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Roma Capitale Via Capitan Bavastro 94, 00154 Roma
Telefono +39 06 671070820 Fax +39 06 5740033 www.comune.roma.it
Dipartimento Mobilità e Trasporti Direzione
CODICE INTERVENTO
D1.1-014
PROCESSO PARTECIPATIVO Oggetto: PROLUNGAMENTO LINEA B1 OLTRE JONIO: TRATTA JONIO-BUFALOTTA
OSSERVAZIONI E PROPOSTE:
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CODICE INTERVENTO
D1.1-014
PROCESSO PARTECIPATIVO
Oggetto: PROLUNGAMENTO LINEA B1 OLTRE JONIO:
TRATTA JONIO-BUFALOTTA
SOGGETTO (facoltativo): Nome e Cognome: .………….…………………… Municipio: ……………………………………………… Indirizzo: …………………………………….………… E-mail: ……………………………………………….…… Telefono: ……………………………….………………
RUOLO:
� Residente � Ente (specificare): .………………………………. � Associazione (specif.): ………..………………. � Altro (specif.): .………………….………………..
OSSERVAZIONI E PROPOSTE:
Sarebbe di grande utilità nel prolungamento del servizio l'inserimento di una
ulteriore stazione intermedia tra VIGNE NUOVE e MOSCA, in corrispondenza
dell'intersezione tra il viadotto Gronchi e via Fucini, dove tra l'altro esiste già
un parcheggio quasi ultimato che assumerebbe una funzione di scambio.
In tal modo, si otterrebbe l'ulteriore fruizione del servizio per il quartiere Talenti
anche in ragione della sospensione della procedura di gara per la realizzazione
della linea D.
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Oggetto: PROLUNGAMENTO LINEA B1 OLTRE JONIO:
TRATTA JONIO-BUFALOTTA
SOGGETTO (facoltativo): Nome e Cognome: .………….…………………… Municipio: ……………………………………………… Indirizzo: …………………………………….………… E-mail: ……………………………………………….…… Telefono: ……………………………….………………
RUOLO:
� Residente � Ente (specificare): .………………………………. � Associazione (specif.): ………..………………. � Altro (specif.): .………………….………………..
OSSERVAZIONI E PROPOSTE:
a) minimizzare l’impatto, ambientale e temporale, del cantiere metro sulle aree di viaConti/via Iacobini;b) salvaguardare al meglio durante i lavori e ripristinare a verde l’area compresa tra viaConti e via Iacobini, contigua al mercato di Val Melaina, che sarà interessata dai lavoriper la costruzione di una fermata metro e di un parcheggio multipiano;c) salvaguardare il verde dell’area del Parco della Volpe e più in generale aumentare learee verdi e le piste ciclabili.
Inoltre per quanto riguarda il progetto nello specifico, alcune modifiche per renderepiù utile questo tracciato potrebbero riguardare lo spostamento del parcheggio discambio oltre il raccordo, conseguente eliminazione (o riduzione) dei parcheggi diVigne Nuove e Mosca, rendendo le stazioni meno costose, fruibili a piedi, in biciclettao con i mezzi pubblici, con una capillare copertura degli stessi su tutta la zona.
Spostare la fermata Bufalotta in corrispondenza del Centro Commerciale (di fronteall'entrata principale c'è un'area abbastanza grande), in modo da consentire ai residentidel Municipio di raggiungere il Centro Comm. in metro, per chi si trova lungo ilpercorso, o comunque con i mezzi pubblici studiandone i percorsi e le frequenze.
I costi per il prolungamento oltre il GRA, sarebbero più che coperti dai risparmiottenuti con il ridimensionamento delle stazioni Vigne Nuove e Mosca.
