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RASSEGNA STAMPA n.09/10 ottobre 2010 In questo numero: 01 ottobre Provincia Pavese Grande Festa del vino 01 ottobre Provincia Pavese Porte aperte in Cascina 02 ottobre Provincia Pavese Cigognola – via alla convenzione 03 ottobre Provincia Pavese Riso: un’industria tesa solo al profitto 03 ottobre Provincia Pavese Il mercato di Campagna Amica all’Iper 03 ottobre Provincia Pavese Dalla soia al sorgo coltivare energia 04 ottobre Provincia Pavese Sfida solare 128 ettari di sprechi 04 ottobre Il Punto Riso, aumenta la vendita ma cala la produzione 04 ottobre Il Lunedì OGM sia rispettata la sovranità nazionale 06 ottobre Provincia Pavese I pannelli, meglio sui tetti 06 ottobre Provincia Pavese Casei – centrale a sorgo, fumata nera 07 ottobre Provincia Pavese Costi grassi prezzi magri 07 ottobre Provincia Pavese Difendere il Made in Italy con l’etichetta 07 ottobre Il Giorno Costretti a occupare Finbieticola 07 ottobre Provincia Pavese Finbieticola – scoppia la rabbia degli operai 07 ottobre Provincia Pavese ZPS Stop agli agricoltori 08 ottobre Provincia Pavese Oltrepò – uva e vino 08 ottobre Provincia Pavese Politici non giocate con nostra pelle 08 ottobre Provincia Pavese Il no della Lega contro tutti 08 ottobre Provincia Pavese Un grave danno per l’agricoltura

Rassegna stampa ottobre 2010 Coldiretti Pavia

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Rassegna stampa ottobre 2010 Coldiretti Pavia

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RASSEGNA STAMPA

n.09/10

ottobre 2010

In questo numero:

01 ottobre Provincia Pavese Grande Festa del vino

01 ottobre Provincia Pavese Porte aperte in Cascina

02 ottobre Provincia Pavese Cigognola – via alla convenzione

03 ottobre Provincia Pavese Riso: un’industria tesa solo al profitto

03 ottobre Provincia Pavese Il mercato di Campagna Amica all’Iper

03 ottobre Provincia Pavese Dalla soia al sorgo coltivare energia

04 ottobre Provincia Pavese Sfida solare 128 ettari di sprechi

04 ottobre Il Punto Riso, aumenta la vendita ma cala la produzione

04 ottobre Il Lunedì OGM sia rispettata la sovranità nazionale

06 ottobre Provincia Pavese I pannelli, meglio sui tetti

06 ottobre Provincia Pavese Casei – centrale a sorgo, fumata nera

07 ottobre Provincia Pavese Costi grassi prezzi magri

07 ottobre Provincia Pavese Difendere il Made in Italy con l’etichetta

07 ottobre Il Giorno Costretti a occupare Finbieticola

07 ottobre Provincia Pavese Finbieticola – scoppia la rabbia degli operai

07 ottobre Provincia Pavese ZPS Stop agli agricoltori

08 ottobre Provincia Pavese Oltrepò – uva e vino

08 ottobre Provincia Pavese Politici non giocate con nostra pelle

08 ottobre Provincia Pavese Il no della Lega contro tutti

08 ottobre Provincia Pavese Un grave danno per l’agricoltura

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08 ottobre Provincia Pavese Vigevano – branco di cinghiali devasta i campi

