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I Disturbi del Comportamento Alimentare
Anoressia Nervosa
Bulimia Nervosa
BED (Binge Eating Disorder)
“In tutti i periodi della storia, disturbi mentali di rilevanza epidemiologica o di particolare fascino illuminano un
aspetto specifico della natura umana in conflitto con i tempi…”
Erikson E. (1982)
Privazione volontaria di cibo come strumento di manipolazione e controllo di sé e degli altri
Santa Wilgefortis (X secolo): figlia del re portoghese che doveva andare in sposa ad un brutale re di Sicilia.
“sante anoressiche” del medio evo votate all’ascetismo con corpi emaciati, infecondi e inadatte al matrimonio in aperta sfida alla famiglia: aspiravano ad un’idea di autonomia spirituale del tutto inaccettabile per la Chiesa e si costruirono un’identità religiosa alternativa dandosi alla fame ma donano cibo ai poveri.
Incidenza e prevalenza dei DCA
• Studi su popolazioni cliniche• Studi su popolazioni non cliniche• Studi su gruppi a rischio
Studi di prevalenza e classe socialeAN appannaggio delle classi sociali medio-
alteCrisp et al, 1976 – Londra scuole
Askevold, 1982 - NorvegiaRisultati contrastanti
Vandereyken et al, 1989 – Olanda
Hoek, 1993 - Olanda
Anoressia nervosa: chi colpisce
• Colpisce lo 0,28% delle giovani donne• Ha avuto un aumento dal dopo guerra in poi• Età di esordio tra i 12 e i 25 anni• Rara nei paesi in via di sviluppo• Non vi sono differenze di classe sociale• È molto frequente nel mondo della danza• Quoziente d’intelligenza nella norma
Criteri Diagnostici per Anoressia Nervosa (D.S.M. IV)
• Rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra o al peso minimo normale per l’età e statura.
• Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso.
• Alterazione del modo in cui il soggetto vive il peso o la forma del corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sui livelli di autostima, o rifiuto di ammettere la gravità della attuale condizione di sottopeso.
• Nelle femmine dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno 3 cicli mestruali consecutivi.
Specificare il sottotipo• Con restrizioni: nell’episodio attuale di Anoressia
Nervosa il soggetto non ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione
• Con abbuffate/Condotte di Eliminazione: nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto ha presentato regolarmente abbuffate o condotte di eliminazione.
Anoressia Nervosa
• L'intensa paura di "diventare grassi", presente nei soggetti con questo disturbo, non è solitamente mitigata dal decremento ponderale.
L’immagine che ogni uomo ha del mondo è e sempre rimane una costruzione della sua mente, e non si può provare che abbia alcuna altra esistenza.
•Come tu vedi o rappresenti te stesso•Quali sono le tue credenze in merito al tuo aspetto fisico•Come ti senti nel tuo corpo•Come tu pensi che gli altri ti percepiscano
Cos’è l’immagine corporea?
Immagine corporea
La nostra immagine corporea è il risultato della interazione di aspetti psicologici, esperienziali, culturali, sociali
Segni clinici di Anoressia Nervosa
• L’alimentazione diventa il centro delle discussione in famiglia e con gli amici
• Non vuole saperne di aumentare di peso• Nega di avere fame pur mangiando piccole quantità di cibo• Inventa scuse per evitare situazioni durante le quali gli altri mangiano• Collezionano ricette, preparano cibi• Per gli altri
A Praga ci andammo in corriera accompagnati dalla prof. di filosofia e da altre sette classi. Mi preoccupavano quei cinque giorni che avrebbero sconvolto la mia lineare routine. Lessi e rilessi il programma molte volte -i pranzi e le cene segnati in maiuscolo- fino a saperlo a memoria, cercando con quel controllo di esorcizzare la paura; del resto solo uno dei pasti principali si svolgeva in albergo e non sarebbe stato difficile far passare il tempo fra una portata e l’altra sbriciolando il pane e poi quei cinque giorni erano anche una tregua dalla recita continua che inscenavo per i miei genitori.
