54
® Progettare il Cablaggio Strutturato CS2004

Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

  • Upload
    ledan

  • View
    232

  • Download
    1

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

®

Pro

get

tare

ilC

abla

gg

io S

trut

tura

to

CS

2004

copertina CS2004 27-10-2003 16:14 Pagina 1

Page 2: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

1

Progettare il Cablaggio Strutturatoedizione gennaio 2004

®

Formazione Tecnica Responsabile: Giuseppe MezzadriRedattore: Carlo Petrini

Grafica: Studio dal Verme Tenti Stampa: Caleidograf

Stampato su carta prodotta da cartiera certificata ISO 14001 e ISO 9001:Sistemi di Gestione Ambientale e di Qualità Aziendale (vedi pagina in fondo al volume)

Redazione a cura della

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 1

Page 3: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

2

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 2

Page 4: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

3

Premessa

Non si può parlare di internet, di telelavoro, di servizi al territorio, di edifici intelligenti o di multimedialitànelle abitazioni, senza pensare ad un mezzo di trasmissione dei segnali. Per comunicare, per quanto effi-caci ed efficienti, le moderne apparecchiature necessitano di essere connesse tra loro e, attualmente, permandare e ricevere dati la tendenza è di cablare il territorio e gli edifici1. Per essere efficace però un siste-ma di cablaggio deve essere strutturato in modo che sia possibile integrare tutti i sistemi informatici e dicomunicazione, indipendentemente dal tipo di apparecchiature utilizzate o dal loro fornitore. In sostanzabisogna che questo sia realizzato seguendo le indicazioni di particolari standard nazionali ed internazionali.

In queste pagine abbiamo raccolto una serie di informazioni utili per una corretta progettazione del cablaggiostrutturato negli edifici adibiti al terziario uffici. Consideriamo il cablaggio informatico di un edificio un aspet-to fondamentale dell’infrastruttura, alla pari dell’impianto elettrico o degli altri impianti tecnologici. Siamocerti che le informazioni qui contenute consentiranno, agli operatori elettrici, un approccio chiarificatoresulle problematiche inerenti alla progettazione del cablaggio informatico e un più facile e corretto dimen-sionamento dei suoi componenti.

1Vi sono anche sistemi di trasmissione senza cavo (Wireless), ma poco diffusi.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 3

Page 5: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

4

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 4

Page 6: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

5

Introduzione 6

Gli standard normativi applicabili ai sistemi di cablaggio 7- le prestazioni 8

Compatibilità tra cavi di potenza e cavi dati 10- interferenze elettromagnetiche 10- schermare o non schermare 12

Struttura del sistema di cablaggio 13- distanze dei collegamenti 14- dorsale di edificio e cablaggio orizzontale 15- topologia a stella 16

Gli apparati attivi 18- hub 18- switch 18- router 19- centralino telefonico privato 20

Elementi principali del cablaggio strutturato 21- l'area di lavoro 21- la presa telematica 21- i cavi di collegamento 23- gli elementi per la permutazione (armadi di piano) 25- metodi di permutazione 28- la permutazione del segnale telefonico 29- il punto di transizione 30

Esempio di dimensionamento di un cablaggio strutturato 31- schema concettuale di sviluppo dei sottosistemi 36- dimensionamento e composizione degli armadi di piano 38

Glossario dei termini 41- definizioni 41- abbreviazioni 43

I sistemi di canalizzazione per la distribuzione degli impianti 44- le esigenze del moderno terziario 44- soluzioni diverse per le diverse tipologie edili 44- quantità dei cavi installabili nelle canalizzazioni 50

Indice del volume

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 5

Page 7: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

®

6

Realizzare un cablaggio strutturato significa attrezzarel’edificio con un sistema di cavi e di elementi di con-nessione che mettono tutti gli apparati informatici pre-senti nell'edificio in collegamento fra loro e con il mon-do esterno. Il sistema ha lo scopo di unificare le con-nessioni delle apparecchiature di fonia e dati fornendouna maggiore gestibilità degli impianti stessi. Un ca-blaggio strutturato è, infatti, un'infrastruttura passivafatta principalmente di cavi e connettori che si diramanoall'interno di un edificio da un'area di ingresso (per laconnessione con la rete esterna) fino alle aree di lavoro,

cioè i punti dove si prevede necessiti connettere unaqualsiasi apparecchiatura di telecomunicazione: com-puter, telefono, fax, stampanti, attrezzature video, ecc.

Un "Cablaggio informatico" per essere definito "Strut-turato" deve seguire le regole imposte dalle normativeche riguardano l'architettura, i mezzi di trasmissione edi connessione utilizzati, le loro caratteristiche fisichee la topologia distributiva.Una definizione corretta di un "cablaggio strutturato"può dunque essere:

Introduzione

Un'insieme di componenti, tutti certificati dal costruttore che, quando sono traloro assemblati, sono in grado di formare un sistema anch'esso certificabile edin grado di fornire prestazioni conosciute e predeterminate, in ottemperanzaalle vigenti normative.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 6

Page 8: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

7

La prima serie di norme relative ai sistemi di cablag-gio strutturato sono state pubblicate negli Stati Unitinel 1991 a cura dell'EIA e della TIA2. Tali norme, chehanno nel tempo subito significativi aggiornamenti3,riguardano principalmente i criteri di progetto, le pre-stazioni dei singoli componenti e del sistema nel suocomplesso. La classificazione dei sistemi di cablaggioin categorie, così come viene indicata dagli operato-ri di settore (Cat. 3 - Cat. 4 - Cat. 5 - Cat. 5E - Cat. 6- ecc), deriva proprio dalla EIA/TIA 568-B. Altre normeriguardano l'installazione4 e la predisposizione deglispazi per l'alloggiamento dei sistemi di cablaggio5. Nel1995 vengono emesse le prime edizioni delle normeISO/IEC 11801 e CENELEC 50173, successivamen-te aggiornate. Nell'agosto 2000 è stata approvata laserie CENELEC 50174 inerente le regole di installa-

zione, a completamento dell'attuale panorama nor-mativo.Le norme EIA/TIA, ISO/IEC e CENELEC, (rispettiva-mente: americana, internazionale ed europea) sonosimili fra loro, ma presentano inevitabili discrepanzelegate sia ai differenti mercati di riferimento, sia ai dif-ferenti livelli di prestazione richiesti all'impianto: adesempio negli USA i sistemi schermati non sono im-piegati, mentre in alcuni paesi europei sono prevalen-ti. Non mancano, inoltre, alcuni riferimenti incrociati:ad esempio la categoria 5 della EIA/TIA, corrispondealla classe D del CENELEC.

In Italia il CEI ha recepito le CENELEC pubblicando unaserie di norme che elenchiamo di seguito:

Gli standard normativi applicabili ai sistemi di cablaggio

2Electronic Industry Association - Telecommunication Industry Association

3EIA/TIA 568-B del marzo 2001

4EIA/TIA 569

5EIA/TIA 606

norma italiana titolo classificazione anno-mese edizione fascicolo

CEI EN 50173 Tecnologia dell'informazione CEI 303-14 1997-08 Prima 3699Sistemi di cablaggio generico

CEI EN 50173/A1 Idem cs VARIANTE CEI 303-14;V1 2000-06 - 5681

CEI EN 50173-1 Tecnologia dell'informazione CEI 306-6 2003-06 Prima 6956Sistemi di cablaggio genericoParte 1: Requisiti generali e uffici

CEI EN 50098-1 Cablaggi nei locali degli utilizzatori CEI 306-1 1999-09 Seconda 5330per le tecnologie dell'informazione. Parte 1: Accesso base ISDN

CEI EN 50174-1 Tecnologia dell'informazione - Installazione CEI 306-3 2001-03 Prima 5958del cablaggio Parte 1: Specifiche ed assicurazione della qualità

CEI EN 50174-2 Tecnologia dell'informazione CEI 306-5 2001-5 Prima 6033Installazione del cablaggio Parte 2:Pianificazione e criteri di installazioneall'interno degli edifici

CEI EN 50310 Applicazione della connessione CEI 306-4 2001-4 Prima 5972equipotenziale e della messa a terrain edifici contenenti apparecchiature per la tecnologia dell'informazione

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 7

Page 9: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

®

8

Categoria Larghezza banda

1 e 2 non più usate

3 fino a 10MHz

4 fino a 16MHz

5fino a 100MHz

5e

6 fino a 250MHz

7 fino a 600MHz *

* in fase di studio

Le prestazioni

Un cablaggio strutturato deve avere caratteristiche eprestazioni in grado di soddisfare le esigenze dell'utente,sia per quanto riguarda le applicazioni supportate, siaper la qualità del segnale veicolato. Allo scopo glistandard normativi hanno definito categorie e classi al-le quali è possibile fare riferimento. Si rammenta in ogni caso che gli standard normativi nonhanno come fine la sicurezza elettrica, ma la realizza-zione di cablaggi informatici flessibili, indipendentidalle applicazioni utilizzate, facili da gestire ed aggior-nare e che consentano l'utilizzo di componentisticareperibile su un vasto mercato.

In sostanza è la qualità della piattaforma sulla qualeviaggiano le informazioni l'obiettivo di questi standard,siano essi Americani o Europei. Ne consegue che lacategoria dei componenti e la certificazione degli im-pianti devono essere di volta in volta concordate coni committenti.

La Norma CEI EN 50173-16 stabilisce che utilizzandoi modelli di interconnessione prescritti della normastessa (art. 6.2.2.2: Dimensioni) i componenti di Ca-tegoria 5, 6 e 7 forniscono prestazioni di cablaggiobilanciato rispettivamente di classe D, E, e F.

• categorie

La categoria è un parametro che identifica il singolocomponente del sistema di cablaggio. La definizionenasce inizialmente dalla classificazione dei cavi pertelecomunicazioni, poi è stata estesa a tutta la com-ponentistica del cablaggio come: prese, pannelli, con-nettori, ecc., in quanto teoricamente capaci di man-tenere le prestazioni fornite dal cavo scelto.La categoria viene definita dal produttore dei compo-nenti e indica l'ampiezza di banda e, di conseguenza,le applicazioni che potenzialmente possono transitareattraverso il componente (vedi tabella). E' chiaro cheun sottosistema è in grado di veicolare le applicazio-ni garantite dalla larghezza di banda se tutti i compo-nente sono della stessa categoria o superiore.

