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Numero Verde: 800325051 E-mail: [email protected]
OSSERVATORIO AMBIENTE E LEGALITA’
RAPPORTO ANNUALE 2005-6
Numero Verde: 800325051 E-mail: [email protected]
1.INTRODUZIONE
- OSSERVATORIO AMBIENTE E LEGALITA’ 2.ANALISI E MONITORAGGIO
- NUMERO VERDE - MONITORAGGIO GUARDIE AMBIENTALI - SANZIONI FORZE ORDINE - SCARICHI FOGNARI
3.PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE - PROGETTO RACCOLTA OLI DOMESTICI -CAMPI DI VOLONTARIATO 2005 ALLEGATI -SCHEDE LAVORO SPAZZAMARE -RASSEGNA STAMPA
1. INTRODUZIONE
1.1 L’osservatorio Ambiente e Legalità dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella
L’Osservatorio Ambiente e legalità dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella
rappresenta il primo caso nel panorama nazionale di struttura interamente dedicata alle
problematiche ambientali dell’ecosistema marino. E’ stato istituito dal Consorzio di Gestione
dell’Area marina protetta di Punta Campanella nel 2001, ed è stato affidato in gestione a
Legambiente.
L’Osservatorio si caratterizza quale strumento a servizio del territorio attraverso il quale
migliorare le azioni di sensibilizzazione, di monitoraggio e di prevenzione dei fenomeni d’illegalità
ambientale. Si inserisce all’interno di una rete già esistente di omologhe strutture operanti nella
Regione Basilicata e nella Provincia di Salerno. L’Osservatorio si propone di conseguire le seguenti
finalità: diffondere la cultura della legalità e del rispetto dell’ambiente, contribuire alle attività di
prevenzione e contrasto dei fenomeni di illegalità ambientale, valorizzare e promuovere uno dei
tratti di costa italiana più belli e rigogliosi dal punto di vista naturalistico.
Le attività dell’Osservatorio Ambiente e Legalità si articolano in tre tipi di interventi:
- analisi e monitoraggio delle diverse forme d’illegalità nell’ambiente marino e costiero come la
pesca di frodo, gli scarichi fognari illegali, l’inquinamento marino, l’abusivismo edilizio sul
demanio, le discariche e le cave abusive. L’Osservatorio, per la raccolta di segnalazioni, si
avvale anche di un numero verde 800-325051;
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- informazione e sensibilizzazione sulle tematiche ambientali attraverso incontri pubblici,
convegni e materiali divulgativi;
- collaborazione e consulenza normativa agli enti locali e ai cittadini.
Ogni anno l’Osservatorio redige un rapporto annuale nel quale sono raccolti tutti i dati del
monitoraggio, i materiali divulgativi prodotti e le manifestazioni pubbliche organizzate dalla
struttura.
L’esperienza conclusasi nei primi quattro anni di lavoro dell’Osservatorio ha dato ottimi risultati
sotto il profilo dei coinvolgimento dei cittadini e dei bagnanti nelle diverse attività messe in campo
dall’Osservatorio. Due sono i dati che si rilevano con immediatezza: l’attenzione del cittadino alle
questioni d’interesse ambientale e la fondatezza delle segnalazioni riscontrate, tutte corrispondenti a
fatti veri.
Inoltre in questi primi quattro anni di attività l’Osservatorio ha raggiunto diversi risultati positivi,
primo tra tutti la risoluzione dell’annoso problema riguardante il depuratore di Torca che finalmente
quest’estate è stato potenziato, grazie al progetto del Commissariato di Governo per le acque. Altro
risultato importante è stato l’insediamento di un comitato consultivo con le Forze dell’Ordine e le
istituzioni locali per combattere fenomeni di illegalità nell’Area marina. In particolare l’attenzione
dei componenti la struttura si è rivolta al fenomeno del prelievo illegale di datteri di mare che tanti
danni ha causato in questi anni alle coste della penisola sorrentina e della costiera amalfitana. Dopo
diversi incontri con le Forze dell’ordine, in particolare le Capitanerie di Porto di Castellammare di
Stabia, di Sorrento, di Massa Lubrense e di Positano e la Guardia di Finanza di Massa Lubrense e
Positano, oltre che i Carabinieri di Sorrento, la lotta contro i predatori delle coste è diventata anno
dopo anno più efficace, con il risultato che il fenomeno del prelievo illegale del mollusco è
diminuito di oltre il 70%. Anche se bisogna, purtroppo, registrare che negli ultimi tempi c’è stato un
incremento della presenza dei pirati dei fondali, tra l’altro subito contrastato, a seguito di
segnalazioni e di incontri organizzati dall’Osservatorio. E se nel 2005 si era registrato un
incremento dell’attività illegale dei datterari, nel 2006 la situazione è tornata alla normalità facendo
registrare poche segnalazioni.
- Per quanto riguarda il numero verde 800325051 in questi quattro anni sono giunte circa
250 telefonate per segnalare illegalità o chiedere informazioni. Grazie ad alcune
segnalazioni è stato possibile individuare le priorità su cui insistere, come l’ancoraggio in
zona vietata (in particolare Ieranto, quasi del tutto liberata dalle imbarcazioni, e Li Galli,
dove bisogna ancora insistere) e il problema degli scarichi fognari, che dopo diversi
incontri organizzati dall’Osservatorio è stato in parte risolto. In particolare le segnalazioni
riguardanti scarichi a mare hanno riguardato l’impianto di Torca che ora è stato
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potenziato e ristrutturato. Altro aspetto importante è stata l’ideazione da parte
dell’Osservatorio, di una campagna di sensibilizzazione per evitare lo sversamento di olii
esausti negli impianti di depurazione. La campagna partirà nei prossimi mesi e sarà
coordinata dall’Osservatorio.
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2. ANALISI E MONITORAGGIO
2.1 Numero Verde
Nel corso dei mesi estivi 2006 (da giugno a settembre) sono giunte al numero verde
dell’Osservatorio ambiente e legalità di Punta Campanella 42 telefonate. Due in meno rispetto alla
scorso anno. Delle 42 segnalazioni ben 25, più del 50%, sono pervenute ad agosto, 10 (24%) a
luglio, 4 (9,5%) a giugno, e 3 (7%) a settembre.
