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Proposte di attività per lo sviluppo di un efficace metodo di studio PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SALUZZO A. S. 2009/2010

Proposte di attività per lo sviluppo di un efficace metodo ... · metodo di studio !! metodo: questa parola deriva dal greco:“la strada che si percorre” presuppone : una strada

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Proposte di attività per lo sviluppo di un efficace metodo di

studio

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SALUZZO

A. S. 2009/2010

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3

Dalle INDICAZIONI PER IL CURRICOLO:

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO ( pag.44-45-46)

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, per ancorarvi nuovi contenuti

Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di

promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze

Incoraggiare l’ apprendimento collaborativo

Promuovere la consapevolezza del proprio modo di

apprendere Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adatte

per superarle Conoscere i propri punti di forza

Realizzare percorsi in forma di laboratorio

Coinvolgere gli alunni nel pensare, realizzare, valutare

attività ed esperienze significative.

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IMPARARE è’… UNA NECESSITA’ Guardati attorno: vedi qualcuno che ti sembri immune dal desiderio e dal bisogno di agire, apprendere e sapere?

Tutti gli uomini “soffrono” più o meno la sete del conoscere, siano essi scienziati o uomini di strada: nessuno può chiudere gli occhi e la mente alla realtà, cioè smettere di imparare.

UN PIACERE Prova a ripensare a quando hai imparato ad andare in bicicletta, a sciare, a scrivere, a leggere… Accanto alla fatica per le numerose cadute, c’è stata certamente la gioia di un bambino che si scopriva capace di fare certe cose, di avere una certa energia, di essere come le persone che amava e stimava. Provavi piacere per quello che facevi, per l’impegno che ci mettevi, per l’uso e lo sviluppo delle tue capacità, per la scoperta di nuove realtà. Anzi, diremo di più: imparavi perché provavi gusto e piacere in quello che facevi.

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IMPARARE…come? Un classico schema della psicologia distingue fra

APPRENDIMENTO INCIDENTALE

Avviene quando si è esposti a determinate esperienze, il cui scopo primario non è quello di generare un apprendimento

Ad es. si va al cinema per

godersi uno spettacolo, tuttavia ci si trova ad aver imparato

cose nuove.

Da un certo punto di vista, l’apprendimento incidentale è

fondamentale, perché avviene, in genere, in una condizione

automotivante.

NON è SUFFICIENTE, PERCHE’

DIPENDE DA FATTORI PARZIALMENTE CASUALI E

DIFFICILMENTE IN GRADO DI PRODURRE CONOSCENZE PUNTUALI E ORGANIZZATE.

APPRENDIMENTO INTENZIONALE

Avviene quando deliberatamente ci si impegna per imparare cose che non si

conoscono

La è pertanto costretta ad impegnare spesso gli alunni in sforzi di apprendimento più o meno intensi, sia collettivi, sia individuali.

L’IMPEGNO INTENZIONALE, TUTTAVIA, NON E’

NECESSARIAMENTE ONEROSO E SPIACEVOLE !!!

VARIE RICERCHE HANNO CONFERMATO CHE IN PIU’

DELLA META’ DEGLI INSUCCESSI , LA CAUSA ERA

SOLTANTO LA MANCANZA DI UN

MA

scuola

METODO DI STUDIO

CONOSCERSI…per imparare meglio !

L’ importanza di considerare le differenze individuali è, per l’ambito educativo, indiscutibile. Nella considerazione delle differenze individuali che intervengono nell’apprendimento, il semplice riferimento ad “abilità”, può risultare riduttivo: a parità di “quantità” di intelligenza, due soggetti avranno sicuramente due profili di intelligenza differenti (Sternberg). Esistono infatti 5 diversi modi di accostarsi all’apprendimento, cioè 5 diversi

STILI COGNITIVI:

1) Stile SISTEMATICO // INTUITIVO, per formulare ipotesi

2)Stile GLOBALE // ANALITICO, per analizzare 3)Stile IMPULSIVO // RIFLESSIVO, per prendere decisioni 2)Stile VERBALE // VISUALE, per memorizzare

2) Stile CONVERGENTE // DIVERGENTE, per sviluppare percorsi autonomi.

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L’ attività didattica deve aiutare il ragazzo a RICONOSCERE e

VALORIZZARE il proprio stile cognitivo,

MA

è bene anche che egli possa

incontrare, in ambito scolastico, richieste non congeniali al suo stile.

In tal modo sarà stimolato ad utilizzare strategie che

sono alla sua portata, ma che egli generalmente non

usa.

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1) Stile SISTEMATICO – INTUITIVO, per formulare ipotesi

Segue procedimenti

logici ben programmati

ed organizzati, analizza in

modo sottile il procedimento

ed il funzionamento

delle cose.

Segue le ispirazioni

con prontezza, salta alle

conclusioni, procedendo per prove ed

errori. Evita di

programmare nel dettaglio un procedi

mento.

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Riflettendo con calma, risolvi gli indovinelli, ricordando che a numero uguale corrisponde lettera uguale:

A. 1482: ……………… Frutto di rovo 8412: ……………… La città “Caput mundi” 2148: ……………… Rende felici gli sposi 8214: ……………… E’ carico di foglie e fiori B. 57963: ………………. Si può modellare 53769: ………………. Si usano per giocare a scopa 59763: ………………. Ragazza che non ha dubbi 59673: ………………. Strumento musicale a corde

2) REBUS Ricostruisci una frase, servendoti delle immagini e delle lettere aggiunte, partendo sempre da sinistra:

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2) Stile GLOBALE // ANALITICO, per analizzare

Percepisce la realtà,

consideran- dola

nell’insieme.

Predilige la visione

di ogni singolo

dettaglio di un

insieme

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3) Osserva: Che cosa hai letto al primo sguardo?

