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“Progetto Napoli” A: Risolvere le “negatività strutturali” -La nostra città da oltre un decennio è caratterizzata da alcune “negatività” strutturali che ne frenano ogni possibilità di sviluppo e rilancio. Per avviare un programma che consenta a Napoli di dare vita alla “svolta” auspicata dai suoi cittadini e trasformare gli intendimenti in azioni concrete occorre per prima cosa combattere ,smantellare ed eliminare queste “negatività strutturali” - Il Mezzogiorno d’Italia è il luogo dove, più significativo e imperdonabile, risulta lo spreco di risorse. Dove in altre parole ogni fonte di finanziamento dovrebbe essere allocata e spesa come se fosse l’ultima e viene utilizzata come se fosse solo una parte di una serie mai terminata e che mai terminerà. - Napoli è purtroppo “mortificata” da un elevatissimo “gradiente fallimentare utilizzo risorse” che è dato dal rapporto tra ciò di cui disponiamo (elenco infinito dei potenziali esogeni cui si sommano i Fondi Europei cumulati in due quadri di sostegno) e alcuni indicatori di sviluppo (massima disoccupazione, qualità della vita,pil,export). La nostra città purtroppo soffre del non invidiabile primato di “incapacità oggettiva dell’utilizzo di ciò che dispone”. Nessun rilancio può arrivare se non si è capaci o non si vuole utilizzare le risorse di cui disponiamo. - Napoli, come ormai riconosciuto da più voci, vive sotto la cappa dell’ “apparato” Istituzionale che la governa da un decennio; la politica si è ridotta a “pura gestione del potere” attraverso una “rete di influenze culturali, clientele professionali, interessi economici”, con progetti che spesso si riducono “a operazioni artistico-mediatiche” costosissime e non prioritarie; Si è consolidato un sistema sicuramente “autoreferenziale”, in altre parole una “democazia bloccata”.

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“Progetto Napoli”A: Risolvere le “negatività strutturali”-La nostra città da oltre un decennio è caratterizzata da alcune “negatività” strutturali che ne frenano ogni possibilità di sviluppo e rilancio. Per avviare un programma che consenta a Napoli di dare vita alla “svolta” auspicata dai suoi cittadini e trasformare gli intendimenti in azioni concrete occorre per prima cosa combattere,smantellare ed eliminare queste “negatività strutturali”- Il Mezzogiorno d’Italia è il luogo dove, più significativo e imperdonabile, risulta lo spreco di risorse. Dove in altre parole ogni fonte di finanziamento dovrebbe essere allocata e spesa come se fosse l’ultima e viene utilizzata come se fosse solo una parte di una serie mai terminata e che mai terminerà.- Napoli è purtroppo “mortificata” da un elevatissimo “gradiente fallimentare utilizzo risorse” che è dato dal rapporto tra ciò di cui disponiamo (elenco infinito dei potenziali esogeni cui si sommano i Fondi Europei cumulati in due quadri di sostegno) e alcuni indicatori di sviluppo (massima disoccupazione, qualità della vita,pil,export). La nostra città purtroppo soffre del non invidiabile primato di “incapacità oggettiva dell’utilizzo di ciò che dispone”.Nessun rilancio può arrivare se non si è capaci o non si vuole utilizzare le risorse di cui disponiamo.- Napoli, come ormai riconosciuto da più voci, vive sotto la cappa dell’ “apparato” Istituzionale che la governa da un decennio; la politica si è ridotta a “pura gestione del potere” attraverso una “rete di influenze culturali, clientele professionali, interessi economici”, con progetti che spesso si riducono “a operazioni artistico-mediatiche” costosissime e non prioritarie; Si è consolidato un sistema sicuramente “autoreferenziale”, in altre parole una “democazia bloccata”.- Questo sistema, è organizzato bene per dare energia, forza e risorse al suo apparato di gestione, obiettivo considerato assolutamente prioritario rispetto all’auspicata strategia di rilancio.- Nessun rilancio può avvenire se non si smantella la “cappa di apparato”.

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“Progetto Napoli”B : Individuare il metodo per coinvolgere i cittadini a una maggiore partecipazione attiva

Tra i principali ritardi che pesano sul nostro territorio sicuramente preoccupantissima è la scarsa sensibilità civica e l’ancor piu’ scarsa partecipazione attiva dei cittadini nel rapporto con le Istituzioni.Questo è un ritardo gravissimo che ha un effetto moltiplicatore su tutti gli altri problemi e determina conseguenze e ripercussioni dal punto di vista sociale,etico ed anche economico. Il ruolo delle istituzioni è fondamentale per affrontare il problema “coscienza civica”attraverso una strategia che miri appunti alla crescita dell’impegno e della collaborazione dei cittadini. Un obiettivo difficilissimo che non si raggiunge per processo spontaneo da parte della popolazione ( se così fosse il problema non esisterebbe) L’obiettivo si raggiunge con istituzioni che con metodo e continuità, mettano tra le priorità tale questione e l’affrontino senza pause e coni d’ombra. A Napoli è accaduto l’esatto contrario con istituzioni che hanno addirittura soffocato le voci civiche attive che non facevano parte dei "laudatores".Inoltre per raggiungere questo fondamentale obiettivo è determinante ,per i cittadini, “l’esempio” che le Istituzioni danno attraverso un procedere efficace,trasparente,dinamico per assumere credibilità e affidabilità da parte di coloro che rappresentano.Purtroppo,l’’esempio istituzionale ,che si è registrato in questo decennio a Napoli, ha contribuito ulteriormente ad allontanare e a rendere ancor piu’ passivi e diffidenti i cittadini Napoletani. Ci sembra importante evidenziare un aspetto che molto spesso viene ignorato e che invece ha un enorme valore sulle conseguenze positive della “partecipazione attiva” e della “sensibilizzazione civica” dei cittadini.Si tratta di una vera e propria “risorsa economica” che deve essere denominata “capitale civico”Questo capitale si traduce in una migliore performance di tutti i punti di vista.Nelle città dove il Capitale Civico è più elevato,l’amministrazione pubblica funziona meglio,i beni pubblici sono meglio conservati,l’economia prospera ,l’ordine pubblico viene assicurato a più basso costo. Insomma dove il capitale civico si accumula i costi della pubblica amministrazione diminuiscono e l’economia ha un terreno più favorevole per svilupparsi.E’molto importante misurare questo capitale,perché si tratta di uno stock che viene accumulato molto lentamente,ma può venire dissipato molto rapidamente.Sacrificare l’interesse particolare per il bene collettivo è costoso ,ed è sostenibile solo quando viene percepita come una norma comune.Senza questa convinzione la stragrande maggioranza dei cittadini finisce per ignorare il bene collettivo.Proprio perchè questo prezioso capitale è a rischio di un deprezzamento rapido sarebbe utile misurarlo regolarmente, affinché possa diventare uno degli indicatori della performance di un governo.La partecipazione attiva e il coinvolgimento dei cittadini non è solo un dovere istituzionale ma si trasforma in una straordinaria, sana, stabile risorsa economica. Una priorità assoluta per il Comune di Napoli è quella di lavorare per incrementare il “Capitale Civico”.

