PlanCoast Final Meeting and conference

Zanichelli Lino

Ravenna 28 marzo 2008

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Saluto

• Buongiorno a tutti nella suggestiva cornice della città di Ravenna. Una città ed una terra molto legata al mare.

• C'è chi pensa che originariamente si chiamasse "Navenna" da "naves", altri sostengono che il nome venga da "Rhein"(abbondanza di acque) divenuto poi "Rhenna".

• Ecco perché è un luogo ideale per parlare di costa e di fragilità delle aree costiere.

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PlanCoast• Il progetto PlanCoast,

sviluppato in un periodo di due anni da 16 partners appartenenti a 11 Paesi del Mare Adriatico, Mar Baltico e Mar Nero ha sviluppato i temi della Gestione Integrata delle Zone Costiere e della Pianificazione Marittima.

• L’obiettivo è quello di rafforzare il ruolo della pianificazione territoriale nella gestione integrata delle zone costiere e nei processi di pianificazione degli usi del mare, attraverso la realizzazione di diversi progetti pilota.

• Partners• PlanCoast Partners represent 16 institutions and organisations

responsible for coastal planning in 11 countries of the Baltic, Adriatic and Black Sea Region.

Germany• Ministry of Transport, Building and Regional Development Mec

klenburg–Vorpommern

• Federal Ministry of Transport, Building and Urban DevelopmentPoland• Maritime Office, Gdynia • Regional Spatial Planning Office, Pomorskie VoivodshipAlbania• ECAT TiranaBosnia & Herzegovina• Neretva Cantonal Ministry of Physical PlanningCroatia• Priority Actions Programme⁄Regional Activity Centre PAP⁄RACItaly• Emilia–Romagna Region, DG Environment • Ancona MunicipalityMontenegro • Public Enterprise for Coastal Zone ManagementSlovenia• Regional Development Centre, KoperBulgaria• District Administration Centre, Varna • Black Sea NGO NetworkRomania • National Institute for Marine Research and Development,

"Grigore Antipa" • National Institute for Research and Development

"Urbanproiect"Ukraine• Ukraine Scientific Center of Ecology of Sea (UkrSCES) 

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Cambiamenti climaticiCambiamenti climatici

WASHINGTON  - Un pezzo di ghiaccio grande 400 chilometri quadrati è collassato nella parte occidentale dell’Antartide…. Il fenomeno - cominciato il 28 febbraio scorso - è stato ripreso dai satelliti ed è stato “straordinario” “anche perché non capita di vedere tutti i giorni collassare un pezzo di ghiaccio grande quanto sette volte Manhattan”. A staccarsi… è stato il cosiddetto ‘Asse di Wilkins’, un’area della parte occidentale dell’Antartide che gli scienziati avevano già previsto sarebbe collassata. Ritenevano però che sarebbe avvenuto tra quindici anni. Il fenomeno è stato fotografato e ripreso con un video da un aereo mandato appositamente sul posto. “Quanto avvenuto è rarissimo - hanno commentato al centro di Boulder - anche perché l’asse di Wilkins esisteva almeno da 1500 anni”.

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Mitigazione e adattamento

• La strategia di mitigazione dei cambiamenti climatici, che agisce sulle cause dei cambiamenti del clima e ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane per eliminarne l'accumulo in atmosfera.

• La strategia di adattamento agisce sugli effetti dei cambiamenti del clima e ha l'obiettivo di minimizzare le conseguenze negative e di prevenire i danni riducendo la vulnerabilità territoriale e quella socio economica ai cambiamenti del clima, e sfruttando, ove possibile, nuove opportunità di sviluppo socio economico che dovessero sorgere con i cambiamenti climatici.

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Sviluppo sostenibile• L’ISPIRAZIONE DI FONDO E’ QUELLO DI

UN FUTURO SOSTENIBILE.

• Negli ultimi anni si è sviluppata una forte iniziativa tesa a regolare i “limiti” dello sviluppo. “Command and control”

• Penso sia stato un passaggio necessario.

• Oggi occorre fare un ulteriore passaggio, quello dello sviluppo sostenibile

• Quello che fa sì che l’economia, la coesione sociale, la tutela delle risorse naturali sono il cuore di una politica.

