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PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DISABILI I.I.S. “E. MONTALE” TRADATE - VA L’adozione del Protocollo di Accoglienza consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 e successivi decreti applicativi.

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PROTOCOLLODI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE

DEGLI ALUNNI DISABILI

I.I.S. “E. MONTALE” TRADATE - VA

L’adozione del Protocollo di Accoglienza

consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute

nella Legge Quadro n° 104/92 e successivi decreti applicativi.

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PER ACCOGLIERE...

... PER SENTIRSI ACCOLTI

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FINALITA’ DEL PROTOCOLLO DI FINALITA’ DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZAACCOGLIENZA

Contiene criteri, principi e indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per un ottimale inserimento degli alunni diversamente abili, definisce compiti e ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica, traccia le diverse possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento.

Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro e pertanto viene integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze realizzate.

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EE ancora...ancora...Il Protocollo di Accoglienza rivolto agli alunni diversamente abili si

propone di: definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno della nostra

scuola facilitare l’ingresso a scuola e sostenerli nella fase di adattamento al

nuovo ambiente favorire un clima di accoglienza promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione

tra scuola ed Enti territoriali coinvolti (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione).

Il Protocollo di Accoglienza delinea prassi condivise di carattere: amministrativo e burocratico (documentazione necessaria) comunicativo e relazionale (prima conoscenza) educativo – didattico ( assegnazione alla classe, accoglienza,

coinvolgimento del Consiglio di Classe) sociale (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il

territorio per la costruzione del” progetto di vita”)

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FASI PRINCIPALIFASI PRINCIPALIORIENTAMENTO

IN INGRESSOCONTATTI CON LA

SCUOLA MEDIA

PERCORSI INTEGRATI TRA

ORDINI DI SCUOLE

PRE-CONOSCENZA E COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA

CRITERI DI INSERIMENTO NELLE CLASSI

PRESENTAZIONE AL CONSIGLIO DI

CLASSE

PREDISPOSIZIONE PERCORSI PERSONALIZZATI

INSERIMENTO OSSERVAZIONE E

CONOSCENZA

VERIFICAE VALUTAZIONE

RAPPORTI CON FIGURE ED ENTI TERRITORIALI DI

COMPETENZA

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PRIMA FASE: PRIMA FASE: INSERIMENTO DELL’ALUNNO INSERIMENTO DELL’ALUNNO

DISABILE NELLA SCUOLA DISABILE NELLA SCUOLA SECONDARIA SECONDARIA DI II GRADODI II GRADO

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TEMPITEMPI ATTIVITA’ PER L’ALUNNO DISABILEATTIVITA’ PER L’ALUNNO DISABILE

IscrizioneIscrizione Entro fineEntro finegennaiogennaio

Nell’ambito dei percorsi di orientamento attivati dalla Nell’ambito dei percorsi di orientamento attivati dalla scuola media (organizzati anche in collaborazione tra i scuola media (organizzati anche in collaborazione tra i diversi ordini di scuole) l’alunno e la famiglia possono diversi ordini di scuole) l’alunno e la famiglia possono visitare la scuola ed avere un primo contatto visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. La famiglia procede all’iscrizione conoscitivo. La famiglia procede all’iscrizione dell’alunno presso la segreteria della scuola media, la dell’alunno presso la segreteria della scuola media, la quale invia il modulo alla scuola superiore entro i quale invia il modulo alla scuola superiore entro i termini stabiliti dalla normativa.termini stabiliti dalla normativa.

La famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la La famiglia dovrà, entro breve tempo, far pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica certificazione attestante la diagnosi clinica direttamente alla scuola superiore (D.F.).direttamente alla scuola superiore (D.F.).

Pre-accoglienzaPre-accoglienza Entro Entro maggiomaggio

Vengono organizzate una serie di attività e incontri Vengono organizzate una serie di attività e incontri funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la scuola superiore (personale, struttura, attività, ecc.).scuola superiore (personale, struttura, attività, ecc.).

Si attuano percorsi integrati scuola media scuola Si attuano percorsi integrati scuola media scuola superioresuperiore

FASIFASI

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CondivisioneCondivisione settembresettembre Presentazione del caso dell’alunno disabile al primo Presentazione del caso dell’alunno disabile al primo C.di.C.C.di.C.