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Linee Strategiche

Occorre muoversi in tre direzioni per incrementare il capitale civico, la partecipazione attiva e il coinvolgimento dei cittadini:

1) Iniziative di partecipazione attiva;2) Iniziative di sensibilizzazione civica;3) Recepimento di proposte di metodo e di merito che

vengono dal mondo dell’Associazionismo civico.

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1) INIZIATIVE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA) La giornata del cittadino b) Sito interattivoc) Rafforzamento delle istituzioni di garanziad) Cruscotto direzionale degli Assessorie) Il Bilancio “Partecipato”f) Anagrafica Associazionismo Ciavicog) Consiglio Comunale Trasparenza

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A - La giornata del cittadino

Due volte all’anno il Sindaco incontra le Associazioni civiche per un aggiornamento sintetico del programma, per comunicare particolari informazioni, per raccogliere e ricevere specifiche istanze che vengono dai cittadini

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B - Sito Interattivo

- Prevedere una rubrica sul sito istituzionale del Comune di Napoli dedicato alle Associazioni Civiche e ai movimenti civici che consenta ai cittadini di poter trasmettere precise domande e ricevere conseguenti risposte.

- Prevedere sulla web tv del Comune uno spazio dedicato alle Associazioni Civiche

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C - Rafforzamento delle Istituzioni di garanzia

Occorre rafforzare le istituzioni di garanzia che assicurino trasparenza

amministrativa e soddisfazione dei diritti di cittadinanza. Attualmente l’istituto di garanzia, il Difensore civico è inefficace e occorre dare un’autonomia diversa a tale figura.

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D - Cruscotto Direzionale degli Assessori

Ciò che manca del tutto alle istituzioni locali è la cultura del “controllo programma”, fondamentale per coloro che vogliono raggiungere un obiettivo: fare un programma e sistematicamente aggiornarlo. La misurabilità, attraverso specifici strumenti, è la garanzia per i cittadini di valutare e verificare il lavoro svolto dalle istituzioni. Ogni Assessore elabora il suo programma, lo pubblica su sito e soprattutto, sistematicamente lo aggiorna evidenziando scostamenti, relative motivazioni e variazioni.

Ogni Assessorato predisporrà una specifica sezione nel sito dover raccogliere le istanze dei cittadini e rispondere alle stesse.

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E - Il Bilancio Partecipato

Prevedere nel mese di ottobre un incontro con le Associazioni Civiche in cui il Comune illustra ai cittadini il bilancio del Comune e raccoglie le loro istanze.

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F - Anagrafica dell’Associazionismo Civico

Occorre per sancire e ufficializzare il ruolo dell’Associazionismo civico costituire l’anagrafica delle associazioni Civiche con uno specifico regolamento che ne determini i relativi criteri d’inserimento .

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G - Consiglio Comunale / Trasparenza

Occorre coinvolgere i cittadini nei lavori del Consiglio Comunale. Si deve attivare, sul sito del Comune, la web cam ch consenta di vedere le sedute del Consilio Comunale.

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“Progetto Napoli”2) INIZIATIVE DI SENSIBILIZZAZIONE CIVICA

E’ fondamentale per sollecitare i cittadini ad un maggiore impegno civico e ad una crescita complessiva, avviare sistematiche iniziative di “Sensibilizzazione civica” metodologiche e continue.

Questi progetti devono essere strutturati,continui,misurabili,metodologici. A nostro avviso si devono avviare con le Associazioni Civiche tre grandi

progetti di sensibilizzazione :

a) Progetto di sensibilizzazione alla Raccolta Differenziatab) Progetto di sensibilizzazione all’Ambientec) Progetto di Sensibilizzazione alla Legalitàd) Progetto di sensibilizzazione alla lotta alla droga

Questi progetti vanno sviluppati coinvolgendo Associazioni Civiche – Associazioni di Categoria – Sindacati – Mondo della scuola – Media locali

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“Progetto Napoli”3 - Proposte di Merito e di MetodoIndice delle Proposte:

1) Cinque anni di Finanziaria 16) Infrastrutture scolastiche 32) Area Flegrea

2) Pil Urbano 17) Parcheggi 33) Naplest

3) Il Cruscotto Direzionale 18) Squadra del Sindaco 34) Inferno Poggioreale

4) Infrastrutture e Manifestazioni Euro Mediterranee 19) Il Sistema Qualità

per il ruolo del futuro di Napoli 20) La stanza di Virginia Woolf

5) La Capitale Meridionale della Ricerca 21) Commissione “Debito Comunale”

6) Il tavolo dei Consoli 22) Trasparenza negli Appalti

7) Insediamenti Nazionali ed Internazionali 23) Forum delle Culture / Expo 2015

8) Il Nodo delle “Emergenze Urbane” 24) Dare vita a Piazza del Plebiscito

9) Fondo Fatture Fornitori 25) Commissione Attali

10)Lotta agli sprechi nelle Municipalizzate 26) Manifesti e censure

11)Trasparenza nelle consulenze /il Libro Bianco 27) L’aria e i due anni in meno

12)Cantieri “noti e sicuri” 28) Mobilitazione per la fiscalità compensativa

13) Napoli e l’energia/la città dell’auto elettrica 29) Napoli e i Fondi Europei

14)Napoli e l’acqua 30) Sviluppo dell’……Assessorato allo sviluppo

15)Le città “comunicanti” 31) Decor……Onde

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

1) “Cinque anni di Finanziaria” :

Dobbiamo riconoscere che in occasione di ogni Finanziaria elaborata dal Governo, nonostante presenze di numerosi parlamentari campani, è mancata la presentazione di Programmi e Progetti finalizzati allo sviluppo di Napoli, mentre ci siamo segnalati per i lamenti e i disaccordi con le misure che venivano prese a livello nazionale.

Occorre con sistematicità, ogni anno e in tempo utile, preparare precise richieste e progetti da portare in discussione all’atto della elaborazione della Finanziaria e costruire su tali posizioni una forte Lobby che spinga nella direzione auspicata.

PROPOSTA: -Costruire il Tavolo della Finanziaria da convocare entro Maggio/Giugno di ogni anno in cui il Sindaco con i Rappresentanti dell’Economia Locale formuli precise proposte da portare avanti e da presentare in tempo utile al Governo.

- Legge speciale per Napoli: Ottenere dal Governo una misura specifica come già accaduto per altre città.