…………………………

Cosa si poteva anche leggere?

…………………………

AAAAAAAAAA A A AAAAAAA A A A A A

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2) Osserva questo dipinto di Bruegel:

Quale titolo daresti all’ opera? ……………………………………………………………………………… Quali sensazioni ti suscita?

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Fai l’elenco dei giochi che riesci a riconoscere:

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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4) Scrivi “G” accanto ai compiti in cui è utile uno sguardo globale.

Scrivi “A” accanto ai compiti dove è più opportuno uno sguardo analitico.

………….. Devi spiegare le istruzioni di un gioco ad un tuo amico. ………….. Devi leggere diversi testi, per scegliere quale utilizzare per una ricerca. ………….. L’insegnante di musica ti fa ascoltare un brano musicale, poi ti chiede di dire quali sensazioni ha suscitato in te ………….. L’insegnante di scienze fa un esperimento. Tu lo devi osservare, per poi ripeterlo uguale. ………….. Sulla mappa di una città devi individuare l’ospedale. ………….. Sfogli un libro di ricette, per trovare un dolce da preparare.

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3)Stile IMPULSIVO // RIFLESSIVO per prendere

decisioni

Procede ad un avvio immediato

dell’azione, assecondando i primi elementi che vengono alla mente.

Pianifica la risposta ad uno stimolo, sceglie il modo in cui affrontare un

compito.

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1)Impara anche tu ad agire in fretta, se la situazione lo richiede.

Allenati risolvendo questi giochi, per i quali è necessario raccogliere velocemente alcune informazioni e prendere altrettanto velocemente delle decisioni. Vincerà chi risponderà per primo, in modo del tutto esatto!!

1. Dove ci sono più gettoni? A sinistra A destra Uguale

2. Quanti gettoni ci sono nel riquadro che ne contiene di più?

15 tra 15 e 20 più di 20

3. Dove ci sono più quadratini neri?

A sinistra A destra Uguale

4. Quanti quadratini neri ci sono nel riquadro che ne contiene di più?

15 tra 15 e 20 più di 20

5. Dove ci sono più bambini?

A sinistra A destra Uguale

6. Quanti bambini ci sono nel gruppo più numeroso?

15 tra 15 e 20 più di 20

7. Dove ci sono più lettere “F” ? A sinistra A destra Uguale

8. Quante lettere “F” vedi nel riquadro che ne contiene di più? 15 tra 15 e 20 più di 20

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1

o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o o

o o o o o o o o o o o o o o o o o o

2

3

4

G M U A P R C Q F T O N O Z U N I A S H M N R I Q L G F N K O P U Y F F I A S E H M N U T R H F D E S A I I M V V P O U F I R U O J M L J

H M I E R G F H A S E R V B N M I F S C V B N M K L P O I U G J K A S E R G T F G H J F O P L Z X F G H J R T F E V B N F A Q W G F I L O P F I K

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2)Stile VERBALE // VISUALE, per memorizzare

Ricorda più facilmente informazioni trasmesse per iscritto.

Per memorizzare, predilige informazioni proposte sottoforma di immagine o simbolo.

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1) Osserva attentamente questo riquadro per UN MINUTO, poi coprilo ed annota sui puntini gli elementi che ricordi.

BARCA PORTA PRATO CORDA TAZZA SCIMMIA SCOPA AEREO INSALATA BUE FOGLIO ZEBRA

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………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………

Quante figure hai ricordato? ……………………….

Quante parole hai ricordato?……………………….

Ti sembra di essere

VERBALIZZATORE VISUALIZZATORE

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1) Se sei un bravo VISUALIZZATORE, potrà esserti utile allenarti con le parole, scrivendo i fumetti alle immagini:

“ DA DOVE ARRIVANO LE STELLE MARINE? “

2) Se sei un bravo VERBALIZZATORE, potrà esserti utile allenarti ad esprimerti con le immagini:

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Ora che conosciamo come può funzionare la nostra

mente, mettiamoci al lavoro e cerchiamo gli

INGREDIENTI NECESSARI per un

EFFICACE METODO DI STUDIO !!

METODO: Questa parola deriva dal greco:“LA STRADA CHE SI PERCORRE” Presuppone :

UNA STRADA DEI MEZZI UNA META

FINALE

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METODO DI

STUDIO

1

MOTIVAZIONE

2 CONCENTRAZIONE

3 COMPRENSIONE

6

VERBALIZZAZIONE

5 RAPPRESENTAZIONE

4

SELEZIONE

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1. MOTIVAZIONE Per MOTIVAZIONE s’intende l’insieme delle RAGIONI per cui l’ io si mette in azione, lasciandosi

INTERESSARE

AFFASCINARE

COINVOLGERE

COMPAGNI INSEGNANTI ISTITUZIONE SCOLASTICA

costituiscono tre elementi portanti, fondamentali, tali da indurre una motivazione positiva o negativa verso l’apprendimento scolastico. Queste tre motivazioni non sono da scartare:

il successo scolastico è un BUON CARBURANTE

TUTTAVIA

da solo, non è sufficiente per garantire la tenuta del “motore” dello studente.

Occorre soprattutto una MOTIVAZIONE INTRINSECA: questa ha radice all’interno della persona e si esprime come desiderio

di conoscere di diventare capaci

di crescere

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UNA BUONA RIUSCITA NELLE COSE CHE FACCIO DIPENDE PRIMA DI TUTTO … DA ME !!!

