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Energetica generale
Bilancio energetico mondiale, fonti di energia tradizionali e rinnovabili, scenari attuali e futuri
Eva Schito
Fonti energetiche
I fabbisogni energetici possono essere suddivisi in tre macro-
sezioni:
- produzione di energia elettrica;
- produzione di energia termica;
- trasporti e mobilità.
Per soddisfare tali fabbisogni, vengono usate delle fonti
energetiche attraverso opportune trasformazioni, che hanno un
proprio rendimento.
Eva Schito 2
Breve ripasso
Fonte di energia primaria: è una fonte di energia che si trova in natura e che non è stata soggetta a nessun tipo di processo di conversione o trasformazione.
Può essere di tipo rinnovabile o non rinnovabile.
Unità di misura:
1) TWh = 109 kWh;
2) MTep (Mega Tonnellate equivalenti di petrolio), dette anche MTOE (One million tonne of oil equivalent), che rappresenta la quantità di energia rilasciata dalla combustione di una tonnellata di petrolio grezzo. Vale convenzionalmente 42 GJ o 11,63 TWh (diverse varietà di petrolio posseggono diversi poteri calorifici).
Eva Schito 3
Scenario attuale e futuro
Quad BTU [1015 BTU]
MTep TWh
400 10000 117 *103
300 7500 88 *103
200 5000 59 *103
100 2500 29 *103
0 0 0
OECD: Austria, Australia, Belgio, Canada, Cile, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Lussemburgo, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Corea del Sud, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Stima di un aumento del 48%, soprattutto a carico dei
Paesi dell’Asia
Eva Schito 4
Energia primaria e usi finali
12 000 MTep per fonti energetiche, di cui circa 5000 servono per
la produzione di energia elettrica.
A causa del rendimento non unitario per la produzione di energia
elettrica, una certa quantità di energia primaria viene persa: solo
2000 MTep vengono effettivamente trasformati in energia
elettrica (considerando un rendimento del 40%).
I restanti MTep di energia primaria sono utilizzati per i trasporti e
per la produzione di energia termica (usi domestici,
riscaldamento e produzione di vapore per usi industriali, chimici,
siderurgici…).
Energia primaria: 80% da combustibili fossili
Eva Schito 6
Livelli di consumo
Se ripartiamo i 12 000 MTep richiesti annualmente sulla
popolazione attuale mondiale, otteniamo un fabbisogno pro-
capite medio di 1,7 Tep/persona ad anno.
In realtà ci sono vari livelli di consumo. Ad esempio, l’Italia ha
una media di consumo di 3,0 Tep/persona ad anno.
Paesi del terzo mondo hanno richieste di fabbisogno inferiori a
0,15 Tep/persona ad anno.
Eva Schito 8
Fronti di sviluppo
1. Eco-efficienza: si ricerca il miglioramento dell’efficienza dei
sistemi di trasformazione
2. Diversificazione delle fonti: introduzione sistematica delle
fonti energetiche rinnovabili
possibile effetto rebound
bassa intensità energetica
η = 0,4 2500 MWh 1000 MWh
1500 MWh
η = 0,5 3000 MWh 1500 MWh
1500 MWh
Eva Schito 12
Bilancio Energetico Nazionale
Viene fornito ogni anno dal Ministero dello Sviluppo Economico
e riporta i fabbisogni effettivi suddivisi per uso finale (p.e.
industria, civile, agricoltura, usi non energetici).
Vengono riportati anche i fabbisogni di energia primaria,
suddivisi tra combustibili liquidi, gassosi, solidi, fonti energetiche
rinnovabili e import/export.
Eva Schito 14
Bilancio Energetico Nazionale 2015
Fonti di
energia
primaria
MTep
Combustibili
solidi 13.1
Prodotti
petroliferi 58.7
Gas naturale 55.3
Energie
rinnovabili 32.6
Importazioni 10.2
TOTALE 170,0
Eva Schito 16
Fonti convenzionali di energia
- Prodotti petroliferi
1. Combustione nei bruciatori;
2. Combustione nei motori.
- Carbone
1. Combustione tradizionale (griglia, bruciatori);
2. Combustione a letto fluido;
3. Gassificazione.
- Gas naturale
1. Combustione in caldaia;
2. Combustione in combustori specifici (maggiori potenze
specifiche).
