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"SISTEMA BANCARIO NEL VENETO: rischiosità, impieghi, depositi e struttura del sistema bancario" DICEMBRE 2010 A CONFRONTO CON GLI ULTIMI DUE ANNI. FOCUS SULLA PROVINCIA DI VENEZIA
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CESDOC Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia
rassegna stampa del 29,30 luglio e del 1. agosto 2011
“"SISTEMA BANCARIO NEL VENETO: rischiosità,
impieghi, depositi e struttura del sistema
bancario"
DICEMBRE 2010 A CONFRONTO CON GLI ULTIMI
DUE ANNI. FOCUS SULLA PROVINCIA DI VENEZIA
”
29/07/2011 16.27 (Red-Dac/Col/Adnk ronos)
ECONOMIA
Veneto: commercialisti, in aumento lefamiglie che chiedono aiuto a banche
Venezia, 29 lug. (Adnkronos) - Famiglie venete sempre piu' in crisi. Crescono nel 2010 del +7,76%
quelle che chiedono impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di
stipendio, cessioni di credito ). Il dato emerge dall'indagine del Cesdoc (Centro Studi dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo
triennio. La ricerca che elabora fonti Abi Regional Outlook Veneto evidenzia come nella regione la
crisi venga avvertita sempre piu' dalle famiglie consumatrici.
VERONA: principali valori dati espressi in dic-08 dic-09 dic-10 var % 2010/2009
var % 2010/2008
IMPIEGHI FAMIGLIE CONSUMATRICI milioni di euro 6.126 6.225 6.725
+8,03% +9,78% IMPIEGHI ATTIVITA' PRODUTTIVE milioni di euro 20.650 20.268 20.932 +3,27% +1,36% DEPOSITI FAM CONS milioni di euro 7.033 8.451 8.365 -1,03% +18,93% DEPOSITI ATT PROD milioni di euro 4.115 4.573 4.637 +1,41% +12,69% SOFFERENZE LORDE milioni di euro 576 903 1.285 +42,30% +123,09% CORPORATE BANKING nr. di servizi 39.879 38.669 39.441 +2,00% -1,10% HOME BANKING nr. di servizi 296.265 344.411 338.535 -1,71% +14,27% PHONE BANKING nr. di servizi 196.786 212.459 170.241 -19,87% -13,49% SPORTELLI TOTALE BANCHE unità 745 741 741 0,00% -0,54% ATM unità 1157 1217 1066 -12,41% -7,87% POS unità 19149 24271 25836 +6,45% +34,92%
Elaborazione Cesdoc su fonte primaria ABI Regional Outlook
VENETO: principali valori dati espressi in dic-08 dic-09 dic-10 var % 2010/2009
var % 2010/2008
IMPIEGHI FAMIGLIE CONSUMATRICI milioni di euro 33.626 35.150 37.877
+7,76% +12,64% IMPIEGHI ATTIVITA' PRODUTTIVE milioni di euro 103.084 99.562 102.469 +2,92% -0,60% DEPOSITI FAM CONS milioni di euro 39.727 46.268 46.228 -0,09% +16,37% DEPOSITI ATT PROD milioni di euro 18.436 20.286 20.999 +3,51% +13,90% SOFFERENZE LORDE milioni di euro 3.657 5.768 7.421 +28,66% +102,93% CORPORATE BANKING nr. di servizi 194.699 187.342 199.318 +6,39% +2,37% HOME BANKING nr. di servizi 1.311.233 1.474.283 1.485.640 +0,77% +13,30% PHONE BANKING nr. di servizi 976.386 1.031.956 893.231 -13,44% -8,52% SPORTELLI TOTALE BANCHE unità 3.666 3.645 3.625 -0,55% -1,12% ATM unità 5.066 5.352 4.839 -9,59% -4,48% POS unità 103.422 126.379 134.906 +6,75% +30,44%
Elaborazione Cesdoc su fonte primaria ABI Regional Outlook
Più famiglie veronesi e venete ricorrono al credito bancario
RISPARMIO. Indagine del Centro studi dei dottori commercialisti di Venezia sul sistema bancario nell'ultimo triennio Più richieste di finanziamenti, mutui, prestiti. Nell'ultimo anno si riducono i depositi mentre le sofferenze lorde segnano +28,66% 30/07/2011
Aumenta il ricorso al credito bancario da parte delle
famiglie veronesi e venete. Finanziamenti per anticipi,
mutui, prestiti contro cessioni di stipendio e cessioni di
credito sono aumentati nell'ultimo anno del 7,72% nella
regione e di poco più dell'8% nel Veronese. Calano invece,
sia pure in modo contenuto, le consistenze dei depositi
delle famiglie che, sempre nella nostra provincia, si
riducono dell'1,03%, mentere aumentano quelli globali
delle attività rpduttive che salgono dell'1.41%. Un segnale
che la crisi economica pesa soprattutto sui nuclei
famigliari, secondo quando emerge da un'indagine del Centro Studi dei Dottori Commercialisti e
degli Esperti Contabili di Venezia (Cesdoc) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo triennio.
