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R. Villano - Analisi settoriale principali applicazioni telematiche

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Dal libro di Raimondo Villano "Verso la società globale dell'informazione" (1996) edito dal Rotary

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ROTARY INTERNATIONALDISTRETTO 2100 ITALIA

Service Above Self - He Profit Most Who Serves Best

Raimondo Villano

Verso la società globaledell’informazione

A. R. 2000-2001

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L’elaborazione e la scrittura di questo testo è stata ultimata nel mese di maggio 1996.

© Rotary International - Club Pompei Oplonti Vesuvio Est

Elaborazione, impaginazione e correzioni a cura di Raimondo Villano

Edizioni Eidos, Castellammare di Stabia (Na)

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Indice

Presentazione 7

Prefazione 9

CAPITOLO IAnalisi settoriale delle principali applicazioni telematiche 11

CAPITOLO IIAnalisi settoriale dei problemi tecnici di applicazionee/o sviluppo delle tecnologie informatiche 33

CAPITOLO IIISicurezza e reati informatici: problemi tecnici, giuridici e normativi 85

CAPITOLO IVProblematiche ed azioni politiche 113

CAPITOLO VPolitica, attività e problematiche delle imprese del settore informatico 135

CAPITOLO VIStime di mercato 149

CAPITOLO VIIAspetti filosofici, morali ed esistenziali 155

CAPITOLO VIIIImpatto spaziale. Problemi urbanistici 163

CAPITOLO IXImpatto sociale 169

Conclusioni 177

Note 180

Bibliografia 183

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Presentazione

Un grande dono offerto con grande umiltà.Ecco come si può definire questa lunga e non lieve fatica di Raimondo Villano, il quale,

per mero spirito di servizio e non certo per ambizioni accademiche, ha voluto assumere laparte e l’ufficio di mediatore tra una materia intrinsecamente complessa e in rapida evolu-zione e la gran massa di coloro che, in numero e in misura crescenti, son destinati a fare iconti con essa, anche se non per loro scelta.

Il discorso sull’attuale società dell’informazione è tanto diffuso, che rischia di apparireun luogo comune. Ma proprio il fatto di essere comune comporta la necessità che se neconoscano, sia pure a grandi linee ma non superficialmente, contenuti metodi e finalità noncon la pretesa di dominare il nuovo universo disciplinare ma con il legittimo desiderio dinon esserne dominati e manipolati. La nuova realtà creata dalla scienza informatica edelettronica ha profondamente mutato, abbreviandole fin quasi a cancellarle, le tradizionalicoordinate spaziali e temporali dell’umano agire e comunicare, costringendo anche menta-lità e abitudini a rapidi processi di adattamento.

Quando gli adattamenti ci sono stati (con o senza traumi conta poco), si son ritrovatienormemente accresciuti i poteri di ciascun individuo di mettersi in relazione con gli altri equindi di moltiplicare, attraverso lo scambio di informazioni, le occasioni e le modalitàdella crescita globale della personalità. Quando, invece, gli adattamenti non sono stati nep-pure tentati o, se avviati, non hanno creato le sperate abilità, s’è avvertita una progressivaemerginazione dal flusso delle informazioni e s’è instaurata la non felice condizione di do-ver utilizzare informazioni manipolate da altri o comunque di seconda mano.

Ecco perché oggi non è più possibile scegliere tra l’adesione alla nuova realtà e il rifiutodi essa. Nella società dell’informazione ci siamo già e, ci piaccia o no, l’unica libertà discelta che rimane è tra il rassegnarsi a subirla o il prepararsi a guidarla.

E l’uomo, se non vuole abdicare alla propria dignità, non può non provvedere in tempoalla propria libertà con lo scegliere la seconda ipotesi.

È davvero un Giano bifronte quello che sfida l’uomo contemporaneo a scelte difficili eirrevocabili: esso promette e fa intravvedere un gran bene, ma contiene anche, occulte, leinsidie di un gran male.

Ancora una volta, come all’inizio della storia, l’uomo deve vivere e risolvere dentro di sél’eterno dramma della scelta. Ma in ogni caso la via resta sempre una: quella della cono-scenza. Per accettare o per respingere.

* * *L’autore non chiude gli occhi di fronte ai problemi che vien ponendo all’uomo di oggi la

trasformazione in atto della società. Al contrario: li fa suoi, quei problemi, e, pur con ledebite cautele e riserve, assume coraggiosamente posizione a favore della prospettiva dicambiamento, ovviamente governato e diretto dall’uomo. Il cap. VII, in particolare, con-tiene una diligente e accurata disamina del pensiero filosofico contemporaneo nel suo

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misurarsi con la tecnologia informatica e con i problemi ch’essa pone alla perplessa intel-ligenza e all’ancor più perplessa sensibilità degli uomini.

Sembra proprio che l’intera civiltà occidentale, di plurimillenaria durata, sia giunta aduna svolta decisiva del suo cammino: la macchina, che pur è frutto dell’umano pensiero, neincrementa ed amplifica le potenzialità in misura incredibile e imprevedibile, ma restanomolto difformi da essa i ritmi con cui le masse degli uomini si adeguano alle nuove possibi-lità operative. È come se l’immensa eredità della storia dell’umana intelligenza e ricercaoggi costituisse una remora o un gravame per l’uomo dannato al cambiamento: questo c’èsempre stato, ma, per i ritmi che ne scandivano il processo, è stato sempre agevolmente“metabolizzato” dall’uomo. Oggi è l’incalzante rapidità dei processi innovativi che mette anudo la lentezza dell’adeguamento dell’uomo e della sua struttura psichica e mentale.

Ed è proprio lì, nello scarto tra le due velocità, che si annida il rischio: la liberazionedalla ripetitività meccanica di certe operazioni, offerta dalla macchina, potrebbe tramutarsiin un forma sconosciuta di asservimento delle masse. Da parte di chi? e a vantaggio di chi?

Se a questo punto della riflessione interviene l’inevitabile avvertimento di tener semprel’uomo come fine, ecco che ammonitore si leva il passato con tutto il fascino dei valorich’esso ha creati e consegnati alla nostra coscienza e alla nostra responsabilità. Il camminoverso il nuovo è inarrestabile. L’augurio è che l’uomo sappia percorrerlo con saggezza, concoraggio e con umiltà, traghettando sempre nei nuovi approdi l’eredità delle passate gene-razioni, in virtù della quale egli può ancora riconoscersi e dirsi uomo.

La riflessione dell’autore su tutta quest’area problematica dura da alcuni anni, nel cor-so dei quali egli ne ha fatto partecipi gli amici rotariani del suo club con la generosità di chimette a vantaggio degli altri la propria fatica e con l’umiltà di chi sente il proprio donoinadeguato al sentimento che lo muove e lo accompagna.

Alcune tappe di questo fecondo e costante rapporto della silenziosa operosità del singolocon la vita del gruppo sono state contrassegnate da concrete proposte di notevole utilità erilevanza sociale: ricordo le validissime indicazioni sull’organizzazione del servizio sanita-rio e dell’assistenza agli anziani, sull’orientamento dei giovani nella scelta degli studi uni-versitari e nella ricerca del lavoro nonché le preziose applicazioni della razionalità infor-matica alla sistemazione dell’archivio del Distretto 2100 del R.I.

Di tutta l’esperienza acquisita e della conoscenza accumulata nell’itinerario degli ultimianni quest’opera rappresenta la “summa”, della quale non saprei se apprezzare di più l’ampiez-za della materia trattata o lo sforzo di renderla accessibile alla comprensione di persone sforni-te di competenza specifica ma dotate di buona volontà, quali son certamente i Rotariani.

A me, che ho avuto più volte l’occasione di apprezzare la serietà dell’impegno professio-nale e civile dell’autore, piace concludere questa presentazione col notare ch’egli, neldelineare l’avvento del nuovo universalismo tecnologico come versione contempora-nea degli universalismi classici (cristiano, umanistico, razionalistico), ha saputo farsua la pedagogia rotariana dell’uomo come fine.

Gennaio 2000 Antonio Carosella

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Prefazione

Il presente lavoro è scaturito dall’analisi, a mano a mano sem-pre più approfondita, degli aspetti e delle problematiche della so-cietà globale dell’informazione, condotta sulla scorta di numerositesti e pubblicazioni, tra le quali ultime mi piace ricordare qui ilprestigioso quotidiano nazionale IL SOLE 24 ORE, che al fenome-no delle telecomunicazioni riserva con costanza la sua ben nota enon superficiale attenzione.

A me pare, invero, ch’esso, pur senza la pretesa di essere esau-stivo in una materia oltremodo complessa a causa dell’intrinsecamultifattorialità e polivalenza nonché della magmatica evoluzionedel fenomeno, possa tuttavia divenire un utile strumento di ulterio-re comprensione e punto di partenza per l’aggiornamento delle co-noscenze.

Ciò a beneficio di una platea non di addetti ai lavori ma di sog-getti di buona volontà, che con attenzione, sensibilità e sollecitudi-ne recano il loro tassello, piccolo ma pur sempre prezioso, alla gran-de opera collettiva dell’edificazione della società contemporanea.

Raimondo Villano

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CAPITOLO I

Analisi settoriale delle principali applicazioni telematiche

L’informatica, costituita da tre componenti che sono i calcolatori, i programmi per farli lavoraree la rete che li collega, pervade, ormai, non solo tutte le altre discipline scientifiche ma anche ogniattività dell’uomo contemporaneo: dal lavoro al divertimento, alla comunicazione alla ricerca.

Le sue radici culturali possono essere fatte risalire agli studi di Leibniz sulla numera-zione binaria (1679), alla calcolatrice meccanica di Baggage (1823) ed alla logica matema-tica di George Boole (1847).

Tuttavia, l’informatica è la più giovane delle scienze in quanto solo in tempi recenti la tecno-logia elettronica ha messo a disposizione gli strumenti necessari al suo sviluppo che è tuttora inpiena esplosione. Cinque generazioni di calcolatori si sono succedute in meno di cinquant’anni:computer a valvole, a transistor, a circuiti integrati, a microprocessori ed a microprocessori conintegrazione su larga scala.

Finora ogni due anni i “Chip” sono riusciti a raddoppiare le loro funzioni; altrettanto rapido èstato il progresso dell’architettura con cui i chip possono essere disposti nei calcolatori, nellequantità di informazioni incanalabili sulle reti e nei programmi che rappresentano la parte real-mente “intelligente” della macchina.

Gli sviluppi della robotica, dell’Intelligenza Artificiale e della Realtà Virtuale sono le ultimetappe di questo sorprendente processo di crescita.

Ma soprattutto il convergere di informatica e telecomunicazioni (telematica), catalizzata dal-l’abbattimento dei costi della eleborazione e della memorizzazione e dai paralleli miglioramentinelle tecnologie numeriche di trasmissione, caratterizza il nostro tempo più di ogni altra conqui-sta tecnologica favorendo la realizzazione di una società globale dell’informazione con la comu-nicazione bidirezionale del flusso informativo basata su meccanismi di domanda e risposta(interattività), con l’integrazione dei diversi media della comunicazione vocale, testuale e visiva(multimedialità), per mezzo di apparecchi che fondono le funzioni di televisore e computer(telecomputer), con la riproduzione artificiale tridimensionale della (realtà virtuale) ed attraver-so le reti di trasmissione dati.

Una corretta programmazione, basata su investimenti adeguati, consentirà di godere appienotutti questi incredibili vantaggi, così le città si trasformeranno da mucchi di edifici scollegati innodi efficaci di flussi sistematici: le città cablate.

A questo punto passeremo in ressegna i principali sistemi e servizi evoluti delle nuovetecnologie soffermandoci, poi, sulle applicazioni in alcuni dei più importanti settori del-l’attività dell’uomo.

Considerando inizialmente le reti di trasmissione dati, c’è da dire che un ciclo di 10 anni siè sostanzialmente chiuso, quello che ha visto dal 1983 l’affermazione su vasta scala del personalcomputer come paradigma dominante del settore. La nuova fase presenta invece la rete di distri-buzione comune (la c.d. autostrada dell’informazione) al centro della galassia informatica e gra-dualmente sostituire le precedenti reti telefoniche, televisive e di calcolatori con un profondoimpatto sui tre settori coinvolti.

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La prima highway internazionale, un’autostrada dell’informazione, anzi, ancor più che un’au-tostrada, una ramificata e complessa rete stradale digitale, è Internet (Inter connect ed network)detta World wide web (regnatela mondiale), che rappresenta una delle importanti ricadute civiledella tecnologia di origine militare. A far progettare, infatti, la rete originaria (denominata arpanet),fu la Difesa americana alla fine degli anni settanta: in piena guerra fredda, con la minaccia nucle-are incombente, occorreva un network di comunicazione capace di ricreare i contatti anche nelcaso in cui intere regioni fossero in black-out per attacchi nemici. Perciò fu adottato un modelloreticolare di trasmissione dati fra ordinatori senza cervello centrale ma con tanti nodi periferici esenza punti di crisi che in caso di singolo guasto potessero bloccare il sistema.

Per tutti gli anni ottanta l’accesso in rete fu appannaggio soprattutto del mondo universitario.Anche in Italia il Gruppo per l’Armonizzazione delle Reti di Ricerca (gaar) presso il Ministe-

ro dell’Università e della Ricerca, ha attivato i collegamenti con l’Internet delle altre reti nazio-nali che servono il C.N.R.; le principali università e l’Istituto Nazionale di Fisisa Nucleare.

A partire dagli anni novanta, con la diffusione degli strumenti informatici, Internet è diventa-ta di massa.

Internet unisce attualmente oltre 30mila reti locali e viaggia sulle normali linee telefo-niche raggiungendo oltre 140 Paesi, Italia compresa, e connettendo 24 ore su 24 una enor-me comunità virtuale e cosmopolita di oltre 60milioni di persone che cresce al ritmo dicirca ventimila nuovi utenti al mese.

Le informazioni su Internet viaggiano a pacchetti di dati, ognuno con un indirizzo di destina-zione. In pratica, il tutto è trasformato in numeri, in sequenze di 53 “cifre” allineate in un pac-chetto-base. Il numero cinquantatré nasce da un lungo compromesso raggiunto nell’ambito dellecommissioni internazionali che legiferano in materia di normativa tecnica.

Questi pacchetti di 53 bytes viaggiano su linee di comunicazione velocissime, che consento-no il trasferimento di 155 Mbit/s, il che significa teletrasmettere un intero quotidiano in pochisecondi o mantenere contemporaneamente attive migliaia di conversazioni telefoniche.

Se il percorso più diretto per quella destinazione è intasato o fuori uso, la rete trova automa-ticamente un’altra via (attivando altri nodi).

