Upload
giorgio-ghiringhelli
View
215
Download
0
Embed Size (px)
DESCRIPTION
Â
Citation preview
LA STIMA DEGLI IMPATTI AMBIENTALI
DELLA RIDUZIONE DEL RIFIUTO
MEDIANTE
L’ANALISI DEL CICLO DI VITA
(LCA - LIFE CYCLE ASSESSMENT)
in collaborazione con
LA STIMA DEGLI IMPATTI AMBIENTALI DELLA RIDUZIONE DEI RIFIUTI MEDIANTE L’ANALISI DEL CICLO DI VITA
(LCA – LIFE CYCLE ASSESSMENT))
DICEMBRE 2009
Regione Lombardia
Direzione Generale Reti, Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile
GRUPPO DI LAVORO
Regione Lombardia
Annamaria Ribaudo (Coordinamento)
Paola Zerbinati
Federico Grossi
Cestec SpA
Dino De Simone
Luisa Tasca
Contributo specialistico
Michele Giavini
3
Sommario
INTRODUZIONE ...................................................................................................................................................... 4
PREMESSA SULLA LCA............................................................................................................................................. 6
LCA e riduzione dei rifiuti .............................................................................................................................. 7
Valutazione LCA completa: fase di produzione e smaltimento finale ........................................................... 7
Indicatori selezionati per il confronto delle azioni ........................................................................................ 8
PRESENTAZIONE DELLE SCHEDE ................................................................................................................................. 9
Azione 1 – Vendita di referenze liquide e solide in maniera sfusa o alla spina ........................................... 10
Azione 2 – Promozione e sollecitazione all’acquisto da parte dei clienti di prodotti poco imballati.......... 12
Azione 3 – Recupero di cibo invenduto e non scaduto da destinare a mense sociali ................................. 15
Azione 4 – Acqua alla spina ......................................................................................................................... 17
Azione 5 – Carta negli uffici ......................................................................................................................... 19
Azione 6 – Carta nelle cassette postali ........................................................................................................ 21
Azione 7 – Farm delivery ............................................................................................................................. 23
Azione 8 – Filiera corta ................................................................................................................................ 26
Azione 9 – Compostaggio domestico .......................................................................................................... 29
Azione 10 – Pannolini riutilizzabili ............................................................................................................... 31
Azione 11 –Recupero ingombranti .............................................................................................................. 33
CONFRONTO DELLE 11 AZIONI ................................................................................................................................ 35
Riduzione gas serra ...................................................................................................................................... 35
Risparmio di energia .................................................................................................................................... 40
Risparmio di acqua ...................................................................................................................................... 43
CONCLUSIONI ...................................................................................................................................................... 46
Ipotesi di incremento della diffusione delle azioni ..................................................................................... 46
Riduzione gas serra attribuibile al territorio lombardo ............................................................................... 47
4
Introduzione
Il presente studio racchiude la valutazione delle ricadute energetico e ambientali del Piano d’Azione per la
Riduzione dei Rifiuti (P.A.R.R.) predisposto da Regione Lombardia.
La valutazione è stata condotta a partire dalle assunzioni contenute nello studio “Definizione di azioni per la
prevenzione e la riduzione della produzione dei rifiuti” commissionato da Regione Lombardia ad A2A (con
dgr n. VIII/5645 del 23 ottobre 2007) e contenente la proposta di azioni per la riduzione dei rifiuti da
attuare sul territorio di Brescia.
In particolare, è stata considerata la relativa riparametrizzazione delle stesse azioni sull’intero territorio
regionale.
Come strumento per la valutazione degli impatti energetici e ambientali è stata utilizzata l’analisi LCA - Life
Cycle Assessment.
L’analisi LCA è stata applicata a tutti gli undici interventi previsti nel P.A.R.R.:
1. Vendita alla spina presso la Grande Distribuzione Organizzata;
2. Comunicazione all’utenza dei prodotti meno imballati nell’ambito della Grande Distribuzione
Organizzata;
3. Recupero dell’invenduto dalla GDO con destinazione mense sociali;
4. Acqua alla spina;
5. Riduzione del consumo di carta negli uffici;
6. Riduzione della pubblicità commerciale distribuita nelle abitazioni;
7. Farm delivery
8. Intervento di filiera corta
9. Compostaggio domestico
10. Pannolini riutilizzabili;
11. Recupero ingombranti.
L’analisi è stata condotta principalmente attraverso l’utilizzo del software LCA SimaPro 7.1, con l’utilizzo
delle banche dati in esso contenute.
In alcuni casi le informazioni sono state ricavate da fonti dati specifiche (ad esempio, l’Istituto Nazionale
Imballaggi per desumere la media della tipologia di imballaggi acquistati nel caso dell’azione 2 oppure
Coldiretti per il calcolo della distanza media percorsa da frutta e verdura nel caso dell’azione 7) oppure
ricavate da altre esperienze di analisi LCA analoghe (come nel caso dell’azione 10 in cui ci si è riferiti
all’analisi LCA dell’UK Environmental Agency.
Per quanto riguarda il grado di penetrazione delle azioni, nella Tabella 1 si riporta la stima di adesione
prevista in Regione Lombardia per ogni azione, sulla base delle assunzioni già delineate all’interno del
P.A.R.R.
Nell’ottica di uno scenario prudenziale, si è assunto che ogni cittadino lombardo attui una sola delle undici
azioni.
5
AZIONE abitanti stimati coinvolti e/o altro
1 - Vendita alla spina 2,5% popolazione pari a circa 245.000
abitanti
2 - Sollecitazione all’acquisto di
prodotti poco imballati
245.000 abitanti
3 - Recupero di cibo invenduto per
mense sociali
990.000 mq (stima 200.000 abitanti)
4 - Acqua alla spina 18% mense, 30% bar, 20% ristoranti +
consumi indoor (stima 500.000 abitanti)
5 - Carta negli uffici 99.000 addetti
6 - Carta nelle cassette postali 20% del circolante (stima 100.000 abitanti)
7 - Farm Delivery 247.500 famiglie pari a circa 570.000 abitanti
8 - Filiera corta 74.250 famiglie pari a 170.000 abitanti
9 - Compostaggio domestico 148.500 compostiere presso circa 445.500
abitanti
10 - Pannolini riutilizzabili 6.680 famiglie pari a circa 15.000 abitanti
11 - Recupero ingombranti 7,5% degli ingombranti prodotti (stima
600.000 abitanti)
Totale abitanti potenzialmente
coinvolti circa 3.200.000
Tabella 1 – Coinvolgimento stimato sul territorio regionale
6
Premessa sulla LCA
L’analisi del ciclo di vita può essere considerata come l’evoluzione della tecnica di analisi energetica, i cui
primi esempi d’applicazione risalgono alla fine degli anni sessanta, quando alcune grandi industrie hanno
iniziato a rivolgere un interesse particolare ai temi del risparmio delle risorse (energia e materiali) e del
contenimento delle emissioni nell’ambiente.
La caratteristica fondamentale di questa metodologia è il metodo con cui affronta l’analisi dei sistemi
industriali privilegiando una “visione globale” di un sistema produttivo: nell’LCA si considerano, infatti, tutti
i singoli step di trasformazione che intervengono in un processo, a partire dall’estrazione delle materie
prime fino allo smaltimento dei prodotti a fine vita, secondo un approccio denominato “dalla culla alla
tomba” (from cradle to grave) o anche “dalla culla alla culla” (from cradle to cradle) se si comprende anche
il rientro in circolo dei materiali a fine vita (es. nel riciclaggio).
Figura 1 – Schema di analisi LCA
La disciplina è regolamentata da una serie di norme della serie ISO 14040 che ne hanno delineato la
metodologia e le fasi di analisi, suddividendole in 4 step successivi: partendo da una fase di identificazione
degli obiettivi e delle finalità dello studio (goal and scope definition), si procede alla identificazione per ogni
processo/impianto dei flussi di input/output (Life Cycle Impact Inventory) per arrivare poi - attraverso un
Estrazione e lavorazione
materie prime
Produzione e assemblaggio
Uso e manutenzione
Fine Vita
Riuso
Riciclaggio
Confini del sistema
Energia
Materie
prime Emissioni in aria
Emissioni in acqua
Rifiuti solidi
Altri rilasci o effetti
Co-prodotti
7
metodo di stima degli impatti - a calcolare numericamente gli impatti associati al ciclo di vita di prodotto o
di un servizio (Lyfe Cycle Assessment) e procedere ad una loro valutazione critica (Life Cycle Interpretation).
Gli impatti solitamente presi in considerazione in un’analisi LCA sono quelli scientificamente riconosciuti
come ad esempio il riscaldamento globale, l’assottigliamento della fascia di ozono stratosferico,
l’acidificazione, l’eutrofizzazione, gli impatti relativi alla eco-tossicità e alla tossicità umana e i consumi di
risorse.
L’analisi LCA negli ultimi anni ha trovato spazio in numerose applicazioni: essa è alla base della
progettazione eco-sostenibile (eco-design), del Green Public Procurement (GPP), dell’individuazione delle
Best Available Techniques (BAT), del sistema di etichettature ecologiche (Eco-label), delle Dichiarazioni
Ambientali di Prodotto (EPD), delle Politiche Integrate di Prodotto (IPP) ed ultimamente è sempre più
utilizzata anche nella pianificazione dei rifiuti.
LCA e riduzione dei rifiuti
In termini di analisi del ciclo di vita la riduzione rifiuti può essere simulata quale “prodotto evitato”, ossia
non prodotto: ciò permette di quantificare gli impatti ambientali evitati derivanti dalla mancata produzione
di un certo quantitativo di carta, plastica, vetro, ecc.
