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LUCIDO N. 1
PROCESSO RIPARATIVO
Detersione dei residui cellulari
Rigenerazione degli elementi parenchimali (tessuti labili e stabili) oppure sostituzione parenchimale con tessuto fibroso
Ricostruzione connettivale
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LUCIDO N.3
RICOSTRUZIONE CONNETTIVALE (tessuto di granulazione)
proliferazione di fibroblasti (Cfr. fibrociti, fibroblasti “attivi”, miofibroblasti) fattore di crescita di derivazione piastrinica (PDGF) fattori di crescita di derivazione macrofagica: IL-1 FGF TGF-β Fibronectina Inibitori della fibrinogenesi di derivazione macrofagica:
PGE Collagenasi PA ANGIOGENESI (e neoproliferazione di vasi linfatici) Fattori di crescita/chemiotassi per le cellule endoteliali (PD-ECGF; TGF-β; FGF-α, β; G-CSF; GM-CSF) specie: VEGF RIGENERAZIONE NERVOSA (guidata da cellule di Schwann
cono di crescita- e da laminino)
fattori di crescita (NGF) prodotti dal parenchima di innervazione stimolato da IL-1 fattori inibitori prodotti da oligodendrociti del SNC (NI-35, NI-250)
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LUCIDO N.4
ANGIOGENESI Processo fisiologico che determina la formazione di nuovi vasi
(3-5 µm) in risposta a stimoli ipossici e ipoglicemici:
è costituita da due eventi:
migrazione proliferazione FATTORI ANGIOGENETICI
VEGF
FGF
TGF-β
Angiopoietina
Cellula ipossica:
O2
glucoso HIF-1
VEGF
VEGFR Cellula endoteliale: proliferazione
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migrazione
LUCIDO N. 5
p53 PR 39 (macrofagi) (+) (-) enzimi di degradazione (-) HIF - I ipossia ipoglicemia (+) VEGF
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Angiogenesi LUCIDO N. 6
RIGENERAZIONE PARENCHIMALE
Fattori di crescita (EGF)
Inibizione da contatto/caloni
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LUCIDO N. 7
CICATRIZZAZIONE
dipende da
Distretto (viso=/=pianta del piede)
Contatto dei margini (=/=movimento)
Persistenza della noxa/corpi estranei
Vitamina C; cortisone
GUARIGIONE DELLE FERITE
Per I, II, III intenzione
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LUCIDO N. 8 FIG. 3-24 Robbins
resolution INJURY mediators Acute inflammation abscess formation healing mediators regeneration scarring persistent infection persistent toxin autoimmune disease chronic inflammation
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Esiti dell’infiammazione acuta
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LUCIDO N. 9
FLOGOSI CRONICA
A) persistenza (“cronicizzazione”) di flogosi purulenta
B) coesistenza (/evoluzione) di angioflogosi (PMN) e flogosi
granulomatosa (infiltratimonocitari)
=FLOGOSI CRONICHE ASPECIFICHE
C) flogosi granulomatosa “ab initio”
=ISTOFLOGOSI pr. detta
AGENTE PATOGENO OSPITE CONDIZIONI LOCALI
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LUCIDO N. 10
DEFICIT LEUCOCITARI
1. NUMERO
Terapia cortisonica; chemioterapia (per trapianti, tumori, malattie autoimmuni)
2. MIGRAZIONE
Diabete LAD-1; LAD-2 Chemiotassi: associata ad altri difetti: CHEDIAK-HIGASHI
3. OPSONIZZAZIONE
A- γ-globulinemia properdina batteri capsulati: streptococco C3b pneumococco,haemophilus
4. FAGOCITOSI (anemie emolitiche gravi) degranulazione fagolisosomi: associate ad altri difetti: CHEDIAK-
HIGASHI (difetto di polimerizzazione µ.tubuli)
5. SISTEMI MICROBICIDI
CGD, G6PD (batteri catalasi+) MPO- deficienza
