QUELLI CHE MILANO• STORIE, LEGGENDE, MISTERI E VARIETÀ •

Giancarlo Ascari Matteo Guarnaccia

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Proprietà letteraria riservata

© 2010 RCS Libri S.p.A., Milano

ISBN 978-88-17-04545-2

Prima edizione BURextra novembre 2010

Per conoscere il mondo BUR visita il sito www.bur.eu

Progetto grafico, impaginazione e lettering di Annaluce Canali

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INTRODUZIONE

QUELLI CHE MILANO

A

LA A CERCHIATAL’ALBERGO POPOLAREALCHIMISTIANNO MILLEARCIMBOLDOL’ASILO MARIUCCIAASSENZIOAUGUSTAAVVENTORI: ABITANTI E PASSANTI

B

BALABIOTLA BANDA DEGLI OTTONI A SCOPPIOBANDITI A MILANOBARABBABARBARI E BARBARIEBARBERA E FUNGHETTIBERNABÒ VISCONTIBARRICATE

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sommario

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BAVA BECCARISBENEFATTORI E RITRATTIBERE A MILANOBESTIARIOBINARIO 21IL BOTTONUTOBRUNO BRANCHERAL PANAMA BROWNBUFFALO BILLBUON COSTUME

C

JOHN CAGECALUSCAIL CANTO AMBROSIANOI CATARICAVALLI E BRUMCAMILLA CEDERNACENTRI SOCIALI IL CIRCO DELLE PULCI DI VIENNA CIBO DI STRADA

CIRCO MILANOCOMETE E ALTROLA COMPAGNIA DEI FACCHINILA COMPAGNIA DELLA TEPPAC.T.

D

ORESTE DEL BUONOLE PAGINE DEL DESIGN MADE IN MILANODRAGHI E BISCIONILE DUE RUOTE

E

L’EDITTO DI COSTANTINOEFFETTO «LA NOTTE» ALBERT EINSTEIN L’ELEGANZA DELLA RIVOLTA CARLO ERBAEXPO MILLENOVECENTOSEI

F

I FALCONI SNOBFIORI E PAVÉ

Milano alternativa 92; L’immigrazione a Milano prima del Sessantotto 107; Stampa underground 108; Il campeggio beat 110; Riki Maiocchi il re del Beat 111; Mystic Fashion 112; Saluti da Milano 114; Piazza Fontana 116

ELIO FIORUCCIFREDERICK FORSYTHI FUTURISTI

G

AGOSTINO GEMELLI

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GIALLO MILANO

GIGOGIN (LA BELLA)

GIORNALI OPERAI

GIUSEPPE GORANI

LA GRANDE TELA ANTIFASCISTA COLLETTIVA

GUGLIELMA BOEMA

H

KEITH HARING

HO CHI MINH

I

L’IDROSCALO

L’INVASIONE DELLE FARFALLE ROSSE

K

KORES E BRILL

L

LEONARDO

LA LIGERA

LIPRANDO

I LOGGIONISTI DELLA SCALA

LUGANO VICINO A MILANO

M

LA MADONNINA

I MANTEGAZZA

MANZONI (PIERO)

LA METROPOLITANA

MILANO IN RIVISTA

MILANO EBRAICA

MILANO LIQUIDA

MILANO MUSICA

MILANO VERTICALE

MILANO 1848

TEODORO MONETA

IL MONTE STELLA

CIMITERO MONUMENTALE

GIUSEPPINA MORLACCHI

PRIMO MORONI

I MURI DI MILANO

N

NAVIGLI E PIRATI

SAN GIOVANNI NEPOMUCENO

NOMI CHE CAMBIANO VIA VIA

IL NOUVEAU REALISME IN PIAZZA DUOMO

O

OCCUPAZIONI. MAPPA APPROSSIMATA (PER DIFETTO)

Dove, quando 179; 1910-2010. 99 occupazioni 180

GLI ANNI OTTANTA

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P

IL PANE QUOTIDIANO

PANERONI

I PANINARI

PASSAGGI SEGRETI

PAURA!

