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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “G. Tentindo” PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2017/2018- 2018/2019 Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Angela Paletta) UNIONE EUROPEA

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“G. Tentindo”

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

ANNI SCOLASTICI 2017/2018- 2018/2019

Il Dirigente Scolastico

(Prof.ssa Angela Paletta)

UNIONE EUROPEA

FONDO SOCIALE EUROPEO

Ministero della Pubblica Istruzione

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ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’ISTITUTO

PARAGRAFO 1.1.

Tipologia, sede

centrale ALTRE SEDI,

PLESSI E INDIRIZZI

Istituto Comprensivo “G. Tentindo”

Sede Centrale: Scuola dell’Infanzia “G. De Maria” - Scuola Primaria “C. Nazzaro” –

Scuola secondaria di 1° grado Via Forno,5

Telefono. 0825985062 – 0825981596

Altre Sedi:

• Scuola dell’infanzia – Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° Grado – via

San Martino - Lapio

Telefono 0825982012

• Scuola dell’infanzia – Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° Grado – via

Provinciale – San Mango sul Calore

Telefono: 082775003

• Scuola Primaria via Cittadella - Salza Irpina

Telefono 0825981588

PARAGRAFO 1.2

CONTATTI

Mail: [email protected]

Pec : AVIC [email protected]

Mail D.S.: [email protected]

PARAGRAFO 1.3

IL SITO SCOLATICO

Sito internet http://www.ictentindo.gov.it

Sito facilmente consultabile dall’utenza, le principali aree d’interesse sono collocate sulla

Home page e possono essere facilmente consultabili

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

“G.Tentindo”

Piano triennale dell’offerta formativa

anno scolastico 2017/2018

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PARAGRAFO 1.4

LA VISION

DELL’ISTITUTO

Non uno di meno

“Non c'è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”

Don Lorenzo Milani

“Ciò che sono è abbastanza, se solo posso esserlo”

C. Rogers

“Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano

insieme, con la mediazione del mondo.

Nessuno libera nessuno, nessuno si libera da solo: ci si libera insieme”

P. Freire

Chiunque abbia amato la propria professione di insegnante sa che la prima ed

ultima preoccupazione di ogni giornata lavorativa è quella di non aver lasciato

nessuno dei bambini indietro, non aver lasciato nulla di intentato ed averlo fatto

rispettando, dei bambini l’unicità, la realtà sociale e familiare, le condizioni

emotive ed affettive.

Ebbene cambiando ruolo questa diventa una occupazione generalizzata, non più

solo all’interno di una classe, l’obiettivo diventa rendere sistemico questo pensiero

e sistemiche le pratiche connesse.

La Costituzione Italiana recita principi (artt. 2, 3, 9, 30 e 33) attuali ma che

vanno tutti inverati attraverso pratiche che le Autonomie scolastiche nella loro

discrezionalità devono saper rendere esigibili attraverso azioni concrete

realizzando quel successo formativo che fu alla base del grande rinnovamento

della stagione della autonomia scolastica.

Il percorso di un istituto comprensivo accompagna una stagione evolutiva delle

bambine e dei bambini che è fondamentale, stagione in cui le bambine ed i bambini

pongono le basi per costruire ciò che sarà il loro percorso formativo e di vita.

La nostra responsabilità è dunque altissima e noi tutti dobbiamo prefiggerci lo

scopo di essere all’altezza dei compiti istituzionali che sono richiesti alla

istruzione pubblica di stato fortemente voluta dai Padri Costituenti che con essa

vollero dare vita ad un paese libero e laico e ad un mondo in cui ci fosse posto per

tutti.

Alla scuola tuttavia oggi è richiesto molto di più, d’essere all’altezza delle sfide

della società della conoscenza, di saper fornire una chiave di lettura della

società liquida, una scuola-tuttologa all’altezza della complessità dei tempi che

viviamo.

Nell’affrontare questa sfida difficile ma entusiasmante al tempo stesso ci sono

alcune idee-guida che fungono da stelle polari di scelte fondanti.

Intanto il fatto che non tutti i nostri allievi sono uguali, non arrivano a scuola con

punti di partenza omogenei. Soprattutto arrivano già profondamente strutturati

in conseguenza delle condizioni socio-culturali in cui sono cresciuti nei primi tre

anni della loro vita.

Questa semplice constatazione è l’unico e corretto punto di partenza su cui

innestare un’osservazione che sia rispettosa dei bambini e delle bambine, non

giudicante, rispetto alla loro provenienza; questa capacità è la nostra carta di

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presentazione, la nostra capacità di accoglienza perché “Se si perde loro (gli

ultimi) la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.

La diversità irripetibile di ognuno va accompagnata nel percorso di crescita a

svilupparsi verso il miglior modo d’essere per sé, a scoprire se stessa, i propri

bisogni, la propria volizione, i propri talenti. In ogni bambina ed in ogni bambino c’è

già tutto ciò che occorre ad essere il meglio di sé: il nostro compito è farlo uscire

fuori, questo sé meraviglioso. Questo è il compito di ogni educatore: essere un

facilitatore, un accompagnatore, una guida, un maieuta.

L’educazione, l’emancipazione verso la propria evoluzione di individuo non è mai un

processo teorico e neppure solitario: esiste realmente come processo collettivo.

E in tal senso la nostra responsabilità di adulti è immensa e richiede una

riflessione costante sulla congruenza dei nostri comportamenti di educatori:

l’esempio che diamo, la capacità di condivisione tra noi adulti e tra adulti e

bambine e bambini, la nostra disponibilità a metterci costantemente in

discussione, coscienti di essere in un percorso di crescita continuo, la nostra

capacità di apprendere sempre e comunque sono elementi imprescindibili nella

costruzione di un processo di crescita sano e positivo.

Abbiamo il dovere di offrire alle nostre allieve e ai nostri allievi una gamma, la più

vasta possibile, di opportunità di formazione e di esperienza perché è su queste

che loro si cimenteranno sperimentando sé stessi, le proprie attitudini, le proprie

frustrazioni, la propria motivazione nel loro percorso di crescita.

