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rassegna stampa "La dolce contea" 2011
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RASSEGNA STAMPA
A CURA DI
Accademia Italiana della Cucina
Istituzione Culturale della Repubblica Italiana Delegazione di Modica
LA DOLCE CONTEA: UN VIAGGIO TRA STORIA E SAPORI PER SCOPRIRE
IL CIOCCOLATO E LA PASTICCERIA DI MODICA, DAI GRIMALDI IN POI.
MODICA (RG) - Un viaggio alla scoperta della dolcezza, apprezzando tutti i benefici che
ne derivano, compreso quelli salutistici. La città di Modica diventa protagonista di un percorso culturale e culinario tra tradizioni di ieri e di oggi, con il primo convegno nazionale “La Dolce Contea – pasticceria e cioccolato di Modica, dai Grimaldi ad oggi” in programma il 2 aprile prossimo. Si stanno ormai ultimando le ultime fasi organizzative dell’importante assise, mentre sono in tanti gli appassionati e i curiosi che da tutta Italia continuano a contattare l’organizzazione per chiedere informazioni e notizie. Amanti del gusto e delle bellezze del barocco si uniranno dalla prossima settimana a Modica per prendere parte all’importante evento proposto dalla delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina, guidata in città dall’avv. Carlo Ottaviano. Lo speciale organismo ha provveduto a creare, dall’1 al 5 aprile prossimi, un fitto ed interessante programma che darà modo ai partecipanti di approfondire la conoscenza dell’ormai noto cioccolato modicano realizzato secondo l’antica ricetta azteca. Ma sarà anche l’occasione per scoprire altre prelibatezze che fanno parte della tradizione culinaria della città della contea. Dalla dolcezza al benessere che ne deriva, analizzando gli effetti benefici che i dolci hanno sull’uomo. Si parlerà anche di questo nel convegno in programma sabato 2 aprile, a partire dalle ore 9, presso la Fondazione Grimaldi in corso Umberto I, 106 a Modica. Con importanti relatori, si affronteranno i variegati aspetti che caratterizzano le prelibatezze proposte dalla cucina locale, spaziando dall’aspetto storico e culturale a quello più prettamente enogastronomico, con riferimento ai riconoscimenti di eccellenza e al connubio tra alimentazione e salute, prendendo in esame, in particolar modo, il rapporto tra dolci e medicina. Interverranno, nel corso della mattinata, Giovanni Ballarini, presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, Natale Barbera, docente di Medicina Interna dell’Università di Messina, ed ancora l’accademica e docente di enogastronomia Elena La Delfa dell’Associazione Italiana Sommelier, la scrittrice Grazia Dormiente ed il direttore del
Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto. I delegati che arriveranno da tutta Italia avranno anche la possibilità di conoscere meglio il territorio. Per loro sono stati infatti organizzati dei laboratori con i maestri pasticceri, dove sarà possibile scoprire i segreti per realizzare il prelibato cioccolato modicano, fino all'incontro con la moda nell’atelier della stilista Ottavia Failla. Ed ancora prelibate degustazioni alla scoperta della cucina tipica tradizionale. Non mancheranno le visite guidate presso importanti realtà locali, come l’azienda agricola di Rosario Floridia, che si è aggiudicata il "Best in SIcily 2011" quale miglior produttore caseario della Sicilia. Poi tour per la città di Modica, alla scoperta del barocco, ma anche visita nelle vicine Scicli e Ispica. E ancora, col cioccolato, un incontro col benessere e la cura della persona, scoprendo trattamenti e massaggi a base del goloso dolciume.
27 marzo 2011
Accademia Italiana della Cucina Istituzione Culturale della Repubblica Italiana
Delegazione di Modica
LA DOLCE CONTEA: INIZIA DOMANI LA CINQUE GIORNI DEDICATA
AL GUSTO TRA CIOCCOLATO DI MODICA E ARTE PASTICCERA. GIORNO 2 APRILE CONVEGNO NAZIONALE CON VARI ESPERTI.
MODICA (RG) - Un incontro col gusto, un incontro con l’arte e la cultura di un territorio, in una
città come Modica, meta ambita del turismo culturale anche grazie al suo splendido barocco. Comincia domani la cinque giorni organizzata dalla delegazione locale dell’Accademia Italiana
della Cucina e dedicata ad un percorso culturale e gastronomico che vivrà il suo momento più
intenso sabato 2 aprile con l’interessante convegno dal titolo “La Dolce Contea - Pasticceria e
Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”. La manifestazione dedicata alla riscoperta del gusto e
gli aspetti storici più ricercati, animerà dal 1 al 5 aprile la città della Contea, con la presenza di accademici, appassionati, curiosi ed esperti del settore. Indice di una particolare sensibilità alle
richieste del mercato, si tratta di un evento dai forti risvolti culturali e di promozione del
territorio che tratterà come tema principale l’arte pasticcera ed il prezioso cioccolato di Modica.
Un segno rilevante ed apprezzabile dell’impegno mosso per la valorizzazione di un contenitore
straordinario, fatto di storia, arte, cultura, tradizione, ed una tipicità unica e riconoscibile
dell’enogastronomia locale. Dimostrando di tenere il passo con i tempi, in questo modo la delegazione di Modica dell’Accademia Italiana della Cucina, dà un’importante risposta alle
richieste del turismo moderno, tenendo in considerazione la grande diversificazione che
caratterizza oggi il turismo culturale e le sue ramificazioni nel turismo enogastronomico. Si inizia
domani, venerdì 1 aprile, con l’arrivo degli ospiti e una prima visita in notturna della città. Il
giorno seguente, il 2 aprile, l’inizio dei lavori col convegno alle ore 9 presso la Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, in corso Umberto I, al civico 106. Introdurrà Carlo Ottaviano, delegato A.I.C. di
Modica. Sarà Mario Ursino consultore nazionale, coordinatore Sicilia Orientale e delegato A.I.C.
Catania, a moderare l’incontro, cui interverranno Elena La Delfa, accademica e docente di
enogastronomia, Associazione Italiana Sommelier, affrontando il tema de “L’Arte dolciaria delle
monache di casa”, Grazia Dormiente con “La storia del cioccolato di Modica dai Grimaldi ad
oggi”. Nino Scivoletto, direttore Consorzio del Cioccolato interverrà su “Il Cioccolato di Modica prodotto di eccellenza agroalimentare europea”, il prof. Natale Barbera, cattedra di Medicina
Interna dell’Università di Messina, su "Benessere e Dolcezze". A concludere l’incontro,
l’intervento del prof Giovanni Ballarini, presidente nazionale A.I.C.. Gli accademici che
interverranno, a seguire, proseguiranno il loro percorso alla scoperta della cucina e dell’arte di
Modica, con il pranzo alla “Fattoria delle Torri” e, nel pomeriggio, il tour della città della Contea. L’intensa giornata si concluderà con la cena di gala in onore del presidente Ballarini al ristorante
“Al Carato”. Un ricco programma riguarda anche il giorno successivo, domenica 3 aprile, alle ore
10 presso Gerratana s.r.l., si avrà il laboratorio live in cui i maestri pasticceri aderenti al
Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica insegneranno a fare il cioccolato. Ai partecipanti
verrà anche consegnato un kit per poter fare il cioccolato di Modica a casa propria. Gli
accademici che giungeranno da varie parti d’Italia potranno poi decidere di ripartire o di proseguire fino a giorno 5 aprile con ancora altre visite e degustazioni proseguendo il percorso di
scoperta avviato con la buona cucina, ma anche col benessere e la cura della persona, con la
moda e con l’arte, seguendo itinerari che coinvolgono anche le vicine città iblee, con le loro
bellezze architettoniche e panorami mozzafiato.
31 marzo 2011
Accademia Italiana della Cucina
Istituzione Culturale della Repubblica Italiana Delegazione di Modica
LA DOLCE CONTEA: IL CIOCCOLATO DI MODICA? ESTASI DEL GUSTO. ECCO PERCHE’ MANGIARNE CI RENDE... EUFORICI.
DOMANI MATTINA SE NE PARLERA’ AL CONVEGNO NAZIONALE DELL’ACCADEMIA DELLA CUCINA CHE SI TERRA’ A MODICA.
MODICA (RG) – Il cioccolato? Piacere del palato e soddisfazione dell’anima. Uno degli alimenti più diffusi al mondo non è solo un peccato di gola, magari da
dimenticare in fretta, ma è soprattutto un toccasana per le proprie emozioni, grazie ad un senso di piacere ed appagamento che si manifesta per la presenza
di alcune sostanze di cui è composto e che, per certi versi, sono molto simili a quelle contenute in alcuni stupefacenti. Mangiar cioccolato, e vale anche per quello di Modica che sta cercando di ottenere l’ipg, provoca infatti la stimolazione
della serotonina e delle endorfine, che vengono prodotte generando benessere nell’individuo e perfino stato di euforia. Ma il cioccolato contiene anche altre sostanze molto vicine all’antico lsd, l’acido lisergico, e anche al cannabinolo, uno
dei principi attivi della marijuana. Ecco perché quando si ha carenza d’affetto o depressione, mangiar cioccolato porta a migliorare il proprio stato d’animo.
Naturalmente, come in tutte le cose, non bisogna abusarne e non bisogna mangiarne in grandi quantità altrimenti si rischiano alcune patologie come l’obesità. Grazie alla relazione del dott. Natale Barbera, docente all’Università di
Messina, si parlerà anche di questo domani mattina al convegno nazionale dal titolo “La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”,
in programma a partire dalle 9 presso la Fondazione Grimaldi di Modica, con l’organizzazione della delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina. Interverranno illustri relatori ed esperti ma anche numerosi accademici
provenienti da tutta Italia per un viaggio nel gusto che in verità inizia oggi e si conclude il prossimo 5 aprile, con degustazioni, laboratori live, appuntamenti informativi. Domani l’appuntamento è con il convegno che tende a far conoscere
gli aspetti culturali e scientifici del cioccolato di Modica e della buonissima pasticceria, forse meno nota delle barrette, ma di grande attrattiva e varietà.
“Provocando un piacevole senso di benessere, di euforia, di estasi, fungendo anche da antidepressivo – spiega il prof. Barbera - il cioccolato può essere quindi considerato come una “droga” che però non fa male, ma anzi è una sostanza
benefica che riesce ad offrire un buon apporto dal punto di vista calorico, potendo essere utilizzato dall’uomo anche come sostegno energetico”. E anche il cioccolato di Modica viene sempre più usato in abbinata ai trattamenti di
bellezza e benessere per il buon odore che emana e per la sua pastosità piacevole per il corpo. Effetti positivi sulla pelle, resa morbida e liscia, con un’intensa
azione esfoliante che aiuta ad eliminare le cellule morte.
