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Supplemento ai Quaderni Tecnici per la Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Vita Dipartimento di Medicina del Lavoro - Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita © Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 116 C.F.00349050286 REGIONE DEL VENETO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Via Ospedale, 22 – 35121 PADOVA E-mail: [email protected] tel.049/8214251 fax 049/8214256 INFORTUNI DOMESTICI: INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI CHE INTERVENGONO NELLA DINAMICA INFORTUNISTICA E NELLE CONDIZIONI DI SALUTE. ANALISI DELLE RELATIVE CONSEGUENZE RICERCA B/5 – 6/DML/02 – REGIONE VENETO Franco Sarto 1 , Sara Roberti 1 , Giovanni Renzulli 1 , Daniela Masiero 2 1 Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'AULSS16 di Padova 2 Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'AULSS16 di Padova PREMESSA Gli incidenti domestici rappresentano uno dei principali problemi di salute pubblica sia per numerosità che per gravità e il fenomeno, da solo, è ben più rilevante degli incidenti stradali e sul lavoro messi insieme. In Italia, con una specifica legge (Legge n. 493 del 3 dic. 1999 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”), lo Stato riconosce la priorità del problema promuovendo studi sulle cause degli incidenti ed interventi di prevenzione. Descrizione del problema. In Italia non esiste un sistema informativo che raccolga in maniera sistematica e standardizzata i dati degli incidenti domestici. I dati in nostro possesso derivano principalmente da stime campionarie effettuate dall’ISTAT. Anche la definizione di “incidente domestico” non è univoca e rende difficoltoso il confronto dei dati provenienti da fonti diverse: ISTAT, ISPESL: incidente accaduto solo entro le mura domestiche e i relativi luoghi di pertinenza. Sono esclusi quindi gli incidenti nelle scuole e nel tempo libero fuori casa. Unione Europea, OMS: incidente accaduto entro le mura domestiche e le pertinenze della propria o altrui casa, e durante il tempo libero, lo sport e la scuola. OCSE: incidente provocato dai prodotti di consumo nell’ambiente di vita. Per l’Italia, i primi dati sul fenomeno degli incidenti domestici provengono dall’“Indagine Multiscopo” effettuata dall’ISTAT nel dicembre 1987; i dati sono estremamente frammentari e non includono gli incidenti mortali. Le ultime rilevazioni campionarie dell’ISTAT nell’ambito dell’indagine “Aspetti della vita quotidiana” si riferiscono all’anno 2002, che rappresenta quindi l’ultimo anno per cui si hanno dati disponibili. Da queste indagini risulta che gli incidenti domestici sono andati progressivamente aumentando, passando dai 2.743.000 incidenti del 1988 ai 4.380.000 del 2000, ma poi sono diminuiti negli anni seguenti, con 3.544.000 incidenti nel 2002. Si stima che gli incidenti mortali siano passati da circa 8.000 nel 1988 a circa 9.000 nel 2000.

REGIONE DEL VENETO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE … · istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”), lo Stato riconosce la priorità del problema promuovendo

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C.F.00349050286

REGIONE DEL VENETO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene Sicurezza negli Ambienti di Lavoro Via Ospedale, 22 – 35121 PADOVA E-mail: [email protected] tel.049/8214251 fax 049/8214256

INFORTUNI DOMESTICI: INDIVIDUAZIONE DEI FATTORI CHE INTERVENGONO NELLA DINAMICA INFORTUNISTICA E NELLE CONDIZIONI DI SALUTE. ANALISI DELLE RELATIVE CONSEGUENZE RICERCA B/5 – 6/DML/02 – REGIONE VENETO Franco Sarto 1, Sara Roberti 1, Giovanni Renzulli 1, Daniela Masiero 2 1 Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell'AULSS16 di Padova 2 Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'AULSS16 di Padova PREMESSA Gli incidenti domestici rappresentano uno dei principali problemi di salute pubblica sia per numerosità che per gravità e il fenomeno, da solo, è ben più rilevante degli incidenti stradali e sul lavoro messi insieme. In Italia, con una specifica legge (Legge n. 493 del 3 dic. 1999 “Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell’assicurazione contro gli infortuni domestici”), lo Stato riconosce la priorità del problema promuovendo studi sulle cause degli incidenti ed interventi di prevenzione. Descrizione del problema. In Italia non esiste un sistema informativo che raccolga in maniera sistematica e standardizzata i dati degli incidenti domestici. I dati in nostro possesso derivano principalmente da stime campionarie effettuate dall’ISTAT. Anche la definizione di “incidente domestico” non è univoca e rende difficoltoso il confronto dei dati provenienti da fonti diverse: • ISTAT, ISPESL: incidente accaduto solo entro le mura domestiche e i relativi luoghi di pertinenza. Sono esclusi quindi gli incidenti nelle scuole e nel tempo libero fuori casa. • Unione Europea, OMS: incidente accaduto entro le mura domestiche e le pertinenze della propria o altrui casa, e durante il tempo libero, lo sport e la scuola. • OCSE: incidente provocato dai prodotti di consumo nell’ambiente di vita. Per l’Italia, i primi dati sul fenomeno degli incidenti domestici provengono dall’“Indagine Multiscopo” effettuata dall’ISTAT nel dicembre 1987; i dati sono estremamente frammentari e non includono gli incidenti mortali. Le ultime rilevazioni campionarie dell’ISTAT nell’ambito dell’indagine “Aspetti della vita quotidiana” si riferiscono all’anno 2002, che rappresenta quindi l’ultimo anno per cui si hanno dati disponibili. Da queste indagini risulta che gli incidenti domestici sono andati progressivamente aumentando, passando dai 2.743.000 incidenti del 1988 ai 4.380.000 del 2000, ma poi sono diminuiti negli anni seguenti, con 3.544.000 incidenti nel 2002. Si stima che gli incidenti mortali siano passati da circa 8.000 nel 1988 a circa 9.000 nel 2000.

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Le donne sono maggiormente coinvolte dagli infortuni domestici rispetto agli uomini: circa il 70% degli infortuni che si verificano in casa riguarda una donna. Focalizzando l’attenzione sull’età pediatrica, cioè al di sotto dei 15 anni, si rileva invece un rischio più alto per i maschi: la percentuale di incidenti che coinvolgono un maschio, in questa fascia di età, oscilla tra il 52% e il 69% negli anni dal 1990 al 2002. Gli incidenti nei bambini in Italia negli anni dal 1988 al 2000 rimangono fondamentalmente costanti, oscillando tra 400.000 e 500.000; la proporzione rispetto al totale degli incidenti si riduce leggermente dal 15% del 1988 al 13% del 2002, dato l’incremento degli incidenti negli adulti e negli anziani. La fascia d’età tra 0 e 5 anni è la più a rischio nell’età pediatrica e tra quelle a rischio più elevato in generale (1, 2). In Italia gli incidenti sono la prima causa di morte nei bambini. Ogni anno il 10% della popolazione pediatrica si presenta al Pronto Soccorso per un incidente; ben il 20% dei ricoveri ospedalieri di bambini è causato dagli esiti di un incidente (3). La scelta del tipo di popolazione Nell’ambito del progetto biennale finanziato dall’ISPESL (B/5-6/DML/02) “Infortuni domestici: individuazione dei fattori che intervengono nella dinamica infortunistica e nelle condizioni di salute. Analisi delle relative conseguenze” il gruppo che rappresenta la Regione del Veneto è stato incaricato di analizzare una popolazione in età pediatrica per due ordini di ragioni: - Il Servizio SPISAL dell’ULSS 16 aveva prodotto la guida “Giocare senza farsi male” che descrive come devono essere costruiti e manutenzionati i parchi e le attrezzature di gioco per essere sicuri. Questa iniziativa era motivata dal fatto che nei parchi gioco in Italia avvengono circa 15.000 incidenti all’anno che necessitano dell’intervento del Pronto Soccorso . - La Clinica Pediatrica dell’Università di Padova aveva condotto, a partire dal 1990, una serie di studi epidemiologici sugli incidenti domestici, scolastici e stradali nei bambini, proponendo percorsi educativi e culturali preventivi. Dato questo entroterra culturale si è instaurata una collaborazione tra il Dipartimento di prevenzione-SPISAL e la Clinica Pediatrica. Il gruppo veneto ha impiegato il primo anno di attività (2003) nella definizione e preparazione della metodologia d’intervento ed il secondo anno (2004) nella somministrazione delle interviste e nella loro elaborazione. MATERIALI E METODI Definizioni Popolazione pediatrica: bambini di età inferiore a 15 anni. Infortunio domestico: lesione determinata da una causa violenta in ambiente domestico compren-dente la casa e i relativi luoghi di pertinenza, con esclusione della scuola, della strada e di aree ricreative pubbliche e private. Tipo di lesione: è stato preso in considerazione, ai fini dello studio, qualsiasi tipo di lesione che avesse portato il bambino ad accedere al Pronto Soccorso e a riceverne le prestazioni. Soggetti esaminati e metodi Popolazione e area di osservazione: i casi sono limitati alla popolazione domiciliata (circa 400.000 persone) in uno dei venti comuni che afferiscono all’ULSS n.16 di Padova, più qualche caso proveniente da comuni limitrofi. La popolazione studiata si è presentata al Pronto Soccorso della clinica pediatrica di Padova dal 15 gennaio al 15 marzo 2004 a seguito di un incidente accaduto ad un bambino. Ci sono da rilevare due aspetti: a) il Pronto Soccorso della clinica pediatrica è integrato di tutte le specialità mediche e chirurgiche, quindi accoglie la totalità delle patologie incidentali nei bambini; b) questo Pronto Soccorso è l’unico importante nel territorio dell’ULSS 16; esiste un altro piccolo Pronto Soccorso nel comune di Abano Terme. La piccola perdita di incidenti che potrebbero essersi rivolti a quest’ultimo Pronto Soccorso dovrebbe essere compensata

