Upload
duongtu
View
213
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
1
Sommario
1 ANDAMENTO DELLA GESTIONE ....................................................................... 3
1.1 SCENARIO DI RIFERIMENTO ................................................................................ 3
1.2 ANDAMENTO OPERATIVO PER AMBITI DI ATTIVITÀ .................................................. 6
1.2.1 ATTIVITÀ CON LA REGIONE BASILICATA ........................................................................... 6
Attività e Servizi di finanziamento ................................................................................ 7 1.2.1.1
Attività di Sviluppo e Accompagnamento ................................................................... 32 1.2.1.2
1.2.2 ATTIVITÀ PER CONTO DI INVITALIA ............................................................................ 47
Attività di servizi e consulenza ................................................................................... 47 1.2.2.1
1.2.3 PROGETTI COMUNITARI ................................................................................................ 48
PROGETTO 2Ins Clusters – SMEs’ Innovation and Internationalization Support Clusters 1.2.3.1
MED PROGRAMME – FESR ...................................................................................................... 48
Progetto Kit – Know In Target Med Programme – FESR .............................................. 49 1.2.3.2
Progetto Factor 20 – Life+ Programme ...................................................................... 49 1.2.3.3
Progetto Fidibe (Development Of Innovative Business Parks To Foster Innovation And 1.2.3.4
Entrepreneurship In The See Area) - Programma Sud Est Europa 2007-2013 ............................ 51
Progetto Sepa South East Programme/Ec - Sustainable Equipped Productive Area ........ 51 1.2.3.5
1.3 ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETÀ ...................................................................... 53
1.3.1 INVESTIMENTI ............................................................................................................ 53
1.3.2 INFORMAZIONI SUL PERSONALE .................................................................................... 53
1.3.3 INFORMAZIONI ATTINENTI ALL’AMBIENTE ....................................................................... 54
1.3.4 SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO .................................................................................. 54
Vigilanza Banca d’Italia ............................................................................................. 54 1.3.4.1
1.3.5 DECRETO LEGISLATIVO 231/2001............................................................................... 55
2
1.3.6 CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ ISO 9001 ........................................................................ 58
1.4 INDICATORI FINANZIARI .................................................................................. 60
1.4.1 CONTO ECONOMICO PER AREA GESTIONALE ..................................................................... 60
1.4.2 STATO PATRIMONIALE “FINANZIARIO” .......................................................................... 62
1.5 INFORMATIVA SUI RISCHI ................................................................................. 64
1.5.1 RISCHI FINANZIARI ..................................................................................................... 64
1.5.2 RISCHI NON FINANZIARI .............................................................................................. 64
2 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO ......... 66
3 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ............................................. 67
3.1 REGIONE BASILICATA ...................................................................................... 67
Attività e Servizi di finanziamento .............................................................................. 67 3.1.1.1
Attività di Sviluppo e Accompagnamento ................................................................... 68 3.1.1.2
Nuova Programmazione 2014-2020 .......................................................................... 68 3.1.1.3
3.2 ATTIVITÀ INVITALIA ..................................................................................... 70
3.2.1 ATTIVITÀ DI SERVIZI E CONSULENZA .............................................................................. 70
3.3 PROGETTI COMUNITARI ................................................................................... 70
3.3.1 GESTIONE PROGETTI ................................................................................................... 70
4 TERMINE CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ........................................................ 71
5 RISULTATO DELL’ESERCIZIO ........................................................................ 72
3
1 ANDAMENTO DELLA GESTIONE
1.1 Scenario di riferimento
Anche l’esercizio 2012 per la società è stata influenzato dalla congiuntura economica negativa
registrata su tutto il territorio nazionale e che ha visto ancora una volta ricadere le maggiori
difficoltà sulle regioni del Mezzogiorno.
La crisi economica non allenta la presa e continua ad incidere sulle performance economiche delle
imprese.
Il saldo tra imprese con fatturato in aumento e imprese con fatturato in diminuzione è negativo, -
43% circa, valore quasi doppio rispetto a quello del Nord Ovest, ed il fatturato si riduce
mediamente del 13,8%.
L’ambiente esterno alle imprese continua ad essere sempre poco favorevole.
Il sistema fiscale e la struttura burocratica, fattori esterni considerati dalle imprese tra i più
strategici per il loro successo competitivo, pongono evidenti difficoltà alla crescita. A ciò si aggiunge
la forte riduzione del credito a imprese e famiglie e la crescente restrizione dei criteri di offerta dei
prestiti bancari. Nel caso delle imprese la stretta creditizia è resa ancor più grave dal nodo del
ritardo dei pagamenti, sia del settore pubblico che tra le imprese stesse, cui è imputabile una parte
considerevole di fallimenti e chiusure aziendali.
In questo contesto anche la disponibilità di strumenti innovativi, come il Fondo di Garanzia
Regionale per gli investimenti, atti a favorire il più facile accesso al credito, rischia di essere
compromessa in conseguenza del generale inasprimento delle politiche creditizie che non
risparmiano nessuna tipologia di impresa, investendo anche le realtà aziendali più strutturate e di
maggiori dimensioni. A ciò si aggiunge spesso una politica “difensiva” da parte di tali aziende che si
4
traduce in riduzione degli organici e minor numero di imprese che investono ed innovano nel lungo
periodo.
Inoltre, dai giudizi proprio degli imprenditori meridionali, sulla disponibilità di servizi ad alto valore
aggiunto per l’impresa, si evince una marcata insoddisfazione per il marketing,
l’internazionalizzazione e le infrastrutture materiali ed immateriali.
In questi anni di crisi economica, in un contesto in cui i consumi calano drasticamente e la spesa
pubblica e gli investimenti privati sono fermi, sono tuttavia emersi dati confortanti sulle esportazioni
da parte delle imprese italiane.
Purtroppo l’economia lucana non sembra aver colto questa opportunità e i dati rilevano la bassa
propensione all’export del sistema produttivo locale, tant’è che anche in Basilicata le imprese
esportatrici sono quelle con una maggiore capacità di tenuta e prospettive di sviluppo interessanti.
Anche da un punto di vista demografico l’anno 2012 si è mostrato particolarmente negativo per il
sistema produttivo lucano che ha evidenziato una sensibile riduzione dei flussi in entrata di nuove
imprese e un’accelerazione altrettanto marcata dei flussi in uscita delle imprese esistenti.
Aspetto particolarmente significativo è rappresentato dal fatto che l’evoluzione del tessuto
produttivo sembra dipendere sempre più dalle dinamiche di alcune categorie imprenditoriali quali i
giovani e le donne che, pur in un contesto difficile come l’attuale, continuano a scommettere
sull’intrapresa. Ciò sembra riflettere il diffuso utilizzo dell’imprenditorialità come strumento di
autoimpiego da parte dei giovani, in un contesto di forte ridimensionamento della domanda di
lavoro e di marcata risalita dei tassi di disoccupazione.
Quali azioni, dunque, per affrontare la sfida della ripresa e della crescita.
La maggiore apertura ai mercati internazionali appare una delle principali strade da percorrere per
il recupero di reddito ed occupazione.
Andrebbe rafforzata, inoltre, la presenza di efficaci servizi reali ad alto valore aggiunto sul territorio
per far sì che gli imprenditori possano competere allo stesso modo e nel contempo la governance
5
pubblica deve poter garantire alle imprese contesti normativi, burocratici, fiscali adatti alla
competizione internazionale.
Lo spazio per l’innovazione è illimitato. Se le grandi aziende di produzione introducono innovazione
più facilmente, per le piccole, la collaborazione anche con i soggetti pubblici può costituire una
strada percorribile.
Occorre, infine, puntare sulla imprenditorialità giovanile e comprendere che il dimensionamento di
impresa non si riduce alla questione grande è bello e piccolo no, piuttosto quanto le imprese siano
capaci di crescere e rafforzarsi, favorendo lo sviluppo dei processi di aggregazione e di
«coopetition».
6
1.2 Andamento operativo per ambiti di attività
1.2.1 Attività con la Regione Basilicata
Sviluppo Basilicata S.p.A., ai sensi dell’art. 2497-bis, è soggetta ad attività di direzione e
coordinamento da parte della Regione Basilicata che detiene l’intero pacchetto azionario della
società.
Ai sensi dello statuto vigente, approvato in sede di assemblea straordinaria del 30/12/2010,
Sviluppo Basilicata opera quale società finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo, della ricerca
e della competitività del territorio della regione Basilicata nell’ambito fissato dagli artt. 117 e 118
della Costituzione e nel rispetto dei principi contenuti nello Statuto della Regione Basilicata.
Per il conseguimento di tali finalità, la Società, nell’ambito della programmazione economica e
territoriale della Regione, concorre all’attuazione dei programmi regionali e locali di sviluppo
economico, sociale e del territorio in Basilicata e, nel quadro della politica di programmazione,
svolge attività strumentali alle funzioni della Regione aventi carattere finanziario e di servizio.
7
Attività e Servizi di finanziamento 1.2.1.1
Al 31.12.2012, la società aveva in corso la gestione, per conto della regione, dei seguenti
avvisi/fondi;
1. Avviso Pubblico “Procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo
sviluppo e l’innovazione delle PMI della Basilicata” di cui alla D.G.R. Basilicata n.
1904/2009 e ss.mm.ii (Avviso click day);
2. Avviso Pubblico “Procedura valutativa per la concessione di agevolazioni per lo sviluppo e
l’innovazione delle PMI del comprensorio del Programma Speciale Senisese” di cui alla
D.G.R. Basilicata n. 277/2010 e s.m.i (Avviso Delocalizzazione senisese 2010);
3. Avviso Pubblico “procedura valutativa a sportello per il sostegno all’innovazione delle PMI
della Basilicata” di cui alla D.G.R. Basilicata n. 2183/2010 e s.m.i. (Avviso Innovazione
2011);
4. Avviso Pubblico “Interventi a favore della creazione di impresa e delle PMI esistenti per la
rivitalizzazione dei centri storici Val d’Agri – Melandro – Sauro – Camastra di cui alla D.G.R.
Basilicata 2067/2010 e s.m.i. (Avviso centri storici Agri);
5. Avviso Pubblico “Interventi a favore della creazione di impresa e delle PMI esistenti per la
rivitalizzazione dei centri storici Senisese di cui alla D.G.R. Basilicata 2068/2010 e s.m.i.
(Avviso centri storici senisese);
6. Avviso Pubblico “Concessioni Di Aiuti per Insediamento di Nuove PMI in Aree Urbane,
Artigianali e Industriali Attrezzate Senisese di cui alla D.G.R. Basilicata 440/2011 (Avviso
start up senisese);
7. Fondo di Sostegno e Garanzia PO FSE 2007 – 2013 di cui alla DGR n. 2234 del 22/12/2009
(Avviso microcredito).
Complessivamente relativamente a tali avvisi, tra il 2010 e il 31.12.2012 sono stati istruiti n. 819
progetti di impresa ed erogati € 20.170.611,00.
8
Sempre alla stessa data la società aveva in corso, per conto della regione, la gestione dei seguenti
fondi:
1. Fondo di Garanzia P.O. FESR Basilicata 2007-2013 di cui alla DGR n. 2124 del 15 dicembre
2012 e DGR 353 del 04/08/2013;
2. Fondo di Sostegno e Garanzia PO FSE 2007-2013 di cui alla DGR n. 2234 del 22/12/2009;
3. Fondo di Garanzia per il circolante delle imprese di cui all’Art. 15 L.R. n. 33/2010, DGR
Basilicata n. 606 del 29/04/2011 e n. 1045 del 12/07/2011;
4. Fondo Regionale di Venture Capital di cui alla DGR N. 1626 dell’8.11.2011.
Relativamente ai Fondi di Garanzia (F.G. Regionale P.O. FESR Basilicata 2007-2013 e F.G. per il
circolante delle imprese) sono state candidate da parte delle imprese 81 iniziative e la società ha
garantito investimenti per complessivi per € 8.043.217.
A ciò si aggiunge la valutazione, alla stessa data, di n. 18 iniziative candidate all’insediamento
presso gli incubatori gestiti dalla società, di 610 iniziative candidate a valere sulle misure
Microimpresa e Lavoro Autonomo gestite per conto di Invitalia.
Oltre a quanto sopra la società, nel corso del 2012 ha completato le procedura per la Notifica della
misura Fondo Regionale di Venture Capital alla Commissione Europea.
1.2.1.1.1 Avviso Pubblico “Procedura valutativa a sportello per la concessione di
agevolazioni per lo sviluppo e l’innovazione delle PMI della Basilicata”
Relativamente all’Avviso “Procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo
sviluppo e l’innovazione delle PMI della Basilicata (c.d. Avviso “Click day”), nel corso del 2012 sono
proseguite le attività relative alla erogazione dei contributi assegnati nel corso degli esercizi
precedenti (pari al 32.812.890,99, al netto delle decadenze, a tutto il 31.12.2012).
Nel corso dell’esercizio non vi è stato nessuno scorrimento degli elenchi delle aziende candidate. Gli
unici provvedimenti di ammissione adottati sono riferiti a n. 2 aziende, la Pangaro srl e la Panfin srl,
9
a cui era stato notificato il provvedimento di inammissibilità e che sono state ammesse alle
agevolazioni successivamente a sentenza del T.A.R.. A seguito delle sentenze (T.A.R. Basilicata) n.
77/2012 e n. 78/2012, infatti, la Pangaro srl e la Panfin srl sono state riammesse all’iter istruttorio
che ha recepito quanto disposto dalle stesse.
L’attività istruttoria per i “fondi Senise” e “Val D’Agri” è stata completata. Al termine della stessa si
è verificato un esubero di risorse rispetto allo stanziamento.
Avendo completamente assegnato la dotazione finanziaria relativa al “fondo regionale” (€
32.000.000,00), non è stato invece possibile completare l’iter istruttorio delle domande candidate a
valere su detto fondo; al 31.12.2012, infatti, ci sono ancora 42 domande che non sono state
oggetto di provvedimenti di ammissione o di rigetto. Ciò è derivato anche dalla necessità di
accantonare le risorse necessarie in caso di accoglimento di ricorsi pendenti presso l’Autorità
Giudiziaria.
A tutto il 31.12.2012 l’ammontare erogato alle aziende era pari ad € 15.268.104,57 su un totale di
162 erogazioni.
Nel corso del 2012 sono state inoltre analizzate circa 50 istanze di proroga dei termini per la
realizzazione del piano degli investimenti.
I principali indicatori che hanno caratterizzato la gestione della commessa dal 1.01.2012 al
31.12.2012 sono i seguenti:
• predisposizione n. 2 determine di ammissione;
• predisposizione n. 4 determine di decadenza;
• effettuazione di n. 91 controlli (RS Monitoraggi e Controlli);
• effettuazione di n. 70 verifiche di “proposte di modifica dei piani di investimento”;
• gestione di n. 8 richieste di “proroga realizzazione piano investimenti”.
10
Il tempo medio di attesa tra la data di richiesta SAL/Saldo da parte delle aziende e quella di
erogazione da parte di Sviluppo Basilicata è pari a circa 40 gg comprensivi dei tempi di acquisizione
delle integrazioni e dei DURC.
Di seguito sono sintetizzati i dati sulle attività realizzate alla data del 31.12.2012.
