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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“LEONARDO DA VINCI”
Via Carducci, 1-VILLA LITERNO (CE)
Tel.081 8929219 - FAX 081 8928862
DISTRETTO SCOLASTICO N°22
Codice Meccanografico: CEIC843001
Triennio 2016/17 - 2017/18 - 2018/19
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
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INDICE
pag.
Premessa 3
Sezione 1: Contesto e risorse disponibili 4
1.1 Popolazione scolastica 4
1.2 Territorio e capitale sociale 4
1.3 Plessi scolastici, strutture, attrezzature 4
1.4 Quadro orario 6
1.5 Risorse professionali 8
1.6 Organigramma 9
Sezione 2: Identità strategica 10
2.1 Priorità, traguardi e obiettivi 10
2.2 Proposte e pareri provenienti dal territorio 12
2.3 Piano di miglioramento 12
2.4 Fabbisogno del personale docente 13
2.5 Fabbisogno del personale ATA 13
2.6 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali 13
2.7 Scelte conseguenti alle priorità 13
2.8 Inclusione 17
2.9 Verifica e valutazione delle competenze 19
Sezione 3: Formazione 20
3.1 Piano di formazione personale docente 20
3.2 Piano di formazione personale ATA 21
3.3 Azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale 21
Pag. 3 di 21
Premessa
In questo documento, denominato PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA
FORMATIVA (PTOF), sono riportate le linee generali e le opzioni strategiche che
caratterizzano l’offerta formativa per il triennio 2016-2019, in conformità con l’Art. 3 del DPR
275/1999 (regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche)
come modificato dall’Art. 1, comma 14 della legge 107/2015.
Il PTOF:
è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e
delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico con proprio atto di
indirizzo (delibera collegio docenti del 13/10/2015);
ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 14/01/2016;
è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 14/01/2016 (Allegato 1);
L’intero documento è organizzato in sezioni , secondo una directory pensata per facilitare la
comprensione delle relazioni che collegano le varie parti costitutive. In esso trovano spazio anche le
variabili strutturali della scuola e i servizi interni ed esterni, al fine di migliorare la leggibilità
dell’istituzione e favorire le scelte di genitori ed alunni. Si precisa che la consistenza reale ed effettiva
della proposta educativa va ben al di là di quanto potrà essere qui presentato, essendo, tale struttura,
stata concepita per una consultazione agevole della proposta formativa.
Pag. 4 di 21
Sezione 1: Contesto e risorse disponibili
1.1 Popolazione scolastica
Opportunità
Il territorio su cui opera la scuola, in origine caratterizzato da un’economia fondata esclusivamente sul
settore primario (prevalentemente agricoltura), allo stato attuale presenta nuove fonti economiche
associate prevalentemente ad attività commerciali. La sovrapposizione tra l’economia tradizionale, le
nuove figure professionali (generazioni di diplomati e laureati) e i flussi migratori in continua
espansione ha generato un tessuto sociale piuttosto eterogeneo. In tale contesto gli alunni della scuola
presentano situazioni familiari e bisogni socio-culturali diversificati. La presenza di alunni stranieri,
provenienti da varie culture, spinge l’Istituto a tener conto delle differenze, quindi ad elaborare
un’offerta formativa in cui sia dato spazio, tra le altre cose, ad attività volte a promuovere l’accoglienza
e la valorizzazione delle diversità. Atttualmente gli alunni starnieri rappresentano il 9,4% della
popolazione scolastica; sono presenti in numero rilevante studenti provenienti dalla Romania e
dall’Ucraina.
Vincoli
L’Istituto presenta un livello dell’indice ESCS (stato socio-economico e culturale) basso; infatti,
nonostante i cambiamenti verificatisi negli ultimi decenni, lo status non ha subito evoluzioni tangibili; il
lento sviluppo di una nuova economia, unitamente ad un alto tasso percentuale di disoccupazione e di
flussi migratori, vede molte famiglie versare in situazioni piuttosto svantaggiate, sia dal punto di vista
culturale, sia dal punto di vita economico.
1.2 Territorio e capitale sociale
Opportunità
La Scuola si avvale di collaborazioni e/o cooperazioni, con enti istituzionali pubblici e privati che
offrono proposte formative.
