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Procedure Diagnostiche in Onco-Ematologia

Procedure Diagnostiche in Onco-Ematologia Didattico... · Onco-Ematologia. 2 Ricerca sangue occulto nelle feci Che cos’è: ... Assistenza all’esame • Informare la persona sulla

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Procedure Diagnostiche in Onco-Ematologia

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Ricerca sangue occulto nelle feci

Che cos’è:Raccolta di un campione di feci per ricercare la presenza di sangue occulto

Scopo: Svelare un sanguinamento del tratto gastrointestinale

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Ricerca sangue occulto nelle feci

Materiale: �Contenitore pulito munito di spatola o bastoncino,padella o comoda

Modalità:�Istruire il paziente sulle modalità del prelievo o eseguirlo direttamente (se la persona non è in grado di farlo )

�Non è necessario eseguire nessun tipo di dieta prima dell’esame

�Inserire l’estremità del bastoncini in più punti del materiale fecale

�Il prelievo può essere eseguito in qualsiasi momento della giornata (eventualmente conservare in frigo)

�Il prelievo va ripetuto per tre giorni

È lo studio morfologico di cellule isolate prelevate da organi solidi o cavi mediante tecniche di agoaspirazione, lavaggio, spazzolamento o per esfoliazione.

La citologia può essere diagnostica, se si sospetta una malattiagià esistente (tiroide, linfonodo, mammelle, fegato, polmone, urina) o eseguita su persone asintomatiche per la diagnosi precoce (es. pap-test).

La Citologia è meno invasiva della Biopsia ma ha una minore specificità diagnostica

•Esame di semplice esecuzione, non invasivo

•Viene effettuato su tre campioni di urina raccolti in tre giorni consecutivi.

•Lo scopo è quello di evidenziare nel sedimento urinario l’eventuale presenza di cellule (di derivazione dall’epitelio che riveste le vie urinarie) maligne, con l’ausilio della microscopia ottica convenzionale.

� Raccogliere il campione alla prima minzione del mattino (circa 50-100 cc.)

� Eseguire un’igiene intima prima della raccolta

� Effetturare la raccolta, per tre giorni consecutivi, delle urinedel mattino, escludendo il primo getto (per evitare cellule uretrali)

� Ogni giorno inviare il campione entro due ore dalla raccolta, indicando sulla richiesta se si tratta del 1°, 2° o 3° campione

� Segnalare se l’urina è da catetere

� Non è richiesta prefissazione del campione

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- Citologia espettorato: 3 giorni consecutivi• Basso costo

• Elevata % falsi negativi, influenzati da tipo istologico e dalla sede della lesione

Diagnosi citologica

CARCINOMA DEL POLMONECARCINOMA DEL POLMONE

�Che cos’è:� Raccolta di un campione di espettorato per la ricerca di cellule atipiche

� Scopo:�E’ utilizzata per identificare cellule tumorali del polmone

�Materiale :�Contenitore a parete rigida con chiusura ermetica, eventuale liquido fissativo

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� Informare l’assistito sulla procedura

� Invitarlo a sciacquarsi la bocca per ridurre la contaminazione batterica

� Raccogliere l’espettorato (possibilmente del primo mattino) in un contenitore a pareti rigide con tappo ermetico

� L’espettorazione deve essere “profonda” (se necessario praticare areosol-terapia per facilitare l’espettorazione)

� Per aumentarne l’accuratezza diagnostica l’esame va eseguito su almeno tre campioni

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� la ricerca delle cellule neoplastiche può essere eseguita anche sul secreto bronchiale aspirato in corso di broncoscopia (Broncoaspirato).

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� Inviare entro 1 ora il campione prelevato

� Nell'impossibilità di consegna in tempi brevi, il campione può essere conservato:

- in frigorifero a 4° C per 24 ore;

- con aggiunta di una uguale quantità di liquido fissativo (es. alcool etilico a 50°, Cytolyt)

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� La broncoscopia è un esame con cui è possibile osservare direttamente le vie aeree, cioè laringe, trachea e bronchi, attraverso uno strumento, detto fibrobroncoscopio, di forma tubolare flessibile composto da fibre ottiche e da un canale operativo.

