4
Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Dipartimento formazione e apprendimento Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici Giugno 2015 Centro scuola e società CSS

Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici ... · urbani, germanofoni vs francofoni) ... I paesi coinvolti sono: ... definito una lista di temi con le relative competenze

  • Upload
    buinhan

  • View
    218

  • Download
    4

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici ... · urbani, germanofoni vs francofoni) ... I paesi coinvolti sono: ... definito una lista di temi con le relative competenze

Scuola universitaria professionale della Svizzera italianaDipartimento formazione e apprendimento

Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici

Giugno 2015

Centroscuolae societàCSS

Page 2: Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici ... · urbani, germanofoni vs francofoni) ... I paesi coinvolti sono: ... definito una lista di temi con le relative competenze

giugno 2015

Scuola universitaria professionale della Svizzera italianaDipartimento formazione e apprendimento

ContattiWolfgang [email protected] / Tel. 058 666 6852

Marcello [email protected] / Tel. 058 666 6819

Giorgia [email protected] / Tel. 058 666 6852

BibliografiaFrigeri, A., Ostinelli, M., Sahlfeld, W. (2013). Fonti e materiali per la storia della scuola ticinese. Un progetto del DFA che dà nuovo lancio alla ricerca storica, in Scuola ticinese, vol. 42, n. 314, pp. 14-17.Sahlfeld, W. (2013). Libri di Italiano in Svizzera italiana, periodo 1915-1945, in Annali di storia dell’educazione delle istituzioni scolastiche, n. 20, pp. 217-239.Ostinelli, M. (2014). Il pensiero di Alfredo Pioda tra filosofia, pedagogia e politica, in Pozzoni I. (a cura di), Schegge di filosofia moderna, vol. VI, Gaeta, Ed. deComporre, pp. 45-67. Sahlfeld, W. (2014). Libri di lettura italiani nella scuola ticinese dell’Ottocento. I casi del Giannetto e del Sandrino, in Annali di storia dell’educazione delle istituzioni scolastiche, n. 21, pp. 219-238.Masoni, G. (2015). Libri di testo clandestini fra I banchi: una visione atipica, ma molto consueta, della scuola ticinese dell’Ottocento, in Azione, 9 febbraio 2015.

Introduzione Il progetto Trasformazione e costruzione del Sapere della scuola indaga l’evoluzione del cosiddetto Sapere scolasti-co, così come definito attraverso programmi scolastici, libri di testo e altri sussidi, e indicazioni ufficiali contenu-te in altre fonti, nel periodo 1830-1970. Esso fa parte di un più grande progetto nazionale (programma Sinergia del Fondo nazionale) coordinato dal prof. Lucien Criblez (Università di Zurigo) che comprende oltre a noi le èqui-pes dell’Università di Ginevra, dell’università di Zurigo, della PHFHNW e della PHZ.Grazie a questo finanziamento è stato possibile finan-ziare una tesi di dottorato nell’ambito del progetto (una prima assoluta al DFA!) e continuare i lavori di esplora-zione e valorizzazione delle fonti per la storia della scuola ticinese iniziata in un precedente progetto seminale.Ricercatori coinvolti al DFA: Wolfgang Sahlfeld (respon-sabile), Marcello Ostinelli, Giorgia Masoni (dottoranda).

Sito del progetto: www2.supsi.ch/cms/storiascuola

Obiettivi della ricercaContribuire alla costruzione di una storia del Sapere della scuola, con particolare riguardo alle costellazioni d’atto-rie ai discorsi che ne hanno accompagnato i processi di costruzione, definizione, giustificazione e cambiamento, con particolare riguardo all’educazione linguistica nella lingua della scolarizzazione (italiano) e all’educazione ci-vica (sia nella sua dimensione di materia curricolare che in quella di finalità trasversale del curricolo scolastico).

Il lavoro sin qui svoltoL’équipe del progetto ha raccolto e digitalizzato i pro-grammi scolastici ticinesi del periodo 1830-2004, ormai disponibili in pdf sul sito del progetto. Numerose altre fonti seriali – il Contoreso governativo, gli atti parla-mentari, le principali riviste magistrali – sono state stu-diate e ci permettono una loro piena fruizione per ri-cerche anche puntuali su specifici momenti e problemi storici. Molte altre fonti – le circolari governative dei primi decenni, una parte non indifferente dei libri di te-sto di italiano, educazione civica e storia, gli atti e reso-conti di alcuni importanti convegni pedagogici – sono state da noi studiate e contestualizzate nella storia con gli strumenti metodologici sviluppati in questi due anni.Tutti i ricercatori delle cinque istituzioni coinvolti si ri-trovano, due volte all’anno, in un comune seminario di ricerca per condividere le domande, i risultati e i proble-mi metodologici che man mano emergono. I dottoran-di si incontrano inoltre con regolarità in seminari che permettono un accompagnamento ottimale delle loro tesi.