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“Progetto Napoli”Proposte di Merito e di Metodo

2) “Pil Urbano” :

L’economia moderna affida proprio alle città la funzione catalizzatrice per lo sviluppo, in quanto nelle aree urbane viene prodotto oltre il 50% del Pil mondiale. Napoli è in assoluta contro tendenza come dimostra il dato sulla più alta disoccupazione giovanile in Europa con l’aggravante di avere straordinarie risorse potenziali, sconosciute da altre parti del mondo. Per svolgere tale funzione la città deve essere un luogo d’eccellenza a tutto campo: Economico, sociale, urbanistico, emozionale e culturale. Inoltre deve essere una città che non si ferma mai, in grado di fornire servizi 24 ore su 24. Occorre una Leadership politica con una visione precisa sugli obiettivi, meccanismi di governo efficienti, capacità di mettere in atto le strategie stabilite e velocità di realizzazione. Il Pil “napoletano” potrebbe decollare se si avviassero in modo coordinato e immediato le trasformazioni urbanistiche da anni auspicate.

PROPOSTA: Creare il Tavolo “crescita del Pil Urbano” con la partecipazione dei Rappresentanti dell’economia locale e dell’Università per definire anche in analogia con altre città italiane ed europee, tutte le misure necessarie per un significativo innalzamento del Pil cominciando dalle trasformazioni urbanistiche da realizzare in tempi definiti.

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Proposte di Merito e di Metodo

3) Il Cruscotto Direzionale

E’ indispensabile avere una visione di insieme, ma non una sommatoria, di tutti i progetti in corso di realizzazione, quelli in fase di avvio (finanziati e programmati) e quelli che saranno messi in cantiere dalla nuova amministrazione. Importante obiettivo sarà quindi la realizzazione di un Master Plan “Sistema Città di Napoli”, che metta appunto a sistema la rete dei progetti su citati e che siano singolarmente dotati di un cronoprogramma. Il Master Plan avrà obiettvi temporali misurabili sia in termini di tempo sia in termini di risorse finanziarie ed umane. Il “Controllo Programmi” e la “Misurabilità” sono elementi indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi; consentono un monitoraggio continuo dei tempi, degli eventuali slittamenti, delle cause che li hanno determinati, delle misure da prendere per i necessari recuperi e correttivi.E’ il concetto di “Cruscotto Direzionale” (sistema di visibilità) per stare al volante dell’Amministrazione.

PROPOSTA: Sistema di monitoraggio e controllo programmi delle attività svolte con la tecnica del “Cruscotto Direzionale”.

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Proposte di Merito e di Metodo

4) Infrastrutture e Manifestazioni Euro Mediterranee

“Progetto Napoli”

Quando si parla di “Napoli Capitale Mediterranea” occorre per prima cosa smuovere 3 luoghi comuni collegati a questo argomento. 1° : non si tratta solo di un obiettivo di tipo socio-culturale; si tratta anche e soprattutto un obiettivo di tipo “economico diretto” che può ridisegnare il futuro economico della città e creare quelle potenzialità di sviluppo indispensabili per fronteggiare la crisi esistente.

2° : l’obiettivo, come erroneamente molti credono, non è d’interfacciare solo i paesi africani della sponda mediterranea concentrandoci unicamente su questo “mercato”. Si tratta invece di divenire baricentro, di 3 blocchi (Europa Occidentale, Europa Orientale, Africa) per trasformarsi in un “mercato dei mercati”. Questo crocevia consentirebbe un contatto, con relative ricadute per l’economia locale, con i paesi dell’Europa “ricca”, con i paesi in sviluppo dell’Europa dell’ Est e con i paesi Mediterranei. Si moltiplicherebbero quindi i rapporti per l’economia locale con tutto il continente europeo e con quello africano. E’ fondamentale questo ruolo anche in relazione alla “Rivoluzione Demografica” in corso in Nord Africa, che è nello stesso tempo fonte di immense preoccupazioni ma anche possibilità irripetibile di una opportunità straordinaria.

3° : per raggiungere certi obiettivi non basta farsi forza della centralità mediterranea, e delle potenzialità geografiche e morfologiche della nostra città. E’ inefficace “chiedere e proporsi” senza attrezzarsi; anche perché la concorrenza è spietata mentre rivendichiamo questo ruolo di Capitale Mediterranea, gli altri vanno avanti;

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4) Infrastrutture e Manifestazioni Euro Mediterranee per il ruolo del futuro di NapoliBasta vedere i progressi di Roma e Palermo per il Polo Fieristico, di Palermo per il Museo Mediterraneo, addirittura di Milano per la Banca Euromed. Per non parlare per le altre città europee. Per raggiungere questo obiettivo Napoli deve realizzare, in tempi brevi, infrastrutture Euromediterranee quali Polo Fieristico Mediterraneo,la Cittadella delle Delegazioni, il Villaggio delle Joint Venture, il Condominio delle Camere di Commercio, il Tavolo dei Consolati, il Centro della Cultura e dello Sport, la Struttura di Ricerca Multi-Nazionale, la Banca Euromed la sede dell’eventuale piano Marshallper l’Africa, che rappresentino nei fatti e non solo negli intendimenti, in che modo la città può assumere quel ruolo che gli compete, anche per la straordinaria posizione geografica, assolutamente insufficiente se non si avvia un mirato progetto di infrastrutturazioni dedicate. Analogamente si deve procedere alla redazione e alla relativa organizzazione di un calendario di eventi e manifestazioni da tenere in città che consolidino il ruolo di baricentro “Euromediterraneo”.

PROPOSTA: Attivare con i rappresentanti dell’Economia Locale e con le Università un gruppo di lavoro che identifichi le infrastrutture “Euromediterranee” e le manifestazioni “Euromediterranee” e realizzare un programma che preveda tempi e fonti di finanziamento relativi. Divenire per il Governo punto di riferimento per il piano Marshall per l’Africa Settentrionale.

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“Progetto Napoli”Proposte di Merito e di Metodo

5) La Capitale Meridionale della Ricerca

Come noto il Governo ha realizzato, l’organismo deputato alla ricerca e sperimentazione scientifico – tecnologia: I.I.T (Istituto Italiano della Tecnologia). Questa struttura è stata dotata di notevoli risorse economiche (100 milioni di euro fino al 2014) per divenire un riferimento nell’innovazione tecnologica, nella ricerca e nell’avvicinamento tra il mondo delle imprese e il mondo della ricerca. Purtroppo Genova ha vinto la sfida per ottenere la sede di questo prestigioso istituto. La Campania e Napoli non hanno adeguatamente sollecitato le Istituzioni centrali e creato la giusta mobilitazione per cercare di ottenere questo prestigioso risultato. Non dobbiamo arrenderci si deve proporre Napoli quale “Sportello Sud” dell’I.I.T, una vera e propria “antenna” che recepisca potenzialità della regione, dell’intera area meridionale e del bacino mediterraneo con una funzione di grande supporto per l’Istituto.