6Cablaggi orizzontali - art. 6.2.2.1: Scelta dei componenti

La classe identifica le prestazioni che il sistema deveavere una volta installato (vedi tabella). Queste ultimepossono essere verificate mediante test eseguiti conapposita strumentazione sul:

LINK = che rappresenta la tratta permanente del si-stema di cablaggio orizzontale, ovvero quella che vadalla presa utente (TO) fino al pannello di permutazio-ne nell'armadio di piano (FD). Questo test si effettuauna volta installato il sistema e viene ripetuto solo nelcaso di sostituzione dei componenti;

CHANNEL = che rappresenta la stessa tratta del linkcomprensiva delle parti sostituibili, come i cordoni dipermutazione e di connessione agli apparati attivi direte e alle apparecchiature dell'utente. Questo test

deve essere ripetuto ogni volta che si deve sostituireun cordone di permutazione o una bretella di connes-sione.

Classe Specifica del LINK

A a 100 kHz

B a 1 MHz

C a 16 MHz

D a 100 MHz

E a 250 MHz

F a 600 MHz

• classi

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 8

Page 10: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

9

Rappresentazione schematica del Link e del Channel

Modello di interconnessione indiretta

FD

Cordone diapparecchiatura

Cordone areadi lavoro

area di lavoro

area di lavoro

Cordone areadi lavoro

Cordone diapparecchiatura

cavo orizzontale fisso

collegamento permanente(permanent link)

collegamento permanente(permanent link)

canale trasmissivo(channel)

canale trasmissivo(channel)

cavo orizzontale fisso

FD

Modello di interconnessione diretta

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 9

Page 11: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

®

10

Il cablaggio strutturato è un sistema con tensione difunzionamento diversa da quello dei circuiti di energia7

e la norma CEI 64-8 prescrive la separazione elettri-ca fra sistemi elettrici diversi. La separazione tra idue sistemi serve anche per evitare malfunzionamen-ti ai segnali informatici causati da disturbi indotti dai cir-cuiti di potenza (compatibilità elettromagnetica). Insostanza, ai fini della protezione dai contatti indiretti edella compatibilità elettromagnetica, è necessarioseparare fisicamente i cavi della tecnologia dell’infor-mazione da quelli dell'energia. Il concetto è chiaro mal'applicazione problematica: in particolare quando icavi di energia e del segnale informatico, per neces-sità estetiche, devono essere contenuti in un'unica ca-

nalizzazione.

Secondo la Norma CEI 64-8 (art. 528.1.1) i circuiti dicategoria 0 e I possono essere contenuti nella stessacanalizzazione solo se tutti i cavi sono isolati per la ten-sione più elevata del sistema presente o, in alternati-va, isolati solo per la tensione del loro sistema ma in-stallati in comparti separati. La nota allo stesso articolopero pone l'accento su possibili interferenze elettro-magnetiche che possono sorgere per la vicinanza dicavi di potenza con cavi telematici. Purtroppo i diver-si standard, applicabili ai sistemi di cablaggio e rico-nosciuti a livello internazionale, hanno nei confronti diquesto problema, punti di vista diversi.

Compatibilità tra cavi di potenza e cavi dati

Riguardo le interferenze elettromagnetiche, la normaCEI EN 50174-2 introduce delle distanze di separa-zione tra i cavi di potenza e i cavi della tecnologia del-l’informazione, senza specificare alcun valore di cor-

rente o di potenza al di sotto, o al di sopra del qualel'interferenza è nulla, o da prendere in considerazione.(vedi tabella)

Interferenze elettromagnetiche

Separazione cavi per la tecnologia dell'informazione (IT) dai cavi di potenza (da CEI EN 50174-2; tab. 1)

La norma americana ANSI/TIA/EIA -569-A, che è dasempre considerata come un valido riferimento im-piantistico di settore del cablaggio informatico, men-tre nella prima edizione legava le distanze tra i due si-stemi a precisi valori di potenza, nella seconda edi-zione si limita a prescrivere la sola separazione fisica,senza indicare alcuna distanza. Gli americani di fattolasciano al committente valutare il reale problemadelle interferenza e le "eventuali" contromisure daadottare. Questa "deregulation" della normativa ame-ricana, consente una maggiore flessibilità nella scelta

dei percorsi e delle canalizzazioni per il contenimentodelle condutture.

Da noi però si pone il problema di cosa fare, di qualestandard normativo seguire. L’applicazione integralee acritica della tabella CEI EN 50174-2, infatti, crea pro-blemi quando, per questioni impiantistiche, necessitàalloggiare in unica canalizzazione (a più scomparti)sia i cavi di potenza, sia i cavi informatici. In questi ca-si occorre fare le seguenti considerazioni:

7categoria 0= tensione minore o uguale a 50V ac e 120V dc

categoria I= tensione oltre 50V fino 1000V ac e oltre 120V fino a 1500V dc

Tipo di installazione Distanza

Senza divisorio o Divisorio in Divisoriocon divisorio non metallico1) alluminio in acciaio

Cavo di potenza e cavo IT non schermati 200 mm 100 mm 50 mmCavo di potenza non schermato e cavo IT schermato 2) 50 mm 20 mm 5 mmCavo di potenza schermato e cavo IT non schermato 30 mm 10 mm 2 mmCavo di potenza e cavo IT schermati 2) 0 mm1) Nel caso di divisori metallici, si presume che il progetto del sistema di gestione cavi raggiungerà un'attenuazione di schermatura relativa al

materiale utilizzato per il divisorio.2) I cavi IT schermati saranno conformi alla serie EN 50288

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 10

Page 12: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

11

1) Le norme che trattano il problema dell'installazio-ne del cablaggio informatico sono: ANSI/TIA/EIA -569-A e CEI EN 50174-2 (CEI 306-5);

2) La norma CEI EN 50174-2 si presta a molte inter-pretazioni (in certi casi anche contraddittorie) e laANSI/TIA/EIA -569-A è, da sempre, un riferimen-to impiantistico internazionale nel settore del ca-blaggio informatico;

3) La Legge 1° marzo 1968, n. 186 chiede che gli im-pianti siano realizzati e costruiti a regola d’arte e ci-ta le norme CEI come esempio di regola d'arte. Lalegge non esclude quindi l'utilizzo di altre norme perraggiungere lo stesso fine. Ne consegue che nul-la vieta di fare riferimento alla ANSI/TIA/EIA -569-

A, in alternativa della CEI EN 50174-2 (tab. 1),quando necessiti utilizzare un'unica canalizzazio-ne, per il contenimento di cavi appartenenti a si-stemi diversi.

A seguito di queste considerazioni, Bticino, seguen-do l'indicazione normativa americana, ha effettuatodelle prove di laboratorio ed è in grado di dichiarareche, l'inserimento dei cavi informatici nel sistema dicanalizzazioni Interlink Office, se elettricamente se-parati dai cavi di energia, non comporta disturbi elet-tromagnetici in grado di pregiudicare il corretto fun-zionamento del cablaggio della tecnologia dell'infor-mazione. Questo anche nel caso vengano installatenel sistema lampade fluorescenti.

Canale per la distribuzione a parete Canale per la distribuzione a soffitto e l’illuminazione

esempi di canalizzazioni portacavi Bticino "Interlink office"

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 11

Page 13: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

®

12

Interlink office è un innovativo sistema di canalizzazione in materiale plastico ed alluminio, che permette di integrare in un'unica struttura sia l'illuminazione che la distribuzione elettrica, telefonica ed informatica.

Abbiamo appena accennato al fatto che Bticino ga-rantisce l'assenza di disturbi elettromagnetici in gradodi pregiudicarne il corretto funzionamento del cablag-gio informatico quando i cavi telematici convivono conquelli di energia nelle canalizzazioni Interlink Office. Mavi sono ambienti con elevate fonti di smog elettroma-gnetico che possono disturbare il segnale informatico edalle quali occorre prendere provvedimenti, come adesempio in presenza di:

• grossi motori elettrici (es. di ascensori);

• cavi di energia di elevata potenza

• apparecchi radiologici;

• ponti radio, ecc

Deve essere evitato il passaggio dei cavi informatici

nelle vicinanze di apparecchiature con forte campo magnetico.

In questo caso il sistema di cablaggio deve essereopportunamente distanziato da queste fonti di distur-bo o adeguatamente schermato (cavi e connettori).Non esistono regole precise che indichino quando unsistema deve essere schermato. La decisione deve es-sere presa considerando i livello di smog ambientale,il luogo di installazione e le particolari esigenze del-l'utenza. Decisione importante questa perché i siste-mi di cablaggio schermati offrono una maggiore im-munità ai disturbi elettromagnetici e quindi una mag-giore efficienza nella trasmissione dei segnali ma,ovviamente, sono più costosi.

Schermare o non schermare

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 12

Page 14: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

13

La struttura di un impianto di cablaggio informaticodeve consentire di sviluppare la massima capillaritàdei segnali, e mantenerla anche dopo frequenti ma-nutenzioni ed adeguamenti. Secondo gli standard

normativi il cablaggio informatico si compone di una se-rie di elementi funzionali che, collegati tra loro con unastruttura gerarchica a stella, formano tre sottosistemi:

Struttura del sistema di cablaggio

Elementi funzionali Sottosistemi di cablaggio informatico

• Distributore di insediamento CD dorsale di insediamento• Cavo di dorsale di insediamento• Distributore dell'edificio BD dorsale di edificio• Cavo di dorsale dell'edificio• Distributore del piano FD cablaggio orizzontale• Cavo orizzontale• Punto di transizione (eventuale)8 CP• Presa telematica TO

-------- cavi facoltativi

8vedi a pag. 30

Il numero e il tipo di sottosistemi dipende dalle carat-teristiche geografiche e dalla dimensione di un inse-diamento o di un edificio e dalla strategia dell'utente.Generalmente per ogni insediamento dovrebbe essereinstallato un distributore di insediamento; per ogniedificio un distributore di edificio e per ogni piano undistributore di piano. Quando le funzioni dei distribu-tori sono combinate, non è necessaria l'installazionedi sottosistemi intermedi.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 13

Page 15: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

Rappresentazione di sottosistemi del cablaggio strutturato:

14

Il sistema di cablaggio informatico è soggetto a preci-si vincoli nelle distanze di collegamento che variano infunzione dei requisiti di trasmissione richiesti e del tipodi cavo utilizzato. In ogni caso ai cablaggi orizzontali siapplicano le seguenti restrizioni generali9:

• la lunghezza fisica del canale (channel) non deve su-perare i 100 m;

• la lunghezza fisica del cavo orizzontale fisso non de-ve superare i 90 m, e anche meno in funzione dellalunghezza dei cavi CP, dei cordoni utilizzati e del nu-

mero di connessioni;

• quando viene utilizzato un assieme di TO multi-utente10, la lunghezza del cordone di un'area di lavoronon dovrebbe superare i 20 m;

• quando viene utilizzato un CP, esso dovrebbe esse-re posto ad almeno 15 m dal distributore di piano, al-lo scopo di ridurre gli effetti di connessioni multipleravvicinate sulla NETX11 e sulla perdita di ritorno;

• la lunghezza delle bretelle di connessione non devesuperare i 5 m.