Se da un lato crescono gli impieghi, sottolinea la ricerca del Cesdod, aumentano nell'ultimo anno
anche le sofferenze lorde con un +28,66% a livello veneto e ben +42,3% a Verona. Nel giro di un
biennio le sofferenze addirittura crescono del +102,93% in Veneto e del 123% nel Veronese.
Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici calano (-0,09% in Veneto e - 1,03%
a Verona), mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37% e +18,93%).
Dallo studio emerge come i depositi delle famiglie siano calati nell'ultimo anno, passando da 46.268
a 46.228 milioni di euro in Veneto e da 8.451 a 8.365 milioni a Verona, mentre negli ultimi due anni
siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni di euro e da 7.033 a 8.365 a Verona.
LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE. Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del
+2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91% in Veneto e + 1,41% a Verona). Aumentano
anche i depositi che raggiungono nella Regione i 20.999 milioni di euro (+3,51%), valore superiore
al dato nazionale (+0,79%).
«Il credito», sottolinea in una nota Massimo Miani, presidente dell'Ordine dei dottori
commercialisti di Venezia, «è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra
Regione sia garantendo liquidità per attività e operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e
progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige maggiormente la raccolta del
risparmio delle famiglie rispetto a impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le
Pmi, per lo più concentrate su attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio
respiro».
Tra i focus dell'analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario che vede il Veneto
muoversi non del tutto in linea con l'andamento nazionale del comparto. A fronte di una crescita
regionale del corporate banking ( +6,39%) in linea con la dinamica italiana (+7,12%), si registra una
crescita quasi nulla dell'home banking (+0,77%) rispetto al dato italiano (+13,45%) e un valore
negativo del phone banking (-13,44) se paragonato al dato nazionale (+3,37).
In particolare la provincia veneta dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di
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Venezia ( +8,96%), seguita da Rovigo (+6,42%) e Padova (+6,14%), mentre la maglia nera va a
Belluno (-12,24).
Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito
tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento (-44,25%) di
Belluno. Proseguendo nella lettura dei dati, in calo il totale degli sportelli bancari presenti in
regione che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto all'andamento nazionale
(-1,10%). Calo anche per gli sportelli bancomat (-9,59%), mentre cresce nell'ultimo anno il numero
delle unità Pos (+6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo delle unità Pos presenti in
Italia.
«L'aumento delle spese e del costo della vita», dice Massimo Da Re coordinatore del Cesdoc,
«costringe sempre più famiglie ad indebitarsi e a ridurre i risparmi. Una situazione critica anche
non considerando gli effetti negativi delle riduzioni delle agevolazioni fiscali derivanti dalla
manovra recentemente approvata».