PROPOSTA: Immediata azione affinché a Napoli sorga la sede meridionale dell’Istituto Italiano della Tecnologia.

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Proposte di Merito e di Metodo

6) Tavolo dei Consoli

Occorre un rapporto continuativo con i rappresentanti delle città europee ed internazionali per uno scambio costruttivo finalizzato a conoscenze, informazioni, collaborazioni, definizioni di progetti comuni.

Il Comune si deve fare promotore di una azione che spinga i Consolati residenti in città alla massima attività e progettualità.

PROPOSTA: Istituire il Tavolo dei Consoli con riunioni periodiche.

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

7) Insediamenti Nazionali ed Internazionali Ad oggi appare fallimentare il ruolo svolto da Sviluppo Italia e dalle Agenzie Territoriali per promuovere insediamenti produttivi sul nostro territorio da parte di imprenditori nazionali ed Internazionali ; il nostro paese è fanalino di coda rispetto ai partner europei e ciò si spiega a causa di una politica industriale nazionale incapace di offrire convenienza, organiazzione ed affidabilità agli investitori internazionali.

La città deve organizzarsi sia per semplificare tutte le procedure amministrative relative ad un nuovo insediamento produttivo sia per mettere in campo in modo sistematico e con i rappresentanti dell’economia locale tutte iniziative che possano coinvolgere operatori di altri territori, (mappatura precisa e completa delle aree disponibili, missioni mirate presso alcuni paesi, inviti mirati di delegazioni/imprenditori stranieri che già operano sul territorio).

PROPOSTA: Attivare una Task Force con i Rappresentanti dell’Economia Locale che faciliti gli insediamenti di imprenditori nazionali ed internazionali.

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

8) Il nodo delle “emergenze urbane”“Emergenza è” una circostanza o eventualità imprevista, spesso socialmente

pericolosa, che richiede interventi eccezionali. A Napoli da anni parliamo delle seguenti emergenze :

1. Traffico

2. Parcheggi

3. Strade

4. Rifiuti

5. Sanità

6. Idro-geologica

Si può quindi ormai parlare di “normalità croniche” ad effetto negativo invece di emergenze in quanto non esiste più l’imprevediblità. Per ognuna di queste problematiche occorre un prciso programma di interventi che individui misure, protagonisti e tempi di attuazione.

PROPOSTA: Creare 6 Task Force sulle “normalità croniche negative della città” con l’obiettivo di individuare specifiche misure, responsabili e tempi di attuazione.

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

9) Fondo Fatture Fornitori

Il primo motivo di chiusura per le Imprese è il ritardo nei pagamenti. La finanziaria 2004 ha affrontato un problema di vecchia data per il Sistema Economico: la lentezza del pagamento delle Pubbliche Amministrazioni; è stato istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti un “Fondo” per l’accelerazione dei pagamenti e dei debiti di fornitura delle “Amministrazioni Statali” per rispettare i tempi delle fatture (non si dovrebbe andare oltre i 60 giorni).

Il Comune di Napoli può rendersi promotore di una iniziativa simile che, collegandosi all’iniziativa nazionale, possa prevedere un Fondo Fatture per i fornitori del Comune di Napoli e delle aziende Municipalizzate. Si potrebbe coinvolgere per questo obiettivo la Regione Campania.

PROPOSTA: Istituire un Fondo Fatture per il ritardo dei pagamenti ai fornitori.

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

10) “Lotta agli sprechi nelle Municipalizzate” – Il Codice Etico nelle Società PartecipateE’ sempre più aperta la discussione sul “neosocialismo municipale” (ovvero

dell’invasione del pubblico nell’economia, sotto forma di società controllate da Enti Locali). Gli Enti che dirigono e detengono la gestione dei servizi pubblici, di fatto operano come monopolisti all’interno di un mercato localmente ristretto e non consentono l’ingresso di imprese private in settori che potrebbero, per natura e destinazione, costruire terreno di crescita e di sviluppo per l’intera economia. Un monopolio legale, dunque, per di più non caratterizzato dall’esercizio di attività propriamente imprenditoriali, ma, anzi connotato da finalità diverse, più affini a quelle di ammortizzazione sociale che alla valorizzazione reddituale delle partecipazioni imprenditoriali. E’ chiaro ormai che la gestione monopolistica dei servizi pubblici non può reggere, produce fondamentalmente inefficienza, costi elevati dei servizi, insoddisfazione dell’utenza finale ovvero dei cittadini. Naturalmente bisogna avere la consapevolezza che per alcuni servizi, prioritari per i cittadini l’obiettivo non deve essere “fare reddito” attraverso queste Società ma garantire servizi qualificativi. Occorre una discussione aperta con i rappresentanti dell’economia locale e dei cittadini per valutare, anche se gradualmente, sostanziali cambiamenti.

PROPOSTA: -Valutazione puntuale dell’imprenditoria privata nelle “municipalizzate”, ma soprattutto strategia per sconfiggere l’assistenzialismo e gli sprechi con un obiettivo preciso: qualità nei servizi Erogati.

-Applicazione del Codice Etico nelle Società Partecipate. (proposta inutilmente trasmessa negli anni scorsi agli Assessori Comunali e al Sindaco).

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

11) Trasparenza nelle ConsulenzeDobbiamo fare il massimo sforzo nella direzione indicata dalla recente Convenzione ONU sulla corruzione che recita “Stati e Regioni devono adottare misure necessarie a garantire la trasparenza della Pubblica Amministrazione instaurando procedimenti che permettano al pubblico in generale, e non ai diretti interessati di avere informazioni sull’organizzazione, sul funzionamento e sulle decisioni prese”.

Occorre un “Libro Bianco” che consenta di analizzare periodicamente i risultati raggiunti dai consulenti che assumono incarichi dal Comune i relativi costi, le modalità di affidamento. Dobbiamo tutti essere convinti che in un momento economico così complesso la trasparenza può e deve essere lo strumento per combattere gli sprechi e consentire di destinare maggiori risorse alle grandi priorità del territorio.

Occorre definire una procedura che dopo aver verificato se il servizio di consulenza necessario non può essere realizzato dagli uffici interni del Comune, preveda una apposizione del bollino “indispensabilità”, valutato da specifiche commissioni che prevedono la presenza di esponenti dell’Associazionismo Civico.