Bisogna subito sottolineare un’inversione di tendenza rispetto all’estate precedente: aumentano le
segnalazioni riguardanti il transito e l’ancoraggio in zona vietata. Un dato che può essere spiegato
soltanto con l’assenza di monitoraggio da parte dei natanti dell’Area marina Protetta che nei mesi
estivi sono stati impegnati soprattutto per operazioni di pulizia insieme allo Spazzamare. Senza una
presenza e un monitoraggio costante aumentano di conseguenza le infrazioni dei diportisti. Dato
confermato anche dal notevole incremento delle sanzioni della Capitaneria di Porto (paragrafo 2.3)
E così si è passati dalle 6 segnalazioni per transito vietato del 2005 alle 19 del 2006. Un incremento
significativo. Il 45% delle segnalazioni, rispetto al 13% della scorsa estate, hanno riguardato il
transito in zona A o B. In particolare 6 segnalazioni per transito vietato hanno riguardato la zona A
di Vetara (versante salernitano dell’Area Marina protetta) e 4 la zona A del Vervece (versante
partenopeo). Anche per quanto riguarda l’ancoraggio in zona vietata si è registrato un incremento
rispetto al 2005, pur se di dimensioni più ridotte rispetto al transito. Si è passati dalle 10
segnalazioni del 2005 alle 13 del 2006, il 9% in più. Di queste ben 6 hanno interessato la zona B dei
“Galli” che resta una zona “franca” per molti diportisti nonostante il divieto di ancoraggio presente
ormai da diversi anni. Meno difficile la situazione nell’altra zona B di particolare pregio dell’AMP,
la Baia di Ieranto, dove il divieto è stato percepito con maggiore convinzione dai diportisti: soltanto
3 le segnalazioni riguardanti l’ancoraggio all’interno della Baia, la metà rispetto ai Galli.
In diminuzione le segnalazioni per pesca di frodo, 7 (il 17%) rispetto alle 12 del 2005. Infine, 3
(7%) segnalazioni hanno riguardato la presenza di sub non autorizzati all’interno dell’AMP. Da
sottolineare come per la prima volta quest’estate non siano giunte telefonate per segnalare la
presenza di scarichi fognari, visto il completamento delle opere di potenziamento e ristrutturazione
del depuratore di Torca che da quest’estate non sversa più in mare il suo carico di liquami.
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2.2 Monitoraggio Guardie ambientali
Nel corso degli ultimi mesi del 2005 le Guardie Ambientali di Massa Lubrense hanno svolto, in Convenzione con l’Area Marina Protetta di Punta Campanella, un interessante lavoro di monitoraggio. Le aree di osservazione sono state soprattutto tre:
1- Via IV Novembre/Via Partenope : per l’osservazione della zona A - Vervece
2- Monte S.Costanzo : per l’Osservazione della zona B- Baia di Ieranto
3- Oasi del Monte di Torca . per l’Osservazione della zona A- Vetara.
OTTOBRE 2005
In 63 ore di osservazione nel mese di ottobre le Guardie Ambientali hanno riscontrato 53
infrazioni così suddivise:
27 ( 51%) per transito in zona vietata
17 (32%) per pesca illegale
5 (9%) per ancoraggio in zona vietata
3 (6%) immersioni non autorizzate
1 (2%) velocità sostenuta
Il transito in zona vietata quindi (anche se si tratta di un dato parziale relativo ad ottobre)
si conferma, come per il 2002 e per il 2004 l’infrazione maggiormente rilevata all’interno
dell’Area marina Protetta di Punta Campanella. (segue scheda)
Infrazioni ottobre anno 2005
27
17
31
5 3
TRANSITO PESCA IMMERSIONE VELOCITA' SOSTENUTA ANCORAGGIO NULLA
Ore di osservazione:6 3
Totale Infrazioni:5 3
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NOVEMBRE 2005
Netto decremento di infrazioni a novembre con l’avvicinarsi dell’inverno. In 72 ore di
osservazione infatti ne sono state accertate 26. Transito e pesca le più frequenti. (segue
scheda)
10 (38%) transito vietato
9 (36%) pesca illegale
3 (12%) ancoraggio vietato
2 (11%) immersione non autorizzata
2 (11%) velocità sostenuta
INFRAZIONI NOVEMBRE
10
9223
14
TRANSITO PESCA IMMERSIONE VELOCITA' SOSTENUTA ANCORAGGIO NULLA
Ore di osservazione:7 2
Totale Infrazioni:2 6
DICEMBRE 2005
A dicembre, spesso anche per impossibilità del monitoraggio dovuto alle cattive condizioni
del tempo e del mare, in 72 ore di osservazione sono state rilevate soltanto 2 infrazioni
legate al transito in zona vietata (una al Vervece e l’altra a Vetara). Un dato quindi poco
significativo. (segue scheda)
INFRAZIONI DICEMBRE
2 000
13
8
TRANSITO PESCA IMMERSIONE VELOCITA' SOSTENUTA Nulla per cattive condizioni meteo. NULLA
Ore di osservazione:7 2
Totale Infrazioni:2
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TOTALE MONITORAGGIO Guardie ambientali
In totale, da ottobre 2005 a dicembre 2005, le Guardie ambientali di Massa Lubrense
hanno svolto 207 ore di monitoraggio delle tre zone più importanti dell’Area marina
Protetta di Punta Campanella (Vetara e Vervece zona A, Ieranto e Li Galli zona B).
Hanno rilevato nei tre mesi di controllo dell’area 81 infrazioni. Anche se il dato è parziale,
perché prende in considerazione soltanto tre mesi (per di più autunnali), si conferma,
come per gli anni precedenti, che l’infrazione maggiormente segnalato è quella legata al
transito in zona vietata. 39 i transiti in zona A o B, il 48% del totale delle irregolarità
registrate. A seguire non c’è, come di solito l’ancoraggio, ma la pesca vietata, con 26
segnalazioni, il 32% del totale. Un dato facilmente spiegabile se si considera che in
autunno, per il clima e le condizioni del mare, i diportisti sono decisamente di meno
mentre invece aumenta la presenza di pescatori. Soltanto 8 (10%), infatti, le infrazioni
legate all’ancoraggio in zona vietata. A seguire, l’immersione senza autorizzazione (5, il
6% del totale) e l’infrazione legata alla velocità sostenuta ( 3, il 4% del totale).
Analizzando i dati zona per zona, si deve sottolineare come il maggior numero di
irregolarità si sia registrato nelle zone di Vetara e dei Galli ( versante salernitano
dell’Area marina Protetta di Punta Campanella). In queste zone ben 18 infrazioni legate
all’ancoraggio e 13 alla pesca.
D’altro canto si sottolinea invece come la zona meno colpita sia la Baia di Ieranto : 9
infrazioni legate all’ancoraggio e 6 alla pesca. (segue la scheda).