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Famiglie venete sempre più indebitate 30 luglio 2011 — pagina 12 sezione: Economia VENEZIA. Famiglie venete sempre più in crisi. A sostenerlo un’indagine del Centro studi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Venezia (Cesdoc) sul sistema bancario nel Veneto nell’ultimo triennio. Nel 2010 sono cresciute del 7,72% quelle che hanno chiesto impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito). Un dato che, se esteso all’ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%. Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell’ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%), che nel giro di un biennio balzano a +102,93%. La crisi, dopo occupazione e redditi, sta erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%), mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37%). Dallo studio emerge infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell’ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni. Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni (+3,51%), valore superiore al nazionale (+0,79%). «Il credito», sottolinea Massimo Miani, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Venezia «è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione sia garantendo liquidità per attività ed operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige la raccolta del risparmio delle famiglie rispetto agli impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le Pmi, per lo più concentrate sulle attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro». Tra i focus dell’analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario. A fronte di una crescita regionale del corporate banking (+6,39%) in linea con la dinamica italiana (+7,12%), si registra una crescita quasi nulla dell’home banking (+0,77%) rispetto al dato nazionale (+13,45%) ed un valore negativo del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37%). La provincia dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia (+8,96%), seguita da Rovigo (+6,42%) e Padova (+6,14%), mentre la maglia nera va a Belluno (- 12,24%). Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento (-44,25%) di Belluno. In calo il totale degli sportelli bancari che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto al trend nazionale (-1,10%). Flessione anche per i bancomat, (-9,59%), mentre cresce nell’ultimo anno il numero delle unità Pos (+6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo di quelle presenti in Italia.
Famiglie venete sempre più indebitate 30 luglio 2011 — pagina 14 sezione: Economia VENEZIA. Famiglie venete sempre più in crisi. A sostenerlo un’indagine del Centro studi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Venezia (Cesdoc) sul sistema bancario nel Veneto nell’ultimo triennio. Nel 2010 sono cresciute del 7,72% quelle che hanno chiesto impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito). Un dato che, se esteso all’ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%. Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell’ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%), che nel giro di un biennio balzano a +102,93%. La crisi, dopo occupazione e redditi, sta erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%), mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37%). Dallo studio emerge infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell’ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni. Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni (+3,51%), valore superiore al nazionale (+0,79%). «Il credito», sottolinea Massimo Miani, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Venezia «è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione sia garantendo liquidità per attività ed operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige la raccolta del risparmio delle famiglie rispetto agli impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le Pmi, per lo più concentrate sulle attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro». Tra i focus dell’analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario. A fronte di una crescita regionale del corporate banking (+6,39%) in linea con la dinamica italiana (+7,12%), si registra una crescita quasi nulla dell’home banking (+0,77%) rispetto al dato nazionale (+13,45%) ed un valore negativo del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37%). La provincia dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia (+8,96%), seguita da Rovigo (+6,42%) e Padova (+6,14%), mentre la maglia nera va a Belluno (-12,24%). Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento (-44,25%) di Belluno. In calo il totale degli sportelli bancari che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto al trend nazionale (-1,10%). Flessione anche per i bancomat, (-9,59%), mentre cresce nell’ultimo anno il numero delle unità Pos (+6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo di quelle presenti in Italia.
Famiglie venete sempre più indebitate 30 luglio 2011 — pagina 12 sezione: Altre VENEZIA. Famiglie venete sempre più in crisi. A sostenerlo un’indagine del Centro studi dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Venezia (Cesdoc) sul sistema bancario nel Veneto nell’ultimo triennio. Nel 2010 sono cresciute del 7,72% quelle che hanno chiesto impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito). Un dato che, se esteso all’ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%. Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell’ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%), che nel giro di un biennio balzano a +102,93%. La crisi, dopo occupazione e redditi, sta erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%), mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37%). Dallo studio emerge infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell’ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni. Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni (+3,51%), valore superiore al nazionale (+0,79%). «Il credito», sottolinea Massimo Miani, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Venezia «è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione sia garantendo liquidità per attività ed operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige la raccolta del risparmio delle famiglie rispetto agli impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le Pmi, per lo più concentrate sulle attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro». Tra i focus dell’analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario. A fronte di una crescita regionale del corporate banking (+6,39%) in linea con la dinamica italiana (+7,12%), si registra una crescita quasi nulla dell’home banking (+0,77%) rispetto al dato nazionale (+13,45%) ed un valore negativo del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37%). La provincia dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia (+8,96%), seguita da Rovigo (+6,42%) e Padova (+6,14%), mentre la maglia nera va a Belluno (-12,24%). Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento (-44,25%) di Belluno. In calo il totale degli sportelli bancari che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto al trend nazionale (-1,10%). Flessione anche per i bancomat, (-9,59%), mentre cresce nell’ultimo anno il numero delle unità Pos (+6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo di quelle presenti in Italia.