NOTA: Il "Parco della Volpe" è un'Associazione (accreditata presso il IV Municipio), costituitadagli abitanti di Via C. Iacobini, che si occupa prevalentemente delle tutela e gestione delle areeverdi della zona.http://parcodellavolpe.wordpress.com
LORENZO COSTANTINIMUNICIPIO IV
VIA CAMILLO IACOBINI, [email protected]
347.7666754
X
X Parco della Volpe
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Oggetto: PROLUNGAMENTO LINEA B1 OLTRE JONIO:
TRATTA JONIO-BUFALOTTA
SOGGETTO (facoltativo): Nome e Cognome: .………….…………………… Municipio: ……………………………………………… Indirizzo: …………………………………….………… E-mail: ……………………………………………….…… Telefono: ……………………………….………………
RUOLO:
� Residente � Ente (specificare): .………………………………. � Associazione (specif.): ………..………………. � Altro (specif.): .………………….………………..
OSSERVAZIONI E PROPOSTE:
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PROCESSO PARTECIPATIVO
Oggetto: PROLUNGAMENTO LINEA B1 OLTRE JONIO:
TRATTA JONIO-BUFALOTTA
OSSERVAZIONI E PROPOSTE:
Gentile Signore/Signora,
Prendo parte molto volentieri al processo partecipa tivo, di cui apprezzo e condivido l’introduzione. Mi rendo conto di come in generale i suggerimenti formulati da un semplice cittadino possano risultar e ovvi e scontati, in quanto non necessariamente accompagnati da una preparazione te cnica o ingegneristica adeguata. Immagino tuttavia che obiettivo dell’intr oduzione di questo processo partecipativo sia non tanto la acquisizione di sugg erimenti tecnici, quanto la volontà di percepire le esigenze, le difficoltà e l e priorità dei cittadini che fruiranno della futura infrastruttura. In questa prospettiva, individuo pertanto i seguenti suggerimenti che ritengo importanti:
- 1) ridurre al minimo, sia in termini di tempi imp iegati che in termini di distanze percorse, i disagi dovuti allo spostamento da una l inea all’altra nei nodi di scambio (nel caso specifico della tratta Jonio-Bufalotta, n el futuro nodo di scambio Jonio). L’esperienza dei disagi (tempi + distanze) sopporta ti dagli utenti da sempre nel nodo di scambio della stazione Termini, degli ancor a maggiori disagi dovuti agli attuali lavori di adeguamento del medesimo nodo di scambio, e dei costi sostenuti per realizzare gli attuali lavori di adeguamento, n on può non avere reso evidente la necessità di individuare già nella fase progettuale la soluzione ottimale per minimizzare i disagi (tempi + distanze) dello spost amento da una linea all’altra in tutti i nodi di scambio di futura realizzazione;
- 2) nella fermata “Bufalotta”, predisporre l’uscit a più comoda possibile per accedere al centro commerciale “Porta di Roma”, sia in termini di tempi impiegati, sia in termini di distanze percorse, sia in termini di infrastrutture predisposte allo scopo (adeguata ampiezza dell’uscita, adeguato nume ro di scale mobili impiegate, copertura totale dei dislivelli con scale mobili in modo che i passeggeri non siano costretti a percorrere alcun dislivello mediante gr adini). La predisposizione dell’uscita più comoda possibile si renderà necessa ria in quanto i passeggeri che fruiranno della fermata Bufalotta saranno in gran p arte clienti del centro commerciale “Porta di Roma” e, pertanto, numerosiss imi e carichi di acquisti pesanti e ingombranti;
- 3) in tutte le stazioni di futura realizzazione, assicurare la copertura totale dei dislivelli con scale mobili in modo che i passegger i non siano costretti a percorrere
alcun dislivello mediante gradini.
Osservo in proposito che nei tratti già esistenti d ella rete (linee A e B), le scale mobili coprono i dislivelli in misura solo parziale ; ciò è particolarmente evidente, e determina disagi particolarmente elevati, nella sta zione Termini, dato che gli utenti sono numerosissimi e carichi di bagagli pesanti e i ngombranti. Qualora sia prevista la valutazione dei possibili miglioramenti da apportare ai tratti già esistenti della rete (linee A e B), chiederei pertanto di pre ndere in considerazione questo suggerimento;
- 4) in tutte le stazioni di futura realizzazione, predisporre efficaci strumentazioni idonee a prevenire atti vandalici di vario tipo (da nneggiamenti, imbrattamenti con bombole di vernice spray, ecc.) e assicurare l’iden tificazione dei relativi responsabili. La consapevolezza che le nuove stazio ni e i nuovi treni, costati ai cittadini cifre astronomiche e attesi dai cittadini per decenni, possano essere facilmente danneggiati e/o imbrattati senza che i r esponsabili vengano identificati e sanzionati non può che produrre per i cittadini, co stretti ad assistere allo spettacolo indecoroso di stazioni e treni danneggia ti e imbrattati, ovvi sentimenti di preoccupazione, rabbia e frustrazione.