CD = Campus Distributor(Distributore di Insediamneto);

BD = Building Distributor(Distributore di Edificio);

FD = Floor Distributor (Distributore di Piano);

TO = Telecommunication Outlet (Presa Telematica)

Distanze dei collegamenti

9tratto da CEI EN 50173-1 (art. 6.2.2 - Cablaggi orizzontali)

10vedi pag. 22

11Perdita di diafonia all’estremità vicina (near-end crosstalk loss)

edificio 2

edificio 4

dors

ale

di e

difi

cio

dors

ale

di e

difi

cio

dors

ale

di e

difi

cio

dors

ale

di e

difi

cio

dors

ale

di i

nsed

iam

ento

dorsale di insediamento

dorsale di insediamento

edificio 1

edificio 3

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 14

Page 16: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

La scomposizione in sottosistemi contribuisce ad iden-tificare i componenti essenziali di un sistema di ca-blaggio. Per semplificare l'approccio sull'argomentoprogettuale, consideriamo la struttura di un edificioadibito al terziario uffici, concentrandoci direttamentesulla dorsale di edificio ed il cablaggio orizzontale.Sono questi, infatti, le parti maggiormente interessatealla progettazione di un cablaggio strutturato. Con ri-ferimento agli standard internazionali (EIA/TIA 568) al-l'interno di una struttura si individuano sei sottosistemi(vedi figura nella pagina seguente).

A Area di ingressoSpazio dove avviene la connessione tra la parte dicablaggio esterna all'edificio e quella interna. Cor-risponde alla zona di arrivo dei cavi portati dal ge-store del servizio di rete pubblica (es. telefonico)o, nel cablaggio di più edifici, nel punto di arrivo del-la dorsale di insediamento;

B Sala macchine (BD)Locale dove convergono le terminazioni dei varirami del cablaggio, nel quale sono concentrati gli

apparecchi di rete principali (centrale telefonica,server, router, ecc.) e che funge da punto di am-ministrazione principale;

C Dorsale dell'edificioCollegamento per il trasporto dei segnali dalla sa-la macchine agli armadi di piano;

D Armadio di piano (FD)Area dell'edificio dove sono alloggiate le termina-zioni e le permutazioni della dorsale e del cablag-gio orizzontale;

E Cablaggio orizzontaleTratto del cablaggio che si estende dall'area di la-voro all'armadio di piano. Include la presa telema-tica (TO), la terminazione dei cavi, l'interconnessioneo permuta e l'eventuale punto di transizione (CP);

F Area di lavoroComprende gli elementi che si trovano tra la pre-sa telematica e l'apparecchiatura terminale: termi-nale PC, stampante, i cavetti di collegamento e glieventuali adattatori;

Dorsale di edificio e cablaggio orizzontale

15

Massime lunghezze di canale trasmissivo per realizzazioni di riferimento. (Tratto da CEI EN 50173-1 art. 4.7.1 - tab. 1)

Nota: in alcune realizzazioni del sottosistema di cablaggio orizzontale del cap.5, il FD può non supportare le TO finoalla massima distanza indicata.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 15

Page 17: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

16

Per topologia si intende la configurazione spaziale deicavi che compongono il sistema di cablaggio.Occorre precisare che la topologia fisica non coincide ne-cessariamente con la connessione logica, cioè con la mo-dalità con cui il segnale raggiunge i vari utenti della rete.Nella topologia a stella i cavi convergono verso un pun-to di concentrazione principale, che normalmente co-incide con la posizione dove è ubicato l'apparato at-tivo al quale devono essere collegati.

I vantaggi del cablaggio con topologia a stella, rispettoalla tipologia a bus (unico cavo per tutti gli utenti), sono:

• maggiore riconfigurabilità del sistema grazie allapresenza di un punto principale di amministrazioneche raccoglie le terminazioni di tutti i cavi;

• maggiore immunità ai guasti di rete in quanto ad ognicavo è collegato un solo utente.

Esempio di sottosistemi del cablaggio informatico di un edificio

(D) - armadio di piano (F) - area di lavoro

(C) - dorsale di edificio

(E) - cablaggio orizzontale

(B) - sala macchine

(A) - linea esterna di ingresso

Topologia a stella

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 16

Page 18: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

17

Lo svantaggio sta ovviamente nel maggiore costodelle condutture, perchè occorre prevedere un cavo

per ogni punto di utilizzo del sistema e adeguate ca-nalizzazioni per il loro contenimento.

Esempio di topologia a stella mediante Hub: il pacchetto dati in arrivo viene rilanciato indifferentemente a tutti gli altri utenti collegati.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 17

Page 19: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

18

Apparato simile all'Hub ma più intelligente. Esso è ingrado di riconoscere il pacchetto informatico chetransita sulla porta e di indirizzarlo solo su quella di de-

stinazione. In tal modo è ottimizzato l'uso della lar-ghezza di banda disponibile. Si dice che lo switch di-vide i domini di collisione.

Abbiamo affermato che il cablaggio strutturato è un'in-frastruttura di tipo passivo fatta di cavi e connettori checonsente di collegare, tra loro e con il mondo esterno,tutti gli apparati di telecomunicazione presenti nell'e-dificio. Nella rete informatica però vi sono anche altriapparati nei quali il segnale si concentra e viene ela-borato, amplificato e filtrato prima di essere distribui-

to a tutti gli utenti interessati. Si tratta degli apparati at-tivi di rete che sono installati nei centri stella del ca-blaggio e, a differenza di quelli "passivi", hanno ne-cessità di essere alimentati elettricamente.Fanno parte di questa tipologia gli Hub, gli Switch, iRouter, le centrali telefoniche, ecc.

Gli apparati attivi di rete

Apparato costituito da diverse porte RJ45 che fungeda concentratore di cablaggio nelle reti con topologiaa stella. Ogni pacchetto dati in arrivo da un qualsiasiPC viene ricevuto su una porta e rilanciato a tutte le

altre in collegamento tra loro che condividono la stessalarghezza di banda del segmento di rete. (vedi Esempio di topologia a stella mediante Hub nel di-segno di pagina precedente)

Hub

Switch

Esempio di connessione

mediante switch: il pacchetto

dati in arrivo dall'utente A

viene rilanciato solo all'utente

destinatario C; quelli in arrivo

dall'utente E solo agli utenti

destinatari F e D.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 18

Page 20: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

19

Apparato impiegato per connettere più reti tra loro. Adifferenza degli Hub e degli Switch, i Router devono es-sere necessariamente configurati. Sono in grado di me-morizzare la mappa completa di una rete interna e

quindi di instradare i pacchetti informatici verso un'al-tra. Ad esempio: dalla rete interna all'edificio (LAN) aquella pubblica esterna.

Esempio di connessione di più reti mediante router

rete

geo

gra

fica

Router

Altra capacità funzionale offerta dallo switch è diconfigurare più reti logiche sopra un'unica rete localefisica (Virtual lan). Con un'adeguata programmazionedello switch è possibile creare domini diversi, cioè re-ti virtuali, su un'infrastruttura trasmissiva comune.Questo consente di isolare il traffico dei vari gruppi dilavoro per questioni di sicurezza e riservatezza.

Creazione di reti LAN virtuali (VLAN) mediante apposita programmazione dello Switch:

A-C-E=Vlan 1 / B-D-F = Vlan 2

Creazione di reti LAN virtuali (VLAN) mediante apposita programmazione dello Switch:

A-C-E=Vlan 1 / B-D-F = Vlan 2

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:44 Pagina 19

Page 21: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

20

12 Integrated Services Digital Network. Si tratta di una rete di telecomunicazione, rispondente ad uno standard ben definito, in grado di por-tare all’utente finale dei canali digitali in ingresso ed in uscita a 64 Kbit/s; il numero di questi canali è variabile per potersi adattare, sia aldoppino in rame e sfruttare quindi la rete telefonica esistente, sia alle fibre ottiche.

Apparato che permette la comunicazione audio tra tut-ti i terminali interni e consente di far condividere le lineeesterne a più terminali interni; il rapporto tra lineeesterne e linee interne è variabile in funzione del tipo diutenza. Ad esempio:• 1:10 in strutture di tipo ricettivo (alberghi, case di cu-

ra, comunità, etc.), per insediamenti produttivi in-dustriali, etc.

• 1:5 in organizzazioni di tipo uffici pubblici o privati eattività commerciali in genere quali banche, societàdi servizi, etc.

• 1:1 in casi particolari come studi associati di pro-fessionisti, società di telemarketing, vendite su ca-talogo, uffici informazioni di massa, etc.

L’evoluzione generazionale del centralino telefonico pri-vato può essere sintetizzata in quattro macro famiglie.

1 Centralino telefonico elettromeccanico:costituito da una serie di selettori che comporta, tral’altro, un notevole ingombro e necessita di manu-tenzione preventiva e pulizia periodica.

2 Centralino telefonico elettronico in tecnicaanalogica (PABX):grazie all’utilizzo dei componenti elettronici chehanno consentito nuovi servizi di programmazionee personalizzazione utenti, rappresenta una gran-de evoluzione nel settore della telefonia.

3 Centralino telefonico elettronico in tecnicanumerica (PABX):aggiunge al precedente i vantaggi tecnici, in terminidi qualità e affidabilità del servizio, conseguenti al-l’introduzione del trattamento digitale del segnalefonico.

