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Poesie - Emily Dickinson

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Raccolta di tutte le poesie scritte dalla scrittrice Emily Dickinson

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Prima edizione ebook: novembre 2011

© 1987, 2008 Newton Compton editori s.r.l.Roma, Casella postale 6214

ISBN 978-88-541-2614-5

www.newtoncompton.com

Edizione elettronica realizzata da Gag srl

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Emily Dickinson

Poesie

A cura di Gabriella SobrinoCon venti disegni di Ugo Attardi

Testo inglese a fronte

Newton Compton editori

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La curatrice e l’editore ringraziano Ugo Attardi per aver

gentilmente concesso la riproduzione, nel volume, di alcuni suoidisegni.

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Introduzione Emily Dickinson nacque ad Amherst nel Massachusetts il 10

dicembre 1830 ed ivi morì nel 1886. Suo padre Edward era unfacoltoso avvocato di provincia ed Emily ricevette dalla famigliaun’educazione libera e completa per la sua epoca; frequentò perdue anni la Amherst Academy e per un anno il Seminariofemminile «Mount Holyoke», uno dei più esclusivi. Le compagnedi scuola la descrivevano come una ragazza molto timida, magiocherellona, non bella, ma attraente e vestita con cura. Permotivi tuttora non chiari, a soli 23 anni, decise di scegliere unavita solitaria e appartata. Una sua lettera di quell’anno, fra le altrecose, annunciava: «Non me ne vado più di casa». La suasolitudine, tuttavia, non sembra doversi far risalire a motivifamiliari. Emily amava il padre, un severo calvinista, senza dubbioil personaggio più importante della sua vita. Nelle sue lettere neparla come di un uomo molto severo, un po’ pedante, ma teneroe amoroso con lei, duro come il ferro e limpido come l’acqua.Nonostante il grande affetto, però, non visitò mai la tomba delpadre e, quando una sua amica, la signora Holland, le spedì untrifoglio colto su quella tomba, Emily la ringraziò con questeparole: «Quando penso alla sua ferma luce — spentasi così,

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parole: «Quando penso alla sua ferma luce — spentasi così,senza motivo — il valore di molte cose che splendono svanisce».E ancora: «Grazie per il tuo affetto. Mi aiuta la notte a salire lescale, dove, quando passavo davanti alla porta di mio Padre, misentivo sicura...».

E comunque un errore affermare che la sua poesia siidentifica con la sua personalità; al contrario, ci sembra più giustoprecisare che nelle sue parole non esiste alcun segno rivelatoresul suo rapporto vita-arte. Una fantasia enigmatica, un’estremariservatezza, queste sono le caratteristiche principali della poesiadella Dickinson che sembra offrire una perfetta fusione traintelletto, emozione e sensualità. Tra le molte persone cheebbero rapporti d’amicizia con lei e che pare abbiano avuto unaforte influenza sul suo lavoro, soprattutto negli anni giovanili,vanno ricordati primi fra tutti Leonard Humphrey, direttoredelPAccademia di Amherst e Benjamin F. Newton, uno studentedi legge che lavorava presso lo studio del padre. L’amico piùcaro di Emily, forse uno dei suoi amori nascosti, fu però CharlesWadsworth, un pastore di quarantuno anni, sposato con figli,incontrato nel 1854. Varie ipotesi sulla passione della giovaneEmily per Wadsworth e sul loro rapporto affettuoso sono stateavanzate dopo la lettura di alcuni brani di lettere destinateall’uomo e di molte «poesie d’amore» scritte in questo periodo.

Wadsworth andò a visitare Emily nel 1860, in occasione diun viaggio nella vicina Northampton, e sembra che la donna, nel1861, avesse anche manifestato l’intenzione di trasferirsi a SanFrancisco. Le poesie di questi anni parlano di «paure», di«solitudine»: «Vivo di paure/da settembre non posso parlare con

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«solitudine»: «Vivo di paure/da settembre non posso parlare connessuno...» Non si può affermare, tuttavia, che questo amoreinfelice fosse il vero motivo della segregazione della Dickinson;potrebbe essere più realistico pensare che un’esperienza tantodolorosa possa avere incoraggiato quella che era già unatendenza verso la solitudine e il silenzio. A partire dal 1862,l’anno più prolifico e significativo, tutte le lettere e le poesiestanno ad indicare, comunque, che la crisi è superata, il doloreattutito. Una lettera indirizzata allo zio Sweetser, nell’estate del1858, inizia con queste parole: «Molto è successo, caro zio,dall’ultima volta che ti ho scritto — tanto, che mentre scrivo,barcollo per l’aculeo del ricordo... Non posso vedere la luce —dimmi, ti prego, se splende».

In precedenza, scrivendo alla signora Holland avevaconfessato il suo amore segreto con queste parole: «Se le rosenon fossero appassite, e i geli non fossero mai venuti, e nonfossero caduti alcuni che non potei svegliare, non ci sarebbebisogno di altro paradiso che questo ai quaggiù — e se Diofosse stato qui questa estate, e avesse visto le cose che ho vistoio — credo che il suo paradiso gli sembrerebbe superfluo...Cara signora Holland, io amo, stanotte... amo quel cheappassisce e quello che non appassisce...».

Tra il 1878 e il 1883 la Dickinson incontrò il giudice Otis P.Lord, un vecchio amico di famiglia e, per la prima volta, prese inconsiderazione l’idea di un eventuale matrimonio. Ma non se nefece nulla. Qualche anno più tardi la poetessa entrò in contattocon l’uomo che, più di ogni altro, avrebbe assunto una grandeimportanza nella sua vita di donna e di scrittrice: Thomas

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importanza nella sua vita di donna e di scrittrice: ThomasWentworth Higginson, giornalista e scrittore, un convinto«abolizionista» che, da giovane, era stato pastore della ChiesaUnitaria e che, a quel momento, scriveva su\YAtlantic Monthly,una rivista di cultura molto seguita. E rimasta una fittacorrispondenza che testimonia il lungo sodalizio tra i due, anchese i protagonisti s’incontrarono soltanto due volte.

Higginson pubblicò un saggio sulla Dickinson cinque annidopo la sua morte. Riportava alcuni passaggi delle lettere diEmily ed alcuni versi. Sono questi, documenti di grandeinteresse, a cominciare dalle lettere che la donna inviavaregolarmente al suo «giudice letterario». Nella prima scriveva:«Forse lei è troppo occupato per dedicarsi ai miei versi».

Higginson, già critico affermato, non aveva in effetti moltotempo per l’amica e, di conseguenza, non rispondeva a tutte lesue lettere. Giudicava la poesia della Dickinson «sfuggente edelusiva, a volte incomprensibile, tormentata e rivoluzionaria, maoriginale e fuori dei canoni della tradizione». Quando lerimproverava di essere troppo «caparbia» e «ribelle», Emilyrispondeva, con amara sorpresa: «Lei pensa che il mio modo diesprimermi sia "spasmodico". Io mi sento in pericolo, amico mio.Mi considerate una "scriteriata". Ma io non ho un tribunale». Inun’altra lettera gli chiede: «Queste sono più normali? La ringrazioper essere così sincero. Nella mia vita non c’è un padrone, ionon posso governarmi da sola, e quando tento di orga-nizzarmi,la mia poca forza esplode lasciandomi distrutta».

I numerosi studiosi che, dopo la morte della Dickinson,

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I numerosi studiosi che, dopo la morte della Dickinson,ebbero ad interrogarsi sulle vere ragioni della sua lunga e ostinatasegregazione, tutti d’accordo giunsero alla conclusione che nonpoteva certo parlarsi di «delusioni d’amore», né, tantomeno, diinvalidità fisica o di assurde tendenze lesbiche (si parlò a lungo diuna passione di Emily per la cognata Sue o per Kate Scott).

Ma che importanza ha sapere se la Dickinson abbia o menoconosciuto la passione amorosa o il desiderio fisico, se avessesofferto delusioni sentimentali, se fosse infelice per l’impossibilitàdi comunicare con gli altri. Quello che conta è che la Dickinsontrae dai suoi diversi stati d’animo, dalle proprie angosce, daiturbamenti, un’esperienza personale, e ne fa materia di poesia.

Per Emily «ogni avvenimento diventa dramma e, nel dramma,ella adora non l’uomo per se stesso, ma l’immagine del suosembiante creata dalla propria mente».