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Broncoscopia

� La broncoscopia non è, in genere, dolorosa ma può provocare un certo fastidio

� Per rendere l’esame meno fastidioso viene somministrato al un farmaco sedativo e praticata un’anestesia locale (con Xylocaina spray attraverso il naso e la bocca)

� Dopo la procedura la persona non deve assumere nulla per bocca fino al ripristino del riflesso della tosse

� Nelle persone anziane rilevare l’eventuale presenza di stato confusionale e sonnolenza dovuti alle elevati dosi di lidocaina

� Controllare l’eventuale insorgenza di ipossia, ipotensione, tachicardia, aritmie, emottisi, dispnea

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BroncoscopiaFinalità

� Diagnosi eziologica (individuare il germe responsabile) delle infezioni delle basse vie respiratorie (polmoniti, TBC, germi opportunisti, ecc.)

� Diagnosi e stadiazione del tumore del polmone

� Valutazione delle cause di sanguinamento di origine polmonare o bronchiale

� Studio delle cellule provenienti dal “polmone profondo”, tramite lavaggio bronchioloalveolare (BAL)

� Rimozione di corpi estranei

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BroncoscopiaPreparazione

� Persona digiuna dalla sera precedente e non assumere liquidi per almeno 6 ore prima dell’esame

� Se è in corso una terapia per via orale si può assumere il farmaco con poca acqua

� Informare preventivamente il medico sui farmaci che si stanno assumendo e/o sulla presenza di malattie

� In particolare, occorre segnalare l’eventuale presenza di allergie agli anestetici locali.

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BroncoscopiaEsecuzione

� Il broncoscopio viene introdotto attraverso il naso o la bocca edelicatamente nei bronchi

� Nel corso dell’esame la persona sarà costantemente assistita dall’infermiere e tenuti sotto controllo PV e saturazione di ossigeno

� Il broncoscopio non ostruisce le vie respiratorie, pertanto, l’assistito nel corso dell’esame continua a respirare normalmente. L’esame dura, in genere, 15 minuti.

� Complicanze sono molto rare e quasi sempre correlate a malattie giàin atto (cardiopatie, insufficienza respiratoria, persone molto anziane, ecc).

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BroncoscopiaDOPO L’ESAME

� Se prelevato un campione bioptico, va conservato in un contenitore sterile con Formalina e di inviato in Anatomia Patologica

� Inviare, se prelevato, il liquido del lavaggio bronchiale

� L’assistito avrà difficoltà alla deglutizione dovuta all’anestesia locale, pertanto non bisogna assolutamente né bere né mangiare per almeno 2 ore dalla fine della broncoscopia

� Nel caso di esecuzione di prelievi polmonari è consigliabile una dieta fredda per il giorno dell’esame

� E’ possibile, nei giorni immediatamente successivi all’esame, accusare un leggero mal di gola, notare piccole quantità di sangue nell’espettorato, avere un rialzo della temperatura

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La toracentesi

Che cos’è:

Procedura mediante la quale viene prelevato liquido pleurico

Scopo:

- TERAPEUTICO: evacuazione del liquido dalla cavitàpleurica

- DIAGNOSTICO: prelievo del liquido pleurico per esami di laboratorio (es. microbiologici, citologici)

• Versamenti primitivi: la toracentesi può essere

eseguita in tutti quelle persone che presentano un

versamento toracico senza una causa evidente per

porre una diagnosi.

• Terapeutica: la presenza di una grossa quantità di

liquido e/o aria può ostacolare la funzione

respiratoria del polmone. La rimozione del liquido

e dell’aria può consentire un miglioramento della

respirazione.

� Infezioni: quando c’è il sospetto della presenza di

liquido infetto nel torace, la toracentesi può essere

d’aiuto per la diagnosi.

� Cancro: alcuni tipi di tumore possono determinare

la formazione di liquido pleurico. L’ esame citologico

di un campione del liquido può essere d’aiuto per la

diagnosi.

