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Ufficio stampa Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del 08.11.2012 Pagina 1 di 32

Rassegna stampa 08.11.2012

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Rassegna stampa 08.11.2012

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Ufficio stampa

Rassegna stampa Idv Emilia Romagna del

08.11.2012

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Bologna

Parma

Reggio Emilia

Modena

Imola

Ferrara

Ravenna

Forlì Cesena

INDICE

L’iniziativa del Pd “Uniti anche dopo la morte” un odg per le coppie di fatto08/11/12 La Repubblica Bologna 4

L'unica certezza è il nome: Parma prima di Piacenza08/11/12 Gazzetta di Parma 5

«Stoppato» il nuovo Psc di Fontevivo08/11/12 Gazzetta di Parma 7

Emergenza, i rifiuti del sud al nord08/11/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 8

Quei topolini in fuga dall’Idv08/11/12 La Nuova Prima Pagina di Reggio Emilia 10

Eugenia Rossi: «Tigli sradicati, il primo 2 anni fa»08/11/12 Il Resto del Carlino Modena 11

BENICOMUNI, ACCORDO A METÀ08/11/12 Il Corriere Romagna Imola 12

Conti in tasca Mondini (Ucd): “L’assessore Ivan Vigna va in Bielorussia. Chi paga?”08/11/12 La Voce di Romagna Imola 13

casumaro Appello del Gad alla Regione «Bonificate la discarica»08/11/12 La Nuova Ferrara 14

Comune unico per sostituire il Circondario01/11/12 Sabato Sera 15

E il sindaco querela un’orfanella08/11/12 Corriere Romagna Ravenna 16

Il futuro della pineta bruciata08/11/12 Corriere Romagna Ravenna 17

Pd e Idv sostengono Brandolini L’opposizione: «Nomina sbagliata»08/11/12 Corriere Romagna Ravenna 18

L’Idv non si allea con i “grillini”08/11/12 Corriere Romagna Ravenna 19

Le banche nel Forese e i negozi in centro la ricetta del M5S per rilanciare il commercio08/11/12 Corriere Romagna Ravenna 20

«Condannate Errani a dieci mesi». Stamattina la sentenza08/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 21

La rinaturalizzazione della Pineta, se ne parla a Palazzo Merlato08/11/12 Il Resto del Carlino Ravenna 22

La pineta ferita in Consiglio08/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 23

Caso Brandolini, bufera sul sindaco08/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 24

Vuoi la saletta comunale? Allora paga08/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 25

Microcredito in città? La proposta dei grillini08/11/12 La Voce di Romagna Ravenna 26

PREMIO ELEZIONI Legge truffa08/11/12 Corriere Romagna Cesena 27

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Rimini

Rifiuti Il ministro insiste: quelli di Napoli da smaltire in Romagna08/11/12 La Voce di Romagna forlì 28

I CACCIATORI DI (5) STELLE08/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 29

Liste civiche e comitati salgono sul carro dei grillini08/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 30

«Bloccati sul Titano»08/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 31

Trenta riminesi in marcia su Roma: primarie online per un seggio08/11/12 Il Resto del Carlino Rimini 32

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Cinque stelle, imilitanti sfidano Grillo 42,,,,saMhvoNyckmuigIc ddap

Crexelafnntiacontro Bugani e si avvicinai. lei conti

08/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Direttore Responsabile: Ezio Mauro

"Uniti anche dopo la morte" un odg per le coppie di fatto COPPIE di fatto anche dopo la morte. Sergio Lo Giudice, capogruppo Pd in Comune ed ex presidente nazionale di Arcigay, ha presentato un ordine del giorno in cui chiede di modificare il re-golamento di Polizia Mortuaria per rico-noscere le coppie di fatto. «Oggi il no-stro regolamento — spiega Lo Giudice — non tiene in nessun conto, in caso di decesso e degli adempimenti conse-guenti, della presenza di un eventuale partner non sposato. In caso di crema-zione, per esempio, il luogo di disper-sione delle ceneri può essere indicato, in mancanza di una volontà espressa, dai familiari fino al sesto grado o perfino dagli affini, ma non dal compagno o dal-la compagna di una vita». L'ordine del giorno è stato presentato in Commis-sione Affari istituzionali e licenziato per l'approvazione in consiglio comunale.

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L

08/11/2012 pressunE

GAZZETTA DI PARMA Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

z311:.NCIA IL DECRETO SULLA GAZZETTA UFFICIALE

L'unica certezza è il nome: Parma prima dì Piacenza In totale fra i due ent 9 ben 377 posti in bilico L'assessore Zannoni: «Macelleria sociale»

Pierluigi Dall'affina

Prima Parma e poi Piacenza. Un punto fermo c'è ed è sulla Gazzetta ufficiale che porta la data del 6 novembre. Il decreto del governo Monti parla di «Pro-vincia di Panna e Piacenza». E non più di Piacenza e Parma, co-me era stato proposto dal comi-tato delle autonomie locali. Que-sta, al momento, è una delle po-che certezze sulle nuove provin-ce, perché quanto a uffici, com-petenze e nuovi assetti ammi-nistrativi molto è ancora da sta-bilire. E ci sono alcuni numeri che fanno tremare i polsi a molti negli uffici dell'amministrazio-ne provinciale. Secondo i calcoli pubblicati nei giorni scorsi dal Sole 24 Ore, dall'accorpamento fra la Provincia di Piacenza e quella di Parma, su circa otto-cento persone risulterebbe un'eccedenza di 377 dipendenti,

cioè di tutti quei lavoratori non impegnati nelle funzioni che do-vrebbero rimanere in capo all'ente (edilizia scolastica, via-bilità e ambiente).

Pa-Pi e non Pi-Pa Il decreto del governo fa chia-

rezza sulle denominazioni delle nuove province e in tutti i casi viene adottato il criterio dell'or-dine alabetico: quindi si parla di Provincia di Parma e Piacenza, così come di Provincia di Mo-dena. e Reggio Emilia.. Una scelta Che pone fine alle polemiche na-te subito dopo le prime decisioni del comitato delle autonomie lo-cali che aveva invece deciso di mettere Piacenza prima di Par-ma e Reggio Emilia prima di Mo-dena. Confermate nel decreto anche le scelte sul capoluogo: «diviene capoluogo di Provincia il Comune, tra quelli già capo-luogo di Provincia, avente mag-

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é N nome Panna. prima di Mar...a

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C:Csà ezz k\---'

Cgil e Cisl: «Fare chiarezza sulle competenze»

08/11/2012 press unE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: 45.153

Diffusione: 37.669

gs&g A difesa dei lavoratori si stanno muovendo con toni de-cisi le organizzazioni sindacali, con Cgil e Cisl che hanno chie-sto un incontro urgente con l'amministrazione per conosce-re quali sono le prospettive per i prossimi mesi, e capire chi at-tualmente fa che cosa all'inter-no dell'ente.

«In questo momento uno de-gli interrogativi da sciogliere ri-guarda le competenze della Re-gione delegate alle Province, co-me agricoltura e centri per l'im-piego - spiega Annalisa Alber-tazzi, segretario generale della Funzione pubblica Cisl -. A quan-to è dato sapere, la Regione non sembrerebbe intenzionata a

riassorbire quei lavoratori im-piegati nelle sue funzioni, ma quel che é certo è che nessuno resterà a casa. Bisogna solo ca-pire dove verranno ricollocati i dipendenti».Si muove sulla stes-sa linea anche Barbara Lori del-la Funzione pubblica Cgil: «La prima cosa da tutelare in questa riorganizzazione sono i servizi ai cittadini e l'occupazione dei di-pendenti». Fatto salvo che nes-suno dovrebbe perdere il posto di lavoro, da Roma però non ar-rivano risposte chiare al riguar-do. «Stiamo aspettando i decreti attuativi - aggiunge - per capire quali funzioni il governo inten-derà delegare ai Comuni, e quali saranno i criteri in base ai quali

stabilire nuove assunzioni dell'ente. Parlando di esti-

beni, invece, ricordo che ci sono tanti piccoli Comuni che a causa del blocco delle assunzioni aspettano come manna dal cielo l'arrivo di nuovi impiegati». Un duro attacco alla riforma delle Province arriva infine da Mauro Pinardi, dirigente sindacale del-la UN: «C'è molto rammarico, perché chi lavora all'interno del-la Provincia non vede una gran-de regia dietro questa riforma ma solo tanta improvvisazione. Fino ad oggi si è parlato dei con-fini, del nome e della sede, men-tre resta ancora da chiarire l'in-tera partita delle funzioni. Que-sto non è accettabile».

gior popolazione residente, sal-vo il caso di diverso accordo, an-che a maggioranza, tra i mede-simi comuni», recita il decreto. che poi aggiunge: «Gli organi di governo delle province hanno sede esclusivamente nel Comu-ne capoluogo di Provincia e non possono essere istituite sedi de-centrate». Quindi nel caso di Parma e Piacenza, la sede uffi-ciale dovrebbe restare in piaz-zale della Pace.