Vincoli
Villa Literno presenta tassi di disoccupazione e migratorio tra i più alti della provincia di Caserta. Il
contributo offerto dalle cooperative e/o da dagli enti pubblici per la realizzazione di progetti formativi è
esiguo rispetto alle esigenze della Scuola. Le poche ed uniche strutture presenti sul territorio, in grado di
fornire agli alunni formazione extrascolastica, sono legate prevalentemente ad attività di oratorio e
sportive.
1.3 Plessi scolastici, strutture, attrezzature
L’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci”,comprende tre ordini di Scuola : Scuola
dell’Infanzia,Scuola Primaria e Sc. Secondaria di primo grado.
a) La Scuola dell’Infanzia, plesso “Giovanni Paolo II”, è situata in via Tevere ed è dotata di:
N° 5 aule situate al piano terra;
servizi igienici (distinti per alunni, insegnanti e personale ATA);
ampio atrio per attività motorie e per rappresentazioni teatrali;
N° 1 locale sussidi (fotocopiatrice, telefono) in comune con la scuola primaria;
Pag. 5 di 21
uno spazio antistante l’entrata;
N° 1 locale per deposito materiale pulizie;
N° 2 locali mensa;
ampio giardino per attività ludico e psico-motorie all’esterno.
b) Il plesso “Eleonora Pimentel De Fonseca” della scuola Primaria è situato in via Tevere ed è dotato
di:
N° 10 aule situate al primo piano;
N° 1 aula adibita a palestra coperta;
N° 1 laboratorio informatico
N° 1 aula LIM
c) Il plesso “Leonardo da Vinci” della scuola Secondaria di primo grado è situato in via Carducci 1ed è
dotato di:
N° 21 aule dotate di LIM
N° 1 LIM portatile
servizi igienici per ciascun piano (distinti per alunni, insegnanti e personale ATA);
N° 2 locale di Segreteria
N° 1 Ufficio del Dirigente
N° 3 locali archivio
N° 2 locale deposito materiale pulizia e didattico
N° 1 Auditorium dotato di LIM
N° 3 Laboratori informatici con LIM
N° 1 Laboratorio musicale con LIM
N° 1 Laboratorio scientifico
N° 1 Laboratorio artistico- espressivo
N° 1 Laboratorio linguistico con LIM
N° 1 palestra all’esterno dell’edificio
N° 1 spazio aperto adibito a palestra out door.
Diverse carenze non permettono l’uso ottimale delle risorse strutturali elencate; infatti, nella scuola
secondaria di primo grado i laboratori di informatica sono dotati di calcolatori, per la maggior parte,
non funzionanti; inoltre, in essi manca l’accesso alla rete. I portatili in dotazione con le LIM delle aule
sono stati oggetto di furto in tempi immediatamente successivi all’installazione delle stesse. Entrambi i
laboratori della Scuola Primaria non sono attivi per mancanza, a seguito di vari furti, di dispositivi
necessari al loro funzionamento.
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1.4 Quadro orario
SCUOLA DELL’INFANZIA
N° 40 ore settimanali (dal lunedì al venerdì)
o inizio delle lezioni: ore 8.30
o fine delle lezioni: ore 16.30
SCUOLA PRIMARIA
N° 27 ore settimanali (dal lunedì al sabato) o inizio delle lezioni: ore 8.30
o fine delle lezioni: ore 12.30/13.30
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Classi a tempo ordinario: N° 30 ore settimanali (dal lunedì al sabato) o inizio delle lezioni: ore 8.30
o fine delle lezioni: ore 13.30
Le ore sono ripartite tra le discipline secondo lo schema seguente:
*Potenziamento: recupero, consolidamento e potenziamento delle abilità di base
MATERIA ORE
SETTIMANALI
ITALIANO/STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE/GEOGRAFIA 9
POTENZIAMENTO* ITALIANO 1
MATEMATICA/SCIENZE 6
TECNOLOGIA 2
INGLESE 3
FRANCESE 2
ARTE IMMAGINE 2
MUSICA 2
SCIENZE MOTORIE 2
RELIGIONE 1
TOTALE ORARIO SETTIMANALE 30
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Classi a tempo prolungato: N° 36 ore settimanali (dal lunedì al sabato) o inizio delle lezioni: ore 8.30 o fine delle lezioni: ore 16.30 (martedì e venerdì) o fine delle lezioni: ore 13.30 (altri giorni della settimana)