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dall’“attrazione” esercitata dalla clinica pediatrica sui comuni limitrofi al territorio dell’ULSS. Si tratta quindi di uno studio su uno “spaccato” di popolazione. Questionario somministrato dal Pronto Soccorso pediatrico: a tutti i casi di bambini presentatisi al Pronto Soccorso della clinica pediatrica di Padova, dal 15 gennaio al 15 aprile 2004, a seguito di un incidente con lesioni di qualsiasi gravità, è stato somministrato un semplice questionario, al fine di costruire un database di casi da reintervistare in un secondo momento, in modo più approfondito, con un’intervista al domicilio. Questa prima base di dati conteneva le seguenti variabili: - Cognome - Nome - Sesso - Data di nascita - Indirizzo e numero civico - Comune di residenza - Telefono - Numero di cartellino del Pronto Soccorso pediatrico - Giorno e ora di accesso - Descrizione fornita all’ingresso dal personale del pronto soccorso - Codice diagnosi ICD9-CM (con alcune modifiche) e descrizione della diagnosi - Tipo/dinamica dell’incidente - Luogo dell’incidente - Tipo di lesione riportata - Esito dell’evento accidentale (se dimesso, ricoverato in astanteria o in altro reparto) - Eventuale reparto di ricovero Nei 3 mesi di registrazione degli accessi si sono presentati al Pronto Soccorso 771 bambini così suddivisi in base al luogo dell’evento: - 395 incidenti domestici - 141 incidenti a scuola - 68 incidenti stradali - 95 incidenti in luoghi dello sport/gioco - 72 incidenti in luoghi non specificati L’attenzione dello studio si è concentrata sui 395 casi di incidente domestico, che sono stati reintervistati tra aprile e maggio 2004. Le interviste sull’incidente del bambino sono state fatte nel 95% dei casi ad almeno uno dei genitori e nei restanti casi a parenti di primo grado presenti all’infortunio. Questionario somministrato a domicilio: in Allegato 1 è riportato il questionario utilizzato per le interviste a domicilio. Esso è diviso nelle seguenti sezioni: - Sezione incidente, che comprende informazioni su eventuali incidenti precedenti - Sezione incidente attuale - Sezione abitazione e famiglia - Sezione fattori di stress - Sezione modalità di essere del bambino - Sezione rapporti interfamiliari - Sezione problematiche sociali Durante un periodo di un mese è stata eseguita una sperimentazione per verificare fattibilità e gradimento degli interessati all’intervista diretta a domicilio. Si è constatato che quasi tutte le persone contattate non gradivano l’accesso nell’abitazione negando l’appuntamento o rimandandolo a tempi non definiti, nonostante un tentativo

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di accreditamento che era stato fatto con i pediatri di famiglia. All’inizio del 2004 infatti era stata inviata una lettera ai pediatri di famiglia a firma della Clinica Pediatrica e del Dipartimento di Prevenzione, con la quale si erano informati i professionisti sugli scopi dello studio e si era chiesta la loro collaborazione nel caso i genitori intervistati avessero chiesto loro consiglio. E’ stata scelta quindi per tutti i casi la somministrazione del questionario per via telefonica. Durante questa fase di sperimentazione si è constatato che alcune domande del questionario nella parte “Sezione abitazione e famiglia” tipo: - “Quante stanze ci sono nella casa?” - “La casa della famiglia è di proprietà?” non erano gradite dagli intervistati e quindi non sono state poste. RISULTATI E DISCUSSIONE Nella tabella 1 sono riassunti i risultati delle interviste telefoniche tramite questionario che si sono potute portare a termine nel gruppo che si era presentato al pronto soccorso. Su 395 casi, 96 non sono stati rintracciabili telefonicamente o non hanno accettato di rispondere all’intervista; i soggetti per i quali abbiamo l’intervista domiciliare, avvenuta tramite contatto telefonico, sono dunque 299. i casi intervistati hanno quindi subito una selezione: i 48 casi non rintracciabili al telefono dovrebbero presumibilmente essere casuali, mentre i casi che non hanno accettato l’intervista potrebbero non esserlo, in quanto gli incidenti potrebbero essere avvenuti in circostanze difficilmente dichiarabili (per esempio, per colpa di adulti). Nella tabella 2 vediamo che si tratta di un gruppo di 175 maschi e 124 femmine con un’età media simile, di quasi 5 anni. si osserva una prevalenza di incidenti nei maschi rispetto alle femmine in entrambe le classi d’età 0-5 e 6-14; in quest’ultima si osserva addirittura un raddoppio dei maschi. in secondo luogo, si rileva una netta prevalenza di incidenti nell’età da 0 a 5 anni. questi risultati confermano dei dati unanimemente descritti in letteratura (2). La popolazione è normale per patologie preesistenti in quanto solo il 4,3% (13 soggetti) presentano patologie croniche o disabilità. Tabella 1: Casi presentati al Pronto Soccorso e casi intervistati Italiano Straniero Totale Accessi al Pronto Soccorso 370 25 395 Non reperibile telefonicamente* 45 3 48 Non disponibile a rispondere al questionario 38 10 48 Totale non risposta 83 13 96 Totale risposta 287 12 299 * si è cercato di contattarli con almeno 5 telefonate in diverse ore della giornata (dalle 8.00 alle 19.00) ed in giorni diversi Tabella 2: Definizione della casistica per età, sesso e patologie preesistenti.

SESSO ETA’ 0-5 ETA’ 6-14 TOTALE ETA’ MEDIA (IN ANNI) ± DS

CON PATOLOGIE CRONICHE O DISABILITA’ PRECEDENTI

MASCHI 115 60 175 4,9 ± 4,0 9 FEMMINE 92 32 124 4,6 ± 3,6 4 In tabella 3 consideriamo eventuali incidenti avvenuti in precedenza per i bambini di età maggiore di 1 anno. Il

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30% dei soggetti aveva già subito almeno un altro incidente in passato, oltre a quello oggetto dello studio. C’è una lieve prevalenza dei maschi nella reiterazione dell’incidente, con il 31% di reiterazioni, contro il 28% delle femmine; ci sono inoltre 4 maschi e nessuna femmina che hanno avuto 4 incidenti oltre l’attuale. Tabella 3: Incidenti precedenti per sesso Numero incidenti oltrel’attuale M F Totale % Età media per n.

incidenti 0 o non specificato. 104 82 186 70,5 5,2 1 27 25 52 19,7 4,9 2 13 4 17 6,4 6,1 3 2 3 5 1,9 5,5 4 4 - 4 1,5 9,0 Totale 150 114 264 100 5,3 Abbiamo valutato la gravità dell’incidente in base alla necessità di ricovero a causa di esso. Nel 95% dei casi non c’è stato bisogno di ricovero in reparti specialistici; questo dato è coerente con quello rilevato dal RoSPA (Royal Society for the Prevention of Accidents, UK) nel Regno Unito nel 1995, secondo cui viene ricoverato il 4% dei bambini inglesi vittime di incidente domestico (4). In tabella 4 sono riportati i dati relativi ai 15 soggetti che sono stati ricoverati. Tra essi, i due terzi sono maschi e la principale causa di ricovero sono gli avvelenamenti (ingestione di caustici e non caustici), avvenuti in 5 bambini maschi. Da questi dati sembra rilevare che gli incidenti più gravi siano più frequenti nei maschi. La causa principale di ricovero sono gli avvelenamenti, seguiti dalle cadute, dalle ferite e dall’inalazione di corpi estranei. Tabella 4: Gravità degli incidenti in base alla necessità di ricovero. Dimessi dopo l’infortunio 284 soggetti (95%) Ricoverati dopo l’infortunio 15 soggetti (5%): 10 M, 5 F

Tipo incidente e lesione Numero, Sesso Età media Avvelenamenti (ingestione dicaustici e non caustici)

5 M 2,3 anni

Caduta (traumi) 3 M, 2 F 2,8 anni Ferite (traumi e fratture) 1 M, 2 F 5,1 anni

Descrizione della lesione per iricoverati

Corpo estraneo (inalazione) 1 M, 1 F 4,3 anni Abbiamo calcolato l’incidenza degli infortuni domestici (tabella 5) nei bambini rilevati con il nostro studio (totale dei bambini ricorsi al Pronto Soccorso, non solo bambini rispondenti all’intervista) e l’abbiamo confrontata con l’ultimo studio campionario dell’ISTAT per il 2002 sulla popolazione italiana (2), anche se i metodi di rilevazione sono sostanzialmente diversi. Una differenza sostanziale, rispetto al nostro studio, consiste nel fatto che l’ISTAT rileva anamnesticamente tutti gli incidenti, quindi anche quelli che hanno avuto medicazioni in casa o dal medico curante senza bisogno di accesso al Pronto Soccorso. L’incidenza nella nostra popolazione è risultata essere di 32 incidenti all’anno per 1000 bambini mentre quella dell’ISTAT di 57 per 1000 bambini. Data la differenza sopraesposta i due dati non risultano dissimili in maniera rilevante.