Che fine faranno i lavoratori? Di sicuro, almeno per ora, c'è

che nessuno dei 377 a rischio se-condo le stime (dei quali circa 200 a Parma) potrebbe essere li-cenziato, al massimo dovrebbe-ro essere spostati in altri enti co-me Regione e Comuni del ter-ritorio, ma l'incertezza sul futuro dei lavoratori - in Provincia, a Parma, ci sono in questo mo-mento 420 dipendenti - è mas-siima, anche perché la stessa Re-gione non ha detto quali funzio-ni intende avocare a sé. «Pro-cedere in questo modo significa fare della macelleria sociale», ta-glia corto l'assessore provinciale al Personale, Roberto Zannoni. «Se il Governo vuole risparmiare -- continua -- lo faccia senza an-dare ad intaccare i lavoratori, che sono i primi a dover essere salvaguardati, soprattutto in questo periodo di crisi». L'asses-sore, dopo essersi detto comun-que favorevole a uno snellimen-to degli organi dello Stato, dif-fonde alcune cifre sull'ammini-stra.zione provinciale di Parma. «Se l'accorpamento è finalizzato al risparmio derivante dalla sop-pressione degli organi politici dell'ente spiega-- ricordo che la Giunta incide dello 0,3 per cento sai costi di funzionamento. In numeri, su un bilancio da 120 milioni, costa 420 mila curo». 4.

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Luiicace4 ozio é il nome:Panna

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«stoppato» Il UOVOPOCdI Fontevivo

prima di giacenza

08/11/2012 press unE GAZZETTA DI PARMA

Direttore Responsabile: Giuliano Molossi

Periodicità: Quotidiano

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UR3A4ISTICA I RILIEVI MOSSI DAL CONSIGLIO PROVINCIALE AL NUOVO PIANO STRUTTURALE DEL PAESE

«Stoppato» il nuovo Psc di Fontevivo «Ridurre del 50% la superficie funzionale del nuovo polo di Case Rosi»

La Provincia mette un freno all'espansione urbanistica di Fontevivo. A spiegarlo è il ca-pogruppo del Pd in consiglio provinciale, Pietro Ba.ga, presen-tando il contenuto della delibera relativa ai poli funzionali di Case Rosi e dell'area ex Montedison, contenuti nel Psc presentato dall'amministrazione comuna-le. «Abbiamo discusso il testo della delibera in commissione, alla presenza del sindaco di Fon-tevivo, e la proposta della Giunta è quella di ridurre del 50 per cen-

to la superficie territoriale adot-tata per quanto riguarda il polo di Case Rosi».

Infatti, nel documento appro-vato ieri dal consiglio è stata ag-giunta una parte per chiedere una sostanziale riduzione dell'intervento «e che tale ridu-zione debba quantificarsi nella

misura di almeno il 50 per cento della superficie territoriale adot-tata (432.890 metri quadrati) con proporzionate riduzione del-la superficie utile prevista in ado-zione (129.867 metri quadrati)». Critiche al provvedimento sono arrivate dal capogruppo del Pdl, Gian Luca Armellini, che ha an-

nunciato un voto di astensione da parte del suo schieramento. «Abbiamo sempre sostenuto - dichiara Armellini - che il Piano territoriale della Provincia è le-sivo per le piccole realtà, mentre è sbilanciato a favore della rea-lizzazione dei grandi poli funzio-nati. Inoltre, siamo contrari ad. andare a interferire sull'autono-mia di un Comune per quanto riguarda la pianificazione urba-nistica». Nel corso della votazio-ne, il consigliere della Lega Nord, Massimiliano Cavatorta, ha pre-sentato un emendamento (boc-ciato) per «stralciare i poli fun-zionali di Case Rosi e dell'ex Montedison in modo da preser-vare il territorio».Immediata la replica dell'assessore provincia-le alla Pianificazione territoriale,

Ugo Danni: «11 consumo di suolo zero non significa espansione ze-ro. L'area ex Montedison rientra in un intervento di riuso di una zona industriale, quindi non dà vita ad un nuovo insediamento, così come il polo di Case Rosi sorgerà in uno spazio compreso fra la ferrovia, la tangenziale e la A15. E' evidente che non si tratta di un contesto campestre avulso dal tessuto urbanistico circo-stante. L'insediamento proposto dal Psc del Comune Fontevivo era sovradimensionato, ma la vocazione dell'area non viene snaturata dall'intertrento ».Fon-damentale per l'approvazione della delibera è stato il voto fa-vorevole di Paola Zitti consiglie-re provinciale dell'I& e assesso-re a Fordevivo, •

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Dimoro, i rintrN &I sud al nord

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

08/11/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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LA POLEMICAII ministro Clini bacchetta l'assessore Freda che ha detto "no" al progetto del Governo

Emergenza, i rifiuti del sud al nord 11 nuovo inceneritore iren braccio di ferro Ministero-Regione

— l governo sta lavorando al. trasferimento, se neces-

sario, di quote di rifiuti dalle citta' del centro-sud Italia agli inceneritori del nord che lavo-rano a capacita' ridotta. Con buona pace degli assessori che non sono d'accordo come, per l'Emilia-Romagna, Sabrina Freda. Parola del ministro del-l'Ambiente Corrado Clini, che interviene sul tema, e sulla po-lemica a distanza gia' innesca-ta con Freda, ieri a Rimini Fie-ra a margine di un incontro dell'evento Ecomondo. "È i-naccettabile - secondo il mini-stro - che i cittadini di Napoli o i cittadini di Roma debbano pagare il prezzo del conferi-mento dei rifiuti in impianti in Olanda o in Germania, con la produzione di elettricita' e calore a favore dei cittadini o-landesi e tedeschi. È ridicolo questo. L'assessore dell'Emi-lia-Romagna ha espresso il suo parere, ora dobbiamo con-frontarci responsabilmente di fronte a un problema naziona-le. Stiamo lavorando su una norma che consenta, nel caso fosse necessario, di utilizzare gli impianti che sono presenti in Italia. Tempistiche? Ci stia-

/W lavorando adesso". Clini, che recentemente ave-

va parlato di "blocco delle re-gioni del nord per ragioni piu' politiche che altro", insiste: "Bisogna andare oltre il con-fronto politico e le convenien-ze elettorali. Tutti dicono che vogliono riportare la legalita' nella gestione dei rifiuti, tutti si allora diano da fare".

Il ministro bacchetta l'as-sessore regionale dell'Emilia Romagna. Freda (e i colleghi. che come lei non ci stanno): "L'assessore regionale all'Am-biente dice che la gente di Ro-ma o di Napoli, di Palermo odi Reggio Calabria deve arran-giarsi, deve fare da sola. Tutti sappiamo che in queste citta' le amministrazioni locali e re-gionali non sono state in grado di programmare il sistema di gestione dei rifiuti in maniera tale da rispettare le direttive europee e la legge. Noi stiamo pressando per l'aumento della raccolta differenziata, per il recupero della frazione umi-da, ma abbiamo una quota di. rifiuti che non riusciamo a ge-stire. Non vogliamo- sottoli-nea ani- che questi rifiuti tornino nel circuito delle di-

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Em.ffil .eslai, rintrN„ittl . sud al na .rd

. . -

PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

08/11/2012 pressunE

Periodicità: Quotidiano

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scariche mal gestite. A Napoli hanno trovato una soluzione: li portano in Olanda o in Ger-mania perche' gli impianti del-l'Emilia-Romagna, del Veneto, della Lombardia non sono di-sponibili.

E questo 'non perche"' que-sti ultimi "non hanno capaci-ta', perche' ne hanno di capaci-ta', ma per ragioni politiche. Io francamente dico a questo as-sessore che rispetto il suo pun-to di vista ma- evidenzia il mi-nistro- non lo condivido affat-to. Dobbiamo avere responsa-bilmente in mente un obietti-vo nazionale: vogliamo che la gestione dei rifiuti esca dalla malavita organizzata e voglia-mo riportarla in un ciclo vir-tuoso? Allora dobbiamo lavo-rare insieme, e se gli impianti del centro-nord del nostro Pae-se, anche per effetto della rac-colta differenziata, lavorano

oggi una capacita' ridotta, que-sti impianti devono essere di-sponibili a contribuire alla so-luzione dei problemi italiani".

Ma l'assessore regionale non ci sta: «Se le Regioni che non sono attrezzate con l'im-piantistica vedono nell'Emi-lia-Romagna la possibilita di smaltire i loro rifiuti addirit-tura risparmiando rispetto al-lo smaltimento in Olanda, al-lora non si attrezzeranno mai". Sabrina Freda, tiene il punto rispetto alle critiche che le ha mosso il ministro del-l'Ambiente, Corrado Clini, per il rifiuto ad accogliere in re-gione i rifiuti dal sud Italia. "Per limitare l'arrivo di rifiuti speciali e governare i flussi di rifiuti- aggiunge Freda- a-vremmo un altro strumento consistente nel valutare atten-tamente le autorizzazioni de-gli impianti". In pratica quin-

di, quello che chiedeva la riso-luzione proposta dall'Id.v in Consiglio regionale, che non e' stata approvata con il voto contrario del Pd.

Si tratta solo del'ultima pun-tata della polemica sulla ge-stione dei rifiuti che è partita dallo scontro tra Pd e Idv sul te-ma dell'inceneritore di Parma e gestito da Iren e andato in scena in Regione. Sulla vicen-da della bocciatura da parte della maggioranza regionale ad un emendamento dell'Idv contro il camino di Ugozzolo è intervenuto il "castigatore" Simone Rossi, gia' candidato alle primarie del centrosini-stra per la corsa a sindaco. "Sull'inceneritore di Ugozzolo la politica di Parma, ma non solo, sta dando il peggio di se', tanto per le scelte compiute quanto per i comportamenti schizofrenici che assume",

commenta Rossi, che non ri-sparmia punture a tutti i par-titi. In primis, "ovvero il partito che, in maggioranza in Provincia (i dipietristi espri-mono infatti nella giunta di piazzale della Pace l'assessore al Bilancio Roberto Zannoni), fino a quando a livello nazio-nale Di Pietro stava col Pd non ha mai neppure avuto il corag-gio di proferire in Consiglio provinciale, alle primarie e durante le comunali la parola Inceneritore'.