Le ore sono ripartite tra le discipline secondo lo schema seguente:
MATERIA ORE
SETTIMANALI
ITALIANO/STORIA-CITTADINANZA E COSTITUZIONE/GEOGRAFIA 15
MATEMATICA/SCIENZE 9
TECNOLOGIA 2
INGLESE 3
FRANCESE 2
ARTE IMMAGINE 2
MUSICA 2
SCIENZE MOTORIE 2
RELIGIONE 1
TOTALE ORARIO SETTIMANALE 38 (di cui 2 di mensa)
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1.5 Risorse professionali
Il quadro dell’organico esistente è riportato nelle tabelle seguenti:
Personale docente
INFANZIA PRIMARIA
NU
ME
RO
DO
CE
NT
I
Posto comune: 10 Posto comune: 12
Sostegno: 4 Sostegno: 8
Religione: 6 ore Religione: 22 ore (1 docente)
Organico di potenziamento: 3
Personale segreteria
o DSGA
o N° 4 assistenti amministrativi
Collaboratori scolastici
o N° 3 nella Scuola dell’Infanzia
o N° 2 nella Scuola Primaria
o N° 8 nella Scuola Secondaria di primo grado
CLASSE DI CONCORSO
NUMERO CATTEDRE
SE
CO
ND
AR
IA D
I
PR
IMO
GR
AD
O
A043 12 + 14 ORE
A059 7 + 12 ORE
A345 3 + 9 ORE
A245 2+ 6ORE
A028 2 + 6 ORE
A032 2 +6 ORE
A033 2 + 6 ORE
A030 2 + 6 ORE
AD00 19
Religione 1+ 3 ORE
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1.6 Organigramma
Dirigente e suoi diretti collaboratori:
o Primo collaboratore, con delega alla funzione vicaria
o Secondo Collaboratore
Segreteria:
o DSGA
o N° 4 assistenti amministrativi
Docenti funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa:
o N° 1 per la Scuola dell’Infanzia
o N° 2 per la Scuola Primaria
o N° 4 per la Scuola Secondaria di primo grado
Docenti referenti di plesso:
o N° 1 per la Scuola dell’Infanzia
o N° 1 per la Scuola Primaria
Docenti coordinatori:
o N° 2 coordinatori di sezione per la Scuola dell’Infanzia
o N° 5 coordinatori di classi parallele per la Scuola Primaria
o N° 21 coordinatori di classe per la Scuola Secondaria di primo grado
o N° 9 coordinatori disciplinari per la Scuola Secondaria di primo grado
Docenti referenti:
o N° 1 referente prove INVALSI
o N° 4 referenti laboratorio
Docente animatore digitale
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Sezione 2: Identità strategica
2.1 Priorità, traguardi e obiettivi
Si riprendono nella tabella seguente gli elementi conclusivi del RAV:
ESITI
DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE
DELLA PRIORITÀ
DESCRIZIONE
DEL TRAGUARDO
a) Risultati scolastici Ridurre la variabilità tra le classi
Attraverso l’elaborazione di verifiche oggettive in ingresso, in itinere e finali e di griglie di valutazioni comuni si intende attuare un graduale percorso volto a minimizzare la variabilità tra le classi.
b) Risultati nelle prove
standardizzate
Ridurre la discrasia tra i risultati INVALSI e il voto di classe
Rendere medio-alta la correlazione tra i risultati INVALSI e il voto di classe
Incrementare la percentuale di studenti che si attesta sui livelli 4 e 5
Fare incrementare di almeno 3 punti le percentuali di studenti che si attestano sui livelli 4 e 5
c) Risultati a distanza Monitorare in modo formale i risultati a distanza
Avere a disposizione fonti che documentino i risultati degli studenti nei percorsi successivi
Si riportano, inoltre, le motivazioni della scelta effettuata:
I risultati delle prove standardizzate nazionali non sono entusiasmanti. Per la scuola primaria si riscontrano notevoli
differenze di punteggio, in negativo, rispetto a scuole con contesto socio-economico e culturale simile. La correlazione tra i
risultati nelle prove INVALSI e il voto di classe non risulta adeguata sia nella primaria che nella secondaria; troppo
alta è la percentuale di alunni che si attesta sui livelli più bassi. Tali considerazioni spingono ad intervenire sulle
procedure didattiche finora attuate nelle discipline interessate. Nella secondaria di primo grado non è diffuso l’uso di prove
oggettive a scopo autovalutativo.