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Tutta la letteratura rileva una prevalenza di incidenti nei maschi rispetto alle femmine in età pediatrica che risulta più accentuata nella classe d’età da 0 a 5 anni rispetto all’età 6-14. Anche nella nostra ricerca abbiamo una prevalenza di maschi (58%) rispetto alle femmine (42%) e una maggiore frequenza nell’età 0-5 anni. L’incidenza stimata è pari a 35‰ per i maschi e 28‰ per le femmine. La differenza però non è così elevata rispetto ad altre casistiche: per l’ISTAT i maschi hanno un’incidenza pari a 78‰ e le femmine pari a 37‰, meno della metà. Sempre nei dati ISTAT l’incidenza dei maschi è molto elevata nella fascia d’età tra 0 e 5 anni (146‰). Tabella 5: Incidenza stimata di incidenti domestici nei bambini; confronto ULSS 16 e Italia *

*Incidenza trimestrale: numero di incidenti domestici della categoria, per 1000, diviso la popolazione corrispondente. Per l’ULSS 16 vengono considerati tutti i casi presentatisi al Pronto Soccorso (e non solo quelli intervistati telefonicamente); per l’Italia, la fonte dei dati è l’indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” del 2002 (2). Incidenza annuale: incidenza trimestrale moltiplicata per 4. Popolazione Padova: popolazione residente nei comuni dell’ULSS 16 al 1/1/2003 (fonte: ISTAT) Popolazione ISTAT: popolazione italiana al 1/1/2002 (fonte: ISTAT) Il tipo di incidente In tabella 6 e figura 1 si vede che gli infortuni che accadono maggiormente tra i bambini padovani sono le cadute e le ferite, con un comportamento simile tra i due sessi; i maschi si distinguono per avere una percentuale di avvelenamenti/ingestioni e di infortuni da corpi estranei maggiore rispetto alle femmine, mentre le femmine hanno una percentuale più elevata dei maschi di asfissie. Nella tabella 7, i dati di Padova vengono confrontati con quelli della citata indagine del RoSPA (4); nella distribuzione per tipo di incidente i dati sono sorprendentemente simili, tranne che per la modalità “Ferite”, più frequente nella popolazione studiata a Padova. È possibile che la differenza sia causata da diverse modalità di classificazione delle due ricerche. La tabella 8 completa l’analisi del tipo di incidente con l’età media per tipologia e sesso. Si rileva che gli avvelenamenti e le ustioni sono più frequenti nei bambini più piccoli, mentre le ferite e i corpi estranei sono più frequenti nei più grandi. Tabella 6: Prevalenze per tipo di incidente e sesso

M F Totale Tipo di incidente N % N % N %

Cadute 112 64,0 81 65,3 193 64,5

POPOLAZIONE INCIDENZA TRIMESTRALE INCIDENZA ANNUALEPOPOLAZIONE PADOVA

(2003) ISTAT (2002)

PADOVA (2004)

ISTAT (2002) PADOVA (2004)

ISTAT (2002)

Età pediatrica (0-14) 49.540 8.108.874 7,91 14,68 31,65 58,70 Età 0-5 20.489 3.139.170 12,88 23,89 51,54 95,57 Età 6-14 29.051 4.969.704 4,41 8,85 17,62 35,41 Maschi 0-14 25.346 4.163.578 8,72 19,69 34,88 78,78 Femmine 0-14 24.194 3.945.296 7,07 9,38 28,27 37,51 Maschi 0-5 10.426 1.611.554 13,72 36,61 54,86 146,44 Femmine 0-5 10.063 1.527.616 12,02 10,47 48,10 41,90 Maschi 6-14 14.920 2.552.024 5,23 9,01 20,91 36,05 Femmine 6-14 14.131 2.417.680 3,54 8,69 14,15 34,74

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Ferita/Amputazione 28 16,0 21 16,9 49 16,4 Corpi estranei 11 6,3 5 4,0 16 5,3 Avvelenamenti/Ingestioni 11 6,3 4 3,2 15 5,0 Schiacciamento 7 4,0 5 4,0 12 4,0 Ustione 5 2,9 4 3,2 9 3,0 Asfissia 1 0,6 4 3,2 5 1,7 Totale 175 100 124 100 299 100 Tabella 7: Confronto con indagine del RoSPA (UK, 1995) relativamente al tipo di incidente Tipo di incidente Padova – 2004, % UK – 1995, % Cadute/Urti 64,5 63 Ferite 16,4 7 Corpi estranei 5,3 5 Avvelenamenti 5,0 4 Schiacciamento 4,0 3 Ustione 3,0 5 Altro 1,7 13 Figura 1: Distribuzione del tipo di incidente

cadute65%

ferite16%

corpi estranei5%

schiacciamento4%avvelenamenti/

ingestioni5%

asfissia2%

ustione3%

Tabella 8: Età media per tipo di incidente e sesso

Maschi Femmine Totale Tipo di incidente N Età media N Età media Età media

Cadute 112 4.77 81 4.21 4.53 Ferite 28 6.20 21 5.88 6.06 Corpi estranei 11 6.09 5 4.00 5.43

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Avvelenamenti 11 2.00 4 2.75 2.06 Schiacciamento 7 4.51 5 5.52 4.93 Ustioni 5 3.75 4 3.61 3.69 Asfissia 1 3.41 4 5.66 5.21 Totale 175 4.90 124 4.55 4.75 Il luogo dell’incidente In tabella 9 e nelle figure 2 e 3 sono riportati i luoghi dell’abitazione nei quali sono avvenuti gli incidenti, distinti per sesso. Il soggiorno è il luogo dove gli incidenti avvengono con maggior frequenza (un caso su tre), seguito dalle camere, dalla cucina e da scale/ingressi. Si nota una netta differenza tra sessi: le femmine si infortunano nel 40% dei casi in soggiorno, contro il 28% dei maschi; questi ultimi hanno invece frequenze più elevate all’esterno, nei ripostigli, in garage. Sembra di intravedere un comportamento più sedentario, all’interno della casa, delle femmine, rispetto ad una frequentazione maggiore dei maschi dei luoghi meno usuali della casa e degli spazi esterni. Tabella 9: Luogo in cui è avvenuto l’incidente, per sesso

M F Totale Luogo dell’incidente N % N % N %

Soggiorno 49 28,0 50 40,3 99 33,1 Camere 35 20,0 22 17,7 57 19,1 Cucina 32 18,3 22 17,7 54 18,1 Scale, ingressi 19 10,9 10 8,1 29 9,7 Giardino 13 7,4 9 7,3 22 7,4 Bagno 14 8,0 7 5,6 21 7,0 Terrazze 4 2,3 2 1,6 6 2,0 Esterno 4 2,3 1 0,8 5 1,7 Ripostigli, cantine, soffitte 3 1,7 - - 3 1,0 Garage 2 1,1 1 0,8 3 1,0 Totale 175 100 124 100 299 100 Figura 2: Distribuzione percentuale per luogo dell’incidente

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giardino7%

garage1%

esterno2%

ripostigli, cantine, soffitte

1%

scale, ingressi10%

terrazze2%

camere19%

bagno7%

cucina18%

soggiorno33%

Figura 3: Distribuzione percentuale per sesso e luogo dell’incidente

soggiorno

camerecucina

scale

giardinobagno

terrazze

esterno

ripostigli

garage

05

1015202530354045

Maschi Femmine

In tabella 10 i dati del presente studio vengono confrontati con quelli campionari dell’ISTAT (1), relativi all’intera popolazione italiana, costituita prevalentemente da adulti e anziani. Il luogo di accadimento più frequente per la popolazione generale è costituito dalla cucina, seguito da scale, soggiorno, camera da letto e balcone/terrazzo/giardino; anche dati provenienti da altri Paesi indicano unanimemente che la cucina è il luogo più a rischio per gli incidenti domestici. La popolazione di bambini differisce nettamente da quella generale probabilmente perché il soggiorno è il luogo dove c’è la maggiore permanenza e perché è noto nella cultura media che la cucina possa essere un luogo pericoloso per i piccoli. Tabella 10: Confronto con dati ISTAT – indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana”, 1999

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Maschi Femmine Luogo dell’incidente Padova – 2004, % Italia – 1999, % Padova – 2004, % Italia – 1999, %

Soggiorno 28,0 11,7 40,3 8,2 Camere 20,0 6,3 17,7 6,7 Cucina 18,3 31,1 17,7 58,1 Scale/ingressi 10,9 9,8 8,1 9,3 Balcone/terrazzo/giardino 9,7 14,5 8,9 5,5 Cantina/garage 2,8 13,6 0,8 2,6 Altro 10,3 13,0 6,4 9,6 Le circostanze dell’incidente Oltre al luogo sono state studiate le circostanze nelle quali è avvenuto l’incidente (tabella 11); nella metà dei casi l’incidente si è verificato durante il gioco libero in entrambi i sessi; seguono i trasferimenti da luogo a luogo, i pasti e le attività di cura e igiene personale. Rilevanti 12 casi per cui è stato dichiarato essere stati procurati da adulti e 7 casi procurati da altri minori, mentre solo 2 casi sono stati procurati da animali. Gli incidenti provocati da adulti riguardano bambini molto piccoli (età media: 1.58 anni) e nella maggioranza dei casi si tratta di cadute o urti, oltre a tre casi di avvelenamento e una ustione. Tabella 11: Circostanza dell’incidente per sesso

M F Totale Circostanza N % N % N %

Gioco libero 80 45,7 69 55,6 149 49,8 Trasferimento da luogo a luogo 35 20,0 16 12,9 51 17,1 Pasto 19 10,9 10 8,1 29 9,7 Igiene e accudimento personale 10 5,7 8 6,5 18 6,0 Procurato da adulti 7 4,0 5 4,0 12 4,0 Altro 6 3,4 6 4,8 12 4,0 Attività sportiva 4 2,3 3 2,4 7 2,3 Procurato da altri minori 4 2,3 3 2,4 7 2,3 Gioco con giocattolo 6 3,4 - - 6 2,0 Procurato da animali 1 0,6 1 0,8 2 0,7 Studio 1 0,6 1 0,8 2 0,7 Gioco con attrezzatura - - 1 0,8 1 0,3 Non specificato 2 1,1 1 0,8 3 1,0 Totale 175 100 124 100 299 100 Nella tabella 12 viene riportato con chi era il bambino nello specifico momento dell’incidente.