Condurre una LCA su un’azione di riduzione dei rifiuti comporta sicuramente la necessità di effettuare delle
assunzioni di base per restringere la notevole variabilità che si può generare nell’analisi, ad esempio in
termini di trasporto su strada evitato etc. Essa però permette di far emergere elementi di valutazione che
vanno oltre la pura evidenza del risparmio economico legato ad esempio al mancato smaltimento.
Valutazione LCA completa: fase di produzione e smaltimento finale
Per poter valutare appieno l’efficacia di un’azione di riduzione rifiuti occorre eseguire un’analisi LCA
completa, avendo effettuato alcune assunzioni preliminari.
Posto che la mancata produzione di un dato imballaggio ha sicuramente un effetto positivo, come descritto
nel paragrafo precedente, la valutazione della fase di smaltimento o riciclaggio finale è più complessa.
Innanzitutto, quando un rifiuto ha un destino tipico (ad es. riciclaggio di materia) che genera un vantaggio
ambientale ad esempio in termini di energia, considerare la sola fase di trattamento finale del rifiuto
potrebbe comportare valutazioni distorte. E’ il caso della produzione di granuli di PET a partire dalle
bottiglie di plastica inviate a riciclo, grazie alle quali si evita il consumo di materie prime fossili per ottenere
un prodotto finale (oggetti in plastica riciclata). Se si valutasse esclusivamente la fase di riciclo, il fatto di
ridurre questo rifiuto (le bottiglie di plastica), genererebbe l’effetto paradossale di un “mancato risparmio”.
Questa valutazione erronea corrisponderebbe allo scenario in cui la politica di riduzione dei rifiuti è solo
“aggiuntiva” e pertanto non andrebbe a mutare il sistema esistente; ad esempio nel caso dei flaconi in
plastica sostituiti da detersivi alla spina, è come se la distribuzione dello sfuso non facesse diminuire gli
imballaggi “tradizionali” comunque immessi al consumo.
La valutazione più corretta deve prevedere invece la somma complessiva dei contributi, positivi e negativi,
in termini di energia, emissioni e risorse legata alla mancata produzione nonché al mancato smaltimento di
quei beni sui quali è indirizzata l’azione di riduzione dei rifiuti.
8
Indicatori selezionati per il confronto delle azioni
Per il confronto dei benefici risultanti dall’applicazione delle 11 azioni sono stati selezionati i seguenti 3
indicatori:
• Emissioni di gas serra (GWP100, Global Warming Potential su un orizzonte di 100 anni), secondo il
metodo IPPC 2007, in kg CO2 eq / anno;
• Energia primaria necessaria, secondo il metodo Cumulative Energy Demand presente nel database
Ecoinvent, in kWh eq / anno;
• Acqua (metodo Selected LCI results, additional, presente in Ecoinvent 2.0), in m3/anno.
Si tratta quindi di un indicatore di impatto (gas serra) e di due indicatori legati all’utilizzo di risorse (energia,
acqua).
L’elaborazione con il software SimaPro 7.1 permette di ottenere altri indicatori di impatto, che permettono
di ricavare un numero adimensionale detto ”Ecoindicatore” espresso in Ecopunti (presente nel metodo Eco-
indicator 99). L’Ecoindicatore integra le componenti di impatto energetico-ambientali, maggiore è il suo
valore maggiore è il danno causato.
Questo indicatore è stato elaborato per 7 azioni:
• Vendita alla spina presso la Grande Distribuzione Organizzata;
• Comunicazione all’utenza dei prodotti meno imballati nell’ambito della Grande Distribuzione
Organizzata;
• Acqua alla spina;
• Riduzione del consumo di carta negli uffici;
• Riduzione della pubblicità commerciale distribuita nelle abitazioni;
• Farm delivery;
• Intervento di filiera corta.
Per le restanti azioni (recupero dell’invenduto, compostaggio domestico, pannolini riutilizzabili e recupero
degli ingombranti), sulla base dei dati di input a disposizione, il software non ha permesso il calcolo del
punteggio in Ecopunti, ma sono stati considerati i risultati derivati dalle migliori e aggiornate esperienze di
analisi LCA presenti in letteratura per calcolare gli altri indicatori principali impatto (gas serra, energia,
acqua).
9
Presentazione delle schede In ogni scheda relativa ad ognuna delle 11 azioni vengono indicati i seguenti dati / fasi del processo di
costruzione dell’LCA, e i risultati di sintesi:
• Breve descrizione dell’azione;
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti, costo specifico dell’azione, risparmi operativi attesi, come
riportati nel P.A.R.R.;
• Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti che fanno parte del totale dei rifiuti di cui ci si aspetta una
riduzione e riferimento ai materiali / processi presenti nei database del software SimaPro 7.1;
• Assunzioni sui processi evitati (es. produzione, uso, trasporto, smaltimento finale) implementando
l’azione con le percentuali di adesione della popolazione suggerite dal P.A.R.R.;
• Riferimento ai materiali / processi presenti nei database del software SimaPro 7.1;
• Eventuale utilizzo / modifica di LCA/LCI esistenti in letteratura;
• Risultati dell’LCA che riportano i 3 indicatori selezionati in assoluto, per tonnellata di rifiuto evitato
ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione. Per 7 azioni viene fornita
anche la rappresentazione d’impatto sulle categorie del danno sintetiche secondo il metodo
Ecoindicator 99. Accanto una tabella con indicazione degli impatti più specifici.
10
Azione 1 – Vendita di referenze liquide e solide in maniera sfusa o alla spina
L’azione prevede il coinvolgimento della Grande Distribuzione Organizzata (GDO) per la vendita in maniera
sfusa (ad esempio di pasta, riso, biscotti, legumi, caramelle, …) o alla spina (detersivi e detergenti, vino, olio,
latte, …) di diverse tipologie di referenze. L’obiettivo è quello di accrescere il numero e la tipologia di
referenze commerciabili presso la struttura, sede della sperimentazione.
Per questa azione si prevede che il consumatore abbia acquistato un imballaggio che riutilizzerà
nuovamente nei successivi acquisti.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 2.351 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 1.768 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 380.900 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Questa azione viene tipicamente implementata per i detersivi alla spina, anche se non mancano esperienze
relative alla distribuzione sfusa di prodotti alimentari secchi (come pasta, riso, legumi, …).
Per questa analisi, si è ipotizzato che gli imballaggi risparmiati appartengano alle tipologie riportate in
Tabella 2.
Tipologia imballaggi
evitati
% sul totale Ton totali Corrispondenza
SimaPro
Processi collegati
evitati
Scatole in cartoncino 40% 940,4
Solid unbleached board (SUB)
Recycling Paper B250
Sacchetti per liquido
HDPE1
30% 705,3 HDPE ETH S Recycling Plastics
(escl. PVC) B250 Flaconi PP
30% 705,3 PP ETH S Recycling Plastics
(escl. PVC) B250
Tabella 2 – Azione 1, Assunzioni di base sulle tipologie di imballaggi risparmiati
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 3 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica gas
serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
3.955.762 47.328.447 17.728.231 1.683 20.131 7.541 0,95 11,39 4,3
Tabella 3 – Azione 1, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
1 Polietilene ad alta densità, materiale plastico con cui sono generalmente realizzati i flaconi per detersivo.
11
Ecoindicator 99
Nella Figura 2 è raffigurata la valutazione Ecoindicator 99 per la produzione di imballaggi per prodotti non
alla spina. Il grafico rappresenta la stima degli impatti sulla salute umana, la qualità dell’ecosistema e le
risorse. Il valore in Ecopunti (in questo caso in migliaia di punti, kPt) è maggiore di zero e il maggiore danno
arrecato incide sulle risorse.
Confronto di 1 p 'Imballaggi per prodotti non alla spina -ciclo vita'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
Imballaggi per prodotti non alla spina -ciclo vita
kPt
480
460
440
420
400
380
360
340
320
300
280
260
240
220
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Figura 2 – Azione 1, Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
La Tabella 4 riporta per l’azione vendita alla spina i risultati della valutazione in termini quantitativi, sia per
gli indicatori di impatto riassuntivi sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti cancerogeni, radiazioni,
cambiamento climatico, riduzione dello strato dell’ozono, uso del suolo, energie fossili, …).
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
inorganics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidifica-
tion/
Eutrophi-
cation
Land use Minerals Fossil fuels
499.876 158.911 134.663 206.302 10305,37 7461,502 124033,1 15913,68 884,3611 312,7665 21680,9 17975,56 95006,28 1759,916 204542,2
Tabella 4 –Azione 1, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
12
Azione 2 – Promozione e sollecitazione all’acquisto da parte dei clienti di
prodotti poco imballati
L’azione consiste nel promuovere l’acquisto di prodotti poco imballati, a parità di prestazione offerta.
L’obiettivo finale è quindi di sensibilizzare il consumatore alle tematiche ambientali nei propri acquisti,
grazie all’introduzione del parametro ambientale, oltre che economico e di qualità per le proprie scelte.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 990 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 5.000 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 160.380 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
In questo caso è abbastanza difficoltoso effettuare una stima di suddivisione dei rifiuti evitati grazie
all’applicazione di una generica azione di sensibilizzazione.
Si è scelto pertanto di analizzare la ripartizione media degli imballaggi immessi al consumo tra le varie
tipologie, supponendo che il consumatore venga sensibilizzato in ugual misura alla riduzione di tutti questi
tipi di imballaggi.
La fonte utilizzata per i dati relativi alla tipologia di imballaggi è stato l’Istituto Italiano Imballaggi.