RILEVAZIONI PERIODO OTTOBRE - DICEMBRE 2005
39
26538
25
13
TRANSITO PESCA IMMERSIONE VELOCITA' SOSTENUTA ANCORAGGIO NULLA Nulla per cattive condizioni meteo
Ore di osservazione:2 0 7
Totale Infrazioni:7 9
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2.3 Sanzioni Forze dell’Ordine 2005- 2006
Il lavoro di monitoraggio delle forze dell’ordine all’interno dell’AMP di Punta Campanella nel
periodo tra il mese di settembre dell’anno 2005 e il mese di agosto dell’anno 2006 ha prodotto
validi risultati, con l’accertamento di 316 violazioni amministrative per il mancato rispetto del
regolamento dell’AMP.
L’accertamento delle violazioni è stato possibile grazie alla collaborazione della Capitaneria di
Porto di Castellammare di Stabia, del Comando Sezione Operativa Navale della GDF di Salerno e
dei Carabinieri della locale Compagnia di Sorrento che hanno garantito l’impegno costante e
giornaliero con il pattugliamento di almeno una motovedetta ed in particolare per quanto riguarda la
Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia con l’utilizzo di un mezzo destinato solo ad attività
di monitoraggio all’interno dell’area marina nei mesi estivi.
Nel corso del periodo da agosto 2005 ad agosto 2006, come detto, gli agenti accertatori della
Capitaneria di Porto hanno elevato n. 316 verbali di violazione delle norme di fruizione
dell’AMP.
Si ravvisa, pertanto, un aumento considerevole delle violazioni accertate rispetto agli
anni precedenti.
In particolare si sottolinea che l’aumento delle violazioni riscontrate riguarda sopratutto
l’ancoraggio di imbarcazioni e sono in aumento, anche, le violazioni accertate per
immersioni e pesca sportiva non autorizzate.
I verbali per violazione dell’ art 4 dell’ Ordinanza 44/02 Compamare C/Mare di Stabia (per
aver ancorato all’interno della zona “B” della Riserva) sono stati accertati, come negli anni
precedenti, in maggior numero in località Li Galli (30%), mentre, a differenza degli anni
passati, si nota un aumento delle violazioni nella zona delle “Mortelle” (25%) e della Baia di
Puolo (10%). Rimangono stabili le violazioni accertate alla Baia di Ieranto (circa 35- 40%).
Tale risultato, se da un lato dimostra come la tendenza a violare le norme dell’AMP da
parte dei diportisti e fruitori del mare della costiera sia ancora ben radicata (forse anche
per una scarsa conoscenza dei regolamenti e dei divieti dell’ Area Marina Protetta),
dall’altro evidenzia una sempre maggiore attenzione da parte delle Forze dell’Ordine al
monitoraggio che consente di colpire e punire con buoni risultati i comportamenti illeciti.
Questa strategia nei prossimi anni dovrà sempre più essere supportata ed incoraggiata da
un lavoro di informazione e sensibilizzazione in modo da ridurre ai minimi termini le
infrazioni al regolamento dell’AMP di Punta Campanella.
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Questa è la sfida dei prossimi anni, sfida cominciata da qualche anno con l’istituzione
dell’Osservatorio Ambiente e Legalità di Punta Campanella che, stringendo sempre più
rapporti di collaborazione con le Forze dell’ordine ha prodotto un incremento del lavoro
di monitoraggio all’interno del parco marino. Un lavoro di sinergia che dovrà essere
incrementato e perfezionato nei prossimi anni.
GRAFICO SANZIONI AMMINISTRATIVE NELL’AMP 2005/2006
LOCALITA' OGGETTO DI ILLECITI
MORTELLE25%
BAIA DI IERANTO35%
LI GALLI30%
ZONE RESTANTI10%
LI GALLI BAIA DI IERANTO
MORTELLE ZONE RESTANTI
Per quanto riguarda l’attività concernente l’emissione di ordinanze di ingiunzione (che nel
rapporto dello scorso anno fu oggetto di un separato paragrafo), va rilevato che nel corso
dell’anno (precisamente nel mese di marzo del 2006), con una sentenza del Tribunale di
Torre Annunziata Sezione distaccata di Sorrento (Giudice dott. Coppola , n 46 del 1/3/06),
è stata messa in discussione l’attitudine dell’AMP ad irrogare tali provvedimenti
sanzionatori.
Infatti, il Giudice, disattendendo la nota dell’Avvocatura dello Stato del 26/03/2003 che
attribuiva competenza all’emissione di tali provvedimenti all’Organismo di Gestione
dell’AMP Punta Campanella, ha ritenuto (in mancanza di un regolamento di fruizione
della stessa AMP che disciplini anche le violazioni rilevabili nelle aree di competenza della
riserva) che organo deputato all’emissione dei detti provvedimenti sia esclusivamente la
Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia in virtù dell’ordinanza 44/2002.
Anche tale autorevole parere è stato nuovamente messo in discussione nei mesi successivi.
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Infatti, l’Avvocatura dello Stato con una nuova nota del luglio 2006 ha ribadito
(confermando il parere del marzo 2003) che unico soggetto deputato all’emissione delle
ordinanze ingiunzione per violazione dei divieti all’ordinanza n. 44/2002, è l’Organismo di
Gestione dell’AMP.
Pertanto, a parere degli scriventi (come anche dei funzionari dell’AMP) è necessaria una
breve pausa di riflessione sulla vicenda per meglio chiarire la questione, confidando
contemporaneamente nella necessaria e inderogabile approvazione del regolamento
dell’AMP Punta Campanella.
2.4 Scarichi fognari
Per quanto concerne l’annosa questione dei depuratori di Massa Lubrense, bisogna
sottolineare con estrema soddisfazione che quest’ estate finalmente è stato risolto il problema
riguardante il depuratore di Torca. L’impianto era obsoleto e, soprattutto in estate, quando in
costiera il carico antropico si moltiplica considerevolmente, la potenzialità del depuratore si
riduceva di circa il 70%, causando nei pressi del rivolo Zappino una cascata di liquami che
terminava la sua corsa in piena Area Marina Protetta, proprio di fronte alla zona A di Vetara. Due
volte la magistratura ha ordinato il sequestro dell’impianto, mentre il sindaco di Massa ha dovuto
più volte emettere un’ordinanza in cui ha vietato la balneazione nello specchio d’acqua antistante lo
scarico dell’impianto. L’Osservatorio ambiente e legalità in questi anni, anche a seguito di
numerose segnalazioni di cittadini e turisti, ha posto la risoluzione della questione del depuratore di
Torca al primo posto. Dopo diversi tavoli di concertazione organizzati proprio dall’Osservatorio
Ambiente e Legalità con le varie istituzioni preposte alla risoluzione di tali problematiche, tra cui la
GORI, il Commissariato di Governo per le Acque e il sindaco di Massa Lubrense, si è giunti
finalmente ad un accordo su di un progetto che consente il pompaggio dei liquami della frazione
Torca all’impianto di trattamento centralizzato dove vengono depurati, eliminando così lo scarico a
mare. All’inaugurazione del nuovo impianto, nell’agosto del 2006, ha partecipato anche il
Presidente della Regione Campania Bassolino che ha promesso il suo impegno per risolvere anche
le problematiche relative agli altri scarichi fognari presenti nel Parco marino. In particolare resta da
risolvere un’altra situazione che crea disagi tra le baie di Recomone e Nerano: qui sono state
segnalate in questi anni diverse volte in prossimità della costa, chiazze maleodoranti e oleose
provenienti dalla linea di scarico fognario che sfocia nell’immediato sottocosta.