Inoltre alla fine, per calmarmi avevo deciso che sarebbe stato più semplice non mangiare affatto, non mi importava dei miei compagni di classe e non riuscivo nemmeno a pensare di mangiare qualcosa, qualsiasi cosa, di diverso dalla mia mela verde e poco male se questa mancava: non avrei mangiato affatto, già vedevo i numeri della bilancia scendere e con loro crescere la mia certezza che tutto stava andando per il verso giusto. Parlando fra me e me convincevo quella vocina dubbiosa e stanca che non aveva proprio nulla di cui preoccuparsi: non erano le mestruazioni che mancavano l’importante, e nemmeno il freddo o…la fame! Ma non ero preparata alla prima sosta di quel viaggio: il campo di concentramento di Mauthausen, in Austria.
Segni clinici di Anoressia Nervosa
• Abitudini alimentari inusuali• Fa molta attività fisica• Si lamenta del freddo• Si veste a strati• Perde i capelli• Si lamenta di gonfiori addominali
Anoressia Nervosa• Nei soggetti con Anoressia Nervosa i livelli di
autostima sono fortemente influenzati dalla forma fisica e dal peso corporeo.
• La perdita di peso viene considerata come una straordinaria conquista ed un segno di ferrea autodisciplina, mentre l'incremento ponderale viene esperito come una inaccettabile perdita delle capacità di controllo.
AANORESSIANORESSIA N NERVOSAERVOSASEGNI OBIETTIVISEGNI OBIETTIVIRISCONTRABILIRISCONTRABILI
•Perdita di capelli
• Tumefazione gh. Salivari
• Ipotermia
•Bradicardia
•secchezza cutanea – pallore – peluria
• deplezione lipidica
• ritardata comparsa dei caratteri sessuali secondari
• ipercarotenemia – acrocianosi e callosità sulle dita delle mani
• estremità fredde
• rallentamento dei riflessi ecc..
dimagrimento intenzionale in un
soggetto apparentemente in
buona salute
Complicazioni mediche associate ad un eccessivo
calo ponderale • gravi modificazioni della frequenza cardiaca,
della pressione arteriosa, della frequenza respiratoria e della temperatura corporea
• danni renali• osteoporosi• assottigliamento o secchezza dei capelli• “lanugo” (comparsa di peluria nella faccia,
nella schiena e nelle estremità)• pelle secca• incapacità a riposarsi e riduzione del sonno• amenorrea
Bulimia nervosa: chi colpisce
• Compare intorno agli anni 80• Colpisce l’1-4% delle giovani donne• Esordisce tra i 16 e i 25 anni• Classe sociale omogenea• Le persone colpite hanno un peso normale o poco superiore alla norma
Bulimia NervosaLe manifestazioni essenziali della Bulimia Nervosa sono:
1. presenza di abbuffate e di inappropriati metodi compensatori per prevenire il conseguente aumento di peso.
I livelli di autostima sono condizionati
dalla forma e dal peso corporeo.
Bulimia Nervosa (DSM IV)• Per giustificare la diagnosi, il soggetto deve avere
un minimo di due episodi di abbuffate e di comportamenti compensatori inappropriati alla settimana per almeno tre mesi.
• Una abbuffata, o crisi bulimica, è definita come l'ingestione in un determinato periodo di tempo di una quantità di cibo più grande rispetto a quanto la maggioranza degli individui assumerebbe in circostanze simili.
• Non può essere considerata una abbuffata il continuo "spiluccare" piccole quantità di cibo durante l'arco della giornata.
Bulimia Nervosa• I soggetti con Bulimia Nervosa tipicamente si
vergognano delle loro abitudini alimentari patologiche e tentano di nasconderle. Le crisi bulimiche avvengono in solitudine, quanto più segretamente possibile.