PROPOSTA : - Realizzare il Libro Bianco delle consulenze “Comunali”

: - Istituire il “Bollino dell’Indispensabilità”

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“Progetto Napoli”

Proposte di Merito e di Metodo

12) ”Cantieri sicuri”Per dare una risposta concreta ai problemi relativi alla criminalità si deve lavorare, coordinandosi con la Prefettura e la Questura, affinché nei Cantieri relativi alle Gare d’Appalto bandite dal Comune e dalle Municipalizzate, si attivi una procedura che preveda la presenza “fissa” delle Forze dell’Ordine Pubblico e/o un monitoraggio costante. Inoltre occorre una “visione”aggiornata dei cantieri aperti in città.

PROPOSTA: - Procedura, da definire con la Prefettura, che preveda la presenza delle Forze dell’Ordine Pubblico presso i principali Cantieri relativi ai lavori banditi dal Comune e dalle Municipalizzate.

- Procedura che consenta una mappatura aggiornata dei cantieri sul sito del Comune con data “inizio”, data “fine”, motivazioni di eventuali ritardi, località.(La mappa dei Cantieri)

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

13) Napoli e l’Energia / la Città dell’Auto Elettrica

A causa dei noti problemi energetici, occorre una duplice funzione del Comune in questa maniera:

a) Azione di contenimento, risparmio e utilizzo sostenibile delle fonti di energia tradizionale (campagne pubblicitarie sulla riduzione dei consumi, misure che sfavoriscano l’uso delle automobili in città).

b) Misure che sviluppino al massimo l’uso dell’energia alternativa (solare) soprattutto nelle seguenti strutture :

- Impianti Sportivi

- Scuole

- Edifici Comunali

- Alberghi

L’azione deve essere anche svolta attraverso l’inserimento nei Capitolati di Gara Comunali di tali soluzioni.

c) Misure per sviluppare l’auto elettrica in città.

PROPOSTA: Creazione di una “Task Force Energia” con rappresentanti dell’economia locale e delle Università, per avviare una strategia di riduzione dei consumi delle fonti tradizionali e un incremento sostanziale delle fonti alternative.

- “La città dell’Auto Elettrica”

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

13) Napoli e l’Energia / la Città dell’Auto Elettrica

“La città dell’Auto Elettrica”

A Roma, e in altre città, è stato siglato un protocollo d’intesa per sviluppare un sistema standard per le ricariche di auto elettriche. L’obiettivo, secondo le indiscrezioni, sarebbe quello di arrivare a installare un centinaio di colonnine nella Capitale entro il 2011. Napoli deve recuperare questo ritardo. Il Comune deve fare una mappatura delle zone dove istallare le colonnine. Si deve fare una grande azione di comunicazione e di sensibilizzazione ai cittadini. Si deve creare una serie di iniziative promozionali che diffondano l’auto elettrica (esempio: “il giorno dell’auto elettrica a Napoli con la presenza di tutti i principali produttori automobilistici). Si deve trasformare il parco auto blu, con piccole auto elettriche (anche nelle società controllate). Si deve promuovere la diffusione con agevolazioni quali ad esempio un’ ora di parcheggio gratis per chi ha un auto elettrica.

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“Progetto Napoli” Proposte di Merito e di Metodo

14) Napoli e l’Acqua

Come l’energia, anche l’acqua è un bene dal valore inestimabile, sempre più rara e fondamentale per la vita umana. La città ha il dovere di attivare tutte quelle iniziative finalizzate al miglior utilizzo dell’acqua, alla sua disponibilità per i cittadini, ad una pianificazione che porti alla riduzione degli sprechi.

Dobbiamo reagire alla mentalità dilagante del “breve periodismo” sempre più diffusa e devastante. Le conseguenze dovute ai cambiamenti climatici e all’innalzamento della temperatura impatteranno soprattutto sulle città costiere e meridionali. Periodi e zone di siccità sono destinati inevitabilmente ad espandersi. Non possiamo rimanere completamente passivi di fronte ad una nuova emergenza.

PROPOSTA: Il Sindaco sia promotore di un progetto finalizzato a sanare la rete urbana dell’acquedotto, che oggi per la sua fatiscenza porta a perdite di oltre 60%.

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15) “Le città comunicanti”

Per fare “massa economica critica” con le altre metropoli nazionali occorre seguire la strada avviata tra il Comune di Milano e quello di Roma che hanno valutato le potenzialità innescabili da questa logica di rapporto collaborativo; Napoli può trarre solo grande vantaggio da questa iniziativa.

PROPOSTA : Avviare il Tavolo “Le città comunicanti”. Rapporti Strutturali, con il coinvolgimento delle Associazioni e dei Sindacati, con Roma,Milano,Torino. (occorre ad esempio sviluppare strategie per le Olimpiadi 2020, per Expo 2015 e per il Comparto aereonautico).

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16) Infrastrutture Scolastiche

Lo stato “decadente” degli Istituti Scolastici ed i continui episodi di vandalismo e “criminalità” impongono una priorità nell’attuare soluzioni che consentano alle scuole della città di poter compiere un sostanziale miglioramento, condizione essenziale per svolgere la funzione decisiva di istruzione ed educazione dei nostri ragazzi.

PROPOSTA: a) Asili nido nelle imprese con i contributi della finanziaria Tavolo con i rappresentanti dell’economia;

b) Gestione spazi scolastici negli orari extra scolastici per le imprese private che si proporranno anche con la “compensazione” in adeguamenti, ristrutturazioni e manutenzioni Tavolo con la Provincia.

c) Progetti sulla “sicurezza” degli Istituti (videocamere-allarmi-sorveglianza)

d) Cablaggio Istituti Scolastici Tavolo con Regione Campania per Fondi

Europei

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17) Parcheggi

E’ già a disposizione un buon piano di sviluppo delle infrastrutture utili alla mobilità urbana per quel che riguarda le reti ferroviarie e filotranviarie.

Mancano le zone di parcheggio pubblico e privato, che consentirebbero un forte decongestionamento del cuore della città. Un impegno del nuovo Sindaco deve essere quello di dare il là a tutti quei quei progetti finanziati con investimenti privati, che attendono da tempo di essere realizzati (vedi parcheggio condominali e parcheggi in project financing).

PROPOSTA: Piano Zone parcheggi pubblici e privati.

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18) Squadra del Sindaco

Quasi sempre, le logiche che orientano la scelta della squadra degli Assessori è una logica che segue gli indirizzi e le convenienze dei partiti politici, non di certo le capacità e le competenze dei soggetti coinvolti.

Non funziona!

Vanno scelti i migliori, i più competenti. Vorremmo conoscere i nomi della squadra prima delle elezioni. Sarebbe un bel gesto di cambiamento.

PROPOSTA: Conoscere i nomi della squadra prima delle elezioni.

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19) La qualità della vita

La cattiva gestione di alcuni servizi ed il non corretto utilizzo del territorio ha reso impossibile la vita del cittadino.