11 ottobre Comunicato stampa Le Regioni decidono NO OGM

11 ottobre Comunicato stampa Finalmente l’etichetta d’origine

13 ottobre Informatore Lomellino ZPS non sia un freno per il territorio

14 ottobre Provincia Pavese Ottime uve rosse ma prezzi in calo

14 ottobre Informatore Verso l’etichetta d’origine

14 ottobre Informatore Campagna Amica

14 ottobre Corsera Coltivazioni sostenibili l’imputato riso assolto

15 ottobre Provincia Pavese Spesa consapevole

15 ottobre Provincia Pavese Cigognola – La sagra dal pais

15 ottobre Provincia Pavese Casei – Agricoltori uniti … appello al Ministro

15 ottobre Agrisole Gioco di squadra per la riforma PAC

15 ottobre Informatore Agrario Intervista ministro Galan

16 ottobre Provincia Pavese Credito per 1,5 miliardi

18 ottobre Comunicato stampa Passione chilometro zero

18 ottobre Comunicato stampa X Forum Coldiretti agricoltura e alimentazione

19 ottobre Provincia Pavese Pieve del Cairo, rotazione tecnologica

20 ottobre Il Giorno Clonazione – Stop UE

20 ottobre Provincia Pavese Città del libro – guerra del brindisi

20 ottobre Provincia Pavese Torna il convegno dei tartufi

20 ottobre Provincia Pavese Castello d’Agogna - la malattia del riso …

20 ottobre Provincia Pavese Mortara l’orto protagonista

21 ottobre Il Giorno L’Oltrepò si riscopre terra di tartufi

21 ottobre Il Giorno Focus salone del gusto

21 ottobre Provincia Pavese Pochi polli però di qualità

21 ottobre Provincia Pavese Oltrepò offeso, interviene la Regione

21 ottobre Provincia Pavese E’ il momento di puntare sull’enoturismo

22 ottobre Comunicato stampa Crisantemi e fiori pavesi in mostra

22 ottobre Cs Cd Lombardia Riso calo delle rese e tenuta dei prezzi

22 ottobre Provincia Pavese Un tuffo nella cultura del riso

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22 ottobre Provincia Pavese Maxi centrale a Torremenapace

22 ottobre Provincia Pavese Mortara raccolto del riso in calo

23 ottobre Provincia Pavese Cigognola tuffo nella vita contadina

23 ottobre Provincia Pavese La centrale è necessaria

23 ottobre Provincia Pavese Riso, l’Europa sceglie Daghetta

24 ottobre Provincia Pavese Riso: calo di produzione

24 ottobre Provincia Pavese Un terzo del nostro agroalimentare è straniero

24 ottobre Provincia Pavese Nuovi lavori nelle aziende che cambiano

25 ottobre Il Punto La Provincia pensa alla salute …

25 ottobre Il Punto Il riso abbonda sulle tavole …

25 ottobre Provincia Pavese La Versa il vecchio gruppo vince

26 ottobre Il Giorno Pavia capitale mondiale del riso

26 ottobre Il Giorno Calici di Cruasè a bordo piscina

27 ottobre Provincia Pavese Vino, primi bilanci

27 ottobre Provincia Pavese Cozzo, finanziamenti all’agricoltura

28 ottobre Provincia Pavese Censimento – cala del 30% il numero delle aziende

28 ottobre Provincia Pavese Expo Shangai, Pavia si candida star del riso

28 ottobre Provincia Pavese Ex zuccherificio la vicenda oggi in Regione

28 ottobre Provincia Pavese La Valle del Riesling al festival della Mosella

28 ottobre Provincia Pavese Non scaliamo La Versa

29 ottobre Provincia Pavese riparte Vigevano è

29 ottobre Provincia Pavese Torna l’Agrimercato in centro

A cura dell’Ufficio Comunicazione e Immagine Coldiretti Pavia

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11 ottobre ’10 Cs-52_10_10_11

Comunicato stampa

Con l’astensione della Lombardia

Le Regioni decidono NO OGM

dopo la Francia e la Germania anche l’Italia chiede la clausola di salvaguardia

La Conferenza delle Regioni ha scelto all’unanimità di fermare la coltivazione di organismi

geneticamente modificati in Italia con l'importante invito ad esercitare la clausola di salvaguardia per

vietare sul territorio nazionale la semina e la produzione della patata Amflora e del mais Mon810. Inoltre

le Regioni, rivendicando a sé la potestà legislativa in materia di OGM, chiedono Al ministro Galan di

rappresentare in tutte le sedi, comprese quelle comunitarie, la contrarietà delle Regioni italiane alle

coltivazioni transgeniche.

“Gli organismi geneticamente modificati spingono – dichiara Giuseppe Ghezzi, presidente della

Coldiretti di Pavia - verso un modello di sviluppo che è il grande alleato dell'omologazione e il grande

nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy. La scelta di non utilizzare la manipolazione

genetica non è quindi il frutto di un approccio ideologico, ma riguarda una precisa posizione economica

per il futuro di una agricoltura che vuole mantenere saldo il rapporto con i consumatori e con il

territorio”.