Higginson ce la descrive come «una reclusa per tempera-mento e per abitudine», che passava anni «senza mettere il capofuori della porta, e anni in cui le passeggiate si svolgevano nelquadrato del giardino di casa sua...» Il suo famoso isolamentosembra essere fatto di «personalità»; la sua poesia e le sue letterefanno pensare ad una inveterata riservatezza. O ad orgoglioesasperato? L’ambiente mondano della ricca borghesiaamericana, nel quale trascorse gli anni giovanili, non dovettecerto attirare tutto il suo interesse, legarla con amicizie e affettitanto profondi. Da qui il desiderio di segregarsi in casa,mantenendo i contatti con pochissimi amici e comunicando con ifamiliari a porta socchiusa. Del resto, non aveva mai desideratodi viaggiare, vedere altri paesi, non leggeva molto, tranne la

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di viaggiare, vedere altri paesi, non leggeva molto, tranne laBibbia, che conosceva profondamente e rileggeva di continuo,notte e giorno. Tutta vestita di bianco, come una sposa, Emilytrascorreva le sue giornate distesa sul letto in lunghe meditazionio curva sul suo scrittoio a comporre poesie. Soltanto settevennero pubblicate in vita senza il suo nome; settecento le scrissein poco più di due anni. L’intera raccolta, di 1775 poesie (alcunericopiate con estrema cura su quadernetti rilegati, molte altrescritte sul primo pezzo di carta che le capitava sottomano), furinvenuta alla sua morte dalla sorella, dentro un cofanetto. PoesiesulPamore, sul-l’odio, sulla morte, sulla solitudine.

«Sarei più sola senza la mia solitudine» dice un verso dellaDickinson; l’isolamento, liberamente scelto, non rappresenta unpretesto per la poesia, piuttosto un modo per renderla piùintensa, più passionale. Il paesaggio fisico e domestico della suapoesia è quello della Nuova Inghilterra, di tradizione puritana e«metafisica»: i boschi, 1 prati, gli uccelli, l’ape, il trifoglio, i fiori, iruscelli. Molti dei fiori che nomina non li ha mai visti, se non nelleillustrazioni dei libri; la maggior parte degli animali che cita non liha mai incontrati. Tutto diventa un pretesto per cantare, tuttoraggiunge una dimensione universale, un incontro tra l’assoluto el’eterno. L’esaltazione è così totale che in alcuni versi l’intuizionedell’infinito diventa l’unico motivo evidente:

Il sempre è fatto d’attimi,non è un tempo diverso -se non per l’infinitoo per la latitudine di casa.

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o per la latitudine di casa. Emily Dickinson affermava: «Se leggo un libro che mi gela

tutta, così che nessun fuoco possa scaldarmi, so che è poesia. Semi sento fisicamente come se mi scoperchiassero la testa, so chequella è poesia. È l’unico modo che ho di conoscerla. Ce nesono altri?».

Non è facile penetrare il mondo poetico della Dickinson.E una scrittrice originale, che ha avuto molta cura di farsi

descrivere come effettivamente non era. Il personaggio che vuole«rivelare» è tuttora sconosciuto alla nostra cultura. Ci hainsegnato molte cose, ci ha regalato la sua coraggiosa e laceranteesistenza, ricca d’inesplicabili tabù, quali la paura, l’attesa,l’abbandono, la morte:

Ho vissuto di paure.Per coloro che conoscono l’invitoofferto dal pericolo - ogni altro stimoloè indifferente - senza vita.Come uno sprone nell’animala paura lo spingerà doveprocedere senza uno Spettro al fiancosarebbe sfida alla disperazione.

La sua poesia è pervasa da una straordinaria sensitività, a

volte allucinata, dove i significati e le metafore si fondono dicontinuo con una scrittura scattante, mutevole, frammentata (con

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continuo con una scrittura scattante, mutevole, frammentata (conl’uso ripetuto di trattini e di maiuscole) densa di concetti oscuri eterribili. Il suo linguaggio è aspro e folgorante, coagulato attornoa dettagli concreti, a nuclei di circostanze precise e insistenti.

La scelta non è stata facile. Difficile spaziare attraverso imolteplici e affascinanti temi della poesia della Dickinson. Hodeciso, alla fine, di scegliere quei versi che più spiccata- mentetrattassero il tema della solitudine, cantata da Emily senzacompiacimento o astrazione, solitudine più spesso affidata ad unaviolenta immediatezza espressiva, come diario e grido della suatraboccante vitalità.

GABRIELLA SOBRINO

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Nota biografica 1830. Il 10 dicembre ad Amherst, nel Massachusetts, nasce

Emily Dickinson, da Edward, facoltoso avvocato di provincia, eda Emily Norcross.

1840. La famiglia Dickinson si trasferisce dalla Main Streetalla Pleasant Street.

1844. Emily Dickinson va a visitare i parenti a Boston,Cambridge e Worcester.

1846. Emily Dickinson rimane quattro settimane a Boston,durante l’estate.

1847. Emily Dickinson ottiene il diploma dalla AmherstAcademy, che ha frequentato irregolarmente per sei anni.

1848. Emily Dickinson frequenta il Seminario femminile«Mount Holyoke» di South Hadley, ove ha una crisi religiosa,rifiutando però di battezzarsi. Conosce Ben Newton, forse il suo«tutore» giovanile, che però nello stesso anno si trasferisce aWorcester, dove morirà poco dopo.

1850. Emily Dickinson pubblica un valentine in prosa sulgiornale studentesco di Amherst, e compone la sua prima poesia:I have a bird in Spring.

1851. Emily Dickinson con la sorella Lavinia compie una

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1851. Emily Dickinson con la sorella Lavinia compie unavisita a Boston in set-tembre.

1852. Emily Dickinson pubblica la prima poesia, «Sic transitgloria mundi» sullo Springfield Daily Republican, diretto daSamuel Bowles jr. Il padre viene eletto deputato.

1854. La famiglia Dickinson visita Washington e Filadelfiadurante la primavera. Emily conosce il Rev. Charles Wadsworthdi cui pare si sia innamorata.

1855. La famiglia Dickinson si trasferisce nella casa di MainStreet.

1857. Emily Dickinson vince un premio per una torta allaFiera del Bestiame.

1858. Comincia a ricopiare in bella copia le sue poesie.1859. Conosce Samuel Bowles e i due diventano amici.1860. Il Rev. Wadsworth visita Emily.1861. Emily Dickinson pubblica sullo Springfield Daily

Republican la poesia «I taste a liquor never brewed».NelPottobre rifiuta di ricevere Samuel Bowles, dopo unaviolentissima crisi di nervi durante la quale crede di impazzire ecomincia la sua vita di reclusa. Si teme per la sua salute.

1862. La poesia «Safe in their alabaster chambers» vienepubblicata sullo Springfield Daily Republican. Emily rifiutaancora di ricevere Samuel Bowles, che più tardi parte perl’Europa. Il Rev. Wadsworth accetta di trasferirsi nella Chiesadel Calvario di San Francisco. Continua l’isolamento dellaDickinson e la sua produzione poetica aumenta sensibilmente. Il15 aprile comincia la sua corrispondenza con ThomasWentworth Higginson, giornalista e critico affermato, sostenitore

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Wentworth Higginson, giornalista e critico affermato, sostenitoredell’emancipazione femminile, cui invia alcune poesie.

1864. «Some keep the Sabbath going to church» vienepubblicata su The Round table e «Blazing in gold» sulloSpringfield Daily Republican. Dall’aprile a novembre laDickinson è a Boston per curarsi gli occhi. Le viene proibito dileggere e scrivere.

1865. La Dickinson torna a Boston per riprendere la curadegli occhi.

1866. «A narrow fellow in the grass» viene pubblicata sulloSpringfield Daily Republican.

1867. La Dickinson vive sempre più isolata e manca ogninotizia sulla sua attività.

1869. Charles Wadsworth ritorna a Filadelfia.1870. Higginson visita per la prima volta il 16 agosto la

poetessa e ne rimane soggiogato.1873. Higginson fa visita per la seconda ed ultima volta alla

Dickinson, il 3 di-cembre.1874. Il 16 giugno muore il padre della Dickinson.1875. La madre di Emily ha un attacco di paralisi; Emily

diventa la sua infermiera.1876. La poetessa e scrittrice Helen Hunt Jackson fa visita

alla Dickinson il 10 ottobre.1878. La Jackson fa una seconda visita alla Dickinson,

insieme al marito, il 24 ottobre. Muore Samuel Bowles. Lapoesia «Success» viene pubblicata, nonostante la resistenza dellapoetessa, nel volume di poesie anonime A Masque of Poets, perinteressamento della Jackson.

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interessamento della Jackson.1880. Il Rev. Wadsworth visita in estate la Dickinson.1882. Muoiono Wadswort (I aprile) e la madre della

Dickinson (14 novembre).1884. Muore il giudice Otis P. Lord il 13 marzo. Nel giugno

Emily si ammala.1885. Muore Helen Hunt Jackson il 12 agosto. Nel

novembre la salute di Emily peggiora.1886. Emily Dickinson muore il 15 maggio.

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1859

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I never hear the word «escape»Without a quicker blood,A sudden expectation,A flying attitude! I never hear of prisons broad

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I never hear of prisons broadBy soldiers battered down,But I tug childish at my barsOnly to fail again!

Non sento mai la parola «fuga»senza un colpo al cuore.Un’improvvisa attesa -un impulso al volo. Non sento di prigioni smisurateabbattute da soldati, senza scuoterele sbarre della mia - come un bambino -per fallire una volta ancora. 1859

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Success is counted sweetestBy those who n’er succeed.To comprehend a nectarRequires sorest need. Not one of all the purple HostWho took the Flag todayCan tell the definitionSo clear of Victory As he defeated - dying -On whose forbidden earThe distant strains of triumphBurst agonized and chear!

