”
Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 15 comma 2-
Gruppi Di Lavoro Per L'integrazione Scolastica
2. “Presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di primo e secondo
grado sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori
dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative
e di integrazione predisposte dal piano educativo.”
Legge 05/02/1992 n. 104 Articolo 16, commi 1-2-3-4-
Valutazione del rendimento e prove d'esame
1. “Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato,
sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati
adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state
svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune
discipline.
2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di
cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee
a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di
apprendimento iniziali.
3. Nell'ambito della scuola secondaria di secondo grado, per gli alunni handicappati
sono consentite prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove
scritte o grafiche e la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.
4. Gli alunni handicappati sostengono le prove finalizzate alla valutazione del
rendimento scolastico con l'uso degli ausili loro necessari.”
Costituzione del gruppo di lavoro d’istituto (G L H)
Il Dirigente Scolastico visto l‟art. 15 comma 2 della Legge 05/02/1992 n. 104
relativo alla Costituzione del Gruppo di Lavoro d’Istituto (G.L.H.I) con il compito di
collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal Piano
Educativo Individualizzato (P.E.I) dei singoli alunni disabili e sentito il Consiglio
d‟Istituto ed il Collegio dei docenti dispone composizione e i compiti del GLHI. Il
Gruppo è costituito da:
Dirigente Scolastico o persona da questi delegata
Rappresentanti degli insegnanti di sostegno e curriculari
Rappresentanti dei genitori di tutti gli alunni
Rappresentanti delle ASL
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Rappresentanti degli Enti Locali
Rappresentanti delle Associazioni e/o di familiari dei ragazzi con disabili
Il GLHI presiede alla programmazione generale dell‟integrazione scolastica ed ha il
compito di:
1. analizzare la situazione complessiva nell‟ambito dell‟Istituto: numero alunni,
tipologia deficit, tipologia handicap, classi coinvolte;
2. monitorare le risorse disponibili a livello umano e materiale;
3. predisporre un calendario per gli incontri con gli operatori;
4. sanitari per la stesura del PEI e del PDF;
5. verificare periodicamente gli interventi a livello di Istituto;
6. formulare proposte di aggiornamento e formazione per i docenti impegnati
nei PEI.
Al GLHI spettano i compiti di presiede alla programmazione generale
dell‟integrazione scolastica nella scuola da considerare parte integrante del POF
e di curare i rapporti con gli Enti Locali, con le Istituzionali e con le associazioni
delle persone disabili.
Per quanto attiene alla composizione del GLHO sono costituiti tanti GLHO quanti
sono gli alunni disabili frequentanti l‟Istituto. Ogni gruppo è così composto:
Dirigente Scolastico o persona da questo delegata
Consiglio di classe
Insegnante di sostegno
Rappresentante dell‟ASL (e/o dell‟ente privato referente )
Familiari dell‟alunno disabile
Esperto richiesto dalla famiglia e /o dall‟Associazione di cui fanno parte
COMPITI GLHO: predispone il PEI (Piano Educativo Individualizzato) e il PDF (Profilo
Dinamico Funzionale) dei singoli alunni disabili e ne verifica l‟attuazione e
l‟efficacia nell‟intervento scolastico. Il GLHI è convocato dal Dirigente Scolastico
nella fase iniziale ed al termine dell‟anno scolastico e ogni volta che venga
ritenuto necessario per lo svolgimento dei compiti istituzionali.
Le modalità di funzionamento di tale gruppo, per quanto compatibili, sono quelle
previste per gli organi collegiali scolastici.
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Il GLHI ha durata permanente e può essere integrato e/o modificato con specifico
atto del Dirigente Scolastico.
Organigramma delle attività di sostegno
in continuità con la scuola di provenienza
Orientamento con gli istituti superiori
Accoglienza ed
inserimento nelle
classi prime
Incontro con le
maestre delle V
classi elementari
Scheda di
valutazione finale
V elementare
Somministrazione
prove di ingresso
idonee
Diagnosi
funzionale esistente
Programmazione
educativo-didattica
individualizzata
(PEI )
Contatti
preliminari
finalizzati
preiscrizioni
Conoscenza
percorsi didattici
attivati
Aggiornamento
diagnosi funzionale
Compilazione
modello H BIS
Profilo
dinamico
funzionale
(PDF )
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Il PEI
Struttura
Viene sviluppato attraverso una Programmazione: EDUCATIVA
FORMATIVA
DIDATTICA
PROGRAMMAZIONE OBIETTIVI ACQUISIZIONE DI
EDUCATIVA SOCIORELAZIONALI COMPORTAMENTI
FORMATIVA METACOGNITIVI CAPACITA'
DIDATTICA MONOCOGNITIVI COMPETENZE
Obiettivi specifici per aree di appartenenza
AREA SOCIO-AFFETTIVA E
RELAZIONALE
AREA METACOGNITIVA AREA COGNITIVA
Autonomia
Comunicazione
Relazione
Comportamento
Imitazione
Attenzione
Memoria
Schema Corporeo
Coordinazione Grosso e
Fino-Motoria
Cordinazione Oculo-
Manuale
Discriminazione Visiva,
Uditiva, Tattile
Orientamento Spaziale
Orientamento Temporale
Grafismo
Area Linguistico Espressiva
Area Logico-Matematica
Area Artistico-Manipolativa
Tempi del PEI
1° Bimestre: Conoscenza dell'alunno attraverso: - diagnosi funzionale
- scheda di trasmissione
- colloquio genitori
- somministrazione test d'ingresso
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Entro il 30 Novembre: - Riunione collegiale Genitori, Gruppo della
scuola e Unità Multidisciplinare
- Redazione del PEI
In Corso d'anno - Osservazione sistematica
- Modifica e/o Rimodulazione del PEI
Gli strumenti di registrazione del PEI sono i seguenti:
● Registro Personale del docente di sostegno
● Registro on line dei docenti curriculari
● Registro di classe
● Verifiche in itinere
● Verifiche sommative
Il curricolo prevede la frequenza di vari laboratori: informatico, tecnologico-
scientifico, linguistico e di scienze motorie, nonché l‟attivazione dei progetti in
continuità e di quello di orientamento. A tali attività gli alunni diversamente abili
partecipano con la classe di appartenenza o per piccoli gruppi ma ciascuno con
tempi e attività consoni alle proprie capacità; i laboratori rappresentano un
contesto privilegiato per il conseguimento degli obiettivi meta-cognitivi e socio-
relazionali per essi programmati.
Bisogni Educativi Speciali (BES)
Quest‟area dello svantaggio scolastico, che ricomprende problematiche diverse,
viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali BES.
Vi sono comprese cinque grandi sotto-categorie di alunni:
•alunni disabili ( legge 104/92);
•alunni con DSA (L. 170);
•alunni con svantaggio socio-culturale;
•alunni con disturbi evolutivi dello sviluppo;
•alunni stranieri.
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Solo gli alunni diversamente abili certificati ai sensi dalla legge 104/92 hanno diritto
alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, compreso
l‟insegnante di sostegno.
Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono i deficit del linguaggio, delle abilità
non verbali, della coordinazione motoria, dell‟attenzione e dell‟iperattività,
quest‟ultimi definiti con l‟acronimo A.D.H.D., Attention Deficit Hyperactivity
Disorder.
Redigere un percorso individualizzato e personalizzato per alunni e studenti con
bisogni educativi speciali, diventa necessario come strumento di lavoro in itinere
per gli insegnanti ma che abbia anche la funzione di documentare alle famiglie le
strategie di intervento programmate.
Con determinazioni assunte dai Consigli di classe, risultanti dall‟esame della
documentazione clinica presentata dalle famiglie e sulla base di considerazioni di
carattere psicopedagogico e didattico, le scuole possono avvalersi per tutti gli
alunni con bisogni educativi speciali, degli strumenti compensativi e delle misure
dispensative previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/2010 (DM
5669/2011).
Fondamentale è anche la necessità di adottare una didattica inclusiva più che
una didattica speciale che sia comune per tutti gli alunni.
Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali
le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di
apprendimento.
In particolare per quanto concerne l‟insegnamento delle lingue straniere è
indispensabile l‟uso di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione
verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove
risulti utile, la possibilità dell‟esonero.
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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Curricoli
L‟organizzazione educativa e didattica è l‟anello di congiunzione tra il P.O.F. e la
sua concreta realizzazione. E‟ il sistema di regole e strumenti che governano lo
svolgersi quotidiano del lavoro didattico. E‟ una organizzazione che deve essere
funzionale al processo di crescita e maturazione dei singoli e dei gruppi, secondo
la logica dei Piani di studio personalizzati.
La finalità primaria di una tale organizzazione è quella di promuovere occasioni di
apprendimento diversificate per tutti, così da trasformare le conoscenze e abilità
di ciascuno nelle sue competenze.
Il regolamento dell‟autonomia prescrive che ogni scuola dichiari il proprio
curricolo e i propri piani di studio alle famiglie e agli allievi, pertanto nella parte
che segue abbiamo esplicitato quanto intendiamo perseguire e far conseguire ai
nostri alunni.
Il curricolo obbligatorio include tutte le discipline oggetto di studio, con una quota
oraria di 30 unità orarie settimanali articolate in cinque giornate dal lunedì al
venerdì dalle ore 8.00 alle ore 13.48.
Il collegio docenti ha poi deliberato di ridurre ogni unità di due minuti per creare
una riserva di ore (pari a ventuno per docenti a 18 ore settimanali) spendibili in
supplenze e recuperi all‟interno della propria classe.
Metodologia e valutazione
1. Metodologia
L‟eterogeneità delle conoscenze, delle capacità, dei livelli di partenza, delle
motivazioni, dei tempi di studio e di apprendimento, delle identità culturali e
linguistiche (alunni stranieri), delle situazioni individuali (alunni disabili), dell'utenza
che frequenta l‟Istituto, richiede sempre più, ai docenti, di diversificare il proprio
metodo di insegnamento e di avanzare nelle classi proposte di attività non
precostituite e rigide ma flessibili. Inoltre è sempre più sentita l‟esigenza di utilizzo
sistematico degli strumenti tecnologici ed informatici come sostegno alla
didattica, così da lavorare con efficacia interessando i diversi stili cognitivi degli
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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allievi, catturando la loro attenzione e stimolando la motivazione nelle situazioni
più disturbate.
Le metodologie comuni, individuate con lo scopo di coinvolgere gli allievi nel
processo di apprendimento, sono:
stesura di un patto formativo* docente-allievi
lezioni frontali con alternanza di momenti di spiegazione e dialogo (per
ottenere un feed-back);
utilizzo del problem solving (a livello operativo-concreto e simbolico-
astratto);
utilizzo del lavoro di gruppo;
uso di strumenti tecnologici, materiale audiovisivo, supporti cartacei
(tabelle, grafici);
uso del personal computer e della strumentazione tecnica specifica;
lettura/analisi/discussione di quotidiani e riviste specialistiche;
proiezione di film;
visite d‟istruzione,
apertura ad occasioni culturali sul territorio.
Patto formativo*
I docenti, secondo le indicazioni fornite dal collegio docenti, stipulano con gli
allievi delle classi che vengono loro assegnate, un “patto formativo” che viene
proposto dall‟insegnante e discusso insieme. In questo documento vengono
definiti con chiarezza, nel rispetto delle linee guida indicate nel POF:
il modo di operare del docente e degli allievi, affinché il dialogo educativo
possa produrre effetti positivi
la struttura fondamentale del programma che verrà affrontato (da obiettivi
minimi ad obiettivi più complessi definiti nelle riunioni per disciplina)
il tipo ed il numero di verifiche orali, scritte (strutturate, semi-strutturate, a
risposta aperta), relazioni ecc.
i criteri di valutazione.
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2. Valutazione
È inteso come quel processo che valuta i livelli di possesso delle competenze e di
sviluppo delle capacità metacognitive e dei comportamenti socio-relazionali.
DIREZIONI DEL PROCESSO VALUTATIVO
Area monocognitiva (competenze)
Area meta cognitiva (capacità)
Area socio-relazionale
FUNZIONI DE PROCESSO VALUTATIVO
Diagnostica
Formativa
Sommativa
OGGETTI DEL PROCESSO VALUTATIVO
Abilità e conoscenze (disciplinari)
Operazioni mentali (metodo di studio)
Atteggiamenti socio-relazionli
LIVELLI DEL PROCESSO
VALUTATIVO
-condizione negativa
-condizione in evoluzione
-condizione positiva
-condizione ampliamente positiva
-condizione di eccellenza
TEMPI DEL PROCESSO FORMATIVO
1° bimestre: diagnostica
In corso d'anno: formativa
Periodica e a fine ciclo: sommativa
STRUMENTI DEL PROCESSO VALUTATIVO Griglie strutturate area monocognitiva
Griglie strutturate area metacognitiva
Griglie strutturate area socio-relazionale
METODI DEL PROCESSO VALUTATIVO
Osservazioni sistematiche
Verifiche organizzate
Conversazioni in situazioni
DOCUMENTI DI REGISTRAZIONE DEL
PROCESSO VALUTATIVO
Registro personale del docente
Scheda personale dell'alunno
Comunicazioni del docente
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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2.1 Valutazione degli alunni
La valutazione è a cura dei docenti, che valutano gli apprendimenti e i
comportamenti dei singoli alunni e ne certificano le competenze acquisite, sia
nelle attività obbligatorie che in quelle opzionali. La valutazione è un momento
fondamentale del processo insegnamento / apprendimento.
La valutazione presenta tre aspetti fondamentali:
diagnostico finalizzato a testare la situazione di partenza degli studenti,
ad innestare strategie di recupero e a programmare e anche per
valutare le attitudini degli stessi al fine di orientare la scelta dei laboratori
relativi alle attività aggiuntive;
formativo (in itinere) finalizzato a fornire all'insegnante dati e indicazioni
per interventi di recupero e per un'eventuale riprogrammazione;
sommativo ( al termine del 1° e 2° quadrimestre ) finalizzato a verificare e
rilevare i livelli e la qualità delle competenze acquisite nei diversi ambiti.
La valutazione sommativa quadrimestrale ha per oggetto i prodotti finali dei
processi di apprendimento e di formazione per cui si prendono in esame non solo il
possesso di conoscenze e abilità ma anche la capacità di avvalersi di queste e
registra il progresso maturato rispetto alla situazione iniziale.
Nella valutazione degli allievi si terrà conto:
della situazione di partenza individuale
dei ritmi di apprendimento
della partecipazione
dell'impegno
dei progressi rispetto ai livelli di partenza
dell‟evoluzione delle diverse sfere della personalità espresse negli assi previsti
dal PEI per gli allievi disabili
della partecipazione, dell'impegno e dei risultati conseguiti nei corsi di
recupero
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del raggiungimento degli obiettivi.
2.2 Verifiche
Dovranno essere coerenti con la programmazione per seguire lo sviluppo
delle abilità e delle conoscenze.
Dovranno essere quantificate, non sovrapposte, variate nei modi e nelle
abilità da testare
Dovranno fornire risultati trasparenti e noti agli interessati
Sarà premura di ogni docente comunicare i criteri e le modalità di valutazione
nella propria disciplina. La data delle prove scritte sarà concordata con gli allievi e
indicata sul registro di classe. Si cercherà, nei limiti del possibile, di evitare che più
di una di esse cada nello stesso giorno.
Per le valutazioni in itinere il Collegio dei docenti ha deciso di adottare la
seguente griglia di corrispondenza tra i voti e i livelli di conoscenze e abilità
manifestate dall‟allievo:
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VOTO Livello di conoscenza e abilità corrispondente
4 L'allievo dimostra una conoscenza gravemente lacunosa del programma,
si orienta in modo confuso, fraintende spesso le questioni, non conosce la
terminologia. Competenze non acquisite.
5 L'allievo ha una conoscenza frammentaria, oppure ha una conoscenza
molto superficiale dei concetti, si orienta in modo poco preciso o solo con
l'aiuto del docente, usa una terminologia non sufficientemente adeguata,
non ha conseguito una visione generale della materia. Competenze
parzialmente acquisite.