4 Centralino telefonico elettronico in tecnicanumerica predisposto per ISDN (ISPBX):realizzato per la rete ISDN12, a differenza del cen-tralino elettronico PABX consente anche la com-mutazione interna delle linee ISDN, in modo chesiano condivisibili tra più utenti.

Centralino telefonico privato

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:45 Pagina 20

Page 22: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

Una volta stabilito il numero della aree di lavoro, biso-gna valutare quello degli apparecchi terminali presen-ti dai quali dipende il numero totale delle prese e, di con-seguenza, il dimensionamento del cablaggio orizzon-tale. E' chiaro che un'elevata densità di prese telema-tiche, se da un lato aumenta la flessibilità del cablag-gio dall'altro ne aumenta sensibilmente i costi.

In generale per ogni area di lavoro devono esserepredisposte almeno due prese di telecomunicazione:• una per il segnale dati (computer)• una per il segnale di fonia (telefono).Questo è sufficiente a soddisfare la maggior parte deicasi di dotazione telematica. Vi sono però situazioni

lavorative per le quali è necessario prevedere almenotre prese per ogni utente, come ad esempio nelleagenzie bancarie le cui postazioni di lavoro, oltre alcomputer e il telefono, sono dotate di stampante locale(operatori allo sportello) o una linea telefonica in più perun'eventuale fax (uffici direzionali).

Qualunque sia la dotazione di prese di un'area di lavorodeve essere evitato l'impiego di connettori diversificatiper la telefonia e i dati (RJ45 per i dati / RJ11 o RJ12per telefonia). I connettori dedicati costituiscono un pe-sante vincolo circa il futuro utilizzo della stessa presatelematica. Il concetto di cablaggio strutturato, infat-ti, nasce dalla possibilità di allacciare ad ogni singola

La presa telematica

21

®

Come avviene negli impianti elettrici, dove la potenzatotale impegnata dipende dalla potenza assorbita diogni singolo utilizzatore, dal suo coefficiente di utiliz-zazione e dalla contemporaneità di utilizzo degli altri

utilizzatori, anche nel cablaggio strutturato bisogna co-minciare con l'analizzare esigenze e caratteristiche diogni singolo utilizzatore, vale a dire di ogni singola areadi lavoro.

L'area di lavoro è il luogo dove gli utenti interagisconocon gli apparati di telecomunicazione. Individuare laquantità di aree di lavoro possibili in relazione ad un pre-ciso spazio fisico è importante per stabilire il numerodelle prese utente (TO). Queste, infatti, dipendono es-senzialmente da questo dato e dalla quantità di appa-recchiature terminali (TE) presenti in ogni singola area.

Nella maggioranza dei casi non si conosce la disposi-zione degli arredi e quindi bisogna ricorrere a specifi-che di settore. Generalmente se l'area è delimitata da

pareti fisse si raccomanda di disporre una postazionedi lavoro ogni 10 m2; nel caso di ambienti aperti (openspace) una ogni 6/7 m2. Si tratta ovviamente di espe-rienze che prendono in considerazione:

• il numero delle persone presenti contemporanea-mente nell'edificio (densità degli occupanti):

• il numero di apparecchiature telematiche che devonoessere collegate (densità delle apparecchiature);

• la frequenza degli spostamenti nell'azienda di per-sone e di apparecchiature.

Elementi principali del cablaggio strutturato

L’area di lavoro

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 21

Page 23: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

22

presa terminale un qualunque apparecchio di tele-comunicazione, si tratti di un telefono (analigico o di-gitale), di un fax, o di un'apparecchiatura informatica(PC, Stampante, Scanner, ecc).Per ogni area di lavoro devono dunque essere previ-ste almeno due prese telematiche con connettori uni-

ficati (RJ45). Ogni presa, al-la quale farà capo il cavodel cablaggio orizzontale,deve essere contrassegna-ta con etichetta permanen-te e visibile.

In un ambiente di uffici aperto puòessere utilizzato un assieme diprese telematiche per servire piùaree di lavoro. Ad esempio perpostazioni di call center o di saleriunioni (vedi foto a lato). Per l'as-sieme TO multi-utente la normati-va13 da alcune disposizioni ed inparticolare:

• dovrebbe essere posto in areapermanentemente accessibileall'utente e quindi non nelle in-tercapedini dei soffitti o in zoneostruite;

• dovrebbe servire un massimo didodici aree di lavoro;

• la lunghezza dei cordoni do-vrebbe essere limitata per per-mettere la gestione del ca-blaggio nell'area di lavoro. Tratto dalla rivista “OFFICE LAYOUT 84”

13CEI EN 50173-1 art. 4.7.5.3

Presa utente Living International

• assieme di prese telematiche multi-utente (MUTO)

• il connettore RJ45

Un connettore RJ45 (CEI EN 60603-7 - CEI 48-22) èdotato di 8 pin in modo da connettere le quattro cop-pie di cavi contenute nel cavo di trasmissione. Le ap-parecchiature interconnesse alla presa telematicasfruttano le diverse coppie del cavo, così, per esem-

pio, se si collega sul connettore un telefono analogicoil passaggio di segnale avviene sui pin 4 e 5 corrispon-denti alla coppia 1 del cavo (bianco/blu). La tabella ri-porta i pin su cui avviene il passaggio di segnale a se-condo della tecnologia utilizzata.

Applicazione RJ45 Numero Pin8 7 2 1 6 3 4 5

Fonia (analogica o digitale) • •ISDN • • • •Ethernet 10/100/1000Mps • • • •Token Ring • • • •

coppia 4 coppia 2 coppia 3 coppia 1

Retro di un connettore RJ45

Postazione di lavoro “Call Center”

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 22

Page 24: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

I cavi sono elementi essenziali del sistema di cablag-gio strutturato e possono essere in rame oppure in fi-bra ottica. Solitamente per il cablaggio orizzontale so-no sufficienti i cavi in rame di tipo UTP (non scherma-to) o FTP (schermato), mentre la fibra ottica, che ha ele-

vate prestazioni e alti costi, viene utilizzata per le dor-sali del cablaggio informatico (di edificio e di insedia-mento). Di seguito si riporta quanto indicato nella tab.1 della norma CEI EN 50173 del 1998 in merito ai tipidi cavi raccomandati:

(1) In certe condizioni (per es. condizioni ambientali, motivi disicurezza, ecc.), si dovrebbe prendere in considerazionel'installazione della fibra ottica anche nel sottosistema delcablaggio orizzontale.

(2) I cavi bilanciati possono essere usati nel sottosistema didorsale di insediamento (di campus) nei casi in cui non èrichiesta la larghezza di banda della fibra ottica, per es. perlinee PBX.

tab. 1 - supporti raccomandati per il precablaggio

I cavi di collegamento

• i cavi in rame a 4 coppie

Solitamente utilizzati nel cablaggio orizzontale, sono co-stituiti da 4 coppie di conduttori intrecciati con passodi twistatura diverso per le singole coppie. Ogni cop-pia ha il compito di trasportare segnali elettrici su cui

viaggiano le applicazioni telematiche che vengonoutilizzate sulla rete. I cavi, come i connettori, si diffe-renziano tra loro in categorie di prestazione: 5, 5E e 6.

23

®

Dalla tabella sembrerebbe che i pin 7 e 8 non vengo-no mai sfruttati; in realtà esistono delle applicazioni,molto particolari, nelle quali vengono utilizzati. (es. latecnologia Asynchronous Transert Mode oppure la100VG anyLan). Lo standard più sfruttato nel cablag-gio strutturato è comunque Ethernet, dove i pin 2-1

e 6-3 corrispondono alle coppie 2 e 3 del cavo.In funzione dei due tipi di connessione previsti daglistandard (regolati dalle raccomandazioni EIA/TIA -T568A o T568B), cambiano i pin sui quali intestare iconduttori delle coppie.

coppia colore T568A T568Bconduttori pin n° pin n°

2 bianco/arancio 3 1arancio 6 2

coppia colore T568A T568Bconduttori pin n° pin n°

3 bianco/verde 2 3verde 1 6

Sottosistema Tipo di cavo Raccomandazione d'uso

Cablaggio orizzontale Cavi bilanciati Voce e Dati(1)

Fibra ottica Dati(1)

Cablaggio di dorsale di edificio Cavi bilanciati Voce e Dati da bassa a media velocitàFibra ottica Dati da media ad alta velocità

Cablaggio di dorsale dell'insediamento (di campus) Cavi bilanciati Quando richiesto(2)

Fibra ottica Per la maggior parte delle applicazioni; ... (omissis)

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 23

Page 25: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

24

Esempio di cavi per trasmissione dati/fonia.

UTP =Unshilded Twisted Pair (cavo senza schermo)

FTP =Foiled Twisted Pair(cavo schermato con foglio di alluminio)

Cavo UTPper trasmissione dati

Coppia 1: blu bianco-bluCoppia 2: verde bianco-verdeCoppia 3: arancio bianco-arancioCoppia 4: marrone bianco-marrone

Coppia 1

Coppia 3

Coppia 2

Coppia 4

Cavo FTPper trasmissione dati

Prestazioni minime garantitedalla normativa relative alle categorie 5 - 5e - 6

Parametri CAT. 5(*) CAT. 5e CAT. 6Frequenza 100 MHz 100 MHz 250 MHzLunghezza canale 100 m 100 m 100 mDelay 548 ns 548 ns 546 nsDelay Skew 50 ns 50 ns 50 nsAttenuazione 24,0 dB 24,0 dB 35,9 dBNEXT 27,1 dB 30,1 dB 33,1 dBPSNEXT - 27,1 dB 30,2 dBELFEXT - 17,4 dB 15,3 dBPSELFEXT - 14,4 dB 12,3 dBReturn Loss - 10 dB 8 dB

* secondo normativa definitiva nel 1995

• i cavi multicoppia

Per la distribuzione del segnale telefonico nelle dorsali(di edificio e di insediamento), vengono utilizzati cavi mul-

ticoppia in rame generalmente di categoria 3 in quan-to il segnale della fonia non necessità di alte prestazioni.