Offrire opportunità significa essere all’altezza del senso di meraviglia dei

bambini, delle loro osservazioni spiazzanti, del dolore inespresso, della loro

capacità di gioire con poco.

SEZIONE N°2 IL CONTESTO SOCIO – ECONOMICO E CULTURALE

Il comune di Chiusano di San Domenico, situato alle falde occidentali del monte

Tuoro è a forte vocazione turistica-ambientale e, pertanto, è meta privilegiata per le

escursioni al monte Tuoro ed a tutte le numerose colline presenti nel suo circondario.

Il territorio, ricco di acque ed importanti sorgenti, è caratterizzato da culture di

cereali, castagneti e vigneti nonché da estesi pascoli che offrono cibo ai numerosi ovini

e bovini allevati sul territorio. La produzione del formaggio

Il paese, che conta 2428 abitanti, conserva i ruderi dell’antico castello medioevale di

San Domenico e quelli dell’Eramo, testimonianza del passaggio di San Guglielmo.

Importanti sono le dimore storiche del 600 di Palazzo Carafa e Palazzo De Francesco

nonché la Chiesa settecentesca (a croce latina) di Santa Maria degli Angeli

IL territorio di Lapio si estende su un colle della media valle del Calore. L’attività

economica, un tempo prevalentemente agricola intensiva, è andata nel corso degli

ultimi decenni specializzandosi in alcuni settori: viticoltura e olivicoltura.

Si ricavano due vini D.O.C.G. il “Fiano” e il “Taurasi” nonché l’olio “Ravece”

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PARAGRAFO 2.1

IL CONTESTO SOCIO-

ECONOMICO E

CULTURALE

DELL’ISTITUTO

extravergine di oliva.

Sono sorte numerose piccole industrie per la produzione di album fotografici. Si

contano ormai pochi artigiani (legno, ferro, lavorazione alluminio).

Il paese, che conta 1576 abitanti, si presenta accogliente, pulito e con spazi ben

distribuiti che consentono una buona qualità della vita, specialmente per i bambini e i

ragazzi. La piazza è ancora un punto di riferimento e di ritrovo per la vita sociale e

culturale. Vanta numerose tradizioni, i Misteri del Venerdì Santo, il teatro, le fiere in

occasione delle festività religiose.

Sono presenti numerosi resti storici: Palazzo dei Filangieri, Resti del Convento di S.

Maria Degli Angeli, Chiese di varia epoca storica ed il “Ponte Principe”, ultimamente

rivalutato.

Il comune di Salza Irpina, conta 785 abitanti, si trova alle falde del Monte Serrone,

in una ridente vallata attraversata dal torrente Salzola. posto a 540 metri di altitudine,

circondato da campagne fortemente urbanizzate.

Salza è stata a lungo famosa per i suoi artigiani fabbricanti di scarpe; oggi, purtroppo,

le antiche botteghe dei calzolai sono scomparse e di esse non resta che un vago

ricordo.

Il territorio comunale, ricco di sorgenti, ha una buona produzione di castagne, uva,

ortaggi e frutta.

Le sue origini antichissime sono attestate da importanti ritrovamenti (sepolcreti e

reperti archeologici che testimoniano la presenza dell'uomo nella zona fin dall'età

romana) che la pongono al centro di una interessante zona turistica.

Il borgo ha origini medioevali e si è sviluppato a partire dal XIII secolo. E’ stato di

proprietà di diverse famiglie feudatarie, tra cui i Caracciolo e i Cattaneo di

Sannicandro.

Il comune di San Mango sul Calore, completamente distrutto a seguito del sisma

dell’80 e successivamente ricostruito conta risulta accogliente con spazi ben distribuiti

e funzionali alla vita di comunità.

Sono presenti sul territorio resti di antiche civiltà: Chiesa di sant’Anna, del Carmine e

Ponte Romano, attualmente restaurati, costituiscono parte di indagine e studio delle

civiltà che esprimono.

L’ambito territoriale del Comune di San Mango sul Calore risulta caratterizzato da

attività economiche a carattere agricolo e industriale. Il settore terziario ha assunto

notevole sviluppo per le attività legate ai servizi pubblici e all’area industriale.

L’altitudine risulta di 475 m. sul livello del mare.

Sono presenti sul territorio resti di antiche civiltà: Chiesa di Sant’Anna, del Carmine e

Ponte Romano, attualmente restaurati, costituiscono parte di indagine e studio delle

civiltà che esprimono.

I quattro comuni appartenenti all'Istituto “G. Tentindo “sono molto simili come

tessuto sociale e, pur avendo le proprie peculiarità, presentano le stesse

problematiche.

La struttura occupazionale media delle famiglie, è per lo più di tipo impiegatizio o

riferita ad una economia agro- pastorale con qualche punta di attività artigianale ed

imprenditoriale.

Le famiglie sono abbastanza sensibili alle problematiche scolastiche e, generalmente,

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rispondono alle iniziative della scuola.

Nel tempo extrascolastico gli alunni hanno scarse possibilità di incontrarsi, di stare

insieme, di giocare, non avendo strutture adeguate: palestra. centri sportivi e

ricreativi.

Le associazioni socio- culturali (laiche e civili) presenti sul territorio operano in

sinergia con la scuola e sono da ulteriore stimolo culturale: l’oratorio, il comune, la pro

loco, la misericordia e il forum giovanile. La scuola, aprendosi al dialogo e al confronto

con tutte le agenzie educative, mira alla realizzazione di un progetto territoriale

integrato a favore degli alunni in vista di migliori e più prestigiosi traguardi formativi.

In tale ottica da anni accoglie proposte di sicuro valore formativo quali concorsi o

iniziative culturali di enti, di associazioni e di strutture socio sanitarie consorzio dei

servizi sociali) instaurando partnership e accordi di rete.

SEZIONE N.3 LA PIANIFICAZIONE CURRICOLARE

PARAGRAFO 3.1

SCUOLA

DELL’INFANZIA

L’istituto Comprensivo comprende tre Scuole dell’infanzia.

Tutti i plessi funzionano con le seguenti modalità

• Orario

Da lunedì al venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,20

• Servizi

- n. 3 sezioni - Chiusano di S.D.