Da anni, i principali quotidiani economici nazionali stilano classifiche su precisi indicatori che determinano la “qualità della vita”. Napoli è ultima in classifica.

PROPOSTA: - Costituire il “Sistema Qualità”Sistema Qualità” del Comune di Napoli prevedendo una vera e propria certificazione per l’Amministrazione Comunale ;

- In base agli indicatori valutati dai quotidiani economici nazionali avviare specifici interventi “mirati” per risalire nelle graduatorie di tali indicatori e più in generale nella classifica della Qualità.

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20) La stanza di Virginia Woolf

Oggi mancano i tre fondamentali principi per “pensare” e quindi per trovare soluzioni “efficaci” ai problemi esistenti. La sensazione ormai è che “pensare” sia diventata un’attività impossibile per la mancanza del tempo, del silenzio, della solitudine.

Solo dedicando tempo, lontani dal “rumore” continuo e in perfetta solitudine il nostro pensiero può svilupparsi.

Oggi i nostri Politici e le nostre Istituzioni presi da continui appuntamenti, circondati costantemente da persone e personaggi di tutti i tipi, immersi in un frastuono continuo, anche di tipo mediatico più che pensare rincorrono i pensieri degli altri. Dove pensano? Quando pensano?

Quando sono soli per meditarli.

PROPOSTA: Costituire simbolicamente le stanze di Virginia Woolf nelle quali isolati e in silenzio, Sindaco e Assessori possano investire parte del loro tempo nel pensiero.

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21) Commissione “Debito Comunale”

Purtroppo in Italia cresce il debito per le future generazioni accumulato da Comuni, Province e Regioni per aver stipulato contratti, derivati, swap e prodotti di finanza creativa. C’è una grande disinformazione tra i cittadini sia nella conoscenza del debito complessivo, sia nella conoscenza degli interessi complessivi sia nella scadenza di tali interessi. Chiediamo la “costituzione della Commissione Trasparenza e Conoscenza del debito” del Comune di Napoli con la partecipazione in tale Commissione di esponenti della società civile. Attraverso il lavoro di questa Commissione, il Comune valuterà quali misure prevedere per diminuire il debito delle future generazioni. Inoltre chiediamo un impegno concreto per la riduzione dello scandaloso fenomeno dei debiti fuori bilancio.

PROPOSTA: - Istituire la Commissione “Debito Comunale”

- Impegno immediato per affrontare lo scandalo dei Debiti fuori bilancio

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22) Trasparenza negli Appalti

Evitare quelle procedure di gara che consentono l’affidamento di lavori/consulenze attraverso meccanismi discrezionali e non automatici. Questi sistemi discrezionali sono stati il peggiore strumento per consentire sprechi e clientele.

PROPOSTE: - Evitare nelle gare la procedura “Offerta economicamente vantaggiosa” : - Evitare bandi e appalti ad agosto e Natale

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23) ”Forum delle Culture” – Gemellaggio con Expo 2015

Cominciamo da una premessa dogmatica di questa manifestazione, che è riportata nel contratto firmato tra la Fondazione di Barcellona ed il Comune di Napoli:“I protagonisti del Forum non sono i singoli Stati ospitanti, ma i cittadini ed in particolare i giovani”. A nostro avviso, ad oggi, questo dogma è stato ignorato. Dove sono i cittadini ed i giovani, che devono essere protagonisti di questa manifestazione a partire dalla fase organizativa?E la cosa ancor più grave è che i cittadini, come dimostreremo, hanno cercato e cercano di fare la loro parte, ma vengono colpevolmente ignorati.- a Febbraio 2008 consegnammo direttamente nelle mani del Sindaco queste specifiche proposte:“A- fissare per i partecipanti alla consulta del Forum un’età massima di 35 anni sia per dare spazio ai giovani, sia per evitare ancora una volta i soliti nomi;B-coinvolgere nella consulta le principali associazioni studentesche;C-prevedere l’allargamento nella consulta a tre esponenti delle associazioni civiche;D-prevedere una serie di incontri tra l’assessorato competente e le associazioni civiche per pianificare come procedere”.Nessuna di queste proposte è stata presa in considerazione.- Nel lontano Aprile 2008 trasmettemmo al Sindaco la seguente proposta:“Napoli e Milano hanno recentemente ottenuto l’organizzazione di 2 eventi importantissimi : il Forum delle culture e Expo 2015. La proposta è la seguente; il nuovo Governo definisca un vero e proprio gemellaggio tra le 2 iniziative e tra le 2 città…”Presentammo nel dettaglio iniziative che arricchivano di contenuti tale proposta. Siamo stati i primi a proporre tale gemellaggio. - Solo nel 2009, la Iervolino e la Moratti hanno firmato un documento di collaborazione.Spesso anche i ritardi sono gravi responsabilità.

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23) ”Forum delle Culture” – Gemellaggio con Expo 2015

- Ad Ottobre 2010 abbiamo chiesto all’Assessore competente , chi e come stava lavorando per dare contenuti a questo protocollo d’intesa tra Napoli e Milano. Non nascondiamo la sorpresa nel valutare la risposta dell’Assessore che ci informava di obiettivi ritardi per una serie di motivazioni e che l’iniziativa “più consistente” era al momento “la mostra dedicata a Totò”. - A metà Gennaio 2011 a Milano – presentazione di Expo 2015 a tutti gli Ambasciatori con adesione di paesi per iniziative internazionali collegate alla manifestazione. Da Napoli nessuno ha seguito questa iniziativa.- A fine Gennaio 2011 in Prefettura a Milano si è deciso che contro il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, negli appalti per l’Expo 2015 si punterà sulla “White list” delle imprese. La prefettura di Milano sta stilando una white list a cui ci si potrà rivolgere dove saranno indicate le imprese che hanno dichiarato la loro estraneità a rapporti con mafiosi. Sono in corso incontri con le associazioni di categoria locali.Nessuno di Napoli sta seguendo questa iniziativa, con il rischio di tagliare fuori le imprese Campane. - Ai primi di Febbraio 2011 sono stati dedicati 2 giorni a mettere a punto un format da riproporre soprattutto in centri d’arte come Venezia e Firenze, che andranno a completare l’offerta di Expo. Entro le prossime settimane saranno decise le tappe “almeno le prime cinque”. Napoli potrebbe rimanere incredibilmente esclusa.

PROPOSTE : - Coinvolgere realmente giovani e cittadini sia nella fase organizzativa che realizzativa - Comunicare ai cittadini contenuti,iniziative,programmi del Forum delle Culture - Avviare il tavolo di gemellaggio con Milano per Expo 2015 con la partecipazione di Associazioni di Categoria, Sindacati e Associazioni Civiche.