AccoglienzaAccoglienza Nel corso Nel corso dell’annodell’anno

Durante la prima settimana di scuola vengono Durante la prima settimana di scuola vengono predisposte una serie di attività, rivolte a tutte le predisposte una serie di attività, rivolte a tutte le classi prime, finalizzate ad un positivo inserimento classi prime, finalizzate ad un positivo inserimento nella nuova scuola.nella nuova scuola.

Successivamente vengono messe in atto le fasi del Successivamente vengono messe in atto le fasi del progetto accoglienza predisposto.progetto accoglienza predisposto.

PERSONE COINVOLTEPERSONE COINVOLTEGruppo GLHI, docenti e operatori socio.educ.assist. scuola media, genitoriGruppo GLHI, docenti e operatori socio.educ.assist. scuola media, genitoriDocenti di sostegno e curricolari sc. Sec. II grado, docenti sostegno e operatori Docenti di sostegno e curricolari sc. Sec. II grado, docenti sostegno e operatori

sc. Sec. I grado sc. Sec. I grado Insegnanti del consiglio di classe, operatori, neuropsichiatria/psicologo, genitoriInsegnanti del consiglio di classe, operatori, neuropsichiatria/psicologo, genitori Docente sostegno, curricolari e operatore socio educativo assistenzialeDocente sostegno, curricolari e operatore socio educativo assistenzialeDocenti di sostegno e curricolari della classeDocenti di sostegno e curricolari della classe

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SECONDA FASE: L’ITER BUROCRATICOSECONDA FASE: L’ITER BUROCRATICODOPO L'ISCRIZIONEDOPO L'ISCRIZIONE1. 1. Individuazione del Consiglio di ClasseIndividuazione del Consiglio di Classe: il Dirigente Scolastico invita il Collegio : il Dirigente Scolastico invita il Collegio

dei docenti ad individuare la classe più idonea per l'integrazione dell'alunno dei docenti ad individuare la classe più idonea per l'integrazione dell'alunno disabile (lett. b art. 4 DPR 416/74)disabile (lett. b art. 4 DPR 416/74)

2. 2. Formulazione di un progettoFormulazione di un progetto: il Consiglio di Classe ha il compito di redigere : il Consiglio di Classe ha il compito di redigere una ipotesi di progetto sull'assegnazione delle ore di sostegno necessarie (art. una ipotesi di progetto sull'assegnazione delle ore di sostegno necessarie (art. 41 D.M. 331/98) e sulla formazione delle classi (D.M. 141/99)41 D.M. 331/98) e sulla formazione delle classi (D.M. 141/99)

3. 3. Richiesta insegnante di sostegnoRichiesta insegnante di sostegno: il Dirigente Scolastico, sulla base della : il Dirigente Scolastico, sulla base della diagnosi funzionale e sulla base del progetto formulato dal Consiglio di Classe, diagnosi funzionale e sulla base del progetto formulato dal Consiglio di Classe, inoltra al Direttore Scolastico Regionale la richiesta delle ore di sostegno inoltra al Direttore Scolastico Regionale la richiesta delle ore di sostegno necessarie. Nel caso la situazione del ragazzo lo richieda è tenuto a fare necessarie. Nel caso la situazione del ragazzo lo richieda è tenuto a fare richiesta di ore di sostegno ulteriori in deroga al rapporto 1/138 (art. 41 e 44 richiesta di ore di sostegno ulteriori in deroga al rapporto 1/138 (art. 41 e 44 D.M. 331/98)D.M. 331/98)

4. 4. Formazione delle classiFormazione delle classi: le classi in cui è presente un alunno in situazione di : le classi in cui è presente un alunno in situazione di disabilità non possono superare il numero di 25 alunni. disabilità non possono superare il numero di 25 alunni.

