11
Rocce e minerali industriali ISBN 978–88–548–3745–4 DOI 10.4399/97888548374540 pag. 9–10 (giugno 2011) Prefazione Le materie prime minerali svolgono un ruolo fondamentale nei si- stemi politico-economici della società moderna. Dovrebbe essere chiaro a tutti il fatto che infrastrutture, costruzioni, automobili, og- getti comuni e alta tecnologia, ovvero tutto quanto ci consente le nostre attuali condizioni di vita, si possono realizzare solo grazie alla disponibilità di una gran varietà e grandi quantità di sostanze minerali. Eppure, queste considerazioni non sono sempre condivisa da tutti, come dimostrano l’ostilità, o quanto meno la scarsa o nulla preoccupazione, da parte di chi governa, di assicurare all’industria il fabbisogno di minerali, in termini di quantità, qualità e continuità. Per il nostro Paese, dove il modello economico è ancora caratteriz- zato da un’aermata struttura industriale tradizionale, si tratta di un problema ineludibile. I minerali industriali, in particolare, sono alla base di settori manifatturieri di primaria importanza, come quel- lo vetrario e quello della ceramica, che, come il settore marmifero contribuiscono ad alimentare le nostre esportazioni e a mantenere alto il made–in–Italy in tutto il mondo. Lo sviluppo però deve essere sostenibile in senso lato e cioè deve potersi mantenere e perpetuare in futuro nel rispetto non solo delle condizioni dell’economia, ma anche di quelle dell’ambiente. Per questo, tutte le fasi dell’attività produttiva antropica che riguardano le sostanze minerali, dalla prospezione all’e- strazione alla gestione e all’uso delle materie prime primarie, come pure quelle relative al recupero, riciclo e al riuso delle stesse come materie prime secondarie, vanno progettate e condotte con rigorosi criteri di eco–compatibilità e sostenibilità. Parimenti, va tenuta pre- sente la “sostenibilità culturale”, caratteristica peculiare delle Pietre storiche, e cioè di quelle risorse lapidee in opera nei manufatti del- l’architettura e della scultura. È infatti grazie alle stesse pietre di cui sono fatti che noi oggi possiamo fruire direttamente del messaggio

Prefazione - Aracne editrice - · provincia di Foggia, di Trani, ... zionali con le denominazioni di "Biancone", "Fiorito", ... favorevole è da imputare alle ottime caratteristiche

  • Upload
    vukhue

  • View
    215

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Rocce e minerali industrialiISBN 978–88–548–3745–4DOI 10.4399/97888548374540pag. 9–10 (giugno 2011)

Prefazione

Le materie prime minerali svolgono un ruolo fondamentale nei si-stemi politico-economici della società moderna. Dovrebbe esserechiaro a tutti il fatto che infrastrutture, costruzioni, automobili, og-getti comuni e alta tecnologia, ovvero tutto quanto ci consente lenostre attuali condizioni di vita, si possono realizzare solo graziealla disponibilità di una gran varietà e grandi quantità di sostanzeminerali. Eppure, queste considerazioni non sono sempre condivisada tutti, come dimostrano l’ostilità, o quanto meno la scarsa o nullapreoccupazione, da parte di chi governa, di assicurare all’industria ilfabbisogno di minerali, in termini di quantità, qualità e continuità.Per il nostro Paese, dove il modello economico è ancora caratteriz-zato da un’affermata struttura industriale tradizionale, si tratta diun problema ineludibile. I minerali industriali, in particolare, sonoalla base di settori manifatturieri di primaria importanza, come quel-lo vetrario e quello della ceramica, che, come il settore marmiferocontribuiscono ad alimentare le nostre esportazioni e a mantenerealto il made–in–Italy in tutto il mondo. Lo sviluppo però deve esseresostenibile in senso lato e cioè deve potersi mantenere e perpetuare infuturo nel rispetto non solo delle condizioni dell’economia, ma anchedi quelle dell’ambiente. Per questo, tutte le fasi dell’attività produttivaantropica che riguardano le sostanze minerali, dalla prospezione all’e-strazione alla gestione e all’uso delle materie prime primarie, comepure quelle relative al recupero, riciclo e al riuso delle stesse comematerie prime secondarie, vanno progettate e condotte con rigorosicriteri di eco–compatibilità e sostenibilità. Parimenti, va tenuta pre-sente la “sostenibilità culturale”, caratteristica peculiare delle Pietrestoriche, e cioè di quelle risorse lapidee in opera nei manufatti del-l’architettura e della scultura. È infatti grazie alle stesse pietre di cuisono fatti che noi oggi possiamo fruire direttamente del messaggio