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24)Dare vita a Piazza del Plebiscito

Piazza del Plebiscito è uno straordinario simbolo della nostra città. Ma in questi anni, abbiamo, sistematicamente denunciato “la morte civica” che caratterizza questa Piazza. Infatti, ad eccezione delle feste e di specifiche manifestazioni, la Piazza rimane desolatamente e pericolosamente vuota e buia in tutte le altre serate. Questa Piazza può e deve divenire, una scintilla dinamica, quale punto di aggregazione di giovani, turisti e cittadini. Soprattutto occorre, un’azione di rilancio degli spazi disponibili sotto i colonnati.

PROPOSTA: Progetto di rilancio di Piazza del Plebiscito e degli spazi sotto i suoi colonnati.

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25) Commissione Attali “Best practices” è un termine molto utilizzato, ma purtroppo poco praticato. Significa prendere in considerazione le

migliori esperienze su un preciso argomento e cercare di applicarle al proprio caso.In Francia, il presidente Sarkozy ha deciso di costituire attraverso un decreto presidenziale la Commissione “Attali” che ha un preciso obiettivo:avanzare proposte per l’eliminazione degli ostacoli alla crescita economica. Tra i 43 membri si contano soprattutto alti dirigenti di impresa e autorevoli funzionari pubblici ( c’e’ anche l’”italiano” Mario Monti).A Roma, il neosindaco Alemanno ha seguito strada analoga, costituendo una Commissione Attali alla Romana, con una finalita’ precisa e dichiarata: proposte per lo sviluppo di Roma Capitale. Lo ha fatto rispettando il principio più importante voluto da Sarkozy e cioè la trasversalità partitica di questo organismo che deve anteporre efficienza ad appartenenza, risultati concreti a ideologie precostituite. Dopo Parigi, dopo Roma, Napoli, per la sua attuale situazione, ancor più necessita a nostro avviso di uno strumento del genere. Il primo grande compito di questa “commissione napoletana” dovrebbe essere quello di concentrarsi su precise priorità identificandole tra un elenco interminabile. Un’ipotesi potrebbe essere lavorare su 7 mega-argomenti: 1/azioni per la corretta amministrazione ordinaria della città. 2/utilizzo qualitativo e concentrato dei fondi europei disponibili per la città. 3/azioni per l’innalzamento del pil urbano ( ricordiamo che Napoli è in grave controtendenza rispetto alle grandi città che hanno pil alti e che trascinano i territori lmitrofi. Per Napoli, nonostante le straordinarie risorse potenziali di cui dispone, avviene l’inverso) . 4/Rilancio delle trasformazioni urbanistiche della città di cui si parla da anni, ma mai avviate veramente. 5/Strategia generale per l’ambizioso obiettivo di Napoli, capitale Euromediterranea.6/Valutazione dell’esatto debito attuale del Comune e dell’impatto dello stesso sulle futute generazioni7/Gemellaggio Milano –Napoli per i 2 mega eventi : Expo 2015-forum della Cultura. . Non si tratta di un organismo politico che ricerca l’equilibrio bipartisan attraverso condivisioni di facciata; si tratta di uno strumento tecno-operativo , che affianca l’amministrazione Comunale e lavora proprio per dare quella sostanza che proprio l’attuale malattia della politica nazionale aggravata dalla mediocrita’ di quella locale non riesce,non vuole o non sa dare.

PROPOSTA: Costruire “Commissione Attali” composta da Rappresentanti dell’Imprenditoria, delle Professioni, delle Università, dell’Associazionismo Civico.

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26) Manifesti e Censura

La cultura della legalità ha, quale elemento fondamentale, “l’esempio” che deve essere dato dalle Istituzioni. In questi anni il Comune di Napoli s’è arrogato un potere che non gli spetta: valutare quali manifesti poter censurare o quali no, calpestando una legge nazionale che non da al Comune tale ruolo e potere.

PROPOSTA: Annullare questa gravissima consuetudine, attribuendo all’organo competente (IPA) la valutazione di eventuali censure.

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27) L’aria e 2 anni in meno

Gravissima l’inerzia del Comune di Napoli sull’ inquinamento dell’aria che respiriamo, problema che determina una conseguenza devastante per i cittadini : vivere due anni in meno rispetto agli altri italiani. Appelli, denuncie,iniziative,richieste d’incontro,proposte per affrontare questa assoluta priorità sono state ignorate dall’Amministrazione Comunale, mentre i cittadini hanno dimostrato di voler dare un contributo attivo per tale emergenza.

PROPOSTA: - Considerare il problema dell’aria avvelenata quale priorità per la futura

Amministrazione Comunale; Attraverso la valutazione di specifiche proposte

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27) L’aria e 2 anni in meno

Proposte “Aria avvelenata”- Consiglio Comunale mono-tematico sull’Aria- Confronto mensile tra Assessore Comunale all’ambiente e Rappresentanti “cittadini” per

monitorare dati e proposte- Comitato portuale monotematico sull’Aria- Coinvolgimento istituzioni locali per la realizzazione del “Piano Nazionale sull’Aria” che sta

elaborando il Governo- Progetto Comunale di istallazione colonnine elettriche come nelle grandi città italiane- Permuta delle “auto blu” istituzionali con piccole auto elettriche - Progetto “Taxi – Verdi” al Comune di Napoli- Manifestazione nel 2011 a Napoli “l’auto pulita”- Diffusione sistemi di “Car Pooling” - Programma strutturale di infoltimento vegetazione coinvolgendo i privati - Velocizzazione dei progetti “Piste ciclabili” - Prolungamento orari metro e funicolari nelle ore notturne - Lavaggio chimico delle strade e utilizzo asfalti ecologici- Revisione Centraline con garanzia della disponibilità dei dati e dislocazioni in punti strategici e

nelle periferie - Applicazione regolamento “emissioni” dei motori delle navi che entrano nel porto- Progetto “Banchine Verdi” finalizzato a far spegnere i motori delle navi- Controllo filtri anti-emissioni sulle navi- Accelerazione del progetto Darsena di Levante che trasferisce i container su “ferro”- Delega specifica agli Assessori all’ambiente per la piaga dei roghi tossici- Numero verde “SoS” roghi tossici con immediato intervento uomini e mezzi delle Forze dell’Ordine- Definire con le Istituzioni competenti la somma delle portate dei termovalorizzatori Campani - Videosorveglianza satellitare per il trasporto delle ceneri dei termovalorizzatori, a cominciare da

quello di Acerra - “Un’ora di respiro nelle scuole Campane”- Avviare un tavolo specifico con Confindustria Napoli

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28) Fiscalità compensativa – Napoli vertice della crociata con l’UE

Il Sindaco di Napoli, quale Rappresentante della principale città Italiana del sud, devedivenire un “ pungolo ” costante per il governo affinché venga realmente avviata con la