La strega e i falò 194; San Bernardino alle Ossa 194; Odori 196; Rumori in città 197; Il boia a Milano 198;

Miaaoo!! 199; La darsena 200; Diavolerie 201; Cristina di Belgioioso 202; Il Diavolo al museo 203;

Listino dei supplizi 204

GIOVANNI PESCE

LA PIANTA DI MILANO

IL GRANDE PICCOLO

PIETRO DA VERONA

PISCININ

IL FAMOSO SCANDALO DEI POMPIERI GAY

Q

IL QUARTIERE CINESE

UN QUARTIERE, IL TICINESE

R

IL RATTIN

RADIO MILANO

I RE MAGI

ARTHUR RIMBAUD

LA RIVOLTA DEI PATARI

S

I SANSEPOLCRISTI

SALOTTI ALLA MILANESE

GIANNI SASSI

ALBERTO SAVINIO

GIUSEPPE SCALARINI

GLI SCAPIGLIATI

LO SCHIAFFEGGIATORE DI PRETI

LA SCOMUNICA DI MILANO

SCONCERTO. MAPPA DEI LUOGHI DELLA MUSICA

TINO SCOTTI

LA SCROFA SEMILANUTA

SENIGALLIA

LO SFARZO

SFORZINDA

LE SIRENETTE SUL PONTICELLO

IL SOMMERGIBILE TOTI

GLI SPAZZACAMINI

STATUA CONTROMONUMENTO A BAVA BECCARIS

SAUL STEINBERG

SURVIVAL

T

TAROCCHI

I TEDDY BOYS

I TEMPLARI

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TERRITORIO, GOVERNO, PIANOTIPI STRANIUN TORO CON LE PALLELA TOSA DEPILATAUN TRAM CHIAMATO «1928»LA TRATTA DELLE BIANCHE

U

L’UNICO SOLDATO CHE SI RIBELLÒ

V

PAOLO VALERAFABIO VARESEBUONAFEDE VITALII VOLI

Z

GLI ZUAVI

GIOCHI E COTILLONSLIQUIDAQUIZ MILANO USA

RINGRAZIAMENTI

INDICE DEI NOMI E DELLE COSE NOTEVOLI

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introduzione

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Acque, brughiera, nebbia (e il popolo delle zanzare d’estate). Tutto come da copione in

queste lande pianeggianti con vista sulle montagne. Poi arriva qualcuno che sa leggere, nel

terreno e nello spazio, quei segni che rendono un luogo «speciale», benevolo per gli esseri

umani. La geografia esoterica mappa il territorio, e fa la sua scelta. Lo straniero fonda

una nuova città – nella leggenda è sempre uno straniero che compie l’azione, un fatto che

continua a sfuggire ai cultori di radici. L’agglomerato inizia ad attrarre una moltitudine di

realtà che si fondono tra loro. La scusa iniziale si dimentica e, giorno dopo giorno, secolo

dopo secolo, si elabora una storia collettiva, diversa da quella di altre città. Le vicende

umane creano e modellano il genius loci, che – a dispetto delle apparenze – continua ad

agire nel profondo.

Sappiamo che Milano è differente, ma ci siamo dimenticati il perché.

Certo è colpa della globalizzazione. Tutto il mondo si è trasformato in un’unica periferia,

da Seul a Rio. Stessi tic, odori, negozi, bar, automobili, stesso stile architettonico. Milano

ha assecondato il processo, senza opporre resistenza, come se fosse una qualunque new

town senza storia e carattere. Si è sottoposta a una bruxellisation ritardata. Ha messo mano

alla propria identità, per rifarsi un’immagine – sempre più scialba, anonima, botulinizzata.

La sua aura si è fatta debole e indistinta, difficile da percepire e decifrare non solo per i

visitatori, ma anche per i suoi stessi abitanti.

Nel corso della sua storia, l’autocannibalizzazione è stato un tratto peculiare della città: è

già successo che si sbarazzasse dei gioielli di famiglia per inseguire una certa idea di pro-

gresso. Ma è sempre esistita una boa di salvataggio, costituita dalla vivace mediazione tra

le sue diverse componenti sociali. Un negoziato continuo tra forze opposte, combattive ma

in fondo consapevoli di condividere lo stesso tetto. L’inerzia e il particolarismo, l’esclu-

sione e la chiusura sono aspetti che non hanno mai fatto parte della sua storia.

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