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3. ATTIVITA’ DI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE
3.1 CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE E RACCOLTA DEGLI OLI DOMESTICI USATI
Descrizione del progetto
Il progetto prevede una campagna di informazione e sensibilizzazione sui danni apportati
all’ambiente dallo sversamento degli oli domestici nella rete fognaria, e, contestualmente, un valido
incentivo per promuovere la raccolta di tali rifiuti, attraverso la distribuzione di taniche per la
raccolta degli oli.
Tale intervento, da effettuare in alcuni Comuni del Consorzio di Gestione dell’AMP Punta
Campanella, e indirizzato alla comunità locale, è stato pensato soprattutto per coinvolgere e
stimolare i più giovani ad interessarsi della raccolta degli oli in famiglia e della loro consegna
presso i centri di raccolta, con la realizzazione di una scheda a punti che i ragazzi riceveranno una
volta consegnati gli oli esausti, per ottenere un premio inerente le attività dell’Area Marina Protetta
Punta Campanella che si fa promotrice del progetto.
La campagna prevede la partecipazione, accanto all’AMP Punta Campanella e l’Osservatorio
Ambiente e Legalità di Legambiente che si occuperà della messa in opera delle attività, di altri tre
partners: GORI Spa che contribuirà a veicolare la campagna moltiplicandone l’effetto comunicativo
e l’efficacia, Terra delle Sirene e Penisola Verde, che si occuperanno della raccolta e dello
smaltimento degli oli domestici.
Obiettivi
L’obiettivo principale di tale progetto è la diminuzione delle immissioni di oli nella rete fognaria,
con la conseguente diminuzione della sofferenza degli impianti di depurazione e il miglioramento
dello stato delle acque dell’AMP Punta Campanella e dell’intera Penisola Sorrentino-Amalfitana.
Una brutta abitudine, oramai consolidata in cucina, è quella di usare il lavandino o lo scarico del
water per disfarsi dell’olio di conserva del tonno o degli oli usati per la frittura.
Una volta nella fognatura tali residui rischiano di compromettere il buon funzionamento dei
depuratori, e, riversandosi nei fiumi e successivamente nel mare, si depositano sulla superficie
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dell’acqua creando una pellicola che blocca il passaggio dell’ossigeno tra atmosfera e mare,
compromettendo la sopravvivenza della flora e della fauna acquatica.
Se recuperati, questi oli possono essere trattati e rigenerati come sostanze per le aziende cosmetiche
(per esempio come base per i saponi), come bitume per asfaltare le strade, o per altri numerosi
impieghi.
Metodologia tecnico-attuativa
Il progetto è articolato in tre fasi distinte: la fase iniziale in cui verrà promossa l’iniziativa, la
seconda fase in cui verranno distribuite le taniche alle famiglie del territorio, e la terza fase in cui si
recupereranno le taniche riempite con gli oli usati.
1. Campagna di informazione e sensibilizzazione
La campagna di informazione e sensibilizzazione si svolgerà nei mesi di aprile e maggio e avrà
come obiettivo quello di:
- informare correttamente i cittadini sui danni provocati dallo sversamento di oli vegetali usati
negli impianti di depurazione;
- promuovere la raccolta degli oli usati informando cittadini sulle attività proposte nel
progetto in corso, e sul contributo che essi stessi possono dare.
La campagna di informazione e sensibilizzazione verrà effettuata attraverso:
- comunicati stampa;
- produzione di manifesti e depliant informativi sulle attività e le finalità del progetto;
- incontri informativi presso le scuole del territorio;
- il sito ufficiale dell’AMP Punta Campanella che ospiterà per l’intero periodo tutte le
informazioni sulla campagna.
2. Distribuzione delle taniche per la raccolta degli oli
Nella seconda fase del progetto saranno distribuite le taniche da 5,5 litri per la raccolta degli oli
usati alla popolazione. In particolare, al termine della campagna di informazione e sensibilizzazione
previsto per fine maggio, verranno organizzati 2 presidi in piazza nei Comuni di Massa Lubrense e
Sorrento per effettuare la distribuzione delle taniche e registrare i dati delle famiglie partecipanti al
progetto.
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3. Recupero delle taniche
Nella terza fase verrà effettuato il recupero delle taniche: è stato stimato che in circa 5 mesi una
famiglia media produce 5 litri di oli usati, dunque la fase della raccolta degli oli avverrà nella metà
di ottobre.
Per ogni tanica restituita, come detto in precedenza, verrà consegnata una scheda che permetterà ai
partecipanti di ritirare un gadget presso gli uffici dell’AMP Punta Campanella.
Risulta fondamentale portare avanti progetti di informazione e sensibilizzazione per promuovere
presso la comunità locale un insieme di nuove e buone pratiche quotidiane di rispetto dell’ambiente,
e tale progetto dovrebbe dunque rappresentare il punto di partenza per una pratica di recupero di
materiali usati che dovrebbe avere un seguito negli anni a venire.
3.2 Campi di Volontariato 2006
Anche quest’anno la Penisola Sorrentina ha ospitato i Campi di Volontariato Legambiente. Questi i
numeri:
• 6 campi di lavoro e circa due mesi di attività (1 luglio – 3 settembre);
• 58 volontari (che arrivano al numero di 100 unità se si considerano i volontari del circolo locale
“Il Gheppio” e le persone che si sono avvicinate spontaneamente al campo, contribuendo non
poco alle attività svolte), di cui 12 provenienti da ogni parte del mondo;
• circa 300 ore di lavoro svolto, affiancando il personale dell’AMP Punta Campanella,
raccogliendo rifiuti di ogni genere, coinvolgendo bambini e bagnanti, e chiacchierando in modo
piacevole con le persone;
• circa due tonnellate di spazzatura rimossa dal mare e dalle spiagge della Penisola Sorrentina;
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• circa mille le persone informate e sensibilizzate attraverso materiale informativo, questionari, e
discussioni informali su temi come protezione della natura, sviluppo sostenibile, legalità
ambientale.
