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18 novembre

Rassegna 18 novembre

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rass 18 novembre

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18 novembre

pagina 2

di Chiara Paolin

“C onsidero Mauro Masi una per-sona intelligente e quindi mi

appello alla sua intelligenza per nonessere licenziato. Stavolta è record,raggiungo i 20 giorni di sospensione.L’ipotesi che mi caccino diventaun’opzione reale”. Loris Mazzetti è ilcapostruttura di Rai3 più “indiscipli -nato” degli ultimi anni. Ha collezio-nato una dozzina di richiami ufficialie quattro procedimenti con relativasospensione dal ruolo. La vicendaSaviano-Maroni potrebbe esserglifatale. “Per me è in arrivo una nuovalettera dal Cda Rai - spiega Mazzetti-. E se l’antifona della consiglieraBianchi Clerici è indicativa, non homolti dubbi sull'esito finale della vi-cenda”. L’ex senatrice leghista, dopoaver chiesto di invitare a “Vieni viacon me” il ministro Maroni per re-plicare al discorso di Saviano sulle in-

filtrazioni mafiose al Nord, ha sotto-lineato come il no di Mazzetti a que-sta ipotesi sia viziato da un difettoinsopportabile: “Il dottor Mazzetti sipermette di scrivere sui giornali inmodo insultante della Rai - ha dichia-rato Bianchi Clerici a Sussidiario.net-. Vale per ogni azienda, non solo perla Rai: non si parla male dell’aziendadove si lavora”. Mazzetti scuote latesta, la pensa esattamente al con-trario. E spiega: “Tutto è cominciatonel 2002, col famoso editto bulgaro:vidi quel che successe a Biagi, uomocon cui ho avuto la fortuna di lavo-rare a lungo, e decisi che non potevotacere. Per il bene dell’azienda, per ildovere che ho di proteggere un pa-trimonio culturale importante, laRai”. Da Sofia in poi le frizioni traMazzetti e i vari Cda sono diventatefrequenti, con governi di ogni segnopolitico. Una vita sempre più com-plicata: “Fortuna che avevo un inca-

rico nel sindacato dei dirigenti Rai,sennò a quest’ora ero già stato siste-mato. Destra o sinistra cambia poco,il problema è che chi comanda lì den-tro ha perso la passione per il lavoro,per l’idea di avere in mano un grandepotenziale artistico e professionale.Chi comanda vuole solo imporreun'idea, una linea, una sottomissio-ne. Fare buona tv è l’ultimo dei pen-sieri. Eppure abbiamo un deficit pre-visto di 600 milioni di euro, non sa-rebbe il caso di lavorare a buoni pro-dotti anziché processare un pro-gramma di successo?”.Quando Mazzetti si pronunciò sulleintercettazioni Saccà-Berlusconi ri-schiò serio e il suo ruolo di “cattivo”venne sancito da Santoro che lo pre-sentò alla serata bolognese “Raipe -runanotte” dietro un reticolato.“Uno scherzo anche simpatico, maun ruolo che non ho mai amato: nonvoglio fare l’eroe - risponde il capo-

struttura -. Ricevo mail e telefonatecontinue da gente di ogni tipo, genteche si sente come me schiacciataogni giorno di più: il referendum con-tro Masi è un segnale chiarissimo. DiPietro ha proposto di far interveniresul mio caso la commissione di Vi-gilanza, ma io vorrei lasciar fuori lapolitica perché qui parliamo d’a l t ro .Maroni pretende di avere uno spazioper replicare a Saviano: se il Cda lapensa allo stesso modo io mi adeguo,ma non si può far passare il principio

Intanto Rai Extra

censura le puntate

dello show di Fazio

S i fa quel che si può: ci aveva provato, laRai, a non mandare in onda Vieni viacon me. Il dg Mauro Masi non ha

ricevuto i conduttori, ha creato problemi per icompensi degli ospiti, ha usato la scusa dei costidella trasmissione per ostacolarla. Non ci èriuscito: lo show non solo va in onda ma ha pureincassato risultati storici (e il paradosso del

direttore generale è che non può neancheesultare dei successi della sua azienda). Nonessendo riusciti a bloccare l’originale, però, sisono sfogati sulle repliche: Rai Extra – il canaleche ripropone la programmazione Rai – non hamandato in onda né la prima né la secondapuntata di Vieni via con me. E nei giorni in cui ilministro del Carroccio, Bobo Maroni, attacca

S av i a n o per aver ricordato che nel Nord “la’ndrangheta dialoga con la Lega”, non si può fara meno di notare che Rai 5 (che dal 26novembre sostituirà Rai Extra) è affidata aPasquale D’A l e s s a n d ro, l’uomo diriferimento di Antonio Marano, vicedirettoredella Rai in quota Lega. Non proprio un fan diVieni via con me.

MAL DI MASIIl Dg “sf iduciato” dal 95% dei giornalisti

apre l’indagine sulle spese pazze di Minzolinidi Carlo Tecce

G iornata nera. Un colpodietro l'altro: la sfidu-cia dei giornalisti, ilduello tra Saviano e

Maroni, le spese pazze diAugusto Minzolini. Per usci-re dall'angolo, Mauro Masiha mollato il direttore delTg1: il dg ha ordinato un'in-dagine interna su Minzolini,accertamenti sui rimborsiper le trasferte e i servizi sul-la Royal Caribbean (c’è puz-za di pubblicità occulta). IlTg1 ha organizzato un con-corso per famiglie con lamultinazionale americanaper il varo di una nave “g i-gante dei mari” e, in ottomesi, ospitato per sei volteun alto dirigente della Ro-yal. In più: Minzolini ha usu-fruito di uno sconto nel lus-suoso albergo “Terme di Sa-tur nia”, poco prima il Tg1aveva intervistato il respon-sabile marketing. Masi nons’è fatto pregare: “A bb i a m ouna società che può control-lare chi e come promuove imarchi nei passaggi televi-sivi. Saranno efficienti e ve-loci”.Il consigliere Nino RizzoNervo ha presentato in Cda idue articoli del Fatto Quoti-

diano sul direttorissimo eMasi, per far tacere voci in-consulte, alza le mani: “Mirivolgo al Collegio dei sin-daci: avete i miei dati, sono adisposizione per verifichesulla mia carta di credito”.

