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Seminario
Progetto “Home Visiting” Consultori in Rete
e Percorsi di Sostegno alla Genitorialità
Firenze, 14 Dicembre 2012
Il Percorso previsto dal Progetto.Funzioni, tecniche e strumenti delle Operatrici Home Visiting.
Presentazione degli elementi emersi: casistica, percorsi attivati, esiti e criticità
Patricia Bettini: Referente Organizzativo
Finalità ed Obiettivi
• Integrazione fra Servizi socio-sanitari territoriali nell’area materno-infantile
• Promozione delle competenze genitoriali e dei contesti di accudimento
• Rinforzo della relazione madre - bambino
Rivolto aGestanti e madri adolescenti e giovani adulte, con il loro bambino (fino ai 6 mesi dopo la nascita) in situazioni di disagio fisico- psichico-sociale
Alcuni criteri-condizioni:- Grave situazione Socio-economica-abitativa - Gravidanza e neogenitorialità in Adolescenti- Prematurità e basso peso alla nascita, patologie del neonato- Tossicodipendenza di uno od entrambi i genitori - Grave disagio psichico di uno o entrambi i genitori- Nucleo familiare multiproblematico- Nucleo monogenitoriale- Minori straniere non accompagnate o giovani donne in fase di
integrazione
OBIETTIVI SPECIFICI• Riconoscimento e segnalazione di situazioni a rischio e disagio in
adolescenti e giovani adulte in gravidanza e puerperio• Accoglimento, valutazione e presa in carico delle situazioni segnalate,
individuando il Percorso Assistenziale Integrato Specifico e la messa in atto delle azioni previste nelle funzioni delle Operatrici Home Visiting
• Attivazione e facilitazione del rapporto interfaccia e del raccordo fra gli operatori dei Servizi Socio-Sanitari-territoriali della rete implicati nel Percorso
• Favorire l’adesione, l’affidamento e la compliance dell’adolescente o giovane adulta (del partner e del contesto familiare) al Percorso previsto dal Progetto
• Promuovere la consapevolezza e le competenze genitoriali e la qualità della relazione-comunicazione madre-bambino sia presso i servizi del percorso assistenziale, sia nel contesto di vita madre-bambino (interventi a domicilio)
• Promuovere nei contesti di accudimento del bambino (interventi a domicilio), fattori protettivi e di resilienza, stimolando anche la capacità dei genitori di fruire delle risorse offerte dai servizi socio- sanitari-territoriali
• Monitorare situazioni a rischio attivando eventuali percorsi di tutela minorile
Servizi Coinvolti
- Centri Consulenza Giovani - Consultori Familiari e Immigrati - Punti Nascita - Ser.T. - Salute Mentale - Mediazione Linguistica Culturale - Servizi Sociali - Neuropsichiatria Infantile AOU Careggi - Centri di Accoglienza madre-bambino delTerritorio
Gruppo OperativoOperatrici Home Visiting:
Elena Cabras, Linda Mannucci, Sara Vessella
Integrate con gli Operatori/trici dei Servizi dell’Area Consultoriale,del Servizio Integrato Assistenza Sociale Territoriale e della Salute Mentale Infanzia e Adolescenza ed Adulti
Supervisioni del Gruppo Operativo a cura di EquipeMultiprofessionale:
Roberto Leonetti (NPI), Morena Guariento (Psicologa), Patricia Bettini(Pedagogista), Lucia Ciuffi (Assistente Sociale), Bianca Maria Martini(Ostetrica)
HOME VISITINGStrategia e Settingper l’erogazione Eterogenea diServizi. Sinergia e Collaborazionefra tutte le Risorse contestuali e deiservizi territoriali
Azioni
• Segnalazione e monitoraggio delle situazioni di maternità a rischio psico-sociale
• Attivazione della rete socio-sanitaria- territoriale per la presa in carico integrata
• Accompagnamento nel Percorso Nascita• Interventi di Home Visiting, durante la
gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino
• Supervisione delle situazioni seguite
LE SEGNALAZIONI possono essere inoltrate da
- Servizi Socio-Sanitari - Punti Nascita- Centri di Accoglienza Territoriali- Autosegnalazioni
IL PERCORSOIl Referente organizzativo accoglie la segnalazione
ed avvia il Percorso tramite:
. Contatto con chi ha segnalato, per una prima comprensione-valutazione del caso e dei criteri- condizioni di disagio e per accordi in merito al suo accoglimento…