DEFICIT DELL’ATTIVITà MICROBICIDA DEL SIERO
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FATTORI C5-C8: INFEZIONI DA NEISSERIE
LUCIDO N. 11
A) Persistenza (“cronicizzazione”) di flogosi purulenta Esmpi: OSTEOMIELITE ASCESSO FISTOLA FAVO Cause:
1) ritardato svuotamento di un ascesso (ispessimento della
membrana piogenica)
2) presenza di materiale estraneo (o necrotico) che
permette una parziale segregazione batterica (legno,
stoffa, suture, osso)
3) difetti di numero o funzionalità leucocitari
diabete deficit C3 CGD Deficit immunoglobuline Chemoterapici
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LUCIDO N. 12: foto: ascesso del polmone; quello che c’è scritto sotto lo leggevedi testo LUCIDO N. 13
B) FLOGOSI CRONICHE “ASPECIFICHE” Coesistenza/evoluzione di angioflogosi (PMF) e flogosi
granulomatosa (infiltrati monocitari) Caratteristiche: fibrina tessuto macrofagi edema + di granulazione + linfociti PMN plasmacellule
+/- eosinofili esempi: ulcera peptica cronica ulcera venosa cronica ulcere gengivali da protesi dentarie apiciti pielonefrite cronica (ripetizione di flogosi acute) cirrosi alcolica pancreatine cronica
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LUCIDO n. 14foto LUCIDO N. 15 Sangue: monociti Tessuti: macrofagi
MACROFAGI RESIDENTI
Fegato cell di Kuppfer
Cute cell di Langerhans
Polmone macrofagi alveolari
Ossa osteoclasti, macrofagi
SN microglia
Connettivo istiociti
LUCIDO N.16
PMN e MΦ “attivati” o “preparati” (primed) o “armati”
Stimoli γI [T-linfociti] LPS TNF GM-CSF
+II STIMOLO: “triggered”
Stimoli Fattori del complemento Materiali fagocitabili Prodotti batterici
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LINEA DI DIFESA NELLA BATTERIEMIA
MF specifici, cellule di Kuppfer
LUCIDO N.17
Attivazione dei fagociti
Attività microbicida e citocida Attività di “antigen presenting cells” Produzione di fattori del complemento Produzione di acqua ossigenata e ossido nitrico Espressione di recettori per opsonine Produzione di IL-1 Produzione di prostaglandine Produzione di fattori di crescita Produzione dell’attivatore del plasminogeno
NEI GRANULOMI (macrofagi)
differenziazione in cellule epitelioidi (prevalente funzione secretoria)
fusione di macrofagi in cellule giganti
da corpo estraneo nuclei disordinati
da ipersensibilità (c. di Langhans) nuclei a ferro di cavallo
NEL TESSUTO DI GRANULAZIONE
Produzione di: IL-1 FGF stimolazione
TGF-β Fibronectina della fibrinolisi
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PGE Collagenasi inibizione
PA LUCIDO N. 20
ISTOFLOGOSI
= (flogosi granulomatosa) sempre infiltrazione di mononucleati DIFFUSA “interstiziale”
es. epatite cronica attiva (cirrosi)
HBV non citotossico T8 + fibrosi HCV
HASHIMOTO autoimmunità T8
diabete giovanile insulino-dipendente autoimmunitàT8
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CIRCOSCRITTA:
GRANULOMI LUCIDO N. 21
GRANULOMI: risposta infiammatoria focale ad andamento cronico, caratterizzata da infiltrato di cellule mononucleate
NON IMMUNOLOGICI (da corpo estraneo) basso turn-over
NON TOSSICI (solo MΦ,no Φ) es. carbone, plastica, ferro
TOSSICI (Φ: fibrosi)
o “attivi” es. talco,asbesto, silice
IMMUNOLOGICI da ipersensibilità ad alto turn-over cellulare forme ad alta resistenza
forme a bassa resistenza
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forme intermedie
LUCIDO N.23 GRANULOMI IMMUNOLOGICI
ad ALTA RESISTENZA