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Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi
sono riportati nella tabella sottostante:
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e
valutazione
Predisporre strumenti di valutazione oggettiva
Incrementare i momenti di confronto tra docenti
Adeguare la didattica ai criteri utilizzati dal SNV per la generazione delle prove
Ambiente di
apprendimento
Implementare la formazione delle risorse, anche esterne alla scuola, al fine di
ottimizzare la fruibilità degli spazi adibiti a laboratori
Adottare metodologie didattiche innovative
Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:
Le attività da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi a breve termine riguardano le aree di processo “Curricolo,
progettazione e valutazione” e “Ambiente di apprendimento”. Una valutazione oggettiva, infatti, permette di individuare
con una certa chiarezza quali sono le tematiche e gli aspetti della didattica da rivisitare. Inoltre, l’implementazione di una
didattica laboratoriale, che concentra l’attenzione sul singolo e sulle sue potenzialità, non può fare altro che catalizzare
l’acquisizione delle competenze, sulle quali indaga il SNV.
Inoltre, l’analisi compiuta nella sezione 2.2 del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove
standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:
Le classi seconde della scuola primaria hanno registrato in Matematica un punteggio medio superiore ai valori di riferimento regionale, macroareale e nazionale. La variabilità dei punteggi tra le classi in Matematica si attesta sul 8,3%, valore significativamente inferiore rispetto alle percentuali di riferimento. Buona parte degli alunni raggiungono i livelli 4 e 5 in Matematica. Si rileva un valore superiore rispetto all’indice ESCS in Matematica. Le classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno raggiunto nella prova di Italiano punteggi medi più o meno in linea con i valori degli standard di riferimento. Il 22,3% degli studenti si attesta sul livello 5 in Italiano, superando i valori di riferimento. Non si riscontrano differenze rispetto all’indice ESCS sia in Italiano, sia in Matematica. La correlazione tra i risultati nelle prove INVALSI e il voto di classe risulta generalmente media in Italiano.
ed i seguenti punti di debolezza:
Nelle classi seconde della primaria la variabilità tra le classi in Italiano si attesta sul 43%. Il 50% degli alunni
raggiunge il livello 2 in Italiano. Si rileva un valore inferiore rispetto all’indice ESCS in Italiano. La correlazione tra i
risultati INVALSI e il voto di classe risulta generalmente medio-bassa in Italiano e scarsamente significativa in
Matematica. Nelle classi quinte della primaria il 100% degli alunni raggiunge il livello 1 sia in Italiano che in
Matematica. La variabilità tra le classi in Italiano e Matematica si attesta su valori superiori rispetto alle percentuali di
riferimento. Si rileva un valore notevolmente inferiore rispetto all’indice ESCS sia in Italiano che in Matematica. Nelle
prove di Italiano e di Matematica il cheating è significativo. La correlazione tra i risultati INVALSI e il voto di classe
risulta scarsamente significativa sia in Italiano che in Matematica. Le classi terze della secondaria hanno raggiunto nella
prova di Matematica punteggi medi inferiori rispetto con i valori di riferimento. Il 28,1% degli studenti si attesta sul
livello 2 in Italiano, superando i valori di riferimento. Il 29,5% raggiunge il livello 2 in Matematica, superando i valori
di riferimento. Le percentuali di studenti che in Matematica raggiungono i livelli 4 e 5 sono molto basse. Il cheating
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appare più alto in Italiano che in Matematica. La correlazione tra i risultati INVALSI e il voto di classe risulta
generalmente medio-bassa in Matematica.
La scuola ha scelto di perseguire un ulteriore obiettivo: “Creare contatti con le Scuole Secondarie di
Secondo grado al fine di raccogliere e valutare i risultati a distanza”. Come emerso dal RAV, infatti, la
scuola non monitora in modo formale i risultati a distanza degli studenti, pertanto non ha dati o fonti di documentazione
certa circa il successivo percorso degli studi degli alunni.
Pertanto, in accordo con quanto suggerito dal comma 3 dell’art. 1 della legge 107/15, si ritengono
prioritari gli obiettivi di cui alle lettere a) e b) del suddetto comma, ai quali, si intende aggiungere anche
gli obiettivi di cui alle lettere h) e l) dello stesso comma.