VicenzaPiù - Fatti,
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QUOTIDIANO | Categor ie: Banche, Economia&Aziende
Veneto, 2010:debiti famiglie-impieghi banche+7,76%. Vicenza:in banca meno web e telefonoDi Redazione VicenzaPiù | |
Cesdoc - In Veneto aumentano le famiglie che chiedono aiuto
alle banche: impieghi (finanziamenti, mutui, prestiti, cessioni di
credito) cresciuti del +7 ,76% nel 2010. In provincia di Vicenza
cala l'affezione verso le operazioni bancarie via web ( -2,73%) e
via telefono (crollate del -21,52%). I dati emersi dall'indagine del
Cesdoc (Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Venezia) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo
triennio (qui le tabelle).
Famiglie venete sempre più in crisi. Crescono nel 2010 del +7 ,7 6% quelle che chiedono impieghi alle
banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito ). Il
dato emerge dall'indagine del Cesdoc ( Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti
Contabili di Venezia) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo triennio. La ricerca che elabora fonti
ABI Regional Outlook Veneto ev idenzia come nella nostra regione la crisi v enga avv ertita sempre più
dalle famiglie consumatrici. Un dato che, se esteso all'ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%.
Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell'ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%),
che nel giro di un biennio addirittura crescono del +102,93%. La crisi dopo occupazione e redditi sta
erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%),
mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37 %). Dallo studio emerge
infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell'ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni
di euro, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.7 27 a 46.228 milioni di euro.
Sul fronte delle attiv ità produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato
nazionale (+1 ,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni di euro (+3,51%),
valore superiore al dato nazionale (+0,7 9%).
"Il credito - sottolinea Massimo Miani, Presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli
Esperti Contabili di Venezia - è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione
sia garantendo liquidità per attiv ità ed operazioni di breve periodo, sia per gli inv estimenti e progetti
a medio e lungo termine. Il sistema bancario v eneto predilige maggiormente la raccolta del risparmio
delle famiglie rispetto agli impieghi produttiv i. Una tendenza i cui effetti investono anche le PMI, per
lo più concentrate sulle attiv ità ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro. È
necessario che gli istituti di credito sostengano progetti di sv iluppo imprenditoriale ad alto carattere
di innovazione tecnologica, finanziando per esempio anche il capitale immateriale come i marchi e
brevetti; un capitale dal v alore inestimabile che nel passato recente delle nostre PMI ha
rappresentato la soluzione v incente per affermarsi sui mercati nazionali ed esteri".
Tra i focus dell'analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario che vede il Veneto
muoversi non del tutto in linea con l'andamento nazionale del comparto. A fronte di una crescita
regionale del corporate banking ( +6,39%) in linea con la dinamica italiana ( +7 ,12%), si registra una
crescita quasi nulla dell'home banking (+0,7 7 %) rispetto al dato nazionale ( +13,45%) ed un valore
negativ o del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37 %). In particolare la
provincia v eneta dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia ( +8,96%),
seguita da Rovigo ( +6,42%) e Padov a ( +6,14%), mentre la maglia nera v a a Belluno ( -12,24%). Crollo
verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite
operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento ( -44,25%) di Belluno.
Proseguendo nella lettura dei dati, in calo il totale degli sportelli bancari presenti in regione che si
assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto all'andamento nazionale ( -1 ,10%). Flessione
anche per gli sportelli bancomat, ( -9,59%), mentre cresce nell'ultimo anno il numero delle unità POS (
+6,7 5%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo delle unità POS presenti in Italia.