A. Amo lavorare

Per conto mio Chiedendo l’aiuto di altri In compagnia di qualcuno

B. Se devo fare qualcosa d’importante, la faccio

Immediatamente Dopo aver controllato se c’è una scadenza All’ultimo momento

C. Quando non riesco a risolvere un problema

Mi dico che ce la posso fare Abbandono il compito Chiedo aiuto ad altri Cerco ulteriori informazioni

D. Quando sento ripetere le cose dall’insegnante

Mi stufo e mi distraggo Porto pazienza e ascolto: può servirmi Leggo i libri che ho sul banco

E. Durante i discorsi in classe, se ho un’ opinione la esprimo

Sempre Mai Qualche volta

perché ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

F. Se sono incerto Esprimo le mie perplessità Preferisco non parlare Ripeto ciò che dice la maggioranza

G. Quando mi accorgo che ho avuto un’ idea diversa dagli altri

Sono molto contento Mi sento a disagio Mi rendo conto che è bello che ci siano idee diverse e ugualmente valide. Mi sento preso in giro

H. Avere degli interessi personali

Mi piace molto Preferisco confrontarli sempre con quelli degli altri Mi è indifferente

I. In generale, mi piace partecipare attivamente alla vita della classe? SI NO Perché ……………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………

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I MOTIVI PER CUI STUDIO

MATERIA

……………….

……………….

……………….

………………

……………….

Perché

………………………………. …………………………………. ……………………………….

…………………………………

………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… ………………………………… …………………………………

………………………………… ………………………………… …………………………………

…………………………………

LE MATERE ANTIPATICHE

1. MATERIA: ………………………….. incontro difficoltà c’è troppo da studiare l’insegnante non mi aiuta ho sempre preso brutti voti il libro di testo spiega male non lo so altro……………………………………………………..

2. MATERIA: ………………………….. incontro difficoltà c’è troppo da studiare l’insegnante non mi aiuta ho sempre preso brutti voti il libro di testo spiega male non lo so altro……………………………………………………..

3. MATERIA: …………………………..

incontro difficoltà c’è troppo da studiare l’insegnante non mi aiuta ho sempre preso brutti voti il libro di testo spiega male non lo so altro……………………………………………………..

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2)CONCENTRAZIONE

Chissà quante volte ti è capitato di sentirti richiamare, perché eri DISTRATTO, avevi LA TESTA DA UN’ ALTRA PARTE! Prestare attenzione e concentrarsi sono prerequisiti indispensabili per l’ apprendimento. Anche quando si tratta di utilizzare una forma elementare di apprendimento, quale ad esempio l’ imitazione, se non si è orientati e centrati sul MODELLO, si rischia di fornire una prestazione approssimativa e superficiale, che nulla ha a che fare con le tue reali capacità. Osserva:

LA SQUADRA “A” HA VINTO LA GARA !!

Penso che: La “A” è una squadra fortunata. In questo gioco non basta essere veloci, ma serve molta concentrazione In questo gioco conta solo la velocità.

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Ma che cosa vuol dire CONCENTRARSI ?

CON CENTRARSI

ALLENATI: Ripassa la scritta con un colore, senza mai staccarlo dal foglio. ATTENTO: Potrai farcela soltanto se rimarrai CONCENTRATO fino alla fine del lavoro !!

Con tutto l’interesse la mente i sensi la forza

muscolare le mie

conoscenze le mie abilità la volontà

Dedicarsi a

qualcuno o a qualcosa per un periodo di tempo relativamente prolungato.

30

31

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INDIVIDUA LE CONDIZIONI PERSONALI ED AMBIENTALI OTTIMALI PER RAGGIUNGERE LIVELLI DI CONCENTRAZIONE UTILI ALLA RIUSCITA

NELLO STUDIO.

Secondo me sono compatibili con lo studio le condizioni: A B C D

Giorgia deve studiare, ma si sente molto stanca. Io le consiglierei di …………………………………………………………………... …………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………….

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Le cause della distrazione sono diverse e, nello stesso tempo, personali. C’ è chi si distrae per un nonnulla e chi resta attento e concentrato anche nei momenti di grande confusione. Analizza la tua situazione, per rendere più efficace il tempo che dedichi allo studio:

Dove studi, solitamente?

……………………………………………………………………………..

Quando studi, solitamente? ………………………………………………………………………………

TI sembra che questa modalità di studio sia efficace, o ha dei lati negativi? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Da che cosa dipende la distrazione? Dalle persone che mi stanno vicino Da me Dall’ambiente in cui mi trovo Da rumori circostanti

Che cosa mi DISTRAE Che cosa mi AIUTA A CONCENTRARMI

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Per approfondire questo argomento, puoi consultare il lavoro svolto dalla Commissione nell’ anno scolastico 2006/2007 sull’ EDUCAZIONE ALL’ASCOLTO.

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3)COMPRENSIONE

vedi attività didattica approfondita dal Progetto Continuità a.s. 2007/2008:

Proposte di attività per lo sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SALUZZO

A.S. 2007/2008

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3) SELEZIONE DELLE INFORMAZIONI PRINCIPALI

COME SELEZIONARE LE INFORMAZIONI PRINCIPALI DI UN TESTO

Trovare ed evidenziare le parti importanti di un testo è un’operazione fondamentale nello studio, poiché dimostra che si è capito il contenuto attribuendo ad ogni parte la giusta importanza. Inoltre sono proprio questi gli aspetti principali che dovrai ricordare al momento della verifica. Probabilmente anche tu sei abituato ad individuare le parti importanti di un testo sottolineando o evidenziando, ma sei sicuro di saper cogliere gli aspetti importanti in modo corretto? Le pagine che seguono hanno proprio l’obiettivo di insegnarti a compiere questa operazione, facendoti riflettere sul tuo modo di lavorare e indicandoti, se necessario, gli eventuali correttivi.

