REGIONE DEL VENETO COOPERAZIONE: Le reti bibliotecarie
territoriali e oltre Corso. Vicenza, 20.10.2008 Docente: Giorgio
Lotto
Slide 2
Parole per capirsi. COLLABORARE: Lavorare assieme ad altri in
modo non continuativo, non strutturato.
Slide 3
Parole per capirsi. COOPERARE: Operare insieme ad altri per il
raggiungimento di un fine comune. Esprime continuit e accordo
rispetto allobiettivo.
Slide 4
Parole per capirsi. COORDINARE: Ordinare insieme vari elementi
per raggiungere uno scopo. Lazione prevede un soggetto
funzionalmente superiore con il compito di organizzare e
controllare.
Slide 5
Parole per capirsi. INTEGRARE: Rendere completo, pi valido, pi
efficace aggiungendo elementi complementari. Adattare. Completare
fondendo in un tutto unico.
Slide 6
Parole per capirsi. RETE: Intreccio insieme articolato ed
organizzato.
Slide 7
Parole per capirsi. SISTEMA: Pluralit di elementi coordinati
secondo precise regole per raggiungere uno scopo.
Slide 8
Parole per capirsi. MISURARE: Descrivere quantitativamente ci
che esiste
Slide 9
Parole per capirsi. VALUTARE: Verificare con un processo
sistematico aspetti di una attivit e dare un giudizio sul loro
valore sulla base di alcuni criteri come gli scopi e gli
obiettivi
Slide 10
I testi di riferimento (1) Il complesso dei servizi alla
comunit migliora quando le biblioteche stabiliscono rapporti di
scambio reciproco di informazioni, idee, servizi e competenze. La
cooperazione produrr meno duplicazione nei servizi, lintegrazione
delle risorse per il massimo risultato (IFLA, AIB. Il servizio
bibliotecario pubblico: linee guida IFLA/Unesco per lo sviluppo.
2002)
Slide 11
I testi di riferimento (2) Il concetto che sottende un sistema
di biblioteche pubbliche che nessun punto di servizio pu essere
considerato isolatamente: ciascun punto di servizio deve essere in
grado di appoggiarsi al sistema nel suo insieme e di permettere
laccesso a tutte le risorse del sistema. Gli utenti della
biblioteca devono essere incoraggiati a vedere il loro punto di
servizio locale in questo modo e il personale e lattrezzatura del
punto di servizio dovrebbero contribuire a rafforzare questa
visione. (IFLA, AIB. Raccomandazioni per le biblioteche pubbliche.
1988)
Slide 12
I testi di riferimento (3) Il vecchio dilemma centralizzazione
decentramento superato dal metodo della cooperazione: lefficacia
dei servizi garantita solo dallintegrazione delle funzioni e delle
strutture. (AIB, IV tesi dal XXXIV Congresso, Viareggio 1987).
(Vedi in http://www.aib.it/aib/commiss/cnbp/tesi.h tm u.c.
9.02.04). http://www.aib.it/aib/commiss/cnbp/tesi.h tm
Slide 13
Premesse legislative alla cooperazione: Per assicurare
cooperazione e coordinamento a livello nazionale la legislazione e
i programmi strategici devono anche definire e promuovere una rete
bibliotecaria pubblica progettata tenendo conto delle biblioteche
nazionali, regionali, di ricerca e speciali, cos come delle
biblioteche scolastiche e universitarie. (Manifesto IFLA/Unesco
sulle biblioteche pubbliche. 1994. Vedi:
http://www.aib.it/aib/commiss/cnbp/unesco.htm u.c. 9.02.04)
Slide 14
Una cooperazione acefala La mancanza cronica, in Italia, della
legge quadro.
Slide 15
I tre livelli della ricerca dellinformazione o del documento
utili a definire una scansione della cooperazione La singola
biblioteca La cooperazione territoriale La cooperazione
sovra-territoriale
Slide 16
Un testo base per approfondire la cooperazione in Italia A.