6 L'allievo denota una conoscenza diligente di quasi tutto il programma e
padronanza solo di una parte. Capisce le domande e sa inquadrare i
problemi anche con esempi pratici e ragionamenti semplici e descrittivi. Sa
classificare in modo piuttosto mnemonico. E' sufficientemente preciso
nell'uso della terminologia e si orienta fra i vari concetti. Conoscenze
minime acquisite.
7 L'allievo ha una conoscenza sufficientemente completa e approfondita
del programma. Ha discrete capacità di comprensione, di collegamento
organico, classificazione, distinzione e applicazione a contesti attuali. Usa
in modo abbastanza corretto la terminologia specifica. Conoscenze
complessivamente acquisite.
8 L'allievo ha una conoscenza organica del programma e abbastanza
approfondita. Ha valide capacità di comprensione, collegamento ,
classificazione, distinzione e applicazione a contesti attuali. Usa in modo
corretto la terminologia specifica. Conoscenze acquisite.
9 L'allievo ha una padronanza completa del programma, ottime capacità di
inquadrare le domande, sa collegare organicamente e applicare a casi
concreti originalmente esposti i concetti, usa in modo pertinente la
terminologia, ha capacità critiche. Conoscenze pienamente acquisite.
9-10 L'allievo ha una padronanza completa e approfondita del programma,
ottime capacità di inquadrare le domande, sa collegare organicamente e
applicare a casi concreti originalmente esposti i concetti, usa in modo
molto pertinente la terminologia tecnica, ha capacità di analisi, sintesi, di
rielaborazione personale. Conoscenze pienamente acquisite.
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Per la valutazione del comportamento si adotta la seguente griglia.
5 Violazioni del Regolamento e del Patto di corresponsabilità
Allontanamento temporaneo dalle attività scolastiche per un
periodo superiore ai 15 giorni
Frequenza e puntualità estremamente irregolari
Interesse e partecipazione incostanti, superficiale rispetto delle
consegne
Scarso impegno di studio e insufficiente partecipazione al dialogo
educativo
Disturbo frequente allo svolgimento delle lezioni (svariate note e
provvedimenti disciplinari)
N.B. la condotta dello studente risulta tale da non garantire l‟impegno
necessario per il proficuo prosieguo del percorso scolastico nella classe
successiva; quindi lo studente nello scrutinio di fine anno non è ammesso
alla frequenza della classe successiva
6 Lievi violazioni del Regolamento e del Patto di corresponsabilità
Comportamenti che abbiano condotto a sanzioni disciplinari con
l‟allontanamento temporaneo per periodi inferiori ai 15 giorni
Frequenza e puntualità irregolari
Interesse e partecipazione incostanti, superficiale rispetto delle
consegne
Atteggiamento poco partecipe, non sempre corretto e rispettoso
nei confronti degli insegnanti e dei compagni
7 Sostanziale rispetto del Regolamento e del Patto di
corresponsabilità
Frequenza assidua, puntualità normali
Interesse e partecipazione sufficientemente costanti, rispetto
parziale delle consegne
Atteggiamento abbastanza partecipe e costruttivo in classe
8 Rispetto del Regolamento e del Patto di corresponsabilità
Frequenza e puntualità
Costanti interesse e partecipazione alle lezioni, rispetto regolare
delle consegne
Atteggiamento partecipe e collaborativo
Rispetto per cose e persone, per l‟istruzione e per la relazione
educativa
9 Scrupoloso rispetto del Regolamento e del Patto di
corresponsabilità
Frequenza assidua, puntualità costante
Interesse vivo, partecipazione attiva e responsabile alle lezioni,
rispetto scrupoloso delle consegne
Atteggiamento maturo, responsabile, propositivo e collaborativo
Nessuna nota disciplinare
Media non inferiore a 7
10 Scrupoloso rispetto del Regolamento e del Patto di
corresponsabilità
Frequenza assidua, puntualità costante
Interesse vivo, partecipazione attiva e responsabile alle lezioni,
rispetto scrupoloso delle consegne
Atteggiamento maturo, responsabile, propositivo e collaborativo
Nessuna nota disciplinare
Media non inferiore a 8
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Diritto al successo formativo
1. Accoglienza e continuità
L‟istituto ha attivato una serie di strategie tese a favorire il successo scolastico nelle
classi prime. Si prevedono contatti con le scuole elementare di provenienza ed il
rispetto di seguenti criteri per la formazione dei gruppi classe:
o Omogeneità tra le classi quanto ai livelli di preparazione di base degli
allievi
o Distribuzione dei casi problematici
o Diritto dei fratelli o sorelle di allievi frequentanti l‟Istituto ad essere
inseriti nello stesso corso
o Accoglimento delle richieste di due o più allievi di essere inseriti nella
stessa classe salvo parere contrario degli insegnanti della scuola
elementare di provenienza
Dopo un primo periodo di accoglienza dei nuovi allievi in Istituto i docenti
seguiranno un ingresso graduale nelle attività didattiche delle discipline passando,
per alcune, dai test di ingresso all‟approccio ai contenuti specifici delle materie.
2. Piano di recupero d‟Istituto
La fase del recupero sarà programmata già nei primi consigli di classe durante i
quali si discuteranno le possibilità e le modalità di interventi di sostegno e di
recupero.
Le varie attività svolte avranno l'obiettivo di recuperare/consolidare la
preparazione di base e di contenere la dispersione scolastica.
Per il recupero si possono considerare le seguenti possibilità:
recupero in itinere con gruppi omogenei seguiti dall'insegnante in modo
differenziato in orario curricolare (C.M. 492 del 7/8/96, comma c)
corsi di recupero nelle materie scelte dal consiglio di classe in ore
pomeridiane (C.M. 492 del 7/8/96, comma b). Tenendo conto degli
impegni, gli studenti saranno chiamati a seguire corsi per una sola materia
con un carico orario giornaliero di due ore al massimo.
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Rapporti scuola - famiglia
Si ritiene fondamentale il contributo che le famiglie possono offrire riguardo al
buon funzionamento della scuola e al raggiungimento degli obiettivi indicati nel
P.O.F. Pertanto per facilitare il rapporto scuola - famiglia si propongono una serie
di momenti di incontro:
nella fase preliminare alle iscrizioni la scuola fornisce informazioni mediante
conferenze e materiale illustrativo sulle attività scolastiche; su
appuntamento i genitori potranno visitare la struttura scolastica e i laboratori
e parlare con i docenti per ottenere chiarimenti;
ad inizio anno scolastico si svolge un'assemblea con il Preside o suo
collaboratore in cui vengono illustrati i contenuti del P.O.F;
per l‟anno 2014/15 il Collegio Docenti ha votato una suddivisione dell‟anno
scolastico in due quadrimestri con scrutini rispettivamente a fine Gennaio e
prima metà Giugno.
Adozione del registro on line, che consente al docente di annotare
comunicazioni specifiche e personali alle famiglie dei singoli alunni.
Sito istituzionale della scuola con continui aggiornamenti e sezione dedicata
alla comunicazione scuola-famiglia
Pagina facebook per comunicazioni, interrogativi, chiarimenti con risposta
immediata sulle attività didattiche curricolari ed extracurricolari.
colloqui plenari pomeridiani con le famiglie a cadenza trimestrale.
Orario di ricevimento antimeridiano per le prime due settimane di ogni mese
dal mese di Ottobre fino alla prima settimana del mese di Maggio.
Convocazione straordinaria a cura del Coordinatore delle singole famiglie
ogni qualvolta emergano situazioni che necessitano di chiarimenti o di un
momento di riflessione comune.
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Il sito della scuola
Indirizzo: www.scuoladuse.gov
Il sito della scuola risponde a tutti i requisiti normativi in tema di trasparenza
amministrativa in quanto inserito nel progetto del Ministero per la pubblica
amministrazione e la semplificazione La bussola della trasparenza dei siti web”
La valutazione e il monitoraggio sull'attuazione del P.O.F.
La rilevazione dei dati sull‟andamento dell‟attuazione del P.O.F., specialmente dei
progetti inseriti nel Piano Annuale, sono previsti in più momenti dell‟anno.
Indagini approfondite verranno attuate per individuare informazioni di tipo
quantitativo (ore destinate alla didattica disciplinare e non disciplinare, ore
destinate ai corsi di recupero e ai corsi di approfondimento) e qualitativo (risultati
degli interventi in termini di ricaduta sugli studenti). Gli strumenti utilizzabili, saranno:
Consigli di classe: valuteranno l‟eventuale scarto tra interventi programmati e le
attività realmente realizzate; si occuperanno del monitoraggio dei livelli
quantitativo e qualitativo degli interventi di ciascun Consiglio;
Collegio docenti: si prevedono non meno di 5 riunioni per: nelle quali si seguirà
l'andamento didattico generale ed il procedere dell‟attuazione del P.O.F.; si
PIANO OFFERTA FORMATIVA – 2015/2016 – Istituto Comprensivo “E. Duse” - Bari
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tratteranno gli adempimenti correnti e di quelli straordinari ; si compirà la scelta
dei libri di testo e si delibererà sulle su proposte di altri organi interni o di singoli
docenti
Il POF è completato dalle seguenti parti integranti, non presenti in questo
documento ma a disposizione per la consultazione in Istituto
La programmazione individuale dei docenti per l‟anno in corso con
indicazione degli obiettivi e dei contenuti disciplinari minimi
La descrizione analitica dei vari progetti
I criteri di funzionamento e le competenze degli organismi (Consiglio di
Istituto, Collegio docenti, Coordinatore Consigli di classe)
La normativa di riferimento
Negli allegati sono presenti i seguenti documenti:
Il regolamento di disciplina degli studenti
Il patto educativo di corresponsabilità
Il regolamento dell‟Istituto
La Carta dei servizi
Parte terza:
I progetti
Vengono di seguito elencati le attività progettuali previste per l‟a.s. 2015/2016 di cui si
fornisce sintesi nella tabella successiva.
Dipartimenti di accompagnamento
Orientamento
Progetto testi multimediali autoprodotti di Grammatica, Inglese, Matematica,
Scienze
Sintesi dei progetti
1. Dipartimenti di accompagnamento
La scuola si preoccupa di accogliere gli alunni nelle loro significative esperienze di
passaggio tra i vari ordini scolastici. A partire dall‟a.s. 2012/2013 l‟istituto, oltre ad
attività di raccordo con la secondaria di secondo grado, avvierà l‟esperienza dei
dipartimenti di accompagnamento che arricchiscono e completano le più tradizionali
riunioni di Dipartimento o di interclasse.
A questo scopo vengono previsti vari momenti attuati dai docenti quali: raccordo con
l‟ordine di scuola precedente, prove d‟ingresso per rilevare le competenze acquisite,
presentazione della programmazione per far conoscere agli allievi, particolarmente a
quelli più grandi, gli obiettivi del percorso didattico, le metodologie di insegnamento, i
contenuti e i criteri di valutazione delle varie discipline.
2. ORIENTAMENTO
L‟orientamento ha come obiettivo principale quello di educare l‟alunno alla
conoscenza di sé, mettendolo in grado sia di conseguire consapevolezza delle proprie
potenzialità e attitudini, sia di acquisire conoscenze, abilità e competenze tali da
permettergli di compiere scelte coerenti e consapevoli in campo scolastico e
professionale. Esso pertanto costituisce un compito irrinunciabile ed istituzionale della
scuola e si configura come un processo formativo trasversale che riguarda tutte le
discipline scolastiche, impegnando fondamentalmente i seguenti soggetti: docenti,
allievi, genitori, Istituzioni del territorio. Pertanto l‟orientamento viene inteso non solo
come scambio di informazioni ma anche come sostegno formativo allo scopo di
aumentare la consapevolezza delle scelte dei genitori rispetto al futuro dei propri figli.
L’orientamento in ingresso viene svolto con contatti ed incontri presso le scuole
primarie territorio, con visite guidate di gruppi di famiglie presso l‟Istituto, con colloqui
individuali ed assemblee.
Durante lo svolgimento dei corsi saranno realizzati nei mesi di Dicembre-Gennaio delle
giornate di apertura antimeridiane e/o pomeridiane indirizzate ai genitori che
potranno visitare la scuola e al tempo stesso osservare le attività dei loro figli.
Nei confronti della scuola primaria sono state programmate una serie di attività e di
iniziative, a partire dal mese di novembre, quali spettacoli teatrali, convegni, giornate
incontro, attività laboratori Tali attività vedranno coinvolti gli alunni e i genitori delle
classi-ponte dei due ordini di scuole.
È prevista anche l‟attivazione del progetto del laboratorio scientifico destinato agli
alunni delle classi quinte, che faranno la richiesta di parteciparvi.
L’orientamento in uscita Per quanto riguarda l‟incontro con i rappresentanti delle
scuole superiori, esso si articolerà in incontri antimeridiani o pomeridiani che vedranno
il coinvolgimento degli alunni e dei loro genitori. Per l‟organizzazione di tali incontri la
scuola si fa carico di contattare gli istituti superiori affinché possano pubblicizzare la
propria proposta.
PROGETTO TESTI MULTIMEDIALI AUTOPRODOTTI
A completamento del percorso progettuale che ha portato, durante l‟a.s. 2014/15
alla realizzazione di testi digitali, sia per la scuola primaria che per la scuola
secondaria di primo grado, durante il corrente anno scolastico i docenti dei
dipartimenti di Scienze matematiche produrranno e-books da destinare alle classi
terze della SSPG in forma del tutto gratuita. Ciò al fine di migliorare e rendere più
efficaci i processi d‟insegnamento-apprendimento e di venire incontro ai bisogni di
tutti gli alunni, anche di coloro che presentano difficoltà di apprendimento di varia
origine.
Gli obiettivi dei progetti di Istituto sono i seguenti:
Promuovere lo sviluppo della cultura digitale e dell‟alfabetizzazione informatica
Sperimentare nuovi contenuti e modalità di studio
Utilizzare in modo consapevole le moderne tecnologie digitali e multimediali ed
interagire con esse in maniera attiva e creativa
Innalzare la motivazione attraverso la fruizione di prodotti digitali più rispondenti
allo stile comunicativo e di apprendimento dei nativi-digitali
Progetto Facebook
Il progetto prevede la realizzazione di una pagina Facebook gestita dagli alunni delle
classi seconda e terza sezione A con la supervisione e l‟indirizzo didattico-
metodologico della prof.ssa Costantino e della collaborazione dei docenti del corso.
Sarà l‟occasione per postare testi realizzati dagli alunni quali recensioni di libri,
commenti su attività didattiche in contesti interni o esterni alla scuola,
approfondimenti disciplinari, scrittura creativa e di poesie con l‟ausilio di foto, disegni e
immagini.
Il progetto consentirà l‟apertura ad altre possibilità quali incontri con autori,
partecipazione ad eventi culturali (mostre, proiezioni di film, rappresentazioni teatrali),
a concorsi artistici e letterari.
La piattaforma facebook potrà anche consentire la registrazione di lezioni in aula o la
loro trasmissione in diretta TV. Con questa modalità tutti gli alunni potranno assistere
alla lezione se assenti o rivederla quante volte è necessario per il loro apprendimento.
Progetto Miniband
SINTESI PROGETTO/ATTIVITA’
Sezione 1 – Descrittiva 1.1 Denominazione progetto
LA SBANDATA
Laboratorio di musica strumentale e corale
Curriculare Extracurriculare
1.2 Responsabile progetto
Prof. Carmine Ferrieri
1.3 Obiettivi
L’obiettivo primario di questo progetto è quello di promuovere la partecipazione
attiva dello scolaro nel momento espressivo-comunicativo. La pratica strumentale
è uno dei punti fermi dell’educazione, in quanto promuove l’apprendimento attivo
e cosciente delle strutture di base del discorso musicale: il ritmo , l’armonia, il
timbro, l’agogica, la dinamica.