ESEMPI:
TBC micronodulare a noduli singoli localizzata con adenopatia ilare (TUBERCOLOMA)
Sifilide gommosa (TUBERCOLOIDE)
Lebbra tubercoloide
Sarcoidosi
caratteristiche: pochi macrofagi molti linfociti molte cellule epitelioidi notevole fibrosi
a BASSA RESISTENZA
ESEMPI:
TBC miliarica
Lebbra lepromatosa (cute e nervi)
cause: malnutrizione HIV, etc. citostatici (per trapianti, tumori), cortisone caratteristiche: molti macrofagi pochi linfociti poche cellule epitelioidi scarsa fibrosi
FORME INTERMEDIE (post-virali:morbillo; HIV; …)
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ESEMPI:
TBC nodulare + linfoadenopatia +\- fibrosi +\- sierosità + escavazione (caverne) +\- fistole
Sifilide cerebrale, cardiovascolare
LUCIDO N. 28
JALINOSI Termine istologico aspecifico Presenza di materiale omogeneo, rosa alla colorazione con ematossilina-eosina intra ed extracellulare Jalinosi intracellulare
Cellule del tubulo prossimale del rene da proteinuria [cfr. degenerazione vacuolare (rene ischemico)]
Plasmacellule in sintesi attiva di anticorpi (corpi di Russel)
Alterazioni cellulari in corso di infezioni virali, inclusioni del nucleo o nel citoplasma di nucleoproteine virali
Jalinosi degli epatociti negli alcoolisti (filamenti di precheratina)
Jalinosi extracellulare
Collagene di vecchie cicatrici
Arteriole renali nel diabete o ipertensione (proteine plasmatiche filtrate attraverso l’endotelio alterato)
Renale in seguito a varie patologie, alterazioni della membrana basale e all’accumulo di proteine plasmatiche dentro ai glomeruli
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Amiloide LUCIDO N.29
AMILOIDOSI .
Amiloide: gruppo di sostanze extracellulari patologiche di natura proteica con caratteristiche morfologiche comuni collegate a diverse situazioni cliniche
MORFOLOGIA
Macro:
tintura di iodio rosso mogano + H2SO4 rosso porpora-blu-viola =AMIDO AMILOIDE (VIRCHOW)
Micro:
1. tintura di iodio + H2SO4 blu 2. E-E jalino, amorfo, rosa (debolmente eosinofilo)
=proteine 3. Rosso congo + luce polarizzata birifrangenza verde =
STRUTTURA FIBRILLARE in vivo test di BENNHOLD
4. coloranti basici cristal violetto metil violetto rosa porpora (METACROMASIA) blu di toluidina =MUCOPOLISACCARIDI ACIDI
5. PAS+ = GLICOPROTEINE
μ e-:
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1. struttura fibrillare a foglio β pieghettato (invero: fibrille composte da subunità globulari)
2. componente pentagonale (5 unità globulari unite a ciambella) (= comp. P)
IMMUNOISTOCHIMICA delle fibrille (90% dell’amiloide) del componente P (10% dell’amiloide) (NO in SNC) dei glucosaminoglicani (costantemente presenti)
LUCIDO n. 30 fig. 7-46 Robbins LUCIDO N. 32
IMMUNOISTOCHIMICA DELLE FIBRILLE
proteine “amiloidogeniche” alterate (frammenti proteolitici o prodotti di mutazioni)
AA SAA (HDL) Fegato (malattie croniche) 8.ooo Da 18.ooo Da
AL Cat λ mielosa (Sost 1 aa)
Proteinuria di Bence Jones
pre Albumina sost 1 aa forme familiari, A. sistemica Senile (100 % degli anziani) Β (oA4) proteina Recettore di membrana (cr21) ALZHEIMER DOWN cervello senile
proteine non alterate
β2 microglobulina associata a MHC cl I Emodializzati Cistatina C del plasma e liq. Cerebrospinale Emorragia cerebrale
ereditaria con amiloidosi
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AE (=endocrina) =Calcitonina car. Midollare della tiroide
= catene b insulina Diabete tipo II = STH tumori dell’adenoipofisi