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ESERCIZIO 1: SAI EVIDENZIARE? Prova ad evidenziare il testo che segue durante la prima lettura:

IL CALORE E I VEGETALI Tutti gli organismi vegetali risentono, in misura maggiore o minore, delle variazioni di temperatura, che avvengono nel breve arco di una giornata o durante l’anno, ma sono ben adattati al clima dell’ambiente in cui vivono e, in particolare, alla sua temperatura che dipende dalla quantità e dall’intensità delle radiazioni solari. Alcuni luoghi della terra, torridi e caratterizzati da un’estrema scarsità di acqua,mettono a dura prova la capacità di sopravvivenza delle specie vegetali. Nonostante questo le “geofite”, piante ben adattate all’ambiente, restano in vita, anche in condizioni di estrema siccità, grazie a particolari organi sotterranei detti “bulbi” e “rizomi”. Questi non sono altro che fusti e foglie trasformati in serbatoi sotterranei ricchi di acqua e sostanze nutritive. All’arrivo delle piogge queste piante sviluppano rapidamente radici, foglie, fiori che consentono loro di riprodursi e di accumulare riserve per poter affrontare una nuova siccità. Altre piante, come la tamerice del deserto, per far fronte alla scarsità di acqua sviluppano lunghe radici che possono raggiungere anche i cinquanta metri di profondità. Anche il freddo eccessivo è nemico delle piante. Quando la temperatura scende di molti gradi alcuni vegetali muoiono, perché incapaci di far fronte al gelo. Molti alberi e arbusti, al sopraggiungere della stagione fredda, perdono a poco a poco le foglie. Per sopravvivere all’inverno queste piante entrano in un particolare periodo, detto “diapausa”, durante il quale, prive di foglie e incapaci di produrre il nutrimento, non crescono e non fanno né fiori né frutti. La vita rallenta e sui rami i germogli si rivestono di scaglie cerose che li proteggono dal gelo. Anche il consumo di linfa viene limitato: spesso in inverno la temperatura scende sotto zero e la linfa potrebbe gelare con conseguenze fatali alla pianta. Al sopraggiungere della primavera aumentano temperatura e precipitazioni migliorando così le condizioni di vita dei vegetali: la vita torna a pulsare, le gemme si spingono all’esterno per generare nuove foglie,fiori e rami, ponendo fine a questa “pausa della vita”.

G. Bresich, C.Zanone, E’ tempo di sussidiario, De Agostini

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ESERCIZIO 2 Rileggi ora il testo per il numero di volte che ritieni opportuno ed evidenzialo nuovamente

IL CALORE E I VEGETALI Tutti gli organismi vegetali risentono, in misura maggiore o minore, delle variazioni di temperatura, che avvengono nel breve arco di una giornata o durante l’anno, ma sono ben adattati al clima dell’ambiente in cui vivono e, in particolare, alla sua temperatura che dipende dalla quantità e dall’intensità delle radiazioni solari. Alcuni luoghi della terra, torridi e caratterizzati da un’estrema scarsità di acqua,mettono a dura prova la capacità di sopravvivenza delle specie vegetali. Nonostante questo le “geofite”, piante ben adattate all’ambiente, restano in vita, anche in condizioni di estrema siccità, grazie a particolari organi sotterranei detti “bulbi” e “rizomi”. Questi non sono altro che fusti e foglie trasformati in serbatoi sotterranei ricchi di acqua e sostanze nutritive. All’arrivo delle piogge queste piante sviluppano rapidamente radici, foglie, fiori che consentono loro di riprodursi e di accumulare riserve per poter affrontare una nuova siccità. Altre piante, come la tamerice del deserto, per far fronte alla scarsità di acqua sviluppano lunghe radici che possono raggiungere anche i cinquanta metri di profondità. Anche il freddo eccessivo è nemico delle piante. Quando la temperatura scende di molti gradi alcuni vegetali muoiono, perché incapaci di far fronte al gelo. Molti alberi e arbusti, al sopraggiungere della stagione fredda, perdono a poco a poco le foglie. Per sopravvivere all’inverno queste piante entrano in un particolare periodo, detto “diapausa”, durante il quale, prive di foglie e incapaci di produrre il nutrimento, non crescono e non fanno né fiori né frutti. La vita rallenta e sui rami i germogli si rivestono di scaglie cerose che li proteggono dal gelo. Anche il consumo di linfa viene limitato: spesso in inverno la temperatura scende sotto zero e la linfa potrebbe gelare con conseguenze fatali alla pianta. Al sopraggiungere della primavera aumentano temperatura e precipitazioni migliorando così le condizioni di vita dei vegetali: la vita torna a pulsare, le gemme si spingono all’esterno per generare nuove foglie,fiori e rami, ponendo fine a questa “pausa della vita”. Confronta il tuo lavoro precedente con questo. Quali differenze noti? Fa’ delle riflessioni anche con l’aiuto dell’insegnante. Durante la prima lettura ci si rende conto del contenuto generale e soltanto dopo sarà possibile selezionare le parti più importanti. Dovresti perciò dedurre che non si deve mai evidenziare il testo durante la prima lettura, ma durante la seconda e, se il testo è difficile, anche durante la terza o la quarta. Tu di solito come fai?....................................................................................... …………………………………………………………………………………………

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C’E’ TESTO E TESTO Gli aspetti principali da evidenziare sono diversi da testo a testo.

In un brano di tipo narrativo evidenzierai i nomi dei personaggi principali, i luoghi dove si svolge la vicenda, il periodo. Poi dividerai il racconto in sequenze, scrivendo

accanto a ciascuna un titolo adatto.