- n. 2 sezioni - Lapio

- n. 1 sezioni - San Mango sul Calore

- n. docenti:

- 12 docenti di base

- 3 docenti di sostegno

- 2 docenti di IRC

- alunni: 100

L’istituto Comprensivo comprende quattro Scuole Primarie che funzionano con

modalità oraria diversa

➢ Chiusano: lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8,20 alle ore 16,30

Martedì, giovedì e sabato dalle ore 8,20 alle 0re 13,30

➢ Lapio: dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30

➢ San Mango: dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle 13,30

➢ Salza: dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle 13,30

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PARAGRAFO 3.2.

SCUOLA PRIMARIA

• Servizi

- n. 5 classi - Chiusano di S.D.

- n. 4 classi - Lapio

- n.3 classi - San Mango sul Calore

- n. 2 classi - Salza Irpina

- n. docenti: 24 docenti posto comune + 2 docenti specialisti di inglese

- 6 docenti di sostegno

- 2 docenti di IRC

- alunni: 173

PARAGRAFO 3.3

CURRICOLO DI BASE

PRIMARIA

DISCIPLINA ORE SETTIMANALI

Italiano 6/7

Arte e Immagine 2

Storia 2

Geografia 2

Matematica 6/7

Scienze 2

Tecnologia 2

Inglese 1/3

Scienze motorie 2

Religione 2

PARAGRAFO 3.4

SCUOLA SECONDARIA

L’istituto Comprensivo comprende tre Scuole Secondarie di primo Grado.

plessi funzionano con modalità Oraria diverse

• Chiusano: dal lunedì al sabato dalle ore 8,25 alle ore 13,25

• Lapio: martedì, giovedì e sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30

lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 8,30 alle 16,30

• San Mango: dal lunedì al sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30

• Servizi

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DI PRIMO GRADO - n. 3 classi plesso Chiusano

- n. 3 classi plesso Lapio

- n. 2 classi plesso San Mango di cui una pluriclasse)

- n. 23 docenti

- n. 4 docenti di sostegno

- n. 2 docenti di IRC

- n. alunni: 123

PARAGRAFO 3.5

CURRICOLO DI BASE

SECONDARIA

MATERIA ORE SETTIMANALI

Italiano 5

Storia 2

Geografia 1

Matematica 4

Scienze naturali e sperimentali 2

Tecnica 2

Arte 2

Inglese 3

Francese 2

Spagnolo 2

Educazione Fisica 2

Religione 2

PARAGRAFO 3.6

Il CURRICOLO

VERTICALE

Il nostro curricolo, “cuore didattico” del Piano dell’Offerta Formativa, ha come punto di riferimento:

➢ le Indicazioni Nazionali del 2012 e quindi si articola tenendo conto del PROFILO DELLO STUDENTE al termine del Primo ciclo d’istruzione, dei TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE e degli OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO specifici di ogni disciplina;

➢ la Raccomandazione del Parlamento europeo del 18/12/2006 sulle COMPETENZE CHIAVE PER L’APPRENDIMENTO PERMANENTE

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➢ Il D.M. n. 139/2007 – Il nuovo obbligo di Istruzione – che ha introdotto le COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA le quali, con l’elevamento dell’obbligo di istruzione a dieci anni, intendono favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale.

➢ Il Decreto legislativo n. 13 del 16 gennaio 2013 – MIUR – Sistema nazionale di certificazione delle competenze che ha stabilito la certificazione delle competenze acquisite dall’alunno al termine della Scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado.

E’ un curricolo verticale che si basa su elementi di sviluppo graduale e progressivo delle conoscenze, delle abilità, delle attitudini e disposizioni personali dell’allievo, delle competenze e presenta due aspetti fondamentali per un processo di crescita e di apprendimento armonico, la continuità del percorso formativo e l’orientamento nel discernimento dell’identità personale.

A partire dal curricolo, i docenti individuano le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione delle discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal Regolamento dell’autonomia scolastica.

PARAGRAFO 3.7

PROGETTI PER

L’AMPLIAMENTO ED

ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA (SCUOLA

DELL’INFANZIA)

L'istituto promuove l'attivazione di vari progetti, che rappresentano un arricchimento e un ampliamento dell'Offerta Formativa. I diversi percorsi progettuali : -sono coerenti con le finalità del P.O.F. -si inseriscono pienamente e trasversalmente nella programmazione didattica- educativa - nascono anche dal coinvolgimento delle Istituzione sul territorio e realizzano una continuità tra scuola, luoghi e momenti diversi della vita dello studente -coinvolgono gli alunni dei diversi ordini di scuola -approfondiscono alcune attività disciplinari dei vari ordini di scuola. Tutte le attività pianificate per l'ampliamento e/o arricchimento dell'offerta formativa vengono costantemente monitorate e valutate al fine di verificarne efficacia ed efficienza, nell'ottica del miglioramento continuo.

➢ Macroprogetto d’Istituto: “C’era una volta…viaggio tra le antiche arti e i

mestieri nell’epoca della tecnologia”

➢ Progetto L2 bambini di 5 anni (plesso Chiusano)

➢ Progetto Continuità Infanzia-Primaria: “codiLAVORIamo” – Plessi di

Chiusano, Lapio e San Mango

➢ Progetto Continuità Infanzia-Primaria Salza “Dame El Cinco…Mr and Miss

potato”

➢ Progetto lettura: “Il Lavoro raccontato” – Tutti i Plessi

➢ Progetto “La solidarietà: La raccolta dei tappi”

➢ Progetto giornalino “La scuola …In-forma”

PARAGRAFO 3.8

PROGETTI PER

L’AMPLIAMENTO ED

ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA (SCUOLA

PRIMARIA)

➢ Macroprogetto d’Istituto: “C’era una volta…viaggio tra le antiche arti e i

mestieri nell’epoca della tecnologia”

➢ Inglese/Spagnolo - Plesso di Salza

➢ Progetto: “Musica è ritmo di emozioni” – Primaria S. Mango e classi2° -3°

primaria Chiusano

➢ Progetto Concorso Giornalistico “ Carlo Nazzaro” – Plesso di Chiusano

➢ Progetto “La Cattura dell’Orso” – Plesso di Chiusano

➢ Progetto Continuità Infanzia-Primaria: “codiLAVORIamo”