Componente P AP (=Amiloid P component) SAP (serumAP)= pentrassina
plasmatica. SAP è presente sulla MB dei glomeruli
Glicosaminoglicani (sempre presenti)
LUCIDO N. 33 VECCHIA CLASSIFICAZIONE:
secondaria:
fegato milza reneproteinuria, nefrosi, ins.renale
primitiva
cuoreins. Cardiaca, aritmie lingua e gastro-intestinale
(biopsia mucosa rettale + nel 90% delle forme sistemiche)
nervi + sindrome canale carpale cute
ereditaria familiare
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oragano-limitata
cervello cuore articolazioni
…
LUCIDO 35
. AMILOIDOSI SPERIMENTALE
Cavia, topo, coniglio
Malattie infettive antigeni batterici caseinato di sodio adiuvante di Freund completo LPS
Trattamento richiede settimane o mesi
Si associano radiazioni ionizzanti mostarde azotate cortisone diete deficitarie di acido ascorbico
Si evidenziano alterazioni cellulari che precedono la deposizione extracellulare di amiloide, specie nella MILZA e LINFONODI
I. iperplasia di cellule reticolari, grandi (=MACROFAGI)
II. cellule PAS+ =glicoproteine
III. comparsa di amiloide extracellulare
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TEORIA DI COHEN
1. aumento della concentrazione plasmatica o locale di sostanza amiloidogena
2. rielaborazione della sostanza da parte di macrofagi tissutali 3. insufficiente smaltimento della sostanza da parte dei
macrofagi deposizione di sostanza insolubile
LUCIDO N. 36
SCLEROSI CALCIFICA DELLA MEDIA
(Aterosclerosi di Moenckeberg)
Arterie: femorali
Tibiali
Radiali
Ulnari
Iliache interne
Anatomia: placche calcifiche, ossee, in corrispondenza della
tonaca media. Assenza di reazione infiammatoria
Patogenesi: Ipertono vasale. Nell’animale, causate dall’infusione di
vasocostrittori (nicotina, adrenalina)
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LUCIDO N. 37
ARTERIOLOSCLEROSI
A.JALINA
Anatomia: ispessimento jalino, omogeneo, della parete
arteriolare con assottigliamento del lume. Endotelio indenne.
(Nel rene: “Nefrosclerosi benigna”)
Patogenesi: infiltrazione plasmatica e sostanza extracellulare
prodotta da cellule muscolari lisce.pazienti anziani, ipertesi,
diabetici.
A.IPERPLASTICA
Anatomia: arteriole renali, intestinali, pancreatiche.
Arterie a “bulbo di cipolla”. Riduzione del lume ( nel rene:
“nefrosclerosi maligna”)
Talvolta,necrosi acuta della parete arteriolare e depositi di
“fibrinoide” (Arteriosclerosi fibrinoide o arteriolite
necrotizzante).
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Patogenesi: iperplasia delle cellule muscolari lisce e deposito di
sostanza extracellulare. Tipica dell’ipertensione maligna: PA
diastolica > 110 mmHg.
LUCIDO N. 38
ARTERIOPATIA DIABETICA ATEROSCLEROSI
MICROANGIOPATIA DIABETICA
MICROANGIOPATIA DIABETICA
Loacalizzazioni retina
Glomeruli e midollare renale
Pelle
Muscoli scheletrici
Vasa nervosum
Vasi placentari
Anatomia
ARTERIOLE Arteriolosclerosi jalina
CAPILLARI ispessimento PAS+ della membrana basale per
depositi dei collagene di tipo IV
Aumento della permeabilità capillare per
riduzione della componente di peptidoglicani
RETINA
arteriolosclerosi jalina
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ispessimento della membrana basale dei capillari
degenerazione dei periciti
microrganismi
“Cotton woll” spots
Shunts artero-venosi
RETINOPATIA PROLIFERATIVA:proliferazione vasale a
partire dalle venule, seguita da fibrosi. Può intaccare il corpo
vitreo.