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LA SIMULAZIONE OGGI NEI CORSI DI
LAUREA DI MEDICINA E CHIRURGIA
OLIVIERO RIGGIO
“Sapienza” Università di Roma
Il carattere professionalizzante del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia vuol dire:
❑ Far apprendere CONOSCENZE : comprensione teorica e memorizzazione dell’argomento
❑ Introdurre alla COMPETENZA MEDICA:
Competenza come attitudine a svolgereefficacemente una attività finalizzata lacui funzione è riconosciuta socialmente(B.Rey, 2003, 2006)
Competenza del:
Medico
Ostetrico
Fisioterapista
Idralico
Avvocato, ecc.
D. Maccario - Progettare per
competenze
D. Maccario - Progettare per
competenze
Competenza come mobilizzazione di risorse apprese al fine di:
• risolvere problemi complessi
• affrontare situazioni-problema nuove
Le risorse mobilizzabili
Conoscenze
Emozioni e motivazioni etico-valoriali
Abilità
5D. Maccario - Progettare per
competenze
Didattica professionalizzante
La medicina: un “Quanto di Cultura”
con contenuti disciplinari unici
La medicina ha l’Uomo come
suo oggetto di studio
“l’uso abituale e corretto di
conoscenze,
capacità comunicative,
abilità tecniche,
ragionamento clinico,
emozioni
e valori
da ripensare continuamente nella pratica quotidiana per il beneficio
dell’individuo e della comunità di cui si è al servizio”
La competenza medica(NEJM 2007: 356: 387).
Non una qualità acquisibile una volta per tutte ma piuttosto un habitus mentale:
• all’apprendimento continuo• alla contestualizzazione • alla riflessione continua sulla propria esperienza
Diego Velazquez: Las Meninas, 1656. Madrid: Museo del
Prado
Come introdurre gli studenti di medicina alla
Competenza medica ?
Le risorse mobilizzabili
Conoscenze
Emozioni e motivazioni etico-valoriali
Abilità
7D. Maccario - Progettare per
competenze
Didattica professionalizzante
Le abilità (skills) non sono tutte uguali:
“Più semplici” dal punto vista della metodologia
didattica
Abilità interpretative: es. intrerpretare l’ecg
Abilità manuali: es. effettuare un prelievo arterioso
Aver visto fare (attività e non una abilità)
• Diagnosi (problem solving)– Anamnesi orientata per problemi
– Hypothesis driven physical examination
– Ragionamento clinico
• Decisione finalizzata alla terapia e gestione del paziente (Dicision making)– Risoluzione di problemi terapeutici, gestionali
• Comunicazione-relazione (saper essere)
Abilità molto più complesse
Come far apprendere agli studenti di medicina le abilità?
La spirale educativa
Bisogni
Obiettivodidattico
Metodo didattico Provavalutativa
Guilbert
Appropriatezza ed economicità dell’intervento formativo
Abilità interpretative
Bisogni
Interpretare l’ecg
Metodo didattico Valutazioneesame scrittoPer il grande gruppo
Abilità manuali
Bisogni
Prelievoarterioso
Metodo didattico ValutazioneProva praticaAl piccolo gruppo
Aver visto fare
Bisogni
Aver vistofare unacolonscopia
Metodo didattico ?Video in aula
Assistere in presenza
Bisogni
Aver vistofare una colonscopia
Metodo didattico Valutazioneal piccolo gruppo Certificazione
Antieconomico
“ Manualità essenziali in medicina”
Sono caratterizzate da:
• Esecuzione corretta (con destrezza e in un
tempo ragionevole) di un gesto
• Valutabilità dell’avvenuto apprendimento
solo mediante “prove (pratiche) di
performance” (OSCE, ecc.)
“ Manualità Essenziali in Medicina”
“core skills”
• Insegnabilità: per tutti gli studenti in condizioni di
assoluta verosimiglianza
Elenco elaborato dalla CPPCCLMMC
Se devono essere svolte in completa autonomia
da ciascun studente...
“ Manualità Essenziali in Medicina”
Insegnabilità e valutabilità comportano l’uso di:
Manichini,
Attrezzature,
Preparati, materiale vario, ecc.
Posso far apprendere il corretto posizionamento del catetere
vescicale solo se ho a disposizione:
Manichino maschile e femminile, disinfettante, guanti
sterili, catetere, luan, garze, siringa, soluzione fisiologica,
reniforme e sacca di raccolta.
Il regno della simulazione
Skill Lab
un luogo “aperto” dove sia possibile:
• Effettuare dimostrazioni da parte del docente su come
eseguire correttamente una procedura
• Avere a disposizione filmati “certificati” dai docenti su
come eseguire correttamente una procedura
• Avere a disposizione le griglie di valutazione di ciascuna
procedura
• Avere a disposizione tutto il materiale per eseguirla
...quello che abbiamo fatto noi
• Stabilito a priori le manualità/abilità essenziali (CPPCLMMC; CMEI romana; la CTP)
• Classificato le abilità (manualità vs abilità interpretative, ecc) per un utilizzo ottimale dello skill lab
• Acquistato il materiale (manichini e materiale di consumo) necessario
• Associato le varie abilità a un corso/esame (prova
superata = studente ammissibile all’esame).