Si è ipotizzato quindi che gli imballaggi risparmiati appartengano alle tipologie riportate nella Tabella 5.
Tipologia imballaggi evitati % sul
totale
Ton totali Corrispondenza SimaPro Processi collegati evitati
Acciaio Imballaggi leggeri 4,1% 40,4 Tin Plate B250 Cans (1000 p, 0.5l),
Recycling only B250 avoided
Alluminio Alluminio 0,6% 6,3 Aluminium 50% rec. Rolling aluminium sheet I,
Recycling only B250 avoided
Carta
Scatole di cartone ondulato 29,2% 288,9packaging, corrugated board, mixed
fibre, single wall, at plant/kg/RER Recycling only B250 avoided
Astucci pieghevoli 4,8% 47,4 Packaging carton ETH S Recycling only B250 avoided
Sacchi di carta di grandi dimensioni 1,6% 16,2 Packaging carton ETH S Recycling only B250 avoided
Scatole di cartoncino teso 1,1% 11,3 Packaging carton ETH S Recycling only B250 avoided
Altri imballaggi
(carta da incarto, shoppers…)3,6% 35,5 Packaging carton ETH S Recycling only B250 avoided
Poliaccoppiati 1,1% 11,0production of liquid packaging board
containers, at plant/kg/RER Recycling only B250 avoided
Plastica
Non flessibile 6,5% 64,3 LDPE B250 packaging film, LDPE,
at plant/kg/RER,Recycling only B250 avoided
Imballaggi flessibili
LDPE 4,4% 43,9 HDPE B250 blow moulding/kg/RER,
Recycling only B250 avoided
HDPE 5,0% 49,3 PP granulate (P) blow moulding/kg/RER,
Recycling only B250 avoided
PP 0,5% 4,8 PVC B250 Blow moulding UPVC film I,Recycling only B250 avoided
PVC 2,2% 21,8 PS High Impact (HIPS) (updated) Thermo forming I, Recycling
only B250 avoided
PS 0,5% 5,4PS expandable granulate (EPS)
(updated) foam blowing EPS, Recycling
only B250 avoided
EPS 3,8% 37,2 PET granulate (bottle grade) Blow forming PET, Recycling
only B250 avoided
13
Vetro
bottiglie 26,7% 263,8 Glass (white) B250 Recycling only B250 avoided
vasi 2,6% 25,7 Glass (white) B250 Recycling only B250 avoided
flaconeria in vetro cavo 1,1% 10,5 Glass (white) B250 Recycling only B250 avoided
flaconeria e fiale da vetro tubo 0,6% 6,1 Glass (white) B250 Recycling only B250 avoided
Totale 100% 990,0
Tabella 5 – Azione 2, Assunzioni di base sulle tipologie di imballaggi risparmiati
Risultati dell’ analisi LCA
Nella Tabella 6 sono compresi i risultati che descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni
e rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica gas
serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
993.770 5.023.057 2.601.092 1.004 5.074 2.627 0,20 1,01 0,5
Tabella 6 – Azione 2, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
Ecoindicator 99
La Figura 3 rappresenta la valutazione Ecoindicator 99 per la produzione di imballaggi per prodotti
normalmente acquistati. Il grafico rappresenta la stima degli impatti sulla salute umana, la qualità
dell’ecosistema e le risorse. Il valore in Ecopunti (in questo caso in migliaia di punti, kPt) è positivo e il
maggiore danno arrecato riguarda le risorse.
Confronto di 1 p 'Azione 2 con ciclo di vita'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
Azione 2 con ciclo di vita
kPt
110
105
100
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Figura 3 – Azione 2; Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
14
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
Inorga-
nics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidifica-
tion/
Eutrophic
ation
Land use Minerals Fossil
fuels
112.041 22.463 16.038 73.540 1818,223 27,31053 16493,48 4030,94 85,75098 6,872037 3036,705 2003,095 10998,47 12661,94 60877,93
Tabella 7 – Azione 2, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
La Tabella 7 riporta per l’azione “promozione e sollecitazione all’acquisto da parte dei clienti di prodotti
poco imballati” i risultati della valutazione in termini quantitativi, sia per gli indicatori di impatto riassuntivi
sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti cancerogeni, radiazioni, cambiamento climatico, riduzione dello
strato dell’ozono, uso del suolo, energie fossili, …). Come già evidenziato nella rappresentazione grafica
(Figura 3), gli impatti sulle risorse ammontano a più della metà della stima di impatto totale (circa il 66%).
15
Azione 3 – Recupero di cibo invenduto e non scaduto da destinare a mense
sociali
Questa azione, che prevede la cooperazione della GDO, consiste nell’intercettare le confezioni di alimenti
danneggiate o prossime alla scadenza da destinare a fini di solidarietà sociale.
Si tratta quindi di organizzare con le onlus di bacino la distribuzione gratuita dei prodotti alimentari alle
mense o dispense sociali.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 11.880 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 193 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 1.924.560 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Per questa valutazione si sono calcolati i mancati costi energetici ed ambientali legati al recupero /
smaltimento finale degli scarti organici evitati, in quanto si suppone che tutto il cibo recuperato venga
riutilizzato nelle mense sociali.
Non è stata quantificata la differenza degli impatti legati al trasporto, supponendoli invariati.
Data la complessità dello scenario finale di smaltimento, è stata utilizzata una recente e ben fatta analisi
LCA comparativa tra compostaggio aerobico, anaerobico e discarica, presente in letteratura (G.A. Blengini,
Applying LCA to organic waste management in Piedmont, Italy, Management of Environmental Quality: An
International Journal. Vol. 19 No. 5, 2008. pp. 533-549), la quale però non riporta l’indicatore relativo
all’acqua consumata.
Si è ipotizzata la seguente ripartizione dello scenario di mancato smaltimento:
Tipologia trattamento % sul totale Ton totali
Digestione anaerobica con compostaggio 20% 2.376 Compostaggio aerobico tradizionale 50% 5.940 Discarica 30% 3.564
Totale 100% 11.880 Tabella 8 – Azione 3, Assunzioni di base sulla ripartizione di mancato smaltimento
Nella seguente tabella sono riportati i valori LCI indicati nello studio sopra riportato, riferiti ad 1 kg di
rifiuto.
Impact category Indicator Unit Composting Anaerobic Landfill
Energy resources GER MJ 0,96 -1,14 0,8
Global warming GWP100 Kg CO2 eq 0,13 0,2 0,95
Ozone depletion ODPAP Mg CFC11 eq mol Hþ 0,03 0,01 0,02
Acidification AP mol Hþ 0,018 -0,001 0,023
Eutrophication EP g O2eq 3,63 -1,23 21,4
Photochemical smog POCP mg C2H4eq 0,58 0,44 184,79
Global EI’99 mPt 4,23 -2,35 8,36Tabella 9 – Azione 3, Indicatori di impatto LCI, riferiti a 1 kg di rifiuto
16
Risultati dell’ analisi LCA
La Tabella 10 contiene i dati quantitativi relativi ai 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni (gas
serra, energia e acqua), in particolare rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per
tonnellata di rifiuto evitato (/ton di rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per
implementare l’azione (/€ annuo). Come spiegato , in questa azione non è quantificato il consumo di acqua.
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica gas
serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
5.346.000 1.623.600 - 450 136,7 - 2,34 0,71 -
Tabella 10 – Azione 3, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
17
Azione 4 – Acqua alla spina
Lo scopo di questa azione è di limitare il consumo di acqua in bottiglia, sensibilizzando i cittadini all’utilizzo
di acqua di rubinetto. Di conseguenza si dovrebbe determinare una riduzione del quantitativo di rifiuti
prodotto.
L’azione prevede la proposta di utilizzo di apparecchi filtranti e addizionanti di CO2 al posto dell’acqua in
bottiglia a mense, ristoranti, bar.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 3.698 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 1.439 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 599.000 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Assumendo le indicazione del P.A.R.R. secondo cui gli imballaggi maggiormente utilizzati per l’acqua
minerale in vendita sono le bottiglie di PET (70% del totale), ipotizziamo che il rimanente 30% sia costituito
da bottiglie di vetro trasparente (Tabella 11).
Tipologia rifiuti
evitati
% sul totale Ton totali Corrispondenza SimaPro Processi collegati evitati
Bottiglie PET 70% 2588,6 PET granulate (bottle grade)
Blow forming PET, Recycling only B250 avoided
Bottiglie vetro 30% 1109,4 Packaging glass, white,
at plant / CH Recycling only B250 avoided
Tabella 11 – Azione 4, Assunzioni di base sulle tipologie di imballaggi risparmiati
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 12 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica gas
serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
6.597.799 64.347.931 5.668.777 1.784 17.401 1.533 1,24 12,09 1,1
Tabella 12 – Azione 4, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
18
Ecoindicator 99
La Figura 4 rappresenta la valutazione Ecoindicator 99 per l’utilizzo di bottiglie di acqua nelle percentuali
ipotizzate. Il grafico rappresenta la stima degli impatti sulla salute umana, la qualità dell’ecosistema e le
risorse. Il valore complessivo in Ecopunti (in questo caso in migliaia di punti, kPt) è maggiore di zero e il
maggiore danno arrecato riguarda ancora una volta le risorse.
Confronto di 1 p '3698 ton bottiglie acqua'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
3698 ton bottiglie acqua
kPt
460
440
420
400
380
360
340
320
300
280
260
240
220
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
0
Figura 4 – Azione 4; Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
La Tabella 13 riporta per l’azione “acqua alla spina” i risultati della valutazione in termini quantitativi, sia
per gli indicatori di impatto riassuntivi sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti cancerogeni, radiazioni,
cambiamento climatico, riduzione dello strato dell’ozono, uso del suolo, energie fossili, …). Come già
evidenziato nella rappresentazione grafica (Figura 4), gli impatti sulle risorse ammontano a più della metà
della stima di impatto totale (circa il 66%).