Nella pratica strumentale questi elementi vengono sperimentati, individuati,
compresi e interiorizzati. L’attività strumentale deve realizzarsi in un clima di
riflessione, oltre che sotto la spinta emotiva, l’intuito imitativo o in un aspetto
meramente tecnico.
L’esecuzione strumentale contribuisce molto alla socializzazione, ma soprattutto è
maggiormente positiva per tutti quei ragazzi che evidenziano una certa
indifferenza al discorso didattico tradizionale.
L’educazione dell’orecchio: consente al ragazzo d’imparare a cogliere, a
distinguere, a produrre il ritmo, la melodia, l’agogica, il timbro, attraverso
soprattutto le attività esecutive.
L’acquisizione del linguaggio musicale: Più che attraverso il sistema di regole
mnemoniche deve avvenire attraverso l’esperienza musicale concreta come
linguaggio integrante la sua vita.
L’educazione al coordinamento psico-fisico: l’orecchio, la memoria, il
coordinamento motorio, il sistema nervoso, l’armonia mente-corpo, attraverso
l’esecuzione strumentale ricercano e ritrovano il loro giusto equilibrio.
1.4 Breve sintesi attività prevista (descrizione fasi e azioni)
Le attività sono prettamente di laboratorio e prevedono:
Alfabetizzazione musicale (per i principianti)
Approfondimento della teoria della notazione
Impostazione e perfezionamento dei principali strumenti bandistici
Esecuzione di brani semplici e di media difficoltà
Lettura ed esercizi ritmici
Esecuzione vocale solista e corale di semplice brani
Uso di strumenti a percussione
1.5 Tempi
Gennaio 2015 – Maggio 2015
1.6 Destinatari
N° 20 alunni dell’Istituto Comprensivo Duse - Bari -
1.7 Risorse umane Monte ore di attività Totale
Prof. Carmine Ferrieri N° 40 ore N° 40 ore
Comitato genitori I C Duse // //
1.8 Beni e servizi
Aula della scuola media dell’Istituto Comprensivo Duse
Auditorium dell’Istituto Comprensivo Duse
Progetto Teatro
La drammatizzazione è la forma più conosciuta e diffusa nella scuola. Oltre che con la
lezione tradizionale, a scuola, si insegna anche attraverso il teatro e quindi si impara
anche facendo teatro. La valenza educativa e pedagogica del teatro nella scuola è
riconosciuta e comprovata. Il teatro rappresenta la forma d‟arte collettiva per
eccellenza.
Attraverso un laboratorio teatrale, organicamente inserito nell‟offerta formativa
dell‟istituto, si intende proporre un percorso didattico/formativo di apprendimento e di
utilizzo del linguaggio teatrale finalizzato alla conoscenza di sé e degli altri e delle
modalità comunicative relazionali.
Si cercherà soprattutto di migliorare la capacità di comun8icazione, dato che la
consolidata abitudine dei giovani alla comunicazione virtuale, sta creando una
crescente difficoltà nei confronti di pratiche comunicative dal vivo. Drammatizzazione
significa Socialità
Emotività
Linguaggi
Creatività
Interdisciplinarietà
Questo progetto consente, infatti, di sviluppare l‟autostima al fine di acquisire
maggiore fiducia attraverso uno spirito attivo di collaborazione. E‟ uno strumento per
aiutare quei ragazzi che per eccessiva timidezza non riescono a partecipare alla vita
della classe.
Aiuta alcuni ragazzi raggiungere un accettabile autocontrollo contribuendo a
migliorare problematiche di tipo comportamentale. Nello studio per l‟interpretazione
di un personaggio si consente l‟analisi del comportamento sociale, favorendo nuove
consapevolezze sui ruoli che si è portati ad assumere e che variano in relazione al
contesto rappresentato.
Obiettivi didattici 1. Capacità di leggere comprendere e ascoltare un testo teatrale
2. Possibilità di arricchire il patrimonio lessicale acquisendo una maggiore padronanza
linguistica
3. Capacità di elaborare e rielaborare un testo espressivo anche da un punto di vista
linguistico
4. Capacità di memorizzare le proprie battute
5. Sviluppare competenze che consentono una migliore fruizione di uno spettacolo
6. Comprendere la comunicazione teatrale attraverso i vari linguaggi
7. Mettere in scena un testo attraverso la lettura, la manipolazione di un copione,
l‟assegnazione delle parti ai vari protagonisti, l‟allestimento delle scene, la scelta delle
musiche
8. Sviluppare lo spirito critico attraverso l‟ascolto attivo
9. Stimolare la creatività attraverso l‟uso dei linguaggi figurativi e mimico – gestuali.
Obiettivi formativi Maggiore conoscenza di sé, delle proprie capacità e attitudini
Sviluppo della socialità
Rispetto per gli spazi e per il lavoro altrui
Raggiungimento di un accettabile autocontrollo
Capacità di calarsi in situazioni e personalità diverse
Sviluppare le capacità espressive in soggetti timidi, canalizzare l‟energia e l‟eccessiva
vivacità in alcuni soggetti
Periodo realizzazione
Il progetto avrà la durata dell‟intero anno scolastico e si svolgerà in orario
extracurricolare per tre ore settimanali e coinvolgerà un numero di alunni da stabilire
Individuazione del percorso didattico
Fase1: Progettazione di un primo abbozzo di canovaccio e sceneggiatura
Fase2: Organizzazione e divisine dei ragazzi
Fase3: Realizzazione spettaco0lo e prove finali
Momenti di verifica e valutazione 1. Osservazione diretta e soggettiva da parte dell‟insegnante
2. Auto – osservazione da parte degli alunni
3. Utilizzo delle tecniche espressive
4. Capacità di esprimere con il gesto, il corpo, le parole, le varie emozioni situazioni
5. Spettacolo finale come momento di auto conferma e gratificazione
Progetto Star bene a scuola
Il concetto da diffondere è che il movimento è importante per il benessere, non solo
fisico ma anche psichico; con il “movimento” si crea gruppo e ci si diverte.
Per questo per star bene è importante:
Fare attività fisica perché lo sviluppo psico-fisico del bambino sia organico ed
equilibrato
Conoscere se stessi nelle capacità e nei limiti che ci caratterizzano
Avere buone relazioni con gli altri, grandi o piccoli che siano.
OBIETTIVI FORMATIVI:
1. Raggiungere lo stato di benessere del proprio corpo, ascoltando le sue
sollecitazioni e imparando a gestire le proprie tensioni.
2. “Star bene con se stessi” attraverso un consolidamento di stili di vita corretti e
salutari.
3. Lo sport come gioco e fonte di divertimento: dà corpo al diritto alla felicità,
intesa come benessere psico-fisico e piacere di stare insieme agli altri.
Tutti hanno diritto di fare sport per stare bene.
Tutti, perché nessuno può essere escluso dal gioco; “giocare” perché è il modo che i
bambini conoscono per stare insieme agli altri, perché solo se lo sport è divertimento
non lo abbandoneranno ai primi inevitabili insuccessi.
La scuola, dove i bambini trascorrono molto tempo è uno dei luoghi privilegiati per
sensibilizzare i ragazzi sull‟importanza del movimento, inteso sia come attività motoria:
ossia il piacere di muoversi, di correre, di passeggiare di andare in bicicletta; sia come
attività sportiva che si riferisce ad uno sport specifico.
Tali interventi sono finalizzati alla promozione dell‟attività motoria e sportiva, nella
consapevolezza della validità dei principi e delle finalità che ne sono alla base:
-motoria soprattutto in funzione della percezione del sé corporeo,
della lateralità, della strutturazione spazio-temporale, della coordinazione, del
controllo della respirazione, del consolidamento degli equilibri
motorio” minimo
L‟ accettazione del confronto
empi brevi e in situazioni mutevoli
Gradualmente saranno previste attività in circuito, che richiederanno una maggiore
attenzione e che saranno quindi più adatte rispetto al grado di maturazione raggiunto
dal bambino.
Per cui ogni attività diventerà esercizio per una base motoria più ampia per
sviluppare:
schemi motori dinamici e posturali più complessi;
la coscienza ed il controllo del proprio corpo e delle proprie emozioni;
la competenza socio-motoria come partecipazione alle attività di gioco e sport
nel rispetto delle regole.
Verrà promossa la conoscenza e la sperimentazione di varie discipline sportive, senza
cadere negli eccessi di una specializzazione precoce, infatti tutte le attività hanno
previsto l‟ampliamento delle abilità motorie di base trasferibili, legate allo sviluppo
delle capacità senso-motorie e alla strutturazione delle coordinazioni spazio-temporali
in grado di attribuire rapidità, precisione e disinvoltura ai principali movimenti finalizzati
a: correre, lanciare, saltare, spingere ecc.
Le attività saranno realizzate tramite giochi polivalenti, sotto il controllo dell‟istruttore e
delle insegnanti tramite percorsi didattici in cui è possibile valutare con una certa
precisione e con adeguati strumenti di osservazione e misurazione (circuiti) i traguardi
raggiunti in relazione ai livelli di partenza di ciascuna abilità per ciascun bambino.
Destinatari del progetto
Tutti gli alunni della scuola dell‟ infanzia e Primaria
Tempi e modalità di realizzazione
L‟attività si svolgerà per n.1 ora settimanale tutto l‟anno scolastico e si svolgerà
in orario curricolare da organizzare e distribuire in base alle esigenze dell‟istituto
I Costi
15 euro per intero corso per ogni bambino scuola dell‟ infanzia
Assicurazione
Tutti gli alunni saranno assicurati e tesserati al Centro Sportivo Italiano
Progetto Fantasie di Natale
Prot.n.
Bari, lì.24.…./..10…./…2015...
Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno
e progetto-attività a cura dei responsabili.
LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________
Anno scolastico Delibera CDD Delibera CDI Contrattazione
integrativa
sottoscritta in data:
2015/16 N…..
del…./…./2015
N….. del…./…/2015 19.10.2015
NOMINA
Ds in data:
prot.
Spese del personale a carico del
- - - -
TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: FANTASIE DI NATALE
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA: IN ORARIO EXTRACURRICULARE
INCARICO SPECIFICO:
IMPEGNO ORGANIZZATIVO:
Art.28 - attività di insegnamento Monte ore
Euro 35,000
Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore
Euro 17,50 20
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
a.a. € 14,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
c.s. € 12,50
Art 47 comma 1 lettera b Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 2 lettera k Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 1 Monte ore
Euro 17,50
TEMPI sett- dic Dal 15 Novembre al 15 Dicembre
TEMPI gen - agost dal al
TEMPI
(prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
Sett ________ Agosto _______
Giorni della
settimana
Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte
17-19-24-26
Novembre
15:00-18:00 20 Cl I-II-III
1-3-9 Dicembre
Spese per strumenti e materiali:
Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa
Sfere di plastica
Colla per decoupage, colla a
caldo
Colori acrilici glitter nastri
Tessuto natalizio lana bianca
Tela Aida-tela garda sfere di
legno
Missione per doratura
Foglia oro panno rosso e
bianco
Scovolini tovaglioli decorati
Carta di riso decorata
tot
Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le
metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli
distinti per esercizio finanziario, verifica)
Finalità:
- stimolare lo sviluppo della creatività
- sul piano della crescita umano relazionale, sviluppare la capacità di dialogo- ascolto-
conoscenza- rispetto dell'atro, condivisione
- riflettere sull'importanza del Natale
- saper lavorare attorno ad un progetto comune
Obiettivi:
- prendere coscienza dei valori universali
-condividere esperienze e sentimenti
-riconoscere e comprendere i simboli del Natale
Attività:
- realizzare oggetti e addobbi natalizi
Metodologia:
-attività laboratoriale di tipo manipolativo-creativo, attività di gruppo, apprendimento
cooperativo
Verifica:
- I lavori realizzati metteranno in evidenza l'attenzione e l'interesse dimostrati dagli alunni
Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
Realizzazione di oggetti e addobbi natalizi con varie tecniche creative (decoupage,
stencil, pittura, ricamo...)
Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)
x Mostra
Saggio
x Manufatti
Materiale grafico
Documenti fotografici
Cartelloni
Materiale multimediale
Altro (specificare)..
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
Valutazione finale: ATTIVITA’ – PROGETTO / PRESTAZIONE AGGIUNTIVA / INCARICO SPECIFICO /
IMPEGNO ORGANIZZATIVO
Punti di forza
Autostima e socializzazione
Interesse motivazione e collaborazione
Punti di criticità :
Suggerimenti:
Progetto Lingua Inglese
Prot.n.
Bari, lì..…./..…./…...
Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno
e progetto-attività a cura dei responsabili.
LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
Anno scolastico
Delibera CDD
Delibera CDI
Contrattazione
integrativa
sottoscritta in data:
2015/16 N…..
del…./…./2015
N….. del…./…/2015 19.10.2015
NOMINA
Ds in data:
prot.
Spese del personale a carico del
- - - -
TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE CLASSI PRIME
SCUOLA SECONDARIA
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:
INCARICO SPECIFICO:
IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA
Art.28 - attività di insegnamento Monte ore
Euro 35,000 20
Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore
Euro 17,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
a.a. € 14,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
c.s. € 12,50
Art 47 comma 1 lettera b Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 2 lettera k Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 1 Monte ore
Euro 17,50
TEMPI sett- dic Dal Al
TEMPI gen – agost Dal 12 GENNAIO Al 5 APRILE
TEMPI Sett ________ Agosto _______
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
(prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
Giorni della
settimana
Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte
MARTEDI 15:30-17:30 15 CLASSE PRIMA /
TUTTE LE SEZIONI
Spese per strumenti e materiali:
Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa
Tot Tot
Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le
metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli
distinti per esercizio finanziario, verifica)
Finalità: intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e
incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese, in
considerazione del loro fresco e recente inserimento nella scuola
secondaria.
Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze
fissati dalle indicazioni nazionali per la scuola secondaria si darà agli alunni
la possibilità di tendere alla
Comprensione di brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; di
comunicare oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
informazioni semplice e diretto
su argomenti familiari e abituali; di descrivere oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; di
leggere brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; di stabilire
relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri della
lingua inglese. Il tutto con costante riflessione e richiamo alle strutture
grammaticali di base.
Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe PRIMA
della scuola secondaria.
Metodologia: mirando ad estendere l‟impostazione del lavoro in classe
(“imparare a studiare la lingua”) verrà dato ulteriore stimolo al contesto
collaborativo, incoraggiando il lavoro di coppia e/o di gruppo, con
semplificazione del materiale proposto nelle ore curricolari, messo
ulteriormente in opera in contesto di compiti autentici; si utilizzeranno varie
tecniche e tecnologie per la comprensione e produzione in lingua,
tecniche di espressione della voce e del corpo; verrà posto l‟accento
sull‟utilizzo di strumenti TIC a supporto dell‟attività.
Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
10 lezioni da 2 ore; entry test, verifica intermedia e exit test tu compiti autentici; contenuti
grammaticali come da PSP.
Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)
Mostra
Saggio
Manufatti
Materiale grafico
Documenti fotografici
Cartelloni
Materiale multimediale
Altro (specificare)..
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gerardo marchitelli
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Valutazione finale: ATTIVITA’ – PROGETTO / PRESTAZIONE AGGIUNTIVA / INCARICO SPECIFICO /
IMPEGNO ORGANIZZATIVO
Punti di forza
Punti di criticità
Suggerimenti:
Prot.n. Bari, lì..…./..…./…...
Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno
e progetto-attività a cura dei responsabili.
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gerardo marchitelli
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LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________
Anno scolastico
Delibera CDD
Delibera CDI
Contrattazione
integrativa
sottoscritta in data:
2015/16 N…..
del…./…./2015
N….. del…./…/2015 19.10.2015
NOMINA
in data:
prot.