64 mila eurodi soldi pubblici

UN’OPERAZIONE traspa -renza volontaria per frenarepettegolezzi, mostrarsi castoe puro con i conti aziendali edistinguersi con Minzoliniche, senza scusarsi né pentir-si, in un anno ha speso 64 milaeuro con una rev o l v i n g di vialeMazzini, dieci volte in più diMario Orfeo del Tg2. E sullabocciatura dei giornalisti?Passa, nemmeno guarda. An-che se la poltrona scricchiolae la reputazione pure: “Alla lu-ce delle politiche aziendaliesprimi fiducia al direttore ge-nerale Masi?”. Il sindacato Usi-grai l’ha chiesto ai 1,878 gior-nalisti Rai: tra i 1.438 votanti,il 95 per cento (1.391) ha ri-sposto no. L'indice di impo-polarità di Masi rasenta lo ze-ro tra i dipendenti (sondaggi,proteste, scioperi), ma il dg ri-fiuta il dissenso: “Come tuttele cose prive di rilevanza for-

male e sostanziale, il voto Usi-grai (associato alla consuetacompagnia di giro) può esse-re solo o una manifestazionepolitica o un tentativo di inti-mor ire”. Ma sembra avere po-chi dubbi: “Obiettivo fallito inentrambi i casi. Il primo per-ché non c'era bisogno di que-sto costoso evento per saperecome è schierata politica-mente l’Usigrai e soprattuttonel secondo caso perché civuole ben altro e ben altri per-

sonaggi per provare soltantoad intimorirmi”.

I sindacati chiedonole dimissioni

IL SEGRETARIO U s i gra i ,Carlo Verna, alza la posta e in-voca le dimissioni: “Masi develasciare. Lui fa capire che èpronto a minimizzare la no-stra espressione e la riferisceall’Usigrai, un Paese democra-tico non può fare finta di nul-la". Voti, e non solo: “Il diret-tore generale ha messo in attouna serie di azioni negative. Ilmancato accordo con Sky,mai spiegato in modo convin-cente, che ci fa perdere deci-ne e decine di milioni di euro,un piano industriale che - ag-giunge Verna - non prendecorpo, indefinito nei suoicontorni e che ha prodottocome chiara espressione solouno sciopero delle sigle dei la-vorator i”. La Federazione deigiornalisti (Fnsi) è con l'Usi-

IL CAPOSTRUTTURA DI RAI3 Il “no” alla risposta del titolare dell’Interno

Mazzetti: “Mi vogliono licenziare”

grai: “I dati sono di una chia-rezza impressionante. Masi siè aggrappato all’assenza di ri-levanza formale del voto. Mala sostanza del risultato fi-schia nelle sue orecchie co-me un tempo che è scaduto”.Masi prova a restare in pieditra le buche, la più grossa, unavoragine sono i conti: senzatagli e manovre, entro tre an-ni, la Rai rischia 650 milioni dieuro in rosso.Viale Mazzini cerca uscite d'e-

mergenza perché l'ora è di-sperata, Masi cerca una scia-luppa di salvataggio – comescrive Milano Finanza – nellecasse del governo: il contrattodi servizio che lega la Rai al mi-nistero dello Sviluppo econo-mico e giustifica la tassa chia-mata canone di abbonamen-to. Il palinsesto Rai è diviso tra“programmi commerciali”(finanziati dalle pubblicità) e“programmi di servizio pub-bl i c o ” (coperti con il cano-ne): la gestione separata delbilancio ha provocato perditedi circa un miliardo di euro intre anni e dunque, per scon-giurare tagli di personale esettori, l’azienda presenta ilconto al ministro Paolo Roma-ni. Il ministero ha le chiavi peraprire una fonte vitale per laRai: in una riunione con i di-rigenti, aspettando un pianoindustriale, Masi aveva lancia-to l’allarme per i creditori e lebanche. Chi ha voglia discommettere sulla Rai di og-g i?

Onda criticaSenza fine

le polemiche sullat ra s m i s s i o n e

“Vieni viacon me”

SERVIZIO PUBBLICO?

Il referendumbocciail direttoregeneraleche accusa:“Vo g l i o n ointimorirmi”

E N DE M O L s o f f reil conflitto d’i n t e re s s iA un primo sguardo, visto che entrambe le pun-

tate di Vieni via con me hanno battuto (la primadi 5 e la seconda addirittura di 10 punti di share)il loro diretto concorrente di Mediaset, cioè ilGrande Fratello, viene da pensare che l’azienda diFedele Confalonieri sia furiosa col nuovo pro-gramma di Roberto Saviano e Fabio Fazio. In real-tà poi ci si ricorda che sia il Gf sia Vieni via con mevengono prodotti da Endemol, che è una direttacontrollata di Mediaset. Dunque, all’azienda diproprietà di Silvio Berlusconi dovrebbe impor-tare ben poco che a vincere la prima serata siaCanale 5 o Rai3: ci guadagna lo stesso (Endemolnel 2009 si è aggiudicata lo stesso identico nu-mero di produzioni sia in Rai e che in Mediaset).Ma non è così semplice. Ai piani alti di Viale Maz-zini non si basano sugli ascolti record per deci-dere se riconfermare gli show. Ed Endemol gua-dagna al momento in cui stipula i contratti con laRai, cioè prima che i programmi che produce va-dano in onda. Se poi gli ascolti premiano, allacontrollata di Mediaset (nell’immediato) nonviene in tasca nulla: potrebbe guadagnarci dopoperché, in teoria, se un programma ha successone vengono confermate altre puntate, con nuovicontratti rivisti al rialzo. Quando però i dirigentidi Rai3 hanno chiesto di prolungare Vieni via conme di altre quattro puntate, la Rai ha escluso chefosse possibile. Non importa quanto ci guada-gnerebbe, dato che i nuovi spot pubblicitari ver-rebbero venduti sulla base degli ascolti attuali(mai così alti nella storia di Rai3). Quindi ancheEndemol, cioè Berlusconi, ci rimetterà, nono-stante sia sommersa dai debiti. E non potrà nep-pure rifarsi rivendendo il format, visto che (co-me succede sempre) è al 50 per cento di pro-prietà della Rai. Ma, come è ovvio dalle polemi-che politiche, non è solo questione di soldi.