. Individuazione dell’Operatrice Home Visiting che seguirà il caso
Avvio degli Interventi ed Azioni previste nelle Funzioni dell’Operatrice Home Visiting
• Incontro di conoscenza fra Op. H.V. e Utente (possibilmente in sede Istituzionale), per la valutazione dei criteri-condizioni previste, presentazione dell’opportunità offerta dal Progetto ed avvio della presa in carico
• Se il caso è già seguito: Integrazione progettuale ed operativa con gli operatori dei Servizi che hanno eventualmente già in carico il caso
• Se il caso non è già seguito: Attivazione della costruzione della rete Socio-Sanitaria ed orientamento- accompagnamento presso i Servizi
• Nel proseguo Rapporto interfaccia e “filo conduttore” fra tutti i servizi ed operatori coinvolti (e da coinvolgere via via) in quel percorso specifico e collaborazione dell’Op. h.v. con gli operatori dei Servizi che seguono il caso, durante tutto il Percorso; e, nel caso non sia attivo un servizio educativo di supporto, eventuale orientamento ed accompagnamento dell’utente (partner e contesto familiare) nelle varie fasi previste dal Percorso assistenziale specifico (visite, controlli)
• Sostegno e rinforzo delle competenze genitoriali, dei fattori di protezione e della qualità della relazione madre-bambino, sia nelle occasioni di contatto presso i servizi previste dal percorso assistenziale, sia nelle occasioni di contatto presso i loro contesti di vita (a casa e nel fuori casa)
• Riunioni dell’Operatrice H.V. con gli operatori dei servizi in quel caso coinvolti, ogni Op. H.V. si incontra periodicamente con gli operatori di riferimento dei servizi territoriali per la presa in carico integrata del caso e concordare le proposte di supporto più opportune da offrire all’utente con aggiustamenti ed integrazioni in itinere, e monitoraggio di eventuali situazioni a rischio che richiedono attivazioni di percorsi di tutela minorile
• Riunioni mensili con il Gruppo di Supervisione del Progetto
• A 6 mesi dopo la nascita del bambino conclusione del Percorso con valutazione ed eventuali accordi di continuità con i servizi socio-sanitari-territoriali preposti
RELAZIONE SUPPORTIVA- Incoraggiamento- Valorizzazione
“Base Sicura”- Empatia, Sostegno- Osservazione, ascolto, contatto- Promozione skills- Fiducia- Autostima- Esperienze gratificanti- Rinforzo positivo, modellamento…- Sviluppo delle reti supportive
“Stare Con…Per…Fino a…”
Disponibilità, Accoglienza, Comprensione, Sospensione di Giudizi e Pregiudizi, Interesse, Vicinanza, Fiducia, Flessibilità, Offrire senza sostituirsi, Affiancare posizionandosi sullo sfondo, Esserci per poi non esserci…
Professionalità Op. H. V.Conoscenze fasi di sviluppo del bambino da 0 a 6 anni; Modalità di accudimento dei neonati e dei bambini; Capacità di stabilire una relazione empatica e di mantenere la giusta distanza con la madre e con la famiglia; Comprensione delle proprie attitudini e contrattitudini; Conoscenza del territorio e della comunità e capacità di rapportarsi in modo professionale con gli altri Servizi del territorio
Gruppo OrganizzativoPianificazione delle azioni, accoglienza delle segnalazioni, organizzazione dell’assegnazione ed invio Op. H.V., raccolta dati monitoraggio e valutazione, punto di riferimento delle Op. H.V., degli operatori dei servizi coinvolti, del Gruppo di Coordinamento-Formazione e Supervisione
Gruppo di Supervisione
Protegge, contiene le ansie e le difficoltà, riconosce e sostiene il loro intervento, permette la condivisione delle esperienze e la possibilità di un apprendimento reciproco, stimolo e riflessione sull’intervento e sul coinvolgimento affettivo che lo caratterizza
Monitoraggio-Valutazione (Indicatori di Processo e Strumenti di rilevazione)
Data l’eterogenicità delle tipologie dell’utenza e degli invii non è stato possibile utilizzare test o questionari standardizzati. Abbiamo comunque costruito un questionario e delle griglie di osservazione che sono state utili come base sulla quale lavorare e valutare gli esiti di intervento.