Spese del personale a carico del
- - - -
TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE CLASSI
SECONDE SCUOLA SECONDARIA
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:
INCARICO SPECIFICO:
IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA
Art.28 - attività di insegnamento Monte ore
Euro 35,000 20
Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore
Euro 17,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
a.a. € 14,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
c.s. € 12,50
Art 47 comma 1 lettera b Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 2 lettera k Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 1 Monte ore
Euro 17,50
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TEMPI sett- dic Dal Al
TEMPI gen - agost Dal 13 GENNAO Al 16 MARZO
TEMPI
(prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
Sett ________ Agosto _______
Giorni della
settimana
Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte
MERCOLEDI 15:30-17:30 15-20 TUTTE LE CLASSI
SECONDE DELLA
SCUOLA
SECONDARIA
Spese per strumenti e materiali:
Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa
tot Tot
Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le
metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli
distinti per esercizio finanziario, verifica)
Finalità : intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e
incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese.
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gerardo marchitelli
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Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze
fissati dalle indicazioni nazionali per la scuola secondaria si darà agli alunni
la possibilità di tendere alla
Comprensione di brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; di
comunicare oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di
informazioni semplice e diretto
Su argomenti familiari e abituali; di descrivere oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; di
leggere brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; di stabilire
relazioni tra semplici elementi linguistico-comunicativi e culturali propri della
lingua inglese. Il tutto con costante riflessione e richiamo alle strutture
grammaticali di base.
Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe
SECONDA della scuola secondaria.
Metodologia: mirando ad estendere l‟impostazione del lavoro in classe
(“imparare a studiare la lingua”) verrà dato ulteriore stimolo al contesto
collaborativo, incoraggiando il lavoro di coppia e/o di gruppo, con
semplificazione del materiale proposto nelle ore curricolari, messo
ulteriormente in opera in contesto di compiti autentici; si utilizzeranno varie
tecniche e tecnologie per la comprensione e produzione in lingua,
tecniche di espressione della voce e del corpo; verrà posto l‟accento
sull‟utilizzo di strumenti TIC a supporto dell‟attività.
Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
10 LEZIONI DA 2 ORE; Entry test; verifica intermedia; exit test (compiti autentici); contenuti
grammaticali come da PSP.
Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)
Mostra
Saggio
Manufatti
Materiale grafico
Documenti fotografici
Cartelloni
Materiale multimediale
Altro (specificare)..
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Prot.n.
Bari, lì..…./..…./…...
Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno
e progetto-attività a cura dei responsabili.
LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
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Anno scolastico
Delibera CDD
Delibera CDI
Contrattazione
integrativa
sottoscritta in data:
2015/16 N…..
del…./…./2015
N….. del…./…/2015 19.10.2015
NOMINA
Ds in data:
prot.
Spese del personale a carico del
- - - -
TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE – Classi QUINTE
Scuola Primaria
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:
INCARICO SPECIFICO:
IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA
Art.28 - attività di insegnamento Monte ore
Euro 35,000 20
Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore
Euro 17,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
a.a. € 14,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
c.s. € 12,50
Art 47 comma 1 lettera b Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 2 lettera k Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 1 Monte ore
Euro 17,50
TEMPI sett- dic Dal Al
TEMPI gen - agost Dal 14 GENNAO Al 31 MARZO
TEMPI
(prestazione aggiuntiva/
Sett ________ Agosto _______
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
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incarico specifico)
Giorni della
settimana
Orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte
GIOVEDI 15:30-17:30 15-20 TUTTE LE CLASSI
QUINTE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
Spese per strumenti e materiali:
Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa
tot Tot
Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le
metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli
distinti per esercizio finanziario, verifica)
Finalità : intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e
incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese, in
vista del loro inserimento nel ciclo successivo. Garantire la continuità
didattica secondo un presupposto di curricolo verticale.
Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze
fissati dalle indicazioni nazionali per la fine della classe quinta della scuola
primaria si mirerà ad supportare gli alunni nel comprendere brevi messaggi
orali e scritti relativi ad ambiti familiari; descrivere oralmente e per iscritto, in
modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
elementi che si riferiscono a bisogni immediati; interagire nel gioco
comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe QUINTA
della scuola primaria.
Metodologia: allo scopo di non replicare il lavoro svolto in classe, ma di
dare ulteriore stimolo al contesto collaborativo, verrà decisamente
incoraggiato il lavoro di coppia e/o di gruppo, con semplificazione del
materiale proposto; utilizzo di varie tecniche e tecnologie per la
comprensione e produzione in lingua e tecniche di espressione della voce e
del corpo.
Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
10 lezioni da 2 ore; contenuti grammaticali e di vocabolario in funzione dell‟entry test
previsto per il primo anno della scuola secondaria. 2 test basati su compiti autentici.
Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
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Mostra
Saggio
Manufatti
Materiale grafico
Documenti fotografici
Cartelloni
Materiale multimediale
Altro (specificare)
Prot.n.
Bari, lì..…./..…./…...
Sintesi descrittiva di ogni prestazione, incarico, impegno
e progetto-attività a cura dei responsabili.
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
LEGGITTIMITA’ GIURIDICA: firma ds______________________________________________
Anno scolastico
Delibera CDD
Delibera CDI
Contrattazione
integrativa
sottoscritta in data:
2015/16 N…..
del…./…./2015
N….. del…./…/2015 19.10.2015
NOMINA
Ds in data:
prot.
Spese del personale a carico del
- - - -
TITOLO ATTIVITA’ - PROGETTO: CORSO DI RECUPERO DI LINGUA INGLESE – Clasi QUINTE
Scuola Primaria
PRESTAZIONE AGGIUNTIVA:
INCARICO SPECIFICO:
IMPEGNO ORGANIZZATIVO: DOCENTE E PERSONALE ATA
Art.28 - attività di insegnamento Monte ore
Euro 35,000 20
Art.28 - attività funzionali alla prestazione di insegnamento Monte ore
Euro 17,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
a.a. € 14,50
Art 88 comma 2 lettera e Monte ore
c.s. € 12,50
Art 47 comma 1 lettera b Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 2 lettera k Monte ore
definito in sede contrattazione d'istituto
Art 88 comma 1 Monte ore
Euro 17,50
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
TEMPI sett- dic Dal Al
TEMPI gen - agost Dal 14 GENNAO Al 31 MARZO
TEMPI
(prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
Sett ________ Agosto _______
Giorni della
settimana
orario N. alunni coinvolti Classi coinvolte
GIOVEDI 15:30-17:30 15-20 TUTTE LE CLASSI
QUINTE DELLA
SCUOLA PRIMARIA
Spese per strumenti e materiali:
Materiale: sett-ott Spesa Materiale: gen-agosto Spesa
tot Tot
Descrizione sintetica dell'attività svolta (obiettivi misurabili, i destinatari, le finalità, le
metodologie obiettivi previsti, le fasi operative, le attività da svolgere, i profili e i ruoli
distinti per esercizio finanziario, verifica)
Finalità : intervenire su alcuni alunni per colmare le lacune di base esistenti e
incoraggiare l‟acquisizione di un approccio attivo allo studio dell‟inglese, in vista del loro
inserimento nel ciclo successivo. Garantire la continuità didattica secondo un
presupposto di curricolo verticale.
Obiettivi specifici: partendo dai traguardi per lo sviluppo delle competenze fissati dalle
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
indicazioni nazionali per la fine della classe quinta della scuola primaria si mirerà ad
supportare gli alunni nel comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti
familiari; descrivere oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto
e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati; interagire nel
gioco comunicare in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in
scambi di informazioni semplici e di routine.
Destinatari: gruppi di alunni per classi parallele frequentanti la classe QUINTA della scuola
primaria.
Metodologia: allo scopo di non replicare il lavoro svolto in classe, ma di dare ulteriore
stimolo al contesto collaborativo, verrà decisamente incoraggiato il lavoro di coppia
e/o di gruppo, con semplificazione del materiale proposto; utilizzo di varie tecniche e
tecnologie per la comprensione e produzione in lingua e tecniche di espressione della
voce e del corpo.
Descrizione sintetica dell'attività da svolgere (a.a. / c.s - prestazione aggiuntiva/
incarico specifico)
10 lezioni da 2 ore; contenuti grammaticali e di vocabolario in funzione dell‟entry test
previsto per il primo anno della scuola secondaria. 2 test basati su compiti autentici.
Documentazione (Realizzazione di prodotti finali)
Mostra
Saggio
Manufatti
Materiale grafico
Documenti fotografici
Cartelloni
Materiale multimediale
Altro (specificare
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
Progetto Telegiornale a scuola
PREMESSA:
Bruner afferma che “Per rendere interessanti degli strumenti come la matematica
e la lingua, bisogna rendere questi strumenti “potenti” nelle mani di chi li usa”. E il
giornale è un‟arma potente in mano di chi lo scrive, perché forma quella che si
chiama “la pubblica opinione”.
Il rischio, per i lettori, è quello di credere a tutto ciò che viene scritto o detto: di
venire cioè manipolati o strumentalizzati. Ecco allora che confrontarsi con la
realizzazione di un giornale o, meglio ancora, di un telegiornale è un‟esperienza
che, oltre ad accrescere le competenze linguistiche, grammaticali e logiche, fa
scoprire ai ragazzi le regole e i principi dell‟informazione, li aiuta a familiarizzare
con l‟uso di tecnologie multimediali e a diventare consumatori di comunicazione
più competenti, avveduti e critici.
Se un giornale lo si fa, si capisce che esso non è la realtà ma uno dei tanti modi di
guardare la realtà, e questo lo si intuisce dalle notizie che vengono scelte o
scartate, dalle cose che si tacciono mentre se ne approfondiscono altre, e da uno
stesso fatto che può essere riferito in modi diversissimi. Bertrand Russell diceva che
“Fin dalle elementari bisogna imparare a leggere i giornali con incredulità.”
ISTITUTO COMPRENSIVO
“Eleonora DUSE” Via San Girolamo, 38
70123 – Bari
A far data dal 1° gennaio 2010, gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale
si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici.
WWW.SCUOLAMEDIADUSE.IT
PROGETTO TELEGIORNALE A SCUOLA
docente referente: Katia Moro
A.S. 2015/2016
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
gerardo marchitelli
Responsabile procedimento amm. prof.ssa Maria Dispoto________________________________________ maria.dispoto@libero .it
OBIETTIVI:
E‟ chiaro che un‟attività didattica di questo genere, oltre a riconoscere alla scuola
il suo ruolo di promotrice e produttrice di cultura, coinvolge a pieno titolo non solo
l’area linguistica ma anche quella di studi sociali, perché:
a) chiama in causa il diritto di esprimere il proprio pensiero, di comunicare e di
confrontarsi con gli altri, oltre al dovere di accettare regole condivise e opinioni
diverse dalla propria;
b) è un invito alla responsabilità, alla partecipazione, alla collaborazione e a tener
fede ai propri impegni;
c) favorisce la presa di coscienza di fatti e problemi che coinvolgono
direttamente o indirettamente i ragazzi;
d) permette ai bambini di “appropriarsi” del territorio, di scoprirne opportunità e
strutture e di diffonderne la conoscenza
TEMPI:
Il progetto si svilupperà in un arco di tempo della durata di 60 ore da svolgere in
ore antimeridiane e da suddividere nell‟arco di 6 mesi da novembre a aprile.
DESTINATARI:
Verranno selezionati gli alunni più adatti a realizzare questo tipo di attività nelle
classi della scuola primaria e secondaria dell‟istituto
PERSONALE COINVOLTO:
La docente referente e giornalista Katia Moro con la collaborazione dei docenti
delle classi degli alunni coinvolti
STRUMENTI:
Telecamera, microfono, computer, materiale cartaceo e video
METODOLOGIA:
La realizzazione di ogni puntata del tg verrà suddivisa in due fasi:
I FASE: SCELTA E STESURA DELL’ARGOMENTO
Agli alunni selezionati verrà proposto un argomento o verrà richiesto di proporre un
argomento; si provvederà alla raccolta e selezione delle informazioni e del
materiale occorrente e si provvederà alla stesura di una scaletta e degli interventi
da filmare
II FASE: RIPRESE
Una volta stabiliti gli argomenti e i servizi giornalistici da realizzare si passerà alla
fase definitiva della riprese tramite telecamera e uso di microfono all‟interno delle
aule scolastiche o in esterni, il tutto suddiviso in brevi sequenze e con l‟aggiunta di
altro materiale video se necessario, per una durata massima di 20 minuti
III FASE: CARICAMENTO SUL CANALE YOUTUBE
Conclusa la fase del montaggio della puntata del telegiornale, la stessa verrà
caricata e resa fruibile da tutti sul canale online YouTube
Il presente POF è stato approvato dal Consiglio d‟Istituto.
Una copia viene pubblicata sul sito internet della scuola.
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Il Dirigente Scolastico
Prof. Marchitelli Gerardo
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SEZIONE QUARTA
ALLEGATI
Sono allegati al POF, di cui ne fanno parte integrante:
- - il Patto educativo di corresponsabilità
- il Regolamento d‟Istituto;
- La Carta dei servizi
- Il Codice in materia di protezione dei dati personali
Detti documenti sono visionabili e scaricabili sul sito internet dell‟Istituto, all‟indirizzo
www.scuolamediaduse.it.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA‟
La scuola al fine di garantire itinerari di apprendimento che siano di effettiva
soddisfazione del diritto allo studio:
SI IMPEGNA A:
Creare un ambiente educativo sereno e rassicurante.
Favorire momenti di ascolto e dialogo.
Incoraggiare, gratificando, il processo di formazione di ciascuno.
Favorire l‟accettazione dell‟altro, la cooperazione e la solidarietà.
Promuovere le motivazioni dell‟apprendere.
Rispettare stili e ritmi di apprendimento gratificando anche piccoli progressi.
Far acquisire una graduale consapevolezza nelle proprie capacità.
Incoraggiare l‟autovalutazione degli apprendimenti e dei comportamenti
adottati.
Rendere l‟alunno consapevole degli obiettivi e dei percorsi operativi.
Favorire l‟acquisizione ed il potenziamento di abilità cognitive e culturali che
consentono la rielaborazione dell‟esperienza personale.
Utilizzare l‟errore come momento di riflessione, rinforzo, apprendimento.
Favorire un orientamento consapevole e positivo delle scelte relative alla
vita scolastica.
Essere disponibile nei confronti degli alunni e dei genitori per necessità che
via via dovessero presentarsi.
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Gli alunni, al fine di acquisire un‟adeguata preparazione all‟assolvimento dei
propri compiti sociali:
SI IMPEGNANO A:
Prendere coscienza dei propri diritti-doveri.
Entrare ed uscire ordinatamente dalla scuola.
Vestirsi in modo adeguato.
Rispettare tutto il personale della scuola.
Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo, sia nei confronti
dei docenti che dei compagni e di tutto il personale.
Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni.
Adottare comportamenti adeguati alla salvaguardia della sicurezza propria
e degli altri: non usare mai violenza nelle parole e nei gesti.
Non assumere comportamenti pericolosi per sé e per gli altri: sporgersi dalle
finestre, lanciare oggetti, correre, lasciare gli zaini nei corridoi di passaggio…
Essere disponibili ad aiutare i compagni, rispettando i diversi da sé e i tempi
di tutti.
Rispettare i luoghi: mantenere puliti i bagni, l‟aula e tutti gli ambienti
scolastici.
Rispettare le cose: non danneggiare il materiale scolastico proprio ed altrui,
non danneggiare ambienti, attrezzature ed arredi scolastici.
Non utilizzare mai il telefono cellulare in nessun ambiente scolastico.
Uscire dall‟aula solo con il permesso dell‟insegnante.
Consumare colazione e bevande solo durante l‟intervallo.
Recarsi nei bagni del proprio piano senza sostare nei corridoi e non spostarsi
da un piano all‟altro senza autorizzazione.
Non chiacchierare a voce alta durante le ore di lezione, nei corridoi e
durante il cambio dell‟ora.
Rispettare i tempi previsti per il raggiungimento degli obiettivi del proprio
curricolo, mettendo in atto un atteggiamento responsabile.
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Ascoltare le spiegazioni con attenzione.
Intervenire nelle discussioni rispettando il proprio turno, ascoltando l‟altro.