Galluzzi, Biblioteche e cooperazione. Modelli, strumenti,
esperienze in Italia. Milano, Editrice Bibliografica 2004
Slide 17
Un po di storia anni 60 Le prime teorizzazioni: - V. Carini
Dainotti, La biblioteca pubblica istituto della democrazia, Milano,
Fabbri, 1964. - AIB. La biblioteca pubblica in Italia, 1965.
Slide 18
Un po di storia anni 70 Trasferimento delle funzioni in materia
di biblioteche di enti locali alle regioni a statuto ordinario (DPR
14.01.72 n. 3) Le prime leggi regionali Nascono i primi sistemi
bibliotecari con un ristretto numero di biblioteche.
Slide 19
Un po di storia anni 80 Si diffonde linformatizzazione nelle
biblioteche I primi cataloghi collettivi informatizzati Nasce SBN
Dibattito sulla cooperazione interistituzionale Nuova fase di
legiferazione regionale Lubriacatura tecnologica
Slide 20
Un po di storia primi anni 90 La riforma delle autonomie locali
(L. 142/90) Cambiano le formule giuridiche a supporto della
cooperazione: grande dibattito
Slide 21
Un po di storia la seconda met degli anni 90 La crisi
economica: si tratta dellefficienza e dellorganizzazione
cooperativa Aumenta la dimensione delle aree di cooperazione Si
diffondono i centri servizi La gestione della multimedialit come
nuovo oggetto di dialogo cooperativo
Slide 22
Un po di storia il Duemila (1) Internet per la cooperazione: il
sito di rete, la digital library, il document delivery, il
reference remoto, gestione delle raccolte di rete, liste di
discussione, web forum, e. mail
Slide 23
Un po di storia il Duemila (2) Cambiano nuovamente le forme
giuridiche di gestione dei servizi bibliotecari e della
cooperazione: autonomia, privatizzazione, aziendalizzazione e
ritorno. Nuovi modelli di cooperazione: Indice 2 di SBN, modello
interistituzionale (oltre le biblioteche), modello integrato (rete
geografica), modello virtuale (oltre il territorio)
Slide 24
oltre il territorio ? Comunit locale e territorio: riferimenti
dovuti e carte vincenti del servizio bibliotecario pubblico. La
biblioteca diffusa.
Slide 25
Uno sviluppo tormentato I NEMICI DELLA COOPERAZIONE
Disinteresse Competitivit Individualismo Localismo Minimalismo
Rassegnazione Deprofessionalizzazione
Slide 26
Le autonomie locali per la cooperazione Un documento importante
: Linee di politica bibliotecaria per le autonomie (2003). La
pianificazione dal basso.
