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Principi e metodi della ricerca in medicina generale
La ricerca clinicain medicina generale:
è compatibile un lavoro clinico con un lavoro di ricerca?
Si può conciliare il lavoro quotidianocon una attività di ricerca clinica?
Metodologia clinica e di ricerca
• La metodologia clinica appresa nelle scuole di medicina, nelle corsie
ospedaliere, negli ambulatori è mai stata
uno strumento di consapevole studio e
lavoro?
• E’ stata mai appresa una metodologia clinica?
Metodologia clinica e metodologia di ricerca
• Le metodologie di ricerca possono incontrarsi con la quotidianità del lavoro del medico
• quali metodi e strumenti nella medicina generale
MODELLI DI RICERCA IN MEDICINA:
EPIDEMIOLOGICO GENERALEDIAGNOSTICOTERAPEUTICOECONOMICO
SOCIOLOGICO
Un problema generale della ricerca in medicina riguarda l’applicabilità
degli studi condotti sull’animalenelle patologie dell’uomo.
Il fondamento biologico comune dei mammiferi superiori, e le affinità o identità
biochimiche, non risolvono il problema dellariproducibilità dei modelli sperimentali
in condizioni cliniche.
Esiste una evidenza come modalità cognitiva?
Più che di una medicina basata sull’evidenza,
cioè sulle prove documentate e fattuali,
oggi, come sempre,si richiede che le evidenze,
le prove, i fatti documentati e da documentaresiano basati sulla medicina, sulla clinica.
I progressi in medicina difficilmente procedonoper traiettorie rettilinee
e predeterminabili, specie se si incontra la insorgenza
di nuove patologie, o che tali sembrano, come l’AIDS.
L’approccio clinico a storie naturali di salute e di malattia
del tutto autonome e personalisi incontra con la commistione
del quantitativo con il qualitativo.
La regolarità e la ripetitivitàdi un fenomeno e di un esperimento
chimico-fisico è a fondamento della scienza
come viene intesa da qualche millennio e modernamente .
Nondimeno, ciò che a una discreta distanza appare regolare e ripetitivo ,
è troppo spesso, anzi, di regola, costituito
da una molteplicità irregolare di elementi.
La medicina ha bisogno di provvisorie certezzeche derivano dalla realtà partitamente osservate,
ridotta a modelli logico-linguistici coerenti. Questi modelli
sono suscettibili di analogie, trasposizioni,
interpolazioni.Su queste basi si fondano le scienze morfologiche
e fisiologiche, per le quali la conoscenza descrittiva
cerca corrispondenze e coincidenze
con le interpretazioni.
Per processi logici di analogia, trasposizione,interpolazione di modelli
il medico apprende il linguaggio, il mestiere, l’arte.
Questi lo conducono non solo a capire, ma soprattutto a prevedere
e a decidere.
Gli itinerari della diagnosi, della terapia e della prognosi
sono inestricabilmente connessi nel ragionamento medico.
Derivano da studio “trasmesso”, assai più da esperienza.
Questa è condotta e maturata anche e soprattutto con uno studio autonomo
e con un processo non linearema continuo di riflessione,
di osservazione dei comportamenti e delle altrui professionalità
e di diretta personale verifica.
Il principio di autorità dei “maestri”oggi è ampiamente sostituito
da codifiche autoritarie di tipo normativo.
Queste hanno i caratteri della provvisoria consequenzialità
e configurano il modello “positivo”della pratica medica, opposto alla “malpractice”,
anche se non proprio della “buona medicina”