Alla mozione dell'Idv in Re-gione, prosegue Rossi, "ha vo-tato contro il Pd, che in Provin-cia in effetti sostiene a spada. tratta l'inceneritore ma in Consiglio comunale si e' aste-nuto su una mozione del M5s che chiedeva la riconversione dell'inceneritore in quanto scelta sbagliata e la revisione del Piano provinciale dei rifiu-ti".

"Sel, che a Parma si batte da sempre contro il forno e parte-cipa alle manifestazioni del G-cr, in Regione non ha parteci-pato alla votazione della mo-zione contro l'inceneritore: e-videntemente il consigliere Naldi aveva altro di piu' im-portante da fare". Infine la Le-ga Nord, "che ha fatto la cam-pagna elettorale delle comu-nali contro il forno, in Regione si e' astenuta e il Pdl e l'Udc, che a Parma sono indefessi a favore dell'inceneritore e lo hanno approvato negli anni. scorsi, in consiglio regionale Qi rinn

Si tratta solo dell'ultima puntata della polemica sulla gestione dei rifiuti che è partita dallo scontro tra Pd e ldv sul tema dell'inceneritore di Parma e gestito da Iren e andato in scena in Regione

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PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra

08/11/2012 press LinE

Periodicità: Quotidiano

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Quei topolini in fuga da'* Negli ultimi giorni ho appreso del fuggi fuggi generale di diversi nostri amministratori e militanti, che stan-no prendendo le distanze da un par-tito uscito affaticato dal risultato del-la tornata elettorale siciliana e dagli scandali mediatici, anche enfatizzati, per causa di alcune mele marce nel partito. Come ha affermato anche Travaglio nel suo editoriale ; citando fatti do-cumentati e veritieri. Antonio Di Pie-

tro, nonostante molte accuse e pro-cessi (solo sei nel 95 a Brescia per una trentina di capi d'imputazione) ne è sempre uscito prosciolto e pu-lito. Le sue case non sono 56, come voleva accreditargli qualche testimo-ne farlocco o vendicativo, già smen-tito dai giudici, ma bensì 3. Quindi è stata verificata la corretta e legale gestione nazionale dei rimborsi e-lettorali. Trasferendoci sui piano locale, mi

spesso, dal solo opportunismo in-dividuale. Così come dispiace che alcuni nostri amministratori, si siano negati quando si è trattato di so-stenere iniziative locali del partito, anche nei piccoli comuni. Personalmente la mia fiducia nell'IDV rimane intatta: è il primo ed unico partito politico a cui mi sono iscritto in vita mia ed ancora mi riconosco pienamente nei suoi valori e nei suoi programmi, così come

sono certo della genuinità di Anton i o Di Pietro ; in mezzo a tanta falsità e avidità presenti nella fauna politica italiana. Così pure sono certo della genuinità delle segretarie emiliane Liana Bar-bati e Silvana Mura, che se vuoi anche se non sempre perfette come talent scout, si sono fatte in 4 per costruire un partito, quando all'inizio, i O anni fa, nessuno ci avrebbe scommesso un cent. E lo hanno fatto con costanza per anni e gratis. Non altrettanto si potrebbe dire di alcuni nostri amministratori che di militanza ne han fatta un po' po-china, ma trovandosi nel momento giusto sono stati catapultati al ver-tice di importanti istituzioni, con alte remunerazioni, ed ora fanno gli schizzinosi verso un partito che scricchiola e magari, chissà, forse sperano di essere presi dal grande partitone della porta accanto per continuare la propria carriera per-sonale su basi più solide.

(_arco Ballari Segretario e Capogruppo IDV

Viano esecutivo Provinciale Il31)

indigna leggere certe cose che sono state dette, forse anche per poca conoscenza, sul partito. Mi ritengo ancora uno di quei mi-litanti che nel partito si riconosce e che ha dato tutto il proprio tempo libero all'impegno politico, lavorando per il territorio locale e per le bat-taglie nazionali referendarie quali quelle per la difesa dell'acqua e quella contro il nucleare. E come me ci sono anche altri giovani che han-

no sempre dato l'anima per il partito, senza percepire una lira e senza ottenere alcun vantaggio materiale o morale di particolare rilievo. E' proprio in un momento difficile come questo che si mettono alla prova le persone e si vede la tenuta di valori quali la lealtà e la coerenza. Si ; anche io diverse volte ho patito rabbia verso certe scelte del partito, verso l'individuazione di candidati poi rivelatisi sbagliati perché mossi,

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Eugenia Rossi, ex Idv e fondatrioe del gruppo 'Etica e legalità'

press unE il Resto del Carlino 08/11/2012

MODENA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Eugenia Rossi: «Tigli sradicati, il primo 2 anni fa» «RESTA il dubbio sul numero degli al-beri tagliati, negli ultimi due anni se ne contano quattro». Eugenia Rossi, ex Idv, fondatrice del gruppo 'Etica e legalità' e grande difensore della sopravvivenza dei tigli di viale Moreali, non si dà per vinta. «Continuo a pensare che molte scelte sia-no state sbagliate, nonostante gli incon-tri con i residenti». «Innanzitutto l'asses-sore all'Urbanistica Gabriele Giticobazzi

dovrebbe chiarire se nei tre alberi 'sacrifi-cati' in nome del progetto per la ciclabile quello già sradicato due anni fa da viale Moreali era compreso oppure no». Si trat-ta 'solo' di un albero, «ma togliere dal ter-reno le radici di una pianta sana e rigo-gliosa è, una cosa terribile», sentenzia Rossi. «E vero continua , li sostitui-scono con piante nuove. Ma quando an-che queste saranno cresciute e le loro ra-

dici diventeranno una minaccia per l'asfalto? Verranno sradicate nuovamen-te?». «Oltre a questo, resta il fatto che per diversi motivi sarebbe stato molto più lo-gico costruire la ciclabile dalla parte op-posta della strada», cosa che sostengono anche i residenti. Non con tutti i torti, perchè nel tratto su cui sta sorgendo ora ci sono anche otto passi carrai.

e.mas.

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Attiva, per ora il candidato non c'è

.5> i\ L\O 08/11/2012 orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti

Diffusione: n.d.

press LinE

BEN ICOMUN I, ACCORDO A METÀ

IMOLA. Cgil e Cisl firmano l'accordo sul contratto di BeniComuni, Csa e Uil no. Un accordo che non chiude la strada del ricorso al Tar, perché la nuova società pubblica per la manutenzione comunque non piace ai lavoratori, ma che ha avvicinato le parti su due aspetti della vertenza. I sindacati incassano infatti l'assegnazione temporanea, vale a dire la possibilità di rimanere formalmente dipendenti pubblici fino al 30 giugno 2014, una richiesta per garantirsi nel caso in cui la nuova Srl vada a finire male, ma che alla luce dei possibili tagli al personale pubblico promessi dalla spending review potrebbe non bastare a garantire il posto di lavoro. Poi, altro aspetto conteso, il contratto degli enti locali, che rimarrà per la stragrande maggioranza dei dipendenti comunali che decideranno di passare dall'i gennaio 2013. Dei 91 interessati al trasferimento, solo 5, vale a dire i quadri più alti, l'ottavo livello, verranno inquadrati col contratto di Federgasacqua così come chiesto dalla società. Per altri 4 invece l'uscita dal Comune di Imola è stata annullata.

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Pagina 15 Imola e

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

08/11/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

:U19 Culidi Mcciewce L xeraeoo

Conti in tasca Mancini (Lcd). "L'assessore Ivan Vigna va in Bielorussia. Chi paga?" "Non era meglio lasciare Ivan Vigna a casa e dare la spesa per il viaggio ai bambini bielorussi martiri di Chernobyl?". A mettere nel mirino l'assessore alla Casa e alla Coo-perazione internazionale è îl consigliere comunale dell'u cd Riccardo Mondini. Il viag-gio a cui fa riferimento l'esponente civico è una trasferta che Vigna, come da delibera di Giunta, ha in programma di compiere dall'O al 15 novembre "per incentivare il dia-logo interculturale e lo sviluppo in questo territorio". Il Comune "collabora e contri-buisce alle iniziative promosse dall'associazione Insieme per un futuro migliore - si spiega nell'atto - volte a promuovere la crescita sociale e umana sui problemi causati dallo scoppio della centrale nucleare di Chemobyl", In considerazione di cià, il Comune "è stato invitato a partecipare alla visita in Bielorussia - si legge sempre nella delibera - per conoscere le attività inerenti le prospettive di sviluppo e di emancipazione" dopo l'incidente nucleare. Per rappresentare l'amministrazione è stato scelto Vigna, spiega il documento, sottolineando che "tutte le spese di vitto e alloggio sono a carico del-l'associazione Insieme per un futuro migliore". Precisazione che, però, per Mondini non è sufficiente. "La sua visita non dovrebbe avere oneri di nessun tipo per gli imolesi che del disastro hanno solamente subito un anniento di certe patologie". Nella delibera "non è completamente chiaro se il Comune dovrà pagare una qualche forma di tra-sferta, in quanto vitto e alloggio è assicurato, ma non si dice nulla del viaggio in aereo - continua Mondini - che non sarà gratis, a meno che lo voglia pagare Vigna" stesso.