Slide 27
Linee di politica bibliotecaria per le autonomie -2003 (1) LA
PROGRAMMAZIONE Livello nazionale (SBN) Livello regionale (standard
obiettivo dinamici)
Slide 28
Linee di politica bibliotecaria per le autonomie - 2003 (2) LA
GESTIONE Livello provinciale, interprovinciale e/o intercomunale
Livello comunale (accordi di condivisione e parternariato)
Slide 29
Linee di politica bibliotecaria per le autonomie - 2003 (3) LA
PROGETTUALITA Linee guida sulla qualit del servizio Linee guida
sulla statistica bibliotecaria Linee guida sugli standard di
investimento
Slide 30
Le forme di gestione della cooperazione per i servizi privi di
rilevanza economica (1) Fonte: D. L.vo 18.08.00 n. 267 e successive
modificazioni: Testo unico delle leggi sullordinamento degli enti
locali. V. in particolare gli art. 30-34 e 113 bis (dichiarato
incostituzionale) Le modificazioni pi significative in merito sono
state introdotte con L. 28.12.01 n.448 art. 35 e con D.L. 30.09.03
n. 269 art. 14
Slide 31
La normativa di settore: Il codice dei Beni culturali D.Lgs
42/2004 corretto dal D.Lgs156/2006. V. art. 112 e 115 La gestione
diretta anche in forma consortile pubblica La gestione indiretta
anche in forma congiunta ed integrata Le forme di gestione della
cooperazione per i servizi privi di rilevanza economica (2)
Slide 32
Le forme di gestione della cooperazione per i servizi privi di
rilevanza economica (3) Accordo di programma: per cominciare a
costruire Convenzioni: un rapporto labile labile Consorzio: un
ritorno alle origini
Slide 33
Le forme di gestione della cooperazione per i servizi privi di
rilevanza economica (4) Aziende consortili e Spa pubblica: per fare
impresa Fondazioni e associazioni: per dare spazio ai privati . ma
senza lin-house providing
Slide 34
Le forme di gestione della cooperazione per i servizi privi di
rilevanza economica (5) Unione di comuni: Per integrare e far
crescere anche le realt minori
Slide 35
Le forme di gestione della cooperazione per i servizi privi di
rilevanza economica (6) La scelta della forma di gestione della
cooperazione determina le caratteristiche del rapporto di lavoro di
quanti per la cooperazione operano
Slide 36
Il Centro servizi (1) Rappresenta una struttura di riferimento
per la cooperazione. Svolge la parte operativa dellattivit di
cooperazione che risponde ad esigenze di centralizzazione
Slide 37
Il Centro servizi (2) Far coincidere il Centro servizi con la
cooperazione significa perdere la dimensione sistemica implicita
nella stessa. Le energie delle parti non sono pi in funzione del
tutto.
Slide 38
Il Centro servizi (3) Nucleo pensante e/o officina della
cooperazione.
Slide 39
Il Centro servizi (4) Hanno permesso di dare personalit alla
cooperazione quando la stessa non riusciva facilmente ad assumere
veste giuridica garantendo, per esempio la possibilit di eliminare
i contributi a pioggia Garantiscono alla rete di soffermarsi sulle
nuove istanze del servizio Concedono spazio al front-line
Suppliscono alle carenze di forza lavoro Garantiscono
professionalit alla rete
Slide 40
Chi paga la cooperazione? (1) (dati campione Palla al Centro
2000) Quota fissa Quota per abitante Pagamento dei servizi erogati
per unit di prodotto Soluzioni miste GLI ENTI PARTECIPANTI
Contribuiscono nel 60% dei casi tramite
Slide 41
Chi paga la cooperazione? (2) (dati campione Palla al Centro
2000) Coprendo lintera spesa nel 40% dei casi Affiancando il
trasferimento alle quote versate dagli enti partecipanti nel 55%
dei casi ENTI SOVRA-COMUNALI Contribuiscono nel 95% dei casi
Slide 42
Chi paga la cooperazione? (3) (dati campione Palla al Centro
2000) Sponsorizzazioni Vendita di servizi Vendita di beni ALTRE
FORME DI FINANZIAMENTO
Slide 43
Oltre le formule (1) Cooperare significa condividere delle
scelte di fondo. Cooperare significa mettere a disposizione degli
altri le proprie capacit, il proprio know how. Cooperare non
significa soltanto condividere un software o delle macchine, ma
soprattutto avere delle passioni, delle emozioni e degli entusiasmi
comuni. (G. Mazzitelli, Verso un sistema bibliotecario integrato:
la forza della cooperazione, 2002. www.uniroma2.it/-
mazzitel/urbs.htm. Ultima cons. 18.12.03)www.uniroma2.it/-
mazzitel/urbs.htm
Slide 44
Oltre le formule (2) Cooperare, per, difficile. Perch richiede
una grande maturit a livello umano e la convinzione profonda che lo
spirito di servizio debba animare senza incertezze chi esercita la
professione del bibliotecario. (Mazzitelli, 2002. Cit.)
