Upload
davide-puccio
View
219
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Il mio portfolio progetti, dall'università al tempo libero.
Citation preview
Davide Puccio
Curriculum Vitae e portfolio
Curriculum Vitae
Dati personali CompetenzeLavoro Istruzione
Nazionalità
Italiana
Residenza
Via A. Volta n° 26
23893
Cassago Brianza (LC)
Data di nascita
23/12/1988
Luogo di nascita
Lecco
Stato civile
Celibe
Davide Puccio
TEL:3494283017
Periodo
Stagista dal 27 aprile 2011 al
5 agosto 2011
Nome e indirizzo
Studio Cardenas
conscious design,
via Settembrini 40, Milano
Tipo di azienda
Studio di architettura e
design
Ruolo
Mi sono occupato di diversi
progetti, dei quali ho curato
parte della progettazione e
della comunicazione
Periodo
Da settembre 2002 a luglio
2007
Nome istituto
Liceo Artistico
Medardo Rosso
Qualifica
Diploma di scuola sec-
ondaria superiore, livello
70/100
Periodo
Da ottobre 2007 a febbraio
2011
Nome istituto
Politecnico di Milano
Qualifica
Laurea in disegno indus-
triale,
livello 95/110
Lingua
Italiana
Inglese - certificato TOEIC:
Listening. 410
Reading. 350
Total score. 760 su 990.
Livello raggiunto C1
Software
Adobe Photoshop
Adobe Illustrator
Adobe InDesign
Rhinoceros
SolidWorks
Alias 3D studio
Keyshot
Patente
Patente B
Curriculum Vitae
“Ho iniziato a disegnare da bambino e non ho mai
smesso. Frequentando il liceo artistico ho potuto
conoscere l’arte, la scultura e l’architettura.
Terminate le superiori, mi sono iscritto al
Politecnico di Milano e ho conosciuto il design.
Questo percorso universitario,che sto per
concludere, me ne ha fatto innamorare.
Sono sempre più affascinato e appassionato da
questa materia e dal dialogo che questa ha con il
mondo che ci circonda.
Mi piacerebbe nella vita progettare oggeti che
rispondano a dei valori etici e culturali nel totale
rispetto dellle persone che ci circondano e del
mondo a cui apparteniamo.”
Portfolio
Indice
Università
1.1 C-lunch (12,17)
Minicucina
1.2 Father&son (18,19)
Sedia/gioco
1.3 Concentrica (20,21)
Bilancia
1.4 Cavalletta (22,23)
Libreria
2.1 Zoagli (26,29)
Piscina
2.2 Aurea (30,31)
Vasi da esterno
3.1 Sandro Pertini (34,35)
Gigantografia
3.2 Canaletto (36,37)
Tavolo
Lavoro Tempo libero
Università
12
1.1
C-lunchMinicucina
Anno
Corso
Mezzi utilizzati
Concept
2010
Laboratorio di sintesi finale,
tesi di laureaPhotoshop, Illustrator, InDesign, SolidWorks, Keyshot
Pensando alla parola chiave di partenza, ho scelto di concentrarmi sul cibo e in particolare sul tema del pranzo sul lavoro. C -lunch nasce dal bisogno di supportare le persone che per un motivo o per un altro mangiano in ufficio/studio.Si tratta di una postazione mobile per stivare, preparare e consumare cibo e bevande. Potrebbe rientrare nella catego-
ria delle minicucine, ma tengo a precisare che questa C -lunch è destinata esclusivamente a un ambiente di lavoro. E’ alimentata a corrente e grazie alla pro-lunga a scomparsa è possibile spostarlo; gli utenti con maggior spazio a disposizione possono scegliere di tenerla al centro di una stanza.
Brief Utilizzando la parola “essenziale” come punto di partenza, sviluppare un progetto.
13
Fronte
Retro
macchina del caffè tavolino (x2)porta spezie
forno a microondecassetto tagliere
frigorifero
dispensa
cassetto (x2)cestino (x2)
14
Concept Per fare la selezione delle funzioni e vedere ciò che realmente serve all’utente, oltre alle osservazioni sul posto ecc. ,ho preparato un’intervista che ho distribuito a un campione di circa trenta persone. Dalle risposte ho riscontrato che le funzioni di una cucina vera e propria sono superflue per il contesto nel quale si col-
locherà il prodotto. Ho selezionato quindi microonde, frigorifero e macchina del caffè. Con questi, tutti gli utenti restano soddisfatti, inoltre, togliere gas (fornelli ecc.) e acqua (lavandino) ha semplificato di molto il prodotto senza penalizzare il risultato, che è appunto quello voluto.
1.Di solito pranza in studio o fuori dallo studio (intesi bar,ristoranti ecc)? Se si utilizzano entrambe le opzioni,
indicare con quale frequenza (più o meno).
...................................................................................................................................................................................
2.Quando mangia in studio lo fa con i suoi colleghi o da solo? Se da solo, indichi il motivo (orari diversi oppure
legati alle abitudini dei singoli; ad es.: i suoi colleghi mangiano sempre al ristorante)
...................................................................................................................................................................................