La provincia di Vicenza registra nell'ultimo anno una crescita degli impieghi del +3,98%, mentre sono
scesi dell'1 ,03% i depositi delle famiglie. Per quanto riguarda l'analisi del sistema bancario, diminuiti
sia gli sportelli bancari ( -0,15%) che quelli bancomat (-11 ,93%), a differenza dei POS, cresciuti del
+4,7 6%, sebbene al di sotto della media regionale (+6,7 5%). Cala l'affezione verso le operazioni
bancarie v ia web ( -2,7 3%) che v ia telefono ( crollate del -21 ,52%).
"L'aumento delle spese e del costo della v ita - ev idenzia Massimo Da Re coordinatore del Cesdoc -
costringe sempre più famiglie ad indebitarsi e a ridurre i risparmi. Una situazione critica anche non
considerando gli effetti negativ i delle riduzioni delle agev olazioni fiscali derivanti dalla manov ra
recentemente approvata. Il calo del valore dei depositi sia nella nostra Regione che sul territorio
nazionale è un segnale allarmante di un'economia che stenta ancora a decollare, le cui ricadute si
vedono nella scelta forzata di economizzare su tutte le v oci del bilancio familiare. Perfino le v acanze
estive sono state colpite in modo significativ o dalla crisi, costringendo molte famiglie a ridurre i
giorni di ferie, a rimodularle in versione low cost, o addirittura ad annullarle".
© 2008 - 2011
VicenzaPiù
VICENZA: principali valori dati espressi in dic-08 dic-09 dic-10 var %
2010/2009 var %
2010/2008
IMPIEGHI FAMIGLIE CONSUMATRICI milioni di euro 5.824 6.147 6.680 +8,68% +14,70% IMPIEGHI ATTIVITA' PRODUTTIVE milioni di euro 21.136 20.117 20.925 +4,01% -1,00% DEPOSITI FAM CONS milioni di euro 6.837 7.967 7.984 +0,21% +16,78% DEPOSITI ATT PROD milioni di euro 3.382 3.616 3.791 +4,86% +12,10% SOFFERENZE LORDE milioni di euro 871 1.433 1.616 +12,77% +85,53% CORPORATE BANKING nr. di servizi 37.516 32.234 35.099 +8,89% -6,44% HOME BANKING nr. di servizi 241.668 267.463 260.174 -2,73% +7,66% PHONE BANKING nr. di servizi 149.004 161.770 126.954 -21,52% -14,80% SPORTELLI TOTALE BANCHE unità 678 665 664 -0,15% -2,06% ATM unità 950 964 849 -11,93% -10,63% POS unità 17873 20624 21606 +4,76% +20,89%
Elaborazione Cesdoc su fonte primaria ABI Regional Outlook
VENETO: principali valori dati espressi in dic-08 dic-09 dic-10 var %
2010/2009 var %
2010/2008
IMPIEGHI FAMIGLIE CONSUMATRICI milioni di
euro 33.626 35.150 37.877 +7,76% +12,64%
IMPIEGHI ATTIVITA' PRODUTTIVE milioni di
euro 103.084 99.562 102.469 +2,92% -0,60%
DEPOSITI FAM CONS milioni di
euro 39.727 46.268 46.228 -0,09% +16,37%
DEPOSITI ATT PROD milioni di
euro 18.436 20.286 20.999 +3,51% +13,90%
SOFFERENZE LORDE milioni di
euro 3.657 5.768 7.421 +28,66% +102,93% CORPORATE BANKING nr. di servizi 194.699 187.342 199.318 +6,39% +2,37% HOME BANKING nr. di servizi 1.311.233 1.474.283 1.485.640 +0,77% +13,30% PHONE BANKING nr. di servizi 976.386 1.031.956 893.231 -13,44% -8,52% SPORTELLI TOTALE BANCHE unità 3.666 3.645 3.625 -0,55% -1,12% ATM unità 5.066 5.352 4.839 -9,59% -4,48% POS unità 103.422 126.379 134.906 +6,75% +30,44%
Elaborazione Cesdoc su fonte primaria ABI Regional Outlook
Ufficio stampa Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia
Martedì, 02 Agosto 2011 Le notizie della tua città Luci e ombre sui risparmi delle famiglie venete Lunedì 01 Agosto 2011 07:40 Le famiglie venete sarebbero sempre più in crisi. A sostenerlo un'indagine del Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia (Cesdoc) sul sistema bancario nel Veneto nell'ultimo triennio. Nel 2010 sono cresciute del 7,72% quelle che hanno chiesto impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito ). Un dato che, se esteso all'ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%. Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell'ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%), che nel giro di un biennio addirittura crescono del +102,93%. La crisi dopo occupazione e redditi sta erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%), mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37%). Dallo studio emerge infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell'ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni di euro, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni di euro. Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni di euro (+3,51%), valore superiore al dato nazionale (+0,79%). "Il credito - sottolinea Massimo Miani, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Venezia – è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione sia garantendo liquidità per attività ed operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige maggiormente la raccolta del risparmio delle famiglie rispetto agli impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le Pmi, per lo più concentrate sulle attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro". Tra i focus dell'analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario che vede il Veneto muoversi non del tutto in linea con l'andamento nazionale del comparto. A fronte di una crescita regionale del corporate banking ( +6,39%) in linea con la dinamica italiana (+7,12%), si registra una crescita quasi nulla dell'home banking (+0,77%) rispetto al dato nazionale (+13,45%) ed un valore negativo del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37%). In particolare la provincia veneta dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia ( +8,96%), seguita da Rovigo (+6,42%) e Padova (+6,14%), mentre la maglia nera va a Belluno (-12,24%). Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento (-44,25%) di Belluno. Proseguendo nella lettura dei dati, in calo il totale degli sportelli bancari presenti in regione che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto all'andamento nazionale ( -1,10%). Flessione anche per gli sportelli bancomat, (-9,59%), mentre cresce nell'ultimo anno il numero delle unità Pos ( +6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo delle unità Pos presenti in Italia. "L'aumento delle spese e del costo della vita – evidenzia Massimo Da Re coordinatore del Cesdoc - costringe sempre più famiglie ad indebitarsi e a ridurre i risparmi. Una situazione critica anche non considerando gli effetti negativi delle riduzioni delle agevolazioni fiscali derivanti dalla manovra recentemente approvata. Perfino le vacanze estive sono state colpite in modo significativo dalla crisi, costringendo molte famiglie a ridurre i giorni di ferie, a rimodularle in versione low cost, o addirittura ad annullarle". (ANSA).
In Veneto aumentano famiglie che chiedono aiuto alle banche REGIONE Famiglie venete sempre più in crisi . Crescono nel 2010 del +7,76% quelle che chiedono impieghi alle banche (finanziamenti per anticipi, mutui, prestiti contro cessioni di stipendio, cessioni di credito). Il dato emerge dall’indagine del Cesdoc (Centro Studi dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia) sul sistema bancario nel Veneto nell’ultimo triennio. La ricerca che elabora fonti ABI Regional Outlook Veneto evidenzia come nella nostra regione la crisi venga avvertita sempre più dalle famiglie consumatrici. Un dato che, se esteso all’ultimo triennio, vede una crescita del +12,64%. Se da un lato crescono gli impieghi, aumentano nell’ultimo anno anche le sofferenze lorde (+28,66%), che nel giro di un biennio addirittura crescono del +102,93%.
La crisi dopo occupazione e redditi sta erodendo anche i risparmi. Rispetto al 2009 frenano i depositi delle famiglie consumatrici (-0,09%),mentre il dato risulta positivo se confrontato con dicembre 2008 (+16,37%). Dallo studio emerge infatti come i depositi delle famiglie siano calati nell’ultimo anno, passando da 46.268 a 46.228 milioni di euro, mentre negli ultimi due anni siano aumentati, passando da 39.727 a 46.228 milioni di euro.