ESERCIZIO 3 Leggi il testo che segue senza evidenziare nulla, quindi rileggilo evidenziando

gli elementi sopraindicati.IL MAIALE DI SANDRONE Sandrone aveva un bel maiale grasso che gli andava sempre dietro nei campi e nei boschi. Quando Sandrone potava le viti,il maiale gli girava intorno, mangiava l’erba e ogni tanto gli andava a leccare le scarpe in segno di affetto. Quando venne il giorno della Befana, Sandrone non se la sentì di ammazzare il suo maiale come aveva fatto gli altri anni con gli altri maiali. Gli dispiaceva troppo, si era affezionato e non voleva rinunciare alla sua compagnia. Sandrone ci pensò sopra per molti giorni e poi decise che avrebbe fatto a meno dei salami e delle salsicce, ma si sarebbe accontentato di un prosciutto. E infatti tagliò una gamba di dietro del maiale e ci mise sopra il sale. Poi gli fece fare una gamba di legno dal falegname. Il maiale continuò a seguire il suo padrone nei campi zoppicando con la sua gamba di legno. Un giorno che Sandrone gli porse una rapa, il maiale insieme alla rapa staccò con un morso un dito della mano di Sandrone e se lo mangiò. Poi andò di corsa nella legnaia, prese con i denti un bastoncello corto e sottile e lo portò a Sandrone perché lo mettesse al posto del dito che gli aveva mangiato.

L.Malerba, Storiette, Torino, Einaudi, 1977

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

In un testo di storia evidenzierai le date, il nome del periodo storico di cui si parla, i luoghi, i nomi dei popoli o dei personaggi, i fatti più importanti, le notizie relative allo stato, alla società, all’ economia, alla cultura (lingua, arte, abitudini di vita), le cause e le conseguenze di un fatto.

ESERCIZIO 4 Evidenzia nel testo che segue gli aspetti indicati (non tutti sono sempre

presenti!)

L’INIZIO DEL MEDIOEVO Dopo le invasioni barbariche, le popolazioni che abitavano le terre un tempo appartenute all’impero romano d’Occidente si trovarono a vivere in condizioni di grande povertà e incertezza. Gli abitanti erano notevolmente diminuiti a causa delle guerre , delle carestie, della frequente diffusione di gravi malattie. Le città imperiali, saccheggiate dalle scorrerie dei barbari, avevano perduto il loro splendore e lentamente si spopolavano perché la gente preferiva trovare rifugio nelle campagne. Qui all’interno di grandi ville fortificate, la vita era abbastanza tranquilla, ma non meno povera che in città. Le terre infatti, trascurate a causa delle guerre, si erano ricoperte di boscaglie incolte ed erano state invase da paludi e acquitrini. Per questo i raccolti erano scarsi e il pericolo delle carestie non cessava mai. Contadini e artigiani producevano solo quanto serviva alla villa per sopravvivere e i commerci si erano quasi del tutto arrestati. Nelle città, ormai abbandonate dai proprietari di terre e dai nobili, erano rimasti però i vescovi, responsabili delle chiese locali. Essi cercavano di governare, di assicurare l’ordine, di proteggere e aiutare la poca popolazione rimasta. Per questo motivo l’autorità degli uomini della Chiesa era diventata sempre più grande, specialmente quella del Papa. Mentre l’Occidente viveva questo difficile momento, la capitale dell’Impero romano d’Oriente, Costantinopoli, era diventata il più importante centro commerciale del Mediterraneo. Con la fine dell’Impero romano d’Occidente, iniziava quel periodo di storia che gli uomini dell’epoche successive avrebbero chiamato Medioevo, che significa “età di mezzo” tra la storia dei popoli antichi e l’epoca moderna.

G. Bresich, C.Zanone, E’ tempo di sussidiario, De Agostini

In un testo di geografia cercherai gli elementi fisici che

caratterizzano un luogo,il clima, il tipo di flora e fauna, le attività umane, le caratteristiche culturali.

In un testo scientifico saranno altri ancora gli aspetti essenziali… Prova tu ad indicarne alcuni scegliendo, con l’aiuto dell’insegnante,

una pagina di scienze del tuo sussidiario.

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COME SOTTOLINEARE Puoi sottolineare usando la matita (ti consente di cancellare se sbagli!) oppure scegliendo colori diversi in base al tipo di informazione che ricerchi nel testo. Ad esempio in un testo narrativo puoi usare colori diversi per sottolineare i personaggi , il luogo, il periodo. Per comprendere meglio il testo e i legami tra le diverse parti puoi cerchiare i connettivi che evidenziano l’ordine temporale dei fatti narrati o i loro rapporti logici (causa, conseguenza, fine…). Crea tu una legenda con i colori che preferisci: Personaggi Luogo / luoghi Tempo Ora applica questa legenda ad un racconto del tuo libro di lettura. Un altro modo per individuare con immediatezza le informazioni principali è disegnare a fianco dell’informazione stessa un simbolo. Ricorda che il simbolo che sceglierai deve richiamare immediatamente l’idea , deve essere univoco (cioè deve mantenere sempre lo stesso significato) ed è opportuno che venga adottato, di comune accordo, da tutti gli alunni di una classe. In un testo di storia potresti usare simboli di questo tipo: ESEMPIO:

nascita / origini morte / decadenza

luogo di insediamento

battaglia abitazioni

attività lavorative

religione

organizzazione sociale

reperti significativi

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ALLENATI: Leggi attentamente questo testo storico, poi ritaglia i simboli proposti, incollandoli accanto alle relative informazioni.:

GLI HITTITI

Gli Hittiti furono i primi indoeuropei, che, muovendo dalle pianure settentrionali, trovarono una regione in cui abitare stabilmente. Essi, verso il 2000 a. C.. giunsero e si fermarono in Asia minore, in un territorio che corrisponde oggi alla Turchia. Gli Hittiti, grazie all’ uso travolgente del cavallo e del carro veloce da guerra, sino a quel momento sconosciuti, dominarono e sottomisero rapidamente le popolazioni locali. La storia degli Hittiti si pone lungo un arco di tempo che va dal 2000 al 1200 a. C. circa. Tra il 1800 e il 1300 a. C. il regno hittita si sviluppò con forza e splendore, poi improvvisamente crollò, travolto da genti note come “Popoli del mare”. Gli Hittiti furono governati da un sovrano, il quale però non aveva poteri assoluti, ma era consigliato e controllato da gruppi di nobili guerrieri. Gli Hittiti non sempre cercarono lo scontro armato con i popoli vicini, ma avviarono contatti e firmarono trattati. Le divinità erano molte:tra le maggiori la Dea Tempesta, raffigurazione tipica di uomini che , alle origini, abitarono terre inospitali e conobbero i disagi del freddo, del vento e della pioggia.