Slide 45
Gli obiettivi della cooperazione (1) Cooperare per permettere
alla biblioteca pubblica di essere centro informativo locale che
rende prontamente disponibile per i suoi utenti ogni genere di
conoscenza e informazione* (*) Manifesto IFLA/Unesco per le
biblioteche pubbliche (1994). Cit.
Slide 46
Gli obiettivi della cooperazione (2) Cooperare per
razionalizzare i servizi favorendo economie di scala e alti livelli
qualitativi
Slide 47
Gli obiettivi della cooperazione (3) Cooperare per garantire pi
spazio allintermediazione tra informazione e utente
(customization)
Slide 48
Gli obiettivi della cooperazione (4) Cooperare per garantire
adeguata massa critica (visibilit, rilevanza economica e politica)
alla biblioteca pubblica
Slide 49
Valutare la cooperazione nelle biblioteche pubbliche un
progetto AIB
Slide 50
Misurare e valutare significa Poter interpretare fenomeni
indistinti Poter parlare con dati e fatti Illuminare i punti forti
e i punti deboli delle strutture Poter decidere con cognizione di
causa Avere strumenti per motivare capi e collaboratori Fare
comunicazione dimpresa
Slide 51
Il controllo di gestione E la procedura diretta a verificare lo
stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso
lanalisi delle risorse acquisite, e della comparazione tra i costi
e la quantit e qualit dei servizi offerti, la funzionalit
dellorganizzazione dellente, lefficacia, lefficienza ed il livello
di economicit nellattivit di realizzazione dei predetti obiettivi.
T.U.E.L. art. 196. Cit.
Slide 52
Descrivere e misurare per valutare La struttura delle diverse
reti Il costo dei servizi in rete (efficienza) Le performance delle
biblioteche in rete (efficacia) Il livello di integrazione della
rete
Slide 53
Obiettivi rispetto alla situazione di partenza Definire una
terminologia tecnica e modalit di misurazione uniformi nellambito
dei servizi di rete Mappare a livello nazionale le multiformi
soluzioni della cooperazione bibliotecaria Introdurre il
benchmarking nellambito dei servizi bibliotecari cooperativi
Individuare correlazioni tra modelli organizzativi e livelli di
efficienza nonch efficacia delle cooperazioni, livelli di
integrazione, dimensionamento dei bacini dutenza
Slide 54
Descrivere la struttura delle reti permette di Rilevare con
uniformit le reti (censimento) e farle uscire da una conoscenza
parcellizzata Descrivere la situazione nazionale della cooperazione
nelle pubbliche Avviare un ponderato confronto di esperienze
Slide 55
Misurare il costo dei servizi in rete (efficienza) significa
Suddividere il budget in base al peso economico dei servizi erogati
Definire il costo dei singoli servizi Definire il costo per unit di
prodotto/servizio Poter confrontare levoluzione del servizio nel
tempo e fare benchmarking in relazione allo stesso
Slide 56
Analisi dei Costi Step 1 - Definizione ambito di servizio Step
2 - Individuazione delle sotto-fasi di lavoro Step 3 - Misurazione
dei tempi di lavoro x ogni sottofase e rilevamento del numero di
operazioni annue Step 4 - Calcolo del costo orario lordo del lavoro
Step 5 - Calcolo dei costi connessi ad ogni sottofase Step 6 -