3.Se consuma il pranzo dentro lo studio, lo ha portato da casa o lo ha acquistato fuori?
...................................................................................................................................................................................
4.Solitamente quali cibi consuma?
...................................................................................................................................................................................
5.C’è qualche cibo che le piacerebbe consumare ma non può farlo?
...................................................................................................................................................................................
6.Quante volte, in media, nel corso di una giornata di lavoro prende il caffè? Quante volte ha la possibilità di
mangiare qualcosa?
...................................................................................................................................................................................
7.Quando mangia in studio ha la possibilità di predisporre il cibo secondo i suoi desideri o vorrebbe averla? (ad
es. la
possibilità di scaldare un panino ecc)
...................................................................................................................................................................................
8.Quando pranza in studio ravvisa dei limiti di diversa natura che vorrebbe non ci fossero?
...................................................................................................................................................................................
9.Il suo studio ha una zona destinata al pranzo dei dipendenti?
...................................................................................................................................................................................
10.Nei locali dello studio vi sono elettrodomestici (microonde ecc) e/o ne vorrebbe qualcuno in particolare?
...................................................................................................................................................................................
15
SEMPRE
SALTUARIAMENTE
SEMPRE FUORI
RARAMENTE FUORI
QUANDO VOGLIO
IN PAUSA
CON STANZA PRANZO
SENZA
BASTANO
VOGLIONO ALTRO
DA CASA
SALTUARIAMENTE
SEMPRE FUORI
RARAMENTE FUORI
DUE
TRE
PIU’ DI TRE
DA SOLO
CON I COLLEGHI
NESSUNA RICHIESTA
RICHIESTE PARTICOLARI
1 5
2 6
3 7
4 8
16
Concept La geometria del prodotto, le dimensioni e la disposizione delle parti è studiata in modo da permettere la presenza di più persone sulla scena senza che una intralci l’altra. Detto questo, non è facile definire quanti utenti possa ospitare contemporaneamente C -lunch. A grandi linee posso dire che il numero può variare dalle quattro alle sei persone a seconda
di quante mangiano per tavolo. Questo numero però non indica il numero massimo di dipendenti che deve avere il luogo in cui verrà collocato il prodotto, poichè dalle interviste agli utenti è emerso tra l’altro che difficilmente tutto il personale mangia nello stesso momento e in ufficio.
17
18
765
630
485
315
400
210
1.2
Father&sonsedia/giocattolo
Anno
Corso
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2011Laboratorio di concept designPhotoshop, Illustrator, InDesign, SolidWorks, Keyshot
Elaborare un concept prendendo come punto di partenza il tema degli oggetti disobbedienti. In parti-colare, a me era stato assegnato: “dis-obbedire all’ergonomia”.
Volendo creare un oggetto che disobbedisse all’ergonomia, ho pensato a una sedia con due sedute nello spazio di una: una per il papà e una per il piccolo, a dondolo per giocare. Concentrando due posti nello spazio di uno, le regole ergonomiche vengono completamente trascurate.La sedia è un unico pezzo realizzato in polipropilene stampato a iniezione. Solo sulle sedute vengono fissati due cuscini.
19
&sonfather
20
1.3
ConcentricaBilancia
Anno
Corso
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2011
Laboratorio di sviluppo
prodotto
Rhinoceros, Keyshot
Progettare una bilancia
Il progetto parte da una lunga ricerca sui sistemi di pesaggio esistenti. L’obiettivo è stato fin da subito, infatti, quello di trovare un funzionamento diverso dal solito, innovativo. Il centro del progetto è quindi il piattino in acciaio armonico, sagomato a laser secondo una geometria a cerchi concentrici interrotti che permette al suo centro di scendere se caricato.Nel prototipo non sono riuscito ad otte-nere un risultato perfetto, ma ho
dimostrato che con le dovute prove e calcoli è ottenibile e il meccanismo fun-ziona.Gli altri componenti della bilancia sono in plastica, mentre per la cassa ho ipotizzato due versioni: una, ricavata da un tubo di legno impiallacciato e una in acciaio inox. Ogni componente è perfettamente disassemblabile.
21
22
Anno
Corso
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2011
Laboratorio di sviluppo
prodotto
Rhinoceros, Keyshot
Partendo da una tecnologia “povera”, la piegatura del tubo/tondino di metallo, elaborare un prodotto.
Il punto di partenza di questo progetto, come già annunciato nel brief, è statouna tecnologia: la piegatura del tubo/tondino di metallo.Tecnologia molto affascinante che permette di creare geometrie complesse in tempi e costi ristretti. E’ proprio secondo questa logica di lavorazione che ho pensato al modulo. Il modulo è spesso un qualcosa di complesso che proprio grazie a questa sua caratteristica, offre svariate combinazioni.Dopo una breve ricerca su quello che il
mercato offre, ho deciso che la nostra sfida sarebbe stata quella di creare una libreria modulabile.Sono dell’idea che la libreria sia un oggetto che prima di altri ha bisogno di potersi adattare alle esigenze degli utenti.Queste sono le scelte che hanno dato luce a Grasshopper, una libreria estendi-bile in altezza e in larghezza grazie ad un solo modulo. Il modulo è realizzato in tondino di ferro da 10mm di diametro e l’assemblaggio avviene a secco grazie alla totale assenza di viti.