N° richieste di finanziamento
pervenute
N° istruttorie effettuate
Importo totale impegno di spesa
N° Provvedimenti di ammissione
adottati
Importo erogazioni effettuate
N° erogazioni effettuate
304 (le richieste sono pervenute tutte
nel 2010) 304
€ 39.851.348,12 (al lordo delle decadenze)
142 € 15.268.104,57 162
1.2.1.1.2 Avviso Pubblico “Procedura valutativa per la concessione di
agevolazioni per lo sviluppo e l’innovazione delle PMI del
comprensorio del Programma Speciale Senisese”
Relativamente all’Avviso “Procedura valutativa a sportello per la concessione di agevolazioni per lo
sviluppo e l’innovazione delle PMI della Basilicata (c.d. “Avviso delocalizzazione senisese 2010”), nel
corso del 2012 sono proseguite le attività relative alla erogazione dei contributi assegnati (pari a €
2.530.018,15 al netto delle decadenze a tutto il 2012).
L’attività principale svolta nell’anno 2012 da parte del Soggetto Gestore ha riguardato la
effettuazione degli adempimenti connessi alla erogazione delle agevolazioni alle aziende ammesse
a contributo; detta attività è seguita alla chiusura dell’iter istruttorio, alla definizione delle procedure
di gestione e alla costruzione del software per gestione dell’Avviso.
A seguito dell’approvazione delle graduatorie delle domande ammesse e di quelle escluse,
avvenuta con DGR n. 2274 del 29.11.2010, si è provveduto alla verifica della veridicità delle
autodichiarazioni, alla adozione di n. 7 provvedimenti di ammissione e all’avvio delle attività di
erogazione che a tutto il 31.12.2012 ammontavano ad € 882.841,58 per un totale di n. 10
erogazioni
11
Nel corso del 2012 inoltre è stato adottato un ulteriore provvedimento di ammissione rimasto
sospeso in attesa della conclusione dei controlli sulle autocertificazioni. Adottato il provvedimento in
data 29/06/2012, a seguito di mancato assolvimento degli obblighi previsti dall’Avviso è stata
adottata formale delibera di decadenza in data 07/03/2013.
I principali indicatori che hanno caratterizzato la gestione della commessa dal 1.01.2012 al
31.12.2012 sono i seguenti:
• predisposizione n. 1 determina di ammissione;
• effettuazione di n. 0 controlli (RS Monitoraggi e Controlli);
• effettuazione di n. 3 verifiche di “proposte di modifica dei piani di investimento”;
• gestione di n. 0 richieste di “proroga realizzazione piano investimenti”.
Il tempo medio di attesa tra la data di richiesta SAL/Saldo da parte delle aziende e quella di
erogazione da parte di Sviluppo Basilicata è pari a circa 40 gg comprensivi dei tempi di acquisizione
delle integrazioni e dei DURC.
Di seguito sono sintetizzati i dati sulle attività realizzate alla data del 31.12.2012.
N° richieste di finanziamento
pervenute
N° istruttorie effettuate
Importo totale impegno di spesa
N° Provvedimenti di ammissione
adottati
Importo erogazioni effettuate
N° erogazioni effettuate
20 (le richieste
sono pervenute tutte nel 2010)
20 € 2.530.018,15 (al lordo delle decadenze)
8 € 882.841,58 10
1.2.1.1.3 Avviso Pubblico “procedura valutativa a sportello per il sostegno
all’innovazione delle PMI della Basilicata”
Relativamente all’Avviso ““procedura valutativa a sportello per il sostegno all’innovazione delle PMI
della Basilicata” (c.d. “Avviso Innovazione 2011”), nel corso del 2012 sono proseguite le attività
12
relative alla erogazione dei contributi assegnati (pari a € 7.912.261,72 al netto delle decadenze a
tutto il 31.12.2012)
A tutto il 31.12.2012 l’ammontare erogato alle aziende era pari ad € 3.013.955,00 su un totale di
n. 56 erogazioni.
L’Avviso ha una dotazione finanziaria di € 10.200.000 ed è volto a sostenere i processi innovativi
delle micro, piccole e medie imprese della Basilicata; mira ad incentivare l‘innovazione di prodotto,
di processo, organizzativa, di marketing ed ambientale, attraverso il sostegno di progetti di
investimento idonei a migliorare il livello competitivo dell’impresa richiedente.
I principali indicatori che hanno caratterizzato la gestione della commessa dal 1.01.2012 al
31.12.2012 sono i seguenti:
• gestione sito internet e comunicazione inerente l’Avviso in conformità all’art 20 dell’Avviso e
dell’art. 15 della Convenzione;
• scorrimento elenchi aziende e precisamente di n. 33 domande, di cui:
1) n. 22 aziende relative all’elenco A (Micro, Piccole e Medie imprese Investimento
complessivo inferiore o uguale a € 100.000,00);
2) n. 3 aziende relative all’elenco B (Piccole e Medie imprese per Investimento
complessivo superiore a € 100.000,00);
3) n. 8 aziende relative all’elenco C (Microimprese per Investimento complessivo
superiore a € 100.000,00);
Tali domande si aggiungono alle 86 domande (di cui 46 relative all’ Elenco A, 17 all’Elenco
B e 23 all’Elenco C) istruite nel periodo antecedente al 1.01.2012.
• adozione di n. 12 provvedimenti di concessione delle agevolazioni aggiuntivi rispetto ai n.
51 provvedimenti di concessione delle agevolazioni adottati nel 2011;
13
• adozione di n. 1 provvedimento di non ammissione rispetto ai 17 provvedimenti di non
ammissione adottati nel 2011;
• adozione di n. 3 provvedimenti di non ricevibilità rispetto ai 2 provvedimenti di non
ricevibilità del 2011;
• adozione di n. 2 provvedimenti di decadenza rispetto ai 5 provvedimenti riferiti al 2011;
• gestione di n. 11 ”avvio investimento” e n. 5 “ultimazione investimento”;
• gestione di n. 30 “variazioni investimento” aggiuntive rispetto alle n. 6 “variazioni” gestite
nel 2011;
• gestione di n. 3 richieste di “variazione sede”
• gestione di n. 1 richiesta di “variazione codice Ateco”;
• gestione di n. 1 richiesta di conferimento di ramo d’azienda;
• controllo sulle dichiarazioni ai sensi della D.G.R. n. 613 del 7 maggio 2007 e dell’art. 13
punto 3 dell’Avviso. Nel 2012 ci sono state 4 estrazioni per un totale di 7 aziende
sottoposte a controllo. Questi ultimi si sono aggiunti ai n. 11 controlli gestiti nel periodo
2011, determinati da 4 estrazioni;
• gestione di n. 2 contenziosi
• supporto alla Regione Basilicata per i controlli di secondo livello ai sensi dell’art. 16 del Reg.
CE n. 1828/2006;
• gestione richieste “importi erogati per beneficiario” e “per anno di erogazione” nell’ambito
del Protocollo d’intesa stipulato dalla Regione Basilicata con la Guardia di Finanza. Nell’anno
2012 si è verificata una prima richiesta da parte del Dipartimento AA PP – Ufficio
Internazionalizzazione, ricerca scientifica e innovazione tecnologica il 15/11/2012 prot.
14
203475/73AC, ricevuta il 20/11/2012, e una seconda dalla Guardia di Finanza il
18/12/2012 prot. 0100888/12, ricevuta il 21/12/2012;
• gestione richieste di dati/informazioni da parte della regione;
• gestione rapporti con i consulenti;
• gestione rapporti con le banche/intermediari finanziari;
• gestione rapporti con la stampa.
Il tempo medio di attesa tra la data di richiesta SAL/Saldo da parte delle aziende e quella di
erogazione da parte di Sviluppo Basilicata è pari a circa 30 gg comprensivi dei tempi di acquisizione
delle integrazioni e dei DURC.
Di seguito sono sintetizzati i dati sulle attività realizzate alla data del 31.12.2012.
N° richieste di finanziamento
pervenute
N° istruttorie effettuate
Importo totale impegno di spesa
N° Provvedimenti di ammissione
adottati
Importo erogazioni effettuate
N° erogazioni effettuate
276 (le richieste
sono pervenute tutte nel 2011)
119 € 8.314.598,61 (al
lordo delle decadenze)
63 € 3.013.955,00 56
1.2.1.1.4 Programma Operativo Val d’Agri – Melandro – Sauro – Camastra -
Avviso Pubblico “Interventi a favore della creazione di impresa e delle
PMI esistenti per la rivitalizzazione dei centri storici.
Relativamente all’avviso Pubblico “Interventi a favore della creazione di impresa e delle PMI
esistenti per la rivitalizzazione dei centri storici Val d’Agri – Melandro – Sauro – Camastra”, nel
corso del 2012 sono iniziate le attività relative alla erogazione dei contributi assegnati, pari a €
1.991.258,31 (a netto delle decadenze a tutto il 31.12.2012).
A tutto il 31.12.2012 l’ammontare erogato alle aziende era pari ad € 163.829,89. su un totale di n.
10 erogazioni.
15
Il tempo medio di attesa tra la data di richiesta SAL/Saldo da parte delle aziende e quella di
erogazione da parte di Sviluppo Basilicata è pari a circa 30 gg comprensivi dei tempi di acquisizione
delle integrazioni e dei DURC.
L’avviso, affidato alla società dalla Regione Basilicata nel mese di febbraio 2011 ha una dotazione
finanziaria iniziale di € 3.000.000 e prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per
investimenti effettuati da aziende che intendono avviare o ampliare un’attività nei centri storici del
territorio della Val d’Agri, del Melandro, del Sauro e della Camastra.
Di seguito sono sintetizzati i dati sulle attività realizzate alla data del 31.12.2012.
N° richieste di finanziamento
pervenute
N° istruttorie effettuate
Importo totale impegno di spesa
N° Provvedimenti di ammissione
adottati
Importo erogazioni effettuate
N° erogazioni effettuate
221 (le richieste
sono pervenute tutte nel 2011)
195 € 2.010.708,78 (al
lordo delle decadenze)
73 163.829,89 10
1.2.1.1.5 Programma Speciale Senisese – Bando Pubblico per “Interventi a
favore della creazione di impresa e delle PMI esistenti per la
rivitalizzazione dei centri storici.
Relativamente all’avviso Pubblico “Interventi a favore della creazione di impresa e delle PMI
esistenti per la rivitalizzazione dei centri storici Senisese”, nel corso del 2012 sono state avviate le
attività relative alla erogazione dei contributi assegnati, pari a € 1.162.399,47 (al netto delle
decadenze a tutto il 2012).
A tutto il 31.12.2012 l’ammontare erogato alle aziende era pari ad € 122.318,84 su un totale di n.
5 erogazioni.
16
Il tempo medio di attesa tra la data di richiesta SAL/Saldo da parte delle aziende e quella di
erogazione da parte di Sviluppo Basilicata è pari a circa 30 gg comprensivi dei tempi di acquisizione
delle integrazioni e dei DURC.
L’avviso, affidato alla società dalla Regione Basilicata nel mese di marzo 2011 ha una dotazione
finanziaria iniziale di € 2.000.000 e prevede l’erogazione di finanziamenti a fondo perduto per
investimenti effettuati da aziende che intendono avviare o ampliare un’attività nei centri storici del
territorio del senisese.
I dati riepilogativi sulle attività realizzate alla data del 31.12.2012 sono i seguenti:
N° richieste di finanziamento
pervenute
N° istruttorie effettuate
Importo totale impegno di spesa
N° Provvedimenti di ammissione
adottati
Importo erogazioni effettuate
N° erogazioni effettuate
83 (le richieste sono pervenute tutte
nel 2011)
71 1.297.514,45 (al lordo delle decadenze)
42 € 122.318,84 5
1.2.1.1.6 Programma Speciale Senisese – Bando Pubblico “Concessioni Di Aiuti
per insediamento di Nuove PMI in Aree Urbane, Artigianali e
Industriali Attrezzate
Relativamente all’avviso Pubblico ““Concessioni Di Aiuti per Insediamento di Nuove PMI in Aree
Urbane, Artigianali e Industriali Attrezzate - Senisese”, (c.d. Avviso Start Up Senisese), nel corso
del 2012 sono state effettuate le attività relative alla istruttoria delle 7 domande pervenute, la
redazione delle procedure e la predisposizione del sistema informatico per la gestione dell’avviso.
A tutto il 31.12.2012 l’ammontare erogato alle aziende era pari a € 0.
I dati riepilogativi sulle attività realizzate alla data del 31.12.2012 sono i seguenti:
N° richieste di finanziamento
pervenute
N° istruttorie effettuate
Importo totale impegno di spesa
N° Provvedimenti di ammissione
adottati
Importo erogazioni effettuate
N° erogazioni effettuate
7 (le richieste sono pervenute tutte
nel 2011)
7 €364.234,47 5 0 0
17
1.2.1.1.7 Fondo di Garanzia Regionale per le PMI P.O. FESR Basilicata 2007-
2013
Con DGR n. 2124 del 15 dicembre 2012, la Giunta regionale ha costituito il “Fondo di Garanzia–
PO FESR Basilicata 2007-2013 – DGR n. 2124 del 15.12.2012” ai sensi dell'articolo 44 del Reg. CE
n. 1083/2006 e ss.mm.ii con una dotazione complessiva di € 35.000.000,00
(trentaciquemilioni/00); nella medesima delibera ha tra l’altro:
- approvato lo schema di “Accordo di Finanziamento” tra la Regione Basilicata e Sviluppo
Basilicata S.p.A, sottoscritto il 16 dicembre 2009 (Rep n. 11216);
- l’ affidamento in gestione del “Fondo di Garanzia”, a seguito della stipula del succitato Accordo
di Finanziamento, a Sviluppo Basilicata S.p.A, organismo “in house” della Regione Basilicata.
- Successivamente la Giunta regionale ha approvato il regolamento del Fondo, la modulistica, gli
schemi di convenzione tra i soggetti finanziatori, i garanti e il gestore del Fondo di Garanzia.
Il Fondo è operativo dal 20 dicembre 2010 ed è destinato a garantire esclusivamente operazioni
finanziarie volte alla realizzazione di investimenti; esso opera in Regime di esenzione, ovvero ai
sensi del Reg. 800/2008.
Dopo la prima fase di operatività del Fondo si è reso necessario apportare delle modifiche al
Regolamento.
La nuova versione (3.0) è stata approvata il 12 luglio 2011 (DGR n. 1046) e le nuove procedure
sono entrate in vigore dal 1 agosto 2011. La nuova versione, approvata con la piena condivisione
dell’ABI, ha riscontrato un buon gradimento da parte delle banche ed alla data del 31/12/2012
risultano effettuate 12 convenzioni con istituti bancari e 6 convenzioni con Confidi.
Il Fondo, che ha una dotazione finanziaria di 35.000.000 di euro ed un moltiplicatore pari a 5, è
alimentato da risorse del PO FESR Basilicata 2007-2013, rivenienti da 14 Linee di Intervento degli
ASSI II, III e VII.
In riferimento all’andamento del Fondo PO FESR 2007-2013, al 31.12.2012 la situazione risulta
essere la seguente:
18
Controgaranzia Garanzia Diretta Totale
Domande presentate 2 11 13
Finanziamenti richiesti € 548.000,00 € 12.983.000,00 € 13.531.000,00
Investimenti previsti € 1.782.082,19 € 16.418.683,64 € 18.200.765,83
Imprese finanziate 2 1 3
Investimenti attivati € 1.782.082,19 € 235.200,00 € 2.017.282,19
Finanziamenti concessi € 548.000,00 € 175.000,00 € 723.000,00
Garanzie deliberate 2 1 3
Importo garanzie deliberate € 382.720,00 € 140.000,00 € 522.720,00
La differenza tra l’importo dei finanziamenti previsti e quelli concessi dipende essenzialmente dalla
mortalità delle imprese che, pur avendo ottenuto un giudizio positivo da parte di Sviluppo Basilicata
sull’ammissibilità dell’investimento, non sono poi riuscite ad ottenere un finanziamento bancario per
il quale richiedere la garanzia del fondo.