Dunque un ottimo lavoro, che ha dato grande visibilità all’AMP Punta Campanella e
all’Osservatorio per l’Ambiente e la Legalità, anche in quei luoghi ove è più ostile la reazione della
gente.
Le maglie gialle ancora una volta hanno animato la Penisola Sorrentina, apportando nuove energie e
risorse, e spesso anche idee, in un territorio dove per l’ambiente si fa già tanto, vista la bellezza e la
naturalità dei luoghi e il massiccio impatto turistico nazionale e internazionale.
I sei campi realizzati sono andati per il meglio, grazie alla motivazione e all’entusiasmo con cui le
persone, a tutti i livelli, si avvicinano a questo mondo sempre in evoluzione e sempre carico di
energie positive.
I Responsabili del Campo
I sei campi di volontariato sono stati guidati da Domenico Sgambati che da 3 anni collabora con
l’AMP Punta Campanella, coadiuvato da una rosa di viceresponsabili che hanno dato un notevole
supporto per la buona riuscita dei campi di volontariato 2006:
Elisa Boily (Montreal - Canada), volontaria del campo internazionale, che ha dato un supporto per
tutti i campi nazionali;
Fiorella Basoccu, che ha avuto passate esperienze di volontaria anche presso campi legambiente
internazionali, e già l’anno scorso è stata viceresponsabile ai campi di Punta Campanella, ed è stata
di supporto per il I campo internazionale e il III campo nazionale,
Serena Olmelli (Roma), dell’ufficio nazionale di Volontariambiente di Roma, che è stata
viceresponsbile per il II campo nazionale,
Giuseppe Ardolino, Marigliano (NA), che ha dato un notevole contributo per la realizzazione del IV
campo nazionale,
Fabrizio Miola (Vicenza) e Claudia (Avellino), che hanno dato un notevole supporto nell’ultimo
campo nazionale 2006.
Il tutto è stato coordinato dall’Osservatorio Ambiente e Legalità, soprattutto nella fase di
programmazione delle attività, relazione con le istituzioni, comunicati stampa e denunce.
L’alloggio e gli spostamenti
Il campo ha fatto base in una scuola materna della frazione di Pastena a Massa Lubrense (NA),
dotata di un’ampia cucina, e aule spaziose, oltre a bagni e uno spazio all’aperto.
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Per quanto riguarda le docce si è provveduto a realizzare 2 box all’esterno, e si è fatto uso di borse-
doccia da campeggio che si riscaldavano al sole.
In generale l’alloggio ha avuto un ottimo riscontro da parte dei volontari.
Il campo è stato dotato di un furgone Wolkswagen Caravelle a 9 posti, oltre che di automobili
messe a disposizione dai responsabili di campo quando possibile: il campo della Penisola Sorrentina
necessita di mezzi in dotazione per gli spostamenti, vista la dinamicità delle attività da svolgere e la
conformazione del territorio.
Le attività svolte
Le attività svolte nel Campo, di cui la maggior parte in collaborazione con l’AMP Punta
Campanella, sono state molto varie, e, dato lo stretto contatto con l’Ente Gestore, non si è avuto un
calendario delle attività a lungo termine, ma piuttosto un calendario con una previsione di circa
due/tre giorni.
In generale le attività si sono svolte nell’arco della mattinata, lasciando il pomeriggio libero per
escursioni o attività di altro tipo. In pochi casi si è lavorato di pomeriggio, o di sera, soprattutto nel
caso di promozione dell’AMP presso le fiere locali.
Si eguagliano il numero di giorni nei quali i volontari sono tornati al campo per pranzo, con i giorni
nei quali il lavoro è stato preventivamente accoppiato a escursioni in loco nel tempo libero, con
pranzo a sacco, per cui si è tornato al campo solamente nel tardo pomeriggio.
Le attività svolte in questi due mesi di attività sono così riassunte:
1. Pulizia del mare
Tale attività ha rappresentato il tipo di lavoro principale svolto dai volontari per i campi 2006. Vedi
ALLEGATO I
2. Pulizia delle spiagge
La pulizia delle spiagge è sicuramente stata una delle attività principali svolte dai volontari del
campo.
La Marina di Seiano, i Bagni della Regina Giovanna, la Marina di Piano, la spiaggia di Tordigliano,
questi sono solo alcuni lidi ripuliti dai volontari. Per ogni campo almeno tre giorni sono stati
dedicati alla pulizia delle spiagge, dato che il territorio risulta ancora essere afflitto da questo
problema: rifiuti ingombranti come sedie a sdraio rotte o pezzi di ferro, oppure la solita “monnezza”
cioè lattine, bottiglie e bicchieri in plastica, e migliaia e migliaia di cicche di sigarette, sulle spiagge
si è trovato di tutto. I bagnanti e i turisti che frequentano gli arenili della penisola sorrentina
sembrano essere completamente incuranti e ciechi rispetto alla presenza di rifiuti in spiaggia.
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Proprio per questo motivo i volontari non si sono solamente prodigati nella pulizia della spiaggia,
ma anche nella distribuzione di un flyer stilato elaborato durante il primo campo nazionale per
informare i bagnati circa i tempi di degradazione dei rifiuti (ALLEGATO II).
Dunque pulizia e informazione, i volontari dopo aver raccolto i rifiuti, e nella maggior parte dei casi
in modo differenziato, si fermavano tra i bagnati per parlare di ecologia e rispetto della natura. In
alcuni casi, come a Marina di Puolo e ai Bagni della Regina Giovanna, i bagnanti stessi si sono uniti
ai volontari per dare una mano nella pulizia della spiaggia.
-- Note --
Nel corso del IV campo nazionale, i volontari hanno cominciato a ripulire una vera e propria
discarica con svariate tonnellate di rifiuti, trovata tra i massi della scogliera di Piano di Sorrento e
denunciata anche sui giornali dei giorni seguenti, grazie alle attività dell’Osservatorio Ambiente e
Legalità dell’Area Marina Protetta. Ma la discarica è ancora lì.
- Nel corso del III e del IV campo nazionale sono state effettuate specifiche azioni di pulizia e
informazione riguardo le cicche di sigaretta, con un ottimo riscontro da parte dei bagnanti.
- Nel corso del III campo, è stato attuato un gioco in spiaggia per coinvolgere i bambini nell’opera
di pulizia.
In molti casi, dopo aver ripulito la spiaggia, i volontari si sono intrattenuti sulla stessa godendo del
lavoro svolto.
3. Informazione sull’Area Marina Protetta
Anche le attività di informazione sull’Area Marina Protetta e su alcune campagne di
sensibilizzazione riguardo temi “cari” all’ambiente sono state tra le attività principali del campo e
hanno riscosso molto gradimento da parte dei volontari di Legambiente.