➢ Progetto lettura: “Il lavoro raccontato” – Tutte le classi di tutti i Plessi

➢ “School Movie” – Plesso di Chiusano

➢ “La mia scuola: palcoscenico d’inclusione e partecipazione” – Tutti i Plessi

➢ Progetto legalità: “Percorsi di legalità” –Classi quinte di tutti i plessi

➢ Progetto “La solidarietà: La raccolta dei tappi”

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➢ Progetto giornalino “La scuola …In-forma”

➢ Progetto Nazionale "Sport di classe" classi IV e V di tutti i Plessi

➢ Percorso di preparazione alla certificazione Cambridge livello A1

PARAGRAFO 3.9

PROGETTI PER

L’AMPLIAMENTO ED

ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA

FORMATIVA (SCUOLA

SECONDARIA DI

PRIMO GRADO)

➢ Macroprogetto d’Istituto: “C’era una volta…viaggio tra le antiche arti e i

mestieri nell’epoca della tecnologia”

➢ Progetto di recupero inglese e italiano

➢ Potenziamento dei Linguaggi Artistico-Espressivi – Tutti i Plessi

➢ Progetto “Continuità” con la Primaria- Tutti i Plessi

➢ Progetto “Orientamento “ – Tutti i Plessi

➢ Progetto lettura: “Il lavoro raccontato” – Tutti i Plessi

➢ “School Movie” – Plesso di Chiusano

➢ “La mia scuola: palcoscenico d’inclusione e partecipazione” – Tutti i Plessi

➢ Progetto Legalità: “Percorsi di legalità” – Tutti i plessi

➢ Progetto “La solidarietà: La raccolta dei tappi”

➢ Progetto giornalino “La scuola …In-forma”

PARAGRAFO 3.10

INCLUSIONE

SCOLASTICA E

SOCIALE-PARI

OPPORTUNITA’ –

PREVENZIONE DI

TUTTE LE

DISCRIMINAZIONI

L’inclusione è un processo dinamico e multifattoriale teso a creare reti di legami

significativi che favoriscano la partecipazione attiva ed organica di tutti gli alunni agli

ambiti fondamentali del vivere democratico, prevenendo i processi di esclusione e

marginalizzazione.

La rimozione delle barriere che ostacolano la partecipazione all’apprendimento da

parte di tutti gli alunni è l’elemento fondamentale dell’educazione inclusiva, che

- impone una revisione e una rivisitazione di tutti gli aspetti del sistema;

- promuove e sostiene il successo scolastico di tutti gli studenti agendo sul senso di

appartenenza e responsabilità individuale e sociale;

- trasforma ogni classe in una comunità di apprendimento, un’entità di gruppo

cooperativa che è dotata di coesione;

- promuove l'auto riflessione, alimenta il senso di appartenenza. I membri della

comunità di apprendimento lavorano quotidianamente a obiettivi comuni basati sulla

relazione faccia a faccia rispettando le diverse prospettive, valori e stili di vita.

La nostra scuola, sensibile alle problematiche degli alunni, progetta e realizza percorsi

formativi che facilitano la loro integrazione nella realtà non solo scolastica attraverso

una rete di relazioni e una rete organizzativa in grado di valutare la qualità dei propri

interventi didattici ed educativi. Pensare all’alunno all’interno della scuola significa

accogliere e valorizzare ogni soggetto nella sua unicità in quanto ciascuno porta con sé

delle risorse che possono essere messe a disposizione degli altri. La presenza di un

alunno con difficoltà è un’occasione per tutte le persone presenti nella scuola, per

scoprire e vivere quei valori che sono alla base dell’educare alla conoscenza e

all’attenzione dei bisogni degli altri, alla disponibilità nell’aiutare e nell’accogliere al

fine di creare una comunità in cui ciascuno possa:

✓ Sentirsi partecipe e accettato;

✓ Dare e ricevere;

✓ Prendersi cura dell’altro;

✓ Essere responsabile dell’altro;

Per creare una cultura dell’inclusione è importante, dunque, che all’interno della

scuola, la risorsa alunni venga attivata e che si costruisca un clima di solidarietà nei

confronti dei compagni in difficoltà.

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(il P.A.I. è allegato al PTOF)

PARAGRAFO 3.11

AMBIENTI DI

APPRENDIMENTO

SUPPORTATI DALLE

TECNOLOGIE DIGITALI

Le Scuole Primarie e Secondarie dell’I.C. di Chiusano di San Domenico, nei vari plessi,

sono dotate di laboratori di informatica con i pc collegati ad internet. Sono inoltre

presenti due laboratori mobili nei plessi di Lapio e San Mango sul Calore.

Per favorire la diffusione delle competenze digitali, l’Istituto ha organizzato ed aderito

a progetti in rete con altre scuole per attività di formazione nell'ambito del PNSD.

Nell'Istituto è stato individuato L'Animatore Digitale e il team per l'innovazione, per

“favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche

legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno

sul territorio del piano nazionale scuola digitale”. Il suo profilo (cfr. Azione #28 del

PNSD).

PARAGRAFO 3.12

LA VALUTAZIONE E LA

CERTIFICAZIONE DELLE

COMPETENZE

Ai sensi dell'art. 1 d D.LGS 62/2017, la valutazione ha per oggetto il processo

formativo e i risultati di apprendimento delle alunne e degli alunni, concorre al

miglioramento degli apprendimenti e al successo formativo, documenta lo sviluppo

dell'identità personale e promuove l'autovalutazione in relazione all'acquisizione di

conoscenze, abilità e competenze. La valutazione viene espressa con voto in decimi e

viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe per la scuola

primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado

Al fine di garantire equità e trasparenza, il collegio dei docenti ha deliberato i criteri e

le modalità di valutazione degli apprendimenti e del comportamento che vengono

inseriti nel PTOF e resi pubblici, al pari delle modalità e dei tempi della

comunicazione alle famiglie. In particolare, considerata la funzione formativa di

accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento

continuo, il collegio dei docenti, nelle sue articolazioni funzionali (I Dipartimenti), ha

esplicitata la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di

apprendimento definendo i descrittori per ciascuna disciplina.