Dopol’inchiestadel “Fatto”scoppia il casodei rimborsi edei servizispeciali del Tg1

Giovedì 18 novembre 2010

N on solo le polemiche suSaviano e le pazze spese del dgMasi e del direttore del Tg1

Augusto Minzolini: durante il consiglio diamministrazione della Rai, ieri, si èanche deciso di rinunciare alla ChampionsLeague . Secondo quanto si apprende dafonti di Viale Mazzini la Rai, dopo aver

votato sui diritti della Champions, ha decisodi trasmetterla la prossima stagione.Durante la stessa votazione si è anchedeciso degli Europei di Calcio e del To u rde France, che invece andrannoregolarmente in onda. Il motivo del “no” altriennio della Champions è da attribuire aicosti troppo elevati. Ma ancora una volta si

taglia una possibile fonte di guadagno: gliascolti della Champions League sonosolitamente alti. Mercoledì 3 novembre adesempio la Champions ha vinto la serataAuditel, totalizzando su RaiDue 5.863.000telespettatori (19,54 per cento di share).Tra l’altro, la Champions è tra i programmipiù seguiti anche via satellite.

TRA ROBERTO & ROBERTO

DAL DOSSIER ANTIMAFIA AL BLITZ CASALESI: DUELLO A SUON DI NOTIZIE

L e accuse di Pdl e Legadiventano sorde nelConsiglio di ammini-strazione: nulla di fatto

su Roberto Saviano e Vieni viacon me. Giovanna BianchiClerici, consigliere del Car-roccio, s’è battuta per ore eore, sommato e sottratto i vo-ti dei colleghi: niente, il Cdaha insabbiato la mozione cheobbligava Paolo Ruffini, di-rettore di Raitre, a ospitareRoberto Maroni per la repli-ca a Saviano.

NEL FRATTEMPO il mini-stro dell’Interno fa un passoindietro a Matr ix: “Saviano de-ponga le armi, combattiamoinsieme la criminalità. Quic’è il vero servizio pubblico,non in Rai”. Masi per rime-diare convoca Paolo Ruffini,direttore di Raitre, oggi po-meriggio a viale Mazzini. E unpo' a sorpresa, dopo un lungosilenzio, il presidente PaoloGarimberti impone la pre-senza di Maroni a Vieni via con

me: “Mi sembra opportuna.Masi e Ruffini trovino un ac-c o rd o ”. Il segretario del Pd,Pier Luigi Bersani, commentaironico: “Molto bene. Se il di-ritto di replica funziona così,ne chiederà una decina algior no”. E Umberto Bossi fauna pernacchia ai giornalistisull'argomento Saviano-Ma-roni e benedice la querela:“Fa bene”. La Bianchi Clericiha lottato per l'onore leghi-sta, anche contro l'indifferen-

za dei vicini di governo, Ales-sio Gorla e Antonio Verro(Pdl).

SEI ORE DI CDA per unbollettino sconfortante: “Do-po un’ampia e lunga discus-sione, e dopo il fallimento dialcuni tentativi di annacquar-ne il contenuto, non è statomesso al voto l’ordine delgiorno, che avevo presenta-to”. Non si arrende, però: “Ildg affronti la questione inmodo da prevedere, come ri-chiesto dal ministro, la suapresenza. Affidarsi al forma-lismo è stata un’occasionesprecata, perché alcune si-tuazioni vanno affrontate e ri-solte in tempo reale”. La po-lemica è aperta: oggi secon-do tempo in commissione diVigilanza con l'audizione delCda compreso il presidentePaolo Garimberti, la settima-na prossima tocca a Masi. An-che se i consiglieri di mag-gioranza vogliono disertare.E nemmeno con Sergio Zavo-

li, presidente della Vigilanza,Maroni ha rinunciato al bat-tibecco. Zavoli aveva tran-quillizzato il ministro: “Mi pa-re che gli garantiscano il con-traddittor io”. E il leghista:“Questa è una bella notizia”.A differenza dell'apatia deirappresentanti in Cda di vialeMazzini, deputati, senatori eministri del Pdl martellanoper l'intera giornata Saviano.Comincia Gaetano Quaglia-riello: “È probabile che le af-fermazioni di Roberto Savia-no su Repubblica di oggi sianofrutto di uno stato di altera-zione psicologica dovuto auna evidente ubriacatura dise stesso. Neppure il piùavanzato stadio di delirio dionnipotenza può tuttavia at-tenuare e tantomeno giusti-ficare la gravità dell’accosta-mento tra il ministro Maroni eil boss della camorra Sando-kan”. Lo scrittore aveva det-to: “Inquietante, mi sfida co-me Sandokan”.

Car .Tec.

“Non si può obbligareSaviano a ospitare Maroni”

IL CDA RAI NON DECIDE SULLA REPLICADEL MINISTRO. BOSSI: GIUSTA LA QUERELA

Luigi De Magistris“Toccato il nervo

scoperto della Lega”

P er l’eur oparlamenta-re dell’Idv Luigi De

Magistris la reazione diMaroni è “intimidatoria.Arriva al culmine di mi-nacciare la querela versoSaviano: è la conferma diun atteggiamento dispoti-co. Lo scrittore ha toccatoun nervo scoperto dellaLega e Maroni ora vuolela sua punizione”.

Fabrizio Cicchitto“Lo scrittore

ha perso la testa”

“E videntemente Savia-no ha perso la testa.

Le sue battute che tendono aequiparare Sandokan e Ma-roni, Lega e camorra, sonoinaccettabili e inquietanti.Consapevolmente o no, perfare audience o per altro, Sa-viano sta distribuendo vele-ni a destra e a sinistra”, lo di-ce Fabrizio Cicchitto, capo-gruppo del Pdl alla Camera.

Gaetano Quagliariello“Ubriaco

di se stesso”

“È probabile che le affer-mazioni di Saviano

siano frutto di uno stato di al-terazione psicologica dovutoa un’evidente ubriacatura dise stesso”, ha detto GaetanoQuagliariello, vicecapogrup-po vicario del Pdl. Aggiun-gendo: “Neppure il più avan-zato delirio di onnipotenzagiustifica l’accostamento traMaroni a Sandokan”.

Vincenzo Vita“In corso offensiva

re a z i o n a r i a ”

“I l governo – dichiara ilsenatore Pd Vincenzo

Vita – è chiaramente allosbando. Il castello cementatodalle tv berlusconiane co-mincia a vacillare. Il pro-gramma di Fazio e Saviano èla prova provata che c’èun’altra Italia, che preme perun’alternativa. Altrimentinon si spiegherebbe l’of fen-siva reazionaria in corso ”.

Ma Garimberticorre in aiutodei leghisti:“S a re b b eopportunala sua presenzada Fazio”

Viale Mazzini

rinuncia

alla Champions League

SERVIZIO PUBBLICO?