2.2 Proposte e pareri provenienti dal territorio
Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano di miglioramento, sono stati sentiti
rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati:
1. Comune;
2. ASL;
3. ANSI;
4. Associazione “Agrorinasce”;
5. Parrocchia.
In esito a tali rapporti sono state avanzate proposte, che, però, non sono state incorporate nel Piano
perché, al momento, non definite in dettaglio. L’Istituto provvederà ad aggiornare questa sezione, non
appena saranno sottoscritti i protocolli di intesa.
Tuttavia si ritiene opportuno precisare in questo contesto che è stata accolta favorevolmente la nostra
richiesta di adesione ad una rete provinciale costituita per l’attuazione del Piano Nazionale per la Scuola
Digitale per l’anno scolastico 2015/2016, in riferimento all’ individuazione di istituzioni scolastiche ed
educative statali per le azioni di formazione degli animatori digitali, ai sensi dell’art.31 comma 7 del
D.M. 435/2015.
2.3 Piano di miglioramento
Per la formulazione del Piano di Miglioramento è stato scelto il modello proposto dall’INDIRE, il
quale prevede interventi di miglioramento che si collocano su due livelli:
a. Pratiche educative e didattiche;
b. Pratiche gestionali ed organizzative.
Tale modello si articola in quattro sezioni, l’ultima delle quali non è stata compilata, riguardando essa la
valutazione dei risultati raggiunti in seguito all’attuazione del Piano stesso.
In accordo con il comma 14 dell’art. 1 della Legge 107/15, il piano è allegato al presente documento e
ne costituisce parte integrante (Allegato 2).
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2.4 Fabbisogno del personale docente
Si indica di seguito il fabbisogno del personale docente necessario a dare completa attuazione agli
obiettivi descritti nel Piano di miglioramento:
Scuola primaria:
o N° 2 unità su posto comune.
Scuola secondaria di primo grado:
o N° 2 unità classe di concorso A043;
o N° 2 unità classe di concorso A059.
Si sottolinea che le stime effettuate sono da considerarsi provvisorie, dovendo essere la richiesta
subordinata all’esito delle iscrizioni per l’anno scolastico 2016/17.
2.5 Fabbisogno del personale ATA
Si indica di seguito il fabbisogno di:
o N° 1 unità assistente amministrativo
o N° 3 unità collaboratori scolastici da impegnare nelle attività di vigilanza, pulizia e
servizi generali
2.6 Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali
Trattandosi di un Comprensivo, ciascun plesso di cui il nostro Istituto consta è caratterizzato dalle
proprie attrezzature ed infrastrutture materiali. Si elenca di seguito il fabbisogno di tali materiali:
Materiali atti ad allestire una sala multimediale nella scuola dell’infanzia;
N° 10 PC per permettere il ripristino dell’uso dell’aula informatica nella scuola primaria;
N° 45 PC per permettere il ripristino dell’uso delle tre aule informatiche della secondaria di
primo grado;
N° 21 PC portatili da collegare alle LIM nelle classi della secondaria di primo grado;
N° 3 stampanti per ciascun laboratorio informatico della Secondaria di primo grado;
Potenziamento della rete wireless in tutti i plessi.
2.7 Scelte conseguenti alle priorità
In base alle priorità emerse dal RAV e dall’analisi dei contenuti del comma 7 dell’art.1 della legge 107/15, affiancheranno le consolidate attività formative curriculari di accoglienza, continuità e orientamento, le seguenti scelte progettuali - da realizzare in orario extracurriculare - in cui sono state tradotte le azioni ritenute necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati per la messa in atto del processo di miglioramento.
