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1,20 – Arretrati: 2,00 Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009 www.ilfattoquotidiano.it Giovedì 6 settembre 2012 – Anno 4 – n° 211 Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 “MANGANO E DELL’UTRI DUE PERSONE PERBENE” Berlusconi finalmente interrogato a Roma dai magistrati di Palermo in una caserma della Guardia di Finanza, come testimone e vittima di una presunta estorsione da 40 milioni del suo fedelissimo senatore: “Solo donazioni al mio vecchio amico” Scherzano col Grillo di Marco Travaglio P uò darsi che Grillo, come sempre, abbia esagerato quando ha detto che partiti e media al seguito, insultandolo ogni giorno con una campagna di “odio”, istigano a delinquere contro di lui qualcuno che potrebbe passare “dal tiro al bersaglio metaforico a quello reale, come negli anni di piombo”. Certo ha sbagliato le parole: anche lui usa l’insulto come arma di lotta politica; e tirare in ballo l’odio – come fecero B. e i suoi giannizzeri, attribuendo a chi lo criticava la qualifica di “mandante morale” dell’attentato della statuetta – non è solo un déjà vuun’assurdità, visto che almeno i sentimenti dovrebbero restare fuori dalla dialettica politica. Ma le reazioni del mondo politico e giornalistico (sempre più simili, tanto da sembrare ormai un tutt’uno) è penosa. Francesco Merlo, su Repubblica, arriva a scrivere che, siccome Grillo è un comico, non va preso sul serio. Forse non gli è ancora giunta notizia che Grillo è il fondatore e il promotore del Movimento 5Stelle che alle ultime amministrative, con candidati tutt’altro che comici (semmai giovani), ha raccolto l’8,2% ed è ormai nei sondaggi il terzo partito d’Italia (con circa il 15%). Resta poi da capire perché dovremmo prendere sul serio i politici di professione che hanno trascinato l’Italia alla bancarotta. Scrivere, infine, che “persino se lo trovassimo steso per terra, penseremmo: guarda cosa deve fare per tirare a campare un povero professionista del ridicolo” fa semplicemente accapponare la pelle. Perché non si può affatto escludere che qualcuno prima o poi sogni di (o addirittura lavori per) mettere “Grillo steso a terra”. Forse una ripassatina alla storia patria non guasterebbe: si scoprirebbe che nei momenti di passaggio – come nel 1992, al tramonto della Prima Repubblica, e come oggi, al tramonto della Seconda – si muovono dietro le quinte forze oscure. E forse nemmeno tanto: mafie, servizi più o meno deviati, logge più o meno spurie, insomma gli stessi soggetti che nel '92 tentarono di infiltrare la Lega, che a quel tempo, per il Sistema, possedeva la stessa carica dirompente che oggi possiede il movimento di Grillo. Fu allora che il presidente Cossiga suggerì, per eliminare Bossi, di “infilargli una bustina di droga in macchina”. Le mafie e le loro quinte colonne nelle istituzioni votano e fanno votare. E, se non trovano interlocutori affidabili, sparano – magari travestite da Falange Armata – per farli uscire allo scoperto e trattare. Grillo, da questo punto di vista, è totalmente inaffidabile. “Per fare politica in Italia devi essere ricattabile”, disse un giorno Giuliano Ferrara col consueto cinismo. Ecco: Grillo ha tanti difetti, ma non è ricattabile, avvicinabile, trattabile. L’idea che il suo movimento condizioni la politica dei prossimi anni non può che allarmare i criminali d’alto bordo adusi alle trattative e ai patti sottobanco con politici di lungo corso, molto ricattabili, avvicinabili e trattabili (anzi, spesso già ricattati, avvicinati e trattati). In Parlamento, specie a destra e al centro, ma anche nel centrosinistra, le mafie hanno i loro interlocutori. In 5 Stelle, anche per motivi anagrafici, no. Si può pure ironizzare sull’allarme di Grillo: ma sempre ricordando che, quando parla, tuona, insulta (ma propone pure, anche se nessuno si confronta mai sul merito delle sue proposte), lo fa senz’alcuno scudo tra la sua faccia e la gente. I politici che, soprattutto a sinistra, gli danno del populista, barbaro, fascista, nazista, assassino e altre carinerie (le ultime sono un compenso in nero, subito smentito, e un appello – falso pure quello – a picchiare i marocchini: a proposito di “macchina del fango”), lo fanno ben scortati e nascosti dietro plotoni di uomini armati. Eppure anche i politici più a rischio lo sono infinitamente meno di Grillo. Dargli una martellata in testa è la cosa più facile del mondo. E anche infilargli una busta di droga in macchina: anche perché la macchina è la sua, non un’autoblu con autista e gorilla. Oggi il vertice della Bce sullo scudo anti-spread. I mercati sono ottimisti, la Merkel un po’ meno. Monti appeso a Draghi GOVERNO x Consiglio dei ministri-fiume fino a tarda notte dedicato alla crisi dell’Alcoa e al decreto Sanità Retromarcia sulle bollicine: una tassa in meno Tra battute e cortesie ai pm Messineo, Ingroia e Sava, in passato insultati pesantemente, cala il gelo quando il Caimano elogia le virtù etiche del “fattore” mafioso e dell’uomo che glielo portò in casa Lillo e Vecchi pag. 2 z U di Ferruccio Sansa A GENOVA TUTTI POVERI (PER LA MENSA) U na famiglia su tre ha un red- dito praticamente da mise- ria. Due su tre devono chiedere uno sconto sulle mense comuna- li perché non raggiungono il mi- nimo richiesto. Genova si sco- pre povera. O magari furbac- chiona. pag. 8 z U di Michelle Obama “MIO MARITO E IL SUO SOGNO AME RICANO” N egli ultimi anni nella mia qualità di First Lady ho avu- to il privilegio di viaggiare in tutto il Paese. E dovunque, nella gente che ho incontra- to, nelle storie che ho ascol- tato, ho visto il meglio dello spirito americano. pag. 12 z CATTIVERIE Monti vede una luce in fondo al tunnel della crisi. Sono i disoccupati che si danno fuoco (www.spinoza.it) SCANDALO ALLO STELVIO Il presidente del parco amico di Frattini e sospetto bracconiere di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza F u lui, il Pg della Cassazione, a escogitare la “proposta indecente”, peraltro mai forma- lizzata nero su bianco, di tentare lo “scippo” (o una correzione dell’indirizzo investigati- vo) dell’inchiesta sulla trattativa condotta dai pm di Palermo? pag. 3 z Tessadri pag. 8 z U di Nanni Delbecchi BELLOCCHIO E L’I TA L I A DI ELUANA L’ anno scorso Marco Bel- locchio venne a Venezia per consegnare il Leone d’o- ro alla carriera a Bernardo Bertolucci. Non ci stupirem- mo se dopodomani tornasse al Lido per riceverlo lui, il Leone. pag. 14 z U di Marco Politi MIRAC OLO! PER LA CHIESA NIENTE IMU S orpresa! Il governo non ha approntato i decreti attua- tivi per fare pagare l’Imu agli immobili della Chiesa. C’è il rischio – lo denuncia Milano Finanza – che la Chiesa non paghi il dovuto nemmeno l’anno prossimo. pag. 18 z U di Paolo Flores d’Arcais E ADESSO UNA LEGGE “MARTINI” G iulia Facchini Martini, nipo- te del cardinale Carlo Maria Martini, ha raccontato con semplicità toccante la morte dello zio, con una lettera che comincia così: “Caro zio, ziet- to come mi piaceva chiamar- ti...”. pag. 18 z Sconfessato il ministro Balduzzi sul provvedimento con le imposte sulle bevande gassose e i limiti ai videopoker Ancora una volta vincono il Pdl e la lobby del gioco d’azzardo Feltri pag. 4 z PRESSIONI & TRATTATIVA Il Pg contro il pm Marino, ma le carte lo smentiscono Vittorio Mangano Marcello Dell’Utri (FOTO ANSA) Nicolò Marino Renato Balduzzi (FOTO DLM) y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!"!}!"!.

Prime Pagine Giornali

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5 - 6 Settembre 2012

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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Giovedì 6 settembre 2012 – Anno 4 – n° 211Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

“MANGANO E DELL’UTRI

DUE PERSONE PERBENE”Berlusconi finalmente interrogato a Roma dai magistrati diPalermo in una caserma della Guardia di Finanza, come testimonee vittima di una presunta estorsione da 40 milioni del suofedelissimo senatore: “Solo donazioni al mio vecchio amico”

Scherzano col Grillo

di Marco Travaglio

Può darsi che Grillo, come sempre, abbia

esagerato quando ha detto che partiti e media al

seguito, insultandolo ogni giorno con una

campagna di “odio”, istigano a delinquere contro

di lui qualcuno che potrebbe passare “dal tiro al

bersaglio metaforico a quello reale, come negli anni di

piombo”. Certo ha sbagliato le parole: anche lui usa

l’insulto come arma di lotta politica; e tirare in ballo

l’odio – come fecero B. e i suoi giannizzeri, attribuendo

a chi lo criticava la qualifica di “mandante morale”

dell’attentato della statuetta – non è solo un déjà vu: è

un’assurdità, visto che almeno i sentimenti dovrebbero

restare fuori dalla dialettica politica. Ma le reazioni del

mondo politico e giornalistico (sempre più simili, tanto

da sembrare ormai un tutt’uno) è penosa. Francesco

Merlo, su Repubblica, arriva a scrivere che, siccome

Grillo è un comico, non va preso sul serio. Forse non gli

è ancora giunta notizia che Grillo è il fondatore e il

promotore del Movimento 5Stelle che alle ultime

amministrative, con candidati tutt’altro che comici

(semmai giovani), ha raccolto l’8,2% ed è ormai nei

sondaggi il terzo partito d’Italia (con circa il 15%). Resta

poi da capire perché dovremmo prendere sul serio i

politici di professione che hanno trascinato l’Italia alla

bancarotta. Scrivere, infine, che “persino se lo

trovassimo steso per terra, penseremmo: guarda cosa

deve fare per tirare a campare un povero professionista

del ridicolo” fa semplicemente accapponare la pelle.

Perché non si può affatto escludere che qualcuno prima

o poi sogni di (o addirittura lavori per) mettere “Gr illo

steso a terra”. Forse una ripassatina alla storia patria non

guasterebbe: si scoprirebbe che nei momenti di

passaggio – come nel 1992, al tramonto della Prima

Repubblica, e come oggi, al tramonto della Seconda – si

muovono dietro le quinte forze oscure. E forse

nemmeno tanto: mafie, servizi più o meno deviati, logge

più o meno spurie, insomma gli stessi soggetti che nel

'92 tentarono di infiltrare la Lega, che a quel tempo, per

il Sistema, possedeva la stessa carica dirompente che

oggi possiede il movimento di Grillo. Fu allora che il

presidente Cossiga suggerì, per eliminare Bossi, di

“infilargli una bustina di droga in macchina”. Le mafie e

le loro quinte colonne nelle istituzioni votano e fanno

votare. E, se non trovano interlocutori affidabili, sparano

– magari travestite da Falange Armata – per farli uscire

allo scoperto e trattare. Grillo, da questo punto di vista,

è totalmente inaffidabile. “Per fare politica in Italia devi

essere ricattabile”, disse un giorno Giuliano Ferrara col

consueto cinismo. Ecco: Grillo ha tanti difetti, ma non è

ricattabile, avvicinabile, trattabile. L’idea che il suo

movimento condizioni la politica dei prossimi anni non

può che allarmare i criminali d’alto bordo adusi alle

trattative e ai patti sottobanco con politici di lungo

corso, molto ricattabili, avvicinabili e trattabili (anzi,

spesso già ricattati, avvicinati e trattati). In Parlamento,

specie a destra e al centro, ma anche nel centrosinistra,

le mafie hanno i loro interlocutori. In 5 Stelle, anche per

motivi anagrafici, no. Si può pure ironizzare sull’allar me

di Grillo: ma sempre ricordando che, quando parla,

tuona, insulta (ma propone pure, anche se nessuno si

confronta mai sul merito delle sue proposte), lo fa

senz’alcuno scudo tra la sua faccia e la gente. I politici

che, soprattutto a sinistra, gli danno del populista,

barbaro, fascista, nazista, assassino e altre carinerie (le

ultime sono un compenso in nero, subito smentito, e un

appello – falso pure quello – a picchiare i marocchini: a

proposito di “macchina del fango”), lo fanno ben

scortati e nascosti dietro plotoni di uomini armati.

Eppure anche i politici più a rischio lo sono

infinitamente meno di Grillo. Dargli una martellata in

testa è la cosa più facile del mondo. E anche infilargli

una busta di droga in macchina: anche perché la

macchina è la sua, non un’autoblu con autista e gorilla.

Oggi il verticedella Bce sullo scudo anti-spread. I mercatisono ottimisti, la Merkel un po’meno. Monti appeso a Draghi

GOVERNO x Consiglio dei ministri-fiume fino a tarda notte dedicato alla crisi dell’Alcoa e al decreto Sanità

Retromarcia sulle bollicine: una tassa in meno

Tra battute e cortesie ai pm Messineo, Ingroia e Sava,in passato insultati pesantemente, cala il gelo quandoil Caimano elogia le virtù etiche del “f a t t o re ” mafiosoe dell’uomo che glielo portò in casa Lillo e Vecchi pag. 2 z

Udi Ferruccio Sansa

A GENOVATUTTI POVERI(PER LA MENSA)

Una famiglia su tre ha un red-

dito praticamente da mise-

ria. Due su tre devono chiedere

uno sconto sulle mense comuna-

li perché non raggiungono il mi-

nimo richiesto. Genova si sco-

pre povera. O magari furbac-

ch i o n a . pag. 8 z

Udi Michelle Obama

“MIO MARITOE IL SUO SOGNOAME RICANO”

Negli ultimi anni nella mia

qualità di First Lady ho avu-

to il privilegio di viaggiare in

tutto il Paese. E dovunque,

nella gente che ho incontra-

to, nelle storie che ho ascol-

tato, ho visto il meglio dello

spirito americano. pag. 12 zC AT T I V E R I E

Monti vede una luce in fondoal tunnel della crisi.Sono i disoccupatiche si danno fuoco

( w w w. s p i n o z a . i t )

SCANDALO ALLO STELVIO

Il presidente del parcoamico di Frattinie sospetto bracconiere

di Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizza

Fu lui, il Pg della Cassazione, a escogitare la

“proposta indecente”, peraltro mai forma-

lizzata nero su bianco, di tentare lo “scippo”

(o una correzione dell’indirizzo investigati-

vo) dell’inchiesta sulla trattativa condotta dai

pm di Palermo? pag. 3 z

Te s s a d r i pag. 8 z

Udi Nanni Delbecchi

BELLOCC HIOE L’I TA L I ADI ELUANA

L’anno scorso Marco Bel-

locchio venne a Venezia

per consegnare il Leone d’o-

ro alla carriera a Bernardo

Bertolucci. Non ci stupirem-

mo se dopodomani tornasse

al Lido per riceverlo lui, il

Leone. pag. 14 z

Udi Marco Politi

MIRAC OLO!PER LA CHIESANIENTE IMU

Sorpresa! Il governo non ha

approntato i decreti attua-

tivi per fare pagare l’Imu agli

immobili della Chiesa. C’è il

rischio – lo denuncia Milano

Finanza – che la Chiesa non

paghi il dovuto nemmeno

l’anno prossimo. pag. 18 z

Udi Paolo Flores d’A rc a i s

E ADESSOUNA LEGGE“MARTINI”

Giulia Facchini Martini, nipo-

te del cardinale Carlo Maria

Martini, ha raccontato con

semplicità toccante la morte

dello zio, con una lettera che

comincia così: “Caro zio, ziet-

to come mi piaceva chiamar-

t i . . .”. pag. 18 z

S c o n fe s s a t oil ministro Balduzzisul provvedimentocon le impostesulle bevandegassose e i limitiai videopokerAncora una voltavincono il Pdle la lobby del giocod’azzardo Fe l t r i pag. 4 z

PRESSIONI & TRATTATIVA

Il Pg contro il pm Marino,ma le carte lo smentiscono

Vittorio Mangano

Marcello Dell’Utri (FOTO ANSA)

Nicolò Marino

Renato Balduzzi (FOTO DLM)

y(7HC0D7*KSTKKQ( +?!"!}!"!.

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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)

Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

w w w. i l f a t t o q u o t i d i a n o. i t

Mercoledì 5 settembre 2012 – Anno 4 – n° 210Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Romatel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230

Passeraalla festa del Pd. Franco Marini: “Lo vedrei bene nelc e n t ro s i n i s t r a ”. Appena vedono un banchiere, perdono la testa

NAPOLITANO CONTRO I PM, ECCO LE CARTETutti gli atti del conflitto di attribuzione scatenato dal Quirinale davanti alla Consulta: findal 6 luglio il procuratore Messineo aveva avvertito l’Avvocatura che avrebbe chiesto al gipdi distruggere le telefonate “osservando la legge”. Ma è proprio questo che il Colle non vuole

di Beatrice Borromeo e Marco Travaglio

Dopo quasi due mesi siamo finalmentein grado di conoscere e pubblicare lecarte del conflitto di attribuzioniattivato con decreto del 16 luglio 2012

dal presidente della Repubblica GiorgioNapolitano davanti alla Corte costituzionalecontro la Procura di Palermo tramitedell’Avvocatura dello Stato.20 giugno. Tutto comincia quando Pa n o ra m a

rivela l’esistenza di alcune telefonatecasualmente intercettate sul telefono dell’exsenatore Nicola Mancino a colloquio con ilcapo dello Stato.22 giugno. Il pm Nino Di Matteo rispondealle domande del quotidiano Repubblica,confermando la notizia ormai nota a tutti:“Negli atti depositati non c’è traccia diconversazioni del capo dello Stato e questosignifica che non sono minimamenter ilevanti”. A una domanda sulla sorte di tuttele telefonate non rilevanti, segretate e nondepositate, Di Matteo risponde ancora unavolta illustrando ciò che prevede il Codice diprocedura: “Noi applicheremo la legge in

vigore. Quelle che dovrannoessere distrutte conl’instaurazione di unprocedimento davanti al Gipsaranno distrutte, quelle cheriguardano altri fatti dasviluppare saranno utilizzatein altri procedimenti”.27 giugno. Napolitano

attiva subito l’Avvocato generale dello Stato,Francesco Caramazza, che scrive alprocuratore capo di Palermo FrancescoMessineo: “Illustre Procuratore, nel quotidiano la

Repubblica del 22 giugno è stata pubblicata

un’intervista... dalla cui risposta emerge che

sarebbero state intercettate conversazioni

telefoniche del presidente della Repubblica, allo

stato considerate irrilevanti, ma che la Procura di

Palermo si riserverebbe di utilizzare... In presenza

di tale notizia di stampa, il Segretario generale della

Presidenza della Repubblica ha dato mandato al

mio Istituto di indirizzarle la presente lettera per

chiedere una conferma o una smentita di quanto

risulta dall’intervista, acciocché la Presidenza della

Repubblica possa valutare la adozione delle

iniziative del caso”.6 luglio. Messineo risponde con una letteradel pm Di Matteo e una di suo pugno. DiMatteo spiega di aver risposto a una genericadomanda con “l’ovvio richiamo alla correttaapplicazione della normativa in tema diutilizzo degli esiti delle attività diintercettazione telefonica”. Messineoaggiunge: “Le comunico che questa Procura,

avendo già valutato come irrilevanti ai fini del

procedimento qualsivoglia eventuale comunicazione

telefonica in atti diretta al capo dello Stato, non ne

prevede alcuna utilizzazione investigativa o

processuale, ma esclusivamente la distruzione da

effettuare con l’osservanza delle formalità di

l e g ge ”.(segue a pag.2)

SARDEGNA x Il ministro dello Sviluppo: “La fabbrica costa troppo”

Alcoa, Passera sentenzia:“Non c’è niente da fare”

I tanti autogol degli avvocati pubblici delPresidente: dal “divieto di intercettazionicasuali” (impossibili da prevedere)all’“immunità totale” (smentitadalla Costituzione e dalla stessa Corte)

Udi Lo Bianco e Rizza

IL PM MARINO:“L’HANNO MALC ONSIGLIATO”

P arla Nicolò Marino, pm diCaltanissetta: “Il ricatto è sta-

to fatto alla magistratura, è inac-cettabile che il Pg della Cassazio-ne abbia chiesto a Grasso di pro-muovere un coordinamento conun indirizzo preciso”. Le telefo-nate del Colle? “È immondo usar-le per cambiare la legge sulle in-t e rc e t t a z i o n i ”. pag. 3 z

di Giorgio Meletti

I mercati guardano le noti-zie dell’agenzia Reuters, e

ieri hanno letto parole delministro dello Sviluppo eco-nomico Corrado Passera dalsignificato inequivocabile:l’Alcoa chiuderà, e il gover-no italiano non giocherà nes-suna carta contro la decisio-ne della multinazionale ame-ricana. pag. 5 z

Udi Gian Carlo Caselli

DALLA CHIESAIL PREFETTOLASCIATO SOLO

T re n t ’anni fa Cosa Nostra ucci-deva – nell’arco di quattro

mesi – Pio La Torre e Carlo Alber-to dalla Chiesa. Giorgio Bocca in-tervistando Dalla Chiesa pochigiorni prima della sia morte glichiese: “Perché fu ucciso il co-munista La Torre?”. pag. 18 z

ncinema venezia

La Rai dei “tecnici”occupa 100 stanzeper 200mila euro

Pagani pag. 15z

C AT T I V E R I ECicchitto: “Voglio nomi

e cognomi di chi cospira contro lo

Stato”. Deve aver perso il cellulare

( w w w. s p i n o z a . i t )

UN TEST VERSO L’IGNOTO

Nadezhda Tolokonnikova,22 anni, vuole “r i s ve g l i a rela maggioranza silenziosadel popolo russodal sonno imposto dalregime di Mosca” pag. 12 z

Udi Giampiero Calapà

PARTE CIVILE?GOVE RNOIN CONFUSIONE

I l governo non si costituirà par-te civile all’udienza prelimina-

re del processo sulla trattativa, il29 ottobre. L’intenzione – perevitare imbarazzi col Quirinale –sarebbe quella di attendere il di-battimento. Incertezza su chi da-rà – salvo colpi di scena – questarisposta oggi ai deputati: in aulaSeverino o Giarda? pag. 3 z

77mila in coda per diventare medici

Un’immagine dell’aula affollata dai partecipanti al test (FOTO ANSA)

Sulcis, la protesta degli operai dell’Alcoa (FOTO ANSA)

TA R A N T O x Se l’azienda non avvia la bonifica

Ilva, si preparalo stop agli impianti

Non si fermano le esalazioni Ilva (FOTO ANSA)

di Francesco Casula

I sopralluoghi al molo Ilvaper bloccare l’arrivo di

nuove materie prime al parcominerali dello stabilimento si-derurgico si susseguono dagiorni. I custodi giudiziari,con l’ausilio dei carabinieri,hanno dato il via alle operazio-ni per trasformare il sequestrovirtuale dell’area a caldo in se-questro concreto. pag. 10 z

L’inter vista

Pussy Riot, parla la leader:“Odio Putin, viva la rivoluzione”

Pe r n i c o n i pag. 9 z

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

arlare di trasforma-zione delle Aree

programma in Unioni di Comuni non è conforme a quanto indicato nella stessa legge regionale: in essa, infatti, partendo anche da espresse richie-ste degli stessi enti locali e dalle parti sociali si è deciso di assentire (in tal senso l’esperienza della Regione Piemonte e della Regione Emilia Romagna sono state da guida) uno specifico aiuto econo-mico per quelle aree che “volontariamente” deci-dono di trasformarsi in Unioni di Comuni anche nella consapevolezza che i criteri dati dal ministero dell’Interno per l’attribu-zione di benefici econo-mici non riconoscendo lo strumento convenzionale (leggi aree programma ex art. 30 del Tuel) e ritenen-do preferibile quello più strutturato delle unioni hanno finito per lasciare fuori da forme contribu-tive la Regione Basilicata, a vantaggio delle Regioni del Nord, mediamente più avanti nell’associa-zionismo comunale; con l’ulteriore considerazione che secondo quanto sta-bilito dallo stesso Tuel, la definizione delle aree di programmazione ai sensi

SEGUE A PAG. 3

“Non saranno soppressi i treni regionali da e per Maratea. La Basilicata si accolla l’onere sulla linea Sapri-Paola”. L’annuncio è dell’assessore alle In-frastrutture, Mancusi. La Regione Campania aveva deciso, per motivi di so-stenibilità finanziaria, la soppressione di sei coppie di convogli. “Nonostante i pochi fondi disponibili e i tagli del governo, la Ba-silicata – ha commentato Mancusi - sta facendo un notevole sforzo per assi-curare il servizio. Risultato reso possibile dalle posi-tive interlocuzioni tra le Regioni”.

Fenice, va avantil’indaginedella RegioneAscoltati il commissario AtoAltobello e la dirigente Bruno:“Diminuiti gli inquinanti”

Accordo a tre, treniin transito a Maratea

L’assessore Mancusi: risultato reso possibile grazie all’impegno di Basilicata, Campania e Calabria

La Commissione riprende l’attivitàcon le audizioni sia ieri che oggi

Nessuna soppressione per le sei corse di convogli locali da e per la “Perla del Tirreno”. La Regione si accollerà le spese per la tratta tra Sapri e Paola

Binari ferroviari. Assicurata la continuità di un servizio essenziale per i cittadini

L’impianto della Fenice

A PAG. 2

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Anno 2 Numero 174 del 06.09.2012

I Comunipossonosceglierefra Areeprogrammae UnioniDelucidazioni anchesu giunta e personale

P

L’intervento

Fanno parte delle grande categoria dei “disoccupa-ti”, ma messi nell’angolino più buio e dimenticato: gli esodati sono persone di oltre cinquant’anni che hanno lasciato il mercato dal lavoro, convinti dalla propria azienda di poter

usufruire di forti incen-tivi, mai percepiti (e che mai percepiranno) e non ancora ammesse al tratta-mento della pensione. La loro situazione è dramma-tica e peraltro si sentono (e sono) abbandonati da tutto e tutti.

Le vicende che sintetizzano i dubbidi chi si sente abbandonato da tutti

Ecco i fantasmi del lavoro:la storia drammaticadei cosiddetti “esodati”

Ha sei mesi di tempo, il Consorzio Scarl, per rea-lizzare una delle opere più attese: il famoso Campus della Fiat. Sono passati quattro anni dalla firma alla presenza dell’ammi-nistratore delegato Mar-chionne e, dopo conten-

ziosi e problemi di ogni genere, è stato siglato anche il contratto d’ap-palto. L’opera costerà oltre tre milioni e 222.000 euro. All’interno del centro si faranno ricerca, ideazione di prototipi e progetti di sviluppo.

Firmato l’appalto dopo quattro anni ricchi di complicazioni e contenziosi

Partono finalmente i lavoriper realizzare a Melfiil “Campus” della Fiat

PASQUALE MONEA

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Basilicata Mezzogiorno

Uno spiraglio per i 17 uffici postali lucani a rischio chiu-sura. Al momento sembrano scongiurati i tagli, dopo il positivo incontro a Roma, nella sede di Poste Italiane, tra l’ad, Massimo Sarni, l’assessore regionale, Vincenzo Viti, il presidente Anci Basilicata, Vito Santarsiero e una delegazione di primi cittadini. Sarmi ha offerto la dispo-nibilità di Poste Italiane ad aprire un tavolo di confronto rispetto alla chiusura di 17 uffici e alla apertura alterna di altri 22. Ha garantito, inoltre, una riflessione di Poste Italiane finalizzata a una verifica della intera questione. Nell’incontro è stato anche affrontato il tema del raffor-

zamento dei servizi e dello sviluppo di nuove opportu-nità sul nostro territorio sia verso le pubbliche ammini-strazioni che verso il mondo produttivo e sociale. Ovvia la soddisfazione dei rappresentanti lucani. Santarsiero e gli altri sindaci hanno voluto anche ringraziare l’as-sessore Viti per l’importante mediazione. “Il lungo e approfondito incontro ci lascia garanzie rispetto ai pro-spettati rischi di chiusura. Inoltre il tavolo di confronto ci consentirà di affrontare al meglio, nell’interesse dei nostri Comuni e delle nostre popolazioni, tutte le altre questioni, in particolar modo quelle relative alle zone di recapito e al centro di smistamento di Potenza. Interes-santi prospettive – hanno concluso - potrebbero inoltre aprirsi per le annunciate implementazioni del servizio postale sul nostro territorio”. (bm2)

Non subiranno alcuna soppressione le sei corse di treni regionali che col-legano Napoli, Salerno, Cosenza e Paola e che interessano la stazione di Maratea. Lo ha annunciato l’asses-sore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Agatino Mancusi.La Campania, tempo fa, aveva deciso, per motivi di sostenibilità finanziaria, il taglio dei convogli re-gionali lungo le direttrici verso Basilicata e Calabria.

Ma, grazie a interlocuzioni avviate dallo stesso Man-cusi con i colleghi al ramo della Calabria, Luigi Fede-le e della Campania, Ser-gio Vetrella si è riusciti ad evitare la totale soppres-

sione delle corse, facendo sì che la stessa Campania

si accollasse quattro cop-pie di treni, mentre l’one-re per le altre due sono a carico della Basilicata (per la coppia di treni in per-correnza sulla linea Sapri-Paola) e della Calabria.

“Nonostante i pochi fondi disponibili e i tagli del go-verno alle Regioni, la Ba-

silicata – ha commentato l’assessore alle Infrastrut-ture, Agatino Mancusi -

sta facendo un notevole sforzo per assicurare la continuità di un servizio

essenziale per i cittadini e per l’area di Maratea. Un risultato reso possibile dalle positive interlocu-zioni tra le Regioni, che si sono impegnate per con-

servare collegamenti vitali per i territori”.Un’area così strategica non poteva restare priva di collegamenti. “Per que-sto ci siamo subito attivati con Vetrella e Mancusi per trovare una soluzione fa-cendo valere un accordo del 1998 che impegnava la Regione Campania a mantenere questi colle-gamenti sulla base di uno specifico finanziamento nazionale”, ha dichiarato Fedele.Soddisfatto anche l’as-sessore campano Vetrel-

la: “Abbiamo restituito ai cittadini pendolari un servizio indispensabile, nonostante la scarsità di fondi disponibili e i tagli di Monti”. (bm2)

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Maratea, prossima fermataNessuna soppressione per le sei corse di treni regionali da e per la “Perla del Tirreno”La Regione si accollerà l’onere per mantenere i convogli sulla tratta Sapri-Paola

L’assessore Mancusi: il risultato è stato reso possibile grazie all’impegno di Basilicata, Campania e Calabria

“Nonostante i tagli, stiamo facendoun notevole sforzo per assicurareil servizio essenziale per la cittadina”

Poste, scongiurati i taglipresto tavolo di confronto

Positivo incontro a Roma tra Regione, Anci e i vertici dell’azienda. “Pronti a ridiscutere il caso”

I tre massimi enti si sono battutiper conservare questi collegamentivitali per i territori e per i pendolari”

A rischio chiusura 17 uffici e l’apertura alterna in altre 22 sedi. Zone di recapito e centro smistamento gli altri nodi

Il dipartimento Formazio-ne e Lavoro della Regione Basilicata ha reso noto che è stato approvato il piano annuale 2012 delle attività educative e cultu-rali. Sul Bur n. 32 del primo settembre 2012 è possibi-le leggere la delibera del Consiglio Regionale n. 304 del 03/07/2012 con cui è stato approvato l’at-to che mira a potenziare “l’industria” culturale in Basilicata e a favorire l’as-sociazionismo che pro-muove gli aspetti culturali della regione utilizzando tutti i linguaggi come libe-

ro strumento di espressio-ne. In particolare il piano 2012 intende rinnovare il sostegno alla promozione della mobilità giovanile attraverso gli scambi cul-turali coinvolgendo la po-polazione studentesca e alla realizzazione di eventi e manifestazioni culturali a valenza regionale mirata a rendere visibile il ruolo e l’immagine della Regione Basilicata. Un sostegno è

previsto anche all’attività di informazione locale. Gli interventi previsti at-tengono al settore della

promozione educativa e culturale e a quello dello spettacolo, individuando negli organismi culturali,

enti locali, cooperative e associazioni i destinata-ri delle azioni. Gli ambiti spaziano dalla ricerca, agli studi, alle pubblicazioni, alle attività teatrali, cine-matografiche e musicali nell’ottica di riconoscere alla cultura un valore so-ciale ed economico tale da poter sostenere la cre-scita e lo sviluppo per il turismo culturale locale. La dotazione finanziaria

del piano è pari a 900 mila euro così ripartiti: 500 mila euro agli interventi di promozione educativa e culturale, 400 mila alle attività di spettacolo. In ragione delle domande che perverranno, le cita-te percentuali potranno subire variazioni. Le ri-chieste di contributo do-vranno essere presentate utilizzando la modulistica scaricabile dal sito www.basilicatanet.it entro 30 giorni della pubblicazione sul Bur ed entro e non ol-tre 15 giorni per il settore dello spettacolo. (bm7)

Un bando per la cultura

Uno sportello al’interno di un ufficio postale

Pubblicato sul Bur il piano 2012 delle attività educative e culturali e dello spettacolo

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Basilicata Mezzogiorno

dell’art 33, costituisce l’in-dividuazione regionale di un programma di riordi-no territoriale, con l’indi-viduazione di aree vaste all’interno delle quali in-centivare, nel rispetto del-la “leale collaborazione” una gestione efficace del-le funzioni comunali. Tale definizione territoriale è stata fatta tenendo conto delle sette aree nascenti dall’accorpamento delle comunità montane.In altri termini, se il fine vero è quello della ge-stione dei servizi da parte dei Comuni, soprattutto quelli più piccoli, saranno gli stessi enti locali a sce-gliere se costituire o meno un Unione in luogo delle attuali aree programma, con l’avvertenza, però, che l’obbligatoria gestio-ne efficiente dei servizi non ammette più dero-ghe, avendo previsto il legislatore il Commissa-riamento dei comuni che non adempiano a quan-to richiesto in termini di gestione associata, la cui scadenza è opportuno ri-cordare è già fissata al 31 dicembre 2012.Una lettura diversa ap-pare riduttiva rispetto allo sforzo fatto dal Legi-slatore regionale che ha

saputo mantenere con norme a volte innovative fantasiose ma efficaci (e peraltro tutte valutate co-stituzionalmente orienta-te dai Governi che si sono succeduti) i livelli occu-pazionali e l’impegno sul territorio; meglio appare, invece, la conservazione che la Regione Basilicata, in un momento storico di grandi modifiche (si pensi alle Province) ha saputo mantenere servizi sul ter-ritorio senza mortificare le professionalità esisten-ti creando un strumento che finalmente dopo anni ha visto i Sindaci riunirsi, dibattere, decidere e pro-porre per aree vaste e non più per piccoli e limitati interessi locali.Sarà loro cura, adesso, de-cidere se fare il passo ulte-riore creando un’Unione ovvero creare le condizio-ni affinché lo strumento convenzionale delle aeree possa garantire un’effi-cace gestione dei servi-

zi, evitando, quindi, le sanzioni dello stato, anzi conquistando qualche vantaggio in termini eco-nomici in più.Le scelte non sono incon-ciliabili ma soltanto alter-native e, peraltro, non ob-bligate dalla legislazione regionale: l’importante è che gli effetti voluti dal legislatore nazionale di maggiore efficienza ed ef-ficacia dei servizi vengano perseguiti.Due ultime questioni ap-pare necessario esamina-re.La prima attiene agli Or-gani di Governo: in parti-colare alle Giunte Comu-nali non senza precisare che quanto affermato in relazione al venir meno della Giunta Comunale è aspetto limitato ai soli Comuni più piccoli, cioè quelli con meno di mille abitanti.Su punto mi consento di riportare pezzo di un arti-colo redatto dallo scriven-

te per il Sole 24 Ore e che pertanto riporto necessa-riamente in virgolettato.“Il nuovo comma 28 bis dell’art. 14, d.l. 78/2010, conferma l’applicabilità ai comuni con popolazione fino a 1.000 abitanti della disposizione di cui all’art. 16, comma 17, lett. a) del d.l. 138/2011, che dispone, se pur in modo piuttosto ambiguo, l’eliminazione in tali enti della giunta indi-pendentemente dal con-ferimento o meno di tutte le funzioni (scenario ora previsto dall’art. 16 come mera eventualità); in altre parole, i comuni più pic-coli perdono comunque la giunta, qualunque sia la soluzione da loro adottata in tema di associazioni-smo (unione ordinaria o speciale). Il comma 28 bis cerca quindi di sanare una palese lacuna normativa, a cui aveva già tentato di porre rimedio il Ministero dell’Interno con apposita circolare (n. 2379 del 16 febbraio 2012) che vale a maggior ragione ora, alla luce delle modifiche in esame. La nuova norma peraltro avrebbe potuto essere ancora più chia-ra e lineare, se si fosse specificato che la giunta ‘scompare’ anche in caso di semplice convenzione (rectius Aree Programma);

in ogni caso, a tale conclu-sione conduce in modo inequivoco la lettura data a livello ministeriale con apposita circolare del Mi-nistero dell’Interno. In tale contesto non è del tutto comprensibile la nuova disposizione compresa all’art. 16, comma 13, che dispone la decadenza di diritto della giunta, con riferimento evidentemen-te a quei comuni che non sono ancora passati dal rinnovo elettorale. Infat-ti, a decorrere dal primo rinnovo successivo alla entrata in vigore del d.l. 138/2011 (17 settembre 2011) la giunta non vie-ne più istituita all’interno dei comuni appartenenti alla fascia demografica in esame. Occorre prendere atto di un’impostazione interpretativa ormai con-solidata, alla quale non è possibile opporsi in tem-pi di ‘spending review’ – ferme restando le nostre perplessità sulla pessima abitudine di introdurre modifiche ordinamentali come queste con un sem-plice decreto legge, sen-za un adeguato raccordo con le varie parti del Testo unico, in spregio al prin-cipio generale stabilito all’art. 1, comma 4, Tuel ol-tre che alle più elementari esigenze di certezza del

diritto”.Come si vede, quindi, la Giunta dei piccoli Comuni scompare sia nel caso del-le Unioni che delle Aree Programma (convenzioni ex art. 30).Infine, sulla materia del personale.La scelta del legislatore regionale, peraltro del tutto simile a quella della Toscana, Piemonte e Lazio già esaminate e ritenute conformi dal Governo, è stata quella di ritenere “neutre” le assunzioni per mobilità derivanti dalla soppressione delle Comu-nità Montane sulla base di due considerazioni: la prima secondo la quale il trasferimento di funzioni e compiti ad altri enti, per un chiaro orientamento Costituzionale ed ai sensi della legge 59/97 (Bas-sanini1) va necessaria-mente accompagnata dal trasferimento di risorse strumentali ed umane, la seconda sul presuppo-sto che i dipendenti del-le soppresse Comunità e quindi la conseguente spesa era già spesa di per-sonale di una unione esi-stente, la vecchia Comuni-tà Montana.