Vi sono stati dei ritardi nell’attuazione del Fondo di garanzia per gli investimenti ed i risultati di
questo primo periodo di operatività sono inferiori alle aspettative e le garanzie concesse sono
contenute in termini assoluti, per i seguenti motivi:
• difficoltà che sta attraversando il mondo bancario italiano; da circa due anni l’intero sistema
bancario è alle prese con una intensa attività finalizzata all’adeguamento dei propri indici
patrimoniali per rispettare i requisiti richiesti dall’EBA (Autorità Bancaria Europea). Al fine di
migliorare gli indici aziendali presi in considerazione dall’EBA, le banche stanno procedendo
ad aumenti di capitale e stanno contraendo fortemente gli impieghi; ciò ha comportato e
sta comportando una forte contrazione del credito alle imprese che ha di fatto
temporaneamente sospeso l’erogazione del credito, soprattutto quello rivolto a nuovi
investimenti.
• Impossibilità a finanziare iniziative del settore turistico;
19
• la bassa propensione agli investimenti presente nell’attuale periodo, caratterizzato da un
ristagno dell’economia; infatti anche imprese che avevano in cantiere nuovi investimenti
hanno deciso di rinviarli in attesa che la situazione economica fosse meno complessa;
• effetto spiazzamento rappresentato dalla concomitante presenza di agevolazioni a fondo
perduto. Le imprese che avevano intenzione di effettuare investimento hanno preferito
utilizzare le più convenienti sovvenzioni a fondo perduto piuttosto che i finanziamenti
bancari garantiti dal fondo. Alcune banche hanno dichiarato che gli unici finanziamenti che
hanno erogato a fronte di investimenti sono stati quelli necessari per il completamento
degli investimenti già agevolati nell’ambito di avvisi pubblici regionali che prevedevano il
fondo perduto.
• lo slittamento degli investimenti è inoltre strettamente collegato al problema del rialzo dei
tassi, causato dalla speculazione e dalle tensioni sui mercati finanziari (lo “spread Bund -
Btp” è oramai noto a tutti) che sta consigliando alle imprese di rinviare gli investimenti per
ottenere condizioni più vantaggiose in termini di tassi;
• conseguentemente, così come confermato anche da rapporti informali con operatori
bancari, l’attività delle banche attualmente è rivolta alla “manutenzione” del credito, ovvero
ad operazioni sul circolante mediante consolidamenti, allungamenti dei piani di
ammortamento: infatti il Fondo sul Circolante risulta maggiormente utilizzato e vi è un
maggior interesse da parte dei soggetti richiedenti;
• le procedure di accesso al Fondo, soprattutto in relazione alle 14 linee di intervento e ad i
codici ATECO ammissibili; pur non rappresentando un elemento di rilevante difficoltà
nell’interpretazione delle norme e delle modalità di accesso, comunque sta comportando
piccoli problemi negli operatori bancari, soprattutto in riferimento al Fondo centrale di
Garanzia che prevede molte meno limitazioni ai settori ammissibili e ai criteri di selezione;
20
• l’entrata a regime di tali strumenti di ingegneria finanziaria richiede tempi abbastanza
lunghi; ciò è da ritenersi fisiologico in quanto è necessario un congruo tempo per il
rodaggio dello strumento e per consentire agli imprenditori ed agli operatori bancari di
conoscerlo approfonditamente e prendere dimestichezza con l’operatività dello stesso.
A tal proposito si evidenzia che nel corso del 2012 sono intervenute una serie di importanti novità
relativamente al fondo di Garanzia che avranno delle ricadute molto positive sull’utilizzo dello
stesso.
Infatti:
- è stato modificato il Reg. 1828/2006 (a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento CE
1236/2011) ed è stata aggiornata la nota COCOF 10-0014-05 revised version dell’8/02/2012
con la quale l’operatività dei fondi di garanzia finanziati con risorse FESR è estesa anche alle
operazioni finanziarie destinate al capitale circolante delle imprese;
- Il PO FESR 2007-2013 è stato conseguentemente modificato mediante la istituzione del nuovo
Obiettivo Specifico III.4 – “Accesso al Credito ed Ingegneria Finanziaria” e della Linea di
Intervento III.4.1.A – “Azioni di potenziamento del sistema delle imprese attraverso il
sostegno di strumenti di ingegneria finanziaria, sia per sostenere investimenti funzionali al
perseguimento degli obiettivi degli Assi II, III, IV, V e VII del PO FESR; sia per finanziare un
fondo di garanzia per il circolante delle imprese”,
- la D.G.R. n. 1315 del 9 ottobre 2012 ha previsto l’allocazione di tutte le risorse del Fondo di
Garanzia (€ 35.000.000,00) a valere sulla succitata neo-istituita linea di intervento III.4.1.A;
- è prevista la riduzione di 3 milioni di euro della dotazione attuale del Fondo di Garanzia da
destinare alla linea di intervento III.4.1.B, finalizzati a finanziare l’integrazione dei fondi rischi
dei Confidi;
Tali modifiche avranno le seguenti positive ripercussioni sul fondo:
a) sarà possibile utilizzare le risorse del PO FESR per garantire operazioni finanziarie per il
capitale circolante per le quali vi è una forte richiesta da parte delle imprese (infatti nel
21
corso dell’anno 2012 sono pervenute 63 domande e sono state concesse garanzie per
7.477.297,00 euro;
b) la concentrazione delle risorse in un solo obiettivo specifico e la conseguente possibilità di
assecondare il “maggiore tiraggio” che potrebbe registrarsi in alcuni settori rispetto ad altri,
al fine di evitare continue modifiche del Piano Finanziario del Fondo di Garanzia;
c) È prevista l’approvazione in Comitato di Sorveglianza di criteri di selezione ad hoc più
confacenti al Fondo di Garanzia e, in generale, agli strumenti di ingegneria finanziaria
rispetto a quelli riguardanti gli investimenti finanziati con aiuti non rimborsabili (c/capitale o
c/interessi), in modo da favorire maggiormente l’accesso al Fondo da parte dei soggetti
beneficiari (e degli istituti bancari) e facilitare la fase istruttoria: attualmente, invece,
ciascuna delle 14 linee di intervento interessate dal Fondo di Garanzia presenta criteri di
selezione differenti;
d) l’accesso al Fondo di garanzia anche alle PMI del settore turistico al fine di sviluppare utili
sinergie con i Bandi di aiuti rivolti alle imprese turistiche (c.d. Bandi PIOT) di recente
pubblicati e/o in fase di pubblicazione, consentendo alle imprese destinatarie delle
agevolazioni di poter beneficiare del Fondo per garantire le operazioni bancarie attivate per
la copertura degli investimenti;
Alla luce delle modifiche previste, che saranno attuate nel corso del 2013, si prevede un
innalzamento della percentuale di utilizzo del Fondo di Garanzia.
Per verificare l’effettiva attuazione di quanto previsto si veda la sezione “Fatti di rilievo
avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio”
La dotazione finanziaria del fondo si è incrementata degli interessi attivi maturati sul c/c dedicato
alla gestione del fondo e decurtata dell’importo delle spese di gestione del fondo così come
evidenziato nel prospetto che segue
22
RISORSE
Dotazione iniziale del fondo 35.000.000
Interessi maturati 1.353.021,27
Utilizzo fondo per spese e di gestione del fondo -701.451,56
Dotazione del Fondo al 31.12.2012 35.651.570
Relativamente alle operazioni di garanzia effettuate, la situazione del fondo risulta essere la
seguente:
Dotazione Fondo Garanzie prestate
Somme accantonate a fronte garanzie
prestate
Insolvenze e perdite
Fondo residuo al 31/12/2012
A B C D (A – C)
€ 35.651.570 € 522.720,00 € 104.544 € 0 € 35.547.026
Come già indicato il Fondo ha un moltiplicatore pari a 5 (cinque). Ciò significa che possono essere
concesse garanzie per un valore cinque volte superiore alla dotazione del fondo. Pertanto l’importo
delle somme accantonate a fronte delle garanzie prestate rappresenta l’importo utilizzato del
fondo, pari al 20% (un quinto) del valore delle garanzie effettivamente prestate.
1.2.1.1.8 Fondo di Sostegno e Garanzia PO FSE 2007 - 2013
Il Fondo, con una dotazione finanziaria di € 15.000.000 è stato affidato dalla Regione Basilicata con
delibera di Giunta Regionale n. 2234 del 22/12/2009.
Lo scopo è quello di agevolare l’accesso al credito da parte delle microimprese e agevolare nuova
imprenditoria anche da parte dei soggetti svantaggiati attraverso le seguenti modalità:
23
• concessione di microcrediti a tassi agevolati (tasso zero) con una dotazione finanziaria di €
9.000.000;
• concessione di garanzie con una dotazione finanziaria di € 6.000.000.
Nel corso del 2012 si è data attuazione al “I Avviso Pubblico per la erogazione di Microcrediti”,
approvato con DGR n. 1624 dell’8 Novembre 2011 e pubblicato sul BUR Basilicata n. 40 del
01.12.2011; la presentazione delle domande era prevista a partire dal 30° giorno successivo alla
pubblicazione e quindi a partire dal 01/01/2012 e fino al 30.06.2012.
Si elencano di seguito le principali attività realizzate nel corso dell’attuazione del “I Avviso Pubblico
per la erogazione di Microcrediti”.
PROMOZIONE
È stata data ampia diffusione al Microcredito mediante la pubblicazione di apposite inserzioni sui
quotidiani regionali: La Nuova Basilicata, Il Quotidiano della Basilicata e la Gazzetta del
Mezzogiorno.
Sono stati inviati manifesti promozionali del Microcredito a 215 enti (Regione, Province, Comuni,
Centri per l’Impiego, Università, associazioni datoriali, sindacati, APOFIL, AGEFORMA,
informagiovani, istituti penitenziari, ordini professionali, etc); nella lettera di accompagnamento
veniva chiesto agli enti in indirizzo di affiggerli in luoghi molto frequentati (desk, reception, albo
comunale, etc).
ASSISTENZA AI POTENZIALI BENEFICIARI
A favore di tutti i soggetti potenzialmente interessati alle agevolazioni del Microcredito sono stati
garantiti una serie di servizi di assistenza finalizzati a migliorare la conoscenza dello strumento
agevolativo, fornire chiarimenti sull’Avviso Pubblico e facilitare la presentazione delle domande di
ammissione.
A tal proposito sono stati attivati i seguenti servizi:
a) Sezione dedicata del portale internet di Sviluppo Basilicata;
24
b) Assistenza telefonica;
c) Assistente dedicato per informazioni desk sul Microcredito;
d) Casella di posta dedicata per info sul Microcredito;
e) Servizio di FAQ;
f) Seminari informativi e “formativi”.
Di seguito si riporta un riepilogo dell’attività di assistenza prestata:
TIPOLOGIA CONTATTO NUMERO
Incontri presso la sede di Sviluppo Basilicata 130
Contatti telefonici 350
Contatti “informali” 100
E-mail pervenute e risposte fornite 120
FAQ elaborate e pubblicate 65
Partecipanti ai seminari informativi (12) 80
TOTALE 845
Alla scadenza dei termini per la presentazione della domanda sul Microcredito (30/06/2012)
risultavano regolarmente pervenute 103 istanze.
ISTRUTTORIA E AMMISSIONE DELLE DOMANDE
Nel corso del 2012 sono state svolte le attività istruttorie delle domande candidate nel corso delle
quali è stato sempre realizzato un colloquio con i proponenti per verificare la fattibilità dell’iniziativa.
25
Successivamente sono state svolte tutte le attività relative al perfezionamento della concessione
del “Microcredito” (verifica documentale, predisposizione e firma dei contratti).
Si riporta di seguito una sintesi delle risultanze delle attività istruttorie.
MICROCREDITO: SITUAZIONE AL 31.12.2012
Importo Microcredito Richiesto /Erogato in Euro
DOMANDE PERVENUTE 103 2.218.992,61
SOGETTI COINVOLTI 115
DOMANDE AMMESSE 48 1.048.269,87
DI CUI
CONTRATTI STIPULATI 35 794.369,87
CONTRATTI DA STIPULARE 11 206.200,00
MICROCREDITI EROGATI 31 707.369,87
RINUNCE POST AMMISSIONE 2 47.700,00
DOMANDE IN ISTRUTTORIA 2 32.000,00
DOMANDE NON AMMESSE 47
RINUNCE PRE AMMISSIONE 6
ASSISTENZA TECNICA
Per ciascun beneficiario del Microcredito è previsto un periodo di assistenza tecnica personalizzata
gratuita della durata di 12 mesi dalla data di sottoscrizione del contratto; Pertanto parte di questa
attività è stata svolta nel corso del 2012 mentre la parte restante prosegue nel corso del 2013.
Oltre alle attività relative al “I Avviso Pubblico per l’erogazione di Microcrediti”, nel corso del 2012
sono state svolte una serie di attività finalizzate alla predisposizione del II Avviso che è stato
approvato con DGR n. 1867 del 28.12.2012 e pubblicato sul BUR n. 1 del 16 gennaio 2013.
Tale nuovo avviso ha previsto un importante ampliamento delle categorie di iniziative ammissibili;
infatti, oltre alla creazione di nuove imprese è stata data la possibilità di fruire del microcredito,
estendendola anche alle cosiddette nuove imprese (ovvero le imprese attive da meno di cinque
26
anni), alle imprese femminili ed alle imprese cosiddette “giovanili” (ovvero costituite in
maggioranza da soggetti con una età inferiore ai 35 anni) per entrambe le quali non vi è alcun
limite di anzianità operativa.
1.2.1.1.9 Fondo di Garanzia per il circolante delle imprese
La Regione Basilicata, allo scopo di rafforzare le agevolazioni relative all’accesso al credito da parte
delle imprese, ha istituito, con risorse regionali un fondo di € 10.000.000 finalizzato a garantire
operazioni di finanziamento sul capitale circolante delle Micro, Piccole e Medie imprese operanti su
tutto il territorio della Regione Basilicata.
L’istituzione di un Fondo con risorse regionali nasce dalla necessità di fornire uno strumento in
grado di garantire operazioni sul capitale circolante considerato che con le risorse del PO FESR era
possibile (almeno fino al 2012) garantire solo operazioni volte alla realizzazione di investimenti.
La gestione del Fondo è stata affidata a Sviluppo Basilicata attraverso l’Accordo di Finanziamento
sottoscritto il 12.07.2011.
In data 15/12/2011 la Regione Basilicata ha provveduto ad erogare alla società la prima tranche
del fondo per un importo di € 250.000,00 mentre ulteriori 1.250.000,00 euro sono stati erogati il
26.01.2012, portando la dotazione complessiva a 1.500.000,00 euro. Considerato che il fondo
opera con un moltiplicatore pari ad 8, con l’attuale dotazione del fondo ammontante a
1.500.000,00 euro è possibile erogare garanzie per 12.000.000,00 di euro.