Dolcissimo appare il successoa chi non l'ha mai avuto.Per apprezzare un nettareci vuole una forte sete. Non uno della folla purpureache oggi ha conquistato la bandierapuò trovare una definizione precisa

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può trovare una definizione precisaper la vittoria. Come colui che vinto - nell’agonia -sente col suo orecchio delusole note lontane del trionfo,strazianti e chiare! 1859

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Bring me the sunset in a cupReckon the morning’s flagon’s upAnd say how many Dew,Tell me how far the morning leaps -Tell me what time the weawer sleepsWho spun the breadths of blue! Write me how many notes there beIn the new Robin’s extasyAmong astonished boughs -How many trips the Tortoise makes -How many cups the Bee partakes,the Debauchee of Dews! Also, who laid the Rainbow’s piers,Also, who leads the docile spheresBy withes of supple blue?Whose fingers string the stalactite -Who count the wampum of the nightTo see that none is due? Who built this little Alban Houseand shut the window down so closeMy spirit cannot see?Who’ll let me out some gala dayWith implements to fly away

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With implements to fly awayPassing Pomposity?

Portami il tramonto in una tazzaconta le anfore del mattinole gocce di rugiada.Dimmi fin dove arriva il mattino -quando dorme colui che tessed’azzurro gli spazi. Scrivimi quante sono le notenell’estasi del nuovo pettirossotra i rami stupefatti - quanti passettifa la tartaruga -Quante coppe di rugiada beveTape viziosa. E chi gettò i ponti dell’arcobaleno,chi conduce le docili sferecon intrecci di tenero azzurro.Quali dita congiungono le stalattiti,chi conta le conchiglie della notteattento che non ne manchi una. Chi costruì questa casetta bianca

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Chi costruì questa casetta biancae chiuse così bene le finestreche non riesco a vedere fuori.Chi mi farà uscire con quanto mi occorrein un giorno di festa -per volare via - in pompa magna. 1859

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1860

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Make me a picture of the sun -So I can hang it in my room -And make believe I’m getting warmWhen others call it “Day”! Draw me a Robin - on a stem -So I am hearing him, I’ll dream,And when the Orchards stop their tune -Pur my pretense - away - Say if it’s really - warm at noon -Whether it’s Buttercups - that “skim” -Or Butterflies - that “bloom”?Then - skip - the frost - upon the lea -And skip the Russet - on the tree -Let’s play those - never come!

Fammi un quadro del sole -Posso appenderlo in camera miae fingere di scaldarmimentre gli altri lo chiamano «Giorno»! Disegna per me un pettirosso - su un ramo -

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Disegna per me un pettirosso - su un ramo -così sognerò di sentirlo cantaree quando nei frutteti cesserà il canto -ch’io deponga l’illusione. Dimmi se è vero che fa caldo a mezzogiorno -se sono i ranuncoli che «volano»o le farfalle che «fioriscono».E poi, sfuggi il gelo sopra i pratie la ruggine sugli alberi.Dammi l’illusione che questi due - ruggine e gelo -non debbano arrivare mai! 1860

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Safe in their Alabaster Chambers -Untouched by Morning and untouched by Noon -Sleep the meek members of the Resurrection -Rafter of Satin - and Roof of Stone. Light laughs the Breeze in her Castle above them -Babbles the Bee in a stolid Ear,Pipe the sweet Birds in ignorant cadence -An, what sagacity perished here! Grand go the Years - in the Crescent - above them -Worlds scoop their Arcs - and Firmaments - row -Diadems - drop - and Doges - surrender -Soundless as dots - on a Disk of Snow -

Salvi nelle stanze d’alabastro -inviolati dal mattino - o pomeriggio -dormono gli umili membri della Resurrezione,trave di raso - tetto di pietra. Sopra di loro lieve ride la brezzanel suo castello -bisbiglia P ape agli orecchi insensibili -

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bisbiglia P ape agli orecchi insensibili -cinguettano gli uccelli un’aria sconosciuta.Oh, quante sensazioni profonde sono morte, qui! Gli anni passano solenni - nella luna crescentesopra di loro - mondi scavano archi -cieli remano - diademi cadono -e dogi s’arrendono.Silenziosi come punti - su dischi di neve. 1860

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You love me - you are sure -I shall not fear mistake -I shall not cheated wake -Some grinning morn -To find the Sunrise left -And Orchards - unbereft -And Dollie - gone! I need not start - you’re sure -that night will never be -When frightened - home to Thee I run -To find the windows dark -And no more Dollie - mark -Quite none? Be sure you’re sure - you know -I’ll bear it better now -If you’ll just tell me so -Than when - a little dull Balm grown -Over this pain of mine -You sting - again!

Mi ami, ne sei certa? Non devo

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Mi ami, ne sei certa? Non devotemere che ti sbagli?Non mi risveglierò tradita, qualchetriste mattino, per trovareche l’alba se n’è andata via con Dollie1

e i frutteti sono spogli? Non debbo più tremare? Sei sicura chenon verrà mai quella nottequando - spaventata - correrò da teper trovare le finestre sbarratee non più Dollie?Capisci? Non più Dollie? Se non sei sicura, dillo adesso -potrò sopportarlo megliodi quando, versato un po’ di balsamoinutile sulla mia pena,sentirò che puoi ferirmi ancora! 1860

1Dollie era il soprannome di Sue Gilbert Dickinson.

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1861

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I held a Jewel in my fingers -And went to sleep -The day was warm, and winds were prosy -I said “Twill keep” - I woke - and chid my honest fingers,The Gem was gone -And now, an Amethyst remembranceIs all I own -

Nelle mie dita tenevo un gioielloquando mi addormentai.Il giorno era caldo - il vento greve.Mi dissi: “durerà”. Al mio risvegliorimproverai le mie dita innocenti.La gemma era scomparsa.Adesso è un ricordo d’ametistatutto ciò che mi rimane. 1861

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Wild Nights - Wild Nights!Were I with theeWild Nights should beOur luxury! Futile - the Winds -To a Heart in port -Done with the Compass -Done with the Chart! Rowing in Eden -Ah, the Sea!Might I but moor - Tonight -In Thee!

Notti selvagge, notti selvagge!Fossi con tele notti selvagge sarebberoil nostro lusso! Inutili i ventiper un cuore in porto -Via la bussola,

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Via la bussola,via la mappa! Remare nell'Eden -ah, il mare!Potessi stanotte ancorare in te! 1861

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I’m Nobody! Who are you?Are you - Nobody - too?Then there’s a pair of us!Dont tell! they’d banish us - you know! How dreary - to be - Somebody!How public - like a Frog -To tell your name - the livelong June -To an admiring Bog!

Io sono nessuno. Tu chi sei?Nessuno pure tu?Allora siamo in due, ma non dirlo -potrebbero cacciarci, lo sai! Che fastidio essere qualcuno!Che volgarità - come una rana -che dice il suo nome - tutto giugnoa un pantano che sta ad ammirarla! 1861

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1862

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I had been hungry, all the Years -My Noon had Come - to dine -I trembling drew the table near -And touched the Curious wine - ’Twas this on Tables I had seen -When turning, hungry, HomeI looked in Windows, for the WealthI could not hope - for Mine - I did not know the ample Bread -’Twas so unlike the CrumbThe Birds and I, had often sharedIn Nature’s - Dining Room - The Plenty hurt me - ’twas so new -Myself felt ill - and odd -As Berry - of a Mountain Bush -Transplanted ~ to the Road - Nor was I hungry - so I foundThat Hunger - was a wayOf Persons outside Windows -The Entering - takes away -

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Restai insaziata tutti i miei anni.Arrivato il pomeriggio, tremanteavvicinai il tavolo per mangiaree assaggiai un vino strano, quello che avevo visto sulle tavolequando affamata - tornando a casa -guardavo attraverso i vetri la ricchezzache non speravo di possedere mai. Non conobbi l’abbondanza del pane -Era diversa la briciolache avevo divisa con gli uccellinella sala da pranzo della natura. Il troppo mi urta - è così insolito.Mi sentivo a disagio, spaesata -come una bacca ai fratta montanatrapiantata sulla strada. E non avevo fame. Allora capiiche la fame è un istintodi chi guarda le vetrine dal di fuori.L’entrare, la disperde.

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1862

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Much Madness is divinest Sense -To a discerning Eye -Much Sense - the starkest Madness -’Tis the MajorityIn this, as All, prevail -Assent - and you are sane -Demur - you’re straightway dangerous -And handled with a Chain -

Molta follia è suprema saggezzaper un occhio che capisce -Molta saggezza, la più pura follia.Anche in questo prevale la maggioranza.Conformati, e sei saggio -dissenti, e sei pericoloso.Un matto da legare. 1862

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A Bird carne down the Walk -He did not know I saw -He bit an Angleworm in halvesAnd ate the fellow, raw. And then he drank a DewFrom a convenient Grass -And then hopped sidewise to the WallTo let a Beetle pass - He glanced with rapid eyesThat hurried all abroad -They looked like frightened Beads, I thought -He stirred his Velvet Head Like one in danger. Cautious,I offered him a CrumbAnd he unrolled his feathersAnd rowed him softer home - Than Oars divide the Ocean,Too silver for a seam -Or Butterflies, off Banks of NoonLeap, plashless as they swim.