* dirigente ufficio Autonomie locali Regione Basilicata

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Gli allevatori lucani di bo-vini si sono riuniti per la prima volta ad Acerenza per parlare del patrimonio zootecnico in Basilicata. Organizzato dalle associa-zioni provinciali allevatori di Matera e di Potenza in collaborazione con l’asso-ciazione nazionale di raz-za Anafi e con il patrocinio del dipartimento Agri-coltura, Sviluppo Rurale, Economia Montana della Regione Basilicata, il pri-mo meeting regionale sul-la bovina di razza Frisona Italiana ha rappresentato un importante momento di confronto e di analisi sul settore zootecnico. L’assessore regionale all’agricoltura, Mastro-simone, ha sottolineato l’impegno della Regione Basilicata nel sostenere gli allevamenti e i servi-zi erogati dalle Apa. “La parola d’ordine - ha det-

to - è mettersi in gioco, sfruttando le potenzialità attraverso: innovazione tecnologica, migliori ca-pacità imprenditoriali, più qualificati servizi di assi-stenza tecnica e consulen-za alle aziende, migliori capacità di presenza sui mercati, maggiore tutela dell’ambiente e della salu-

te pubblica. Il comparto sta attraver-sando, infatti, un profon-do processo di innovazio-ne, dimostrando buone capacità di adeguamento all’attuale difficile conte-sto che esige scelte corag-giose, proiettate in una dimensione competitiva. Sono particolarmente fi-

duciosa ed orgogliosa nel riscontrare personalmen-te, girando per le aziende, il livello di professionalità e la voglia di fare dei nostri allevatori. Nella consape-volezza che tanto ancora ci sia da fare, soprattutto per i giovani che hanno deciso di non abbandona-re l’attività”. (bm7)

Al via il ciclo di incontri organizzati dal Parco nazio-nale dell’Appennino lucano Val d’Agri Lagonegrese nell’ambito del progetto di adesione alla Carta euro-pea per il turismo sostenibile. Martedì 11 settembre alle ore 16.30, nella sede del Parco presso l’ex con-vento delle Benedettine a Marsiconuovo, si terrà un “Forum in plenaria - area Val d’Agri” alla presenza di tutti i soggetti istituzionali, sociali ed economici ope-ranti sul proprio territorio relativamente ai comuni di Marsiconuovo, Marsicovetere, Paterno, Viggiano, Tramutola, Grumento Nova, Sarconi, Moliterno, Spi-noso, Montemurro, Armento, Gallicchio, San Martino D’Agri. Si discuterà di Cets, del ruolo dell’ente Parco Appennino lucano Val D’Agri Lagonegrese nell’am-bito della Cets e del ruolo degli attori istituzionali ed economici del Parco nella Cets. (bm7)

Cinque milioni per sostenere il settore zootecnico lucanoMastrosimone: “Previsti interventi regionali per aziende e filiere, attività di assistenza tecnica, di selezione e di miglioramento genetico”

segue dalla prima

Quali i ruoli delle istituzioni e dell’entenell’ambito della Carta europeaSe ne discuterà l’11 a Marsiconuovo

I forum del Parco dell’Appennino lucano

La sede del Parco nazionale dell’Appennino lucano a Marsiconuovo

Turismo sostenibilenei centri della Val d’Agri

AREE PROGRAMMA E UNIONI DI COMUNI: OPPORTUNITA’ DI SCELTA, GIUNTE MUNICIPALI, PERSONALE

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Basilicata Mezzogiorno

Fenice, si continuaa fare luce su problemie responsabilità

Prosegue l’indagine della Regione Basilicata sull’im-patto del termodistruttore Fenice nell’area del Melfe-se. Ieri sono stati ascoltati dalla Commissione Fenice il commissario unico del servizio di gestione inte-grata dei rifiuti, Sabino Altobello, e il dirigente dell’ufficio Prevenzione e controllo ambientale, del dipartimento Ambiente e Territorio, Maria Carmela Bruno.Al commissario Altobel-lo, il presidente Nicola Pagliuca ha chiesto se ci siano state procedure di evidenza pubblica che hanno consentito a Feni-ce di smaltire i rifiuti pro-venienti dai Comuni della Basilicata. Altobello ha risposto che non vi sono atti giuridici, e che l’im-pianto è individuato dal Piano regionale dei rifiuti del 2001. I Comuni con-feriscono i rifiuti “tal qua-le” in virtù di ordinanze o determine, attualmente con una determina della Provincia. Il commissario dell’Ato rifiuti ha anche detto che non è stato mai approvato un piano d’Am-bito e la relativa tariffa e che, oggi, il conferimento

a Fenice avviene a prezzi più bassi rispetto alla di-scarica di Venosa, centro abilitato alla pre-selezio-ne.Il commissario - dati dal 2005 al 2012 - ha fornito un quadro dettagliato del flusso dei rifiuti smaltito, testimoniando la neces-sità del termodistrutto-re, soprattutto ora, con gli impianti di Lauria e Potenza fuori uso. Per il primo quadrimestre del 2012, addirittura si teme di non riuscire a smaltire i rifiuti lucani (35.000 ton-nellate contro una capa-cità di smaltimento sulle 25.000). Secondo Altobel-lo, bisogna mettere a pun-to un nuovo modello di “governance”, considerato che la legge regionale n. 33 del 2010 è insufficien-te. Non può farlo la Con-ferenza interistituzionale, senza personalità giuridi-ca.Sull’inquinamento delle falde acquifere, Pagliu-ca ha chiesto a Bruno se venga rispettato quanto stabilito. La dirigente ha risposto che il piano di monitoraggio, più serrato, è in atto e che la Regio-ne segue attentamente

quanto accade. Per il futu-ro la Regione predisporrà che le autorizzazioni pre-vedano un controllo più dettagliato.Che rifiuti smaltisce Fe-nice? Come vengono gestite le fasi di monito-raggio e controllo? I rifiuti giungono preselezionati o la selezione avviene in loco? Bruno ha affermato che l’autorizzazione pre-vedeva che Fenice do-vesse eliminare dai rifiuti l’eventuale presenza di materiale pericoloso e che ha individuato la causa di contaminazione delle fal-de acquifere. Sicuramente vi è stata una diminuzione della concentrazione dei contaminanti, in partico-lare di mercurio.La competenza della Re-gione, trasferita ad Ar-pab dal 2003, è solo in materia di monitoraggio degli effetti prodotti dal funzionamento dell’im-pianto e non di controllo

sull’esercizio (in capo alla Provincia). Per il presiden-te Pagliuca, la Provincia avrebbe dovuto sapere se Fenice provvedeva ad inviare al forno a griglia i rifiuti urbani al netto di presenza di sostanze peri-colose. Inoltre il Dec - Via riteneva idoneo il forno a griglia allo smaltimen-to del solo rifiuto urbano preselezionato e non del “tal quale”, cosa che è av-venuta in modo presso-ché ininterrotto dal 2000 a oggi.La Regione sta predispo-nendo l’adeguamento al piano di gestione dei rifiu-ti, in cui verranno contem-plate altre modalità oltre alla termovalorizzazione.I lavori della Commissione proseguono oggi con l’au-dizione del responsabile dell’Asp e del direttore generale del Crob in meri-to all’eventuale incidenza delle attività di Fenice sul-la salute. (bm3)

Ascoltati il commissario unico del servizio di gestione integrata dei rifiuti, Altobello, e il dirigente dell’ufficio Prevenzionee controllo ambientale, Bruno

Sicuramente è diminuita

la concentrazione

dei contaminanti

I dati

Difesa fitosanitariaLe moderne tecniche di difesa fitosanitaria per il controllo della cidia delle susine (e, più in generale, dei carpofagi delle drupacee) è il tema del seminario Alsia che si svolgerà oggi alle 17 nella sala convegni dell’Azienda sperimentale Pantanello di Metaponto.“Saranno illustrate - si legge in una nota - strategie di difesa attuate in Basilicata ed Emilia Romagna ed alcune prove sperimentali condotte in questa annata agraria. Si discuterà inoltre delle tecniche e di prodotti per l’applicazione della confusione sessuale contro le cidie. Il seminario sarà un’utile occasione di confronto e discussione tra gli operatori ed i tecnici”. (bm3)Dall’alto: interno della Fenice e le attività della società

ForestazioneSantochirico (Pd)

Avevamo salutato positivamente, il 26 aprile scorso, l’intesa fra governo regionale e sindacati, che prevede-va, in relazione al turn over, la messa in formazione e il graduale inserimento della platea in attesa di essere immessa nel sistema di forestazione. Ad oggi mancano riscontri concreti e continuano ad essere tenuti nel lim-bo centinaia di lavoratori che attendono la conclusione di un iter avviato da oltre tre anni.

Protezione civileBraia (Pd)

La tesi del presidente Errani di varare a livello nazionale un grande piano per la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare può consentire il rilancio del settore edilizio, che da sempre è il traino dell’econo-mia. Naturale ed opportuna la richiesta del prefetto Ga-brielli in merito alla realizzazione di un grande Sistema informativo nazionale da rendere fruibile in ogni Centro funzionale regionale, gestito dalla Protezione civile.

LavoroRomaniello (Sel)

Continuare a ripetere, come fa Marchionne, che le ven-dite Fiat in Italia vanno male e che la crisi dell’auto in ge-nerale in Europa è sempre più grave non aiuta a capire quali effetti possono dare gli investimenti promessi spe-cie nelle fabbriche del Sud. Dal territorio, nello specifico dal Melfese - Alto Bradano si fa sempre più incalzante la sollecitazione, oltre al ritiro immediato della procedura di mobilità per i 40 lavoratori Commer Tgs, ad iniziative politiche e istituzionali .

CulturaVita (Psi)

Da Venezia può ripartire attraverso ‘Film Commission Basilicata’ l’impegno di sostegno a programmi e proget-ti culturali. Investire in cultura significa investire nella crescita economico-sociale e contribuire alla competi-tività del territorio facendo in modo che la Basilicata si doti di strumenti per uscire da quella anoressia cultura-le, tipica di chi ha smesso di pensare.

SolidarietàPici (Pdl)

Il Coordinamento provinciale di Potenza del Pdl ha ap-provato una mozione di solidarietà a Gianni Rosa sulla querela avuta dal Rettore dell’Università Mauro Fio-rentino. La vicenda è scaturita dopo le dichiarazioni di Rosa sui criteri di scelta di un dirigente amministrativo all’Unibas. Rosa ha solo svolto il suo ruolo istituzionale intervenendo su un atto di interesse pubblico essendo l’Unibas finanziata anche con risorse della Regione Ba-silicata.

Idrocarburi Rosa (Pdl)

Digilio poteva evitare una battuta infelice come il ‘Pdl che si schiera con le compagnie petrolifere e con il Mini-stro Passera che vuole mani libere per trivellare il sotto-suolo lucano’ .Mai nessuno ha sostenuto questo. In Basi-licata vi è il petrolio, risorsa che deve essere ben gestita nel segno della sicurezza della salute dei cittadini e del rispetto dell’ambiente.

Dal Consiglio

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.09.2012 PAG. 5

Giovedì 6 settembre 2012 15

24 orein Basilicata

Roselli canta vittoria e la Cisl nazionale gli ribatte

Iscritti Fim passano alla FismicAlla Sata guerra tra sindacati

Lo stabilimento Fiat di Melfi

Dopo quattro anni di complicazioni e contenziosi ieri la firma del contratto di appalto

Campus Fiat, al via i lavoriA eseguirli sarà il Consorzio Scarl: intervento da 3.22.425 euro in 180 giorni

MELFI - Guerra di iscritti al-la Sata di Melfi, tra Fim e Fi-smic. Secondo quanto riferi-sce il segretario regionaledella Fismic lucana, MarcoRoselli alcune centinaia diiscritti e 5 delegati dei metal-meccanici della Cisl avrebbe-ro lasciato l'organizzazionesindacale per iscriversi allaFismic - Confsal.

«Le motivazioni addotte -spiega in una nota - sono sta-te la non condivisione dellescelte politiche e soprattuttoorganizzative fatte dallaFim nazionale e regionalenegli ultimi due mesi».

In particolare - sempre se-condo la Fismic - le scelte or-ganizzative della Fim suinuovi responsabili di Sata edindotto, non sarebbero pia-ciute a molti iscritti e diri-genti, quest'ultimi non si sa-rebbero sentiti coinvolti nel-le decisioni e pertanto avreb-bero convenuto, insieme achi quotidianamente rap-presentano, di fare scelte di-verse passando in massa

nella Fismic.«Siamo lieti di questa noti-

zia - commenta il segretarioMarco Roselli - per noi conti-nua il trend positivo di cre-scita, che ha visto la Fismicguadagnare consensi in tut-te le regioni italiane a parti-re dalle ultime elezioni per ilrinnovo della Rsa nel Grup-po Fiat.

Siamo onorati della sceltanei nostri confronti, di moltidirigenti ed iscritti prove-nientida altreorganizzazio-ni sindacali. In queste scelte,viene ripagata la nostra coe-renza e trasparenza nell'a-zione sindacale quotidianache svolgiamo con passioneed onestà.

In noi vedono quello cherealmente siamo, un sinda-cato libero, autonomo, mo-derno, concreto, che dicesempre la verità, anche quel-la che a volte può risultarescomoda ed impopolare. Unsindacato che ha come prin-cipale obbiettivo la difesa dellavoro e dei lavoratori facen-

do sentire la sua voce e la suaforza sui tavoli preposti piùche nelle comparsate televi-sive.

Per noi la persona in quan-to tale è una risorsa sempre,da tutelare e valorizzare,tanto più quando può contri-buire con la propria profes-sionalità ed esperienza aldifficile compito di rappre-sentanza.

Siamo convinti che la pro-fessionalità e l'esperienzamaturata in questi anni inparticolare da Capocasalenelle aziende dell'indotto,possa contribuire a dare unmiglior servizio ai lavorato-ri e rendere più forte la no-stra organizzazione, per taleragione ho già nominato Pa-squale Capocasale respon-sabile Fismic per le aziendedell'indotto Fiat».

Ma la replica della Fim,per dipiù nazionale, nonsi èfatta attendere: «Trovo dav-vero singolare - ha replicatoil segretario nazionale dellaFim Cisl Gianfranco Ga-

sbarro - che Roselli entri nelmerito di questioni che ri-guardano esclusivamente laFim. Il nostro costume è dinon commentare gli affariinterni delle altre organiz-zazioni sindacali e ritenia-mo opportuno che lo stessofacciano gli altri con noi». «Ècomprensibile - prosegue illeader dei metalmeccanicidella Cisl - che Roselli si ab-bandoni a dichiarazioni digiubilo per quella che ha tut-ta l'aria di essere una spudo-rata campagna acquisti, maciò che non è ammissibile èche lo stesso Roselli si per-metta di sindacare le scelteinterne assuntedalla nostraorganizzazione in modo deltutto trasparente enelpienorispetto del principio demo-cratico.Non èal buonRosel-li che il gruppo dirigentedella Fim deve dare conto maai suoi iscritti. Nella Fim Cislvige la massima libertà diespressione delle propriescelte, siano essedi pensieropolitico, religioso o etnico,

ma chi è nella Fim Cisl deveattenersi alle regole che de-mocraticamente ci siamodati nell’interesse dei lavo-ratori, regole che devono es-sere rispettate e che non pos-sono essere subordinate adaltri interessi. Se altre orga-nizzazioni – conclude Ga-

sbarro – ritengono che sipossa agire fuori dal binariodelle regole, facciano pure,noi restiamo convinti che lacoerenza delle persone siaun valore imprescindibileper chi fa sindacato e, mi siaconcesso, qui di coerenza sene vede ben poca».

La firma al comune di Melfi per il Campus

MELFI- Dopoquattroanni dallafir-ma per il campus di ricerca e innova-zione di Melfi alla presenza dell’adFiat, Sergio Marchionne, e dopo unalunga serie di contenziosi che han-noaccompagnato lagara per l’asse -gnazione dei lavori, è stato sotto-scritto ieri mattina il contratto di ap-palto,presso ilPalazzodicittà, tra ilComune e il Consorzio stabile ComScarl. Presenti il sindaco Livio Val-vano e il presidente del Consorzio,Mauro Ceglie, l’assessore alle Infra-strutture, Antonio Corbo, il segreta-rio generale, Nicola Terlizzi e lo stafftecnicodel Comuneperdare il via li-bera ufficiale alla realizzazione diun centro di eccellenza di alta forma-zione per giovani ricercatori. I lavo-ri avranno la durata di 180 giorni,per un importo di 3.222.425,00 eu-ro. Il Campus sarà destinato ad ospi-tare linee di produzione pilota conl’obiettivo di ricercare l’ottimizza -zione dei processi produttivi conl’ausiliodi uffici e laboratori specia-listici ad elevato contenuto tecnolo-gico ed aree di formazione con l’ausi -lio di sistemi di proiezione tridimen-sionale. «Ho seguito personalmentequesta vicenda - ha detto il sindacoLivioValvano- subito dopo le elezio-ni del maggio 2011. Non si trattasemplicemente di una procedura diappalto di opere pubbliche ma di unagrande occasione per Melfi, per laBasilicata e per il Mezzogiorno d’Ita -lia. Abbiamo sbrogliato una matas-sa di contenziosi, fatta di trappole edi tentativi disabotaggiofinalizzatia ricavareprofitti aprescindere dal-larealizzazione delleopere.Nell’au -tunno scorso, con la Giunta abbia-mo coraggiosamente deciso di av-viare la nuova procedura per affida-re i lavori a prescindere dall’esito delcontenzioso intrapreso, ritenendovi fossero buone ragioni. In effettisiamostatipremiati, vistoche ilTardi Basilicata ha respinto la prete-stuosa richiesta di risarcimentodanni rivolta al Comune di Melfi.Voglio ringraziare la struttura, gli

uffici e l’Architetto Dino D’Amelio,in particolare, che hanno saputo evoluto collaborare in una condizio-nedifficilissima per i numerosi ten-tativiesterni aventiobbiettividiver-si da quelli dell’interesse generale. IlCampus è un esempio concreto di co-sa può concretamente fare la pubbli-ca amministrazione per dare una ri-spostacon i fattiperstimolare l’eco -nomia e l’occupazione. E’una infra-struttura importantissima, un pez-zo di cervello dell’industria che sitrasferisce in Basilicata, a Melfi. Diquesto va dato atto e merito alla Re-gione Basilicatache havoluto soste-nere l’investimento impegnando ifondi FESR per un progetto moltovalido. Questa è la strada su cui pro-

seguire, quella delle infrastruttureche devono mettere i territori in con-dizione di essere più competitivi, piùattrattivi per le scelte di insediamen-to delle imprese».

Orachegli “intoppi”delle vicendegiudiziarie sembrano essere statesuperate rimane però un dubbio, ilpiù grande: alla luce delle cattive no-tizie chegiungono daTorino sui fu-turi investimenti del Lingotto in Ba-silicata quali prospettive ha il cam-pus di ricerca? Nel frattempo, ieri ilpresidente del Consorzio, Ceglie haauspicato «il massimo rispetto diquanto contrattualmente stabilito.Eventuali criticità tecnico-operati-ve che dovessero sorgere nel corsodella realizzazione delle opere e sa-

ranno da noi affrontate con il massi-mo impegno condividendocon la di-rezione dei lavori del Comune diMelfi le opportune soluzioni. A talproposito confermo che per questacommessa la direzione tecnica delConsorzio Com porrà in campo lemigliori risorse professionali deipropri consorziati. Inoltre perquanto consentito dalle vigenti leg-gi e laddove occorrente, ci avvarre-mo di imprese e/o fornitori locali».La ricerca e l’alta formazione saran-no rivolte al settore dell’ingegneriadi processo. Sarà un centro di eccel-lenza per la formazione e la ricercanel settore produttivo caratterizza-to da principi di sostenibilità ed er-gonomia tra i quali il risparmio

energetico, la produzione di energierinnovabili, la raccolta e l’utilizzodelle acque piovane. La finalitàdell’intervento per la realizzazionedel nuovo stabilimento, destinato adospitare attività di ricerca, prototi-pazione e sviluppo correlate allaproduzione, consistenel soddisfareuna nuova esigenza di sviluppo e distudio dell’ottimizzazione della pro-duzione automobilistica esistente.Il ruolo del nuovo Campus indu-strialemanufacturing saràrappre-sentativo della vocazione al miglio-ramento delleperformance produt-tive costruendo un fulcro formale esostanziale nel campo della ricerca edello sviluppo competitivo indu-striale.

«Ospiterà attivitàdi ricerca,

pr ototipazionee sviluppo correlate

alla produzione,per soddisfare

una nuova esigenzadi studio

dell’ottimizzazionedella produzioneautomobilistica

esistente»

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.09.2012 PAG. 6

Giovedì 6 settembre 2012VIII I

In sei mesi nasceràil Campus Fiat

MELFI FIRMATO L’APPALTO PER LA REALIZZAZIONE DELLA STRUTTURA CHE SI OCCUPERÀ DI AUTOMOTIVE�

Il centro collegato allostabilimento della Sata di San

Nicola si occuperà di ricercae innovazione

I lavori dureranno 180 giornie la spesa prevista è di 3,2

milioni di euro. L’operafinanziata con i fondi Fesr

MARCO TUCCI

l MELFI. Dopo alcuni anni di attesa,ieri mattina la firma dell’accordo. Lehanno apposte, per la realizzazione delCampus di Ricerca collegato all’insedia -mento Fiat, il sindaco Livio Valvano edil presidente del Consorzio Stabile ConScarl, Mauro Ceglie. Appaltata, quindi,la costruzione di un centro di eccellenzadi alta formazione per giovani ricer-catori, nell’area che un tempo era oc-cupata dallo zuccherificio di S.Nicola apochi metri dalla Sata. Le opere avrannouna durata di 6 mesi per un importo dipoco superiore ai 3 milioni e 220 mila

euro. In particolare, il campus ospiteràlinee di produzione pilota con l’o b i e t t ivodi ricercare l’ottimizzazione dei proces-si produttivi. Il tutto, mediante l’ausiliodi uffici e laboratori specialistici ad altopotenziale tecnologico ed aree di for-mazione fornite di sistemi di proiezionetridimensionale. «Non parliamo di unsemplice appalto di lavori pubblici - hariferito il primo cittadino melfitano - madi una grande occasione per la città, laBasilicata ed il Sud. Siamo contenti peraver superato ostacoli costituiti da con-tenziosi, trappole e tentativi di sabotag-gio tesi a ricavare profitti e, in propositodel contenzioso intrapreso, della prete-

stuosa richiesta di risarcimento dannirivolta al Comune, che è stata respintadal Tar lucano. Questa è la strada giusta- ha posto ancora in evidenza Valvano-quella, cioè, delle infrastrutture che de-vono mettere i territori in condizione diessere più competitivi, più attrattivi perle scelte di insediamento delle imprese».Il presidente Mauro Ceglie, da parte sua,ha auspicato « il massimo rispetto diquanto contrattualmente stabilito.Eventuali criticità che dovessero sor-gere saranno da noi affrontate con ilmassimo impegno, condividendo con ladirezione dei lavori del Comune di Melfile opportune soluzioni. A tal proposito

confermo che per questa commessa, ladirezione tecnica del Consorzio adot-terà le migliori risorse professionali deipropri consorziati. Inoltre, per quantopermesso dalle leggi ed all’occor renza,chiameremo in causa imprese e forni-tori locali». Il Campus sarà un labora-torio di eccellenza per la formazione e lericerca nel settore produttivo contrad-distinto da peculiarità come il rispar-mio energetico, le risorse rinnovabili, laraccolta e l’utilizzo delle acque piovane.Il suo ruolo, infine, sarà l’esempio dellavocazione al miglioramento delle poten-zialità nel settore dello sviluppo com-petitivo industriale.

ANZI IL DESTINO DI DUE CAPANNONI DELL’AREA PIP DELLA CAMASTRA�

Dovevano ospitare il 118i locali sono disponibilima restano ancora vuoti

ROCCO NIGRO

l ANZI. Da area produttiva efunzionale a centro «fanta-sma». Dieci ettari di terrenoall’interno della zona Pip dellaex Comunità Montana del Ca-mastra sonod ive nu t il’esempio tan-gibile dellospreco di da-naro pubblicofatti quandoerano i tempidelle vacchegrasse. A tre-dici anni di distanza, daquell’idea che doveva rappre-sentare il “r i s c at t o ” economicoe sociale di un area internadella regione dimenticata, gliabitanti di questo piccolo com-prensorio si trovano a fare iconti con due scatole di ce-

mento armato che fanno dasfondo ad una cornice verdeg-giante e dal forte impatto na-turalistico. La prima più gran-de, dove doveva sorgere un im-pianto produttivo mai decol-lato; la seconda, più piccola, un

Centro poli-funzionalecon annessoDistretto sa-nitario di ba-se, questocompleta -mente ulti-mato con tan-to di suppel-

lettili e impianti vari. Una difronte all’altra, accumunate daun unico destino, quasi a volersignificare che, in questo pic-colo comprensorio di poco piùdi ottomila anime, lavoro e sa-lute sono optional troppo dif-ficili da concretizzarsi. Erbac-

ce e sterpaglie dappertutto efinestre divenute oggetto divandali e malintenzionati . Ep-pure, nell’idea del legislatoreregionale, la legge 21/99, il Di-stretto sanitario di base dovevaassicurare servizi di assistenzaprimaria relativi alle attivitàsanitarie e socio-sanitarie oltreal coordinamento delle proprieattività con quelle dei dipar-timenti e dei presidi ospeda-

lieri. Niente tutto ciò. Ecco per-ché oggi quattro sindaci(Abriola, Anzi, Calvello e Lau-renzana) sono scesi in campoper sollecitare l’Asl competen-te, che, tra l’altro a ricevuto unfinanziamento nell’ambito deiPois (Accordi di programmaper l’attuazione dei Piani diofferta integrata di servizi) perriconvertire questa strutturain punti di presidi emergenza

118. Ci riusciranno? Difficilesaperlo. L’unico elemento certodi tutta questa assurda vicendaè che, proprio rispetto al ser-vizio 118, in più di qualcheoccasione i poveri malcapitatisi sono visto trasbordare dau n’ambulanza e l’altra con deitempi di percorrenza non pro-prio in linea con chi richiedeun soccorso. O meglio un pron-to soccorso. Una si

SOCCORSOI capannonidovrebberoospitarepresìdidell’e m e r-genza 118

.

le altre notizieS AT R I A N O

COMUNI

GemellaggioSatriano e Diamanten In occasione del festival del

peperoncino i comuni di Sa-triano e di Diamante rin-salderanno i legami chehanno stretto. In particola-re, una delegazione parte-ciperà al dibattito Satrianoe diamante murales e pepe-roncino. Dai 2 Comuni ge-mellati sono nate buoneidee per promuovere e va-lorizzare i rispettivi mura-l e s.

BALVANO INTERVENTO DI MONSIGNOR SUPERBO SULLA VICENDA�

«Le suore di Maria Bambinaricchezza per la Chiesa locale»

l «Le suore di “Maria bambina” sono una ric-chezza per la Chiesa locale». Cosìl’arcivescovo me-tropolita della diocesi di Potenza – Muro Lucano –Marsico Nuovo, monsignor Agostino Superbo in-terviene sulla vicenda delle suore di Balvano e de-finisce le religiose ospitate nel convento di Balvano.«Purtroppo la curia potentina non ha alcun poterein merito alla loro decisione di lasciare la Basilicata- dice Superbo - Abbiamo espresso il nostro ram-marico alla Madre Provinciale in occasione di unrecente incontro suggerendo la possibilità di ri-vedere la decisione. Tra i tentavi che si stannoesperendo – prosegue l’arcivescovo – c’è quella diuna commissione, che, guidata dal parroco, si re-cherà alla Casa generalizia a Milano. L’obiettivo èverificare le possibili soluzioni alternative, così daevitare una decisione che, qualora fosse confermata,

impoverirebbe non solo Balvano, ma l’intera Chiesapotentina e regionale. Nei prossimi giorni – ripren -de monsignor Superbo – come segno di vicinanza edi appoggio alle istanze della popolazione di Balvanoe della commissione, scriverò una lettera indiriz-zata alla Madre generale dell’Ordine delle suore di“Maria Bambina” in cui chiederò di rivedere ladecisione, sottolineando l’importanza che rivestonole suore all’interno della comunità. Riempie il cuoredi gioia e di speranza il constatare come i fedeli sisentano profondamente legati a espressioni del vi-vere cattolico, come abbiamo verificato nel caso diquesto ordine di religiose. L’auspicio - concludemonsignor Superbo - è che a così vere e profondemanifestazioni d’affetto segua un impegno, che pos-sa coinvolgere sempre di più anche i laici nell’operadi evangelizzazione alla quale il Signore ci invita».

NEMOLI CON UN VIAGGIO NEL PARCO TEMATICO DEDICATO AL MICROMONDO�Il lago Sirino al centrodella Settimanadel pianeta Terra

l NEMOLI. La Basilicata sarà parte integrantede La Settimana del Pianeta Terra . A Nemoli sidarà vita ad un vero e proprio viaggio nel parcotematico Il micromondo per scoprire i principaliprocessi che guidano la genesi e l'evoluzione delpianeta Terra, quali: orogenesi, vulcanismo,carsismo, terremoti, glaciazioni e fonti ener-getiche, attraverso modelli tridimensionali rea-lizzati artigianalmente. Ad annunciarlo in unanota l’ufficio stampa di GeoItalia. Gran parte deimodelli saranno dotati di movimento, in mododa consentire al visitatore una percezione di-namica dei processi geologici. Alle aree te-matiche saranno associati effetti speciali cheaiuteranno il visitatore a cogliere in modo rea-listico il processo che si sta simulando. Il per-corso prevedrà anche una collezione di minerali,

fossili e campioni rocciosi. L'evento culmineràcon l'escursione "sui passi del De Lorenzo" chedescriverà il paesaggio attraverso la poesia e laletteratura. Giuseppe De Lorenzo, illustre geo-logo nativo di Lagonegroe vissuto tra l'ottocentoe il novecento, è autore, tra gli altri, del libro"Terra Madre".

L’AREA Il lago Sirino a ridosso di Nemoli

LA FIRMA Nella foto un momento dell’incontro di ieri.

VIGGIANO

CONFINDUSTRIA

Scuola in Mozambicoper Assominerarian Una scuola di formazione in

Mozambico per preparare ilpersonale locale in vista difuturi investimenti. Per ilmomento è solo una propo-sta, già avanzata alle auto-rità di Maputo, ma per As-somineraria è la chiave perentrare in un Paese dallegrandi potenzialità. A rife-rirlo è Sergio Polito, presi-dente dell'associazione diConfindustria.

MELFI

LAVORO

Romaniello su vertenzadella Commer Tgsn «La vertenza della Commer

Tgs riconferma che una prio-rità dell’agenda politica di set-tembre è senza dubbio la pre-senza Fiat a San Nicola di Melficon la salvaguardia dell’i n t e rocomparto dell’indotto». A so-stenerlo è il capogruppo Sel inConsiglio Regionale GianninoRomaniello per il quale «l’av -vio delle procedure di mobilitàper 40 addetti dell’azienda è so-lo un’avvisaglia di quanto po-trebbe accadere in autunno».

POTENZA PROVINCIA

LA RICHIESTAQuattro comuni hanno

chiesto all’Azienda sanitariadi accelerare i lavori

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.09.2012 PAG. 7

Giovedì 6 settembre 2012 I XIMATERA CITTÀ

IMPRENDITORIAIN PIAZZA DELLA VISITAZIONE

IL SINDACO ADDUCE«In tempo di crisi, la manifestazione rappresen-ta per gli imprenditori un’iniezione di spe-ranza. Dobbiamo aggiungere il nostro apporto»

Apre «Matera è fiera»e cerca subito casaL’idea degli organizzatori è quella di una location stabile

CARMELA COSENTINO

l «La fiera deve diventare unevento di punta del territorio eil primo passo dovrà essere laricerca di una location stabile».Con queste parole, espresse dairappresentanti delle istituzio-ni, ieri pomeriggio si è datoufficialmente il via a “Matera èfiera” organizzata dalla societàmaterana Quadrum in piazzadella Visitazione.

Per questa terza edizione si èavuto un incremento degliespositori che sono saliti a 160provenienti non solo dalla pro-vincia di Matera, ma anchedalla vicina Puglia. Incremen-tato anche il numero dei metriquadrati della superficie diesposizione, saliti a 10 mila, erispetto alle passate edizionisono stati aperti nuovi standper ospitare gli enti e le as-sociazioni di volontariato e unasaletta per la stampa.

La fiera appare migliorataanche nell’immagine, più com-posta, più fruibile e più fa-cilmente percorribile. «Un la-voro – ha spiegato Fr ancoBr aia, amministratore dellaQuadrum, nel corso dell’inau -gurazione – che serve soprat-tutto per le aziende, per pro-muoverle sul territorio e perfavorire i rapporti con i clienti.Molte aziende infatti hannoaderito quest’anno alla mani-festazione proprio perché laconsiderano un’occasione perfarsi pubblicità e per lanciare ipropri prodotti sul mercato».