Caratteristiche tecniche indicative di cavi n° totale coppie * Øest. mm **Øest. mmper dorsali telefoniche 5 6,5 7(isolante e guaina in PVC - non schermati) 11 9,0 10

21 11,5 13* Diametro conduttore 0,5 mm - 31 13 15

Resistenza elettrica max a 20° 41 15 16,5in c.c. = 97,8 ohm/km 51 16,5 18,5

** Diametro conduttore 0,6 mm - 65 17 -Resistenza elettrica max a 20° 97 21 -in c.c. = 67,9 ohm/km 101 22,5 25

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 24

Page 26: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

25

®

• i cavi in fibra ottica

Il cavo in fibra ottica, a differenza del cavo in rame, ècompletamente immune da interferenze elettroma-gnetiche e ha una larghezza di banda più ampia, conpredite di segnale ridotte al minimo. Esistono due tipi

di fibre ottiche: multimodale e monomodale. Per i ca-blaggi delle dorsali veloci (LAN) di edificio viene con-sigliata la fibra ottica multimodale per le sue caratteri-stiche di propagazione del fascio di luce.

nucleo fibra

isolante

kevlar

guaina

rinforzo centrale

guaina

nucleo(core)

mantello(cladding)

epoxyacrilato

silicone

kevlarnylon

PVC 2,462,5 micron

125 micron

250 micron

900 micron

Schema di un cavo a fibra ottica

Spaccato di un cavo multifibra (6 monofibre)

Fibra ottica multimodale

diametro del nucleo: 50 - 62,5µmdiametro di placcatura: 125µm

Fibra ottica monomodale

diametro del nucleo: da 8 a 10µmdiametro di placcatura: 125µm

Negli armadi di piano sono alloggiate le terminazionie le permutazioni del cablaggio orizzontale, vale adire i pannelli e i cordoni per la permutazione dei se-gnali in arrivo dalla dorsale di edificio verso le preseutenti.

La norma CEI EN 50173-1 (art. 4.7.1) suggerisce diprevedere un armadio di piano ogni 1000 m2 di su-perficie riservata agli uffici14. Se un piano fosse scar-samente popolato è consentito connettere le prese al-l'armadio di permutazione del piano adiacente.

Gli elementi per la permutazione (armadi di piano)

14Ipotizzando ambienti aperti con aree di lavoro ogni 6-7m2, dotate di 2 prese telematiche cad., un armadio di piano può arrivare ad alloggiare

le terminazioni di circa 300 prese telematiche.

CS 2004 2 colonne 18-11-2003 9:25 Pagina 25

Page 27: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

26

• ubicazione e spazi15

La norma proibisce l'installazione di telai e armadi delcablaggio informatico nei seguenti punti:a) servizi igienici e cucine;b) percorsi di uscita di emergenza;c) intercapedini di soffitti e/o pavimenti;d) all'interno di armadi o contenitori contenenti le ma-

nichette antincendio o altre apparecchiature perl'estinzione degli incendi.

I locali che alloggiano gli armadi devono permettere l'ac-cesso e il movimento agevole sia del personale che del-le parti più grandi dell'insieme; devono essere illuminatie avere condizioni di temperatura adatte per permet-tere l'installazione e l'esercizio dell'apparecchiatura edel cablaggio in essi contenuto. La distanza in aria sututti i lati dei telai e degli armadi in cui è richiesto l'ac-cesso deve essere almeno di 1,2 m; i punti di con-nessione devono essere posti a un'altezza di lavoro si-cura, sia per consentire misure, riparazioni e configu-razioni, sia per evitare l'ingresso di polvere, fluidi, (com-prese le inondazioni) o altre contaminazioni.

Nuova gamma di armadi Bticinoper il cablaggio strutturato (BTNET)

Nuova gamma di armadi Bticino per

il cablaggio strutturato(BTNET)

15vedi CEI EN 50174-1 art. 4.7

Gli armadi di piano sono costituiti da strutture modu-lari (rack). Ogni rack deve poter contenere i pannelli dipermutazione (patch panel), i pannelli passacavi permantenere organizzati i cordoni di permutazione, gliapparati attivi e gli eventuali pannelli ciechi, riservando

almeno 1/3 della struttura libera per successive espan-sioni. Nel caso in cui l’armadio sia posizionato in localitecnici dedicati, è possibile utilizzare strutture di tipoaperto, mentre si consiglia l’utilizzo di armadi con strut-tura chiusa da portelli di protezione negli altri casi.

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 26

Page 28: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

In alternativa al connettore RJ45, negli armadi di pia-no, è possibile utilizzare la striscia 110 che ha le stes-se caratteristiche funzionali. La principale differenzaconsiste nella possibilità di gestire le coppie singolar-mente al contrario del connettore RJ45 le cui 4 cop-pie sono definite a priori16. In sostanza in una striscia110, che può ospitare fino a 100 coppie, è possibileconnettere sia 25 cavi a 4 coppie intreccaite, sia 100coppiole telefoniche. È evidente che sono la soluzio-ne ideale per attestare i cavi multicoppia della dorsa-le telefonica17. L'utilizzo della sctriscia 110, anche perla premutazione del cablaggio orizzontale, è legataalle prestazioni richieste alla trasmissione dei dati18.

27

®

• i pannelli e i cordoni di permutazione (patch panel - patch cord)

Consentono l'amministrazione dell'intero sistema delcablaggio informatico. Ubicati nella sala macchine enell'armadio di piano, assolvono alla funzione di per-mutare il segnale in arrivo delle dorsali verso il cablaggioorizzontale e quindi alle singole prese utente. I pannelli sono costituiti da una serie di connettori aiquali si attestano i cavi in arrivo e il cui numero varia,nel cablaggio orizzontale, in funzione del numero diprese installate.

I cordoni sono spezzoni di cavo con intestati ai capiplug tipo RJ45. Consentono di collegare, tramite ipannelli di permutazione, le prese telematiche dellepostazioni di lavoro con le porte degli apparati infor-matici (hubs, switch, ecc). Il semplice spostamentodella connessione di questo cordone (permutazione)consente di modificare sia il servizio erogato all'uten-te, sia la presa destinataria di tale servizio.

• la striscia 110

pannello di permutazione RJ45 a 48 porte (categoria 5) con

cordone di permutazione

pannello di permutazione

striscia 110 con cordone di

permutazione (categoria 5)

16vedi “il connettore RJ45” a pag. 22

17vedi “La permutazione del segnale telefonico” a pag. 29

18vedi “Le prestazioni” a pag. 8

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 27

Page 29: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

28

Esistono due modi per realizzare una permutazione che, di fatto, si ripercuote sul dimensionamento dell'armadiodi piano:

E’ consigliata nelle realizzazioni più complesse dovel'amministratore di rete e il gestore del cablaggio ap-partengono a servizi aziendali diversi. I pannelli dipermutazione previsti sono due. Sul primo si attesta-no i cavi del cablaggio orizzontale (come per la per-mutazione semplice), sul secondo quelli in arrivo dagliapparati attivi. La permutazione in questo caso avvie-ne con l'ausilio di patch-cord senza intervenire suicavi degli apparati attivi.

Questa soluzione è certamente più costosa, ma con-sente di evitare il danneggiamento delle porte del-l'apparato attivo la cui riparazione potrebbe risultarepiù onerosa di quella del doppio permutatore.

Metodi di permutazione

• permutazione doppia:

Presa utente

Cavo orizzontale

Pannello di permutazione

Pannello di permutazione

Cordone di permutazione

Cavo apparati

Apparato attivo

Presa utente

Cavo orizzontale

Pannello di permutazione

Cavo apparati

Apparato attivo

• permutazione semplice:

Solitamente si utilizza in realtà poco complesse dovel'amministratore di rete e il gestore del cablaggio so-no la stessa entità. Viene previsto un solo pannello dipermutazione sul quale si attestano tutti i cavi del ca-blaggio orizzontale; la permutare del segnale in arrivodalla dorsale avviene collegandosi direttamente aicavi degli apparati attivi.

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 28

Page 30: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

29

®

Come già accennato, un sistema di cablaggio si con-sidera strutturato quando è realizzato con connettorie cavi di tipo unificato. Risulta così possibile indirizza-re verso ogni presa utente installata, un qualsiasi se-gnale telematico, qualunque sia la sua natura: dati ofonia.A differenza però dei segnali dati, che sfruttano unaconnessione logica di tipo a Bus20 e quindi possonocondividere un unico mezzo di trasmissione, il segna-le fonico di tipo analogico necessità di un canale di-retto tra gli utenti in comunicazione (connessione pun-

to-punto).Bisogna quindi, per ogni presa utente collegata, pre-vedere un supporto dedicato alla fonia (coppiola tele-fonica). Nel cablaggio orizzontale questo supporto ègià compreso nel cavo a 4 coppie che collega tutte leTO con l'armadio di piano. Per la dorsale telefonicafonica invece deve essere predisposta una coppiolaper ogni numero interno previsto nel centralino telefo-nico. Tutte queste coppiole, raggruppate in cavi mul-ticoppia, andranno ad attestarsi ai pannelli di permu-tazione nei singoli armadi di piano.

La permutazione del segnale telefonico19

Strisce di permutazione 110 per attestare i cavi della dorsale telefonica

cavo a4 coppie

19ai connettori e ai cavi dedicati alla fonia non sono richieste elevate prestazioni dei componenti: classe A o 3° categoria.

20la connessione logica non coincide con la topologia fisica dei cavi che è a stella.

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 29

Page 31: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

30

Quando è richiesta una flessibilità di spostamentodelle prese di telecomunicazione (TO) nell'area di lavoro,ad esempio negli open-space con notevoli necessitàdi riconfigurazione, è ammessa la presenza di un pun-to di transizione (CP), tra il distributore di piano (FD) ela presa TO.La norma21 stabilisce alcune regole riguardo a questopunto:• è ammesso un solo CP tra un FD e TO;• il CP deve contenere solo connessioni passive;• il CP dovrebbe servire un massimo di dodici aree di

lavoro;

• Il CP dovrebbe essere posto in un'area permanen-te accessibile, quale un'intercapedine nel soffitto osotto un pavimento;

• il CP dovrebbe essere posto ad almeno 15 m dal FDallo scopo di ridurre gli effetti di connessioni multipleravvicinate;

• le prescrizioni di etichettature e documentazione delCP devono essere comprese nel sistema di ge-stione del cablaggio.

In ogni caso la lunghezza del canale trasmissivo nondeve superare i 100 m.