Per strada e sulle spiagge, ma anche alle fiere locali e per mare, i volontari dopo un momento di
formazione iniziale, e dopo aver attentamente studiato il materiale divulgativo in possesso, con
l’aiuto dei capocampo hanno messo in opera una vera e propria campagna di sensibilizzazione volta
alla popolazione della penisola e ai turisti: oramai i campi di volontariato rappresentano uno dei
principali momenti in cui si fa attività di promozione dell’AMP e dei suoi principi, escludendo le
grosse fiere di settore.
Gli strumenti utilizzati per catturare l’attenzione della gente sono stati:
• un questionario con alcune domande generiche sulle aree protette e in particolare sull’AMP
Punta Campanella;
• brochures dell’AMP Punta Campanella, con la mappa, la zonazione e i vincoli;
• brochures e locandine dell’Osservatorio per l’Ambiente e la Legalità;
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• brochures, libretti, locandine e adesivi sui danni prodotti dalla pesca al dattero;
• flyer circa i tempi di degradazione dei rifiuti, elaborato durante il I campo;
• libretto per bambini sull’esplorazione dei territori dell’AMP;
Le metodologie con cui si è fatta informazione sono state:
• per strada, con i negozianti, con i passanti, con i turisti seduti ai tavolini dei bar, partendo
dalla somministrazione del questionario, per arrivare alla distribuzione del materiale
informativo, e cominciando in alcuni casi interessanti discussioni in tema di aree protette e in
particolare su Punta Campanella, ricevendo e registrando spesso segnalazioni di illeciti
ambientali o di inadempienze da parte dell’Ente: parecchie sono state le critiche al lavoro
svolto dall’Ente Gestore, piuttosto che al principio di area protetta che sembra essere per tutti
un’ottima cosa;
• in spiaggia, con le stesse modalità: tra gli ombrelloni, o sugli stabilimenti balneari, con
materiale informativo e questionari, parlando di sostenibilità ambientale dei nostri
comportamenti quotidiani;
• alle fiere e alle manifestazioni sul mare: i volontari spesso sono diventati veri e propri
operatori della riserva, allestendo stand appositi dell’AMP, e facendo informazione anche con
la proiezione di video sulla bellezza dei fondali della riserva o sui danni provocati dalla pesca
al dattero;
Si riscontrano ancora parecchi casi in cui non si è a conoscenza dell’esistenza dell’Area Marina
Protetta, o di nozioni fondamentali come i vincoli e la zonazione.
4. Sentieristica
Solamente in poche occasioni si è svolta attività di sentieristica.
Si è proceduto col mettere a posto un’area del sentiero che porta dalla frazione di Torca al Fiordo di
Crapolla, in collaborazione col Comitato Oasi Monte di Torca, ed il sentiero che va da Marina del
Cantone a Marina di Recommone.
5. Progettazione delle attività con i volontari
Durante il corso del I e del III campo, un’intera giornata di lavoro è stata dedicata alla progettazione
di attività con i volontari stessi, e in particolare:
? I campo nazionale
I volontari, guidati dal capocampo, hanno redatto un flyer stampato in mille copie circa il tempo di
degradazione dei rifiuti
? III campo nazionale
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I volontari hanno lavorato all’ideazione di un gioco per bambini da svolgere sulle spiagge della
Penisola Sorrentina, ma anche su altre.
Il gioco consiste nell’avvicinare i bambini della spiaggia, dividerli in due squadre, e,
gareggiando, trattare temi “cari” dell’ambiente. Il gioco così si svolge: nel corso della
narrazione fatta da un volontario, un “ecomostro” sbuca sulla spiaggia e comincia a lanciare
bottiglie di plastica. Le bottiglie, raccolte dai bambini delle due squadre, portano all’interno
un messaggio che indica azioni da compiere in collaborazione con i volontari di legambiente,
e che hanno come risultato l’acquisizione di punti per la squadra. I messaggi sono del tipo:
“ vai dal volontario più vicino e aiutalo a raccogliere 10 rifiuti di plastica” + 10 punti;
“fai un trenino con i bambini della tua squadra e passa tra i bagnanti a distribuire il
decalogo dell’eco-bagnante” + 7 punti;
“scrivi su un foglio il nome di quattro piante della vegetazione mediterranea” +4 punti.
Dunque le squadre ripuliscono la spiaggia e accumulano punti. Ma ne possono anche
perdere, se arrivano messaggi del tipo:
“è stato trovato un delfino morto intrappolato in una rete “ - 5 punti
“è stata trovata una discarica abusiva sul Monte Faito” - 7 punti
Così nasce l’occasione per parlare di distruzione dell’ambiente naturale, di inquinamento o di
altre cose negative dovute all’attività dell’uomo, e promuovere i temi della salvaguardia del
nostro ambiente.
Il tutto è accompagnato da musiche fatte con tamburi dai volontari stessi, e da un Sole, ovvero
una figura che splende quando i bambini raccolgono immondizia o in generale prendono
punti, e si rattrista quando dalle bottiglie escono messaggi negativi.
Il gioco ha avuto un grande riscontro ed è stato proposto nel corso del III campo, con apposita
autorizzazione del Comune per posizionare un gazebo, e svolgere attività di occupazione di
suolo pubblico.
Durante la manifestazione si è fatta intensa attività di informazione con i genitori dei bambini
e con i bagnanti per quanto riguarda l’Area Marina e le problematiche ambientali.
Le attività svolte – elaborazione del flyer e gioco in spiaggia - sono state realizzate quasi a fine
campo, per i cui i volontari avevano raggiunto un livello di consapevolezza rispetto all’esistenza
dell’AMP ai suoi vincoli, che ha permesso l’attuazione di questo lavoro.
? V campo nazionale
Nel corso del VI campo una giornata è stata interamente dedicata all’organizzazione della festa di
fine campo e all’ideazione e produzione di una mostra sui campi di lavoro Penisola Sorrentina e
sulle attività svolte. In particolare siamo stati per un giorno con i volontari a ideare una serie di
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cartelloni che, usando per lo più fotografie, spiegassero tutto il lavoro fatto dal 30 giugno fino a
fine agosto. In particolare i cartelloni ideati e prodotti sono stati:
• cartelloni fotografici dei 6 campi;
• cartellone con il calendario delle attività e del luogo dove si sono svolte, giorno per
giorno (30 giugno-3 settembre);
• mappa della penisola con individuazione di tutti i luoghi ripuliti dai volontari o dove si è
fatto informazione, monitoraggio, sentieristica, etc...;
• cartellone con la rassegna stampa dedicata alle attività dei campi;
• cartellone sul tema della raccolta differenziata dei rifiuti;
• cartellone con il tempo di degradabilità dei rifiuti a mare;
Anche questo tipo di attività ha avuto un buon riscontro da parte dei volontari: per una volta non
venivano usate le loro braccia, ma il loro cervello, per cui si è registrata una partecipazione
molto attiva, con proposte intelligenti e fantasiose, ma comunque con lavoro molto assiduo.