Ha, inoltre, definito i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e

all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a

6/10 in una o più discipline, pubblicati in allegato.

La valutazione del comportamento delle alunne e degli alunni (art. 2) viene espressa,

per tutto il primo ciclo, mediante un giudizio sintetico che fa riferimento allo sviluppo

delle competenze di cittadinanza e, per quanto attiene alla scuola secondaria di primo

grado, allo Statuto delle studentesse e degli studenti e al Patto di corresponsabilità. Il

collegio dei docenti ha definito i criteri per la valutazione del comportamento,

determinando anche le modalità di espressione del giudizio.

Dall' anno scolastico 2017/18 per tutte le alunne e tutti gli alunni di scuola primaria e

secondaria di primo grado la valutazione periodica e finale viene integrata con la

descrizione dei processi formativi (in termini di progressi nello sviluppo culturale,

personale e sociale) e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti conseguito.

La valutazione dell'insegnamento della religione cattolica o delle attività alternative,

per le alunne e gli alunni che si avvalgono di tali insegnamenti, viene riportata su una

nota separata dal documento di valutazione ed espressa mediante un giudizio sintetico

riferito all'interesse manifestato e ai livelli di apprendimento conseguiti.

L'Istituzione scolastica certifica l'acquisizione delle competenze progressivamente

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acquisite, al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo, anche al fine

di favorire l'orientamento per la prosecuzione degli studî (D. Lgs. n. 62/2017); si fa

riferimento al profilo dello studente, cosi come definito dalle Indicazioni nazionali

per il curricolo vigenti, alle competenze chiave individuate dall'Unione europea e alla

descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime. Il modello

consente anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative dai docenti

della classe o dal consiglio di classe, sviluppate in situazioni di apprendimento non

formale e informale.

La certificazione, al termine del primo ciclo, è integrata da una sezione, predisposta

e redatta a cura di Invalsi, in cui viene descritto il livello raggiunto dall'alunna e

dall'alunno nelle prove a carattere nazionale per italiano e matematica, e da

un'ulteriore sezione, sempre redatta da Invalsi, in cui si certificano le abilità di

comprensione ed uso della lingua inglese.

PARAGRAFO 3.13

CONTINUITA’

ORIENTAMENTO

Le indicazioni nazionali per il curricolo del 2012 prevedono un itinerario scolastico dai

tre ai quattordici anni progressivo e continuo, per garantire agli alunni un percorso

formativo organico e completo. Per questo è importante attuare un processo di

continuità tra ordini di scuola diversi, sia sul piano progettuale, concordando obiettivi

e strategie comuni, sia sul piano pedagogico, favorendo la conoscenza e l’interazione

tra alunni di età diverse al fine di:

- garantire all'alunno un processo di crescita unitario, organico e completo nei tre

ordini di scuola

- prevenire il disagio e l'insuccesso scolastico

- diminuire il numero di richieste di “nulla osta” verso altri istituti.

La Scuola, inoltre, mira all'orientamento di ciascun alunno, favorendo lo sviluppo

della personalità nelle sue molteplici dimensioni: intellettuale, socio-relazionale,

affettiva. L’orientamento, quindi, costituisce un’azione fondamentale del processo

educativo e formativo che inizia dalla Scuola dell'Infanzia e accompagna la crescita del

bambino prima e dell'adolescente poi.

PARAGRAFO 3.14

RAPPORTI SCUOLA

FAMIGLIA

• Colloqui bimestrali individuali con le famiglie

• Colloqui pomeridiani su appuntamento durate l’a. S.

SEZIONE N.4: PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA E GOVERNANCE D’ISTITUTO

✓ n. 1 Direttore DSGA

-Provvede a far eseguire gli atti deliberati.

-Predispone i piani di lavoro per il personale.

-Coordina l’attività amministrativa – contabile.

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PARAGRAFO 4.1.A

ORGANIZZAZIONE DEL

PERSONALE ATA

✓ n. 3 assistenti amministrativi

- Svolgono attività diretta e immediata di collaborazione con la Dirigente

Scolastica e il D.S.G.A.

✓ n. 13 collaboratori scolastici

- È addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e

sorveglianza degli alunni e del pubblico.

- Provvede alla pulizia dei locali e al servizio della mensa.

- Collabora con il personale docente.

Sedi collaboratori scolastici

Chiusano di S D

Infanzia n. 2

Primaria/secondaria n. 4

Salza Irpina

Primaria n. 1

Lapio

San Mango sul Calore

Infanzia

Primaria/Secondaria

n.3

n.3

PARAGRAFO 4.1.B

COME CONTATTARE

L’UFFICIO DI

SEGRETERIA

Tel. 0825985083 - 985096

Orari di apertura al pubblico:

Tutti i giorni dalle h. 8:30 alle h. 9:30- dalle h. 12:30 alle 13:30

PARAGRAFO 4.2.

LA DIRIGENTE

SCOLASTICA

Orario di ricevimento:

dal lunedì al venerdì dalle h. 8:30 alle h. 9:30- dalle h. 12:30 alle 13:30

PARAGRAFO 4.3

GLI OO.CC. D’ISTITUTO

CONSIGLIO D’ISTITUTO

Il Consiglio d'istituto (C.d.I.) è l’organo collegiale (D.P.R. 416/1974) formato dalle

varie componenti interne alla scuola e si occupa della gestione e dell'amministrazione

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trasparente degli istituti scolastici pubblici e parificati. Tale organo elabora e adotta atti

di carattere generale che attengono all'impiego delle risorse finanziarie erogate dallo

Stato, dagli enti pubblici e privati. In esso sono presenti i rappresentanti dei

1. Genitori

2. Insegnanti

3. Personale ATA

Il Dirigente Scolastico ne fa parte come membro di diritto. Ogni rappresentanza viene

eletta all'interno della sua componente mediante consultazioni elettorali regolarmente

effettuate all'interno dell'Istituto e il mandato ha validità triennale. La presidenza del

consiglio d'istituto spetta ad un genitore eletto da tutte le componenti del Consiglio con

votazione segreta. Il consiglio, nel suo seno, esprime mediante elezione una GIUNTA

ESECUTIVA, presieduta dal Dirigente Scolastico. Essa ha di norma il compito di

preparare presentare al Consiglio il Programma Annuale. Pur tuttavia nulla vieta al

consiglio di istituto di integrare o prendere iniziative autonome rispetto alle indicazioni

della giunta, che peraltro non ha potere deliberante. Per i componenti dell’assemblea non

spetta alcun compenso a nessun titolo.