U n duello a distanza ravvicinata, scan-dito dall’orologio della cronaca: le

ultime 24 ore di Maroni-Saviano hannoreplicato quelle immediatamente se-guite alla puntata di Vieni via con me, du-rante la quale l’autore di G o m o r ra ave vaparlato dei legami tra la ’ndrangheta e ilCarroccio. Ieri un’altalena continua distoccate e notizie che davano (provvi-denzialmente) la sponda prima alloscrittore e poi al ministro.Inizia Maroni: sono da poco passate le11,41 quando, alle domande dei croni-sti in Parlamento, attacca e minaccia diq u e re l a re Saviano: “Se non smentiscemi riservo ogni azione utile per tutelar-mi di fronte a una frase così infamante”.Il riferimento è al paragone che Saviano– dalle colonne di Repubblica – ha fattotra i suoi metodi e quelli del boss “San -dokan” Schiavone. Passano meno didue ore e il ministro raddoppia. Nel -l’edizione dell’ora di pranzo delTg5, visto che al programma di Fazio

non lo invitano, legge il suo elenco:quello dei 28 boss della criminalità or-ganizzata arrestati. La “lista Maroni”lanciata dal telegiornale Mediaset è sta-ta guarnita con la precisa indicazionedelle “fa m i g l i e ” di appartenenza e conle foto dei mafiosi. Spiega il portavocePdl Daniele Capezzone: “Il servizio delTg5 che, sulle note diVieni via con me, mostrauno a uno i boss arre-stati nel periodo di at-tività del governo Ber-lusconi, è la migliorerisposta a Saviano.C’è un’antimafia deifatti, che è più forte diogni telepredica o diqualunque comizioelettorale anticipato.Complimenti a Cle-mente Mimun”.Ma bastano pochi mi-nuti perchè la partita

si riequilibri. Sono le 13,45 quandol’Ansa batte il primo lancio proprio sul-le infiltrazioni della ‘ndrangheta alnord: è la relazione al Parlamento dellaDirezione investigativa antimafiarelativa al primo semestre 2010: “Nelnord Italia e soprattutto in Lombardiac’è una costante e progressiva evolu-

zione della ‘ndran -gheta che, ormai radi-cata da tempo su queiterritori, interagiscecon gli ambienti im-prenditoriali lombar-di”. Nero su biancoquanto sostenutoproprio dallo scritto-re nella trasmissionedi lunedì sera su Rai3.Quei “fa t t i ” di cui Sa-viano parlava nellasua prima risposta alministro dell’Inter no.Ma non è finita. Sono

le 16,22 quando arriva la notizia che ilboss della camorra e capostorico delclan dei Casalesi Antonio Iovine - pro-tagonista di G o m o r ra , contro cui Savia-no nel 2006 a Casal di Principe tennel’invettiva che segnò la “discesa in cam-po” dello scrittore - dopo 14 anni di la-titanza, è stato arrestato. Il mammasan-tissima – spiegano gli inquirenti pocodopo – circolava come un qualsiasi li-bero cittadino per le strade di Casal diPrincipe. “Questa è l’antimafia dei fat-ti” il commento immediato di Maroni.“Aspettavo questo giorno da 14 anni”,risponde Saviano. Che però rincara:“Come dimostrato dalla relazione dellaDia, bisogna aggredire il cuore dell’e-conomia criminale, la Lombardia, dovele mafie fanno affari e influenzano la vi-ta economica, sociale e politica”. Poi,in serata, il ramoscello d’ulivo di Maro-ni: “Deponiamo le armi, combattiamoinsieme la criminalità”. Per ora, uno pa-ri e palla al centro.

La giornatascandita daun’i n c re d i b i l esequenza dicoincidenze,accuse e colpidi scena

che tutti debbono rispondere a tutticontinuamente, sennò non siamo indemocrazia. È un grande abbaglioinvocare la libertà di espressione inquesti termini: la par condicio totaleglobale degli spazi televisivi si tradu-ce in una finzione che premia solo chiè più forte. Non c’è proporzione tragli spazi di cui dispone un ministro eun autore che fa un programma unmese l’anno. Questa è la verità e ionon starò zitto”. Costi quel che co-sti.

Gli elenchidi Maroni e di Saviano

visti da Manolo Fucecchi

••3PRIMOPIANOEMERGENZALAVOROGIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2010

L’INFERNOQUANDO ILCORTEOE’ ARRIVATOALL’INGRESSODELL’AUTOSTRADASI E’ SCATENATO ILFINIMONDODUELEVERSIONI SULLADINAMICADEI FATTI

L’ASSEMBLEAGLI OPERAI DOPOLAMANIFESTAZIONE SI SONORITROVATIIN FABBRICA PER DISCUTERE SULL’ACCADUTO E SULLA VERTENZAEVALUTARE SEPOTERCITARE IN TRIBUNALE LA SOCIETA’

manifestare la loro disperazione.Il 15 di dicembre, si sa, verrannolicenziati. Hanno deciso per unamanifestazione estrema ed ecla-tante. Cantavano “Bella ciao”stringendo lo striscione dei lavo-ratori della Eaton: davanti al cor-teo c’erano la Bernieri, Castelli,Pitanti e altri uomini del sindaca-to e della Rsu. Poco prima del cur-vone si sono ritrovati davanti 18uomini di Polizia e Carabinieri intenuta anti sommossa. Il picchet-to, seppur debole di pochi elemen-ti, avrebbe dovuto impedire che i200 entrassero nella A12. Dalleimmagini effettuate da una emit-tente televisiva si vede chiaramen-te che il dirigente della MobileAntonio Dulvi Corcione, che ave-va scortato il corteo dalla fabbricafino all’autostrada, tenta di dire alpicchetto di “stare calmo” e passaavanti facendo aprire un piccolovarco ma, allo stesso tempo, la par-te più a sinistra dello schieramen-to inizia a caricare i lavoratori che

cercavano di oltrepassare il bloc-co. In pochi secondi l’inferno per-ché, quando la Celere parte non siferma davanti a nessuno, neancheai dirigenti, ai vicari o agli uomi-ni della Digos. Sembra che qual-cuno di loro abbia preso allo stes-so modo delle manganellate, soloperché stava davanti al corteo. I la-voratori, con la rabbia dell’esaspe-razione, hanno “sfondato”, alla fi-ne, il picchetto anche perché, frat-tanto, l’ordine di smetterla di cari-care era arrivato. Inconsciamentesono entrati in autostrada e han-no rischiato grosso perché la Stra-dale ancora non aveva fatto intempo a chiudere le entrate e leuscite dei caselli e a dirigere il traf-fico per evitare che qualcuno ve-nisse investito. In pochi minuti, apiedi, i lavoratori si sono portatisulla corsia sud della A12 e lì si so-no fermati. Un sit-in duratoun’ora. Tra solidarietà e rammari-co, i 200 sono poi tornati in fabbri-ca.