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
Inorga-
nics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidifica-
tion/
Eutrophic
ation
Land use Minerals Fossil
fuels
467.719 135.912 22.629 309.177 10581,95 465,2892 97983,19 26829,99 20,27673 31,49567 6821,747 14015,66 1791,748 647,7374 308529,5
Tabella 13 – Azione 4, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
19
Azione 5 – Carta negli uffici
Questa azione è finalizzata a introdurre negli uffici pubblici e privati accorgimenti per evitare gli sprechi di
carta e promuovere un utilizzo più accorto, anche attraverso l’impostazione specifica delle apparecchiatura
di stampa e fotocopiatura dei documenti, oppure in riferimento alle modalità di trasmissione di documenti
e relazioni fra enti.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 1.386 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 3.429 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 224.500 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
La carta grafica utilizzata negli uffici per stampa e fotocopie è usualmente della tipologia “wood free –
uncoated”. Si è supposto che attuando questa azione venga evitata la produzione di 1.386 ton di questa
carta, il suo trasporto dai magazzini centrali ai punti vendita (quantificato in 5 ton km il percorso medio di
50 km con un carico di 10 ton), ed il riciclaggio finale.
Tipologia rifiuti
evitati
% sul totale Ton totali Corrispondenza SimaPro Processi collegati evitati
Carta grafica da
ufficio 100% 1.386 Paper wood free C B250
Transport, lorry, >16t, fleet average/RER, Recycling
only B250 avoided
Tabella 14 – Azione 5, Assunzioni di base sulle tipologie di rifiuti evitati
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 15 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica gas
serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
893.427 1.139.463 1.141 645 822 1 0,19 0,24 0,0002
Tabella 15 – Azione 5, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
20
Ecoindicator 99
La Figura 5 rappresenta la valutazione Ecoindicator 99 per l’azione “carta negli uffici”. Il grafico rappresenta
la stima degli impatti sulla salute umana, la qualità dell’ecosistema e le risorse. Il valore complessivo in
Ecopunti (in questo caso in migliaia di punti, kPt) è maggiore di zero e il maggiore danno arrecato riguarda
ancora una volta le risorse. Dal grafico emerge distintamente che l’impatto maggiore in Ecopunti riguarda
l’utilizzo di risorse.
Confronto di 1 p '1386 ton carta da ufficio con riciclaggio'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
1386 ton carta da ufficio con riciclaggio
kPt
95
90
85
80
75
70
65
60
55
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Figura 5 – Azione 5; Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
La Tabella 16 riporta per l’azione “carta negli uffici” i risultati della valutazione in termini quantitativi, sia
per gli indicatori di impatto riassuntivi sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti cancerogeni, radiazioni,
cambiamento climatico, riduzione dello strato dell’ozono, uso del suolo, energie fossili, …). Come già
evidenziato nella rappresentazione grafica (Figura 5), gli impatti sulle risorse raggiungono circa l’80% della
stima di impatto totale.
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
Inorga-
nics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidificati
on/
Eutrophic
ation
Land use Minerals Fossil
fuels
98.123 17.950 2.433 77.740 33,17335 44,34697 14.227,51 3.642,092 0,033654 3,242995 182,8704 2.249,109 0,99919 1,06102 77738,54
Tabella 16 – Azione 5, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
21
Azione 6 – Carta nelle cassette postali
L’azione si propone di ridurre la quantità di carta pubblicitaria circolante.
Nell’implementazione di questa azione è essenziale la collaborazione istituzionale poiché la GDO investe
molto nella comunicazione tramite depliant pubblicitari gratuiti.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 11.385 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 644 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 1.844.400 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
La carta utilizzata per la realizzazione di pieghevoli pubblicitari è usualmente della tipologia “wood
containing – LWC”.
Si è supposto che attuando questa azione venga evitata la produzione di 11.385 ton di questa carta, la sua
stampa a colori, il suo trasporto mediante un furgone per la consegna nelle cassette postali (10 ton km,
considerando un percorso medio di 10 km con un carico di 1 ton), ed il riciclaggio finale (Tabella 17)
Tipologia rifiuti
evitati
% sul totale Ton totali Corrispondenza
SimaPro
Processi collegati evitati
Carta grafica per
stampa volantini
pubblicitari
100% 11.385 Paper, wood-
containing, LWC, at regional storage/CH
Gravure printing, Delivery Van (< 3,5 t) B250, Recycling only B250
avoided
Tabella 17 – Azione 6, Assunzioni di base sulle tipologie di rifiuti evitati
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 18 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica
gas serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
220.753 149.043.922 134.656.440 19 13.091 11.828 0,03 20,34 18,4
Tabella 18 – Azione 6, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
22
Ecoindicator 99
La Figura 6 rappresenta la valutazione Ecoindicator 99 per l’azione di riduzione di carta pubblicitaria. Il
grafico rappresenta la stima degli impatti sulla salute umana, la qualità dell’ecosistema e le risorse. Il valore
complessivo in Ecopunti (in questo caso in migliaia di punti, kPt) è maggiore di zero e il maggiore danno
arrecato riguarda ancora una volta le risorse. Dal grafico emerge che l’impatto maggiore in Ecopunti
riguarda l’utilizzo di risorse.
Confronto di 1 p '11385 ton carta volantini'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
11385 ton carta volantini
kPt
1800
1700
1600
1500
1400
1300
1200
1100
1000
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
Figura 6 – Azione 6; Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
La Tabella 19 riporta per l’azione “carta nelle cassette postali” i risultati della valutazione in termini
quantitativi, sia per gli indicatori di impatto riassuntivi sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti
cancerogeni, radiazioni, cambiamento climatico, riduzione dello strato dell’ozono, uso del suolo, energie
fossili, …).
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
Inorga-
nics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidifica-
tion/
Eutrophic
ation
Land use Minerals Fossil
fuels
1.818.817 297.197 569.503 952.117 21908,02 5726,452 265516,1 644,046 3357,227 45,29068 27666,37 29332,99 512503,4 14710,93 937406,3
Tabella 19 – Azione 6, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
23
Azione 7 – Farm delivery
Questa azione consiste nella commercializzazione diretta con agricoltori aderenti all’iniziativa,
principalmente, di frutta e verdura, solitamente di produzione biologica. A questi prodotti ne possono
essere aggiunti altri, a seconda di quello di cui si dispone.
La farm delivery rientra in quella modalità di commercializzazione nota come “filiera corta” che prevede la
relazione diretta tra produttore e consumatore nonché l’ottimizzazione delle provenienze.
Il servizio proposto consiste nella fornitura di una cassetta contenente frutta e verdura di stagione ad ogni
famiglia aderente. Ad igni consegna viene ritirata la cassetta della settimana precedente che viene così
riutilizzata.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 9.900 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 273 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 1.604.000 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Come specificato nel P.A.R.R., questa azione permette di evitare la produzione di una serie di rifiuti
tipicamente legati alla commercializzazione di frutta e verdura presso la GDO: film in polietilene e vaschette
in EPS come imballaggi primari, cassette in HDPE e pallets in legno come imballaggi secondari.
In questo caso è importante considerare anche il trasporto evitato.
Per la predisposizione dell’analisi, sono stati utilizzati alcuni dati riportati da Coldiretti riguardo la distanza
media percorsa dalla frutta e verdura prima di giungere al punto vendita finale, riportati nella Tabella 20.
Si è ipotizzato che 1 kg di imballaggio secondario (cassette, pallets) trasporti 15 kg di frutta o verdura.
Provenienza
frutta e verdura
Distanza media
percorsa (km)
Mezzo
di trasporto
Ton imballaggi
secondari
Ton frutta e
verdura
Ton km percorse
Nazionale 343 100% strada 4158 6237021.392.910
Estera 190060% strada10% aereo30% nave
2772 4158047.401.200
7.900.200 23.700.600
Tabella 20 – Azione 7, Assunzioni di base riferite alla percorrenza media di frutta e verdura
Si è supposto che attraverso l’attuazione di questa azione venga evitata la produzione di 9.900 ton di
imballaggi (Tabella 21).
24
Tipologia imballaggi % sul totale Ton totali Corrispondenza SimaPro Processi collegati
evitati
Imballaggi primari
plastica LDPE 6% 594 LDPE B250
packaging film, LDPE, at plant/kg/RER, Recycling
only B250 avoided
Imballaggi primari
plastica EPS 24% 2.376
PS expandable granulate (EPS) (updated)
foam blowing EPS, Recycling only B250
avoided
Imballaggi secondari
plastica (cassette) 30% 2.970 HDPE B250
blow moulding/kg/RER, Recycling only B250
avoidedImballaggi secondari
legno (cassette e
pallets)
40% 3.960 Wood containers, n.e.c.Recycling only B250
avoided
Totale 100% 9.900
Tabella 21 – Azione 7, Assunzioni di base sulle tipologie di imballaggi evitati
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 22 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica
gas serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
27.125.077 192.836.272 14.582.914 2.740 19.478 1.473 10,04 71,35 5,4
Tabella 22 – Azione 7, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
Ecoindicator 99
La Figura 7 rappresenta la valutazione Ecoindicator 99 per l’azione di riduzione degli imballaggi derivanti
dall’adesione alla rete di distribuzione. Il grafico rappresenta la stima degli impatti sulla salute umana, la
qualità dell’ecosistema e le risorse. Il valore complessivo in Ecopunti (in questo caso in milioni di punti,
MPt) è maggiore di zero e il maggiore danno arrecato riguarda ancora una volta le risorse. Dal grafico
emerge che l’impatto maggiore in Ecopunti riguarda l’utilizzo di risorse.