Il punto di transizione

esempio di cablaggio orizzontale con punto di transizione

21 CEI EN 50173-1 art. 4.7.6.

Per attestare i cavi multicoppia della dorsale fonica èpreferibile utilizzare il sistema di connessione di tipo 110(vedi pagina precedente) che consente un notevole rispar-mio, sia in termini di spazio che di costi di materiale. E'bene comunque considerare un possibile incrementodelle utenze telefoniche di ogni piano, aumentando, diconseguenza, il numero dei connettori e le coppioletelefoniche della dorsale edificio (circa + 20%).

Si ricorda che è possibile utilizzare il sistema di con-nessione 110 anche nella permutazione del cablaggioorizzontale quando, per l'elaborazione dati, non ne-cessitano prestazioni superiori alla categoria 5.

La permutazione tra connettori fonia

110 e RJ45 può essererealizzata tramite appositi cordoni

110-RJ45

CS 2004 2 colonne 17-11-2003 9:41 Pagina 30

Page 32: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

31

®

Facciamo un esempio di dimensionamento progettualedi cablaggio strutturato e più precisamente dei sotto-sistemi di dorsale di edificio e cablaggio orizzontale.

Prendiamo in considerazione un edificio adibito al ter-ziario uffici con sei piani open space22. Dalle aree totalicoperte di ogni piano si sottraggono quelle occupateda ascensori, scale, atri ingresso, saloni per conferenze,aree ristoro, connettivi tecnologici, ecc., ed ottenia-

mo così gli spazi riservati alle postazioni di lavoro.Considerando gli spazi ergonomici necessari per iltransito e la sosta del personale, unitamente alla ne-cessità di rendere il più flessibile la disposizione degliarredi, s'ipotizza un'area di lavoro ogni 7 m2 di super-ficie utile. Consideriamo per ogni area di lavoro l'uso diun telefono e un computer; il totale ai diversi piani èquello indicato nella tabella di seguito:

Esempio di dimensionamento di un cablaggio strutturato

piano m2 totali m2 utili aree di lavoro prese fonia prese dati totale TO Armadi di piano(m2 /7) (RJ45*) (RJ45*)

T 500 160 23 23 23 46 FD 1°1° 500 320 46 46 46 922° 500 320 46 46 46 92 FD 2°3° 500 320 46 46 46 92 FD 3°4° 500 320 46 46 46 92 FD 4°5° 500 320 46 46 46 92 FD 5°

totali 253 253 253 506

* In un cablaggio strutturato, i connettori terminali della fonia e dei dati devono essere unificati per aumenta-re la flessibilità di allacciamento degli apparecchi di telecomunicazione.

Definito il numero delle prese telematiche per ognipiano, bisogna individuare il numero e la posizione de-gli armadi (FD) dove troveranno posto i pannelli dipermutazione sui quali si attesteranno i cavi del ca-blaggio orizzontale.

Dalle norme sappiamo che si deve prevedere l'instal-lazione di un armadio di piano almeno ogni 1000 m2.Considerando che nel nostro esempio progettuale ilvano tecnico è molto decentrato rispetto alle aree dilavoro, e la distanza del canale trasmissivo non deve

superare i 100 m, la soluzione ideale è quella di pre-vedere un armadio ad ogni piano e di concentrare leprese del piano terra nell'armadio del primo (FD1°).Queste ultime, infatti, sono ubicate nella metà del pia-no terra più prossima al vano tecnico.

Trattandosi di una struttura complessa, dove è facileimmaginare responsabilità distinte per l'amministratoredi rete e il gestore del cablaggio, per la permutazionedei segnali è preferibile scegliere quella doppia23.

22vedi planimetria piano tipo a pag. seguente

23vedi “Metodi di permutazione” a pag. 28

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 16:35 Pagina 31

Page 33: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

32

Planimetria (open-space) del 2° piano di un edifico adibito al terziario uffici. Circa 500 m2 di cui 320 utili.Individuazione punti di installazione prese telematiche e ubicazione armadio di piano.

aree di lavoro

Armadiodi piano FD 2°

Ubicazione apparecchi telematicicomuni del piano: Fax - Stampanti

- Dispositivi di back-up - ecc.

36 m

14 m

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 16:35 Pagina 32

Page 34: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

33

®

Esempi di contenitori per l’installazione di prese elettriche e di telecomunicazione nelle aree di lavoro di am-bienti open space.

Torrette a scomparsacon capienza da 8 ÷ 20 moduli apparecchi componibili

torrettaportapparecchichiusa

torrettaportapparecchiaperta

Minicolonne in alluminioh. 780 e h. 340

per contenimentoapparecchi componibili

(h 340 max 16 moduli)

Torrette sporgenti monofacciali e bifacciali modularicon capienza da 2 ÷ 16

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 16:35 Pagina 33

Page 35: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -
Page 36: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

Nella tabella a fianco abbiamo indicati i diametri ester-ni dei cavi, presi dal catalogo BTNET, utili per il correttodimensionamento delle canalizzazioni, mentre nellepagine seguenti abbiamo rappresentato lo schemaconcettuale inerente lo sviluppo dei sottosistemi dicablaggio e il dimensionamento degli armadi di per-mutazione dell'edificio preso in esame.

Tipo di cavo Dimensione Guaina Øest. mmcategoria conduttori isolante*UTP 5E 24AWG PVC 4,7 (± 0,30)

(Ø 0,51 mm) NH 3,7 (± 0,30)5 24AWG PVC 4,7 (± 0,30)

(Ø 0,51 mm) NH6 23AWG NH 6,5 (± 0,20)

(Ø 0,57 mm)FTP 5 24AWG PVC 6,5 (± 0,20)

(Ø 0,51 mm) NH

Fibra Ottica 4 fibre 8,5Loose 8 fibre 9,062,5/125µm 12 fibre 9,0Fibra Ottica 4 fibre 6,0Tight 8 fibre 6,562,5/125µm 12 fibre 7,5

*PVC = guaina in polivinilcloruloNH = guaina priva di alogeni

Per cavi multicoppia della telefonia vedi pag. 24

35

®

Interlink office: esempio di componenti per la distribuzione sottopavimento in pavimenti tradizionali o flottanti.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:58 Pagina 35

Page 37: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

36

• Legenda

Area di ingresso dell'edificio1 punto di arrivo dei cavi del gestore del servizio di re-

te esterna (es. TELECOM - OMNITEL - FASTWEB- WIND - ecc.).

Sala apparati2 modem / router

3 switch per distribuzione del segnale dati alla dor-sale di edificio (~ 12 porte)

4 centralino telefonico dimensionato per un minimodi 252 linee interne (totale work area). In previsio-ne di futuri ampliamenti si consiglia di dimensionareil centralino con il 10 % in più di linee interne (~ 277linee). Il rapporto tra linee esterne e linee interne èvariabile in funzione del tipo di struttura. In questocaso trattandosi di uffici del terziario si consiglia ilrapporto 1:5 (~ 55 linee esterne)

5 server di edificio

6 pannello di permutazione della dorsale fonica rea-lizzato con striscia 110 (con relativi cordoni di per-mutazione

Dorsale di edificio7 - rete dati = cavo fibra ottica (4 fibre)

- montante telefonico = cavi multicoppia:PT+1° piano (69 + 20% = ~ 82 cp) = 2 cavi mul-ticoppia da 41 cp cad.2° ÷ 5° piano (46 + 20% = ~ 55 cp) = 1 cavo mul-ticoppia da 51 cp

Armadio di piano8 switch per distribuzione del segnale dati al ca-

blaggio orizzontale: FD1° (~ 72 porte); FD2°- FD3° - FD4° - FD5°piano (~ 46 porte)

9 pannello di permutazione (con RJ45) per l'atte-stazione dei cavi degli apparati attivi

10 cavi degli apparati attivi

11 pannello per permutazione segnale fonia (con stri-scia 110)

12 pannello di permutazione dati e fonia (con RJ45) perl'attestazione del cablaggio orizzontale

13 cordoni di permutazione:- segnale dati con terminaz. RJ45 su entrambi i lati;- segnale fonia con terminazioni 110 e RJ45

Cablaggio orizzontale14 cavi UTP a 4 coppie intrecciate

(uno per ogni presa utente TO)

Area di lavoro15 presa telematica (TO)

®

Schema concettuale di sviluppo dei sottoinsiemi

Cordone 110-RJ45 a 1 coppia per la

permutazione della FONIA: Dorsale / Cablaggio orizzontale

Cordone RJ45-RJ45per la permutazione DATI:

Dorsale / Cablaggio orizzonatale

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:58 Pagina 36

Page 38: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

37

• Schema

92

lineeesterne diingresso

136

rete

dat

i

mo

ntan

te t

elef

oni

co

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:58 Pagina 37

Page 39: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

38

La composizione di un armadio è un dato che deveprovenire dal progetto. Dopo aver dimensionato l'im-pianto in base al numero dei connettori e definite lequantità dei pannelli di permutazione e degli apparatiattivi, si procede alla loro composizione e dimensio-namento rispettando le seguenti regole:

• gli apparati che generano calore (apparati attivi)devono essere disposti in alto per facilitare la dissi-pazione termica;

• gli eventuali cassetti ottici devono essere posizionatinei punti meno soggetti alle eventuali polveri genera-te dalle ventole degli apparati attivi che, depositandosisui connettori, ne pregiudicano il funzionamento;

I componenti utilizzati all'interno degli armadi per te-lecomunicazioni (dispositivi passivi di permutazione esistemi attivi di rete) hanno un dispersione di caloreassai modesta che non rende necessaria un sistemadi ventilazione forzata. Tuttavia all'interno degli arma-di possono essere alloggiati anche server, UPS, com-mutatori statici, switch e ruoter che potrebbero ge-nerare surriscaldamenti indesiderati. In quessti casi ènecessario fare ricorso al blocco di ventilazione che de-ve essere alloggiato nella parte superiore dell'armadiostesso.

®

Di seguito sono rappresentati gli armadi di permuta-zione (FD) dell'edificio preso in esame insieme all'elenco

dei componenti del catalogo BTNET.