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Nel 42% dei casi il bambino era con almeno uno dei genitori e, in quasi la metà dei casi, il bambino era con almeno un adulto. Nell’altra metà dei casi i soggetti si trovavano da soli o con altri minori. Da sottolineare è il fatto che i bambini che hanno un incidente mentre non sono seguiti da nessun adulto hanno un’età media di più di 6 anni, decisamente più elevata rispetto agli altri che erano accuditi da qualche adulto. Nella fascia d’età tra 0 e 5 anni però si osserva un 21% di bambini che hanno subito l’incidente mentre erano soli e un ulteriore 20% avvenuto mentre erano con altri minori, senza la presenza di alcun adulto. Le femmine si fanno più male in presenza degli adulti: 50,8% contro il 44% dei maschi. I maschi hanno più incidenti quando sono da soli: 28,6% nei maschi contro 20,2% nelle femmine. Tabella 12: Con chi era il bambino al momento dell’incidente, analisi per sesso e età media

M F Totale Con chi era durante l’incidente N % N % N %

Età media

Da solo 50 28,6 25 20,2 75 25,1 6,3 Con altri minori 46 26,3 34 27,4 80 26,8 6,3 Con almeno uno dei genitori 70 40,0 57 46,0 127 42,5 2,9 Con un altro adulto accudente 3 1,7 4 3,2 7 2,3 3,4 Con più adulti e minori 4 2,3 2 1,6 6 2,0 3,6 Non specificato 2 1,1 2 1,6 4 1,3 6,7 Totale 175 100,0 124 100,0 299 100,0 4,8 Esaminiamo ora nel dettaglio i vari tipi di incidente in rapporto agli agenti che li hanno provocati. 1- Cadute e urti Le cadute e urti coprono il 65% degli infortuni dei bambini (64,0% nei maschi; 65,3% nelle femmine). Essi avvengono (tabella 13) per la quasi totalità dei casi (94%) all’interno dell’abitazione, prevalentemente in soggiorno (40%), camere (19%), scale/ingressi (14%) e cucina (13%). La superficie d’impatto (tabella 14) nel 53% dei casi è stata dichiarata “dura” e nel 26% dei casi con presenza di spigoli e rilievi, solo nel 7% dei casi la superficie era elastica o assorbente. Da rilevare un 13% di risposte “non specificate” che esprimono una certa difficoltà a rispondere a questa domanda. In tabella 15 e nella figura 4 sono riportati gli agenti causa di caduta o urto; nel 52% dei casi l’agente di impatto è una struttura architettonica e nel 37% dei casi è un arredo. I principali agenti sono il pavimento (27,5%), il seggiolone/sedia (10,9%), la scala (10,4%), le porte e spigoli (9,8%), la culla/letto (9,3), altro tipo di arredo (5,7%), agenti non specificati (5,7%). Tabella 13: Luogo della caduta

M F Totale Luogo della caduta N % N % N %

Soggiorno 38 33,9 39 48,1 77 39,9 Camere 22 19,6 15 18,5 37 19,2 Scale, ingressi 17 15,2 10 12,3 27 14,0 Cucina 17 15,2 8 9,9 25 13,0 Bagno 8 7,1 4 4,9 12 6,2 Giardino 6 5,4 5 6,2 11 5,7 Ripostigli, cantine, soffitte 2 1,8 - 2 1,0 Terrazze 1 0,9 - 1 0,5 Non specificato 1 0,9 - 1 0,5

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Totale 112 100 81 100 193 100 Tabella 14: Superficie d’impatto Superficie M F Totale % Elastica 1 3 4 2,1 Assorbente 7 3 10 5,2 Dura 58 44 102 52,8 Con spigoli e rilievi 30 20 50 25,9 Altro 1 - 1 0,5 Non specificato 15 11 26 13,5 Totale 112 81 193 100

Tabella 15: Tipo di struttura causa della caduta Agente di caduta Specifica struttura M F Totale %

Pavimento 32 21 53 27,5 Scala 14 6 20 10,4 Gradino/rialzo 6 2 8 4,1 Impatto contro porte, spigoli, etc. 9 10 19 9,8 Altra struttura - 1 1 0,5

Struttura architettonica

Totale 61 40 101 52,3 Fasciatoio 4 - 4 2,1 Culla/letto 8 10 18 9,3 Tavolo 3 1 4 2,1 Seggiolone/sedia 12 9 21 10,9 Carrozzina/seggiolino 2 1 3 1,6 Impatto contro mobile 7 3 10 5,2 Altro arredo 4 7 11 5,7

Arredamento

Totale 40 31 71 36,8 Giostrino - 1 1 0,5 Triciclo/bicicletta 2 2 4 2,1 Altro - 1 1 0,5

Gioco

Totale 2 4 6 3,1 Albero - 1 1 0,5 Altro (giardino) 1 - 1 0,5 Ambiente naturale Totale 1 1 2 1,0

Altra caduta 8 3 11 5,7

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Agente di caduta Specifica struttura M F Totale % Non specificato - 2 2 1,0 Figura 4: Frequenza relativa dei principali agenti causa di caduta (% superiore a 4)

0 5 10 15 20 25 30

pavimento

sedie

scala

porte, spigoli

culla

altro arredo

altra caduta

mobili

gradino

2- Ferite e amputazioni Le ferite e amputazioni costituiscono il 16% degli infortuni dei bambini (16,0% nei maschi; 16,9% nelle femmine). In figura 5 e tabella 16 sono riportati gli agenti implicati nel causare la ferita. Al primo posto abbiamo morsi/graffi/pugni di persona e “altro” che comprende anche urti contro persona (22,4%), seguito da urto contro struttura architettonica (14,3%), vetro o oggetti taglienti (10,2%), urto contro elemento d’arredo (8,2%), oggetti/attrezzi domestici (8,2%), coltello o altra lama da cucina (6,1%), superficie di impatto in corso di cadute (6,1%). Con il questionario si è tentato di avere un giudizio dell’adulto rispetto all’adeguatezza dell’uso dell’oggetto e rispetto alla sua manutenzione e modalità di conservazione. Le risposte ottenute sono state alquanto deludenti e incomplete. Solo il 35% risponde alla domanda se l’oggetto aveva avuto un uso adeguato, solo 2 soggetti ammettono che l’uso fosse stato non adeguato (tabella 17). Rispetto alla manutenzione dell’oggetto ha risposto solo il 30% degli intervistati e tutti hanno affermato che la manutenzione dell’oggetto era buona. Rispetto alla modalità di conservazione ha risposto solo il 25% e quasi tutti (20%) affermano che l’oggetto non aveva alcun tipo di conservazione (tabella 18). Tabella 16: Tipo di oggetto implicato Oggetto ferita M F Totale % Morsi, graffi, pugni persona 7 4 11 22,4 Urto struttura architettonica 4 3 7 14,3 Frammenti di vetro e oggetti taglienti o appuntiti nell’ambiente naturale 3 2 5 10,2 Urto arredamento 2 2 4 8,2 Altro oggetto o attrezzo domestico 3 1 4 8,2 Coltello o altra lama o attrezzo da cucina 1 2 3 6,1

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Superficie di impatto in corso di cadute 1 1 3 6,1 Intrappolamento in elementi stabili o mobili dell’ambiente 2 1 3 6,1 Urto pallone 1 2 3 6,1 Giocattolo 2 - 2 4,1 Morsi, graffi animale 1 1 2 4,1 Altro 1 1 2 4,1 Totale 28 21 49 100 Figura 5: Frequenza relativa dei principali agenti causa di ferita

0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

morsi graffi persona

struttura archittetonica

vetro

arredamento

oggetto domestico

coltello

superficie impatto

intrappolamento

pallone

Tabella 17: Adeguatezza dell’uso dell’oggetto Tipo uso M F Totale % Adeguato 10 5 15 30,6 Non adeguato 2 - 2 4,1 Non specificato 16 16 32 65,3