Tre sono i soggetti che operano all’interno di questo servizio: il Network provider, cioé ilfornitore della rete per il trasporto delle informazioni tra i centri servizi e tra questi e i clienti; ilService provider, cioé il fornitore del servizio che lo gestisce e ne cura anche la commercializ-zazione nonché la gestione del centro servizi stesso e il Content provider, ovvero il fornitore dicontenuti, cioè l’oggetto dell’offerta dei programmi.

Per collegarsi ad Internet con il computer è necessario un modem per il collegamento altelefono, il software di comunicazione (programma), un abbonamento1 e una passaword (paroladi accesso) fornita dal service prescelto per fare da ponte con la rete. A questo punto, compostoil numero del nodo telematico più vicino, ci si può collegare con tutto il mondo al costo di unatelefonata urbana.

Rispetto a un anno fa, il numero degli Internet provider attivi in Italia è più che triplicato ed èpossibile accedere a Internet da tutti i capoluoghi di provincia della Penisola.

Comunque è sempre da verificare l’ampiezza di banda (la capacità di trasportare dati) che ilprovider ha a disposizione per accedere alla rete internazionale, se dispone di un accesso dedica-to o se si deve a sua volta appoggiare a un provider di primo livello. Se la rete ha delle buoneconnessioni internazionali, ad alta velocità, significa ricevere sul proprio computer più agevol-mente il flusso di informazioni che arriva da Internet, riducendo i tempi di attesa.

In Italia la rete di accesso a Internet più capillare è Video On Line che ha una struttura di rete(Vol Net) con oltre 34 nodi sparsi in tutta la penisola e la più potente connessione internazionale(area del Mediterraneo, Est Europa) (P. Prestinari, V.o.L.) con facilità di accesso e di uso e

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velocità di connessioni nonché un’attività di investimenti che proseguirà nei prossimi mesiseguendo l’andamento della domanda di connessioni e che porterà, prima della fine dell’anno,a un raddoppio dei centri urbani serviti. Nei prossimi mesi è prevista anche l’apertura di nodinelle maggiori città europee e degli Stati Uniti. Quattro linee dedicate capaci di trasmettere oltre6 megabits al secondo permettono a Video On Line di offrire una connettività Internet fra Euro-pea e Usa molto efficiente.

Per quanto riguarda le connessioni con il resto del mondo, stanno arrivando i primi frutti deltour di presentazione che Video On Line ha compiuto in 31 paesi per stringere accordi da Shangaia Johannesburg, da Sofia a Beirut, da Casablanca ad Alessandria d’Egitto, da Amman a Giacarta,da Mosca a Pechino.

In diretta concorrenza con V.o.L. vi è Italia on Line, avviata lo scorso anno da un gruppo ditecnologi a cui in seguito si sono associati Olivetti-Telemedia e il Sole-24 Ore.

Tra i principali servizi offerti dalle tecnologie telematiche, sono da considerare:- la Posta elettronica: unitamente all’abbonamento si ottiene una casella postale ed un indiriz-

zo elettronico dove ricevere in modo velocissimo oltre che economico messaggi da chiunque ècollegato con Internet;

- il F.T.P.: per caricare programmi elettronici, libri, documenti, ipertesti (documenti con testi,suoni, grafici, animazioni e parti video) dalla rete sul proprio computer;

- l’archie: collegamento con banche dati (oltre 350);- il news-group: aree di discussione, conferenze in rete che possono durare anche settimane;- il B.B.S.: Bacheche elettroniche per annunci di qualsiasi tipo.Vari, poi, sono i servizi che possono essere offerti tramite un Vod, definizione del sistema

Video on demand: servizi quali Billing on line (verifica della bolletta on line per il controllo dellaspesa), Homebanking (effettuazione di operazioni bancarie con banche associate), servizi infor-mativi in generale (pagine gialle elettroniche, informazioni turistiche, servizi finaziari, e cosìvia), Health on call (per l’accesso a informazioni sanitarie, consulti medici a distanza), Teledidattica(con la possibilità di accesso a una biblioteca di programmi didattici) e Telelavoro (che permettel’accesso interattivo a banche dati), nonché Homeshopping (che ci consentirà di fare acquistiselezionando tramite telecomando gli articoli da un catalogo video).

Accanto a questi, tutta una serie di servizi più ameni di cui usufruire durante il tempo libero:Music on demand per la scelta di videoclip musicali e videogiochi, che permette di usare video-game scelti dall’utente dalla libreria che gli mette anche a disposizione una demo gratuita delgioco; Entertainment on demand, che permette di accedere a una libreria di programmi qualifilm, sceneggiati, servizi per ragazzi, documentari quando e come si vuole; Near video on demandche offre, invece, la possibilità di scegliere tra un numero limitato di titoli principali a intervallidi tempi prestabiliti, per esempio ogni 15 minuti.

Vi sono poi le Chat-line, che sono linee per conversare di qualsiasi argomento e i E-Journal ogiornali elettronici nati da gruppi di discussione.

Inoltre, le condizioni di presenza e di interattività esistenti in una riunione o in una conferen-za tra persone che sono, però, geograficamente distanti sono simulate dal servizio di comunica-zione audio-video e dati (possibilmente) definita videocomunicazione: il risultato è una speciedi presenza virtuale, uno strumento che permette a persone logisticamente lontane di incontrarsisenza muoversi dalle loro sedi, con il vantaggio di un più veloce scambio di informazioni, idee,progetti e soluzioni, nonché riduzioni di costi, soprattutto per quelle aziende con sedi internazio-nali lontane tra loro. Con la videocomunicazioni è anche possibile stringere maggiormente ilegami con i clienti, comunicando direttamente e subito con esperti e consulenti, e se ciò diventaquasi un must nel caso di trattative a livello internazionale, dimostra tutta la sua valenza nel casodi convegni e congressi di interesse sia nazionale sia internazionale.

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La videoconferenza poi mette in collegamento due o più sale dotate delle apparecchiaturenecessarie alla trasmissione di immagini di elevata qualità, molto simile a quella di tipo televisi-vo. Ci si siede davanti a una piccola telecamera e ci si collega con uno o più utenti, discutendo aviva voce con loro, con la loro immagine in una finestra e lavorando insieme su documenti eapplicazioni comuni. La definizione di un documento comune o di un listino, per esempio, si puòcostruire avendo a disposizione a video lo stesso documento o lo stesso foglio di calcolo e inter-venendo ciascuno sui dati e sui contenuti.

Ogni utente può modificare e osservare le modifiche degli altri utenti, può commentare, ascol-tando i commenti degli altri e può osservare l’espressione e i gesti dei suoi interlocutori. Ognifase di lavoro può essere memorizzata e riaperta in fasi successive e ogni documento o immagineo grafico può essere sottolineato o evidenziato con segni colorati e commenti a viva voce.

Con la videoconferenza vengono utilizzati circuiti dedicati punto a punto o multipunto (2Mbit/sec) a seconda che si tratti di due o più sale collegate tra di loro, o centri appositi TelecomItalia (che vengono affittati attrezzati e dotati dei mezzi trasmissivi richiesti quali linee dedicateo accessi Isdn) o sale adibite a questo servizio in altri Paesi.

La videotelefonia, invece, consiste nella trasmissione di immagini a colori in movimenti tradue o più utenti che possiedono videoterminali, per cui necessari due o più collegamenti numeri-ci a 64 Kbit/sec con la rete Isdn. I termini multivideoconferenza e multivideotelefonia stanno aindicare che le postazioni coinvolte sono più di due.

Sono presenti sale Telecom Italia per videoconferenza a Milano, Roma, Palermo, Ancona,Bari, Bologna, Bolzano, Cagliari, Catanzaro, Firenze, Genova, Napoli, Pescara, Torino, Trieste eVenezia. Per la videotelefonia ci sono attualmente sale a Roma, Milano, Torino, Venezia, Bolo-gna, Firenze, Napoli, ma entro la fine dell’anno ne dovranno essere dotati tutti i capoluoghi diregione. Esistono anche sale private di videoconferenza che consentono all’utente di utilizzare ilservizio direttamente dalle proprie sedi, che vengono interconnesse mediante raccordi urbani a 2Mbit/sec alle sale pubbliche e alle sale private di altri utenti.

Per quanto riguarda il settore lavoro, c’è da considerare che oggi i computer sono strumentidi estrema utilità nella velocizzazione e nell’ottimizzazione delle funzioni. Essi, ormai, consen-tono anche a più persone collegate a computer diversi e molto distanti tra loro di lavorare su unostesso documento.

E ciò non è tutto; infatti, all’occorrenza, è possibile lavorare anche in videoconferenza e,ancor più, mediante le reti cellulari wireless (senza cavi) e i piccoli terminali portatili (personalcomunicator) che permettono di collegarsi con il proprio ufficio anche stando in luoghi remoti edinaccessibili in cui manca ogni sorta di infrastruttura tecnologica.

Numerose sono già le applicazione del telelavoro; esempi in merito sono offerti dalla AT&Tche ha inizialmente applicato tale sistema a 7.000 dipendenti e dalla IBM che ha trasformato intelecommuter 5.000 suoi lavoratori. Per migliaia di altre aziende, poi, i telelavoratori costituisco-no ormai un’alta percentuale (anche il 70%) dei complessivi dipendenti. Nei soli USA, infatti,sono oltre 6,5 milioni gli americani che lavorano in tal modo e che stabiliscono anche orari eprotocolli di lavoro con i dirigenti via computer da casa.

Le videoconferenze tra computer in rete stanno diventando la norma per collegamenti traaziende, ospedali, università.

In alcuni centri di ricerca della costa del Pacifico e anche in Giappone sono già in atto, poi,esperimenti avanzati di lavoro virtuale tra gruppi distanti, attraverso le reti digitali. La telematicasta cambiando la fisionomia delle grandi aziende multinazionali: sono possibili, infatti, processidi decentralizzazione sempre più spinti.

Per quanto riguarda poi l’editoria e i giornali elettronici c’è da considerare che con lesuper highway miliardi di informazioni al secondo attraversano il pianeta sotto forma di

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bit: l’informazione è quindi sulla punta delle dita, nel senso che vi è la possibilità di reperire conle tecnologie di comunicazione ogni sorta di informazioni e in tempo reale.

In rete possono essere riversati2 tutti i documenti integrali ed i materiali ufficiali prodottidurante i meeting e le manifestazioni ed i protagonisti dell’evento possono anche essere interpel-lati o comunicare via posta elettronica.

Si può scrivere un giornale in diretta oppure distribuirlo attraverso le edicole telematiche(realizzabili dislocando speciali stampanti nelle edicole) consentendo l’eliminazione dei tempidi distribuzione o fornirlo direttamente sui monitor dei p.c. interattivi.

Si assottiglierà sempre più la distinzione tra giornali, quotidiani, settimanali, mensili etelegiornali3.

I mass media come sono concepiti oggi sono destinati se non ad estinguersi a ridimensionarsimentre i giornalisti avranno l’opportunità di trasformarsi in timonieri della navigazione elettro-nica per aiutare i Prosumer, come Alvin Toeffler definisce i consumatori-produttori di informa-zione del futuro: coloro, cioé, che si costruiscono da soli la loro informazione attingendo dall’im-mensa riserva di informazioni che viaggia in rete.

La trasformazione è in atto. Molti giornali viaggiano già su reti di computer. Le notizie tra-smesse dalle agenzie giornalistiche passano attraverso le reti e la digitalizzazione elettronichedelle più importanti testate internazionali.

Nel mese di marzo del 1995, in America i giornali in grado di fornire una edizione elettronicaquotidiana erano settantadue. Entro dicembre il numero era previsto in aumento perché una quin-dicina di testate si stava attrezzando per entrare nel nuovo business e competere meglio. Il lettoreche sottoscrive l’abbonamento riceve il quotidiano di carta, e, poi, con il proprio computer sicollega al centro elettronico dal giornale. Le strade che gli si aprono sono moltissime. Può segui-re lo sviluppo in tempo reale delle notizie, può scandagliare le annate passate, leggere articolimai stampati, consultare un’infinità di fondi e di testi originali, compiere ricerche personali estampare i documenti che gli interessano.

Con modiche spese aggiuntive, l’abbonamento consente l’accesso gratuito a Internet e ilcollegamento di posta elettronica con tutto il mondo.

Grazie alle reti, potranno essere messe a disposizione di tutti anche informazioni specializza-te, che trovano difficilmente un mercato nella carta stampata.

L’era dei mass media che si occupano di tutto (inevitabilmente con superficialità) per un pubbli-co indifferenziato, sta per finire. Lascerà il posto, secondo i futurologi, ai “personal media”.

A loro volta le redazioni giornalistiche possono trarre notevoli benefici collegandosi ad un’au-tostrada informatica. Infatti giornalisti e grafici possono ricevere e trasmettere per via elettronicaimmagini, testi o pagine complete. Si possono scrivere direttamente gli articoli nei menabò elet-tronici disegnati dai grafici, completi di fotografie, e poi spedire le pagine ai capo redattori per ilcontrollo e da qui in tipografia. L’intero giornale viene scritto ogni settimana senza impiego dicarta, né uso di bozze.

Unico in Italia e fra i pochi esistenti al mondo vi è il SIR (sistema integrato redazionale) adottatoda tutte le testate Mondadori e che, in particolare, collega “Panorama” con l’agenzia Reuter, il setti-manale tedesco Focus, la rete New Com, banche dati, fornitori di foto ad alta risoluzione. Il tutto perlo scambio di enormi masse di informazioni che avvengono in pochi secondi.

Ma nell’approdo delle case editrici al multimediale vi è anche una nuova area editoriale chesi occupa della pubblicazione dei Cd-Rom che oltre alle tradizionali informazioni scritte e imma-gini, immagazzinate in notevoli quantità su pochi centimetri quadrati di supporto in vinile, offri-ranno all’utente la possibilità di consultare animazioni e suoni.

Il gruppo Winner ha messo l’equivalente di una biblioteca di 350 volumi in un solo Cd-Rom. Si chiama Futura, è aggiornabile ogni sei mesi e personalizzabile attraverso il sito Internetaperto dalla società romana.

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L’impronta culturale, italiana e classica, è marcata anche nella scelta delle opere letterarieinserite integralmente nel Cd-Rom. Queste comprendono tra le altre: “La Divina Commedia”, “IlCantico delle Creature”, “Il Decamerone”, “La Città del Sole”, “I Promessi Sposi”, “I Malavo-glia”, “Il Piacere”, “Senilità”, “Pinocchio”. C’è il Vecchio e il Nuovo Testamento. Ci sono iSonetti e i Sepolcri di Foscolo, i Canti di Leopardi, “Il Cinque Maggio” di Manzoni. Insomma ipilastri della nostra letteratura e della nostra poesia, della nostra identità culturale e religiosa.