Eva Schito 39
Cicli di riferimento
- Ciclo Rankine-Hirne
- Ciclo Rankine-Hirne con spillamenti di vapore
- Ciclo Brayton-Joule
- Ciclo combinato (gas-vapore)
- Ciclo Brayton-Brayton (implementabile in luoghi con scarsità
d’acqua)
Eva Schito 40
Picco di Hubbert
Teoria degli anni Cinquanta riguardante la disponibilità delle risorse
1. espansione rapida - Inizialmente, dopo la prima fase di esplorazione, la risorsa è abbondante e bastano modesti investimenti per estrarla. In questa fase, la crescita della produzione è esponenziale.
2. inizio dell'esaurimento - Le riserve "facili", ovvero quelle meno costose, sono quelle estratte per prime. Con l'esaurimento di queste, comincia a essere necessario sfruttare risorse più difficili e ciò richiede investimenti sempre maggiori. La produzione continua a crescere, ma non più esponenzialmente come nella prima fase.
3. picco e declino - A un certo punto, il graduale esaurimento rende talmente elevati gli investimenti necessari che questi non sono più sostenibili. La produzione raggiunge un massimo (il picco di Hubbert) e poi comincia a declinare.
4. declino finale - In questa fase non si fanno più investimenti significativi. La produzione continua, ma il declino procede fino a che non diventa talmente ridotta da cessare completamente.
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Riserve di Uranio
Stima di energia elettrica prodotta da fissione nucleare all’anno: circa 31012 kWh
476.000 MJ/kg di Uranio naturale (Per un kg di Uranio naturale, si hanno 7 g di Uranio-235)
Al tasso attuale di consumo, le riserve attualmente note di uranio bastano per altri 200 anni.
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Energia solare
Si utilizza in più ambiti:
- Utilizzazione diretta per riscaldamento degli ambienti;
- Utilizzazione diretta con fluido ausiliario, tramite due filoni:
Solare termico (per acqua calda);
Solar cooling (con pompe di calore ad assorbimento).
- Solare termodinamico per la produzione di energia elettrica;
- Solare fotovoltaico per la produzione diretta di energia
elettrica.
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Fotovoltaico
L’effetto fotovoltaico consiste nella generazione di una differenza di potenziale, capace di
generare una corrente elettrica, ai capi di una giunzione costituita da specifici materiali
(per esempio, silicio «drogato» con fosforo e boro) ed esposta alla radiazione luminosa.
Eva Schito 54
Energia geotermica
L’energia geotermica sfrutta il gradiente termico della superfice terrestre: mediamente, la temperatura della crosta terrestre aumenta di un grado ogni 30 metri di profondità. Esistono tuttavia delle zone dove i gradienti di temperatura sono molto più elevati.
Nell’attuale senso del termine, viene definita energia geotermica quella «parte» di calore terrestre che può essere estratta o comunque sfruttata dall’uomo. La «risorsa» geotermica è associata quindi a gradienti irregolari di temperatura e presenza di una falda acquifera non superficiale.
La risorsa geotermica più diffusa è quella relativa ad acqua pressurizzata (es. temperatura 100°C e pressione 5 bar), ma in rari casi la risorsa geotermica si trova allo stato di vapore dominante: in questo caso, le entalpie sono molto elevate.
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Energia geotermica
Utilizzi dell’energia
geotermica:
- Produzione di energia
elettrica;
Impianti a vapore diretto;
Impianti a separazione di
vapore;
Impianti a ciclo binario.
- Utilizzo diretto (pompe di
calore geotermiche).
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Energia geotermica
Nazione Potenza installata (2010) MWe
Energia prodotta (2010) GWh
Potenza installata (2015) MWe
Energia prodotta (2015) GWh
USA 3098 16603 3450 16600
Filippine 1904 10311 1870 9646
Indonesia 1197 9600 1340 9600
Messico 958 7047 1017 6071
Nuova Zelanda 762 4055 1005 7000
Italia 843 5520 916 5660
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Energia da RSU (rifiuti solidi urbani)
Qualche numero:
- Livello di produzione attuale in Italia: 1,5 kg/abitante al giorno (550 kg/abitante all’anno)
- Composizione media:
7% plastica
43% umido
7% vetro
3% metallo
40% imballaggi (22% carta)
- Può essere utilizzato solo se:
percentuali di ceneri < 60%;
percentuale di acqua < 50%;
materiale combustibile superiore al 25%.
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Energia da RSU (rifiuti solidi urbani)
Rifiuti
Rifiuti indifferenziati
Rifiuti differenziati
Riciclaggio Selezione
Materiali riciclabili
Inerti
CDR
Altro
Stabilizzazione
Termovalorizzazione Discarica
Residui
Compostaggio
Compost Scorie
Energia
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