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Totale 28 21 49 100 Tabella 18: Modalità di conservazione dell’oggetto Conservazione M F Totale % In luogo adeguato non facilmente accessibile 1 - 1 2,0 In luogo adeguato facilmente accessibile - 1 1 2,0 Oggetto senza alcun tipo di conservazione 8 2 10 20,4 Non specificato 19 18 37 75,5 Totale 28 21 49 100 3- Corpi estranei In tabella 19 si possono vedere gli oggetti implicati negli incidenti causati da corpi estranei, ingeriti o penetrati in orifizi naturali. Gli infortuni dovuti ai corpi estranei sono il 5,3% (6,3% nei maschi e 4% nelle femmine) e nel 44% dei casi sono dovuti a parti o frammenti di giocattoli; esaminando i singoli casi si è rilevato l’uso improprio dei giocattoli in relazione all’età del bambino, poiché la maggioranza di questi soggetti ha un’età inferiore ai 3 anni e ha ingerito piccole parti di giochi non adatti alla sua età (3 bambini di 2-3 anni hanno ingerito pezzi del gioco “Geomag”). Tabella 19: Tipo di corpo estraneo Corpi estranei M F Totale % Parti complete di giochi o giocattoli 4 - 4 25,0 Frammenti di giochi o giocattoli 2 1 3 18,8 Oggetti di cancelleria 1 - 1 6,3 Frammenti di oggetti 2 2 4 25,0 Altro 2 2 4 25,0 Totale 11 5 16 100 4- Avvelenamenti e ingestioni Gli avvelenamenti e le ingestioni costituiscono il 5% degli incidenti che accadono ai bambini (6,3% nei maschi; 3,2% nelle femmine). Degli 11 maschi che hanno avuto avvelenamenti 5 hanno avuto bisogno del ricovero ospedaliero. Le sostanze implicate negli avvelenamenti dei bambini sono tossici domestici (candeggina e detersivi vari) nel 60% dei casi e farmaci nel 40% dei casi (tabella 20). Si è indagato sulle modalità di assunzione e conservazione della sostanza tossica. Riguardo alle modalità di assunzione (tabella 21) si rileva che solo il 40% dei soggetti coinvolti ha risposto a questa domanda e di questi tre hanno dichiarato che la sostanza è stata somministrata al bambino: si tratta di errori nella somministrazione di farmaci (antipiretici, antidolorifici o farmaci per malattie respiratorie). Riguardo alle modalità di conservazione (tabella 22), ancora solo il 40% risponde alla domanda e il 13% ammette che la sostanza era stata dimenticata o senza alcuna conservazione. Dalla combinazione delle due tabelle e interpretando anche le non risposte si può ipotizzare che l’errore dell’adulto (somministrazione

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sbagliata, mancata conservazione della sostanza) sia più rilevante del dichiarato. Da notare che i maschi hanno ingerito sostanze poste in luoghi “inaccessibili” o dimenticate, mentre le femmine hanno ingerito sostanze di facile accesso. Tabella 20: Tipo di sostanza ingerita Tipo di sostanza Sostanza specifica M F Totale %

Neurolettici e psicotropi 1 - 1 16,7 Attivi nel cardiocircolatorio 1 - 1 16,7 Attivi nel respiratorio - 2 33,3 Antipiretici, antidolorifici 1 1 2 33,3

Farmaco

Totale 5 1 6 40,0 Detersivi, saponi e sostanze tensioattive - 1 1 11,1 Altri prodotti per la pulizia domestica e manutenzione casa 2 - 2 22,2 Candeggina e affini 2 - 2 22,2 Prodotti contro parassiti domestici e insetti - 1 1 11,1 Altro (Diavolina, concime piante) 2 1 3 33,3

Tossico domestico

Totale 6 3 9 60,0 Tabella 21: Modalità di assunzione della sostanza ingerita Modalità di assunzione M F Totale % Assunta direttamente 2 1 3 20,0 Somministrata 3 - 3 20,0 Non specificato 6 3 9 60,0 Totale 11 4 15 100 Tabella 22: Modalità di conservazione della sostanza ingerita Conservazione M F Totale %

In luogo adeguato non facilmente accessibile 4 - 4 26,7 Dimenticata in luogo non adeguato 1 - 1 6,7 Sostanza senza alcun tipo di conservazione - 1 1 6,7 Non specificato 6 3 9 60,0 Totale 11 4 15 100 5- Schiacciamenti Gli schiacciamenti sono il 4% degli incidenti dei bambini (percentuale uguale nei maschi e nelle femmine). La principale causa sono porte, finestre, portiere dell’auto, e tre soggetti sono stati schiacciati da altro (tabella 23).

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Tabella 23: Oggetto implicato nello schiacciamento del bambino Oggetto M F Totale % Parte di strutture fisse (porta, finestra, ecc.) 2 1 3 25,0 Parte di strutture mobili (cassetti, ecc.) - 1 1 8,3 Portiere d’auto e simili 1 1 2 16,7 Cancelli e cancellate 1 - 1 8,3 Mobilio (credenze, armadi, ecc.) - 1 1 8,3 Televisore e altro affine - 1 1 8,3 Altro 3 - 3 25,0 Totale 7 5 12 100 6- Ustioni Le ustioni accadono nel 3% degli incidenti (3,2% nelle femmine e 2,9% nei maschi). La maggior parte sono dovute a cibo e bevande calde e causate dallo stesso bambino (tabelle 24 e 25) mentre le ustioni da altri oggetti (ferro da stiro e pentole) sono solo 2. Tabella 24: Chi ha provocato l’ustione Provocata da M F Totale % Da sé 5 1 6 66,7 Dall’adulto accudente - 1 1 11,1 Non specificato - 2 2 22,2 Totale 5 4 9 100 Tabella 25: Oggetto causa dell’ustione Oggetto colpevole M F Totale % Cibo e bevande 4 3 7 77,8 Ferro da stiro - 1 1 11,1 Pentole e loro parti 1 - 1 11,1 Totale 5 4 9 100 7- Asfissia Le asfissie accadono nel 1,7% dei casi (3,2% nelle femmine e 0,6% nei maschi). Come nelle ustioni il cibo è colpevole di quasi tutti i soffocamenti (tabella 26). Tabella 26: Cause dell’asfissia Tipo di asfissia M F Totale % Inalazione di frammento di oggetto accidentalmente staccato - 1 1 20,0

Soffocamento dovuto a caramella - 2 2 40,0 Soffocamento dovuto a pezzo di carne 1 1 2 40,0 Totale 1 4 5 100,0 Famiglia del bambino

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Nel 95% dei casi i bambini hanno entrambi i genitori naturali e in oltre la metà dei casi vivono con altri bambini presumibilmente fratelli. Quando i genitori sono assenti le persone che si occupano maggiormente del bambino sono i nonni (62% dei casi), seguono le baby-sitter che vengono menzionate nel 13% dei casi (figura 6). Figura 6: Persone che si occupano del bambino quando i genitori non ci sono

nonni62%

baby sitter13%

altro2%

fratelli maggiori2%

asilo nido5%

zii6%

non specif10%

Le madri hanno un’età media di circa 37 anni, mentre l’età media alla prima gravidanza è di 29 anni. Nel 51% dei casi il bambino infortunato è il primogenito. Un solo bambino non ha la mamma, mentre tutti hanno il padre, il quale ha un’età media di 40 anni. Il grado di istruzione dei genitori è medio-alto, oltre il 60% possiede almeno la maturità e il 21% è laureato (tabella 27). Solo l’1% (3 casi) dei padri è disoccupato, e sono rappresentate tutte le categorie professionali con una netta prevalenza di professioni del terziario (67%) medio alte. Le madri sono casalinghe nel 32% dei casi, nei restanti casi sono occupate in varie categorie professionali; solo 5 dichiarano di eseguire un lavoro a domicilio con caratteristiche di sottoccupazione, mentre nessuna si è dichiarata disoccupata (tabella 28). Delle donne che lavorano poco meno della metà lavora a tempo pieno e le rimanenti hanno un lavoro part-time. Tabella 27: Titolo di studio dei genitori del bambino

Madre Padre Scolarità N % N % Elementare 6 2,0 6 2,0 Medie 82 27,5 91 30,4 Superiori senza maturità 21 7,0 11 3,7 Superiori con maturità 121 40,6 123 41,1 Università senza laurea 6 2,0 3 1,0 Università con laurea 62 20,8 63 21,1 Non specificato - - 2 0,7 Totale 298 100,0 299 100,0 Tabella 28: Professione svolta dai genitori del bambino Madre N % Padre N %

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Casalinga 95 31,9 Professionista 65 21,7 Impiegata 70 23,5 Operaio 63 21,1 Professionista 26 8,7 Impiegato 56 18,7 Operaia 25 8,4 Altro 33 11,0 Insegnante 18 6,0 Artigiano 29 9,7 Altro 16 5,4 Commerciante 12 4,0 Infermiera 13 4,4 Dirigente 10 3,3 Commerciante 11 3,7 Insegnante 6 2,0 Coadiuvante aziendafamiliare 8 2,7 Agricoltore 5 1,7

Commessa 6 2,0 Infermiere 5 1,7 Sottoccupata, adomicilio 5 1,7 Commesso 5 1,7

Funzionaria 4 1,3 Funzionario 4 1,3 Artigiana 1 0,3 Disoccupato 3 1,0 Non specificato 3 1,0 Totale 298 100,0 Totale 299 100,0 Fattori di stress e modalità di essere del bambino Il 39% dei bambini ha già avuto problemi precedenti di salute come ricoveri in ospedale, problemi di alimentazione, ecc. Il 19% delle famiglie dei bambini che hanno avuto l’incidente ha subito eventi stressanti nell’ultimo anno prima dell’incidente, come ad esempio la morte di una persona cara, separazioni, perdita del lavoro, ecc. Il 30% dei bambini viene definito tranquillo, un 23% viene definito estroverso, un 13% testardo e insistente, un 12% chiuso e timido. Si sono chieste alcune informazioni riguardo all’andamento scolastico del bambino. Il 40% non ha risposto a queste domande perché non pertinenti con l’età del bambino; dei rispondenti, l’88% afferma che il bambino è sempre andato a scuola volentieri, il 7% ha avuto qualche difficoltà momentanea, il 5% dichiara una frequenza sempre difficoltosa. La stragrande maggioranza dei genitori definisce il profitto scolastico del figlio buono o sufficiente mentre solo un genitore definisce il profitto scarso. Due bambini necessitano o hanno avuto bisogno in passato dell’insegnante di sostegno. La maggior parte dei bambini ha degli amici che frequenta regolarmente e passa il pomeriggio o a casa o al parco giochi. L’attività del bambino a casa è abbastanza varia, la maggior parte del tempo è utilizzata nel seguente modo: il 33% disegna o gioca, il 23% legge o studia, il 19% guarda la TV o gioca ai videogames, il 12% sta con i fratelli, il 10% non viene specificato e il 3% gioca con i genitori. Le sezioni del questionario “Rapporti intrafamiliari” e “Problematiche sociali” presentano molte mancate risposte e quindi male si prestano all’analisi dei dati. Tra quelli elaborabili riferiamo solo che: - il 71% dei genitori ritiene che ai loro tempi c’era più severità da parte dei loro genitori; - il 5% ritiene che nelle famiglie le accese discussioni vengano risolte con il ricorso alle mani; - quasi tutti dichiarano che nelle loro famiglie le discussioni accese sono praticamente assenti, tranne un 5% che afferma che queste si verificano frequentemente; - il 3% presenta o ha presentato difficoltà gravi come l’alcolismo o problemi con la giustizia; - il 4% delle famiglie ha avuto problemi derivanti dall’uso di droghe. CONCLUSIONI