— MASSA —

SOLIDARIETÀ ai lavoratoriEaton e condanna di ogni episo-dio di violenza: è un coro unani-me quello che si alza dalle forzepolitiche di sinistra. I messaggicominciano ad arrivare, senza so-sta, non appena si diffonde la no-tizia di scontri fra i lavoratori Ea-ton e la polizia. Con Fabio Evan-gelisti (IdV) che ha chiesto subi-to ieri in aula al Governo di daredisposizioni «urgenti alle forzedell’ordine per evitare gli incre-sciosi episodi di violenza» di ieri.Sel della Toscana e di Massa Car-rara parlano di «ingiustificata ag-gressione da parte delle forze dipolizia, le quali hanno impeditolo svolgimento di una pacificamanifestazione dei lavoratoriche denunciavano ancora unavolta le responsabilità dell’azien-da per la chiusura, la latitanzadel Governo e chiedevano garan-zie ai lavoratori. Invitiamo le for-ze politiche e le istituzioni demo-cratiche a manifestare subito ilproprio sostegno ai lavoratori».Commenta la segreteria regiona-le Prc e il Gruppo Federazionedella Sinistra–Verdi in Regione:

«Si è voluto colpire i lavoratori ela loro lotta per il diritto ad unfuturo lavorativo. La carica delleforze dell’ordine ha il segno divoler colpire la sacrosanta prote-sta dei lavoratori dell’aziendamassese, intenti ad una occupa-zione simbolica e temporanea,con modalità pacifiche, del casel-lo autostradale al fine di rivendi-care il proprio diritto al lavoro».E proprio in merito a quanto ac-caduto ieri, il senatore AchillePassoni (Pd) ha assicurato cheavrebbe chiesto in Aula spiega-zioni al ministro Maroni, preci-sando di aver parlato «con i duerappresentanti sindacali finitiall’ospedale, che hanno dichiara-

to di aver avanzato verso il casel-lo con le mani in alto per poi esse-re caricati da polizia e carabinie-ri». E sempre dal Pd, con CesareUgolotti, arriva l’invito alla citta-dinanza a stringersi attorno ai la-voratori e alle loro iniziative:«Crediamo nella forza dell’unio-ne e la battaglia dei lavoratori Ea-ton deve diventare la battaglia ditutta la comunità». Solidarietà ailavoratori anche da Carc e Asp.«E’ una situazione critica — com-menta Marco Manneschi, Vice-capogruppo IdV in Consiglio re-gionale —-; con persone e fami-glie ormai prive di speranza: daqui a breve non sapranno più co-

me sfamare i propri figli. E ciònonostante che le tre propostereindustrializzazioni dello stabi-limento siano state ritenute seriee credibili dal ministero, dallaRegione, dagli enti locali e da tut-ti i sindacati». E ora che il 15 di-cembre finisce la cassa integra-zione straordinaria per i 304 di-pendenti sale la tensione. «La Re-gione — sottolinea Roberto Riz-zo, responsabile regionale Dipar-timento Lavoro e Welfare — si èda tempo dichiarata disposta adanticipare il rinnovo per un an-no della cassa, ma i vertici delladitta hanno ribadito il loro dinie-go intransigente».

pagherà»e le forze dell’ordine

LE REAZIONI UN’UNICA VOCE DALLE FORZE POLITICHE DI SINISTRA

«Solidarietà ma anche condannadi ogni episodio di violenza»

PROTESTA In alto, i primi soccorsi a Pitanti, a terra; sotto,l’arrivo del corteo al casello (foto Paola Nizza)

I PARLAMENTARIChieste spiegazionial governo sull’accadutodaEvangelisti e Passoni

CONTRO la violenza, per il lavoro, giovedì 18 un’ora di sciopero di tuttele categorie l’ultima ora di ogni turno». E’ anche con gli sms che Cgil, Cisle Uil provinciali hanno diffuso ieri sera la notizia della proclamazione peroggi di un’ora di sciopero generale. Sabato — hanno annunciato isegretari sindacali nell’assemblea svoltasi dopo i fatti del casello —manifestazione in centro città con corteo a partire dalla Eaton. Inassemblea un delegato della Rsu di Nca nel portare solidarietà hasollecitato «uno sciopero generale provinciale perché si stanno perdendotutte le vertenze del territorio» e invitato a chiedere «le dimissioni di chigestiva oggi (ieri, ndr) l’ordine pubblico». L’assemblea è proseguita a portechiuse: era già fissato un incontro con i legali di Cgil, Cisl e Uil pervalutare se, anche alla luce del verbale dell’incontro al ministero digiovedì, sia possibile citare in tribunale Eaton per mancato rispetto degliaccordi del dicembre 2008.

I sindacati: «Oggi un’ora di scioperoe sabato manifestazione in città»

LA NAZIONE Pagina 15 – Pistoia

••15AGLIANA/MONTALE /QUARRATA /SERRAVALLEGIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2010

di PIERA SALVI

«ANCHE il parlamento eu-ropeo è a conoscenza deglisforamenti oltre i limitidell’inceneritore di Montalee della contaminazione delterritorio. Prima ancora diapprodare a Montecitorio, laquestione dell’impiantomontalese era arrivata al par-lamento europeo con l’inter-rogazione dell’eurodeputatoUmberto Guidoni, riferitaagli sforamenti di diossina ealla contaminazione dellematrici ambientali. ll caso èfinito anche nell’aula del tri-bunale di Pistoia. I fatti cidanno ragione e andremoavanti. Sarà dura ma ce lapossiamo fare». L’hanno det-to martedì sera i comitati an-tinceneritoristi riuniti in as-semblea ad Agliana, per con-frontarsi con esperti e pro-grammare altre iniziative diinformazione ai cittadini.Per il 3 dicembre, infatti, ègià fissata una nuova riunio-ne a Montale per discuteredei problemi economici (ol-tre a quelli sanitari) che si ri-

percuotono sulla collettivitàcon l’incenerimento dei ri-fiuti. Adriana Pagliai (Coor-dinamento comitati dellaPiana) e Alessandro Vicenti-ni (comitato per la chiusuradell’inceneritore di Monta-le) hanno ricordato che trale preoccupazioni dei comi-tati c’è anche l’aspetto econo-mico: «I Cip 6 non sono più

ammessi — hanno riferito— e se i nostri amministrato-ri continueranno a inceneri-re senza finanziamenti euro-pei, i costi graveranno com-pletamente sulla tariffad’igiene ambientale, quindisulle tasche dei cittadini».