• La nuova crisi energetica, ciò che rientra nei temi del protocollo di Kyoto, che qui ha un punto alto nella crisi delle polveri fini e degli altri inquinanti, le fragilità di cui parliamo quest’oggi ci conducono su un punto cruciale.

• GUAI A TRASCURARE PER UN MOMENTO LA CENTRALITA’ DELLA QUESTIONE AMBIENTALE.

CoesioneSociale

Tutela Ambiente

Sviluppo Economico

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I problemi delle aree costiere• Quasi la metà della

popolazione europea vive lungo le coste o nelle loro vicinanze;

• Diversi problemi:• Scarsa pianificazione dello

sviluppo turistico;• Declino della pesca;• Reti di trasporto inadeguate;• Eccessiva urbanizzazione;• Erosione;• Inquinamento;• Distruzione degli habitat.

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La costa emiliano-romagnola• In Romagna le Dune nel 1955 erano 60 Km nel 1955 ed oggi sono 19

Km.• In Italia erano più di 1.200 Km e oggi ce ne sono meno di 600 Km. • E’ la cifra dello sviluppo che ha caratterizzato l’Italia nel dopoguerra. • I dati dell’Unione Europea: 89.000 chilometri di costa.• In ogni realtà è aperto un dibattito sulle iniziative da assumere.

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Le strategie europee

• Importanza di una dimensione

europea negli interventi per la gestione integrata delle zone costiere

• Libro Verde verso la futura Politica Marittima

• Direttiva 2000/60/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque

• Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente

• RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 30 maggio 2002

• relativa all’attuazione della gestione integrata delle zone costiere in Europa

• (2002/413/CE)

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Raccomandazione ICZM 30 maggio 2002

• Approccio strategico per la gestione delle zone costiere;

• Principi di gestione integrata delle zone costiere;• Valutazione nazionale per individuare quali soggetti

principali, leggi e istituzioni influenzano la gestione delle zone costiere;

• Strategie nazionali in collaborazione con le autorità regionali e le organizzazioni interregionali per applicare i principi di gestione integrata delle zone costiere;

• Cooperazione con i paesi vicini, le istituzioni comunitarie e gli altri gruppi di interesse;

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Gestione integrata delle zone costiere

• Proprio per questo in Emilia-Romagna abbiamo approvato nel dicembre del 2004 le linee guida del progetto Gizc, Gestione integrata delle zone costiere.

• Costituisce una operazione di programmazione di “nuova generazione” che opera per saldare il livello territoriale con quello settoriale, per combinare sempre più tra loro le politiche.

E’ il grande tema del nostro tempo.

Le politiche di settore sono state molto importanti nelle stagioni di crescita ed hanno dettato i tempi dello sviluppo.

• Hanno raggiunto la loro maturità e richiedono innovazione.• NON E’ UN MOMENTO FACILE PER L’AMBIENTE.

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IL GIZC Emilia-Romagna

• Il GIZC rappresenta l’innovativo strumento per orientare verso la sostenibilità ambientale tutte le attività che interessano la costa emiliano-romagnola.

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Ruoli e Competenze

Ruoli e competenzeRuoli e competenze

Province Comuni

Comitato Istituzionale

Comitato Intersettorialedi Progetto

Segreteria Tecnica

Team Leaders Gruppi di lavoro

Giunta Regionale

Supporto tecnico-scientifico

Fondazione CerviaAmbiente

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Regione Euroadriatica

• Noi partecipiamo a diverse iniziative:

• Regione EuroAdriatica di cui presiediamo Commissione Ambiente;

• "Prodotto certificato Alto Adriatico" progetto Interreg Adrifish.

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Il confronto di oggi

• Lo scopo di questo Meeting è quello di condividere l’esperienza sviluppata durante il progetto PlanCoast e i risultati conseguiti con un vasto numero di stakeholder, al fine di promuovere l’implementazione degli strumenti di Gestione Integrata delle zone costiere e di pianificazione marittima, oltreché di approfondire il dibattito su alcuni tematismi specifici, quali l’utilizzo di sabbia litorale e sottomarina per gli interventi di ripascimento, la produzione di energia eolica offshore, la produzione e il trasporto di idrocarburi, la gestione dei sedimenti, il monitoraggio e la ricerca.

• Ci auguriamo che il lavoro prosegua e si sviluppi in futuro.

Grazie

Buon Lavoro!!