• Organizzato l’accessibilità dei docenti attraverso un
“google calendar” gestito dal coordinatore delle attività pratiche
• Organizzato l’accessibilità degli studenti in autonomia: attraverso un “google calendar” gestito da borsisti (di
collaborazione o di tutoraggio) che turnano per garantire l’accesso agli skill lab.
Quello che abbiamo fatto noi
Quello che hanno fatto gli studenti• Pagina facebook con video, foto, altro materiale e
informazioni
Sviluppo delle abilità pratiche
• Abilità diagnostica– Anamnesi orientata per problemi
– Hypothesis driven physical examination
– Ragionamento clinico
• Abilità decisionale finalizzata alla terapia e gestione del paziente – Risoluzione di problemi terapeutici, gestionali
• Abilità comunicativa-relazionale
“3 pezzi meno facili”
Metodi didattici
• EO tra pari
• Paziente standardizzato
• Didattica “professionalizzante” in aula
– Problem solving
– Decision making
Metodi didattici
• EO tra pari
• Paziente standardizzato
• Didattica “professionalizzante” in aula
– Problem solving
– Decision making
E.O. sistematico
(HTT-PE)
• E’ una abilità di base da insegnare ai primi anni
• Il paziente non è indispensabile
E.O. guidato da ipotesi
(HD-PE)
• E’ una abilità di livello superiore da far apprendere in contesto clinico
• Il paziente è indispensabile
EO tra pari EO in ambiente
clinico
Apprendere l’E.O tra pari (Peer PE)
• Reperti patologici: praticamente assenti
Svantaggi
Apprendere l’E.O tra pari (Peer PE)
• Economicità: basta una stanza, un lettino
• Attrezzatura: minima(Sfignomanometro, termometro)
• Costi: praticamente zero
• Apprendimento rinforzato da
– possibilità di ripetizione del gesto (allenamento) praticamente infinita
– dall’osservazione reciproca
Vantaggi
• Reperti patologici: praticamente assenti
Svantaggi
Etica dell’EO tra pari:
“Limited” Peer-PE:
Examining the Medical Student Body: Peer Physical Examsand Genital, Rectal, or Breast Exams
David V. Power and Bruce A. CenterDepartment of Family Medicine and Community Health
University of Minnesota Medical School, Minneapolis, Minnesota, USA
Background: Somemedical schoolshavereplaced all student practicepeer physical
examinations in the curriculum with examinations of standardized patients (SPs).
Purpose: Toassessattitudesof medical studentstowardpracticing physical examina-
tions with classmates, including genital, rectal, or female breast components.
Methods: Survey administered to all 235 Year-4 students at University of Minnesota
Medical School (69% response rate).
Results: Ninety-five percent believed that limited peer practice exams are valuable.
Six percent of studentswereuncomfortablewith theseexams: Thiswasstrongly asso-
ciated with having had an uncomfortable experience.
Conclusions: Although most students value practicing limited exams with class-
mates, a small, consistent number of students arevery uncomfortable with these. Ex-
plicit guidelines for faculty and classmate behavior may minimize their discomfort,
but alternativestopeer exam, suchasSPexams, need tobeprovided thissmall group.
There is no role for peer genital, rectal, or female breast exams in the curriculum.
Teaching and Lear ning in Medicine, 17(4), 337–343 Copyright © 2005 by Lawrence Erlbaum Associates, Inc.
It is common for Year-1 or -2 medical students to
learn physical examination skills by practicing with
their classmates, here referred to as peer physical ex-
ams (PPE). Usually, students do not practice com-
plete physical exams with classmates. (However, in
the past at some U.S. medical schools—including at
this school—PPEs have been complete and have in-
cluded male or female peer genital or rectal compo-
nents, or female breast components; such exams are
here referred to as GRB exams.) Unreported in the
literature, GRB exams may still be practiced at some
U.S. or international medical schools. At this school
presently, Year-1 students in tutorial groups of eight
practice “limited PPEs” with one faculty tutor; these
groups meet for six 3-hr sessions. After a group dem-
onstration of technique on a volunteer student, stu-
dents usually break into pairs or groups of three and
practice limited PPEs with each other in exam rooms.
Here, the term limited PPEs refers to peer physical
examinations that exclude GRB exam components
but that include examination of the chest (but not fe-
male breasts) and inguinal area.
Purpose
How do medical students feel about having to prac-
tice examination skills on each other? Is this an out-
dated curricular component that needs to be removed
from contemporary medical education? Is this unethi-
cal? If there are four or five students who object to this,
do we then need to provide standardized patients (SPs)
to replace all student classmate exams? Such are the
questions that we—and likely many other medical edu-
cators—have considered. We previously presented re-
sults from a survey of 1st-year medical students at this
institution concerning their comfort with PPEs. 1
This study extends that research by surveying a
group of graduating medical students with a more de-
tailed survey. The graduating class was composed of
175 students who spent all 4 years on the Minneapolis
campus and 60 who spent Years 1 and 2 at our sister
campus in Duluth before then moving to Minneapolis.