Ma la promozione non è suf-ficiente, bisogna dare stabilità

all’evento fieristico. «La societàQuadrum – ha detto il sindaco,Salvatore Adduce – sta lavo-rando da tre anni per miglio-rare una manifestazione che, intempo di crisi, rappresenta pergli imprenditori una iniezionedi speranza. Al loro lavoro e allavoro delle aziende dobbiamoaggiungere il nostro apporto,per far sì che questa operazionepossa tornare utile a tutto ilterritorio e alla causa della can-didatura di Matera a capitaleeuropea della cultura nel2019».

Parole condivise dal presi-dente della Provincia, Fr ancoStella, che ha sottolineato l’im -portanza per l’economia di unevento ormai storicizzato che

va sostenuto e incrementato,dal presidente della Camera dicommercio, Angelo Tortorel-li, che ha ribadito la necessitàdi trovare una location adattaalle esigenze degli imprendi-tori, e dal prefetto Luigi Pizziche ha sottolineato come eventidi questo genere abbiano dasempre ricadute positivesull’immagine e sulla coesionesociale di un territorio.

Gli appuntamenti con Mate-ra è fiera continuano oggi, alle18, nella sala dedicata ai con-vegni, dove si terrà l’i n c o n t rodal titolo “Il turismo: volanodell’economia lucana”, orga-nizzato dall’assessorato alle At-tività Produttive della Regio-n e.

CRISI AZIENDALE L’IMPIANTO DI VENUSIO PASSA ALLA ILA LATERIZI SRL. RAGGIUNTO L’ACCORDO DOPO DUE GIORNI DI TRATTATIVE CON I SINDACATI

Valdadige, licenziamenti scongiuratinuova società e riduzione del salario

CreativitàL’attrazione

è un biliardinotutto di vetro

Manifestazioni comeMatera è fiera fungono dastimolo alla creatività degliimprenditori che si pro-pongono sul mercato conidee e prodotti originali einnovativi. Tra gli oggetti invendita, spicca il biliardinoin vetro realizzato da Ginoe Francesco Dubla, titolaridi unvetreria in via La Mar-tella. «Si tratta di un ogget-to – spiega Gino Dubla –realizzato in vetro tempera-to, ricavato da circa 2 metriquadrati di vetro e del pesodi 80 chilogrammi. La baseè personalizzabile, si pos-sono cambiare i colori estampare loghi aziendali,disegni e pubblicità. È unoggetto prezioso, ma resi-stente, che vendiamo alprezzo di 4 mila euro. Gra-zie a un accordo con il Cnadi Matera il prossimo annoporteremo i nostri prodottie il biliardino in vetro allafiera che si tiene a Dubai oad Abu Dhabi. L’obiettivo èquello di cercare mercatiparticolari anche di nicchiadove c’è la possibilità divendere un prodotto cheha un suo costo e una pro-duzione limitata. Altro pro-dotto innovativo da noirealizzato è il vetro per ledocce, con all’interno unastampa a gocce che creal’effetto goccioline». [c.cos.]

IL QUARTIERESaliti a 160 gli espositori, provenienti anchedalla Puglia. Aumentata a 10mila metri qua-dri la superficie di esposizione. Nuovi stand

IL LAVORO DEL-LE AZIEN-DE IN VETRINAGli stand di Ma-tera è fiera.L’esposizione, al-la terza edi-zione, appare mi-gliorata an-che nell’immagi-ne, più com-posta, più fruibi-le e più fa-cilmente percor-ribile. A de-stra, il taglio delnastro. In alto,il biliardino in ve-tro [foto Genovese]

EMILIO SALIERNO

l Sono stati scongiurati i licenziamentiper i 65 dipendenti della Ila Valdadige (exgruppo Fantini-Sciarapico, ora scisso) che hauno stabilimento nella zona di Venusio, dovevengono prodotti laterizi e travetti, in dif-ficoltà finanziarie dopo alcuni investimentinon riusciti in Spagna e Serbia, sembra peruna cifra di oltre cento milioni di euro.

È passata la proposta dei sindacati, ap-provata dall’assemblea dei lavoratori, cheprevede un contratto di fitto d’azienda per ilpassaggio dell’impianto materano dalla IlaValdadige al nuovo gruppo, costituito ad hoc,che si chiama Ila Laterizi srl, «creatura» co-munque legata alla famiglia pugliese Scia-r ap i c o.

Valeriano Delicio, della Feneal Uil, dice:« L’accordo consente, ai lavoratori che vi ade-riscono, di continuare ad essere impiegaticon il nuovo assetto aziendale. La Ila Laterizisi è impegnata ad assumere tutti i 65 di-pendenti, sia pur in modo graduale. È pre-vista comunque una riduzione del salarioaccessorio (solidarietà retributiva) per scon-giurare i paventati licenziamenti e dare lapossibilità di coprire l’organico ad un costoaccettabile. La riduzione è del 67 per cento,

per un anno, circa 200/250 euro in menomensili. Entro qualche giorno - fa presenteDelicio - il contratto di fitto d’azienda saràratificato da un notaio».

Michele Andriulli, della Fillea Cgil, purcommentando positivamente il risultato rag-giunto dopo due giorni di intesa trattativa,facendo riferimento alla riduzione del sa-lario aziendale, sottolinea che si tratta «di unsacrificio enorme da parte dei lavoratori e deisindacati, ma necessario per salvaguardareil mantenimento dei livelli occupazionali.

Certo - aggiunge Andriulli - è una scom-messa anche per la famiglia Sciarapico, checomunque ha voluto credere in questa nuovainiziativa. Del resto, si parlava di almenoundici licenziamenti. Oltre all’accordo, è pre-visto che, d’ora in poi, l’intero ciclo dellaproduzione si realizzerà a Matera (cava, for-nace, commercializzazione).

«A maggio del 2013 - dice Franco Pantone,della Filca Cisl - ci sarà una valutazionedell’eventuale rientro del salario di solida-rietà. Sullo stabilimento di Matera si sonoriverberati tutti gli effetti negativi dei colpinegativi che la Fantini-Sciarapico ha subitosugli scenari internazionali, e il rischio diperdite di posti di lavoro era dietro l’a n g o l o.Abbiamo concluso, in linea di massima, un

accordo sulla falsa riga di quello della Fiat diPomigliano. La nuova azienda che subentra -aggiunge Pantone - si è impegnata per lacontinuità della produzione ma ha chiesto aisindacati, e quindi ai lavoratori, il sacrificiocollegato al contratto di solidarietà. Certo,non è stato facile accettarlo, comunque lemaestranze, pur a queste condizioni, si por-teranno dietro tutta la contrattazione direttae indiretta»

FA B B R I C ALo stabilimen-to matera-no della IlaVa l d a d i g eubicato sullastradastatale 99[foto Genovese]

PREFET TURA RIUNIONE COMITATO PROVINCIALE

Sicurezza stradalesarà intensificatal’attività di controllo

l Il Comitato provinciale per l’ordine e lasicurezza pubblica, che si è riunito ieri per esa-minare i problemi relativi all’osservanza del Co-dice della strada e, in particolare, all’uso di cin-ture di sicurezza e casco e del telefono cellularealla guida, ha deciso di intensificare l’attività disensibilizzazione, controllo e repressione.

Alla riunione, che è stata presieduta dal pre-fetto Luigi Pizzi, hanno partecipato rappresen-tanti del Comune e dell’Amministrazione pro-vinciale. L'organismo ha pianificato alcune stra-tegie operative, che prevedono anche l’acqui -sizione di rapporti sulle sanzioni elevate perquesto tipo violazione «per un’attenta analisiperiodica dell’attività svolta». È stata, inoltre,programmata un’attività di sensibilizzazione aicomportamenti corretti durante la guida, fina-lizzata a infondere una maggiore cultura dellalegalità e della sicurezza stradale, soprattutto inambito scolastico. L’attività prevista coinvolge-rà, in maniera graduale, anche i sindaci e iComuni dell’intera provincia, e questo per rea-lizzare interventi il più possibile omogeneisull’intero territorio materano.

Nel corso della riunione sono state anche l’ado -zione delle misure di vigilanza in occasione degliincontri di calcio che saranno disputati dal Ma-tera allo stadio comunale XXI Settembre nelcorso del campionato di serie D.

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Giovedì 6 settembre 2012II I

LAVORO E PENSIONIUN ESERCITO DI DISPERATI

Non ci sono certezze su chi potràaccedere alla pensione secondo icriteri antecedenti alla riforma Fornero

Storie di discriminazioni e di silenziattorno a una questione che vive aimargini del dibattito sulla disoccupazione

Gli esodati «fantasma»drammi dimenticatiNessuno sa quanti siano. E la politica li marginalizza

MASSIMO BRANCATI

l La zattera previdenziale è alla de-riva. In tutti questi anni il legislatore diturno ha lasciato aggrappare i naufra-ghi del mercato del lavoro più prossimi araggiungerla, ma altre volte, per evitareil naufragio, li ha allontanati, con lebuone o con le cattive. Abbandonandoliin mare aperto. È una metafora che ilprofessor Antonio Pileggi, ordinario diDiritto del Lavoro nell’Università di Ro-ma Tor Vergata, usa in un suo libro del1997 per descrivere il sistema pensio-nistico italiano. Oggi le cose non sonocambiate, ma Pileggi non poteva certoimmaginare che, dopo quindici anni, traquei naufraghi ci sarebbero stati disper-si, ex lavoratori «fantasma», disperati acui non si concede nemmeno un mes-saggio di speranza. Dimenticati. Inde-cifrabili. Sono gli esodati, operai, im-piegati che hanno interrotto il rapportodi lavoro sulla scia di accordi di ristrut-turazione o crisi aziendale. Intese, pre-viste dalla legge 223/91 e controfirmateda rappresentanti del governo regionalee di Confindustria, con le quali si ga-rantiva uno straccio di reddito con lacollocazione in mobilità e l’accompa -gnamento alla pensione. Ma la riformaMonti-Fornero sta,di fatto, «smontan-do» quegli accordi eseminando il pani-co tra chi li avevasottoscritti. Nessu-no sa quanti sianoesattamente in Ba-silicata. E il silen-zio che avviluppal’intera questionerelega nell’ombradrammi familiari,lacrime, dispera-zione, identità. Vol-ti e nomi che la Gaz-zetta è riuscita amettere in luce nel-la speranza di sti-molare il mondopolitico e sindacalelucano a prendereposizione, a inte-ressarsi di un pro-blema fagocitatodal più generale te-ma della mancanzadi lavoro.

Sono tre casi sim-bolo. Tre ex lavora-tori di Potenza, sul-la sessantina, spro-fondati nell’o bl ì o :Carmine Mazzini,57 anni, Giuse ppee Rocco Tolve, ri-spettivamente di 58e 60 anni. Fannoparte della plateadegli esodati, maufficialmente sol-tanto uno di loro haavuto un segnale diattenzione da partedell’Inps, incarica-to a livello naziona-le di individuare ilavoratori «salva-guardati», cioé co-loro che potranno accedere alla pen-sione secondo i criteri antecedenti allariforma Monti-Fornero. Rocco Tolve èl’unico ad aver ricevuto una lettera incui l’istituto lo informa che risulta «tra ipossibili beneficiari». Cosa significhiquel «possibile» non è dato saperlo. Ma èin linea con quanto accade attorno allaquestione degli esodati: confusione, in-

certezze, mancanza di informazione, si-lenzi. E contraddizioni proprio come nelcaso dei tre lavoratori di cui ci occu-piamo. Si trovano tutti nella stessa con-dizione: Mazzini ha siglato con la Mahle(azienda ormai «defunta») un accordo diaccompagnamento alla pensione a mar-zo del 2009; Giuseppe Tolve ha firmatol’intesa con l’Italtractor nel 2008 e dall’1luglio scorso, in base a quell’a c c o rd o,avrebbe dovuto ricevere il primo asse-gno della pensione; analoga situazioneper il fratello Rocco che, però, come

dicevamo, è l’unicodei tre di cui l’Inpsriconosce una trac-cia. Resta da capireil perché di questodoppio binariodell’istituto previ-denziale, visto cheRocco ha maturato40 anni e sette mesidi servizio e ha ri-cevuto la lettera,mentre suo fratelloGiuseppe, pur con-tando su 40 anni eotto mesi, è un «fan-tasma». Con qualicriteri l’Inps indivi-dua chi «salvaguar-dare»? Come sta ve-rificando le varieposizioni? Mistero.I tre hanno cercatodi venirne a capo,ma all’istituto han-no trovato sempreporte chiuse e man-canza di sensibili-tà. A nulla è servitaanche una richie-sta ufficiale di in-formazioni, contanto di protocollo,inoltrata all’Inps diPotenza il 30 luglioscorso. Ma il gover-no non aveva dettoche l’istituto di pre-videnza dovevarendersi disponibi-le a fornire deluci-dazioni sul tema de-gli esodati? E che fi-ne ha fatto l’annun -ciato sportello dedi-cato alla questione?I tre ex lavoratorinon hanno la pre-sunzione di voler

convincere Fornero a cambiare le cartein tavola, ma chiedono un segno di at-tenzione da parte di quegli stessi politiciche, a suo tempo, firmarono gli accordicon le rispettive aziende. Sollecitanouno «scatto» della Regione che li affian-chi, sul modello di quanto sta accadendoin Sicilia, per definire i contorni di unquadro oggi sfuocato e criptico.

.

Chi sono gli «esodati»?Lavoratori che hanno interrotto il pro-prio rapporto di lavoro volontariamenteper effetto di accordi di ristrutturazioneo crisi aziendali e che ora rischiano ditrovarsi per lunghi periodi senza più sti-pendio, o comunque con incentivi osussidi che si stanno esaurendo, senzaavere ancora maturato i requisiti minimiper ottenere una pensione.

Quanti sono?Non c’è chiarezza su questo tema. Il de-creto emanato dal governo ne ricono-sce in Italia 65 mila, in realtà una primastima dell’Inps parlava di 130 mila eso-dati, i sindacati hanno invece sempreparlato di 300 mila ex-lavoratori inte-ressati al fenomeno. Gli ultimi dati siriferiscono ad una platea di 390 mila.

E in Basilicata?Non esiste un dato. Da stime non uf-ficiali si parla di 120 esodati solo a Po-tenza città.

Come fa il governo a individuare i65 mila a cui garantire la pensio-ne?

L’esame delle domande è stato affidatodal governo all’Inps. In particolare perlavoratori esonerati, genitori di disabili elavoratori cessati è prevista una do-manda preliminare che sarà esaminatada apposite commissioni costituitepresso le direzioni Territoriali del Lavo-ro. Gli enti gestori di forme di previ-denza obbligatoria provvederanno almonitoraggio, sulla base della data dicessazione del rapporto di lavoro odell’inizio del periodo di esonero delledomande di pensionamento presenta-te.

DIRITTO NEGATOHANNO CALPESTATO

LA LORO DIGNITÀdi ANNA MARIA VERRASTRO *

Da più parti sono arrivate garanzie di aiuto e diintervento sul problema che da tempo affligge ilavoratori «esodati». Parti politiche e Governo, fi-nalmente prendono atto che esiste un vero dramma

per centinaia di migliaia di persone in mobilità che hannosottoscritto accordi con il Ministero del Lavoro e le aziende,interrompendo il proprio rapporto di lavoro per accedere allapensione con i vecchi requisiti (vigenti al 31 dicembre 2011).

Purtroppo la riforma delle pensioni voluta dalla Fornero hatralasciato questo dettaglio, ed ha fatto slittare di molti anni ladata di pensionamento per i lavoratori esodati che nel frat-tempo resteranno senza stipendio, senza mobilità (prossimealla scadenza) e lontani dal loro diritto alla pensione.

Dopo mesi di disperazione per una platea di circa 350.000lavoratori, arriva una svolta importante del Governo. Il De-creto Interministeriale del 1° Giugno 2012 stabilisce che ilavoratori interessati da accordi di mobilità stipulati entro il 31dicembre 2011, possono accedere alla pensione con le vecchieregole (pre Fornero) e dunque basteranno 40 anni di contributi.Ma detta Salvaguardia continua a creare ansie e gli «esodati»passano le vacanze sui blog e nel ginepraio di normativeattuative e piani operativi per la verifica del diritto a favore dei«salvaguardati». Alcuni ricevono una lettera dall’Inps che liinforma di essere nelle liste, altri ancora non sono stati no-minati. Entro il 21 settembre prossimo scadrà il termine entrocui l’Inps dovrà completare le operazioni di verifica di accessoalla salvaguardia.

Gli «esodati» molti dei quali si definisco ormai «massacrati»sono stati derubati non solo sotto il profilo economico ma nellasfera che riguarda la dignità di persone negando loro ognichiarezza sul proprio futuro. A tutto questo si aggiunge l’inac -cettabile e forse esasperante confusione di quanto accade inBasilicata. La sede Inps di Potenza, infatti, non solo dimenticadi istituire come previsto dal messaggio Inps n.12196 del 20luglio 2012, uno «Sportello amico» per la consulenza necessariada offrire ai cittadini e già funzionante in molte Regioni, ma èincurante di richieste volte ad ottenere certificazioni del di-ritto a pensione fatte sia formalmente che verbalmente dailavoratori. Riteniamo che atteggiamenti di tanta leggerezzasiano davvero inaccettabili e invitiamo la locale sede Inps adattuare tutti gli strumenti previsti dalla legge per dare risposteconcrete al fine di evitare legittime e quanto mai opportuneazioni di lotta da parte di lavoratori già fin troppo esasperatidelle Istituzioni che, invece, dovrebbero svolgere azione dagarante senza superficialità e con la responsabilità di ac-cogliere istanze concrete in un momento già estremamentedifficile senza contribuire ad aumentare tensioni sociali ediscriminazioni. Auspichiamo per tali motivi, l’apertura ur-gente dello «Sportello amico» nonché la giusta attenzione allesingole posizioni e istanze dei lavoratori interessati alla clau-sole di salvaguardia. La Cisal ritiene anomalo il silenzio daparte di tutte le forze politiche lucane su una questione di taleimportanza, evidentemente sottovalutata solo per impegnivacanzieri e per le polemiche di una classe dirigente lontanadalle esigenze vere dei cittadini ai quali, invece, si dovrebbedare non solo la propria solidarietà ma l’attenzione concretacon posizioni chiare e inequivocabili.

[* segretario provinciale Cisal di Potenza]

A P P E L LOIn altol’incontro congli esodatiall’internodellaredazionepotentinadella Gazzetta[serviziofotografico diTony Vece]

.

EX OPERAI I fratelli Tolve

DOMANDE& RISPOSTE

CARMINE MAZZINI« L’accordo con l’azienda è stato

fatto in base a una legge. E leleggi vanno rispettate, o no?»

ANNA MARIA VERRASTRO« L’Inps è incurante di richiestevolte a ottenere certificazioni

del diritto alla pensione»

GIUSEPPE TOLVE«La mobilità sta per scadere.Oggi viviamo con 6-700 euro

cosa accadrà tra poco?»

ROCCO TOLVE« L’Inps mi dice che sono tra ipossibili beneficiari. Ma non

mi spiega cosa significa»

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.09.2012 PAG. 9

Giovedì 6 settembre 2012

22

I sindaci alle prese con il patto di stabilità e la nomea che cuce loro addosso

«Né gabellieri, né cattivi pagatori»

Lariunionedell’Anci

In caso di giudizio, l’ente sarà rappresentato dal presidente o da un suo delegato

Provincia, cambia la tutela legaleModifiche anche allo statuto del Cde: il settore culturale si razionalizzaPOTENZA - Sono state appro-vate all'unanimità, nel corsodella seduta di consiglio pro-vinciale di oggi, le modifichedello Statuto per la rappresen-tanza in giudizio dell'Ente equello del Centro di dramma-turgia europeo (Cde). In parti-colare, con le modifiche alloStatuto della Provincia di Po-tenza, si è deciso di affidare larappresentanza dell'Ente ingiudizio in capo a unico sog-getto (spetterà al presidentedellagiunta oaun suodelega-to,sia perlecontroversie diri-lievo gestionale sia per quelledi rilievo istituzionale).

«Le modifiche allo Statutodel Cde, organismo di produ-zione, formazione teatrale epromozione tesa alla valoriz-zazione del patrimonio stori-co-naturalistico - ha spiegatol'assessore alla Cultura Fran-cesco Pietrantuono - hannol'obiettivo di ridefinire in ter-mini di razionalizzazione eriassetto del settore teatrale ilruolo del Centro di dramma-turgia europeo. Tra le princi-pali novità,si è decisodi soste-nere l'attività delCde median-te il supporto operativo e am-ministrativo dell'Ufficio Cul-tura della Provincia. Semprenell'ottica della razionalizza-zione dei costi, ci si avvarrà delcollegiodei revisoridellaPro-vincia di Potenza. E ancora,

siamo convinti che il Cde, inparticolare nelle funzioni disostegno allaproduzione, chein una regione dai piccoli nu-meri deve essere necessaria-mente pubblico, prova a met-tere in campo maggiori capa-cità progettuali, attraverso ilpossibile contributo di profes-sionalità esterne per quantoriguarda la direzione artisti-ca. In tempi di difficoltà econo-mica, le buone capacità si de-vono valutare nella possibilitàdireperire risorseesterne,co-me è già avvenuto per il pro-getto Basilicata Factory, nel-l'ambito della misura del Mi-nisterodella GioventùAzione

ProvincE Giovani».Nel corso della seduta di ie-

ri, inoltre, si è discusso di dueinterrogazioni, la prima pre-sentata dal capogruppo Bia-gio Costanzo (Fdc) sui servizidi pulizia degli immobili diproprietàdella Provincia; l'al-tra, presentata dal capogrup-po Aurelio Pace (Gruppo mi-sto) sulla “inoperosità e man-cata attribuzione delle man-sioni di un dirigente dell'enteprovinciale”.

«Si vuole sapere - ha dettoCostanzo - quali siano gli ele-menti di censimento mensileper la verifica della qualitàdelle prestazioni ricevute an-

che in relazione all'effettivopromesso impiego di macchi-nari altamente tecnologici».

Con la seconda interroga-zione, il capogruppo Pace hachiesto spiegazioni riguar-danti la mancanza di funzionie la conseguente inoperositàdel dirigente Francesco Giu-seppe Fortunato, ricordando«il conseguente giudizio pres-so il Tribunale di Potenza, se-zione lavoro, con il quale laProvincia è soccombente e nelquale sicondanna lastessa adassegnare all'ingegner For-tunato le mansioni corrispon-denti al suo profilo professio-nale». Nella replica il presi-dente Lacorazza ha spiegatocome «l’interrogazione pren-daspuntoda unasentenzadelTribunale di Potenza, riferen-dosi tuttavia al periodo otto-bre 2004-febbraio 2008, du-rante il quale è stata accertatala forzosa inattività dell'inge-gner Fortunato e ha condan-nato l'Ente ad assegnargli del-le mansioni corrispondenti alsuo profilo professionale. Èstata rigettata, invece, la do-manda risarcitoria riguar-dante il danno esistenziale ebiologico. L'avvocatura pro-vinciale - ha continuato il pre-sidente - proporrà comunqueappello, ritenendo che il giu-dice non abbiaben motivato lasua decisione».

A Bella i docenti alle prese con le lezioni di Pietro Cerreta

Formazione continua (e moderna)A Cancellara, l’evento gastronomico che mescola cultura e turismo

Torna il festival della salsiccia

«NON vogliamo essere né gabel-lieri dello Stato né non pagatori».E’che a sentire i sindaci dei Comu-ni - non solo della Basilicata - nonresta loro molta altra scelta. An-cora una volta c’era il patto di sta-bilità al centro del tavolo di di-scussione che si è riunito ieri, con-vocato dal presidente dell’AnciBasilicata, Vito Santarsiero.

Al termine dell’incontro è statoapprovato un documento chetraccia lo stato di difficoltà e unminimo di percorso da poter fare.«Cerchiamo con la Regione Basi-licata di trovare la migliore solu-zione per garantire il rispetto delpatto di stabilità per tutti i 32 co-muni della Regione».

Ma in generale, «resta la nostrafortissima avversione al patto distabilità che rappresenta una

norma anticostituzionale e cheimpedisce alle amministrazionilocali di rispettare impegni eco-nomici con ditte, fornitori, coope-rative, regolarmente sottoscritti.E’ assurdo bloccare risorse dispo-

nibili e non poter effettuare rego-lari pagamenti con grave dannoall’economia reale dei territori».Perchè è proprio questa la situa-zione in cui si trovano molti Muni-cipi. «I Comuni - si legge ancora

nel documento - rifiutano di esse-re chiamatia essereda un lato ga-bellieri dello Stato per l’Imu edall’altro non pagatori per il pattodi stabilità. Su entrambe le proble-matiche sarà necessario nei pros-

simimesi chiedereconforza la to-tale modifica delle norme. In taledirezione consideriamo positivala posizione dell’Anci nazionaleannunciata dal presidente Del-rio».

A BELLA c’è unascuolaalpasso con i tempi.Come accadeormai da diversi anni, i docentidell’istitutocomprensivodi Bellasiformanosugli orizzonti 2.0. Sono 70 i docenti dellascuola che - nella due giorniche si conclude oggi - sono sta-ti chiamati a formarsi suscienza e tecnica con il profes-sor Pietro Cerreta, vincitoredel premioDidattica dellafisi-ca della società italiana di Fisi-ca per il 1997. Nel 2000 ha ri-cevuto una Borsa di Studiodallo Smithsonian Institute diWashington.

«Una scuola al passo con itempi deve offrire ai ragazzi dioggi, sempre connessi con i-pad, i-phone, computer almondo globalizzato in conti-nuae veloce trasformazione - spiega unano-ta del dirigente scolastico, Mario Coviello - uninsegnamento attivo, nei laboratori, un inse-gnamento che li aiuti a comprendere il fun-

zionamento della natura e delle cose per vive-re ilmondo inmaniera correttae consapevo-le». Nello scorso anno scolastico oltre quat-trocento alunni si sono appassionati nella

scoperta delle proprietà e dellepossibilità che l’acqua, l’aria ela luce offrono. Quest’anno,invece, gli insegnanti si sonocimentati in un approfondi-mento su “scienza e tecnica”,che nel corso del percorso di-dattico condivideranno congli alunni.

«Gli alunni - scriveCerreta -saranno educati a percepire ea rappresentare forme, rela-zioni e strutture che si trovanoin natura o che sono state crea-te dall’uomo, utilizzando inparticolare strumenti per il di-

segno geometrico (riga, compasso, squadra)e i piùcomuni strumenti di misura.Tutto ciòli agevolerà nella comprensione concretadella scienza e la tecnologia che le sottende».

Avigliano, Tommaso Coviello (Fli)«Ingiusta la riscossione coattiva

delle tariffe del trasporto scolastico»AVIGLIANO - «E’ scon -certante osservare l’ope -rato del servizio di Pubbli-ca istruzione del nostroComune, che ha inviatouna duplice comunicazio-ne ai genitori degli alunniche utilizzano il serviziodi trasporto scolastico co-munale, preannuncian-do il recupero coattivodelle somme, a loro dire,non versate dagli utenti».E’ duro il capogruppo diFuturo e libertà di Avi-gliano, Tommaso Coviel-lo.

«Sono state recapitateai genitori di molti alunniresidenti per lo più nellefrazioni del territorio co-munale delle diffide per ilpagamento della tariffadel servizio di trasportoscolastico. Per prima cosaoccorre ribadire che non èstata seguita una correttaprocedura per il recuperocoattivo degli importi ri-chiesti, non essendo maistata contestata alcunairregolarità agli utenti al

momento dell’utilizzo».Ma non è tutto, a detta

del consigliere. «Le diffi-de non sembrano sianopervenute a tutti gli uten-ti o potenziali tali, noncomprendendo di conse-guenza le modalità con lequali siano stati indivi-duati i “trasgressori”. So-lo per fare un esempioposso affermare, autode-nunciandomi, che i mieifigli per il mese di maggioe di giugno hanno utiliz-zato il servizio di traspor-to scolastico, ma non horicevuto alcuna diffida.Occorre tuttavia fare unpiccolo passo indietro percomprendere cosa è acca-duto alla fine dell’annoscorso», quando non èstata bandita la gara per ilservizio, ma l’ammini -strazione ha approvato laproroga di affidamento.«Il cittadino l’utente fina-le dei servizi è e rimanel’unico a dover sopporta-re il peso delle ristrettezzeeconomiche».

CANCELLARA - “Salsiccia Festival”. Ovvero,di quando gastronomia fa rima con cultura.E’questa la prospettiva che attende tar sabatoe domenica prossimi a Cancellara: in pro-gramma l’evento dedicato allarinomata salsiccia di Cancella-ra, giunto ormai alla quartaedizione. Nel ricco program-ma della manifestazione, de-gustazioni, convegni, visiteguidate, mostre e laboratoridedicati alla produzione dellasalsiccia tradizionale, ma an-che spettacoli teatrali e concer-ti di musica jazz.

La salsiccia a catena di Can-cellara, che sta rapidamenteguadagnandosi un posto diprimo piano tra le eccellenzegastronomiche del Sud, è na-turalmente il tema conduttore della kermes-se. «L'evento coinvolge tutta la comunità–spiega il sindacodi Cancellara, Rocco LoRe –grazie al contributo delle associazioni, dei

commercianti, degli artigiani e dei cittadinichesi dedicanocongrandepassione,al finedifar diventare il nostro borgo, per due giorni,una straordinaria location naturale del gusto

e della cultura. Il Salsiccia Fe-stivalè cresciutoneltempo esista affermando sempre di piùcome una delle principali ma-nifestazioniculturali dellaBa-silicata, merito anche di unaformula che unisce gastrono-mia, storia, saperi, bellezze ar-chitettoniche e arte, valori chevogliamo condividerecon ino-stri ospiti per un fine settima-na dal sapore di altri tempi».

Di particolare importanza ilconvegno di apertura delladue giorni cancellarese, orga-nizzato in collaborazione con

l'Alsia, che si terrà sabato 8 alle 12 in largoMonastero, sulle opportunità legate al rico-noscimento della denominazione comunalealla salsiccia di Cancellara.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.09.2012 PAG. 10

Giovedì 6 settembre 2012X IMATERA CITTÀ

VIA BRAMANTEIL PRESIDIO IN PIAZZA

LE PROPOSTEIl Comune confermi la destinazione urbanisticadell’area e, in attesa dell’adeguamento, ricerchila sistemazione delle aule in un edificio unico

ISTRUZIONE Il plesso di via Bramante e uno striscione di protesta dei bambini [foto Genovese]

«Smembrare la scuolaè toglierci l’identità»Appello dei genitori al prefetto per evitare la chiusura del plesso

le altre notizieGIUSEPPE OLIVIERI, FLI

«Apriamo il dibattitosul registrodelle coppie di fatto»n La proposta di discutere

sulla introduzione anche incittà del Registro delle cop-pie di fatto è stata avanzatadal coordinatore cittadinodel Fli, Giuseppe Olivieri.«Dopo il coraggioso segnalelanciato dall’Amministra -zione comunale milanese,in tema di equiparazionedei diritti civili, ritengo uti-le e necessario che anche aMatera si apra un dibattitosereno, moderno e senzaimbarazzi di natura etica oideologica – scrive Olivieri– per confermare la nostravocazione, in qualità di Cit-tà di Pace e Diritti umani,alla accoglienza e alla egua-glianza, onde ridurre lospread tra Mezzogiorno edEuropa sul tema della con-vivenza civile tra due per-sone. La mia generazione –conclude – chiede che il sen-timento fra due persone,conviventi e maggiorenni,possa essere riconosciutodal Comune di appartenen-za, per accedere ai diritti ri-servati fin qui solo alle fa-miglie tradizionali».

NICO TROMBETTA, PD

«Nei Piot il Presepela Brunae Mater Sacra»n Compiere una scelta «subi-

to» inserendo il Presepe vi-vente nei Sassi, la manife-stazione Mater Sacra e lafesta patronale della Ma-donna della Brunanell’agenda Piot, «così darenderli finanziabili già daora». È questa la richiestache il consigliere comunaleNico Trombetta, del Pd, haavanzato all’assessore co-munale al Turismo, Anto-nio Giordano, invitandolo acaratterizzare la sua azionecon questo «primo, forte se-gnale». Secondo Trombetta,i tre eventi possono diveni-re, se strutturati, veri mo-tori d’attrazione» per il tu-rismo culturale e religiosonella città.

IL CASO IL NONNO VITO TORTORELLI PROMETTE BATTAGLIA DOPO LA SENTENZA CHE NEGA LA CURA CON LE STAMINALI

«La vita di Daniele dipendedall’esito della nostra battaglia»

IN ATTESA I genitori davanti alla Prefettura [foto Genovese]

DONATO MASTRANGELO

l Smembrare il plesso di via Braman-te significherebbe non soltanto arrecaredisagi ad alunni, genitori e insegnantima anche colpire al cuore l’identità di unistituto scolastico, circa 400 alunni di-stribuiti su 16 classi dalla prima allaquinta elementare, che ha una valenzastrategica sul territorio. È per questo cheieri pomeriggio il comitato “Via Bra-mante Unita” ha manifestato davanti al-la Prefettura in piazza Vittorio Veneto.Un sit in, quello che visto protagonisti igenitori, il personale della scuola, i sin-dacati, i piccoli studenti e le associazioniculturali e di volontariato mediante ilquale si rivendica per il plesso di viaBramante una sistemazione dignitosa eunitaria. Ed è questo il messaggio cheuna rappresentanza del comitato ha por-tato, nel corso di un incontro, all’atten -zione del Prefetto, Luigi Pizzi. Al Pre-fetto è stato chiesto di attivarsi affinchèl’Amministrazione comunale con deli-bera di Giunta oppure di Consiglio con-fermi la destinazione urbanisticadell’area interessatae definisca gli inter-venti di adeguamento strutturale oppuredi demolizione e successiva ricostruzio-ne del plesso di via Bramante. È statoinoltre chiesta la costituzione di unacommissione composta da tecnici e com-ponenti dei genitori per verificare l’esi -

stenza o meno degli spazi e aule libereall’interno dell’Itcg “O l ive t t i ” per valu-tarne una eventuale rispondenza alle ne-cessità degli alunni di via Bramante. Trale richieste dei genitori figurano anche laricerca di una allocazione delle aule inun unico plesso, in spazi già ricadentinell’ambito dell’edilizia scolastica e, insubordine un intervento dell’Ammini -strazione comunale per mettere a dispo-sizione oltre alle otto aule che ha giàdichiarato essere utilizzabili, anche glispazi present al centro il Circo di viaSallustio, prevedendo un intervento diadeguamento struttrale ed aggiungendoeventualmente alcuni spazi privati. Il co-mitato ha anche chiesto al prefetto che

vengano previsti servizi di supporto allefamiglie per i disagi che scaturiranno dauna diversa organizzazione scolastica.«Chiediamo di conservare la scuola uni-ta come comunità educante - affermal’insegnante Angela Grego - in quantolo smembramento del plesso di via Bra-mante sarebbe l’anticamera della mortedell’istituto comprensivo. È per questomotivo che siamo contrari alla frammen-tarietà e difendiamo la sede unica. Tra leproposte che avevamo avanzato all’Am -ministrazione anche quella di poter uti-lizzare parte della struttura del Circo percollocarvi 14 classi della scuola prima-ria, mentre le altre due verrebbero ubi-cate in via Greco e le classi dell’infanzia e

gli uffici in piazza degli Olmi. «Noi -sostiene Giovanni Sacco, uno dei tantigenitori del plesso di via Bramante - chie-diamo un plesso unico perchè con losmembramento dovremmo attraversarela città da una parte all’altra per accom-pagnare i nostri bambini a scuola. I di-sagi logistici conseguenti alla chiusuradel plesso sarebbero notevoli». «Moltigentori - dichiara Rosanna Ivolella -hanno bambini all’asilo e a scuola e con-ciliare gli spostamenti con uno smem-bramento del plesso sarebbe praticamen-te impossibile». «Al prefetto - affermaElisabetta Morfini del Comitato “Vi aBramante Unita” - abbiamo rappresen-tato le istanze dei genitori, degli studentie del personale scolastico chiedendo chesi attivi per scongiurare la chiusura delplesso. Serve, invece, una soluzione ef-ficace che possa portare all’ade guamen-to e alla ristrutturazione del plesso. Lasicurezza prima di tutto. L’identità dellascuola va difesa perchè il plesso ha unbacino di utenza notevole in una zonabaricentrica dell’area nord della città.Per questo l’Amministrazione deve ri-confermare la destinazione urbanisticadell’area e attivarsi per evitare disagilogistici a chi frequenta il plesso. Siamodisponibili anche a valutare gli spazidell’Itgc “O l ive t t i ” o comunque la siste-mazione in un unico plesso in spazi chegià ricadono nell’edilizia scolastica».