• Una crisi bulimica è inoltre accompagnata da sensazione di perdere il controllo.
• Un'altra caratteristica essenziale della Bulimia Nervosa è il frequente ricorso a inappropriati comportamenti compensatori per prevenire l'incremento ponderale.
BULIMIA NERVOSA• Sebbene il tipo di cibo assunto durante l'abbuffata
varii ampiamente, generalmente comprende cibi dolci, ipercalorici, come gelato o torte. Comunque, ciò che sembra caratterizzare l'abbuffata è soprattutto la anomalia nella quantità del cibo piuttosto che la compulsione verso un alimento specifico, ad esempio, i carboidrati.
• Sebbene l'ammontare delle calorie complessivamente assunte durante l'abbuffata sia di gran lunga maggiore rispetto al pasto normale di una persona senza Bulimia Nervosa, il rapporto tra le percentuali di proteine, grassi e carboidrati è simile
Mangiavo biscotti dolci e grissini salati che avrei vomitato subito dopo, in camera. Il mattino successivo un sole pallido avrebbe illuminato il posacenere pieno, i sacchetti vuoti con il disegno di una spiga di grano e la bilancia fuori posto. Io mi sarei girata dall’altra parte, avrei acceso la radio e mi sarei alzata solo il giorno dopo, forse.
Quando tornai a Roma, il quattro gennaio, il convitto era ancora deserto. Accendevo la luce nella cucina vuota e rimanevo lì del tempo, indisturbata, a girare il cucchiaino nella tazza del caffè. Anche se dentro di zucchero non ce n’era nemmeno un granello: l’avevo usato tutto per addolcire l’ira e le preoccupazioni dei miei genitori ( certo che vado a studiare ). Ma pure le pagine dei libri le sfogliavo con troppa calma, occupata ad assaporare una solitudine che sapeva di amaro.
Bulimia Nervosa: condotte di compenso
• l’abuso di diuretici• l’abuso di lassativi• l’assunzione di pillole dimagranti• l’assunzione di farmaci che controllano
l’appetito• l’uso di sostanze emetiche• l’uso esagerato di gomme da masticare• lo sputare il cibo prima di deglutirlo• il digiuno prolungato• l’esercizio fisico eccessivo
Complicanze
• Vomito: erosione dello smalto, lacerazioni esofagee, anemia, aumento di volume delle parotidi, squilibri elettrolitici
• Lassativi: crampi addominali, cattivo assorbimento delle proteine , del calcio ecc.
• Diuretici: bassi livelli di potassio, irregolarità del ritmo cardiaco, disidratazione, danno renale
PREVALENZA DEL BED____________________________________________________________________________________________
NELLA COMUNITÀ 2 – 5%Sono sovrappeso tra i BED 50%BED tra gli obesi
25%
PARTECIPANTI PROGR. CONTROLLO PESO 16 – 30%Overeaters anonymous 70%
Disturbo dell’alimentazione incontrollata (BED)
• Ha ricorrenti abbuffate• Non compensa le abbuffate• I livelli di autostima sono bassi
•Mangia di nascosto• sono sovrappeso•Sono spesso depressi
Disturbo da Abbuffate Compulsive
• sono un disturbo alimentare presente in percentuali pressoché uguali nei maschi e nelle femmine
• si manifesta più tipicamente nei soggetti che sono nella fascia dei 30/40 anni, a differenza della fascia dei 16/20 anni maggiormente interessata da anoressia e bulimia.
• I Binge Eatig Disorders si manifestano come periodi di incontrollata, impulsiva e continua sovralimentazione protratta fino al punto di estrema saturazione fisica.
• Si differenziano dai disturbi bulimici, in quanto NON prevedono l'attuazione di metodi di evacuazione fisica, ma possono seguire digiuni o tentativi di dieta.
• Spesso sono preceduti da sentimenti di solitudine e malinconia, mentre dopo l'abbuffata sono frequenti vissuti di vergogna e auto-denigrazione.