Definizione del costo complessivo e unitario
Slide 57
Tempi di lavoro (dati su campione riferiti allanno 2002)
Slide 58
Slide 59
Slide 60
Fattori critici che incidono su... Tempi di lavoro Funzionalit
- ergonomia software Manutenzione catalogo Tempi di attesa
connettivit Organizzazione del lavoro Automazione procedure Costo
Unitario Costo del lavoro Divisione del lavoro Bacini dutenza
Tipologia e differenziazione acquisti
Slide 61
Lefficacia della rete lefficacia delle sue biblioteche Indice
della dotazione Indice di superficie Indice di apertura Indice di
dotazione del personale Indice di incremento della dotazione Indice
di circolazione Indice di prestito Cfr: AIB, Linee guida per la
valutazione delle biblioteche pubbliche italiane, 2000
Slide 62
Misurare le biblioteche in rete permette di Individuare
eventuali correlazioni tra organizzazione della rete ed efficacia
delle biblioteche Confrontare i risultati gestionali tra aree
cooperanti ed aree non cooperanti
Slide 63
Misurare lintegrazione intende permettere di valutare
Lintegrazione politica Lintegrazione gestionale Lintegrazione
dellimmagine Lintegrazione del controllo
Slide 64
Livello di Integrazione (dati su campione riferiti allanno
2002)
Slide 65
Slide 66
Un lavoro complesso per La mancanza di standard di riferimento
La mancanza di precedenti esperienze nel settorre Della forte
diversificazione dei modelli organizzativi presenti
Slide 67
I modelli organizzativi rilevati Servizio centralizzato
Servizio semi-centralizzato Servizio partecipato Servizio fornito
Servizio esternalizzato Servizio decentrato
Slide 68
Servizio Centralizzato CENTRO SERVIZI BIBLIO
Slide 69
Servizio Semi-Centralizzato
Slide 70
Servizio Esternalizzato
Slide 71
Servizio Fornito
Slide 72
Servizio Partecipato
Slide 73
Centro Servizi Servizio decentrato
Slide 74
Temi per lo sviluppo della cooperazione territoriale
Dimensionamento delle aree di cooperazione Cooperazione a velocit
variabile Integrazione Cooperazione oltre le pubbliche Cooperazione
oltre il territorio
Slide 75
Strumenti per lintegrazione della rete (1) Guide ai servizi
Carte dei servizi Regolamenti
Slide 76
Strumenti per lintegrazione della rete (2) La rete geografica:
permette una facile condivisione delle risorse remote, migliora
laccesso dellutente on-line, la biblioteca diffusa diventa
virtualmente una
Slide 77
Strumenti per lintegrazione della rete (3) Commissioni tecniche
Gruppi di lavoro Incontri di aggiornamento professionale Liste di
discussione Selezione coordinata degli acquisti Assemblee di rete
Assistenza biblioteconomica in sede Servizio help La misurazione e
il benchmarking di rete
Slide 78
I prodotti della cooperazione (1): da Palla al Centro 2000
Catalogazione OPAC Sviluppo coordinato delle raccolte Prestito
interbibliotecario Trasporto interbibliotecario Aggiornamento
professionale Promozione della lettura Assistenza tecnologica
Servizi bibliotecari esterni/mobili Stoccaggio di rete
Slide 79
I prodotti della cooperazione (2): la gestione delle raccolte
Attivit in genere partecipata o decentrata. Per alcuni aspetti
anche centralizzata Cfr PROVINCIA DI MILANO, Dal libro alle
collezioni, 2002.