Nello stesso disco non mancano le italianissime pubblicazioni di “utile” consultazione comeil testo integrale del “Nuovo Codice della Strada”; il testo integrale del Codice Postale; una seriedi “Guide pratiche” per muoversi negli ambiti della Pubblica amministrazione: per esempio checosa bisogna fare per ottenere un determinato documento, quali certificati bisogna presentare, inquali uffici vanno richiesti. Per un uso più professionale c’è il testo completo dei Decreti legge,la giurisprudenza e le istruzioni tributarie degli ultimi cinque anni. Vi sono anche i riassunti deitesti di medicina apparsi sulle riviste specializzate europee negli ultimi due anni.

Allo Smau di Milano è stato presentato il primo progetto realizzato da De Agostini multimedia,un lavoro imponente e ambizioso che consiste nella trasposizione della Grande enciclopedia DeAgostini in un unico Cd-Rom con 145mila voci, 320mila argomenti, 6mila monografie approfondi-te, 55mila immagini, e con l’aggiunta di 50 videoanimazioni, 40 mappe e circa 400 suoni; Gedeamultimedia, questa il nome dell’opera, sarà costantemente aggiornato con cadenza annuale.

A dicembre, invece, De Agostini multimedia ha lanciato sul mercato i primi sette nuovi titolimultimediali su Cd-Rom, molto diversi tra loro per tipologia e argomenti trattati: si va da “Atlas- Grande atlante multimediale”, che permette l’esplorazione del pianeta Terra, al corso linguisti-co interattivo “Interactive english” articolato in diversi livelli di difficoltà, alla ricca pinacotecaelettronica offerta da “La grande pittura italiana”, fino al viaggio nel tempo e nello spazio di“Pompei. Virtual tour”.

E se nell’informazione si cerca anche un po’ di intrattenimento si possono comprare le rivistemultimediali su cd-rom, mensili ricchi di filmati, animazioni e musiche, come Nautilus, america-na, o La Vague Interactive, francese. Reportage e inchieste, saggi e interviste, ipertesti e raccoltescientifiche, storiche, geografiche o artistiche sono pubblicati sempre più spesso su dischetti ottici.

Secondo le previsioni nell’arco di tre-cinque anni saranno messi sul mercato milioni di prodottieditoriali in cd-rom. Per un editore, dunque, oggi è il momento più stimolante dai tempi di Gutenberg.

Per quanto riguarda poi la televisione c’è da dire che oggigiorno la penetrazione della Tvvia cavo ha raggiunto, in alcuni Paesi, livelli molto elevati come il 90% in Belgio, l’80% inCanada e in Olanda e il 65% in Usa. In Italia, dove nella metà degli anni 70 si assistito alproliferare di emittenti televisive, ciò ha costituito la risposta tecnologica più economica allavigente regolamentazione legislativa che permetteva la trasmissione monolocale, cioè tramiteun cavo coassiale per ogni programma televisivo, limitata all’ambito locale, anche in funzionedegli ingenti investimenti necessari.

Le modalità di accesso alla Tv via cavo possono differenziarsi tra di loro in base ai livelli diservizi offerti, di interattività e al sistema di pagamento. Abbonandosi a pacchetti di programmie a singoli canali (Pay Tv) questi vengono offerti secondo una programmazione a cui possonoaccedere passivamente soltanto gli utenti in possesso della chiave di accesso.

Questa forma è attualmente la più usata dagli esistenti sistemi di Tv via cavo, anche se l’of-ferta promette di evolvere rapidamente verso altri servizi di tipo interattivo quali: il Pay per viewche consiste nel fatto che si compra di volta involta un determinato avvenimento (sportivo, cultu-rale, informativo, ecc.) e si paga “a consumo”. In genere la fatturazione dipende dal tipo diprogramma ed è proporzionale alla sua durata (tennis, ecc.); la Near video on demand con cuiuno stesso programma (ad esempio un film) è trasmesso su più canali e orari differenti e sfalsatitra di loro in genere di 15 minuti. Il consumatore sceglie il canale con orario di inizio dellospettacolo più vicino al momento in cui desidera usufruire del programma stesso.

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Quindi la tariffa è a visione; il video on demand che è un servizio interattivo con tariffazionea programma richiesto, che permette l’accesso a una videoteca (in genere noleggio di film adistanza senza muoversi da casa per affittare la cassetta) offrendo al cliente le funzioni tipichedel videoregistratore; la music on demand che è un servizio con cui, dietro il pagamento di uncanone, si può accedere a videoclip musicali ad alta fedeltà.

Quanto più veloce sarà l’evoluzione delle tecniche di compressione digitale del segnale tele-visivo, tanto più speditamente procederà la sperimentazione e l’applicazione su vasta scala.

Attualmente le quattro maggiori esperienze di Tv via cavo a livello mondiale sono quellaamericana e, in Europa, quelle nel Regno Unito, Francia e Germania.

Altre possibilità sono offerte dai servizi interattivi ad esempio ai patiti di quiz televisivi chepossono partecipare direttamente allo show preferito, rispondendo da casa, con il telecomando,alle domande. Inoltre il video on demand (video a richiesta), considerato uno degli elementitrainanti della televisione interattiva, è già in sperimetazione in Gran Bretagna e negli Usa. LaVideoway, del gruppo Videotron, prima televisione interattiva, nata in Canada e da qualchemese presente anche in gran Bretagna, offre già quiz interattivi, la possibilità di farsi in casa laregia delle trasmissioni sportive accedendo col telecomando alle immagini delle varie telecamenresul campo, documetari con percorsi a scelta. In Italia, secondo i piani della Stet, qualcosa disimile arriverà tra due anni.

Così è per la Rai che mette in campo su Internet la sua organizzazione chiave per l’estero,quella Sacis che da decenni lavora nel campo del commercio internazionale di software televisi-vo e che, insieme alla Rai Corporation, ha avviato una sua specifica presenza su Internet, chia-mata Planet Italy che, come spiega Gianpaolo Sodano, responsabile della produzione Rai, è unsito Internet dedicato alla comunicazione della cultura, dello stile e delle aziende italiane rivoltoalla rete globale ed è di notevole livello grafico. Sviluppato con il design dei fratelli Carraroriproduce una ideale piazza tridimensionale in stile rinascimentale e sono previsti servizi di in-formazione curati dalla Rai International, tratti dal Televideo e relativi allo sport. Una secondaarea comprende i beni culturali, dall’arte al design alla letteratura alla musica e alla canzoneitaliana. La terza, chiamata Metropolis, ospiterà invece una piccola città digitale con tanto di“ristorante” (area informativa sull’arte culinaria italiana), una serie di punti di discussione per gliitaliani nel mondo e infine pagine web delle aziende che potranno spingersi fino ai teleacquistidiretti in rete. Qui la Rai-Sacis prevede a breve di inaugurare anche un suo “negozio multimediale”per associare al sito web anche la distribuzione di opere su Cd-Rom già in catalogo o in fase disviluppo presso il gruppo televisivo.

Per quanto riguarda la pubblica amministrazione è bene notare che la telematica può porta-re rapidità, efficienza e trasparenza in questo settore e rendere possibile l’offerta di una nuovagamma di prodotti e servizi che riducono la distanza con le imprese ed i cittadini.

Il miglioramento della qualità delle relazioni con gli utenti non passa più solo per la riduzionedei tempi di accesso nel fornire informazioni e servizi ma anche con l’obiettivo di far giungeredirettamente sul personal computer degli utenti quanto serve loro.

Ciò è stato dimostrato dagli esperimenti avviati quest’anno in alcuni comuni: con il telefonoa tasti, si fa la richiesta del documento, rispondendo alle domande registrate su un disco. Gliimput arrivano direttamente al computer, che trasmette il documento al Postel, per l’invio a casadel cittadino. Banche, carte di credito, aziende grandi e piccole utilizzano già il Postel per inviaremessaggi a centinaia di destinatari, che li possono ricevere sotto forma di lettera, fax o di schermatasul monitor. Nuovi servizi saranno avviati entro il prossimo anno ad esempio, l’accesso alle Usl,all’Inps, o alla anagrafe tributaria, per la richiesta di documenti tramite il postel.

Inoltre, l’orientamento è a garantire la massima trasparenza sull’iter dei procedimenti, laloro tempificazione, favorendo l’accelerazione ed il controllo nello svolgimento del lavoro. È

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possibile, quindi, conoscere con precisione lo stato di avanzamento di una pratica, in quali ufficiè transitata e per quanti giorni ha sostato nonché controllarne la correttezza formale.

In Italia a livello centrale Finsiel ha operato nel campo dei grandi sistemi informativi dellaRagioneria generale dello Stato, della Pubblica istruzione, della Sanità, dell’Agricoltura, deiBeni culturali, per trasformare il patrimonio “dati” in servizi direttamente o indirettamente fruibilidai cittadini.

Il ministero delle Finanze sbarca nel cyberspazio e presto i contribuenti potranno leggere leultime circolari o risoluzioni ministeriali collegandosi a Internet.

Per ora è possibile leggere testi informativi (già attivo quello sul concordato di massa), “sca-ricare” sul proprio personal i programmi prodotti dall’Amministrazione finaziaria per controlla-re le dichiarazioni dei redditi o calcolare l’importo dei tributi, testi di legge, articoli e programmiprodotti dall’Amministrazione. Tra pochi giorni FiscoNet disporrà anche di una propria casellapostale cui i contribuenti potranno far pervenire i propri messaggi segnalando ritardi, disfunzionio problemi nel rapporto con gli uffici periferici, inviare quesiti e ricevere risposte.

L’accesso a Internet potrà inoltre essere reso disponibile per gli uffici centrali e periferici delministero, senza ulteriori costi, per la consultazione di banche dati giuridiche, comunitarie, ecc.Il ministero delle Finanze precisa comunque che a Roma, Milano e Bologna (e tra poco anche aPadova e Venezia) sono già attive reti civiche che a spese del Comune permettono l’uso di alcunerisorse Internet a tutti i cittadini che vi si connettono da casa, o attraverso i chioschi installatipresso uffici pubblici o biblioteche.

Presto entreranno in funzione nuovi strumenti quali gli sportelli multimediali, cui si potràaccedere anche dal computer di casa grazie a un apposito modem, oppure “video on demand”, latelevisione interattiva già installata in via sperimentale in 500 nuclei familiari di Milano e Romae da cui sarà possibile anche pagare le tasse utilizzando la carta di credito.

Sogei ha invece messo a punto il servizio “Il fisco in linea”, che consente al contribuente diottenere, a mezzo telefono, informazioni relative alla sua posizione fiscale e, in alcune regioni,anche il calcolo dell’importo dell’Ici.

Tra le novità più recenti vi è un servizio di comunicazione della Presidenza del Consiglio cheviaggerà su Internet e sarà realizzato in collaborazione con l’agenzia giornalistica Agi.

A livello locale, e in particolare in alcune regioni, Finsiel ha realizzato diversi “sportelli al citta-dino” che permettono all’utente di accedere a una pluralità di servizi relativi alla vita dei singoli edella comunità. Un esempio è offerto da “Infopat”, realizzato da Informatica Trentina per la Provin-cia autonoma di Trento per aggiornare i cittadini sulla situazione delle loro pratiche con l’ammini-strazione, sui concorsi, fornendo anche dati sulla qualità dell’aria e sulle previsioni meteorologiche.A Palermo è invece possibile ottenerla carta d’identità “a vista” presso gli uffici del Comune.

A Roma è stato varato un programma del Comune e della Regione che dal 1996 consente dieffettuare “on line” dallo stesso sportello la registrazione di nascita, il ritiro del codice fiscale, lascelta del medico di base e l’iscrizione alla ASL di appartenenza.

Alla Camera di Commercio di Milano, poi, sono stati realizzati gli sportelli decentrati sparsisul territorio, il salone anagrafico polifunzionale, l’automazione della Borsa immobiliare e lagestione dei procedimenti amministrativi basata sulla legge per la trasparenza nella PubblicaAmministrazione.

Sfruttando, invece, la quantità di informazioni immagazzinate sul suo host, Cedcamera incollaborazione con Regione Lombardia e Uniocamere Lombardia ha creato ASPO (Archiviostatistico provinciale occupazione) considerato in Europa come il più avanzato progetto per lacreazione di banche dati statistici sulle imprese. Interrogando ASPO è possibile esplorare l’uni-verso del mercato del lavoro della Regione, ottenere analisi statistico-economiche e di mercato equanto può servire per la programmazione in campo economico, occupazionale e la pianificazio-ne di interventi sul territorio.

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Per fotografare la situazione dell’area milanese dal punto di vista architettonico si è adottato unsistema utile ad analizzare fenomeni dinamici di questo bacino, i potenziali fattori di crisi e quelli disviluppo dal punto di vista economico, finanziario, infrastrutturale, sociale e politico-istituzionale.

I Comuni hanno a loro disposizione il servizio Cocam (informazioni comunali e cameralisulle aziende) che contiene i dati provenienti dal registro imprese da ASPO e altri dati statisticiche mettono le amministrazioni in grado di poter prevedere con maggior previsione quali saran-no le entrate dovute ai tributi certi (ICIAP, ICI, TOSAP) oltre alla possibilità di recuperare altreentrate perse per evasione fiscale.

Estremamente interessante, poi, è il progetto Sportello 2000, che prevede in prospettiva unaP.A. che maneggia esclusivamente documenti digitali, eliminando tutti i passaggi intermedi.

Per l’Istituto centrale per il Catalogo unico, Finsiel ha invece realizzato il Servizio biblioteca-rio nazionale, una grande “biblioteca virtuale”, in cui possono lavorare e comunicare tutte lemigliaia di biblioteche presenti in Italia.

Altri progetti Finsiel riguardano, tra gli altri, l’accordo stipulato con la Rai per il servizio diTelevideo a diffusione regionale, che sarà disponibile prima dell’estate e che fornirà informazioni suviabilità, traffico, sanità, fisco, e l’automazione del credito di cui Banksiel è responsabile per larelativa unità d’affari, che ha raggiunto in due anni un volume d’affari di oltre 250miliardi di lire.

Innovazioni tecnologiche, ancora, investeno il servizio postale con l’utilizzazione parte dellagrande utenza di reti pubbliche di trasmissione dati per corrispondenza (Poste Elettroniche) e losportello unico polivamente.

Un’altra applicazione della telematica nel campo dei servizi pubblici è costituita dal Labora-torio di Quartiere che si pone l’obiettivo di gestire, attraverso l’uso delle moderne tecnologie, ilpatrimonio edilizio residenziale, di ottimizzare i costi della manutenzione, evitando il degrado, edei consumi, creando un ponte fra popolazione e amministrazione. Le attività dei lavoratori sa-rebbero principalmente rappresentate dalle banche dati per la valutazione del fabbisogno ancheinfrastrutturale; dalla programmazione e dalla gestione della manutenzione ordinaria e straordi-naria, dall’analisi di fattibilità per la riqualificazione energetica e funzionale; dal supporto e dalleinformazioni alla popolazione sugli aspetti tecnici e amministrativi.