………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

RUOLI E COMPITI DIVERSI Gli elementi da evidenziare non dipendono solo dal tipo di testo, ma anche dal tipo di compito che ti è richiesto, cioè dallo scopo che ti prefiggi. ESERCIZIO 6 Per meglio comprendere questo concetto leggi questo brano (non sottolineare ancora!)

La villa in vendita La villa in vendita si trova a circa 300 m dalla spiaggia. È circondata da un ampio giardino e ha sul davanti una spaziosa veranda. Attualmente è disabitata, anche se all’interno ci sono ancora mobili e quadri di valore. In ogni caso nel suo prezzo è escluso il mobilio che resterà ai vecchi proprietari. Ha molte finestre a piano terra che si affacciano sul giardino; all’interno ci sono parecchie stanze che rendano l’abitazione ideale per una famiglia numerosa. La zona è tranquilla e di poco passaggio, ma ben collegata al centro da una linea di autobus. Il muro di cinta, piuttosto basso è artisticamente lavorato. Considerato il prezzo, le caratteristiche della casa e la zona, un acquisto costituisce un ottimo affare. Rileggi ora questo stesso testo evidenziando gli aspetti che ti potrebbero interessare se tu fosse un acquirente. Rileggi qui sotto il testo per la terza volta sottolineando con un colore diverso gli aspetti che ti potrebbero interessare se tu fossi un ladro.

La villa in vendita

La villa in vendita si trova a circa 300 m dalla spiaggia. È circondata da un ampio giardino e ha sul davanti una spaziosa veranda. Attualmente è disabitata, anche se all’interno ci sono ancora mobili e quadri di valore. In ogni caso nel suo prezzo è escluso il mobilio che resterà ai vecchi proprietari. Ha molte finestre a piano terra che si affacciano sul giardino; all’interno ci sono parecchie stanze che rendano l’abitazione ideale per una famiglia numerosa. La zona è tranquilla e di poco passaggio, ma ben collegata al centro da una linea di autobus. Il muro di cinta, piuttosto basso è artisticamente lavorato. Considerato il prezzo, le caratteristiche della casa e la zona, un acquisto costituisce un ottimo affare. Come puoi vedere alcune parti del testo diventano importanti a seconda dello scopo da raggiungere. Prima di evidenziare, devi perciò sempre chiederti quale è il compito o lo scopo richiesto.

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RICORDA:

Per evidenziare in modo corretto è importante

conoscere prima i criteri da seguire, che dipendono dal tipo di testo o dal tipo di

compito che è stato assegnato. Inizialmente

sarai seguito dall’ insegnante, poi imparerai

con l’esperienza a scegliere da solo.

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5)RAPPRESENTAZIONE Perché lo studio venga compiuto efficacemente e con soddisfazione, il processo di astrazione e di generalizzazione deve continuare , fini al punto di renderti capace a :

1. Cogliere i LEGAMI tra le informazioni 2. Distinguere le informazioni PRINCIPALI da quelle

SECONDARIE

3. Ricostruire il PIANO DEL DISCORSO

1. COGLIERE I LEGAMI TRA LE INFORMAZIONI

Il testo orale o scritto è organizzato come un TESSUTO DI INFORMAZIONI attorno ad un fatto, ad una situazione, ad una persona, ecc… Si tratta di informazioni STRETTAMENTE COLLEGATE come i fili di una stoffa. Per COMPRENDERE un testo, perciò, non basta estrarre le informazioni e ridirle, ma occorre individuare i loro RAPPORTI, scoprire COME SI ANNODANO reciprocamente, capire come e perché si passi da un punto ad un altro. In un TESTO NARRATIVO possono esserci legami di :

TEMPO (prima, poi, contemporaneamente…)

SPAZIO (vicino, lontano, sopra, sotto…)

SOMIGLIANZA e DIFFERENZA =

CAUSA ed EFFETTO

MEZZO o FINE.

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Pertanto esso sarà rappresentato con un DIAGRAMMA

Esempio :

LE GUERRE CIVILI A ROMA

Le guerre e le conquiste romane portarono enormi ricchezze ai patrizi e miserie

ai plebei, in particolare ai contadini, che trovarono i loro campi rovinati.

Nelle terre conquistate, intanto, centinaia di migliaia di uomini erano stati fatti

prigionieri e ridotti in schiavitù. Essi venivano portati al mercato e venduti a

poco prezzo. A causa della presenza di tanti schiavi, i plebei si trovavano senza

lavoro e diventavano sempre più poveri, mentre i ricchi diventavano sempre più

ricchi. Il contrasto tra la ricchezza dei patrizi e la miseria dei plebei scatenò

sanguinose guerre civili.

Allora Tiberio e Caio Gracco, due nobili patrizi, cercarono di migliorare la

condizione dei plebei. Diventarono Tribuni della plebe e proposero una riforma

agraria, secondo la quale una parte delle terre conquistate doveva essere

distribuita ai plebei. I patrizi si opposero e scoppiarono sanguinose

rivolte.Tiberio fu ucciso durante una sommossa e Caio si uccise alcuni anni dopo

per non cadere in mano ai nemici.