01 aprile 2011
Accademia Italiana della Cucina Istituzione Culturale della Repubblica Italiana
Delegazione di Modica
DAI DOLCI DELLE MONACHE DI CASA AL CIOCCOLATO “CIBO DEGLI DEI”,
ECCO LE BONTA' DI MODICA. STAMANI L'ATTESO CONVEGNO NAZIONALE “LA DOLCE CONTEA”. DOMANI LABORATORI LIVE E DOLCI MASSAGGI.
MODICA (RG) – L'arte dolciaria delle monache di casa vera peculiarità della pasticceria modicana
e siciliana, prospettata e approfondita al convegno nazionale “La Dolce Contea - Pasticceria e
Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, nei bellissimi saloni del palazzo della Fondazione
Grimaldi, con l'organizzazione della delegazione modicana dell'Accademia Italiana della Cucina. Docenti, esperti ed accademici a confronto per un viaggio tutto dedicato al gusto. Il fenomeno
delle monache di casa e dei dolci da loro prodotti, illustrato con dovizia di particolari
dall'accademica e docente di gastronomia, Elena La Delfa, ha incuriosito la folta platea composta
da delegati arrivati da varie parti d'Italia. I monasteri ospitavano le “gattoparde”, le donne
provenienti dalle famiglie nobili, che si avvicinavano alla vita monacale di clausura, spesso non
per vocazione ma per costrizione. Dopo il 1860, con la confisca dei beni ecclesiastici e la chiusura dei conventi, alcune monache religiose, uscite da questi luoghi, sono tornate ad abitare
nelle loro case. Ma continuarono ugualmente a portare la loro arte dolciaria recandosi
direttamente nelle famiglie più nobili della città. Non solo monache religiose ma anche le
monache laiche erano pronte a preparare i dolci nelle ricorrenze più importanti. Soprattutto
biscotti secchi che così garantivano una maggiore conservazione. Per i matrimoni si preparavano gli “spinnagghia”, nome che sta ad indicare uno specifico dolce, ma che si riferisce anche a tutti i
dolci nuziali. Il confezionamento dei dolci seguiva il calendario liturgico, con ricette tipiche dei
vari periodi, come Natale e Pasqua. C’erano biscotti che avevano come ingredienti di base la
mandorla, quindi biscotti ricci, ribattezzati localmente “viscotta ra panza” perché per tirare fuori
dalle forme l'impasto era necessario fare pressione contro la pancia. Sempre con la mandorla,
famosi erano i “dolcetti del conte”. E poi le “mpanatigghie”, ancora oggi uno dei dolci più tipici di Modica, preparate dalle monache benedettine. In questi particolari biscotti l'esigenza della carne
al loro interno nasceva proprio dalle monache che, impietosite dai pellegrini affaticati e bisognosi
di ristoro, per ingannare il digiuno ecclesiastico celarono il contenuto di carne nel miscuglio di
cioccolato per conferire ai biscotti il giusto apporto proteico. Sempre le monache di casa
preparavano anche la cialda dei cannoli, predisposta e conservata utilizzando delle canne per la forma. Immancabile il torrone, o meglio la “cubbaita” e naturalmente la cedrata e l’aranciata,
localmente chiamati “petrafennula” per la loro durezza. Accanto a queste bontà dolciarie, il
cioccolato di Modica, realizzato secondo le antiche ricette azteche, ha il suo ruolo di primo piano,
come spiegato anche dagli altri relatori del convegno, come Grazie Dormiente, Mario Ursino e il
“padrone di casa”, il presidente della delegazione di Modica dell'Aic, Carlo Ottaviano. A
concludere i vari interventi, che hanno visto pure la relazione del docente universitario Natale Barbera su benessere e dolcezze, è stato Giovanni Ballarini, presidente nazionale dell'Accademia
Italiana della Cucina che parlando proprio del cioccolato di Modica ha ribadito la valenza di un
prodotto eccezionale e di qualità che va tutelato e salvaguardato con le opportune garanzie per
consumatori e produttori. “Ormai in Italia si deve parlare di cioccolati, al plurale, e non solo di
cioccolato – spiega Ballarini – e quello di Modica ha la sua valenza riconosciuta a livello internazionale. Si deve continuare a puntare su questo prodotto, magari organizzandosi meglio
rispetto alla domanda e all'offerta che si è in grado di fornire, e cercando di ottenere sempre più il
binomio cioccolato-territorio”. La cinque giorni prosegue domani mattina. Alle ore 10, presso
l'azienda Gerratana srl, si avranno i laboratori live con i maestri pasticceri aderenti al Consorzio
di Tutela del Cioccolato di Modica che insegneranno a fare il cioccolato e daranno agli accademici
un kit per poi produrlo a casa. Nel pomeriggio alle ore 16 visita all'atelier della stilista “Ottavia Failla” e per chi adora il cioccolato, dolci massaggi energizzanti nella spa di Bellissima di
Gioacchino Livia a Modica.
02 aprile 2011
Accademia Italiana della Cucina Istituzione Culturale della Repubblica Italiana Delegazione di Modica
UN’ALTRA GIORNATA DEDICATA AL GUSTO E ALL’ARTE PASTICCERA. IERI SERA CENA DI GALA CON UN OMAGGIO CULINARIO AL GIAPPONE
MODICA (RG) – Laboratori live e kit per preparare il cioccolato di Modica direttamente a casa. Un’altra intensa giornata, oggi, per i componenti dell’Accademia Italiana della Cucina, provenenti da varie parti d’Italia e che in questi giorni sono in provincia di Ragusa per un percorso culturale e scientifico senza mai abbandonare il gusto e l’ottima gastronomia, su iniziativa della delegazione di Modica presieduta dall’avvocato Carlo Ottaviano. Stamani, grazie ai maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, negli stabilimenti della Gerratana srl, si sono svolti i laboratori dal vivo per spiegare come si produce il cioccolato modicano, quale impasto va utilizzato e in che misura gli ingredienti sono miscelati per realizzare le buonissime tavolette ormai famose nel mondo e realizzate secondo un’antica ricetta azteca riprodotta anche nel 1700 in alcune famiglie nobiliari della vecchia Contea di Modica, come ha ricordato più volte la professoressa Grazia Dormiente sabato mattina durante il convegno nazionale “La Dolce Contea”. Gli accademici hanno poi visitato oggi pomeriggio i luoghi più caratteristici di Modica, trovando spazio anche per uno shopping di prodotti gastronomici dolciari. Ieri sera, al ristorante “Al Carato” di Modica, presso l’hotel Torre del Sud, si è svolta invece la cena di gala, l’occasione per offrire una splendida vetrina dell’alta cucina iblea e non solo. La cena di gala, in onore del presidente Giovanni Ballerini, vertice dell’Accademia Italiana della Cucina, si è aperta con un tributo alla cucina giapponese. Un vero incontro col gusto, con takoyaki e sushi, proposti dai giovani cuochi Tomoko e Ken dal Giappone. Poi un ricco ed articolato menù presentato dagli chef artefici delle prelibate portate, che di volta in volta si sono alternati al podio per spiegare i “segreti” dello loro ricercata cucina. I tanti accademici provenienti da varie parti d’Italia sono rimasti favorevolmente colpiti dalla raffinatezza e dalla bontà dei piatti proposti. Tanto spazio alla creatività degli chef siciliani. Come antipasto le tartare di branzino, con gocce di cioccolato, crostino con gelato al caciocavallo e sedano in pastella, preparati da Massimo Giaquinta di Caol Ishka, Siracusa. Si è poi passati alla rivisitazione di un piatto tipico, col timbalo di cavatelli all’anormale con pesce bandiera e crocchetta di ricotta al finocchietto, proposto da Vincenzo Gulino, Pietre Nere Resort, Modica. Merluzzo salato scottato con topinambur e spuma di mandorle pizzute è stato il gradito secondo proposto da Salvatore Carpenzano, Torre d’Oriente, Modica. Applauditissimo lo chef Stefano Rosa della Fattoria delle Torri di Modica, come del resto gli chef che lo hanno preceduto, che ha preparato come dolce per la serata una vera e propria evocazione di Sicilia, con un miscuglio di caffè, mandorle, pistacchio di Bronte, cui ha fatto seguito piccola pasticceria con il coinvolgimento delle pasticcerie locali. Non potevano poi mancare i biscotti secchi, i dolci da riporto, le “mpanatigghie”, ampiamente dibattuti in mattinata, essendo stati anche oggetto di buona parte del congresso nazionale a Palazzo Grimaldi.
03 aprile 2011
Accademia Italiana della Cucina
Istituzione Culturale della Repubblica Italiana Delegazione di Modica
BELLEZZA E BENESSERE, DOLCI MASSAGGI AL CIOCCOLATO DI MODICA.
MODICA (RG) – Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche più belli), per rassodare la pelle e per tornare più giovani. Nelle sale di bellezza della città
della Contea si usa sempre più il cioccolato di Modica per “dolci” ma altrettanto vigorosi massaggi. La pastosità e granulosità di questo cioccolato offre una piacevole sensazione sul corpo favorendo la funzione lipidica. I componenti
dell’Accademia Italiana della Cucina, in questi giorni in provincia di Ragusa per una serie di iniziative culturali e gastronomiche dedicate al cioccolato e all’arte
pasticcera, hanno avuto la possibilità di verificare dal vivo la valenza di questi particolari massaggi proposti da Cinzia Fiore, direttore tecnico dell’area benessere del salone “Bellissima” di Gioacchino Livia a Modica. “Il cioccolato è
ricco di sali minerali ma anche di sostanze come la teobromina e la caffeina – spiega la Fiore – tutti principi attivi che favoriscono il processo osmotico con un’azione rimineralizzante della pelle. C’è del resto una ricca presenza di sodio e
potassio”. Il cioccolato, sciolto con l’uso di profumate candele che tra l’altro servono a creare un ambiente raccolto e sereno, viene applicato su viso e corpo
con trattamenti drenanti, riducenti e rilassanti al tempo stesso. “Si tratta di un ottimo trattamento sia per il corpo ma anche per i capelli. A scegliere il massaggio al cioccolato – spiega Gioacchino Livia – non sono solo le donne ma
anche gli uomini che trovano pure loro ottimi riscontri e piacevoli sensazioni. Questi massaggi attivano vari sensi, dal gusto all’olfatto, dal tatto alla vista e i clienti rimangono inebriati. Insomma un trattamento rivolto ad un pubblico di
buon gustai in tutti i sensi”. Il programma della visita degli accademici prosegue oggi con un mini tour tra
Ispica e Scicli dove saranno visitati alcuni dei celebri luoghi della fiction di Montalbano. A Scicli sarà il sindaco Giovanni Venticinque ad accogliere la delegazione degli accademici che concluderanno la loro presenza in terra iblea
domani mattina con le partenze.