FILIPPO MELE

l «Non ci arrenderemo. Andremosino in fondo per aiutare il piccoloDaniele. La sua vita dipende dall’esitodella nostra battaglia». È apparso de-terminato Vito Tortorelli, nonno delpiccolo Daniele, di 5 anni e mezzo,affetto dal morbo di Niemann Pick deltipo A, quando lo abbiamo raggiuntoieri telefonicamente per un commentosulla sentenza del Tar di Brescia cheha detto no alla cura con cellule sta-minali a cui il bambino si stava sot-toponendo agli “Spedali” della cittàlombarda. Una decisione che ha col-pito duramente nonno Vito, dipenden-te della Casam, e la mamma del bam-bino, Anna, che, provata, ha preferitomantenere il silenzio. «Sì, siamo de-lusi, ma già oggi faremo ricorso algiudice del lavoro per ottenere che lacura continui adottando la legge Tur-

co-Fazio sulla terapia compassionevo-le, essendo l’unica possibile. Ricorsigià accolti dallo stesso magistrato peraltri due casi, quelli di Smeralda e diCeleste, a cui il Tar di Brescia avevadetto no», risponde Vito Tortorelli dal-la sua abitazione al borgo Venusio,dove la storia di Daniele ha commossotutta la comunità.

Insomma, la speranza che il bam-bino possa completare con altri 4 ciclila cura già iniziata è fondata. «Il nostro–spiega il nonno –è l’unico bambino almondo con questa malattia rara (cau-sata dalla mancanza di una specificaattività dell’enzima acido sfingomie-linasi e capace di portare a morte en-tro i primi 2-4 anni di vita, ndr) ad avervissuto sino a 5 anni. E tutto è dipesodalla cura con le staminali cui è statosottoposto a San Marino. Egli avevaanche cominciato a deglutire. Invece,ora... ».

Non è stato facile parlare con unnonno angosciato per la vita del ni-potino. Gli attimi di silenzio sono ap-parsi interminabili. Poi, Vito ha riat-taccato: «Daniele è in perenne pericolodi vita. Si alimenta con sondino na-so-gastrico, ma dietro l’angolo, se lecura non verrà ripresa, c’è la nutri-zione con una sonda nello stomaco.Egli vive in coma vegetativo». Forseproprio per questo l’amore verso que-sto bambino è totale. «Ci costerà soldi,ma faremo ricorso. Noi vogliamo lot-tare, insieme a lui, perché viva». EDaniele vive a nella casa di via Polonia5, a Venusio, sorvegliato 24 ore su 24dalla mamma e dalla nonna perchénon rimanga vittima di un rigurgito.La sua vita è appesa ad un filo. NonnoVito, forse, scriverà al presidente dellaRepubblica, Giorgio Napolitano:«Gli abbiamo già scritto il 14 maggiodel 2010, ma non abbiamo avuto al-

cuna risposta. Dicono che la pratica èin istruttoria». E la città ha dato so-lidarietà alla famiglia Tortorelli? «Ilbambino è in assistenza domiciliareintegrata, alcuni medici lo seguono,ma vediamo anche tanto scetticismosulla cura con le staminali in altri. Enon ci sono organizzazioni che ci pos-sano aiutare per le questioni legali,difficili da affrontare».

ALTRO SERVIZIO A PAGINA 23 >>

SPERANZED E LU S EL’interno de-gli Ospeda-li civili di Bre-scia dovesi trovava ilpiccoloDaniele perla cura conle staminali

Il sindaco Adduce«Ancora un tentativo, ma siamo sereni»

«Il prefetto ci ha chiesto un ultimo tentativo al fine di non smem-brare il plesso di via Bramante ed entro 24 ore sarà fatto, ma la situa-zione è sotto controllo». Lo ha sostenuto al termine del vertice in Pre-fettura il sindaco Salvatore Adduce che ha ribadito le motivazionidell’ordinanza disposta il 3 agosto scorso in quanto uno studio sullavulnerabilità sismica degli edifici scolastici ha riscontrato che il plessoche ospita la scuola elementare e materna non è rispondente ai requi-siti di sicurezza previsti dalla normativa. Dopo la chiusura sono statesistemate 8 aule al plesso di via Marconi, 8 aule al plesso di piazza de-gli Olmi (scuola elementare) e 4 aule al plesso di via Lazazzera. [d.mas.]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.09.2012 PAG. 11

Giovedì 6 settembre 2012 I VIIPOTENZA CITTÀ

LA CARICA DEI 100DIPLOMA COL MASSIMO DEI VOTI

La scuola sta per ricominciare. Alcuniragazzi diventano un modello daimitare per i futuri diplomandi

l Imma Larocca, 18 anni, si èdiplomata con il massimo dei voti alliceo Classico «Duni» di Matera.

1: spero di superare il test di am-missione alla facoltà di Medicina eChirurgia dell'Università di Bari.

2: gli ultimi due libri che ho lettosono stati «La noia» di Alberto Mo-ravia e l'opera teatrale «AspettandoGodot» di Samuel Beckett.

3: ciao, Luciana! In bocca al lupo per l'esame, ci vediamopresto per una bella rimpatriata!

4: il mio sogno nel cassetto è quello di diventare medico eaiutare quante più persone possibili grazie a questa pro-f e s s i o n e.

5: consiglierei di visitare la mia città natale, Matera, unadelle città più antiche e più belle del mondo, nonchèpatrimonio mondiale dell'Unesco. Sono molto attaccata aMatera e vorrei che in tanti la conoscessero più da vicinoper poterla apprezzare di più.

IMMA LAROCCALiceo Classico Duni - Matera

FEDERICA DANUZZOLiceo Classico Duni - Matera

l Melania Campanaro ha 18 anni ed è nata a Matera. Hafrequentato il liceo Classico «Duni» e si è diplomata con il massimodei voti.

1: vorrei intraprendere gli studi di architettura.2: Il cammino di Santiago di Paulo Coelho.3: non ho particolari messaggi da lanciare.4: vorrei lavorare per una compagnia di cinema d'animazione

come character designer.5: senza dubbio Matera. Noi residenti amiamo la nostra città e

non finiamo mai di stupirci guardando le bellezze di cui è ricca.Inviterei i turisti a fare un giro nella città dei Sassi, ne vale davvero la pena. Anche inquest’ultimo scorcio d’estate sarebbe interessante trascorrere qualche giorno a Materaper poterne apprezzare la storia, la magia e l’atmosfera che ha incantato migliaia dituristi provenienti da tutto il mondo.

MELANIA CAMPANAROLiceo Classico Duni - Matera

l Federica Danuzzo, 18 anni, è nata aMontescaglioso e si è diplomata con ilmassimo dei voti al liceo Classico «Du-ni».

1: mi sono iscritta al test di am-missione per la facoltà di medicina echirurgia a Tor Vergata, Roma. Spero diriuscire a superare l’e s a m e.

2: la cattedrale del mare, il defonsoFa l c o n e s.

3: sono fortunata e felice ad averti al mio fianco per condividerecon te momenti tristi e gioie.

4: poter dare un aiuto concreto, grazie alla mia persona,formazione e grazie al mio lavoro.

5: Montescaglioso è una bella cittadina che merita attenzione edi entrare nelle rotte del turismo che incrociano la Basilicata. Èun paese ricco di storia e di testimonianze, con un’ospitalità dellamigliore tradizione lucana. Consiglierei di trascorrere un seppurbreve periodo di vacanza in Basilicata, una regione tutta das c o p r i re.

L’ESTATE STA FINENDOPRONTI A UN NUOVO ANNO

AUMENTI A PIOGGIAU n’indagine di Altroconsumo haevidenziato rincari su tutto il corredoscolastico. E le famiglie puntano sul riciclo

UN SONDAGGIOSette studenti su dieci quest’annoricicleranno tutto quello che possono.Potenza «analizzata» in un campione di città

Scuola, si ricomincia...svuotando le tascheZaini, astucci e libri «divorano» i bilanci delle famiglie

l La scuola diventa un lusso, soprattutto in questitempi di crisi. Un'indagine di Altroconcumo ha evi-denziato rincari dell'11 per cento, solo sul costo dei libridi testo scolastici. E malgrado il tetto massimo per lescuole medie, imposto dal Ministero dell'Istruzione, avolte i prezzi lievitano, in maniera inversamente pro-porzionale all'umore di chi deve comprarli. Ma è op-portuno allargare l'orizzonte alla scuola secondaria disecondo grado, per capire come a volte occorra mezzostipendio per mandare un figlio fra i banchi. Da unrapido tour informativo fra le librerie potentine, risultache la spesa per i testi delle scuole medie va dai 140 ai 350euro. Per le superiori, secondo alcuni, l'esborso puòsuperare i cinquecento euro. Il minimo è di 250-280. La«furbata», come la chiamano alcuni, è l'inserimento, fra ilibri consigliati, di testi che invece sarebbero asso-lutamente necessari. In pratica, ci possono essere tutti itetti possibili, ma se qualche pubblicazione non rientra lasi colloca fra i consigliati, salvo poi caldeggiarne vi-vamente l'acquisto. L'abitudine vecchia quanto la scuoladi acquistare testi da amici e conoscenti è l'alternativapiù gettonata. Un'ipotesi che, però, decade nel caso diedizioni aggiornate, soprattutto nel caso di materietecniche. Dagli abbeccedari agli accessori. Uno zainocosta dai 35-40 agli oltre 63 euro. Il più oneroso è«estensibile», ma anche quelli più economici rispondonocomunque alla lorofunzione base: contenere libri e quan-t ' a l t ro.

Secondo l’indagine del Centro Studi e Ricerche So-ciologiche «Antonella Di Benedetto» di Krls Network of

Business Ethics Center redatto per conto di «Contri-buenti.it Magazine» dell’Associazione Contribuenti Ita-liani, il 74% di zaini, quaderni, penne, astucci e altrioggetti di uso comune usati nei precedenti anni verrannoriciclati nel nuovo anno scolastico 2012-2013. Lo studio diKrls Network of Business Ethics ha preso in consi-derazione 10 oggetti tra zaini, astucci, penne, colori,quaderni, dizionari, divisa, cestini per la merenda,stivali e giubbini da pioggia. Dall’inchiesta di «Con-tribuenti.it Magazine», su come si comporteranno iconsumatori per l’acquisto del «corredo scolastico», èemerso che gli italiani tendono sempre più a riciclarebeni, anche usati, passando dal 56% dello scorso anno al74% di quest’anno. In pratica 7 studenti su 10 riciclanotutto quello che possono. Un aumento considerevoleregistrato all’inizio dell’anno scolastico 2012/2013 pari al18%. Ma per quale ragione quest’anno si riciclerà il«corredo scolastico»? Il 57% del campione lo fa perristrettezze economiche, il 22% per combattere il carovita, l’11% per abitudine ed il 10% perchè teme lospesometro dell’Agenzia delle Entrate. Insomma, glistudenti italiani anzichè conservare i beni non utilizzatinello sgabuzzino o nella propria cameretta, quest’annohanno ben pensato di riciclarli. In Italia, Napoli, Aosta,Pescara, Rimini, Roma, Firenze, Udine, Verona, Prato eCampobasso sono le città dove si ricicla di più, conpercentuali intorno all’80%, mentre Milano, Imperia,Torino, Genova, Bologna, Terni, Rieti, Salerno, Potenza eCaserta sono tra le città dove il riciclo si attesta vicino al70%.

IN CLASSEGli zaini sonouna delle vocipiù costosedel corredoscolastico.

l Giuseppe Cicchetti, 19 anni, si è diplomato con il massimo dei votial liceo Classico «Duni» di Matera.

1: Ad aprile ho superato i test per frequentare il corso di Laurea inEconomia all'Università di Padova e sarà a questo che mi dedicherònel futuro più prossimo, poi chi lo sa... Sinceramente, mi piacerebbetornare a Matera quando avrò terminato gli studi e lavorareserenamente nella mia città in un settore amministrativo-gestionale.Fare politica non mi dispiacerebb.

2: Il De Amicitia di Cicerone... purtroppo gli studi classici fannobrutti scherzi (ma sarei pronto a consigliarli a chiunque)...

3: agosto 2012... La grande avventura in Grecia ;)4: che i miei sogni nel cassetto si possano realizzare...5: naturalmente consiglierei a tutti di visitare i Sassi di Matera, un patrimonio di cui

l’intera Basilicata va fiera.

GIUSEPPE CICCHETTILiceo Classico Duni - Matera

Una vita dedicata all’insegnamentoGli allievi ricordano la prof. Filomena Fontana

lUna vita dedicata all’inse gnamen-to quella della professoressa FilomenaFontana, scomparsa prematuramentevenerdì 31 agosto, all’età di 62 anni. Da

Pignola a Brien-za, attraversoAnzi, Tolve, Sas-so, Ruoti, fino aterminare la suacarriera scolasti-ca alla scuola me-dia Torraca delcapoluogo: sonostati numerosi ipaesi della pro-

vincia di Potenza che, in quasi 40 annidi insegnamento, l’hanno vista pro-motrice di iniziative e di momenti edu-cativi importanti per i giovani alunniche l’hanno avuta come docente. Laprofessoressa Fontana si è spesa conimpegno e dedizione nei diversi con-testi sociali in cui ha operato, sempreattenta al dialogo con le famiglie, per lequali è stata un punto di riferimentocostante e significativo. La ricordanocon immutato affetto i suoi allievi econ stima sia personale che profes-sionale i dirigenti scolastici e i col-leghi che hanno collaborato con lei.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.09.2012 PAG. 12

Giovedì 6 settembre 2012 27

L’INTERVENTO

Prosegue fino all’8 settembre la Summer School nella sede dell’Incubatore d’impr esa

La filosofia come esercizio di libertà

I bambini espongono uno degli striscioni e affollano la piazza antistante laPrefettura

Vogliono l’accesso agli atti e la garanzia che il plesso venga ripristinato dopo i lavori

«Chi ha sbagliato, ora paghi»Scuola di via Bramante, i genitori ieri dal Prefetto per chiedere chiarezza

Campus universitarioricomincia l’iter

Matera

La presentazione della Summer School

E' ormai prossima la consegnadei lavori di riconversione a stu-dendato del padiglione Stella dell'ex ospedale, a conclusione di unagara durata un anno e di un acci-dentato percorso, che nella scorsalegislatura regionale fu ripreso eindirizzato correttamente dallaGiunta regionale dell'epoca.

Altra notizia confortante e' cheil consiglio di ammi-nistrazione dell'Uni-versita di Basilicataha approvato la va-riante generale chedovrebbe consentirela ripresa dei lavoridel padiglione cen-trale dell'ex Ospeda-le, destinato a sedeaccademica, appenala Regione, ricevutigli atti, darà il placet.

Faticosamente, sista riprendendo laconcreta esecuzionediparti essenzialidelCampus Universitario, che rap-presenta una infrastruttura indi-spensabilenon soltantoper losvi-luppo civile e culturale, ma per lostesso ruolo e la fisionomia dellacittà dei Sassi.

E' stato accumulato molto,troppo ritardo. Questo dato nonpuò essere ignorato o sottaciuto,nontanto perverificheretrospet-tive e accertamento di responsa-bilità, che pure andrebbero indi-viduate, masoprattutto perevita-re che si ripetano analoghe circo-stanze.

Ancheperquesto, giàdueannifa invocammo una cabina di re-gia, un coordinamento, com-prensivo anche degli enti locali,oltre a tutti gli atri interessati, chesovrintendesse all'esecuzione deilavori, intervenendo tempestiva-mente per rimuovere ostacoli ed

evitare pause e interruzioni.Purtroppo, la sollecitazione ri-

mase senza seguito. E si e' visto co-me e' andata.

Abbiamo continuato a incalza-re Università e Regione, pubblica-mente e riservatamente, per scon-giurare distrazioni e disattenzio-ni. Ora siamo ad un punto che nonpuo' tollerarne altre e ancora.

Il presidente DeFilippo, l'assessoreMancusi, quale ti-tolare del Diparti-mento che cura l'af-fidamento o seguel'esecuzione delleopere, e l'assessoreViti, per la compe-tenza e la sensibili-tà inerenti la cultu-ra e,nello specifico,l'istruzione univer-sitaria, adottino unmodulo collegialeche consentail con-tinuo e meticoloso

monitoraggio dei lavori che sistanno per avviare o riprendere,per assicurarne la puntuale ese-cuzione, coinvolgendo anchequelle istanze civiche che hanno acuore il campus universitario eche su esse hanno esercitato unacostante sensibilizzazione. Ci au-guriamo che anche gli enti locali,a cominciare dal Comune di Mate-ra, si attivino per concorrere aduna accelerazione.

Il coinvolgimento delle rappre-sentanzedemocratiche degli entiinteressati e delle espressioni dicittadinanza, sottraendo la mate-ria ad una esclusiva gestione bu-rocratica, può costituire una svol-ta decisiva, quanto mai auspicabi-le, nell'ormai lunga storia dellarealizzazione del Campus Univer-sitario a Matera.

Vincenzo Santochirico

di ANTONELLA CIERVO

LOconsiderano unattacco aidirittidei loro figli, alla possibilità di stu-diare in luoghi che siano legati allacomunità, ai quartieri, ai rioni. Di-cono no allo smantellamento dellascuola divia Bramantee chiedonoavoce alta che, dopo la demolizione, lastruttura venga ricostruita a resti-tuita agli scolari. Piazza VittorioVeneto, ieri pomeriggio, si è tra-sformata in una grande aula scola-stica,con glialunnidella scuolachesta per essere demolita, i loro geni-tori e gli insegnanti. Pochi minutiprima dell’incontro unadelle mam-me spiega: «Nel corso dell’incontroconfermeremo lanostra intenzionedi avere un plesso unico. Non vo-gliamo che quello di via Bramantemuoia - spiega - abbiamo creato unapposito comitato di genitori, “ViaBramante unita”, per seguire losvolgimento dei lavori e garantire ilpresidio scolastico a Villalongo do-ve è una realtà da 40 anni. Il quartie-re - precisa - èricco di bambini. Io hotre bambini - spiega - e non vorrei es-sere costretta a dover spostarmiogni giorno in tre luoghi diversi peraccompagnarli a scuola, serve unplesso unico. Nel corso dell’ultimoincontro che abbiamo avuto conl’amministrazione comunale c’è giàuna suddivisione. La scuola di viaBramante ospitava circa 400 alun-ni,con4sezioni discuolamaternae16 di elementare con una media di25 bambini per classe. Il quartiereha bisognodella sua scuola».I geni-tori terranno assemblee; intantochiedono l’accesso agli atti. «Vo-gliamo che ci si spieghi ad esempiochi ha dato l’agibilità alla scuola, inprecedenza». Una prima relazionerisale al 2007-2008. «Sulla vita deibambini nonsi scherza. I lavoriese-guiti l’anno scorso avevano ripristi-nato le porte tagliafuoco, l’impiantoelettrico; le prove di agibilità effet-tuate in quel caso, dove sono?».

Una delle insegnanti, AngelaGrego, sottolinea il significato cul-turale che questo provvedimentoporta alla luce.

«Smontare una scuola e sostituir-la con alcune stanze, dicendo che ilproblema durerà per anni, vuol direche siamo destinati a scomparire.Noi siamo una comunità educante,nonpossiamoessere sviliticosì.Dal

punto di vista culturale vuol direprivare un territorio ampio di unpunto di riferimento. L’anno pros-simo, se ungenitore dovrà iscrivereil figlio alla prima elementare e leclassi saranno quello di via Marco-ni, perchè mai dovrebbe iscvriverlonell’elenco di via Bramante, se ri-marrà lìper quattro anni.Stesso di-scorso vale per la scuola dell’infan -zia chesarà collocatain viaLazazze-ra. E’uno spezzettamento che non civabene. negli annipassati ci aveva-no già provato con il dimensiona-mento.Neglianni scorsi siamoriu-sciti a bloccarli.Oraci hannoripro-vato. Basterà perdere una certaquantità di alunni in uno dei duetronconi e noi non sopravviveremoeilComune ciguadagnerà.Matera,città della cultura, però, avrà persoun’istituzione. L’aspetto curioso è

che abbiamo avuto un incontro conl’amministrazione comunale neigiorni scorsi, la loro ultima propo-sta era di utilizzare le 8 aule al Circo;in quella occasione ci eravamo la-sciati con un nulla di fatto. Strana-mentecon uncolpo dimano -prose-gue - la giunta ha deliberato che leclassi vanno collocate in strutturescolastiche e che si potranno utiliz-zare solo gli spazi del piano sotto-stante e non quello al piano superio-re che, invece, è l’aula consiliare. In400 noi ci dovremmo arrangiare, lo-ro non possono rinunciare all’aulaconsiliare. Oggi vogliamo saperechi ha consentito che noi rimanessi-mo là dal 2008 al 2012. Chi ha as-sunto quelle decisioni - conclude -dovrebbe essere messo in condizio-ne di non nuocere».

a.ciervo @luedi.it

AL cospetto del pensiero le di-namiche interne all'agire as-sumono i tratti della chiarez-za, oppure, diversamente,della lettura prospettica delpresente. Perché la SummerSchool “Mediterraneo Identi-tà Alterità dell'Europa” haportato in Basilicatamaîtreàpenser che determinano l'a-genda della riflessione con-temporanea; “la costruzionedell'Europadello Spirito”, in-vito fra ipiù suggestivi giun-to da Jean-Luc Nancy, filoso-fo francese, come le puntualianalisi condotte da MohamedHaddad, a cui la nuova Tuni-sia ha affidato la definizionedelle linee teoriche della suacostituzione, sono risultatielementi determinanti nellariuscita di un momento diconfronto e dialogo. Perché laSummer school voluta dallaPresidenza della Giunta dellaRegione Basilicata e dall'Au-torità di gestione del Po FesrBasilicata 2007/2013, con ilsupporto dell'AssociazioneBasilicata 1799, ha mostratol'efficacia di politiche a soste-gno dellapromozione deldia-logoedella formazionesuite-midella contemporaneità:«Ildibattito in corso riposizionala dimensione di ciascun ter-ritorio in un ambito assai piùampio; la complessità, che sipresenta, credo,come lachia-

ve di lettura degli eventi chestiamo attraversando - ha sot-tolineato Patrizia Minardidall'Autorità di gestione - ètornato come l'elemento at-torno al quale questa primafasedellaSummer haavutoilsuo snodo». Difatti, termina-ta laparte d'auladi Marateaildibattito proseguirà a Mate-ra, nella Casa Cava, con la pre-senza di Edgar Morin, ancoraun grande maestro del pen-siero contemporaneo; accan-

to Gianluca Bocchi, MauroCeruti, che all'analisi dell'Eu-ropa, come di quel fil rougeche tiene insieme i compartidel sapere, hanno dedicato lostudio di una vita. Guardan-do agli esiti ad oggi raggiuntirisulta evidente l'efficaciadella modalità di interventoindividuata:un temadi anali-si dalle forti implicazioni, in-torno al quale strutturareuna riflessione cheha potutofar tesoro delle voci più auto-

revoli del consesso interna-zionale. La filosofia quindicome palestra di un eserciziodi libertà e cittadinanza, dipartecipazione ed analisi, perlastrutturazione di ideereal-mente spendibili, perché con-sce della complessità del pre-sente e degli eventi. «Abbia-mo proposto un appunta-mento aperto, dove l'intera-zione è risultata l'elementodeterminante nella condu-zione delle lezioni; quest'an-no i docenti hanno volutoprendere parte anche alle al-tre sessioni, offrendo un con-tributo di partecipazione cheè provenuto da loro scelte au-tonome. Si è creato quindi unclima di forte sinergia - ha ri-marcato l'Autorità di gestio-ne -che di sicurotornerà utilenella definizione delle strate-gie di intervento all'internodella programmazione euro-pea,dove il tema dello svilup-po va ad ancorarsi in manieraforte con le regioni del Medi-terraneo». Dal 12 al 14 set-tembre, l'età globale, con tut-to il suo portato, tornerà alcentro di un dibattito apertoalla partecipazione,dove ilte-ma di una “regione fra duemari” potrà dispiegarsi intutte le sue implicazioni me-diterranee.

Vincenzo [email protected]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 06.09.2012 PAG. 13

Giovedì 6 settembre 2012 I V

RANDAGI IN CITTÀGLI AMICI A QUATTRO ZAMPE

PARCO TRE FONTANEAdottato «ufficialmente» dal rioneche l’ha chiamato come ilpresidente del comitato di quartiere

Il «volpino» Orazioecco il cane del rioneIl quartiere Lucania dà seguito al progetto del Comune

EMANUELA FERRARA

l Occhi grandi e dolci. Il suo pelorossiccio è lucido e morbido. Sembra uncane felice, non come i suoi colleghi canirandagi. Lui è Orazio. Adottato ufficial-mente, grazie al progetto «Cane di Rio-ne» del Comune di Potenza, dalla co-munità di rione Lucania. La sua casa èaccanto alla sede del comitato di quar-tiere. Qui tutti gli vo-gliono bene.

Orazio, chiamatoscherzosamente cosìin «onore» del presi-dente di quartiereOrazio Colangelo,non ha l’aria del po-vero cane abbando-nato a se stesso senzacura alcuna. Lo incontriamo a Parco TreFontane. Stentiamo a credere che sia unrandagio. I suoi padroni lo portano aguinzaglio e lui, furbescamente, si fermadavanti a tutti in cerca di coccole. È unmeticcio di taglia piccola. Il secondo ca-ne che il quartiere ha adottato. Igor, ilsuo predecessore, ora ha trovato unafamiglia che si prende cura di lui co-stantemente. Non che Orazio non abbiacure quotidiane. Nel rione si mobilitanodavvero tutti per donargli una vita di-gnitosa. Igor è stato affidato ad una fa-miglia che ha una casa in campagna con

un ampio giardino vista la sua mole nonproprio piccola. Orazio invece sembraun volpino. Piccolo e allegro, «il ruffianodel quartiere» dice un anziano del posto.Già, perché la sua più grande passionesono proprio anziani e bambini con iquali adora passare le giornate intere.

Avrà all’incirca due anni, raccontanoi suoi tanti padroni. Un giorno ha “bus -s at o ” alla porta del quartiere e non è

andato più via. Affa-mato e assetato hatrovato le cure di unabitante del posto.Passati i giorni ed imesi arriva la propo-sta. Orazio va adotta-to ufficialmente e cosìil comitato di quartie-re si rivolge all’ammi -

nistrazione comunale. I veterinaridell’Asl potentina hanno provveduto amicrochippare il meticcio ed a registrar-lo all’anagrafe canina. Fatto un sopral-luogo nel rione e lasciato il via liberaall’ado zione.

La casa di Orazio è spaziosa e con-fortevole. Una cuccia, una ciotola perl’acqua, una per il cibo ed erbetta sin-tetica come pavimentazione. Ovviamen-te tutto al coperto per far in modo chenemmeno la pioggia possa disturbarlo.«Una vera e propria abitazione di cui –afferma gioioso il presidente del comi-

tato Orazio Colangelo – saremmo dispo-sti anche a pagare l’Imu».

Ogni giorno tanti volenterosi passanoa salutarlo, a fargli una carezza e por-tarlo a fare due passi. Raramente Oraziogira libero tutto da solo. La paura chepossa farsi del male o mettersi a rin-correre qualche cagnetta in calore ètroppo alta. Così tutto il quartiere si dà il

cambio ed Orazio gode delle sue ore dilibertà sotto l’occhio vigile ed attento deicittadini.

Le spese veterinarie potrebbero es-sere a carico dell’amministrazione co-munale ma le forze degli abitanti e lapartecipazione dei commercianti, com-presa la farmacia di quartiere che spessoaiuta praticamente per la cura di Orazio,

DOCUMENTIIl meticcio è stato

registrato regolarmenteall’anagrafe canina

riescono a coprire tutto il necessario.Di cani come Orazio purtroppo però ne

esistono ben pochi. Molti invece i ran-dagi lasciati al loro destino, il più dellevolte dal tragico epilogo. Uno sforzo inpiù da parte di ogni quartiere potrebbegiovare davvero a questi meticci che incambio donano tanto amore e ricono-scenza.

AMORE La cuccia di Orazio ricavata a ridosso della sede delcomitato di quartiere [servizio fotografico di Tony Vece]

È un modello da seguirecosì si «frena» il randagismoIn altre città più grandi è un’abitudine ormai consolidata

l Il fenomeno del randagismo è un pro-blema largamente sentito nel capoluogoregionale. Tanti sono i cittadini che la-mentano la presenza di branchi numerosidi cani incustoditi che a volte rischiano didiventare pericolosi anche per la popo-lazione. Cosa si può fare per ridurre talefenomeno? Chi sono gli enti preposti adaiutare i cittadini in difficoltà?

Esistono apposite leggi grazie alle qualiil fenomeno del randagismo potrebbe es-sere non eliminato del tutto ma quantomeno ridimensionato. In modo partico-

lare esiste una campagna di prevenzioneregionale definita Campagna regionale disterilizzazione cani randagi. Anni 2012 –2013. Lotta al randagismo. Sono coinvoltil’Ufficio Veterinario della Regione Basi-licata, le Asl locali, i medici veterinariliberi professionisti, l’Istituto Zoprofilat-tico ed anche i Comuni, le Associazioni diVolontariato e i Volontari riconosciuti daiComuni, nonchè i gestori dei canili. Pur-

troppo la capienza del canile comunale è allimite e, vista questa difficoltà, la RegioneBasilicata ha inteso legiferare in materia.In modo particolare è nata la figura delcane di quartiere, da molti mai conside-rata ma utile ad arginare il problema.

Il cane di quartiere è, secondo la de-libera regionale, “quell’animale che vivein un caseggiato, rione o quartiere nelquale volontari regolarmente iscritti adassociazioni protezionistiche degli ani-mali, riconosciute a livello nazionale e/oregionali o volontari appositamente in-dividuati dai Comuni e coordinati da untutore, dichiarino di accettare l’animale eprovvedano a fornirgli mantenimento, as-sistenza e quant’altro necessario al suobenessere nel rispetto delle vigenti dispo-sizioni di legge in materia“. Un modo que-sto per riconoscere la figura di quanti consacrificio ed amore si prendono cura deglianimali abbandonati, ma soprattutto unmetodo per fornire assistenza adeguata avolontari ed animali. Ogni Comune in-fatti, riconoscendo il cane di quartiere, lofornisce di microchip e provvede alle cureveterinarie necessarie al suo benessere. Ivolontari sono chiamati a provvedere almantenimento quotidiano quale acqua ecibo ed a garantire il benessere dell’ani -m a l e.

Città molto più grandi di Potenza, qualeMilano, hanno già provveduto a fornireogni rione del suo cane di quartiere. Sa-rebbe ora di farlo anche nel nostro ca-poluogo di regione. Questa soluzione, in-sieme alla sterilizzazione degli esemplarifemminili, potrebbe sicuramente donareuna vita dignitosa ai randagi ed anchegarantire la tranquillità dei cittadini. [em.fer.]

S I M PAT I AUn primopiano diOrazio, ilcagnolinoadottato darione Lucania

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POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.09.2012 PAG. 14

Giovedì 6 settembre 2012

23

Melfi I ladri che hanno rubato la statua della Madonna potrebbero provenire da fuori regione

Cimitero, indagini a tappetoPotrebbe essere un furto su commissione quello consumato nella chiesa del Car mineMELFI - Potrebbero non es-sere del posto gli autori delfurto della Madonna dellaSaletta trafugata nella nottetra lunedì e martedì scorsoall’interno della chiesa delCarmine ubicata all’internodel cimitero. Sarebberoorientate su questa pista leindagini degli agenti delcommissariato di Pubblicasicurezza che mai in passatosi sono trovati in presenza diquesta tipologia di furto.Precisiamo. In passato ilcamposanto è stato oggettodi qualche furto di fiorierein rame. Questa volta inve-ce, gli agenti, si sono trovatidi fronte a un furto “strano”nella sua dinamica. I ladri,infatti, dopo aver trafugatol’effige, quasi per tentativihanno cercato di forzare pri-ma l’ingresso dell’imponen -te cappella della famigliaLancieri e poi quello della sa-la morturaria che in città co-noscono tutti. Simili furti,assolutamente nuovi per lazona del Vulture, solitamen-te si commissionano sapen-do già dove piazzare la refur-tiva, oppure vengono com-piuti per scopi prettamenteprivati. Intanto lo sbigotti-mento e il dolore della comu-nità, in particolare i fedelidell’arciconfraternita del

Carmine, è maggiore per-chè qualche settimana fa,una signora che porta il “no -me” della Madonna, si eradetta intenzionata ad accol-larsi le spese per il restaurodella statua. Un restaurato-re, infatti, aveva già effet-tuato un sopralluogo all’in -terna della piccola chiesa

ubicata all’ingresso del ci-mitero. Intanto sono emersialtri particolari del raid not-turno. I ladri, infatti, hannoforzato anche l’ingresso de-gli uffici cimiteriali del cu-stode. E’molto probabile, in-fine, che la fuga finale dei la-dri con la statua della Ma-donna nascosta all’interno

di sacchi neri adibiti alla rac-colta della spazzatura, siaavvenuta lungo un accessolaterale al cimitero dove c’èuna porta che si apre facil-mente dall’interno del cimi-tero e che dà proprio nellazona dove si raccolgono i ri-fiuti.

Vittorio Laviano

La teca vuota dove era custodita la statua della Madonna (ZENTI)

Presentato il libro: “Il cammino di Marcella”

Genzano, i due milioni di passiper liberare la disabilità

GENZANO - Il Cammino diMarcella: 2 milioni di passiper liberarela disabilitàdal-l'handicap. È il coraggio diuna madre, Anna Maria Ra-stello, ospite d'onore delgruppo consiliare “ViviamoGenzano”, in occasione del-l'evento “Idee in festa”, adaprirci gli occhi. Se primaquello delladisabilità èsem-pre stato un campo di preva-lente competenza medica especialistica, oggi divieneunproblema socialeepoliti-co. Diventasociale perchélaresponsabilità del rispettodei diritti delle persone condisabilità è un fatto che coin-volge tutti, epoliticoperchéchi amministra è chiamato,ad impiegare le risorse inmaniera oculata, nell'otticadelle Pari Opportunità. DaSarzana (provincia di LaSpezia) a Col du Somport,percorrendo 1600 km, in 65tappe, Anna Maria Rastelloha perseguito un solo obiet-tivo: parlare dicome la disa-bilità possa non diventare

handicap grazie allo sport eall'arte. A seguitodi un inci-dente stradale, la figlia diAnna, Marcella, ha fatto unvolodi28 metridaunponte.Una promessa ha guidato ilcuore della madre da quelmomento: avrebbe rag-giunto a piedi Lourdes seavesse ritrovato la figlia.Una richiesta di graziaesaudita: Marcella fu ritro-vata, ma ha riportato unamenomazione fisica, la te-traparesi spastica. I frutti diquesto cammino interiore efisico che ha condotto la ma-dre ad aprireun dialogo conle istituzioni italiane e fran-cesi, sono sbocciati in un li-bro e in un progetto: “Il cam-mino di Marcella”. «Il veromiracolo di questo cammi-no-confessa Anna-è statoquello di conoscere e far co-noscere persone che hannoraccontato la loro capacitàdi accettare se stessi egli al-tri, amandosi e amando no-nostante i propri limiti».

an. me.