Annotare sul diario i compiti assegnati e le comunicazioni e rispettare le
consegne degli insegnanti.
Portare giornalmente il materiale occorrente.
Svolgere i compiti assegnati e impegnarsi nello studio.
Richiedere e svolgere i compiti assegnati nei giorni in cui si è assenti.
I genitori al fine di garantire una efficace collaborazione scuola-famiglia:
SI IMPEGNANO A:
Conoscere l‟attività formativa della scuola.
Rispettare le scelte educative e didattiche condivise.
Attivare forme di dialogo costruttivo con l‟Istituzione.
Assumere atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i
docenti.
Partecipare alla vita della scuola: assemblee, colloqui collegiali,
manifestazioni in cui si pubblicizzano le attività svolte.
Assicurare il controllo quotidiano del materiale scolastico necessario e del
diario.
Aiutare i propri figli ad organizzare le attività di studio pomeridiane per
l‟esecuzione dei compiti assegnati.
Favorire, nei loro figli, atteggiamenti di rispetto, di collaborazione, di
solidarietà nei confronti dell‟altro.
Garantire il diritto allo studio con una frequenza assidua alle attività
scolastiche, evitando assenze, ritardi ed uscite anticipate per futili motivi.
Garantire il rispetto dell‟orario di entrata e di uscita.
Giustificare puntualmente le assenze dei propri figli, sull‟apposito libretto
fornito dalla scuola.
Impartire ai figli le regole del vivere civile.
Insegnare ai figli la cura dei luoghi scolastici( aule, palestra, bagni, spazi
comuni).
Collaborare con la scuola a far acquisire agli alunni corretti stili di vita.
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Istituto Comprensivo
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Via San Girolamo, 38
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IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Visto l'articolo 87, comma 5, della Costituzione;
Visto l'articolo 328 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297;
Visto l'articolo 21, commi 1, 2, e 13 della legge 15 marzo 1997, n.59;
Vista la legge 27 maggio 1991, n.176, di ratifica della Convenzione sui diritti del
fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989;
Visti gli articoli 104, 105 e 106 del D.P.R. 9 ottobre 1990, n.309;
Visti gli articoli 12, 13, 14, 15 e 16 della legge 5 febbraio 1992, n.104;
Visto l'articolo 36 della legge 6 marzo 1998, n.40;
Visto il D.P.R. 10 ottobre 1996, n.567;
Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n.400;
Visto il parere espresso dal Consiglio nazionale della pubblica istruzione nella
Adunanza del 10 febbraio 1998;
Udito il parere del Consiglio di Stato, espresso dalla Sezione consultiva per gli atti
normativi nella Adunanza del 4 maggio 1998;
Vista la deliberazione del Consiglio dei ministri adottata nella riunione del 29 maggio
1998;
Visto la delibera n.19/07 del Consiglio di Istituto, secondo le modalità stabilite dalla
normativa vigente - in particolare dagli artt. 8 e 10 del D.Lgs. n.297/1994 , fatte salve
le competenze del Dirigente Scolastico e degli altri organismi scolastici, considerato
la responsabilità generale per quanto concerne l'organizzazione e la
programmazione della vita e dell'attività della scuola;
Valutata l'opportunità di adottare un Regolamento d'istituto, in linea e coerente con
i principi che connotano l'autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche
a decorrere dall'1/9/2000;
ADOTTA IL SEGUENTE REGOLAMENTO
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
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1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio,
l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata
ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni.
In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la
formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo
delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in
armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i
principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale
di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle
relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei
giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione
dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia
individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di
coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la
compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera
ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per
assicurare:
a) un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio
educativo-didattico di qualità;
b) offerte formative aggiuntive e integrative.
c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché
per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
d) la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli
studenti, anche con handicap;
e) la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
f) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
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Art. 3 (Doveri)
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del
personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche
formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono
tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui
all'art.1.
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dei singoli istituti.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della
scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. Il regolamento scolastico individua i comportamenti che configurano mancanze
disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto
svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni
specifiche secondo le tabelle n.1 e n.2 allegate di seguito, le relative sanzioni, gli
organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento
del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della
comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a
sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla
valutazione del profitto.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e
ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente è sempre
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offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica
previo consenso dei genitori.
5. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità
scolastica sono sempre adottati da un organo collegiale.
6. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un
rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella
comunità scolastica.
7. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto
anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l'incolumità delle
persone. In tal caso la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del
reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto
possibile il disposto del comma 8.
8. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva
rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella
comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi,
anche in corso d'anno, ad altra scuola.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari dei comportamenti ai numeri 20 e 21 della tabella
n. 1 è ammesso ricorso, da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla
comunicazione della loro irrogazione, all‟organo di garanzia della scuola.
Art. 6 (Disposizioni finali)
1. Il regolamento della scuola è adottato o modificato previa consultazione dei
genitori degli alunni.
2. Del presente regolamento è fornita copia agli alunni.
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PARTE I
Settori infanzia e primaria
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
Per la vigilanza sugli alunni durante l'ingresso e la permanenza nella scuola, nonché
durante l'uscita della medesima, valgono le seguenti norme:
a) gli alunni, nei cinque minuti che precedono l'inizio delle lezioni, entrano nella
scuola, dove sono accolti dal personale docente;
b) gli insegnanti garantiscono la vigilanza durante gli spostamenti all'interno del
plesso scolastico, la mensa e l'intervallo che precede l'inizio delle lezioni
pomeridiane;
c) durante il cambio delle lezioni, l'insegnante che termina la propria attività
lascerà l'aula solo quando subentrerà il collega o assicurerà la vigilanza della
classe attraverso il personale non docente; detto cambio avverrà nel più
breve tempo possibile;
d) gli alunni possono lasciare la scuola prima della fine delle lezioni previa
richiesta, da parte di uno dei genitori; l'alunno può uscire solo se prelevato dal
genitore o da chi ne fa le veci
e) gli insegnati concedono di regola, alla fine della seconda ora di lezione, una
pausa di 10/15 minuti; la ricreazione si effettua negli spazi disponibili secondo
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modalità a discrezione dell'insegnante e, ovviamente, sotto la sua
responsabilità
f) gli insegnanti accompagnano gli alunni fino alla porta d'ingresso della scuola,
che, saranno prelevati dai genitori.
g) Superata la fase dell‟accoglienza, è precluso l‟ingresso dei genitori, sia nelle
sezioni della Scuola dell‟Infanzia che della Primaria, per facilitare il processo di
autonomia degli alunni e per evitare interruzioni delle attività didattiche.
h) Per i colloqui e le assemblee è prevista la partecipazione dei soli genitori per
l‟approfondimento sui profitti. E‟ ribadita l‟impossibilità di vigilanza dei bambini
al seguito dei genitori medesimi.
ASSENZE
a) Tutte le assenze degli alunni devono essere giustificate per iscritto dai genitori o
da chi ne fa le veci.
b) le assenze per malattia, devono essere giustificate da certificato medico,
quando esse si protraggano per oltre 5 giorni.
RITARDI
Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità; gli eventuali ritardatari
devono essere sempre giustificati di persona o per iscritto dai genitori; nel caso di
ripetuti e ingiustificati ritardi, gli insegnanti daranno comunicazione al responsabile di
plesso e al Dirigente Scolastico.
VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
a) Per le visite guidate, l‟autorizzazione deve essere rilasciata dai responsabili dei
minori o da chi ne fa le veci.
b) I genitori sono obbligati a segnalare eventuali patologie dell‟alunno che
richiedano interventi sanitari, durante lo svolgimento di attività didattiche,
comprese allergie e/o sospette patologie.
c) i viaggi di istruzione sono regolamentati dalla normativa vigente.
d) I viaggi d‟istruzione devono essere parte integrante del percorso didattico
intrapreso dagli insegnanti.
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MANIFESTAZIONI SCOLASTICHE
All‟interno della scuola è possibile organizzare manifestazioni scolastiche, intese
come momento conclusivo e di verifica di percorsi progettuali approvati dal
Collegio dei Docenti e dal Dirigente Scolastico, tenendo conto della normativa
vigente in materia di sicurezza.
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
Gli alunni manterranno, in rapporto all'età ed alla preparazione, un
comportamento sempre rispettoso delle persone, dell'ambiente e delle cose
comuni. Nel quadro di interventi educativi, per un'autentica promozione della
persona umana, le famiglie, i docenti, il personale della scuola concorreranno,
ciascuno per le proprie competenze e nelle diversificate occasioni, a favorire una
autentica educazione civica. Il compito della scuola e dei docenti, in particolare,
sarà quello di formare atteggiamenti positivi degli alunni nei confronti dei
compagni, di prevenire situazioni di disturbo, di disagio, di correggere
comportamenti, anche linguistici non consoni ad un atteggiamento civile.
L'insegnante, nel rapporto con gli alunni, comunicherà in modo pacato e
positivo.
ASSEGNAZIONE COMPITI
Nell'assegnazione dei compiti da svolgere a casa, gli insegnanti operano in
coerenza con la programmazione didattica tenendo presenti razionali tempi di
applicazione degli alunni e avendo cura di assicurare ai bambini il tempo da
dedicare, nelle ore extra scolastiche, al gioco e alle attività sportive o
all'apprendimento di lingue straniere o arti, evitando un impegno eccessivo nel fine
settimana.
PESO DEGLI ZAINI
Nella formazione dell'orario delle attività, gli insegnati adotteranno soluzioni idonee a
rendere possibile un'equa distribuzione della strumentazione didattica nell'arco della
settimana. Pertanto gli zaini saranno controllati dai docenti, sensibilizzando i genitori.
MODALITA’ DI COMUNICAZIONE CON I GENITORI
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Le forme e le modalità di comunicazione con i genitori sono stabilite dal Collegio dei
docenti sulla scorta della normativa vigente. Le comunicazioni scuola-famiglia
previste sono le seguenti:
- colloqui individuali;
- illustrazione del documento di valutazione; - assemblee di classe;
- Consigli di Interclasse
Esse si svolgeranno in orario extra scolastico secondo il cronogramma individuato
dal Collegio Docenti.
.
Per nessuna motivazione è consentito al genitore interrompere le attività didattiche.
Per le situazioni di particolare urgenza è a disposizione il responsabile di plesso e il
Dirigente Scolastico.
USO DEI LABORATORI
L'uso dei laboratori è regolamentata dalla programmazione organizzativa e
didattico-educativa di plesso.
CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE
Gli insegnanti incaricati cureranno il coordinamento delle strutture e delle dotazioni
in modo da garantire la massima fruibilità a tutti i plessi, per questo il docente
responsabili di plesso, tenuto conto della programmazione, indichera un orario
settimanale di utilizzo della strumentazione e delle aule specifiche. I responsabili
predisporranno un elenco aggiornato delle dotazioni, controlleranno e segnaleranno
eventuali disguidi, mancanze e guasti.
INFORTUNI E MALORI
a) Per gli alunni che eventualmente accusassero malore o nel caso di incidente
nel corso dell'orario scolastico, si dovranno avvertire le famiglie a mezzo
telefonico, se possibile; per questo gli insegnanti richiederanno il numero
telefonico delle famiglie.
b) I docenti richiederanno ai genitori, tassativamente, il certificato di pronto
soccorso per gli incidenti e/o i malori che richiedano un intervento sanitario
esterno.
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c) I prelievi anticipati per malore, saranno documentati presso l‟Ufficio Anagrafe.
d) In seguito ad un incidente, l‟insegnante consegnerà una relazione dettagliata
dell‟accaduto al Dirigente Scolastico.
ASSICURAZIONE ALUNNI E DOCENTI
Gli alunni e i docenti sono assicurati contro gli infortuni per tutte le attività della
scuola, da parte della compagnia che sarà individuata dagli OO.CC: nei limiti dei
massimali previsti dalla polizza in vigore. Con delibera del Consiglio di Circolo si può
prevedere una polizza integrativa facoltativa.
PROPAGANDA ALL' INTERNO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
All'interno dell'edificio scolastico è vietata qualsiasi forma di propaganda, di volantini
o altro materiale che abbia contenuto diverso dalla materia pedagogico-didattica
o della comunicazione-avviso. La distribuzione di volantini, all'interno della scuola e
di comunicati da affiggere, deve essere, comunque, sempre autorizzata dal
Dirigente Scolastico.
RACCOLTE DI DENARO E SOTTOSCRIZIONI
Sono vietate raccolte di denaro e sottoscrizioni tra docenti e alunni se non a favore
di enti, istituzioni o persone espressamente autorizzate dall'autorità scolastica o dal
Consiglio di Circolo e solo in casi eccezionali. Tali raccolte avranno, comunque,
sempre, carattere volontario.
RACCOLTE DI DENARO PER INIZIATIVE DIDATTICHE
In deroga dell'articolo precedente si possono raccogliere, all'interno della scuola,
piccole somme per iniziative didattiche, previa autorizzazione del Dirigente
Scolastico e consenso informato da parte dei genitori. Il Consiglio di Circolo Ha
deliberato una quota di iscrizione, comprensiva degli oneri assicurativi.
PARTE II
Settore secondaria di primo grado
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ORARIO
La giornata scolastica inizia alle 8.00 e termina alle ore 13.48.
Ogni alunno dovrà trovarsi all'ingresso della scuola almeno 5 minuti prima dell'inizio
delle lezioni e farà ingresso nell'edificio al suono della campanella. Nel periodo più
freddo dell‟anno il Dirigente scolastico potrà stabilire l‟ingresso anticipato per gli
alunni che giungono a scuola con mezzi di trasporto pubblici, i quali dovranno
attendere il suono della campanella nell‟atrio o nel corridoio d‟ingresso dell‟edificio.
GIUSTIFICAZIONI ASSENZE E RITARDI
Gli alunni giustificheranno le assenze e i ritardi nelle sezioni specifiche del diario
scolastico adottato dall‟istituto, dove verranno annotate ogni altra comunicazione
utile per instaurare rapporti scuola/famiglia sulla base della efficienza e trasparenza.
Il diario deve essere firmato da un genitore o da chi ne fa le veci nella facciata della
copertina e servirà per controllare l‟autenticità delle firme sulle giustificazioni o sulle
altre comunicazioni.
Dopo le 8.30 sarà consentito l‟ingresso a scuola solo per fondati motivi, giustificati
personalmente da un genitore.
Le assenze devono essere giustificate dalla persona, genitore dell'alunno o facente
le sue veci, che ha apposto la firma nel libretto apposito. Il controllo è affidato
all‟insegnante della prima ora.
Per le assenze superiori a 5 giorni (compresi i festivi) dovute a malattia sarà richiesta,
oltre la giustificazione scritta, anche il certificato medico attestante che lo stato di
buona salute dell'allievo e che lo stesso è in grado di riprendere le lezioni.
Le assenze non consecutive vanno giustificate separatamente.
ENTRATE POSTICIPATE O USCITE ANTICIPATE
L'alunno che arriva in ritardo può essere ammesso in classe solo previa giustificazione
scritta. Più ritardi non giustificati vengono considerati mancanze disciplinari.
Gli alunni non possono allontanarsi dalla scuola prima della fine delle lezioni, se non
per validi motivi regolarmente giustificati dal genitore o da chi ne fa le veci, che
dovrà presentarsi personalmente a Scuola per prelevare l‟alunno; è concessa la sola
giustificazione scritta solo in caso di particolari, gravi e documentati motivi.
La scuola si impegna ad avvisare tempestivamente alunni e famiglie in caso di
entrate posticipate o uscite anticipate (nei casi ad esempio di assemblee sindacali o
di assenza dei docenti) con comunicazione trascritta sui diari. Tali avvisi devono
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essere firmati dal genitori o da chi ne faccia le veci; in caso contrario l‟alunno non
potrà uscire anticipatamente, a meno che non venga prelevato da un genitore.
In caso di malessere o di altra necessità le comunicazioni con le famiglie degli alunni
avverrà su autorizzazione del Dirigente Scolastico o di un docente da lui delegato
solo attraverso il personale ATA.
COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI NELL’ISTITUTO
Sia al momento dell'entrata o dell'uscita, sia durante la permanenza nell'edificio
scolastico gli alunni sono tenuti a comportarsi in modo responsabile, educato e
dignitoso, evitando ogni atto che possa porre in pericolo la propria od altrui
incolumità o creare disturbo od offesa.
Essi devono usare verso i docenti e tutto il personale scolastico il rispetto dovuto a chi
lavora per la loro formazione. E‟ gradito un utilizzo non reciproco del “tu”.
Gli alunni sono tenuti ad alzarsi e a salutare tutte le persone che entrano in classe.
Ogni alunno occuperà un posto in classe che gli è assegnato di norma
dall'insegnante coordinatore, sentito il parere dei colleghi; tale posto non potrà
essere cambiato se non con il permesso dello stesso insegnante.
L‟utilizzo dei laboratori, delle strutture e delle tecnologie è concesso esclusivamente
previa autorizzazione dell‟insegnante.
Ogni alunno è responsabile degli eventuali danni da lui apportati alle suppellettili e
alle strutture della scuola. Il personale ausiliario e il personale docente sono tenuti a
segnalare tempestivamente i danni al Dirigente scolastico.
Il responsabile dei danni, ove identificato, e' tenuto al risarcimento nelle misure
indicate dalla Segreteria, attraverso la relativa fattura, ove necessario.
L‟alunno è tenuto ad annotare sulla prima pagina del diario scolastico, i recapiti
telefonici dei propri genitori, compreso il loro recapito sul posto di lavoro.
Si raccomanda di segnare il proprio nome sui libri di testo e qualsiasi altro materiale
scolastico
Gli alunni devono attendere in classe l‟arrivo dell‟insegnante durante il cambio
dell‟ora. Nessuno alunno può allontanarsi dall'aula senza il permesso dell'insegnante.
Non è consentito uscire dall‟aula in gruppi. Durante la prima ora di lezione non sarà
permesso di uscire dalla classe, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione
del docente. Dalla seconda ora è data la possibilità alle alunne di andare in bagno
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in due e agli alunni uno per volta e per tutti, non più di due volte durante le ore
curricolari, se non in casi del tutto eccezionali e a discrezione del docente
Non è consentito agli alunni entrare nelle altre classi durante le ore di lezione per
comunicazioni ai compagni senza autorizzazione dei propri insegnanti.
All'interno delle aule potrà essere affisso materiale che non leda i principi di
democraticità e di dignità della persona. In caso di controversia riguardo al
materiale affisso interverrà il Consiglio di classe.
Agli alunni che per motivi logistici (es: trasporti pubblici) dovessero arrivare in ritardo o
anticipare l'uscita di qualche minuto è concessa l'autorizzazione permanente
annotata sul registro di classe, su richiesta scritta da parte dei genitori o di chi ne fa le
veci.
Nel caso in cui le assenze o i ritardi siano ripetitivi, il Consiglio di classe è tenuto a
convocare i genitori degli alunni assentatisi nel giorno o nei giorni precedenti.
Nelle ore di Scienze Motorie e per qualsiasi spostamento all'interno dell'Istituto gli
alunni sono accompagnati dal docente.
Al termine delle lezioni l'uscita degli alunni avviene ordinatamente sotto la stretta
sorveglianza del personale docente e non docente.
L‟intervallo è previsto come momento di socializzazione e osservazione dei
comportamenti. E‟ proibito adottare comportamenti che potrebbero recare
pericolo per la propria e l‟altrui incolumità, come correre per i corridoi, sostare nei
pressi delle scale. Ogni richiesta, di qualsiasi genere, inclusa quella dell‟accesso a un
piano diverso, deve essere formulata all‟insegnante che ha il compito di
sorveglianza, il quale valuterà caso per caso.
Per le visite d‟istruzione e le uscite guidate viene richiesta da parte della Scuola
l‟autorizzazione ai genitori, utilizzando appositi moduli. L‟alunno che non consegnerà
ai propri insegnanti, almeno un giorno prima dell‟uscita, tale autorizzazione, dovrà
rimanere a scuola.
Agli alunni che dovessero trasgredire le regole elencate saranno commisurate, da
parte dei rispettivi Consigli di classe, sanzioni disciplinari di entità proporzionale alla
gravità della violazione. Misure particolarmente severe saranno adottate nel caso di
recidività.
USO DI CELLULARI E ALTRO MATERIALE ESTRANEO ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE
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E‟ vietato l‟uso del cellulare, anche in caso di malore. L‟uso non autorizzato
comporterà il sequestro dello stesso da parte dei docenti. Il cellulare verrà
riconsegnato solo al genitore dell‟alunno.
E' vietato l'uso in classe di macchine fotografiche, di registratori e di qualsiasi
materiale non autorizzato dagli insegnanti. In caso di violazione della norma si
procederà al sequestro del materiale.
E' proibito portare a scuola oggetti estranei che possono distrarre o distogliere
l'attenzione dalle lezioni, o costituire pericolo per gli altri. Si consiglia di non portare a
scuola valori o somme di denaro che non siano strettamente necessarie e del cui
smarrimento la scuola non risponde.
COMITATO DI GARANZIA
I compiti del Comitato di Garanzia riguardano l'esame delle istanze di impugnazione
delle decisioni adottate dagli organi collegiali della scuola, relativamente
all'esercizio dei diritti e dei doveri degli studenti e alle sanzioni disciplinari adottate nei
confronti degli stessi. Il Comitato di Garanzia è composto: a) dal Presidente del
consiglio di Istituto che lo presiede; b) da n. 2 docenti eletti, c) da n. 1 genitore
eletto, all'inizio di ogni mandato, tra i rappresentanti dei genitori in seno al Consiglio
di Istituto; d) da n. 1 Personale ATA. Il Comitato di Garanzia è convocato dal
Presidente del Consiglio di Istituto ogni qualvolta l'organo venga investito da istanze
ad esso rivolte. Il Comitato di Garanzia adotta tutte le sue deliberazioni a
maggioranza dei componenti assegnati. Il Comitato di Garanzia prima di deliberare
può, su richiesta di almeno due suoi componenti, sentire il soggetto produttore
dell'istanza.
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Tabella n.1 SANZIONI DISCIPLINARI:
per ogni procedura è sottintesa l’informazione allo studente circa il comportamento
rilevato e l’avviato procedimento
Comportamento Sanzioni in
successione
in ordine alla
gravità
Competente
Azioni in successione
in ordine alla gravità
1) Mancata
giustificazione
dell’assenza
Comunicazione
immediata alla
famiglia.
Il Docente della
prima ora comunica
la mancata giustifica
al collaboratore
scolastico o al
capoclasse, i quali
informano l‟ufficio di
presidenza e/o
l‟ufficio di segreteria
Informazione
telefonica alla famiglia
da parte dell‟ufficio di
presidenza.
Convocazione dei
genitori.
2) Entrata in
ritardo
ingiustificata
Ammissione
dell’alunno in
classe
Il docente della
prima ora riporta il
ritardo sul registro di
classe e lo comunica
al collaboratore
scolastico o al
capoclasse, i quali
informano l‟ ufficio di
presidenza e/o
all‟ufficio di segreteria
Informazione
telefonica alla famiglia
da parte dell‟ufficio di
presidenza.
3) Entrate in
ritardo
ingiustificate (3
ritardi)
Ammissione
dell’alunno in
classe.
Il Docente della
prima ora consegna
al collaboratore
scolastico la
comunicazione delle
Informazione
telefonica alla famiglia
da parte dell‟ufficio di
presidenza.
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entrate in ritardo (tre
ritardi). Il
collaboratore
scolastico recapita la
suddetta
comunicazione all‟
ufficio di presidenza.
Convocazione dei
genitori.
4) Alunno che
deve giustificare
la quinta assenza
Ammissione
dell’alunno se
non giustificato
dal genitore
Il docente della
prima ora consegna
la comunicazione
della mancata
giustifica della quinta
assenza al
collaboratore
scolastico, il quale la
recapita all‟ufficio di
presidenza.
Informazione
telefonica alla
famiglia.
Convocazione dei
genitori.
5) Mancato
assolvimento
degli impegni di
studio.
Comunicazione
ai genitori sul
diario
dell’alunno.
(docente)
Verbalizzato in
Consiglio di
classe
Docente.
Coordinatore del
Consiglio di classe
Convocazione dei
genitori in via
straordinaria nel giorno
e nell'ora stabiliti dal
docente stesso che ne
fa richiesta o dal
coordinatore del
consiglio di classe.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio
nell'ora stabilita dal
Dirigente scolastico
6)Mancata firma
del genitore per
le comunicazioni
Comunicazione
immediata alla
famiglia.
Docente.
Coordinatore del
Consiglio di classe
Informazione
telefonica alla famiglia
da parte dell‟ufficio di
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o avvisi scolastici presidenza.
Convocazione dei
genitori.
7) Mancanza del
materiale
didattico
necessario alla
partecipazione
alle lezioni
Ammonizione
orale (impartita
da un o dal
Dirigente
Scolastico);
nota sul registro
di classe
(impartita da un
docente o dal
Dirigente
Scolastico);
Docente
Informazione
telefonica alla
famiglia.
Convocazione dei
genitori.
8)
Comportamento
scorretto durante
l’uscita dalla
scuola
Comunicazione
ai genitori sul
diario
dell’alunno.
(docente)
Verbalizzato in
Consiglio di
classe
Docente.
Coordinatore del
Consiglio di classe
Convocazione dei
genitori in via
straordinaria nel giorno
e nell'ora stabiliti dal
docente stesso che ne
fa richiesta o dal
coordinatore del
consiglio di classe.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio
nell'ora stabilita dal
Dirigente scolastico
9) Salire o
scendere su
piani dell’edificio
in cui non è
situato la propria
Comunicazione
ai genitori sul
diario
dell’alunno.
Docente.
Consiglio di classe
Convocazione dei
genitori in via
straordinaria nel giorno
e nell'ora stabiliti dal
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classe.
10) Rifiutarsi di
entrare in classe.
11) Nascondersi
nel bagno per
non assistere alle
lezioni.
Verbalizzato in
Consiglio di
classe.
Allontanamento
di un giorno
dalle attività
didattiche.
docente stesso che ne
fa richiesta o dal
coordinatore del
consiglio di classe.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio
nell'ora stabilita dal
Dirigente scolastico.
12) Linguaggio
irriguardoso e
offensivo verso
gli operatori
scolastici e/o i
compagni.
Allontanamento
di un giorno
dalle attività
didattiche.
Richiesta scritta sul
registro di classe. Il
Consiglio di classe,
dopo aver riunito in
assemblea e sentito i
genitori presenti della
classe.
Riammissione
dell‟alunno solo se
accompagnato.
13)Manomissione
del registro di
classe
Allontanamento
di un giorno
dalle attività
didattiche.
Docente.
Coordinatore del
Consiglio di classe
Convocazione dei
genitori in via
straordinaria nel giorno
e nell'ora stabiliti dal
docente stesso che ne
fa richiesta o dal
coordinatore del
consiglio di classe.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio
nell'ora stabilita dal
Dirigente scolastico
14) Adozione di
comportamenti
scorretti che
determinano
Allontanamento
di un giorno
dalle attività
Consiglio di classe
Convocazione dei
genitori in via
straordinaria nel giorno
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difficoltà a
svolgere la
lezione dei
docenti o i
compiti/studio
degli alunni
didattiche.
e nell'ora stabiliti dal
docente stesso che ne
fa richiesta o dal
coordinatore del
consiglio di classe.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio
nell'ora stabilita dal
Dirigente scolastico.
15) Uso del
cellulare:
chiamata e
ricezione
Sequestro del
cellulare
Docente.
Consegna del
cellulare ai
collaboratori del D.S.
Convocazione del
genitore per la
restituzione del
cellulare.
16)
Danneggiamento
degli ambienti
della scuola (es.:
scritte sui muri e
sulle bacheche)
Risarcimento
monetario
proporzionato al
danno
Delegato del
Dirigente Scolastico,
coordinatore di
classe
Tale sanzione potrà
essere commutata in
richiesta di
riparazione del
danno, proposta
dall'allievo
responsabile al
consiglio di classe
con domanda scritta.
Convocazione dei
genitori in via
straordinaria nel giorno
e nell'ora stabilita dal
Dirigente Scolastico
17) Uso del
cellulare:
filmati e
registrazioni
Sequestro del
cellulare.
Annotazione sul
registro di
classe.
Docente.
Consegna del
cellulare ai
collaboratori del D.S.
Convocazione del
genitore per la
restituzione del
cellulare.
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Allontanamento
di un giorno
dalle attività
didattiche.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio di
classe nell'ora stabilita
dal Dirigente
scolastico.
18) Uso del
cellulare:
invio filmati e
registrazioni
Annotazione sul
registro di
classe.
Allontanamento
di più giorni
dalle attività
didattiche.
Docente.
Consegna del
cellulare ai
collaboratori del D.S.
Convocazione del
genitore per la
restituzione del
cellulare.
Il genitore sarà invitato
in seno al consiglio di
classe nell'ora stabilita
dal Dirigente
scolastico.
19)
Appropriazione e
furto dei beni
della scuola, del
personale, degli
studenti o di altre
istituzioni/enti
esterni.
Trascrizione
delle
motivazioni e
del
provvedimento
sul registro di
classe e sul
fascicolo
personale.
Il
provvedimento
disciplinare si
applica
comunque,
anche in
presenza di
denuncia dei
Dirigente Scolastico e
consiglio di classe
Allontanamento dalle
lezioni da 1 a 15 giorni,
deliberato dal
Dirigente Scolastico e
dal consiglio di classe.
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danneggiamenti
alle autorità
giudiziarie
20) Atti di
violenza verso gli
operatori
scolastici e/o i
compagni
Allontanamento
di più giorni fino
a 15
L'immediato
allontanamento dello
studente dalla
comunità scolastica
è disposto dal Preside
in concorso con il
vicepreside o almeno
uno dei collaboratori,
quando siano stati
commessi reati o vi
sia pericolo per
l'incolumità delle
persone.
Ratifica
dell‟allontanamento
da parte del
Consiglio di classe,
nello stesso giorno
dell‟accaduto, dopo
aver riunito in
assemblea e sentito i
genitori presenti della
classe.
Convocazione dei
genitori.
Denuncia
dell‟accaduto ai servizi
sociali territoriali e agli
organi di sicurezza.
(obbligo)
Comunicazione
Tribunale dei Minori.
(Obbligo)
21) Danni
premeditati a
mobili e arredi
scolastici oppure
dovuti ad
atteggiamenti
Allontanamento
di più giorni fino
a 15
Il Consiglio di classe,
dopo aver riunito in
assemblea e sentito
tutti i genitori della
classe.
Convocazione dei
genitori.
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irresponsabili
N.B.
l’allontanamento dalle lezioni può prevedere l’obbligo della frequenza;
sanzioni alternative all’allontanamento dalle lezioni: i consigli di classe, in base
alla gravità del danno, formuleranno proposte di sanzioni alternative alla
sospensione dalle lezioni, per attività in favore della comunità scolastica o di
utilità sociale (pulizia di locali interni/esterni all’Istituto Scolastico, attività di
supporto biblioteca, attività di supporto a disabili, etc…) previa autorizzazione
del genitore.
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Tabella n.2 SINTESI DELLE SANZIONI DISCIPLINARI:
A) Mancanze disciplinari per le quali
sono previste sanzioni diverse
dall’allontanamento dalla comunità
scolastica:
Sanzioni e organi competenti:
1) Mancata giustificazione dell‟assenza Comunicazione immediata alla
famiglia da parte del docente della
prima ora.
2) Entrata in ritardo ingiustificata
Ammissione dell‟alunno in classe da
parte del docente della prima ora
3) Entrate in ritardo ingiustificate (3
ritardi)
Ammissione dell‟alunno in classe da
parte del docente della prima ora
4) Alunno che deve giustificare la
quinta assenza
Ammissione dell‟alunno se non
giustificato dal genitore da parte del
docente della prima ora
5) Mancato assolvimento degli impegni
di studio.