04 aprile 2011
NEWS REGIONALI
1° Convegno Nazionale " La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi" 2 Aprile 2011 -
Fondazione Giovan Pietro Grimaldi
Modica - Organizzato dalla delegazione di Modica dell'Accademia Italiana della Cucina, retta dall'avv.
Carlo Ottaviano, per disquisire degli effetti benefici su corpo e psiche di torte, pasticcini vari e cibo degli
Dei, si svolgerà il 2 aprile, alle ore 09.00, nella Sala
conferenze della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi al n. 106 di Corso Umberto I.
Fra gli eminenti relatori il presidente nazionale dell'A.I.C. prof. Giovanni Ballarini e il prof. Natale
Barbera dell'università di Messina, la prof.ssa Elena La Delfa, la scrittrice Grazia Dormiente ed il direttore
del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica Nino Scivoletto.
Il cioccolato di Modica, dolce traccia della dominazione spagnola e preparato secondo la ricetta
degli aztechi, si trova perpetuato nell'antica accezione soltanto nella Città della Contea.
Ma si racconterà anche dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici della antica tradizione culinaria del territorio declinati in prelibate leccornie quali le
'mpanatigghie, i dolcetti di riposto, le teste di turco farcite alla ricotta, solo per
citarne alcune. Il convegno del 2 mattina è aperto al pubblico e vi si svolgerà una
degustazione di pasticcini vari e cioccolato a cura del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica.
Seguiranno ad uso e consumo degli accademici partecipanti alcune interessanti e divertenti attività:
Il laboratorio live per imparare a fare il cioccolato di Modica presso l'azienda Gerratana s.r.l., a cura del C.T.C.M.;
Visite guidate anche fra le volute del tardo barocco di Ispica e Scicli e alla masseria di Rosario Floridia insignitodel Best in Sicily 2011 per la qualità
eccelsa dei propri formaggi e dove si degusteranno i prodotti della tradizione enogastronomia iblea.
Visita all'atelier della stilista di accessori Ottavia Failla e rilassanti massaggi al cioccolato nella Spa Bellissima! di Gioacchino Livia..
16-03-2011
La Dolce Contea, pasticceria e cioccolato di Modica dai
Grimaldi ad oggi 16/03/2011 00:09
Modica - Organizzato dalla
delegazione di Modica
dell’Accademia Italiana della
Cucina, retta dall’avv. Carlo
Ottaviano, per disquisire degli
effetti benefici su corpo e psiche
di torte, pasticcini vari e cibo
degli Dei, si svolgerà il 2 aprile,
alle ore 09.00, nella Sala
conferenze della Fondazione
Giovan Pietro Grimaldi al n. 106
di Corso Umberto I.
Fra gli eminenti relatori il
presidente nazionale dell’A.I.C. prof. Giovanni Ballarini e il prof. Natale Barbera
dell’università di Messina, la prof.ssa Elena La Delfa, la scrittrice Grazia Dormiente ed il
direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica Nino Scivoletto. Il cioccolato di
Modica, dolce traccia della dominazione spagnola e preparato secondo la ricetta degli
aztechi, si trova perpetuato nell’antica accezione soltanto nella Città della Contea. Ma si
racconterà anche dei prodotti agroalimentari ed enogastronomici della antica tradizione
culinaria del territorio declinati in prelibate leccornie quali le ‘mpanatigghie, i dolcetti di
riposto, le teste di turco farcite alla ricotta, solo per citarne alcune. Il convegno del 2
mattina è aperto al pubblico e vi si svolgerà una degustazione di pasticcini vari e
cioccolato a cura del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica. Seguiranno ad uso e
consumo degli accademici partecipanti alcune interessanti e divertenti attività: Il
laboratorio live per imparare a fare il cioccolato di Modica presso l’azienda Gerratana s.r.l.,
a cura del C.T.C.M.; Visite guidate anche fra le volute del tardo barocco di Ispica e Scicli e
alla masseria di Rosario Floridia insignitodel Best in Sicily 2011 per la qualità eccelsa dei
propri formaggi e dove si degusteranno i prodotti della tradizione enogastronomia iblea.
Visita all’atelier della stilista di accessori Ottavia Failla e rilassanti massaggi al cioccolato
nella Spa Bellissima! di Gioacchino Livia..
Redazione
16/03/2011 - 12:06
Il 2 Aprile si terrà il Primo Convegno organizzato dall’Accademia Italiana della Cucina
“LA DOLCE CONTEA - PASTICCERIA E CIOCCOLATO DI MODICA DAI GRIMALDI AD OGGI”
Organizzato dalla delegazione di Modica dell’Accademia Italiana della Cucina, retta dall’avv. Carlo Ottaviano, per disquisire degli effetti benefici su corpo e psiche di torte, pasticcini vari e cibo degli Dei, si svolgerà il 2 aprile alle ore 09.00 nella Sala conferenze della Fondazione Giovan Pietro Grimaldi al n. 106 di Corso Umberto I. Fra gli eminenti relatori il presidente nazionale dell’A.I.C. prof. Giovanni Ballarini e il prof. Natale Barbera dell’università di Messina, la prof.ssa Elena La Delfa, la scrittrice Grazia Dormiente ed il direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica Nino Scivoletto.
Il cioccolato di Modica, dolce traccia della dominazione spagnola e preparato secondo la ricetta degli aztechi, si trova perpetuato nell’antica accezione soltanto nella Città della Contea. Ma si racconterà anche dei prodotti
agroalimentari ed enogastronomici della antica tradizione culinaria del territorio declinati in prelibate leccornie quali le ‘mpanatigghie, i dolcetti di riposto, le teste di turco farcite alla ricotta, solo per citarne alcune. Il convegno del 2 mattina è aperto al pubblico e vi si svolgerà una degustazione di pasticcini vari e cioccolato a cura del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica.
Seguiranno ad uso e consumo degli accademici partecipanti alcune interessanti e divertenti attività: il laboratorio live per imparare a fare il cioccolato di Modica presso l’azienda Gerratana s.r.l., a cura del C.T.C.M.; visite guidate anche fra le volute del tardo barocco di Ispica e Scicli e alla masseria di Rosario Floridia insignitodel Best in Sicily 2011 per la qualità eccelsa dei propri formaggi e dove si degusteranno i prodotti della tradizione enogastronomia iblea; visita all’atelier della stilista di accessori Ottavia Failla e rilassanti massaggi al cioccolato nella Spa Bellissima! di Gioacchino Livia.
di Elisa Montagno
Modica - Appuntamento il 2 aprile a Modica per disquisire del cioccolato, in questa città preparato secondo l’antica ricetta degli aztechi, e delle leccornie della trazione preparate delle monache di casa. Come le ‘mpanatigghie, i dolcetti di riposto, le teste di turco farcite alla ricotta, solo per citarne alcune.
Un convegno dell’Accademia Italiana della Cucina di Modica “La Dolce Contea – pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi” nel quale storici e nutrizionisti esalteranno le qualità nutritive e benefiche di dessert e praline varie. Sempre con un occhio alle quantità e l’altro alla bilancia.
LA DOLCE CONTEA: UN VIAGGIO TRA STORIA E SAPORI PER SCOPRIRE IL CIOCCOLATO E LA PASTICCERIA DI MODICA, DAI GRIMALDI IN POI. WRITTEN BY: MODICALIBERATA ON MARZO 27, 2011 NO COMMENT
MODICA (RG) – Un viaggio alla scoperta della dolcezza, apprezzando tutti i benefici che ne
derivano, compreso quelli salutistici. La città di Modica diventa protagonista di un percorso
culturale e culinario tra tradizioni di ieri e di oggi, con il primo convegno nazionale “La Dolce
Contea – pasticceria e cioccolato di Modica, dai Grimaldi ad oggi” in programma il 2 aprile
prossimo. Si stanno ormai ultimando le ultime fasi organizzative dell’importante assise,
mentre sono in tanti gli appassionati e i curiosi che da tutta Italia continuano a contattare
l’organizzazione per chiedere informazioni e notizie. Amanti del gusto e delle bellezze del
barocco si uniranno dalla prossima settimana a Modica per prendere parte all’importante
evento proposto dalla delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina, guidata in città
dall’avv. Carlo Ottaviano. Lo speciale organismo ha provveduto a creare, dall’1 al 5 aprile
prossimi, un fitto ed interessante programma che darà modo ai partecipanti di approfondire
la conoscenza dell’ormai noto cioccolato modicano realizzato secondo l’antica ricetta azteca.
Ma sarà anche l’occasione per scoprire altre prelibatezze che fanno parte della tradizione
culinaria della città della contea. Dalla dolcezza al benessere che ne deriva, analizzando gli
effetti benefici che i dolci hanno sull’uomo. Si parlerà anche di questo nel convegno in
programma sabato 2 aprile, a partire dalle ore 9, presso la Fondazione Grimaldi in corso
Umberto I, 106 a Modica. Con importanti relatori, si affronteranno i variegati aspetti che
caratterizzano le prelibatezze proposte dalla cucina locale, spaziando dall’aspetto storico e
culturale a quello più prettamente enogastronomico, con riferimento ai riconoscimenti di
eccellenza e al connubio tra alimentazione e salute, prendendo in esame, in particolar modo,
il rapporto tra dolci e medicina. Interverranno, nel corso della mattinata, Giovanni Ballarini,
presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, Natale Barbera, docente di
Medicina Interna dell’Università di Messina, ed ancora l’accademica e docente di
enogastronomia Elena La Delfa dell’Associazione Italiana Sommelier, la scrittrice Grazia
Dormiente ed il direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto. I
delegati che arriveranno da tutta Italia avranno anche la possibilità di conoscere meglio il
territorio. Per loro sono stati infatti organizzati dei laboratori con i maestri pasticceri, dove
sarà possibile scoprire i segreti per realizzare il prelibato cioccolato modicano, fino
all’incontro con la moda nell’atelier della stilista Ottavia Failla. Ed ancora prelibate
degustazioni alla scoperta della cucina tipica tradizionale. Non mancheranno le visite guidate
presso importanti realtà locali, come l’azienda agricola di Rosario Floridia, che si è
aggiudicata il “Best in SIcily 2011″ quale miglior produttore caseario della Sicilia. Poi tour per
la città di Modica, alla scoperta del barocco, ma anche visita nelle vicine Scicli e Ispica. E
ancora, col cioccolato, un incontro col benessere e la cura della persona, scoprendo trattamenti e massaggi a base del goloso dolciume.
LA DOLCE CONTEA: UN VIAGGIO TRASTORIA E SAPORI PER SCOPRIRE ILCIOCCOLATO E LA PASTICCERIA DIMODICA, DAI GRIMALDI IN POI.