Il fondo è diventato operativo dal 22 agosto 2011 ed alla data del 31.12.2012 la situazione risulta
essere la seguente:
27
Fondo di Garanzia sul Capitale Circolante Dati al 31/12/2012
n. domande Importo
finanziamento Importo garanzia
(A) Ammesse 39 9.617.982,48 7.504.297,40
Di cui GD 29 8.015.000,00 6.412.000,00
Di cui CG 10 1.602.982,48 1.092.297,40
(B) Non ammesse 14 2.639.000,00 1.784.890,00
Di cui GD 10 2.462.000,00 1.696.600,00
Di cui CG 4 177.000,00 88.290,00
(C) In istruttoria 14 3.120.200,00 2.492.200,00
Di cui GD 13 3.068.000,00 2.454.400,00
Di cui CG 1 52.200,00 37.800,00
TOTALE (A) + (B) + (C) 67 15.377.182,48 11.781.387,40
Come si evince dalla tabella sono state concesse garanzie per oltre 7,5 mln di euro a fronte di oltre
9,5 mln di euro di finanziamenti.
L’operatività del Fondo di Garanzia per il capitale circolante è più che soddisfacente; lo strumento
ha incontrato il favore sia delle banche che delle imprese che in questo modo hanno potuto
riequilibrare la propria struttura finanziaria e gestire il proprio business con maggiore tranquillità.
Tale risultato acquista maggior valore se si considera che è stato il primo anno di operatività e lo
strumento è appena entrato a regime; pertanto è lecito attendersi un ulteriore sviluppo nel corso
dell’esercizio 2013.
Il rapporto con i soggetti richiedenti la garanzia (Banche e Confidi), contrassegnato da un forte
spirito collaborativo e da una estrema disponibilità a fornire chiarimenti da parte di Sviluppo
Basilicata in qualità di soggetto gestore del Fondo (e riconosciuto anche dagli interlocutori) è stato
sicuramente uno degli aspetti che ha contribuito al successo del Fondo.
28
Un altro aspetto che nel corso dell’operatività del fondo è andato migliorando è quello relativo ai
tempi di istruttoria che, nonostante le lungaggini dovute all’adeguamento delle procedure per
l’ottenimento delle certificazioni camerali conseguenti alle nuove disposizioni del cd decreto
“semplificazioni/decertificazione”, sono stati sempre contenuti entro i termini previsti (60 giorni)
anzi, molto spesso le pratiche sono state evase con largo anticipo; i tempi di istruttoria di Sviluppo
Basilicata sono contenuti in pochissimi giorni; infatti i tempi necessari per giungere alla delibera
dipendono soprattutto dalla ricezione delle integrazioni da parte della banca/confidi ed ai tempi
necessari per ottenere il certificato di iscrizione alla CCIAA con vigenza e dicitura antimafia ed il
DURC (in molti casi per ottenere tali certificazioni sono stati necessari anche 45 giorni).
Una importante novità per l’esercizio 2013 sarà sicuramente la creazione del nuovo fondo di
garanzia per il circolante delle imprese finanziato con fondi FESR.
Tale fondo sarà aperto alle imprese operanti in tutti i settori economici ad esclusione del
commercio.
Per tale motivo il presente Fondo resterà in vigore per garantire e controgarantire le operazioni
finanziarie attivate dalle imprese operanti nel settore commercio.
1.2.1.1.10 Fondo Regionale di Venture Capital
Il regolamento del Fondo di Venture Capital è stato approvato dalla Giunta regionale con DGR N.
1626 dell’8.11.2011. Successivamente è stata avviata la procedura per la Notifica della misura alla
Commissione Europea.
In attesa della suddetta notifica, il soggetto gestore Sviluppo Basilicata ha avviato le attività
propedeutiche all’effettiva operatività del Fondo mediante la sua promozione sul sito ed
incontrando i potenziali beneficiari e avviando rapporti con gli altri fondi di venture capital ed altri
potenziali investitori (IBAN).
29
La commissione ha comunicato la decisione con la quale valuta positivamente la misura relativa al
Fondo regionale di Venture capital alla fine del mese di settembre e la stessa è stata ufficialmente
pubblicata in data 07/11/2012.
Successivamente alla comunicazione della Commissione è stata avviata la fase di revisione del
regolamento per uniformarlo alla decisione della Commissione e conseguentemente è stata avviata
la predisposizione della documentazione necessaria per l’operatività del Fondo (definizione bozza
patti parasociali, procedure di accesso, bozza dell’avviso per l’individuazione degli esperti
indipendenti da nominare nel comitato tecnico di valutazione, etc).
Nel frattempo sono intervenute una serie di importanti novità legislative relative soprattutto alle
start up innovative.
Infatti il 19 dicembre 2012 è entrata in vigore la legge n. 221/2012 di conversione del Dl
179/2012, chiamato anche Decreto Legge Crescita 2.0, con il quale lo Stato ha adottato una
normativa per lo sviluppo e la crescita del Paese. In particolare la Sezione IX è dedicata ad una
nuova tipologia di impresa: la start-up innovativa.
L’effettiva operatività delle disposizioni legislative è comunque legata alla emanazione di ulteriori
provvedimenti da parte delle autorità competenti (la CONSOB per quanto riguarda il regolamento
del Crowdfounding ed il Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con l’Agenzia delle Entrate,
per quanto riguarda un circolare esplicativa sulle start up innovative). Tali atti dovrebbero vedere la
luce entro la fine di marzo 2013.
Conseguentemente verrà adeguato il regolamento del Fondo di Venture Capital che, oltre a
recepire quanto definito nella notifica della commissione europea, andrà a recepire tutte le novità
normative introdotte dalla citata legge 221/2012.
Si ritiene opportuno adattare il regolamento del fondo alle novità normative in quanto le start up
rappresentano uno dei principali beneficiari del Fondo di Venture Capital.
In ogni caso le attività sul Fondo sono proseguite; infatti sono state fornite informazioni telefoniche
ad oltre 50 richiedenti e sono stati incontrati oltre 40 imprenditori o neo imprenditori.
30
Sono stati acquisite 8 idee-progetto; per gli stessi è stata avviata una verifica propedeutica sulla
fattibilità dell’iniziativa ed è stato avviato un percorso di affiancamento ai proponenti per la
definizione del Business Plan e per l’individuazione del partner privato; tali iniziative dovrebbero a
breve concretizzarsi nella presentazione ufficiale della domanda.
Le iniziative più interessanti presentate al Soggetto Gestore Sviluppo Basilicata riguardano il settore
del WEB e delle applicazioni per smartphone; alcune sono già in un stadio avanzato ed hanno già
definito il prodotto/servizio e sono alla ricerca di capitali per il definitivo decollo. Altre proposte
riguardano il settore turistico/ricettivo, il settore energetico e produzione di manufatti in fibra di
carbonio, applicazioni per servizi immobiliari, lettori da remoto, etc.
1.2.1.1.11 Fondi di Capitale di rischio
� Fondo di Capitale di Rischio “Sovvenzione Globale 1994/1999”
L’operatività del Fondo di Capitale di Rischio è cessata in data 16.12.2009.
Le attività effettuate nell’anno 2012 sono state indirizzate alla dismissione dell’ultima partecipazione
in portafoglio ed alla liquidazione delle quote ai partner privati Banca Popolare del Mezzogiorno ed
Invitalia S.p.A. per i seguenti importi:
• Invitalia S.p.A - € 3.181.495,18
• Banca Popolare del Mezzogiorno - € 1.688.771,91
Relativamente alla quota di spettanza della Regione Basilicata, pari ad € 3.450.189,01, è stata
trasferita sul c/c bancario dedicato alla gestione del nuovo Fondo di Venture Capital unitamente ad
ulteriori € 361.006,92 relativi a plusvalenze realizzate sulle cessioni delle partecipazioni.
E’ stata ceduta nell’anno l’ultima partecipazione in portafoglio relativa alla società F.lli Laurieri S.r.l.
del valore di € 600.000,00 e ceduta ad un valore di € 790.290,47.
La plusvalenza realizzata, pari ad € 190.290,47, non è stata imputata a conto economico ma ad
incremento della dotazione del Fondo.
� Fondo di Capitale di Rischio “P.I.C. PMI 1994/1999
31
Il fondo non è più operativo e sono in corso le operazioni di incasso dei crediti per le dismissioni
delle partecipazioni.
Man mano che tali crediti vengono riscossi, le risorse finanziarie di spettanza della Regione
Basilicata, pari al 65%, vengono trasferite sul nuovo Fondo di Venture Capital.
Nell’anno, sul suddetto fondo, sono state trasferite risorse per € 243.424,36.
� Fondo Sovvenzione Globale 1989/93
La gestione del fondo si è ormai conclusa da anni.
Nel corso dell’esercizio 2012 sono proseguite le attività relative alla gestione dei contenziosi avviati
nei confronti di alcuni soci di società partecipate dismesse negli anni passati.
La liquidità del fondo, pari ad € 2.062.000,00, è stata traferita sul nuovo Fondo di Venture Capital.
32
Attività di Sviluppo e Accompagnamento 1.2.1.2
Nel corso dell'anno 2012 alle Attività e Servizi di finanziamento si sono affiancate quelle riguardanti
le Attività di sviluppo e Accompagnamento, quanto mai necessarie, anche a causa del grave
contesto di crisi in atto, per facilitare le condizioni e le opportunità di accesso alle misure di
finanziamento.
Tali attività sono state realizzate sempre in stretto raccordo con i Dipartimenti regionali o
direttamente, su richiesta di questi, o su input della Società raccolto dalla Regione ed hanno
riguardato 6 ambiti principali di intervento più una piattaforma strumentale trasversale il sistema
degli incubatori. L’obiettivo comune delle diverse linee di attività è stato di accompagnare e
sviluppare nuove iniziative imprenditoriali in settori emergenti ad alto potenziale di sviluppo (cultura
e creatività, green economy) ed in particolare quelle lanciate dai giovani, come pure quelle già
esistenti attraverso l’innovazione, l’internazionalizzazione, la promozione del territorio. In un
momento di così grande difficolta economica, occupazionale ed anche morale, gli incentivi da soli
non bastano occorre accompagnare, supportare, informare, in definitiva fare cultura d’impresa dal
basso in modo da creare un circolo virtuoso tra chi già fa impresa, tra mille difficoltà, e va
adeguatamente supportato con servizi e strumenti innovativi e che chi invece potrebbe farla, in
particolare i giovani, ma non conosce gli strumenti idonei o magari non riesce da solo a valutare le
opportunità ed i rischi.
33
1.2.1.2.1 Sviluppo delle attività a sostegno dell’Innovazione
Le attività realizzate in questo ambito hanno l’obiettivo di aumentare il dialogo tra università, centri
di ricerca e imprese e al tempo stesso sostenere gli enti e le strutture territoriali già proposti a
queste funzioni.
Sviluppo Basilicata, in linea con gli indirizzi strategici concordati con i dipartimenti regionali
individuati nel piano di sviluppo triennale 2011-2013, nel corso del 2012 ha operato in sinergia
con:
- Università della Basilicata;
- Metapontum Agrobios;
- Basilicata Innovazione;
- Centri di Ricerca;
- Associazioni di Categoria;
- Imprese italiane o estere aperte all’Innovazione (Telecom, Shell, Microsoft, Banca Intesa,
Fondazioni Matteri, Eni, Total, ecc.).
L’obiettivo di tale attività è stato quello di puntare alla costituzione di un network allargato che
favorisse la cultura dell’innovazione, la costituzione e lo sviluppo di imprese innovative e start-up,
ed aprisse maggiormente il dialogo tra le imprese ed i soggetti territoriali che per loro finalità
istituzionali sono già preposti a questa funzione.
In particolare tra le attività realizzate nel corso del 2012 in ambito “Sostegno e sviluppo
dell’innovazione”, rientrano:
34
Attività Descrizione
Incubatore
Metapontum Creazione, presso il Centro di Ricerca di Metapontum Agrobios, del primo incubatore
di imprese in ambito biotecnologico della Basilicata.
Workshop
Arduino –
Fablab
Realizzazione del primo workshop “Arduino-FabLab” ed avvio della Community di
“makers” in Basilicata.
Progetto
BeezSpark
Avvio dei contatti con Microsoft al fine di sostenere il successo delle start up in ambito
digitale tramite gli strumenti di sviluppo software messi a disposizione dal progetto
Microsoft BizSpark.
TERN/NEREUS
Assistenza ai gruppi di lavoro locali composti di esperti nel settore delle tecnologie
spaziali di (Unibas, CNR, TERN, ARPAB, ENEA, ecc) ed organizzazione del Workshop
internazionale “Smart Specialization of Basilicata in space technologies” (8 Giugno
2012)
SMART
CITIES
Partecipazione a supporto della Regione Basilicata alle riunioni propedeutiche alla
predisposizione della proposta del Consorzio TERN nell’ambito dell’avviso lanciato dal
MIUR (5 /6 Luglio 2012)
Assistenza FP7 Incontri diretti (personalizzati e/o in plenaria) finalizzati all’informazione mirata, alla
ricerca partner ed eventualmente all’assistenza tecnica per la presentazione di
candidature sul VII Programma Quadro (FP7)
Protocollo
Università
Basilicata Stipulato il protocollo con l’Università della Basilicata.
Protocollo
Metapontum
Agrobios Stipulato il protocollo con Metapontum Agrobios.
Protocollo
Fondazione
FEEM
Stipulato il protocollo con Fondazione FEEM e apertura di un Ufficio FEEM presso
l’Incubatore Alta Val d’Agri.
35
1.2.1.2.2 Sviluppo delle attività a sostegno dell’Internazionalizzazione
L’economia globale, sempre più integrata e competitiva, e il fenomeno delle economie emergenti (i
paesi BRIC ma non solo), stanno cambiando radicalmente gli scenari mondiali dell’economia e della
finanza.
Nuovi attori occupano nuovi e vecchi mercati, si impongono nuove regole, i mercati tradizionali e le
rendite di posizione vengono erosi da nuovi competitori, i tempi e i modi del commercio mondiale si
trasformano vorticosamente.
In questo contesto sempre più internazionale, il tessuto produttivo regionale presenta una limitata
propensione all’internazionalizzazione, da cui dipende la concentrazione dell’operatività delle
imprese lucane all’interno dei mercati domestici. Le imprese lucane mostrano ridotti volumi di
export e pertanto diviene fondamentale per le imprese recuperare presenza sui mercati extra
regionali ed esteri.
Sviluppo Basilicata, in coerenza con le linee programmatiche regionali, ha iniziato già dal 2012 a
proporsi come struttura in grado di supportare le imprese nella gestione dei programmi di
internazionalizzazione sia supportando direttamente la Regione Basilicata (Antenna di Bruxelles) sia
attivando forme di collaborazione operativa con altri organismi ed enti impegnati nel sostenere le
imprese nel processo di apertura ai mercati internazionali (es. UNIDO, Tiger Project Consulting,
Leonardo Business Consulting).
Allo stesso tempo Sviluppo Basilicata ha realizzato attività aventi carattere di informazione e
orientamento (es. seminario DHL), e strumenti one to one con l’obiettivo di facilitare la relazione
diretta tra gli operatori (es. Missione Gruppo Imprenditoriale Indiano in Basilicata, Missione Ho Chi
Minh City).