PROGRAMMA ANNUALE

CONTO CONSUNTIVO

APPROVAZIONE DEL P.O.F.

(Piano dell’Offerta Formativa)

ACQUISTO E RINNOVO

DELLE ATTREZZATURE

SCOLASTICHE

CONSIGLIO D’ISTITUTO

POTERI DECISIONALI SU

ADATTAMENTO DEL

CALENDARIO E

DELL’ORARIO

SCOLASTICO

PROGRAMMAZIONE DELLE

ATTIVITA’ DI RECUPERO,

DELLE ATTIVITA’

EXTRASCOLASTICHE E DEI

VIAGGI D’ISTRUZIONE

CRITERI GENERALI

RELATIVI ALLA

FORMAZIONE DELLE

CLASSI

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CONSIGLIO D’ISTITUTO

A.S. 2017-2018

Il Consiglio d’ Istituto è formato dai seguenti membri:

o DIRIGENTE SCOLASTICO o PRESIDENTE - componente genitori- o VICE PRESIDENTE – componente genitori – o RAPPRESENTANTI COMPONENTE GENITORI n. 4 o RAPPRESENTANTI COMPONENTE INSEGNANTI n. 6 o RAPPRESENTANTE COMPONENTE ATA

COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è l'Organo Collegiale che formato da tutti i docenti in servizio

presso l'Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il collegio dei docenti, tra gli

organi collegiali della scuola, è quello che ha la responsabilità dell’impostazione

didattico-educativa, in rapporto alle particolari esigenze dell’istituzione scolastica e in

armonia con le decisioni del consiglio di circolo o di istituto. Esso mantiene competenza

esclusiva per quanto attiene agli aspetti pedagogico-formativi e all’organizzazione

didattica e, concorre, comunque, con autonome deliberazione alle attività di

progettazione a livello d’istituto e di programmazione educativa e didattica.

COMITATO DI VALUTAZIONE

Lo status del vecchio Comitato per la valutazione del servizio dei docenti, rubricato

adesso “Comitato per la valutazione dei docenti” ex art.11 del D.Lgs. 297 del 1994 è stato

novellato dal comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge

buona scuola”.

• il Comitato è istituito presso ogni istituzione scolastica ed educativa, senza nuovi

o maggiori oneri per la finanza pubblica; nessun compenso previsto per i

membri;

• dura in carica tre anni scolastici;

• è presieduto dal dirigente scolastico;

• l'organo è composto da: tre docenti dell’istituzione scolastica, di cui due scelti

dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto;

• a questi ultimi si aggiungono due rappresentanti dei genitori, per la scuola

dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione, scelti dal consiglio di istituto;

• un componente esterno individuato dall’ufficio scolastico regionale tra docenti,

dirigenti scolastici e dirigenti tecnici.

Cosa fa:

• individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere

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desunti sulla base di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11; il comma

130 stabilisce che al termine del triennio 2016/2018 sarà cura degli uffici

scolastici regionali inviare al Ministero una relazione sui criteri adottati dalle

istituzioni scolastiche per il riconoscimento del merito dei docenti e che sulla

base delle relazioni ricevute, un apposito Comitato tecnico scientifico nominato

dal Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, predisporrà le linee

guida per la valutazione del merito dei docenti a livello nazionale.

• esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova

per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito

l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti

nel comma 2 dell’art.11 e si integra con la partecipazione del docente cui sono

affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria;

• in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del

servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del

dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale

docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato

opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del

docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di

istituto.

PARAGRAFO 4.4.

I DOCENTI

COLLABORATORI DEL

D.S.

I° Collaboratore

- Collabora con il D.S. con funzioni vicarie nel coordinamento delle attività della

Scuola dell’Infanzia e della Primaria.

- Sostituisce il D.S. quando questi è assente.

II° Collaboratore

- Collabora con il D.S. nel coordinamento delle attività della Scuola Secondaria di I°

grado.

- Sostituisce il D.S. quando è assente anche il vicario.

PARAGRAFO 4.5

PREPOSTI DI PLESSO-

SEDE

Responsabili di plesso

- Sono in numero di sette nominati dal D.S.

- Collaborano con il D.S., presiedono gli incontri di plesso in assenza del D.S.,

curano i rapporti e le comunicazioni con la Dirigenza, l’ufficio di segreteria, le

famiglie e con i docenti all’interno dei singoli plessi

1. Stabilisce ad inizio anno scolastico la distribuzione ottimale degli alunni in

classe;

2. Stabilisce ad inizio anno scolastico se nominare o meno il capoclasse ed altre

figure;

3. Propone al Consiglio di Classe il piano annuale di lavoro dello stesso;

4. Nei consigli di classe parla ai rappresentanti dei genitori a nome di tutti i

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PARAGRAFO 4.6

COORDINATORI DI

CLASSE

docenti;

5. Può rappresentare il Dirigente Scolastico, se a ciò delegato, nei Consigli di dei

Classe e nella riunione che precede l’elezione dei rappresentanti

dei genitori;

6. Riceve genitori di alunni in difficoltà o con problemi a nome dei componenti il

Consiglio di Classe;

7. Coordina e cura, in collaborazione con gli altri membri del Consiglio di Classe, la

stesura, la realizzazione e la verifica del PEI e del PDP per i casi previsti dalla

normativa vigente

8.Prepara e propone al Consiglio di Classe i quadri del 1° e 2° quadrimestre;

9.Raccoglie i piani di lavoro annuali dei Docenti della classe in apposite cartelline e

li consegna al Dirigente Scolastico;