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Un uccello scese sul sentieroe non sapeva ch’io l’osservavo.Spezzò un verme con il beccoe lo mangiò - crudo. Poi, bevve la rugiadada un filo d’erba adatto -e saltellò di lato verso il muroper cedere il passo ad uno scarabeo. Guardò tutt’intorno -con sguardo rapido -e parvero due chicchi spaventati,poi, scosse il capo di velluto come fosse in pericolo. Cautagli offrii una briciolae lui spiegò le piumevolando verso il nido più labile dei remi che dividono l’oceanotroppo argenteo per lasciare il segno -o come dalle rive del meriggiosi gettano farfalle - in silenzio - nel volo.

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si gettano farfalle - in silenzio - nel volo. 1862

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I read my sentence - steadily -Reviewed it with my eyes,To see that I made no mistakeIn it’s extremest clause -The Date, and manner, of the shame -And then the Pious FormThat «God have mercy» on the SoulThe Jury voted Him -I made my soul familiar - with her extremity -That at the last, it should not be a novel Agony -But she, and Death, acquainted -Meet tranquilly, as friends -Salute, and pass, without a Hint -And there, the Matter ends -

Lessi la mia condanna - risoluta -la rilessi coi miei occhiper essere sicura di non sbagliarenella clausola finale:la data, il modo dell’offesae inoltre la formula devota: «Dio abbia pietà dell'anima»votata dalla giuria.E all’anima resi noto

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E all’anima resi notoil suo destino - perché non vi fosseun’agonia misteriosa - alla fine.Ma con la morte, ormai vicina,s’incontrino serene, come due amiche,salutandosi e passando - senza un cenno.A questo punto si conclude la storia. 1862

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I started Early - Took my Dog -And visited the Sea -The Mermaids in the Basement -Came out to look at me - And Frigates - in the Upper Floor -Extended Hempen Hands -Presuming me to be a Mouse -Aground - upon the Sands - But no Man moved me - till the Tidewent past my simple ShoeAnd past my Apron - and my BeltAnd past my Boddice - too - And made as He would eat me up -As wholly as a DewUpon a Dandelion’s Sleeve -And then - I started - too - And He - He followed - close behind -I felt His Silver HeelUpon my Ancle - Then my ShoesWould overflow with Pearl - Until We met the Solid Town -

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Until We met the Solid Town -No One He seemed to know -and bowing - with a Mighty look -At me - The Sea withdrew -

M’incamminai all’alba col mio canee visitai il mare.Le sirene vennero fuoriper guardarmi. I vascelli a fior d’acquaprotesero mani di canapapensando ch’io fossi un topoarenato nella sabbia. Ma nessuno mi spostò - finchésulle mie scarpe non salìla marea - sul grembiulesulla cintura e sul corsetto. E parve che volesse ingoiarmitutta - come fossi una stilla di rugiadasull’orlo d’un dente di leone.Allora, anch’io mi mossi.

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Il mare m’inseguiva,sentivo alla caviglia il suo talloned’argento, ed ecco - le mie scarpetraboccarono di perle, finché incontrammo la città impassibilee il mare sembrò non conoscere nessuno.S’inchinò, mi dette uno sguardo potente -e si ritirò. 1862

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It will be Summer - eventually.Ladies - with parasols -Sauntering Gentlemen - with Canes -And little Girls - with Dolls - Will tint the pallid landscape -As ’twere a bright Boquet -Tho’ drifted deep, in Parian -The Village lies - today - The Lilacs - bending many a year -Will sway with purple load -The Bees - will not despise the tune -Their Forefathers - have hummed - The Wild Rose - redden in the Bog -The Aster - on the HillHer everlasting fashion - set -And Covenant Gentians - frill - Till Summer Folds her miracle -As Women - do - their Gown -Or Priests - adjust the Symbols -When Sacrament - is done -

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Un bel giorno sarà estate -Signore con l'ombrellinosignori a zonzo col bastonee bambine con le loro bambole coloriranno il pallido paesaggiocome fosse un luminoso fascio di fiori,sebbene sprofondato in Parioappare oggi il villaggio. I lillà, curvi per gli anni,oscilleranno carichi di porpora -L’ape non disprezzerà l’anticamelodia degli antenati. Le rose selvatiche arrossirannonella palude, l’astrosulla collina riprenderà l’immortale formae le genziane dell’antico accordos’orneranno di gale finché l’estate piegherà il suo miracolocome fanno le donne con le vestie i preti con i paramenti -a Sacramento consumato.

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a Sacramento consumato. 1862

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I was the slightes in the House -I took the smallest Room -At night, my little Lamp, and Book -And one Geranium - So stationed I could catch the MintThat never ceased to fall -And just my Basket -Let me think - I’m sureThat this was all - I never spoke - unless addressed -And then, ’twas brief and low -I could not bear to live - aloud -The Racket shamed me so - And if it had not been so far -And anyone I knewWere going - I had often thoughtHow noteless - I could die -

A casa ero la più piccolae scelsi la stanza più piccola.

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e scelsi la stanza più piccola.La mia lampada fioca - di notte -un libro ed un geranio. Così, potevo a mio agio raccoglierela menta - che cadeva di continuo.E il mio cestino - se ricordo bene -Questo era tutto. Non parlavo mai - se non sollecitata.In quei casi - brevemente - a voce bassa.Non mi riusciva di vivere nellaconfusione. Mi vergognavo del chiasso. Se non fosse stato tanto lontano -e che laggiù era già andato qualche amico -avevo spesso pensato - come sarei potutamorire - senza che nessuno lo notasse. 1862

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When Diamonds are a Legend,And Diadems - a Tale -I Brooch and Earring for Myself,Do sow, and Raise for sale - And tho’ I am scarce accounted,My Art, a Summer Day - had Patrons -Once - it was a Queen -And once - a Butterfly -

Quando per me i diamanti sono una leggendae i diademi una favolaspargo spille ed orecchinie li espongo in vetrina. Sebbene io sia poco notala mia arte trovò acquirentiin un giorno d’estate.Fu una regina - una volta -e l’altra - una farfalla. 1862

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If you were coming in the Fall,I’d brush the Summer byWith half a smile, and half a spurn,As Housewives do, a Fly. If I could see you in a year,I’d wind the months in balls -And put them each in separate Drawers,For fear the numbers fuse - If only Centuries, delayed,I’d count them on my Hand,Subtracting, till my fingers droppedInto Van Dieman’s Land. If certain, when this life was out -That your’s and mine, should be -I’d toss it yonder, like a Rind,And take Eternity - But, now, uncertain of the lengthOf this, that is between,It goads me, like the Goblin Bee -That will not state - it’s sting.

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Se in autunno tu venissi da mecaccerei l'estateun po’ sorridente - un po’ irritata -come la massaia scaccia una mosca. Se potessi rivederti tra un annofarei tanti gomitoli dei mesi -li metterei in cassetti separatiper paura che i numeri si confondano. Se l’attesa fosse soltanto di secolili conterei sulla manosottraendo finché non mi cadesserole dita nel paese di Van Dieman. E se fossi certa che finita questa vitala mia e la tua continueranno a viveregetterei la mia come una bucciae sceglierei con te l’eternità. Ma ora - incerta sulla durata del tempo -che ci separa, la cosa m’inquieta,come l’ape folletto,che non avverte quando pungerà.

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1862

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It’s such a little thing to weep -So short a thing to sigh -And yet - by Trades - the size of theseWe men and women die!

Piangere è una piccola cosa -cosa tanto breve un sospiro.Ma cose di tale grandezzauccidono uomini e donne. 1862

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I died for Beauty - but was scarceAdjusted in the TombWhen One who died for Truth, was lainIn a adjoining Room - He questioned softly «Why I failed»?«For Beauty», I replied -«And I - for Truth - Themself are One -We Bretheren, are», He said - And so, as Kinsmen, met at Night -We talked between the Rooms -Until the Moss had reached our lips -And covered up - our names -

Morii per la bellezza - ma da pocom’avevano composta nella tombache un altro - morto per la verità -venne deposto nel sepolcro accanto. Domandò sottovoce perché eromorta. Risposi: «Per la bellezza».«Io per la verità. Sono una cosa sola»

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«Io per la verità. Sono una cosa sola»disse, «Siamo fratelli». Così, come congiunti che s’incontranodi notte, parlammodall’una all’altra tombafinché il muschio non toccòle nostre labbra - e ricoprì i nostri nomi. 1862

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The first Day’s Night had come -And grateful that a thingSo terrible - had been endured -I told my Soul to sing - She said her String were snapt -Her Bow - to Atoms blown -And so to mend her - gave me workUntil another Morn - And then - a Day as hugeAs Yesterdays in pairs,Unrolled it’s horror in my face -Until it blocked my eyes - My Brain - begun to laugh -I mumbled - like a fool -An tho’ ’tis Years ago - that Day -My Brain keep giggling - still. And Something’s odd - within -That person that I was -And this One - do not feel the same -Could it be Madness - this?