Ivan Vigna assessore alla Casa e alla Cooperazione internazionale foto Sanna

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08/11/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini

Periodicità: Quotidiano

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CASUMARO

Appello del Gad alla Regione «Bonificate la discarica»

CASUMARO

Un appello alla Regione per-ché intervenga per la bonifica della discarica di Molino Bo-schetti. Lo lancia il Gad (Grup-po autonomo discariche) all'in-domani dell'ufficialità per l'in-tervento regionale - sul sito in-ternet della Regione - nelle bo-nifiche in discariche a San Gio-vanni in Persiceto (Bo), Soli-gnano (Pr) e nel Quadrante Est a Ferrara. Il Gad sollecita «che si concentrino gli sforzi per bo-nificare quasi 30 anni di scari-chi», in particolare per la disca-rica uno, di 10 ettari, e si rivolge all'assessore regionale Sabrina Preda, chiedendo «perché non sia stata presa in considerazio-ne anche Molino Boschetti, di-stante solo un km. da Casuma-ro» e dalle sue scuole. Per il Gad, Paolo Guicloboni e GLI:ber-to Toselli ricostruiscono la sto-ria della prima discarica, aper-ta a metà degli anni '80, per rac-cogliere rifiuti urbani dei co-

muni di Castei Pieve di Cento, Cento, S. Agostino, Mirabello, «e nessuno di essi accantonò quote economiche per la gestione post-mortem; poi il fallimento della prima amministrazione, i timori per l'inquinamento delle falde e la richiesta della Provincia al Co-mune di Cento di un piano di recupero "mai attuato", con la «discarica 'uno' ancora da bo-nificare nonostante esaurita dal 1998». Alla luce di quanto detto dall'assessore provincia-le all'Ambiente, Giorgio Belli-ni, sulla chiusura definitiva del-la discarica cori il sito usato so-lo come area per conferire e la-vorare macerie, poi da portare altrove, il Gad oltre all'appello alla Regione ribadisce la pro-pria contrarietà anche «al con-ferimento di altre macerie» e chiede che il sito «sia escluso da qualunque ipotesi o proget-to che implichi», anche indiret-tamente "sversamenti di ogni tipo di rifiuto". (be.ba.)

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sabato sera Direttore Responsabile: Fulvio Andalò

01/11/2012

Periodicità: Settimanale

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press unE

IDV / La proposta

Comune unico per sostituire il Circondario L'Italia dei valori vuole un uni-co Comune per sostituire il Cir-condario. »Non va bene lo statuto che ha trasformato il Circondario in un ente dove i sindaci dei dieci Comuni decidono tutto - spiega il coordinatore Idv, Giuseppe Casisi - e i cittadini sono più lontani dai luoghi decisionali». L'Idv lancia la proposta in vista delle elezioni del sindaco di Imola, anche presiden-te del Circondario, e suggerisce un percorso pluriennale per ar-rivare al Comune unico al posto dei dieci attuali, passando per un azzeramento del Circondario e la creazione di una Unione dei Comuni. Casisi sottolinea i vantaggi economici (contributi diretti e privilegi nei bandi di finanziamento regionali). Sotto il profilo democratico Casisi indica nella presenza di un solo Consiglio comunale la possibilità di una migliore rappresentanza dei territori e dei cittadini. In vista delle elezioni amministra-tive del 2013 a Imola l'Idvpropone questo come uno dei punti del suo programma di governo con i pos-sibili alleati, a partire dal Pd a cui C asisi lancia un messaggio: »Ci si confronta sulle idee, non sulle poltrone. Non parleremo di asses-sori senza prima aver ottenuto il consenso dei cittadini per entrare in Consiglio comunale, anche se i nostri voti servissero ad evitare il ballottaggio». (p. b.)

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IlministerogelaMatteurd «Non è nostro compito

valutare decisioni diOdici»

.5> i\ L\O 08/11/2012

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

E il sindaco querela un'orfanella Su Facebook aveva scritto: «Oltre a essere un ladro è anche un bugiardo»

RAVENNA. Il sindaco Fabrizio Mat-teucci ha comunicato ieri con una no-ta ufficiale l'intenzione di querelare per diffamazione un'orfanella dei Galletti Abbiosi, che nella pagina Fa-cebook aperta da alcune ex ospiti del-la struttura in relazione al primo cit-tadino aveva scritto: «Oltre che esse-re un ladro è pure un bugiardo, com-plimenti signor Sindaco». Parole ri-tenute offensive da Matteucci e mes-se on line commentando un post di un'altra orfanella che riportava in-vece le sue sensazioni a caldo alla lu-ce della seduta consiliare che aveva avuto come tema portante proprio la vicenda legale relativa al testamento del Conte Galletti Abbiosi. Una vi-

tenda processuale - come noto - re-centemente terminata con una pre-scrizione che di fatto preclude ogni speranza alle orfanelle di poter acce-dere all'immenso patrimonio in ma-no alla Fondazione. In quella sede lo stesso sindaco si era dichiarato an-che disposto a trovare una soluzione per il pagamento delle spese legali (oltre 60mila euro a carico delle or-fanelle), anche se aveva specificato di non essere nelle condizioni di chie-dere formalmente quell'esborso al c-da della Fondazione Galletti Abbiosi così come suggerito dai consiglieri Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) e Pietro Vandini (Movimento Cinque Stelle). In ogni caso il Pd, dopo un ac-

teso intervento del consigliere An-drea Tarroni, aveva preannunciato la propria contrarietà a tale ipotesi. Erano seguiti anche vibranti scambi di vedute tra il sindaco e Tarroni da una parte e Vandini dall'altra. Pre-senti anche diverse orfanelle. Una di loro, in serata, aveva poi scritto su Facebook: «Sono andata alla seduta della giunta comunale di oggi e ne so-no uscita con le gambe che mi trema-vano. Il signor sindaco del comune di Ravenna dice che con i nostri soldi stanno assistendo circa 2.000 bambi-ni (Chi? Dove? Quando?)». Un post al quale era seguito quello diventato poi oggetto della querela che il sin-daco presenterà in procura.

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La foresta "pietrificata" dopo l'incendio di questa estate

ufumroae metablue.

bagnini "sfiduciano" il Governo

.5> i\ L\O 08/11/2012

orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

Il futuro della pineta bruciata Oggi la discussione in consiglio comunale. Ordine del giorno del M5S

RAVENNA. La grave fe-rita inferta nella scorsa estate alla pineta Ramaz-zotti arriva in consiglio comunale. L'assise di Pa-lazzo Merlato discuterà oggi pomeriggio l'atto di indirizzo per la rinatura-lizzazione della pineta e del sistema dunale pro-spiciente. Dopo il grande incendio, di natura dolo-sa, la città affronta quin-di il difficile percorso per la rinascita di uno dei luoghi più amati e più verdi del territorio.

Nel corso della seduta di oggi i consiglieri sa-ranno chiamati ad af-frontare un ordine del giorno presentato da Francesca Santarella del Movimento 5 Stelle.

Il consigliere del Parti-to Democratico, Silvia Savorelli anticipa l'es-senza di quello che sarà il tema centrale della se-duta: «Dopo l'incendio doloso del 19 luglio scor-so che ha devastato 60 et-tari di pineta storica a sud di Lido di Dante, il consiglio comunale ha avviato, attraverso i la-vori delle commissioni, un dialogo e un tavolo di lavoro per una seria ri-flessione sui temi della

tutela e del rispetto am-bientale».

Savorelli sottolinea che l'emergenza da af-frontare riguarda un ha-bitat che ha un significa-to ambientale, culturale e storico che deve essere ripristinato e conserva-to, attivando sia azioni che ne consentano la ri-nascita, sia opere di pro-tezione da agenti atmo-sferici avversi e da azio-

ni antropiche che ne comprometterebbero la rigenerazione. Questo te-ma è di assoluta attualità visti gli effetti che la re-cente mareggiata ha pro-dotto sul litorale e sulla zona colpita dall'incen-dio.

Savorelli parla poi di quanto fatto fino ad ora in sede istituzionale: «I lavori delle commissioni e il successivo atto di in-

dirizzo presentato e sot-toscritto dai capigruppo del Consiglio partono da due semplici concetti: il primo è che questo pre-giatissimo ambito am-bientale è un bene comu-ne, dove nessuno può vantare pretese esclusi-ve; il secondo, non meno importante, è che tutte le azioni intraprese vadano affrontate considerando spiaggia e pineta come realmente sono, cioè un unicum ambientale su cui attivare le medesime forme di tutela e control-lo della fruizione».

L'atto di indirizzo chie-de l'impegno di sindaco e giunta ad attivare colla-borazioni con gli enti preposti sui temi della prevenzione incendi, il controllo degli accessi, la difesa dall'ingressione marina e dell'educazione ambientale. «Con questo atto di indirizzo - conclu-de l'esponente del Pd - si esprime una grande se-rietà nella volontà di la-vorare per il bene della collettività, dimostrando identità di vedute e co-munità d'intenti che vanno oltre gli schiera-menti politici e i perso-nalismi».

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Pagina 7 Cronaud Raverna

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Pd Ids sostengmoBrandolini 'oppasizionc,Nominasbagliat.