Attività realizzate
1. Collaborazione con UNIDO: sviluppo di un’ azione mirata a mettere in rete i Distretti
del Mobile (Livenza, Matera) con l’obiettivo di trasferire assistenza tecnica alle
36
aziende vietnamite e parallelamente avviare un insediamento industriale in joint-
venture per entrare nel mercato Vietnamita e dell’ASEAN. Assistenza Tecnica Company
to Company, formazione diretta (Master UNIDO), Spin-off del primo Cluster Industriale
Italo-Vietnamita
2. Missione Ho Chi Minh City: Evento di presentazione del progetto “Matera Design System
– MDS”, al fine di trovare eventuali partner interessati a partecipare al progetto, e di
interlocuzione con le imprese Vietnamite come primo step operativo del progetto di
internazionalizzazione con l'obiettivo di individuare un percorso comune mirato a sostenere
l'avvio del progetto di cooperazione industriale tra le imprese lucane e quelle vietnamite.
3. Seminario DHL: seminario di approfondimento sulle opportunità di internazionalizzazione
per le imprese lucane in Brasile, Giappone e Corea, con sessioni informative mirate e
relative al sistema di scambi internazionali, alle procedure doganali, alla legislazione e alle
infrastrutture logistiche, presiedute da esperti del gruppo mondiale di logistica e trasporto
Deutsche Post Dhl Global Forwarding (DHL).
4. Missione Gruppo Imprenditoriale Indiano in Basilicata: Incontro con il più grande
marchio indiano (Godrej & Boyce), realizzata a Gennaio 2013, al fine di avviare relazioni di
business tra aziende lucane e la multinazionale indiana con particolare riferimento al
settore dell’arredo di interni per il mercato indiano di fascia medio-alta.
Nel medio termine, affinché il posizionamento strategico delle aziende lucane possa davvero essere
spostato sui mercati esteri, sarà sempre più necessario creare un sistema virtuoso che realizzi
programmi/azioni specifiche a supporto dei processi di internazionalizzazione del sistema
produttivo regionale mettendo in relazione da un lato il mondo delle imprese e dall’altro quello del
pubblico in un quadro di indirizzo comune armonico e coordinato.
In quest’ottica l’attività è proseguita con la collaborazione con Regione Basilicata per la redazione
dell’Avviso Pubblico "Sostegno all'internazionalizzazione delle PMI Lucane" pubblicato a Marzo 2013
e per la predisposizione del progetto: “Azioni per la creazione del modello di rete d’impresa
37
attraverso il contratto di rete con particolare riferimento allo sviluppo di percorsi di
internazionalizzazione”, di seguito descritti.
� Avviso Pubblico “Sostegno all’internazionalizzazione delle PMI Lucane"
Durante l’esercizio 2012 la società ha supportato la Regione Basilicata per la impostazione
dell’Avviso Internazionalizzazione pubblicato sul Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione
Basilicata n. 6 del 5 marzo 2013 l'avviso pubblico "Sostegno all'internazionalizzazione delle PMI
Lucane" approvato con D.G.R. n. 209 del 26 febbraio 2013.
Per la definizione dei contenuti dell’avviso, in collaborazione con gli uffici regionali di riferimento, è
stata realizzata una importante attività di studio ed analisi di vari aspetti che consentissero la
costruzione di uno strumento efficace per stimolare e sostenere i processi di internazionalizzazione
delle PMI lucane. Specificità dell’avviso la partecipazione collettiva delle imprese ( nelle forme di
RTI, contratto di rete, consorzi) a percorsi di internazionalizzazione. Tale finalità, coerente con le
priorità previste dal PO FESR per l’accrescimento della competitività delle imprese sui mercati
internazionali, ha comprato la necessità della progettazione di uno strumento di sostegno alle
imprese più complesso rispetto a quelli previsti per imprese singole sia nelle parti relative a
candidatura e selezione dei progetti, sia nella parte relativa all’attuazione dei progetti.
Attività realizzate
E’ stata realizzata una costante collaborazione con le persone degli uffici del Dipartimento Attività
Produttive per lo sviluppo dei contenuti dell’avviso relativamente a:
• Soggetti beneficiari;
• Settori ammissibili, interventi e spese ammissibili, determinazione dei contributi;
• Procedure e criteri di selezione;
• Modalità di concessione ed erogazione delle agevolazioni;
• Modalità di monitoraggio e controllo degli investimenti;
• Modulistica.
38
� Progetto: Azioni per la creazione del modello di rete d’impresa attraverso il contratto di rete con
particolare riferimento allo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione” - “Decreto MISE 7 maggio
2010/ PROGETTI A FAVORE DEI DISTRETTI PRODUTTIVI REGIONALI
Durante l’esercizio 2012 la società ha supportato la Regione Basilicata per la impostazione del
progetto “Azioni per la creazione del modello di rete d’impresa attraverso il contratto di rete con
particolare riferimento allo sviluppo di percorsi di internazionalizzazione”, approvato con DGR n.
458 del 30 Aprile 2013.
Il progetto si inserisce nella cornice delle attività a sostegno della competitivà delle PMI, in coerenza
con le priorità dell’ASSE III del PO FESR. In particolare, l’obiettivo del progetto è quello di
aumentare la capacità di penetrazione dei mercati nazionali ed esteri delle imprese appartenenti ai
6 distretti produttivi lucani intervenendo su due linee principali: promuovendo una cultura del “fare
insieme” in modo da superare i principali ostacoli alla produzione e commercializzazione dovuti alle
piccole dimensioni che caratterizzano le imprese lucane; favorendo e sostenendo, attraverso azioni
di orientamento, formazione ed assistenza, i processi di internazionalizzazione delle imprese dei
distretti.
Attività realizzate
E’ stata realizzata una stretta collaborazione con l’ufficio internazionalizzazione del Dipartimento
Attività Produttive per la definizione della strategia di intervento da attuare attraverso la
progettazione di: percorsi di informazione, orientamento ed assistenza, finalizzati a rafforzare la
cultura dell’internazionalizzazione, sviluppare le aggregazioni fra imprese, accompagnare le
imprese nei processi di internazionalizzazione; strumenti di supporto ( es. portale web SPRINT;
strumenti di incentivazione per reti di imprese, desk operativi estero, accordi di partnership con
soggetti istituzionali e tecnici pubblici e privati,etc.)
39
1.2.1.2.3 Sviluppo delle attività a sostegno della Cultura, Formazione e
Creatività
Sviluppo Basilicata, volendo proporsi come soggetto in grado di stimolare e orientare imprese e
istituzioni verso percorsi caratterizzati da un approccio culturale basato sulla creatività, nel corso del
2012 ha realizzato attività che avevano l’obiettivo di incentivare l’adozione di pratiche e modelli da
parte di imprese e istituzioni mettendoli in relazione con soggetti, provenienti anche dal di fuori
della regione, capaci di diffondere la cultura della creatività sia in ambito economico che sociale.
Allo stesso tempo, Sviluppo Basilicata ha recuperato e valorizzato beni culturali e ambientali a forte
vocazione culturale (v. ad esempio Incubatore Rioni Sassi) per incentivare all’interno di questi
luoghi attività imprenditoriali contraddistinte da un forte carattere culturale e creativo.
Tra le attività realizzate nel corso del 2012 in ambito “Sostegno e sviluppo della cultura e della
formazione”, rientrano:
Attività Descrizione
Incubatore Matera Inaugurazione nei Sassi di Matera del primo incubatore di imprese, in ambito culturale e
creativo, localizzato in un sito UNESCO.
Progetto MDS Ideazione e promozione per l’attivazione di una Scuola di Design Internazionale a
Matera e di un laboratorio diffuso.
Progetto Officine
Formative
Ideazione, a Matera, della prima Startup School italiana dedicata alle Imprese Culturali
e Creative in collaborazione con Intesa San Paolo Formazione.
Progetto Scuola
Effedì di Meldolesi
Ideazione, in Basilicata, di una scuola volta all’entrepreneurship per consolidare le
esperienze di protagonismo imprenditoriale esistenti e per promuovere nuova
imprenditorialità.
Summer School
RENA
Supporto ed affiancamento all’associazione “RENA” nella realizzazione della scuola
estiva su “Buon Governo e Cittadinanza Responsabile” svoltasi c/o l’Incubatore Rioni
Sassi di Sviluppo Basilicata nel settembre 2012.
Protocollo di Intesa
con il Comitato
Matera 2019
Stipulato il protocollo con il Comitato Matera 2019
Protocollo di Intesa
con Università
Bocconi
Stipulato il protocollo con il Centro ASK per l’Economia Culturale dell’Università Bocconi
al fine di promuovere e sostenere le attività nel settore dell’economia culturale e
creativa in Basilicata.
40
Presentazione
Incubatore
Culturale:
-c/o IULM
- c/o Formapi
- c/o centri per
l'impiego
Presentazione dell’Incubatore Rioni Sassi quale Case History nel campo dello sviluppo
dell’economia culturale e quale opportunità di creazione di imprese ad alto valore
aggiunto.
1.2.1.2.4 Sviluppo delle attività a sostegno dei Giovani
Le attività a favore dei giovani realizzate nel corso del 2012, seppur non rientranti in un progetto
strutturato ed esplicito, ma frutto di intuizioni, di spunti, e necessità provenienti dal confronto
quotidiano con il territorio, sono state realizzate partendo dalla considerazione che i giovani della
Basilicata rappresentato una risorsa per il rilancio della nostra regione e che quindi diventa sempre
più necessario pensare a programmi che includano i giovani e li supportino all’avvio delle loro
attività. A tal fine, Sviluppo Basilicata ha provato a mettere in campo alcune iniziative in
collaborazione con altri enti, associazioni, organismi affinché venisse sviluppato un SISTEMA aperto
e flessibile che capace di percepire le necessità dei giovani attraverso il confronto, la fiducia, il
sostegno ed al tempo stesso di fornire loro soluzioni e supporto.
Pertanto operando anche in sinergia con altri enti e associazioni, nel corso del 2012, si sono avviate
le seguenti attività:
Attività Descrizione
Progetto NIDI
Technofrontiere
Partecipazione alle attività conclusive e di presentazione dell’edizione 2012 del Progetto
Nidi Tecnofrontiere, ponendo le basi per il progetto BUS. (Basilicata Up & Start)
Trend Expo Partecipazione alle attività della edizione 2012 di Trend Expo presso l’Università della
Basilicata
Bando Incubatori
Pubblicazione del Bando per l’ammissione al sistema di Incubatori e successivamente
accoglienza ed assistenza ai giovani e alle start up attraverso spazi fisici, strutture
logistiche condivise, spazi di co-working.
Programma BUS Ideazione di un SISTEMA in grado di sviluppare in Basilicata un ecosistema, chiaro e
facilmente accessibile, favorevole alla nascita di start up.
41
Progetto Lucantropi Valutazione circa la possibilità di continuazione del percorso svolto Fondazione MIdA
denominato Lucantropi attraverso la realizzazione di un portale web
Progetto Giovani Ideazione di un programma specifico per i giovani
Patto con i giovani Valutazione di nuovi scenari ed attività a favore dei giovani del relativo programma
regionale
Sinapsi Individuazione di un progetto capace di richiamare l’attenzione dei giovani lucani
all’estero sulle opportunità che ci sono nel territorio
Italiacamp Sostegno all’associazione Italiacamp al fine di promuovere e sostenere anche in
Basilicata l’innovazione sociale ed il relativo concorso/call di raccolta di idee
Bollenti Spiriti Camp
Partecipazione alla manifestazione realizzata dalla Regione Puglia al fine di prendere
contatti e stringere relazioni per favorire nuove iniziative a favore dei giovani anche in
Basilicata (es. RENA, Arduino – FabLab..)
Progetto città della
Pace
Supporto all’organizzazione di piccolo stage in aziende da parte di giovani sostenuti dalla
Fondazione
Si proseguirà con forza nel consolidamento di tale linea di attività, poiché la creazione di condizioni
di contesto favorevoli all’intrapresa, soprattutto da parte dei giovani, sono un fattore indispensabile
di sviluppo e competitività, soprattutto in una fase di grave difficoltà occupazionale. In particolare si
cercherà di favorire l’accompagnamento alle start-up mediante iniziative mirate ed il sistema degli
incubatori, in particolare in settori ad alto potenziale di crescita (green economy, creatività e
design, biotecnologie). Nell’elaborazione ed espletazione di tali servizi, da realizzarsi sempre sotto
la regia della Regione, si ricercherà al massimo da un lato l’integrazione con i servizi offerti da
Basilicata Innovazione, dall’altro il raccordo con il sistema universitario e della ricerca presente sul
territorio, senza tralasciare l’interazione con esperienze di successo sul territorio nazionale ed
europeo.
42
1.2.1.2.5 Sviluppo delle attività a sostegno dell’attrazione degli investimenti -
Competitività e Promozione del Territorio
Le prospettive di crescita del territorio passano anche attraverso la capacità dei diversi attori
presenti nel territorio di fare rete e di creare un sistema che sappia indirizzare in maniera sempre
più importante le decisioni di espansione internazionale rispetto ai tradizionali criteri della vicinanza
geografica e “culturale” dei mercati.
L’importanza attribuita dalle imprese export-oriented ad una serie di servizi per
l’internazionalizzazione (servizi di informazione, di consulenza, di formazione e promozionali) ed ai
relativi fornitori degli stessi (associazioni di categoria, Camere di Commercio, società di
consulenza..) è elevata e sottolinea la rilevanza di questi soggetti all’interno delle strategie di
internazionalizzazione regionale.
Sviluppo Basilicata ha pertanto iniziato nel corso del 2012 a costruire nuove attività di supporto alle
imprese con riguardo prevalentemente alla ricerca di partner esteri capaci di creare nel territorio
opportunità di sviluppo di nuovi business e di investimento. Tra le attività, avviate nel 2012,
ricordiamo:
Attività Descrizione
Eire - Real Estate Valutazione della piattaforma EIRE al fine valorizzazione dei patrimoni, pubblici e privati
presenti in Basilicata.
Convegno
Confindustria Capri
Diffusione e promozione di materiale formativo sugli Incubatori d’Impresa di Sviluppo
Basilicata e sulle misure agevolative e di ventur capital
Libro “Idee per lo
sviluppo competitivo
del sistema
produttivo lucano”
Studio e approfondimento sulle idee progetto da realizzarsi e sulle attività in itinere
relativamente ai temi di primario interesse quali ricerca, innovazione, sviluppo,
internazionalizzazione, aree industriali etc.
Sportello informativo
per le imprese
CCIAA
Valutazione di possibile aree di collaborazione tra Sviluppo Basilicata e le Camere di
Commercio di Matera e di Potenza
43
1.2.1.2.6 Sviluppo delle attività a sostegno della Green Economy
La Green Economy rappresenta un settore dal quale discendono numerose opportunità in termini
di positive ripercussioni in ambito sia ambientale che economico.
L’obiettivo perseguito nel promuovere attività a favore della Green Economy, hanno la finalità di
aprire nuove opportunità di sviluppo durevole e sostenibile.
In particolare tra le attività realizzate nel corso del 2012 in ambito “Sostegno e sviluppo
dell’innovazione”, rientrano:
Attività Descrizione
Incubatore Alta Val
d'Agri
Si tratta del primo incubatore di imprese lanciato da Sviluppo Basilicata con
l’obiettivo di accogliere e assistere le imprese operanti nel settore della Green
Economy fornendo spazi fisici (laboratori di servizi/postazioni co-working),
strutture logistiche condivise, servizi di base, formazione e finanza dedicata
al fine di produrre nuova occupazione, sostenere l’economia locale e
promuovere specifici settori produttivi.