Rocce e minerali industriali

culturale che essi trasmettono. Deve quindi essere un obiettivo irri-nunciabile per la società garantire che questi vettori culturali possanocontinuare a svolgere la loro fondamentale funzione per le genera-zioni future. Ma tutto questo deve essere oggetto di continua ricerca,di studio applicativo ed elaborazione concettuale, per poter esseresempre sviluppato. Indispensabile risulta così sempre il ruolo dell’Uni-versità, alla quale deve essere riconosciuta la funzione fondamentaledi formazione e di guida, tanto più importante in questo momentodi trasformazioni epocali nel comportamento dell’umanità verso ilmondo naturale.

Prof. Vanni BadinoPresidente del Comitato Scientifico GEAM

(Associazione Georisorse ed Ambiente)

Rocce e minerali industrialiISBN 978–88–548–3745–4DOI 10.4399/97888548374541pag. 11–11 (giugno 2011)

Introduzione

Questo volume nasce dall’impegno profuso dai colleghi Roberto Ca-bella, Mauro Fornaro e Marco Lezzerini nell’organizzare, nell’ambitodell’° Congresso della Società Geologica Italiana, svoltosi a Pisa dal all’ settembre , una Sessione dedicata alle Rocce e MineraliIndustriali, comprendente gli aspetti sia tecnico-scientifici che nor-mativi relativi alla prospezione, valutazione, coltivazione (compresiprevenzione ambientale e ripristino) di queste importanti Georisorse.La Sessione è stata sponsorizzata dal GABeC, un gruppo informaleche opera dal , sotto l’egida della Società Italiana di Mineralogiae Petrologia, come strumento di contatto, di raccordo e di propostaper gli operatori di questi ambiti scientifici. È possibile affermareche l’iniziativa ha avuto un buon riscontro, in quanto la sessione hapermesso la presentazione di contributi orali e poster, che hannoattratto l’attenzione di un folto uditorio. Particolarmente significativala presenza, accanto alla componente accademica, di esponenti del-l’industria, delle istituzioni e della professione, sia tra i relatori che tragli uditori. Questo successo è indiscutibilmente merito dei colleghiorganizzatori, ma dimostra anche, credo, l’esigenza della comunitàscientifica e professionale di una ripresa degli studi e dell’interessenel settore delle Georisorse. Come Presidente del GABeC sono lietoed onorato che il Gruppo abbia sponsorizzato l’iniziativa, e mi au-guro che molte occasioni ancora si presentino per la discussione el’approfondimento di questi temi.

prof. Piero LattanziPresidente del GABeC

(Georisorse, Ambiente, Beni culturali)

P I

Rocce e minerali industrialiISBN 978–88–548–3745–4DOI 10.4399/97888548374542pag. 15–27 (giugno 2011)

La difficile coesistenzatra la programmazione produttiva

nel settore estrattivo delle pietre ornamentali ela pianificazione territoriale in Puglia

Giuseppe Baldassarre, Nicola Palumbo

: . Premessa, – . Lo stato dell’attività estrattiva di lapideiornamentali in Puglia, – . Alcuni esempi di rapporto conflittuale traesigenze estrattive e tutela delle risorse naturali, – . Conclusioni, – . Bibliografia, .