Disturbo da Abbuffate Compulsive• Le caratteristiche salienti sono:
– Ricorrenti episodi di abbuffate compulsive, raccolta, celamento e furto di cibo, rapidità nell'ingestione di cibo e/o sensazione di estrema pienezza corporea, consumo di ingente quantità di cibo senza aver appetito,
– fluttuazioni nel peso corporeo,
– vissuti di depressione, ansia e solitudine, bassa auto-stima, compiacenza verso gli altri, perfezionismo, difficoltà nell'esprimere i sentimenti,
Disturbo da Abbuffate Compulsive– sentimenti di vergogna e colpa durante e/o
dopo l'abbuffata compulsiva,
– utilizzo delle abbuffate per mitigare i sentimenti, alleviare la tensione, controllare la rabbia, tristezza o altri stati emotivi,
– affaticamento fisico, problemi cardiaci, pressione sanguigna e/o iperglicemia ematica.
– I B.E.D. sono presenti circa nel 25% delle persone obese e spesso vengono imputati come cause dei loro problemi di peso.
PROFILO DI PERSONALITA’• Scarsa autostima• Identità deficitaria• Fragilità psichica• Difficoltà nel distinguere le
emozioni• Difficoltà nell’utilizzo del
linguaggio simbolico
Obesity, binge eating and psychopathology: are they related?
( Telch et Agras; Int J eat disord, 1994)
• Il grado di sintomatologia psichiatrica evidenziata nei pazienti sovrappeso è correlata alla severità del binge eating e non è correlata alla severità del sovrappeso
• Il binge eating è associato con la comorbidità psichiatrica ma non si trova evidenza che l’obesità moderata o severa, in assenza di binge eating, abbia una prevalenza di psicopatologia maggiore della popolazione generale
• Il trattamento degli obesi binger richiederebbe una focalizzazione sul binge eating come disordine primario al fine di potenziare gli esiti dei trattamenti.
Cause dei DCA
VULNERABILITA’ BIOLOGICA
Predisposizione Psicologica•Esperienze precedenti•Influenze familiari•Conflitto psichico interiore
Perdite affettive
Clima Sociale : influenze e attese della società
Mutamenti endocrini puberali
Dimagrimento
Denutrizione
Alterazioni Mentali
DIETA
Mutamentipsicologici
Fattori biologici• studi transgenerazionali e sui gemelli hanno dimostrato
che i disordini alimentari si manifestano con più probabilità tra i parenti di una persona già malata, soprattutto se si tratta della madre
• presunta anomalia funzionale di una porzione ipotalamica deputata al controllo della fame e della sazietà,dell’attività sessuale e del ciclo mestruale. Le ricerche non hanno però ancora dimostrato l’esistenza di specifiche anomalie neurologiche e neuroendocrine in questi pazienti.
• ridotta funzionalità del sistema della serotonina e della noradrenalina a livello cerebrale e le modificazioni della colecistochinina e della leptina a livello periferico.
Fattori socio-culturali• Richard Gordon suggerisce che ogni tentativo di
comprensione dell'anoressia-bulimia si debba collocare in una prospettiva culturale, considerandola come uno di quei disturbi che Devereux definisce 'etnici', cioè caratterizzati da un modello cognitivo-comportamentale deviante che, per le sue dinamiche, viene ad essere un'espressione delle contraddizioni cruciali e dell'ansia di fondo di una particolare parte della società umana in un particolare momento storico.(Esempio del “Culto Zar” delle donne etiopi)
Fattori socio-culturali Forse è possibile considerare l’anoressia ottocentesca e
l’isteria come una sorta di rivola protofemminista che non può essere espressa se non attraverso il linguaggio dei simboli.
Le ragazze anoressiche non esprimono una problematica femminista, ma, come affermava la Bruch, il processo di guarigione da un disturbo dell’alimentazione basato sullo sviluppo di un’identità rispettosa di sé, fa emergere di per sé una coscienza implicitamente femminista.