“Ci sorprende la posizione della Lombardia – prosegue Giovanni Roncalli, direttore della Coldiretti di

Pavia – tanto più che la compagine politica a cui fa riferimento l’Assessore regionale all’agricoltura, a

livello nazionale, si è chiaramente espressa contro la coltivazione di organismi geneticamente

modificati. Non vorremmo trovarci di fronte ad un assessorato più di facciata che di sostanza dove le

decisioni politiche rischiano di essere offuscate dai burocrati delle scrivanie”.

e-mail [email protected] -www.pavia.coldiretti.it

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11 ottobre ’10 Cs-53_10_10_11

Comunicato stampa

Finalmente l’etichetta d’origine

UE: l’otto dicembre il Consiglio prenderà in esame

il sistema indicazione obbligatoria della provenienza dei prodotti alimentari

Il commissario europeo all'agricoltura Dacian Ciolos ha dichiarato che intende proporre il prossimo otto

dicembre al Consiglio dei ministri dell'Ue “un nuovo quadro giuridico per introdurre l'etichettatura

obbligatoria d'origine in tutti i settori agricoli”. L’avvio della discussione è un importante passo in avanti

nella campagna di sempre della Coldiretti nell’interesse della trasparenza e del diritto alla scelta

consapevole dei consumatori. Dopo anni di battaglie, finalmente sembra che anche la Comunità stia

capendo le richieste di cittadini e produttori. Secondo un’indagine Coldiretti-Swg sulle abitudini degli

italiani, la quasi totalità dei cittadini (97 per cento) considera necessario che in etichetta sia sempre

indicato il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti. “Colmare questo ritardo –

dichiara Giuseppe Ghezzi, presidente della Coldiretti di Pavia - è un risultato importante nell'interesse

degli imprenditori agricoli e dei consumatori. Per l’Europa significa anche fare definitivamente chiarezza

su una normativa comunitaria contraddittoria che per esempio, dopo l’emergenza mucca pazza, obbliga ad

indicare in etichetta l’origine della carne bovina ma non quella della carne di maiale, agnello o coniglio,

che prevede debba essere indicata la provenienza della frutta fresca ma non di quella impiegata in succhi

e conserve e in virtù della quale, ancora oggi, oltre il 50% della spesa resta anonima e non consente una

scelta consapevole. Contemporaneamente la Camera ha approvato un disegno di legge sull’etichettatura

obbligatoria e il ministro Galan ha dichiarato - etichette trasparenti per i prodotti alimentari, è questo che è

stato votato, di fatto all'unanimità, dalla Camera nella giornata di giovedì. Consumatori e produttori

italiani saranno posti al riparo da contraffazioni e disinformazioni che troppo spesso colpiscono la nostra

economia e la nostra sicurezza alimentare – peccato che poi lo stesso Stato finanzi la produzione di pecorino in Romania e lo venda con nomi italiani come ha denunciato Coldiretti e dimostrato il servizio

messo in onda dalla trasmissione Le Iene (vedi il sito www.pavia.coldiretti.it )

e-mail [email protected] -www.pavia.coldiretti.it

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18 ottobre ’10 Cs-54_10_10_18

Comunicato stampa

Passione chilometri zero

una studentessa alleata di Coldiretti

Giulietta Bernareggi, bella, giovane e universitaria. Ventun anni, pavese per studi in Scienze della Natura,

qualche anno fa ha deciso di cambiare stile di vita e di alimentazione. Al distributore automatico, sotto il

portico della Coldiretti in Piazza Guicciardi, acquista il latte per farsi il formaggio da sola e dopo tanti

esperimenti, oggi Giulietta realizza primo sale, caciotte, mozzarelle e ricotta. Ma non si ferma qui e pensa

da sola anche al pane, alle conserve, al miele e ai liquori.