Quest’ultima attività ha portato a :
- produzione del Limoncampo:
si è pensato alla produzione del Limoncampo, limoncello fatto dal V campo di volontariato.
Le metodologie usate sono state perfettamente fedeli alla tradizione sorrentina: i limoni usati
sono stati colti in un agrumeto di Massa Lubrense insieme ad una vecchietta capace anche di
scegliere tra i frutti della pianta quelli migliori per fare il limoncello. Le bucce dei limoni
sono state messe a macerare nell’alcool e poi mescolate con acqua e zucchero
preventivamente mescolati mediante bollitura. Il limoncello prodotto, veramente saporito, ha
passato positivamente anche 2 test qualità con gente del posto.
- Festa finale dei campi legambiente
La festa è stata interamente organizzata dai volontari del VI campo e si è tenuta il 2/09
presso la Marina della Lobra, antico Borgo Marinaro di Massa Lubrense. Per la festa sono
stati invitati tutti i volontari dei campi precedenti, gli operatori della Riserva, il Direttore e il
Presidente, ricercatori dell’Università, il circolo locale di Legambiente e gente del posto.
Tra musica, danze e una magnifica cena per lo più preparata dai ragazzi del campo, non si è
comunque perso di vista l’obiettivo della festa, ovvero descrivere le attività del campo: forti
della mostra allestita, i volontari si sono dilettati nel guidare gli invitati lungo il percorso che
descrive i sei mesi di attività.
Musica del Folklore napoletano e assaggi dell’ottimo Limoncampo prodotto in loco, la festa
è stata un vero successo, a conclusione del grande lavoro svolto da Legambiente per la
Penisola Sorrentina e l’AMP Punta Campanella.
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Note sulla vita del campo
La vita di campo è stata molto serena, i volontari e i capocampo hanno sempre trovato un ottimo
equilibrio, tra lavoro da svolgere, tempo libero, pulizie della scuola e cene in terrazza.
In genere sia la disposizione in camere, sia i turni di corveè, sia le attività nel tempo libero sono
stati decisi dai volontari stessi, con l’attenta supervisione dei capocampo.
I volontari hanno dimostrato molto entusiasmo per la vita di campo e soprattutto per il lavoro da
svolgere, rimboccandosi le mani ad ogni evenienza, anche nel caso di lavori extra richiesti dalla
Riserva, o necessari per la vita di campo.
Particolare attenzione è stata data alla raccolta differenziata dei rifiuti, dividendo il materiale in:
- carta e cartoni per la raccolta differenziata locale;
- alluminio, plastica e vetro per la raccolta differenziata locale;
- materiale umido e biodegradabile, con il posizionamento di un composter nel giardino della
scuola;
- spazzatura indifferenziata, ovvero tutto ciò che non è riciclabile.
• Attività nel tempo libero
Il tempo libero, di solito nelle ore pomeridiane, è stato dedicato per la maggior parte alla scoperta
dei fantastici territori della Penisola Sorrentina. Escursioni nei luoghi più impervi, o semplici
pomeriggi di mare e sole, i capocampo hanno lasciato piena libertà ai volontari nella scelta delle
attività pomeridiane, spesso guidandoli nell’esplorazioni del territorio, grazie anche all’aiuto di
persone fidate (ragazzi del circolo locale di legambiente o ex-capocampo) e alla ottima conoscenza
della Penisola.
Come già detto prima, le attività del tempo libero sono state spesso una logica prosecuzione del
lavoro svolto in mattinata, e viceversa.
• Prodotti locali
Si è posta particolare attenzione nella scelta di prodotti locali e fatti in modo artigianale, come vino,
olio, e verdure che spesso e volentieri provenivano da orti di contadini nei paraggi della scuola.
• Commercio equo e solidale
All’interno del campo, in via sperimentale, sono stati consumati prodotti del Commercio Equo e
Solidale, movimento internazionale di promozione dei prodotti del Sud del Mondo, selezionati
secondo i criteri del Consumo Critico.
Fagioli neri dall’Equador, miele del Messico, marmellate alle more o ai frutti tropicali, zucchero di
canna, e in alcuni casi anche caffè equo: anche se più costosi dei prodotti che si trovano
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normalmente in commercio, i capocampo hanno voluto introdurre questa novità nel campo Penisola
Sorrentina, consapevoli della qualità dei prodotti e dello spessore del messaggio dato.
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ALLEGATO N. 1
Spazzamare Quest’estate i Volontari di legambiente sono stati impegnati per gran parte delle
giornate lavorative con lo Spazzamare in un’opera di puliza del mare che ha dato ottimi
risultati.
Descrizione dell'Imbarcazione Il Battello denominato CNDD BEO7è stato progettato e realizzato per la,raccolta di rifiuti solidi
galleggianti nelle aree marine protette e costruito dai Cantieri Navali Di Donna di Gaeta.
Dispone di apparecchiature di raccolta e stivaggio dei rifiuti solidi galleggianti.
Le dimensioni dell'imbarcazione sono:
Lunghezza fuori tutto 9,55 mt
Larghezza fuori tutto 3,35 mt
Altezza massima sopra la linea di galleggiamento 3,80 mt
Immersione massima 0,96 mt
Altezza di bordo libero 1,22 mt
Capacità serbatoi carburante 590 lt
Capacità serbatoio acqua 236 lt
Tipologia dell'intervento Il Battello spazzamare è in grado di raccogliere i rifiuti solidi galleggianti per mezzo di una cesta
situata a prua, che una volta piena viene ribaltata nella stiva.
L'intervento del battello spazzamare è eseguito in collaborazione con il gommone Selva di
proprietà dell'Ente che si occupa oltre che dei collegamenti logistici, anche della raccolta dei rifiuti
solidi nei bassi fondati o nei luoghi difficilmente raggiungibili dal battello spazzamare, sia per le
sue dimensioni che per la sua immersione.
In questa maniera la raccolta dei rifiuti può essere capillare e completa.
I rifiuti solidi raccolti dal battello spazzamare vengono raccolti in una rete posta all'interno della
stiva, e successivamente selezionati a mano e chiusi in buste di Nylon, in maniera da ottenere una
raccolta e uno smaltimento differenziato estremamente particolareggiato e attento.
Il materiale raccolto dal gommone è chiuso direttamente nelle buste .