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Venne la notte di quel primo giorno -grata che la terribile provafosse superatachiesi all’anima di cantare. Mi rispose che le corde s’erano spezzate -in frantumi l’archetto.Per ripararlodovetti lavorare fino al giorno dopo. E poi - arrivò un giorno immenso come due ierie riversò il suo orroresul mio viso - fino a velarmigli occhi. La mia mente cominciò a ridere.Balbettai - come una folle -e benché fosse un anno fa - da quel giornola mia mente continua a sghignazzare. E - cosa strana - nell'intimo -quella che ero - e quella che sono -non sono più le stesse.Che sia questa la follia?

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1862

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This is my letter to the WorldThat never wrote to me -The simple news that Nature told -With tender Majesty Her Message is committedTo Hands I cannot see -For love of Her - Sweet - countrymen -Judge tenderly - of Me.

Questa è la mia lettera al mondoche non ha mai scritto a me -le semplici notizie che la naturaha detto - con dolce maestà. Il suo messaggio è affidatoa mani che non posso vedere -Per amore di lei - dolci compatriotigiudicate me - con comprensione. 1862

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I gave myself to Him -And took Himself, for Pay,The solemn contract of a LifeWas ratified, this way - The Wealth might disappoint -Myself a poorer proveThan this great Purchaser suspect,The Daily Own - of Love Depreciate the Vision -But till the Merchant buy -Still Fable - in the Isles of Spice -The subtle Cargoes - lie - At least - ’tis Mutual - Risk -Some - found it - Mutual Gain -Sweet Debt of Life - Each Night to owe -Insolvent - every Noon -

Mi sono data a lui - elui mi sono presa per compenso.Ho così chiuso

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Ho così chiusoil solenne contratto d’una vita. Ma l’acquisto potrebbe deludereed io alla prova potrei risultaremeno preziosadi quanto supponga il grande compratore. L’amore di ogni giornosvaluta la visione;ma finché il mercante è sull’acquistostanno ancora in un’isola d’aromii carichi squisiti della favola. Almeno, il rischio è reciproco,qualcuno vi scoprì pure un guadagno -dolce peso del vivere - trovarsidebitore ogni notteed insolvente ad ogni mezzodì. 1862

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I heard a Fly buzz - when I died -The Stillness in the RoomWas like the Stillness in the Air -Between the Heaves of Storm - The Eyes around - had wrung them dry -And Breaths were gathering firmFor the last Onset - when the KingBe witnessed - in the Room - I willed my Keepsakes - Signed awayWhat portion of me beAssignable - and then it wasThere interposed a Fly - With Blue - uncertain stumbling Buzz -Between the light - and me -And then the Windows failed - and thenI could not see to see -

Ho udito una mosca ronzare, mentre morivo -la quiete nella stanza erauguale al silenzio nell'aria -

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uguale al silenzio nell'aria -tra folate di bufera. Gli occhi intorno non avevano più lacrimetutti trattenevano il respiroper quell’ultimo assalto - mentreil Re appariva nella stanza. Feci testamento, destinaiquanto di me poteva essere dato -e fu allora che una mosca vennead interporsi tra me e la luce con un ronzio incerto, esitante, azzurro -Le finestre si velarono di nebbiaed io, da quel momento, non vidi più. 1862

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The Robin’s Criterion for Tune -Because I grow - where Robins do -But, were I Cuckoo born -I’d swear by him -The ode familiar - rules the Noon -The Buttercup’s, my Whim for Bloom -Because, we’re Orchard sprung -But, were I Britain born,I’d Daisies spurn -None but the Nut - October fit -Because, through dropping it,The Seasons flit - I’m taught -Without the Snow’s TableauWinter, were lie - to me -Because I see - New Englandly -The Queen, discerns like me -Provincially -

Il pettirosso è tutta la mia musica -io cresco dove cresce lui.Se fossi nata cuculoper il cuculo io impazzirei.Il canto familiare governa il pomeriggio,

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Il canto familiare governa il pomeriggio,tra i fiori il ranuncoloè il mio capriccio -perché siamo nati nel frutteto -ma, se fossi nata in Inghilterradisprezzerei le margherite.Non altro che la notte si addice a ottobre -e quella cade, m’hanno detto, quandole stagioni volano via.Senza il quadro della nevel’inverno sarebbe una bugia per me.Perché io vedo con gli occhidella Nuova Inghilterra.E la Regina vede come me -da provinciale. 1862

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She lay as if at a playHer life had leaped away -Intending to return -But not so soon - Her merry Arms, half dropt -As if for lull of sport -An instant had forgotThe Trick to start - Her dancing Eyes - ajar -As if their Owner wereStill sparkling throughFor fun - at you - Her Morning at the door -Devising, I am sure -To force her sleep -So light - so deep -

Giace come se la sua vitafosse fuggita via per giococon l’intenzione di tornare.

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con l’intenzione di tornare.Ma non troppo presto. Pare che le sue braccia lasciatein abbandono - come nel riposo -abbiano dimenticato per un istanteil segreto d’un gesto. I suoi occhi inquieti - socchiusi -come se la padrona stesse ancoraspiandoci - divertita. Sono certa che il mattino - sulla soglia -tenta di forzare quel sonnocosì lieve - così profondo. 1862

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I might be lonelierWithout the Loneliness -I'm so accustomed to my Fate -Perhaps the Other - Peace - Would interrupt the Dark -And crowd the little Room -Too scant - by Cubits - to containThe Sacrament - of Him - I am not used to Hope -It might intrude upon -It’s sweet parade - blaspheme the place -Ordained to Suffering - It might be easierTo fail - with Land in Sight -Than gain - My Blue Peninsula -To perish - of Delight -

Sarei forse più solasenza la mia solitudine.Sono abituata al mio destino.

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Sono abituata al mio destino.Forse l'altra - la pace - potrebbe spezzare il buioe riempire la stanza -troppo stretta per contenereil suo sacramento. La speranza non mi è amica -come un’intrusa potrebbeprofanare questo luogo di dolore -con la sua dolce corte. Potrebbe essere più facileaffondare - in vista della terra -che giungere alla mia limpida penisolaper morire - di piacere. 1862

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I cannot live with You -It would be Life -And Life is over there -Behind the Shelf The Sexton keeps the Key to -Putting upOur Life - His Porcelain -Like a Cup - Discarded of the Housewife -Quaint - or Broke -A newer Sevres pleases -Old Ones Crack - I could not die - with You -For One must waitTo shut the Other’s Gaze down -You - could not - And I - Could I stand byAnd see You - freeze -Without my Right of Frost -Death’s privilege? Nor could I rise - with You -

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Nor could I rise - with You -Because Your FaceWould put out Jesus’ -That New grace Glow plain - and foreignOn my homesick Eye -Except that You thanHe Shone closer by - They’d judge Us - How -For You - served Heaven - You know.Or sought to -I could not - Because You saturated Sight -And I had no more EyesFor sordid excellenceAs Paradise And were You lost, I would be -Though My NameRang loudest -On the Heavenly fame - And were You - saved -And I - condemned to beWhere You were not -

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Where You were not -That self - were Hell to Me - So we must meet apart -You there - I - here -With just the Door ajarThat Oceans are - and Prayer -And that White Sustenance -Despair -

Non posso vivere con te.Questa sarebbe vita,ma la vita è laggiù - dietro lo scaffale. Il becchino ha la chiave - e vi riponela nostra vita - porcellana -come una tazza rotta - antiquata che la massaia ha scartato.Un pezzo nuovo fiammante di Sèvrespiace di più - i vecchi s’incrinano. Non potrei morire con teperché uno dei due deve aspettare

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per chiudere gli occhi all’altro -e tu non potresti. E poi, come potrei starti accanto,vederti raggelaresenza a mia volta il diritto al gelo -privilegio dei morti? Non potrei risorgere con teperché il tuo visonasconderebbe quello di Gesù -e quella nuova grazia apparirebbe pallida ed estraneaal mio sguardo nostalgico -a meno che tu non splendessi più di luivicino a me. Ci giudicherebbero, ma come?Tu - lo sai - hai servito il cieloo tentasti di farlo.Io, non ho potuto. Tu hai colmato il mio sguardoe non ho avuto più occhiper una perfezione meschinaquanto il Paradiso.

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quanto il Paradiso. Se ti perdessi - anch’io lo sarei -anche se il mio nome risuonasse altonella gloria dei cieli.Se tu fossi già in salvo -ed io condannata a viveredove tu non sei - sarebbe un inferno. Così, uniti e divisi -tu là - io qui - dovremmo rimanerecon la porta socchiusa -come due oceani. Soli con la preghiera,alimento insipido - disperazione. 1862

Page 85: Poesie - Emily Dickinson

1863

Page 86: Poesie - Emily Dickinson

He was weak, and I was strong - then -So He let me lead him in -I was weak, and He was strong then -So I let him lead me - Home. ’Twas’nt far - the door was near -’Twas’nt dark - for He went - too -’Twas’nt loud, for He said nought -That was all I cared to know. Day knocked - and we must part -Neither - was strongest - now -He strove - and I strove - too -We did’nt do it - tho’!