Forum delle Comunità
Locali - gruppo
sviluppo locale (Eni –
Confindustria
Basilicata)
Partecipazione al Forum delle Comunità Locali. La finalità del Forum è
costruire uno spazio aperto di analisi e di confronto sulle opportunità di
sviluppo e di progresso di cui dispone la nostra comunità, ad esso
partecipano i diversi stakeholder sociali ed economici della Regione.
Bolzano Festival
Energie/Innovazione
Partecipazione al festival di Bolzano nel quale sono state presentate le ultime
tecnologie in materia di energie rinnovabili tra cui riscaldamento ed energia a
costo zero e a basso inquinamento. Avvio di nuove relazioni, e la
partecipazione a workshop e forum di discussione.
Società Energetica
Lucana
Incontri di definizione con la Società Energetica Lucana per verificare la
possibilità di promuovere bandi ed iniziative di efficientamento e risparmio
energetico rivolti in particolar modo agli edifici sia pubblici che privati.
44
1.2.1.2.7 Il Sistema degli Incubatori
Partendo dalle attività portate a termine nel corso del 2011 principalmente connesse
all’elaborazione della strategia e degli indirizzi degli Incubatori di imprese gestiti per conto di
Invitalia (Incubatore Alta Val d’Agri e Incubatore Rioni Sassi) ed alle attività tecniche e
amministrative legate all’ottenimento della certificazione di agibilità per l’incubatore di Matera, nel
corso del 2012 sono proseguite le attività che avevano l’obiettivo di accreditare l’Incubatore presso
le imprese, le istituzioni e i centri di ricerca quale “hub” a disposizione del territorio e parallelamente
per illustrare e condividere con i diversi stakeholders la strategia e gli strumenti di sviluppo
dell’Incubatore.
Nel frattempo, insieme alle sollecitazioni provenienti tanto dal mondo imprenditoriale, quanto
dall’amministrazione locale, è accresciuta anche l’attenzione posta dal governo centrale che ha
fatto emergere la necessità di un maggiore investimento nei confronti degli incubatori di impresa
quale modello di crescita e di sviluppo dell’imprenditoria.
Per Sviluppo Basilicata ciò ha significato ripensare al ruolo che gli Incubatori di Imprese dovevano
rivestire sul nostro territorio focalizzando in particolar modo l’attenzione su:
• la localizzazione fisica degli incubatori
• gli ambiti di intervento.
Rispetto agli ambiti di intervento, la differenziazione già effettuata con riferimento all’Incubatore
Alta Val d’Agri che si rivolge alle imprese operanti in ambito green economy, è stata maggiormente
rimarcata dall’inaugurazione a giugno 2012 dell’Incubatore Rioni Sassi di Matera come Incubatore
di Imprese Culturale e Creativo. A ciò si è poi aggiunta la decisione di coprire un ulteriore ambito di
attività non rientrante in nessuna delle due classificazioni, ma sicuramente di primaria importanza
per il tessuto economico della nostra regione, ossia quello delle biotecnologie.
Partendo infatti dalla volontà di mettere a valore uno dei più importanti centri di ricerca della nostra
regione, Metapontum Agrobios, e seguendo anche l’intenzione di sostenere maggiormente l’attività
di incubazione rivolto alle imprese, si è deciso di immaginare di realizzare, d’accordo con l’azionista,
45
un incubatore di Imprese all’interno del centro di ricerca di Metapontum Agrobios rivolto appunto
alle imprese operanti nel settore delle bio-tecnologie.
In questo modo, si sono venuti a creare tre ambiti diversi di intervento, ciascuno fondamentale per
la crescita e lo sviluppo delle imprese e per la ripresa economica non solo della nostra regione ma
anche del nostro paese: settore della green economy, settore della cultura e della creatività,
settore delle biotecnologie.
In questo modo la visione degli incubatori raggiunta nel corso del 2012 ha permesso di creare un
vero e proprio Sistema degli Incubatori ossia un luogo fisico perché composto da tre differenti
strutture ma allo stesso tempo virtuale perché gestito come se si trattasse di un’unica struttura.
A conferma di ciò il bando pubblicato a ottobre 2012 “INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER
ACCEDERE AL SISTEMA DI INCUBATORI DI SVILUPPO BASILICATA (GREEN ECONOMY –
Incubatore Alta Val d’Agri; CREATIVITÀ – Incubatore Rioni Sassi; BIOTECNOLOGIE Incubatore
Metapontum) pubblicato sul BUR – Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata 16/10/2012 – Parte
II” promuove, tramite il sistema di incubatori, la creazione e lo sviluppo di progetti e imprese
operanti nell’ambito della green economy, della creatività e delle biotecnologie.
Quindi considerando questi aspetti, e al tempo stesso considerando gli ambiti di intervento sopra
citati (innovazione, giovani, cultura, formazione e creatività, green economy e gli strumenti
finanziari quali bandi, avvisi, fondi di garanzia, fondi di ventur capital..) il sistema degli Incubatori
diventa una piattaforma trasversale tra quelli che sono gli strumenti finanziari di sostegno
dell’impresa e quelli che sono i progetti di sviluppo locale.
In questo modo diventa possibile offrire veri strumenti di accompagnamento e supporto alla
nascita e allo sviluppo di nuove idee imprenditoriale in ambiti diversi ma tra loro complementari.
La volontà di diventare un punto di riferimento nella regione sul tema degli Incubatori favorendo
così la nascita e lo sviluppo di nuove imprese, viene inoltre confermata anche dalla creazione di una
serie di partnership con altri attori del territorio al fine di accompagnare e supportare
46
maggiormente le imprese. Tra queste ricordiamo le partnership con Fondazione Enrico Matteri e
Confindustria Basilicata, al momento insediate entrambe presso l’Incubatore di Viggiano.
Sotto una tabella riepilogativa con le domande di incubazione pervenute nel corso del 2012 ed i
relativi contratti di prestazioni di servizi stipulati.
N. domande pervenute
nel 2012
N. Imprese ammesse
nel 2012
5 3
47
1.2.2 Attività per conto di INVITALIA
Attività di servizi e consulenza 1.2.2.1
Sono proseguite nell’anno 2012 le attività per conto di INVITALIA relative alla gestione delle
agevolazioni di cui al Titolo II del D.lgs. 185/2000, che hanno riguardato:
• interventi di “attuazione” per un volume di ricavi pari ad € 75.662;
• “assistenza tecnica” ai progetti per un valore pari ad € 90.444.
Tali attività continuano ad avere una flessione rispetto agli esercizi precedenti imputabile
fondamentalmente ai grossi ritardi da parte di INVITALIA nel deliberare le pratiche istruite, che
continua sempre più a disincentivare il ricorso a tale strumento agevolativo.
48
1.2.3 Progetti comunitari
PROGETTO 2Ins Clusters – SMEs’ Innovation and 1.2.3.1Internationalization Support Clusters MED PROGRAMME – FESR
Il progetto, della durata di 36 mesi (da giugno 2010 a maggio 2013) è finalizzato
all’individuazione, sviluppo ed implementazione (attraverso una metodologia transnazionale
comune e azioni congiunte) di distretti territoriali di supporto (“2Ins Clusters”) alla Innovazione e
alla Internazionalizzazione delle PMI attraverso il coinvolgimento degli stakeholder locali con
particolare riferimento al settore delle imprese creative con l’obiettivo della istituzione del distretto
creativo lucano.
La società è responsabile delle azioni seguenti:
- creazione e funzionamento dell’Ufficio Mass Media e Comunicazione;
- coordinamento delle conferenze nazionali e di quella finale;
- ideazione e sviluppo di strumenti metodologici (Modello di Business Plan) per supportare
l’imprenditorialità innovativa ed internazionalizzata.
Nel corso del 2012, è stato costituito il cluster delle imprese culturali e creative; è stata sottoscritta
la convenzione quadro con l’Università Commerciale Luigi Bocconi di Milano, segnatamente il
Centro ASK (Art, Science and Knowledge - Economia e Management delle industrie culturali e
creative), insieme con il contratto di consulenza per la redazione della “Metodologia per la
pianificazione ed implementazione di strategie regionali per lo sviluppo della imprenditorialità
innovativa e internazionalizzata a livello regionale” e per l’accompagnamento alle PMI del
costituendo cluster per l’elaborazione di un piano di attività per favorire lo sviluppo sostenibile e la
capacità di contribuire allo sviluppo economico sociale del territorio. Inoltre, la società ha
partecipato alla I Business Mission organizzata dalla Camera di Commercio e dell’Industria di
Marsiglia Provenza e ha accompagnato e fornito assistenza durante gli appuntamenti
business2business a tre aziende del cluster.
49
Progetto Kit – Know In Target Med Programme – FESR 1.2.3.2
Il progetto è stato avviato nel mese di maggio 2010 con una durata di 36 mesi; è finalizzato allo
sviluppo e all’applicazione di un modello gestionale integrato e di una metodologia (sulla scorta del
Project Management System) che supporti il trasferimento tecnologico e la disseminazione della
conoscenza sui territori target di progetto con un focus particolare rivolto al settore agro-
alimentare.
Sviluppo Basilicata è responsabile delle azioni:
- realizzazione del software applicativo del sistema “Know-In Target”.
- realizzazione del Piano di Azione della Basilicata e verifica dei Piani di Azione prodotti dai
partner; ideazione del sistema di gestione del KnowIn Net e Codice Etico.
- implementazione pilota del sistema “Know-In Target”: trasferimento “mirato” della conoscenza
e dell’innovazione ad imprese operanti nel settore agro-alimentare e costituzione del distretto
agroalimentare lucano.
Nel corso del 2012, il progetto ha subito una fase di stallo a causa della sostituzione del Partner
Capofila, ETAT, che per motivi di ordine burocratico è stato incorporato in EFET (Autorità greca per
l’Agro –Alimentare). L’avvicendamento del Capofila, con la produzione della documentazione di
richiesta di cambio di Lead Partner, l’invio e l’autorizzazione da parte della Managing Authority del
Programma MED e la nuova sottoscrizione del “Subsidy Contract”, hanno comportato un ritardo
nella implementazione e finalizzazione delle attività calendarizzate che sono state ri-programmate
negli ultimi mesi dell’anno 2012 e nei restanti cinque del 2013.
Progetto Factor 20 – Life+ Programme 1.2.3.3
Il progetto è stato avviato nel mese di gennaio 2010. In seguito alla proroga di un anno concessa
dalla Commissione Europea, terminerà il 31 dicembre 2013, con una durata totale 48 mesi.
Promosso dalla Regione Lombardia, coordinatrice delle attività, con la partecipazione della Regione
Siciliana e della Regione Basilicata, di Finlombarda (già Cestec, Agenzia tecnica impegnata nei
settori dell’energia e della competitività, detenuta al 100% da Regione Lombardia) e di Sviluppo
50
Basilicata, esso si propone di sviluppare un modello innovativo di valenza europea per la
contabilizzazione degli sforzi di avvicinamento agli obiettivi della politica europea “20/20/20”,
definire un set di strumenti di supporto alla pianificazione delle politiche regionali e nazionali per la
riduzione dei gas ad effetto serra e dei consumi energetici, e per la diffusione delle fonti energetiche
rinnovabili.
Il ruolo di Sviluppo Basilicata si concretizza nelle seguenti azioni:
- assistenza tecnica ed animazione territoriale in fase di Fattibilità;
- supporto alla definizione di strategie;
- focus su riqualificazione eco-compatibile delle aree e dei distretti produttivi sul territorio della
Basilicata;
- responsabilità (insieme a Finlombarda) delle azioni di comunicazione.
L’attività nel 2012 si è concentrata sul coinvolgimento degli attori locali interessati a partecipare al
progetto e ha portato alla individuazione di aree pilota a alla definizione di una Short List di azioni
guida da approfondire e implementare nel territorio regionale.
L’individuazione delle aree di sperimentazione, insieme alla scelta delle azioni e delle misure da
mettere in atto, è stata effettuata cercando di soddisfare alcuni criteri principali:
• promuovere la coerenza delle Azioni FACTOR20 con la strategia regionale di settore,
• massimo coinvolgimento possibile degli Enti territoriali regionali, anche nell’ottica di
promuovere la migliore diffusione del progetto FACTOR20 e delle sue attività sul territorio
della Regione Basilicata,
• ricercare positive sinergie con iniziative nello stesso campo di attività già presenti in
regione.
51
Progetto Fidibe (Development Of Innovative Business Parks 1.2.3.4To Foster Innovation And Entrepreneurship In The See Area) - Programma Sud Est Europa 2007-2013
Il progetto, la cui durata è compresa dal 11/03/09 al 28/02/2012, ha come principale finalità lo
sviluppo e l’implementazione di Parchi Industriali e di Incubatori Innovativi per sostenere
l'innovazione e la ricerca delle imprese nell’area SEE. In raccordo con le linee guida strategiche
elaborate a livello della partnership di progetto, costituita da 9 partner di 7 differenti nazioni (Italia,
Ungheria, Grecia, Slovacchia, Romania, Slovenia, Croazia), le azioni progettuali in Basilicata sono
state principalmente indirizzate ed implementate nel territorio target del Comprensorio della Val
D’Agri anche in virtù della presenza dell’incubatore di imprese inaugurato ad ottobre 2009 e gestito
dalla società. Difatti, all’interno dell’Incubatore, si sono svolti gli incontri con i principali stakeholder
locali, espressione del mondo delle imprese, della ricerca e della formazione in Basilicata, al fine di
concordare una strategia comune e partecipata per lo sviluppo dell’innovazione e degli incubatori
innovativi. Nel corso delle 2011 sono state realizzate attività di analisi e di benchmarking finalizzate
alla definizione di un modello di Incubatore Innovativo. Il progetto si è concluso a febbraio 2012
con la rendicontazione finale di progetto e la predisposizione dei report di attività e dei payment
claim da sottoporre al Partner Capofila e al Fondo di Rotazione Nazionale.
Progetto Sepa South East Programme/Ec - Sustainable 1.2.3.5Equipped Productive Area
l progetto, la cui durata è compresa dall’11/03/2009 al 31/05/2012, prevede l’individuazione di un
modello finalizzato alla creazione di aree industriali attrezzate eco-sostenibili e all’attrazione di
investimenti produttivi eco – compatibili.
In Basilicata, la società ha orientato la sua azione, in sinergia con il Dipartimento regionale per le
Attività Produttive, nell’area industriale di Viggiano, scelta anche sulla scorta delle indicazioni
emerse dagli stakeholder coinvolti a livello locale (Regione, Camera di Commercio, Consorzi
Industriali, Università, Centri di ricerca, etc.). L’area sarà oggetto di uno studio di pre - fattibilità
52
prima e di un successivo studio di fattibilità i cui obiettivi finali saranno di determinare le modalità di
implementazione di un’area attrezzata, eco-compatibile e sostenibile all’interno del lotto industriale
di Viggiano.
Nel corso del 2012 è stato finalizzato lo studio di fattibilità con l’obiettivo di determinare le modalità
di implementazione di un’area attrezzata, eco-compatibile e sostenibile nell’area industriale di
Viggiano. Sono state svolte, inoltre, le attività finalizzate alla individuazione delle linee guida
strategiche per la creazione e gestione dell’area SEPA attraverso l’identificazione dei requisiti
necessari alla sua implementazione (superficie, infrastrutturazione, servizi, sistemi di protezione
ambientale, area manager, certificazioni e standard), le attività di gestione della piattaforma e-
learning sviluppata nell’ambito del progetto e condivisa fra i partner, le attività di training rivolte agli
stakeholder del territorio ed alla partnership di progetto sulle linee guida per la realizzazione e
gestione di un’area SEPA. Il progetto si è concluso a maggio 2012 con la rendicontazione finale di
progetto e la predisposizione dei report di attività e dei payment claim da sottoporre al Partner
Capofila e al Fondo di Rotazione Nazionale.