Grande successo per la mostra

Maschito scoprei suoi tesori

MASCHITO - Tra le iniziati-ve di particolare rilievo pro-mosse a Montemilone inquesta estate, da ricordarel'inaugurazione della mo-stra “I Tesori di Montemilo-ne” promossadalla localeparrocchia,presieduta dadon VincenzoMossucca.Nella Chiesadel Purgatorioè stato possibi-le visitare l'e-sposizione diArte Sacra “Iltesoro di Mon-temilone”, unpercorso dal1600 al 1800tra i tesori ap-partenenti allaChiesa di Montemilone, sedevescovile nell'XI secolo.Di ri-lievo in questa mostra, la pa-la d'altare del 1700 che è sta-ta benedetta il giorno dellasolennità dell'Assunzionedella Beata Vergine Maria,

da Mons. Ciro Guerra, Can-celliere Vescovile e DirettoreDiocesano dei Beni Artisticie Culturali. Prima dell'espo-sizione di questi arredi sa-cri, apprezzati da tutta la cit-

tadinanza ed iparticolare dainumerosi emi-granti, sono in-tervenuti ilprof. AntonelloDi Pinto, artistae docente di Ma-terie Plastiche,Pittura e Storiadell'Arte; prof.Antonio D'A-melio, docenteed appassiona-to di storia loca-le; il SindacoGennaro Men-nuti e Don Vin-

cenzo Mossucca, parroco diMontemilone che ha preci-sato: “Il ricavato dell'inizia-tiva servirà per il restaurodella Chiesa del Purgato-rio”.

lo. zo.

Sopra la spiegazione del parroco che introduce i fedeli alla mostra.Sotto uno dei quadri

Nominata CarlomagnoCambio

di guardiaall’Iiss

di Venosa

VENOSA - Cambio di guar-dia all'Iiss “Quinto OrazioFlacco” di Venosa. A dirige-re la sezione classica, quellascientifica e la sede aggrega-ta dell'Ipsia del centro ora-ziano dal 1 settembre è laprofessoressa Mimma Car-lomagno, docente di Latino eGreco, proveniente dal LiceoClassico “N. Carlomagno”diLauria. Alla nuova dirigen-te scolastico è stata fatto do-no diun mazzo di fiori, comesegno di benvenuto. «Spe-riamo di poter lavorare benenella terra di Orazio. - ha det-to la nuova dirigente - Hotanta voglia di lavorare e dicrescere insieme a voi». A da-re il benvenuto anche al nuo-vo dirigente dei servizi am-ministrativi, la sig.ra DiLucchio proveniente da Rio-nero. E' stata festeggiata an-che la prof.ssa Roberta Bar-bieri per il compimento dei60 anni. Il nuovo dirigentescolastico, sostituirà il prof.Mario Lasala, che per 5 anni,aveva diretto la scuola caraad Orazio. Durante la suareggenza, la scuola si è tra-sferita dal plesso Troilo alnuovo istituto di via Emilia,costruito dalla Provincia edinaugurato il 3 maggio scor-so.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.09.2012 PAG. 15

Giovedì 6 settembre 2012 26

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il pediatra che lo cura: «Occorrerà fare un buco nella pancia». Il nonno: «Scriveremo a Napolitano»

Una sentenza contro DanieleIl Tar di Brescia dice no alle cure con staminali per il bimbo colpito da Niemann Pick

LA STORIA

Due anni fa era già intervenutoil Capo dello StatoNELL’AGOSTO del 2010 il caso di Daniele Tortorelliaveva dato speranza a tanti malati. Il piccolo, cheall’epoca aveva tre anni, era stato il primo a poter es-sere curato per la malattia genetica che lo aveva col-pito (la Niemann Pick), grazie alle cellule staminalidel padre congelate. Il piccolo era stato curatoall’estero, dando buoni segnali di ripresa. La neces-sità di proseguire le cure in Italia e il problemi burocra-tici, però, avevano segnato uno stop e così, grazieall’iniziativa della mamma, Anna, si era mosso il pre-sidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che at-traverso il ministero della Salute che aveva sbloccatola situazione. «Siamo intervenuti - avevano spiegatoi vertici del dicastero - perchè non c’erano alternati-ve».

La mamma di Daniele infatti aveva chiesto al Capodello Stato per chiedergli di autorizzare l’ospedaleBurlo di Trieste a curare il figlio.

A Napolitano la donna aveva chiesto «Un inter-vento urgentissimo che imponga alla direzionedell’ospedale di riprendere l’espansione in vitro dellecellule congelate del padre e la loro infusione a Da-niele, prima che sia troppo tardi, considerando cheavrebbe già ripreso la cura nei primi giorni del 2010».

Il problema principale, infatti, era rappresentatodalla legge italiana che impedisce che si possa inter-venire, se non in casi estremi, con cellule staminaliadulte.

All’epoca i sanitari spiegarono che il trapianto distaminali adulti avvenneprima alBurlodiTriesteconil prelievo dal padre e poi al San Gerardo di Monzadove le cellule furono “moltiplicate”per poter aiutare ilpiccolo.

Il piccolo Daniele Tortorelli in braccio alla mamma, nel 2010

SEMBRANO non essere serviti a nulla gli ul-timi due anni di lotta e di sacrificio dei geni-tori di Daniele Tortorelli, il bambino di 5 annicolpito dalla sindrome del metabolismo piùconosciuta come malattia di Niemann Pick.

La decisione del tribunale di Brescia (cheha espresso il suo no alla possibilità di prose-guire la cura con infusioni di cellule stami-nali della Stamina Foundation) segna unfreno che rischia di essere fatale per le sortidel piccolo.

Il pediatra Marino Andolina annuncia:«La legge è difficile ma la lotta continua».Andolina, che ha incura il bambinochevivecon i nonni a Matera, ha rivolto un appello«Al ministro: credo debba mettere a posto ildecreto Turco, che è una legge indubbia-mente difficile».

Il pediatra ha già sentito i genitori di Da-niele: «Deglutiscemale, se la terapianon sa-rà immediata occorrerà fare un buco nellapancia e impiantare un catetere.

È in pericolo di vita». Andolina ha sottoli-neato che «il cambio ai vertici dell’Aifa hacambiato il parere su questa vicenda». «Ilgiudice ha detto di no all’urgenza perchènon competente; per il resto – ha aggiunto –ne parliamo tra sei mesi, a gennaio, la lottacontinua.

Trasferendo però tutto al giudice civileora le famiglie in lista di attesa dovrannoprendersiunavvocato perricorrere inforzadell’art. 700, come hanno fatto i genitori diCeleste. I genitori della piccola e di SmeraldaCamiolo avevano presentato ricorso che, an-che in questo caso, era stato respinto.

A favore delle due bambine, però, si eranopronunciati i i giudici di Venezia e Catania,quindi le piccole avevano potuto proseguirele cure.

Diversa e drammatica, invece, la situazio-

ne di Daniele Tortorelli che ad oggi non po-tràcontinuare le infusionidellecelluledellaStamina Foundation.

Il nonno del piccolo, Vito, annuncia: «Pen-siamo di fare ricorso contro la sentenza delTardellaLombardiae discriveredinuovoalPresidente della Repubblica: Daniele nonpuò essere abbandonato». Tortorelli è lapi-dario: «Siamo delusi, ma non vogliamo ar-renderci».

La storia del piccolo Daniele aveva com-mosso l’Italia già nel maggio di due anni faquando la mamma del piccolo scrisse al pre-sidente Napolitano per chiedergli di interve-nire contro il rifiuto dell’IrccsBurlo Garofa-lo di Trieste che non aveva voluto curare ilbambino con cellule staminali.

Le carte bollate serviranno a salvargli lavita?

[email protected]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 06.09.2012 PAG. 16

Giovedì 6 settembre 2012 18

La Chrysler era parcheggiata in un piazzale poco distante da Courmayeur

Ritrovata l’auto di AllegrettiUna notte trascorsa sul lago di Como. Il cellulare ha agganciato una cella in Francia

L’autoritrovata daicarabinieri inlocalità LaPalud, aCourmayeur(la foto èpresa dal sitodi “Aostaoggi”). Adestra MarioAllegretti

LA SEGNALAZIONE

Bucaletto, porticati utilizzati come officina

Gli abitanti di contrada Botte hanno raccolto 400 firme per bloccare le installazioni

«Basta con tutte queste antenne»L’amministrazione comunale non deve rilasciare più nessuna autorizzazione

All’istituto “Nitti”Educazione

fisicaConfer enzadi servizio

SONO circa 400 le firme, raccoltetra i residenti di contrada Botte,per fermare la velocissima co-struzione di antenne telefonicheo ripetitori per i canali televisivi.

La zona, che si trova alle portedel capoluogo, già da tempo è pie-na di antenne di ogni tipo.

Contrada Botte, tra l’altro, è lacontrada con il maggior numerodi residenti tutti indignati «per lavelocità e la mancanza di avver-tenze - si legge in una nota - con lequali le antenne in maniera in-controllata stanno sorgendo apochi metri dalle abitazioni».

Le firme raccolte saranno pre-sto inviate alle istituzioni e in pri-mis al Comune di Potenza, affin-ché «non rilasci più alcun provve-dimento che autorizzi ulterioriinstallazioni».

Non solo. le firmeverranno an-che inviate all'Arpab affinché«intervenga a tutela della salutedegli abitanti». Intanto la Tele-com sta offrendo ai suoi abbonatiche vivono a contrada Botte «unmese di prova gratis a velocità in-ternet superiori a quelle norma-li».

I residenti sono tutti d’accordonel «non volere l'incremento del-la velocità già per altro sufficien-te, se questo comporta l'installa-zione di nuove antenne nei pressidelle proprie abitazioni».

Una ricerca olandese sugli ef-fetti dei campi elettromagnetici,condotta già alcuni anni fa dalTno (Netherlands organizationfor applied scientific research),ha conferma i rischi per la salutedei cittadini.

Una ricerca che, dati alla mano,ha dimostrato come i soggetti,che si trovano nelle immediate vi-cinanze di campi elettromagneti-ci, lamentino continui mal di te-sta, nausea, vertigini.

Come se non bastasse «nessunasocietà d'assicurazione - hannofatto sapere i 40 firmatari - è di-sposta ad assicurare le impreseche producono cellulari perché ilrischio che un domani un utente,o i suoi eredi, possa fare causa perdanni è giudicato incalcolabile.Gli assicuratori preferiscono an-dare sul sicuro. Le compagnie as-sicurative sono già rimaste scot-tate dall'amianto che, negli anniSettanta, veniva usato a tonnella-te per rendere sicuri i palazzi con-tro gli incendi, perchè tutti soste-nevano che fosse assolutamenteinnocuo»e oggi invecesi è rivela-to dannoso per la salute.

SI terrà oggi nell’Aula Magnadell’Istituto “Nitti” la conferen-za di servizio rivolta ai dirigentiscolastici e ai docenti di Educa-zione fisica degli istituti secon-dari di primo e secondo gradodel capoluogo e del Vulture-Melfese (per Matera e provincial'incontro si è svolto lo scorso 5settembre, mentre domani siterrà a Marsico Nuovo per lescuole della Val D'Agri e del La-gonegrese). A organizzare laconferenza di servizio l’ufficiod’Ambito territoriale per la Pro-vincia di Potenza, coordina-mento per l'Educazione fisica esportiva (presieduto da DonatoCastronuovo). Argomentoall’ordine del giorno la presen-tazione dell’attività sportivascolastica 2012-2013. Il pro-gramma prevede anchela di-scussione dei progetti di colla-borazione Coni-Miur sull’alfa -betizzazione motoria, “Gioco -sport” e “Giochi della gioven-tù”. Seguirà la presentazionedei “Giochi sportivi studente-schi” per l’anno scolastico2012-2013. Tra le novità è pre-vista l'iscrizione ai giochi spor-tivi studenteschi via on-line.Ogni scuola sarà dotata di unapassword personale.

La presentazione delle attivi-tà promozionali e collaborazio-ni con il territorio (Motor fran-ce, Coppa Speranza Fiat, Mi-niOlimpiadi) completerannoquesta ricca mattinata sporti-va.

lo.zo.

PORTICATI utilizzati per parcheg-giare autoche vengonopoi smonta-te al fine di recuperare pezzi che pos-sono magari diventare ricambi peraltre auto. Questo è quanto accadesotto una delle due nuove palazzinedi Bucaletto (come si nota dalla fo-to di Andrea Mattiacci) appenaterminate e già abitate da molte fa-miglie.

Ma il fatto che quei porticati ven-gano utilizzati da uno dei condomi-

ni come se fosse un’officina mecca-nica non va giù agli altri inquilini.Non solo perché costretti a fare lagimcana prima di raggiungere ilportone ma soprattutto perché sonoda ostacolo per i bimbi che ci vorreb-bero poter giocare tranquillamen-te. Cosa che non è possibile vista lapresenza non solo delle auto ma an-che dei rottami che rimangono a ter-ra. E non sono mancati i casi di bim-bi che si sono fatti male.

PotenzaREDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

SI tinge sempre più di giallo lascomparsa di MarioAllegretti, 39anni, direttore del Patronato Aclidi Potenza, di cui non si hanno piùnotizie dal 16 agosto scorso.

La sua auto, una Chrysler Voya-ger di colore nero, è stata ritrovatain un piazzale che si trova in loca-lità La Palud, a Courmayeur.

Ai familiari, prima di partireper le ferie, aveva detto che sareb-be andato in vacanza in Valle d’Ao -sta, nella zona del Monte Bianco,insieme ad alcuni amici anche seoggi si è scoperto che l’uomo poi èpartito da solo. La decisione di re-carsi in unluogodi montagnaeradovuta al fatto che Mario Allegret-ti soffre di una patologia alla tiroi-de e i medici gli avevano sconsi-gliato di recarsi in una localitàmarittima. Nessuno sa dire con si-curezza se Mario abbia portatocon sé i farmaci necessari pre-scrittigli per il suo problema tiroi-deo.

Dal giorno della partenza sia ifamiliari che gli amici e i colleghidi lavoro, compreso il presidenteAcli di Potenza, Gennaro Napoda-no, non hanno più avuto notizie diMario. E a nulla sono valse le tele-fonate sul suo cellulare. A ognichiamata inesorabile scattava“l’utente da lei chiamato non è almomento raggiungibile o il telefo-no potrebbe essere spento”.

I carabinieri che stanno condu-cendo le indagini hanno, però,scoperto che il cellulare di MarioAllegretti avrebbe agganciatouna cella telefonica in territorio

francese. Indizio questo che po-trebbe fare pensare a due cose: o ilpotentino dalla Valle d’Aosta si èspostato in Francia o che si sia tro-vato in una zona lungo il confine.In ogni caso il trentanovenne po-tentino non ha contattato né i ge-nitori, né nessuno dei parenti.Mario Allegretti sarebbe dovutotornare a Potenza prima della finedi agosto perché aveva delle sca-denze lavorative da portare a ter-mine. Il fatto che Mario, così rigo-

roso e preciso, non solo non si èpresentato sul posto di lavoro manon ha neanche avvisato nessunoha insospettito tutti. E così unacugina, preoccupata per il manca-to rientro e per l’assenza di notizie,ha deciso di pubblicare su Face-book la foto di Mario e la sua de-scrizione chiedendo a chiunque difornire informazioni utili a rin-tracciarlo. Poi è stata presentatauna denuncia per allontanamen-to volontario ai Carabinieri di Po-

tenza che hannocoinvolto subito icolleghi della Valle d’Aosta.

Gli uomini dell’Arma si sono su-bito attivati e così hanno scopertoche dopo ferragosto, nella nottetra il 16 ed il 17, Allegretti avrebbesoggiornato in un albergo sul la-go di Como, come è risultato daimovimenti del bancomat. Il gior-no seguente, è stato effettuato unaltro prelievo, questa volta in Val-le d'Aosta.

I Carabinieri che stanno condu-

cendo le indagini senza tralascia-re nulla tengono sotto controllo imovimenti del conto bancario e iltraffico telefonico del suo cellula-re .

La notizia del ritrovamento del-lamacchinaè stataancheriporta-ta sul sito della trasmissione tele-visiva “Chi l’ha visto?”. Sito che hapubblicato anche la foto di MarioAllegretti con tutti i suoi dati.

Alessia [email protected]

L’ultima antennainstallata a contradaBotte

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

La Basilicata sbarca al Lido di Venezia alla sessantano-vesima edizione del Festival del cinema. Intervenendo all’incontro sul tema “Basilicata, terra di cinema. Sapori e visioni”, il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha colto l’occasione per parlare della prossima istituzione di Film commission e di tante altre novità in cantiere.

“La Basilicata - ha detto il governatore - è diventata un set cinematografico en plein air grazie ai paesaggi che regalano emozioni agli spettatori. “Attraverso i prodotti cinematografici e multimediali - ha aggiunto De Filippo - si farà conoscere a un pubblico più vasto anche il patri-monio artistico e ambientale della Regione”.

L’assessore Viti al Festi-val del cinema a Venezia ricorda la candidatura di Matera a capitale eu-ropea della cultura nel 2019. “La città - ha det-to Viti - si sta giovando di larghe e diffuse soli-darietà sia in Italia che all’estero e pò contare su una forte unità fra tutte

le comunità della regio-ne lucana”. L’assessore, infine, si è detto disponi-bile a organizzare a Ma-tera un simposio di gior-nalisti e scrittori italiani e stranieri che conoscono il capoluogo che conso-lidi la candidatura della città e ne faccia valere l’irripetibile valore.

Dal Lido riparte la sfida per Matera capitale della cultura nel 2019Viti in Laguna: La città dei Sassi conta su larghe e diffuse solidarietà in Italiae all’estero e sull’unità delle comunità lucane

Patrimonio edilizioda riqualificare

La luna e i calanchiFestival ad Aliano

Borsa del Turismo Rurale al via

L’assessore Mazzocco audita in commissione Da sabato una settimana con la cultura Quattro giorni a spasso nella Basilicata

Un cantiere

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Anno 2 Numero 173 del 05.09.2012

Buona la primaIeri incontro a Venezia col presidente De Filippo per promuovere il binomio vincente cinema e turismo

Il governatore ha ricordato la prossima istituzione della Film commission

Basilicata cinematografica

Uno scorcio di Aliano

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Foresta della Grancia. Brindisi di Montagna

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Si amplia la scelta per le matricole di questo nuovo anno accademico dell’Università degli Studi della Basilicata. Tre corsi nella formula triennale più magistrale: Scienze Agrarie, Scienze Forestali e Scienze Alimentari più

due corsi magistrali volti all’internazionalizzazione delle competenze in food sciences, per la tecnologia della trasformazione degli alimenti o in viticoltura e ambiente, per approfon-dire e innovare le tecniche di coltura.

Previsti due corsi internazionali in tecnologie ambientali e viticoltura e ambiente

La vecchia facoltà di Agraria si tingedi nuovo. Parte la scuola di Scienzeforestali, alimentari e ambientali

Tiene banco anche a Ma-tera il dibattito sulle cop-pie di fatto. Il segretario cittadino di Futuro e li-bertà, Giuseppe Olivieri, chiede un registro per le coppie che convivono senza unirsi in matrimo-nio. Olivieri in una nota

sottolinea, inoltre, quan-to sia costoso “affrontare il matrimonio classico”. Il coordinatore materano del partito di Fini conclu-de chiedendo “una picco-la riforma a costo zero per godere di diritti elementa-ri e amministrativi”.

Il coordinatore del partito di Fini auspica un dibattito sereno e senza imbarazzi

Un registro per le coppie di fatto anche a Matera. Appello del segretario cittadino di Futuro e libertà, Olivieri

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Basilicata Mezzogiorno

“Basilicata, terra di cine-ma. Sapori e visioni”. E’ il tema dell’incontro di ieri a Venezia, dove è in corso la 69ma edizione del Fe-stival del cinema, al quale ha partecipato il presi-dente della Regione, Vito De Filippo. “La Basilicata - ha detto De Filippo - è diventata un set cinema-tografico en plein air gra-

zie ai suggestivi paesaggi che regalano emozioni agli spettatori. Diverse le pellicole girate sul no-stro territorio, indice che le bellezze naturali della nostra terra sono sempre più apprezzate da registi e attori. Per questo il bi-nomio cinema e turismo è un’opportunità per cre-are un circuito economico

virtuoso, dando lavoro a tante figure professionali che contribuiranno a con-fezionare prodotti di qua-lità”. Il presidente ha colto l’occasione di un contesto così importante per par-lare di Film Commission, composta dalla Regione Basilicata, le due Province, e i due capoluoghi, Po-tenza e Matera. “Esperti di

alto profilo - ha affermato - hanno lavorato allo Sta-tuto, contribuendo con idee e esperienze a met-tere a punto un modello che possa contribuire a dotare la Basilicata di uno strumento operativo im-portante per promuovere e sostenere le produzioni di opere cinematografi-che, televisive, audiovisive

e pubblicitarie italiane ed estere nella nostra Regio-ne”. Un’occasione, secon-do il governatore, per far conoscere a un pubblico più vasto anche il patri-monio artistico e ambien-tale della Basilicata. “Le esperienze di associazioni e privati che in questi anni hanno costellato le serate estive dei festival final-

mente - ha detto ancora De Filippo - saranno mes-se a sistema”. Concluden-do, De Filippo ha ricordato che la Film Commission è propedeutica anche alla candidatura di Matera a capitale europea 2019: “La città dei Sassi è la location che ha proiettato la Basili-cata nell’industria cinema-tografica”. (Bm4)

La conferenzaè stata un’occasionemoltoimportanteper presentarela Fondazionelucana Film commission di prossimaistituzione e le tantoattese novità in cantiere

La candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019 conta “su larghe e diffuse solidarietà sia in Italia che all’estero e può contare su una forte unità fra tutte le comunità della regione lucana. Ciò la impegna a rappresen-tare un punto alto, sim-bolicamente ed effettual-mente, per una regione che deve ritrovare fattori di coesione e di tenuta in

un momento difficile”. Lo ha detto a Venezia l’as-sessore al Lavoro, Vincen-zo Viti, il quale ha anche sottolineato come si ren-da peraltro urgente “dare il segnale di una rinnovata presa di coscienza che è chiamata ad esercitare la classe dirigente della cit-tà, manifestandosi degna della scommessa nella quale Matera è impegna-ta”.Viti, inoltre, partecipando a una tavola rotonda or-ganizzata dal presidente del cineclub lucano “De Sica”, ha dato la disponi-bilità a organizzare nella città dei Sassi un simposio degli scrittori e dei giorna-listi italiani e stranieri che conoscono Matera quale laboratorio delle scien-ze sociali e della cultura urbanistica collocato nel cuore della “regione eu-romediterranea”, che con-

solidi la candidatura del centro e ne faccia valere l’originalissimo e irripeti-bile valore.Intanto, l’Azienda di pro-mozione turistica della Basilicata, ha ricordato che la presenza a Venezia nel prestigioso contesto della sessantanovesima edizione del Festival del cinema “si inserisce nella strategia di promozione territoriale tesa a valoriz-

zare la Basilicata come ter-ra di cinema. Qualificato da oltre 40 produzioni cinematogra-fiche realizzate in regione dai più importanti registi italiani ma non solo e dal recente successo del film “Basilicata coast to coast”, il territorio lucano si di-spone a catturare l’inte-resse di nuove produzioni nazionali ed internaziona-li attraverso la Film Com-

mission”.Nella serata evento di ieri sono stati presentati il Fe-stival itinerante per film-maker “Cinemadamare” di Franco Rina, i laboratori creativi e le diverse inizia-tive previste per Matera capitale europea nel 2019 e nel resto della regione. Oltre a Viti e al presidente della Basilicata, De Filippo, erano presenti il direttore generale del ministero

dello Sviluppo econo-mico, Alberto Versace, il presidente e il vice presi-dente del Parco del Polli-no, Domenico Pappaterra e Franco Fiore, il direttore dell’ Apt, Gianpiero Perri, il presidente del Gsl “La cit-tadella del sapere”, Nicola Timpone, il direttore del festival Cinemadamare, Franco Rina e i rappresen-tanti della Palomar film production. (Bm4)

Una veduta notturna dei Sassi

L’assessore Viti

disponibile

a organizzare

un simposio

nel capoluogo

di scrittori

e giornalisti

Ieri serata evento

per presentare

il festival

itinerante

Cinemadamare

e i laboratori

creativi

Un set a cielo apertoDe Filippo in laguna esalta i paesaggi lucani “che ragalano emozioni”

La Basilicata protagonista a Venezia alla sessantanovesima edizione del Festival del cinema

Una grande sfida attende MateraAl Lido si ricorda la candidatura della città dei Sassi a capitale europea della cultura nel 2019

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Cultura dell’accoglienzaper fare la pace

Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, Sua Santità il Dalai Lamae il premio Nobel Betty Williams a Matera per il lancio della Città della Pace

www.regione.basilicata.it www.fondazionecittadellapace.it

La Città della Pace per accogliere i bambini rifugiati delle zone

di guerra e le loro famiglie diventa realtà in Basilicata grazie

al sostegno del premio Nobel per la pace Betty Williams

e alla testimonianza di Sua Santità il Dalai Lama

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Basilicata MezzogiornoPAG. 305.09.2012 N. 173

“La luna e i calanchi”Il programma Sabato 8 settembre ‘12Ore 10.00 Note d’avviopresso la casa di Carlo LeviOre 11.00 Passeggiata comunitaria tra i calan-chi accompagnata daBruno, Petrocelli, Pon-trandolfo Ore 13.00 Buffet a base di prodotti tipiciOre 14.30 Visita ai luo-ghi levianiOre 15.30 Auditoriun comunale Presentazio-ne del festival Franco Arminio, paesologoLuigi De Lorenzo, sin-daco di Aliano, Vito De Filippo, presidente Re-gione BasilicataPresentazione dei la-boratori Nicola Flora, architetto, Pietrantonio Arminio, scultoreOre 16.30 Parlamenti comunitari0re 18.30 Piazza S. L. Gonzaga Canti storie letture Arminio, Bruno, Petro-celli, Pontrandolfo

Un festival che celebra Aliano, la sua identità, la sua storia e il suo paesag-gio. “La luna e i calanchi”, così si chiama l’evento orga-nizzato dal comune di Aliano e dal Parco lettera-rio Carlo Levi, raccoglie in-torno ad un intero paese il meglio delle tensioni civili e artistiche del Mediter-raneo, con particolare at-tenzione ai fermenti della Basilicata e delle regioni vicine. Il festival, ideato e curato da Franco Arminio con il patrocinio della Regione Basilicata, del Program-ma operativo Val d’Agri, dell’Apt, prevede un anno di azioni paesologiche nel corso del quale poeti, po-litici, geografi, architetti, studenti, contadini, urba-nisti, musicisti, attori, arti-giani, artisti, fotografi, re-gisti, pensatori dei luoghi, tutti insieme danno vita ad un nuovo umanesimo delle montagne.Aliano da luogo di esilio a luogo di accoglienza. In questo caso non si ac-coglie solo uno scrittore, Franco Arminio, ma la sua particolare disciplina, la paesologia, una disciplina

di confine, proprio come il territorio alianese.Una prima azione si chia-merà Sette giorni ad Alia-no, durante i quali sei artisti di fama e sei esor-dienti saranno ospitati per una settimana secondo uno schema che prevede un’ospite al mese. Foto-grafi, scrittori, pittori, re-gisti, musicisti verranno a lavorare ad Aliano e lasce-

ranno la traccia del loro passaggio nel paese. La seconda azione si svolgerà in due momenti diversi dell’anno e pre-vede interventi artistici, musicali, letterari, cine-matografici, teatrali, uniti a interventi di carattere materiale sul paese e sul paesaggio. Ci saranno la-boratori di arte-territorio (laboratorio rurale) e

architettura-paesologica (camere d’aria e linee d’ombra), rispettivamen-te curati da Pietrantonio Arminio, docente dell’ac-cademia di belle arti di Napoli e Nicola Flora, do-cente di architettura ad Ascoli Piceno.“La luna e i calanchi” è un festival che non si esauri-sce con la mera esibizione degli artisti fine a se stes-

sa. Ad Aliano si viene per costruire una nuova co-munità intellettuale che parli non solo alla Lucania e al Sud, ma all’Italia intera e all’Europa, una comuni-tà che intreccia varie arti tra di loro e poi le mescola con il paesaggio e con chi lo abita. Il centro dell’intervento è il paesaggio inoperoso dei calanchi. Un luogo di grande suggestione, mi-racolosamente scampato a qualunque forma di spe-culazione. E la suggestio-ne ovviamente è anche legata ai luoghi vissuti da Levi, a partire dalla sua abitazione, ma anche ai dintorni: non lontano da Aliano c’è Craco e c’è la bellissima costa ionica. “La luna e i calanchi” è il tentativo di coniugare arte e ambiente in un con-nubio non asservito alle logiche del puro consumo culturale. L’idea innovativa risiede nella possibilità che la popolazione, gli artisti invitati e i visitatori del festival intraprenda una esperienza di vita nuova capace di infondere fidu-cia nella quotidianità dei piccoli paesi. (bm7)

Uno scorcio di Aliano

E’ iniziata ieri con l’arri-vo nella Città dei Sassi di 30 buyer, la seconda edizione della Borsa del Turismo Rurale di Basili-cata organizzata e gesti-ta dal Gal Bradanica, dal Piot ‘Feudi Federiciani’ e dall’Apt Basilicata. L’even-to progettato in formula itinerante prevede educa-tional tour di conoscenza dei territori coinvolti, due workshop tra la domanda e l’offerta turistica, oltre a momenti di riflessione e dibattiti sull’evoluzione della domanda turistica con particolare riferimen-to al turismo rurale e a degustazioni e percorsi enogastronomici. Fino al 6 settembre Matera e la sua collina con gli antichi e suggestivi borghi dell’area del Gal Bradanica, insieme al Parco Murgia ed all’Oa-si Naturalistica del Wwf di

San Giuliano saranno visi-tati dai responsabili com-merciali di Cral ed agen-zie di viaggio di diverse regioni italiane, ma anche da tour operator danesi,

francesi ed ungheresi par-ticolarmente interessati al prodotto Basilicata legato alla ruralità e ad un turi-smo che si posiziona sui segmenti natura cultura

sempre più inteso e per-cepito come paesaggio culturale. Dopo il wor-kshop del 6 settembre che si terrà a Miglionico a partire dalle 9.30 dove più

di 70 seller incontreranno con appuntamenti “one to one” i buyer seleziona-ti, l’evento si sposterà nel potentino con la visita alle Dolomiti Lucane, al Parco

della Grancia, al Castello di Lagopesole ed in altri centri dell’area Piot “Feudi Federiciani”.“La borsa - ha dichiarato il presidente del Gal Bra-danica Leonardo Braico- , rappresenta un interessan-te laboratorio di sinergia costruttiva tra pubblico e privato e tra le divere aree vocazioni che hanno indi-viduato prodotti e servizi legati alla cultura rurale ma che necessitano, in un mercato turistico sempre più globale e competitivo, di essere veicolati e quindi promo commercializzati in una logica unitaria come prodotto Basilicata. Grazie al costante lavoro dell’Apt - ha concluso Braico - la Basilicata è finalmente entrata nell’immaginario della domanda turistica, come nuova ed accatti-vante destinazione.” (Bm6)

I Sassi di Matera

Dalle Dolomiti alla Grancia un’avventura dalle tinte europeeAl via la seconda edizione della Borsa del turismo rurale di Basilicata. L’eventoprogettato in formula itinerante prevede tour di conoscenza fino al 6 settembre

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del Parco dell’Appennino Lucano Domenico Totaro per l’iniziativa del Wwf “Storie in cammino: itine-rari sulle Vie Francigene della Val d’Agri”, il viaggio

slow che ha portato quindici turisti a percorrere il Parco lungo le antiche vie Francigene. Dall’oasi Wwf di Pignola, alle sorgenti di Fossa Cupa, fino ai santua-ri della Madonna del Monte Saraceno di Calvello e della Madonna di Viggiano, toccando poi gli antichi scavi di Grumentum, Sarconi, paese del rinomato Fa-giolo IGP, e la suggestiva sede del Parco ospitata nel complesso monumentale dell’ex convento delle Be-nedettine di Marsico Nuovo. “Iniziative come queste fanno bene al Parco - ha commentato il presidente Totaro -, essendo utili ad attivare un circuito virtuoso di turismo ecocompatibile, rispettoso dell’ambiente e volano di un indotto economico capace di attiva-re una filiera turistica che vede lavorare in armonia le guide del Parco, albergatori e ristoratori, aziende di prodotti tipici e altri operatori del settore. Eventi di questo genere - ha concluso il presidente - sono necessariamente da riproporre e da far conoscere ad un pubblico più ampio. E’ una lodevole iniziativa da riproporre.” (Bm6)

L’Oasi Wwf di Pignola

Un viaggio slow nella Val d’AgriAlla scoperta del Parco dell’Appenino Lucano lungo le antiche vie Francigene

Aliano cenacolo di studiosiUn anno di azioni paesologiche per dar vita a un nuovo umanesimo delle montagne

Un festival organizzato dal Comune e dal Parco letterario Carlo Levi per ravvivare il dibattito culturale

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Basilicata Mezzogiorno

Riqualificare il patrimo-nio edilizio esistente per contribuire allo sviluppo economico della Basilica-ta. E’ l’intenzione espressa dall’assessore all’Ambien-te e Territorio, Vilma Maz-zocco, in terza commissio-ne consiliare permanente riunitasi ieri mattina. Al centro dei lavori del-la commissione Attività produttive, presieduta dal consigliere regiona-le Giannino Romaniello (Sel), vi è stata infatti l’au-dizione dell’esponente del governo lucano sul dise-gno di legge, d’iniziativa della giunta regionale, che detta modifiche alla legge regionale n.25 del 2009 concernente “Misu-re urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’eco-nomia e alla riqualificazio-ne del patrimonio edilizio esistente”. L’assessore ha precisato che “il testo da tenere pre-sente e, pertanto, valido da subito per il diparti-mento è quello ultimo, frutto del lavoro congiun-to tra lo stesso diparti-mento e la commissione di merito, datato giugno 2012”.“Le modifiche al testo normativo - ha precisato Mazzocco - sono finaliz-zate allo sviluppo dell’eco-nomia lucana per quanto riguarda il settore dell’edi-lizia, anche con la sempli-

ficazione della normativa urbanistica regionale”. Previste, infatti, modifiche anche alla legge regionale n.23 del 1999 concernen-te la “Tutela, Governo ed Uso del territorio”, nonché alla legge regionale n. 37 del 1996 su “Procedure per l’approvazione degli strumenti attuativi in va-riante agli strumenti urba-nistici generali”. Da rivisitare, inoltre, la “Di-sciplina transitoria delle procedure di approvazio-ne degli strumenti urbani-stici di attuazione”.

Oggetto di discussione sono stati i primi articoli emendati dai componen-ti della commissione e ri-guardanti le finalità e gli interventi di ampliamen-to del patrimonio edilizio esistente. L’illustrazione degli altri emendamenti, dopo il necessario appro-fondimento degli uffici competenti, proseguirà nelle prossime sedute del-la commissione. L’asses-sore Mazzocco si è detta “disponibile ad accogliere gli approfondimenti per giungere ad un testo pie-

namente condiviso”.Ai lavori hanno parteci-pato anche il direttore generale dell’assessorato, Donato Viggiano, il diri-gente dell’ufficio Urbani-stica e tutela del territorio, Domenico Ragone ed il funzionario, Vincenzo Loi-si. Oltre al presidente Ro-maniello, erano presenti i consiglieri Straziuso e Robortella (Pd), Gaudiano (Gruppo misto), Singetta (Api), Mollica (Mpa), Na-vazio (Ial), Scaglione (Pu), Vita (Psi), Castelluccio (Pdl). (bm7)

Riqualificare l’ediliziasostenendo l’economiaL’assessore Mazzocco, audita in III commissione consiliare, ha parlato di modifiche al testo di legge necessarie per lo sviluppo del territorio

Dal ConsiglioCard carburantiAutilio (Idv)

“L’invio da parte di Poste Italiane della card carburanti ma senza alcuna disponibilità economica per utilizzarla, suona come l’ennesima beffa di beneficio dal petrolio lucano”. Autilio ha sollecitato i presidenti della Regione De Filippo e dell’Anci Santarsiero impegnati a Roma in un ncontro sul futuro di una ventina di uffici postali lu-cani, a “far pesare nella trattativa i guadagni che Poste Italiane ha realizzato con l’emissione e l’invio della card carburanti agli automobilisti lucani”.