Gli strumenti utilizzati sono stati:- Scheda di presa in carico dell’Utenza- Registro dell’Utenza (database)- Strumenti di rilevazione madre-bambino-padre
(Scheda per la valutazione delle rappresentazioni materne e paterne in gravidanza; Checklist delle skills materne; Checklist delle responsività genitore-bambino e delle modalità di risposta bambino- genitore)
CASISTICA - 36 Segnalazioni- 23 Percorsi Attivati- 19 Conclusi- 1 ha lasciato il percorso attivato
(per trasferimento)- 3 Attualmente in corso
ETA’ Madri Madri
<15 6%
NS3%>40
9%
37-3917%
34-3615% 31-33
3%28-30 6%
25-27 3%
22-24 12%
19-21 12%
16-18 14%
ETA’ Padri
Padri
<15 3%
16-18 6% 19-21
15%
22-24 3%
25-27 6%
28-30 0%
31-333%
34-366%
37-396%
>40 9%
NS43%
NAZIONALITA’ Madri Madri
Est Europa12%
Altri paesi europei0%
Centro e sud America
18%
Asia9% Africa
6%
Italiana55%
NAZIONALITA’ PadriPadri
Italiana46%
Est Europa6%
Altri paesi europei0%
Centro e sud America
15%
Asia9%
Africa3%
NS21%
SCOLARITA’ MadriMadri
NS35%
Diploma universitario
0%
Laurea6%
Diploma superiore24%
Licenza media32%
Licenza elementare
3%
SCOLARITA’ PadriPadri
Licenza elementare
0%Licenza media
29%
Diploma superiore3%
Diploma universitario
0%Laurea3%
NS65%
OCCUPAZIONE MadriMadri
RP3%
NS29%
Disocc./casalinga/Studentessa
29%
In cerca di occupaz.
9%
Occupata30%
OCCUPAZIONE PadriPadri
Occupata44%
In cerca di occupaz.
0%
Disocc./casalinga/Studentessa
12%
RP3%
NS41%
PERIODO DI SEGNALAZIONEPeriodo segnalazione
1-2 mesi dal concepimento
3%
Oltre 6 mesi dal parto6%
Da 3 a 4 mesi dal parto6%
a 5 a 6 mesi dal parto9%
Entro 2 mese dal parto31%
8-9 mesi dal concepimento
15%
6-7 mesi dal concepimento
6%
3-5 mesi dal concepimento
24%
INDICATORI Indicatori Progetto
Nucleo familiare multiproblematico
23%
Nucleo monogenitoriale
6%
Grave situazione Socio-economica-
abitativa11%
Gravidanza e neogenitorialità in
Adolescenti18%
Prematurità e basso peso alla
nascita3%
Patologie del neonato
10%
Tossicodipendenza di uno od
entrambi i genitori2%
Grave disagio psicologico/psichia
trico di uno o entrambi i genitori
27%
ULTERIORI INDICATORINuovi indicatori emersi in corso d'opera
Gravi patologie mediche della
madre21%
Lutto familiare21%
Rifugiato politico7%
Gravi problematiche di
coppia51%
Provenienza delle Segnalazioni Zone dell’ASL 10
Area Geografica
Zona Mugello0%
Zona Firenze67%
Zona Sud-Est15%
Zona Nord-Ovest18%
SERVIZI INVIANTIServizi invianti
Ospedale12%
Ostetriche Progetto
9%
Privato9%
SIAST12%
UFSMIA6%
UFSMA6%
SerT3% CCG
25%
Consultorio Familiare
18%
le altre hanno preferito il sostegno psicologico e l’accompagnamento nei Servizi
Dei 23 Percorsi attivati
12 hanno accettato l’aiuto domiciliare
PRESTAZIONIPrestazioni
Raccordo per integrazione con altri
servizi7%
Accompagnamento ai servizi
8%
Relazione12%
Visita domiciliare18%
Supervisione5%
Informazioni presso enti e servizi per percorsi e
procedure3%
Colloquio con utente10% Colloquio con altri
operatori o familiari interessati al caso
10%
Telefonata con utente13%
Telefonata con altri operatori interessati al
caso14%
La Rete
Per 24 delle 36 segnalazioni sono stati attivati anche altri Percorsi di Sostegno o Integrazione con :
- Servizi dell’ASL 10 (Salute Mentale Infanzia e Adolescenza, Salute Mentale Adulti, Servizio di Mediazione Linguistico Culturale, Servizi di Terapia Familiare e di Coppia, Consultori Familiari, Giovani, Immigrati, Pediatrici, Corsi di Accompagnamento alla Nascita, altri Progetti di sostegno alla genitorialità del territorio)
- Servizi Sociali dei vari Comuni (in particolare Firenze ma anche Fiesole, Pontassieve, Empoli)