53
1.3 Organizzazione della società
1.3.1 Investimenti
Gli investimenti effettuati nell’anno sono riferiti ad adeguamenti di natura tecnologica (hardware e
software) e lavori di adeguamento su impianti e locali.
Relativamente alla sede di Matera è stata migliorata la rete informatica attraverso l’acquisto di un
nuovo server che ha comportato anche lavori di ristrutturazione dei locali. Sono stati inoltre
realizzati alcuni lavori di adeguamento dell’impianto termico.
Per la sede di Potenza sono stati effettuati lavori sulla rete informatica e sull’impianto termico.
Per entrambe le sedi di Potenza e Matera sono state rinnovate tutte le postazioni informatiche dei
dipendenti attraverso l’acquisto di nuovi personal computers utili per consentire l’utilizzo della
nuova versione Windows.
In termini economici gli investimenti possono essere sintetizzati come segue:
- Mobili e arredi € 9.882,00
- Macchine elettroniche € 24.356,00
- Spese di adeguamento impianti € 5.100,00
- Software € 4.513.
1.3.2 Informazioni sul personale
Lo sviluppo organizzativo continua ad essere vissuto come un processo di continua ottimizzazione e
miglioramento con cui guardare oltre l’immediato, operare per un futuro migliore, che va oltre il
singolo, oltre la struttura, in un atteggiamento di stimolo costruttivo.
Per cui anche nel corso del 2012 si è dato corso ad un riesame dell’organizzazione aziendale con un
processo di razionalizzazione e rafforzamento della «line» mediante la creazione di ulteriori aree di
attività all’interno del Business tali da assecondare un continuo ampliamento degli ambiti di
intervento della società.
54
Tale percorso è stato codificato attraverso l’emissione di n° 4 Disposizioni Organizzative.
Nel corso dell’anno la società ha confermato la linea di ricorso a tipologie di contratto a tempo
determinato, al fine di far fronte ad attività e progetti specifici attraverso l’impiego di risorse
adeguate sia sotto il profilo numerico che della specializzazione richiesta.
Si è proceduto alla stabilizzazione di due risorse anche per far fronte alle dimissioni di una risorsa
assunta con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
La pianta organica della Società al 31/12/2012 si compone di n° 2 dirigenti, n° 25 impiegati a
tempo indeterminato di cui uno in aspettativa sindacale e due in comando presso la Regione
Basilicata. A questi si aggiungono n. 7 impiegati con contratto a tempo determinato con scadenza
nel 2013, n. 1 impiegato con contratto di collaborazione a progetto in scadenza nel 2013.
Il personale impiegato nella sede di Potenza è pari a 30 unità; nella sede di Matera operano 4
unità.
Il personale femminile è composto di 17 unità.
1.3.3 Informazioni attinenti all’ambiente
Relativamente alle relazioni con l’ambiente non vi sono stati fatti o eventi che possono costituire
oggetto di informativa.
In tutti i casi la società opera nel rispetto delle norme di legge in tema di tutela ambientale e
smaltimento dei rifiuti.
1.3.4 Sistema di controllo interno
Vigilanza Banca d’Italia 1.3.4.1
Sviluppo Basilicata è iscritta nell’Elenco Generale di cui all’art. 106 del Testo Unico Bancario con il
numero di iscrizione 34392.
55
Sono inscritte in tale Elenco le società finanziarie che svolgono attività nei confronti del pubblico di
assunzione di partecipazioni, di concessioni di finanziamento sotto qualsiasi forma, di rilascio
garanzie, di prestazioni di servizi di pagamento e di intermediazioni in cambi.
A fronte di tale iscrizione la Società è tenuta principalmente al rispetto della normativa
antiriciclaggio, trasparenza ed alla trasmissione delle segnalazioni di vigilanza alla Banca d’Italia.
Nell’anno la società, in conseguenza delle attività finanziarie svolte, ha provveduto ad ottemperare
a tutti gli obblighi e segnalazioni previsti dalla suddetta normativa.
Il D.lgs. 141/2010 ha modificato la struttura del Titolo V del Testo Unico Bancario relativo alle
società finanziare.
L’attuazione delle norme inserite all’interno del suddetto D.Lgs. necessita però di una normativa di
secondo livello che deve essere emanata dalla Banca d’Italia.
Quest’ultima ha diffuso per la consultazione una prima bozza di tale normativa ma le disposizioni
definitive non sono ancora state emanate.
Una delle novità principali della norma riguarda certamente l’istituzione di un albo unico che
raggrupperà quindi gli attuali ex art. 106 ed ex art. 107 del Testo Unico Bancario.
La suddetta normativa di secondo livello stabilirà i termini entro cui tutte le società finanziarie
dovranno presentare richiesta di iscrizione al nuovo albo e tale richiesta dovrà comprovare la
presenza di tutti i requisiti richiesti dalla norma.
1.3.5 Decreto Legislativo 231/2001
La società si è dotata del Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 e del
Codice Etico sin dal dicembre 2004 nell’ambito della corporate governance di Sviluppo Italia S.p.A.
(ora Invitalia S.p.A.) cui la società faceva parte.
La società da tempo ha avvertito l’esigenza, anche in conformità al proprio mandato istituzionale,
nonché alle politiche in passato condivise con Invitalia, di munirsi del Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo previsto dal D. Lgs. n. 231/2001 nella convinzione che l’adozione di tale
56
Modello possa costituire un valido strumento di sensibilizzazione nei confronti di tutti coloro che
operano in nome e per conto della Società, affinché seguano nell’espletamento delle proprie attività
dei comportamenti corretti e lineari, tali da prevenire il rischio di commissione dei reati contemplati
dal decreto.
Con il mutato assetto della compagine societaria, nel corso dell’anno 2011 (delibera
dell’Amministratore Unico del 27 marzo 2011) la società ha implementato nuovo Modello di
Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, comprendente anche il Codice Etico, per
renderlo adeguato alle nuove funzioni e ai nuovi progetti che la società è chiamata a svolgere a
favore dell’unico azionista Regione Basilicata.
Nel corso del 2012, a seguito dell’ampliamento delle tipologie di “reati presupposto” previste dal D.
Lgs. 231/2001 e del mutato assetto organizzativo della società, si è reso necessario aggiornare il
Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 approvato nel 2011.
Il processo di aggiornamento del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo di cui agli artt. 6 e
7 del D.Lgs. 231/2001 è stato avviato con il duplice obiettivo di:
a) elaborare un Modello Organizzativo adeguato a prevenire i reati e a superare il vaglio di idoneità
e adeguatezza da parte della magistratura penale;
b) creare le condizioni effettive per il rispetto costante e permanente della legalità in Azienda, a
tutti i livelli (dirigenziale, amministrativo, gestionale ed operativo) ed in tutte le possibili
estrinsecazioni del rischio di fatti illeciti.
Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01 aggiornato è stato approvato
con delibera dell’Amministratore Unico del 27 marzo 2012. Si compone di una Parte Generale ed
una Parte Speciale.
La Parte Generale del Modello Organizzativo comprende una breve ma necessaria illustrazione della
ratio e dei principi del D.Lgs. 231/2001 e una ricognizione del background aziendale.
Le componenti strutturali di tale Modello Parte Generale sono le seguenti:
− il sistema di Governance;
57
− il sistema di deleghe e procure;
− la gestione dei flussi finanziari;
− i protocolli;
− il Codice Etico;
− comunicazione e formazione del personale;
− il sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure ex D.Lgs.
2312001;
− l’Organismo di Vigilanza.
La Parte Speciale dettaglia i presidi organizzativi adottati per la gestione del rischio nelle singole
aree oggetto di rilevazione nella fase di risk assessment, evidenziando in particolare:
− i processi a potenziale “rischio reato” e le relative attività sensibili;
− le funzioni i servizi e gli uffici aziendali che operano nell’ambito delle aree a rischio reato
o delle attività sensibili;
− i reati astrattamente perpetrabili;
− le aree “strumentali’’, nonché i soggetti che in esse agiscono;
− i principi di controllo rilevanti nell’ambito delle singole aree di rischio e strumentali;
− i principi di comportamento da rispettare al fine di ridurre il rischio di commissione dei
reati.
Con la stessa delibera è stata confermata la valenza del Codice Etico approvato nel 2011, redatto
conformemente alle prescrizioni delle Linee Guida Confindustria e contenente i principi di
“deontologia aziendale” che la società riconosce come propri e sui quali richiama l’osservanza da
parte del personale aziendale complessivamente inteso (soggetti apicali e sottoposti) e tutti i
soggetti (organi sociali, consulenti e partner) che intrattengono rapporti con la società nello
svolgimento delle attività di rispettiva competenza.
58
1.3.6 Certificazione di qualità ISO 9001
Contestualmente all’avvio del Progetto di definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e
Controllo, la società ha avviato, già nell’anno 2010, con il supporto di una società specializzata, il
progetto per la definizione del Sistema di Gestione per la Qualità con l’obiettivo di certificare i
principali processi aziendali.
Nel mese luglio 2011 la società UNITER, dopo gli opportuno controlli e verifiche ispettive, ha
rilasciato la certificazione UNI EN ISO 9001:2008 per le seguenti attività aziendali:
• Gestione Titolo II – Autoimpiego (D. Lgs. 185/2000);
• Servizi di incubatore d’impresa;
• Attività di società finanziaria regionale a sostegno dello sviluppo, della ricerca e della
competitività del territorio della Regione Basilicata.
Il Sistema Qualità di Sviluppo Basilicata certificato nel luglio del 2011 è stato mantenuto e
approvato nel successivo audit di 1a sorveglianza del giugno 2012.
Il Sistema di gestione per la Qualità integra contemporaneamente il Modello di Organizzazione,
Gestione e Controllo per la parte relativa alle Procedure ed ai protocolli che sostanziano le cautele
dirette a contenere e prevenire il rischio-reato e pertanto, insieme al Modello di Organizzazione
Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/01, costituisce il Sistema di Gestione Integrato di Sviluppo
Basilicata. Nel corso del 2012 le procedure sono state aggiornate. Il sistema ha recepito sia i
cambiamenti introdotti dalle disposizioni organizzative che quelli procedurali interni, per essere
sempre più rispondente ai processi lavorativi.
Tutte le procedure sono state armonizzate con il modello 231.
Sono stati organizzati incontri di condivisione sul Sistema di Gestione Qualità e dei suoi processi,
sul modello 231, con tutto il personale.
Il monitoraggio dell’efficacia dei servizi offerti da Sviluppo Basilicata, nell’ottica del rafforzamento
dei processi di ascolto della clientela, è continuato nel corso dell’anno attraverso la
somministrazione di questionari di soddisfazione del cliente. Tali questionari sono stati distribuiti in
59
occasione dei seminari informativi sulle diverse fonti agevolative gestite da Sviluppo Basilicata. I
dati rilevati sono stati raccolti nell’Analisi dei questionari di soddisfazione del cliente (customer).
Inoltre, superata la fase di interiorizzazione delle disposizioni organizzative, è stata affrontata una
ulteriore personalizzazione delle procedure interne con l’abbandono di funzioni non più rilevanti.
60
1.4 Indicatori finanziari
1.4.1 Conto Economico per area gestionale
Si riporta di seguito un prospetto di “riclassificazione” del conto economico per area di gestione,
utile a fornire elementi di analisi sull’andamento della situazione reddituale della società negli ultimi
tre esercizi.
Conto Economico “riclassificato” per area gestionale
ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012
Commissioni Attive € 1.738.637 € 2.153.383 € 2.188.489
Altri Proventi di gestione € 495.462 € 640.127 € 931.283
TOTALE RICAVI AREA OPERATIVA € 2.234.099 € 2.793.510 € 3.119.772
Costi esterni operativi € 783.104 € 1.010.232 € 987.420
VALORE AGGIUNTO € 1.450.995 € 1.783.278 € 2.132.352
Costo del personale € 1.590.684 € 2.070.062 € 2.128.093
MARGINE OPERATIVO LORDO (€ 139.689) (€ 286.784) € 4.259
Ammortamenti e accanton.ti € 25.513 € 43.996 € 52.078
Altre Rettifiche e svalutazioni € 23.998 € 0 € 0
RISULTATO OPERATIVO (€ 189.200) (€ 330.780) (€ 47.819)
Proventi finanziari € 200.345 € 391.891 € 183.356
Oneri finanziari € 14.080 € 7.245 € 44.549
REDDITO CORRENTE (€ 2.935) € 53.866 € 90.988
Differenza proventi/ricavi straordinari € 77.525 € 45.620 € 951
RISULTATO ANTI IMPOSTE € 74.590 € 99.486 € 91.939
Imposte sul reddito € 57.200 € 82.543 € 82.296
RISULTATO NETTO € 17.390 € 16.943 € 9.643
61
Il dati riportati nel prospetto riflettono un andamento costante nei tre anni in cui la società ha
consolidato la figura di struttura “in house” della Regione Basilicata.
Da evidenziarsi nell’anno 2012 un miglior risultato operativo in conseguenza dell’aumento dei ricavi
che non comporta tuttavia un miglioramento del risultato ante imposte in conseguenza della
riduzione dei proventi finanziari, dovuta all’abbassamento dei tassi dei interesse attivi, e
dell’aumento degli oneri finanziari legati all’utilizzo dell’affidamento bancario.
Al fine di analizzare la situazione finanziaria della società si riporta di seguito lo schema di stato
patrimoniale “finanziario”.
In virtù dell’attività di gestione di fondi pubblici le voci in prospetto sono state suddivise rispetto alla
gestione ordinaria e alla gestione dei suddetti fondi.
62
1.4.2 Stato Patrimoniale “Finanziario”
STATO PATRIMONIALE FINANZIARIO
Attivo ANNO 2012 ANNO 2011 Passivo ANNO 2012 ANNO 2011
ATTIVO FISSO € 131.109 € 738.085 MEZZI PROPRI € 2.993.976 € 2.984.334
Immobilizzazioni immateriali € 29.164 € 48.176 Capitale sociale € 2.950.000 € 2.950.000
Immobilizzazioni materiali € 101.945 € 89.909 Riserve e utili € 43.976 € 34.334
Partecipazioni fondi di terzi € 0 € 600.000
ATTIVO CORRENTE € 68.028.460 € 71.715.913 PASSIVITA’ CONSOLIDATE € 200.523 € 173.132
Magazzino (Risconti attivi) € 8.113 € 7.295 Gestione ordinaria € 200.523 € 173.132
Liquidità differite gestione ordinaria € 5.045.194 € 4.290.723 Gestione fondi € 0 € 0
Liquidità immediate gest. Ordinaria € 2.539 € 6.391
Liquidità differite gestione fondi € 2.824.759 € 2.422.287 PASSIVITA’ CORRENTI € 64.965.070 € 69.296.532
Liquidità immediate gestione fondi € 60.147.855 € 64.989.217 Gestione ordinaria € 1.996.235 € 1.285.242
Gestione fondi € 62.968.835 € 68.011.290
CAPITALE INVESTITO € 68.159.569 € 72.453.998 CAPITALE DI
FINANZIAMENTO € 68.159.569 € 72.453.998
63
Dal prospetto non si evidenziano criticità finanziarie rispetto alla gestione dei fondi.