“Ho imparato cercando su internet e la scorsa estate, invece delle vacanze al mare, sono stata in alpeggio a

mungere e ad affinare la tecnica per produrre il formaggio – racconta Giulietta – dobbiamo tornare a

seguire la natura, mangiare secondo la stagionalità, utilizzare prodotti a chilometri zero che rispettino

l’ambiente e poi, sinceramente, voglio sapere cosa mangio e cosa c’è nel cibo. Non mi fido fino in fondo

di quello che ci viene propinato dalla pubblicità. Prodotti molto colorati e poco saporiti. Lo faccio per

soddisfazione personale. Dobbiamo imparare ad ascoltare noi stessi e il nostro corpo non la pubblicità. E’

tanto bello mangiare e allora perché dobbiamo nutrirci di cibi che non hanno sapore e non raccontano

niente delle terra in cui sono cresciuti e di chi li ha lavorati? Fa bene Coldiretti – prosegue – ad insegnare

ai ragazzi nelle scuole con il progetto di Educazione alla Campagna Amica, ma non basta. Servirebbe una

maggior collaborazione del sistema scolastico, soprattutto per i più giovani perché altrimenti il tutto si

riduce ad una bella esperienza e niente più. Mi auguro che l’etichettatura con l’indicazione di origine sia

presto una legge per tutti i cibi. Nel frattempo, per non sbagliare, io faccio da sola”.

e-mail [email protected] -www.pavia.coldiretti.it

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18 ottobre ’10 Cs-55_10_10_18

Comunicato stampa

X Forum Coldiretti agricoltura e alimentazione

A Cernobbio si è tenuta l’edizione 2010 del

“Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione”

organizzato da Coldiretti in collaborazione con lo studio Ambrosetti

Un appuntamento ormai tradizionale durante il quale tracciare il quadro generale dell’agricoltura e

sviluppare un’indagine sui cambiamenti nei consumi alimentari degli italiani. Da un’analisi condotta da

Coldiretti ed SWG e presentata al Forum di Cernobbio risulta che gli Italiani attribuiscono un valore

superiore al cibo tricolore. Il successo riconosciuto dagli italiani agli alimenti, realizzati con prodotti

coltivati o allevati interamente in Italia, è eccezionale con due italiani su tre (65 per cento) che ritengono

valga dal 10 per cento in su. La fiducia nel Made in Italy rispetto al prodotto straniero è del 91 per cento

per gli alimenti, del 66 per cento per i vestiti, del 55 per cento nei mobili, del 49 per cento per la cosmetica,

del 39 per gli utensili, del 26 per auto e motorini e del 18 per l’elettronica e cresce nel 2010 in tutti i settori.

La superiorità del Made in Italy alimentare è attribuita al rispetto di leggi più severe, alla bontà e

freschezza e alla garanzia di maggiori controlli. L’attenzione all’origine del prodotto è evidenziata dal

fatto che ben il 97 per cento degli italiani ritiene che dovrebbe essere sempre indicato il luogo di

allevamento o coltivazione dei prodotti contenuti negli alimenti. Si tratta di un riconoscimento

dell’impegno degli imprenditori italiani nel garantire la leadership qualitativa nella produzione agricola. Il

modello agricolo italiano è vincente nel mondo dove ha conquistato primati nella qualità, tipicità e nella

salubrità delle produzioni, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno, ovvero la ricchezza netta

prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana, che è oltre il triplo di quella Usa, doppia di quella

inglese, e superiore del 70 per cento di quelle di Francia e Spagna. Le produzioni italiane hanno poi il

primato della sanità e della sicurezza alimentare, con un record del 99 per cento di campioni regolari di

frutta, verdura, vino e olio, con residui chimici al di sotto dei limiti di legge. Nel nostro Paese si trova un

terzo delle imprese biologiche europee e un quarto della superficie bio dell'Unione, superando il milione

di ettari. L’agricoltura italiana vanta inoltre la leadership nei prodotti tipici con 210 prodotti a

denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea, senza contare le 4511

specialità tradizionali censite dalle regioni. Ma il Made in Italy a tavola è anche l’emblema nel mondo

della dieta mediterranea, modello nutrizionale ormai universalmente riconosciuto fondamentale ai fini del

mantenimento di una buona salute e che si fonda su una alimentazione basata su prodotti locali, stagionali,

freschi di cui l’Italia è particolarmente ricca.

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22 ottobre ’10 Cs-56_10_10_22

Comunicato stampa

Crisantemi e fiori pavesi in mostra

A Verrua Po la 42ma mostra mercato

Dal 23 al 25 ottobre Verrua Po sarà la capitale del crisantemo e dei fiori con una mostra-mercato ricca di

eventi ludici e culturali che rappresenta un punto di riferimento importante per la floricoltura pavese.

Organizzata dall’amministrazione comunale di Verrua, guidata dal sindaco Giancarlo Ferrari, socio

Coldiretti, la manifestazione è giunta ormai alla 42ˆ edizione.