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Il principale pregio di questo studio è che con un disegno semplice e poco costoso su una casistica poco numerosa vengono confermate le principali acquisizioni provenienti da studi più complessi su popolazioni ben più numerose della nostra. • L’incidenza degli infortuni della nostra casistica non è dissimile da quella calcolata dall’ISTAT. • Viene confermata la prevalenza degli incidenti nei maschi rispetto alle femmine, specie nella fascia d’età da 0 a 5 anni. • Il 95% degli incidenti della nostra casistica ha avuto conseguenze lievi, non avendo avuto bisogno del ricovero ospedaliero. Gobber et al. (5) analizzarono nel 1989 nello stesso Pronto Soccorso della Clinica Pediatrica di Padova una vasta casistica di incidenti per qualsiasi causa che si erano rivolti al Pronto Soccorso, rilevando un 90% di bambini non ricoverati. Considerando che mediamente gli incidenti stradali hanno conseguenze più gravi di quelli domestici, i due risultati non appaiono molto dissimili. • Nell’attuale casistica gli incidenti più gravi avvengono per caduta e per avvelenamenti e gli incidenti più frequenti avvengono per caduta/urto, ferite, avvelenamenti e schiacciamenti, esattamente in analogia al citato studio del RoSPA (4). Esistono una serie di attività quotidiane più a rischio per il verificarsi di incidenti: le attività ludiche incidono per la metà dei casi, seguono i trasferimenti da luogo a luogo, il momento dei pasti e le attività di igiene personale. Particolarmente critici appaiono i trasferimenti del bambino che hanno dato luogo a ben 51 incidenti. Il luogo più frequente di accadimento è diverso tra bambini (soggiorno, camera, cucina, scale) e popolazione generale (cucina, balcone/terrazzo/ giardino, scale/ingressi, soggiorno). Questo dato non era stato segnalato precedentemente in letteratura. Da questo studio non pare di rilevare che i “fattori oggettivi”, come strutture, attrezzature, giocattoli non a norma, giochino un ruolo importante nella causalità degli incidenti, mentre pare invece di poter rilevare che i “fattori soggettivi”, cioè i comportamenti, siano determinanti; anche i 3 casi citati di ingestione del gioco “Geomag” sono legati a problemi di non sorveglianza degli adulti. In questo senso l’attenzione si sposta al comportamento dell’adulto che, nel nostro studio, è presente all’incidente in un caso su due e che può esserne stato causa indiretta (per es. per mancata vigilanza) o addirittura diretta. Oltre ai 12 casi, di cui tre per somministrazione errata di farmaci, nei quali l’adulto ammette di aver procurato lui stesso l’incidente, bisogna rilevare che: - nel caso delle ingestioni, il 60% degli intervistati non risponde alla domanda se la sostanza ingerita era conservata in luogo sicuro (perché non sa giudicare o per reticenza?); - nel caso dei corpi estranei, il 31% dei casi è stato causato da giocattoli inadatti all’età del bambino; - nel caso delle ferite, il principale agente sono le persone. Il limite del nostro studio è comune agli altri studi nel settore e cioè non c’è un’analisi sistematica dell’albero delle cause del singolo incidente condotta da personale esperto, in maniera tale da esprimere un giudizio oggettivo sulla dinamica dell’incidente stesso. Sono auspicabili per il futuro studi di questo tipo, che prevedano anche l’accesso del personale esperto di antinfortunistica nel luogo dell’incidente, per stabilire cause e concause. Solo questi tipi di studi sui determinanti potranno migliorare le strategie delle campagne di prevenzione per renderle più efficaci. BIBILIOGRAFIA 1. ISPESL, “Case, persone, infortuni: conoscere per prevenire”, 2002 2. ISTAT, “Stili di vita e condizioni di salute”, collana Informazioni, anni 2001 e 2002

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3. P. Facchin, D. Gobber, F. Zacchello, “L’informazione ai genitori nella prevenzione degli incidenti dei bambini”, Padova, 1990

4. Royal Society for the Prevention of Accidents, “Accidents to children”, Regno Unito, 1995 5. Gobber et al., “Epidemiologia degli eventi accidentali in età pediatrica: risultati preliminari del sistema di

sorveglianza” IN “Gli incidenti in età pediatrica”, Padova, 1988 6. F. Sarto et al,”Infortuni domestici: uno studio sui bambini presentatisi nel Pronto Soccorso di Padova.”

Epidemiologia e Prevenzione, 31, 268-273, 2007.

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Allegato 1 : QUESTIONARIO PER L’INTERVISTA DOMICILIARE SEZIONE ANAGRAFICA DEL SOGGETTO Nome ____________________________________ Cognome ____________________________________________ Sesso |_M_| |_F_| Data di nascita |__|__|/|__|__|/|__|__| Luogo di nascita _____________________________________________ Abitante in _________________________________ Via __________________________________________ Tel. ______________________________ Ev. telefono cellulare ___________________________________ ________________________________________________________________________________________________ SEZIONE INCIDENTE Salute attuale rispetto all’incidente Come sta ora il bambino: |__| Completamente ripreso |__| Previsti solo controlli a distanza |__| Presenza di esito temporaneo: quale ____________________________________ Per quanto tempo previsto (in settimane) |__|__| |__| Esito permanente incerto: quale _____________________________________ |__| previsti controlli e terapia a distanza: quali controlli ________________________________________________ quali terapie __________________________________________________ |__| Esito permanente probabile/certo: quale _________________________________ |__| con terapie previste: quali _______________________________________ |__| senza terapie previste Stato di salute attuale indipendentemente dall’incidente Bambino: |__| sano |__| con problemi Se con problemi, affetto da: |__| patologia cronica (specificare) ______________________________________ |__| disabilità (specificare) _____________________________________________ Presa in carico per: |__| problemi riguardanti la salute (specificare) _____________________________ |__| problemi riguardanti il comportamento, l’apprendimento, ecc. (specificare) ____________________________________

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Altri incidenti in passato che hanno richiesto accesso al Pronto Soccorso N. totale |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Tipi di incidenti subiti e loro numero: Stradale |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Caduta |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Ferita |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Asfissia |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Ustione |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Avvelenamento |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Schiacciamento |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Annegamento/sommersione |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Folgorazione |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Corpo estraneo in or. naturali |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| Congelamento |__|__| di cui nell’ultimo anno |__|__| ________________________________________________________________________________________________ SEZIONE INCIDENTE ATTUALE Sottodefinizione del tipo di incidente Per cadute: Luogo della caduta: |__| interno all’abitazione |__| esterno all’abitazione Altezza della caduta in metri |__|__| Superficie di impatto |__| elastica |__| assorbente |__| dura |__| con spigoli e rilievi |__| altro (specificare) _______________________ Caduta da struttura architettonica: Tipo di struttura implicata: |__| pavimento |__| finestre/terrazze |__| scala |__| gradino/rialzo |__| muretti di recinzione |__| tetto/abbaino |__| granaio e affine |__| garage |__| cancello |__| cantieri/impalcature |__| pozzi, piscine senz’acqua e analoghi |__| impatto contro strutture come porte, spigoli, radiatori, ecc. |__| altro (specificare) _______________________ Caduta da mobilio/arredo: Tipo di arredo implicato: |__| fasciatoio |__| culla/letto

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|__| tavolo |__| seggiolone/sedia |__| ripiano alto di mobile |__| carrozzina/seggiolino |__| impatto contro mobilio/arredo |__| altro (specificare) _______________________ Caduta da attrezzature gioco: |__| altalena |__| scivolo |__| giostrina |__| altro attrezzo parco giochi |__| girello |__| triciclo/bicicletta |__| impatto contro giochi/attrezzature |__| altro gioco Struttura ambiente naturale: |__| albero |__| roccia/rialzo naturale |__| scarpata |__| fosso, fossati e altri incavi naturali |__| pozzi e cavità analoghe |__| altro Attrezzatura sportiva (specificare) _________________________________________ Animali |__| cavallo |__| altro Altra caduta (specificare) ________________________________________________ Per ferita e amputazione: Oggetto implicato: |__| coltello o altra lama o attrezzo da cucina |__| frullatore, affettatrice e altro elettrico |__| forbici |__| punteruolo, cavatappi o altro oggetto appuntito |__| altro oggetto o attrezzo domestico |__| giocattolo |__| freccette ed altri oggetti simili appuntiti |__| penne, pennini ed altra cancelleria |__| gioco attrezzato |__| attrezzo da lavoro/giardinaggio |__| petardi o altro materiale esplosivo |__| arma da fuoco |__| sassi e altro ambiente naturale |__| frammenti di vetro e oggetti taglienti o appuntiti nell’ambiente naturale |__| superficie di impatto in corso di cadute