Al riguardo si evidenzia che tutta la liquidità relativa alla gestione dei fondi regionali viene
depositata presso conti correnti bancari esclusivamente dedicati e che pertanto tutte le risorse
finanziarie disponibili non vengono in nessun modo utilizzate, neanche temporaneamente, per far
fronte ad esigenze legate all’operatività della società (costi di esercizio).
Per far fronte a tali esigenze la società utilizza un conto corrente ordinario alimentato dagli incassi
dei proventi sulle attività realizzate a seguito di specifiche convenzioni.
Su tale aspetto il prospetto evidenzia particolari criticità legate appunto alla gestione ordinaria,
conseguenti alle difficoltà di incasso dei crediti nei confronti dell’azionista unico sui compensai
maturati a fronte delle attività realizzate.
Si rileva, infatti, ancora un aumento della liquidità differita (crediti a breve) di € 754.471 rispetto
all’anno precedente ed un aumento delle passività differite (debiti a breve) di € 710.993.
E’ auspicabile la definizione con l’azionista unico di procedure che possano garantire l’incasso dei
crediti con flussi costanti secondo tempi certi e ben definiti.
64
1.5 Informativa sui rischi
1.5.1 Rischi finanziari
La società non è sottoposta a rischi finanziari in quanto non pone in essere operazioni o utilizzo di
strumenti finanziari esposti a rischi di prezzo e/o credito.
Le erogazioni finanziarie a favore di imprese vengono effettuate a fronte di gestione di bandi per
conto della Regione Basilicata e con risorse esclusivamente pubbliche che vengono accreditati su
c/c bancari della società.
1.5.2 Rischi non finanziari
I principali rischi individuati sono legati a processi/procedure, ai sistemi informatici, al rischio legale
e di compliance ed al rischio legato alla gestione delle informazioni.
Costantemente viene effettuata un’attività di valutazione dei processi aziendali finalizzata a
monitorare la natura dei principali rischi operativi della società anche in funzione delle nuove attività
che le vengono affidate.
Relativamente a quelli legati ai processi aziendali la Società, come già evidenziato, nel mese di
marzo 2011 ha adottato un nuovo Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del
Decreto Legislativo n. 231/01 finalizzato alla prevenzione dei reati previsti dalla normativa
attualmente disciplinante la materia concernente la responsabilità amministrativa dell’ente per reati
posti in essere da amministratori, dirigenti e/o dipendenti nell’interesse o a vantaggio dell’ente
stesso.
Per quanto riguarda i rischi informatici la società aderisce alla rete RUPAR della Regione Basilicata e
comunque tutta la struttura informatica aziendale è affidata ad una società esterna specializzata
che ha la responsabilità dell’intero sistema.
65
Relativamente ai rischi legali e di compliance, la società, anche nell’anno 2012, ha investito in
attività consulenziali tese ad individuare procedure e metodologie mirate ad una corretta
applicazione delle norme per le società “in house” ed alla prevenzione di reati amministrativi.
Per quanto riguarda infine il rischio legato alla gestione delle informazioni, la Società, attraverso la
stesura del nuovo Documento Programmatico sulla Sicurezza, ha elaborato un documento che
tiene conto in modo coordinato delle regole in tema di protezione dei dati personali (riservatezza,
sicurezza, etc.) e della tutela del patrimonio e dell’immagine aziendale, bilanciando adeguatamente
i diritti e gli interessi dell’impresa con quelli delle persone in essa coinvolte.
66
2 FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA
DELL’ESERCIZIO
Tra i principali eventi registrati nel corso del 2013 si segnala:
� Con DGR 353 del 04/04/2013 è stata approvato lo schema di Accordo di Finanziamento
relativo al relativo al Fondo di Garanzia PO FESR Basilicata 2007-2013, la cui stipula è prevista
per il prossimo mese di giugno, che andrà a modificare ed integrare il precedente Accordo
firmato il 22/12/2009; infatti a seguito delle modifiche al PO FESR Basilicata, tutte le risorse
destinate al Fondo di Garanzia e provenienti da 14 diverse Linee di Intervento del PO FESR
sono state allocate sulla nuova Linea di Intervento III.4.1.A e la dotazione dello stesso è stata
ridotta da 35 a 32 milioni di euro.
� Il nuovo fondo potrà garantire sia operazioni finanziarie accese a fronte di investimenti che
operazioni relative al capitale circolante delle imprese; il fondo di Garanzia per il circolante
delle imprese (DGR 1045/2011) resterà attivo solo per le imprese del settore commercio; a
seguito di tali modifiche è prevedibile un sensibile incremento delle domande a valere sul
“nuovo” Fondo.
� Nel mese di febbraio 2013 ha avuto avvio la presentazione delle domande a valere sul “II
Avviso Microcredito” DGR 1867/2012 pubblicata sul BUR n. 1 del 16.01.013 sulla quale sono
state presentate, alla data odierna, circa 450 domande già in avanzata fase di istruttoria.
� A partire dai primi mesi del 2013, la società ha partecipato, di intesa con il Comitato di
Indirizzo e Vigilanza e di concerto con il Dipartimento Attività Produttive della Regione, alla
predisposizione di alcune proposte programmatiche per la prossima programmazione dei
Fondi Comunitari 2014-2020. Tale attività si intensificherà per i prossimi mesi al fine di una
definizione congiunta e condivisa delle metodologie e delle tematiche relative alla prossima
programmazione.
67
3 EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
3.1 Regione Basilicata
L’anno 2013 sarà orientato a consolidare il rapporto operativo e funzionale con la Regione Basilicata
attraverso la prosecuzione delle attività affidate negli anni precedenti, in particolare di quelle
finanziarie, ma anche lo sviluppo di nuove linee inerenti l’innovazione, l’internazionalizzazione,
l’incubazione, in estrema sintesi l’accompagnamento delle imprese. Su tali basi si potrà procedere
su richiesta della Regione a fornire un contributo tecnico per l’individuazione di interventi per la
competitività delle imprese lucane da proporre nell’ambito del Processo inerente la
Programmazione 2014 – 2020 che nel corso del 2013 sarà certamente in atto.
Attività e Servizi di finanziamento 3.1.1.1
Per quanto attiene agli Avvisi Pubblici “Click day” e “Innovazione” l’attività prevalente sarà rivolta
alle erogazioni delle agevolazioni ed alle valutazioni sulle richieste di variazione investimenti da
parte delle aziende.
Per detti avvisi sono inoltre probabili due importanti scorrimenti degli elenchi delle aziende
candidate, che potrebbero avere avvio nel periodo agosto-settembre 2013.
Relativamente agli avvisi “ Delocalizzazione Senisese”, “Centri storici Senisese”, “Centri storici Val
D’Agri” e “Start up senisese” si proseguirà con le attività di erogazione delle agevolazioni concesse.
Per quanto attiene all’Avviso Microcredito 2013 l’attività prevalente riguarderà la valutazione delle
numerose domande presentate alla quale seguirà la stipula dei contratti e la erogazione delle
risorse. Entrambe le attività, durante l’esercizio 2013 saranno particolarmente corpose dato il
cospicuo numero di domande e di beneficiari che potrebbe assestarsi intorno a 500.
68
Prevalente attenzione sarà rivolta alle erogazioni delle agevolazioni ed alle valutazioni sulle richieste
di variazione investimenti da parte delle aziende.
Nella seconda metà del 2013 dovrebbe inoltre avere avvio l’attività di monitoraggio relativa agli
avvisi regionali “PIOT” e l’attività di gestione degli avvisi “Creazione Imprese Agri”, “Creazione
Imprese senisese,”, “Delocalizzazione Agri 2013” e “Delocalizzazione Senisese 2013” e
“Internazionalizazione”.
Relativamente ai Fondi di Garanzia, a seguito delle modifiche introdotte dal PO FESR e con
l’entrata in vigore del nuovo regolamento del fondo che estenderà l’operatività del Fondo alle
operazioni sul capitale circolante, nel corso del 2013, soprattutto nella seconda metà, si assisterà
ad un sensibile incremento delle domande presentate, con conseguente incremento delle attività
istruttorie.
Una consistente parte delle attività saranno inoltre rivolte all’adeguamento del regolamento
esistente, dei format e dei software per la presentazione delle domande ed aggiornamento delle
convenzioni in essere.
Rispetto al Fondo di Venture Capital nel corso del 2013 verranno perfezionati il nuovo
regolamento, e la relativa documentazione (patti parasociali, bozza di statuto, modalità di way
out, etc); proseguiranno inoltre le attività di promozione dello strumento l’incontro con potenziali
imprese interessate allo strumento, oltre alle effettuazione di analisi preliminari di progetti
potenzialmente candidabili.
Attività di Sviluppo e Accompagnamento 3.1.1.2
Si proseguirà con forza nel consolidamento di tale linea di attività, poiché la creazione di condizioni
di contesto favorevoli all’intrapresa, soprattutto da parte dei giovani, sono un fattore indispensabile
di sviluppo e competitività, soprattutto in una fase di grave difficoltà occupazionale. In particolare
si cercherà di favorire l’accompagnamento alle start-up e nuove imprese mediante iniziative
mirate ed il sistema degli incubatori, in particolare in settori ad alto potenziale di crescita (green
economy, creatività e design, biotecnologie) che possano divenire veri e propri cluster/poli di
69
innovazione. Nell’elaborazione ed espletamento di tali servizi, da realizzarsi sempre sotto la regia
della Regione, si ricercherà al massimo da un lato l’integrazione con i servizi offerti da Basilicata
Innovazione, in modo da offrire alle imprese del territorio un pacchetto di servizi unico evitando
duplicazioni e sprechi di risorse, dall’altro il raccordo con il sistema universitario e della ricerca
presente sul territorio, senza tralasciare l’interazione con esperienze di successo sul territorio
nazionale ed europeo. In tale ambito lo sviluppo del sistema degli Incubatori diviene strategico in
quanto diviene una sorta di “progetto – laboratorio” in cui avviare anche fisicamente la costruzione
dei cluster (Metapontum – green biotech; Matera Sassi – design e creatività; Alta Val d’Agri –
green economy) attraverso la collaborazione attiva tra le imprese e i ricercatori presenti negli
Incubatori con l’Università ed i Centri di Ricerca attivi sul territorio regionale e tra questi e le
Associazioni datoriali interessate ai settori di riferimento.
Nuova programmazione 2014-2020 3.1.1.3
Il Position Paper dei Servizi della Commissione, i Regolamenti per FESR e FSE, il documento
“Metodi e obiettivi per un uso efficace dei fondi comunitari 2014-2020”, così come i contenuti del
documento “Capacity Lab”, rappresentano i capi saldi della programmazione 2014/20, e richiedono
chiaramente la soluzione di quelle debolezze progettuali, organizzative e amministrative che hanno
caratterizzato il tratto negativo ricorrente dei cicli di programmazione precedenti. Pertanto, al fine
di una migliore individuazione delle metodologie e delle tematiche che verranno proposte sulla
nuova programmazione, Sviluppo Basilicata, su indicazione del Comitato di Indirizzo e Vigilanza, ha
preso parte ai tavoli di concertazione sulla nuova programmazione insieme ad altri attori operanti
sul territorio quali Alsia, Metapontum Agrobios, Arpab, Basilicata Innovazione al fine di discutere e
condividere i temi da proporre all’Autorità di Gestione sulla prossima programmazione e facilitare
l’integrazione dei vari fondi nelle politiche a favore delle PMI. Tale attività, in vista delle future
scadenze e impegni con la Commissione, si intensificheranno perché attraverso una maggiore
condivisione delle future politiche programmatiche, si raggiungano risultati qualificati e misurabili.
70
3.2 Attività INVITALIA
3.2.1 Attività di servizi e consulenza
In conseguenza dell’esaurimento delle risorse finanziarie relative agli incentivi previsti dal D.Lgs.
185/2000, da aprile 2013 non è più possibile presentare ad INVITALIA domande di agevolazione
per l’Autoimprenditorialità. Per cui si presume che per tutto l’anno 2013 non saranno effettuate
attività di istruttoria ma si proseguirà con le attività di assistenza tecnica e visite ispettive alle
aziende già finanziate.
3.3 Progetti Comunitari
3.3.1 Gestione Progetti
Le attività previste per il 2013 vedranno impegnata la società nella prosecuzione dei progetti già
avviati negli anni precedenti. Saranno portati a conclusione nell’anno le attività relative ai progetti
“2 InS“, “KIT” e “FACTOR 20”, cercando di sfruttare al massimo le opportunità offerte da tali
Progetti nell’ambito delle altre attività sviluppate dalle imprese ed in particolare di quelle di sviluppo
e accompagnamento. Inoltre si cercherà di investire maggiormente nell’elaborazione di nuove
proposte progettuali su Programmi nazionali e europei, che se coronate da successo (le percentuali
di approvazione si aggirano intorno al 3-5%) potranno essere utilizzate a supporto delle azioni e
delle reti a favore dell’innovazione e dell’internazionalizzazione delle imprese lucane.
71
4 TERMINE CONVOCAZIONE ASSEMBLEA
La società si è avvalsa della possibilità, ai sensi dell’art. 2364 c.c., di approvare il bilancio entro il
termine di centottanta giorni per l’approvazione del bilancio 2012.
Anche l’anno 2012 ha visto la società fortemente impegnata nelle attività di gestione degli avvisi
pubblici per la concessione di finanziamenti affidati dall’azionista unico.
La fase di erogazione delle agevolazioni a favore delle imprese nel secondo semestre 2012 si è
svolta prevalentemente nel mese di dicembre 2012 avendo la società ricevuto l’accredito delle
risorse finanziarie da parte della Regione Basilicata soltanto negli ultimi mesi dell’anno 2012.
La struttura amministrativa della società ha dovuto quindi concentrare in tale periodo tutti gli
adempimenti connessi alle erogazioni delle agevolazioni proseguiti anche nei primi mesi dell’anno
2013, con non pochi sforzi da parte del personale amministrativo dovuti anche all’assenza
prolungata della risorsa prevalentemente dedicata a tali attività.
Tutto ciò ha comportato inevitabilmente, come già accaduto nell’anno 2011, un ritardo dei tempi
per l‘espletamento delle attività di rendicontazione necessarie per quantificare, alla data di chiusura
del bilancio, i compensi spettanti alla società per la gestione degli avvisi pubblici e definire alcuni
voci essenziali del bilancio.
Inoltre, anche per l’anno 2012, la definizione dei compensi spettanti alla società per le predette
attività sono dipesi anche dal perfezionamento di atti da parte della stessa Regione Basilicata.
Per i motivi sopra esposti, la società si avvarrà della possibilità di approvare il bilancio entro il
maggior termine di 180 (centottanta) giorni dalla chiusura dell’esercizio, come previsto dallo
statuto e dall’art. 2364 comma 2 del codice civile.
72
5 RISULTATO DELL’ESERCIZIO
Il risultato d’esercizio per l’anno 2012 evidenzia un utile pari ad € 9.643.
Tale risultato conferma l’impegno della società anche per l’anno 2012 nell’auspicio che il risultato
economico positivo possa essere sostenuto da un miglioramento della situazione finanziaria della
società attraverso l’incasso a breve dei crediti maturati nei confronti dell’Azionista Unico.
Si propone, pertanto, di approvare il bilancio d’esercizio 2012 ed il seguente piano di destinazione
dell’utile:
— il 5%, pari ad € 482, a riserva legale ai sensi dell’art. 37 dello statuto sociale;
— la restante parte, pari ad € 9.161, a riserva straordinaria
L’Amministratore Unico
Raffaele Ricciuti