10.Assieme al segretario consegna le schede di valutazione degli alunni sia nel 1°

che nel 2° quadrimestre;

11.Raccoglie fondi e permessi per le uscite didattiche, foto di gruppo e per altre

attività programmate;

12. Raccoglie in apposite cartelline le relazioni finali dei docenti ed eventualmente

i programmi per gli esami di licenza;

13. Prepara e sottopone al Consiglio di Classe la sua relazione finale della classe;

14. Collabora con il responsabile di plesso all’organizzazione e alla buona riuscita

degli esami di Stato;

15. In generale, favorisce buoni rapporti tra tutti i componenti il Consiglio di Classe.

Area 1

Coordinamento

progettazione

curriculare

Area 1

Coordinamento

progettazione

1.Progettazione per competenze (di base

e trasversali)

Ambiti disciplinari e UDA

2.Formazione docenti

3.Aggiornamento PTOF annualità

2017/2018

4.Viaggi d’istruzione, visite guidate, uscite

sul territorio

5.Rapporti EE.LL. e Associazioni

1.Progettazione per competenze (di base

e trasversali)

2.Formazione docenti

3.Aggiornamento PTOF annualità

2017/2018

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PARAGRAFO 4.7

DOCENTI TITOLARI DI

FUNZIONI

STRUMENTALI

curriculare

AREA 1

Esiti degli

apprendimenti

AREA 2

Valutazione

standardizzata

AREA 3

RAV e PDM

correlazione PTOF

4.Viaggi d’istruzione, visite guidate, uscite

sul territorio

5.Rapporti EE.LL. e Associazioni

MACRO AREA

DELLA

MACROAREA DELLA VALUTAZIONE

1.Coordinamento e monitoraggio

valutazione

2.Coordinamento, elaborazione e

innovazione strumenti di valutazione

competenze di base e trasversali

3.Formazione docenti

4.Aggiornamento PTOF

1.Referenza relazione con Invalsi

2.Coordinamento lettura dati invalsi,

monitoraggio, documentazione

3.Coordinamento

somministrazione/correzione

4.Formazione docenti

5.Aggiornamento PTOF

1.Coordinamento RAV,

redazione/monitoraggio

2.Coordinamento PDM,

redazione/monitoraggio

3.Formazione docenti

4.Aggiornamento PTOF

MACRO AREA DELL’INCLUSIONE

1.Coordinamento gruppi GLH-GLHO

2.Predisposizione degli strumenti di

rilevazione delle difficoltà e del disagio e

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AREA 3

RAV e PDM

correlazione PTOF

AREA 2

Area delle

Difficoltà di

apprendimento

Coordinamento delle attività

3.Monitoraggio

4.Lavoro su redazione modello PEI alla

luce del D.L.g.s.66/2017

5.Formazione docenti

6.Aggiornamento PTFOF

1.Coordinamento GLI e per la revisione

del Piano Annuale per l'Inclusione (PAI)

2.Predisposizione degli strumenti di

rilevazione della difficoltà e del disagio e

Coordinamento delle attività

3.Monitoraggio

4.Lavoro su redazione modello PDP alla

luce del D.lgs. 66/2017

5.Formazione docenti

6.Aggiornamento PTOF

PARAGRAFO 4.8

DOCENTI REFERENTI

I Referenti sono responsabili della Progettazione monitoraggio e valutazione delle single

azioni, riferiscono al Dirigente e al Collegio. Sono nominati sulla base delle attività da

svolgere in coerenza con il presente Piano.

PARAGRAFO 4.9

I DOCUMENTI

FONDAMENTALI

D’ISTITUTO

Le fondamentali informazioni e I documenti di principale interesse per l’utenza sono

reperibili sulla Home page del sito dell’Istituto, ai seguenti link:

• Regolamenti (Regolamento d'Istituto e Patto di corresponsabilità)

• Amministrazione trasparente

• PTOF

SEZIONE N.5 IL PERSONALE DELLA SCUOLA

Sulla base di quanto specificato nella sezione 3 Pianificazione curriculare, della serie storica

delle assenze fino a dieci giorni, e delle norme ordinamentali scolastiche si individuano i

seguenti posti-docenti:

SCUOLA Tipologia di posto n. di posti-docenti

infanzia Comune 12

Sostegno 3

Specialiste I.R.C. 2

primaria

Commune 24

Specialiste Inglese 2

Sostegno 6

Specialiste I.R.C. 2

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PARAGRAFO 5.1

IL FABBISOGNO DEL

PERSONALE DOCENTE

Organico di

potenziamento

Attività Ore settimanali

Laboratori musica 8

Laboratori potenziamento linguaggi artistico-espressivi

8H Primaria

16H Secondaria

Laboratori recupero o potenziamento abilità linguistico- espressive e logico-matematiche

2H Primaria

potenziamento logico-matematico 6H Secondaria

recupero o potenziamento Italiano 6 H Recupero o potenziamento Lingue straniere

Laboratori potenziamento competenze digitali

8H Primaria

18H Secondaria

Laboratori potenziamento motoria

8 H Primaria

8H Infanzia

Laboratorio lingua inglese scuola infanzia

6 H Infanzia

PARAGRAFO 5.2

IL FABBISOGNO DEL

PERSONALE ATA

Per effetto di quanto specificato al precedente paragrafo 3 Pianificazione

curriculare e tenuto conto inoltre:

1. Che N° 03 unità di personale CS usufruiscono dei permessi mensili

per assistere familiari con certificazione ex art. 3 co. 3L. 104/1992;

2. Della necessità di garantire l’apertura pomeridiana in due giorni a

settimana in tutti i plessi

in aggiunta al fabbisogno derivante da quanto indicato al precedente

paragrafo 4.1, al fine di mantenere idonei standard di qualità in materia di

vigilanza, pulizia e assistenza agli alunni, si rende necessario integrare le

previsioni relative al predetto personale con la richiesta di ulteriori N° 02

posti di CS e N° 01 posto di AA.