- Servizi Ospedalieri del Meyer (terapia intensiva, chirurgia, ginecologia e ostetricia, servizio sociale)
- Punti Nascita di Careggi, Torregalli, OSMA - Servizi per l’Infanzia del Comune di Firenze (Nidi) - Scuole Secondarie di primo e secondo grado; - Ludoteche - Terzo Settore ed Associazionismo
ESITI Complessivamente nei Casi per cui è stata attivata l’ HV (nonostante la complessità della multi problematicità che ha connotato la maggioranza di essi), si sono riscontrati:
- Un’elevata compliance a quanto proposto
- Miglioramento delle competenze genitoriali e dei contesti di accudimento con incremento della consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità
- Funzione di mediazione nei momenti iniziali dal rapporto madre- bambino per facilitare il riconoscimento del ruolo di mamma della minore e contenimento della sua inadeguatezza
- Accompagnamento delle gravidanze in minori e supporto alla crescita delle future mamme e coppie genitoriali adolescenti
- Miglioramento nella capacità di osservazione e comprensione dei bisogni del bimbo
- Visibilità alle esigenze e ai bisogni delle future madri: in contesti dove diventare madri non è un elemento che valorizza il soggetto, l’intervento domiciliare ha consentito alle gestanti di rafforzare il loro modo di essere e di stare nel contesto familiare
- Riconoscimento precoce di condizioni di non salute del neonato con conseguente accompagnamento nei percorsi di presa in carico territoriale ed ospedaliera
- Lavoro di prevenzione su eventuali maltrattamenti e trascuratezza sui minori
- Maggiore affidamento ai servizi socio-sanitarie e alle risorse presenti nel territorio: accrescimento della conoscenza delle risorse stesse per una maggiore facilitazione all’accesso e migliore fruizione
- Attenzione e risalto alle Skills complessive della madre (e del padre), valorizzandone le competenze anche in altri ambiti (scuola, socializzazione, lavoro)
- Il miglioramento dell’ambiente relazionale circostante il bambino (intervento sul contesto allargato: coppia, familiari)
- Supporto nelle situazioni di donne straniere e non, prive di rete parentale
- Riconoscimento precoce, segnalazione e presa in carico di situazioni di Tutela minorile
E come aspetti di CRITICITA’
- Difficoltà ad accedere in alcuni contesti domiciliari (per opposizione del partner-padre, per resistenze socio- culturali) - Apparente adesione ma disconferma degli interventi Home Visiting da parte di alcuni nuclei familiari (partner, nonni) rigidi e/o poco collaboranti - Nuclei familiari coinvolti nella genitorialità altamente conflittuali fra di loro - In alcuni casi è stato difficile lavorare sul tema della maternità e delle rappresentazioni perché l’intervento è iniziato già a ridosso del parto - Difficoltà legate alla conoscenza parziale da parte degli operatori e dei servizi coinvolti dei fattori socio-culturali relativi ad etnie diverse
Dall’ESPERIENZA messa in atto dal Progetto, è emerso un miglioramento dell’integrazione fra servizi socio- sanitari e risorse del territorio tramite una conoscenza delle opportunità esistenti, dei percorsi e delle collaborazioni in rete. Evidenziando, in proposito, quanto segue:
RISORSE
- Formazione e competenze delle Operatrici - Gruppo di Lavoro tecnico-scientifico e Supervisione in itinere - Equipe multiprofessionali e collaborazione nei gruppi di lavoro - Rapporti e raccordi interfaccia fra i vari servizi ed enti - Disponibilità e flessibilità degli operatori e dei servizi - Disponibilità al confronto e scambio culturale ed operativo
CRITICITA’