I docenti allo spostamento

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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

POLI h 1CA Pd e Idv sostengono Brandolini

L'opposizione: «Nomina sba fiata» FAENZA. La politica

manfreda, in maniera di-versa, prende posizione sulla condanna in primo grado ad un anno e quat-tro mesi al presidente di-missionario di Azimut Spa, Andrea Brandolini. Dopo le dichiarazioni del sindaco Giovanni Malpez-zi a poche ore dalla con-danna, anche il segretario comunale del Pd Savino Dalmonte intende espri-mere «stima e vicinanza umana e politica a Bran-dolini in riconoscimento dell'impegno e delle capa-cità dimostrate nel suo in-carico in Azimut, svolto con ottimi risultati, prima come amministratore de-legato e poi come presi-dente». Dalmonte confer-ma quindi un apprezza-mento anche e soprattutto «per il gesto delle dimis-sioni, a conferma della ne-cessità che chi svolge in-carichi pubblici di qual-siasi natura sia al di sopra di ogni ombra di natura giudiziaria. Questo gesto -conclude il segretario de-mocratico - deve essere di esempio e rilanciare l'a-zione politica del Pd in particolare e di tutti i par-titi in generale, per dare massima dignità e traspa-renza all'azione politica e istituzionale». Stesse con-siderazioni arrivano an-

che dal fronte Idv. Il coor-dinatore comunale Davi-de Zagonara afferma co-me «debba essere salutato positivamente il gesto fat-to da Brandolini a seguito della condanna in primo grado. Un gesto di respon-

sabilità politica che ri-spettiamo».

Se questa è la posizione ed il commento generaliz-zato da parte della mag-gioranza manfreda, altre posizioni meno morbide, soprattutto nei confronti

del primo cittadino Gio-vanni Malpezzi, arrivano dall'opposizione. Per A-lessio Grillini del Pdl «in un'interrogazione presen-tata il 6 luglio scorso, ave-vo espressamente solleva-to la questione relativa a procedimenti giudiziari pendenti sulla figura del nominato presidente Azi-mut sulla questione della lottizzazione Ghiarona». Un quesito a cui palazzo Manfredi aveva risposto ufficialmente dichiaran-do come «nessuno fino a sentenza possa essere di-

chiarato colpevole». Ed è proprio quella risposta che per Grillini «rappre-senta una scelta tattica e politica completamente fuori da ogni logica». L'e-sponente Pdl, nonostante si dichiari «un garanti-sta», afferma che «in que-sto caso già allora nutrivo forti perplessità in quanto l'accusa era quella di falsa testimonianza, rilasciata a favore di personaggi già condannati, per di più in una questione di lottizza-zione. Insomma - conclu-de Grillini - una questione

alquanto scomoda per un amministratore di una partecipata pubblica». Non è tenera nemmeno la Lega nord. «Dopo il caso Zagonara - sbotta Mauro Monti - il sindaco Malpez-zi ammetta di aver sba-gliato ancora una volta in tema di nomine pubbli-che». Per l'esponente del Carroccio faentino «la co-sa che lascia perplessi e basiti è che oggi arrivino pure i compiacimenti e i ringraziamenti del primo cittadino per le dimissio-ni presentate da Brandoli-ni. Oltre al danno la beffa, visto che il sindaco nomi-na una persona alla presi-denza di una partecipata pubblica senza sapere o, cosa ancor più grave, sen-za che gli venga detto, di questa pendenza giudizia-ria non certo leggera». Sarcastica la capogruppo del Pdl, Raffaella Ridolfi, che evidenzia come «an-che in politica c'è una "giustizia divina" e l'uo-mo nuovo della politica manfreda, Malpezzi, con-tinua a scivolare sul vec-chio metodo della lottizza-zione dei posti nelle socie-tà partecipate dal Comu-ne, essendo schiavo di lo-giche partitiche per man-tenere in piedi una mag-gioranza coatta».

Riccardo Isola

IL DIFENSORE «In appello per l'assoluzione»

• Proporrà appello contro la sentenza di primo grado che ha condannato il dimissionario presidente di Azimut Andrea Bartolini per falsa testimo-nianza. L'avvocato Sergio Go-nelli, nel rimarcare come la re-sponsabilità penale possa rite-

nersi tale solo all'esito dei tre gradi di giudizio e nel sotto-lineare come lo stesso Bartolini avrebbe comunque potuto con-servare l'incarico anche in pre-senza di sentenza definitiva in quanto reato non ostativo, ri-tiene siano «impregiudicate le ragioni per quali avevamo con-fidato e confidiamo che Andrea Bartolini sarà assolto nel me-rito dal reato contestatogli».

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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

Nessun avvicinamento dopo lo strappo del capogruppo Donadi con Antonio Di Pietro

L'Idv non si allea con i "g Bosi: «Il nostro leader non si discute, contro di lui un attacco mediatico»

CERVIA. Nessuno scossone in casa Idv, dopo lo strappo del ca-pogruppo Donadi con Antonio Di Pietro, e soprattutto nessuna al-leanza con i Grillini.

Lo riferisce il capogruppo con-sigliare Gianni Bosi, che parla semplicemente di "attacco me-diatico", e garantisce la fiducia anche per il proprio assessore di riferimento, Michela Bianchi.

«Anche se qualcosa ha sbaglia-to - sottolinea -, Di Pietro non me-rita di essere coinvolto in questo scandalo. La sua linea non si di-scute, e nessuno di noi ha inten-zione di fare diversamente. Cre-diamo che le spiegazioni date, dallo stesso interessato, siano sufficienti. E comunque, l'assem-blea stabilirà fra un mese che ti-po di rinnovamento vogliamo at-tuare all'interno della Italia dei valori. Per ora, eliminare il nome del suo fondatore, mi pare suf-ficiente». Di Pietro era stato ac-cusato, durante la trasmissione televisiva Report di possedere addirittura 56 immobili.

Sotto accusa è finito ancora una volta il finanziamento ai partiti, ma sul suo blog sono poi compar-se alcune precisazioni.

Grillo lo aveva già assolto, pro-muovendolo quale "amico", ma escludendo una alleanza politica con l'Idv.

«Non ci sarà nessuna alleanza -conferma Bosi -, tanto meno a

Cervia, perché abbiamo imbocca-to due strade diverse. Il loro me-todo è quello di sfasciare, per creare un momento di rottura i-stituzionale. Noi vogliamo co-struire e cambiamo dal di dentro, anche se alcune idee sono con-divisibili». L'Idv conferma anche la sua alleanza con il Pd, quindi, quale partito che fa parte del cen-trosinistra insieme a Sel. E man-tiene, appunto, un assessore in

Giunta. Il voto di Bosi è sempre determinante, per mantenere la maggioranza in Consiglio comu-nale, in attesa di pensare alle al-leanze del 2014. Lo stesso Bosi era già stato tirato per la giacca dal Movimento cinque Stelle, per non avere concesso l'installazio-ne della webcam in aula, in quan-to responsabile della innovazio-ne tecnologica ed informatica.

m.p.

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orriere Periodicità: Quotidiano

di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.

Direttore responsabile: Pietro Caricato

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pressunE

Il movimento di Grillo propone anche un ufficio di rating municipale

Le banche nel Forese e i negozi in centro la ricetta del M5S per rilanciare il commercio CERVIA. Il M5S propone un ufficio di rating municipale, dove poche persone qua-

lificate, raccolgano le impressioni dei cittadini. I temi sarebbero quelli dei finan-ziamenti ottenuti o respinti, dei tassi, dei conti correnti e dei mutui. «Tutte queste segnalazioni raccolte in forma anonima - afferma il coordinatore Alessandro Mar-coni -, verranno poi incrociate dagli analisti dell'ufficio stesso, con gli operatori degli istituti, per appurarne la veridicità; o per registrare la mancata collaborazione del mondo del credito. Il Municipio potrebbe avviare questa operazione trasparenza, per poi stilare trimestralmente una classifica della banca virtuosa; ossia quella mag-giormente esposta nel microcredito, e nel rilancio dell'economia territoriale. Oc-corre scardinare questo circolo vizioso. Siamo ulteriormente convinti che il distretto debba sorgere fuori dal centro, cedendo gli spazi alle attività commerciali. La "city finanziaria", potrebbe invece sorgere nel forese. Gli istituti di credito in pieno centro storico sono una vera e propria palla al piede, per un paese che deve ritrovare la propria identità, e un nuovo slancio economico». Nella sola piazza Garibaldi sono situate due banche, l'una accanto all'altra. Mentre dalla parte opposta, la catena commerciale viene infranta dalla sede della Municipale. Non resta dunque che il porticato, per dare respiro alle vetrine. E non è che lungo il corso le cose vadano meglio, anzi. Nel Mazzini chiuso lo sportello di una banca, al posto delle casseforti è stato lasciato un vero e proprio buco nero. Stessa situazione in viale Roma.

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LA GIORNATA o,

Vasai Errani si è presentato in tribunale a Bologna atte 8.50. Ha

sista° a tutto il pr esso fumando qualche sigaretta nette pause e saltando il pranzo

,

L'udienza è terminata atte 17.30 dopo un durissimo scOntro tra procuratore e difensore. Poche parole di Errani all'uscita: «Aspetto con serenità e rispetto la decisione del. giudice» di0. i resi». Stou rwt 1.11

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08/11/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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«C©n ate Err • a dieci mesi». S attina la sentenza Durissimo sconn► ife tribunale fru il procuratore capo e il legale del presidente della Regione. Grande attesa

LA LUNGA notte di Vasco Erra-ni. Il presidente dell'Emilia Ro-magna conoscerà oggi il verdetto che potrebbe segnarne il destino politico, in un senso o nell'altro. E infatti fissata per stamane alle 10 la lettura della sentenza del gup Bruno Giangiacomo, davanti al quale si celebra d processo con rito abbreviato che vede accusati Vasco Errani (falso ideologico) e i due dirigenti regionali Filomena Terzini e il faentino Valtiero Maz-zetti (falso e favoreggiamento). La vicenda è quella di Terremer-se, la coop agricola di Giovanni Errani, 66 anni, fratello maggiore di Vasco, 57. Secondo l'accusa, che ha chiesto 10 mesi e 20 giorni per il governatore, Terre:merse avrebbe ricevuto indebitamente un finanziamento da un milione dalla Regione e il presidente avrebbe cercato di depistare le in-dagini per coprire il fratello.