IdrocarburiRosa(Pdl)

“Il Popolo della Libertà ha visto bene riguardo la que-stione idrocarburi e la moratoria sulle estrazioni, la cartina di tornasole sono le dichiarazioni del senatore Digilio. Non avendo una linea politica il senatore Digilio discetta sulle posizioni altrui”. Rosa ha sottolineato che “Digilio poteva evitare una battuta infelice come quella del ‘Pdl che si schiera apertamente con le compagnie petrolifere e con il Ministro Passera che vuole mani li-bere per trivellare il sottosuolo lucano’ in quanto mai nessuno e neanche il senatore Viceconte in seno al co-ordinamento provinciale, ha sostenuto questo”.

Campus universitario Macchia RomanaSantochirico (Pd)

Il consigliere regionale del Pd invoca l’adozione di “un modulo collegiale che consenta il continuo monito-raggio dei lavori per il campus universitario di Macchia Romana che si stanno per avviare o riprendere, per as-sicurarne la puntuale esecuzione”. “E’ ormai prossima la consegna dei lavori di riconversione a studentato del padiglione Stella dell’ ex ospedale. Il presidente De Filippo, l’assessore Mancusi e l’assessore Viti, e, nello specifico, l’istruzione universitaria, adottino un modulo collegiale che consenta il meticoloso monitoraggio dei lavori che si stanno per avviare o riprendere”.

Formazione a distanzaNavazio (Ial)

Il consigliere Alfonso Ernesto Navazio ha presentato un’interrogazione con la quale chiede al Presidente De Filippo il perché,” la Giunta ha deciso di ridurre la quota di attività formativa a distanza dal 60 al 30 % del monte ore complessivo in aula”. “Un atto che comporta, per le imprese, la fine del progetto imprenditoriale oltre che la fine del proprio lavoro dal momento che nessuno stu-dente potrà mai pensare di frequentare un corso con una simile quota di frequenza a distanza”.

Affreschi cappella BrienzaVita (Psi) “Il preoccupante stato di conservazione del ciclo pitto-rico della Cappella di Santa Maria degli Angeli a Brien-zasollecita un urgentissimo intervento da parte della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoan-tropologici della Basilicata e del comune di Brienza”.A sostenerlo è il capogruppo del Psi in Consiglio regiona-le Rocco Vita sottolineando che “è una delle principali testimonianze artistiche del territorio lucano d’età mo-derna”.

Maltempo Napoli (Pdl)

“Sono bastate poche ore di maltempo, qualche nubifra-gio e accenni di mareggiate per riportare in evidenza le gravi carenze infrastrutturali che pesano sulla tutela del territorio lucano. Un territorio, il nostro, che geolo-gicamente è esposto a grandi rischi per fronteggiare i quali non è mai stato progettato un piano di interventi. Inascoltati gli appelli di quanti da anni chiedono alla Re-gione di intervenire”. “Quello che colpisce in queste ore è il silenzio della politica, quello della Giunta De Filippo in primis, che sembra vivere in un contesto che esula dall’attualità e dalle emergenze.

I problemi degli errori in sanità sarannoal centro del seminario rivolto a personaleinfermieristico e medico

Il prossimo 8 settembre presso il C.I.M. di Tramutola (Ex Asilo “Spolidoro Lenni”) si terrà un corso di forma-zione organizzato dalla Federazione nazionale Colle-gi infermieri e dalla Federazione Nazionale Ordine Medici Chirurghi e Odontoiatri dal titolo: “L’Audit cli-nico”. Il corso, rivolto al personale infermieristico e di supporto, tratta argomenti del risk management (il problema degli errori in sanità) che sono di grande attualità e verso i quali è rivolta l’attenzione delle or-ganizzazioni sanitarie al fine di garantire cure sicure. L’Audit clinico è uno degli strumenti principali per il miglioramento della qualità professionale, e rap-presenta un processo ciclico di miglioramento nella dimensione tecnico-professionale della qualità delle cure basato sulla revisione sistematica della docu-mentazione clinica. Gli obiettivi sono: migliorare la pratica, produrre reali benefici nella cura del pazien-te e nella fornitura di servizi, fornire garanzie sulla qualità dell’assistenza mediante applicazione delle migliori pratiche evidence-based; ascoltare i pazien-ti, comprendere e dare risposta alle loro aspettative, sviluppare linee guida o protocolli locali, ridurre al minimo errori o danni ai pazienti e ridurre i recla-mi. Attraverso questo momento formativo si vuole pertanto dare la possibilità di comprendere una me-todologia di lavoro attraverso la quale imparando dalle esperienze e attraverso l’attuazione del piano d’azione si produrranno vantaggi sia per la persona assistita, poiché è favorita la fiducia nella sicurezza e nella qualità della cura erogata, sia per gli operatori sanitari, perchè permette di acquisire competenze e riconoscimento professionale.

Settore medico

“Risk management”Un corso di formazionea Tramutola

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.09.2012 PAG. 6

12 Mercoledì 5 settembre 2012

La Basilicataterra di visioniin mostraa Venezia

di PARIDE LEPORACE

La Basilicata al Lido di Venezia incu-riosisce perche' poco conosciuta. Co-me una farfalla che attua la metamor-fosi si appresta a demolire, lentamen-te, i luoghi comuni che per lungo tem-po l'hanno vista terra di cafoni e conta-dini. In questa sorta di non luogo vene-ziano chesi trasformatra agosto e set-tembre in una capitale del glamour,della cultura e dello spettacolo, all'im-provviso sono arrivati i lucani a popo-lare questo variopinto mondo chemuove anche economia e denari.

Resto quasi trasecolato quandoprendo il seguitissimo Venenews, bol-lettino quotidiano della mostra, subitomi risalta l'ultima di copertina che pro-muove l'evento delle serata "Basilicataterra di cinema". Nelle pagine internetra i registi coreani ePeterBrookti ve-do la foto di Nicola Timpone, presiden-te del Gal “La cittadella del sapere”, chein un'intervista magnifica la sua re-gione come set delle meraviglie. Nellepubbliche relazioni si comincia ad ave-re una discreta esperienza che piazza icolpi giusti al momento giusto.

Arrivosulla darsenaevedoche le te-lecameredella Rai stanno intervistan-do Giampiero Perri, che con l'Apt co-niuga bene molte declinazioni del cine-turismo. Negli ampi spazi del sontuo-soExcelsior,uno dei luoghiprincipalidella mostra, Perri s'intrattiene con di-versi protagonisti di questa fauna ci-nematografara e produttiva (qualcu-no spesso dimentica che il cinema e' in-dustria). Perrimi riferisceche aRomal'altra sera il concerto di Rita Marco-tulli che ha eseguito con una band lemusiche del film lucano di Papaleo haavuto un buon successo all'Isola Tibe-rina.Pochi passi enellospazio diCine-citta' svetta un visibile corner occupa-to dal vulcanico Franco Riina insiemealle falangi giovanili del suo griffato econosciuto festival che ogni annoschiera talenti d'esordio e maestri del-la Settima arte. Cinemadamare e' unarealta' nazionale ben accolta in ogni la-titudine, ma la lucanita' del suo patronben inserito nella realta' giornalisticadella Capitale, ne fannoun punto di ri-ferimento e di confronto per ogni ini-ziativa di settore.

Me e' dietro le quinte che si muovonole vicende migliori. Vito De Filippo,sbarcato ieri al Lido in compagnia delportavoce Nino Grasso, ha un prezio-sissimo alleato in questo mondo dallevarie sfaccettature. E' un manager ca-pace, affiatato tecnico del ministroBarca che conosce i meccanismi finan-ziari ed economici del cinema e della te-levisione. Stiamo parlando di AlbertoVersace, direttore generale del Mini-stero per lo sviluppo economico, chedopo aver partecipato alle buone ope-razioni cinematografiche del recentepassato sta dispensando ora buoniconsigli per il presente. Probabilmen-te si deve a lui lo stretto contatto con ladinamica e non convenzionale casa diproduzione Palomar che ha nella suabacheca la fiction Montalbano, pellico-le che stanno trionfando al festival, ci-nema di qualita' che guarda agli incas-si. La Basilicata al Festival si e' siste-mata proprio a Casa Palomar e in unacolazione di lavoro si sono confrontatidettagli e situazioni operative del tan-to atteso salto di qualita' che sarebbe fi-nalmente in arrivo, la Film Commis-sion. Parte davvero, lo ha detto lo stes-so De Filippo in serata nel corso dell'e-vento ufficiale organizzato, guardacaso, proprio nella sede festivalieradella casa di produzione. Possiamo ag-giungere che alla colazione di lavoroalla Palomar era presente anche ilmaestro Gianni Amelio, ultimo vinci-tore di un Leone d'oro tricolore al Lidodi Venezia. Il regista de "Il ladro dibambini" si e' mostrato molto interes-

sato ad ipotizzare la Basilicata comeset; inoltre come presidente del Festi-val dei giovani a Torino ha offerto lasua disponibilita' per iniziative siner-giche con gli studenti lucani. Non po-chi i suggerimenti del regista al presi-dente De Filippo su alcune modalita' dipartenza per la istituenda agenzia disostegno alla produzione di film e au-diovisivi che si appresta a recuperare iltroppo tempo perduto.

Tutto poi ha avuto una tipica litur-gia festivaliera nell'evento "Basilicataterra di cinema. Sapori e visioni" conCasaPalomarad accogliereospiti e in-vitati attenti a promuovere intenti estringere alleanze. (Ovviamente allafine il cuoco del "Picchio nero" e il suoamico di Corleto non hanno sfiguratocon l'Aglianico d'ordinanza).Si e' sentita in questo contesto anche lafavella colta di Vincenzo Viti, anche luicon buone conoscenze da queste partiper aver lavorato in Commissione cul-tura alla Camera, senza dimenticare ilsostegno di figlia e genero, noti critici

di cinema. Nel pomeriggio, al QuattroFontane, lo stesso Viti aveva arguta-mente chiosato in un vivace simposiopomeridiano sulla citta' dei Sassi chesfida in casa Venezia cercando consen-si per Matera capitale della cultura. Unpo' come Davide e Golia, per stare aifilm. E c’è un altro tassello lucano, que-sta volta organizzato dal tenace Ar-mando Lostaglio che con il suo cine-club De Sica da queste parti puo' conta-re su conoscenze e amicizie con criticiautorevoli e diversi operatori della cul-tura. Al dialogo in giardino da lui or-ganizzato ha partecipato anche Davi-de Rossi, direttore di un centro studimilanese e docente universitario chesostiene la candidatura materana.Particolari e significative anche le pre-senze e gli interventi di due lucani constorie da altri tempi. Il primo si chiamaAntonio Zeccola, self made man, emi-grato da bambino da Muro lucano e og-gi distributore ed esercente di succes-so in Australia dove propone molto ci-nema italiano e che ha offerto il suo so-

stegno per Matera. L'altro personag-gio porta la blasonata firma di Giovan-niRusso,unasorta di autorita' inque-sti contesti, che tra l'approvazione deimolti ha proposto un raduno di gior-nalisti da tenere nella citta' che tutti ilucani vorrebbero capitale della cultu-ra. Abbiamo notato l'assenza del Co-mune di Matera, forse era il caso dicoinvolgerlo direttamente, senza far-ne una croce al buon Lostaglio che si' e'impegnato a raggiungere un impor-tante spazio di opinione e di diffusio-ne.

De Filippo e' stato avvistato anche almuseo Guggenheim per un incontroprivato con i dirigenti di quell' impo-nente istituzione culturale, e a quantopare si e' parlato di intracciare collabo-razioni con il Musma di Matera. In-somma un taccuino pieno di notizie in-teressanti per la Basilicata. Forse sitratta solo di ordinarle e non farle mar-ciare in ordine sparso. Sarebbe un pec-cato vanificare questi ultimi impor-tanti risultati.

De Filippo al Lidostringe contatticon la PalomarLe iniziativedi Riinae di Lostaglio.L’incontr ocon Gianni Amelio

L’assessore regionale Vincenzo, Alberto Versace, direttore generale del ministero dello sviluppo economico, il presden presidente Vito De Filippo, FrancoRiina, Nicola Timpone, presidente del Gal “la cittadella del sapere”, Carlo Degli Esposti, patron della Palomar e il direttore Apt, Giampiero Perri

Primo piano

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Mercoledì 5 settembre 2012 I V

Nasce la nuova facoltà di AgrariaTecnologie Ambientali, agrarie e forestali i nuovi corsi di laurea «verticali»

ENTI REGIONE E PROVINCE

Dai sindacatiun appelloa ridefinirela «governance»

l Uil-Fp, Fp-Cgil e Fps-Cislhanno chiesto al presidentedella giunta regionale e ai pre-sidenti delle due Province «diaprire immediatamente un ta-volo per un confronto di me-rito» per «ridefinire la gover-nance locale».

Secondo i sindacati «la ri-duzione e l’accorpamento delleProvince, i provvedimenti inmateria di spending review, ilmancato completamento delleriforme delle comunità mon-tane e del sistema socio-sani-tario, impongono un confrontoserrato per evitare nei pros-simi mesi un ingorgo istitu-zionale tale da determinare lacompleta paralisi della «gover-nance regionale». La nota con-giunta indica il pericolo che«scelte sbagliate» possano pro-vocare «nuove emergenze oc-cupazionali che si aggiunge-rebbero alle tante già in piedi eil dissesto finanziario delleProvince, con i tagli che si in-tendono effettuare».

I sindacati denunciano ildoppio binario su cui si muo-vono la Regione e le Province:succede così - sottolineano -che, mentre le Province nonsanno ancora quale strada se-guire per ridefinire ambiti ,funzioni e deleghe, la Regione,specie in materia di riorganiz-zazione della filiera dell’istru -zione e della formazione va perconto suo.

Ignora, per esempio, che c’èuna legge regionale, la 33/93 ,che ha istituito due AgenzieProvinciali per l’Orientamentoe la Formazione (Apof- Il eAgeoforma) che hanno il de-licato compito di collegarel’istruzione e la formazionecon il mercato del lavoro dovelavorano oltre 160 dipendenti diruolo delle Province.

Mettere queste due Agenziequasi sullo stesso piano dei pri-vati - concludono i sindacati -rischia di non attivare quellemisure e risorse contenute nel-la Intesa Istituzionale di Pro-gramma 2012 – 2014.

UNIVERSITÀOFFERTA FORMATIVA 2012-2013

L’ATENEO «GLOBALE»Previsti due corsi internazionali inTecnologie alimentari e Viticoltura eambiente. Titoli spendibili in Europa

CORPO DOCENTEI docenti e i ricercatori della facoltà diAgraria, cinque anni fa, erano 120. Per effettodi tagli e mancata sostituzione ora sono 84

INCONTRO La conferenza stampa di ieri [foto di Enzo Bianchi]

LORENZA COLICIGNO

Dalla vecchia Facoltà di Agraria allanuova Scuola di Scienze Agrarie, Forestali,Alimentari ed Ambientali, l’Università de-gli Studi di Basilicata si rinnova nell’otticadi dar vita ad una realtà accademica chevalorizzi le diverse espressioni di docenti epersonale tecnico amministrativo nellearee Cun 07 (Scienze Agrarie e Veterinarie)e 05 (Scienze Biologiche), per svolgere at-tività di ricerca interdisciplinari; raffor-zare l’offerta didattica maturata nella Fa-coltà di Agraria; costruire una nuova of-ferta formativa di terzo livello (dottorato diricerca, master, scuole di specializzazione)e moderne azioni scientifico–culturali tra-sversali e multidisciplinari, nella logicadella legge 240, con ricadute positive sustudenti e territorio; incidere sul trasfe-rimento dalla didattica all’impresa, tenen-do conto che in genere gli studenti sono

imprenditori agricoli o legati in qualchemodo all’attività agricola. Ne ha parlatoieri in conferenza stampa Michele Pernio-la, già Preside della Facoltà di Agraria,oggi Direttore della Scuola, con docenti ericercatori, Antonio Scopa, Vitale Nuzzo,Donatella Battaglia, Giuseppe Niccolis,Ada Braghieri, illustrando il progettoscientifico e didattico alla base della Scuo-la. «Rapidissimo il mutamento del sistemauniversitario – ha detto Perniola – comequello socio-economico, necessaria unamaggiore apertura al mercato nell’ottica dicompetere con altri soggetti accademici enon, fuori della logica del singolo, per unosviluppo solidaristico, sia culturale siascientifico». La Scuola promuove l’inter -nazionalizzazione, collabora, infatti, construtture di ricerca italiane, Agrobios, CnrAvellino, Istituto Agronomico d’Oltrema -re, Firenze, Istituto Agronomico Mediter-raneo, Bari, ma anche irlandesi, tedesche,

olandesi, svedesi e polacche. Le lauree sonotriennali e magistrali. Due le lauree ma-gistrali internazionali, una in SustainableManagemant of Food quality, a Potenza,l’altra in Viticultura e Ambiente, a Matera.Gli studenti italiani frequenteranno il 1°semestre a Montpellier, Francia, con orien-tamento agricolo, e a Saragoza, Spagna,con orientamento economico; uguale pos-sibilità in Italia per studenti francesi espagnoli; possibile, inoltre, preparare latesi in Grecia e Algeria, nell’ultimo se-mestre. 130 le matricole, 300 gli iscritti dalleprovince di Potenza e Matera, Salernitano,Puglia, Alto Cosentino. Rispetto ai vecchiAtenei UniBas offriva un miglior rapportostudenti/alunni, oggi la riduzione dei do-centi ha tolto tale peculiarità, né i ricer-catori anziani possono essere rimpiazzatida giovani, con un invecchiamento del cor-po docente, che inevitabilmente agisce sul-la vitalità della ricerca.

L’APPELLO DI SARLI (CISL)

Spending review«Gli sprechinon si trovanotra i precari»

l I precari rischiano di di-ventare l’anello debole del pro-cesso di spending review. Biso-gna risparmiare? E allora si co-mincia a tagliare chi è meno tu-telato. «Tutti gli sprechi vannoeliminati con coraggio e deci-sione, ma assolutamente vannotutelati i precari, che sono or-mai una risorsa preziosa ed im-portante all'interno delle pub-bliche amministrazioni luca-ne». È quanto sottolinea il se-gretario regionale della Cisl Fp,Giovanni Sarli, che ribadisce,ancora una volta, la ferma vo-lontà della Cisl, nazionale e re-gionale, di evitare che la spen-ding review si abbatta sui la-voratori a tempo determinato,collaboratori, lsu, più debolicontrattualmente, ma che han-no garantito, e garantiscono, ilbuon funzionamento dei servizipubblici alle nostre comunità.

«Mi riferisco, ad esempio - di-ce Sarli - ai lavoratori a tempodeterminato della Regione, del-l'Alsia, del Comune di Potenza,Comune di Matera, Province diPotenza e di Matera, Aziende Sa-nitarie ed ai tanti Lsu e colla-boratori con contratto co.co.co.presso gli Enti pubblici, Comu-ni, ecc. Tutti i lavoratori precarimeritano la massima tutela,dunque, poiché non costituisco-no uno spreco, ma piuttosto unarisorsa assai importante, aven-do dimostrato di valere profes-sionalmente ed avendo ancheacquisito le esperienze di cui ne-cessitano le amministrazioni».

Gli sprechi, a parere di Sarli,sono nell'eccessivo numero diassessori, negli inutili Consiglidi amministrazione delle Azien-de e società pubbliche, nelle con-sulenze esterne, in primis quel-le legali, nonostante ci siano av-vocati dipendenti, come in tutti igrandi enti. «Nell'ambito delconfronto con il sindacato - con-clude Sarli - che deve aprirsi,quanto prima, sulla governancelocale, deve tenersi, pertanto,nella massima attenzione il pre-cariato nel sistema pubblico lu-cano».

POTENZA CITTÀ

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Mercoledì 5 settembre 2012 19

Presentato al Campus un videoracconto che illustra i servizi offerti ai diversamente abili

L’Ateneo delle pari opportunitàCome quattro studenti vivono l’Unibas: confronto sull’accessibilità allo studio

Le autoritàistituzionaliche hannoassistito allaproiezionedel filmato.Sotto lapresentazionee un framedel video(FotoMattiacci)

La presentazione delle attività

Dalla Riforma Gelmininasce la Scuola di Agraria

La presentazione della Scuola (Foto Mattiacci)

TRA I BANCHI IL 17

Le scuoleo le strade?

La Provinciasceglie

l’istruzioneLE SCUOLE, anche quel-le di secondo grado, ria-priranno il 17 settembre.Il presidente della Pro-vincia di Potenza, PieroLacorazza, aveva lancia-to unprimo gridod’allar -me nei mesi scorsi: i con-tinui tagli del governometteranno a rischiol’apertura dell’anno sco-lastico.

Ora la decisione, dopoun incontro cui hannopartecipato anche l'as-sessore alla Pubblicaistruzione Rosaria Vici-no e i dirigenti scolastici.

«Un atto di correspon-sabilità - ha dichiaratoLacorazza - ha permessodi garantire l’aperturadelle scuole, messa seria-mente a rischio dai taglidella “Spending review”,con un avvio delle attivitàscolastiche per tutte gliistituti secondari di se-condo grado. Uniforma-re l'inizio delle lezionipermetterà infatti unamigliore organizzazionedel trasporto pubblicoscolastico sul territorio,nonché un'ottimizzazio-ne delle spese di gestionedegli edifici».

Ma aprire le scuolecomporterà un costo:«Dopo avere in questi an-ni rastrellato ogni europossibile, fino all'ultimoprovvedimento di ridu-zione delle auto di servi-zio e con l'impegno di con-tinuare a fare la propriaparte per razionalizzarele spesepolitiche edi fun-zionamento della mac-china amministrativa,nei prossimi giorni sare-mo costretti a una varia-zione che azzera le risor-se per la manutenzioneordinaria delle strade,garantendo le somme mi-nime necessarie all'avvioe allo svolgimento delleattività scolastiche. Sitratta, quindi, di unascelta obbligata che ponea tutto il sistema istitu-zionale l'esigenza di unaforte riorganizzazione, agaranzia dei servizi es-senziali per i cittadini.Una riorganizzazioneche dovrà caratterizzarsiattraverso una combina-zione virtuosa tra effi-cienza, sostenibilità deicosti e piena esigibilitàdei diritti». Durante l'in-contro, inoltre, si è inizia-to a definire l'attività diprogrammazione, indi-viduando obiettivi e tem-pistica. Entro dieci gior-ni la riunione sarà riag-giornata.

PotenzaREDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

SONO passati due anni esatti dalla ri-forma universitariadel MinistroMa-ria Stella Gelmini che provocò un'au-tentica battaglia da parte di tutto ilmondoaccademico. Il tempotrascor-so ha portato le università a pro-grammare in maniera differente leproprie attività,e quellariforma, cheè risultata essere comunque penaliz-zante, ha costituito uno slancio peruna riorganizzazione.

Da queste premesse è nata la nuovaScuola di Scienze Agrarie, Forestali,Alimentari e Ambientali, che ha an-che la sua denominazione anglofonaSchool of Agricultural, Forestry,Food and Environmental Sciencesper risaltare la connotazione interna-zionale chesi intendedare allanuovastruttura didattica con le due laureemagistrali internazionalizzate inFood Science e in Viticoltura e Am-biente. La Scuola è stata fondata in se-guitoalla fusionedei quattrodiparti-menti di ricerca della Facoltà di Agra-ria, i quali sono stati combinati inun'unica struttura dipartimentale.L'obiettivo principale che intenderàperseguire la Scuola sarà quello dimettere in relazione diretta l'Univer-sità con il territorio di riferimento, inmodo da valutare la sostenibilità, am-bientaleed economica,dellepoliticheda intraprendere. Inoltre questanuova e più stretta interazione per-metterà ai laureti di immettersi in

maniera più concreta e proficua nelmondo del lavoro.

Della presentazione della nuovaScuola si è discusso ieri mattina nellasala congressi della Facoltà di Agra-ria. Alla conferenza stampa hannopartecipato il preside di Facoltà Mi-chele Perniola, e i professori Donatel-la Battaglia, Antonio Scopa, VitaleNuzzo.

«Si è operata una fusione dei quat-tro dipartimenti prima esistenti inun'unica struttura - ha detto Perniola- il che rende la ricerca interdiscipli-nare, e permette di facilitare il dialo-go tra i ricercatori di differenti settoriscientifici. Da un punto di vista eco-nomico ci sarà un risparmio, e l'obiet-tivo principale della scuola sarà losviluppo della ricerca sulle tecnolo-gie agrarie, forestali, alimentari eambientali. Molti nostri studenti pro-vengono da famiglie di imprenditoriagricoli, - ha proseguito Perniola - ladidattica quindi deve essere il modopiùveloce per trasferire la ricercadi-rettamente sul territorio. L'offertadidattica è articolata in tre corsi dilaurea verticali, che prevedono latriennale di base più i due anni dellamagistrale, in Scienze Agrarie, inScienze Forestali e in Scienze Alimen-tari. A questi abbiamo aggiunto duecorsidi laureamagistraliinternazio-nalizzati in Food Science, ovvero del-latecnologia di trasformazionedegli

alimenti, e in Viticolturae Ambiente,poiché la vite è molto diffusa in Basili-cata e il corso servirà per specializzar-si in questa coltura nel rispetto del-l'ambiente. Abbiamo già attivato undottorato di ricerca che prende il no-me dellaScuola, in futuro siorganiz-zeranno masterdi primo esecondo li-vello e si cercherà di internazionaliz-zare anche gli altricorsi di laurea. Lariforma Gelmini ha costretto la no-stra facoltà a fare dei tagli importan-ti, comela chiusuradi trecorsi dilau-rea, tra i quali figura anche Produzio-ni Animali. Un'altra conseguenza ne-gativa è stata la riduzione del numerodei docenti. Per fortuna nell'ultimoquinquennio il numero degli iscrittisi è mantenutostabilmente sulle300unità, con 130 immatricolazioni inmedia.Nelnostro ateneosi iscrivonoanche molti studenti dalle regioni li-mitrofe, ma purtroppo la riduzione

del numero di questi ultimi sta com-promettendo anche questo aspetto.L'obiettivo della nostraScuola è quel-lo di raggiungere un posto di rilievonel mondo accademico internaziona-le, interagendo in maniera proficuacon tutto il territorio regionale».

Scopahasottolineato come«i corsidi laurea giàesistenti nonsubirannodelle modifiche. L'introduzione dellaScuola comporta una riduzione deicosti amministrativi». La nascita del-la Scuola costituisce un esempio im-portante per la massimizzazione del-lo sviluppo degli elementi produttivipresenti sul nostro territorio, e inol-tre rappresenta uno stimolo per la so-pravvivenza di tutte le componentidell'Università degli Studi della Basi-licata, che come molti altri piccoli ate-nei ha risentito inesorabilmente del-la legge 240.

Gianluca Pascale

UNIVERSITA’ diversamente utile –più servizi al servizio di tutti, è il vi-deoracconto che illustra i servizi of-ferti dall'Università degli Studi dellaBasilicata per le persone disabili.Realizzato dalla Cooperativa socialeZero in Condotta in collaborazionecon L'Albero –Tutti i rami della crea-tività, per la regia di Vania Cauzillo,è stato presentato nel Campus diMacchia Romana in un incontroaperto al pubblico, al quale hannopartecipato studenti, docenti, asso-ciazioni di volontariato.

Un'occasione di informazione,dialogo, confronto sul tema dell'ac-cessibilità allo studio universitarioper gli studenti disabili, su cui l'Uni-bas sta facendo un grande lavoro diinvestimento e rinnovamento.

Il videoracconto parte dall'espe-rienza di 4 studenti con diverse abi-lità, che studiano nell'Ateneo lucanocon soddisfazione e buoni risultati,sia dal punto di vista accademico chedi pari opportunità.

I ragazzi si raccontano attraversoricordi, emozioni, episodi della lorovita universitaria, esprimendo unavalutazione dei servizi offerti e del-l'accessibilità.

Nel video, in un linguaggio infor-male e diretto, vengono poi illustratitutti i servizi e le possibilità offertedall'Unibas, dallo sportello front of-fice al tutoraggio, dall'aula multi-mediale alle tecnologie di sostegnoallo studio.

«Il videoracconto – dice VincenzoNardozza, rappresentante degli stu-denti diversamente abili presso l'U-nibas – ci è sembrato da subito unostrumento efficace per diffondere lacultura dell'accessibità allo studiouniversitario. La volontà è quella diraccontare quali sono le possibilitàper gli studenti disabili, che hannopari diritti e opportunità quando de-cidono di completare il proprio ciclodi studi. Ci auguriamo che questo vi-

deoracconto possa spronare gli stu-denti disabili adavvicinarsi allo stu-dio universitario, sapendo che l'Uni-versità offre una serie di strumentiutili a superare il gap con le personecosiddette normodotate».

«L'Unibas ha messo in campo unaserie di attività e servizi, oltre cheuna grande progettualità per mi-

gliorare e incrementare l'offerta pergli studenti disabili - ha sottolineatoil rettore Mauro Fiorentino, alla pre-senza del presidente del consiglio re-gionale Vincenzo Folino e del presi-dente della Provinciadi Potenza Pie-ro Lacorazza. C'è ancora tanto da fa-re, ma la volontà è quella di investireenergie e risorse in questo campo, in

modo che l'Unibas si affermi comepolo d'eccellenza nell'offerta forma-tiva per le persone disabili».

Il video racconto sarà proiettatonelle scuole, in collaborazionecon leassociazioni di volontariato, per di-vulgare tutte le informazioni utiliagli studenti disabili che decidano difrequentare l'Università.

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Mercoledì 5 settembre 2012 I III

P R O G E T TONella foto grande a sinistra ilplastico del centro oli di TempaRossa della Total[foto Tony Vece].

UNA CARD IN DISCESA: DA 140 A 50 EUROSe il Tar del Lazio avesse ragione, il bonus deilucani, già quantificato dal Ministero e pronto adessere accreditato, si ridurrebbe quasi di due terzi

IL RISCHIO: RESTITUIRE LE ROYALTYLa sentenza del Tar potrebbe indurre le compagniepetrolifere a chiedere allo Stato di restituire il 3%delle somme già versate nel Fondo idrocarburi

Ecco come non ci faremo«scippare» i soldi dal VenetoI Ministeri di Economia e Sviluppo economico contro il Tar del Lazio

Il precedentePer la tassa sul tuboistituita dalla Sicilia

l’Italia punita dall’EuropaRoyalty o tributo? Nella sentenza del

Tar del Lazio è evidente che la differenzatra i due concetti sfugge e addirittura fini-sce per confondersi, aprendo a scenariben più complessi che suscitano perples-sità e preoccupazioni che non sono sfug-gite ai Ministeri di Economia e Finanze eSviluppo economico.Rappresentati dall’Avvocatura dello Statohanno colto in pieno i rischi di quella sen-tenza che finisce per rivoluzionare l’interoconcetto di produzione di idrocarburi. In-fatti, equiparare l’attività estrattiva a quel-la di rigassificazione oltre che sbagliatoconcettualmente avrebbe l’effetto di tra-sferire royalty (che consistono in quantitàdel bene prodotto che viene poi valorizza-to) in un altro territorio, dove, invece, nonavviene alcuna produzione, ma rigassifi-cazione e quindi una trasformazione epassaggio di prodotto. Attività per la qua-le, se si dovesse riconoscere un beneficiocertamente non potrebbe essere consi-derato una royalty che sono appuntoun’altra cosa. In quel caso si dovrebbeparlare di tassa o tributo. Insomma, sa-remmo di fronte a una nuova forma impo-sitiva sulla rigassificazione e proprio perun passaggio di materia, che, a questopunto potrebbe essere reclamato ancheda altri territori dove ad esempio si stoccail gas (gli stoccaggi). O dove passano i ga-sdotti o gli oleodotti. Sarebbe produzioneanche quella, allora? Ci ha provato a fareuna legge regionale la Sicilia in questosenso: la cosiddetta tassa sul tubo cheportava il gas dall’Africa, per la quale l’Ita -lia, però, è stata severamente punitadall’Europa con una pesantissima sanzio-ne, dopo un lungo e costoso contenzioso.Ora ci prova il Tar del Lazio, mentre lecompagnie petrolifere interessate guar-dano e aspettano, pronte a chiedersi, mache fine fanno i nostri soldi? E perché leroyalty che Eni e Shell versano alla Basili-cata se le devono prendere il Veneto e Li-guria e indirettamente devono avvantag-giarsene le società che operano su queiterritori? Per ora nessuna azione legale invista, ma solo le legittime preoccupazionidei Ministeri che confidano nel «buonsenso» del Consiglio di Stato affinchépossa finalmente dire l’ultima parola suquel bonus nato male fin dall’inizio. [l.ier.]

LUIGIA IERACE

l La battaglia Basilicata-Veneto per il «bonus»idrocarburi, dopo un’estate infuocata dal costo deicarburanti al rialzo e dalle pause degli «scontoni» difine settimana, riprende con l’Avvocatura di Statoche controbatte punto per punto, per conto dei Mi-nisteri dell’Economia e delle Finanze e dello SviluppoEconomico, la sentenza del Tar del Lazio di maggioscorso che aveva dato ragione ai Veneti «scippando»quasi due terzi di quel 3% di royalty che le compagniepetrolifere che operano in Basilicata versano ognianno per alimentare il Fondo per la riduzione delprezzo alla pompa dei carburanti delle regioni in-teressate dall’estrazione di idrocarburi liquidi e gas-sosi.

E così se in base alla ripar-tizione del Fondo, per la secondaannualità, i primi di ottobre era-no in arrivo sulla card dei lucani140 euro (ricordiamo che per laprima annualità erano stati 100euro e 70 centesimi), dopo la pro-nuncia del Tar, con l’impugna -zione dei decreti ministeriali euna nuova ripartizione del Fon-do, la cifra scenderebbe a circa50 euro, a beneficio delle altreregioni (Veneto e Liguria) in-teressate da attività di rigassi-ficazione. Ma l’Avvocatura delloStato che difende l’operato deiMinisteri e i decreti impugnati,ha articolato il suo ricorso nelmerito, previa istanza di sospensiva.

«È necessario che il Consiglio di Stato disponga lasospensione della sentenza considerando il pregiu-dizio grave e irreparabile che deriverebbe dall’ese -cuzione della sentenza del Tar», ribadisce l’Avvo -catura di Stato. Quattro le principali argomentazionisu cui si basa il ricorso al Consiglio di Stato, che sipronuncerà tra fine settembre-ottobre per la sospen-siva e nel merito nei prossimi mesi. Per prima cosa sicontesta la qualificazione del bonus, da parte delVeneto, «quale forma di compensazione ambientale».È confutabile, poiché «non è ravvisabile alcuna na-tura compensativa nelle previsioni dell’art. 45 dellalegge n. 99/2009 istitutiva del bonus, che non possonoascriversi tra le misure compensative, come giuri-dicamente definite ed individuate dal Codice dell’am -biente. Si tratta, invece, un generico ristoro a favoredei residenti nelle Regioni interessate dalle estra-zioni e dalla rigassificazione, legato al consumo ener-getico, da collocarsi correttamente nel quadro dellacompetenza legislativa concorrente in materia dienergia prevista dall’art. 117 Costizione».

Anche se la legge prevede l’istituzione di un unicoFondo, questo non vuole dire che le somme in esso

affluite debbano essere necessariamente assegnate atutti i potenziali beneficiari del Fondo medesimo. Lalegge stabilisce che i ristori siano commisurati inproporzione alle produzioni (art. 45, comma 5) e quin-di «alle entrate affluite al Fondo provenienti da cia-scuna Regione che ospita i pozzi petroliferi».

Pertanto, «attribuire alle Regioni che ospitano irigassificatori una quota parte delle entrate prove-nienti da Regioni dove è avvenuta l’estrazione ri-sulterebbe in contrasto con la previsione dell’art. 45,comma 5». Peraltro, l’interpretazione prospettata dalTar del Lazio sarebbe in contrasto con le previsioni dirango primario, aventi natura di legge quadro disettore e ove non si ravvisasse la sussistenza di unvincolo di destinazione gravante sulle royalty dovute

per le attività condotte nel ter-ritorio di una determinata Re-gione ad esclusivo beneficio deiresidenti in quella stessa Regio-ne, sarebbe violata la competen-za concorrente riconosciuta alleamministrazioni regionali dallaCarta Costituzionale in materiadi «energia».