Nonostante le sue punte d’eccellenza, la nostra provincia non è stata risparmiata dalla crisi che ha

coinvolto il settore negli ultimi anni. Basti pensare che il numero di aziende che coltivano il crisantemo

nel Comune di Verrua così come nei paesi limitrofi di Mezzanino e Albaredo Arnaboldi, è sceso

lentamente ma costantemente fino a dimezzarsi e a ridursi a non più di una ventina.

“Se non conosci il nome, muore anche la conoscenza delle cose”. Così scriveva il grande naturalista

Linneo al quale dobbiamo il nome con cui dal ‘700 è noto in occidente un fiore che proviene dall’Asia

estrema, dove ancora oggi incarna il soffio della divinità e della regalità: il crisantemo, vocabolo di origine

greca che significa “fiore d’oro”.

La produzione si rivolge principalmente al mercato all’ingrosso. Il prezzo che il coltivatore riesce ad

ottenere è rimasto immutato da 10 anni, ma i costi di produzione sono aumentati in maniera notevole, sia

per quanto concerne la manodopera, sia e per i le operazioni colturali necessarie a sviluppare il ciclo

vegetativo finalizzato alla fioritura per la festività di Ognissanti. Si sconta poi la concorrenza sempre più

agguerrita dei coltivatori liguri, lodigiani, cremonesi e addirittura dall’estero anche se la qualità del

crisantemo pavese rimane superiore per bellezza e durata.

“Si tratta di un altro esempio di agricoltura multifunzionale - dichiara Giuseppe Ghezzi, presidente della

Coldiretti di Pavia – che può sviluppare un tassello importante per l’economia del nostro territorio. Occorre sviluppare le necessarie sinergie tra imprese e tessuto sociale sviluppando la massa critica capace

di affermare sul mercato l’indiscussa qualità del prodotto”.

e-mail [email protected] -www.pavia.coldiretti.it

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COLDIRETTI LOMBARDIA

VIA FABIO FILZI, 27 – 20124 MILANO – C.F. 80095630150

Tel 02/97094511 – Fax 02/6704486 – www.lombardia.coldiretti.it – E-MAIL: [email protected]

Riso, calo delle rese e tenuta dei prezzi:

il raccolto 2010 alla sfida della Borsa

Calo delle rese e tenuta dei prezzi. E’ su questi due binari che – in base alle

rilevazioni della Coldiretti Lombardia - si sta muovendo il riso lombardo. Da poco più

di un’ora si è chiusa la seduta della Borsa di Mortara (piazza di riferimento nel

cuore della Lomellina pavese) e le quotazioni del raccolto 2010, che parevano

prigioniere di una tendenza ribassista, hanno invece invertito la rotta.

“In apertura di campagna i prezzi erano bruscamente scesi, ora si stanno

riprendendo: addirittura con una leggera salita - spiega Carlo Bisagno, vice

presidente Coldiretti di Pavia e risicoltore a Mortara - Carnaroli, Arborio e Vialone si

sono posizionati tra i 45 e i 50 euro al quintale e i tondi, Balilla e Selenio, a 29 euro

con un buon incremento. Resta al palo il thaibonnet che segna 24 euro al quintale”

Un andamento delle quotazioni – rileva la Coldiretti Lombardia – influenzato dal

calo delle rese di circa il 20 per cento causato dagli sbalzi termici di fine agosto e

da alcune grandinate in particolare nella provincia di Pavia, colonna lombarda e

nazionale del quadrilatero del riso italiano insieme a Novara, Vercelli e Milano.

La Lombardia rappresenta quasi il 40 per cento del riso italiano con oltre 106

mila ettari coltivati fra Pavia, Milano e Lodi su un totale di 247 mila ettari. Il resto si

trova per la maggior parte (oltre 122 mila ettari) in Piemonte nelle aree di Novara,

Vercelli, Alessandria, Torino, Biella e Cuneo.

Pavia è la prima provincia europea per superficie e produzione con quasi 85mila

ettari e 1.656 produttori distribuiti tra Pavese e Lomellina. Milano conta oltre 13.550

ettari e quasi duemila ci sono in provincia di Lodi.

(22/10/2010)

Fabio Bonaccorso [email protected] 347/0599454

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