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PROGETTO 1
Priorità di riferimento: Incrementare la percentuale di studenti che si attesta sui livelli 4 e 5 dei risultati INVALSI
Obiettivo del comma 7: lettere a) e b)
Denominazione progetto “La matematica intorno a noi”
Destinatari Alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado
Traguardo di risultato Incrementare di almeno 3 punti le percentuali di studenti che si attestano sui livelli 4 e 5 dei risultati INVALSI
Obiettivo di processo Adeguare la didattica ai criteri utilizzati dal SNV per la generazione delle prove
Situazione su cui interviene Si intende intervenire sulla revisione delle pratiche didattiche, nonché sulle metodologie utilizzate, al fine di porre gli alunni in situazioni che descrivono contesti reali, nei quali mettere in gioco conoscenze ed abilità
Attività previste Progettazione e somministrazione di prove autentiche
Risorse umane (ore)/area - 20 ore per ordine di scuola - N°2 Docenti area scientifica per ogni ordine di scuola (con l’eventuale
supporto dell’organico di potenziamento)
Altre risorse necessarie LIM
Indicatori utilizzati Risultati delle verifiche in iniziali, in itinere e finali
Stati di avanzamento Confronto degli gli esiti delle prove di verifica effettuate negli anni
Valori/situazione attesi - Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate - Una adeguata correlazione tra i risultati INVALSI e il voto di classe
Denominazione progetto “Informiamoci!”
Destinatari Alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado
Traguardo di risultato Incrementare di almeno 3 punti le percentuali di studenti che si attestano sui livelli 4 e 5 dei risultati INVALSI
Obiettivo di processo Adeguare la didattica ai criteri utilizzati dal SNV per la generazione delle prove
Situazione su cui interviene Si intende intervenire sulla revisione delle pratiche didattiche, nonché sulle metodologie utilizzate, al fine di porre gli alunni in situazioni che descrivono contesti reali, nei quali mettere in gioco conoscenze ed abilità
Attività previste Progettazione e somministrazione di prove autentiche utilizzando notizie di attualità pubblicate dai principali mezzi di informazione
Risorse umane (ore)/area - 20 ore per ordine di scuola - N°2 Docenti area linguistica per ogni ordine di scuola (con l’eventuale
supporto dell’organico di potenziamento)
Altre risorse necessarie LIM
Indicatori utilizzati Risultati delle verifiche in iniziali, in itinere e finali
Stati di avanzamento Confronto degli gli esiti delle prove di verifica effettuate negli anni
Valori/situazione attesi - Miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate - Una adeguata correlazione tra i risultati INVALSI e il voto di classe
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PROGETTO 2
Obiettivo del comma 7: lettera h)
Denominazione progetto “Digito ergo sum”
Destinatari Alunni dell’Istituto
Priorità cui si riferisce Educare all’ uso delle nuove tecnologie
Traguardo di risultato Usare in modo critico ed eticamente corretto le tecnologie della società dell’informazione
Obiettivo di processo Promuovere un uso consapevole e corretto delle nuove tecnologie per studio, tempo libero e comunicazione
Situazione su cui interviene Si intende intervenire su tutti i contesti sui quali il digitale ha introdotto cambiamenti, proponendo occasioni di intervento
Attività previste Uscite didattiche sul territorio con dotazione tecnologica (smartphone e/o tablet) da sfruttare per diversi scopi (uso della rete per reperire immagini e informazioni in situazione di lavoro individuale e di gruppo, uso del dispositivo per fotografare e per realizzare riprese video, uso di social network per la condivisione di opinioni e materiali)
Risorse umane (ore)/area - 20 ore per ordine di scuola - N° 2 Docenti di qualsiasi disciplina
Altre risorse necessarie Smartphone, tablet, ipad personali
Indicatori utilizzati Analisi del materiale prodotto
Stati di avanzamento Graduale consapevolezza degli innumerevoli usi delle tecnologie digitali nei vari contesti di vita
Valori/situazione attesi Diventare “digitali” consapevoli
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PROGETTO 3
Obiettivo del comma 7: lettera l)
Denominazione progetto “L’unione fa la forza”
Destinatari Alunni dell’Istituto
Priorità cui si riferisce Prevenire la dispersione scolastica, promuovendo l’inclusione
Traguardo di risultato Padronanza delle competenze sociali
Obiettivo di processo Far incrementare l’autostima e promuovere lo sviluppo di relazioni interpersonali positive
Situazione su cui interviene Si intende intervenire sulle situazioni nelle quali è necessario cooperare con gli altri, prendere decisioni, ipotizzare strategie risolutive, gestire le emozioni, governare le tensioni, accettare le sconfitte, al fine di creare occasioni favorevoli allo sviluppo sociale ed emotivo degli alunni