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|__| intrappolamento in elementi stabili o mobili dell’ambiente |__| morsi, graffi animale |__| morsi, graffi, pugni persona |__| altro (specificare) _______________________ Tipo di uso dell’oggetto: |__| uso proprio adeguato |__| uso proprio non adeguato |__| uso improprio |__| non uso Manutenzione dell’oggetto: |__| buona |__| scadente |__| oggetto rotto |__| rottura dell’oggetto come causa dell’incidente Modalità di conservazione dell’oggetto: |__| in luogo adeguato non facilmente accessibile |__| in luogo adeguato facilmente accessibile |__| dimenticato in luogo non adeguato |__| custodito normalmente in luogo non adeguato |__| oggetto senza alcun tipo di conservazione Per ustione: Provocata: |__| da sé |__| dall’adulto accudente |__| da coetanei |__| da un altro minore |__| da un altro adulto non accudente |__| altro Da liquidi: Tipo di liquido implicato: |__| acqua bollente |__| vapore acqueo |__| cibo/bevande |__| olio e sostanze oleose |__| altra sostanza liquida Da superficie urente: Tipo di superficie implicata: |__| ferro da stiro |__| forno |__| griglie urenti e/o parti di cucina |__| stufa o altro attrezzo per riscaldamento |__| attrezzi per caminetti, barbeque, ecc. |__| pentole o loro parti |__| altro (specificare) _______________________ Da fiamma: Fonte di fiamma viva: |__| accendino/fiammifero |__| sigaretta |__| barbeque, falò |__| caminetto

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|__| incendio di vestiti |__| incendio |__| altro (specificare) _______________________ Da irradiamento: Superficie radiante: |__| stufe, ventole calde, ecc. |__| termosifone |__| phon |__| altra superficie (specificare) _______________ Da caustici e altre sostanze chimiche: Specificare il tipo di sostanza ____________________________________________ Altro genere di ustioni: |__| da esposizione solare |__| da elettrocuzione |__| altro (specificare) _______________________ Per avvelenamenti/ingestioni: Sostanza: |__| assunta direttamente |__| somministrata Modalità di conservazione della sostanza: |__| in luogo adeguato non facilmente accessibile |__| in luogo adeguato facilmente accessibile |__| dimenticata in luogo non adeguato |__| custodita normalmente in luogo non adeguato |__| sostanza senza alcun tipo di conservazione Sostanza mantenuta in un contenitore: |__| proprio con chiusura sicura |__| proprio con chiusura sicura manomessa |__| proprio con chiusura insicura |__| contenitore non proprio |__| sostanza priva di ogni contenitore Tipo di sostanza ingerita: Per farmaci: Classe del farmaco: |__| neurolettici e psicotropi |__| attivi nel cardiocircolo |__| attivi nel respiratorio |__| antibiotici, antifungini, antivirali e simili |__| antipiretici, antidolorifici |__| metadone o altra droga |__| altri (specificare) _______________________ Per tossici domestici: Tipo di tossico: |__| detersivi, saponi e sostanze tensioattive |__| altri prodotti per la pulizia domestica e manutenzione casa |__| candeggina e affini |__| Vape e altri prodotti anti-zanzare |__| prodotti contro parassiti domestici e insetti |__| tabacco |__| alcool |__| benzina e derivati |__| altri tossici (specificare) __________________ Per tossici ambientali:

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Tipo di tossico: |__| fertilizzanti |__| diserbanti e altri prodotti per l’agricoltura |__| topicidi e affini |__| prodotti per il bricolage |__| vernici e solventi |__| altro tossico (specificare) Per sostanze vegetali: Indicare la sostanza: ____________________________________________________ Per altra sostanza: Indicare la sostanza: ____________________________________________________ Per annegamento e sommersione: Ambiente dove è avvenuta la sommersione: |__| vasca da bagno |__| altro contenitore d’acqua domestico (vaschette, piscinette, ecc.) |__| piscina privata |__| piscina pubblica |__| stagno o canale |__| altro corso d’acqua (torrente, fiume) |__| mare e lago |__| altro (specificare) _______________________ Per asfissia: Se inalazione corpo estraneo, indicare: |__| frammento di cibo |__| frammento di giocattolo |__| frammento di oggetto accidentalmente staccato |__| piccolo oggetto ambientale |__| altro (specificare) _______________________ Se monossido, indicare la fonte: |__| scaldabagno |__| stufa o stufetta |__| camino |__| altro (specificare) _______________________ Se strangolamento o soffocamento indicare: |__| cuscino |__| parti di vestiti |__| corde, stringhe, ecc. |__| parti di seggiolini, passeggini, culle, ecc. |__| sacchetti di plastica |__| altro (specificare) _______________________ Se confinamento indicare il tipo di spazio angusto: |__| oggetto di arredo (es. frigo) |__| ripostiglio e altro spazio angusto architettonico |__| cavità naturale |__| pozzo e altro incavo semi-costruito |__| altro (specificare) _______________________ Per schiacciamento: Indicare l’oggetto implicato: |__| parte di strutture fisse (porta, finestra, ecc.) |__| parte di strutture mobili (cassetti,ecc.)

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|__| portiere d’auto e simili |__| cancelli e cancellate |__| cancelli elettrici |__| mobilio (es. credenze, armadi, ecc.) |__| televisore e altro affine |__| trattori e altri macchinari per l’agricoltura e per il lavoro |__| altro (specificare) _______________________ Per folgorazione: Indicare l’oggetto coinvolto: |__| prese elettriche |__| attrezzo elettrico domestico |__| attrezzo elettrico da lavoro o bricolage |__| cavi esposti in abitazione |__| cavi esposti in altro edificio |__| cavi o altre attrezzature in cantiere |__| luci di albero di Natale o analoga decorazione |__| altro (specificare) _______________________ Per corpi estranei: Indicare l’oggetto coinvolto: |__| Parti complete di giochi o giocattoli |__| Frammenti di giochi o giocattoli |__| Oggetti di uso domestico |__| Oggetti di cancelleria |__| Frammenti di oggetti |__| Altro (specificare) _______________________ ________________________________________________________________________________________________ PER INCIDENTI AVVENUTI ALL’INTERNO DELL’ABITAZIONE, SPECIFICARE IL LUOGO: |__| Cucina |__| Bagno |__| Soggiorno |__| Camere |__| Ripostigli, disbrighi, cantine, soffitte, ecc. |__| Terrazze |__| Scale, ingressi, androni |__| Giardino |__| Garage |__| Altre pertinenze (specificare) _______________________________________ CIRCOSTANZA IN CUI È AVVENUTO L’INCIDENTE: |__| Gioco libero |__| Gioco con giocattolo |__| Gioco con attrezzatura |__| Attività sportiva |__| Attività lavorativa |__| Procurato da animali |__| Procurato da altri minori

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|__| Procurato da adulti |__| Trasferimento da luogo a luogo |__| Attività di igiene e altro accudimento personale |__| Pasto |__| Studio |__| Altra circostanza (specificare) _______________________________________________________ Durante l’incidente il bambino era: |__| da solo |__| con altri minori |__| con almeno uno dei genitori |__| con altro adulto accudente |__| con più adulti e minori ________________________________________________________________________________________________ SEZIONE ABITAZIONE E FAMIGLIA Numero totale delle persone conviventi: /__/__/ Numero di bambini (<18 anni) in casa: (incluso il bambino in oggetto) /__/__/ Ci sono altri adulti (oltre i genitori) che abitano nella stessa casa: SI –1 NO –2 Se si, rispetto al bambino si tratta di: 1 – fratelli (> di 18 anni) 2 – nonni 3 – zii 4 – cugini 5 – altri parenti 6 – nessun grado di parentela Genitori con i quali il bambino vive: 1 – madre naturale e padre naturale 2 – madre naturale e patrigno 3 – padre naturale e matrigna 4 – solo madre naturale 5 – solo padre naturale 6 – genitori adottivi (entrambi) 7 – affido Quando i genitori sono assenti, chi si occupa prevalentemente del bambino? 1 – nonni 2 – zii 3 – fratelli maggiori 4 – baby sitter 5 – asilo nido 6 – altro

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MADRE Vivente SI –1 NO –2 Età /__/__/ Età prima gravidanza /__/__/ Ordine di genitura di questo bambino /__/ Scolarità 1 – Nessuna 2 – Elementare 3 – Media senza diploma 4 – Media con diploma

5 – Superiore senza maturità 6 – Superiore con maturità 7 – Università senza laurea 8 – Università con laurea

Professione1 – casalinga 2 – operaia 3 – commessa 4 – impiegata 5 – insegnante 6 – agricoltrice 7 – commerciante 8 – artigiana

9 – coadiuvante azienda fam. 10 – infermiera/infermiera prof. 11 – funzionaria 12 – professionista 13 – sottoccupata, lavoro a domicilio 14 – pensionata 15 – disoccupata 16 – altro