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Tutti rifiuti così selezionati e chiusi in buste vengono smaltiti in collaborazione con la ditte “Terra
delle Sirene” se lo sbarco avviene a Massa Lubrense o con la ditta Penisola Verde se lo sbarco
avviene a Sorrento.
L'intervento giornaliero dura 5 ore e viene eseguito nei luoghi indicati dagli esperti delle marine o
dove sembra essere maggiore la concentrazione di rifiuti galleggianti.
La raccolta rifiuti viene eseguita con l'ausiIio di due imbarcazioni, con il battello spazzamare
propriamente detto por specchi acquei più ampi e per i rifiuti più ingombranti e con il gommone per
le rifiniture, i rifiuti più piccoli e gli specchi acquei ristretti.
Personale impegnato Il personale impegnato è il personale dei comuni del consorzio comandato presso la AMP Punta
Campanella. Si tratta di due impiegati della categoria B5 che sono in possesso della patente nautica
che abilita alla conduzione del Battello Spazzamare e del Gommone Selva, e che sono impegnati in
un progetto di produttività espressamente dedicato all'impiego del battello spazzamare e per la
raccolta dei rifiuti solidi galleggianti, coadiuvato dai volontari dell' associazione Legambiente
impegnati nei campi di lavoro estivi. Generalmente ai due dipendenti dei comuni si sono affiancati
N 6 volontari Legambiente, per un totale di otto addetti per ogni intervento, che permettere di
armare gli equipaggi per i due natanti.
Nel periodo 18/06/2006 18/09/2006
Lo spazzamare è stato impegnato per il progetto di raccolta dei rifiuti solidi inerti galleggianti,
finalità per cui è stato progettato.
L’elenco degli interventi si può desumere dell’estratto del Giornale di Carico e Scarico rifiuti, da
cui si possono ricavare le date, le località e la quantità di rifiuti raccolta.
La raccolta è stata eseguita con le modalità sopra descritte e per comodità si è diviso il progetto in
due periodi.
La prima parte, che comprende il periodo 18/06/2006 01/07/2006 , durante il quale sono stati
eseguiti 22 interventi e raccolti 870 Kg di rifiuti, come descritto dalla Tabella N1.
La seconda parte, che comprende il periodo 01/08/2006 18/09/2006, durante il quale sono stati
eseguiti 21 interventi e raccolti 1255 Kg di rifiuti come descritto dalla tabella N2.
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In definitiva durante tutto il periodo 18/06/2006 18/09/2006 sono stati eseguiti 43 interventi e
raccolti 2125 Kg di rifiuti, come evidenziato dalla tabella N 3.
Giornale di Carico e scarico rifiuti Spazzamare GA1895
Data Località Tipo rifiuti Caricati Kg Scaricati kg
18/6/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 23/6/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 25/6/06 Positano Inerti Plastica 30 Kg 28/6/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 28/6/06 Positano Legno 40 Kg 29/6/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg
3/7/06 Positano Inerti Plastica 10 Kg 4/7/06 Sorrento Inerti Plastica 50 Kg 5/7/06 Sorrento Inerti Plastica 20 Kg 230
11/7/06 Positano Inerti Plastica 50 Kg 12/7/06 Sorrento Inerti Plastica 70 Kg 13/7/06 Positano Inerti Plastica 30 Kg 16/7/06 Massa L Inerti Plastica 30 Kg 17/7/06 Positano Legno 100 Kg 280 18/7/06 Sorrento Inerti Plastica 30 Kg 20/7/06 Sorrento Inerti Plastica 30 Kg
21/7/06 Postano + Massa L Inerti Plastica 50 Kg
24/7/06 Positano Inerti Plastica 50 Kg 25/7/06 Sorrento Inerti Plastica 160 25/7/06 Sorrento Inerti Plastica 50 Kg 26/7/06 Positano Inerti Plastica 50 Kg 27/7/06 Sorrento Inerti Plastica 50 Kg 31/7/06 Positano Inerti Plastica 50 Kg
1/8/06 Sorrento Inerti Plastica 200 1/8/06 Sorrento Inerti Plastica 50 Kg 2/8/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 6/8/06 Massa L Inerti Plastica 50 Kg 7/8/06 Sorrento Inerti Plastica 80 Kg 8/8/06 Positano Inerti Plastica 200 Kg 9/8/06 Sorrento Inerti Plastica 400 9/8/06 Sorrento Inerti Plastica 50 Kg
15/8/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 16/8/06 Sorrento Inerti Plastica 20 Kg 17/8/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 18/8/06 Sorrento Inerti Plastica 50 Kg 21/8/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 22/8/06 Sorrento Inerti Plastica 180 22/8/06 Sorrento Inerti Plastica 100 Kg 23/8/06 Positano Inerti Plastica 50 Kg 24/8/06 Sorrento Inerti Plastica 250 Kg 28/8/06 Positano Inerti Plastica 100 Kg 31/8/06 Sorrento Inerti Plastica 500 31/8/06 Sorrento Inerti Plastica 100 Kg
Numero Verde: 800325051 E-mail: [email protected]
1/9/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg 4/9/06 Massa L Inerti Plastica 20 Kg 5/9/06 Positano Inerti Plastica 10 Kg 7/9/06 Positano Inerti Plastica 20 Kg
12/9/06 Positano Inerti Plastica 5 Kg 14/9/06 Massa L Inerti Plastica 175
Totale Rifiuti raccolti 2125 Kg 2125 Kg La prima parte, che comprende il periodo 18/06/2006 01/07/2006 , durante il quale sono stati eseguiti 22 interventi e raccolti 870 Kg di rifiuti, come descritto dalla Tabella N1. Tabella N1 Numero interventi nel periodo
18/06/2006 01/07/2006 Rifiuti Raccolti nel periodo 18/06/2006 01/07/2006
Positano 13 520 Sorrento 7 300 Massa Lubrense 2 50 Totali 22 870 La seconda parte, che comprende il periodo 01/08/2006 18/09/2006, durante il quale sono stati eseguiti 21 interventi e raccolti 1255 Kg di rifiuti come descritto dalla tabella N2. Tabella N2 Numero interventi nel periodo
01/08/2006 18/09/2006 Rifiuti Raccolti nel periodo 01/08/2006 18/09/2006
Positano 11 485 Sorrento 8 700 Massa Lubrense 2 70 Totali 21 1255 In definitiva durante tutto il periodo 18/06/2006 18/09/2006 sono stati eseguiti 43 interventi e raccolti 2125 Kg di rifiuti, come evidenziato dalla tabella N 3. Tabella N3 Totali
Numero interventi nel periodo 18/06/2006 18/09/2006
Rifiuti Raccolti nel periodo 18/06/2006 18/09/2006
Positano 24 1025 Sorrento 15 1000 Massa Lubrense 4 100 Totali 43 2125