Le guerre civili tra patrizi e plebei continuarono ancora per molti anni.

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ricchezza ai miseria ai

PATRIZI PLEBEI

abbondanza di schiavi presi nelle terre conquistate

maggior parte dei lavori svolti dagli schiavi

PLEBEI SENZA LAVORO

Tiberio e Caio Gracco: LEGGE AGRARIA

opposizione dei patrizi morte dei fratelli Gracchi

CONQUISTE DI ROMA

GUERRE

CIVILI

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LE GUERRE CIVILI NON CESSARONO

Prova a leggere il diagramma, sostituendo:

con i CONNETTIVI TEMPORALI ( DOPO, POI , IN SEGUITO, SUCCESSIVAMENTE, QUALCHE TEMPO DOPO, PIU’ TARDI, ANNI DOPO…)

con i CONNETTIVI CAUSALI (QUINDI, PERCIO’, DI CONSEGUENZA, PER QUESTO MOTIVO, CONSEGUENTEMENTE, PER LA TAL RAGIONE…)

Allenati a creare diagrammi come questo, utilizzando testi tratti dai tuoi libri di studio.

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Ora allenati da solo a creare un DIAGRAMMA:

LA CARTA DERIVA DAL LEGNO

Il 75% della carta che utilizzi a scuola è composta da pasta di legno.La

procedura per ricavare la pasta di legno è lunga e laboriosa:

Prima di tutto il tronco viene bagnato abbondantemente con acqua, poi

tagliato in frammenti spessi circa un centimetro, utilizzando un macchinario

chiamato “sfibratrice”. I frammenti ottenuti vengono bolliti con elementi

chimici, fino a formare una densa poltiglia, chiamata “pasta di legno”. In

seguito la pasta viene lavata ripetutamente e a lungo, in modo da eliminare

ogni residuo di frammento chimico. A questo punto essa viene introdotta in

una macchina adatta a rimuovere eventuale materiale estraneo.

Successivamente la pasta ottenuta viene sottoposta a sbiancatura e poi

bagnata nuovamente in abbondanza.

La pasta viene poi inserita in un macchinario che comprime le fibre del legno,

le quali, a processo concluso, escono pressate in un foglio sottile.

Il foglio così ottenuto viene asciugato ad alte temperature ed infine arrotolato

su grosse bobine.

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DAL LEGNO ALLA CARTA

Sfibratrice: legno ridotto in frammenti di 1 cm

……………………………………………………….

formazione della PASTA

…………………………………………………………

rimozione del materiale ……………………………

…………………………………………………………

COMPRESSIONE

formazione di un …………………………………..

………………………………………………………….

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BOBINE DI CARTA

In un TESTO INFORMATIVO, ARGOMENTATIVO , invece, la struttura è formata da NUCLEI CONCETTUALI in relazione fra loro, a diversi LIVELLI:

ARGOMENTO GENERALE

PARTICOLARI dell’ argomento

DETTAGLI

FRECCE DI COLLEGAMENTO tra i vari elementi

Pertanto sarà rappresentato con uno SCHEMA A CORNICE

o una MAPPA CONCETTUALE

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GENERATORE

Esempio:

IL CIRCUITO ELETTRICO

Un circuito elettrico è costituito dall’unione di un generatore ad un utilizzatore,

mediante un conduttore di collegamento.Il generatore può essere una pila, un

alternatore; l’utilizzatore, a volte, è costituito da una lampada, da un’

elettrocalamita, o anche da un motore.

I circuiti dispongono inoltre di un dispositivo di regolazione, o interruttore, che

può aprire il circuito (distaccare elettricamente il generatore dall’ utilizzatore),

oppure chiudere il circuito (collegare il generatore all’ utilizzatore).

Esistono moltissimi tipi di circuito, con caratteristiche diverse tra loro, ma gli

elementi di base rimangono sostanzialmente gli stessi.

SE osserviamo ad esempio una torcia elettrica scopriamo un piccolo circuito in

poco spazio:generatore (pila) ed utilizzatore (lampadina) sono infatti vicini ed il

conduttore è costituito dall’involucro stesso che li contiene.

CIRCUITO ELETTRICO

UTILIZZATORE

alternatore

pila

conduttore

motore

calamita

motore

lampada

INTERRUTTORE

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Ora allenati da solo a creare uno SCHEMA A CORNICE:

LE PARTI DELL’ OCCHIO

Un occhio è grande circa come una pallina da golf. Esso è formato da quattro

elementi principali.

La parte colorata dell’ occhio è l’iride. La pupilla è l’ apertura verso l’interno

dell’ occhio.Essa può dilatarsi per lasciare entrare più luce. Quando la pupilla si

restringe, nell’ occhio entra meno luce.

Una volta all’interno dell’ occhio, la luce passa attraverso il cristallino. Esso

focalizza tutta la luce in un punto. Poi la luce colpisce la parte posteriore dell’

occhio, che è chiamata retina.

…………………..

……………………………

……………………………

.

……………………………

.

……………………………

..

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4) VERBALIZZAZIONE

A nulla o poco serve il lavoro di selezione e rappresentazione, se ad un certo punto non si arriva ad una RICAPITOLAZIONE, cioè ad una RIUNIFICAZIONE delle parti.

Quando si va in montagna, nell’ andirivieni dei sentieri in mezzo ai boschi ed ai margini dei burroni, si ha l’ impressione di un cammino tortuoso ed incomprensibile, tanto che se non si conoscesse la mèta, facilmente si lascerebbe perdere, o si tornerebbe indietro. Ma, arrivati in cima, guardando verso la valle ci si accorge che sentieri, boschi e burroni fanno parte di un bellissimo panorama.E’ proprio allora che viene spontanea l’esclamazione:” NE E’ VALSA LA PENA !”.