Dimensionamento e composizione degli armadi di piano

Gruppi e piastre di ventilazione, naturale e forzata, per armadi da pavimento e quadri da parete

• Lista componenti armadio di piano FD1°

Armadio chiuso da pavimento con porta in vetro temperato - larghezza standard 19” - modularità 24 unità rack -dim. 600x600x1180 mm - art. C9324N

* da definire in funzione del numero delle TO interessate

Descrizione Art. q. rackMensola di supporto in acciaio 15/10 per apparati attivi C9153 1

4Blocco di alimentazione apparati attivi C9152MC 1Cassetto di permutazione ottico predisposto per 12 porte accoppiatori F.O. di tipo ST C9150/12ST 1

1Accoppiatori F.O. di tipo ST per cassetto di permutazione rack C9120ST 4Pannelli di permutazione precaricati 24 porte RJ45 - T568B - cat. 6 C9024UB/6 9 9Pannello per montaggio di strisce 110 C9113R 1Striscia di permutazione 110 per cablaggio frontale di 100 coppie - cat. 5 C9110S 1 2Blocchi di connessione 110 a 5 coppie per terminazione dei cavi dorsale telefonia C9903 17Pannello per l'organizzazione dei cordoni di permutazione C9101/1N 5 5Pannello cieco 1 unita rack C9100/1N 1 1Pannello cieco 2 unita rack C9100/2N 1

2Cordoni di permutazione RJ45 - cat. 6 (lunghezza 1 m) C9201U/6 *Cordoni di permutazione 110-RJ45 a 1 coppia - cat.5 (lunghezza 1 m) C9221/1 *

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:58 Pagina 38

Page 40: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

39

Pannello ottico(attestazione fibraottica della dorsaledi edificio)

ubicazioneapparati attivi

Pannello passacavi per cordoni permutazione

Connettori (RJ45)a cui sono attestati gliapparati attivi (permutazione doppia)

Connettori (RJ45)a cui sono attestati i cavia 4 cp del cablaggio orizzontaleCordone di

permutazioneFONIA (110-RJ45)

Pannelli dipermutazione

Cordone dipermutazione DATI (RJ45-RJ45)

Blocco alimentazione apparati attivi (montato all’interno)

Connettori (striscia 110)a cui sono attestati i cavimulticoppia del montante telefonia

FD1° Armadio chiuso da pavimento con porta in vetro temperato - larghezzastandard 19’’ - modularità 24 unità rack - dim. 600x600x1180 mm

• Rappresentazione armadio di piano FD1°

1 2 3 4 = rack occupati dai componenti

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:58 Pagina 39

Page 41: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

40

®

• Lista componenti armadio di piano FD2°÷5°

Quadro da parete chiuso con porta in vetro temperato - larghezza standard 19” - modularità 16 unità rack- con telaio a doppia sezione per accessibilità posteriore - dim. 600 x 400 x 804 mm - art. C9316N

* da definire in funzione del numero delle TO interessate

Descrizione Art. q. rackMensola di supporto in acciaio 15/10 per apparati attivi C9103/2 1

2Blocco di alimentazione apparati attivi C9152MC 1Cassetto di permutazione ottico predisposto per 12 porte accoppiatori F.O. di tipo ST C9150/12ST 1

1Accoppiatori F.O. di tipo ST per cassetto di permutazione rack C9120ST 4Pannelli di permutazione precaricati 24 porte RJ45 - T568B - cat. 6 C9024UB/6 6 6Pannello per montaggio di strisce 110 C9113R 1Striscia di permutazione 110 per cablaggio frontale di 100 coppie - cat. 5 C9110S 1 2Blocchi di connessione 110 a 5 coppie per terminazione dei cavi dorsale telefonia C9903 11Pannello per l'organizzazione dei cordoni di permutazione C9101/1N 4 4Pannello cieco 1 unita rack C9100/1N 1

1Cordoni di permutazione RJ45 - cat. 6 (lunghezza 1 m) C9201U/6 *Cordoni di permutazione 110-RJ45 a 1 coppia - cat.5 (lunghezza 1 m) C9221/1 *

Pannello ottico(attestazione fibra ottica della dorsale di edificio)Blocco

alimentazione apparati attivi (montato all’interno)

Cordone dipermutazioneFONIA (110-RJ45)

Cordone dipermutazioneDATI (RJ45-RJ45)

Connettori (RJ45) a cui sono attestatigli apparati attivi(permutazione doppia)

Connettori (RJ45) a cui sono attestatii cavi a 4 cp delcablaggio orizzontale

Connettori (striscia 110) a cui sono attestati i cavi multicoppia delmontante telefonia

Pannello passacavi per cordoni permutazione

100coppie

Pannelli dipermutazione

ubicazioneapparati attivi

• Rappresentazione armadio di piano FD2°÷5°

1 2 3 4 = rack occupati dai componenti

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 40

Page 42: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

41

Glossario dei termini

Adattatore (Adapter)Dispostivo che permette di compiere una delle seguentioperazioni:• adattare fra loro spine di diversa dimensione/tipo o

permettere il loro inserimento in prese telematiche• riconfigurare i contatti elettrici• raggruppare i fili di grossi cavi multifilari in insiemi di

minor dimensione• interconnettere cavi.

Amministrazione (Administration)Metodo di etichetttura, identificazione, documentazionee impiego necessario per realizzare spostamenti, ag-giunte o modifiche all’infrastruttara di telecomunicazioni.

Area di ingresso dell’Edificio(Building Entrance Area)Punti di ingresso nell’edificio per i cavi di servizio (an-tenne incluse) della rete pubblica e privata compren-dente il foro passante a muro e la successiva area ospazio di ingresso.

Area di lavoro (Workstation)Uno spazio di un edificio dove gli occupanti interagi-scono con i dispositivi terminali delle telecomunicazioni.

AttenuazioneEffetto parassita per cui un segnale trasmesso attra-verso un canale subisce una degradazione di am-piezza e di forma. L’attenuazione è funzione della fre-quenza del segnale e dipende dal particolare mezzo ditrasmissione impiegato. L’attenuazione associata adogni sezione di un sistema viene usualmente espres-sa in decibel (dB). Ad esempio, per una coppia di fili,l’attenuazione è espressa in db per unità di lunghezzaed è legata a resistenza (R), induttanza (L) e capacità(C) della coppia per lunghezza unitaria. Per compen-sare gli effetti dell’attenuazione, nelle linee di trasmis-sione si ricorre usualmente all’impiego di ripetitori checorreggono anche altri tipi di distorsione e rigeneranoi segnali in modo da mantenere un elevato rapportosegnale/rumore.

BalunDispositivo adattatore di impedenza tra due mezzi ditrasmissione diversi tra loro.

Cordone di permutazione o Bretella di connessione(Patch cord)Spezzone di cavo in rame, (o ottico) terminato con op-portuni connettori da ambo i lati, usato per realizzarele connessioni a un pannello di distribuzione (permu-tazione).

Cablaggio generico (Generic cabling)Sistema di cablaggio strutturato per telecomunicazioni(cavi, cordoni e connettori), in grado di supportare unavasta gamma di applicazioni. Le apparecchiature spe-cifiche per un'applicazione non fanno parte del ca-blaggio generico il quale può essere installato senzaconoscere a priori le applicazioni richieste.

Cablaggio orizzontale (Horizontal cabling)Parte del cablaggio per telecomunicazioni compresotra la presa telematica e il pannello di permutazione neldistributore di piano.

Canale trasmissivo (Channel)Percorso del segnale di trasmissione, da un'estremi-tà all'altra, che collega due apparecchiature per un'ap-plicazione specifica. I cordoni delle apparecchiature edell'area di lavoro sono inclusi nel canale trasmissivo.

Cavo (Cable)Insieme di uno o più conduttori posti in una guaina av-volgente.

Cavo coassiale (Coaxial cable)Un cavo che consiste in un filo metallico centrale cir-condato da un isolante dielettrico e racchiuso o in unamaglia di fili o in una guaina metallica. Talvolta usato perindicare un canale conduttore singolo, che più corret-tamente dovrebbe essere denominato coppia coassialeo tubo coassiale.

Cavo di apparato (Equipment cable)Cavo intestato usato per collegare un apparato per te-lecomunicazioni al cablaggio orizzontale o alla dorsale.

Cavo di dorsale di edificio(Building backbone cable)Cavo che collega il distributore di edificio a un distri-butore di piano.

Definizioni

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 41

Page 43: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

42

Cavo in fibra ottica (Optical fiber cable)Cavo che comprende uno o più fibre ottiche.

Cavo orizzontale (Horizontal cable)Cavo che collega il distributore di piano alla(e) presa(e)di telecomunicazioni o al(i) punto(i) di transizione.

Centralino automatico privato(PABX, Private Automatic Branch Exchange)Centralino telefonico automatico di proprietà dell’utenteche accoglie trasmissioni a chiamata verso e da retetelefonica.

Collegamento (Link)Percorso della trasmissione fra due interfacce qualsiasidel cablaggio generico; sono esclusi i cavi dell’area dilavoro e quelli degli apparati.

Comprensorio (Insediamneto)Terreno ed edifici appartenenti ad un unico comples-so edilizio come ad esempio una università, un’areaindustriale oppure un insediamento militare.

Decibel (dB)Unità di misura standard che esprime l’attenuazione oil guadagno complessivo di potenza di un circuito oapparato.

Diafonia (Crosstalk)Effetto indesiderato per cui parte dell’energia associataad un segnale di messaggio si trasferisce dal canaleproprio ad un altro canale, fisicamente adiacente. Ladiafonia è provocata dai campi elettrici e magnetici dis-persi generati dal passaggio di segnali in alternatalungo una linea.

Distributore di edificio (Building Distributor)Distributore nel quale i cavi o il cavo di dorsale dell’e-dificio ha la terminazione e dove possono essere fat-te delle connessioni con i cavi di dorsale di insedia-mento (o campus).

Distributore di piano (Floor Distributor)Il distributore usato per fare connessioni fra cavo oriz-zontale, altri sottosistemi di cablaggio e apparecchiattivi (Armadio di piano).

Doppino non schermato (UTP, unfoiled twisted pair)E’ il tipico cavo telefonico. Nell’ambito dei sistemi dicablaggio, è un cavo non schermato a 4 coppie concaratteristiche di costruzione particolari.

ImpedenzaL’opposizione passiva totale offerta al flusso di unacorrente alternata. Consiste in una combinazione di re-sistenza, reattanza induttiva, e reattanza capacitiva.