Era debole, allora - e forte io,così lasciò che lo facessi entrare.Debole ero io, allora - e forte lui,così lo lasciai condurmi a casa. Il cammino era breve - la porta vicina -chiara la sera ed egli procedeva.Silenzio - non disse una parola.

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Silenzio - non disse una parola.Questo e non altro volevo sapere. L’alba arrivò, dovemmo separarci:di noi nessuno era il più forte, ormai.Egli tentò - ed anch’io tentai,e tra noi niente accadde - tuttavia. 1863

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I think the longest Hour of allIs when the Cars have come -And we are waiting for the Coach -It seems as though the Time Indignant - that the Joy was come -Did block the Gilded - Hands -And would not let the Seconds by -But slowest instant - ends - The Pendulum begins to count -Like little Scholars - loud -The steps grow thicker - in the Hall -The Heart begins to crowd - Then I - my timid service done -Tho’ service ’twas, of Love -Take up my little Violin -And further North - remove.

Penso che l’ora più lungasia quella in cui aspetti la carrozza - quandoil treno è arrivato.

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il treno è arrivato.Sembra che il tempo irritato per la felicità che s’avvicinaabbia fermato le lancette d’oroe impedisca ai secondi di passare -ma finisce il più lento degli istanti e il pendolo comincia a ricontaread alta voce - come uno scolaretto.Nell’atrio i passi si fanno più velociil cuore batte più forte. Ed io, dato il mio timido saluto -ch’è un’offerta d’amore -prendo il mio piccolo violinoe vado un po’ più a nord. 1863

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That I did always loveI bring thee ProofThat till I lovedI never lived - Enough - That I shall love alway -I argue theeThat love is life -And life hath Immortality - This - dost thou doubt - Sweet -Then have INothing to showBut Calvary -

Che sempre amaiquesto ti sia di prova:che per quanto abbia amatonon ho vissuto abbastanza. Che amerò semprete lo assicuro,l’amore è vita

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l’amore è vitae la vita è immortale. Dubiti ancora, amore?Ecco, allora non ho altro da mostrareche il mio Calvario. 1863

Page 92: Poesie - Emily Dickinson

My Life had stood - a Loaded Gun -In Corners - till a DayThe Owner passed - identified -And carried Me away - And now We roam the Sovreign Woods -And now We hunt the Doe -And every time I speak for Him -The Mountains straight reply - And do I smile, such cordial lightUpon the Valley glow -It is as a Vesuvian faceHad led it’s pleasure through - And when at Night - Our good Day done -I guard My Master’s Head -’Tis better than the Eider-Duck’sDeep Pillow - to have shared - To foe of His - I’m deadly foe -None stir the second time -On whom I lay a Yellow Eye -Or an emphatic Thumb - Though I than He - may longer live

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Though I than He - may longer liveHe longer must - than I -For I have but the power to kill,Without - the power to die -

La mia vita era rimastacome un fucile carico - in un angolofino al giorno in cui passò di lì il padrone,mi riconobbe - e mi portò con se. Ora vaghiamo per boschi grandiosi -ora cacciamo i daini -e ogni volta che parlo per luiriecheggiano i monti. Quando sorrido, una luce amicarisplende nella valle -come un Vesuvio il cui voltotrabocchi di piacere. Quando si chiude una buona giornataveglio sul mio padrone tutta la notte;è meglio che aver condivisoil guanciale più soffice - di piume.

Page 94: Poesie - Emily Dickinson

Sono nemica mortale del suo nemico,resta paralizzato quellocontro cui punto un occhio gialloo un dito minaccioso. Anche se potessi vivere più a lungo,lui deve sopravvivermi - perchéio ho solo il potere di uccidere,ma non quello di morire. 1863

Page 95: Poesie - Emily Dickinson

I lived on Dread -To Those who knowThe Stimulus there isIn Danger - Other impetusIs numb - and Vitalless - As ’twere a Spur - upon the Soul -A Fear will urge it whereTo go without the Spectre’s aidWere Challenging Despair -

Ho vissuto di paure.Per coloro che conoscono l’invitoofferto dal pericolo - ogni altro stimoloè indifferente - senza vita. Come uno sprone nell’anima -la paura lo spingerà doveprocedere senza uno Spettro al fiancosarebbe sfida alla disperazione. 1863

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Could I but ride indefiniteAs doth the Meadow BeeAnd visit only where I likedAnd No one visit me And flirt all Day with ButtercupsAnd marry whom I mayAnd dwell a little everywhereOr better, run away With no Police to followOr chase Him if He doTill He should jumpPeninsulas To get away from me - I said «But just to be a Bee»Upon a Raft of Airand row in Nowhere all Day longAnd anchor «off the Bar» What Liberty! So Captives deemWho tight in Dungeons are.

Page 97: Poesie - Emily Dickinson

Potessi cavalcare senza metacome fa l'ape sul prato -e visitare solo chi mi piacesenza sopportare le visite degli altri. Flirtare tutto il giorno coi ranuncolie sposare chi mi va -soggiornare un po’ dovunque- o meglio - fuggire senza avere un poliziotto alle calcagna- o cacciarlo, se lo fa -e fargli saltare penisole -per sfuggirmi. Non essere che un’apesu una zattera d’ariae remare tutto il giorno a caso -e ancorarmi oltre le sirti. Che libertà! - Così pensano i prigionieriin catene - nelle celle sotterranee. 1863

Page 98: Poesie - Emily Dickinson

1864

Page 99: Poesie - Emily Dickinson

Forever - is composed of Nows -Tis not a different time -Except for Infiniteness -And Latitude of Home - From this - experienced Here -Remove the Dates - to These -Let Months dissolve in further Months -And Years - exhale in Years - Without Debate - or Pause -Or Celebrated Days -As infinite Our Years would beFrom Anno Dominies -

Il sempre è fatto d’attimi;non è un tempo diversose non per l’infinito -O per la latitudine di casa. Così, della esperienza terrenasposti le date -I mesi si disperdono nei mesi

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I mesi si disperdono nei mesie gli anni negli anni. Senza contrasti - o pause -o giorni consacratiI nostri anni sarebbero infiniticome l’anno del Signore. 1864

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I cannot dance upon my Toes -No Man instructed me -But oftentimes, among my mind,A Glee possesseth me, That had I Ballet knowledge -Would put itself abroadIn Pirouette to blanch a Troupe -Or lay a Prima, mad, And though I had no Gown of Gauze -No Ringlet, to my Hair,Nor hopped for Audiences - like Birds,One Claw upon the Air, Nor tossed my shape in eider Balls,Nor rolled on wheels of snowTill I was out of sight, in sound,The House encore me so - Nor any know I know the ArtI mention - easy - Here -Nor any Placard boast me -It’s full as Opera -

Page 102: Poesie - Emily Dickinson

Io non posso ballare sulle punte,nessuno m’ha insegnato.Ma spesso mi pervadeun tale ardore che se fossi esperta di ballettoesploderei in piroetteda fare impallidire la prima donna.E la sua compagnia. E benché non abbia una tunica di tullené ricci nei capelli -benché non sappia saltellarein pubblico - come gli uccelli -con la zampa in aria, né slanciarmi in batuffoli di piumené scivolare su ruote di nevefino a svanire in suonie farmi applaudire dai presenti, benché nessuno conosca il mio talentoch’io qui descrivo - con tanta facilità -e nessun cartellone mi faccia propagandaqui c’è un pienone come all’Opera.

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qui c’è un pienone come all’Opera. 1864

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I sing to use the WaitingMy Bonnet but to tieAnd shut the Door unto My HouseNo more to do have I Till His best step approachingWe journey to the DayAnd tell each other how We sungTo Keep the Dark away.

Io canto per consumare l'attesa.Allacciarmi la cuffiachiudere la porta di casa -non ho altro da fare, fin quando viaggeremo verso il giornoin cui s’avvicina il passo fatale -e ci racconteremo come abbiamo cantatoper tenere lontana la Notte. 1864

Page 105: Poesie - Emily Dickinson
Page 106: Poesie - Emily Dickinson

The Wind begun to rock the GrassWith threatening Tunes and low -He threw a Menace at the Earth -A Menace at the Sky. The Leaves unhooked themselves from Trees -And started all abroadThe Dust did scoop itself like Handsand threw away the Road. The Wagons quickened on the StreetsThe Thunder hurried slow -The Lightining showed a Yellow BeakAnd then a livid Claw. The Birds put up the Bars to Nests -The Cattle fled to Barns -There came one drop of Giant RainAnd then as if the Hands That held the Dams had parted holdThe Waters Wrecked the Sky,But overlooked my Father’s House -Just quartering a Tree -

Page 107: Poesie - Emily Dickinson

Il vento cominciò a fremere sull’erbacon toni bassi e minacciosi,scagliò una sfida contro il cielo -una alla terra. Le foglie si staccarono dagli alberisi dispersero lontane -si sollevò la polvere - da sola -e cancellò il cammino. Corsero i carri sulle stradeil tuono s’affrettò poco a poco -il lampo mostrò un becco gialloe, poi, un livido artiglio. Gli uccelli sbarrarono i nidi,gli armenti fuggirono nelle stalle.Cadde una goccia di pioggia gigantepoi, fu come se le mani che frenavano le dighe lasciassero la presa,l’acqua inondò il cielo -ma evitò la casa di mio padresradicando un solo albero.