25
Confronto di 1 p '9900 tons azione 7'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
9900 tons azione 7
MPt
3,2
3,1
3
2,9
2,8
2,7
2,6
2,5
2,4
2,3
2,2
2,1
2
1,9
1,8
1,7
1,6
1,5
1,4
1,3
1,2
1,1
1
0,9
0,8
0,7
0,6
0,5
0,4
0,3
0,2
0,1
0
Figura 7 – Azione 7; Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
Inorga-
nics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidifica-
tion/
Eutrophic
ation
Land use Minerals Fossil
fuels
3.281.123 912.699 221.629 2.146.794 35078,6 4559,835 761029,3 110796,9 887,4022 347,4078 60041,05 140090,9 21497,35 1516,04 2145278
Tabella 23 – Azione 7, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
La Tabella 23 riporta per l’azione “farm delivery” i risultati della valutazione in termini quantitativi, sia per
gli indicatori di impatto riassuntivi sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti cancerogeni, radiazioni,
cambiamento climatico, riduzione dello strato dell’ozono, uso del suolo, energie fossili, …).
26
Azione 8 – Filiera corta
Come spiegato nella precedente Azione 7, per “Filiera corta” si intende la commercializzazione
caratterizzata dalla relazione diretta tra produttore e consumatore, con la conseguente eliminazione dei
passaggi di intermediazione.
Uno dei concetti principali della filiera corta è che i luoghi dei consumi siano prossimi al luogo della
produzione: ossia che i beni alimentari siano consumati vicino al luogo in cui sono stati coltivati.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 4.950 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 360 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 802.000 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Questa azione, rispetto alla similare azione 7, si applica ad una serie di prodotti aggiuntivi oltre che alla
frutta e verdura. In particolare, impegnarsi in un’azione di questi tipo significa evitare una serie di rifiuti
tipicamente legati alla commercializzazione di frutta e verdura.
L’azione può essere applicata per esempio a pasta, riso, farina come nel caso dei Gruppi di Acquisto Solidale
(GAS). In questo caso, quindi, sono stati simulate scatole di cartone, cassette di plastica e pallets di legno
come imballaggi secondari.
Anche qui si è considerato il trasporto evitato.
Sono stati utilizzate le stesse assunzioni dell’azione 7 riguardo la distanza media percorsa per la vendita
finale, ma in questo caso si è ipotizzando di sostituire prodotti di provenienza esclusivamente nazionale
(Tabella 24).
Provenienza
prodotti
Distanza media
percorsa (km)
Mezzo di
trasporto
Ton imballaggi
secondari
Ton
prodotti
Ton km
percorse
Nazionale 343 100% strada 4.950 74.25025.467.750
Tabella 24 – Azione 8, Assunzioni di base riferite alla percorrenza media dei beni commerciabili nazionali
Di seguito sono definiti i valori quantitativi articolati nelle diverse tipologie di imballaggi (Tabella 25).
Tipologia imballaggi % sul totale Ton totali Corrispondenza
SimaPro
Processi collegati
evitati
Scatole di cartone 30% 1485corrugated board,
recycling fibre, double wall, at plant/kg/RER
Recycling only B250 avoided
Cassette di plastica 30% 1485 HDPE B250Recycling only B250
avoided
Pallets di legno 40% 1980 EUR-flat palletRecycling only B250
avoided
Totale 100% 4.950
Tabella 25 – Azione 8, Assunzioni di base sulle tipologie di imballaggi evitati
27
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 26 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica
gas serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
6.419.906 67.719.489 14.949.837 1.297 13.681 3.020 3,60 38,00 8,4
Tabella 26 – Azione 8, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
Ecoindicator 99
La Figura 8 rappresenta la valutazione Ecoindicator 99 per l’azione di riduzione degli imballaggi derivanti
dall’adesione alla rete di distribuzione. Il grafico rappresenta la stima degli impatti sulla salute umana, la
qualità dell’ecosistema e le risorse. Il valore complessivo in Ecopunti (in questo caso in migliaia di punti,
kPt) è maggiore di zero e il maggiore danno arrecato riguarda ancora una volta le risorse. Dal grafico
emerge che l’impatto maggiore in Ecopunti riguarda l’utilizzo di risorse.
Confronto di 1 p 'Azione 8 mix'; Metodo: Eco-indicator 99 (H) V2.06 / Europe EI 99 H/H / punteggio singolo
Human Health Ecosystem Quality Resources
Azione 8 mix
kPt
900
850
800
750
700
650
600
550
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
Figura 8 – Azione 8; Indicatori riassuntivi di impatto in Ecopunti (Fonte: Elaborazione SimaPro 7.1)
28
Indicatori riassuntivi di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Indicatori di dettaglio di impatto
Ecoindicator 99 (Pt)
Totale Human
Health
Ecosys-
tem
Quality
Resour-
ces
Carcino-
gens
Resp.
organics
Resp.
Inorga-
nics
Climate
change Radiation
Ozone
layer
Ecotoxi-
city
Acidifica-
tion/
Eutrophic
ation
Land use Minerals Fossil
fuels
932.567 237.629 153.296 541.642 9793,632 818,6097 200141,8 26202,63 587,5933 84,75635 12013,97 39834,06 101448,1 4064,179 537577,6
Tabella 27 – Azione 8, Indicatori riassuntivi e di dettaglio di impatto in Ecopunti (Fonte: SimaPro 7.1)
La Tabella 27 riporta per l’azione “filiera corta” i risultati della valutazione in termini quantitativi, sia per gli
indicatori di impatto riassuntivi sia per quelli di dettaglio (tra i quali, agenti cancerogeni, radiazioni,
cambiamento climatico, riduzione dello strato dell’ozono, uso del suolo, energie fossili, …).
29
Azione 9 – Compostaggio domestico
L’obiettivo di questa azione è di evitare che la frazione organica dei rifiuti solidi urbani entri nel ciclo di
gestione dei rifiuti organici, poiché il compostaggio domestico è una procedura che consente di gestire in
modo autonomo la produzione di questi rifiuti.
La pratica è legata alla presenza di un giardino, nel quale posizionare la compostiera per la raccolta di tali
rifiuti. Questa azione si adatta in modo particolare a Comuni caratterizzati da una tipologia edilizia diffusa
(casa con giardino).
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 22.275 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 197 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 779.625 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Per questa azione occorre effettuare due considerazioni:
� si assume che la raccolta cittadina dell’umido venga comunque effettuata su tutte le strade
comunali, in quanto le utenze che praticano il compostaggio domestico saranno ragionevolmente
solo una certa percentuale del totale;
� si ipotizza che gli impianti di compostaggio finali lavorino comunque a pieno regime, nonostante la
riduzione dei rifiuti organici non più conferiti dalle utenze che attuano questa azione.
Il vero risparmio ambientale pertanto deriva da due componenti:
1. Il mancato trasporto, dalla stazione di trasferenza in cui conferiscono i mezzi della raccolta
domiciliare fino agli impianti di compostaggio, che nel caso dei comuni della Lombardia spesso sono
molto distanti ed anche fuori regione.
Si è ipotizzata una distanza media di 200 km andata/ritorno con bilico;
2. La mancata produzione di un certo quantitativo di sacchetti per la raccolta dell’umido, in quanto chi
effettua il compostaggio domestico tipicamente ne utilizza meno o per nulla rispetto a chi conferisce
l’umido alla raccolta domiciliare.
Non avendo a disposizione l’LCI di dettaglio dei sacchetti in Mater-Bi si è utilizzata quella dei
sacchetti in polietilene.
Distanza media
percorsa (km)
Mezzo di trasporto Rif. SimaPro Ton
prodotti
Ton-km percorse
200 BilicoTruck 40t B250
50% load22.275 4.455.000
Tabella 28 – Azione 9, Assunzioni di base riferite alla percorrenza media per la raccolta della frazione
organica
30
Si è supposto che attraverso l’attuazione di questa azione venga evitato l’utilizzo dei sacchetti per la
raccolta della frazione organica così come descritto nella Tabella 29.
Tipologia
imballaggi
N. di riutilizzi del
sacchetto facendo il
compostaggio
domestico
Peso sacchetto
(grammi / kg
umido)
Totale risparmio sacchetti
rispetto alla raccolta
tradizionale dell’umido
(ton)
Corrispondenza
SimaPro
Processi
collegati
evitati
Sacchetti per
raccolta umido
LD PE
2 10 111,375 LDPE B250 Foil extrusion
B250
Tabella 29 – Azione 9, Assunzioni di base sulla tipologie di imballaggio evitato
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 30 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica
gas serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
456.458 6.628.522 273 20 298 0,01 0,10 1,51 0,0001
Tabella 30 – Azione 9, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
31
Azione 10 – Pannolini riutilizzabili
L’obiettivo di questa azione è quello di promuovere l’utilizzo di pannolini lavabili in sostituzione dei
pannolini usa e getta, attraverso l’erogazione di un bonus per l’acquisto del kit di pannolini riutilizzabili se
non fornendo gratuitamente il kit.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 14.850 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 188 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 2.405.700 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Per quantificare gli aspetti ambientali di questa azione, data la complessità del tema relativo alle varie componenti che costituiscono un pannolino, si è utilizzata come base una recente analisi LCA completa di confronto tra i pannolini lavabili ed i pannolini usa e getta redatta dall’Agenzia per l’Ambiente del Regno Unito nel 2005 ed aggiornata nel 2008 (UK Environment Agency, Life Cycle Assessment of Disposable and
Reusable Nappies in the UK, May 2005; Science Report – An updated lifecycle assessment study for
disposable and reusable nappies, October 2008). Per i pannolini usa e getta sono stati assunti come validi i risultati delle suddette LCA, mentre per quelli lavabili sono state effettuate alcune modifiche ai dati di base per renderli più coerenti con gli scenari di utilizzo italiani rispetto a quelli del Regno Unito (ad es. non utilizzo dell’asciugatrice elettrica, …) - (Tabella 31). In questo caso come fonte dati è stata utilizzata l’esperienza diretta dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti di Varese che ha avviato il progetto “Ecobebè” nel 2005.