Comunicazione ai genitori sul diario
dell‟alunno da parte del docente
Verbalizzato in Consiglio di classe
6)Mancata firma del genitore per le
comunicazioni o avvisi scolastici
Comunicazione immediata alla
famiglia da parte del docente.
Nota sul registro di classe impartita da
un docente o dal Dirigente Scolastico.
7) Mancanza del materiale didattico
necessario alla partecipazione alle
lezioni
Ammonizione orale impartita da un
docente o dal Dirigente Scolastico.
Nota sul registro di classe.
8) Comportamento scorretto durante
l‟uscita dalla scuola
Comunicazione del docente ai genitori
sul diario dell‟alunno.
9) Salire o scendere su piani dell‟edificio
in cui non è situato la propria classe.
Comunicazione del docente ai genitori
sul diario dell‟alunno.
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10) Rifiutarsi di entrare in classe.
11) Nascondersi nel bagno per non
assistere alle lezioni.
Verbalizzato in Consiglio di classe.
Allontanamento di un giorno dalle
attività didattiche.
B) Mancanze disciplinari per le quali
sono previste sanzioni che comportano
l’allontanamento dalla comunità
scolastica per un periodo non superiore
a 15 giorni:
Sanzioni e organi competenti:
12) Linguaggio irriguardoso e offensivo
verso gli operatori scolastici e/o i
compagni.
Allontanamento di un giorno dalle
attività didattiche su richiesta del
Consiglio di classe.
13)Manomissione del registro di classe Allontanamento di un giorno dalle
attività didattiche. su richiesta del
Consiglio di classe.
14) Adozione di comportamenti
scorretti che determinano difficoltà a
svolgere la lezione dei docenti o i
compiti/studio degli alunni
Allontanamento di un giorno dalle
attività didattiche su richiesta del
Consiglio di classe.
15) Uso del cellulare:
chiamata e ricezione
Sequestro del cellulare da parte del
docente
16) Danneggiamento degli ambienti
della scuola (es.: scritte sui muri)
Risarcimento monetario proporzionato
al danno del delegato del Dirigente.
17) Uso del cellulare:
filmati e registrazioni
Sequestro del cellulare da parte del
docente e consegna del cellulare ai
collaboratori del D.S..
Annotazione sul registro di classe.
Allontanamento di un giorno dalle
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attività didattiche su richiesta del
Consiglio di classe.
18) Uso del cellulare:
invio filmati e registrazioni
Annotazione sul registro di classe.
Allontanamento di più giorni dalle
attività didattiche. su richiesta del
Consiglio di classe.
19) Appropriazione e furto dei beni
della scuola, del personale, degli
studenti o di altre istituzioni/enti esterni.
Trascrizione delle motivazioni e del
provvedimento sul registro di classe e
sul fascicolo personale. Da parte del
Dirigente e del Consiglio di classe.
20) Atti di violenza verso gli operatori
scolastici e/o i compagni
Allontanamento di più giorni fino a 15
Da parte del Dirigente e del Consiglio di
classe.
21) Danni premeditati a mobili e arredi
scolastici oppure dovuti ad
atteggiamenti irresponsabili
Allontanamento di più giorni fino a 15
Da parte del Dirigente e del Consiglio di
classe.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Gerardo Marchitelli
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Istituto Comprensivo
“Eleonora DUSE”
Via San Girolamo, 38
70123 – Bari
Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993
email: [email protected]
PREMESSA
Il Consiglio d'Istituto, in ottemperanza a quanto previsto dalla D.P.C.M. del 7/6/95 e in
base all‟art.2 della direttiva n.254 del 21/7/95, adotta la seguente Carta dei Servizi
della Scuola Secondaria di Primo Grado "Eleonora Duse" di Bari.
ART. 1
Principi fondamentali
La Scuola Secondaria di Primo Grado "Eleonora Duse"conforma la propria azione
educativo-didattica amministrativa e di servizio al pieno rispetto dei principi
fondamentali di cui agli art. 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana
ART. 1.1
Uguaglianza
L‟istituto garantisce l'erogazione del servizio senza alcuna discriminazione dovuta a
motivi di sesso razza etnia credo religioso, opinioni politiche, condizioni socio
economiche e psico-fisiche. Si considerano gli elementi di diversità come fonte di
arricchimento reciproco e occasione di crescita e di confronto.
ART. 2
Imparzialità e regolarità
Il personale docente, amministrativo, ausiliario e direttivo di questa scuola agisce
secondo criteri di imparzialità e di equità. Garantisce la regolarità e la continuità del
SINTESI DESCRITTIVA DI OGNI PRESTAZIONE, INCARICO, IMPEGNO E PROGETTO-ATTIVITÀ A CURA DEI RESPONSABILI
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servizio e delle attività educative nel rispetto delle norme sancite dalla legge ed in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
ART. 3
Accoglienza ed integrazione
La Scuola organizza iniziative di conoscenza e di accoglienza destinate agli alunni
delle classi iniziali; promuove anche forme di accoglienza dei genitori.
Il personale tutto si impegna al rispetto dei diritti e degli interessi dello studente con
particolare attenzione verso gli studenti lavoratori, i diversamente abili, gli stranieri e
gli alunni degenti.
ART. 4
Diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza
1. Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti
complessivamente assegnati all‟istituzione scolastica.
2. La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell‟insegnamento della religione
cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell‟iscrizione.
3. Al fine di garantire l‟assolvimento non solo formale dell'obbligo scolastico
questa scuola prevede interventi di prevenzione e controllo dell‟evasione
scolastica e collabora in modo organico e funzionale con le altre istituzioni
presenti sul territorio
4. Nell'elaborazione del Piano dell‟Offerta Formativa(POF) vengono pianificate
attività di sostegno, recupero, di orientamento e di formazione integrata.
ART. 5
Partecipazione, efficienza, trasparenza
1. Questa istituzione scolastica favorisce una gestione partecipata nell‟ambito
delle competenze degli organi collegiali e delle procedure previste dalle
norme vigenti Con l‟intento di agevolare tutte le iniziative extrascolastiche con
finalità educative e culturali, viene favorito l‟utilizzo delle strutture per lo
svolgimento di attività ed iniziative promosse da enti locali e associazioni non
a fini di lucro, mettendo a loro disposizione i locali della scuola.
2. La partecipazione alla vita scolastica viene garantita dalla massima
semplificazione delle procedure e da una informazione completa e
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trasparente. La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche
attraverso la pubblicazione sul sito Internet, delle informazioni inerenti ogni
aspetto della organizzazione della Pubblica Amministrazione allo scopo di
favorire forme diffuse di controllo nel rispetto del principio della imparzialità.
3. Gli orari di servizio del personale della scuola si informa a criteri di efficienza,
efficacia e flessibilità nell'organizzazione dei servizi amministrativi, dell'attività
didattica e dell'offerta formativa integrata.
ART. 6
Libertà di insegnamento, aggiornamento del personale
1. La programmazione assicura la libertą d'insegnamento dei docenti e
garantisce la formazione dell‟alunno facilitandone le potenzialità evolutive nel
rispetto degli obiettivi formativi previsti dai programmi ministeriali. Tutti i docenti
che operano nella classe sono considerati a pieno titolo corresponsabili del
processo educativo oltre che contitolari di classe con pari diritti e doveri.
2. L‟aggiornamento e la formazione costituiscono un impegno per il personale ed
un compito dell‟amministrazione che deve assicurare interventi organici e
regolari. L‟istituto programma iniziative di formazione, anche riferite ai
contenuti disciplinari. dell‟insegnamento, funzionali al Piano dell‟Offerta
Formativa(POF)
PARTE PRIMA
AREA DIDATTICA
ART. 7
Fattori di qualità area didattica
L‟istituto individua ed assicura i fattori di qualità dell'area didattica che dei servizi
amministrativi e dell'ambiente scolastico.
Per l'area didattica essi corrispondono a:
1. Adeguatezza delle attività educative alle esigenze culturali e formative degli
alunni
2. Individuazione degli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi
ordini e gradi di istruzione
3. Validità culturale e funzionalità educativa della strumentazione didattica
4. Coerenza dell'impegno domestico degli alunni con la programmazione didattica
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del consiglio di classe.
5. Correttezza e reciproco rispetto nel rapporto docente-alunno.
6. Elaborazione, adozione e pubblicizzazione dei seguenti documenti: POF
Programmazione educativa e didattica, contratto formativo.
ART. 7.1
Piano dell’Offerta Formativa(POF)
La scuola impegna gli organi collegiali nell'ambito delle proprie competenze sancite
dalle norme vigenti alla definizione di un Piano dell‟Offerta Formativa (POF)
annualmente verificabile adeguato alle esigenze formative e culturali degli alunni. Il
POF è espressione delle scelte compiute dall‟istituto sia di natura curricolare sia
extracurricolare.
ART. 7.2
Continuità educativa
La continuità educativa tra i diversi ordini di scuola è assicurata attraverso l'utilizzo dei
seguenti strumenti e modalità operative:
- Elaborazione di proposte didattiche che tengono conto della ricognizione dei
bisogni degli alunni desunti dalla lettura da parte dei docenti dei consigli di classe
dei fascicoli personali degli alunni provenienti dalla scuola primaria e dalla
somministrazione di prove oggettive riferite per gli alunni in ingresso alle singole aree
disciplinari.
- Si organizzano forme di raccordo con i docenti scuola primaria e con quelli sella
secondaria superiore anche con visite degli istituti.
ART.7.3
Strumentazione didattica
Le proposte di acquisto della strumentazione didattica e/o dei sussidi audiovisivi
formulate dai docenti delle singole materie devono corrispondere a criteri di
flessibilità adeguatezza e affidabilità e rispettose dei bisogni formativi e culturali degli
alunni.
ART. 7.4
Impegno domestico degli alunni
L'impegno domestico degli alunni costituisce parte integrante dell‟attività didattica.
Esso e coerente con gli obiettivi previsti dalla programmazione didattica elaborata
da ciascun consiglio di classe e precisato dal contratto formativo di cui agli articoli
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successivi
ART. 7.5
Rapporto docente-alunno
Nel rapporto quotidiano con gli alunni il personale della scuola, al fine di facilitare il
conseguimento degli obiettivi formativi ed educativi stabiliti, agisce nel pieno rispetto
della dignità degli allievi assumendo comportamenti ed atteggiamenti di manifesta
disponibilità al dialogo, evitando altresì forme di intimidazione o minaccia di punizioni
mortificanti.
ART. 8
Documentazione
La Scuola garantisce l'elaborazione da parte degli organi collegiali, nel rispetto delle
specifiche competenze ed ai sensi delle norme vigenti, della seguente
documentazione:
a) Piano dell‟Offerta Formativa
b) Curricolo educativo
c) Curricolo didattico
d) Patto di corresponsabilità
e) Regolamento d‟Istituto
f) Nota informativa sulla privacy
g) Carta dei servizi
ART. 9
Piano dell’Offerta Formativa
Il Piano dell‟Offerta Formativa è lo strumento progettuale che riconduce ad una
sintesi i molteplici aspetti, didattici, organizzativi e finanziari, della vita della scuola.
È una programmazione unitaria del servizio erogato con l‟obiettivo di garantire a
tutte le componenti, interne ed esterne, partecipazione, trasparenza e possibilità di
controllo degli impegni sottoscritti.
ART. 10
Curricolo educativo
Il curricolo educativo è elaborato annualmente dal collegio dei docenti e contiene:
- Piani di Studio Personalizzati correlati alle abilità, alle conoscenze e alle
competenze delineate nelle Indicazioni Nazionali
Piani educativi Individualizzati per gli alunni diversamente abili
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- Strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale
- Verifica e valutazione dei percorsi didattici
- Elaborazione attività riguardanti. Orientamento, formazione integrata corsi di
recupero
- Corsi di recupero, interventi di sostegno
ART. 11
Curricolo didattico
Il curricolo didattico è elaborato annualmente dal Consiglio di classe contiene:
- Percorso formativo della classe
- Piani di Studio delle singole discipline
- Utilizzazione delle vane aree disciplinari per il raggiungimento delle finalità stabilite
dagli OO.CC.
- Verifica e valutazione
E‟ trascritta a cura del segretario del Consiglio di classe sul Registro dei Verbali
depositato nell'Ufficio di Presidenza.
ART. 12
Regolamento d’Istituto
Il Regolamento d‟Istituto è adottato dal Consiglio d‟Istituto. Esso detta norme per:
- Vigilanza sugli alunni
- Comportamento alunni
- Uso spazi, laboratori e della biblioteca
- Conservazione strutture e dotazioni
- Rapporti scuola famiglia
PARTE II –
Art. 13
Servizi amministrativi
La scuola individua per l'area dei servizi i seguenti fattori di qualità.
o Trasparenza
o Informatizzazione servizi di segreteria
o Flessibilità degli orari degli uffici al contatto con il pubblico.
o Informazione
o Tutela della privacy
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La distribuzione della modulistica relativa ai vari adempimenti è rilasciata a vista. Il
rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al
pubblico entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi. Gli attestati ed i documenti
sostitutivi del diploma sono consegnati a vista a partire dal secondo giorno lavorativo
successivo alla pubblicizzazione dei risultati finali. I documenti relativi alla valutazione
vengono consegnati dal Capo d'Istituto o dai docenti incaricati entro cinque giorni
dal termine delle operazioni generali di scrutinio.
Nella procedura delle iscrizioni in sede di formazione delle prime classi l'ufficio di
presidenza garantisce la massima trasparenza nel rispetto delle deliberazioni degli
organi collegiali della scuola.
Celerità e trasparenza sono consentite dalla informatizzazione degli uffici
amministrativi: segreteria, presidenza.
Gli uffici di segreteria compatibilmente con la dotazione organica del personale
amministrativo garantiscono un orario flessibile e funzionale alle esigenze dell‟utenza.
La scuola garantisce la tempestività del contatto telefonico con modalità di risposta
che garantiscono il diritto di informazione.
Si assicura on-line la comunicazione di:
Organigramma degli uffici
Organico del personale docente e A.T.A.
Incarichi
Verbali delle sedute degli Organi Collegiali
Albi d‟Istituto
PARTE III -
ART. 14
Condizioni Ambientali
L‟istituto assicura attraverso l'impegno adeguato dei collaboratori scolastici la pulizia
l'accoglienza e la sicurezza dell'ambiente scolastico al fine di garantire una
permanenza nei locali dell‟edificio e negli spazi esterni confortevole sia agli alunni
che al personale.
Vengono individuati i seguenti fattori di qualità delle condizioni ambientali,
pubblicizzati nel documento relativo al progetto d'istituto.
Numero, dimensione, dotazioni di
- Aule per normale attività didattica
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- Aule speciali, auditorium, palestre coperta e scoperte
- Laboratori scientifico, musicale e linguistico
- Sale per riunioni
- Locali di servizio
- Biblioteca
- Servizi igienici
- Spazi all'aperto
-Ascensore
La scuola è priva di barriere architettoniche ed è dotata di un piano di evacuazione
in caso di calamità
PARTE IV
ART. 15
Procedura dei reclami e valutazione del servizio
I reclami possono essere espressi in forma scritta, via fax, per e-mail, orale e
telefonica, devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I
reclami orali e telefonici devono, entro breve, essere riformulati per iscritto al Capo di
Istituto, il quale, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde sempre
in forma scritta, con celerità, e comunque non oltre 15 giorni, attivandosi per
rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di
competenza del Capo di Istituto, al reclamante sono fornite indicazioni circa il
corretto destinatario.
Annualmente il dirigente formula per il Consiglio d‟Istituto una relazione analitica dei
reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione
generale del Consiglio sull'anno scolastico.