Ma soprattutto l’informatica consente l’ottimizzazione dei processi gestionali, operativi einterattivi di Ministeri ed Enti Pubblici (Banche dati, trasmissioni dati, analisi, produzione dicertificazioni, controlli rapidi, ecc.).

Per ciò che concerne la medicina e la sanità c’è da sottolineare che nuove tecnologie etelecomunicazioni offrono a questo settore prospettive estremamente interessanti dal punto divista sia diagnostico, sia terapeutico. L’utilizzo di questi strumenti e sistemi, sintesi straordinariadi moderne metodologie e sofisticate tecnologie, trova sempre più largo impiego in svariati cam-pi della sanità, anzi è difficile trovare qualcuna delle tecnologie informatiche di punta che non siastata sfruttata per migliorare il livello di salute di noi tutti. Tra quelle correntemente usate abbia-mo: autostrade dell’informazione, reti neurali artificiali, compressione frattale dei dati, tecnicheorientate agli oggetti, sistemi basati sulla conoscenza, riconoscimento vocale, basi dati di imma-gini, ipertesti, smart card e realtà virtuale. Le applicazioni vanno dalla lotta ai tumori almonitoraggio di pazienti dializzati, dalla riabilitazione motoria e fonetica alla terapia del diabete,fino al giornale “parlato” per i non vedenti, dalla diagnosi all’assistenza alle persone anzianesole, dal miglioramento della vita per i disabili alla riduzione del costo sociale dell’assistenza.

Inoltre, il modello di centro ospedaliero più avanzato a livello internazionale deve essere orienta-to a rispondere a tre esigenze fondamentali: umanizzazione dell’assistenza, efficacia della cura, effi-cienza della gestione; per raggiungere tali obiettivi, è opportuno adottare un modello organizzativo efunzionale nuovo per il nostro Paese, che assume come fondamentale la centralità del paziente edove viene superata la logica delle isole costituite dai singoli reparti, favorendo così una strettacooperazione sul piano del processo di cura, attraverso un’allocazione dinamica delle risorse.

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L’assetto organizzativo di tale struttura affida all’informatica un ruolo fondamentale, da cuidipende sostanzialmente la possibilità di funzionamento dell’intero sistema; ci sono la cartellaclinica multimediale, che mette nelle condizioni ogni singolo operatore sanitario di accedere,dalla sua stazione di lavoro, a tutti i dati clinici del paziente, comprese le immagini radiologicheed ecografiche con relativo commento a voce dello specialista.

Poi, ci sono le applicazioni direzionali che permettono, grazie al monitoraggio continuo delprocesso di cura del paziente, di evidenziare gli eventuali spostamenti dal piano ideale elaboratosulla base di rilevamenti statistici, e di individuarne subito le cause per poter intervenire contempestività; un analogo monitoraggio di tutte le risorse permette anche il controllo degli appro-vigionamenti, dell’uso ottimale degli impianti, della qualità del servizio erogato e dei costi com-plessivi di gestione.

Inoltre, le attività di ricerca svolte, che grazie ad alcune funzionalità del sistema informativopossono fare affidamento sui dati attinti direttamente dai casi clinici trattati, costituiscono unosservatorio privilegiato con importanti ricadute sia sul piano scientifico, sia su quello dellaformazione del personale.

Infine, risulta più semplice anche l’accesso dei cittadini ai servizi; infatti all’interno possonoessere predisposti degli uffici per il contatto con il pubblico, nei quali vengono effettuate intempo reale tutte le operazioni di carattere amministrativo e gestionale.

Su tale modello si sta ultimando ad esempio a Rozzano, alle porte di Milano, l’Istituto Clini-co humanitas (ICH), mentre già da alcuni anni i bolognesi possono prenotare visite mediche edesami diagnostici da casa, oppure rivolgersi a uno dei numerosi sportelli del Centro unificato diprenotazione (Cup) attivati in diversi punti della città.

Il crocevia, dove l’informatica confluisce e si fonde con le telecomunicazioni offrendo un’ampiagamma di soluzioni, si chiama telemedicina. Una realtà in costante evoluzione che non cessa disorprenderci. Vale la pena, a questo proposito, ricordare che la telemedicina affonda le sue radiciin un passato molto recente. Si pensi che le prime esperienze vennero maturate negli Stati Unitialla fine degli anni’50.

Nel nostro Paese le prime trasmissioni si segnali biomedicali vennero realizzate nel 1970dalla facoltà di Medicina dell’Università di Roma con la sperimentazione di un prototipo dicardiotelefono. Ma le prime sperimentazione concrete avvengono a Bologna nel 1976 alla Fon-dazione Marconi, e riguardano esperimenti di teleelettrocardiografia su linee telefoniche com-mutate, le quali consentivano di rilevare per via telefonica gli elettrocardiogrammi direttamenteal domicilio del paziente, senza che il cardiologo si recasse da lui.

Nel 1982, con il patrocinio dei ministeri della Ricerca scientifica e della Sanità, la Sip varò ilprogetto Telemedicina. L’obiettivo era di realizzare un sistema efficiente che consentisse di af-frontare i problemi della medicina d’urgenza e offrisse nello stesso tempo gli strumenti per per-mettere quel decentramento territoriale delle competenze specialistiche previsto dalla leggeistitutiva del Servizio sanitario nazionale.

Nel 1987-1988, il ministero della Sanità promosse assieme alla Sip il progetto Telecos(teleconsulto ospedaliero), una rete telematica fra vari ospedali per la ricetrasmissione di datibiomedici allo scopo di evitare o di ridurre per quanto possibile lo spostamento fisico dei degen-ti. I risultati dell’iniziativa furono considerati interessanti: infatti, appena il 30% dei pazientisottoposti a teleconsulto sono stati successivamente trasferiti presso centri specialistici.

E siamo ai nostri giorni. Nel maggio scorso la svolta con la nascita di Ireos Spa (gruppo Stet),che si propone essenzialmente lo scopo di promuovere e realizzare una serie di servizi ditelemedicina, teleassistenza e telecontrollo su base nazionale.

Innumerevoli i fruitori potenziali di questi servizi. Si pensi, innanzitutto, agli anziani, il cuinumero è in costante crescita, ai 3,3 milioni di incidenti che avvengono all’interno delle mura

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domestiche; ancora ai bambini, alle donne, ai portatori di handicap, ai malati terminali e al27,5% della popolazione adulta che soffre di malattie cronico degenerative come il diabete,le cardiopatie e i disturbi gastroenterici.

Ireos sta completando la realizzazione di una rete capillare di servizi a elevata specializzazioneper coprire l’intero territorio nazionale e in funzione ventiquattro’ore su ventiquattro.

Il sistema si articola in terminali periferici e in una centrale di ascolto. In caso di emergenza,basta premere il pulsante di cui è dotato il telecomando per inviare, a mezzo onde radio ed entroil raggio dell’abitazione, un segnale all’apparato ricetrasmettitore.

Il segnale, attraverso la rete telefonica, raggiunge un ricevitore digitale o decoder della cen-trale operativa, attiva, come abbiamo detto, ventiquattr’ore su ventiquattro. Il decodificatore at-traverso il codice individua l’utente, gli segnala che la chiamata è stata ricevuta e visualizza sulmonitor di un computer la sua scheda personale che contiene dati anagrafici, residenza, patologie dicui soffre, il numero telefonico o quello di un parente o di un vicino e quello del medico di base.

Subito dopo, il centro stesso si mette in contatto con l’utente per conoscere il motivo dellachiamata e assumere le iniziative del caso.

Se, poi, l’utente non può rispondere al telefono perché ne é impedito o ne è sprovvisto, l’ope-ratore del centro potrà verificare ciò che può essere accaduto. Dopo di che sarà attivata l’unitàd’intervento necessaria. Questo insieme di attività va sotto il nome di telesoccorso e non è superfluosottolineare la sua importanza dal momento che l’esperienza ha dimostrato, all’estero ma anche inItalia, che la possibilità di intervenire per tempo è spesso decisiva per salvare una vita umana.

Non meno importanti sono, però, anche le attività di telecontrollo che Ireos intende sviluppa-re, e cioé la possibilità di effettuare, a regolari intervalli di tempo, telefonate per monitorare lostato di salute di un utente a rischio, ma anche per fornire assistenza psicologica.

Una terza area d’intervento di Ireos, infine, è costituito dal servizio di telecardiologia,che consente allo stesso paziente, munito di una ricetrasmittente, di rilevare segnali elet-trocardiografici e di trasmetterli a una centrale di ricezione presidiata da medici e cardiologi,dove avviene la contemporanea visualizzazione sul monitor dei segnali trasmessi e la rela-tiva traccia su carta millimetrata.

Inoltre, il collegamento ad Internet degli elaboratori dei centri ospedalieri consente di riceve-re/inviare in breve tempo ogni sorta di informazione.

In Italia un’organizzazione del genere è presente all’Istituto Ortopedico Gaetano Pini di Milano.È opportuno ancora evidenziare che la nuova “home page” Internet del noto istituto milanese

non si limita a presentare la realtà ospedaliera, funziona anche come punto di incontro con ilcittadino e con le altre strutture mediche, gli enti di ricerca e le associazioni del settore, speri-mentando per la prima volta in Italia un modello di ospedale “telematico” che negli Stati Uniti ègià molto diffuso, sull’esempio del “Virtual hospital” dell’Università dello Iowa.

È stato messo a punto, infatti, un sistema di prenotazione online per le visite specialistiche egli esami di laboratorio, che favorisce una modulistica completa da compilare e inviare diretta-mente all’istituto attraverso la rete.

Scegliendo invece il servizio “Appelli medici urgenti” è possibile vedere pubblicate (in unapagina apposita) richiesta d’aiuto e di ricovero urgente che non trovano altrimenti risposta.

Il server del Pini è stato configurato non solo per aiutare i potenziali fruitori dei serviziospedalieri, ma anche per moltiplicare le possibilità di incontro e la condivisione delleesperienze nel mondo medico scientifico. In Italia diverse realtà accademiche, centri diricerca e associazione dedicate allo studio di malattie specifiche sono già visibili da moltianni con propri indirizzi su Internet.

Per aumentare questa visibilità, il server dell’istituto milanese propone un “teleporto medi-co” che riporta, elencati, tutti i server sanitari italiani, europei ed extraeuropei, in modo che chi èinteressato possa collegarsi velocemente da un’unica piattaforma comune.

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Un altro grande passo in avanti nel settore medico si compirà con l’uso diffuso delle carte amicrochip contenenti i dati completi inerenti la situazione sanitaria personale da utilizzare peresami amnesici, consulti o comparizioni specialistiche anche in tempo reale.

In campo farmaceutico il computer può rendere più tempestivi ed efficaci i collegamenti frala farmacia, il grossista e le associazioni di categoria e può essere un ulteriore elemento di coe-sione tra cittadino, ASL e farmacia consentendo la strutturazione di una gamma di servizi in reteper la prenotazione ed il dialogo utente/pubblica amministrazione.

Il computer, ancora, come tramite tra farmacia e Ministero della Sanità può essere utileper la raccolta, classificazione e analisi di numerose informazioni e dati sulla salute pubbli-ca (esempi: rilevamenti di morbilità, analisi epidemiologiche) nonché sulla spesa sanitaria(indagini di post-marketing).

La Federazione Nazionale Unitaria dei Titolari di Farmacia (Federfarma) in collaborazionecon Bayer S.p.A. ha varato una rete telematica dedicata alle farmacie, denominata farmanet, cheha iniziato la fase test il 1° ottobre scorso, sarà resa disponibile dal 1° giugno prossimo e permet-terà alle farmacie collegate di usufruire di una serie di nuovi servizi, tra i quali la ricezione degliaggiornamenti della Banca Dati Federfarma, Posta Elettronica, banche dati informative di utilitàper il farmacista, quali Leggi e Decreti, schede tecniche di farmaci, circolari Federfarma su di-sposizioni normative, indirizzi utili di strutture pubbliche e private.

È allo studio l’approntamento di ulteriori archivi volti a fornire informazioni utili all’eserci-zio dell’attività professionale (interazione tra farmaci, schede tecniche dei farmaci).

Infine, nel campo della prevenzione, le reti cibernetiche consentono il sinergismo di attivitàdei laboratori periferici attraverso il trasferimento in tempo reale delle informazioni.

A tale scopo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel quadro di controllo della diffusionedelle infezioni e del rilevamento della comparsa di ceppi farmacoresistenti, ha affidato ad unnuovo software, denominato whonet (che consente di trasferire in tempo reale informazioni tra isuoi laboratori e permette a gruppi di utenti collaborativi in dieci nazioni di anlizzare i datimemorizzati) il compito di selezionare il tipo di analisi da praticare, di individuare le speciebatteriche e gli agenti antimicrobici, di prevedere la comparsa di ceppi resistenti aiutando così acontrollare l’infezione.

Per quanto riguarda, poi l’istruzione, c’è da considerare che computer e modem permettonodi accedere anche ai corsi interattivi.

La scuola telematica è già realtà in molti Paesi. Negli USA si prevede che nei prossimi dueanni circa 30mila scuole saranno collegate in rete interattiva: chi sarà malato non perderà lelezioni ed i genitori si potranno incontrare in video con gli insegnanti. Dall’ottobre 1995, inoltre,è possibile in USA frequentare gratuitamente la Cyberschool, così è stato ribattezzato il nuovoprogramma didattico, il primo che interesserà una scuola statale e sarà riconoscuito a tutti glieffetti dal sistema scolastico statunitense. Gli aspiranti cyberstudenti potranno iscriversi via po-sta elettronica dopo aver scorso - sempre in video - i programmi dei corsi e i curriculum deirispettivi insegnanti. Cominciano anche a fiorire su Internet gli istituti privati che propongonoistruzione a pagamento e i “siti” dedicati alla didattica e all’aggiornamento dei docenti.

Come si svolgeranno le lezioni? Ci saranno, naturalmente, testi da studiare e compiti daconsegnare. Alcuni corsi somiglieranno all’insegnamento a distanza tradizionale, solo che gliallievi e gli insegnanti comunicheranno esclusivamente via computer. Altri corsi prevedono inve-ce un’interazione maggiore, le lezioni di sociologia, per esempio sull’impatto del baseball comesport nazionale sulla società Usa saranno multimediali: il docente userà infatti materiale filmato.

Nel seminario di storia, gli allievi si leggeranno e commenteranno l’un l’altro in diretta attra-verso la posta elettronica le “tesine” svolte.