Discussione e conclusioniLa notevole massa di dati ottenuti permetterà nei pros-simi anni, se ci sarà un interesse degli altri Centri di competenza e dei colleghi, molti e buoni approfondi-menti anche al di fuori degli ambiti disciplinari di cui si è occupato questo progetto. Basti pensare ai dati quantitativi in termini di griglia ora-ria, sussidi didattici prescritti e/o raccomandati e pro-mossi, ma anche al più agevole accesso a programmi scolastici e materiali didattici che siamo riusciti a ga-rantire attraverso la creazione delle nostre infrastrut-ture di ricerca. In tal senso, invitiamo tutte le persone interessate a visitare il sito del progetto (www2.supsi.ch/cms/storiascuola) e a mettersi in contatto con noi per collaborazioni anche in vista di lavori di diploma, ri-cerche storiche nell’ambito dei propri interessi o richie-ste di fondi a terzi. Crediamo di poter dire senza falsa modestia che la ricerca storica del CSS è diventata una risorsa non ancora del tutto riconosciuta e sfruttata per tutto il DFA e la sua ricerca.

In termini di concreto outpout, esistono già alcune pub-blicazioni (cfr. sotto). Per dopo la chiusura del progetto prevediamo la pubblicazione di un volume collettaneo con contributi di tutti i progetti regionali, contenente analisi comparative e transregionali che permettano di leggere i nostri risultati nel contesto della complessità del “Bildungsraum Schweiz”. Inoltre ci siamo assicura-ti la possibilità di curare un numero monografico degli “Annali di storia dell’educazione” sulla Svizzera. La ricer-ca storica del CSS vuole collocarsi in una duplice dimen-sione, nazionale e italofona.

RisultatiPrima di tutto va ribadito come la collaborazione tra cinque gruppi di ricerca (ca. 30 ricercatori) appartenenti a due università e tre ASP e situati in tre regioni lingui-stiche, sia già di per sé un grande successo, unico nella ricerca in educazione in Svizzera. Il contributo dell’équi-pe del CSS a questo successo è stato notevole.Questo successo ha avuto notevoli ricadute in termini di formazione e crescita dei ricercatori coinvolti, por-tandoci all’acquisizione di strumenti metodologici che solo un progetto coordinato di questa ampiezza poteva permetterci di sperimentare e utilizzare. Basti pensare a quadri teorici come la teoria dei transfert culturali (che utilizziamo ad esempio nello studio delle migrazioni di idee pedagogiche e concezioni didattiche attraverso traduzioni e adattamenti dei manuali scolastici), la teo-ria della trasposizione didattica (da noi utilizzata per lo studio dell’evoluzione delle didattiche dell’italiano, della storia e della civica) e ad alcuni strumenti legati alle scienze politiche (teorie sugli attori, sulle costellazioni d’attori e sui discorsi). Un grand plusvalore deriva inoltre dallo studio condiviso e comparato delle costellazioni d’attori in un campione scelto di Cantoni molto diversi (protestanti vs cattolici, liberali vs conservatori, rurali vs urbani, germanofoni vs francofoni) che permette di stu-diare da angolature nuove la storia del Sonderfall Ticino, che com’è noto culmina nella non-adesione del nostro Cantone al concordato scolastico del 1971 e nella crea-zione di una scuola media unica nel 1974. Più concretamente nel contesto ticinese disponiamo ora,

grazie ad un’intensa ricerca quantitativa nei primi due anni, di dati significativi sulle politiche di prescri-zione, proibizione e promozione dei libri di testo, sull’emergenza e successiva evoluzio-ne del prospetto delle materie scolastiche e

su alcune costellazioni d’attori (composizione del Com-missione cantonale d’istruzione pubblica e della Com-missione dei libri di testo, autori dei programmi e dei libri di testo). Con questi dati in mano stiamo ora lavorando anche in modo intradisciplinare e qualitativo su aspetti dell’e-voluzione della didattica dell’italiano e della formazione del cittadino, sperando di contribuire ad una storia di queste didattiche disciplinari e all’analisi del ruolo della scuola pubblica ticinese quale fattore dell’identità cul-turale del Ticino.