Parametri Italia Studio UK
numero pannolini lavabili kit per bimbo 20 47,5
% altra biancheria in lavaggi 30% 21%
smaltimento veli e feci WC 50% WC, 50% rifiuti
tipi lavaggi 60° 40°, 60°, 90°
consumo elettricità / lavaggio a 60° (kWh) 1,06 1,36
consumo acqua / lavaggio (litri) 46 75
uso asciugatrice elettrica no 19% dei lavaggi
stiratura no 9,50% dei pannolini
Tabella 31 – Azione 10, Confronto tra i parametri italiani e inglesi
Nella Tabella 32 si riportano le tipologie di materiali / processi presenti nei database LCI di SimaPro utilizzate per calcolare l’impatto dei pannolini lavabili.
32
Elemento / fase LCI SimaPro
Pannolino (cotone) Cotton fabric I
Acqua di processo per la lavorazione del cotone (spugna)
Water decarbonized ETH S
Imballaggio dei contenitori del kit LDPE B250
Mutandine esterne Polyester fabric I
Veli raccogli feci Cotton fabric I
Energia per la produzione della spugna di cotone Electricity, medium voltage, at grid/GB S
Electricity, natural gas, at power plant/GB S
Energia elettrica per il lavaggio domestico in lavatrice Electricity, low voltage, at grid/GB S
Trattamento delle acque reflue in depuratore Treatment, sewage, to wastewater treatment, class 2/CH S
Tabella 32 – Azione 10, Tipologie di materiali/processi presenti nei database LCI di SimaPro
Agli indicatori (Cumulative Energy Demand, GWP100, Water) risultanti dall’analisi LCA sono stati aggiunti manualmente i quantitativi di acqua necessari per il lavaggio (basandosi su 46 litri / carico e 245 carichi equivalenti / bimbo) e quelli di energia necessari per la produzione del detersivo (22,05 kg totali detersivo / bimbo). Per quanto riguarda il detersivo i dati energetici sono stati ricavati da uno studio di letteratura (A database
for the Life-Cycle Assessment of Procter & Gamble Laundry Detergents, Int. J. LCA 7 (2) 103-114, 2002). Come si vede dai risultati elencati in Tabella 33, per questa azione la riduzione di gas serra è consistente, mentre il consumo energetico ed ancor più il consumo di acqua presenta un bilancio negativo, principalmente a causa dei lavaggi in lavatrice.
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 33 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica
gas serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
7.620.319 -1.760.308 -226.526.437 513 -119 -15.254 2,73 -0,63 -81,1
Tabella 33 – Azione 10, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
33
Azione 11 –Recupero ingombranti
Si prevede l’organizzazione di una vera e propria “Giornata degli Ingombranti” nella quale, si potranno
esporre fuori casa vecchi mobili di cui ci si intende disfare e ritirarli gratuitamente nel caso risultino
interessanti.
L’obiettivo di questa azione è così il recupero di rifiuti ingombranti che andrebbero rottamati.
Previsioni del P.A.R.R.
• Quantitativo totale di rifiuti ridotti: 22.275 ton/anno
• Costo specifico dell’azione: 124 €/ton
• Risparmi operativi attesi: 3.608.550 €/anno
Assunzioni di base sulla tipologia di rifiuti / materiali / processi e riferimenti a SimaPro:
Grazie a questa azione si evita sia la produzione di beni anche di un certo valore economico (es. mobili,
divani etc.), in quanto vengono recuperati come usati, sia il loro conseguente smaltimento.
Non essendo possibile analizzare in dettaglio tutti i rifiuti che compongono la frazione dei rifiuti
ingombranti per poterne realizzare un’analisi LCA, si è reso necessario effettuare delle semplificazioni.
Si è ipotizzato quindi che i componenti principali dei rifiuti ingombranti siano:
• mobili in legno,
• grossi oggetti in metallo,
• film in polietilene.
Tipologia rifiuti % sul totale Ton totali Corrispondenza
SimaPro
Processi collegati evitati
Mobili in legno 60% 13365 Glued laminated
timber, indoor use, at plant/RER S
Waste collection municipality per kg S, smaltimento (vedi
tab. Seguente)
Oggetti in ferro 20% 4455
Steel ETH S, Steel product manufacturing,
average metal working/RER S
Waste collection municipality per kg S, smaltimento (vedi
Tab. 35)
Film polietilene 20% 4455 Packaging film, LDPE, at
plant/RER
Waste collection municipality per kg S, smaltimento (vedi
Tab. 35)
Tabella 34 – Azione 11, Tipologie di materiali/processi presenti nei database LCI di SimaPro
Tra i processi evitati è stata considerata la mancata raccolta dei rifiuti, per le peculiarità di questa azione, e
il mancato smaltimento finale come specificato in Tabella 35.
34
Fasi di smaltimento
evitate
% sul totale % sottoprocessi Corrispondenza SimaPro
discarica 30% Landfill data by BUWAL 250.updated
December 1998
incenerimento 50%
30% disposal, building wood, chrome preserved,
20% water, to municipal incineration/
30% disposal, residues, shredder fraction from
manual dismantling, in MSWI/kg/CH
30% disposal, plastics, mixture, 15.3% water, to
municipal incineration/kg/CH
10% disposal, steel, 0% water, to municipal
incineration/kg/CH
30% disposal, building wood, chrome preserved,
20% water, to municipal incineration/
riciclaggio 20% 50% Recycling of wood
50% Recycling steel and iron Tabella 35 – Azione 11, Tipologie di processi evitati
Risultati dell’ analisi LCA
I risultati presentati nella Tabella 36 descrivono i 3 indicatori selezionati per il confronto tra le azioni e
rappresentano il risparmio in valore assoluto (risparmio annuo); per tonnellata di rifiuto evitato (/ton di
rifiuti annuo) ed in rapporto al costo specifico necessario per implementare l’azione (/€ annuo).
Riduzione
gas serra
Risparmio
energia
Risparmio
acqua
Riduzione
specifica
gas serra
Risparmio
specifico
energia
Risparmio
specifico
consumo
acqua
Risparmio
CO2/costo
azione
Risparmio
energia/
costo
Risparmio
acqua/
costo
(kg CO2 eq/anno)
(kWh eq/anno)
(m3/anno)
(kg CO2 eq/ton anno)
(kWh eq/ton anno)
(m3/ton
anno) (kg CO2
eq/€ anno) (kWh eq/€
anno) (m
3/€
anno)
27.666.540 388.436.424 102.812.216 1.242 17.438 4.616 10,02 140,63 37,2
Tabella 36 – Azione 11, Risultati dell’analisi LCA riferiti al consumo di gas serra, energia e acqua
35
Confronto delle 11 azioni
Riduzione gas serra
La riduzione complessiva di gas serra conseguente all’implementazione di tutte le 11 azioni è pari a
87.295.810 kg CO2 eq/anno, indicativamente pari alle emissioni di 100.000 automobili che percorrono 12
km ogni giorno per tutto l’anno.
Nelle figure 9 e 10 sono rappresentati i grafici nei quali è riportato il dettaglio degli effetti delle 11 azioni,
rispettivamente in formato istogramma e in percentuale.
3.955.762
993.770
5.346.000
6.597.799
893.427
220.753
27.125.077
6.419.906
456.458
7.620.319
27.666.540
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero ingombranti
kg CO2 eq evitati / anno
Riduzione gas serra
Figura 9 – Riduzione complessiva di gas serra conseguente all’applicazione di tutte le azioni (istogramma)
36
In valore assoluto, le azioni che comportano una maggior riduzione di emissione di gas serra sono l’azione 7
(farmi delivery) e l’azione 11 (recupero di ingombranti).
1 - Vendita alla spina; 3.955.762; 4,5%
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti
poco imballati;
993.770 ; 1,1%
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali; 5.346.000 ;
6,1%
4 - Acqua alla spina; 6.597.799 ; 7,6%
5 - Carta negli uffici; 893.427 ; 1,0%
6 - Carta nelle cassette postali; 220.753 ; 0,3%
7 - Farm Delivery; 27.125.077 ; 31,1%
8 - Filiera corta; 6.419.906 ; 7,4%
9 - Compostaggio domestico; 456.458 ;
0,5%
10 - Pannolini riutilizzabili;
7.620.319 ; 8,7%
11 - Recupero ingombranti;
27.666.540 ; 31,7%
Riduzione gas serra
(totale: 87.295.810 kg CO2 eq / anno)
Figura 10 – Riduzione complessiva di gas serra conseguente all’applicazione di tutte le azioni (percentuale)
37
Dal grafico riportante la riduzione di emissioni specifica per tonnellata di rifiuto evitato (Figura 11), emerge
come le azioni più efficaci siano la numero 7 (farm delivery) seguita dalla n. 4 (acqua alla spina) e la numero
1 (vendita di prodotti alla spina).