Alla fine di ciascun anno scolastico le scuole predispongono questionari relativi agli
aspetti didattici, organizzativi e amministrativi, da sottoporre a genitori, alunni e
insegnanti. Attraverso l‟analisi del monitoraggio il Collegio Docenti e il Consiglio
d‟Istituto verificano l‟attività formativa della scuola e mettono a punto eventuali
modifiche e/o interventi migliorativi.
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Il Dirigente Scolastico
Prof. Marchitelli Gerardo
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Istituto Comprensivo
“Eleonora DUSE”
Via San Girolamo, 38
70123 – Bari
Tel./fax 080.5341170 – Tel./fax 080.5347575 – Tel./fax 0805341993
email: [email protected]
NORMATIVA SULLA TUTELA DELLA PRIVACY IN AMBITO SCOLASTICO: indicazioni generali
Carattere obbligatorio del conferimento dei dati
Il trattamento riguarderà unicamente le finalità istituzionali della scuola
(didattiche, formative, organizzative, amministrative, nonché quelle richieste per i
procedimenti amministrativi facoltativi rientranti tra i compiti della scuola), così
come sono definite dalla normativa statale e regionale.
Dati obbligatori da fornire, strettamente necessari all’esercizio delle funzioni
istituzionali: nome e cognome dell‟alunno, data e luogo di nascita, indirizzo e
numero telefonico, titolo di studio, attestati di esito scolastico e altri documenti e
dati relativi alla carriera scolastica, foto ed eventuale certificato di identità,
certificati medici o altre dichiarazioni per la riammissione a scuola in caso di
assenza, e in determinati casi certificato di vaccinazione; notizie sulla
composizione familiare, generalità dei genitori o di chi esercita la patria potestà,
data e luogo di nascita, indirizzo e telefono se diversi da quelli dell‟alunno.
Eventuali dati facoltativi da fornire: per taluni procedimenti amministrativi attivabili
soltanto su domanda individuale (ottenimento di particolari servizi, prestazioni,
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benefici, esenzioni, certificazioni, ecc.) può essere indispensabile il conferimento di
ulteriori dati, altrimenti la finalità richiesta non sarebbe raggiungibile. In tali casi
verrà fornita una integrazione verbale della presente informativa.
Modalità di acquisizione e di trattamento dei dati
I dati personali dell‟alunno e dei familiari vengono acquisiti direttamente dagli
interessati o dalla scuola di provenienza.
A garanzia dei diritti dell‟interessato, il trattamento dei dati è svolto secondo le
modalità e le cautele previste dal Decreto Legislativo 196/2003, rispettando i
presupposti di legittimità, seguendo principi di correttezza, di trasparenza, di tutela
della Sua dignità e della sua riservatezza. Il trattamento è svolto prevalentemente
in forma cartacea, ma anche mediante strumenti informatici e telematici;
prevede come fasi principali: raccolta, registrazione, organizzazione,
conservazione, elaborazione, comunicazione, diffusione e la cancellazione
quando i dati cessino di essere necessari e comunque non prima del trascorrere di
due anni dalla cessazione di qualsiasi rapporto tra l‟interessato e l‟Istituto.
Comunicazione e diffusione dei dati
I soggetti a cui i dati personali potranno essere comunicati nell‟ambito dell‟Istituto
sono: il Dirigente Scolastico, i Collaboratori del Dirigente Scolastico, i Fiduciari di
Plesso, il D.S.G.A., i Responsabili del trattamento (nel caso siano stati nominati), gli
Incaricati del trattamento amministrativo (che di fatto corrispondono a tutto il
personale di segreteria), i docenti e assimilati interessati, i Collaboratori Scolastici e
i componenti degli Organi Collegiali, in ogni caso limitatamente alle loro funzioni
istituzionali e ai dati strettamente necessari alla svolgimento delle proprie attività.
I dati personali potranno essere comunicati ad altri enti pubblici o a privati
esclusivamente nei casi previsti da leggi e regolamenti (in particolare: altre
strutture del sistema della Pubblica Istruzione o Statali, INAIL, Azienda Sanitaria
pubblica competente, Società di Assicurazione per polizza infortuni; i soli dati
anagrafici potranno essere conferiti a società di trasporto, a strutture pubbliche e
private meta di visite scolastiche, ad aziende per eventuali stages, ecc.).
potranno essere diffusi esclusivamente i dati previsti dalla normativa e
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rigorosamente nei casi ivi indicati. I dati idonei a rilevare lo stato di salute non
potranno essere diffusi.
Titolare del trattamento dei dati
È la scuola stessa, che ha personalità giuridica autonoma ed è legalmente
rappresentata dal Dirigente Scolastico prof. Gerardo Marchitelli
Responsabili del trattamento:
- il D.S.G.A. , quale responsabile dei trattamenti di dati svolti dall‟unità
organizzativa “Segreteria” e dell‟unità operativa “personale ausiliario
(Collaboratori Scolastici)”, per i trattamenti relativi ad alunni, dipendenti,
collaboratori esterni e fornitori, affari generali e protocollo.
- Il collaboratore del Dirigente Scolastico con funzioni di Vicario,
prof.Miccione quale responsabile dei trattamenti di dati svolti dall‟unità
organizzativa “Collaboratori del Dirigente Scolastico” e dell‟unità
organizzativa ed operativa “personale docente (compresi docenti esterni
ufficialmente incaricati di esami o altre funzioni presso l‟Istituto)” e “membri
degli Organi Collegiali o degli Organismi funzionali all‟attività della Scuola”.
Diritti dell’Interessato
Relativamente ai suoi dati personali potrà esercitare i diritti di accesso, controllo e
modifica garantiti dall‟art. 7 e regolamentati dagli art. 8,9,10 del Decreto
Legislativo n. 196/2003. Sarà sufficiente rivolgersi senza particolari formalità alla
Segreteria e otterrà immediato riscontro.
Appendice relativa ai dati personali “sensibili o giudiziari” più ricorrenti:
Dati personali qualificati dal Decreto Legislativo 196/2003 come “sensibili”: quei
dati personali che sono “idonei a rivelare l‟origine razziale ed etnica, le convinzioni
religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l‟adesione a partiti,
sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o
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sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita
sessuale”. Dati giudiziari: quei dati personali idonei a rivelare procedimenti o
provvedimenti di natura giudiziaria. L‟acquisizione e il trattamento di questi due tipi
di dati avverranno solo se previsti da espressa disposizione di legge, con
riconoscimento delle finalità di rilevante interesse pubblico perseguite o se indicati
nelle Autorizzazioni Generali del Garante per la protezione dei dati. Inoltre
l‟Interessato riceverà le ulteriori precisazioni previste dall‟art. 22 di tale Codice,
cioè l‟indicazione della normativa che prevede gli obblighi o i compiti in base alla
quale è effettuato il trattamento di tali dati. Tale normativa è riportata nelle
prossime righe relativamente alle casistiche più frequenti.
Principali norme in base a cui sono stati chiesti i dati personali sensibili o giudiziari:
A1) Norme generali: R.D. 653/25, D.Lgs 29/93, D.Lgs 297/94, D.P.R. 275/99, L.
104/92, L. 53/03, D.I. 44/01, D.P.R. 347/00, D.Lgs 165/01, D.P.R. 352/01, D.P.R.
319/03, D.Lgs 196/03 art. 95,96,64,65,68,72,73,112 (finalità di rilevante
interesse pubblico di certi trattamenti), nonché le seguenti ulteriori norme
specifiche:
Dati idonei a rilevare lo stato di salute dell’alunno o di familiari:
A2) Riammissione a scuola dopo assenza (certificati medici e dichiarazioni
sullo stato di salute o su motivi familiari di natura sensibile): R.D. 653/1925 art.
16-17; Ammissione ad esami suppletivi per assenza o impedimento: O.M.
21/04 art. 18 e O.M. di ciascun anno su esami
A3) Gestione di infortuni avvenuti in connessione con la scuola: D.Lgs
626/1994 art 4,c5, lettera o (Registro infortuni), D.P.R. 1124/65 art. 4,52
(obbligo di segnalazione al Dirigente), art. 53 (denuncia a INAIL), art.54
(denuncia a PS) e altri, D.Lgs 38/00, D.P.R. 275/99 art 14 (Avvocatura dello
Stato), L. 20/94, D.Lgs 286/99 (Danno Erariale), C.M. 10 luglio 1998, n. 305,
C.M. 21 marzo 2000 n. 83
A4) Esonero da Educazione Fisica (Certificati medici e dichiarazioni sullo
stato di salute): D.Lgs 297/94 art. 303
A5) Handicap, patologie croniche o simili: Integrazione alunni disabili: L.
104/2, D.P.R. 24/02/1994, L.449/97, L. 333/01, L. 289/02, D.M. 141/99;
certificazione delle competenze acquisite da alunno con Handicap:D.P.R.
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323/98; forme di sostegno scolastico per l‟integrazione: L. 69/00, D.Lgs 297/94
art. 312-325; Esonero tasse scolastiche per figli di mutilati e invalidi per
servizio, ecc.:L.645/54 e T.U. 297 del 1994 art. 200; Esibizione dichiarazione
redditi da cui risultino detrazioni o deduzioni fiscali legati a motivi di salute:
D:P.R. 600/73, D.P.R. 917/86, D.Lgs 31/97, D.Lgs 360/98, L. 448/99, D.Lgs 56/00,
L. 388/00, L.289/02, L.350/03, D.lgs M. 18 maggio 2001
A6) medicina scolastica: L.833/78 art. 1,2,11,14;Verifica vaccinazione
(Certificazioni e dichiarazioni): D.Lgs 297/94 art.117, D.P.R. 355/99,
D.P.R.1518/67 art. 47
A7) Gestione di mense scolastiche, in relazione a diete particolari per motivi
di salute: DLgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo
trattamento) e normativa generale
Dati idonei a rilevare provvedimenti giudiziari:
A8) Particolare status familiare dell‟alunno: L.184/83, L.40/98 art.16, C.P. art
34, L.216/91, L.149/01, D.Lgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse
pubblico di questo trattamento)
Dati idonei a rilevare l’orientamento religioso:
A9) Scelta di avvalersi o non avvalersi dell‟insegnamento della Religione
Cattolica (Art. 9 dell‟Accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede,
ratificato con Legge 121/85), D.P.R. 751/85
A10) Diritto a festività di altre religioni: D. Lgs 297/94, L. 101/89 art 4, L. 516/88
art. 17
A11) Gestione di mense scolastiche in relazione a diete particolari per motivi
religiosi: D. Lgs 196/03 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo
trattamento)
Dati idonei a rilevare appartenenze razziali o etniche:
A12) Iniziative i relazione ad alunni appartenenti a comunità nomadi: D. Lgs
196703 art 73 (Finalità di rilevante interesse pubblico di questo trattamento),
Nota 24 febbraio 1982 (convenzione tra P.I. e Opera Nomadi)
A13) Certificazioni o dichiarazioni da cui emergano l‟appartenenza a una
determinata razza o etnia: L. 482/89 art. 1-20, L. 40/98 art. 36, D. Lgs 286/98, L.
189/02, D.P.R. 394/99 art. 45-49, D. Lgs 297/94 art. 116, D.P.R. 722/82
Dati idonei a rilevare orientamenti filosofici o religiosi:
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A14) Registrazione dei libri della biblioteca prestati, potenzialmente idonei a
rivelare le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere: R.D.965/24 art
129-130, T.U. 297/94 art 10
Temi in classe
Non lede la privacy l'insegnante che assegna ai propri alunni lo svolgimento di
temi in classe riguardanti il loro mondo personale. Sta invece nella sensibilità
dell'insegnante, nel momento in cui gli elaborati vengono letti in classe, trovare
l'equilibrio tra esigenze didattiche e tutela della riservatezza, specialmente se si
tratta di argomenti delicati.
Cellulari e tablet
L'uso di cellulari e smartphone è in genere consentito per fini strettamente
personali, ad esempio per registrare le lezioni, e sempre nel rispetto delle persone.
Spetta comunque agli istituti scolastici decidere nella loro autonomia come
regolamentare o se vietare del tutto l'uso dei cellulari. Non si possono diffondere
immagini, video o foto sul web se non con il consenso delle persone riprese. E'
bene ricordare che la diffusione di filmati e foto che ledono la riservatezza e la
dignità delle persone può far incorrere lo studente in sanzioni disciplinari e
pecuniarie o perfino in veri e propri reati.
Stesse cautele vanno previste per l'uso dei tablet, se usati a fini di registrazione e
non soltanto per fini didattici o per consultare in classe libri elettronici e testi on line.
Recite e gite scolastiche
Non violano la privacy le riprese video e le fotografie raccolte dai genitori durante
le recite, le gite e i saggi scolastici. Le immagini in questi casi sono raccolte a fini
personali e destinati ad un ambito familiare o amicale. Nel caso si intendesse
pubblicarle e diffonderle in rete, anche sui social network, è necessario ottenere di
regola il consenso delle persone presenti nei video o nelle foto.
Retta e servizio mensa
É illecito pubblicare sul sito della scuola il nome e cognome degli studenti i cui
genitori sono in ritardo nel pagamento della retta o del servizio mensa. Lo stesso
vale per gli studenti che usufruiscono gratuitamente del servizio mensa in quanto
appartenenti a famiglie con reddito minimo o a fasce deboli. Gli avvisi messi on
line devono avere carattere generale, mentre alle singole persone ci si deve
rivolgere con comunicazioni di carattere individuale. A salvaguardia della
trasparenza sulla gestione delle risorse scolastiche, restano ferme le regole
sull'accesso ai documenti amministrativi da parte delle persone interessate.
Telecamere
Si possono in generale installare telecamere all'interno degli istituti scolastici, ma
devono funzionare solo negli orari di chiusura degli istituti e la loro presenza deve
essere segnalata con cartelli. Se le riprese riguardano l'esterno della scuola,
l'angolo visuale delle telecamere deve essere opportunamente delimitato. Le
immagini registrare devono essere cancellate in generale dopo 24 ore.
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Inserimento professionale
Al fine di agevolare l'orientamento, la formazione e l'inserimento professionale le
scuole, su richiesta degli studenti, possono comunicare e diffondere alle aziende
private e alle pubbliche amministrazioni i dati personali dei ragazzi.
Questionari per attività di ricerca
L'attività di ricerca con la raccolta di informazioni personali tramite questionari da
sottoporre agli studenti è consentita solo se ragazzi e genitori sono stati prima
informati sugli scopi delle ricerca, le modalità del trattamento e le misure di
sicurezza adottate. Gli studenti e i genitori devono essere lasciati liberi di non
aderire all'iniziativa.
Iscrizione e registri on line, pagella elettronica
In attesa di poter esprimere il previsto parere sui provvedimenti attuativi del
Ministero dell'istruzione riguardo all'iscrizione on line degli studenti, all'adozione dei
registri on line e alla consultazione della pagella via web, il Garante auspica
l'adozione di adeguate misure di sicurezza a protezione dei dati.
Voti, scrutini, esami di Stato
I voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami
di Stato sono pubblici. Le informazioni sul rendimento scolastico sono soggette ad
un regime di trasparenza e il regime della loro conoscibilità è stabilito dal Ministero
dell'istruzione. E' necessario però, nel pubblicare voti degli scrutini e degli esami nei
tabelloni, che l'istituto eviti di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle
condizioni di salute degli studenti: il riferimento alle "prove differenziate" sostenute
dagli studenti portatori di handicap, ad esempio, non va inserito nei tabelloni, ma
deve essere indicato solamente nell'attestazione da rilasciare allo studente.
Trattamento dei dati personali
Gli istituti infatti sono invitati a rendere noto alle famiglie e ai ragazzi, attraverso
un‟adeguata informativa, quali dati raccolgono e come li utilizzano, ivi incluse le
origini etniche, le convinzioni religiose e lo stato di salute. Famiglie e studenti,
comunque, conservano il diritto di conoscere quali sono le informazioni trattate
dall‟istituto scolastico, ed eventualmente di farle rettificare se inesatte, incomplete
o non aggiornate.
Il Dirigente Scolastico
Prof. Gerardo Marchitelli
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