Pubblicato il 27 Mar 2011 13:21 Fonte: Radio Trasmissioni Modica Un viaggio alla scoperta della dolcezza, apprezzando tutti i benefici che ne derivano, compreso quelli salutistici. La città di Modica diventa protagonista di un percorso culturale e culinario tra tradizioni di ieri e di oggi, con il primo convegno nazionale "La Dolce Contea - pasticceria e cioccolato di Modica, dai Grimaldi ad oggi" in programma il 2 aprile prossimo. Si stanno ormai ultimando le ultime fasi organizzative dell'importante assise, mentre sono in tanti gli appassionati e i curiosi che da tutta Italia continuano a contattare l'organizzazione perchiedere informazioni e notizie. Amanti del gusto e delle bellezze del barocco si uniranno dalla prossima settimana a Modica per prendere parte all'importante evento proposto dalla delegazione locale dell'Accademia Italiana della Cucina, guidata in città dall'avv. Carlo Ottaviano. Lo speciale organismo ha provveduto a creare, dall'1 al 5 aprile prossimi, un fitto ed interessante programma che darà modo ai partecipanti di approfondire la conoscenza dell'ormai noto cioccolato modicano realizzato secondo l'antica ricetta azteca. Ma sarà anche l'occasione per scoprire altre prelibatezze che fanno parte della tradizione culinaria della città della contea. Dalla dolcezza al benessere che ne deriva, analizzando gli effetti benefici che i dolci hanno sull'uomo. Si parlerà anche di questo nel convegno in programma sabato 2 aprile, a partire dalle ore 9, presso la FondazioneGrimaldi in corso Umberto I, 106 a Modica. Con importanti relatori, si affronteranno i variegati aspetti che caratterizzano le...
martedì 29 marzo 2011
LA DOLCE CONTEA: UN VIAGGIO TRA STORIA E SAPORI PER SCOPRIRE IL
CIOCCOLATO E LA PASTICCERIA DI MODICA, DAI GRIMALDI IN POI. MODICA (RG) - Un viaggio alla scoperta della dolcezza,
apprezzando tutti i benefici che ne derivano, compreso quelli
salutistici. La città di Modica diventa protagonista di un
percorso culturale e culinario tra tradizioni di ieri e di oggi, con il primo convegno nazionale “La Dolce Contea –
pasticceria e cioccolato di Modica, dai Grimaldi ad oggi” in
programma il 2 aprile prossimo. Si stanno ormai ultimando
le ultime fasi organizzative dell’importante assise, mentre
sono in tanti gli appassionati e i curiosi che da tutta Italia continuano a contattare l’organizzazione per chiedere
informazioni e notizie. Amanti del gusto e delle bellezze del
barocco si uniranno dalla prossima settimana a Modica per prendere parte all’importante evento
proposto dalla delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina, guidata in città dall’avv.
Carlo Ottaviano. Lo speciale organismo ha provveduto a creare, dall’1 al 5 aprile prossimi, un fitto
ed interessante programma che darà modo ai partecipanti di approfondire la conoscenza dell’ormai noto cioccolato modicano realizzato secondo l’antica ricetta azteca. Ma sarà anche
l’occasione per scoprire altre prelibatezze che fanno parte della tradizione culinaria della città
della contea. Dalla dolcezza al benessere che ne deriva, analizzando gli effetti benefici che i dolci
hanno sull’uomo. Si parlerà anche di questo nel convegno in programma sabato
2 aprile, a partire dalle ore 9, presso la Fondazione Grimaldi in corso Umberto I, 106 a Modica. Con importanti relatori, si affronteranno i variegati aspetti che
caratterizzano le prelibatezze proposte dalla cucina locale, spaziando
dall’aspetto storico e culturale a quello più prettamente enogastronomico, con
riferimento ai riconoscimenti di eccellenza e al connubio tra alimentazione e
salute, prendendo in esame, in particolar modo, il rapporto tra dolci e medicina.
Interverranno, nel corso della mattinata, Giovanni Ballarini, presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, Natale Barbera, docente di
Medicina Interna dell’Università di Messina, ed ancora l’accademica e docente
di enogastronomia Elena La Delfa dell’Associazione Italiana Sommelier, la scrittrice Grazia
Dormiente ed il direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto. I
delegati che arriveranno da tutta Italia avranno anche la possibilità di conoscere meglio il territorio. Per loro sono stati infatti organizzati dei laboratori con i maestri pasticceri, dove sarà
possibile scoprire i segreti per realizzare il prelibato cioccolato modicano, fino all'incontro con la
moda nell’atelier della stilista Ottavia Failla. Ed ancora prelibate degustazioni alla scoperta della
cucina tipica tradizionale. Non mancheranno le visite guidate presso importanti realtà locali, come
l’azienda agricola di Rosario Floridia, che si è aggiudicata il "Best in SIcily 2011" quale miglior
produttore caseario della Sicilia. Poi tour per la città di Modica, alla scoperta del barocco, ma anche visita nelle vicine Scicli e Ispica. E ancora, col cioccolato, un incontro col benessere e la
cura della persona, scoprendo trattamenti e massaggi a base del goloso dolciume.
Fonte: Accademia Italiana della Cucina Pubblicato da Giuseppe alle ore 07:32 Etichette: EVENTI
"La dolce Contea" 2011: convegno a Modica sul locale
cioccolato di Marco Magrini 31.03.2011
Dal 1 al 5 aprile a Modica (Ragusa) -
Una kermesse sul cioccolato di Modica. E’ il tema del convegno dal titolo “La Dolce
Contea – pasticceria e cioccolato di Modica, dai Grimaldi ad oggi” che si terrà a Modica il 2 aprile alla Fondazione Grimaldi dalle ore 9.
Ma iniziative di contorno si svolgeranno dal 1 al 5 aprile nella cittadina del ragusano. Un percorso culturale e culinario proposto dalla locale sezione dell’Accademia Italiana della Cucina. Un programma che ripercorrerà la tradizione cioccolatiera di
Modica, secondo una procedura che si vuole risalga ad origini azteche. Ma, pur riservando il posto d’onore al cioccolato, saranno presentate altre particolarità
gastronomiche che fanno parte della gastronomia modicana. Nei giorni della kermesse i convenuti potranno assistere alla preparazione del cioccolato di Modica nei laboratori dei maestri pasticceri.
Interverranno, nel corso della mattinata del 2 aprile, Giovanni Ballarini, presidente nazionale dell’Accademia Italiana della Cucina, Natale Barbera, docente di Medicina
Interna dell’Università di Messina, ed ancora l’accademica e docente di enogastronomia Elena La Delfa dell’Associazione Italiana Sommelier, la scrittrice
Grazia Dormiente ed il direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, Nino Scivoletto. Non mancheranno visite guidate presso alcune aziende dell’eccellenza enogastronomia
locale, oltre alle visite a sfondo culturale alla scoperta del barocco di Modica.
Organizzato dall'Accademia Italiana della Cucina di Modica
Al via a Modica le " cinque giornate" del convegno "La Dolce Contea"
Scritto da Felicia Rinzo Giovedì 31 Marzo 2011 - 17:02
Modica - Comincia domani a Modica la cinque giorni del convegno “La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi” organizzata dalla delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina e dedicata ad un percorso culturale e gastronomico che vivrà il suo momento più intenso sabato 2 aprile. La manifestazione dedicata alla riscoperta del gusto e gli aspetti storici più ricercati, animerà dal 1 al 5 aprile la città della Contea, con la presenza di accademici, appassionati, curiosi ed esperti del settore. . Indice di una particolare sensibilità alle richieste del mercato, si tratta di un evento dai
forti risvolti culturali e di promozione del territorio che tratterà come tema principale l’arte pasticcera ed il prezioso cioccolato di Modica. E’ in questo modo che la delegazione di Modica dell’Accademia Italiana della Cucina, dà un’importante risposta alle richieste del turismo moderno, tenendo in considerazione la grande diversificazione che caratterizza oggi il turismo culturale e le sue ramificazioni nel turismo enogastronomico. Si inizia domani, venerdì 1 aprile, con l’arrivo degli ospiti e una prima visita in notturna della città. Il giorno seguente, il 2 aprile, l’inizio dei lavori col convegno alle ore 9 presso la Fondazione Giovan Pietro Grimaldi. Introdurrà Carlo Ottaviano, delegato A.I.C. di Modica. Sarà Mario Ursino consultore nazionale, coordinatore Sicilia Orientale e delegato A.I.C. Catania, a moderare l’incontro, cui interverranno Elena La Delfa, accademica e docente di enogastronomia, Associazione Italiana Sommelier, affrontando il tema de “L’Arte dolciaria delle monache di casa”, Grazia Dormiente con “La storia del cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”. Nino Scivoletto, direttore Consorzio del Cioccolato,interverrà su “Il Cioccolato di Modica prodotto di eccellenza agroalimentare europea”, il prof. Natale Barbera, cattedra di Medicina Interna dell’Università di Messina, su "Benessere e Dolcezze". A concludere l’incontro, l’intervento del prof Giovanni Ballarini, presidente nazionale A.I.C. Gli accademici che interverranno, a seguire, proseguiranno il loro percorso alla scoperta della cucina e dell’arte di Modica, con il pranzo alla “Fattoria delle Torri” e, nel pomeriggio, il tour della città della Contea. L’intensa giornata si concluderà con la cena di gala in onore del presidente Ballarini al ristorante “Al Carato”. Un ricco programma riguarda anche il giorno successivo, domenica 3 aprile, alle ore 10 presso Gerratana s.r.l., si avrà il laboratorio live in cui i maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica insegneranno a fare il cioccolato. Ai partecipanti verrà anche consegnato un kit per poter fare il cioccolato di Modica a casa propria. Gli accademici che giungeranno da varie parti d’Italia potranno poi decidere di ripartire o di proseguire fino a giorno 5 aprile con ancora altre visite e degustazioni .