Attività previste Giochi strutturati distinti per età
Risorse umane (ore)/area - 25 ore per ordine di scuola - N° 2 Docenti di qualsiasi disciplina (con l’eventuale consulenza volontaria di
personale esperto)
Indicatori utilizzati Valutazione del grado di partecipazione (in termini di numero di alunni) alle attività proposte
Stati di avanzamento Osservazione sistematica delle reazioni agli stimoli
Valori/situazione attesi Graduale superamento degli ostacoli
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2.8 Inclusione
Attualmente la scuola italiana è caratterizzata dalla presenza di classi estremamente eterogenee. Il
docente si trova a relazionarsi, infatti, con alunni che presentano non solo stili cognitivi differenti, ma
anche disabilità, situazioni di svantaggio sociale, culturale e linguistico, difficoltà specifiche o generiche
di apprendimento. Pertanto, per rispondere in modo adeguato ai bisogni formativi di una grande varietà
di studenti e muoversi nel rispetto di tutte le diversità, il nostro Istituto intende imperniare l’intervento
educativo su una didattica per competenze, la quale, accogliendo le caratteristiche e le potenzialità di
ciascun alunno, è, per sua natura, una didattica inclusiva; si intende, attraverso essa, infatti, far sì che le
differenze diventino una risorsa da valorizzare e da cui partire per promuovere un processo di
apprendimento in cui tutti siano partecipi. Il Collegio Docenti ha, pertanto, elaborato, in linea con i
dettami dei documenti ministeriali (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia
e del primo ciclo d’istruzione – Settembre 2012), un curricolo verticale, ritenendo la verticalità un
indicatore della qualità e della produttività del sistema formativo. Per il pieno raggiungimento dello
scopo il lavoro curriculare sarà affiancato da attività extracurriculari. Si riporta in seguito un quadro
sinottico che riassume il numero e le tipologie di alunni BES per ogni plesso:
INF
AN
ZIA
N° TOTALE ALUNNI
ALUNNI DA
ALUNNI DSA
ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO (NON ITALOFONI) O SOCIOECONOMICO E CULTURALE
123
7
/
/
PR
IMA
RIA
N° TOTALE ALUNNI
ALUNNI DA
ALUNNI DSA
ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO (NON ITALOFONI) O SOCIOECONOMICO E CULTURALE
175
11
/
2
Pag. 18 di 21
SE
CO
ND
AR
IA
N° TOTALE ALUNNI
ALUNNI DA
ALUNNI DSA
ALUNNI CON SVANTAGGIO LINGUISTICO (NON ITALOFONI) O SOCIOECONOMICO E CULTURALE
428
37
2
5
Al fine di avvalersi di criteri condivisi (RAV sezione 3.1 c e 3.3 a, punti di debolezza) il gruppo di lavoro
per l’inclusione ha elaborato:
un modello di griglia per l’individuazione di alunni con BES (Allegato 3);
un modello di Piano Educativo Individualizzato (PEI) (Allegato 4);
un modello di Piano Didattico Personalizzato (PDP) per alunni con BES (Allegato 5);
adottato il modello ministeriale per l’elaborazione del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI).
Pag. 19 di 21
2.9 Verifica e valutazione delle competenze
Le valutazione di profitto e di competenza assolvono due funzioni diverse; esse infatti, non sono sovrapponibili, ma possono coesistere: mentre la prima indaga su conoscenze ed abilità, ha una polarità negativa e una positiva, la seconda rende conto di ciò che una persona sa fare in contesti diversi e con quale grado di autonomia e responsabilità; pertanto, essa non può che essere sempre positiva.
La competenza, dunque, può essere valutata soltanto mettendo gli alunni in azione di fronte a situazioni, problemi, prodotti da realizzare; essa è osservabile in compiti significativi, unità di apprendimento, prove autentiche. Diversi sono gli strumenti che permettono tale valutazione: griglie di osservazione, diari di bordo, relazione individuale dello studente. Come specificato nei paragrafi 2.4 e 2.5 del presente documento, il nostro Istituto intende usufruire di UDA e di prove autentiche quali strumenti per la valutazione delle competenze.
Come specificato nelle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del
primo ciclo d’istruzione-Settembre 2012 (pagina 14) “Solo a seguito di una regolare osservazione,
documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della
scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo
ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti
verso la scuola del secondo ciclo”.
La CM del 13 Febbraio 2015 ha proposto l’uso, in via sperimentale, di un modello unico per la certificazione delle competenze. Il nostro Istituto nell’anno scolastico 2014/15 ha abbracciato tale proposta (RAV sezione 2.3), confermandone, anche per l’anno scolastico 2015/16 l’adozione.