1.4
GrasshopperLibreria
23
24
25
Lavoro
26
2.1
ZoagliPiscina
Anno
Datore di lavoro
Committente
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2010
Studio Cardenas
conscious design
Condominio in Liguria
località Zoagli
Rhinoceros, Felix render
(www.felixrender.com)
Creare delle immagini del progetto di una piscina da presentare ai residenti di un condominio situato sulla scogliera ligure, a Zoagli.
Grazie ai rilievi sul posto, ho prodotto delle immagini ricreando in 3D la “scena” e renderizzando. Per rendere meglio il confronto tra l’esistente e il progetto, ho affiancato le fotografie ai render.
27
28
29
30
2.2
AureaVasi da esterno
Anno
Datore di lavoro
Committente
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2010
Studio Cardenas
conscious design
Il Palagio spa,
SolidWorks, Keyshot
La sfida era quella di creare dei vasi in terracotta da esterno, da inserire nella pavimentazione, utilizzando l’estrusione, contrariamente al classico metodo delle stampaggio. Un altro problema era l’ossidazione che presentano i vasi stampati col passare del tempo. Questi vasi sono una piccola parte di una collezione chiamata “Aurea”
Esempio di una delle tante forme (piante) ottenibili, a dimostrazione della versatilità del progetto.
Ho disegnato cinque diversi moduli: quattro angolari che si differenziano tra angolare quadrato e angolare tondo e tra “angolo verso l’interno” e “angolo verso l’esterno”.In questo modo è possibile estendere i vasi all’infinito, ottenere molteplici tipi di forma (pianta), mentre l’estrusione per-
mette di regolare l’altezza.La geometria secondo la quale vengono assemblati i moduli, inoltre crea una camera d’aria come fosse una doppia parete, evitando così l’ossidazione. A differnza dei comuni vasi stampati, la soluzione è vantaggiosa anche dal punto di vista del trasporto.
31
32
33
Tempo libero
34
Anno
Committente
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2010
Comune di Cassago
Brianza
Photoshop,rullino e
vernice al quarzo
Realizzare un’immagine che raffigurasse Sandro Pertini e dipingerla sulla parete della palestra comunale, intitolata appunto a lui.
Partendo da una fotografia, ho creato l’immagine da realizzare con l’obiettivo di ottenere un risultato non troppo invasivo. Per fare ciò ho “rotto” i bordi dell’immagine, come fosse un adesivo mezzo strappato. Il volto è perfettamente definito mentre lo sfondo appare come fosse degradato. Ho voluto rimandare al concetto di una persona e un pensiero vissuti nel passato ma che vivono ancora oggi.
3.1
Sandro PertiniGigantografia
35
36
Anno
Committente
Mezzi utilizzati
Brief
Concept
2012
Riva1920 “Tra le briccole di
Venezia” pt 2
Rhinoceros, Keyshot
Partendo dalle briccole veneziane
estratte dalla laguna per essere
sostituite, progettare un tavolo.
Il punto di partenza del progetto risiede
in una semplice operazione, in un gesto:
tagliando verticalmente la briccola in tre
parti uguali, otterremo tre grandi
spicchi, tre gambe. Ancora qualche
taglio, pochi smussi e il gioco è fatto: le
tre gambe si uniscono tra loro in alto,
formando un treppiede.
Faremo queste operazioni per due volte,
in modo da ottenere due appoggi.
Sopra di essi si fissa un piano di vetro,
con due fori posizionati in corrispondenza
dei cavalletti che permettono al piano
di restare vincolato in ogni direzione. In
questo modo vedremo spuntare da sopra
la giunzione delle tre gambe, che sarà
tagliata a filo del piano. E’ bello vedere
come il taglio che ha generato il treppiede
all’inizio,
permanga in evidenza sino a oggetto
finito. Trovo interessante inoltre il contras-
to tra il vetro, materiale nobile, da sempre
appartenente alla cultura veneziana, e il
legno
ricavato dalle briccole della laguna, delle
quali, grazie al foro sul vetro, si possono
leggere gli anni di vita. Ma della vita o
delle vite? Sì, perchè le briccole hanno tre
vite: quella più lontana da albero, quella di
ieri da briccola e quella di oggi da oggetto
di design.
Eccovi Canaletto, un tavolo composto da
un piano di vetro scuro che vuole
ricordare l’acqua e da due cavalletti con
le gambe inclinate a 15°, che richiamano
lo schema con cui alcune briccole ven-
gono legate tra loro.
3.2
CanalettoTavolo
37
Briccola intera, diametro da
35cm tagliata nell’altezza a
80cm.
Taglio della briccola in tre
spicchi a 120°,
in modo da formare le tre
gambe.
Assemblaggio delle tre gambe
tramite le spine e della colla.
Infine verrà creata la sede per il
piano tramite una fresa.
fine