Modica, cinque giorni per i golosi con “La Dolce Contea”
Pubblicato alle 17:00 del 31 marzo
2011 da Redazione Un incontro col gusto, un incontro con l’arte e la cultura di un territorio, in una città come Modica, meta ambita del turismo culturale anche grazie al suo splendido barocco. Comincia domani la cinque giorni organizzata dalla delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina e dedicata ad un percorso culturale e gastronomico che vivrà il suo momento più intenso sabato 2 aprile con l’interessante convegno dal titolo “La Dolce Contea – Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”. La manifestazione dedicata alla riscoperta del gusto e gli aspetti storici più ricercati, animerà dal 1 al 5 aprile la città della Contea, con la
presenza di accademici, appassionati, curiosi ed esperti del settore. Indice di una particolare sensibilità alle richieste del mercato, si tratta di un evento dai forti risvolti culturali e di promozione del territorio che tratterà come tema principale l’arte pasticcera ed il prezioso cioccolato di Modica. Un segno rilevante ed apprezzabile dell’impegno mosso per la valorizzazione di un contenitore straordinario, fatto di storia, arte, cultura, tradizione, ed una tipicità unica e riconoscibile dell’enogastronomia locale. Dimostrando di tenere il passo con i tempi, in questo modo la delegazione di Modica dell’Accademia Italiana della Cucina, dà un’importante risposta alle richieste del turismo moderno, tenendo in considerazione la grande diversificazione che caratterizza oggi il turismo culturale e le sue ramificazioni nel turismo enogastronomico. Si inizia domani, venerdì 1 aprile, con l’arrivo degli ospiti e una prima visita in notturna della città. Il giorno seguente, il 2 aprile, l’inizio dei lavori col convegno alle ore 9 presso la Fondazione Giovan Pietro Grimaldi, in corso Umberto I, al civico 106. Introdurrà Carlo Ottaviano, delegato A.I.C. di Modica. Sarà Mario Ursino consultore nazionale, coordinatore Sicilia Orientale e delegato A.I.C. Catania, a moderare l’incontro, cui interverranno Elena La Delfa, accademica e docente di enogastronomia, Associazione Italiana Sommelier, affrontando il tema de “L’Arte dolciaria delle monache di casa”, Grazia Dormiente con “La storia del cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”. Nino Scivoletto, direttore Consorzio del Cioccolato interverrà su “Il Cioccolato di Modica prodotto di eccellenza agroalimentare europea”, il prof. Natale Barbera, cattedra di Medicina Interna dell’Università di Messina, su “Benessere e Dolcezze”. A concludere l’incontro, l’intervento del prof Giovanni Ballarini, presidente nazionale A.I.C.. Gli accademici che interverranno, a seguire, proseguiranno il loro percorso alla scoperta della cucina e dell’arte di Modica, con il pranzo alla “Fattoria delle Torri” e, nel pomeriggio, il tour della città della Contea. L’intensa giornata si concluderà con la cena di gala in onore del presidente Ballarini al ristorante “Al Carato”. Un ricco programma riguarda anche il giorno successivo, domenica 3 aprile, alle ore 10 presso Gerratana s.r.l., si avrà il laboratorio live in cui i maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica insegneranno a fare il cioccolato. Ai partecipanti verrà anche consegnato un kit per poter fare il cioccolato di Modica a casa propria. Gli accademici che giungeranno da varie parti d’Italia potranno poi decidere di ripartire o di proseguire fino a giorno 5 aprile con ancora altre visite e degustazioni proseguendo il percorso di scoperta avviato con la buona cucina, ma anche col benessere e la cura della persona, con la moda e con l’arte, seguendo itinerari che coinvolgono anche le vicine città iblee, con le loro bellezze architettoniche e panorami mozzafiato.
Dai dolci delle monache al cioccolato “Cibo degli Dei”: tutte le bontà modicesi oggi al convegno nazionale “La Dolce Contea”.
Domani invece dolcissimi massaggi.
L'arte dolciaria delle monache di casa prospettata e approfondita al convegno nazionale “La
Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, nei bellissimi
saloni del palazzo della Fondazione Grimaldi, con l'organizzazione della delegazione
modicana dell'Accademia Italiana della Cucina (A.Ve.)
Docenti, esperti ed accademici a confronto per un viaggio tutto dedicato al gusto. Il fenomeno delle monache di casa e
dei dolci da loro prodotti, illustrato con dovizia di particolari dall'accademica e docente di gastronomia, Elena La
Delfa, ha incuriosito la folta platea composta da delegati arrivati da varie parti d'Italia. I monasteri ospitavano le
“gattoparde”, le donne provenienti dalle famiglie nobili, che si avvicinavano alla vita monacale di clausura, spesso non
per vocazione ma per costrizione. Dopo il 1860, con la confisca dei beni ecclesiastici e la chiusura dei conventi, alcune
monache religiose, uscite da questi luoghi, sono tornate ad abitare nelle loro case. Ma continuarono ugualmente a
portare la loro arte dolciaria recandosi direttamente nelle famiglie più nobili della città. Non solo monache religiose ma
anche le monache laiche erano pronte a preparare i dolci nelle
ricorrenze più importanti. Soprattutto biscotti secchi che così
garantivano una maggiore conservazione. Per i matrimoni si
preparavano gli “spinnagghia”, nome che sta ad indicare uno
specifico dolce, ma che si riferisce anche a tutti i dolci nuziali. Il
confezionamento dei dolci seguiva il calendario liturgico, con ricette
tipiche dei vari periodi, come Natale e Pasqua. C’erano biscotti che
avevano come ingredienti di base la mandorla, quindi biscotti ricci,
ribattezzati localmente “viscotta ra panza” perché per tirare fuori
dalle forme l'impasto era necessario fare pressione contro la pancia.
Sempre con la mandorla, famosi erano i “dolcetti del conte”. E poi
le “mpanatigghie”, ancora oggi uno dei dolci più tipici di Modica,
preparate dalle monache benedettine. In questi particolari biscotti
l'esigenza della carne al loro interno nasceva proprio dalle monache che, impietosite dai pellegrini affaticati e bisognosi
di ristoro, per ingannare il digiuno ecclesiastico celarono il contenuto di carne nel miscuglio di cioccolato per conferire
ai biscotti il giusto apporto proteico. Sempre le monache di casa preparavano anche la cialda dei cannoli, predisposta e
conservata utilizzando delle canne per la forma. Immancabile il torrone, o meglio la “cubbaita” e naturalmente la
cedrata e l’aranciata, localmente chiamati “petrafennula” per la loro durezza. Accanto a queste bontà dolciarie, il
cioccolato di Modica, realizzato secondo le antiche ricette azteche, ha il suo ruolo di primo piano, come spiegato anche
dagli altri relatori del convegno, come Grazie Dormiente, Mario Ursino e il “padrone di casa”, il presidente della
delegazione di Modica dell'Aic, Carlo Ottaviano. A concludere i vari interventi, che hanno visto pure la relazione del
docente universitario Natale Barbera su benessere e dolcezze, è stato Giovanni Ballarini, presidente
nazionale dell'Accademia Italiana della Cucina che parlando proprio del cioccolato di Modica ha ribadito la valenza
di un prodotto eccezionale e di qualità che va tutelato e salvaguardato con le opportune garanzie per consumatori e
produttori.“Ormai in Italia si deve parlare di cioccolati, al plurale, e non solo di cioccolato – spiega Ballarini – e quello
di Modica ha la sua valenza riconosciuta a livello internazionale. Si deve continuare a puntare su questo prodotto,
magari organizzandosi meglio rispetto alla domanda e all'offerta che si è in grado di fornire, e cercando di ottenere
sempre più il binomio cioccolato-territorio”. La cinque giorni prosegue domani mattina. Alle ore 10, presso l'azienda
Ger ratana srl, si avranno i laboratori live con i maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di
Modica che insegneranno a fare il cioccolato e daranno agli accademici un kit per poi produrlo a casa. Nel pomeriggio
alle ore 16 visita all'atelier della stilista “Ottavia Failla” e per chi adora il cioccolato, dolci massaggi energizzanti nella
spa di Bellissima di Gioacchino Livia a Modica.
Alessandra Verzera
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giornate ... Il Giornale di Ragusa
Modica - Comincia domani a Modica la cinque giorni del convegno ?La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi
ad oggi? organizzata dalla delegazione locale dell'Accademia Italiana della Cucina e dedicata ad un percorso culturale e ...
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Modica - Il cioccolato di Modica rende euforici Ragusa
VENERDÌ 01 APRILE 2011 19:06
SCRITTO DA REDAZIONE
Il cioccolato? Piacere del palato e soddisfazione dell’anima. Uno degli alimenti più diffusi al mondo non è solo un peccato di gola, magari da dimenticare in fretta, ma è soprattutto un toccasana per le proprie emozioni, grazie ad un senso di piacere ed appagamento che si manifesta per la presenza di alcune sostanze di cui è composto e che, per certi versi, sono molto simili a quelle contenute in alcuni stupefacenti. Mangiar cioccolato, e vale anche per quello di Modica che sta cercando di ottenere l’ipg, provoca infatti la stimolazione della serotonina e delle endorfine, che vengono prodotte generando benessere nell’individuo e perfino stato di euforia. Ma il cioccolato contiene anche altre sostanze molto vicine all’antico lsd, l’acido lisergico, e anche al cannabinolo, uno dei principi attivi della marijuana. Ecco perché quando si ha carenza d’affetto o depressione, mangiar cioccolato porta a migliorare il proprio stato d’animo. Naturalmente, come in tutte le cose, non bisogna abusarne e non bisogna mangiarne in grandi quantità altrimenti si rischiano alcune patologie come l’obesità. Grazie alla relazione del dott. Natale Barbera, docente all’Università di Messina, si parlerà anche di questo domani mattina al convegno nazionale dal titolo “La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, in programma a partire dalle 9 presso la Fondazione Grimaldi di Modica, con l’organizzazione della delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina. Interverranno illustri relatori ed esperti ma anche numerosi accademici provenienti da tutta Italia per un viaggio nel gusto che in verità inizia oggi e si conclude il prossimo 5 aprile, con degustazioni, laboratori live, appuntamenti informativi. Domani l’appuntamento è con il convegno che tende a far conoscere gli aspetti culturali e scientifici del cioccolato di Modica e della buonissima pasticceria, forse meno nota delle barrette, ma di grande attrattiva e varietà. “Provocando un piacevole senso di benessere, di euforia, di estasi, fungendo anche da antidepressivo – spiega il prof. Barbera - il cioccolato può essere quindi considerato come una “droga” che però non fa male, ma anzi è una sostanza benefica che riesce ad offrire un buon apporto dal punto di vista calorico, potendo essere utilizzato dall’uomo anche come sostegno energetico”. E anche il cioccolato di Modica viene sempre più usato in abbinata ai trattamenti di bellezza e benessere per il buon odore che emana e per la sua pastosità piacevole per il corpo. Effetti positivi sulla pelle, resa morbida e liscia, con un’intensa azione esfoliante che aiuta ad eliminare le cellule morte.