Page 108: Poesie - Emily Dickinson

1864

Page 109: Poesie - Emily Dickinson

This World is not Conclusion.A sequel stands beyond -Invisible, as Music -But positive, as Sound -It beckons, and it baffles -Philosophy - dont know -And through a Riddle, at the last -Sagacity, must go -To guess it, puzzles scholars -To gain it, Men have borneContempt of GenerationsAnd Crucifixion, shown -Faith slips - and laughs, and rallies -Blushes, if any see -Plucks at a twig of Evidence -And asks a Vane, the way -Much Gesture, from the Pulpit -Strong Allelujahs roll -Narcotics cannot still the ToothThat nibbles at the soul -

Questo mondo non è conclusione.C’è un seguito al di là -

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C’è un seguito al di là -invisibile - come la musica -ma concreto - come il suono.Ci fa dei segni e poi ci inganna,non conosce la filosofia - e alla fineattraverso l’enigma scoprel’astuzia.Per risolverlo gli scienziati sono perplessi,per conquistarlo - gli uomini hanno sopportatosecoli di disprezzo - e mostrano la croce.La fede scivola - sorride e si rianima,arrossisce se la guardi;strappa un ramo di evidenzachiede il passo ad una banderuola.Dal pulpito - grandi gesti -rullare d’alti alleluia.I sonniferi non possono assopireil dente che rode l’anima. 1864

Page 111: Poesie - Emily Dickinson

I never felt at Home - Below -And in the Handsome SkiesI shall not feel at Home - I know -I dont like Paradise - Because it’s Sunday - all the time -And Recess - never comes -And Eden’ll be so lonesomeBright Wednesday Afternoons - If God could make a visit -Or even took a Nap -So not to see us - but they sayHimself - a Telescope Perennial beholds us -Myself would run awayFrom Him - and Holy Ghost - and all -But there is the "Judgement Day!"

Non mi sono mai sentita a casa - quaggiù -e non mi sentirò a casa - nel bel cielo,lo so - non mi piace il paradiso

Page 112: Poesie - Emily Dickinson

lo so - non mi piace il paradiso perché è domenica ogni giornoe non c’è mai un intervallo.L’Eden sarà tanto solitarionei pomeriggi assolati - il mercoledì. Se Dio potesse uscire -oppure schiacciare un sonnellino -potrebbe non vederci, ma diconoche sia un Telescopio che ci fissa ad ogni istante.Quanto a me, vorrei fuggirelontano da lui - dallo Spirito Santo - da Tutto.Ma c’è il «Giorno del Giudizio». 1864

Page 113: Poesie - Emily Dickinson

1865

Page 114: Poesie - Emily Dickinson

To see her is a Picture -To hear her is a Tune -To know her an IntemperanceAs innocent as June -To know her not - Affliction -To own her for a FriendA warmth as near as if the SunWere shining in your Hand.

Il vederla è un quadro -sentirla una canzone -conoscerla un eccessoinnocente come giugno -non conoscerla - una pena -averla per amicaun calore tanto vicino - come se il soleti splendesse in mano. 1865

Page 115: Poesie - Emily Dickinson

The Poets light but Lamps -Theselves - go out -The Wicks they stimulate -If vital Light Inhere as do the Suns -Each Age a Lens Disseminating theirCircumference -

I poeti non accendono che lampade -si spengono per loroi lucignoli che hanno attizzato.Se la luce vitale è simile a quella del sole,ad ogni età una lente -che disseminila sua circonferenza. 1865

Page 116: Poesie - Emily Dickinson

We met as Sparks - Diverging FlintsSent various - scattered ways -We parted as the Central FlintWere cloven with an Adze -Subsisting on the Light We boreBefore We felt the Dark -A Flint unto this Day - perhaps -But for that single Spark.

C’incontrammo come scintille - selcidivergenti - sparpagliate in varie direzioni.Ci separammo come se una scureavesse spaccato il centro della selce -Sostenuti dalla luce che portammoprima che sentissimo la notte,selce, forse, fino a questo giornose non per quell’unica scintilla. 1865

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1868-1875

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I never saw a Moor -I never saw the Sea -Yet know I how the Heather looksAnd what a Billow be. I never spoke with GodNor visited in Heaven -Yet certain am I of the spotAs if the Checks were given -

Non vidi mai una brughiera,non vidi mai il mare,ma so che aspetto ha l’ericae che cosa è un’onda. Non ho mai parlato con Dioné visitato il cielo,eppure so dov’è, comese avessi il biglietto - per entrare. 1868

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My life closed twice before its close;It yet remains to seeIf Immortality unveilA third event to me, So huge, so hopeless to conceiveAs these that twice befel.Parting is all we know of heaven,And all we need of hell.

Prima di chiudersila mia vita si è chiusa due volte.Mi resta ancora da vederese l’immortalità mi sveliun terzo evento così grande ed incredibilecome questi, che accaddero due volte.La separazione è tutto ciò che sappiamodel Cielo, e tutto quanto ci occorre dell’Inferno. non datata

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A little Madness in the SpringIs wholesome even for the King,But God be with the Clown -Who ponders this tremendous scene -This whole Experiment of Green -As if it were his own!

Un pizzico di follia fa benea primavera perfino al re,ma Dio protegga il clown -che riflette su questa scena tremenda -su questo intero esperimento verde -come se gli appartenesse! 1875

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1878-1880

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These Fevered Days - to take them to the ForestWhere Waters cool around the mosses crawl -And shade is all that devastates the stillnessSeems it sometimes this would be all -

Questi giorni di febbre - condurli alla forestadove le acque fresche scorrono tra il muschioe l’ombra è l’unica cosa a devastarela quiete - sembra a volte che ciò sarebbe tutto. 1878

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The Leaves like Women, interchangeSagacious Confidence -Somewhat of nods and somewhatPortentous inference. The Parties in both casesEnjoining secrecy -Inviolable compactTo notoriety.

Come le donne le foglie si scambianoconfidenze acute.A volta sono cenni, a volteillazioni portentose. Foglie e donne nei due casiraccomandano il segreto -inviolabile pattodi fiducia. non datata

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To flee from memoryHad we the WingsMany would flyInured to slower thingsBirds with dismayWould scan the mighty vanOf men escapingFrom the mind of man

Se per sfuggire la memoriaavessimo le alimolti volerebberoabituati a ben più lente cose.Gli uccelli - spauriti - scruterebberoil carro gigantescodegli uomini che fuggonodalla propria mente 1880

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1881-1882

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Mine Enemy is growing old -I have at last Revenge -The Palate of the Hate departs -If any would avenge Let him be quick - the Viand flits -It is a faded Meat -Anger as soon as fed is dead -’Tis starving makes it fat -

Il mio nemico sta invecchiando -La mia vendetta è arrivata, infinee il piacere dell’odio s’allontana -Faccia in fretta chi si vuole vendicare - l'alimento sfugge -è carne andata a male -e la rabbia, appena nutrita, muore -E il digiuno che serve ad ingrassarla. 1881

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Elysium is as far as toThe very nearest RoomIf in that Room a Friend awaitFelicity or Doom - What fortitude the Soul containsThat it can so endureThe accent of a coming foot -The opening of a Door -

Non è più lontano l’Elisiodella stanza vicinase in quella stanza c’è un amico che aspettaFelicità o Disgrazia. Quanto coraggio ha l’animase può sopportareil rumore d’un passo che s’avvicina -l’aprirsi d’una porta. 1882

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Those - dying then,Knew where they went -They went to God’s Right Hand -That Hand is amputated nowAnd God cannot be found - The abdication of BeliefMakes the Behavior small -Better an ignis fatuusThan no illume at all -

Una volta, chi morivasapeva dove andava -Andava alla destra di Dio.Ora, questa mano è amputatae Dio non si trova più. La rinuncia alla fedefa assumere comportamenti meschini -Meglio un fuoco fatuoche una completa oscurità. 1882

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1882

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1883-1884

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Witchcraft was hung, in History,But History and IFind all the Witchraft that we needAround us, every Day -

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La strega fu impiccata, nella storia,ma la storia ed iotroviamo le arti magichedi cui abbiamo bisogno, giorno dopo giorno. 1883

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Circumference thou Bride of AwePossessing thou shalt bePossessed by every hallowed KnightThat dares to covet thee

Circonferenza - sposa del timore -possedendo sarai posseduta -da ogni cavaliere consacratoche ardisca desiderarti. 1884

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To make a prairie it takes a clover and one bee.One clover, and a bee,And revery.The revery alone will doIf bees are few.

Per fare un prato bastanoun trifoglio, un’ape,un trifoglio, un’apee un sogno.Può bastare il sognose le api sono poche. non datata

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Bibliografia essenziale Prime edizioni in lingua originale: Selected poems of Emily Dickinson, edited by Conrad

Aiken, London, Cape, 1933.Letters to Dr. and Mrs. Josiah Gilbert Holland, edited by

Theodora Van Wagenen Ward, Cambridge, Harvard UniversityPress, 1951.