La stessa cosa succede quando si lavora sulle pagine della lezione da studiare:

La RICAPITOLAZIONE è il momento della VISIONE D’ INSIEME, che dà senso ai passi compiuti e ai diversi elementi incontrati

durante il faticoso cammino.

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La RICAPITOLAZIONE è tecnicamente possibile attraverso tre

attività:

1. La SINTESI

2. Il RIASSUNTO

3. L’ ESPOSIZIONE

1. La SINTESI è una condensazione, in una o poche frasi, di concetti, esposizioni, principi teorici. E’ un tipo di testo di poche parole, che esprime, in breve e con esattezza, l’ ESSENZIALE di quanto si è letto o ascoltato. Si fa sintesi quando si assegna un titolo al paragrafo, quando si prendono appunti, quando si esprime in una frase il contenuto di una o più sequenze.

2. Il RIASSUNTO è la ri – esposizione, con parole diverse e meno numerose, delle informazioni più importanti e del filo conduttore di un testo. Non è una trascrizione più breve del testo, ottenuta copiando qua e là delle frasi, ma è il risultato del lungo lavoro presentato in precedenza: COMPRENSIONE

SELEZIONE

RAPPRESENTAZIONE

Nello studio il riassunto è utilissimo per i seguenti motivi: Garantisce che hai studiato , infatti solo chi ha capito e studiato può

ridire con poche frasi e chiaramente i contenuti di una lezione.

Facilita la memorizzazione , perché conserva in forma abbreviata un lungo lavoro di analisi, rappresentazione e sintesi.

Favorisce il ripasso, infatti, in un colpo d’occhio ti permette di

ricordare il quadro generale dell’ argomento.

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3. L’ ESPOSIZIONE si serve del lavoro di sintesi e di riassunto per

esporre a se stessi o agli altri, con proprie parole ciò che si è letto o ascoltato , per spiegarlo chiaramente. Per poter esporre in modo chiaro è necessario compiere un’ operazione mentale chiamata PARAFRASI , parola derivata dal verbo greco:

“parafrazo” dire con parole diverse

Per allenarti a parafrasare, puoi utilizzare alcune schede didattiche presenti nel quaderno di lavoro sulla COMPRENSIONE DEL TESTO, svolto nell’ anno scolastico 2007/2008:

Proposte di attività per lo sviluppo delle capacità di ascolto e comprensione

PROGETTO CONTINUITA’ EDUCATIVA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO SALUZZO

A.S. 2007 / 2008

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PER CONCLUDERE…

Il percorso che devi seguire quando la tua lettura è finalizzata allo studio è il seguente: 1^ fase: fare una lettura globale o d’orientamento: serve per individuare il tipo di testo che stai leggendo e per acquisirne l’idea generale. In questa fase devi prestare attenzione al titolo, ai sottotitoli, alle parole in grassetto o sottolineate,ad eventuali illustrazioni e grafici. 2^fase: rileggere il testo e sottolineare le informazioni più importanti che variano in base al tipo di testo e dipendono dallo scopo che vuoi raggiungere. 3^ fase: gerarchizzare e rappresentare le informazioni e i loro legami attraverso tabelle, schemi, diagrammi, mappe... 4^ fase: memorizzare e svolgere un discorso organico e completo partendo dalla rappresentazione grafica.

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La padronanza d’ uso delle abilità suggerite e sviluppate in questo percorso costituiscono una base indispensabile per “attrezzarti” di quegli strumenti cognitivi, che ti permetteranno di orientarti nel mare della conoscenza. Naturalmente questo è SOLO L’ INIZIO!!! Il frutto del tuo assiduo lavoro renderà il viaggio un affascinante itinerario personale di crescita e di

scoperta.

Imparare significa ingrandirsi. Significa estendere il proprio campo di conoscenze, di sensazioni; significa procurarsi nuove possibilità; significa arricchire il proprio patrimonio interiore. Significa ampliare la propria vita.

M. Prevost

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Le riflessioni e gli esercizi proposti non sono che un spunto per approfondire ulteriormente le attività didattiche legate al metodo di studio, importante competenza trasversale. Essi sono stati estrapolati dai seguenti libri, dove è presente ulteriore materiale di approfondimento: D. Scarpe, S.Muller ABILITA’ DI STUDIO – LIVELLO 1 Ed. Erickson

(Programma per il secondo ciclo elementare) D. Scarpe, S.Muller ABILITA’ DI STUDIO – LIVELLO 2 Ed. Erickson

(Programma per la scuola media) C. Cornoldi, De Beni IMPARARE A STUDIARE Ed. Erickson (Strategie, stili cognitivi,metacognizione

e atteggiamenti nello studio) C. Cornoldi, B. Caponi MEMORIA E METACOGNIZIONE Ed. Erickson (Attività didattiche per imparare a ricordare) A. Spechia LAVORARE PER MAPPE E SCHEMI Ed. Juvenilia

Mazzeo UN METODO PER STUDIARE Il Capitello

CD – ROM DIDATTICI: Santo Di Nuovo ATTENZIONE E CONCENTRAZIONE Ed. Erickson (test e training di potenziamento)

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INDICE

Pag. 3 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO Pag. 6 GLI STILI COGNTIVI

Pag. 22 METODO DI STUDIO Pag. 24 Motivazione

Pag. 28 Concentrazione

Pag. 34 Comprensione

Pag. 35 Selezione delle informazioni principali Pag. 44 Rappresentazione in mappe e schemi Pag. 53 Verbalizzazione

Pag. 58 Bibliografia