- Scarsità di invii da parte di alcuni servizi socio-sanitari ed agenzie del territorio pur coinvolti - La carenza di accordi operativi trasversali per un più agevole e veloce lavoro in rete tra equipe ed operatori di servizi diversi - La carenza di accordi e protocolli d’intesa per i percorsi fra Territorio ed Ospedale - La “rigidità” di accesso di alcuni servizi e la mancanza di “corsie preferenziali” per l’utenza target - La tendenza, da parte di alcuni servizi, a “delegare” al Progetto Home Visiting situazioni riconosciute a rischio, prima di aver attivato una presa in carico fra i servizi preposti, all’interno della quale si può quindi inserire anche l’apporto del Progetto Home Visiting - La complessità dei fattori in gioco, in particolare nelle situazioni dove si sommano vari fattori di rischio individuali ed ambientali, che rischiano di “colludere” e “ri-frammentare” i percorsi e i progetti concordati, richiedendo quindi ai vari operatori e servizi preposti alla presa in carico, confronto e sinergia costanti - Conclusione solo a 6 mesi di vita del bambino
Ulteriori impegniMiglioramento della Progettazione ed
Operatività Integrata fra i Servizi Socio-Sanitari-Territoriali
Per Garantire l’accesso e la fruizione agevolata dei servizi-risorse e Costruire Percorsi Integrati e coordinati fra le varie aree e settori coinvolti
Grazie a…OPERATORI CHE HANNO COLLABORATO IN RETE
Valentina Rossi, Ass. Soc. Attività Consultoriali; Sandra Vannini, Dietista CCG AsL 10; Giulia Meucci e Speranza Pelucchi, Ostetrica (Progetto Visita Puerperale AOU Careggi e ASL 10);Manuela Morandini, Ostetrica Zona S.E.; Maria Rosa Giovacchini, Zona N.O.;Barbara Borsotti Ass. Soc. Figline Valdarno; Giuliana Lino, Psicologa AUO Careggi; La Malfa, Psichiatra Privato; Angela Lombardi, I.P.C. Pedagogista CCG Pontassieve; Natascia Dainelli, Ostetrica Zona S.E.; Chiara Corsari e Angela Tilli, Psicologhe Attività Consultoriali ASL 10; Margherita Petti, Ass. Soc. Comune di Pontassieve; Liliana Calabrese, Ostetrica, Pontassieve; Marcella Ferretti, Ostetrica Centro Nascita Serristori, Figline Valdarno; Nerina Landi, NPI, SMIA Zona FI; Clara Pozzi, Psicologa, SMA Zona N.O.; Paola Danna, Ostetrica, Figline Valdarno; Gianna Pancani, Ostetrica, Zona FI; Gabriella Aiello, Ginecologa Attiv. Cons.; Rosella Pisa, Psicologa, SMIA Zona Firenze; Isabella Lapi, Psicologa, Resp. UFSMIA Zona N.O.; Federica Vichi, Ass. Soc. Attività Consult.; Dr. Cafaggi, Pediatra; Bianca Maria Martini, Ostetrica, Zona FI; Laura Mori, Ass. Soc. AOU Meyer; Morena Guariento, Psicologa SMIA Zona FI; Cinzia Ulivelli, Psicologa SMIA Zona FI; Letizia Ciuoffo, Ostetrica Zona N.O.; Elisabetta Galanti, Ostetrica Zona S.E. (Pontassieve); Giulia Barcali, Ass. Soc. Siast Zona FI; Monica Novelli, Ass. Soc. Siast FI 5;Giusy Jeli e Yua, Mediatrici Ling.-Cult. ASL10; Cristina Pratesi, Psicologa Resp. SOS Inf. Adol. Zona N.O.; Sabrina Paoletti, Ass. Soc. SDS Zona N.O.; Fabrizia Fonnesu, Psichiatra SMA Zona FI3; Angela Felli, Infermiera Prof. SMA Zona FI3; Nicoletta Borghi, Inferm. Prof. SMA FI3; Lucia Bianchi, Ass. Soc. Siast FI3; Gianna Baldini, Ginecologa Attività Consult.;Maria Grazia Checcacci, Ginecologa Attiv. Consult.; Cinzia Cappelletti, Ostetrica Attiv. Consult. Zona FI;Lucia Pratesi, Ostetrica, Attiv. Cons. Zona FI; Ass. Soc. Consultorio Laurenziano Firenze; Paolo Zagli, Assistente Sanitario; Valentina Bigazzi, Ostetrica, Attiv. Consultoriali; Patrizia Francese, Assistenti Soc., Attività Consultoriali; Lucia Meini, Ginecologa Attività Consultoriali; Saviana Chiaramonti, Assistente Sociale, Camerata;Simona Guerrini, Assistente Sociale Q1 Firenze; Fisioterapiste Zona Firenze; …