IERI in tribunale è stata una gior-nata tesa, difficile. Vasco Errani ci ha messo la faccia, è arrivato al-le 8,50 e ha assistito a tutto il pro-cesso, seduto al banco degli impu-tati, fumando qualche sigaretta nelle pause e saltando il pranzo. Le malelingue favoleggiano che si sia presentato perché sa già che verrà assolto. Il suo giudice, Gian-giacomo, è stato attaccato su qual-che giornale perché esponente di Magistratura democratica, la cor-rente di sinistra delle toghe. Al

termine dell'udienza, unita alle 17.30 dopo un durissimo scontro in aula fra il procuratore capo Ro-berto Alfonso e il legale di Erran i, Alessandro Gamberini, il gover-natore è uscito respingendo l'asse-dio di cronisti, tv e fotografi. Palli-do in volto, provato, ha detto po-che parole: «Non ho nulla da di-re, aspetto con serenità e rispetto la decisione del giudice». Poi, im-boccata la via di fuga, si è lasciato

sfuggire: «Adesso fatemi fuma-re».

IL PROCESSO si è svolto a por-te chiuse, come prevede il rito ab-breviato. In un clima 'blindato', fra avvocati (regolarmente nomi-nati) che negavano perfino di esse-re i legali degli imputati e carabi-nieri a presidiare il corridoio anti-stante l'aula. Per Errarti l'impera-tivo era chiudere in fretta il pro-

cesso, per questo ha chiesto lo stralcio rispetto al fratello che sa-rà giudicato a febbraio. Vasco vuo-le chiudere presto l'incubo ed è fi-ducioso di chiuderlo bene. Vuole una vittoria alla Nichi Vendola, il governatore pugliese assolto nei giorni scorsi. Così potrà pensare al futuro con serenità. E questo il matura: «Fiducia e serenino. Nel mezzo, la decisione di Gianciaco-mo, che arriverà stamattina.

Intanto continua a far discutere l'eventuale futuro romano di Erra-rti. Dopo tredici anni alla presi-denza della Regione — al di là dell'esito della sentenza di questa mattina — Errani sarebbe tentato da un'avventura, come ministro, in un eventuale governo &nani. Da un paio d'anni, inoltre, Erraní è anche presidente della Confe- .

renna Stato-Regioni, incarico -uti-le per un possibile incarico di governo. L'ipotesi di un addio nel 2013, dopo le elezioni poli tiche, sembra però remota.

E IL PD, in primis, sembra re scongiurare la fine anticip del mandato. Stefano Bonacci segretario regionale del Pd., detto «convinto che si debba arxt vare a fine legislatura. Anzi, arak,. viamo certamente al 2015». Br da il mandato anche Marco Moi: ri, capogruppo del Pd in Regni «Non vedo adesso le condízia, per discutere sul futuro della 10K statura che non è a rischio interro zinne prima della sua fine nanagg le». Il timore, non espresso, è 01L, un voto anticipato rischierebbé: íl fare il gioco dei grillini del Md mento 5 stelle, in questo moim., lo lanciati a mille dopo l'exploit alle regionali siciliane. Non uhi-mo, a frenare il trasloco romano ..

di Errarti c'è il ruolo di commissa-. rio per il terremoto. Un incaricò

che il governatore vorrebbe pori re a termine nel migliore dei m t di possibile.

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08/11/2012 press unE il Resto del Carlino

RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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CONSAU,Z0 La rinaturalizzazione detta Pineta,

se ne parla a Palazzo Merlato OGGI, atte 15.30 si riunisce V. consiglio comunale. Ci saranno la discussione e la votazione del nuovo statuto delta Fondazione Ftaminia, che sarà presentato dal vicesindaco Giannantonio Mingozzi; detta convenzione con Linea Rosa per gli anni 2013-2018, che sarà illustrata dall'assessore Giovanna Piaia; del regolamento per l'esercizio dei servizi di trasporto pubblico di linea gran turismo di competenza del Comune, che sarà presentato dall'assessore Andrea Corsini. Per quanto riguarda gli ordini del giorno, sono in programma la discussione di un 'atto dì indirizzo per la rinaturalizzazione delta pineta Ramazzotti e del prospiciente sistema duriate', presentato dai capigruppo Ancisi (Lista per Ravenna), Buonocore (Idv), Cavicchioti (Pd), Foschini (Pdl), Fussi (Pri), Guerra (Lega Nord), Rubboli (Fds) e Vandini (Movimento 5 Stelle); e dì un documento su `intervento di ripristino detta pineta Ramazzotti danneggiata dal rogo del 19 luglio 2012', presentato da Francesca Santaretla (Movimento 5 stelle).

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FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni

pressunE 08/11/2012

Periodicità: Quotidiano

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ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO 8• IMOLA

LIDO DI DANTE

La pineta ferita in Consiglio Si riunisce quest'oggi, alle 15.30, il consiglio comunale. In apertura di seduta l'assessore Giovanna Piaia risponderà alle in-terrogazioni dei consiglieri Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna) su "fuori legge l'ambulatorio Ausl di medicina 'legale"; Paolo Guerra (Lega Nord) "sulla inadempienza del sindaco in merito alla patolo-gia del gioco compulsivo"; Alber-to Ancarani (Pdl) su "guardia me-dica senza servizi igienici". Si passerà poi alla votazione del nuovo statuto della Flaminia. Per quanto riguarda gli ordini del giorno, sono in programma la di-scussione di un "atto di indirizzo per la rinaturalizzazione della pi-neta Ramazzotti", presentato dai capigruppo Ancisi (LpRa), Buo-nocore (Idv), Cavicchioli (Pd), Fo-schini (Pdl), Fussi (Pri), Guerra (Lega Nord), Rubboli (Fds) e Vandini (Movimento 5 Stelle).

`Con Obamapoche guerre e meno SieUrC7711'

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pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

08/11/2012

Periodicità: Quotidiano

Tiratura: n.d.

Diffusione: n.d.

Protagonisti Da sx in alto e in senso orario: Alessio Grillini, Giovanni Malpezzi, Mauro Monti, Guido Bazzoni

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Caso Brandolini, bufera • sul sind aco PDL E LEGA all'attacco: Malpezzi si assunse

la responsabilità per la nomina ad Azimut

ndrea Brandolini, no- minato a giugno pre- sidente di Azimut, si

dimesso a seguito della condanna in 1° grado per 'falsa testimonianza' sul caso Ghiarona. Ma c'è un altro pro- blema. A nominare Brandoli- ni, dopo il pasticcio-Zagonara, fu il sindaco Malpezzi. La vi- cenda all'epoca non sfuggì al consigliere Grillini (Pdl) che presentò un'interrogazione sull'opportunità di nominare capo di una società pubblica un tale su cui gravava il rischio di condanna. Malpezzi re- plicò: "Brandolini è dotato di approndita esperienza essen- do stato vice presidente di Amf e ad di Azimut; sul caso Ghiarona è stato denunciato dal Pm ma il procedimento è fermo al 1° grado e non costi- tuisce causa ostativa alla no- mina". "Sono un sostenitore del garantismo - dice ora Gril- lini, unico consigliere faentino ad aver contestato quella no- mina - ma qui nutrivo forti perplessità. E il sindaco dove- va usare un minimo di pru- denza". In effetti è strano che per certe cariche si debba ri- correre a gente senza titoli o sotto processo. Ma siamo ri- dotti così male a Faenza? Per

Raffaella Ridolfi (Pdl) "Malpez-zi si conferma schiavo di logi-che partitiche da Pd sul meto-do della lottizzazione dei posti nelle partecipate dal Comu-ne". Per Monti (Lega) "Malpez-zi continua a seminare brutte figure: dopo la triste vicenda Zagonara, il cui unico 'titolo9 era l'esser iscritto all'Idv, ecco il 2° sbaglio. Dopo una sorta di

selezione da una rosa di nomi pervenuti al Comune ha scel-to, ribadendo in Consiglio co-munale di risponderne perso-nalmente, il geometra Brando-lini, ora condannato. E il sin-daco che fa? Si congratula col geometra per aver dato le di-missioni, anzichè prenderne le distanze. Per fare il presi-dente di Azimut occorrono ca-

pacità professionali ma anche una netta integrità morale. Qui i casi sono due: o il Geo-metra non ha dichiarato le sue pendenze giudiziarie, o il sin-daco non ne era al corrente. Nel primo caso doveva tuona-re contro il suo prescelto; nel secondo la colpa è solo ed e-sclusivamente di Malpezzi".

Francesco Zucchini

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pressunE ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

08/11/2012

Periodicità: Quotidiano

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Vuoi la saletta comunale? Allora paga LA DISAVVENTURA II Movimento 5 Stelle, dopo la richiesta economica della Giunta, organizza l'incontro en plein air

doi la sala comunale? Pa- ri, le categorie e i cittadini; il bilan-

ga". Questa in estrema cio comunale è dissestato e la Giun-

sintesi l'ultima "disav- ta continua ad approvare debiti fuo-

ventura" capitata al Mo- ri bilancio per importi ingentissimi

vimento 5 Stelle che si è - continua Alberto Papp crini - An-

ritrovato sotto il cora una volta il sindaco Roberto

si portico del Palaz- "Un'amministrazione

Buda non smentito. Il su è o è

zo Comunale, corretta dovrebbe un autoritario con la colonnina cambio di rotta, sotto lo zero, per favorire tutte le attività che poco ha a la riunione del democratiche" che fare con i quartiere Centro- principi demo- Boschetto. cratici".