UE una trattativa sulla fiscalità Compensativa per il mezzogiorno.Si deve prendere atto che nessun paese europeo si trova come l’Italia, con una spaccatura netta tra il Pil del nord e il Pil del sud. Siamo l’unico paese in Europa ad avere una struttura “duale” e le nostre statistiche soffrono di questa asimmetria. Lasciare le cose

come stanno significa accettare un Gap strutturale per l’economia meridionale, gravata oggi di note e concomitanti diseconomie strutturali (costo del denaro – difficoltà maggiore del credito – criminalità-concorrenza da lavoro nella mancanza delle infrastrutture – maggiore burocrazia). Ecco perché, mentre si dovrebbe come lungo periodo, incidere su queste condizioni di “inagibilità economica”, occorre nel breve-medio periodo “compensare” tale Gap con la possibilità di applicare una fiscalità più bassa al sud. I fondi Europei non devono essere polverizzati come accade oggi. Devono essere

concentrati o su misure contro le diseconomie strutturali o sulla “fiscalità compensativa” . Napoli

deve divenire, con il suo Sindaco e con il suo Assessore allo sviluppo, il vertice della “crociata”

sulla fiscalità compensativa. PROPOSTA: il Sindaco di Napoli deve divenire il riferimento di una vera e propria

mobilitazione per la richiesta al Governo e alla UE della fiscalità compensativa.

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29) Napoli e i fondi Europei

Purtroppo è nota a tutti l’inefficacia con cui sono state, ad oggi, spese le risorse europee a causa di polverizzazione, sprechi, clientele. C’è un condiviso pensiero relativo alla necessità di concentrare tali fondi in alcuni grandi progetti.

A nostro avviso un “Progetto Napoli” potrebbe divenire uno di questi grandi progetti, innescando un volano di sviluppo che trascinerebbe la provincia Napoletana, ma anche gli altri capoluoghi.

PROPOSTA: Definire, con la Regione, un Progetto Napoli, su cui concentrare fondi europei, coinvolgendo Associazioni di Categoria, Sindacati e Associazioni Civiche.

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30) Sviluppo … dell’Assessorato allo Sviluppo

Lo sviluppo è una direttrice fondamentale per la soluzione di molti problemi della città. Finora questo Assessorato ha auto un ruolo assolutamente marginale, mentre è fondamentale che Napoli, sia per le straordinarie potenzialità della città, sia per i grandi progetti da portare avanti abbia un Assessore allo Sviluppo che possa portare avanti un programma ambizioso, dimensionato alla nostra metropoli. Un Assessorato allo sviluppo che si colleghi con il Ministero allo Sviluppo, con gli Assessorati alle Attività Produttive, al Turismo, alla Cultura, alle Infrastrutture,all’Ambiente, all’Edilizia,allo Sport della Regione. Un Assessorato allo sviluppo che dialoghi trasversalmente con tutti gli Assessori Comunali e con tutte le Società Municipalizzate. Un Assessorato allo sviluppo che definisca precisi obiettivi che si traducano in crescita Pil Urbano, crescita di occupazione, lotta alla disoccupazione giovanile.

PROPOSTA: Inserire, quale Assessore allo sviluppo, un nostro esponente che ha il profilo per un obiettivo così ambizioso.

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31)Onde Civiche per il decoro Urbano – Decor…Onde

- La nostra Associazione, insieme ad altre associazioni, presentò alla precedente Amministrazione Comunale il progetto delle Decor…Onde.

“Coinvolgere cittadini e Associazioni Civiche per segnalare casi di degrado urbano, danni ai monumenti e all’arredamento urbano, particolare condizione di strade, parchi, strutture pubbliche”. Nessuna azione per quanto riguarda ordine pubblico e nessuna analogia quindi con le “Ronde”

Un sistema, coordinato dal Comune, che avrebbe consentito, di raccogliere metodologicamente tutte le informazioni dei cittadini, per poi programmare gli interventi per eliminare e/o ridurre questi casi di degrado urbano segnalati.

- Purtroppo, inspiegabilmente, il progetto è stato rifiutato dal Comune di Napoli nonostante l’intervento di sollecitazione della Prefettura.

PROPOSTA: Progetto DECOR…..ONDE .

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32)Area Flegrea…….. Punto a Capo

Riteniamo fondamentale che il Comune pianifichi in senso integrato lo sviluppo e i progetti da realizzare nell’area Flegrea, interrompendo la gravissima consuetudine di procedere“a spezzatino”. Occorre un progetto integrato in cui affrontare :-La bonifica di Bagnoli (suoli-sabbia-mare)-La nuova Bagnoli-La mostra d’Oltre Mare-L’area Nato-Il quartiere Fuorigrotta -Il quartiere Agnano-Nisida In tale progetto integrato occorre tenere presente alcune priorità quali l’immediata chiusura della Bagnoli Futura, la sospensione del Polo Tecnologico Ambientale, la definizione del ruolo della “mission” della Città della Scienza, la definizione del problema colmata a mare, il ruolo dei privati nelle opere già realizzate dalla Bagnoli Futura, l’esatta “mission” della mostra D’oltremare.

PROPOSTA: Area Flegrea …..Punto a Capo. Ricominciare da un progetto integrato

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33) Naplest e il ruolo dei privati

La zona Orientale è paralizzata da decenni. Occorre non perdere l’occasione della proposta “Naplest”, avanzata da imprenditori privati che, attraverso numerosi progetti da sviluppare in questa area della città, contempla il giusto ruolo tra pubblico e privato. Le istituzioni si fanno carico delle infrastrutture e del controllo delle regole urbanistiche, i privati, nel rispetto di queste regole, investono capitali privati.

PROPOSTA: Priorità nell’analisi del progetto “Naplest”

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34) Inferno Poggioreale

La situazione dl Carcere di Poggioreale è intollerabile. Una città come Napoli non può consentire una vergogna del genere.

PROPOSTA: Avviare con il Governo un immediato confronto finalizzato alla soluzione del gravissimo problema che rende il carcere di Poggioreale un vero e proprio inferno.

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“Progetto Napoli”-----------------------------------

-------------------La Città del Futuro e il

suo Timoniere“Le città del futuro sono quelle che ne hanno già scelto uno”. Napoli è lontana dall’aver scelto il suo futuro e soprattutto dall’aver individuato il metodo per raggiungere i suoi obiettivi.

L’esistenza di un disegno di sviluppo di ampio respiro ed ampiamente condiviso potrebbe produrre come prima e immediata conseguenza la convergenza verso quello stesso disegno.

Se non si parte da questo punto il futuro di Napoli sarà purtroppo assai simile al presente e al passato e le conseguenze sono davanti agli occhi di tutti.

Il timoniere della nostra città dovrà farsi carico preliminarmente dell’elaborazione di questo disegno e del metodo relativo per realizzarlo.