Strumenti utili al riguardo sono la predisposizione di un numero adeguato di telecamere, l’utilizzo di un rivestimento protettiv o anti-vernice spray, e la collaborazione con gli stessi venditori di bombole di vernice spray ai quali sarebbe opportuno chiedere di rilevare i nominativi degli a cquirenti di tali prodotti;
- 5) predisporre tutte le future stazioni con un nu mero di uscite tale da evitare ai pedoni il perenne obbligo di attraversare pericolos e strade ad elevato scorrimento. Aggiungo in proposito un’osservazione in relazione alla fermata “Annibaliano”, la quale, pur non ricompresa nel tratto Jonio-Bufalott a, appartiene pur sempre alla linea B1 di prossima apertura. La stazione Annibali ano è attualmente dotata di tre uscite, ubicate in via Bressanone, via Asmara e cor so Trieste. Il progetto iniziale prevedeva una quarta uscita ubicata in viale Eritre a, che avrebbe evitato ai pedoni l’obbligo di attraversare il pericoloso viale Eritr ea. Nel corso dei lavori è stata rilevata l’esistenza imprevista di una fognatura ub icata nel luogo in cui si sarebbe dovuto realizzare l’uscita. La fognatura imprevista non avrebbe reso impossibile, ma indubbiamente più onerosa, la realizzazione dell ’uscita, dato che per realizzare l’uscita sarebbe stato necessario uno spostamento d ella fognatura stessa. Alla fine, tale uscita è stata cancellata dal progetto.
Vorrei osservare in proposito che l’assenza di un’u scita su viale Eritrea costringerà un numero molto elevato di utenti, residenti e non residenti, a percorrere infinite volte, tanto di giorno quanto di notte, una strada ad elevato scorrimento, ovvero il pericoloso viale Eritrea, determinando al contempo (i) un aumento del pericolo per i pedoni e (ii) un inevitabile rallentamento ed int ralcio per lo stesso traffico stradale. Uno sforzo maggiore nell’immediato avrebb e prodotto elevati benefici agli utenti per sempre. Qualora sia prevista la valutazi one dei possibili miglioramenti da apportare alla linea B1 anche in seguito all’avvio del servizio, chiederei pertanto di prendere in considerazione questo suggerimento.
Come ulteriore suggerimento per aumentare la sicure zza dei pedoni in
SOGGETTO (facoltativo): Nome e Cognome: Paolo Romanelli Municipio: II Indirizzo: Via Acherusio 30 00199 Roma E-mail: [email protected] Telefono: 338/1340921
RUOLO:
� Residente � Ente (specificare): .………………………………. � Associazione (specif.): ………..……………….
� Altro (specif.): .………………….………………..
corrispondenza di stazioni ubicate in pericolose st rade ad elevato scorrimento, ricordo più in generale che il tratto più datato de lla metro B, ovvero il tratto Termini-Laurentina, presenta una caratteristica par ticolarmente scomoda e pericolosa, data dal fatto che le due direzioni di viaggio non sono comunicanti all’interno della stazione. Pertanto, un utente che desideri cambiare direzione di viaggio è costretto ad uscire dalla stazione, attra versare una strada molto spesso ad elevato scorrimento (es. via Cavour per la stazi one Cavour e viale Aventino per la stazione Circo Massimo) e rientrare nella stazio ne. Parimenti, un utente che desideri prendere una direzione di viaggio il cui u nico accesso si trovi al di là della strada ad elevato scorrimento rispetto alla posizio ne dell’utente, è costretto ad attraversare la strada ed entrare nella stazione. P er quanto indubbiamente oneroso, un progetto volto a rendere comunicanti le due direzioni di viaggio all’interno delle stazioni del tratto Termini-Laure ntina si tradurrebbe in un enorme aumento della sicurezza dei pedoni. Qualora sia pre vista la valutazione dei possibili miglioramenti da apportare alla linea B, chiederei pertanto di prendere in considerazione questo suggerimento.
