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QUALITÀ E APPROPRIATEZZA
DELLE SCELTE TERAPEUTICHE.
IL RUOLO DEI GIC
Gianmauro NumicoSC Oncologia Medica
ASO SS Antonio e Biagio e C Arrigo, Alessandria
Le ragioni per cui cadono gli aerei
Malcom Gladwell; Fuoriclasse. Oscar Mondadori 2014
Perché lavorare in team in oncologia?
Gestione della
complessità
Competenze
multiple
Razionalizzazione
delle risorse
Cavicchi, Numico; La complessità che cura. Dedalo 2015
Interazione sequenziale
• Tempo
• Trasmissione multipla di informazioni• Rischio di errore
• Esclusione di attori rilevanti
• Ripetizione di procedure
MMG
MMG MMG MMG
PazienteDecisione
clinica
MMG
Interazione multidisciplinare
MMG MMG
PazienteDecisione
clinica
• Riduzione del tempo
• Trasmissione efficace delle informazioni• Riduzione del rischio di errore
• Coinvolgimento degli attori necessari
• Unificazione delle procedure
Le differenze tra due modalità decisionali
Decisione individuale
Presenza del paziente; ruolo nella decisione
Assunzione diretta di responsabilità
Valutazione diretta di tutti gli elementi significativi per la decisione clinica
Decisione in team
Normalmente il paziente è escluso
Condivisione della responsabilità
Delega ad altri della valutazione di alcuni elementi
L’efficacia dei team
La relazione con il malato
Il valore della decisione clinica
e la responsabilità
Il modello è efficace?
Non documentazione di aumento della sopravvivenza o riduzione dei costi
Riduzione dei tempi decisionali
Migliore aderenza ai comportamenti appropriati
Taplin SH. J Oncol Pract 2015
L’efficacia del team non è spontanea!
Good teamwork, particularly in
multidisciplinary contexts, requires deliberate
attention, practice, and infrastructureSallie J Weaver, J Oncol Pract 2016
Quali problemi possono compromettere
l’efficacia del lavoro in team?
L’organizzazione inefficiente
Le modalità decisionali
La distanza dal paziente
Le relazioni interne
Decisioni rilevanti assunte in altri tempi o luoghi
Evento puntiforme che prescinde dal percorso
clinico
Sintesi e semplificazione
Interferenze esterne
Setting non definito
Irregolare o scarsa partecipazione
Mancata definizione dei ruoli
L’eterogeneità degli approcci
Le dinamiche di gruppo
Leadership inadeguata
La gestione del disaccordo
Le dinamiche di gruppo
Il pensiero di gruppoTendenza a convergere su decisioni poco sagge che
sarebbero state evitate se la decisione fosse stata presa
individualmente
Il leader
Influenza e modifica
l’orientamento del
gruppo
Quando il team non funziona…
Decisioni
sbagliate
Decisioni non
applicabili
Esclusione dei
casi difficili
Aumento del
tempo
decisionale
Inefficacia
Irrilevanza
Inefficienza
CHE COSA FARE
PER GARANTIRE
IL BUON
FUNZIONAMENTO
DEL GIC?
Condizioni irrinunciabili per l’istituzione del GIC
1. Sono disponibili le competenze necessarie per la maggior parte delle scelte cliniche
2. Sono condivisi i riferimenti culturali (linguaggio comune della EBM)
3. Si riescono a costruire strategie concordate (fiducia in tutti i membri del team)
Setting e organizzazione
• Nomina di un coordinatore
• Definizione dei referenti di patologia. I
referenti devono avere l’autorevolezza
per poter decidere (delega formale)
• Regolamento del GIC (anche a livello
aziendale)
• La partecipazione al GIC non dovrebbe
sovrapporsi ad altre attività
• Monitoraggio della
presenza/partecipazione dei referenti
• Sede e tempi definiti
• Registrazione delle prestazioni (codice
89.07)
Le decisioni sbagliate
inducono sprechi!
Modalità decisionali
• Condivisione di una linea guida di riferimento e predisposizione
del PDTA per le patologie oggetto di discussione
• I casi vanno presentati prima dell’impostazione terapeutica
• L’elenco dei casi e la documentazione devono essere noti e
disponibili ai partecipanti prima della riunione
• Tutta la documentazione clinica dovrebbe essere disponibile
per il meeting (laboratorio, immagini, istologia ecc)
• Le decisioni devono essere registrate (sarebbe auspicabile un
registro / data base) e monitorate periodicamente
Taylor C, BMJ 2010
Fennel ML, JNCI Monogr 2010
Le relazioni interne
• Valorizzazione di tutte le
professionalità e i ruoli
• Mantenere elevata la capacità
di critica costruttiva
• Valorizzazione delle differenze
di opinione
• Attenzione ai segnali deboli di
disfunzione (errori, inefficienze)
La comunicazione con il malato
Includere il malato
• Fare in modo che il malato sappia che il suo caso è discusso nell’ambito del GIC
• Tenere conto delle variabili soggettive e non solo delle caratteristiche della malattia nella discussione
• Garantire che la scelta clinica sia illustrata e condivisa con il malato
Il problema della responsabilità
Refertazione equilibrata, non perentoria
Invio allo specialista di riferimento
Rivalutazione delle decisioni in tempi successivi
• Delega della valutazione diretta del
malato
• Assenza della relazione con il
malato
• Non raggiungimento di un accordo
LA DECISIONE DEL GRUPPO NON
HA LO STESSO VALORE DELLA
DECISIONE INDIVIDUALE