ALL’ASSEMBLEA nonera presente l’onorevole Do-menico Scilipoti (Idv, tratte-nuto a Roma dalla crisi diGoverno), che nell’ottobre

scorso ha presentato un’in-terpellanza in Parlamentosulla questione dell’inceneri-tore di Montale. Per l’Italiadei valori c’era DanielaSgambellone (del direttivoregionale) che ha informatoi presenti del suo personaleimpegno per promuovere inToscana il modello di riciclodel centro di Vedelago (Tre-viso), che sarà presto presen-tato dall’Idv agli amministra-tori regionali. Presenti il me-dico Gianluca Garetti (asso-ciazione medici per l’am-biente) e l’avvocato ClaudioTamburini (legale di fiduciadel Coordinamento dei co-mitati della Piana), i qualihanno illustrato la questio-ne inceneritore dal punto divista sanitario e legale. L’as-semblea era organizzata dalComitato per la chiusuradell’inceneritore di Montalee dal Comitato ambientaledi Casale (Prato), ma sono in-tervenuti rappresentanti dimolti comitati contro l’ince-nerimento dei rifiuti: daquelli del pistoiese, fino alCoordinamento comitati eassociazioni ambientali del-la provincia di Grosseto.

QUARRATA

SpacciavanococainaArrestata coppiadi albanesi

INCENERITORE L’ANNUNCIO NELL’ULTIMA ASSEMBLEA

«L’Europarlamentosa degli sforamenti»

CI SONO anche duealbanesi residenti aQuarrata tra le personearrestate ieri mattina dallapolizia di Lucca. Si tratta diun operaio 25enne e dellasua convivente 22enne: peril primo si sono aperte leporte del carcere di Lucca,mentre alla ragazza sonostati concessi i domiciliari.I due facevano parte delgruppo di noveitalo-albanesi specializzatonell’importazione di grandiquantità di cocaina che, dalnord Europa, giungevanoprima a Firenze e poi aLucca, dove venivasmerciata ad acquirentidella piana lucchese e dellaGarfagnana. Il reatocontestato a entrambi igiovani residenti a Quarrataè quello di spacciocontinuato di cocaina inconcorso. L’operazione èstata chiamata ‘SmallTemple 2’ perché icomponenti del gruppo siriunivano di notte nei pressidi una cisternaabbandonata a Lucca.

ESPERTI Da sinistra Alessandro Vicentini,Adriana Pagliai e Claudio Tamburini

RIUNIONEIl prossimo incontroè previstoper il 3 dicembre

CONTROLLI l’altra notte a Montale da partedei carabinieri, municipale e personale dell’Inaile dell’Inps, nonché dal Comando Vigili del Fuo-co su alcune ditte tessili. I controlli hanno accer-tato infrazioni per le quali sono state comminatesanzioni per 30mila euro a due aziende, gestiteda cittadine cinesi, che impiegavano irregolar-mente al lavoro dieci connazionali, di cui quat-tro sprovvisti di permesso di soggiorno e unoinottemperante a un provvedimento di espulsio-ne, poi arrestato. Entrambe le ditte sono state sot-toposte a sospensione dell’attività e a sequestro.

Controlli ad aziende tessiliTitolari finiscono nei guai

••5PRIMOPIANOEMERGENZALAVOROGIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2010

di CLAUDIO LAUDANNA— CARRARA —

QUELLO di oggi a Roma al mi-nistero per lo sviluppo economi-co sarà, con tutta probabilità, l’en-nesimo tavolo interlocutorio.All’incontro non parteciperannogli operai: svaniscono così le spe-ranze dei dipendenti di Nca di po-tere avere delle risposte sull’avve-nire del cantiere.All’incontro tecnico dedicato alfuturo dei cantieri marinelli, e inprogramma oggi pomeriggio a Ro-ma con il capo di gabinetto del mi-nistro Paolo Romani, non ci saràla presenza della Rsu di cantieri,ma solo le istituzioni, vale a dire ilsindaco Angelo Zubbani, il presi-dente della Provincia Osvaldo An-geli e l’assessore regionale Gian-franco Simoncini; nonché l’am-ministratore delegato di Invitalia,Domenico Arcuri, e sindacati na-zionali.

«ANDRO’ a Roma — ha spiegatoieri il sindaco Zubbani ai lavorato-ri riuniti davanti al cantiere —per cercare di capire quale sial’orientamento del governo per ilfuturo di Nca e per ribadire anco-ra una volta con forza che la no-stra priorità è cercare un assetto

societario stabile. Sia chiaro peròche, qualora i sindacati nazionalidecidessero di non presentarsi altavolo, non mi siederò nemmenoe tornerò immediatamente a Ma-rina a parlare con voi».

«AL DI LA’ della fiducia nelleistituzioni — spiega Emanule Pe-selli, rappresentante della Fiomnella Rsu del cantiere — non riu-sciamo proprio a capire come mainoi lavoratori non siamo stati in-vitati. Speravamo dopo tanti rin-vii adesso si iniziasse a parlare se-riamente del nostro futuro e inve-

ce è stata organizzato un incontroraffazzonato, solo perché ormai ciera stato promesso».Più cauto invece il commento diMassimo Bianchi della Fim.«Aspettiamo l’esito di questo nuo-vo incontro — sottolinea il mem-bro della Rsu — nella speranzache venga fissato a breve un nuo-vo tavolo definitivo. Noi lavorato-ri comunque non ci abbattiamo ecerchermo di mantenere alta l’at-tenzione sulla nostra situazione.per questo motivo come Rsu stia-mo lavorando all’organizzazionedi una grande manifestazione incittà».