5. 5. Assistente per l'autonomia e la comunicazioneAssistente per l'autonomia e la comunicazione: se la gravità dell'handicap lo : se la gravità dell'handicap lo richiede il Dirigente Scolastico deve inoltrare tempestivamente una richiesta richiede il Dirigente Scolastico deve inoltrare tempestivamente una richiesta all'Ente Locale (Comune per la scuola materna, elementare e media; Provincia all'Ente Locale (Comune per la scuola materna, elementare e media; Provincia per le scuole superiori). Si tratta del c.d. assistente ad personam (art. 42 e 44 per le scuole superiori). Si tratta del c.d. assistente ad personam (art. 42 e 44 DPR 616/77; art. 13 comma 3 Legge 104/92)DPR 616/77; art. 13 comma 3 Legge 104/92)

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ATTIVITA’ATTIVITA’ PERSONE PERSONE COINVOLTECOINVOLTE

MODALITA’MODALITA’ TEMPITEMPI

Presentazione del Presentazione del caso a tutti gli caso a tutti gli insegnanti del insegnanti del C.d.C. con relativa C.d.C. con relativa diagnosi diagnosi funzionale funzionale aggiornataaggiornata

Tutti i docenti del Tutti i docenti del C.d.C. con la C.d.C. con la partecipazione partecipazione allargata alla allargata alla famiglia, famiglia, neuropsichiatrineuropsichiatria ASL e a ASL e dell’eventuale dell’eventuale operatore del operatore del Comune Comune

Al primo Consiglio di Classe Al primo Consiglio di Classe lo specialista ASL e la lo specialista ASL e la famiglia (secondo facoltà) famiglia (secondo facoltà) o il coordinatore di classe o il coordinatore di classe o il referente GLHI o il referente GLHI (preventivamente (preventivamente incontratosi con gli incontratosi con gli operatori socio sanitari e operatori socio sanitari e con la famiglia) con la famiglia) presentano la situazione presentano la situazione del nuovo alunno con le del nuovo alunno con le relative caratteristiche, relative caratteristiche, fornendo suggerimenti e fornendo suggerimenti e indicazioni per l’approccio indicazioni per l’approccio inizialeiniziale

Primi Primi giorni giorni di di scuolascuola

TERZA FASETERZA FASE: : CONSAPEVOLEZZA E CONDIVISIONECONSAPEVOLEZZA E CONDIVISIONE

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ATTIVITA’ATTIVITA’ PERSONE PERSONE COINVOLTECOINVOLTE

MODALITA’MODALITA’ TEMPITEMPI

Sviluppo dei rapporti Sviluppo dei rapporti interpersonali tra interpersonali tra l’alunno disabile l’alunno disabile e i compagnie i compagni

Docente di Docente di sostegno, sostegno, docenti della docenti della classe classe

Il docente entra in classe e con gradualità Il docente entra in classe e con gradualità inserisce l’alunno cercando di favorire inserisce l’alunno cercando di favorire la socializzazionela socializzazione

Dopo una prima osservazione e Dopo una prima osservazione e conoscenza dell’alunno, l’insegnante conoscenza dell’alunno, l’insegnante valuta l’opportunità:valuta l’opportunità:

- di fornire alla classe informazioni relative - di fornire alla classe informazioni relative alla disabilità in generalealla disabilità in generale

- di avvalersi di progetti di accoglienza più - di avvalersi di progetti di accoglienza più specifici creati ad hoc per particolari specifici creati ad hoc per particolari situazioni situazioni

primi mesi di primi mesi di frequenza frequenza scolasticascolastica

Facilitare Facilitare l’attivazione di l’attivazione di una rete una rete relazionale tra relazionale tra tutti i soggetti tutti i soggetti coinvolticoinvolti

Docente di Docente di sostegno, sostegno, docenti della docenti della classe ed classe ed operatore del operatore del ComuneComune

Il docente, gradualmente attraverso un Il docente, gradualmente attraverso un dialogo continuo, presenta l’alunno a dialogo continuo, presenta l’alunno a tutti gli operatori scolastici affinché si tutti gli operatori scolastici affinché si crei tra loro un buon rapportocrei tra loro un buon rapporto

primi mesi di primi mesi di frequenza frequenza scolasticascolastica

QUARTA FASE: COSTRUZIONE DI RAPPORTI QUARTA FASE: COSTRUZIONE DI RAPPORTI INTERPERSONALIINTERPERSONALI

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ATTIVITA’ATTIVITA’ PERSONE COINVOLTEPERSONE COINVOLTE MODALITA’MODALITA’ TEMPITEMPI

Attività didatticheAttività didattiche Docente di sostegno, docenti Docente di sostegno, docenti della classedella classe

Scelta del tipo di percorso Scelta del tipo di percorso didattico adeguato alle didattico adeguato alle capacità capacità (programmazione (programmazione differenziata o differenziata o curricolare)curricolare)