La madre svolge lavoro: 1 – tempo pieno 2 – part time (20-25 ore per settimana) 3 – meno di 20 ore per settimana 4 – non lavora Quante ore al giorno? /__/__/ Quanti giorni la settimana? /__/__/ Da quanto tempo svolge l’attuale occupazione? 1- da meno di 6 mesi 2 – da 6 mesi a 1 anno 3 – da più di un anno PADRE Vivente SI –1 NO –2 Età /__/__/ Scolarità1 – Nessuna 2 – Elementare

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3 – Media senza diploma 4 – Media con diploma 5 – Superiore senza maturità

6 – Superiore con maturità 7 – Università senza laurea 8 – Università con laurea

Professione principale (Lavoro Ufficiale) 1 – operaio 2 – agricoltore 3 – dirigente 4 – impiegato 5 – infermiere prof. 6 – commerciante 7 – professionista 8 – commesso 9 – artigiano 10 – funzionario 11 – insegnante 12 – pensionato 13 – disoccupato 14 – altro

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Da quanto tempo svolge l’attuale occupazione? 1- da meno di 6 mesi 2 – da 6 mesi a 1 anno 3 – da più di un anno Ha anche un’altra attività lavorativa? Se sì quale: 1 – commerciale 2 – artigiana 3 – agricoltura 4 – professionale 5 – altro ________________________________________________________________________________________________ SEZIONE FATTORI DI STRESS La famiglia ha subito qualcuno dei seguenti eventi stressanti nell’ultimo anno prima dell’incidente

SI No 1 – morte di una persona cara 1 2 2 – malattia ritenuta importante, in qualcuno dei familiari 1 2 3 – ricovero in ospedale per uno o più dei familiari 1 2 4 – malattia e/o ricovero in ospedale del bambino 1 2 5 – separazione/divorzio 1 2 6 – perdita di lavoro da parte del padre 1 2 7 - perdita di lavoro da parte della madre 1 2 8 – padre con nuovo lavoro 1 2 9 – madre con nuovo lavoro 1 2 10 – bocciature, insuccessi scolastici del bambino 1 2 11 – arrivo di nuove persone in famiglia 1 2 12 – nascita/gravidanza 1 2 13 – traslochi/trasferimenti 1 2 14 – tentati suicidi 1 2 15 – altre condizioni di stress 1 2 (specificare…………………………………………………….) 1 2 16 – no, nessuno 1 2

C’è qualcuno in casa che presenta: SI No 1 – Handicap/disabilità 1 2 2 – Malattia cronica grave 1 2 3 – Non autosufficienza 1 2

C’è qualcuno dei familiari non conviventi nella situazione sopra indicata che viene accudito e assistito da qualche membro del nucleo familiare del bambino? SI –1 NO –2 SEZIONE MODALITÀ DI ESSERE DEL BAMBINO PROBLEMI PRECEDENTI 1 – il bambino è stato ricoverato a lungo in ospedale subito dopo la nascita? SI |__| NO |__|

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2 – la madre ha avuto ricoveri durante la gravidanza e/o subito dopo il parto? SI |__| NO |__| 3 – ci sono state in seguito malattie, ricoveri prolungati del bambino? SI |__| NO |__| 4 – ci sono state in seguito malattie, ricoveri prolungati della madre? SI |__| NO |__| 5 – ci sono state difficoltà e/o rifiuti, per quanto riguarda l’alimentazione del bambino nel 1° anno di vita? SI |__| NO |__| 6 – persistono tuttora o sono ricomparse? SI |__| NO |__| 7 – ci sono stati problemi di sonno nel 1° anno? SI |__| NO |__| 8 – persistono tuttora o sono ricomparsi? SI |__| NO |__| PERCEZIONE 1 – Suo/a figlio/a è prevalentemente (scegliere i primi due in ordine di importanza) (1=più costante, 2=specifica del primo) 1 – estroverso 1 2 2 – chiuso, timido 1 2 3 – svogliato 1 2 4 – testardo, insistente 1 2 5 – impulsivo 1 2 6 – aggressivo 1 2 7 – non sta mai fermo 1 2 8 – tranquillo 1 2 Ogni bambino ha la sua personalità particolare. Alcuni aspetti del suo modo di vivere possono essere più evidenti di altri. Indicare quella che più rispecchia la personalità di suo figlio/a (una sola risposta). 2 – Attività di movimento 1 – sta troppo fermo 2 – quieto, calmo 3 – normale 4 – vivace (con argento vivo in corpo) 5 – non è mai capaci di star fermo, iperattivo 3 – Comportamento di fronte al pericolo 1 – è molto pauroso ed evita sempre il pericolo 2 – come prima, solo qualche volta 3 – normale 4 – qualche volta va in cerca del pericolo 5 – va in cerca del pericolo SOCIALIZZAZIONE SCUOLA 1 – E’ sempre andato a scuola volentieri? (scegliere una sola risposta) 1 – è sempre andato volentieri 2 – ha avuto difficoltà all’inizio, poi volentieri 3 – ha avuto difficoltà a periodi, ora va volentieri 4 – non va volentieri neanche adesso 2 – Come definirebbe il profitto scolastico di suo/a figlio/a?

Supplemento ai Quaderni Tecnici per la Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Vita Dipartimento di Medicina del Lavoro - Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita © Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 149

1 – scarso 2 – sufficiente 3 – buono 4 – ottimo 3 – È mai stato bocciato? SI |__| NO |__| 4 – Ha ricevuto o riceve note di frequente? SI |__| NO |__| 5 – Ha mai avuto o ha insegnanti di sostegno? SI |__| NO |__| AMICI 1 – Suo/a figlio/a ha degli amici che frequenta regolarmente e spontaneamente? SI – 1 NO – 2 2 – Come si comporta in genere quando è con gli altri bambini? 1 – vuole fare sempre il capo 2 – fa sempre quello che dicono gli altri 3 – sta sempre da solo 4 – né capo né sottomesso 5 – altro (specificare ………………………………………………….) 6 – non so 3 – Durante il pomeriggio dove passa in genere il bambino la maggior parte del tempo? (una sola risposta) 1 – casa 2 – casa d’altri 3 – parco giochi 4 – strada 5 – palestra, campi sportivi, patronato 6 – altro, luogo aperto, campi 4 – Quando è in casa come passa la maggior parte del suo tempo? 1 – guarda la TV, usa i videogames 2 – legge e studia 3 – disegna, gioca con le costruzioni, bambole 4 – non fa niente 5 – gioca con i genitori 6 – con fratelli e/o altri bambini a rincorrersi, lotta GIOCO 1 - Il bambino sa giocare da solo?: SI - 1 NO - 2 2 - Sa giocare con gli altri bambini? SI - 1 NO – 2 Quali giochi preferisce (scegliere i primi tre in ordine di importanza dando un punteggio 1°= meno importante, 3°= più importante )? 1 - Calcio, basket, pattinaggio, altri sport. 2- Monopoli, bambole, casetta 3 - Battaglia, lotta 4 - Giocare con i mortaretti, fuoco, coltelli 5 - Giocare con l’acqua 6 - Corsa, nascondino 7 - Gioco e/o con oggetti e attrezzature di lavoro 8 - Videogames 9 - Altro

Supplemento ai Quaderni Tecnici per la Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Vita Dipartimento di Medicina del Lavoro - Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita © Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 150

________________________________________________________________________________________________ SEZIONE RAPPORTI INTRAFAMILIARI 1 - Se dovesse fare il confronto tra i suoi tempi e ora, che differenza c’è nella severità con cui si educano i figli? (una sola risposta) 1 - più severità ora 2 - nessuna differenza 3 - ai miei tempi i genitori erano più severi 4 - ai miei tempi si facevano rigare i figli con le buone o con le cattive 5 - si educavano a suon di botte 2 - Lei pensa che sia molto frequente nelle famiglie risolvere le discussioni con il ricorso alle mani?(una sola risposta) 1 - no, mai 2 - solo raramente 3 - spesso, di frequente 4 - quasi sempre 3 - Conflitti e discussioni accese nella sua famiglia sono: (una sola risposta) 1 - quasi quotidiane 2 - frequenti 3 - rare 4 - assenti ________________________________________________________________________________________________ SEZIONE PROBLEMATICHE SOCIALI Secondo lei, nelle famiglie che conosce bene, il bere che cosa provoca? (scegliere le 3 più importanti) (1°= meno importante, 3° più importante) 1 - problemi in famiglia I II III 2 - perdita o gravi problemi di lavoro I II III 3 - malattie di fegato e nervose I II III 4 - cambiamento di carattere, improvvisa aggressività e litigiosità, a volteviolenza I II III 5 - trascuratezza di se stesso e indifferenza verso la famiglia I II III 6 - problemi economici I II III 7 - perdita di contatti sociali, di rapporti di vicinato e amicizia I II III 8 - perdita di rispetto di se stesso e del ruolo svolto nella famiglia I II III 9 - nessun problema I II III 10 -non so I II III Secondo lei il problema del bere: 1 - c’è in quasi tutte le famiglie della zona 2 - c’è in molte famiglie che conosce 3 - c’è in qualche famiglia che conosce

Supplemento ai Quaderni Tecnici per la Salute e la Sicurezza negli Ambienti di Vita Dipartimento di Medicina del Lavoro - Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita © Gennaio 2009 ISBN 978-88-6230-048-3 151

4 - non c’è in nessuna famiglia che conosce Nella sua famiglia c’è qualcuno che ha problemi col bere? SI - 1 NO - 2 Nella famiglia c’è qualcuno che ha avuto problemi con la giustizia? SI - 1 NO - 2 Avete mai avuto contatto diretto con problemi familiari derivanti dalla droga? SI - 1 NO - 2 Da quanti anni la famiglia abita nella stessa città, paese, zona?…./…./…