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Nel 2005 il 30% della formazione e dell’educazione sarà erogata attraverso sistemi di appren-dimento flessibile e a distanza (Flexibile and distance learning-Fdl) mentre un altro 30% saràbasato su metodologie formative miste che integrano Fdl con la formazione tradizionale. È que-sta l’opinione di un panel di esperti consultati dall’Osservatorio del mercato europeo del Fdl, cheha operato in 11 Paesi dell’Unione europea (Ue) tra il ’92 e il ’94.

Sebbene già esistano pacchetti e soluzioni concepiti per un mercato europeo della tele-formazione, sono ancora molto limitati sia nella gamma che nel numero e sono destinatiun’utenza molto qualificata.

In Italia sarebbe prematuro parlare di un mercato della teleformazione, sebbene non manchinoiniziative interessanti sia da parte della Pubblica amministrazione che da parte di strutture private.

Nel nostro Paese ci sono circa 150mila computer installati nelle scuole, di cui 40mila soltanto inquelle dell’obbligo e 110 nelle scuole superiori, con un rapporto di una macchina ogni 53 studenti4.

Inoltre, la Finsiel ha elaborato un progetto per le scuole romane che consentirà il collegamen-to con altre banche dati e di fornire agli studenti oltre ad una serie di servizi essenziali, come adesempio il rilascio di certificazioni, anche ricerche bibliografiche.

Tutto il mondo della didattica, poi, è percorso dalla nuova febbre della interattività.A comin-ciare dalle scuole elementari. L’Istituto di matematica applicata di Genova ha realizzato peresempio l’Arilab (laboratorio di aritmentica): un programma che stimola i bambini a risolverepiccoli problemi aritmetici. È molto di più di un abaco elettronico. È un sistema di comunicazio-ne tra allievo e insegnate, mediato da metafore e da esempi.

Per risolvere un problema aritmetico il bambino può visualizzarlo con oggetti, per esempiomonete o soldatini, oppure può fare confronti con problemi simili risolti da altri suoi compagni,raccolti nella memoria elettronica.

Per i bambini più piccoli è stato anche inventato, per merito della casa editrice RandomHouse, un nuovo genere, quello delle favole interattive. Sono costituite da una serie di immagini,che vengono animate dal bambino cliccando su un personaggio o un oggetto. Per un bambino ècome avere in mano una bacchetta magica: tocca un personaggio e lo vede saltare, cantare ocompiere qualche buffa azione.

Sono già disponibilianche molti titoli per imparare a disegnare, a leggere e a contare, comePlanetary Taxi (edito dalla Voyager) o Peter Pan (edito dalla Electronics Art), con le avventuredel piccolo eroe da colorare sul computer, diventati in pochi mesi due bestseller interattivi.WinScribo, un software per imparare a scrivere aiuta questa tecnica didattica: nel computer restamemorizzato l’intero percorso che il bambino compie liberamente, quindi l’intervento dell’inse-gnante può basarsi sulle verifiche a posteriori dei risultati raggiunti.

Più guidato è invece l’esperimento, condotto con bambini romani di prima elementare, su unprogramma che insegna a leggere e a scrivere, ideato da Paolo Renzi. Aiutato da immagini sulloschermo e dai suoni registrati da uno speaker, il bambino deve scoprire per esempio la differenzatra parole che si assomigliano se ascoltate, ma differiscono nella scrittura e nel significato: comelacca, l’acca o l’arca, oppure deve completare delle parole, mettendo le lettere con il mouse neglispazi vuoti: se sono giuste, sentirà il computer suonare e pronunciare la parola completa.

Per esempio, una ragazzina che volesse capire di più del sistema solare potrebbe utilizzare unprogramma per selezionare qualunque pianeta. Potrebbe guardare le foto, ascoltare il racconto,esaminare diagrammi, leggere schede dettagliate. Se c’è qualcosa che non sa, per esempio ladifferenza tra un pianeta e una luna, potrebbe andare a cercare la spiegazione sul computer.

Perché un sistema simile possa funzionare, deve essere disponibile quasi istantaneamenteuna grande quantità di informazioni. Questo oggi è possibile immagazzinando i dati sui cd-rom,che sono identici ai compact disc ma possono contenere anche testi, disegni e immagini. Nel girodi pochi anni, però, gran parte dell’informazione multimediale sarà reperibile su network ad altavelocità collegati a tutte le scuole e le aziende, oltre che a un numero elevato di abitazioni private.

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Il progetto educativo più ambizioso è il Global Change: un atlante interattivo, costantementeaggiornato, dedicato alla comprensione dei problemi globali del pianeta Terra. Una sorta di os-servatorio permanente su temi come ambiente e inquinamento, modifiche del clima, i flussimigratori, l’impatto delle guerre, i cambiamenti indotti dalle tecnologie. In via di realizzazioneattraverso il World media network della Apple, con l’aiuto del Club d’investissement mediadell’Unione Europea, si avvarrà del contributo costante di 30 quotidiani di tutto il mondo colle-gati da una rete telemetica. Ogni mese un gruppo di esperti selezionerà 500 notizie, altrettantefotografie e 25 filmati, da memorizzare su cd-rom. Sarà la prima collezione multimediale einterattiva distribuita in contemporanea in tutti i paesi d’Europa. Testimonianza di un nuovomodo di informare e di educare.

Per quanto riguarda l’Università e la Ricerca c’è da dire che anche queste corrono su Internet omeglio, su quella che è l’infrastruttura telematica nazionale creata ad hoc per il collegamento delleuniversità e degli altri enti scientifici interessati: la rete Garr (sigla che sta per Gruppo di armonizzazionedelle reti di ricerca) promossa e in parte finalizzata dal ministero dell’Università. Nacque negli anni’80, base di un progetto di cooperazione tra sei istituzione scientifiche: Cnr, Enea e Infn (Istitutonazionale di fisica nucleare) e tre consorzi interuniversitari Cineca, Cilea e Csata.

La rete attuale è dotata di una dorsale nazionale (in inglese “backbone”, letteralmente “spinadorsale”), cioé di una serie di linee per trasmissione di dati, che sono di proprietà della Telecom.

La velocità di trasmissione della dorsale della rete Garr è attualmente di due megabit al se-condo; ciò significa che si potrebbero trasmettere, a esempio da Roma a Milano, più di centopagine in un solo secondo.

Localmente la Garr è articolata in poli cittadini, di cui fanno parte l’università e i centri di ricerca.Attualmente il circuito collega quasi tutte le 65 università italiane, gli enti pubblici di ricerca

scientifica e altre istituzioni scientifiche italiane di grande importanza. La Telecom Italia ha ilmonopolio dei cavi telefonici che, quindi, vengono utilizzati anche per la rete Garr: le linee sononoleggiate permanentemente a costo fisso indipendentemente dal volume di traffico.

La rete nazionale della ricerca ha collegamenti internazionali con Europanet, con il Cern(Ginevra), con gli Stati Uniti e con la Russia.

La rete Garr negli atenei italiani, attraverso la rete nazionale della ricerca consente di avereaccesso al mega computer di un grande centro di calcolo, italiano o straniero, come a esempio ilCineca di Casalecchio di Reno, alla periferia di Bologna.

Ulteriore modalità concreta e corrente di utilizzazione della rete Garr è la trasmissione direlazioni scientifiche, tabelle con dati statistici e così via tramite la cosiddetta posta elettronica;anche le biblioteche universitarie sono collegate al circuito nazionale in modo da aver accesso alServizio bibliotecario nazionale.

Per quanto riguarda il commercio, l’evoluzione di Internet ha aperto un mercato che fino adappena due anni fa solo pochi riuscivano ad immaginare. Ciò promette di rivoluzionare il modoin cui si fa “business” e si consuma; si considera infatti la “spesa virtuale” programmata daiconsumatori senza allontanarsi dalle mura domestiche e senza vincoli d’orario. In Internet nonesistono negozi veri e propri, non ci sono vestiti da provare, tessuti da toccare, ma è un universovirtuale dove le immagini sono nitide, e la riproduzione dello scaffale di un supermercato, conla sua fila di prodotti ben esposta, è identica all’originale che vedremmo con i nostri occhi seuscissimo da casa.

Per un’azienda o un istituto pronto ad aprire una “home page” su Internet il costo della ope-razione è sempre più basso. Nei casi più semplici basta un software e un programmatore. Quandoc’è invece bisogno di un consulente esterno la spesa va da poche migliaia di dollari, fino a 60-70mila dollari per i progetti più ambiziosi e complessi. L’uso commerciale di Internet è unarapida espansione soprattutto negli Stati Uniti.

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Il commercio su scala globale sarà presto a portata di mano anche per le piccole e medieimprese: basterà avere un personal computer con un software Microsoft e un abbonamento con larete telematica Ibex, servizio on-line promosso dalle più grandi imprese americane e dalla Came-ra di Commercio degli Stati Uniti e che sarà pienamente operativo in Nord-America e in Messicodal prossimo dicembre e dalla fine del 1996 nel resto del mondo, Europa compresa: in Italia Ibexsarà introdotto tra le piccole e medie imprese dal Cerved, il servizio informativo del sistema delleCamere di commercio. Ibex, acronimo di International Business Exchange, è un nuovo servizionel campo del commercio elettronico e uno dei primi che si rivolge su scala globale esclusiva-mente alle piccole e medie imprese che non possono permettersi di sostenere i costi di filialiall’estero e, secondo i promotori, il network avrà 1,5milioni di imprese-utenti entro il 2000.

Compito del Cerved sarà quello di creare un mercato italiano di scambi internazionali telematicifavorendo l’inserimento nel servizio delle imprese italiane e dei loro prodotti.

Mettendo il proprio catalogo su Ibex per un costo di abbonamento di 250 dollari sarà possibi-le trovare un partner nelle zone più remote. Ed entro i prossimi 15 anni l’home shopping è inpredicato di conquistare almeno il 20% del mercato del largo consumo.

Per quanto riguarda, poi, i giochi, oltre ai videogames, stanno arrivando in quantità cospicuei cartoon multimediali ed i giochi di realtà virtuale anche con possibilità di telepresenza in rete.

Per quanto concerne, inoltre, il turismo, c’è da considerare che oggi anche la vacanzaviaggia in Internet.

L’inizio del turismo telematico è stato dato da Hello America, una società californiana già specia-lizzata nella vendita di “pacchetti” via telefono; adesso viene offerta la possibilità di collegarsi in reteper utilizzare tutte le proposte di viaggi negli Stati Uniti dove lo “shopping telematico” è già diffuso.

Anche il turista italiano può, quindi, sfogliare il catalogo confrontando proposte, prezzi ag-giornati e disponibilità di posti; dunque niente code nelle agenzie di viaggio, ma soprattutto unavisione delle offerte (tariffe comprese) sempre aggiornata. Ovviamente l’accesso è consentitosolo attraverso il collegamento Internet.

Facili anche le procedure d’acquisto: una volta compilata la scheda d’iscrizione, bisognaconfermare l’importo da pagare con il proprio numero della carta di credito di Internet e lanciareil messaggio di adesione. Dopo pochi giorni l’utente riceverà a casa tutti i documenti con uncorriere aereo. Nel dettaglio il regolamento prevede quattro fasi.

Prenotazione. Devono essere fatte o telefonicamente o via posta e fax fornendo tutti gli ele-menti necessari. Viene quindi confermata la disponibilità del programma per un periodo di diecigiorni a partire dal primo giorno dopo la prenotazione.

Acconto. Entro questo periodo di dieci giorni, l’utente dovrà far pervenire l’acconto del 50%dell’intera quota e di eventuali servizi aggiuntivi; se l’acconto non arriverà entro questo terminela prenotazione sarà cancellata. Sarà, quindi, inviata una conferma scritta e il foglio notizie. Nelcaso l’acconto arrivi a meno di 30 giorni dalla partenza viene applicata una maggiorazione dellatariffa di 100 dollari per persona.

Pagamenti e valuta. I prezzi dei viaggi sono espressi in dollari. Ogni somma deve essereinviata per raccomandata semplice e attraverso assegno circolare intestato a Hello America inc. -816 State Street - Ste. 402 - P.O. Box 21207 - Santa Barbara, CA 93121-1207.

Saldo. Deve essere rimesso entro 60 giorni; in caso contrario la prenotazione viene cancellatae sarà trattenuta una quota del 30% sul prezzo del viaggio a titolo di penale.

Servizi molto efficaci sono anche quelli offerti da Venere, società presente con una banca datie con servizi dedicati al settore turistico italiano su Internet.

Il primo servizio è costituito da una guida turistica contenente nome e indirizzo di tutti glialberghi italiani, dotato di un sistema di ricerca computerizzato: le varie pagine Internet visualiz-zano carte geografiche delle regioni italiane e delle principali città, facilitando l’individuazione

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dell’albergo sul territorio, che avviene tramite ricerca automatica per categoria e prezzo; vengo-no fornite anche notizie aggiuntive sulla zona, riguardanti i musei e i monumenti presenti, i sistemi ditrasporto e i servizi. Inoltre alle catene alberghiere viene data la possibilità di inserire pagine dedicateche mettono in evidenza la connessione tra vari hotel e i servizi offerti dalla catena.

Il secondo servizio che viene offerto da Venere attraverso “Italy hotel resarvation” è denominato“Prenotazione via Internet”, grazie al quale chi possiede una pagina pubblicitaria su Internet puòrenderla interattiva: in questo modo l’utente, oltre ad accedere alla descrizione del singolo alber-go, può verificarne la disponibilità ed effettuare la prenotazione per via telematica.

Con il servizio Usttin nato principalmente per soddisfare le esigenze di utenti professionali,quali operatori turistici, catene alberghiere, enti di promozione, società di servizi, si può passarein pochi secondi dalla cartina dello Stato alla singola città, entrare nel palazzo desiderato visitan-done le stanze, per poi chiedere informazioni sui relativi servizi turistici o sul calendario deglieventi in programma.

Muovendosi con il mouse nella gamma delle opzioni, l’utente può anche verificare com’èarticolata la rete dei trasporti urbani e interurbani, o conoscere il clima e la temperatura medianella regione a seconda delle stagioni. Le informazioni possono essere accompagnate da fotogra-fie, statistiche e da una colonna sonora.

Se, poi, dalla fantasia si vuole passare alla realtà, basta esplorare i comandi per trovare l’elen-co degli alberghi e riservarne uno, verificare gli orari di apertura di biblioteche e musei, prenota-re una visita guidata o un posto a teatro.

L’Italtel ha realizzato la rete SIGMA, utilizzata dalle Ferrovie dello Stato, da Alitalia, daTirrenia, cui sono allacciate migliaia di agenzie di viaggio ed è affidato il coordinamento globaledi tutto il sistema ricettivo del Paese nonché l’aggiornamento continuo di domanda ed offerta.