LACRISIDELCANTIERE

Nca,niente lavoratori al«tavolo»Oggi nuovo incontro a Roma, ma senza la presenza della Rsu. Zubbani è critico

“I sindacati

«Speriamo che da questariunione giunganosegnali positivi,

l’importante è riuscire amantenere alta

l’attenzione di tuttisulla nostra

situazione lavorativa»

FIOM-CGIL

FIM-CISL

«Non capiamo comemainon siano stati invitati i

lavoratori, spiegaEmanuele Peselli (nellafoto), speravamo in un

incontro che fossefinalmente

chiarificatore»

MASSIMOBIANCHI«SIAMOPREPARANDOUNAMANIFESTAZIONECHECOINVOLGALACITTA’»

RABBIA I lavoratori di Nca ieri mattina hanno tenuto un presidiodi fronte all’ingresso del cantiere a Marina

«DOBBIAMO evitare cheil territorio apuano, giàfortemente ridimensionatoa livello industriale eoccupazionale, perda unaltro pezzo importante delproprio tessuto produttivocom’è Nca. Per questo ènecessario evitarequalsiasi eventualeoperazione diprivatizzazione». Lo diceRoberto Rizzo,responsabile regionale deldipartimentoLavoro-Welfare Idv. «IlGoverno — concludeRizzo — deve chiarire qualè il progetto di politicaindustriale che ha inmente, quale il nome dichi si propone all’acquistodi Nca, quanti soldi questointenda investire persviluppare i cantieri, qualeil sostegno che puògarantire Fincantieri, ecome intenda difendere ilavoratori».

LA POLEMICA

L’Idv all’attacco«Il governo dicacosavuol fare»

LA NAZIONE Pagina 14 – Grosseto «Piano scuola, applausi alla Provincia» Presidenza al Nautico: l’opposizione ringrazia Tacconi, ma attacca il sindaco IL PIANO PROVINCIALE della rete scolastica, approvato dall’ultimo consiglio provinciale, ha dimostrato di considerare le proposte avanzate dai rappresentanti in amministrazione provinciale della zona sud della provincia. «Ringraziamo quindi — scrivono proprio questi rappresentanti, il vice presidente Marco Sabatini e i consiglieri Giuseppe Sordini (ApL), Valentino Bisconti (Sel) e Anna Maria Carbone (IdV) — e la sensibilità politica dell’assessore Cinzia Tacconi e del presidente della V commissione, Giovanna Longo, che hanno tenuto conto delle esigenze territoriali della provincia e delle istanze presentate, nell’ambito del processo di razionalizzazione della rete scolastica alla luce dei tagli governativi. Con le modifiche apportate al piano, infatti, la presidenza rimarrà all’istituto Nautico e verificheremo con l’introduzione dei nuovi indirizzi scolastici nelle scuole superiori di Orbetello come varierà la popolazione studentesca in modo da riponderare le scelte effettuate. Ci dispiace però constatare lo spirito inutilmente polemico con cui è stata affrontata la problematica dal sindaco di Monte Argentario che ha paventato una penalizzazione degli studenti e del suo comune, ma che in realtà non ha ragione di essere. Va constatato inoltre che i suoi colleghi di Orbetello sono rimasti indifferentemente in silenzio. Da questo nuovo piano il Nautico non esce assolutamente penalizzato e se ne sarebbe accorto anche il sindaco Cerulli se, in qualità di consigliere provinciale, avesse seguito, in maniera regolare, i lavori della commissione provinciale che se ne è occupata e di cui egli fa parte». «EVIDENTEMENTE — chiosano — è troppo occupato a fare e disfare annunci di chiusure di plessi scolastici nel comune che amministra, alla faccia del diritto allo studio, che ora fa finta di difendere».

LA NAZIONE Pagina 13 – Pisa

••13CASCINA/CALCI /SANGIULIANO/VECCHIANOGIOVEDÌ 18 NOVEMBRE 2010

— SAN GIULIANO TERME —

UN SALASSO per i proprietari,un’opportunità secondo il Comu-ne. E’ polemica sui valori di riscat-to del diritto di superficie in dirittodi proprietà dei terreni su cui sonostati costruiti immobili di ediliziaeconomica e popolare a San Giulia-no Terme, Agnano e Asciano. «Hoacquistato un appartamento nel1994 insieme ad altri 40 condomi-ni — racconta una signora di Agna-no — dopo varie vicissitudini era-vamo rimasti in accordo col Comu-ne che il diritto di superficie su cuiposa ognuna delle nostre case ci sa-rebbe costato intorno ai 5mila eurocadauno, questo nel 2006. In que-sto momento di crisi il nostro Co-mune ha invece mandato una lette-ra ad ognuno di noi in cui ci chie-de, in media, una cifra intorno ai18mila euro a testa, dandoci 15 gior-ni di tempo per la risposta».

E SUI VALORI da applicare — re-putati elevati anche dai proprietaridelle case Peep di San Giuliano —si registra una divisone nella stessamaggioranza che sostiene la giuntaPanattoni. «Il mese scorso il consi-glio comunale ha approvato, senza

il voto favorevole dell’Italia Dei Va-lori, il regolamento che disciplinale modalità per la trasformazionedel diritto di superficie in diritto diproprietà degli immobili costruitiin edilizia convenzionata — fa sape-re il partito di Di Pietro —. Questoimportante appuntamento rischiadi trasformasi un vero e proprio sa-lasso per questi ultimi a causa dellealtissime valutazioni proposte». Se-

condo l’Idv le cifre richieste ai citta-dini, frutto di stime dell’Agenziadel territorio Ute di Pisa, non sareb-bero eque: «Gli assegnatari tra l’al-tro erano già proprietari del terre-no avendolo autonomamente ac-quistato in precedenza e ceduto bo-nariamente al Comune — affermail partito —. Nella valutazione inol-tre non sono stati adeguatamentetenuti presenti numerosi altri ele-menti, come la volumetria realizza-

ta, tipologie e categorie degli allog-gi. In buona sostanza ci appare di-satteso lo spirito stesso delle varieleggi intervenute sull’edilizia popo-lare e quindi la possibilità di acqui-sire il pieno titolo del terreno». E’pur vero che è stato previsto l’abbat-timento del valore della stima del40%, unitamente al taglio di 10 an-ni dei vincoli temporali per una li-bera vendita, ma questo non bastaall’Idv che chiede una nuova stima.«Il Regolamento vuole offrire l’op-portunità ai cittadini interessati diottenere la proprietà del terreno an-dando incontro alle richieste giàavanzate — è invece il giudiziodell’assessore al patrimonio France-sco Verdianelli, che sottolinea co-me non sia obbligatoria l’adesione— sostituendo i precedenti criterie definendo alcuni aspetti impor-tanti come la possibilità di applica-re sconti sul corrispettivo per la tra-sformazione in funzione del tempodi pagamento; la stipula di nuoveconvenzione di durata pari a 20(venti anni), la possibilità di paga-menti rateizzati per le somme dacorrispondere a conguaglio per imaggiori costi derivanti dall’acqui-sto delle aree Peep».