1.683
1.004
450
1.784
645
19
2.740
1.297
20
513
1.242
- 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero ingombranti
kg CO2 eq evitati / ton rifiuto evitato . anno
Riduzione specifica gas serra
Figura 11 – Riduzione specifica di gas serra per ton di rifiuto evitato, conseguente all’applicazione di tutte le azioni
38
La Figura 12 rappresenta, per ogni azione, il confronto tra la riduzione dei rifiuti e la riduzione dei gas serra.
L’Azione 11 (recupero ingombranti) risulta essere la più efficace (assicurando sia una buona riduzione dei
consumi che dei gas serra).
L’azione numero 9 (compostaggio domestico) invece assicura una buona riduzione rifiuti, ma scarsa
riduzione di gas serra.
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
-
5.000.000
10.000.000
15.000.000
20.000.000
25.000.000
30.000.000
ton
/a
nn
o r
ifiu
ti
kg
CO
2e
q /
an
no
Confronto riduzione rifiuti / riduzione gas serra
Riduzione gas serra
Riduzione rifiuti
Figura 12 – Confronto tra la riduzione dei rifiuti e la riduzione dei gas serra
39
Analizzando i dati in modo più approfondito, emerge come l’azione 7 (Farm Delivery) si conferma
interessante sia per la riduzione specifica di gas serra sia per il basso costo di implementazione.
Le azioni 4 e 1 hanno invece un costo di implementazione medio/alto.
In questo senso altre azioni appaiono interessanti, come la n. 8 (Filiera corta Delivery) e la n. 11 (Recupero
ingombranti).
Si evidenzia inoltre come le azioni n. 2 e n. 5 abbiano un costo specifico molto elevato rispetto alla
riduzione di emissioni ottenibile, probabilmente anche in considerazione, nel caso dell’azione 2, della bassa
percentuale di utenti “convincibili” attraverso un’azione solo informativa.
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione
all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo
invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette
postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio
domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero
ingombranti
-
500
1.000
1.500
2.000
2.500
3.000
- 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000
kg
CO
2 e
q e
vit
ati
/ t
on
rif
iuto
ev
ita
to.a
nn
o
Costo specifico azione (€/ton)
Costi specifici / riduzione specifica gas serra
Figura 13 – Costi specifici per la riduzione specifica di gas serra
40
Risparmio di energia
Il risparmio energetico complessivo conseguente all’implementazione di tutte le 11 azioni è pari a
922.366.818 kWh eq/anno, indicativamente pari al consumo medio annuo di elettricità di 300.000 famiglie.
Nei seguenti grafici è riportato il dettaglio degli effetti delle 11 azioni.
L’azione che permette il risparmio maggiore di energia è la n. 11 (recupero ingombranti), probabilmente
incide il mancato smaltimento del mobile e la relativa mancata produzione.
47.328.447
5.023.057
1.623.600
64.347.931
1.139.463
149.043.922
192.836.272
67.719.489
6.628.522
-1.760.308
388.436.424
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero ingombranti
kWh eq risparmiati / anno
Risparmio energia
Figura 14 – Risparmio complessivo di energia conseguente all’applicazione di tutte le azioni
41
Dal grafico raffigurato nella Figura 15 riportante il risparmio energetico specifico per tonnellata di rifiuto
evitato, molte azioni si rivelano efficaci, in particolare la numero 1, 4, 7 e 11.
20.131
5.074
136,7
17.401
822
13.091
19.478
13.681
298
-119
17.438
-5.000 - 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero ingombranti
kWh eq risparmiati / ton rifiuto evitato . anno
Risparmio specifico energia
Figura 15 – Risparmio specifico di energia conseguente all’applicazione di tutte le azioni
42
L’Analisi della relazione con i costi specifici (Figura 16) conferma che, così come già evidenziato per i gas
serra, le azioni n. 4 e n. 1 non appaiono essere le più ottimali.
In questo senso si conferma interessante la n. 7 (Farm Delivery), ma anche la n. 6 (carta nelle cassette
postali) e n. 8 (filiera corta), che si caratterizzano per un costo contenuto e un buon risparmio di energia.
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione
all’acquisto di prodotti poco imballati3 - Recupero di cibo
invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette
postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio
domestico10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero
ingombranti
-5.000
-
5.000
10.000
15.000
20.000
25.000
- 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000
kW
h e
q r
isp
arm
iati
/ t
on
rif
iuto
ev
ita
to.a
nn
o
Costo specifico azione (€/ton)
Costi specifici / risparmio specifico energia
Figura 16 – Costi specifici per il risparmio di energia
43
Risparmio di acqua
Il risparmio dell’utilizzo della risorsa acqua, complessivo conseguente all’implementazione di tutte le 11
azioni è pari a 66.474.484 m3/anno, indicativamente pari al consumo medio annuo di acqua di 330.000
famiglie.
Tale risparmio è relativo sia all’acqua utilizzata per i processi produttivi delle varie fasi dell’LCA che come
risorsa idrica correlata alla produzione di energia (es. idroelettrica) necessaria.
Nella Figura 17 e nei seguenti grafici è riportato il dettaglio degli effetti delle 11 azioni.
17.728.231
2.601.092
-
5.668.777
1.141
134.656.440
14.582.914
14.949.837
273 -226.526.437
102.812.216
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero ingombranti
m3 risparmiati / anno
Risparmio consumo acqua
Figura 17 – Risparmio complessivo di acqua conseguente all’applicazione di tutte le azioni
L’azione 10 (pannolini riutilizzabili) presenta un bilancio negativo riferito al risparmio di acqua, poiché occorre considerare nel processo in analisi i lavaggi in lavatrice.
44
Dalla Figura 18, riportante il risparmio idrico specifico per tonnellata di rifiuto evitato, emerge come azione
più efficace la numero 6 (carta nelle cassette postali), seguita dalla n. 1 (vendita di prodotti alla spina) e n.
11 (recupero ingombranti).
E’ interessante notare come l’azione relativa ai pannolini riutilizzabili sia negativa come bilancio legato al
risparmio idrico, con le considerazioni già dettagliate nella scheda n. 10.
7.541
2.627
-
1.533
1
11.828
1.473
3.020
0,01
-15.254
4.616
-20.000 -15.000 -10.000 -5.000 - 5.000 10.000 15.000
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina
5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero ingombranti
m3 risparmiati / ton rifiuto evitato . anno
Risparmio specifico consumo acqua
Figura 18 – Risparmio specifico di acqua conseguente all’applicazione di tutte le azioni
45
Per quanto riguarda la relazione con i costi specifici, vengono confermate come efficaci la n. 6 (carta nelle
cassette postali) seguite dalla n. 1 (vendita di prodotti alla spina) e quindi dalla n. 11 (recupero
ingombranti).
1 - Vendita alla spina
2 - Sollecitazione
all’acquisto di prodotti poco imballati
3 - Recupero di cibo
invenduto per mense sociali
4 - Acqua alla spina5 - Carta negli uffici
6 - Carta nelle cassette
postali
7 - Farm Delivery
8 - Filiera corta
9 - Compostaggio
domestico
10 - Pannolini riutilizzabili
11 - Recupero
ingombranti
-20.000
-15.000
-10.000
-5.000
-
5.000
10.000
15.000
- 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000
m3
ev
ita
ti /
to
n r
ifiu
to e
vit
ato
.an
no
Costo specifico azione (€/ton)
Costi specifici / risparmio specifico acqua
Figura 19 – Costi specifici per il risparmio di acqua
46
Conclusioni
Ipotesi di incremento della diffusione delle azioni
Le azioni del PARR hanno un target ben preciso, a volte non quantificabile in termini di abitanti coinvolti ma
evidenziato sotto forma di altri parametri (ad es. per l’azione 3 il target è espresso come m2 di superficie di
vendita).
Nella Tabella seguente si è comunque cercato di tradurre in termini di abitanti coinvolti l’efficacia di tutte le
azioni, effettuando anche tre ipotesi:
1. la prima, meno realistica, prevede che le azioni siano mirate a target completamente indipendenti;
2. la seconda prevede che il 40% delle persone sia coinvolto in più di una azione. Questo è ragionevole
anche in virtù del fatto che tipicamente la parte di popolazione più sensibile alle tematiche
ambientali aderisce sicuramente a più di una azione;
3. la terza prevede che il 100% dei cittadini volontariamente aderisce a tutte e 11 le azioni.
AZIONE altro / note
Abitanti
stimati
coinvolti
Abitanti
destinatari di
azioni
sinergiche
(40%)
Abitanti
destinatari di
azioni
indipendenti
(60%)
1 - Vendita alla spina 2,5% popolazione 243.531 97.412 146.119
2 - Sollecitazione all’acquisto
di prodotti poco imballati
n.d. 250.000 100.000 150.000
3 - Recupero di cibo
invenduto per mense sociali
990.000 mq 200.000 80.000 120.000
4 - Acqua alla spina 18% mense, 30% bar, 20% ristoranti + consumi indoor
500.000 200.000 300.000
5 - Carta negli uffici 99000 addetti 99.000 39.600 59.400
6 - Carta nelle cassette postali 20% del circolante 100.000 40.000 60.000
7 - Farm Delivery 247500 famiglie 569.250 227.700 341.550
8 - Filiera corta 74250 famiglie 170.775 68.310 102.465
9 - Compostaggio domestico 148500 compostiere 445.500 178.200 267.300
10 - Pannolini riutilizzabili 6680 famiglie 15.364 6.146 9.218
11 - Recupero ingombranti 7,5% degli ingombranti prodotti 600.000 240.000 360.000
Totale
ipotesi "azioni su target indipendenti"
3.193.420
ipotesi "40% di azioni sinergiche su medesimo target"
2.156.052 Di cui 240.000 Di cui 1.916.052
Ipotesi “100% di azioni sinergiche 600.000
abitanti totali (dati ORSO 31/12/08) 9.741.238
Tabella 37 – stima degli abitanti coinvolti secondo i tre scenari di diffusione
Alla luce di queste valutazioni la popolazione interessata potenzialmente dalle azioni del P.A.R.R. potrebbe
variare tra i 3 e i 2 milioni di cittadini nel caso di diffusione estesa a livello di popolazione, fino ai 600.000
cittadini nel caso di azioni attuate dai medesimi soggetti.