Per il turista si sta realizzando la stazione informativa il cui prototipo è ospitato presso l’uffi-cio del turismo greco a Milano, dove si possono consultare le cartografie del capoluogo lombar-do e di Atene. Altre due stazioni, realizzate con il contributo comunitario, sono operative all’ae-roporto di Madrid e nella capitale greca. Il progetto è stato finanziato con 150mila ecu nell’ambi-to del programma Eptis; si tratta di un sistema multimediale: si parte con la memorizzazionedella cartografia e poi si attivano i collegamenti di vari snodi con una serie di banche dati checontengono informazioni testuali o immagini di utilità per il turista.

La stazione fornisce informazioni su misura. Si possono tracciare percorsi secondo le proprieinclinazioni o interessi culturali (un percorso romanico o bizantino, ad esempio) e scegliere daun menù che prevede diverse opzioni: natura e sport; arte e cultura; divertimento; eventi; itinerarituristici; shopping; alberghi; ristoranti e una finestra Sos.

Le informazioni su musei, luoghi storici, opere d’arte e parchi o luoghi panoramici sonoarricchite da immagini e filmati. Sono disponibili anche informazioni di altro tipo, non strettamenteturistiche, che però possono rilevarsi utili per chi interroga la macchina, dai servizi sanitari atrasporti, banche, luoghi di culto.

Per quanto riguarda i trasporti pubblici è possibile, attraverso un sistema di collega-mento diretto tra gli autisti ed un operatore che utilizza un elaboratore centrale, ottenere ilproporzionamento tempestivo delle linee di trasporto pubblico, è possibile definire i per-corsi alternativi nel caso di grossi intasamenti, accelerare o decelerare i tempi di percorrenzadegli automezzzi ed è possibile anche l’integrazione fra il sistema di trasporto pubblico equello del controllo del traffico cittadino per la realizzazione di un servizio rapido ed effi-ciente, servizio a chiamata in tempo reale per piccoli autobus collegati ad una centrale diraccolta e smistamento delle chiamate dell’utenza.

Applicazioni di questo tipo esistono in Italia anche nel trasporto delle merci delle Ferroviedello Stato. Varie regioni, inoltre, sperimentano l’applicazione di reti isofrequenziali di radiocol-legamento per la conoscenza istantanea dei flussi di traffico sul territorio.

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C’è ancora da considerare che l’esigenza di comunicazioni di pubblica utilità, rapide, affidabilie diffuse capillarmente espressa dai ministeri e dagli assessorati regionali, può essere soddisfattada sistemi di radiocollegamenti opportunamente dimensionati cui possono accedere autovetturedi servizio, mezzi mobili di pronto intervento, mezzi aerei, uffici centrali, regionali e locali, puntifissi periferici, centri operativi e stazioni di rilevamento dati.

Il C. N. R., poi, ha in programma il “Progetto Finalizzato Trasporti” nel cui ambito ha defini-to le caratteristiche della nuova rete, dell’utenza e delle risorse disposizioni attraverso due pro-grammi connessi tra loro, rappresentati dal programma “rete” e da quello “utenza”.

Lo stesso C. N. R. ha sperimentato in Val Nure un sistema telefono-computer per il migliora-mento dei trasporti pubblici.

Altri progetti di notevole interesse sono rappresentati dal monitoraggio continuo della navi-gazione e da quello di tutto il sistema trasporti.

Ulteriori applicazioni, infine, riguardano l’automazione dei porti organizzata nel seguentemodo: la nave trasmette informazioni sui dati di arrivo e sulla disposizione del carico al compu-ter centrale che invia l’informazione ai terminali che comandano il movimento delle gru.

Per quanto riguarda l’agricoltura, l’elettronica applicata a questo settore, ovvero l’agronica,è auspicabile nelle aree dove l’attività agricola è particolarmente sviluppata.

Le principali finalità sono rappresentate dall’ottimizzazione di fattori interni all’impresa agrico-la e dall’orientamento dell’operatore agricolo relativamente ai fattori esterni (climatici e di mercato,di prevenzione sanitaria, ecc.).

I livelli di organizzazione sono quello gestionale, commerciale e formativo. Sono disponibilistrumenti e sistemi per l’analisi del clima, del terreno e delle piante; centraline climatiche; segnatoridi gelata, brinata e grandine; centraline microclimatiche per la lotta alle fitopatie; impianti ausiliariper zootecnia; sistemi automatici di irrigazione di alimentazione per allevamenti e sistemi per ilcontrollo della produzione del latte.

Vi è, inoltre, il progetto “agrivideotel” promosso dalla Comunità Economica Europea checonsente uno scambio rapido di informazioni legate alle colture ed al loro mercato. Tra i fornitoridi informazioni sono presenti gli Istituti Sperimentali dell’Agricoltura, Associazioni ed aziendeagricole ed ancora Assessorati regionali.

Nel sistema produttivo e finanziario, poi, l’utenza telematica più rilevante e con la speri-mentazione più spinta è quella bancaria, motivata dalla continua necessità di effettuare transi-zioni in tempi rapidi e con risultati precisi. Attraverso la “monetica”, il trasporto del denaro sista trasformando in trasporto di informazioni sullo stesso, ottenuto mediante reti nazionali pri-vate di trasmissioni dati.

Obiettivo della Banca Centrale di un Paese è quello della standardizzazione e, quindi, dellariduzione dei tempi di trasferimento dei fondi, della conoscenza dell’esito degli assegni e deglieffetti, del miglioramento della efficienza operativa, di una maggiore e migliore informazionealla clientela, di una trasparenza dal lato dei costi e, infine, di una ampia e capace gestionebancaria delle Tesorerie.

Anche le imprese reclamano l’adeguamento dei servizi bancari alle loro modalità di paga-mento. Queste, infatti, chiedono alle banche di passare dal finanziamento di garanzie reali aquello basato su cash-flow (flussi di cassa attesi).

L’introduzione della moneta elettronica comporta un miglioramento del servizio (Bancomat)oltre al risparmio di montagne di carta, sia essa moneta legale che assegni.

Obiettivo dell’home-banking (monetica) è attuare velocemente ed in modo sicuro il trasferimen-to di fondi senza operarne lo spostamento fisico. Le informazioni veicolate riguardano cifre e som-me da addebitare sulla base di carte di riconoscimento per cui l’apparato di lettura deve superare ladiversità delle “tessere” ed essere collegato con il centro di elaborazione per il controllo dell’esattez-za del dato. L’operazione può essere “on-line” (in tempo reale) o “telecolecte” (in tempo differito).

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Le facilitazioni delle imprese o nelle aree-sistema di imprese monoprodotto e nelle professio-ni l’informatica tende all’ottimizzazione dei costi creando il sistema di comunicazione fra i soggettieconomici (Unione Industriali, Associazioni di Categoria, Enti, Istituti di Credito, ecc.) che com-pensa la polverizzazione delle imprese, analizzando dinamicamente i bisogni ed i contenuti dellacomunicazione, i supporti utilizzati ed i relativi costi.

Altri vantaggi per le aziende sono rappresentati dal recupero di efficienza, dal controllo dell’ora-rio, dalla rivelazione delle anamalie, delle possibilità di intervento immediato e dalla riduzionedei tempi diagnosi-guasti.

Nel campo ambientale le tecnologie informatiche, oltre a consentire il telerilevamento e latelemisura necessari per il controllo dell’ambiente naturale (sorveglianza vulcanica, rilevamentoidronivometrico), costituiscono anche ausilio all’azione di protezione civile, sia attraverso lapianificazione per la prevenzione di catastrofi naturali, la protezione di attività industriali, ilcontrollo e la protezione di impianti sia per il pronto intervento in caso di emergenza.

Il telerilevamento, ovvero l’insieme delle conoscenze occorrenti per interpretare e analizzareinformazioni sull’ambiente rilevante a distanza mediante metodologie e tecnologie particolar-mente sofisticate, è divenuto ormai una scienza senza confini. E questo grazie alle capacità deisensori di una nuova generazione e allo sviluppo di software applicativi per piattaforme hardwaresempre più potenti. Lo spettro delle possibili applicazioni si è ampliato a dismisura negli ultimi10-15 anni: dal monitoraggio dell’ambiente atmosferico, marino e terrestre, alla meccanica; dal-la ricerca e soccorso per la protezione civile al controllo dei processi industriali; dallo studio deicomponenti elettrici all’identificazione di un inquinante petrolifero; dal restauro dei monumentialle applicazioni militari.

I sistemi per il telerivelamento si suddividono in passivi e attivi, a seconda che si basino sulrilevamento dell’energia riflessa o emessa da un ambiente qualsiasi oggetto dell’indagine, oppu-re sull’analisi di alterazioni provocate artificialmente alla stessa energia.

Sono sistemi passivi, per fare qualche esempio, quelli fotografici operanti con “film” partico-lari, quelli di tipo televisivo e gli analizzatori a scansioni multispettrali che sono stati sviluppatiper primi. Sono attivi i sistemi basati sull’uso dei raggi laser, del radar e così via.

L’impiego integrato delle due tipologie di sistemi costituisce, in un certo senso, il futuro diquesta scienza. Già oggi, per esempio, è possibile rilevare, da una nave o da un aereo, la presenzae l’estensione di una chiazza petrolifera in mare, anche di notte o in condizioni di scarsa visibili-tà, impiegando un sistema passivo operante nell’infrarosso termico, e misurarne lo spessore inogni punto, nonché idetificare il tipo di inquinante ricorrendo a un sistema attivo come il laser.

Anche i sistemi passivi si stanno evolvendo in diverse direzioni e una di esse è quella che haportato alla nascita degli scanner multispettrali (che operano, cioè in numerose bande dello spet-tro elettromagnetico) e quelli iperspettrali (operanti in diverse decine di bande spettrali), chepresentano il vantaggio di poter estrarre dai dati, rilevati per lo più sotto forma di immagini, unmaggior numero di informazioni.

Le applicazioni future riguardano anche l’integrazione dei dati acquisiti da piattaforme dirilevamento diverse, come per esempio satellite e mezzo aereo. Con riferimento al controllodell’ambiente, si va verso l’uso dei dati da satellite per l’individuazione di aree critiche, su cuiindagare in dettaglio impiegando un aereo. L’Alenia e l’Agenzia spaziale italiana (Asi) stannodando un contributo significativo allo sviluppo di segmenti di veicoli spaziali per applicazioni ditelerilevamento, mentre la Guardia costiera (Capitaneria di porto) ha in dotazione sistemi diteleriferimento per aerei ed elicotteri di recente acquisizione.

Numerosi sono, poi, sul territorio nazionale, gli istituti universitari che svolgono attività diricerca e sperimentazione in questo settore, per le più svariate applicazioni connesse con gliinteressi culturali degli istituti stessi. Particolarmente attiva in questo campo è stata, negli ultimi

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vent’anni, la facoltà di Ingegneria dell’Università di Catania, dove opera il Gruppo di telerile-vamento. Recentemente il pool di ricercatori, guidato dal professor Alberto Geraci, ha messo apunto lo studio di fattibilità di un aereo ultraleggero, sempre per applicazioni di telerilevamentoa basso costo. Presto si passerà alla realizzazione del prototipo con finanziamenti Ue.

L’esperienza e il Know-how dell’Università Catania e la posizione baricentrica della Sicilianel Mediterraneo, sono stati fattori decisivi per la costituzione, in collaborazione con atenei edenti di ricerca di Malta e della Tunisia, di un osservatorio permanente per il moritoraggio del-l’ambiente marino proprio mediante tecniche di telerilevamento.

Inoltre, per il monitoraggio dei vulcani andesitici di regioni remote esistono sistemi automa-tici di allertamento immediato “early warning”. Il servizio geografico degli Stati Uniti, poi, hasperimentato per primo un sistema “warning” che, mediante una stazione basata su un sismogra-fo e un clinometro (che misura le deformazioni del suolo), trasmette i dati attraverso il satelliteEolo. Circa quindici vulcani, dall’Alaska all’America centrale, sono così sorvegliati.

Un sistema multicanale per la trasmissione via satellite Argos di informazioni su temperaturee sismicità è stato sperimentato sull’Etna dal 1987 dall’Università di Hrenoble in collaborazionecon l’Istituto di geologia e geofisica dell’Univeristà di Catania.

Successivamente, l’Università di Grenoble ha messo a punto un sistema più avanzato cheutilizzava i satelliti Argos, che era dislocato a Piton de la Fournaise isola di Reunion), sulle isoleUnter e Matthews e a Soputan (Sulawesi settentrionale) e che registrava segnali sismici, trasmet-tendo quelli delle parti significative al satellite, e da questo alla banca dati di Tolosa.

Questi apparati non sono però in grado di allertare in tempo reale, poiché l’acquisizione e latrasmissione dati dipende dai passaggi dei satelliti. Il passo successivo consisterà, quindi, nel rea-lizzare sistemi “early warning” basati su satelliti geostazionari e, dunque, in grado di ricevere costan-temente il flusso di informazioni provenienti dalla stazione di monitoraggio collocata sul vulcano.

Esempi di nuovi sistemi informativi territoriali sono rappresentati dai Comuni di Biella e diCava dei Tirreni, tesi il primo ad analizzare, anche in termini territoriali, gli aspetti catastali etributari comunali, in particolare quelli dell’Ici, in coerenza con obiettivi di completezza e cor-rettezza informativa ed equità di politica impositiva locale; il secondo, ampliato anche versoproblematiche inerenti la conoscenza e il monitoraggio della rete acquedottistica e la pianifica-zione comprensioriale.

Ancora altri esempi sono offerti dal Comune di Molfetta, in cui strumenti di analisi territoria-le sono stati cablati all’interno delle procedure di istruttoria delle pratiche edilizie; dalla Comuni-tà Montana Valtiberina - citata spesso dalla stampa specializzata come esempio innovativo diinformatica territoriale applicata e integrata - strumenti di analisi di riordino fondiario di gestio-ne del piano irriguo, di gestione attualizzata dei piani forestali e delle attività selvicolturali, dianalisi delle opere idraulico-forestali e delle risorse idriche sono stati inseriti in un unico conte-sto, e dalla provincia di Cremona che ha recentemente avviato un progetto di Sistema Informati-vo provinciale , l’informatica territoriale gioca un ruolo fondamentale, in linea con le competen-ze della legge 142/90, e con esigenze più pressanti e strategiche quali l’analisi territoriale Tosap,i catasti ambientali, gli strumenti per la pianificazione territoriale permanente, il catasto strade el’analisi delle attività progettuali e manutentorie della visibilità provinciale.