Tommaso Massei

—VECCHIANO—

INIZIANO gli interventi di curadel «grande malato». Il primo pas-so per ripristinare, almeno in parte,le condizioni un tempo «naturali»del lago di Massaciuccoli, sarà la re-alizzazione del tubone. La sua pro-gettazione, e l’appalto di 18 milionidi euro, è stata affidata dal Comita-to di Vigilanza alla Provincia di Pi-sa. «Riceveremo a breve dall’Auto-rità di Bacino del fiume Serchio —ha spiegato l’assessore Valter Pic-chi — il progetto preliminare chehanno elaborato e sarà compito no-stro procedere da subito con la pro-gettazione definitiva e poi esecuti-va, per andare ad appaltare i lavorientro il 31 dicembre 2013». Il pia-no prevede in questa fase un finan-ziamento totale di 20,5 milioni dieuro: circa 2,5 sono destinati alcompletamento della bonifica delladiscarica delle Carbonaie (Viareg-gio), mentre i restanti 18 saranno

appunto girati alla provincia di Pi-sa. Il tubone non è una novità: faparte dell’accordo di programmafirmato nel gennaio 2006 e si trattain parole povere di un canale cheporterà acqua «buona» dal Serchioal lago per migliorarne la qualitàidrica e contrastare il «cuneo sali-

no» che risale dal canale Burlamac-ca. Saranno rispettati i livelli mini-mi di deflusso vitale del fiume e neimesi di magra non si potrà deriva-re acqua dal Serchio; in questo mo-do sarà ridotto l’intervallo di tem-po in cui il lago, nei mesi estivi, sitrova al di sotto del livello del ma-

re. L’annuncio del piano di salva-taggio è stato dato in occasionedell’incontro fiorentino del comita-to di Vigilanza. Sarà lo stesso comi-tato a monitorare costantemente,ogni tre mesi, lo stato di attuazionedelle opere, con il supporto dei Co-muni ed enti coinvolti. Se tra un an-no saranno constatati ritardi e ina-dempienze, la Regione non escludela nomina di un commissario. L’as-sessore all’agricoltura Salvadori hainoltre fissato una visita a tutte leimprese agricole attorno alal zonadi Massaciuccoli per «rendersi con-to delle esigenze di ciascuna», pereventuali «proposte concrete agliimprenditori. L’agricoltura non èl’unica responsabile e lo studiodell’Istituto Sant’Anna lo confer-ma ma, secondo la Regione, se sa-ranno ridotti gli impatti delle attivi-tà agricole sul lago, sostituendo il si-stema di irrigazione e diminuendol’abbassamento dei terreni, la situa-zione nel complesso migliorerà.

Cecilia Morello

ACCUSEE PROTESTE IL COMUNE CHIEDE MIGLIAIA DI EURO AI PROPRIETARI. LA MAGGIORANZA SI DIVIDE

Case popolari, salasso per riscattare i terreni

L’EMERGENZA AL VIA IL PIANO PER «CURARE» IL LAGO. L’OPERA COSTERA’ 18 MILIONI

Il «tubone» per salvare Massaciuccoli:porterà acqua «buona» dal Serchio

— VECCHIANO —

CONTINUA il botta erisposta tra il Comitato laFornace e il Comunesull’installazionedell’antenna Telecom.L’amministrazione replicaprecisando che «lapubblicità degli interventifinalizzati all’installazionedel ripetitore c’è stata: lapartecipazione dei cittadinialle decisioni pubbliche,tuttavia, non può sempreavvenire su invito». IlComune organizzeràun’assemblea pubblica allaquale parteciperà anchel’Arpat, ma sottolinea chenel caso di Calci ilComitato locale ha fattoredigere una relazionetecnica per poterinterrompere l’attivitàdell’antenna. «Talerelazione è stata poismentita dall’Arpat inun’assemblea pubblica, eciò ha determinato ilmantenimento dello statusquo dell’antenna».

INQUINA-MENTONegli ultimi annic’è stataun’esplosione dialghe tossiche

UN CONTRIBUTO agliagricoltori per le spese chesosterranno per losmaltimento di polietileneo per l’acquisto di biotelo,utilizzati per la propriaattività. Lo mette adisposizione il Comune:c’è tempo fino al 20dicembre per presentare ledomande. Il contributosarà divisoproporzionalmente fratutte le richieste nel limitedi importo massimoprevisto. Info allo 050859645.

PAPPIANA —Si è sentito male mentrelavorava nell’orto di casa,si è accasciato ed è morto.E’ la tragica fine di unuomo di 88 anni, MarinoTurini, deceduto nelpomeriggio di ieri nelgiardino della suaabitazione, in via deiCavalieri a Pappiana.Turini, che aveva 88 anni,era uscito come al solitoanche ieri per dare unaun’occhiata al suo orto eper svolgere alcunilavoretti. A un certopunto, probabilmente perun attacco di cuore, si èsentito maleaccasciandosi a terra. Ifamiliari hannoimmediatamentechiamato i soccorsi e sulposto sono intervenutedue ambulanze dellaPubblica Assistenza, unada Pisa e una dal litoralecon il medico a bordo. Isoccorritori hannopraticato tutte le manovredi rianimazione percercare di salvare l’uomoche era già in arrestocardiaco. E’ stato ancheutilizzato il defibrillatore,ma tutto è risultatoinutile. Marino Turini eramolto conosciuto in paesee tutti ne ricordano lospirito pratico, lagenerosità e la grandepassione per la campagna

Secondo le previsioni di progetto, trai diversi tracciati ipotizzati, sarà co-struita un’opera di presa sul Serchioall’altezza di Filettole; quindi il tubo-ne, passando in galleria dai monti diVecchiano, dovrà sbucare a nord perimmettersi nel sistema Barra-Barret-ta e di qui nel Massaciuccoli, per untotale di circa 2,5 chilometri e unaportata d’acqua di 3.000 litri/secondo.

FINO AL 20 DICEMBRE

Biotelo, contributiagli agricoltori

INUTILI I SOCCORSI

Si sente malee muorenell’orto

CONTO SALATO Il Comunescrive ai proprietari che voglionoriscattare il diritto di superficiein diritto di proprietà

TENSIONEL’Idv vuole la revisionedelle stime. L’assessore:«Unagrande opportunità»

BRACCIODIFERRO

Assembleapubblicasull’antenna

Dal Serchio al lago:il tracciato del canale

LAVORI ENTRO IL 2014L’esecuzione dell’interventoè stata affidata alla Provinciadal Comitato di Vigilanza