Comunicazione di massa e DCA
• Informazione implicita attraverso pubblicità e rubriche di divulgazione “scientifica” su diete e nutrizione
• Presenza in televisione e su stampa di modelli femminili e maschili che presentano caratteristiche di “magrezza” e “salutismo”
Cultura dominante
Il grado di accettazione del proprio corpo è influenzato dal criterio di bellezza dominante e da alcuni pregiudizi:
• Mitizzazione dei disturbi dell’alimentazione
Malattia come metafora
Il fatto che sia legata a valori sociali positivi contribuisce a spiegare perchè è diventata “di moda”.
Susan Sontang (“Illness as a Metaphor”): la tubercolosi come simbolo romantico portatore di significati quali la raffinatezza, a sensibilità e l’elevatezza di spirito.
Cultura dominante
Il grado di accettazione del proprio corpo è influenzato dal criterio di bellezza dominante e da alcuni pregiudizi:
• Pregiudizi nei confronti delle persone obese
Il pregiudizio:
• Gli obesi sono golosi e mangiano più delle persone normopeso
• Gli obesi sono pigri e hanno più problemi psicologici delle persone normali
• Con la forza di volontà è possibile raggiungere il peso ideale
Cambiamento del ruolo sociale della donna
• La moda della magrezza• Determinante il cambiamento del ruolo sociale della donna• Per molte ragazze la magrezza è il simbolo di alcune caratteristiche di alto valore sociale:
Autocontrollo-indipendenzasuccesso-fascino
Il potere della famiglia Minuchin: le dinamiche familiari rientrano nella
categoria più ampia di quelle che producono sintomi “psicosomatici”: famiglie invischiate, timorose delle conseguenze dello sviluppo dell’identità individuale, incapaci di esprimere apertamente differenze e conflitti, con tendenza a demonizzare il mondo esterno.
Palazzoli-Selvini: conflitti di coppia mascherati e deviati sull’accudimento dei figli che diventa inadeguato nell’adolescenza.
Il potere della famiglia
Le problematiche del potere sono particolarmente importanti nella bulimia, i cui sintomi sono spesso mezzi indiretti di manifestazioni di rabbia, oltre che di autodistruzione.
La forza del sintomo sta nelle gratificazioni che si riceve e questo feedback positivo rinforza il comportamento e la sua cronicizzazione.
Fattori psicodinamici • il comportamento anoressico-bulimico è un
sintomo ambivalente e multideterminato, interpretabile come: – un tentativo disperato di ottenere ammirazione e
conferma, di sentirsi unici e speciali– un tentativo di attacco alle eccessive aspettative
genitoriali – un tentativo narcisistico-onnipotente di sviluppare,
attraverso la disciplina del corpo e il controllo del cibo, un senso di autonomia e di individualità
[ ... ] Non avevo mai avuto dubbi riguardo all’amore dei miei genitori,
sapevo che loro mi amavano nell’unico modo che consideravano
possibile e che i loro rimproveri miravano al mio bene, solo non capivo
perché con me fosse necessaria tanta severità e tanta freddezza,
... non avevo mai dato dei problemi e forse senza i loro continui
rimproveri avrei potuto avere più fiducia in me stessa… ma forse me li
meritavo, non ero mai ABBASTANZA brava, buona, diligente, matura,
responsabile; loro volevano per me il meglio, volevano sfruttassi al
massimo ogni mia capacità, volevano per me una vita piena e
soddisfacente per questo mi spingevano a migliorare. …….
…….Ma il meglio era sempre altrove e io non riuscivo
mai ad accontentarli. Non mi sentivo degna dei loro
obiettivi, meritevole del loro amore, troppo grande
perché potessi raggiungerlo. Era troppo in alto;
cristallo purissimo a cui le mie dita non arrivavano
mai per quanto le allungassi, nonostante i miei
sforzi.