Infine, vi sono oggi i Gis (Geographical Information system) o Sit (Sistema di informazioneterritoriale), strumenti evoluti costituiti da componenti hardware e applicazioni software chepermettono l’acquisizione e la gestione di dati destinati al controllo e allo sviluppo dell’ambientee del territorio. In modo più specifico i Gis sono sistemi informatizzati in grado di caricare,gestire, analizzare e presentare dati muniti di riferimenti geografici (georeferenziati), che si rive-lano di estrema utilità per la progettazione e lo sviluppo di un piano regolatore, per la gestionedel catasto, per la pianificazione e costruzione di strade, ferrovie e altre vie di comunicazione eper il monitoraggio della crescita urbana.

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Perché sia possibile gestire un progetto per la pianificazione del territorio è necessario poterdisporre di dati relativi ad aree geografiche in formato digitale (gestibile da un calcolatore).Questi dati provengono da fonti diverse: da aerofotogrammetrie via satellite, da cartografia e dalleanalisi di esperti. A tale proposito il ministero delle Finanze ha emesso una circolare, la 2/88, chedisciplina il rilievo di aggiornamenti cartografici catastali e ha predisposto un programma, Pregeo,conforme a queste disposizioni. Così, i software oggi presenti sul mercato possono interfacciarsicon il programma del Catasto e interagirvi con estrema facilità. Questo consente di utilizzaretutti i dati catastali messi a disposizione del ministero.

Inoltre, con i sistemi Gis, vi è la possibilità di gestire immagini vettoriali (memorizzate comeinsiemi di linee) che descrivono, per esempio, la parte progettuale di un lavoro, sovrapposte amappe in formato raster (memorizzate come insiemi di punti pixel).

In questo modo il disegno vettoriale realizzato viene a trovarsi nella stessa scala e con tutte lecaratteristiche geometriche della mappa raster e della cartografia esistente: è così possibile ripro-durre carte tematiche elaborate secondo tutte le specifiche di un eventuale progetto, senza lanecessità di dover inserire dati soltanto provvisori in una cartografia estesa.

Tra i pacchetti Gis vengono inclusi soprattutto quelli per la progettazione stradale e ferrovia-ria, per il controllo e la previsione sulla situazione e sull’assetto idrogeologico del territorio,piuttosto che quello per l’analisi e la verifica della situazione di degrado ambientale che caratte-rizza una determinata area. La nota di maggior rilevanza posseduta da questi strumenti è costitui-ta dalla possibilità di un rapido e costante aggiornamento dei dati che, memorizzati in formadigitale, occupano uno spazio fisico infinitamente ridotto rispetto a carte e tabulati.

Grazie a questi pregi la sviluppo del settore di sistemi Gis interessa una vasta gamma diutenti: a esempio i ministeri cui è demandato il controllo, la salvaguardia e la tutela del territorio;i servizi di protezione civile, che necessitano di conoscenza approfondita e immediata possibilitàdi gestire e trasmettere dati. Interessa soprattutto le Regioni e le Provincie per il monitoraggioambientale, per la pianificazione e gestione delle reti di trasporto; le Comunità montane e leAmministrazioni Comunali, per la pianificazione e gestione dei piani regolatori e delle reti tec-nologiche sul territorio di loro competenza.

Per quanto riguarda poi i beni culturali e l’arte, c’è da sottolineare che in queste aree leprincipali applicazioni sono tese a favorire la sperimentazione e lo sviluppo di servizi telematiciavanzati a supporto della ricerca di base ed applicata, di sistemi di trasmissione dati a bandalarga, di archiviazione sistematica del patrimonio artistico, di catalogazione diagnostica per ilrestauro, di cartografia, di videomusealità nonché il rilancio di intere aree tendendo a garantirescambi continui di informazioni fra tutti gli operatori d’arte sia interni che esterni all’area inte-ressata. Numerose sono, poi, le iniziative di inserimento nella rete Internet di opere fotografiche,ipertestuali o di realtà virtuale.

Finsiel, nel nostro Paese, ha avviato la realizzazione di numerose iniziative, come l’accordocon Kodak e Alinari, per rendere disponibile la collezione fotografica di Alinari su Internet permezzo di catologhi elettronici d’immagine che saranno consultabili anche su Kodak Cd.

È stato, ancora, attivato il primo servizio in rete delle Biblioteche vaticane che consente aglistudiosi di consultare testi preziosi come, ad esempio, i manoscritti di Virgilio. Dopo il G7 aNapoli, inoltre, è stato attivato un ipertesto in rete relativo alla reggia vanvitelliana di Casertafrutto della collaborazione fra il Soprintendente per i beni ambientali, architettonici, artistici estorici di Caserta e Benevento, Gian Marco Jacobitti (che ha redatto i testi) e la Mimesys Srl,società napoletana operante nel settore della multimedialità e uno dei fornitori di accesso a Internetnella provincia di Napoli (che ha sponsorizzato l’intera operazione). Il tutto sotto la supervisionedel Dipartimento di cibernetica del Cnr di Arco Felice.

L’ipertesto , in italiano ed inglese, illustra in maniera dinamica e interattiva il più grandiosopalazzo italiano, la collezione “Terrae motus” raccolta nelle sue sale, il Gala offerto in occasione

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del G7, il parco e, come primizia, una visita alla tombe sannite ritrovate di recente negli scantina-ti della reggia. La versione attuale sarà ampliata in modo da consentire la navigazione secondotre percorsi (storia, architettura, pinacoteca) più strettamente legati alla reggia, e tre (bellezzenaturali, prodotti naturali, manifestazioni) finalizzati a promuovere l’immagine del più ampioterritorio casertano (in particolare Caserta vecchia e la collina di San Leucio).

L’Enel, poi, ha riprodotto virtualmente la Basilica di San Pietro. Con questa tecnica il visitatorepuò accedere e muoversi all’interno di uno spazio espositivo che riproduce quello reale: parten-do dalla piantina dell’edificio, entra direttamente nelle varie sale, rappresentate da pareti com-plete di quadri e porte d’accesso per passare alle sale contigue. Tutte le volte che il visitatoredesidera guardare “da vicino” un quadro può selezionarlo per avere una versione a pieno scher-mo dello stesso. Ulteriori modalità di accesso sono la visita guidata tematica oppure la ricercadiretta per artisti, che rimanda alle schede biografiche di ognuno. Questa tecnica permette, poi, didare vita a forme espositive delle opere d’arte del tutto nuove e inesplorate. Il museo virtualepotrà aggiungere in futuro nuove “stanze” (che non esistono nella realtà) per mostrare i moltiquadri che non hanno mai trovato una collocazione precisa. Saranno inoltre possibili le creazionidi collegamenti con altre gallerie (per allestire mostre telematiche o per riportare più opere dellostesso autore) o con gli archivi che offrono una più ampia bibliografia sugli artisti. Vi è, poi, ilsettore delle opere multimediali su CD-Rom.

Molte delle immagini sono riprodotte attraverso una tecnologia di compressione basata sualgoritmi frattali, che non solo garantisce un’altra risoluzione dell’immagine, ma consente all’uten-te di operare zoom di avvicinamento sui dettagli dei dipinti. Il visitatore virtuale che entra, adesempio, negli Uffizi su Cd-Rom può selezionare le sale scegliendo i filmati dedicati a ciascuna,può percorrerle seguendo facili indicazioni e all’interno di queste selezionare 400 opere appesealle pareti esattemente come sono nella realtà. Una volta scelta l’opera può zoomare sui particolari,accedere alla sua scheda di analisi, alla biografia dell’autore, a un glossario che contiene oltre200 voci dedicate ai termini tecnici, alle scuole pittoriche, ad artisti non presenti agli Uffizi, apersonaggi centrali della storia dell’arte europea che hanno avuto un rapporto con gli artisti e conle opere presenti nella Galleria.

Il fruitore dell’opera può, inoltre, accedere all’Archivio dei confronti che riporta 200 operenon presenti nella Galleria, ma essenziali per la comprensione della carriera di un artista. È benetener presente che quest’opera non intende sostituirsi alla visita reale del museo, al contrario, ladiffusione di questi mezzi multimediali può accrescere il numero delle persone che vorrannopoi vedere il museo di persona.

In Italia sono attive in questo campo, ad esempio, olivetti e utet con Opera Multimedia.De Agostini anche ha realizzato un Cd che guida in una visita virtuale alla città di Pompei

come è oggi e come era al tempo dell’eruzione del Vesuvio. Si percorrono le vie della cittàdissepolta, si entra nelle case imparando come vivevano i romani, si vede la città ricostruitasecondo le ipotesi degli archeologi ammirando gli edifici e le piazze da ogni lato.

Ci sono, infine, da considerare le notevoli applicazioni per la razionalizzazione e l’ottimiz-zazione della gestione dell’archivio, ovvero di quell’insieme di documenti riuniti in modosistematico e conservati in uno o più luoghi definiti, per scopi amministrativi, giuridici, storicie di controllo. Ogni attività di archiviazione, accesso e reperimento dei documenti richiedepersonale, spazi e attrezzature che possono comportare costi significativi. Inoltre, una gestionenon razionale degli archivi determina un cattivo impiego delle risorse impegnate e la diminu-zione dei livelli di produttività degli utenti.

Queste considerazioni hanno spinto le imprese a razionalizzare le procedure di generazione emovimentazione dei documenti, a definire nuovi metodi di conservazione e distruzione dei do-cumenti stessi e a standardizzare le attrezzature e i materiali atti a contenerli.

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Conclusioni

Le nuove realtà stanno entrando, dunque, nella vita attuale ma la nostra cultura, invero, nonsembra aiutare molto il Paese e, soprattutto, i giovani a sviluppare quella qualità che appare oggiindispensabile per muoversi verso il futuro: la flessibilità, cioè l’essere aperti alle cose nuove el’essere capaci di adattarvisi.

L’ambiente in cui viviamo, infatti, è in continua trasformazione con tempi che sono rapidissi-mi. La genetica non permette questo genere di adattamenti possibili invece con la cultura. Conquest’ultima, nel corso di una sola generazione, si può passare dalla preistoria alla micro-elettro-nica poiché i cambiamenti non sono biologici ma mentali.

E la nostra capacità di adattamento dipende solo dall’elasticità intellettuale con cui sappia-mo imparare, capire, creare, cambiare: cioè dalla nostra intelligenza o, come direbbe il paleo-antropologo, dalla nostra flessibilità.

Questo continuo adattamento culturale riguarda oggi non solo i singoli individui ma le im-prese e la stessa collettività: perché comporta a “ogni livello” una perenne verifica delle idee,delle tecniche, degli obiettivi.

Oggi i grandi mutamenti sono quelli indotti soprattutto dalla tecnologia. Va considerato,inoltre, che l’economia moderna può essere definita combinatoria nel senso che, combinandoinsieme in modo intelligente gli elementi in circolazione, si possono creare innovazioni nonsolo tecnologiche, ma organizzative, finanziarie, manageriali che corrispondono sia all’obietti-vo del massimo rendimento col minimo costo sia alle esigenze di un mondo in continua trasfor-mazione. Un mondo che, tra l’altro, richiede un sempre maggiore benessere. In questo senso“flessibilità” è certamente sinonimo di intelligenza; poiché anche il nostro cervello, in pratica,opera in modo analogo per risolvere un problema.

Rimane un’ultima domanda, al termine di questa trattazione, che è quasi doverosa: ma questicambiamenti sempre più rapidi dove ci portano?

Questo sviluppo sempre più tumultuoso, in cui la tecnologia trasforma, accelera, innova,modificando il modo di vivere, il modo di produrre, il modo di lavorare, non potrebbe essere indefinitiva un boomerang e ritorcersi contro l’uomo, cioè contro noi stessi?

Quello che si può fare è prendere atto di questa situazione e, per quanto possibile, governar-la. Il problema, cioè, è quello di tentare di conciliare i vantaggi e gli svantaggi di questo svilup-po tecnologico che ha senza dubbio già migliorato l’alimentazione e il reddito, ha diminuito lamortalità infantile e l’analfabetismo, ha aumentato la durata della vita e l’assistenza medica, haaccorciato gli orari di lavoro e ha creato, ancora, circolazione di idee ed emancipazione ma chepuò anche apportare effetti negativi.

E’ allora possibile riuscire ad avere uno sviluppo equilibrato che permetta all’uomo di averei vantaggi della crescita senza pagarli con un prezzo talora molto alto? Questa è senz’altro unasfida difficile ma la si può affrontare. L’obiettivo deve essere quello di riuscire a comprendere lepotenzialità offerte dallo sviluppo tecnologico e gli usi applicativi possibili considerando chenelle macchine si trova solo ciò che si è precedentemente inserito e che è importante, dunque,inserire algoritmi frutto di problematiche gestionali corrette.

E’ necessario, inoltre, possedere una formazione e una cultura molto diverse da quelle cuispesso siamo abituati, che sono troppo rivolte al passato anziché al futuro e che guardano più

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alle nostre grandi tradizioni letterarie, storiche, artistiche di ieri, che alle sfide tecnologiche,economiche e culturali di ‘oggi’ e di ‘domani’. Accettare le opportunità che la situazione cioffre richiede, pertanto, di compiere alcuni .passi fondamentali sul piano culturale collettivo, ilcui ruolo è centrale.

Il primo è quello di capire ciò che siamo diventati e quello che abbiamo avuto, non per difenderloma per costruire quello che possiamo diventare e possiamo avere ancora. Ma questo significa accet-tare e scommettere sulla ‘idea del rischio’ rispetto alla tradizione protettiva di cui abbiamo goduto.

Il secondo passo, conseguente dal primo, è quello di investire il patrimonio sinora accumu-lato per poter raggiungere nuovi traguardi e innescare un’ulteriore fase del nostro collettivosviluppo. Abbiamo ricchezza collettiva e individuale, abbiamo istruzione, abbiamo società purcon tutti i suoi difetti, abbiamo imprenditorialità che vanno nel loro insieme investite con un‘atto di maturità’. Poiché di questo si tratta, soprattutto in Italia: un Paese che ha goduto di unalunga rincorsa di sviluppo all’insegna dei principi della creatività e della vitalità e che oggi deveaffrontare la sua fase piena di maturità, con le conseguenze che questo comporta anche sulpiano delle decisioni ulteriori da prendere.

Ed ecco allora che il terzo passo ha a che fare con lo sviluppo di tanti e diffusi atti di responsabi-lità individuale e collettiva, che debbono alimentare l’innervatura civile, politica, istituzionale, cultu-rale e ovviamente economica del nostro sviluppo attuale, per poter avere sviluppo futuro.

Rischio, maturità, responsabilità costituiscono i tre ingredienti sul piano politico e sociale,ma anche educativo, che ci sono richiesti dalla nuova frontiera dello sviluppo.

Bisogna uscire dalle analisi con le decisioni, la scelta, l’azione, i progetti. Bisogna creare lanuova “etica del fare” finalizzata allo sviluppo complessivo della collettività nella società deiservizi. Bisogna operare per realizzare le nuove infrastrutture della modernizzazione.