Aver previsto un unico Fondonon è in contrasto con l’inten -dimento di attribuire le risorsedel Fondo medesimo, per quantoriguarda le somme rivenienti daroyalty, esclusivamente alle re-gioni dalle quali quest’ultimeprovengono, e cioè dalle regioninelle quali sono ubicati i pozziestrattivi. E se per i Giudici di

primo grado, la locuzione «produzioni» menzionatadal legislatore non potrebbe essere ristretta alle soleestrazioni di idrocarburi, nel ricorso al Consiglio diStato, i Ministeri ribadiscono che il concetto di «pro-duzione» di cui all’art. 45 è «riferibile esclusivamenteall’estrazione di idrocarburi, in quanto essa integraun concreto fenomeno produttivo, mentre la rigas-sificazione non si concreta che nella mera trasfor-mazione di stato fisico di idrocarburi già prodotti. IlGiudice, limitandosi alla lettera della disposizione dicui all’articolo 45, non tiene conto del contesto nor-mativo di riferimento. Si tratta, anche alla luce dellanormativa dell’Unione europea, di un settore “pro -d u t t ivo ” autonomo e distinto da tutte le altre attivitàindustriali energetiche caratterizzato precipuamen-te dallo sfruttamento dei giacimenti dello Stato a finidell’ottenimento, anche per scopi di mercato, del bene- idrocarburi. Ciò differenzia il settore estrattivo dallealtre attività energetiche, come la rigassificazione, lequali assumono interesse pubblico in quanto ascri-vibili alla funzione di pubblico servizio, remuneratosecondo tariffa e che costituisce una componente delsistema nazionale di trasporto, ma non integra essastessa una fonte di produzione energetica».

RICORSO CONSIGLIO DI STATO NELLA SENTENZA DEL TAR «ILLEGITTIMO VANTAGGIO COMPETITIVO PER ALCUNE IMPRESE. SALVI I FONDI EROGATI»

Le compagnie petrolifere potrebberochiedere la restituzione delle royalty

BASILICATA PRIMO PIANO

l Ma dietro la contesa traBasilicata e Veneto si nascon-dono questioni che vanno peroltre la disputa su un pieno dibenzina. Ne è ben consapevolel’Avvocatura dello Stato chenella nella sua ultima ultimaargomentazione solleva unproblema di ordine costituzio-nale e pone poi l’accento sul«pregiudizio grave e irrepara-bile che deriverebbe dall’ese -cuzione della pronuncia di an-nullamento del Tar del Lazio»per evitare che «i versamentieffettuati, e quelli da effettuare,da parte delle Compagnie pe-trolifere siano posti nel nullaed evitare che addirittura siabbia a chiedere da parte dellestesse compagnie la restituzio-ne di quanto già versato, cosìvanificando interamente la ra-tio primaria dell’art. 45 cherisiede nella destinazione di

quelle somme ai destinatari di-retti, ossia ai cittadini, altri-menti privati in via assolutadel beneficio previsto dal le-g i s l at o re » .

Insomma, Eni e Shell, cheper ora stanno a guardare, po-trebbero chiedere allo Stato larestituzione delle royalty giàversate entro giugno e quellesuccessive, perché avendo ilTar del Lazio annullato a mon-te i Decreti con le modalità diversamento e di ripartizione, lecompagnie potrebbero obietta-re che in mancanza di unanorma che indichi come e dove

versare i soldi, non ci sareb-bero le condizioni per farlo eaddirittura si potrebbe ancheravvisare un indebito arricchi-mento da parte dello Stato chepotrebbe dover restituire lesomme ricevute. Nessun timo-re, invece, per i soldi già ac-creditati sulla card dei lucaniche la sentenza fa salvi, comediritto acquisito.

Di qui l’opportuna cautela daparte dell’Avvocatura delloStato per la quale «perman-gono le perplessità di ordinecostituzionale già manifestatedal Consiglio di Stato in sede

cautelare». Anche aderendoall’interpretazione prospettatadai Giudici di I grado sussi-sterebbero ulteriori criticità,dal punto di vista della coe-renza con i principi della Co-stituzione ed anche con riguar-do alla normativa comunita-ria. «Sotto un primo profilo, ilGiudice erroneamente quali-fica quale entrata esclusiva-mente statale quella derivantedalle royalty. In effetti le ali-quote di prodotto sono attri-buibili solo in quota parte alloStato, per essere nella loro quo-ta più rilevante destinate agli

enti territoriali in cui si svolgel’attività estrattiva». Di conse-guenza attribuire risorse aven-ti una determinata destinazio-ne regionale ad un’altra re-gione, verrebbe a sacrificare idiritti delle regioni trascura-t e.

Ma sempre sotto il profilodelle imprese si potrebberoravvisare nella sentenza delTar del Lazio gli estremi di unillegittimo vantaggio competi-tivo ai danni di quelle estrat-tive. L’Avvocatura dello Statosolleva in tal senso «la dispa-rità di trattamento cui andreb-

bero incontro le imprese ope-ranti nel settore estrattivo, sot-toposte ad oneri cui non an-drebbero incontro quelle ope-ranti nel settore della rigas-sificazione, operanti nel me-desimo settore produttivo». Èchiaro che «l’eventuale esten-sione dei benefici ai residentinelle Regioni interessate da at-tività di rigassificazione, senzaalcun corrispondente aggravioper gli operatori di tale settore,costituirebbe un indebito edillegittimo vantaggio competi-tivo a beneficio di imprese giàoperanti in condizioni privi-legiate (quelle del settore dellarigassificazione)». Imprese chegià godono di remunerazionirelative all’attività regolata e alsistema tariffario, a fronte del-le imprese estrattive che nonrecuperano i costi di produ-zione. [l.ier.]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.09.2012 PAG. 10

Mercoledì 5 settembre 2012IV I

« TA R TA S S AT I »I CONTI DEL CAPOLUOGO LUCANO

IL SINDACO«Siamo poveri ma possiamo guardare alfuturo» sottolinea Santarsiero in unpassaggio della sua replica

IL PROVVEDIMENTOSì da Pd, Popolari Uniti, Dec, Socialisti, Mitrogruppo misto, Sel, «Con Santarsiero perPotenza» e «La Potenza dei Cittadini»

Passa il bilancio di tagli e aumentiIl Consiglio comunale di Potenza approva a maggioranza il documento finanziario

ANTONELLA INCISO

l Il bilancio di tagli, au-menti e riduzione della spesa èpassato. Il documento finan-ziario che vede tasse alle stelle,imposte in aumento e contra-zione dei finanziamenti statalisi è concretizzato. Dopo duegiorni di dibattito serrato, pre-se di posizioni e discussionianimate, il Consiglio comunaledel capoluogo ha approvato amaggioranza il provvedimen-to. In particolare, a votare fa-vorevolmente sono stati i con-siglieri del Pd, dei PopolariUniti, Dec, Socialisti, Mitrogruppo misto, Sel, lista “ConSantarsiero per Potenza”, lista“La Potenza dei Cittadini”. Vo-to contrario, invece, è statoespresso da Pdl, Molinari, Mpa-Lacerra e Fli. A maggioranza,dunque, il bilancio di previ-sione 2012 è diventato opera-tivo e si chiude per la partecorrente con una spesa com-plessiva di 90,2 milioni di euro,mentre in totale tocca una ci-fra molto più sostanziosa: 267milioni di euro. Ben 77 milionidi euro in più rispetto al prov-vedimento varato nell’annoprecedente. Eppure, a fronte ditanti soldi, l’atto finanziariodai potentini sarà sicuramentericordato come quello che haprevisto l’aumento dell’Imu ela conferma delle aliquotemassime per Tarsu e Irpef.Nonostante, questo, però, gliamministratori potentini lo di-fendono ed inprima linea inquesta difesac’è il sindacoS a n t a r s i e roche, ieri, nellareplica alla di-scussione, sot-tolinea come«i Comuni inItalia vivono il periodo peg-giore della loro storia» ma nel-lo stesso tempo hanno dimo-strato «di saper risparmiare».Una valutazione che vale an-che per il capoluogo.«Napolioggi sfora la spesa del per-sonale, noi non siamo in que-

sta condizione - dice il sindaco- Possiamo anche dimezzare lagiunta, ma al momento va benecosì e 10 assessori aiutano an-che a contenere la spesa.Dall’inizio del primo mandatoabbiamo 165 dipendenti in me-

no, 10 diri-genti, in me-no, abbiamoridotto i fittipassivi, perun totale di 6milioni dieuro in me-no- continua- Da 25 a 15 la

riduzione delle sezioni di scuo-le comunali, un altro milione emezzo in meno per il nostrobilancio, oltre 50 auto in meno,altro milione e mezzo di eurorisparmiato. 800mila euro ri-sparmiati svincolandoci daEquitalia. 3 milioni di euro in

più grazie alla lotta all’eva -sione». Passaggi che spingonoil primo cittadino a dire che«qualcosa in termini di esem-pio il nostro Consiglio comu-nale al Paese l’ha fornito». «Ilnostro bilancio per un terzo èfatto di investimenti - aggiunge- Siamo a “z ero” per i debitifuori bilancio pur trovandocispesso dinanzi a situazioni de-bitorie alle quali riusciamo aporre rimedio evitando pro-blemi superiori». Ma per San-tarsiero Potenza è «una cittàche tiene la schiena dritta»tanto che i dati «mostrano unacittà che cresce con il redditomedio procapite, prima cittàdel Mezzogiorno». In questoquadro, diversi sono gli im-pegni presi dall’Amministra -zione: dai trasporti ai rifiuti,alla viabilità. «Il nostro siste-ma del Tpl viene pezzo dopo

LA CITTÀNella foto unaveduta delcapoluogo. icui cittadini sivedrannoaumentare latassa legataall’Imu

.

Le altre notizieFISCO

Santarsiero sull’Imu«È caos amministrativo»n «La vicenda della possibile so-

vrastima del gettito Imu è laconferma del grande caos am-ministrativo nel quale sonostati messi i Comuni sia nel re-digere i bilanci sia nella lorogestione. È impensabile tocca-re il fondo sperimentale di rie-quilibrio, e le somme già desti-nate ai municipi, sulla base diprevisioni e valutazioni su cuici sono molte perplessità». Èquanto sostiene Vito Santar-siero, sindaco di Potenza e de-legato Anci alle politiche per ilMezzogiorno.Secondo Santar-siero «sarà sempre più neces-sario un autunno di battagliadei sindaci per attestare l’Imuinteramente ai Comuni edabolire il patto di stabilità».

«Il ruolo della città va rafforzato»Idee concordanti tra maggioranza ed opposizione sul futuro del capoluogo

L’ANALISIL’amministrazione: «Il

nostro bilancio per un terzoè fatto di investimenti»

TASSE

Effetti sui cittadiniPreoccupata Rcn «Preoccupazione per gli effetti

negativi che si riverseranno e,ancora di più ricadranno suicittadini di Potenza a seguitodelle politiche praticate e incorso di adozione da partedell’Amministrazione comu-nale» . È quella espressa da Ni-cola Magnella, segretario pro-vinciale di Rifondazione Co-munista. «Oltre all’aumentodelle tasse, previste nel docu-mento di bilancio 2012, risultaallarmante l’assoluta mancan-za di proposte per il migliora-mento dei servizi - dice Ma-gnella - la tutela dei beni comu-ni, il risanamento finanziariodell’ente che detiene un prima-to assoluto: è la città più inde-bitata del Sud. Siamo di frontead un gruppo, espresso in par-ticolare dal Pd cittadino, chedirige in maniera estranea allasituazione di difficoltà che vi-vono i cittadini».

l Una lunga discussione. Quel-la sul bilancio in Consiglio co-munale è stata una discussionelunga ed articolata. Dopo gli in-terventi della seduta di lunedì, in-fatti, la discussione è andataavanti anche ieri. In particolare,perGiuseppe Molinari (coordi -natore gruppi opposizione) la di-scussione sul bilancio di previ-sione «che si tiene a settembre èstata kafkiana e conferma quellacrisi che la politica sta vivendo».«Con la politica del rigore, delleimposte che aumentano sempre ecomunque non si va da nessunaparte - dice Molinari - Nel bilanciouna voce che mi colpisce sempremolto sono i residui attivi: 50 mi-lioni sono tanti, ma se si tratta diuna cifra inesigibile o che comun-que non si riuscirà ad otteneremai, è bene che la città lo sappia.

Trasporto pubblico: scale mobilisottoutilizzate, autobus vuoti,“littorina” metropolitana vuota,il tutto per una spesa di oltre 12milioni di euro. Perché non si rie-scono e intercettare le 25mila autoprivate che giungono da fuori cit-tà con i mezzi pubblici? Sui tra-sporti bisogna continuare a di-scutere e fare una riflessione se-ria. Riguardo all’Acta vanno al-largate le competenze, penso alverde pubblico per esempio». Asottolineare «le difficoltà delleAmministrazioni locali a causacon poderosi tagli dello Stato» èSergio Potenza (Pu). Bene ha fat-to l’assessore a cercare di abbat-tere le spese - afferma Potenza -Nel 1997 questa Amministrazioneha visto la nomina di 25 dirigenticon una spesa del personale cheper anni è risultata essere una

delle voci più importanti. I tra-sporti hanno un incidenza in au-mento di 1.440mila euro, un va-lore onestamente rilevante. Forsesi poteva intervenire un attimoprima per tentare di ridurre i co-sti sostenuti - conclude - Per il 2012riguardo all’Imu, non abbiamopossibilità di intervenire, ma nel2013 l’impegno sarà quello di ri-durre l’importo dell’imposta, an-che se il tutto sarà sotteso allasituazione finanziaria che in quelmomento staremo vivendo». Sal -vatore Lacerra (Mpa) ribadisceche «rafforzare il ruolo di Potenzaè imprescindibile altrimentil’agonia del capoluogo sarà irre-versibile. È il momento che la cit-tà si ripieghi sulle sue necessità».«La città stenta a ottenere il ri-conoscimento che le compete. Ri-durre comitati di quartiere, as-

sessori, dirigenti. I nostri sugge-rimenti, sono rimasti inascoltaticosì come quelli sui Pisus - pre-cisa Lacerra - Registro alcune lucirappresentate dal Piano struttu-rale metropolitano nel quale peròil ruolo della città di Potenza restamarginale. Perché continuiamo arealizzare scuole quando quelleche abbiamo siamo costrette achiuderle per mancanza di alun-ni, qualcosa non funziona. Laquestione è anche di tipo morale:la biblica divisione del mantello èpossibile solo se quel mantello losi ha. Oggi stiamo dividendo coseche non abbiamo addossando lespese sulle spalle dei nostri figli,di un debito del quale loro nonsono responsabili. Quando si faràla sintesi delle proposte e dei sug-gerimenti che produciamo? Recu-perare il massimo dall’Imu invece

di pensare alla Tarsu impone aiproprietari di seconda casa unonere eccessivo. Non era possibilepensare a una riduzione dell’Imuper le giovani coppie?». Ultimo adintervenire è stato GianpaoloCarretta (Pd) secondo cui «la re-lazione dell’assessore Pace è og-gettiva». Questo Bilancio costitui-sce uno spartiacque. Potenza 2020ha delineato le strategie future

della nostra città: opere infra-strutturali, Piano strutturale me-tropolitano - afferma - La proget-tualità, l’idea città c’è. Potenza cit-tà comprensorio, non competitivodelle città dell’hinterland ma in-tegrativo del territorio. A livellodi rifiuti, trasporti, sanità svolgeun ruolo sovraccomunale, unruolo strategico nella comunitàregionale». [a.i.]

LA SEDUTA Un momento del consiglio comunale

POTENZA CITTÀ

pezzo, ma non può che esserecosì - sostiene il primo cit-tadino - Dobbiamo fare unabattaglia perchè nei 200 mi-lioni di euro della Potenza –Foggia vi è la necessità chevenga ricompreso lo sdoppia-mento del binario Fal fino adAvigliano Scalo». E se sul fron-te dei trasporti il primo cit-tadino si sofferma anche sullescale mobili che, a suo dire,«devono rimanere gratis» inmateria di rifiuti l’obiettivo è«un rafforzamento della rac-colta differenziata», così comemerita attenzione la viabilitàrurale. Nella lunga relazione,però, non poteva mancare ilriferimento all’Imu che, il sin-daco, assicura sarà ridotta.L’anno prossimo come sostie-ne l’assessore comunale al bi-lancio, Pace, forse. E solo per leseconde case.

«Posso prendere l’impe gnoper l’abbattimento futurodell’Imu - evidenzia il sindaco -In Italia su 9mila enti solo 50fanno bilanci sperimentali,una sfida che portiamo a ter-mine, un bilancio sperimen-tale che l’anno prossimo cideterminerà un utile che l’an -no prossimo sarà quantifica-bile in 2 milioni di euro, con unabbattimento dell’Imu che sa-rà dell’uno per mille, portan-dolo per le seconde casedall’1.06 allo 0,96. Abbiamoscollinato, possiamo guardareal futuro in maniera più se-rena - conclude il primo cit-tadino- possiamo guardareavanti, abbiamo eliminato al-cune incertezze, siamo poverima possiamo guardare al fu-turo». Sì potentini poveri manon certo felici di pagare tantet a s s e.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.09.2012 PAG. 11

Mercoledì 5 settembre 2012 31

MateraREDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Il coordinatore cittadino di Fli, Giuseppe Olivieri, chiede al Comune

«Per l’allargamento del matrimonio alle coppie gay servirebbero leggi dello Stato»

«Regolarizziamo le coppie di fatto»Il segretario cittadino di Fli, Olivieri, chiede al Comune di istituire il Registr o

L’INCIDENTE

Cinque feriti all’ospedale di Matera dall’impatto tra una Fiesta e una Mercedes

Scontro frontale in via Annunziatella

GUARDIA DI FINANZA

Nuovo comandanteDALL’ ° SETTEMBRE , il Colonnello Pantaleo Cozzoli è il nuovoComandante Provinciale della Guardia di Finanza di Matera.

Succede al Col. EliaCarmelo Pallaria, il qualeha ricoperto il prestigiosoincarico dal mese di luglio2010.

Il Col. Cozzoli, che staeffettuando le visite di pre-sentazione ai rappresen-tanti delle istituzioni politi-che, militari e religiose del-la provincia, proviene dalCentro Addestramento diSpecializzazione Guardiadi Finanza Orvieto, doveha ricoperto l'incarico diCapo di Stato Maggiore.

L'alto Ufficiale, nativo diBisceglie (BA), ha 51 annie nel 1983 ha conseguitola laurea in Economia eCommercio presso l'Uni-versità degli Studi di Bari.

Promosso al grado di Colonnello dal 1° gennaio 2011, nel corsodella carriera l'Ufficiale Superiore ha retto diversi Comandi di re-parti operativi, quali quelli della 2^ Compagnia G.di F. di Brindisi,del Gruppo Operativo Antidroga del Nucleo Regionale Polizia Tri-butaria G.di F. Bari, del Gruppo Interprovinciale di Investigazionesulla Criminalità Organizzata G.di F. Bari e del Nucleo ProvincialePolizia Tributaria G.di F.Foggia.

In tali incarichi ha maturato esperienze operative in materia diaccertamenti e verifiche fiscali, contrasto alla criminalità organiz-zata e al riciclaggio, al traffico di sostanze stupefacenti, nonché inmateria di accertamenti patrimoniali e misure di prevenzione an-timafia.

La famiglia di Anna Rosa Fontana crea un’associazione

«La violenza non vincerà»

SCONTRO frontale in via Annunziatel-la,cinque feritietantidisagi allacirco-lazione. La “confluenza anomala”di viaMarconi su via Annunziatella miete al-tre vittime d'incidenti. Un botto secco,senza frenata ha allarmato viandanti eavventori dei due bar (Valentino e Civi-co 2) vicino al luogo dell'impatto fron-tale tra una mercedes e una Ford Fie-sta. E' accaduto ieri mattina verso ledieci quando una Ford Fiesta grigiatentava di immettersi su via Annunzia-tella, proveniente da via Marconi (altez-zza della benzina Q8), per continuareverso viaLucana ma idue mezzisi sonoscontrati frontalmente. Dalla merce-des, occupata da due adulti e due bam-bini, l'autista è uscito prontamente dal-l'auto, mentre la donna seduta al suofianco ha afferrato una bambina e l'haportata in Ospedale fermando un'altaauto che prontamente gli ha offertosoccorso. Sul luogo sonoaccorsi i sani-tari del 118 chehanno portato le primecure alla guidatricedella Ford traspor-tandola insieme all'autista e all'altrobambino della mercedes in ospedale. Almomento non si conosce l’entità dei fe-riti madre e figlia, mentre gli altri tresono di natura lieve. Lavoro straordi-nario peri Vigili Urbani diMatera, per-

ché l'orario e la centralità dell'incidenteha suscitato tanta curiosità ed ovvia-mente il traffico ha subito ingorghi inun punto in cui l’intervento di chi debbaripensare ad una confluenza da destra

assurda che puntualmente miete inci-dentienonsi puòattenderecheciscap-pi qualcosa in più per porre rimedio alpiù presto, magari con una rotonda.

Renato Carpentieri

La mercedes sullo sfondo e la fiesta in primo piano

IL RICHIAMO ai temi di stretta at-tualità, dopo il botta e risposta a di-stanza tra Nichi Vendola e RosyBindi, coinvolge anche Matera. Ilcoordinatore cittadina di Futuro eLIbertà, infatti, lancia un appelloaffinchè anche la città dei Sassi sidoti di un registro delle coppie difatto.

«Dopo il coraggioso segnalelanciato dall'AmministrazioneComunale Milanese, in tema diequiparazione dei diritti civili -scrive in una nota - ritengo utile enecessario che anche a Matera siapra un dibattito sereno, moder-no e senza imbarazzi di natura eti-ca od ideologica, per confermarela nostrapredisposizione - in qua-lità diCittà diPace eDiritti Umani- alla accoglienza ed alla egua-glianza, onde ridurre lo “Spread”tra Mezzogiorno d'Italia ed Euro-pa sul tema della Convivenza Civi-le fra due persone. In buona so-stanza, non intravedo alcuna ra-gione ostativa all'apertura nelNostro Comune - che è il Comunedi tutti i cittadini - del “Registrodelle coppie di fatto”.

Olivieri analizza gli argomentiche in queste ore trovano spaziosulle prime pagine dei quotidianiitaliani tracciando, comunque,una netta distinzione su alcuniaspetti.

«Innanzitutto - aggiunge-biso-gna tener presente che il tema del-le Unioni Civili, eventualmenteiscritte all'anagrafe familiare delComune, è diverso da quello del-l'allargamento del Sacro vincoloMatrimoniale alle coppie dellostesso sesso, per il quale, fra l'al-tro,servirebbero delleLeggidelloStato». Il gap fra nord e sud passa,ovviamente, anche dallo statuseconomico dei componenti la cop-pia.

«Bisogna considerare le condi-zioni socio-economiche dell'at-tuale sistema, soprattutto nel SudItalia: e cioè la impossibilità mate-riale per molte persone di poter af-frontare il matrimonio classico -

nelquale credo fermamente - ora-mai attestatosi apieno titolo nellaclassifica degli investimenti per iquali ènecessario ricorrereadunmutuo bancario.

Io appartengo alla sfortunata“X Generation”; a quella fascia dietà compresa fra i nati del '75 equelli dell'85, ai quali tutto è pre-cluso. Siamo quella generazione acui tocca pagare per gli erroricommessi da altri; siamo coloroche non vedranno pensione, chenon entreranno nel mondo del la-voro a pieno regime prima dei 40anni; siamo i “Bamboccioni” chespesso , e non per scelta, anche seci fa molto piacere, siamo obbliga-ti ad alloggiare con la famiglia diorigine, perché è l'unico ammor-

tizzatore sociale ancora in piedi».La soluzione, secondo Olivieri, ri-spetterebbe i diritti dei cittadini enon inciderebbe in alcun modonelle casse comunali.

«Quello che chiediamo e che me-riteremmo, è una piccola riformaa“costo zero”per andare incontroa diritti elementari ed ammini-strativi che altri Paesi, e con Go-verni sia Repubblicani che Socia-listi, hanno già archiviato, dando-li per scontati. La mia generazio-ne chiede che il sentimento fra duepersone, conviventie maggioren-ni, possa essere riconosciuto dalComune di appartenenza, per ac-cedere ai diritti riservati fin quisolo alle famiglie tradizionali».

[email protected]

LA parola d’ordine è: denunciare.Mai abbassare la testa davanti al-le molestie; èquesto il messaggioche l’ A.Mat.A.S. (Associazionematerana anti stalking) creata inmemoria di Anna Rosa Fontanada sua sorella Antonella che lapresiederà. «Per non lasciare chequella tragedia lasci solo il silen-zio dietrodi se’ - spiega - noi fami-liari abbiamo voluto renderleomaggio dando vita ad una realtàche avrà tra gli scopi principaliquello di sensibilizzare soprat-tutto igiovani al rispetto dei temidi genere ma soprattutto di com-battere la violenza contro le don-ne che, nel caso di mia sorella, si èconclusa tragicamente».

L’esperienza è mutuata suquella dell’associazioneA.TOR.A.S.-ONLUS di Torinoche dal 2010 opera nel capoluogopiemontese intervenendo anchesulla formazione dei soci volonta-ri che seguono le attività.

Spiega la presidente TizianaBeraudi: «La sensibilizzazionedella comunità è molto importan-te. Tra il 2009 e il 2010 abbiamoregistrato un boom del fenomenodello stalking; oggi sembra ci siauna riduzione ma solo perchè c’èpaura a denunciare perchè man-ca la fiducia nelle autorità. Nellanostra città - aggiunge - grazie adun’intesa con i Nuclei di prossi-mità della Polizia municipale levittime sono ben seguite e ascol-tate. Per contribuire allo snelli-mento delle procedure la nostraassociazione procede alla scre-matura dei singoli casi. Mi stupi-sce ad esempio - precisa - che nelcaso di Anna Rosa Fontana non sisia proceduto all’ammonimento eche non sia stata ospitata in un

luogo protetto».Il 26 novembre l’associazione

materana organizzerà un conve-gno sui maltrattamenti alle don-nee sullo stalking alquale sipre-vede prendano parte esperti delsettore.

Da oggi, intanto, AntonellaFontana sarà a Torino dove in-contrerà i vertici dell’Atoras percomprendere metodologie e mec-canismi di gestione.

«Sono convinta - conclude laFontana - che una maggiore at-tenzione econoscenza sutemi co-me questo, contribuirebbe acam-biare la cultura di una comunità,il modo di pensare e comportarsianche delle giovani generazioni.I nostri figli devono guardare alfuturo con senso della giustizia edel rispetto».

[email protected]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.09.2012 PAG. 12

Mercoledì 5 settembre 2012VI I

Manifesti funebrispunta una tassaanche per l’urgenza

SANDRA GUGLIELMI

l « L’importante è che semuori me lo dici prima». Al-do, del famoso trio Aldo, Gio-vanni e Giacomo trae la suadivertente e insensata mo-rale dall’aforisma «Il leone ela gazzella», da lui ricordato eraccontato, in maniera ap-prossimativa e pasticciata, aClara, una ragazza appenaincontrata, nel film Così è lavita. Il nonsense, come ac-cade purtroppo spesso in Ita-lia, calza a pennello alle af-fissioni dei manifesti mor-tuari, per i quali il legislatoreescluse inizialmente, con ildecreto legislativo 507 del1993 il pagamento dei dirittid’urgenza, per poi fare re-tromarcia con la risoluzioneministeriale 6126 del 28 set-tembre 1994, in cui si davacampo libero a quella chepotrebbe essere definita unavera e propria «tassa sullamor te».

Tra le tante cose che gliutenti pagano senza neppureaccorgersene: alla correspon-sione di una maggiorazioneper l’affissione dei manifestifunerari nel giorno della con-segna o nelle ore notturne, inun momento della vita par-ticolarmente doloroso, non facaso davvero alcuno, ma nes-suno ne è esente. A meno che,48 ore prima che avvenga ildecesso, per evitare l’a s s u rd otributo, la persona che devemorire, o un suo congiunto,comunichi agli uffici comu-nali preposti la prossima di-partita e prenoti per tempol’affissione del necrologio. Suquello che è un tributo che fasorridere, anche e soprattut-to per come la norma è ar-ticolata, poiché spiega, ad un

l Nell’ipotesi in cui l’af fissio-ne sia richiesta per il giorno incui è stato consegnato il mate-riale da affiggere, ovvero per leore notturne dalle 20 alle 7 o neigiorni festivi sarà dovuta la mag-giorazione del 10% del diritto,debitamente ridotto alla metà;mentre il minimo per ciascunacommissione previsto dalla nor-ma troverà invece applicazionesolo nel caso in cui per l’attua -zione del servizio l’ap p l i c a z i o n edella relativa tariffa condurreb-be alla riscossione di importi in-feriori a quello sopra indicato.Così scrive il Ministero. A que-sto punto sorgono un paio didubbi. È possibile che ci sianomanifesti mortuari che non ri-chiedano urgenza d’af fissioneesaurendosi il momento del fu-nerale entro poco più di 24 ore?Inoltre, il Ministero delle Finan-ze ha, con il regolamento, stra-volto il Dgl, e mettendo da parteil comma 9 dell’art. 22 che esclu-deva dalla maggiorazione il ma-teriale non di carattere commer-ciale, ha inserito la maggiora-zione per i necrologi. Perché?

COSA DICE IL MINISTERO

I necrologie le ragionidel «surplus»

certo punto, che esso è do-vuto «nell’ipotesi» dell’ur -genza dell’affissione, ipotesiche è la regola in caso di unevento luttuoso, i comuninon si comportano tutti nellastessa maniera: c’è chi, comePotenza e Avigliano, in os-sequio alla risoluzione mi-nisteriale, ha inserito nelproprio regolamento comu-nale la tassa, chi come Melfi eLavello ha, sempre rispettan-do la normativa, trovato ilmodo per escluderla e non lafa pagare da anni, e chi, comea Filiano, fa pagare nono-stante siano le ditte di ono-ranze funebri a dover ap-pendere i manifesti da sé,nonostante la legge escludada alcun pagamento per leautoaffissioni in questo cam-p o.

Una vera e propria giunglain cui a farne le spese sono icittadini, su cui si scaricano icosti, di quei comuni nei qua-li il diritto d’urgenza viene

preteso rifacendosi alla nor-mativa nazionale, che, pur-tuttavia, non ha il pregio del-la chiarezza e lascia dubbi inmerito (come spiegato nelpezzo a lato), perché fa tra-pelare la balzana idea che imanifesti funerari possanocontenere (l’unica spiegazio-ne che individuiamo alla co-struzione della norma) con-tenuti commerciali.

Inoltre, esaurendosi il mo-mento del funerale entro po-co più di 24 ore, quella cheviene definita «ipotesi» d’af -fissione entro il giorno dellaconsegna, non è una remotapossibilità, ma la regola.Quindi almeno 25 euro a luttoper le casse comunali, oltrenaturalmente al costo dei di-ritti di affissione ridotti, pe-rò, del 50%.

L’ennesima inammissibletassa imposta ai cittadinisempre più tartassati in unperiodo in cui le tasche ri-sultano vuote. Vuotissime.

DIRITTO DI REPLICA MARIAROSARIA COLANGELO DIRETTRICE DEL CENTRO ESTIVO «ALTRI MONDI»

Niente posto per la disabile«C’è un regolamento»

I NOSTRI SOLDIUN BALZELLO «NASCOSTO»

le altre notizieEMERGENZA INCENDI

Il Wwf scrive alla Regione«Vietare la bruciatura di stoppie»n Il Wwf torna a chiedere alla Regione di vieta-

rela bruciatura delle stoppie, «pratica non solopericolosa ma oramai obsoleta ed antiecono-mica, che provoca gravissimi danni alla sta-bilità dei suoli e alla loro fertilità, al paesaggio,al patrimonio boschivo e alla fauna selvatica».Secondo il Wwf anche quest’estate questa ope-razione ha contribuito notevolmente ad incre-mentare il numero di incendi che ha inflittogravissimi danni al patrimonio naturale.

SCUOLA

Lezioni al via il 17 settembrein tutti gli istituti secondari di II gradon Una strategia condivisa con i dirigenti scolastici

con un avvio delle attività scolastiche per tuttegli istituti secondari di secondo grado fissato nel17 settembre. Uniformare l’inizio delle lezionipermetterà infatti una migliore organizzazionedel trasporto pubblico scolastico sul territorio,nonchè un’ottimizzazione delle spese di gestio-ne degli edifici». Lo ha annunciato il presidentedella Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, amargine dell’incontro con i dirigenti scolasticisvoltosi ieri a Potenza.

L’ATTESA PER LA NUOVA PIAZZA PREFETTURA

CANTIERE In dirittura d’arrivo i lavori della piazza più importante della città [foto Tony Vece]

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AFFISSIONI Manifesti funebri a Potenza [foto Tony Vece]

EMANUELA FERRARA

l Ieri la Gazzetta ha pubblicato la lettera deigenitori di Sara, ragazzina disabile non am-messa in un centro estivo. In particolare si fariferimento al neonato «Altri Mondi» direttodalla dott.ssa Mariarosaria Colangelo, attaccataa più riprese dai genitori della piccola inquanto, secondo loro, responsabile dell'esclu-sione ingiustificata di Sara.

La direttrice, sentita dalla Gazzetta, ha chia-rito la sua posizione e quella dell'intero staff delcentro estivo. Purtroppo la situazione è moltodelicata e va trattata con grande attenzione ed èquindi giusto sentire anche la versione deiresponsabili del centro estivo. L'esclusione diSara è tutt'altro che ingiustificata stando alleparole della direttrice, che insieme al suopersonale si è premurata di accogliere la ra-gazzina per un giorno di prova, nonostante Sarasuperasse l'età massima consentita dal rego-lamento del centro che prevede attività perbambini dai 4 ai 14 anni. Alla fine della giornata

la dott.ssa Colangelo faceva presente ai genitoridi Sara che purtroppo l'esito della prova eranegativo e che il centro «Altri Mondi» nonpoteva accogliere la figlia per evidenti dif-ficoltà. «Il giorno successivo – dichiara ladirettrice – mi vedo arrivare comunque ilmezzo che accompagna la piccola e sono statadunque costretta a bloccarlo, assicurandomiperò, che il pullmanino rimanesse all'ombra econ il condizionatore acceso fino all'arrivo dellamadre e non al sole come la stessa madredenuncia nella sua lettera». Fa appello al re-golamento, la responsabile del centro estivo, perspiegare la mancata accoglienza di Sara. «Se-condo le nostre regole possiamo iscrivere bam-bini disabili solo se accompagnati ed assistiti dapersonale qualificato, figura questa che devenecessariamente essere a carico delle famigliesia come scelta che come compenso. In quantola nostra cooperativa non a scopo di lucro,essendo completamente privata, non può dicerto accollarsi anche questi costi. Secondol'intero staff di Altri Mondi – continua la

dott.ssa Colangelo – il tipo di disabilità di Saranecessitava di un'assistenza continua e costanteche solo una persona qualificata poteva dar-le».

La responsabile del centro si dichiara infineamareggiata per le parole della madre di Sara,anche perchè da sempre impegnata nel socialeed in particolare sempre in battaglia per ognitipo di integrazione. Integrazione, proprio que-sta la parola chiave, altrimenti anche un centroestivo rischia di diventare un parcheggio.

R AG A Z Z I Un centro estivo

POTENZA CITTÀ

MACCHIA ROMANA IL RAGAZZO IN SELLA ALLO SCOOTER È IN OSPEDALE

Due auto e una motocoinvolte in un incidenteFerito il motociclista

l Incidente stradale, ieri sera alle 18, a rione Macchia Romana(nella foto di Tony Vece). Coinvolte due automobili (una RenaultClio e una Lancia Lybra) ed uno scooter. Ad avere la peggio il ragazzoin sella alla moto, trasportato all'ospedale San Carlo dal personaledel 118 giunto sul posto insieme alla polizia locale che stabilirà ladinamica dell'incidente. Le conseguenze per il «centauro» potevanoessere molto più gravi a giudicare dallo scenario dell’i n c i d e n t e.

