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PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE

DELLA CORRUZIONE E PER LA TRASPARENZA

(P.T.P.C.T.)

2017 - 2019

OFFICE RGIONAL DU TOURISME UFFICIO REGIONALE DEL TURISMO REGIONE VALLE DAOSTA

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Indice

1. Introduzione. ................................................................................................................................................. 3

1.1 Processo di adozione del P.T.P.C. ................................................................................................................ 3

2. Gestione del rischio ....................................................................................................................................... 5

2.1 Le aree di rischio obbligatorie ................................................................................................................. 5

2.2 Altre aree di rischio ................................................................................................................................. 6

2.3 Modalit di valutazione delle aree di rischio ........................................................................................... 6

2.4 Misure di prevenzione utili a ridurre la probabilit che il rischio si verifichi ........................................ 12

3. Formazione in tema di anticorruzione ........................................................................................................ 16

4. Codici di comportamento ............................................................................................................................ 16

5. Trasparenza ................................................................................................................................................. 17

6. Altre iniziative ............................................................................................................ 22

6.1 Indicazione dei criteri di rotazione del personale ................................................................................. 22

6.2 Indicazione delle disposizioni relative al ricorso allarbitrato con modalit che ne assicurino la pubblicit e la rotazione .............................................................................................................................. 22

6.3 Elaborazione di direttive della proposta di regolamento per disciplinare gli incarichi e le attivit non consentite ai pubblici dipendenti ................................................................................................................ 22

6.4 Elaborazione di direttive per lattribuzione degli incarichi dirigenziali con la definizione delle cause ostative al conferimento e verifica dellinsussistenza di cause di incompatibilit ...................................... 23

6.5 Definizione di modalit per verificare il rispetto del divieto di svolgere attivit incompatibili a seguito della cessazione del rapporto ...................................................................................................................... 23

6.6 Elaborazione di direttive per effettuare controlli su precedenti penali ai fini dellattribuzione degli incarichi e dellassegnazione ad uffici ......................................................................................................... 24

6.7 Adozione di misure per la tutela del whistleblower .............................................................................. 24

6.8 Predisposizione di protocolli di legalit per gli affidamenti .................................................................. 25

6.9 Realizzazione del sistema di monitoraggio del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dal regolamento, per la conclusione dei procedimenti .................................................................................... 25

6.10 Realizzazione di un sistema di monitoraggio dei rapporti tra lamministrazione e i soggetti che con essa stipulano contratti e indicazione delle ulteriori iniziative nellambito dei contratti pubblici ............. 26

6.11 Indicazione delle iniziative previste nellambito dellerogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari nonch attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere ..................................... 26

6.12 Indicazione delle iniziative previste nellambito di concorsi e selezione del personale ..................... 26

6.13 Indicazione delle iniziative previste nellambito delle attivit ispettive ............................................. 27

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1. INTRODUZIONE

Con la legge 6 novembre 2012, n. 190, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 265 del 13 novembre 2012, e s.m.i. sono state approvate le "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalit nella pubblica amministrazione.". La legge entrata in vigore il 28 novembre 2012. Con tale provvedimento normativo stato introdotto un sistema organico di prevenzione della corruzione, il

cui aspetto caratterizzante consiste nellarticolazione del processo di formulazione e attuazione delle

strategie di prevenzione della corruzione su due livelli. Ad un primo livello, quello nazionale, con il Piano

Nazionale Anticorruzione, approvato dalla ANAC, in qualit di Autorit nazionale anticorruzione e ad un

secondo livello, quello decentrato, nel quale ogni amministrazione pubblica definisce un Piano Triennale di

Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.), che, sulla base delle indicazioni presenti nel P.N.A., effettua

lanalisi e valutazione dei rischi specifici di corruzione e conseguentemente indica gli interventi organizzativi

volti a prevenirli.

Con Decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97, si provveduto alla revisione della legge n. 190/2012 e del decreto legislativo n. 33/2013: Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicit e trasparenza correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dellarticolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), attuativo della delega contenuta nellarticolo 7 della legge n. 124/2015. Finalit generali della delega sono, dunque, la modifica e la semplificazione di alcune disposizioni contenute nella legge n. 190/2012 e nel d.lgs. n. 33/2013 - attraverso, in particolare, la precisazione dellambito soggettivo di applicazione della disciplina e la riduzione degli oneri a carico delle PP.AA. - per superare le numerose criticit emerse nellattuazione di tale normativa. LANAC, inoltre, ha adottato il Piano Nazionale Anticorruzione 2016, atto di indirizzo per le Amministrazioni tenute ad adottare il piano triennale di prevenzione, con propria delibera in data 3 agosto 2016. Il nuovo Piano costituito da una Parte generale, che d conto delle pi recenti modifiche legislative (in particolare, del citato d.lgs. n. 97/2016) e propone prime soluzioni per il recepimento delle stesse, e da una Parte speciale, che contiene sette approfondimenti tematici (Piccoli Comuni; Citt metropolitane; Ordini e collegi professionali; Istituzioni scolastiche; Tutela e valorizzazione dei beni culturali; Governo del territorio; Sanit). Tale documento fornisce, quindi,.una serie di indicazioni per supportare e guidare le Amministrazioni nellanalisi delle attivit esposte al rischio di corruzione e nella selezione di concrete misure di prevenzione. Tali indicazioni attenuando, rispetto al passato, la cogenza del Piano nazionale - dovrebbero assicurare il giusto bilanciamento tra lesigenza di uniformit nel contrasto allillegalit e la salvaguardia dellautonomia organizzativa, particolarmente spiccata in Enti quali le Regioni a statuto speciale. Rispetto al passato, risultano rafforzati i ruoli del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), degli organi di indirizzo politico e, soprattutto, degli Organismi indipendenti di valutazione (OIV), ai quali riconosciuta unimportante funzione di raccordo sinergico tra lattuazione della strategia per la lotta alla corruzione e la promozione della trasparenza e le iniziative per migliorare la funzionalit della Pubblica Amministrazione e, in generale, i livelli di performance individuale e organizzativa. Il Piano triennale di prevenzione della corruzione (P.T.P.C.) dellOffice Rgional du Tourisme per gli anni 2017 2018 e 2019 stato approvato con provvedimento del Direttore Generale n. 18 del 30/01/2017. Nel processo di aggiornamento del Piano per gli anni 2017 2019 si tenuto conto dellattuale normative, nonch delle risultanze dellattivit condotta nel corso del primo e del secondo anno di attuazione dello stesso e, in particolare del fatto che al responsabile della prevenzione della corruzione non sono pervenute segnalazioni di possibili fenomeni corruttivi; nel corso dei monitoraggi effettuati non sono state rilevate irregolarit attinenti al fenomeno corruttivo e non sono state irrogate sanzioni.

1.1 Processo di adozione del P.T.P.C.

LOffice Rgional du Tourisme, costituito con Legge regionale n. 9/2009, non ha un organo di indirizzo politico interno e, pertanto, lapprovazione del PTPC spetta al Direttore generale dellEnte, unico Dirigente dellamministrazione che ricopre pertanto anche la veste di responsabile della prevenzione della corruzione. Il presente P.T.P.C. stato, quindi, redatto ed approvato dal Direttore generale dellOffice Rgional du Tourisme, dottoressa Miriana Detti con proprio provvedimento dirigenziale n. 18 del 30/01/2017. I soggetti interni coinvolti nei vari processi di adozione del P.T.C.P sono:

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- il Direttore generale che,