"Dopo averci limitato l'utilizzo a Ecco quindi la scelta "polemica" una sola mattinata a settimana del Movimento 5 Stelle che ha deci- dell'ufficio adibito per l'espletamen- so di organizzare l'incontro con i to del mandato dei gruppi consilia- cittadini di Cesenatico all'aperto, ri, chiuso il Comune, sabotato la sotto il portico del Palazzo del Turi-commissione controllo, ora l'ammi- smo, proprio davanti alla saletta ri-nistrazione ha deciso di far pagare masta chiusa. l'utilizzo della saletta del Palazzo del Turismo, che è sempre stata conces-sa gratuitamente a gruppi politici e associazioni per incontri di caratte-re informativo e culturale - spiega il consigliere comunale Alberto Pap-perini - Il Movimento 5 Stelle in pas-sato ha svolto in questo luogo inte-ressanti iniziative molto partecipate sui temi relativi al bilancio comuna-le, sviluppo urbanistico e questioni ambientali. Un'amministrazione co-munale corretta dovrebbe favorire, come prescrive lo statuto, tutte le at-tività democratiche, di informazio-ne e culturali, non solamente quelle vicine alla sua fazione partitica".

E il Movimento 5 Stelle affonda il colpo: "La Giunta Buda continua a stupirci e cerca ogni pretesto per e-vitare il confronto con i cittadini. I comportamenti autoritari di questa Giunta sono innumerevoli: vengono istituite commissioni segrete per la modifica dello statuto comunale; al-lontana il pubblico con atteggia-menti illegittimi contrari ai principi della Carta Costituzionale e ai rego-lamenti comunali in materia di tra-sparenza degli atti; le deliberazioni vengono adottate dalla Giunta sen-za alcuna consultazione coi quartie-

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Niloi la salata comunale? Allorapaga

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press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA

08/11/2012

Periodicità: Quotidiano

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Opere pubbliche La Giunta investe 7 milioni

Microcredito in città? Laproposta dei grillini RILANCIO DELL'ECONOMIA "Si potrebbe realizzare un'agenzia di rating con una classifica della banca più virtuosa"

Il Movimento 5 Stelle propone idee per un rilancio dell'econo-mia e accusa: "Le agenzie di ra-ting sono quanto di peggio que-sto periodo storico abbia pro-dotto, sono la vera causa del nostro depauperamento". Ma qualcosa di positivo c'è: "Il rating non è una brutta idea, tutto dipende da chi lo emette - spiega il portavoce dei grillini, Alessandro Marconi - Ovvia-mente tutto questo universo è innestato in un sistema autore-ferenziale che noi non capiamo, ed è da questo che trova la sua autolegittimazione. A livello lo-cale noi proponiamo una cosa molto semplice. Un ufficio di rating municipale, dove poche persone con curriculum appro-priato, raccolgono le impressio-ni dei cittadini, sui finanzia-menti ottenuti-respinti, le con-dizioni, le motivazioni addotte, le attività non incentivate, i tas-

si, i conti correnti, i mutui e il trattamento del cliente di tutti gli istituti di credito. Tutte que-ste segnalazioni raccolte in for-ma anonima, verranno poi in-crociate dagli analisti dell'uffi-cio stesso con gli operatori degli istituti per appurarne la veridi-cità o per registrarne il diniego collaborativo, in caso l'istituto si rifiutasse di fornire lecito con-traddittorio. Il Comune non of-fre che un semplice servizio al cittadino per una pubblicità e trasparenza degli istituti, al fine di stilare trimestralmente, una classifica della banca virtuosa, quella ossia maggiormente e-sposta in attività di microcredi-to e di rilancio dell'economia territoriale, per scardinare il cir-colo vizioso che non vede mo-neta, per uscire dal circuito fi-nanziario verso quello econo-mico. Siamo ulteriormente convinti

che il distretto finanziario deb-ba sorgere fuori dal centro sto-rico, cedendo gli spazi alle atti-vità commerciali. Si andrà indi-viduando un'area business de-dicata, sulla falsariga de La City finanziaria londinese, che po-trebbe sorgere nel forese, in cui arrivare e partire con mezzi propri agevolmente. Gli istituti di credito in pieno centro stori-co sono una vera e propria palla al piede, per un Paese che deve ritrovare la propria identità, e un nuovo slancio economico -conclude Marconi - Come sem-pre rinnoviamo il nostro invito a questa Giunta, che ci permet-tiamo di definire un vero e pro-prio muro del pianto, per l'in-capacità di avanzare una singo-la buona proposta per toglierci da questa palude, o meglio la Giunta dovrebbe togliere le ten-de, per darci la chance di riap-propriarci del nostro futuro".

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,o'''' rFiere ci di Forlì e Cesena

08/11/2012

Periodicità: Quotidiano

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Direttore Responsabile: Pietro Caricato Diffusione: n.d.

pressunE

PREMIO ELEZIONI Legge truffa

I politici stanno scher-zando con il fuoco, ma Al-fano, Maroni e Casini a cui si è aggiunto Ciccio-bello Rutelli stanno scherzando anche con l'acqua che quel fuoco po-trebbe spegnere. Sì per-chè l'invenzione del pre-mio di maggioranza al partito o alla coalizione che raggiunge il 42,5 per cento offende tutti quelli

che vogliono il maggiori-tario e tutti quelli che vo-gliono il proporzionale. Poi questa proposta viene presentata per ragioni che sono davvero ignobi-li: impedire che vi sia una maggioranza degna di questo nome e salvare le forze minoritarie. Il Pd dal canto suo e anche l'Italia dei Valori hanno le loro responsabilità per-chè nel 2007 accettarono una riforma elettorale scandalosa come il Por-cellum che consentiva di nominare un Parlamento di soli fedelissimi al Capo partito o al Capo azienda come è avvenuto nel caso di Silvio Berlusconi e pri-ma con Forza Italia e poi con lo stesso Pdl. Fra l'al-

tro adesso conservare il Porcellum, anzi raffor-zarlo con una soglia di sbarramento più alta, non fa che disgustare di più gli italiani sia quelli che hanno votato Cen-tro-Sinistra, sia quelli che hanno votato Cen-tro-Destra. Come nel 1924 a causa delle enormi con-traddizioni del mondo li-berale e delle divisioni dei partiti di sinistra si sta aprendo la porta a quell'ambiguo movimen-to di popolo che è il "gril-lismo". Per fortuna non potrà introdurre un nuo-vo fascismo, anche per-chè vigilano sull'Italia autorità internazionali.

Duccio Migani (Cesenatico)

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LA REPLICA

"Se li prendiamo le altre Regioni non si attrezzano"

"Se le Regioni che non sono at-trezzate con l'impiantistica ve-dono nell'Emilia-Romagna la possibilità di smaltire i loro rifiuti addirittura risparmiando rispetto allo smaltimento in Olanda, allo-ra non si attrezzeranno mai". L'assessore regionale all'Am-biente dell'Emilia-Romagna, Sa-brina Freda, tiene il punto ri-spetto alle critiche che le ha mosso il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, per il rifiuto ad ac-cogliere in regione i rifiuti dal sud Italia. "Per limitare l'arrivo di rifiuti speciali e governare i flussi di rifiuti - aggiunge Freda - a-vremmo un altro strumento con-sistente nel valutare attenta-mente le autorizzazioni degli im-pianti". In pratica quindi, quello che chiedeva la risoluzione pro-posta dall'Idv in Consiglio regio-nale, che non è stata approvata con il voto contrario del Pd. Pro-prio ieri, tra l'altro, nell'annuncia-re un'interrogazione presentata in Assemblea legislativa sull'in-ceneritore di Parma, la Lega nord aveva applaudito alla presa di posizione di Freda.

ROMAGNA

Chiesti dieci mesi di camera Oggi la sentenza

08/11/2012 pressunE L VOCE DI CESENA

ROMAGNA FORLÌ &

Direttore Responsabile: Franco Fregni

Periodicità: Quotidiano

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Rifiuti Il ministro insiste: quelli di Napoli da smaltire in Romagna RIMINI. Il governo sta lavorando al trasferimento, se necessario, di quote di rifiuti dalle città del centro-sud Italia agli inceneritori del nord che lavorano a capacità ridotta. Con buona pace degli assessori che non sono d'accordo come, per l'Emilia-Romagna, Sabrina Freda. Parola del ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che interviene sul tema, e sulla polemica a distanza già inne-scata con Freda, oggi a Rimini Fiera a margine di un incontro dell'evento Ecomondo. "È inaccettabile - sbotta il ministro - che i cittadini di Napoli o i cittadini di Roma debbano pagare il prez-zo del conferimento dei rifiuti in impianti in Olanda o in Ger-mania, con la produzione di elettricità e calore a favore dei cit-tadini olandesi e tedeschi. È ridicolo questo. L'assessore dell'E-milia-Romagna ha espresso il suo parere, ora dobbiamo con-frontarci responsabilmente di fronte a un problema nazionale. Stiamo lavorando su una norma che consenta, nel caso fosse necessario, di utilizzare gli impianti che sono presenti in Italia Tempistiche? Ci stiamo lavorando adesso". Clini, che recente-mente aveva parlato di "blocco delle regioni del nord per ragioni più politiche che altro", insiste: "Bisogna andare oltre il confron-to politico e le convenienze elettorali. Tutti dicono che vogliono riportare la legalità nella gestione dei rifiuti, tutti si allora diano da fare". Il ministro bacchetta Freda (e i colleghi che come lei non ci stanno): "L'assessore regionale all'Ambiente dice che la gente di Roma o di Napoli, di Palermo o di Reggio Calabria deve arrangiarsi, deve fare da sola. Tutti sappiamo che in queste città le amministrazioni locali e regionali non sono state in grado di programmare il sistema di gestione dei rifiuti in maniera tale da rispettare le direttive europee e la legge. Noi stiamo pressan-do per l'aumento della raccolta differenziata, per il recupero della frazione umida, ma abbiamo una quota di rifiuti che non riusciamo a gestire. Non vogliamo - sottolinea Clini - che questi rifiuti tornino nel circuito delle discariche mal gestite. A Napoli hanno trovato una soluzione: li portano in Olanda o in Germa-nia perché gli impianti dell'Emilia-Romagna, del Veneto, della Lombardia non sono disponibili". E questo "non perche'" questi ultimi "non hanno capacità, ma per ragioni politiche. Io rispetto il punto di vista di Freda, ma non lo condivido affatto".