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.09.2012 PAG. 13

Mercoledì 5 settembre 2012 I IXMATERA CITTÀ

CRISI INDUSTRIALEUN ALTRO COLPO AL TERRITORIO

LO SCENARIOL’impresa produce mattoni e travetti perl’edilizia e ora denuncia difficoltà finanziariee un ridimensionamento dell’organico

L’A LT E R N AT I VASi paventa il subentro di un nuovogruppo che possa rideterminare assettie organizzazione produttiva

Valdadige, spettro licenziamentiL’azienda è in difficoltà finanziaria. Si sta cercando una soluzione per i dipendenti

EMILIO SALIERNO

l È da due giorni che i sin-dacati battagliano con l’aziendanella sede di Confindustria. Inballo ci sono oltre 50 posti dilavoro, quelli della Ila Valdadigedi Matera, che produce mattoni etravetti per l’edilizia. L’i m p re s adenuncia difficoltà finanziarie esi paventa un ridimensionamen-to dell’org anico.

Alla Valdadige è stato già ri-dotto il ritmo produttivo, in at-tesa di capire come uscire dalledifficoltà che impediscono dimandare avanti in maniera com-pleta l’attività industriale. Insom-ma, siamo co-munque di fron-te ad un’altrabattuta d’ar re-sto del sistemaproduttivo delnostro territo-r i o.

La possibilevia d’uscita aquesta nuova crisi, stando ai sin-dacati, è che un’altra aziendasubentri acquisendo l’i m p i a n t o.È la soluzione che porterebbe aduna «scomposizione» dell’azien -da Valdadige da cui verrebbefuori una nuova società per ri-determinare assetti e organiz-zazione produttiva.

Ieri sera, intanto, è stata con-vocata l’assemblea tra sindacati elavoratori per valutare questipossibili scenari. C’è molta agi-tazione, naturalmente, tra le mae-stranze e nei giorni scorsi moltidegli operai si sono radunati sot-to la sede di Confindustria at-tendendo novità dal confrontocon l’azienda voluto dai sindacatim at e r a n i .

La storia dello stabilimentoValdadige di Matera, almeno ne-gli ultimi tempi, è costellata dap ro bl e m i .

Nel 2009 la cassa integrazioneordinaria, della durata di 13 set-timane, motivata con la crisi delsettore delle costruzioni e allo

smaltimento di laterizi e travettistoccati nello stabilimento. Lostop della Ila Valdadige, già dueanni fa, confermò la crisi delcomparto delle costruzioni e delleopere pubbliche.

A marzo dello scorso anno,invece, per alcuni giorni si bloc-carono le attività lavorative dellostabilimento di Matera, a causadi una colata di fango che siriversò nello stabilimento per lepiogge intense di quel periodo.L'azienda è ubicata nella zona diVenusio, a ridosso della stradastatale 99 per Altamura, in uncapannone di circa 6500 metriq u a d r at i .

L'allag amentocostrinse la socie-tà a sospendere laproduzione e acollocare i lavora-tori in cassa in-tegrazione. In se-guito, i tecnici delComune, dell'A-nas e del Consor-

zio di bonifica avviarono i lavoridi ripristino e di bonifica del-l'area per consentire ai lavoratoridi tornare regolarmente in azien-da, evitando altre conseguenzepesanti al ciclo produttivo dellaValdadig e.

Una tragedia ben più pesanteinteressò l’azienda nel 2011. Unodei dipendenti, Francesco PaoloMorcinelli, di 53 anni, perse lavita travolto da un cancello si-tuato nel perimetro dello sta-bilimento. Un dramma che ri-lanciò nel Materano il problemadelle morti sul lavoro.

E la Valdadige è stata spessonell’occhio del ciclone per leemissioni dello stabilimento, do-po le segnalazioni da parte deicittadini di cattivi e persistentiodori di acido misto a gas chespesso si propaga sino al centrostorico di Matera.

Una questione, tuttavia, rispet-to a cui l’azienda ha sempresottolineato l’estraneità dellapropria attività produttiva.

S TA B I L I M E N TOLa Ila Valdadigedi Matera.Nella zonadi Venusioproducemattonie travettiper l’edilizia.È stato giàridottoil ritmoproduttivo,in attesadi capire comeuscire dalledifficoltà cheimpedisconodi mandareavanti in manieraregolare l’attività[foto Genovese]

PROMOZIONE DEL TERRITORIO OPERATORI NAZIONALI E EUROPEI A CONFRONTO SINO A DOMANI

La Borsa del turismo ruraleTrenta buyer italiani e stranieri invitati dal Gal Bradanica

LA RASSEGNA QUADRUM: L’OBIETTIVO È DI SUPERARE I 40 MILA VISITATORI DELLO SCORSO ANNO

Al via «Matera è fiera»partecipano 160 espositori

IN PIAZZASi inauguraoggila terzaedizionedi “Materaè fiera”organizzatadalla societàmateranaQuadrum

le altre notizieSINO AL 15 SETTEMBRE

Lavori di rifacimentodella segnaletica stradalen Sono iniziati lunedì i lavori di

rifacimento della segnaleticastradale verticale ed orizzonta-le. Lo rende noto l’assessore aiTrasporti, Sergio Cappella.Partiti dal borgo La Martella ilavori, che si svolgono nelle orenotturne per ridurre i disagi aicittadini, saranno estesi a tuttala città. Particolare attenzionesarà riservata agli attraversa-menti pedonali dinanzi a tuttigli istituti scolastici al fine ditrovarsi pronti all’aper turadell’anno scolastico previstaper il 17 settembre. La chiusuradei lavori, infatti, è prevista peril 15 settembre.

ITIS PENTASUGLIA

Training gratuitiper gli insegnantin Oggi e domani, all’Itis Pentasu-

glia, training gratuiti a favoredei docenti degli istituti tecnicisuperiori. Gli argomenti trat-tati nelle giornate formative ri-guarderanno l’utilizzo del sof-tware di programmazione e su-pervisione dei Plc.

PDL, SENATORE LATRONICO

Nuove soluzioniper la spending rewiewn La proposta per la riorganizza-

zione delle Province in Basili-cata che il governo regionaledovrebbe predisporre e presen-tare al governo nazionale comeprevede la spending review, do-vrebbe essere l’occasione perproporre un assetto istituzio-nale che punti a qualificare iservizi e provi a raggiungererisultati di riduzione/ raziona-lizzazione della spesa pubblicare gionale”. Lo ha dichiarato ilsenatore del Pdl, Cosimo Latro-nico. “Sperimentare soluzioniinnovative e qualificate - secon-do Latronico - dovrebbe esserel’occasione per la Regione Ba-silicata per rivedere il suo as-setto istituzionale, renderlopiù adeguato alle necessità delterritorio e proporlo sul tavolodel governo nazionale per di-fendere il ruolo delle provincelucane».

l Danesi, francesi e ungheresi, maanche le regioni italiane alla Borsa delTurismo Rurale organizzata dal GalBradanica, Apt Basilicata e Piot “Fe u d iFe d e r i c i a n i ”. Parte infatti a Matera,con l’arrivo di 30 buyer, la secondaedizione della “Borsa del Turismo Ru-rale di Basilicata” organizzata e gestitain co-marketing dai tre enti regionali.L’evento, che è stato progettato in for-mula itinerante, prevede un “educatio -nal tour” di conoscenza dei territoricoinvolti, due workshop tra la domandae l’offerta turistica, oltre a momenti diriflessione e dibattiti sull’evo l u z i o n edella domanda turistica con particolareriferimento al turismo rurale edell’esperienza e a degustazioni e per-corsi enogastronomici in location d’ec -ce zione.

Dal 3 al 6 settembre Matera e la suacollina con gli antichi e suggestivi bor-ghi dell’area del Gal Bradanica, insieme

al Parco Murgia ed all’Oasi naturali-stica di San Giuliano, saranno visitatidai responsabili commerciali di Cral eagenzie di viaggio di diverse regioniitaliane, ma anche da tour operatordanesi, francesi ed ungheresi partico-larmente interessati al prodotto Basi-licata legato alla ruralità e ad un tu-rismo che si posiziona sui segmentinatura – cultura. Dopo il workshop del6 settembre, che si terrà a Miglionico apartire dalle ore 9,30 all’hotel ristorante“il Ritrovo del Cima”, l’evento si spo-sterà nel potentino con la visita alleDolomiti Lucane, al Parco della Gran-cia, al castello di Lagopesole e in altricentri dell’area Piot “Feudi Federicia-ni”.

«La Basilicata – ha dichiarato il pre-sidente del Gal, Leonardo Braico – èfinalmente entrata nell’imma ginariodella domanda turistica, come nuova edaccattivante destinazione». [e.p.]

Fiera campionariaC’è anche un seminario

sul piacere di leggereNella sala convegni della fiera

campionaria il Centro logopedi-co-psicopedagogico Imparola incollaborazione Anastasis e GiuntiScuola terrà alle 19 un seminariodal titolo: “Il piacere della lettura.I diversi modi di leggere, quandouna scarsa motivazione alla lettu-ra nasconde delle difficoltà”. Par-teciperanno all’incontro il prof.Giacomo Stella, componente delComitato tecnico-scientifico perl’attuazione della legge 170 dell’8ottobre 2010, fondatore dell’As -sociazione italiana dislessia e di-rettore scientifico SOS Dislessia,e la senatrice Maria Antezza, giàfirmataria di un disegno di leggesulla dislessia. [c.cos.]

l Si inaugura oggi la terza edizionedi “Matera è fiera” organizzata dallasocietà materana Quadrum e in pro-gramma fino al 9 settembre in piazzadella Visitazione. Alle 17, per il tagliodel nastro, saranno presenti i verticidelle istituzioni, autorità militari ereligiose, esponenti del mondo im-prenditoriale, che inaugurerannol’evento fieristico che quest’anno vedela presenza di 160 espositori. «Perquesta edizione l’obiettivo- ha dettoFranco Braia amministratore dellaQuadrum- è quello di battere il recorddella 40 mila presenze registrate loscorso anno. Un obiettivo che puòcontribuire a portare fiducia in unafase difficile dell’economia. Abbiamolavorato con impegno agli allestimentidegli stand e per attrezzare l’a re adestinata agli enti locali e alla stampa,con l’intento di dare a Matera unavetrina che contribuisca ad allargarele opportunità di crescita delle azien-de, per le quali l’evento fieristico rap-

presenta un efficace strumento pro-mozionale. Tra le aziende, c’è, infatti,la consapevolezza che questo appun-tamento rappresenta un momento im-portante che dà a tutti la possibilità difarsi conoscere, promuovere i propriprodotti e dare visibilità alle proprieattività imprenditoriali. Particolareattenzione è stata rivolta anche agliallestimenti dedicati agli enti locali eall’area riguardante l’informazione ela comunicazione». Il presidente della

Camera di commercio, Angelo Tor-torelli dice che «”Matera è fiera” è unevento importante per promuovere ilterritorio e l’economia locale in unfase difficile per la crescita e perl’occupazione, ma che può stimolareinteressi e collaborazioni per guar-dare con fiducia e impegno alla ri-p re s a » .

L’ente camerale partecipa all’eve n t ocon un proprio spazio informativo.

[c.cos.]

PERCORSO DIFFICILENuovi problemi dopola cassa integrazione

degli anni scorsi

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.09.2012 PAG. 14

18 Mercoledì 5 settembre 2012

IL Palazzo di giustizia di Potenza, a destra e sinistra gli agenti della Questuraaccorsi sulla scena dell’assalto di venerdì pomeriggio in via Martin Luther King

Assalto al cantiere di Macchia Romana: a Potenza si teme l’inizio di una nuova stagione di attentati

Lo «sfregio» per dare un segnaleLe condanne di luglio e il fattaccio come nel 2008, dopo la sentenza basilischi

24 Ore in Basilicata

POTENZA - Adesso il timore è chequanto accaduto venerdì scorso siasoltanto il primo di una nuova seriedi attentati e gesti intimidatori, co-me quelli che anniorsono, inperiodiparticolari, hanno colpito aziende eimprenditoridel capoluogoedintor-ni.

Dopo la svolta impressa nelle inda-gini sui responsabili dell’agguatonel cantiere del San-toro group di Mac-chia Romana colpassaggio in caricoall’antimafia, chehaacceso subitoiri-flettori sui sommo-vimenti negli am-bienti del crimineorganizzato, pren-de consistenza l’ipo -tesi di un messag-gio indirizzato nonsolo al titolaredell’impresa di co-struzioni di San Ni-cola di Pietragalla,ma a un più vastopubblico di potenziali bersagli di fu-ture richieste estorsive.

Andrebbe spiegata in questo modola scelta di un tempismo altrimentidifficile dagiustificare, conquei col-pi esplosi sulla Mercedes Slk 200 diSalvatore Santoro, nonpiù tardi del-le 16.30 in unquartiere residenzialecome Macchia Romana, e una viatutt’altro che disabitata, dove da tem-po le palazzine di nuova costruzioneospitano famiglie spesso con bambi-ni al seguito. Il rischio di essere nota-ti è molto alto ma evidentemente ungestodi queltiponon andavasoltan-tocompiuto, maanchepubblicizzatoa dovere per «sfregiare» l’obiettivopreso di mira in maniera da trasfor-marlo in un esempio agli occhi di tan-ti nella stessa situazione.

Così sospettano gli investigatoriguidatidalcapo dellaSquadramobi-le Barbara Strappato che stanno con-ducendo gli accertamenti del casosenza troppa collaborazione da partedell’ambiente. Pesa, probabilmente,la fama dell’ex proprietario di queiterreni lungo via Martin LutherKing, l’ingegnere Nicola Giordano,a processo per usura assieme al bossRenatoMartorano. Ancoraombresiaddensano poi su un altro episodio,risalenteallo scorsogennaio, chehacoinvolto l’impianto di calcestruzzi

del nipote di Salvatore Santoro, conl’incendio di due automezzi, per cuinon sono stati ancora trovati i re-sponsabili.

Certo è che al vaglio degli inqui-renti ci sarebbero diversi precedentisimili risalenti agli scorsi mesi, fer-me restando le fortissime analogiecon quanto avvenuto a marzo del2010al distributoredellaEsso diviaLiguria, e per tutto il 2008 nell’areadi Pignola, roccaforte del vecchioclan dei basilischi. Proprio la se-quenza di quanto avvenuto quattroanni fa evoca i peggiori presagi.All’epoca, dopo mesi di calma piattacoincisi con le ultimebattutedelma-xi-processo contro la “quinta mafia”si sarebbe verificata una vera e pro-pria sciadi attentatie gestiintimida-tori.

Due mesi dopo le condanne per 37

imputati e i 262 anni di carcere inflit-ti tra gli operatori economici della zo-nasi sarebberegistrato uncrescente«clima di allarme». Se qualcuno vo-lesse dimostrare che era tutt’altroche sconfitto, e che la quiete degli me-si precedenti era stata soltanto unamossa strategica non si è mai capito.Tempo dopo tra i capi d’imputazionecontro il clan guidato dall’ex pugileSaverio Riviezzi (condannatoa 11 inprimogrado nelprocessobasilischi)di quei fatti nonci sarebbe stata trac-cia, ma nelle informative gli inqui-renti avrebberoevidenziato lostessoche si erano «moltiplicati a dismisu-ra il numerodiattentati,di incendieingenerale dicondotteviolente emi-natorie - manon solo - aidanni dige-stori e di titolari di attività economi-che e commerciali».

A febbraio, prima l’incendio di un

prefabbricato e poi quello di una ba-racca in lamierato all’interno di uncantiere di una ditta che, stava realiz-zando 18 appartamenti e tre locali adestinazione commerciale. A marzo,il ritrovamento di due molotov vicinoa due escavatori in un altro cantiereper un grosso complesso residenzia-le, e poi l’incendio di un prefabbricatodel Comune in un’area interessata daun progetto di riqualificazione urba-na che prevedeva la costruzione di 30alloggi, affidato a un imprenditoreche avrebbe denunciato anche il rin-venimento di una bottiglia incendia-ria e di una tanica in plastica conte-nente del liquido infiammabileall’interno di un secondo cantiere. Asettembre,due incendid’auto inunanotte. Infine a novembre, l’assalto fo-tocopia diquello di venerdìscorso incontrada Molino del Capo con duepersone col viso coperto che sparanocinquecolpidi pistolaall’indirizzo di

un furgone Mercedesdi proprietà diun’impresa edile impegnata nella co-struzione dialcune abitazioni, e il ri-trovamento dei resti di un suino an-cora in un altro cantiere.

Quattro anni più tardi, dopo unmese e mezzo dalle condanne nei pro-cessi sulla faida tra gli stessi basili-schi proprio per il monopolio degliaffari criminali nel capoluogo, è pos-sibile che quanto accaduto a MacchiaRomana doveva servire per mandareunsegnale divitalitàdell’organizza -zione colpita duramente dalle sen-tenze? In ambienti bene informati lasensazione che si avverte è questa.D’altronde le condanne significanopersone in carcere da aiutare, con co-sti non indifferenti. Un prezzo chequalcuno potrebbe pensare di carica-re sui pochi ancora che lavorano no-nostante la crisi.

[email protected]

Page 57: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.09.2012 PAG. 15

Mercoledì 5 settembre 2012XII IBASILICATA SPORTCALCIO REGIONALE L’AVVENTURA SI CONCLUDERÀ IL 28 APRILE DEL 2013. I CAMPIONATI SI INTERROMPERANNO IL 16 DICEMBRE PER LE FESTE NATALIZIEE IL 17 MARZO PER QUELLE PASQUALI

Eccellenza e Promozione al viaTutti in campo domenica prossima 9 settembre per la prima giornata

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.09.2012 PAG. 16

Mercoledì 5 settembre 2012 49CULTURA E SPETTACOLI

Amy è la Baccante 2012con Amore, zucchero e cannella

La scrittrice Amy Bratley

La scrittrice conquista la giuria con il racconto “True love”

A Nisreen Naja il Premio Energheia Libano

Il 29 settembre la consegna del riconoscimento del Women’s Fiction Festival

PROSEGUE IL “MALATESTA PROJECT”

L’arte di Carmentano in osteria

Dario Carmentano

LIBRI

Coniglioriscopr e“Il pittoredi Pisticci”PISTICCI - E' stato pre-sentato nei giorni scorsiil saggio dal titolo “Il Pit-tore di Pisticci”, scrittoda Giuseppe Coniglio.Opera che arricchisce ilvasto repertorio biblio-grafico pisticcese.

L'opera si propone didivulgare la figurae l'in-tensa attività di creazio-ne e costruzione di vasidel maestro ceramogra-fo, considerato il primocaposcuola della pitturaa figure rosse della Ma-gna Grecia e fondatore diuna tra le più note offici-ne italiote.

E' comunemente dettoil Pittore di Pisticci per-ché la maggior parte deisuoi vasi è stata rinvenu-ta proprio nel centro jo-nico, dove aveva apertoun laboratorio ubicatoforse nell'odierno quar-tiere Cammarelle.

Le sue opere sono oggiesposte nei principalimusei del mondo, fra cuinel Louvre di Parigi, a Fi-ladelfia, Leningrado, Ca-rolina, New York, Cope-naghen, Londra BritishMuseum, Boston, Napo-li, Reggio Calabria, Ber-na, Brno.

La forma privilegiataera il Cratere a Campana,ornato con anse orizzon-tali.

Una delle opere piùpregevoli del Pittore diPisticci, che ha iniziato lasua attività intorno al440 a.C., è una Pelike rin-venuta a Taranto, nelcorredo di una sepoltu-ra, che rappresenta lascena di un inseguimen-to, con due giovani ra-gazze che cercano di sot-trarsi ad un uomo arma-to di lancia.

Oggi nella bibliotecacomunale è esposta unaparte in copiadelleoperedi dimensioni naturali,realizzate dai maestri ce-ramisti “Anti” di Grotta-glie.

Il volume a cura di Co-niglio aiuta a riscoprireuna figura storica im-portante per la storianon solo di Pisticci madell’intera Magna Gre-cia Lucana, attraversoun percorso di immaginie commenti agile e chia-ro.

MATERA - Il premio Ener-gheia inizia a incoronare i pri-mi vincitori dell’edizione2012 del concorso letterario.L’associazione culturale, pre-sieduta da Felice Lisanti, co-munica che Nisreen Naja,ventiquattrenne di Tripoli(Libano) si è aggiudicata ilPremio Energheia Libano2012, con il racconto "True lo-ve" (Amore vero).

Nel complesso quadro Me-diorientale che non riesce atrovare una stabilità econo-mica e geopolitica, il Libanoquest’anno ci regala, con NisreenNaja, un racconto a sfondo intimi-stico dove il caos di un Paese - tuttorapervaso da conflitti non ancora ri-solti - irrompe in maniera violenta eferoce nella vita di una coppia, tra-volgendola.

La vincitrice, sarà ospite della no-stra città in occasione della cerimo-nia di consegna della XVIII edizione

del Premio Energheia, prevista peril 15 settembre , nei giardini del Mu-seo Ridola di Matera.

Sarà presente anche GabriellaFiorani in rappresentanza della So-cietà Italiana "Dante Alighieri" e Cri-stina Foti, quest’ultima che ha coor-dinato sul suolo libanese, la promo-zione del bando e la selezione dei rac-conti finalisti.

Un Premio che si è avvalsoanche della collaborazione -nel Paesedei Cedri -della Safa-di Foundation, del BritishCouncil, del Centre CulturelFrancais e dell’Università Sta-tale di Beirut.

Designati i vincitori del Pre-mio Energheia Espana e delPremio Energheia Libano, sa-bato 15 - pocheore prima l’ini -zio della cerimonia di conse-gna del Premio Energheia -sarà la Giuria - composta daArnoldo Mosca Mondadori,editore e scrittore; Errico

Buonanno, scrittore; Raffaella Fio-rani, della Dante Alighieri; PietroColetta, artista; Pietro Veronese,giornalista de La Repubblica -, ad in-dicare, il racconto vincitore del Pre-mio edizione 2012 oltre al migliorracconto per la realizzazione di uncortometraggio realizzato dall’as -sociazione Energheia, tra i finalistiselezionati dal comitato di lettura.

MATERA - Prosegue l'allesti-mento dello spazio espositivo al-l'associazione Tempa Rossa al-l'Osteria Malatesta in via SanBiagio a Matera. L'opera del me-se di settembre del MalatestaProject è “S'e' cinta la testa”di Da-rio Carmentano, una stampa di-gitale di dimensioni A4. Il pro-getto “Vox Populi”si compone dialcune opere dell'artista DarioCarmentano che tentano di in-terpretare come viene percepitonell'immaginario collettivo ilconcetto di italianità alla luce delgrande passaggio epocale dallegrandi narrazioni ad una con-temporaneità in cui l'individuosi vede costretto ad un nomadi-

smo esperienziale ed esistenzia-le immerso inuno scetticismo edun conseguente nichilismo.Agli occhi dell'uomo contempo-raneo, la propria condizione dicittadino viene fagocitata dagliinarrestabili meccanismi ed in-teressi della tecnica, dell'alta fi-nanza e della politica. Con l'ope-ra “Si è cinta la testa”, Dario Car-mentano rimodula il credito nar-rativo legato ad alcuni simbolidell'italianità ovvero la BandieraTricolore e l'Inno di Mameli. Tut-te le narrazioni si fondano suuna falsificazione della realtà,pertanto è possibile inserirsi nel-la narrazione e falsificarla ulte-riormente facendola divenire

un'altra storia. Lungi da qual-siasi intenzione di vilipendio, laBandiera Tricolore, nella sua og-gettività, racconta nuove storie,prende nuove forme, aderisce al-l'ironia della voce del popolo edalla sua visione della storia. Ilprogetto “Vox Populi”verrà pre-sentato in anteprima il 21 set-tembre 2012 a cura dell'Associa-zione “AmnesiacArt”di Potenza,nell'ambito delle programma-zioni di Materadio, presso la sededel “Cecilia” nella zona indu-striale di Tito, poco distante dallacittà di Potenza, dove Dario Car-mentano presenterà cinque ope-re del formato di cm 150x150. Ilprogetto si completerà il 6 otto-

bre, in occasione della Giornataper il Contemporaneo, con un la-boratorio che si terrà presso il“Salone dei Rifiutati” a cura del-l'Associazione “La luna al guin-zaglio”diPotenza, incui verran-no coinvolti una ventina di parte-cipanti invitati a produrre dellearmi fittizie con materiali di re-cupero di cancelleria e di arredoper uffici, quali righe, squadret-te, CD, componenti di computer,sedie, ecc., quindi non più falci,forconi e zappe, con cui armarsiper costituire un esercito o me-glio un incerto e pacifista grup-po insurrezionaleche DarioCar-mentano fotograferà per soli finiartistici.

MATERA - Ogni anno l'as-sociazione Women's Fic-tion Festival, insieme allacasa editrice HarlequinMondadori, assegna il Pre-mio Baccante a un perso-naggio di fama internazio-nale per il suo apporto allanarrativa femminile in Ita-lia e nel mondo.

Dopo Maria Venturi, In-ge Feltrinelli, Alicia Gime-néz Bartlett, Federico Moc-cia, Milena Agus, Bruno-nia Barry e Licia Troisi eMargaret Mazzantini, ilmagnifico gioiello in oro,simbolo del premio, un’ope -ra d'arte creata dal Labora-torio Orafo Materia, verràconsegnato a Amy Bra-tley, sabato 29 settembre,dal direttore editoriale diHarlequin Mondadori,Alessandra Bazardi.

La celebrazione saràospitata nella Casa Cavadalle ore 20.30 in poi.

Condurrà la serata Ales-sandra Casella.

L'evento sarà accompa-gnato dalla lettura di Goladi Mattia Torre eseguita da-gli attori Valerio Aprea eCarlo De Ruggieri, e dalconcerto delle Panny La-dies, The Women play theBeatles, quartetto: IlariaGuidi - Voce, Ivana Musco-so - Piano, Cori, Harmoni-zer Caterina Palazzi - Con-trabbasso, Emanuela Mon-ni - Batteria, in collabora-zione con l'Onyx Jazz Club.

Amy Bratley vive a Lon-dra, dove lavora come gior-nalista freelance.

Nel febbraio del 2011 hapubblicato con Macmillanil suo romanzo di esordio,“The Girls' Guide to Home-making”, tradotto in Italianel 2012 con il titolo “Amo -re, zucchero e cannella”(Newton Compton) con cuiha conquistato milioni dilettori in tutto il mondo.Tutte estremamente lusin-ghiere le recensioni appar-se sui principali giornaliitaliani.

Il suo secondo romanzo,“Amore, bugie e cioccolato”uscirà mei primi mesi del2013 con la casa editriceNewton Compton.

Il gioiello che sarà conse-gnato alla scrittrice è statorealizzato da Lela Campi-telli del Laboratorio OrafoMateria ed ispirato proprioalle Baccanti, che “nel mitogreco, rappresentavano l'e-saltazione mistica eccessi-

va e feroce culminante nel-la pratica di rituali cruenti.

Erano tuttavia sacerdo-tesse di Dioniso, simbolo diconoscenza occulta ma, so-

prattutto, incarnazione delprincipio naturale dellapsiche, l'istinto.

Quello stesso principionaturale che liberandosi,

esprimendosi nella perso-na attraverso invasamentoe possessione,produce l'ar-te, la danza, la musica e ilcanto”.

Il WFF è sostenuto da Re-gione Basilicata, FondoEuropeo di Sviluppo Regio-nale, Ufficio di presidenzadel Consiglio Regionale diBasilicata, Apt Basilicata,Ufficio della consigliera diparità della Provincia diMatera, Comune di Matera,Camera di Commercio diMatera, sponsorizzato daHarlequin Mondadori,Fondazione Carical, BancaPopolare di Puglia e Basili-cata.

Sponsor tecnici: PalazzoGattini, Corte San Pietro,Azienda Agricola Taverna,Agenzia Viaggi Lionetti,Laboratorio Orafo Materia,S&P Ristorazioni, L'abbon-danza Lucana.

Partner: Le MonacelleCultura, Onyx Jazz Club,Slow Food Matera, Consor-zio di Tutela del Pane IGPMatera. Media Partner:Hyperbros, Videouno, ScaiComunicazione, Il ParcoLucano.

Per iscrizioni al Congres-so Internazionale per scrit-tori e rimanere aggiornatisulle attività del WFF, èpossibile consultare il sitoweb www.womensfiction-festival.com.

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Page 59: Prime Pagine Giornali

Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.09.2012 PAG. 17

50 Mercoledì 5 settembre 2012

di FRANCESCO ALTAVISTA

MONTECATINI TERME- «Eraun periodo incui non lavoravo e quindi non sapevo comepassare il tempo, per cuiho trovatouna sche-da di iscrizione di Miss Italia ed ho detto datoche non stavo facendo niente: proviamo a fa-re questa cosa. E' partito tutto così.» E' tardasera, dopo una giornata durissima a Monte-catini Terme, Giovanna Di Verniere rispon-de al telefono per il Quotidiano della Basili-cata e mostra subito la sua fascinosa genti-lezza. E' con queste parole che spiega la suapartecipazione al concorso di bellezza piùimportante d'Italia, togliendo forse un po'di incanto alla kermesse. «Da quando eropiccoladicevo semprecheavrei volutopar-tecipare per capire come era l'ambiente,non l'ho mai fatto per lo studio e poi per illavoro - spiega meglio a telefono - Ho ap-profittato di questo primo anno di libertàper avvicinarmi a questa esperienza. Ave-vo mandato l'iscrizione a 16 anni ma miopadre non era d'accordo, serviva il consen-so e quindi non è andata avanti. Diciamoche mio padre non è d'accordissimo, nonè un genere di cose che piacciono a lui, maadesso comunque è contento che sonoqui. Mia madre è contentissima, mi fatanta promozione su facebook, è la miaprima fan».Giovanna è di Lauria,nata il30 ottobre del 1988, appassionata deiNirvana , splendidi occhi e capelli casta-ni, un metro e settanta, un corpo mozza-fiato costellato qui e là da qualche ta-tuaggio. Una ragazza con un lavoro pre-cario come grafica pubblicitaria che amaviaggiare ed essere indipendente: «Ilmio sogno più grande è trovare un lavo-ro giusto che mi piaccia - dice e continua -Al primo posto metto l'indipendenza edavere i mezzi per viaggiare, cosa che amepiace tanto,quando ho i soldi faccioanche tre viaggi all'anno». E' tra le pre-finaliste insieme all'altra miss lucanaAnita Cavaliere ( numero 060) che sisfideranno al televoto per arrivare allafinale del 9 e 10 settembre, dove ci sonogià di diritto le Miss regionali, tra cuimiss Basilicata, Giulia Giarletta. Levotazioni inizieranno dopo l'antepri-ma di Miss Italia in onda su Rai Uno inseconda serata dopo la partita della na-zionale il 7 settembre, Giovanna ha ilnumero 044 (per votare fino a sei volteda telefono fisso 894.424 e da mobile 47222 )ma a suo dire, ciò che sta vivendo ora è già un tra-guardo insperato: «Sinceramente non pensavo diarrivare in finale. In tutte le cose che ho fatto nellavita non ho mai puntato sulla mia bellezza - con-tinua - non ho mai preso in considerazione di mo-strarla per fare qualcosa almeno consapevolmen-te. Credo che l'abbiano notata più gli altri». E glialtri l'hanno notata e come, visto che da subito dal-la prima serata di selezioni lucane la bella Giovan-na, il 27 luglio nell'auditorium di Rai Basilicata,vince due fasce: secondo posto “Miss Potenza” eterzo “Miss Deborah”. Il suo lavoro di grafica pub-blicitaria l'ha messa sempre dietro le quinte e nonsotto i riflettori come invece sta accadendo ora aMontecatini : «E' divertente perché essere al cen-tro dell'attenzione ogni tanto è bello. Mi fa piacereanche che molte persone del mio paese Lauria concui prima non parlavo adesso mi chiedono noti-zie, si interessano, mi mostrano affetto - continua-Nonostante questo io amorestare dall'altro lato,dietro i riflettori e non davanti. Aspettative non neho, perché comunque il mio obiettivo non è quellodi entrare nel mondo dello spettacolo, ho volutofare questa esperienza perché comunque è unmondo interessante e volevo avvicinarmi e capire.A me piace il lavoro che faccio e voglio fare il miolavoro, se va bene non è che mi dispiace, ma sonogià contenta di essere qui, diciamo chenon ci cre-do più di tanto». A Lauria in effetti c'è fermento, lacittà si stringe attorno alla sua dea, si potrebbe an-che dire che è la terza persona più famosa di Lau-ria dopo Rocco Papaleo e Gianni Pittella... Ma Gio-vanna ci va cauta: « Non vorrei diventare famosanel mio paese solo perché ho partecipato a MissItalia, perché giustamente chi pensa a questo con-corso, pensa a ragazze in costume che sfilano.Spero che questa cosa faccia comprendere anche

il lato più importante dime, a Lauria chi mi conosce lo sa chesono anche sostanza - continua - Io penso di ri-specchiare la mia regione, come persona, da fuoriun po' chiusa e timida ma quando bisogna metter-si in gioco esplode, c'è. Direi che con l'eleganza cidevo lavorareunpo' sopra,non losonoeccessiva-mente. Sono più comica che elegante, direi quindidi essere più “Rocco”che “Gianni”». Divertente edironica, elegante quanto basta, Giovanna ha cartevincenti nellasua manoa cuisi aggiungeun'ariadi bella e ribelle che non guasta mai. Da bambinaera timida e riservata ma racconta che la madre fucostretta a mettere i lucchetti alle porte di casa,perché ognivolta chesi arrabbiavavoleva andarevia. La vittoria come bella d'Italia è difficile e nem-meno pensata ci confessa, però da lei è impossibilenon farsi ammaliare: «A me piace il modo in cui af-fronto le cose, sono sempre realista con i piedi perterra ma sono anche sempre ottimista cerco diguardare più in là. Credo di essere piena di vita e diinteressi. Da una parte è brutto perché una voltache ho ottenuto una cosa ne voglio subito un'al-tra, però comunque è stimolante, me lo dico da so-la - continua- In generale mi piace tutto quanto dime. Sono anche molto “instabile”, nel senso chenon riesco a stare ferma. In certi casi è positivo inaltri no».Come si trovauna ragazzacosì “instabi -le” rinchiusa nelle regole e negli orari ristretti diMontecatini ? «Sono giornate molto pesanti. Sia-moun incrocio tracarcerati e ritirodelle squadredi calcio. Siamo sempre tutte insieme, ma diviseper regioni e numero. Non possiamo avere contat-ti con le altre persone, quando usciamo abbiamola sicurezza che ci protegge dalle anziane che vo-gliono fare la foto con noi - spiega - Ci svegliamo lamattina alle 6,30: capelli, trucco, video clip, foto,

coreogra -fie, torniamo in albergo versomezzanotte. A volte non sentonemmeno mia madre, ma io miso adattare molto, anche perchèsi tratta di una cosa che finirà, sedovessi avere questi tempi persempre si creerebbe un problemaserio». Ad appoggiarla oltre cheLauria e tanti dell'intera regioneanche i tanti fan che affollano la suapagina facebook, «curata dalla sorel-la, dalla madre e qualche volta anchedalla nonna», ci spiega scherzosa-mente. Nella sua vita nessun lui o me-glio c'è solo mentalmente: «Non sono fi-danzata ma sono mentalmente impe-gnata. Nel senso che non sto con qualcu-no ma nella mia testa c'è. Il fatto è che nel-la sua testa non lo so se io ci sono, è unacosa da scoprire - conclude - I corteggia-tori di Miss Italia non sono quelli che in-teressano a me, perché probabilmente so-no attratti dalle foto, dalla televisione, so-no cose che valgono poco. A me piaccionole persone che si avvicinano perché vedo-noqualcosadidiverso inme».La telefo-nata si chiude con il buona fortuna econ un ultimo pensiero in parole: «LaBellezza è una condizione diequilibrio nel complesso. Perquanto riguarda quella perso-nale, direi che una persona sideve piacere per essere bella pergli altri».

E’ in gara con il numero 044 e confida nel sostegno dei lucani a colpi di televoto

Giovanna Di Verniereuna miss per casoDa Lauria alle finalidi Montecatini terme

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