: Quarrying activity of dimension stones represents since longtime an important field of the Apulia economy. This favorable condi-tion, due to the geologic and geomorphological context of the Apulianterritory, has brought remarkable economic and social benefits, buthas also determined negative impacts on the same territory and it’snatural resources, mostly due to the insufficient coordination of lawsconcerning extractive planning and environmental protection of extrac-tive areas.The short examination this paper shows, which concerns detailed sit-uations in some Apulian quarrying basins, has exemplified the todaywidespread existing cases of conflict between the need of a proper plan-ning and the development of extractive activities in Apulia and those ofprotection and safeguard of the territory and its natural resources. Thisquestion deserves a necessary deepening of both scientific and legaldebate.

. Premessa

L’attività estrattiva dei lapidei da utilizzare come pietre ornamentalirappresenta da lungo tempo un settore importante nell’economiadella Regione Puglia. Questa favorevole condizione, dovuta al parti-

Giuseppe Baldassarre, Nicola Palumbo

colare contesto geologico e geomorfologico del territorio pugliese, seda un lato ha apportato notevoli benefici economici e sociali, d’altrocanto, a causa soprattutto dello scarso coordinamento della norma-tiva nei riguardi della problematiche di pianificazione estrattiva esalvaguardia ambientale delle aree estrattive, ha determinato impattinegativi sul territorio e sulle risorse naturali ivi presenti.

Il riferimento riguarda, in particolare, l’interazione tra l’esigenza diutilizzare determinate aree, sulla base delle attuali conoscenze, abba-stanza circoscritte, in cui la presenza di importanti giacimenti di rocceidonee ad uso ornamentale rende l’attività di estrazione vantaggiosae produttiva, e quella di programmare lo sviluppo urbanistico e terri-toriale in generale delle stesse aree, salvaguardando le potenzialità diutilizzo dei suoli e gli assetti naturali presenti.

Merita evidenziare, ad ogni modo, che importanti progressi nelcampo della pianificazione territoriale in Puglia sono stati compiu-ti negli ultimi anni, con l’emanazione di numerosi atti normativi eprogrammatori sia territoriali che settoriali. Tra questi, per quantoriguarda l’attività estrattiva, se da un lato l’approvazione del Pianoregionale delle attività estrattive (PRAE) (R P, b), av-venuta nel e successivamente reiterata nel , ha sicuramentesegnato un enorme passo in avanti nella disciplina e regolamenta-zione delle attività estrattive, contemporaneamente lo stesso Pianoha necessariamente previsto di subordinare alcuni criteri e indirizzispecifici per le cave alla preventiva verifica di compatibilità con ul-teriori norme e prescrizioni di carattere urbanistico–ambientale: cisi riferisce, in particolare, alla compatibilità con il Piano urbanisticoterritoriale tematico per il paesaggio (PUTT/P), con il Piano di As-setto Idrogeologico (PAI), con le aree protette di carattere nazionalee regionale, in quelle ricomprese nella rete Natura e in quel-le afferenti al demanio fluviale e lacuale, le cui specifiche norme alcontrario riducono fortemente le potenzialità di sfruttamento ai finiproduttivi degli stessi territori.

Infine, anche se le norme del PRAE non fanno un esplicito richia-mo alle problematiche di natura idrogeologica connesse alla attivitàestrattiva, l’esperienza concreta di alcuni anni di applicazione dellestesse norme ha fatto rilevare serie interferenze tra le aree di previ-

Programmazione produttiva e pianificazione territoriale in Puglia

ste cave e quelle interessate dalla protezione degli acquiferi ai fini diun utilizzo delle stesse acque ai fini potabili; la problematica è parti-colarmente accentuata nel Salento, ove la falda carsica ivi presenterappresenta l’unica fonte di risorse idriche ad uso civile per un estesoterritorio della stessa regione.