Slide 80
I prodotti della cooperazione (3): la catalogazione Attivit
svolta con ogni modello organizzativo I cataloghi come tassello
fondamentale per ogni possibile ampliamento della cooperazione
Slide 81
I prodotti della cooperazione (4): il prestito
interbibliotecario Attivit necessariamente partecipata
(indispensabile la reciprocit) Disponibilit totale o parziale delle
raccolte? I pi ricchi impoveriti dai pi poveri? Ampio dibattito su
tempi, modalit, tariffazioni agli utenti
Slide 82
I prodotti della cooperazione (5): il document delivery Attivit
centralizzata o fornita o, ancora, esternalizzata La scelta del
mezzo (poste, corriere, automezzo Per testi brevi, parti di libri,
articoli di periodici lattivit partecipata ed effettuata con fax,
posta elettronica,
Slide 83
I prodotti della cooperazione (6): il reference di rete Attivit
centralizzata, semicentralizzata, pi spesso partecipata Gli
strumenti del reference di rete: Segnaweb, Eureka, Unica Il
reference remoto (Ask a librarian / Chiedi in biblioteca)
Slide 84
I prodotti della cooperazione: (7): lassistenza
biblioteconomica e tecnica personalizzata e/o in sede Attivit
centralizzata, fornita o esternalizzata Limportanza di scelte
tecniche omogenee in rete I problemi determinati da personale non
professionalizzato Il servizio help Il bibliotecario di
contatto
Slide 85
I prodotti della cooperazione (8): laggiornamento professionale
Attivit centralizzata, fornita, esternalizzata, o partecipata Ruolo
fondamentale per lintegrazione della rete Lopportunit offerta dal
CCNL delle autonomie locali
Slide 86
I prodotti della cooperazione (9): misurazione e valutazione
delle biblioteche e della rete Attivit gestibile con ogni modello
organizzativo per la parte riguardante le biblioteche, gestita in
modo centralizzato, fornito, esternalizzato per la parte
riguardante la rete Il ruolo degli enti con funzione di
programmazione
Slide 87
I prodotti della cooperazione (10): i servizi mobili e di
promozione Gestiti in genere in modo centralizzato,
semi-centralizzato o fornito Le capacit di supplenza e di
promozione del bibliobus Le potenzialit determinate dallessere
presenti e visibili sul territorio
Slide 88
Le figure professionali sviluppate dalla cooperazione evoluta
Esperti nella gestione delle raccolte Catalogatori specializzati
Consulenti ed esperti di reference remoto Bibliotecari-coordinatori
di contatto Esperti in statistica biblioteconomica Bibliotecari
front-line mobili Bibliotecari addetti ai servizi mobili ..
Slide 89
La cooperazione vicentina - percorso Anni Sessanta e Settanta:
la collaborazione dalle biblioteche maggiori alle minori Anni
Ottanta: Consorzio per il Sistema bibliotecario di di Schio,
Consorzio per il Sistema bibliotecario di Thiene. Vicenza non
giunge al Consorzio. Anni Novanta: i consorzi muoiono di 142/90
Termina l'esperienza di Thiene. Schio crea le convenzioni: nasce il
Servizio bibliotecario provinciale per intervento della Provincia.
1999: la Provincia passa il coordinamento alla Bertoliana. Nasce
SBPV.
Slide 90
La cooperazione vicentina: caratteristiche (1) La Bertoliana
come centro servizi Al centro pubblica lettura ma anche
conservazione Dimensionamento provinciale (88 biblioteche) Una
cooperazione dal basso: diversit di SW gestionali, diversit di
esperienze
Slide 91
La cooperazione vicentina: caratteristiche (2) Le convenzioni
come collante I bacini bibliografici Dialogo con la rete scolastica
e le speciali La catalogazione centralizzata Pagamento solo della
catalogazione e del trasporto interbibliotecario Coordinamento e
presidenza della Bertoliana
Slide 92
La cooperazione vicentina: dialogo biblioteconomico L'assemblea
dei bibliotecari La commissione tecnica I gruppi di lavoro Il GARG
La lista di discussione
Slide 93
La cooperazione vicentina: temi in discussione La rete
geografica (dalla cooperazione all'integrazione) La rete
geografica: una prospettiva regionale La formula giuridica:
personalit giuridica alla cooperazione Modalit di trasferimenti dai
Comuni La rappresentativit delle amministrazioni del territorio Il
personale del Centro servizi
Slide 94
La cooperazione vicentina: linee per uno sviluppo Integrazione
o cooperazione leggera ? Informatizzazione dell'acquisto coordinato
Scarto coordinato Reference remoto Gestione coordinata del
personale ? Cooperazione su archivi e fondi storici locali