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TORACENTESIAssistenza all’esame

• Informare la persona sulla natura della procedura

• Il medico dovrà raccogliere il consenso informato

• Accertare anticipatamente che sia stato eseguito un Rx torace

• Accertare eventuale allergia all’anestetico locale usato (es. Lidocaina 1%)

Far assumere alla persona la posizione semiseduta con adeguati

sostegni:

a) Seduto sul bordo del letto con i piedi appoggiati su un supporto,

gli arti superiori e la testa su un cuscino sopra u tavolo

b) Seduto a cavalcioni su una sedia con gli arti superiori e la testa

appoggiati sullo schienale

c) Se non è possibile la posizione seduta mettere lo schienale del

letto elevato da 30° a 45°.

Esporre tutto il torace: la sede dell’aspirazione è identificata attraverso

la percussione (massima ottusità) e la radiografia del torace

•Iodopovidone

•Fiale di Naropina o di Lidocaina 2% e Fisiologica

•Siringhe sterili da 10 e da 20 cc

•Erogatore dell’ossigeno

•Set monouso per toracentesi comprensivo di ago speciale,siringa e sacchetto sterile

•Pinze

• Cerotti di carta e di tela• Guanti sterili e non• Provette (contenitore per urinocoltura, contenitore con formalina)• Medicazioni pronte, Eurofix, garze sterili• Sfigmomanometro e fonendoscopio• Saturimetro• Traversa

• Il medico eseguirà la procedura che va attuata con manovre asettiche

• Invitare la persona a non tossire durante la procedura

• Un improvviso dolore toracico pleurico o alla spalla può indicare che la punta dell’ago sta irritando la pleura viscerale

• Il medico fa avanzare l’ago da toracentesi con la

siringa collegata e quando raggiunge lo spazio

pleurico può aspirare

• Terminata la procedura si rimuove l’ago, si

applica una pressione sul sito della puntura e si

applica una medicazione sterile

• Far rimanere la persona a letto e controllare

eventuale comparsa di:

• tachipnea

• dispnea

• vertigini

• tosse incontrollabile

• espettorato striato di sangue

• segni di ipossiemia (complicanze della toracentesi

sono il pneumotorace

• enfisema sottocutaneo

• infezione

• Preparare i campioni da inviare

• Registrare l’evento sulla

documentazione infermieristica

� Inviare entro 1 ora il campione prelevato

� Non aggiungere nessun fissativo

� Aggiungere eparina nella misura di 3 U.I. per ogni ml di liquido

� Nei versamenti di sospetta natura neoplastica deve essere inviata l’intera quantità prelevata.

� Se la consegna non può avvenire in tempi brevi, il materiale deve essere conservato in frigo a 4° C o in PreservCyt.

* Secondo la Procedura Azienda Ospedaliera di PG

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� L’esame del midollo osseo trova indicazione nelle situazioni in cui si sospetti una compromissione primitiva o secondaria dell’emopoiesi.

� Nel midollo osseo sono contenuti i progenitori o precursori dei globuli rossi, globuli bianchi, piastrine.

� L’esame microscopico del midollo consente la valutazione delle singole cellule ed è indispensabile per classificare alcune condizioni ematologiche come leucemie, linfomi, mielomi multipli, e le sindromi mielodisplastiche, etc.

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E’ un esame che consiste nell’aspirare con

un ago la parte più fluida del midollo

osseo, detta “sangue midollare”.

Il sangue midollare viene poi analizzato al

microscopio per verificare la presenza di

anormalità nella produzione delle cellule

del sangue.

� Consiste nel prelievo di sangue midollare. Per il prelievo si utilizza un ago corto, robusto che possiede ad una estremità un fermo regolabile ed è attraversato da un mandrino.

� Le sedi utilizzate per il prelievo, che usualmente èeseguito dopo anestesia locale, sono:

- cresta iliaca posteriore- sterno (sede poco utilizzata)

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� L’aspirazione è breve, necessaria a prelevare una piccola quantità di sangue midollare;

� la manovra, anche se fastidiosa, non è generalmente molto dolorosa;

� Il materiale aspirato viene posto su dei vetrini e strisciato;

� Dopo la colorazione e la asciugatura, si può osservare al microscopio valutando la cellularità.