Conseguentemente il fabbisogno finale per il triennio

2016_2019 risulta il seguente:

personale CS: N° 15 posti personale AA: N° 04 posti

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SEZIONE N.6: IL FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE – ATTREZZATURE – MATERIALI

Attivazione di laboratorio musicale € 12000,00

Acquisto attrezzi per l'educazione fisica € 1.300,00

Acquisto di N° 28 tablet € 12.000,00

Acquisto di software didattici € 5.000,00

SEZIONE N.7 PIANI DI MIGLIORAMENTO DERIVANTI DALLA

SEZIONE N°5 DEL RAV EX ART.6 DEL DPR 80/2013

Il Piano di miglioramento è allegato al presente Piano nella SEZIONE PTOF SUL SITO DELLA SCUOLA

PARAGRAFO 7.1

INTRODUZIONE

EPLICATICA

La progettazione del P.d.M. prende le mosse dalle priorità e dagli obiettivi di

processo desunti dal RAV.

Dal calcolo della necessità dell'intervento sulla base del rapporto tra fattibilità e

impatto sono scaturiti i principali obiettivi di processo, che per una migliore

organizzazione sono stati raggruppati in tre aree che corrispondono a due

dimensioni organizzative afferenti alle diverse aree della vita dell'istituto.

Per ciascuna area si è seguita la scansione:

✓ dei risultati attesi e monitoraggio

✓ della specifica degli obiettivi in azioni, con connessa valutazione di

criticità e positività;

✓ della relazione con gli aspetti di innovazione necessari anche alla luce

delle innovazioni introdotte dalla L. 107/2015

Individuata la tempistica

rilevazione/progettazione/realizzazione/monitoraggio/valutazione,

si è passati all'individuazione delle risorse e delle azioni di condivisione interna

ed esterna.

PARAGRAFO 7.2

PRIORITA’/TRAGUARDI EX

SEZIONE 5.1. DEL RAV

Il rapporto di autovalutazione ha messo in evidenza una disomogeneità negli

esiti tra le classi dell'Istituzione Scolastica. Le medie nelle prove

standardizzate sono, in generale, in linea con quelle nazionali, in qualche caso

superiori; ciò non toglie che sia evidente una certa sperequazione nei risultati

all’interno delle singole classi e tra le classi.

Si è inoltre evidenziata la necessità di individuare criteri condivisi di valutazione

delle competenze chiave e di cittadinanza, di orientare gli studenti verso una

scelta consapevole del percorso di studi successivo e di migliorare le attività di

continuità e di monitoraggio dei risultati degli alunni nel percorso si studi

successivo.

Sulla base dell'individuazione delle priorità, sono stati individuati i seguenti

obiettivi di processo:

Area di processo Descrizione obiettivo di processo

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PARAGRAFO 7.3

GLI OBIETTIVI DI

PROCESSO EX SEZ.5.2. DEL

RAV

Curricolo, progettazione

e valutazione

Potenziare la progettualità a livello di

Dipartimenti

Incrementare le fasi di monitoraggio

propedeutiche alla revisione sia della

progettazione che della valutazione educativa

e didattica

Individuare strategie comuni per migliorare

gli esiti degli apprendimenti e garantire

omogeneità degli insegnamenti

Ambiente di

apprendimento

Potenziare la dimensione formativa docente

per garantire in termini organizzativi la

migliore progettazione e fruizione degli

ambienti di apprendimento

Inclusione e

differenziazione

Formalizzare in protocolli organizzativi il

sistema di accoglienza

Organizzare un sistema di apprendimento

organizzativo incentrato sulle metodologie

per l'inclusione

Migliorare il rapporto scuola-famiglia

attraverso un'attenta formazione-

informazione.

Continuità e

orientamento

Realizzare incontri periodici tra docenti delle

classi ponte durante l'intero anno scolastico

Sviluppare percorsi di formazione sulla

didattica orientativa in tutti gli ordini di

scuola

Pianificare attività di orientamento in

raccordo con le realtà produttive e

professionali del territorio

Orientamento strategico

e organizzazione della

scuola

Condivisione della progettazione dell'O.F.

con gli EE.LL. e le agenzie formative del

territorio

Potenziare le azioni di monitoraggio delle

attività svolte per il miglioramento

dell'organizzazione

Sviluppo e

valorizzazione delle

risorse umane

Potenziare la formazione, partendo dalla

rilevazione dei bisogni formativi espressi dal

Collegio

Potenziare la condivisione delle esperienze

formative

Potenziare la ricaduta delle esperienze

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formative nella azione didattica

Integrazione con il

territorio e rapporti con

le famiglie

Potenziare i rapporti di rete per coinvolgere

gli enti e le famiglie nelle attività progettuali

della scuola

SEZIONE N.8: FORMAZIONE DEL PERSONALE: Macroarea: Didattica per competenze,

innovazione metodologica, competenze di base

PARAGRAFO 8.1

LA FORMAZIONE DEL

PERSONALE DOCENTE

TEMATICA AMBITO DI RIFERIMENTO

Stili di Apprendimento e

Metodologie Didattiche:

Cooperative learning, Peer

Teaching, Peer Tutoring, Learning

by Doing, Flipped

INTEGRAZIONE, COMPETENZE

DI CITTADINANZA E

CITTADINANZA GLOBALE

Compiti di realtà, apprendimento

efficace, valutazione autentica e

rubriche valutative

DIDATTICA PER COMPETENZE,

INNOVAZIONE METODOLOGICA

E COMPETENZE DI BASE

Flessibilità organizzativa

Gestione e valorizzazione delle

risorse umane

AUTONOMIA DIDATTICA ED

ORGANIZZATIVA

VALUTAZIONE E

MIGLIORAMENTO

Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi proprietari e/o open source.

COMPETENZE DIGITALI E NUOVI

AMBIENTI PER

L'APPRENDIMENTO

PARAGRAFO 8.2

LA FORMAZIONE DEL

PERSONALE ATA

Digitalizzazione dei servizi di

segreteria

MIGLIORAMENTO CONTINUO

La funzionalità dei servizi di

segreteria

ORGANIZZAZIONE

Gestione delle emergenze SICUREZZA

N.B: Tutti i progetti e le attività sono allegati al Piano Triennale dell’Offerta Formativa e pubblicati

sul sito dell’Istituto:

http://www.ictentindo.gov.it/.

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