Of particular additional interest was that, within this
sample of Duluth students, were a number of students
who we knew had practiced GRB exams within their
337
We acknowledge the assistance of Emery Chang, medical student, in designing the survey instrument and Kim Murphy for assistance in sta-
tistical analysis.
Correspondence may be sent to David V. Power, M.D., M.P.H., Program in Medical Student Education, Department of Family Medicine &
Community Health, 516 Delaware Street S.E., Mayo Mail Code 381, Minneapolis, Minnesota 55455, USA. E-mail: [email protected]
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4
Tecnica dell’EO tra pari
• Lavoro a tre studenti: l’attore, il modello e lo
“scriba”
• Utilizzo della griglia
• Utilizzo del modulo per la rilevazione dei dati
– Vuoto
– Pieno
• Abilità diagnostica– Anamnesi orientata per problemi
– Hypothesis driven physical examination
– Ragionamento clinico
• Abilità decisionale finalizzata alla terapia e gestione del paziente
– Risoluzione di problemi terapeutici, gestionali
• Abilità comunicativa-relazionale
“3 pezzi meno facili”
Didattica a piccoli gruppiMetodo dello studio di casi clinici
Gruppo 1
Gruppo 2
Gruppo 3
Casi clinici
1 2 3 4
• Il docente commenta le risposte e guida la discussione
• Le domande dovrebbero essere di interesse e difficoltà
analoghe
• Non più di due o tre domande sullo stesso tema
• Si può presentare inizialmente il caso (domande) poi
l’evoluzione (altre domande), poi l’ulteriore evoluzione (altre
domande)
• Stabilisce il mandato
Gruppo 4
Ittero “Medico o Chirurgico”
Siete il medico di guardia all’Accettazione di un grande ospedale universitario romano.
I vostri collaboratori (specializzandi) hanno raccolto la storia, l’esame obiettivo, le analisi e gli eventuali esami strumentali
.... e vogliono sapere cosa fare !
Dovete decidere :
1. SE RICOVERARE IL PAZIENTE
2. SE RICOVERARLO IL MEDICINA O IN CHIRURGIA
Didattica a piccoli gruppi
Metodo delle differenze
Problema
terapeutico o
gestionale
1
Soluzione proposta
dagli studenti2
Soluzione secondo
linee guida, consensus
conference, metanalisi
RCTs, ecc.
3
Discussione delle
differenze4
Problemi di conoscenza
teorica dell’argomento
Problemi di gestione
pratica dell’argomento
Emorragia digestiva superiore
Obiettivo didatttico:
Valutare la gravità dell’emorragia
Caso Clinico
Maschio di 62 anni, da qualche giorno lombo-sciatalgia.
Ieri malore e giramenti di testa.
Alle 5 di questa mattina alzandosi dal letto: senso di
svenimento. Chiama la guardia medica che, rilevando
una ipotensione, consiglia il ricovero.
In macchina: vomito ematico.
Appena arrivato in ospedale: abbondante evacuazione.
1° mandato
L’unico medico di PS è al momento impegnato con
il paziente arrivato prima (crisi ipertensiva):
dovete decidere se richiedete il suo intervento
immediatamente oppure no.
A tale scopo:
1. Quali parametri clinici/laboratoristici rilevate?
2. Quali caratteri del vomito e delle feci rilevate?
Insegnare in ambiente clinicoSpencer J, BMJ 2003;326: 591
• Vantaggi
– Didattica focalizzata su problemi reali
– Svolta nel contesto professionale reale
– E’ il solo ambiente in cui abilità come la raccolta
dell’anamnesi, l’esecuzione dell’E.O., il
ragionamento clinico, il prendere decisioni,
l’empatia e la professionalità possono essere
apprese nel loro insieme.
• Problemi
– Tempi limitati
– Esigenze in conflitto
(cliniche, amministrative)
– Troppi studenti, pochi
pazienti, scarse risorse
– Scarso riconoscimento e
soddisfazione per il docente
(sto facendo esercitazioni e
non Lezione)
• Ulteriori Svantaggi
– Mancanza di obiettivi chiari
– Didattica ad un livello errato
(troppo basso o troppo alto)
– Osservazione passiva, non
partecipazione attiva
– Didattica per “umiliazione”
– Dignità e privacy del paziente
– Mancanza di congruenza e
continuità con il resto del
programma
Insegnare in ambiente clinico
Didattica spesso contingente (difficilmente pianificabile)
BMJ 2003;326;591-594
L’introduzione dello studente di medicina
alla competenza medica è soprattutto
SIMULAZIONE
Tirocinio Professionalizzante ValutativoEsame di Stato
per la Laurea Abilitante
Dimmi e dimenticherò
Mostrami e ricorderò
Coinvolgimi e capirò
(Proverbio cinese tradotto
dal BMJ 2003; 326:437)
Raffaello: La Scuola di Atene (particolare) 1509. Roma, Musei Vaticani