Il cioccolato rende euforici Pubblicato: Apr 1, 2011
Il cioccolato? Piacere del palato e soddisfazione dell’anima. Uno degli alimenti più diffusi al mondo non è solo un peccato di gola, magari da dimenticare in fretta, ma è soprattutto un toccasana per le proprie emozioni, grazie ad un senso di piacere ed appagamento che si manifesta per la presenza di alcune sostanze Mangiar cioccolato, e vale anche per quello di Modica che sta cercando di ottenere l’ipg, provoca infatti la stimolazione della serotonina e delle endorfine, che vengono prodotte generando benessere nell’individuo e perfino stato di euforia. Ma il cioccolato contiene anche altre sostanze molto vicine all’antico lsd, l’acido lisergico, e anche al cannabinolo. Ecco perché quando si ha carenza d’affetto o depressione, mangiar cioccolato porta a migliorare il proprio stato d’animo. Naturalmente, come in tutte le cose, non bisogna abusarne e non bisogna mangiarne in grandi quantità altrimenti si rischiano alcune patologie come l’obesità. Grazie alla relazione del dott. Natale Barbera, docente all’Università di Messina, si parlerà anche di questo domani mattina al convegno nazionale dal titolo “La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, in programma a partire dalle 9 presso la Fondazione Grimaldi di Modica, con l’organizzazione della delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina. Interverranno illustri relatori ed esperti ma anche numerosi accademici provenienti da tutta Italia per un viaggio nel gusto che in verità inizia oggi e si conclude il prossimo 5 aprile, con degustazioni, laboratori live, appuntamenti informativi. Domani l’appuntamento è con il convegno che tende a far conoscere gli aspetti culturali e scientifici del cioccolato di Modica e della buonissima pasticceria, forse meno nota delle barrette, ma di grande attrattiva e varietà. “Provocando un piacevole senso di benessere, di euforia, di estasi, fungendo anche da antidepressivo – spiega il prof. Barbera - il cioccolato può essere quindi considerato come una “droga” che però non fa male, ma anzi è una sostanza benefica che riesce ad offrire un buon apporto dal punto di vista calorico, potendo essere utilizzato dall’uomo anche come sostegno energetico”. E anche il cioccolato di Modica viene sempre più usato in abbinata ai trattamenti di bellezza e benessere per il buon odore che emana e per la sua pastosità piacevole per il corpo. Effetti positivi sulla pelle, resa morbida e liscia, con un’intensa azione esfoliante che aiuta ad eliminare le cellule morte.
Data: 01/04/2011
Modica RG - LA DOLCE CONTEA: Pasticceria e cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi
A Modica dall'1 al 5 aprile si svolge la manifestazione “LA DOLCE CONTEA –
pasticceria e cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, organizzata
dalla delegazione di Modica dell'Accademia Italiana della Cucina, istituzione
culturale della Repubblica Italiana.
Sono in programma incontri culturali, convegni, gite e visite in azienda.
La dolce contea - pasticceria e cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi
a Modica, giorno 2 Aprile
Sabato 2 Aprile 2011 alle ore 9.00, presso la Fondazione Giovan Pietro Grimaldi (Corso Umberto I, 106 - Modica) avrà luogo il Convegno nazionale 'La dolce contea - pasticceria e cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi', a cura dell'Accademia. Dalla dolcezza al benessere che ne deriva, analizzando gli effetti
benefici che i dolci hanno sull’uomo. Con importanti relatori, si affronteranno i variegati aspetti che caratterizzano le prelibatezze proposte dalla cucina locale, spaziando dall’aspetto storico e culturale a quello più prettamente enogastronomico, con riferimento ai riconoscimenti di eccellenza e al connubio tra alimentazione e salute, prendendo in esame, in particolar modo, il rapporto tra dolci e medicina. Interverranno Giovanni Ballarini - presidente nazionale dell’Accademia Italiana
della Cucina; Natale Barbera - docente di Medicina Interna dell’Università di Messina, ed ancora l’accademica e docente di enogastronomia; Elena La Delfa - dell'Associazione Italiana Sommelier Grazia Dormiente - scrittrice Nino Scivoletto - direttore del Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica.
Modica - Il cioccolato? Piacere del palato e soddisfazione dell’anima. Uno degli
alimenti più diffusi al mondo non è solo un peccato di gola, magari da dimenticare in fretta, ma è soprattutto un toccasana per le proprie emozioni,
grazie ad un senso di piacere ed appagamento che si manifesta per la presenza di alcune sostanze di cui è composto e che, per certi versi, sono molto simili a
quelle contenute in alcuni stupefacenti.
Mangiar cioccolato, e vale anche per quello di Modica che sta cercando di ottenere l’ipg, provoca infatti la stimolazione della serotonina e delle endorfine,
che vengono prodotte generando benessere nell’individuo e perfino stato di euforia. Ma il cioccolato contiene anche altre sostanze molto vicine all’antico
lsd, l’acido lisergico, e anche al cannabinolo, uno dei principi attivi della
marijuana. Ecco perché quando si ha carenza d’affetto o depressione, mangiar cioccolato porta a migliorare il proprio stato d’animo. Naturalmente, come in
tutte le cose, non bisogna abusarne e non bisogna mangiarne in grandi quantità altrimenti si rischiano alcune patologie come l’obesità. Grazie alla
relazione del dott. Natale Barbera, docente all’Università di Messina, si parlerà anche di questo domani mattina al convegno nazionale dal titolo “La Dolce
Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, in programma a partire dalle 9 presso la Fondazione Grimaldi di Modica, con
l’organizzazione della delegazione locale dell’Accademia Italiana della Cucina. Interverranno illustri relatori ed esperti ma anche numerosi accademici
provenienti da tutta Italia per un viaggio nel gusto che in verità inizia oggi e si conclude il prossimo 5 aprile, con degustazioni, laboratori live, appuntamenti
informativi. Domani l’appuntamento è con il convegno che tende a far conoscere gli aspetti culturali e scientifici del cioccolato di Modica e della
buonissima pasticceria, forse meno nota delle barrette, ma di grande attrattiva
e varietà. “Provocando un piacevole senso di benessere, di euforia, di estasi, fungendo anche da antidepressivo – spiega il prof. Barbera - il cioccolato può
essere quindi considerato come una “droga” che però non fa male, ma anzi è una sostanza benefica che riesce ad offrire un buon apporto dal punto di vista
calorico, potendo essere utilizzato dall’uomo anche come sostegno energetico”. E anche il cioccolato di Modica viene sempre più usato in abbinata ai
trattamenti di bellezza e benessere per il buon odore che emana e per la sua pastosità piacevole per il corpo. Effetti positivi sulla pelle, resa morbida e liscia,
con un’intensa azione esfoliante che aiuta ad eliminare le cellule morte.
2/4/2011
I dolci delle monache, gattopardiane
Modica - L'arte dolciaria delle monache di casa vera peculiarità della pasticceria modicana e siciliana, prospettata e approfondita al convegno nazionale “La Dolce Contea - Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, nei bellissimi saloni del palazzo della Fondazione Grimaldi, con l'organizzazione della delegazione modicana dell'Accademia Italiana della Cucina. Docenti, esperti ed accademici a confronto per un viaggio tutto dedicato al gusto. Il fenomeno delle monache di casa e dei dolci da loro prodotti, illustrato con dovizia di particolari dall'accademica e docente di gastronomia,
Elena La Delfa, ha incuriosito la folta platea composta da delegati arrivati da varie parti d'Italia. I monasteri ospitavano le “gattoparde”, le donne provenienti dalle famiglie nobili, che si avvicinavano alla vita monacale di clausura, spesso non per vocazione ma per costrizione. Dopo il 1860, con la confisca dei beni ecclesiastici e la chiusura dei conventi, alcune monache religiose, uscite da questi luoghi, sono tornate ad abitare nelle loro case. Ma continuarono ugualmente a portare la loro arte dolciaria recandosi direttamente nelle famiglie più nobili della città. Non solo monache religiose ma anche le monache laiche erano pronte a preparare i dolci nelle ricorrenze più importanti. Soprattutto biscotti secchi che così garantivano una maggiore conservazione. Per i matrimoni si preparavano gli “spinnagghia”, nome che sta ad indicare uno specifico dolce, ma che si riferisce anche a tutti i dolci nuziali. Il confezionamento dei dolci seguiva il calendario liturgico, con ricette tipiche dei vari periodi, come Natale e Pasqua. C’erano biscotti che avevano come ingredienti di base la mandorla, quindi biscotti ricci, ribattezzati localmente “viscotta ra panza” perché per tirare fuori dalle forme l'impasto era necessario fare pressione contro la pancia. Sempre con la mandorla, famosi erano i “dolcetti del conte”. E poi le “mpanatigghie”, ancora oggi uno dei dolci più tipici di Modica, preparate dalle monache benedettine. In questi particolari biscotti l'esigenza della carne al loro interno nasceva proprio dalle monache che, impietosite dai pellegrini affaticati e bisognosi di ristoro, per ingannare il digiuno ecclesiastico celarono il contenuto di carne nel miscuglio di cioccolato per conferire ai biscotti il giusto apporto proteico. Sempre le monache di casa preparavano anche la cialda dei cannoli, predisposta e conservata utilizzando delle canne per la forma. Immancabile il torrone, o meglio la “cubbaita” e naturalmente la cedrata e l’aranciata, localmente chiamati “petrafennula” per la loro durezza. Accanto a queste bontà dolciarie, il cioccolato di Modica, realizzato secondo le antiche ricette azteche, ha il suo ruolo di primo piano, come spiegato anche dagli altri relatori del convegno, come Grazie Dormiente, Mario Ursino e il “padrone di casa”, il presidente della delegazione di Modica dell'Aic, Carlo Ottaviano. A concludere i vari interventi, che hanno visto pure la relazione del docente universitario Natale Barbera su benessere e dolcezze, è stato Giovanni Ballarini, presidente nazionale dell'Accademia Italiana della Cucina che parlando proprio del cioccolato di Modica ha ribadito la valenza di un prodotto eccezionale e di qualità che va tutelato e salvaguardato con le opportune garanzie per consumatori e produttori. “Ormai in Italia si deve parlare di cioccolati, al plurale, e non solo di cioccolato – spiega Ballarini – e quello di Modica ha la sua valenza riconosciuta a livello internazionale. Si deve continuare a puntare su questo prodotto, magari organizzandosi meglio rispetto alla domanda e all'offerta che si è in grado di fornire, e cercando di ottenere sempre più il binomio cioccolato-territorio”. La cinque giorni prosegue domani mattina. Alle ore 10, presso l'azienda Gerratana srl, si avranno i laboratori live con i maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica che insegneranno a fare il cioccolato e daranno agli accademici un kit per poi produrlo a casa. Nel pomeriggio alle ore 16 visita all'atelier della stilista “Ottavia Failla” e per chi adora il cioccolato, dolci massaggi energizzanti nella spa di Bellissima di Gioacchino Livia a Modica.