Mi sia concessa una considerazione finale. E’ forse possibile esprimere il numero delle vittime registrate in un determinato tratto d i strada in un anno mediante il prodotto tra due elementi: (i) la probabilità che u n veicolo travolga e uccida un pedone e (ii) il numero di pedoni che attraversano quel tratto di strada in un anno. E’ tristemente noto che la probabilità sub (i) in I talia è sensibilmente più elevata che in altri paesi; in Italia infatti (a) sulle str isce pedonali la precedenza al pedone di regola non viene data, (b) il limite di velocità di regola non viene rispettato, (c) un automobilista che causi un incidente stradale morta le sotto l’effetto di alcool o di droga non sconta nemmeno un giorno di carcere effet tivo, a causa di un sistema giudiziario mediocre e non serio. Tuttavia, se tram ite una infrastruttura ben concepita, quale una stazione con un numero adeguat o di uscite, si riuscisse ad incidere perlomeno sul numero di pedoni sub (ii) ri ducendolo significativamente, ad esempio dimezzandolo, ci si potrebbe ragionevolm ente aspettare un corrispondente dimezzamento del numero delle vittim e registrate in quel determinato tratto di strada in un anno.
Roma Capitale Via Capitan Bavastro 94, 00154 Roma
Telefono +39 06 671070820 Fax +39 06 5740033 www.comune.roma.it
Dipartimento Mobilità e Trasporti Direzione
CODICE INTERVENTO
D1.1-014
PROCESSO PARTECIPATIVO
Oggetto: PROLUNGAMENTO LINEA B1 OLTRE JONIO:
TRATTA JONIO-BUFALOTTA
SOGGETTO (facoltativo):
Nome e Cognome: Vincenzo Mafrica……… Municipio: ……IV……………………………………… Indirizzo: Via C.L. Bragaglia………….………… E-mail: …[email protected]………….…… Telefono: ……………………………….………………
RUOLO:
� Residente � Ente (specificare): .………………………………. � Associazione (specif.): ………..………………. � Altro (specif.): .………………….………………..
OSSERVAZIONI E PROPOSTE:
Sono favorevole alla realizzazione di quest'opera e più in generale credo sia doveroso realizzare
quelle infrastrutture/opere in grado di "modernizzare" ROMA e renderla competitiva con le altre
capitali europee. I processi partecipativi, le riunioni ed i gruppi di lavoro "allargati" non devono
"bloccare" il progresso ma al contrario contribuire alla realizzazione di queste opere. ed al
miglioramento della qualità della vita della comunità. Per quanto concenrne la questione del Project
Financing sono favorevole (limitando il numero di metri cubi ad un valore di circa 1,2-1,3MLN) purchè
gli stsessi siano concessi per Stato Avanzamento Lavori, ad esempio:
15% del totale concesso ad inizio lavori ; 35% a fine scavo dei tunnel ; 20% a fine lavori ;
15% dopo 18 mesi dal collaudo positivo ; 15% dopo 5 anni dal collaudo positivo ;
si ha così modo di verificare nel tempo la bontà dei lavori realizzati. Se non ci sarà un legame tra
concessioni edilizie e "SAL-metro" alla data di fine progetto avremo sicuramente più "edifici" e
nessuna stazione/metro nei tempi indicati dal piano di progetto. Inoltre le penali, ad esempio in caso
di ritardi, potrebbero "commutarsi" in metri-cubi da detrarre alla concessione iniziale o in un ritardo
da parte del Comune di Roma a concedere percentuali di concessioni edilizie "programmate".