Selected poems of Emily Dickinson, edited with anintroduction and notes by James Reeves, London, Heinemann,1959.

Principali traduzioni italiane: MARGHERITA GUIDACCI (a cura di), Poesie e Lettere,

Emily Dickinson, Firenze, Sansoni, 1961 (rist. 1993).Poesie, Emily Dickinson, Roma, Savelli, 1977.BARBARA LANATI (a cura di), Lettere di Emily

Dickinson, Torino, Einaudi, 1982.Silenzi, Emily Dickinson, Milano, Feltrinelli, 1986.

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Silenzi, Emily Dickinson, Milano, Feltrinelli, 1986.Le più belle poesie, Emily Dickinson, Milano, Crocetti,

1993.MARISA BULGHERONI (a cura di), Tutte le poesie,

Milano, Mondadori, 1997.MASSIMO BACIGALUPO (a cura di), Poesie, Emily

Dickinson, Milano, Mondadori, 1995 (nuova ediz. 2004). Principali testi di critica pubblicati in italiano: EMILIO E GIUDITTA CECCHI, Emily Dickinson,

Brescia, Morcelliana, 1939.ALESSANDRA CENNI, Cercando Emily Dickinson,

Milano, Archinto, 1998.BARBARA LANATI L’alfabeto dell’estasi. Vita di Emily

Dickinson, Milano, Feltrinelli, 1999.PAOLA LORETO, La contemplazione dell’emblema. La

poesia eretica di Emily Dickinson, Milano, Unicopli, 1999.MARISA BULGHERONI, Nei sobborghi di un segreto.

Vita di Emily Dickinson, Milano, Mondadori, 2001.NICOLINA CALABRESE e MICHELA

PAPAVASSILIOU, Emily Dickinson: un microcosmo digrandi intuizioni, Napoli, Liguori, 2003.

MARIA GIULIA BAIOCCHI Nel bianco respiro diEmily. Una lettura per entrare “nel cuore dell’enigma”,Parma, Delta Editrice, 2005.

Page 140: Poesie - Emily Dickinson

Principali testi di critica in inglese: MARTHA DICKINSON BIANCHI e ALFRED LEETE

HAMPSON (a cura di), Further Poems of Emily Dickinson,Boston, Little, Brown, and Company, 1929.

MILLICENT TODD BINGHAM, Ancestors’ Brocades,New York, Harper and Brothers, 1945.

MILLICENT TODD BINGHAM, Emily Dickinson. ARevelation, New York, Harper and Brothers, 1954.

MILLICENT TODD BINGHAM, Emily Dickinson’sHome, New York, Harper and Brothers, 1955.

JAY LEYDA, The Years and Hours of Emily Dickinson,2 voll., New Haven, Yale University Press, 1960.

CHARLOTTE ALEXANDER, The Poetry of EmilyDickinson, New York , Monarch Press, 1965.

SUZANNE JUHASZ (a cura di), Feminist Critics ReadEmily Dickinson, Bloo-mington, Indiana University Press,1983.

JUDITH FARR, The Passion of Emily Dickinson,Cambridge, Harvard University Press, 1992.

SHARON CAMERON, Choosing Not Choosing,Chicago, University of Chicago Press, 1993.

JUDITH FARR (a cura di), Emily Dickinson. A Collectionof Critical Essays, Upper Saddle River, Prentice Hall, 1996.

GUDRUN GRABHER, ROLAND HAGENBUCHLE eCRISTANNE MILLER (a cura di), The Emily Dickinson

Page 141: Poesie - Emily Dickinson

CRISTANNE MILLER (a cura di), The Emily DickinsonHandbook, Amherst, University of Massachusetts Press, 1999.

GLENNIS BYRON, Emily Dickinson. Selected Poems,London, York Press, 2000.

ALFRED HABEGGER, My Wars Are Laid Away inBooks. The Life of Emily Dickinson, New York, RandomHouse, 2001.

RICHARD E. BRANTLEY, Experience and Faith, NewYork, Palgrave MacMillan, 2004.

CONNIE ANN KIRK, Emily Dickinson. A Biography,Westport, Greenwood Press, 2004.

PÀRAIC FINNERTY, Emily Dickinson’s Shakespeare,Amherst, University of Massachusetts Press, 2006.

JED DEPPMAN, Trying to Tkink with Emily Dickinson,Amherst, University of Massachusetts Press, 2008.

Page 142: Poesie - Emily Dickinson

Indice

Introduzione

Nota biografica

1859

«I never hear the word “escape”...»«Non sento mai la parola “fuga”...»«Success is counted sweetest...»«Dolcissimo appare il successo...»«Bring me the sunset in a cup...»«Portami il tramonto in una tazza...»

1860

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«Make me a picture of the sun...»«Fammi un quadro del sole - ...»«Safe in their Alabaster Chambers - ...»«Salvi nelle stanze d’alabastro - ...»«You love me - you are sure - ...»«Mi ami, ne sei certa? Non devo...»

1861

«I held a Jewel in my fingers...»«Nelle mie dita tenevo un gioiello...»«Wild Nights - Wild Nights!...»«Notti selvagge, notti selvagge!...»«Vm nobody! Who are you?,..»«Io sono nessuno. Tu chi sei?..

1862

«I had been hungry, all the Years - ...»«Restai insaziata tutti i miei anni...»«Much Madness is divinest Sense - ...»«Molta follia è suprema saggezza...»

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«Molta follia è suprema saggezza...»«A Bird carne down the Walk - ...»«Un uccello scese sul sentiero...»«I read my sentence - steadily - ...»«Lessi la mia condanna - risoluta - ...»«I started Early - Took my Dog - ...»«M’incamminai all’alba col mio cane...»«It will be summer - eventually - ...»«Un bel giorno sarà estate - ...»«I was the slightes in the House - ...»«A casa ero la più piccola...»«When Diamonds are a Legend,...»«Quando per me i diamanti sono una leggenda...»«If you were coming in the Fall,...»«Se in autunno tu venissi da me...»«It's such a little thing to weep - ...»«Piangere è una piccola cosa - ...»«I diea for Beauty - but was scarce...»«Morii per la bellezza - ma da poco...»«The First Day's Night had come...»«Venne la notte di quel primo giorno...»«This is my letter to the World...»

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«This is my letter to the World...»«Questa è la mia lettera al mondo...»«I gave myself to Him - ...»«Mi sono data a lui - e...»«I heard a Fly buzz - when I died - ...»«Ho udito una mosca ronzare, mentre morivo - ...»«The Robin's Criterion for Tune...»«Il pettirosso è tutta la mia musica - ...»«She lay as if at a play...»«Giace come se la sua vita...»«I might be lonelier...»«Sarei forse più sola...»«I cannot live with You - ...»«Non posso vivere con te...»

1863

«He was weak, and I was strong - then - ...»«Era debole allora - e forte io,...»«I think the longest Hour of all...»«Penso che l’ora più lunga...»«That I did always love...»

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«Che sempre amai...»«My life had stood - a Loaded Gun - ...»«La mia vita era rimasta...»«I lived on Dread - ...»«Ho vissuto di paure...»«Could I but ride indefinite...»«Potessi cavalcare senza meta...»

1864

«Forever - is composed of Nows - ...»«Il sempre è fatto d’attimi;...»«I cannot dance upon my Toes - ...»«Io non posso ballare sulle punte...»«I sing to use the Waiting...»«Io canto per consumare l’attesa...»«The Wind began to rock the Grass...»«Il vento cominciò a fremere sull’erba...»« This World is not Conclusion...»«Questo mondo non è conclusione...»«I never felt at Home - Below - ...»«Non mi sono mai sentita a casa - quaggiù -

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«Non mi sono mai sentita a casa - quaggiù -

1865

«To see her is a Picture - ...»«Il vederla è un quadro - ...»«The Poets light but Lamps...»«I poeti non accendono che lampade - ...»«We met as Sparks - Diverging Flints...»«C’incontrammo come scintille - selci - ...»

1868-1875

«I never saw a Moor...»«Non vidi mai una brughiera...»«My life closed twice before its close;...»«Prima di chiudersi...»«A little Madness in the Spring...»«Un pizzico di follia fa bene...»

1878-1880

Page 148: Poesie - Emily Dickinson

« These Fevered Days - to take them to the

Forest...»«Questi giorni di febbre - condurli alla foresta - ...»«The leaves like Women, interchange...»«Come le donne le foglie si scambiano...»«To flee from memory...»«Se per sfuggire la memoria...»

1881-1882

«Mine Enemy is growing old - ...»«Il mio nemico sta invecchiando...»«Elysium is as far as to...»«Non è più lontano l’Elisio...»«Those - dying then,...»«Una volta, chi moriva»

1883-1884

«Witchraft was hung, in History...»«La strega fu impiccata, nella storia,... »«Circumference thou Bride of Awe...»

Page 149: Poesie - Emily Dickinson

«Circumference thou Bride of Awe...»«Circonferenza - sposa del timore - ...»«To make a prairie it takes a clover and one bee...»«Per fare un prato bastano...»

Bibliografia essenziale