MODICA: UN’ALTRA GIORNATA DEDICATA AL GUSTO E ALL’ARTE PASTICCERA. IERI SERA CENA DI GALA CON UN OMAGGIO CULINARIO AL GIAPPONE.
scritto il 3 apr 2011 nella categoria: Attualità Pubblicata alle ore 19:38:08 - Fonte: redazione - 133 letture - nessun commento
Laboratori live e kit per preparare il cioccolato di Modica direttamente a casa. Un’altra intensa giornata, oggi, per i
componenti dell’Accademia Italiana della Cucina, provenenti da varie parti d’Italia e che in questi giorni sono in provincia di Ragusa per un percorso culturale e scientifico senza mai
abbandonare il gusto e l’ottima gastronomia, su iniziativa della delegazione di Modica presieduta dall’avvocato Carlo
Ottaviano. Stamani, grazie ai maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di Modica, negli stabilimenti della Gerratana srl, si sono svolti i laboratori dal vivo per spiegare come si produce il cioccolato modicano,
quale impasto va utilizzato e in che misura gli ingredienti sono miscelati per realizzare le buonissime tavolette ormai famose nel mondo e realizzate secondo un’antica ricetta
azteca riprodotta anche nel 1700 in alcune famiglie nobiliari della vecchia Contea di Modica, come ha ricordato più volte la professoressa Grazia Dormiente sabato mattina durante il convegno nazionale “La Dolce Contea”. Gli accademici hanno poi visitato
oggi pomeriggio i luoghi più caratteristici di Modica, trovando spazio anche per uno shopping di prodotti gastronomici dolciari. Ieri sera, al ristorante “Al Carato” di
Modica, presso l’hotel Torre del Sud, si è svolta invece la cena di gala, l’occasione per offrire una splendida vetrina dell’alta cucina iblea e non solo. La cena di gala, in onore del presidente Giovanni Ballerini, vertice dell’Accademia Italiana della Cucina, si è
aperta con un tributo alla cucina giapponese. Un vero incontro col gusto, con takoyaki e sushi, proposti dai giovani cuochi Tomoko e Ken dal Giappone. Poi un ricco ed
articolato menù presentato dagli chef artefici delle prelibate portate, che di volta in volta si sono alternati al podio per spiegare i “segreti” dello loro ricercata cucina. I tanti accademici provenienti da varie parti d’Italia sono rimasti favorevolmente colpiti
dalla raffinatezza e dalla bontà dei piatti proposti. Tanto spazio alla creatività degli chef siciliani. Come antipasto le tartare di branzino, con gocce di cioccolato, crostino
con gelato al caciocavallo e sedano in pastella, preparati da Massimo Giaquinta di Caol Ishka, Siracusa. Si è poi passati alla rivisitazione di un piatto tipico, col timbalo di cavatelli all’anormale con pesce bandiera e crocchetta di ricotta al finocchietto,
proposto da Vincenzo Gulino, Pietre Nere Resort, Modica. Merluzzo salato scottato con topinambur e spuma di mandorle pizzute è stato il gradito secondo proposto da
Salvatore Carpenzano, Torre d’Oriente, Modica. Applauditissimo lo chef Stefano Rosa della Fattoria delle Torri di Modica, come del resto gli chef che lo hanno preceduto, che ha preparato come dolce per la serata una vera e propria evocazione di Sicilia,
con un miscuglio di caffè, mandorle, pistacchio di Bronte, cui ha fatto seguito piccola pasticceria con il coinvolgimento delle pasticcerie locali. Non potevano poi mancare i
biscotti secchi, i dolci da riporto, le “mpanatigghie”, ampiamente dibattuti in mattinata, essendo stati anche oggetto di buona parte del congresso nazionale a
Palazzo Grimaldi.
Dai dolci delle monache al cioccolato “Cibo degli Dei”: tutte le bontà modicesi oggi al
convegno nazionale “La Dolce Contea”. Domani invece dolcissimi massaggi.
L'arte dolciaria delle monache di casa prospettata e
approfondita al convegno nazionale “La Dolce Contea -
Pasticceria e Cioccolato di Modica dai Grimaldi ad oggi”, nei
bellissimi saloni del palazzo della Fondazione Grimaldi, con
l'organizzazione della delegazione modicana dell'Accademia
Italiana della Cucina (A.Ve.)
Docenti, esperti ed accademici a confronto per un viaggio tutto dedicato al gusto. Il fenomeno delle monache di casa e dei dolci da
loro prodotti, illustrato con dovizia di particolari dall'accademica e docente di gastronomia, Elena La
Delfa, ha incuriosito la folta platea composta da delegati arrivati da varie parti d'Italia. I monasteri ospitavano le “gattoparde”, le donne provenienti dalle famiglie nobili, che si avvicinavano alla vita monacale di clausura, spesso non per vocazione ma per costrizione. Dopo il 1860, con la confisca dei beni ecclesiastici e la chiusura dei conventi, alcune monache religiose, uscite da questi luoghi, sono tornate ad abitare nelle loro case. Ma continuarono ugualmente a portare la loro arte dolciaria recandosi direttamente nelle famiglie più nobili della città. Non solo monache religiose ma anche le monache laiche erano pronte a preparare i dolci nelle ricorrenze più importanti. Soprattutto biscotti secchi che così
garantivano una maggiore conservazione. Per i matrimoni si preparavano
gli “spinnagghia”, nome che sta ad indicare uno specifico dolce, ma che si riferisce anche a tutti i dolci nuziali. Il confezionamento dei dolci seguiva il calendario liturgico, con ricette tipiche dei vari periodi, come Natale e Pasqua. C’erano biscotti che avevano come ingredienti di base la mandorla, quindi biscotti ricci, ribattezzati localmente “viscotta ra panza”
perché per tirare fuori dalle forme l'impasto era necessario fare pressione contro la pancia. Sempre con la mandorla, famosi erano i “dolcetti del conte”. E poi le “mpanatigghie”, ancora oggi uno dei dolci più tipici di Modica, preparate dalle monache benedettine. In questi particolari biscotti l'esigenza della carne al loro interno nasceva proprio dalle monache che, impietosite dai pellegrini affaticati e bisognosi di ristoro, per ingannare il digiuno ecclesiastico celarono il contenuto di carne nel miscuglio di cioccolato per conferire ai biscotti il giusto apporto proteico. Sempre le monache di casa
preparavano anche la cialda dei cannoli, predisposta e conservata utilizzando delle canne per la forma. Immancabile il torrone, o meglio la “cubbaita” e naturalmente la cedrata e l’aranciata, localmente chiamati
“petrafennula” per la loro durezza. Accanto a queste bontà dolciarie, il cioccolato di Modica, realizzato secondo le antiche ricette azteche, ha il suo ruolo di primo piano, come spiegato anche dagli altri relatori del convegno, come Grazie Dormiente, Mario Ursino e il “padrone di casa”, il
presidente della delegazione di Modica dell'Aic, Carlo Ottaviano. A concludere i vari interventi, che hanno visto pure la relazione del docente
universitario Natale Barbera su benessere e dolcezze, è stato Giovanni Ballarini, presidente nazionale dell'Accademia Italiana della Cucina che parlando proprio del cioccolato di Modica ha ribadito la valenza di un prodotto eccezionale e di qualità che va tutelato e salvaguardato con le opportune garanzie per consumatori e produttori. “Ormai in Italia si deve parlare di cioccolati, al plurale,
e non solo di cioccolato – spiega Ballarini – e quello di Modica ha la sua valenza riconosciuta a livello internazionale. Si deve continuare a puntare su questo prodotto, magari organizzandosi meglio rispetto alla domanda e all'offerta che si è in grado di fornire, e cercando di ottenere sempre più il binomio cioccolato-territorio”. La cinque giorni prosegue domani mattina. Alle ore 10, presso l'azienda Gerratana srl, si avranno i laboratori live con i maestri pasticceri aderenti al Consorzio di Tutela del Cioccolato di
Modica che insegneranno a fare il cioccolato e daranno agli accademici un kit per poi produrlo a casa. Nel pomeriggio alle ore 16 visita all'atelier della stilista “Ottavia Failla” e per chi adora il cioccolato, dolci massaggi energizzanti nella spa di Bellissima di Gioacchino Livia a Modica.
Alessandra Verzera
Modica, “Bellezza e benessere al cioccolato”
Pubblicato alle 12:07 del 4 aprile 2011 da Redazione
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma
anche più belli), per rassodare la pelle e per
tornare più giovani. Nelle sale di bellezza della
città della Contea si usa sempre più il cioccolato di
Modica per “dolci” ma altrettanto vigorosi
massaggi. La pastosità e granulosità di questo
cioccolato offre una piacevole sensazione sul
corpo favorendo la funzione lipidica. I componenti
dell’Accademia Italiana della Cucina, in questi giorni in provincia di Ragusa per una serie di
iniziative culturali e gastronomiche dedicate al cioccolato e all’arte pasticcera, hanno avuto la
possibilità di verificare dal vivo la valenza di questi particolari massaggi proposti da Cinzia Fiore,
direttore tecnico dell’area benessere del salone “Bellissima” di Gioacchino Livia a Modica. “Il
cioccolato è ricco di sali minerali ma anche di sostanze come la teobromina e la caffeina – spiega
la Fiore – tutti principi attivi che favoriscono il processo osmotico con un’azione rimineralizzante
della pelle. C’è del resto una ricca presenza di sodio e potassio”. Il cioccolato, sciolto con l’uso di
profumate candele che tra l’altro servono a creare un ambiente raccolto e sereno, viene applicato
su viso e corpo con trattamenti drenanti, riducenti e rilassanti al tempo stesso. “Si tratta di un
ottimo trattamento sia per il corpo ma anche per i capelli. A scegliere il massaggio al cioccolato –
spiega Gioacchino Livia – non sono solo le donne ma anche gli uomini che trovano pure loro ottimi
riscontri e piacevoli sensazioni. Questi massaggi attivano vari sensi, dal gusto all’olfatto, dal tatto
alla vista e i clienti rimangono inebriati. Insomma un trattamento rivolto ad un pubblico di buon
gustai in tutti i sensi”. Il programma della visita degli accademici prosegue oggi con un mini tour tra
Ispica e Scicli dove saranno visitati alcuni dei celebri luoghi della fiction di Montalbano. A Scicli
sarà il sindaco Giovanni Venticinque ad accogliere la delegazione degli accademici che
concluderanno la loro presenza in terra iblea domani mattina con le partenze.
BELLEZZA E BENESSERE, DOLCI MASSAGGI AL CIOCCOLATO DI MODICA.
scritto il 4 apr 2011 nella categoria: Attualità Pubblicata alle ore 13:09:27 - Fonte: Redazione - 199 letture - nessun commento.
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche più
belli), per rassodare la pelle e per tornare più giovani.
Nelle sale di bellezza della città della Contea si usa sempre
più il cioccolato di Modica per “dolci” ma altrettanto
vigorosi massaggi. La pastosità e granulosità di questo
cioccolato offre una piacevole sensazione sul corpo
favorendo la funzione lipidica. I componenti dell’Accademia
Italiana della Cucina, in questi giorni in provincia di Ragusa
per una serie di iniziative culturali e gastronomiche dedicate al cioccolato e
all’arte pasticcera, hanno avuto la possibilità di verificare dal vivo la valenza di
questi particolari massaggi proposti da Cinzia Fiore, direttore tecnico dell’area
benessere del salone “Bellissima” di Gioacchino Livia a Modica. “Il cioccolato è
ricco di sali minerali ma anche di sostanze come la teobromina e la caffeina –
spiega la Fiore – tutti principi attivi che favoriscono il processo osmotico con
un’azione rimineralizzante della pelle. C’è del resto una ricca presenza di sodio
e potassio”. Il cioccolato, sciolto con l’uso di profumate candele che tra l’altro
servono a creare un ambiente raccolto e sereno, viene applicato su viso e
corpo con trattamenti drenanti, riducenti e rilassanti al tempo stesso. “Si tratta
di un ottimo trattamento sia per il corpo ma anche per i capelli. A scegliere il
massaggio al cioccolato – spiega Gioacchino Livia – non sono solo le donne ma
anche gli uomini che trovano pure loro ottimi riscontri e piacevoli sensazioni.