Infrastruttura (Infrastructure)Insieme dei componenti per telecomunicazioni (esclu-si gli apparati) che insieme forniscono il supporto ba-se per la distribuzione di tutte le informazioni in un edi-ficio o in un comprensorio.

ISOL’organizzazione internazionale per la definizione deglistandard è composta da membri di nazioni diverse. E’l’ideatrice del modello OSI, divenuto il riferimento per laconnessione di computer e dispositivi di natura diversa.

ModemQuesto termine è una contrazione di modulatore/de-modulatore. I modem sono dispositivi usati per inter-facciare apparecchiature di comunicazione (per esem-pio terminali o nodi) a una linea di trasmissione. I mo-dem sono generalmente classificati secondo la velo-cità di trasmissione.

Pannello di distribuzione o di permutazione(Pach panel)Dispositivo che alloggia gli elementi di connessione(connettori), progettato per l'utilizzo delle bretelle diconnessione (cordoni di permutazione).

Paradiafonia (NEXT, Near End crosstalk)In due linee di trasmissione dati adiacenti, dicesi para-diafonia la tensione di disturbo che si trova sulla linea2 al terminale vicino a quello trasmittente della linea 1.

Permutazione (Cross Connecting)Schema di collegamento fra linee cablate, sottosiste-mi e apparati mediante cavetti di permutazione o dicollegamento le cui estremità vengono collegate alpermutatore.

Presa telematica (Telecommunication Outlet)Dispositivo di connessione nell’area di lavoro su cuiviete terminato il cablaggio orizzontale.

ProtocolloInsieme di regole che definiscono le modalità del flus-so delle informazioni in un sistema. In tutte le forme dicomunicazione occorre osservare un protocollo pergarantire la regolare interazione fra stazioni trasmittentie riceventi. Nelle reti dati i protocolli sono formali espesso elaborati. Essi comportano un insieme diconvenzioni spesso basate su norme internazionali.

®

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 42

Page 44: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

43

Punto di transizione (Consolidation Point)Punto di connessione intermedio nel sottosistema dicablaggioorizzontale tra un distributore di piano e unapresa telematica

Sala apparati (Equipment room)Stanza dedicata all'alloggiamento dei distributori edelle apparecchiature specifiche per applicazioni.

TopologiaLa disposizione fisica o logica di un sistema di teleco-municazioni.

Topologia a stellaUna topologia in cui ogni presa/connettore delle co-municazioni è direttamente cablata al dispositivo didistribuzione.

BD Distributore di edificio (building distributor)C Connessione (connection)CD Distributore di insediamento (campus distributor)CP Punto di transizione (consolidation point)ELFEXT Perdita di diafonia all’estremità lontana a pari livello k(equal level far end crosstalk loss)EQP Apparecchiatura (equipment)FD Distributore di piano (floor distributor)IDC Connessione a scostamento dell’isolante (isulation displacement connection)IPC Connessione a perforazione dell’isolante (isulation piercing connection)LAN Rete di trasmissione dati in area privata (local area network)MUTO Presa di telecomunicazioni multi-utente (multi-user telecomunications outlet)NEXT Perdita di diafonia all’estremità vicina (near-end crosstalk loss)PABX Centralino telefonico automatico privato (private automatic branch exchange)PSELFEXT Somma di potenza di scarto di telediafonia (power sum equal level far end crosstalk loss)PSNEXT Somma di potenza di paradiafonia (power sum near-end crosstalk loss)TE Apparecchiature terminale (terminal equipment)TO Presa di telecomunicazioni (telecomunications outlet)

Abbreviazioni

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 43

Page 45: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

44

®

Negli ultimi trent’anni il settore del terziario ha mostra-to una notevole evoluzione. Un tempo gli edifici pro-gettati per il terziaro erano concepiti come un insiemedi uffici strutturalmente indipendenti o uniti a gruppi didue o tre locali. L’office-automation, così come lo in-

tendiamo oggi, non era ancora affermata e pertantol’impianto elettrico veniva configurato per realizzare i tra-dizionali punti luce di comando e prelievo energia in ma-niera statica e funzionale alle esigenze del momento.

I sistemi di canalizzazione per la distribuzione degli impianti

Oggi, la moderna organizzazionedel lavoro, sempre più orientataverso l’informatica e all’impiego distrutture architettoniche di tipoopen-spaces, chiede sistemi didistribuzione elettrica estrema-mente versatili, in grado cioè dievolversi con il cambiamento del-le diverse esigenze.

Questa tendenza non è applicatasolo alle nuove strutture, ma coin-volge spesso anche la ristruttura-zione di vecchi edifici ove si ab-battono le pareti divisorie in mura-tura per sostituirle con partizioni ri-movibili in cartongesso. In questocontesto risulta necessario sce-gliere sistemi atti a distribuire inmodo flessibile l’energia e il se-gnale ad ogni posto di lavoro, a for-nire la più ampia gamma di servizi oltre che ad integrarsicon il minore impatto architettonico nell’ambiente del-l’ufficio moderno.

Le esigenze del moderno terziario

In commercio vi sono molte soluzioni che consentonodi soddisfare pienamente tutte le problematiche lega-te alle moderne esigenze di organizzazione del lavoro.La scelta deve essere fatta dal progettista considerandoattentamente la natura edile della tipologia in esame egli eventuali spazi disponibili per gli impianti tecnologici:

• presenza e caratteristiche dei divisori che delimita-no le aree di lavoro (pareti fisse o mobili, in laterizio,o legno)

• presenza e caratteristiche di controsoffitti, pavi-menti sopraelevati, cavedi, caldane (altezza e tipo dimateriale utilizzato)

Soluzioni diverse per le diverse tipologie edili

I vecchi concetti di distribuzione degli impianti elettrici, legati ai limiti edili e

alle pertinenza delle aree lavorative, non sono piùin grado di soddisfare le moderne esigenze

nate con la nuova organizzazione del lavoro.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 44

Page 46: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

45

Di seguito sono rappresentate alcune soluzioni instal-lative realizzabili con il sistema di canalizzazione inte-grata Interlink®office che, grazie alla sua gammacompleta e modulare di accessori, è particolarmenteadatto per tutte le tipologie edili del terziario avanzatoe permette inoltre di integrare nei tre spazi fisici suolo-parete-soffitto tutte le diverse funzioni elettriche, as-sicurando nel contempo una continuità funzionale edestetica.

Interlink®office è un innovativo sistema di canalizzazione in materiale plastico ed alluminio, che permette di in-tegrare in un'unica struttura sia l'iluminazione che la distribuzione elettrica, telefonica ed informatica.

Per soddisfare le moderne esigenze nate dalla nuova organizzazione del lavoro è necessario disporre di canalizzazioni che consentano la massima flessibilità progettuale in qualsiasi contesto architettonico.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 45

Page 47: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

46

®

Grazie alla sua gamma completa e modulare di accessori, Interlink®Office è particolarmente adatto per tutte le tipologie edili del terziario avanzato e permette inoltre di integrare nei tre spazi fisici suolo-parete-soffitto tutte le diverse funzioni elettriche, assicurando nel contempo una continuità funzionale ed estetica.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 46

Page 48: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

47

Interlink®office -componenti per distribuzione sottopavimento in impianti con pavimenti rialzati (flottanti)

La soluzione ottimale per gli ambienti open-space provvisti di pavimenti sopraelevati. Unisce alla semplicità di esecuzione degli impianti elettrici e informatici, la flessibilità necessaria per cablare ilposto di lavoro in continua evoluzione.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 47

Page 49: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

Interlink®office -componenti per distribuzione

sottopavimento in impianti conpavimenti tradizionali.

Soluzione adatta per impianti in edifici con

pavimenti prefabbricati.

48

®

Interlink®office -componenti per distribuzione sottopavimento in impianti con pavimenti tradizionali.

Particolarmente adatto in ambienti open-space nei quali non è possibile realizzare pavimenti flottanti (es. in ristrutturazioni o nuove realizzazioni con luce ridotta)

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 48

Page 50: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

49

Interlink®office - componenti per distribuzione a soffitto e/o a parete

Ideale per ristrutturazioni in ambienti piccoli e grandi ambienti (home-office e open-space) quando non è pos-sibile (o non si vuole) incassare le condutture.

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 49

Page 51: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

50

®

La versatilita del sistema integrato Interlink consentel’utilizzo dei componenti lineari oltre che per il transitodelle linee di energia e di segnale, anche per l’inseri-mento delle apparecchiature necessarie al coman-do, alla protezione dell’impianto elettrico, e al prelie-

vo dell’energia e del segnale informatico. In questocaso è opportuno considerare la riduzione degli spa-zi disponibili per il transito dei cavi nei punti di instal-lazione di queste apparecchiature.

Quantità dei cavi installabili nelle canalizzazioni

Tipo canale Profilo Scomparto Sezione Numero di conduttori installabiliscomparto (cm2) 1,5mm2 2,5mm2 4mm2 6mm2

PVC 120x60 e A 38 278 192 146 84200x60 B 3,6 26 18 13 7

C 16,5 120 84 64 36Alluminio120x60

Alluminio A 38 278 192 146 84120x120 B 3,5 25 17 13 7

C 16,5 120 84 64 36

Alluminio A 38 278 192 146 84campana B 3,5 25 17 13 7

C 13,5 98 68 52 30D 16,5 120 84 64 36

B

B

C

C

C

AB B

C

sezione dellascatolaportapparecchi

sezione utileresidua

B

C

C

A

B

C

A

BC

B

B

BB

C C

DD

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 50

Page 52: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

51

Certificato sui Sistemi di Gestione Ambientale della Cartiera (ISO 14001)

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 51

Page 53: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

52

®

Certificato sui Sistemi di Qualità Aziendale della Cartiera (ISO 9001)

CS 2004 2 colonne 14-11-2003 15:59 Pagina 52

Page 54: Progettare il Cablaggio Strutturato - Home Page di Andrea ...leotardi.ddns.info/html/lan/download/Progettare Il Cablaggio... · Elementi principali del cablaggio strutturato 21 -

®

BTicino spaVia Messina, 3820154 Milano - Italiawww.bticino.it

La B

ticin

o si

ris

erva

il d

iritt

o d

i var

iare

, in

qua

lsia

si m

omen

to,

i con

tenu

ti ill

ustr

ati n

el p

rese

nte

stam

pat

o.

copertina CS2004 27-10-2003 16:14 Pagina 2