47
Tale cifra, indipendentemente dalla capacità di raggiungere più abitanti per singola azione ovvero di far
effettuare le azioni agli stessi cittadini, è decisamente interessante soprattutto per la forte valenza legata al
cambiamento degli stili di vita che dovranno “virare” verso criteri di sostenibilità sempre più incisivi e
concreti.
Ipotesi di diffusione spontanea delle azioni
Il P.A.R.R. è fondato sull’ipotesi che le azioni vengano portate a regime nel giro di 4 anni e che poi
proseguano autonomamente a produrre effetti benefici dal punto vista della riduzione dei rifiuti,
consolidando comportamenti che diventano abitudinari per la popolazione e facendo da catalizzatore per il
coinvolgimento e l’adesione di più soggetti prima disinteressati.
Nella Tabella 38 è riportata una stima relativa all’incremento annuale “spontaneo” di tali iniziative, che
ovviamente sarà possibile in misura maggiore per alcune azioni rispetto ad altre. Tale incremento deve
essere letto come la percentuale di popolazione che intraprende l’azione rispetto alla quota di popolazione
iniziale per ciascuna misura.
Le azioni che non beneficiano di questa diffusione “spontanea” sono quelle che dovrebbero richiedere un
maggiore supporto attraverso la sensibilizzazione della popolazione, anche tramite campagne di
comunicazione da attivare specificatamente (ad es. l’azione 2 sull’acquisto dei prodotti poco imballati).
AZIONE Incremento spontaneo di diffusione annuale
atteso rispetto 2010
1 - Vendita alla spina 10%
2 - Sollecitazione all’acquisto di prodotti poco imballati Non previsto
3 - Recupero di cibo invenduto per mense sociali 10%
4 - Acqua alla spina 30%
5 - Carta negli uffici 10%
6 - Carta nelle cassette postali Non previsto
7 - Farm Delivery 50%
8 - Filiera corta 50%
9 - Compostaggio domestico 20%
10 - Pannolini riutilizzabili 20%
11 - Recupero ingombranti Non previsto
Tabella 38 – Ipotesi di diffusione spontanea delle azioni
Un tale incremento di popolazione interessata potrebbe portare nel 2020 ad avere il grande risultato che
ciascun lombardo dovrebbe attuare almeno una delle azioni previste dal PARR.
È evidente che tale scenario potrà essere sempre più vicino alla realtà nel momento in cui il PARR sarà
recepito dalle amministrazioni locali, Province e Comuni, e portato all’attenzione del maggior numero di
cittadini.
Riduzione gas serra attribuibile al territorio lombardo
La politica di riduzione della produzione di rifiuti, prospettata all’interno del PARR, si inserisce a pieno titolo
nell’ambito delle misure che contribuiscono in maniera significativa alla riduzione di emissioni di gas
climalteranti. Il complesso di tali misure, che spaziano dall’efficienza energetica negli usi finali
48
all’efficientamento dei sistemi produttivi, è stato ricompreso nel Piano per una Lombardia Sostenibile.
Risulta pertanto essenziale effettuare valutazioni circa il contributo che le politiche sui rifiuti hanno su
questa politica strategica di Regione Lombardia.
Dal punto di vista metodologico, per poter effettuare una valutazione della mancata emissione di CO2eq
attribuibile al territorio della regione Lombardia, è necessario pervenire ad una quantificazione più specifica
rispetto alle circa 87.000 tonnellate risparmiate complessivamente nel 2010. La logica dell’analisi LCA non
garantisce da sola la territorialità dei mancati impatti e pertanto le emissioni evitate in Lombardia saranno
un sottoinsieme di quelle evitate complessivamente. Sono quindi state effettuate delle assunzioni di base
analizzando il contributo specifico dei vari comparti presi in esame con la metodica LCA.
Tali assunzioni, in alcuni casi, sono necessariamente generiche, in quanto non sempre è possibile risalire
con precisione ai parametri che stanno alla base delle valutazioni LCA (ad esempio risalire alla quota parte
di imballaggi prodotti in Lombardia rispetto a quelli importati da fuori regione). Inoltre, per una corretta
contabilizzazione dei risultati al fine di inserire le azioni del PARR nel pacchetto di azioni che Regione
Lombardia mette in campo, occorre considerare anche un altro aspetto:, è necessario evitare di
contabilizzare due volte il risparmio di emissioni di CO2eq, escludendo quei processi per i quali il comparto di
riferimento sia già inserito nel meccanismo dei crediti alle emissioni (EU ETS, Emission Trading Scheme).
Nella Tabella 39 sono rappresentate le percentuali di emissioni di CO2 attribuibili al territorio lombardo per
le 11 azioni, con alcune note esplicative. Tale valutazione, evidentemente approssimativa, dovrebbe essere
perfezionata da appositi studi analitici sull’applicazione della logica di Life Cycle Assessment nell’ambito
della contabilizzazione delle azioni dei Piani Clima redatti a scala locale (regione, provincie, comuni).
Azione
Tot emissioni CO2eq
evitate
(kg)
2010
%
attribuibile a
emissioni
evitate in
Lombardia
Tot emissioni CO2eq
evitate in
Lombardia (kg)
2010
Note
1 - Vendita alla spina 3.955.762 50% 1.977.881
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 50% degli imballaggi
risparmiati
2 - Sollecitazione
all’acquisto di
prodotti poco
imballati
993.770 30% 298.131
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 30% degli imballaggi
risparmiati
3 - Recupero di cibo
invenduto per
mense sociali
5.346.000 70% 3.742.200
Il risparmio è relativo alla fase di
trattamento degli scarti negli impianti
di smaltimento. Si assume il 70%
all’interno della Lombardia
4 - Acqua alla spina 6.597.799 50% 3.298.899
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 50% delle bottiglie in
PET e vetro risparmiate
5 - Carta negli uffici 893.427 50% 446.713
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 50% della carta
risparmiata
49
Azione
Tot emissioni CO2eq
evitate
(kg)
2010
%
attribuibile a
emissioni
evitate in
Lombardia
Tot emissioni CO2eq
evitate in
Lombardia (kg)
2010
Note
6 - Carta nelle
cassette postali 220.753 70% 154.527
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 50% della carta
risparmiata, e risparmio del 100%
della fase di trasporto dei volantini
nelle case
7 - Farm Delivery 27.125.077 17% 4.611.263
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 50% degli imballaggi
per frutta e verdura risparmiati;
attribuiti all’interno della regione il
30% dei trasporti su gomma di
ortofrutta nazionale, il 10% di estera
su gomma, lo 0% del trasporto via
aerea e nave
8 - Filiera corta 6.419.906 30% 1.925.972
Ipotesi produzione e recupero in
Lombardia del 30% degli imballaggi
risparmiati
9 - Compostaggio
domestico 456.458 70% 319.521
Il risparmio è relativo alla fase di
trasporto agli impianti di
compostaggio. Si assume il 70%
all’interno della Lombardia
10 - Pannolini
riutilizzabili 7.620.319 50% 3.810.159
Il risparmio è dovuto in parte alla fase
di smaltimento finale, tipicamente in
regione ed in parte alla produzione
dei pannolini, supposta fuori regione
11 - Recupero
ingombranti 27.666.540 30% 8.299.962
Ipotesi produzione dei beni
ingombranti principalmente fuori
regione, e smaltimento in Lombardia
dei beni non prodotti e non smaltiti
Totale 87.295.810 33,1% 28.885.229
Tabella 39 – Percentuali di emissioni di CO2 attribuibili al territorio lombardo per le 11 azioni
50
Ipotesi di riduzione di emissioni gas serra al 2020
È stata infine effettuata la stima del potenziale di riduzione di CO2eq al 2020 che complessivamente,
secondo la logica dell’analisi LCA, arriva a 300.000 tonnellate (Figura 20).
0
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
300.000.000
350.000.000
2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020
kg C
O2
eq /
an
no
Ipotesi incremento "spontaneo" diffusione azioni PARR
Figura 20 – Costi specifici per il risparmio di acqua
In realtà, come precedentemente descritto, non tutte queste emissioni sono da contabilizzare come
99emissioni “regionali”, cioè ridotte effettivamente in Lombardia. Inoltre si è cercato, ove possibile, di
separare anche le mancate emissioni attribuibili ad impianti soggetti ad ETS (ad es. le cartiere che non
avrebbero prodotto la carta “risparmiata”).
La quota di emissioni evitate in Lombardia, depurata secondo quanto descritto, ammonterebbe a circa 100
milioni di tonnellate di CO2eq. Questo risultato risulta decisamente interessante e deve essere considerato il
punto di partenza per una più attenta analisi della valutazione energetico-ambientale delle azioni di
riduzione dei rifiuti da attuare in Lombardia. Anche una migliore politica di governace del settore dei rifiuti
quindi è non solo compatibile, ma anzi particolarmente efficace al raggiungimento degli obiettivi della 20-
20-20 declinati all’interno del Piano per una Lombardia Sostenibile.