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il Resto del Carlino 08/11/2012 pressunE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

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IL COMMENTO dì CARLO ANDREA BARNABE"

I CACCIATORI DI (5) STELLE _ThTLE

PARTITO l'assalto al carretto 'siciliano'.

A Rimini non sarà Palermo, ma quella, valanga di voti fa:paura, soprattutto ai partiti., che per le botte rimediate vedono le 'stelle'. Sperano sia un temporale estivo, ma Grillo non è la Lega. Scorrazza su e giù per lo Stivale, tenta la scalata del nano chiamato alle urne, i sondaggi lo danno oltre il 20 per cento. Quindi il M5s fa gola, solletica gli appetiti degli stomaci/Orti della politica., abituati a passare da un piatto all'altro per rastrellare briciole di consenso. Saltati prima sul Carroccio poi sulla groppa di Di Pietro, pronti adesso a orbitare nella galassia grillino. Comitati nati in strada o su Facebook, mercenari e consiglieri in disarmo, eterne comparse in cerca di padrini busseranno alle porte del Movimento, a corto di manovalanza che non sia virtuale. Sapranno resistere alle tentazioni? La risposta pratica servitù a misurare la virtù dei corteggiati. Che intanto fissano i paletti alle candidature per evitare l'assalto alla diligenza. Pedina penale immacolata e militanza della prima ora. Qualcuno di loro andrà a Roma, molti in municipio. In bocca al lupo.

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il Resto del Carlino

~MI Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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Liste civiche e comitati salgono sul carro dei grillini Da Riccione alla Valmarecchia proseguono i contatti con la galassia del Movimento 5 Stelle

CONTATTI con liste civiche, in-contri serali e post sui social network. La rete del Movimento a 5 Stelle sta colonizzando il resto della provincia dopo avere messo le radici nel fortino riminese, grillini tessono le fila fitcendo cre-scere nelle vallate i meet up, picco-li gruppi di cittadini. Ma sono le esperienze civiche attive da anni ad interessare l'MSS e viceversa. A Riccione i gridai hanno messo le tende da tempo aderendo alla battaglia contro il Tre. A guidare il consiglio dei dodici c'è Vincen-zo Cicchetti che al fianco ha Ro-berto Tiboni. Un gruppo che po-trebbe raccogliere l'eredità di con-sensi del movimento civico C'è chi dice no. Sono esperienze co-me queste nelle quali crescono embrioni dei 5 Stelle, mentre alcu-ne liste civiche presenti alle uhi-me elezioni, scoprono di avere af-finità elettive con i grillini. «Su al-cuni temi, quale la battaglia sul consumo di territorio, c'è vicinan-za» conferma Luca Vanno/ti, con-sigliere a San Giovanni in Mari-gnano per Mente locale. «Su altri ci si può confrontare». Non sor-prende, quindi, che il 15 novem-bre all'incontro organizzato da Mente locale, partecipi Luigi Camporesi. Semmai le novità van-no cercate negli altri partecipanti. Tra i relatori alla serata 'In ascol-to della politica', ci sarà Franca Foronchi, sindaco di Gradara, eletta in una lista civica, e Danie-

la Montanari consigliere di Veruc-chio fuoriuscita dalla giunta Prue-coli, e aderente al Gruppo D25. Sarà presente anche Domenica Spinelli, sindaco di Coriano elet-to con la lista Progetto comune, Ad alimentare il vento del rinno-vamento a Bellaria è Daniele Ar-duini, l'ex consigliere riminese del M5S. Tornando a sud, a Gatto-

LA TRAM.: IL confronto prosegue tra incontri pubblici e i sociall network

fica, Fabrizio Girometti, è il no-me da tenersi a mente. Con lui si riuniscono una quindicina di cit-tadini. Il movimento si ramifica in Valmarecchia a partire da San-tarcangelo. Molti dei componenti della lista civica sono vicini al MSS, e hanno già collaborato. «Ne abbiamo discusso, se conflui-re o meno nel movimento di Gril-lo — conferma il consigliere An-drea Novelli ma per ora mante-niamo il nostro nome. Probabil-mente potrebbe esserci un loro ap-poggio alle amministrative del 2014». Salendo verso Pennabilli il tecnico informatico Daniele Sas-si fa parte di un gruppo attirato dalle battaglie del 5 stelle, pronto a buttarsi in politica.

Andrea Oliva

LA MAPPA

n rete crescono come funghi

nelle vallate i Meet up, gruppi di cittadini che à

mettono in contatto grazie al web e

affrontano i problemi del comune dì appartenenza

" calendarìo Ad accomunare

movimenti di contestazione, le liste

civiche e il MSS sono anche gli appuntamenti settimanali in una sala

definite e pubblicizzata, aperta a tutti i cittadini

Lavoro ,

Nulla è lasciato ai. caso. Le regole per entrare nel

M55 sono diverse. Per diventare 'attivi' bisogna partecipare ad almeno 3 assemblee ed entrare in

un gruppo di lavoro o fare banchetti in piazza

:onsigliere di San Giovanni

t<Su alcuni temi, quale la battaglia sul consumo di territorio, c'è vicinanza. Su Atri ci si può confrontare»

consigliere di Santarcangelo

«Abbiamo parlato se confluire nel movimento di Grillo, per ora manteniamo il nostro nome»

LUCA VANNONI

ANDREA NOVELLI

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il Resto del Carlino

RIMINE Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

08/11/2012 press unE

Periodicità: Quotidiano

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il Resto del Carlino 08/11/2012 pressunE

Direttore Responsabile: Giovanni Morandi

Periodicità: Quotidiano

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POTENZIALI CANDIDATI Daniele Arduini, Massimo Manduchi e Marco Affronte

C.35.; IL MOVIMENTO POTREBBE AVERE DUE DEPUTATI

Trenta riminesi in marcia su Roma: primarie online per un seggio «SONO del '65, riminese, ho tre bambini. E vorrei che i miei figli potessero vedere che si può cambiare, se si vuole». E' quanto scrive di sè il biologo marino Marco Affronte sul Me-etup dei 'Grilli pensanti'. Af-fronte è uno dei trenta potenzia-li candidati alle elezioni politi-che dì primavera, che lotteran-no per uno scranno alla Came-ra o al Senato. Non sono candi-dabili gli attuali consiglieri co-munali, per ragioni di doppio ruolo (nè potranno dimettersi per puntare 'più in alto'): Luigi Camporesi, Carla Franchini, Gianiuca Tamburini. Candida-bile, ma solo in teoria, Daniele Arduini, che nei mesi scorsi si è dimesso dal consiglio rimine-se («Sarebbe troppo comodo», sibilano dal movimento). «Ser-vono due requisiti per essere candidabili — spiega Tamburi-ni, che è 'organizer' del Meetup online —: il primo è essere già stato iscritto a una lista alle pre-cedenti amministrative; il se-

condo è l'iscrizione al portale del Movimento 5 Stelle entro lo scorso 30 settembre». Esclusi i pregiudicati e i consiglieri in carica. «Il Movimento — am-mette Carla Franchini è su-bissato dalle richieste di parteci-pazione e 'avvicinamento' in tutte le città del riminese. Tra questi, parecchi delusi dai parti-

ESCLUSI I CONSIGLIERI Grato vieta it doppio moto Corrono quelli che anno i requisiti imposti dai, Leader

ti tradizionali, esponenti di co-mitati o gruppi e così via». Ve-niamo ai 'papabili'. In ordine sparso: l'ex IdV Vincenzo Cic-chetti (inserito in lista alle co-munali di Rimini in deroga al veto, grazie al via libera degli iscritti), Massimo Manduchi, Paolo Calisto, Patrizia Paniga-li, Pietro Fois, Italo Carbonara,

Stefano Piva, Erwin Feduzi, Mirco Conti, Antonio Scarpo-ni, Stefano Monti, Vincenzo Aulizio, Mirco Casadei, Mattia Pari, Tommaso Della Motta, Giulia Sarti, Daniela Giavoluc-ci, Fausto Battista Marco Fon-ti, Marco Torri, Raffaella Senso-li. Ma potrebbero esserci anche altri con í requisiti. «I nostri candidati sorride Tamburi-ni — saranno scelti con le pri-marie online, che partiranno a breve. Serviranno precisi requi-siti, quelli citati, per candidar-si. Ma anche per avere il diritto di voto. Non saranno primarie aperte a tutti ma solo agli attivi-sti e ai simpatizzanti». Che previsioni fate per l'Errai-ha Romagna? «Si parla di 14-15 deputati e 5-6 senatori», continua Tamburi-ni. E per Rimini? «Siamo una realtà molto picco-la, seppure tra le più attive, cre-do uno o due deputati»,

Mario Gradara

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