Questi massaggi attivano vari sensi, dal gusto all’olfatto, dal tatto alla vista e i
clienti rimangono inebriati. Insomma un trattamento rivolto ad un pubblico di
buon gustai in tutti i sensi”.
Il programma della visita degli accademici prosegue oggi con un mini tour tra
Ispica e Scicli dove saranno visitati alcuni dei celebri luoghi della fiction di
Montalbano. A Scicli sarà il sindaco Giovanni Venticinque ad accogliere la
delegazione degli accademici che concluderanno la loro presenza in terra iblea
domani mattina con le partenze.
BELLEZZA E BENESSERE, DOLCI MASSAGGI AL CIOCCOLATO DI MODICA.
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche più belli), per rassodare la pelle e per tornare più giovani. Nelle sale di bellezza della città della Contea si usa sempre più il cioccolato di Modica per “dolci” ma altrettanto vigorosi massaggi. La pastosità e granulosità di questo cioccolato offre una piacevole sensazione sul corpo favorendo la funzione lipidica. I componenti dell’Accademia Italiana della Cucina, in questi giorni in provincia di Ragusa per una serie di iniziative culturali e gastronomiche dedicate al cioccolato e all’arte pasticcera, hanno avuto la possibilità...
Pubblicato da: Radio RTM - Monday, 4 April
Bellezza e benessere, dolci massaggi al cioccolato di modica
Martedì 05 Aprile 2011
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche più belli), per rassodare la
pelle e per tornare più giovani. Nelle sale di bellezza della città della Contea si usa
sempre più il cioccolato di Modica per “dolci” ma altrettanto vigorosi massaggi. La
pastosità e granulosità di questo cioccolato offre una piacevole sensazione sul corpo
favorendo la funzione lipidica. I componenti dell’Accademia Italiana della Cucina, in
questi giorni in provincia di Ragusa per una serie di iniziative culturali e
gastronomiche dedicate al cioccolato e all’arte pasticcera, hanno avuto la possibilità
di verificare dal vivo la valenza di questi particolari massaggi proposti da Cinzia
Fiore, direttore tecnico dell’area benessere del salone “Bellissima” di Gioacchino
Livia a Modica. “Il cioccolato è ricco di sali minerali ma anche di sostanze come la
teobromina e la caffeina – spiega la Fiore – tutti principi attivi che favoriscono il
processo osmotico con un’azione rimineralizzante della pelle. C’è del resto una ricca
presenza di sodio e potassio”. Il cioccolato, sciolto con l’uso di profumate candele
che tra l’altro servono a creare un ambiente raccolto e sereno, viene applicato su viso
e corpo con trattamenti drenanti, riducenti e rilassanti al tempo stesso. “Si tratta di un
ottimo trattamento sia per il corpo ma anche per i capelli. A scegliere il massaggio al
cioccolato – spiega Gioacchino Livia – non sono solo le donne ma anche gli uomini
che trovano pure loro ottimi riscontri e piacevoli sensazioni. Questi massaggi attivano
vari sensi, dal gusto all’olfatto, dal tatto alla vista e i clienti rimangono inebriati.
Insomma un trattamento rivolto ad un pubblico di buon gustai in tutti i sensi”. Il
programma della visita degli accademici prosegue oggi con un mini tour tra Ispica e
Scicli dove saranno visitati alcuni dei celebri luoghi della fiction di Montalbano. A
Scicli sarà il sindaco Giovanni Venticinque ad accogliere la delegazione degli
accademici che concluderanno la loro presenza in terra iblea domani mattina con le
partenze.
Modica - Bellezza e benessere, dolci massaggi al cioccolato di Modica MARTEDÌ 05 APRILE 2011 09:45
SCRITTO DA REDAZIONE
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche
più belli), per rassodare la pelle e per tornare più
giovani. Nelle sale di bellezza della città della Contea si
usa sempre più il cioccolato di Modica per “dolci” ma
altrettanto vigorosi massaggi. La pastosità e
granulosità di questo cioccolato offre una piacevole
sensazione sul corpo favorendo la funzione lipidica. I
componenti dell’Accademia Italiana della Cucina, in
questi giorni in provincia di Ragusa per una serie di iniziative culturali e gastronomiche
dedicate al cioccolato e all’arte pasticcera, hanno avuto la possibilità di verificare dal vivo
la valenza di questi particolari massaggi proposti da Cinzia Fiore, direttore tecnico
dell’area benessere del salone “Bellissima” di Gioacchino Livia a Modica. “Il cioccolato è
ricco di sali minerali ma anche di sostanze come la teobromina e la caffeina – spiega la
Fiore – tutti principi attivi che favoriscono il processo osmotico con un’azione
rimineralizzante della pelle. C’è del resto una ricca presenza di sodio e potassio”. Il
cioccolato, sciolto con l’uso di profumate candele che tra l’altro servono a creare un
ambiente raccolto e sereno, viene applicato su viso e corpo con trattamenti drenanti,
riducenti e rilassanti al tempo stesso. “Si tratta di un ottimo trattamento sia per il corpo ma
anche per i capelli. A scegliere il massaggio al cioccolato – spiega Gioacchino Livia – non
sono solo le donne ma anche gli uomini che trovano pure loro ottimi riscontri e piacevoli
sensazioni. Questi massaggi attivano vari sensi, dal gusto all’olfatto, dal tatto alla vista e i
clienti rimangono inebriati. Insomma un trattamento rivolto ad un pubblico di buon gustai in
tutti i sensi”.
Il programma della visita degli accademici prosegue oggi con un mini tour tra Ispica e
Scicli dove saranno visitati alcuni dei celebri luoghi della fiction di Montalbano. A Scicli
sarà il sindaco Giovanni Venticinque ad accogliere la delegazione degli accademici che
concluderanno la loro presenza in terra iblea domani mattina con le partenze.
Massaggi al cioccolato di Modica Martedì 05 Aprile 2011 15:19
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche più belli), per rassodare la pelle e per
tornare più giovani. Nelle sale di bellezza della città della Contea si usa sempre più il cioccolato di
Modica per “dolci” ma altrettanto vigorosi massaggi. La pastosità e granulosità di questo cioccolato
offre una piacevole sensazione sul corpo favorendo la funzione lipidica. I componenti
dell’Accademia Italiana della Cucina, in questi giorni in provincia di Ragusa per una serie di
iniziative culturali e gastronomiche dedicate al cioccolato e all’arte pasticcera, hanno avuto la
possibilità di verificare dal vivo la valenza di questi particolari massaggi proposti da Cinzia Fiore,
direttore tecnico dell’area benessere del salone “Bellissima” di Gioacchino Livia a Modica. “Il
cioccolato è ricco di sali minerali ma anche di sostanze come la teobromina e la caffeina – spiega
la Fiore – tutti principi attivi che favoriscono il processo osmotico con un’azione rimineralizzante
della pelle. C’è del resto una ricca presenza di sodio e potassio”. Il cioccolato, sciolto con l’uso di
profumate candele che tra l’altro servono a creare un ambiente raccolto e sereno, viene applicato
su viso e corpo con trattamenti drenanti, riducenti e rilassanti al tempo stesso. “Si tratta di un
ottimo trattamento sia per il corpo ma anche per i capelli. A scegliere il massaggio al cioccolato –
spiega Gioacchino Livia – non sono solo le donne ma anche gli uomini che trovano pure loro ottimi
riscontri e piacevoli sensazioni. Questi massaggi attivano vari sensi, dal gusto all’olfatto, dal tatto
alla vista e i clienti rimangono inebriati. Insomma un trattamento rivolto ad un pubblico di buon
gustai in tutti i sensi”.
Il programma della visita degli accademici prosegue oggi con un mini tour tra Ispica e Scicli dove
saranno visitati alcuni dei celebri luoghi della fiction di Montalbano. A Scicli sarà il sindaco
Giovanni Venticinque ad accogliere la delegazione degli accademici che concluderanno la loro
presenza in terra iblea domani mattina con le partenze.
Bellezza - BELLEZZA E BENESSERE, DOLCI MASSAGGI AL CIOCCOLATO DI MODICA.
(R.T.M.)
Carezze al cioccolato per diventare più belle (ma anche più belli), per rassodare la pelle e per tornare più giovani. Nelle sale di bellezza della città della Contea si usa sempre più il cioccolato di Modica per “dolci” ma altrettanto vigorosi massaggi. La pastosità e granulosità di questo cioccolato offre una piacevole sensazione sul corpo [...]Fonte : R.T.M.Tag : Cioccolato, Tempo libero ... [ Leggi tutto ]
Massaggi al cioccolato di Modica Pubblicato da Anna Fogarolo il 07/04/2011 in: Bellezza, Massaggi, Trattamenti estetici
I massaggi oggi coinvolgono tutto il corpo, dal tatto, all’olfatto, e vista la nuova tendenza si volgono anche verso il gusto, i fortunati partecipanti del convegno ‘La dolce contea’ svoltosi a Modica dal 1 al 5 aprile hanno potuto scoprire una nuovissima tecnica del settore: i massaggi al cioccolato di Modica. Che delizia. Rilassati ma soprattutto dolci, inutile sottolineare che il cioccolato dona una piacevole sensazione, ma forse non tutti sanno che la sua pastosità e granulosità hanno anche una funzione lipidica molto importante. Il trattamento per la pelle a base di cioccolato modicano ‘rischia’ di diventare il trattamento di bellezza più amato al mondo, perchè il cioccolato? Semplice, l’alimento più amato al mondo è ricco di sali minerali e di sostanze come la teobromina e la caffeina principi attivi che favoriscono il processo osmotico con un’azione rimineralizzante della pelle. Non solo, a quanto pare il trattamento è risultato ottimo sia per la pelle che per i capelli, e chi vi si è sottoposto ha sottolineato la gradevole sensazione ricevuto descrivendo il massaggio come estremamente rilassante, capace di coinvolgere diversi sensi, gusto, olfatto, tatto, vista… Che dire? Un sogno per i golosi perennemente a dieta e maniaci della bellezza… se
non possiamo mangiarlo almeno da oggi ci è concesso assaporarlo in altre forme e usi, non vedo
l’ora.