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Materiale• Carrello• Telino sterile• Vetrini• Arcella • Ago da aspirato midollare• Siringa da 20 ml• Soluzione di Povidone-iodio• Anestetico locale o superficiale• Garze e guanti sterili• Base di appoggio per tenere i vetrini inclinati• Contenitore di plastica per trasporto vetrini con foglio di

accompagnamento

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Agoaspirato midollareAgoaspirato midollare

Agoaspirato midollareAgoaspirato midollare

Agoaspirato midollareAgoaspirato midollare

Agoaspirato midollareAgoaspirato midollare

• Informare la persona sul tipo dell’esame (consenso informato)

• Praticare il lavaggio antisettico delle mani• Predisporre il materiale sul carrello• Assistere il medico nelle operazioni di: antisepsi della

cute , anestesia locale o superficiale, puntura ed aspirazione

• Una volta tolto l’ago, esercitare sulla zona punta una pressione utilizzando un garza sterile

• Coprire la zona punta con un piccola medicazione

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•Impugnare saldamente l’ago con il palmo della mano e penetrare fino al contatto con la cresta iliaca o lo sterno

• Con pressione moderata ruotare l’ago in senso orario e antiorario e penetrare nel compatto

•L’ingresso nel compatto si avverte con l’avanzamento vi è minore pressione

•Sfilare il mandrino e raccordare la siringa da 20ml al cono luer lock dell’ago

•Aspirare il midollo

•Versare il midollo sui vetrini e valutare l’ adeguatezza del prelievo

•Eseguire lo striscio

�Cresta iliaca postero-superiore

� Consiste nel prelievo di un frammento di tessuto osseo che contiene il midollo che, a differenza dell’aspirato midollare, permette di valutare:

- la densità cellulare;

- l’insieme del tessuto emopoietico ed il rapporto delle cellule con lo stroma (tessuto di sostegno del midollo);

- la eventuale presenza di infiltrazione da parte di cellule estranee.

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� Il prelievo si esegue sulla cresta iliaca posteriore, dopo aver anestetizzato la cute e il tessuto osseo sottostante.

� Si inserisce un ago di maggior calibro (ago di Jamshidi) nella profondità dell’osso per un paio di centimetri e si ritira lo strumento all’interno del quale rimane un piccolo frammento cilindrico di tessuto.

� Il frammento può essere fissato in formalina poi sezionato e valutato da un patologo particolarmente esperto nelle malattie ematologiche.

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POSTERIOR SUPERIORILIAC SPINE

� La procedura si può eseguire in regime ambulatoriale o di Day-Hospital, così che il paziente può tornare a casa dopo l’esecuzione;

� Tra le complicanze possibili, ma molto rare, sono eventuali ematomi nella sede del prelievo; ancora piùrare sono le lesioni ossee o le infezioni nella sede della puntura.

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Materiale• Carrello• Telino sterile con foro centrale• Garze, e guanti sterili• Ago da biopsia ossea• Soluzione di Povidone-iodio• Anestetico locale• Siringa da 10 ml• Bisturi• Punto di sutura • Cerotti• Provetta per invio del campione prelevato

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Procedura• Informare la persona sul tipo dell’esame (consenso informato)• Praticare il lavaggio antisettico delle mani• Predisporre il materiale sul carrello• Far assumere alla persona la posizione decubito laterale con le

gambe piegate e le ginocchia raccolte verso l’addome• Assistere il medico nelle operazioni di: antisepsi della cute del

paziente, anestesia locale, prelievo del midollo, sutura dell’incisione

• Applicare sulla ferita chirurgica una medicazione sterile• Invio del campione di midollo osseo in laboratorio di anatomia

patologica (senza fissazione)• Procedura della struttura aziendale: non prevede fissazione ma la

consegna entro 15’ dal prelievo.

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•Inserire l’ago con il proprio mandrino perpendicolarmente alla cute sino a toccare l’osso, raggiunto l’osso con movimenti rotatori si supera la corticale si estrae il mandrino e si entra nell’osso per circa 1,5 cm

•Con movimento rotatorio si scolla il pezzo dalla matrice ossea e si estrae l’ago contenente il frustolo

•Reinserendo l’apposito mandrino si fa uscire la carota di osso che viene inserito in un contenitore

• Smaltire i rifiuti in modo differenziato nei vari contenitori secondo protocollo vigenti in reparto

• Togliere i guanti ed eseguire lavaggio delle mani

• Riordino materiale• Inviare il campione in laboratorio con apposite richieste

• Registrare in cartella inf/med i dati raccolti e l’avvenuta tecnica