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Sezione 3: Formazione
3.1 Piano di formazione personale docente
Le Indicazioni Nazionali 2012 hanno posto come inderogabile la necessità di un approccio, da parte dei
docenti, alla didattica per competenze. Si rendono opportuni, quindi, percorsi formativi tesi a fornire
informazioni, strumenti culturali ed operativi, indicazioni di lavoro indispensabili all’attuazione di una
pratica didattica incentrata sulle competenze; parimenti importante risulta l’acquisizione di criteri di
valutazione al fine di certificare in maniera adeguata, al termine del primo ciclo di istruzione, le
competenze stesse. Una didattica per competenze trova il suo naturale complemento nella didattica
laboratoriale, basata sul learnig by doing; tale metodologia non può prescindere dall’uso delle nuove
tecnologie informatiche.
Secondo il comma 124 dell’art. 1 della legge 107/15, " “la formazione in servizio dei docenti di ruolo è
obbligatoria, permanente e strutturale”. Pertanto, ogni scuola è chiamata ad individuare le attività di
formazione per i docenti di ruolo sulla base del Piano Nazionale per la Formazione - predisposto
ogni tre anni dal MIUR - che siano coerenti con il piano di miglioramento ed il PTOF. In attesa
dell’emanazione del Piano Nazionale per la Formazione, il nostro Istituto, tenuto conto di quanto
esposto precedentemente, di quanto emerso dal RAV e degli obiettivi di miglioramento, ritiene che il
piano di formazione debba interessare:
le metodologie didattiche innovative, con particolare riferimento al potenziamento delle
metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;
le competenze digitali;
l’aggiornamento sulla tematica inclusione.
Si riporta in seguito uno schema comprensivo di riferimenti alle priorità e alla collocazione temporale.
TEMATICA AMBITO DI RIFERIMENTO
N° ORE E COLLOCAZIONE
TEMPORALE
Metodologie didattiche
innovative
RAV sezione 1.4 – Vincoli 50 h;
Settembre-Novembre 2016
Competenze digitali RAV sezione 3.1 – Punti di debolezza 30 h; Gennaio - Febbraio 2017
Inclusione RAV sezione 3.3 – Punti di debolezza 30 h; Ottobre 2016
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3.2 Piano di formazione personale ATA
Per quanto non sia rientrata tra le priorità emerse dal RAV, si ritiene che la formazione del personale
ATA rappresenti una leva strategica per garantire elevati standard qualitativi all’interno del sistema
scolastico. La crescita professionale del personale dell’area amministrativa, in particolare, rappresenta la
necessaria condizione per raggiungere livelli adeguati di funzionalità organizzativa; pertanto, le azioni
ritenute determinanti per proseguire il percorso di implementazione delle competenze riguardano le
seguenti tematiche:
il processo di dematerializzazione delle attività di segreteria;
il Codice dell’Amministrazione Digitale: dati aperti, albo on line e amministrazione trasparente.
Si riporta in seguito uno schema comprensivo di riferimenti alle tematiche oggetto della formazione e
alla collocazione temporale.
TEMATICA N° ORE E COLLOCAZIONE
TEMPORALE
Dematerializzazione 25 h;
Settembre-Novembre 2016
Amministrazione trasparente 30 h; Gennaio - Febbraio 2017
3.3 Azioni coerenti con il Piano nazionale per la scuola digitale
In coerenza con la legge 107/15, che ai commi da 56 a 59 informa sul Piano nazionale per la scuola
digitale, nonché sui suoi obiettivi, il nostro Istituto ha effettuato le seguenti scelte:
Formazione del personale docente (paragrafo 3.1 del presente documento; comma 58, lettera
d));
Formazione del personale ATA (paragrafo 3.2 del presente documento; comma 58, lettere c)
ed e))
Attività mirate allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti (progetto 2, paragrafo 2.6
del presente documento; comma 58, lettera a));
Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali (paragrafo 2.5 del presente documento);
comma 58, lettera b)).
Si attende, inoltre, in relazione alla diffusione di pratiche innovative, soluzioni metodologiche e
tecnologiche, il supporto del docente animatore digitale, già individuato in sede collegiale ed in attesa di
apposita formazione.