Wolfgang Sahlfeld, Marcello Ostinelli e Giorgia Masoni

Italiano e formazione del cittadino nella scuola ticinese (1830-1970)

Il Sapere della scuola, storia della sua costruzione

Page 3: Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici ... · urbani, germanofoni vs francofoni) ... I paesi coinvolti sono: ... definito una lista di temi con le relative competenze

giugno 2015

Scuola universitaria professionale della Svizzera italianaDipartimento formazione e apprendimento

ContattiMarco [email protected]

Bibliografia(2006). Empfehlung des europäischen Parlaments und des Rates vom 18. Dezember 2006 zu Schlüsselkompetenzen für lebensbegleitendes Lernen. Amtsblatt der Europäischen Union, L 394, 10-18. (2010). Gemeinsamer Fortschrittsbericht 2010 des Rates und der Kommission über die Umsetzung des Arbeitsprogramms “Allgemeine und berufliche Bildung 2010”. Amtsblatt der Europäischen Union, C117), 1-7. Klieme, E. (2004). Was sind Kompetenzen und wie lassen sie sich messen? Pädagogik, 56(6), 10-13.Klieme, E., & Hartig, J. (2007). Kompetenzkonzepte in den Sozialwissenschaften und im erziehunswissenschftlichen Diskurs. Zeitschrift für Erziehungswis-senschaft, Sonderheft 8 Kompetenzdiagnostik, 11-29.Koeppen, K., Hartig, J., Klieme, E., & Leutner, D. (2008). Current Issues in Competence Modeling and Assessment. Zeitschrift für Psychologie, 216(2), 61-73.Weinert, F. E. (2001). Concept of Competence: A Coneptual Clarification. In D. S. Rychen & L. H. Salganik (Eds.), Defining and selecting key competencies (pp. 45-65). Kirkland, WA: Hogrefe & Huber.Weinert, F. E. (2002). Leistungsmessungen in Schulen. Weinheim [u.a.]: Beltz-Verl.

IntroduzioneIl progetto di ricerca ImTeam4EU, partito ad ottobre 2014, rientra nell’ambito del programma dell’UE Hori-zon 2020. Raggruppa ricercatori provenienti da istituti di formazione di insegnanti e insegnanti del secondario I e II. Al progetto partecipa pure Planpolitik un’impresa con sede a Berlino che si occupa dell’ideazione di me-todi di insegnamento innovativi. I paesi coinvolti sono: Estonia (Deutsches Gymnasium Tallin), Germania (Mini-sterium für Schule und Weiterbildund NRW Düsseldorf, Lehrerfortbildung Düsseldorf e diverse Europaschulen del NRW oltre a Planpolitik), Polonia (Università di To-run) e Slovenia (Università di Maribor). La partecipazio-ne della Svizzera (SUPSI) al programma Horizon 2020 è possibile quale paese terzo.

Obiettivi della ricercaValutare l’efficacia di alcuni metodi di insegnamento in-novativi nell’ottica dell’acquisizione delle seguenti com-petenze del quadro di riferimento europeo “Competen-ze chiave per l’apprendimento permanente”:• comunicazione nelle lingue straniere;• competenza matematica e competenza di base in

scienza e tecnologia;• competenze sociali e civiche (GU L394 del 30.12.2006: 10).

Discussione e conclusioniQuesto punto potrà essere sviluppato sono in una fase successiva del progetto di ricerca.

DescrizioneIn base alle competenze da valutare sono stati creati tre gruppi di competenze. Ogni gruppo ha stabilito un am-bito specifico (LS: Cultura alimentare; MINT: Energia; CSC: Migrazione e integrazione) all’interno del quale ha definito una lista di temi con le relative competenze mo-bilitate e le metodologie di lavoro da utilizzare. Al mo-mento questo documento è in consultazione presso gli altri gruppi che indicano, se possibile, quali possono es-sere le competenze e le metodologie all’interno dei temi proposti dagli altri gruppi. L’obiettivo di questa fase di consultazione è quello di stabilire quali temi mobilitano le tre competenze oggetto della ricerca. Su questi temi si costruiranno dei modelli di lezione con indicazione delle metodologie da utilizzare. Queste lezioni verranno svolte in classi del secondario I e II con l’obiettivo di valutarne l’efficacia dal punto di vista dell’acquisizione delle com-petenze citate.

RisultatiVisto che il progetto è solo all’inizio non sono al momen-to disponibili risultati.

Improving Teaching Methods for EuropeMarco Lupatini

ImTeam4Eu

Page 4: Progetti della Ricerca Raccolta dei poster scientifici ... · urbani, germanofoni vs francofoni) ... I paesi coinvolti sono: ... definito una lista di temi con le relative competenze

www.supsi.ch/dfa