Bulimia e bisogni emozionali
rinforzo dovuto agli apprezzamenti vergogna e segretezza esteriormente compiacente e conforista protesta segreta e la rabbia viene
scaricata nella violenza dei rituali. La soluzione del problema dell’identità
viene risolto nella scissione tra la facciata esterna di autocontrollo e di gentilezza e dal bisogno, rabbia confusione dei rituali in cucina e in bagno
Prognosi• La malattia recidiva o cronicizza in
quasi il 70% dei casi.• Esistono dei fattori prognostici
sfavorevoli:– grave deficit di immagine corporea,– mancanza di critica di malattia, – presenza di altri disturbi psichiatrici e
organici.
• La mortalità è in entrambe le forme superiore al 3%, riconoscendo complessivamente tra le principali cause di morte: – emaciazione e defedamento da inedia
(forme restrittive)– arresto cardiaco da alterazione
dell'equilibrio elettrolitico (vomito)– conseguenze patologiche di diete troppo
rapide e/o squilibrate– suicidio, per la concomitante depressione,
dovuta alla difficoltà ad affrontare i conflitti con l'ambiente ed a dare un senso alla propria vita.
STRATEGIE TERAPEUTICHE• I disturbi del comportamento alimentare possono
essere trattati e si può ripristinare un peso salutare.• Tanto più precocemente tali disturbi vengono
diagnosticati e trattati, maggiore è la probabilità che le conseguenze siano migliori.
• Richiedono un programma terapeutico ad ampio raggio che include cure mediche e il loro monitoraggio, interventi sul piano psicosociale, consulenze nutrizionistiche
• Al momento della diagnosi, il terapeuta deve valutare se il paziente si trova in una condizione di perdita di peso che lo rende a rischio e richiederne quindi il ricovero.
Anoressia nervosa e cronicità• Tappe fondamentali del trattamento (APA, 2000)
• diagnosticare e trattare le complicanze mediche• A- motivazione e collaborazione al trattamento• A peso corporeo• - ristabilire un’alimentazione adeguata per quantità,• qualità e regolarità (psicoeducazione alimentare)• correggere cognizioni e atteggiamenti patologici• riguardo al cibo e al peso• curare i disturbi psichiatrici associati• cercare la collaborazione e fornire sostegno ed informazioni ai familiari• A autostima• prevenire le ricadute.
STRATEGIE TERAPEUTICHE• Il trattamento dei DCA richiede un programma
specifico che si caratterizza per tre fasi principali: – primo obiettivo:
• per la bulimia è ridurre o eliminare le abbuffate e le condotte di eliminazione
• per l’anoressia è recuperare il peso perso con il digiuno e i lassativi;
– trattare i disturbi di ordine psicologico come i disturbi dell’ immagine corporea, la bassa autostima, e conflitti interpersonali;
– ottenere una remissione a lungo termine e la riabilitazione, fino alla completa guarigione.
STRATEGIE TERAPEUTICHE• Una volta che la malnutrizione è stata
corretta e il peso ripristinato, la psicoterapia può aiutare i pazienti con anoressia a migliorare la bassa autostima ed è indicata per i pensieri erronei e modelli comportamentali abnormi.
• Le famiglie sono coinvolte nel programma terapeutico.
Terapia •Ricovero solo se necessario•Antidepressivi serotoninergici•Terapia di tipo cognitivo-
comportamentale•Terapia di gruppo•Terapia della famiglia
Terapia farmacologica• L’ uso di farmaci che agiscono sul SNC in
pazienti con AN dovrebbero essere presi in considerazione solo dopo che l’ aumento di peso sia stato raggiunto.
• Alcuni farmaci, come gli SSRIs, si sono dimostrati efficaci nel migliorare il tono dell’umore e i sintomi ansiosi associati all’ Anoressia Nervosa.