Mesi di Mesi di Novembre/Novembre/

DicembreDicembre

Partecipazione alle Partecipazione alle attività della attività della classe classe secondo le secondo le indicazioni del indicazioni del PEIPEI

Docente di sostegno, docenti Docente di sostegno, docenti della classe ed operatore della classe ed operatore del Comunedel Comune

L’alunno partecipa, in L’alunno partecipa, in rapporto alle sue rapporto alle sue capacità, al percorso capacità, al percorso scolastico scolastico condividendo le condividendo le iniziative della classe iniziative della classe

Nel corso Nel corso dell’annodell’anno

QUINTA FASE: PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONEQUINTA FASE: PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE

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PERSONE DI RIFERIMENTO PREPOSTE

ALL’ORGANIZZAZIONE

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PERSONALEPERSONALE COMPITICOMPITI

Dirigente Dirigente scolasticoscolastico

Consultivi Consultivi Formazione delle classiFormazione delle classi Assegnazioni insegnanti di sostegnoAssegnazioni insegnanti di sostegno Rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia,…)Rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia,…)

Referente GLHIReferente GLHI

Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, Raccorda le diverse realtà (Enti territoriali, Enti di formazione, Cooperative, scuole, ASL e famiglie)ASL e famiglie)Attua il monitoraggio di progettiAttua il monitoraggio di progettiCollabora alla formazione delle classiCollabora alla formazione delle classiCoordina il personaleCoordina il personalePromuove l’attivazione di laboratori specifici o di corsi di aggiornamentoPromuove l’attivazione di laboratori specifici o di corsi di aggiornamentoControlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscitaControlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita

Insegnante di Insegnante di sostegnosostegno

Partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazionePartecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazioneCura gli aspetti metodologici e didatticiCura gli aspetti metodologici e didatticiSvolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didatticiSvolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didatticiTiene rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali Tiene rapporti con famiglia, esperti ASL, operatori comunali Organizza stage lavorativiOrganizza stage lavorativi

Insegnante Insegnante curricolare curricolare

pone attenzione al potenziale dell’alunno e non solo alla sua disabilità;pone attenzione al potenziale dell’alunno e non solo alla sua disabilità;adatta, quando è possibile gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione diadatta, quando è possibile gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione dimateria alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede unmateria alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede unprogramma differenziato, non riconducibili agli obiettivi minimi;programma differenziato, non riconducibili agli obiettivi minimi;prevede di acquisire una formazione sulle tematiche attinenti l’integrazione perprevede di acquisire una formazione sulle tematiche attinenti l’integrazione perattivare strategie metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe attivare strategie metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe anche senza l’intervento dei docenti specializzati;anche senza l’intervento dei docenti specializzati;è coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione;è coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione;

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Personale Socio Personale Socio educativo educativo assistenzialeassistenziale

Collabora alla formulazione del PEICollabora alla formulazione del PEICollabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività Collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e formativescolastiche e formativeSi attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione Si attiva per il potenziamento dell’autonomia della comunicazione e della relazione dell’alunnodell’alunno

Personale Personale ausiliario ausiliario

Su richiesta può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni relativamente ai Su richiesta può accompagnare l’alunno negli spostamenti interni relativamente ai bisogni primaribisogni primari

GLHI ( preside, GLHI ( preside, referente, referente, insegnanti insegnanti curricolari, di curricolari, di sostegno, sostegno, coordinatori delle coordinatori delle classi con alunni classi con alunni disabili)disabili)

1. Esamina i casi dei singoli alunni disabili inseriti ed inserendoli nella scuola1. Esamina i casi dei singoli alunni disabili inseriti ed inserendoli nella scuola

2. Formula proposte al Dirigente scolastico per la richiesta degli insegnanti di 2. Formula proposte al Dirigente scolastico per la richiesta degli insegnanti di sostegnosostegno

3. Ripartisce con criteri congruenti le ore complessive di sostegno, assegnate 3. Ripartisce con criteri congruenti le ore complessive di sostegno, assegnate all’inizio dell’anno scolastico alla scuola, tra gli alunni disabili.all’inizio dell’anno scolastico alla scuola, tra gli alunni disabili.