Sul fronte delle attività produttive aumentano gli impieghi del +2,92%, trend superiore al dato nazionale (+1,91%). Aumentano anche i depositi che raggiungono i 20.999 milioni di euro (+3,51%), valore superiore al dato nazionale (+0,79%).
“Il credito - sottolinea Massimo Miani, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Venezia - è fondamentale per sostenere il tessuto produttivo della nostra Regione sia garantendo liquidità per attività ed operazioni di breve periodo, sia per gli investimenti e progetti a medio e lungo termine. Il sistema bancario veneto predilige maggiormente la raccolta del risparmio delle famiglie rispetto agli impieghi produttivi. Una tendenza i cui effetti investono anche le PMI, per lo più concentrate sulle attività ordinarie e locali, a scapito di una progettualità di ampio respiro. È necessario che gli istituti di credito sostengano progetti di sviluppo imprenditoriale ad alto carattere di innovazione tecnologica, finanziando per esempio anche il capitale immateriale come i marchi e brevetti; un capitale dal valore inestimabile che nel passato recente delle nostre PMI ha rappresentato la soluzione vincente per affermarsi sui mercati nazionali ed esteri”.
Tra i focus dell’analisi, attenzione puntata sulla struttura del sistema bancario che vede il Veneto muoversi non del tutto in linea con l’andamento nazionale del comparto. A fronte di una crescita regionale del corporate banking (+6,39%) in linea con la dinamica italiana (+7,12%), si registra una crescita quasi nulla dell’home banking (+0,77%) rispetto al dato nazionale (+13,45%) ed un valore negativo del phone banking (-13,44%) se paragonato al dato nazionale (+3,37%).
In particolare la provincia veneta dove crescono di più le operazioni bancarie online è quella di Venezia (+8,96%), seguita da Rovigo ( +6,42%) e Padova (+6,14%), mentre la maglia nera va a Belluno (-12,24%). Crollo verticale in tutte le province degli utenti che interagiscono con il proprio istituto di credito tramite operazioni telefoniche: si passa dal -9,95% di Venezia al quasi dimezzamento (-44,25%) di Belluno. Proseguendo nella lettura dei dati, in calo il totale degli sportelli bancari presenti in regione che si assesta a quota 3.625 (-0,55%) più contenuto rispetto all’andamento nazionale (-1,10%). Flessione anche per gli sportelli bancomat, (-9,59%), mentre cresce nell’ultimo anno il numero delle unità POS (+6,75%) che raggiunge quota 134.906, quasi un decimo delle unità POS presenti in Italia.
Analizzando la provincia di Venezia emerge che le sofferenze lorde sono cresciute nell’ultimo anno del +29,59%, in modo leggermente più sostenuto della media regionale ( 28,66%), mentre gli impieghi hanno un valore contenuto (+4.65%) rispetto al Veneto (+5,54%). Nel 2010 crescono gli impieghi delle famigl ie del +7,22%, mentre i depositi sono quasi stabili (+0,06%). La provincia di Venezia in controtendenza segna un sensibile aumento delle operazioni bancarie online e via internet (+8,96%). Venezia insieme a Verona è l’unica provincia a registrare un lieve aumento degli sportelli bancari, mentre cala il numero degli sportelli bancomat (-5,26%). Crescita del numero dei pos (+9,40%), il più alto dell’intera regione.
“L’aumento delle spese e del costo della vita - evidenzia Massimo Da Re coordinatore del Cesdoc - costringe sempre più famiglie ad indebitarsi e a ridurre i risparmi. Una situazione critica anche non considerando gli effetti negativi delle riduzioni delle agevolazioni fiscali derivanti dalla manovra recentemente approvata. Il calo del valore dei depositi sia nella
nostra Regione che sul territorio nazionale è un segnale allarmante di un’economia che stenta ancora a decollare, le cui ricadute si vedono nella scelta forzata di economizzare su tutte le voci del bilancio familiare. Perfino le vacanze estive sono state colpite in modo significativo dalla crisi , costringendo molte famigl ie a ridurre i giorni di ferie, a rimodularle in versione low cost, o addirittura ad annullarle”.
[01 agosto 2011]