Nella moderna società dei servizi la rete delle connessioni sociali assume ancora maggiorecentralità, sia per la capacità di creare ricchezza dentro la nuova economia industriale sia per lacapacità di rappresentare gli interessi degli associati.

Mentre si discute sull’assetto istituzionale dei poteri, non si può trascurare la necessità diinvestire sulle reti di tessuto civile, sociale ed economico, soprattutto su quelle legate all’istruzionee alla conoscenza. L’apporto, però, delle strutture istituzionali dello Stato non è sufficiente diper sé. Si richiedono, dunque, interventi di promozione e di sollecitazione sulle componentidella società civile.

E’ su questo terreno che si misurerà la capacità di realizzare una nuova fase di sviluppo per ilPaese, garantendo il passaggio della società industriale alla società dei servizi. E’ questa, a mioparere, la responsabilità della classe dirigente che è chiamata a governare il cambiamento.

E’ opportuno, infine, considerare che la conoscenza di quella catena di cause ed effetti, che puòdeterminarsi ex post nel passato, poco serve a predeterminare il futuro, regno degli eventi possibili.

E’ delineabile una dicotomia profonda fra l’analisi storica dei fatti conclusi, fra loro concatenatidal rapporto di causa ed effetto, e le azioni che quei fatti determineranno attualizzandoli dal futuro.Quelle azioni nascono in funzione di specifiche finalità e sono sempre propositive fra causalità delpassato e finalità del futuro che il presente costantemente media costruendo le vicende del mondo.

In una evoluzione magmatica degli eventi attuali, ogni componente strutturale della societàcontemporanea dovrà esser sempre più capace di saldare il dominio del presente con l’appro-priazione del futuro, concependo ed attuando con grande attenzione una strategia duale checonsenta la distinzione fra pianificazione dell’azione, o pianificazione operativa, a breve termi-ne, e pianificazione per il cambiamento strategico, o a lungo termine.

Di fatto, alcune componenti o parti di esse privilegiano il presente mentre altre si lascianotroppo attrarre dal futuro. E’ raro che venga raggiunto uno scambio efficace fra i due tipi diapprocci, che cioè venga raggiunto un adeguato equilibrio fra la gestione delle attività correnti e la

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pianificazione del futuro. E questo perché gestire con strategie duali impone profondi cambiamenti,non soltanto nella pianificazione, ma anche nella struttura organizzativa e nei controlli di gestione.

Sarà necessario che ciascuna componente sviluppi sempre il dominio del presente, la esigen-za di condurre un’azione coordinata e collettiva basata sulla visione di come gestire oggi, indivi-duando le opportunità vincenti e prestando la dovuta attenzione alle diverse attrattive. In questosenso è importante distinguere fra rapporti orizzontali, che definiscono e mettono in evidenza lestrategie interne, e rapporti verticali, necessari a sintonizzarsi con le mutevoli realtà esterne.

In secondo luogo sarà sempre necessaria la programmazione del futuro nel cui scenario l’in-gresso può esser consentito ed anche accelerato soprattutto dal contributo che ciascuno di noideve portare per cambiare una cultura che ancor vede nel cambiamento una minaccia anzichéuna opportunità. E’, infatti, chiaro che le opportunità non si conquistano opponendo ostacoli alcambiamento e difendendo un passato che non abbia futuro; le opportunità si conquistano solo seciascuno, nel proprio ambito di responsabilità, è capace di cogliere correttamente il significato ela portata delle nuove sfide e di affrontare con coraggio i costi e i rischi del cambiamento.

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Note

1 Si può scegliere tra due grandi famiglie di fornitori: quella rivolta alle aziende e quella rivolta ai privati. Iprimi hanno un costo variabile tra le 200mila lire e i 2 milioni al’ anno, a seconda dei servizi richiesti. Isecondi forniscono abbonamenti ai servizi telematici italiani in contatto con Internet a un canone annuovariabile dalle 60 alle 200 mila lire.

2 Ed in parte si sta già attuando, ad esempio: Conferenza Onu sulla donna, Pechino 1995.3 Nicholas Negroponte, Media Lab. di Boston, U.S.A.4 Gli indicatori sulle dotazioni tecniche nelle scuole superiori (indagine a campione) rivelano che:

a) Il numero di studenti per ogni macchina fotocopiatrice è di: 237,25 nei Licei e nei Magistrali; 197,17 nelLiceo artistico; 206,29 negli Istituti professionali; 245,12 negli Istituti tecnici; per una media complessiva di231,52;b) il numero di studenti per ogni computer destinato ad attività didattica è di: 37,95 nei Licei e nei Magistrali;45,58 nel Liceo artistico; 15,12 negli Istituti professionali; 17,4 negli Istituti tecnici; per una media comples-siva di 24,14.Fonte: indagine Censis-Cnel, anno scolastico 1993-94 (i dati si riferiscono ai primi 570 questionari elaboratisui 1600 pervenuti dalle scuole).

5 Giuliano Beretta, direttore commerciale Eutelstat6 Servizi per i quali i telespettatori sono disposti a pagare un supplemento (dati percentuali; fonte: Inteco):

Film senza alcuna pubblicità: Gran Bretagna 39, Italia 57, Francia 70, Germania 49;Ampia possibilità di scelta dei programmi multimediali interattivi: Gran Bretagna 60; Italia 47; Francia 82;Germania 45;Possibilità di decidere l’ora di inizio del programma scelto: Gran Bretagna 28; Italia 25; Francia 69; Germa-nia 30;Possibilità di vedere le anteprime dei film: Gran Bretagna 40; Italia 43; Francia 80; Germania 41.

7 Percentuale di persone “molto interessate” alla Tv interattiva (Vod): Gran Bretagna 19; Italia 101; Francia19; Germania 12; U.S.A. 43;Percentuale di proprietari di videoregistratori che noleggiano almeno un film al mese: GranBretagna 37; Italia 39; Francia 29; Germania 35; U.S.A. 75;Percentuale di telespettatori che programmano il videoregistratore parecchie volte la settimana: Gran Bretagna60; Italia 28; Francia 40; Germania 32; U.S.A. 26.Fonte: Inteco

8 Consumi giornalieri di Tv nel 194, espressi in minuti pro capite, in alcuni Paesi europei (Fonte: Carat-TvMinibook 1994): Gran Bretagna 230,6; Spagna 198,2; Italia 197,3 Germania 193,3; Francia 185,2; Mediaeuropea 185,4.

9 Dati di utilizzo in percentuale di satellite e cavo rispetto alla diffusione degli apparecchi televisivi(Fonte: elaborazioni del Sole-24 Ore su dati Frost and Sullivan, Dataquest, Datamonitor, Alcatel):Satellite1994: Germania 25, Gran Bretagna 20, U.S.A. 10, Francia 8, Olanda 4, Italia 1;1997(previsioni): Gran Bretagna 35,Germania 34,U.S.A. 10, Italia 1O,Francia 9, Olanda 6Cavo1994: Olanda 82, U.S.A. 65, Germania 45, Francia 15, Gran Bretagna 15, Italia 0;1997 (previsioni): Olanda 85, USA 70, Germania 48, Gran Bretagna 30, Francia 23, Italia 8.

10 Mercato del cavo in Europa occidentale dal 1993 al 2003 (Fonte: Cit Research):Famiglie con Tv (in milioni): 155 nel 1993, 161 nel 1995, 166 nel 1997, 175 nel 2001, 179 nel 2003;Famiglie con Tv cavo (in milioni): 32 nel 1993, 38 nel 1995, 43 nel 1997,52 nel 2001, 55 nel 2003;Renetrazione Tv cavo (in % su case con Tv): 21 nel 1993, 23 nel 1995, 26 nel 1997, 30 nel 2001, 31 nel 2003;Penetrazione Pay-Tv (in % su case con Tv): 7 nel 1993, 9 nel 1995, 12 nel 1997,16 nel 2001, 18 nel 2003.

11 Ricerca Inteco.12 Sartori.13 B.Miccio, Consigliere RAI.14 Giulio Carminati, Responsabile Studi e Ricerche RAI.15 Investimenti in informatica delle industrie italiane espressi in miliardi di lire (Fonte Teknibank per Osserva-

torio Smau 1995): 4199 nel 1993,4173 nel 1994 e 4882 nel ’95. Gli investimenti delle aziende fino a 99addetti hanno registrato un incremento dello 1,8% nel 1994 rispetto al 1993 e del 40% nel 1995 rispetto al

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1994. Gli investimenti delle aziende da 100 a 499 addetti hanno registrato un decremento dell’0,8% nel1994/93 ed un incremento dell’1,4% nel 1995/94.Gli investimenti delle aziende con 500 ed oltre addetti hanno registrato una flessione del 3,1% nel 1994/93ed un incremento dell’1,9% nel 1995/94. Complessivamente gli investimenti dei tre comparti hanno regi-strato una flessione del 10,6% nel 1994/93 ed un incremento del 2,7% nel 1995/94.

16 Giovanna Scarpitti, sociologa, Società Italiana Telelavoro.17 Carlo De Benedetti, presidente Olivetti.18 Ettore Pietrabissa, direttore centrali ABI. Nona conferenza di IPACRI su “I nuovi orizzonti nelle relazioni

banche-clienti” (Barcellona, 1995).19 Ricerca dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, illustrata da Fernando Fabiano, responsabile del Servizio

automazione interbancaria dell’ABI, al Convegno su “ L’informatica nelle banche: stato dell’arte e prospet-tive” (Roma, 1995).

20 Fonte: Nomos Ricerca.21 Fonte: Andersen Consulting.22 Andrea Corbella, Vice direttore generale Banca Popolare di Milano.23 Alberto Crippa, Vice direttore generale CARIPLO.24 Fabio Chiusa, Direttore generale IPACRI.25 Anna Maria Llopis, Open Bank.26 Costantino Lauria, dirigente Servizio Antiriciclaggio Ministero del Tesoro - Convegno Assofiduciaria su

aggiornamento delle istruzioni per la lotta al riciclaggio (Roma,1995).27 Carlo Pisanti, funzionario Settore Normativo Ufficio Vigilanza Banca d’Italia.28 Fonte: Commerce dept., Killen and Associates-Business Week.29 Pierfrancesco Gaggi, coordinatore del gruppo di lavoro dell’ABI.30 Tommaso Padoa Schioppa .31 Ettore Pietrabissa, direttore centrale ABI.32 Elserino Piol, Presidente Olivetti-Telemedia.33 Libro mutante, Ipertesto: si comincia il primo breve capitolo, poi si sceglie subito, a un bivio elettronico, se

proseguire all’antica con pagina 2, oppure soffermarsi su una delle parole del testo, schiacciare un tastoquando il cursore del computer la incontra sullo schermo e di li balzare a una pagina collegata, seguendo unastoria nella storia, un sentiero che si biforca cento volte. Per tornare poi alla storia principale, oppure lasciar-la in cambio di altre.

34 Il Sole-24 Ore è attivo anche su Audiotel con informazioni di Borsa e di tipo normativo.35 Fonte: Informatica pubblica.36 Giancarlo Scatassa, dirigente generale Ministero Funzione Pubblica.37 Guido Rey, Presidente A.I.P.A.38 Fonte: Ministero Pubblica Istruzione.39 Fulvio Berghella, vice direttore generale ISTINFORM (Istituto Consulenza Bancaria) e responsabile Security

Net, che collega oltre 300 aziende fornendo servizi per la prevenzione contro il computer crime.40 Dati Security Net.41 Il gruppo di specialisti in materia costituito dall’Associazione italiana per il calcolo automatico (Aica) inten-

de proporsi, per l’appunto, come osservatorio sull’impiego dei sistemi di sicurezza e diventare al tempostesso un punto d’incontro e discussione su questi temi fra utenti, costruttori e ricercatori.

42 Sicurforum Italia-F.T.I.: Giornate di studio “La sicurezza informatica: il progetto intersettoriale A.I.P.A.11,Roma 1995.

43 Vedasi appendice legislativa.44 Giusella Finocchiaro.45 Guido Rey, Presidente A.I.P.A., Convegno Technimedia su “Comportamenti e norme nella società vulnera-

bile” nell’ambito del Forum multimediale “La società dell’informazione” (Libera Università Studi Sociali“Guido Carli” - 1995).

46 Martino Pompilj, dirigente Confindustria.47 Angelo Mancusi, presidente Infocamere.48 Dossier pubblico ANASIN sull’eccesso di privacy.49 Herschel Fink, U.S.A.50 Electronic Frontier Foundation.51 Giuseppe Verrini, presidente Task force antipirateria di BSA Italia.52 Giuseppe Pirillo, presidente Gruppo Informatici Tecnico-Giuridici.53 Mario Monti, Commissario al Mercato Interno U.E.

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54 Esempio: in Italia accordo Telecom (agosto 1995).55 Jacques Santer, Presidente Commissione Europea: relazione di apertura G7 (Bruxelles, 24.2.1995).56 Fonte: Commissione Europea.57 Fabio Cammarano, Amministratore delegato Saritel.58 Fonte: Pat McGovern, presidente e amministratore delegato di Ide, che ha aperto i lavori dell’European It

Forum organizzato nel 1995 a Parigi.59 Fonte: elaborazioni e stime Nomos Ricerca su fonti varie.60 Fonte: Eito, Dataquest, Ide - 60/B. Fonte: Nomos Ricerca-Assinform.61 Fonte: Eito ’95.62 Fonte: Eito 1995.63 Fonte: Dataquest.64 Fonte: Direzione generale Intel, 1995.65 Fonte: Osservatorio Smau.66 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca.67 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca.68 Fonte: Assinform-Nomos Ricerca.69 Fonte: Ide Italia.70 Fonte: Ed. Zander, Amministratore delegato Sun Microsystem (Madrid, 1995).71 Fonte: Eito ’95.72 Fonte: Gartner Group73 Stime Teknibank, società di analisi e consulenza italiana nel settore delle Tlc.74 Fonte: OVUM.75 Fonte: Associazione Italiana Internet Providers.76 Elaborata da Charles Sanders Peirce.77 Paolo Parrini - “Conoscenza e realtà. Saggio di filosofia positiva” - Laterza, Bari 1995 .78 ABS. e/o Rif. “Evangelium Vitae” 21+24, Enciclica S. S. Giovanni Paolo II (1995).79 ABS e/o Rif. “Criteri di collaborazione ecumenica ed interreligiosa nel campo delle comunicazioni sociali”,

15+17, 21+23 Pontificio Consiglio delle Comunicazioni sociali (1989).80 ABS e/o Rif. “Le università cattoliche” 5,7,17,18, Costituzione apostolica S.S.Giovanni Paolo II (1990).

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