4. Formula richieste motivate, tramite l’Istituto, per il fabbisogno urgente (attrezzature4. Formula richieste motivate, tramite l’Istituto, per il fabbisogno urgente (attrezzature

particolari, sussidi scolastici , contatti con centri di riabilitazione , con ASL e altri particolari, sussidi scolastici , contatti con centri di riabilitazione , con ASL e altri enti )enti )

5. Si pronuncia preliminarmente sulla bozza dei singoli piani Educativi Individualizzati 5. Si pronuncia preliminarmente sulla bozza dei singoli piani Educativi Individualizzati (PEI)(PEI)

6. Concorrere alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF)6. Concorrere alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF)

7. Concordare i criteri per la valutazione degli alunni disabili7. Concordare i criteri per la valutazione degli alunni disabili

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LA DOCUMENTAZIONELA DOCUMENTAZIONELa Diagnosi Clinica La Diagnosi Clinica è redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologiaè redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologiaspecifica di cui il disabile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzionespecifica di cui il disabile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzionedella patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificatidella patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificaticambiamenti.cambiamenti.La Diagnosi Funzionale La Diagnosi Funzionale (redatta dall’ASL) deve contenere:(redatta dall’ASL) deve contenere:1. dati anamnestici, clinico-medici (D.C) familiare e sociale;1. dati anamnestici, clinico-medici (D.C) familiare e sociale;2. il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base;2. il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base;3. livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe;3. livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe;4. gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità4. gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualitàdel rapporto educativo con l’alunno (rif. Art. 3 legge 24.02.1994).del rapporto educativo con l’alunno (rif. Art. 3 legge 24.02.1994).Il Profilo dinamico funzionale (P.D.F.) Il Profilo dinamico funzionale (P.D.F.) è un documento conseguente alla diagnosi funzionale eè un documento conseguente alla diagnosi funzionale epreliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe dipreliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe disviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. - Vienesviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. - Vieneredatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “ In via orientativa, alla fine della secondaredatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “ In via orientativa, alla fine della secondaelementare, della quarta elementare, alla fine della seconda media, alla fine del biennio superiore eelementare, della quarta elementare, alla fine della seconda media, alla fine del biennio superiore edel quarto anno della scuola superiore.del quarto anno della scuola superiore.Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) è redatto all'inizio (entro fine ottobre) di ogni annoè redatto all'inizio (entro fine ottobre) di ogni annoscolastico dal c.d. GLH operativo (consiglio di classe + ASL + genitori) ed è sottoposto a verifichescolastico dal c.d. GLH operativo (consiglio di classe + ASL + genitori) ed è sottoposto a verificheed aggiornamenti periodici.ed aggiornamenti periodici.Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vitaIl PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vitain cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazionein cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazionescolastica. Deve contenere: la descrizione di tutti gli interventi predisposti per l’alunno H escolastica. Deve contenere: la descrizione di tutti gli interventi predisposti per l’alunno H enaturalmente obiettivi (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettivinaturalmente obiettivi (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettiviminimi stabiliti in sede collegiale), contenuti, metodologie, strumenti e criteri di valutazione (nonminimi stabiliti in sede collegiale), contenuti, metodologie, strumenti e criteri di valutazione (nondifferenziata o differenziata). Di tale piano deve essere data copia alla famiglia, fissando un terminedifferenziata o differenziata). Di tale piano deve essere data copia alla famiglia, fissando un termineper manifestare un formale assenso, in mancanza del quale il piano si intende accettato.per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale il piano si intende accettato.

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I POSSIBILI I POSSIBILI PERCORSIPERCORSI

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N.B.

Si fa presente che la valutazione,

così come precisato nelle Linee Guida

(4 agosto 2009) del Miur, sarà considerata

come valutazione dei processi e non solo come

valutazione della performance.

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Infine è importante cheInfine è importante che

la famigliala famiglia

sia coinvolta attivamente nel processo sia coinvolta attivamente nel processo educativo dell’alunno pertanto:educativo dell’alunno pertanto:

in primis il referente del GLHI, poi il docente in primis il referente del GLHI, poi il docente di sostegno e il coordinatore di classe di sostegno e il coordinatore di classe convocano periodicamente la famiglia e convocano periodicamente la famiglia e stabiliscono con essa un vero patto stabiliscono con essa un vero patto educativo.educativo.

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A cura della referente del GLHI, A cura della referente del GLHI,

Gabriella Colucci, Gabriella Colucci,

e del Dirigente Scolastico, e del Dirigente Scolastico,

Calogero Montagno.Calogero Montagno.