. Lo stato dell’attività estrattiva di lapidei ornamentali in Puglia

Nel contesto della rilevante produzione italiana in cava di pietreornamentali, pari a .. tonnellate — ,% della produzionemondiale — (GDM, ), la Puglia rappresenta la seconda regione,dopo la Toscana, per quantità di materiale estratto, superando ilmilione di tonnellate annue.

I principali bacini estrattivi di pietre ornamentali della Puglia so-no quelli di Apricena–Poggio Imperiale e San Giovanni Rotondo inprovincia di Foggia, di Trani, Ruvo di Puglia e Minervino Murge inprovincia di Bari e di Fasano in provincia di Brindisi (B ., ), la cui ubicazione è schematicamente rappresentata inFigura .

L’importanza economica e anche sociale che il settore estrattivo haassunto in Puglia è attestata dalla presenza di circa cave attive dipietre da taglio di natura calcarea e calcarenitica, che rappresentanoinsieme circa il % delle cave attive del territorio pugliese (RegionePuglia, ). La statistica documentata relativa alla produzione evi-denzia come nel l’estrazione netta di roccia calcarea destinata aduso ornamentale si attesti su valori di circa . m/annui, men-tre l’estrazione di calcareniti da taglio ha raggiunto valori di .m/anno (Fig. ).

Gli occupati nel settore estrattivo pugliese, a prescindere dalladestinazione finale del materiale estratto, raggiungono le unità(pari allo , % degli occupati pugliesi), con un numero di addettimedi per cava pari a ,. A questi bisognerebbe aggiungere gli occu-pati presenti nell’indotto dell’estrazione dei lapide, che impiegano,secondo recenti statistiche, circa addetti. Il fatturato annuo com-plessivo in Puglia connesso alle attività di cava è risultato pari a circa

Giuseppe Baldassarre, Nicola Palumbo

Figura . Ubicazione dei principali bacini estrattivi di rocce ornamentali in Puglia.

milioni di Euro, che rappresenta il ,% del fatturato prodotto initalia dalle cave (Regione Puglia, ).

Inoltre l’elevato numero di cave presenti sul territorio ( cave ogni Km) e rispetto alla popolazione (, cave ogni . abitanti),pongono la Regione Puglia ai primissimi posti nazionali per densitàdi cave sul territorio.

L’intensa coltivazione di numerose e pregiate varietà di pietreornamentali, note commercialmente sui mercati nazionali e interna-zionali con le denominazioni di "Biancone", "Fiorito", "Bronzetto","Serpeggiante", "Perlato", ecc, il cui razionale sfruttamento è statoincentivato negli ultimi anni dalle più moderne tecniche di coltiva-zione, è conseguenza di una serie di favorevoli condizioni naturali.Queste riguardano la relativamente semplice costituzione geolito-logica e geomorfologica di ampi tratti del territorio pugliese, dove

Programmazione produttiva e pianificazione territoriale in Puglia

Tabella . Evoluzione della produzione dei materiali tra il e il (RegionePuglia ).

affiorano diffusamente su superfici poco accidentate rocce calcaree ecalcarenitiche in strati e banchi estesamente continui (anche alcunichilometri) e uniformi. In particolare queste rocce, riferibili dal pun-to di vista sedimentologico a calcari e calcari dolomitici detritici eorganogeni, di età essenzialmente cretacea, costituiscono una succes-sione continua e uniforme, estesa in profondità per alcune migliaiadi metri, con giacitura sub–orizzontale o monoclinalica con immer-sioni non superiori ad alcune decine di gradi. Ulteriore condizionefavorevole è da imputare alle ottime caratteristiche fisico–meccanichenonché estetiche delle numerose varietà calcaree presenti, che le harese idonee a svariati impieghi nel campo dell’edilizia costruttiva eornamentale. Inoltre la vicinanza delle più importanti zone estrattiverispetto alle principali vie di comunicazione (stradali, ferroviarie eportuali) ha favorito notevolmente il commercio di questi lapidei, laloro diffusione e conoscenza in aree via via più distanti.