Prevenzione• La comunicazione di massa da sola non
è responsabile dei disturbi alimentari, bensì di cattiva informazione e di rigida presentazione di modelli
• Il marketing sociale può promuovere la competenza, l’autosviluppo, la prevenzione e la costituzione di stili di vita salutari
Cosa non è opportuno fare quando si sospetta che una nostra amica possa soffrire di un disturbo alimentare
• Non etichettare• Non esprimere giudizi• Non minacciare• Non dare consigli su diete • Non permettere che l’amica monopolizzi
tutto il tuo tempo• Non promettere di mantenere il segreto
Cosa è opportuno fare quando si sospetta che una nostra amica possa soffrire di un disturbo alimentare
• Parla con lei in privato• Ascoltala e dalle il tempo di rispondere• Focalizza l’attenzione sui problemi• Riferisci ad un adulto
In questi casi parlare ai genitori o agli insegnanti non è fare la spia o tradire l’amica
Cosa è opportuno fare quando si sospetta che una nostra amica possa soffrire di un disturbo alimentare
• Aiutare la persona malata ad accettare la cura• Evitare di diventare lo psicoterapeuta• Durante le conversazioni concentrarsi
su interessi salutari
Epidemiologia dei DCA in una popolazione a rischio
in CalabriaPantusa MF, Berardi M, Scornaienchi
C,*Segura C
CSM – Rogliano AS n.4 –Cosenza*Università degli Studi Magna Graecia - Catanzaro
OBIETTIVI
Valutare:– la prevalenza di DCA in una
popolazione a rischio,– il tipo di legame genitoriale,– l’associazione tra legame
genitoriale e presenza di DCA,– individuare le caratteristiche dei
soggetti con DCA.
DESCRIZIONE DEL CAMPIONE
STUDENTI• N= 467
•Liceo Scientifico•Istituto Tecnico Commerciale
• Sesso: •Maschi= 195 (41.76%)•Femmine= 272 (58.24%)
• Età media= 16.51±1.5 (r 14-20)
DESCRIZIONE DEL CAMPIONE
ALLIEVE DI DANZA
• N= 106
• Sesso: •Femmine = 106
• Età media= 14.55 (r.11-20 )
MATERIALE E METODOTutti i soggetti sono stati valutati mediante:
•Questionario socio-anagrafico.•EDI-2•PBI (Parental Bonding Instrument)
I soggetti DCA positivi secondo EDI-2 ed un gruppo di controllo sono stati valutati successivamente con:
•DSM-IV Clinical Interview•EDI-Symptom Checklist
CRITERI DI INCLUSIONE
Sono stati considerati DCA positivi tutti i soggetti con un punteggio IM 14 (EDI-2).
•DSM-IV Clinical Interview•EDI-Symptom Checklist
STUDENTESSEDIAGNOSI CLINICA
NEGATIVE91,39%
NAS2,62% BED
1,50%BN
3,37%
ANR1,12%
Falsi positivi = n. 14Soggetti con DCA clinico = n. 23
DANZA – DIAGNOSI CLINICA
NEGATIVE90%
ANR1%
BN3%
BED0%
NAS6%
Falsi positivi=n. 15Falsi negativi = n. 2Sog. con DCA clinico = n.10
CONCLUSIONI• L’EDI-2 ha rilevato nelle studentesse
una prevalenza di DCA del 14%• Nelle allieve di danza la prevalenza di
DCA all’EDI-2 è risultata del 21%• Eliminati i falsi positivi la prevalenza di
DCA clinico nelle studentesse risulta dell’8,45%, di cui ANR 1.12%, BN 3.37%, BED 1.5% e NAS 2.62%.
CONCLUSIONI• Nelle allieve di danza la prevalenza di
DCA clinico risulta dell’9.43 % di cui ANR 1%, BN 3%, NAS 6%
• Al PBI i soggetti con DCA clinico presentano bassi valori di Care materno e paterno e alti valori di Over protection materno